UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
L'Ufficio di presidenza si è riunito dalle 13 alle 13.10.
COMITATO PERMANENTE PER I PARERI
Mercoledì 24 luglio 2019. — Presidenza del presidente Alberto STEFANI.
La seduta comincia alle 13.10.
DL 61/2019: Misure urgenti in materia di miglioramento dei saldi di finanza pubblica.
C. 2000 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).
Il Comitato inizia l'esame del provvedimento.
Alberto STEFANI, presidente, segnala come il Comitato permanente per i pareri sia chiamato a esaminare, ai fini del parere alla Commissione V Bilancio, il disegno di legge C. 2000, approvato dal Senato, di conversione in legge del decreto-legge 2 luglio 2019, n. 61, recante misure urgenti in materia di miglioramento dei saldi di finanza pubblica.
Francesco FORCINITI (M5S), relatore, illustra il contenuto del decreto-legge, che consta di 2 soli articoli, facendo presente che l'articolo 1 riguarda il miglioramento dei saldi di finanza pubblica; in particolare, il comma 1 stabilisce che, per l'anno 2019, i risparmi di spesa e le maggiori entrate conseguenti al minor utilizzo delle risorse finanziarie iscritte in bilancio per l'attuazione delle disposizioni di cui al Capo I e agli articoli 14 e 15 del decreto-legge n. 4 del 2019 (recante disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni) costituiscano economie di bilancio o siano versati all'entrata del bilancio dello Stato al fine di essere destinati al miglioramento dei saldi di finanza pubblica.
Il comma 2, per garantire l'effettivo realizzo di risparmi per un importo pari ad almeno 1,5 miliardi di euro nel 2019, dispone l'accantonamento di un corrispondente importo delle dotazioni di bilancio, Pag. 11in termini di competenza e cassa, indicate nell'Allegato 1 al provvedimento, che sono rese indisponibili per la gestione.
Per consentire alle Amministrazioni centrali dello Stato la necessaria flessibilità è consentita, con decreti del Ministro dell'economia e delle finanze da comunicare alle Camere, su richiesta dei Ministri interessati, la possibilità di rimodulare i predetti accantonamenti nell'ambito degli stati di previsione della spesa, garantendo comunque la neutralità degli effetti sui saldi di finanza pubblica.
Il comma 3 dispone che, sulla base della rendicontazione degli oneri sostenuti per il reddito di cittadinanza e per il trattamento della pensione anticipata «quota 100», comunicata entro il 15 settembre 2019 dall'INPS al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al Ministero dell'economia e delle finanze a seguito dei monitoraggi previsti agli articoli 12, comma 10, e 28, comma 3, del predetto decreto-legge n. 4 del 2019, e tenuto conto della valutazione degli oneri ancora da sostenere entro la fine del corrente anno, con delibera del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, i predetti accantonamenti siano confermati o resi disponibili per l'esercizio in corso.
Il comma 4 abroga le attuali disposizioni previste all'articolo 1, comma 257, terzo e quarto periodo, della legge n. 145 del 2018 e all'articolo 12, comma 11, del citato decreto-legge n. 4 del 2019, che regolano le procedure per l'accertamento e la destinazione di eventuali economie relative alle risorse per il reddito di cittadinanza e per il trattamento di pensione anticipata «quota 100» agli appositi fondi del bilancio dello Stato destinati a tali trattamenti, con finalità di compensazione fra i due predetti fondi e anche ai fini della destinazione delle risorse eccedenti ai centri per l'impiego, per il potenziamento dei medesimi. Ai sensi del comma 5, il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
L'articolo 2 dispone l'entrata in vigore del decreto-legge nel giorno stesso della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Per quanto concerne il rispetto degli ambiti di competenza costituzionalmente definiti, segnala come il provvedimento sia riconducibile alla materia «armonizzazione dei bilanci pubblici», che l'articolo 117, secondo comma, lettera e), della Costituzione affida all'esclusiva competenza legislativa statale.
Formula quindi una proposta di parere favorevole (vedi allegato).
Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere formulata dal relatore.
La seduta termina alle 13.15.
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