RELAZIONI AL PARLAMENTO
Giovedì 25 luglio 2019. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO.
La seduta comincia alle 11.05.
Sulla pubblicità dei lavori.
Gianluca RIZZO, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Documento Programmatico Pluriennale per la Difesa per il triennio 2019-2021.
Doc. CCXXXIV, n. 2.
(Seguito dell'esame ai sensi dell'articolo 124, comma 2, del Regolamento e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del Documento in titolo, rinviato nella seduta del 17 luglio 2019.
Luca FRUSONE (M5S), relatore, osserva che il dibattito svolto nella seduta introduttiva è stato ulteriormente approfondito attraverso lo svolgimento dell'audizione del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli.
Preannuncia, quindi, l'intenzione di volere raccogliere gli spunti di riflessione emersi in un intervento che si riserva di svolgere nella prossima seduta.
Salvatore DEIDDA (FDI) sottolinea come l'audizione del Generale Enzo Vecciarelli abbia reso evidente che occorre invertire l'attuale tendenza che vede sottrarre sempre più risorse al bilancio della Difesa.
Manifesta, quindi, la preoccupazione del gruppo di Fratelli d'Italia per la continua diminuzione dei fondi destinati al personale militare e all'acquisizione dei mezzi di cui le Forze armate si devono dotare ed invita il relatore a rimarcare, nell'intervento conclusivo che presenterà alla Commissione, l'esigenza di prevedere che, a livello europeo, le spese militari non Pag. 35rientrino tra quelle computabili ai fini del rispetto del patto di stabilità.
Conclude rivolgendo un appello alle forze di maggioranza affinché si adoperino per sollecitare il Governo ad assegnare alla Difesa le risorse necessarie per assolvere con pienezza i propri compiti istituzionali.
Roberto Paolo FERRARI (LEGA) apprezza la procedura d'esame del documento che la Commissione ha seguito, sottolineando come sia il dibattito, sia l'attività conoscitiva svolta abbiano fatto emergere importanti spunti di riflessione.
Ritiene importante che l'intervento conclusivo del relatore possa dare conto delle diverse sensibilità presenti all'interno della Commissione e condivide le considerazioni svolte riguardo alla necessità di assegnare alla Difesa una quantità maggiore di risorse economiche, anche se sottolinea che lo Stato Maggiore della Difesa è chiamato ad impiegare tali risorse nella maniera più proficua.
Occorre, quindi, il massimo sforzo da parte del Governo per incrementare i fondi da destinare agli investimenti e ai mezzi dello Strumento militare, ma soprattutto occorre riequilibrare la distribuzione percentuale delle risorse assegnate al bilancio della Difesa cercando di perseguire l'obiettivo generalmente riconosciuto come ottimale di ripartire le spese nella misura del 50 per cento per il personale, del 25 per cento per gli investimenti e del 25 per cento per l'esercizio.
Alberto PAGANI (PD) condivide le considerazioni del collega Deidda sulla necessità di incrementare la spesa militare, osservando come il compito del relatore si preannunci arduo e complicato.
Evidenzia le criticità, sotto il profilo della perdita di competenze tecniche e scientifiche, che comporta un bilancio della Difesa carente di risorse. In particolare, segnala gli svantaggi legati alla mancata partecipazione ai programmi svolti in cooperazione con gli altri Paesi delle Alleanze in cui l'Italia è inserita ed auspica che la prossima legge di bilancio rappresenti l'occasione giusta per correggere una posizione politica sbagliata, legata più ad esigenze di propaganda, che considera la spesa per la Difesa una spesa superflua e dannosa.
Ritiene senza dubbio irrealizzabile l'obiettivo di raggiungere una spesa per la Difesa pari al 2 per cento del PIL, ma considera necessario incrementare le risorse da destinare al comparto e, sotto questo profilo, auspica che a livello europeo possa trovare nuova linfa il progetto di finanziamento delle spese militari attraverso il meccanismo denominato Athena.
Matteo PEREGO DI CREMNAGO (FI) esprime preoccupazione per il campanello dall'arme che è stato lanciato dal Capo di Stato Maggiore della Difesa nel corso dell'audizione presso le Commissioni congiunte Difesa della Camera e del Senato sul documento programmatico pluriennale della Difesa per il triennio 2019-2021.
Rileva che tutte le forze politiche presenti in Commissione convergono sull'esigenza di tutelare il comparto della Difesa, tuttavia non può esimersi dal constatare che, dall'inizio della legislatura, i programmi d'armamento presentati non hanno concluso il loro iter parlamentare.
Auspica, pertanto, che le forze di Governo e il Parlamento possano adoperarsi per ridare dignità alla Difesa, tanto più se si considera l'encomiabile senso di appartenenza alle Forze armate espresso quotidianamente dal personale militare.
Luca FRUSONE (M5S), relatore, ribadisce che anche il gruppo del M5S condivide le considerazioni del Capo di Stato Maggiore della Difesa riguardo all'esigenza di incrementare la spesa per la Difesa ed è a favore di un aumento delle risorse assegnate al bilancio della Difesa.
Rileva, tuttavia, che la contrazione della spesa militare non costituisce una novità, ma si protrae oramai da diversi anni e coinvolge anche i precedenti Governi. Peraltro, la riduzione delle risorse di bilancio ha interessato, in generale, tutti i dicasteri.
Precisa, quindi, che l'attuale maggioranza non ha affatto ridotto i programmi Pag. 36da finanziare, bensì ne ha previsto uno slittamento negli anni, razionalizzando le scelte sbagliate fatte in passato e ponendo maggiore attenzione a come vengono impiegate le risorse.
Ricorda, quindi, che nella passata legislatura il gruppo del M5S votò a favore del programma navale e che, grazie alle modifiche richieste dalla Commissione con riguardo ai mutui da stipulare per il finanziamento del programma stesso, è stato possibile realizzare importanti risparmi che permisero l'acquisizione di ulteriori 4 pattugliatori d'altura. Una ferma contrarietà fu invece manifestata sull'acquisizione della unità portaelicotteri.
Ribadisce, quindi, che il punto cardine del proprio intervento conclusivo riguarderà la necessità di incrementare la spesa per la Difesa, ponendo particolare attenzione ad un uso razionale ed efficiente delle risorse disponibili.
Renzo TONDO (MISTO-NCI-USEI) sottolinea come effettivamente la riduzione della spesa per la Difesa sia ascrivibile non solo all'attuale Governo, ma anche a quelli precedenti e, tuttavia, rileva che oggi il vero problema risieda nell'indeterminatezza delle scelte politiche di politica estera e di difesa.
Si avverte la mancanza soprattutto di una linea strategica che definisca quali siano le priorità che il nostro Paese intende perseguire. La presenza nelle missioni internazionali ne è una testimonianza, giacché l'Italia sembra essere impegnata un po’ ovunque, senza considerare che le risorse a disposizione non consentono di poterci permettere di partecipare a tutti i contesti possibili.
Alberto PAGANI (PD) premette che le considerazioni svolte dal relatore sono realistiche, ma avrebbero dovuto essere integrate con altre valutazioni che invece sono rimaste taciute.
È vero che la spesa per la difesa è stata mantenuta ad un livello inferiore anche dai precedenti Governi, tuttavia osserva che l'attuale Governo ha ridotto in misura consistente le risorse per gli investimenti proprio in un momento in cui le esigenze richiedevano, invece, di incrementare la spesa per investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica.
Auspica, quindi, che nella prossima legge di bilancio ci sia un'inversione di tendenza e la maggioranza eviti di ripetere gli errori commessi in passato.
Salvatore DEIDDA (FDI) osserva che è vero che l'attuale situazione di bilancio impone di ridurre le spese in modo generale, ma non può non mettere in guardia da un atteggiamento che cerca di reperire risorse in modo dissennato rischiando di provocare seri problemi di funzionamento alla Difesa.
Ritiene grave continuare con una politica di tagli che mette a rischio la sicurezza nazionale e pregiudica il prestigio dell'Italia nei tavoli internazionali cui siede e si domanda se non sia più opportuno reperire le risorse da destinare alla Difesa riducendo, ad esempio, la quota di contributi versati per la partecipazione all'Europa.
Luca FRUSONE (M5S), relatore, non condivide l'affermazione del collega Deidda riguardo ai problemi di funzionamento della Difesa e sottolinea come il trend del bilancio della Difesa, dopo quasi un decennio di contrazione, mostri nel 2018 e nel 2019 una crescita delle risorse stanziate.
Invita, quindi, a considerare il bilancio in termini reali e non in percentuale al PIL, dal momento che una ripresa della crescita allontana inevitabilmente dall'obiettivo del 2 per cento. Ribadisce, quindi, che occorre cercare di incrementare la spesa per la Difesa, ma ritiene che la situazione non sia così drammatica come è stata descritta.
Infine, condivide le considerazioni del collega Tondo evidenziando, tuttavia, che l'attuale maggioranza è attivamente impegnata nel tracciare le linee strategiche come conferma la revisione in atto del contributo italiano all'intervento militare in Afghanistan.Pag. 37
Auspica, quindi, che si possa proseguire nei progressi fatti anche se rimane ancora molto lavoro da fare.
Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 11.50.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 11.50 alle 12.
AUDIZIONI INFORMALI
Giovedì 25 luglio 2019.
Nell'ambito della discussione delle risoluzioni n. 7-00248 Frusone e n. 7-00276 Frailis, sugli alloggi di servizio militari.
Audizione dell'Amministratore Delegato della società Difesa Servizi, Avv. Fausto Recchia.
L'audizione informale è stata svolta dalle 12.10 alle 12.30.