Mercoledì 26 giugno 2019. – Presidenza del vicepresidente Simone PILLON indi della vicepresidente Caterina BINI. – Intervengono, ai sensi dell'articolo 48 del Regolamento, la dottoressa Annamaria Nicolò, neuropsichiatra infantile e presidente della Società psicoanalitica italiana; del professor Tonino Cantelmi, psichiatra e docente di psicopatologia presso l'Università Gregoriana di Roma; il professor Luigi Janiri, docente di psichiatria presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore.
La seduta comincia alle 8.30.
Sui lavori della Commissione
Il PRESIDENTE ricorda che, su richiesta della Presidente Ronzulli, è stata inoltrata, qualche settimana fa, a tutti i componenti una bozza di disegno di legge che recepisce gli esiti della indagine conoscitiva che la Commissione sta svolgendo sul fenomeno del bullismo e del cyberbullismo. Su tale proposta ritiene che si debba avviare una riflessione finalizzata ad ottenere la massima convergenza di tutti i gruppi sul testo. Il testo così concordato potrebbe, infatti, essere successivamente presentato in ciascun ramo del Parlamento a firma di tutti i rispettivi componenti della Commissione infanzia.
Dopo un breve intervento della senatrice Paola BINETTI (FI-BP), la Commissione prende atto.
Sulla pubblicità dei lavori.
Il PRESIDENTE avverte che della seduta odierna verrà redatto il resoconto sommario e che, ai sensi dell'articolo 33, comma 4, del Regolamento del Senato, è stata richiesta l'attivazione dell'impianto audiovisivo, con contestuale registrazione audio, e che la Presidenza del Senato ha fatto preventivamente conoscere il proprio assenso.
I lavori della Commissione, che saranno oggetto di registrazione, potranno essere quindi seguiti – dall'esterno – sia sulla web TV Camera che su quella del Senato.
Non essendovi osservazioni, tale forma di pubblicità è dunque adottata per il prosieguo dei lavori.
PROCEDURE INFORMATIVE.
Seguito dell'indagine conoscitiva sulle forme di violenza fra i minori e ai danni di bambini e adolescenti.
Audizione di esperti in psichiatria.
Prosegue la procedura informativa, sospesa nella seduta del 20 giugno.
Il PRESIDENTE, dopo aver ringraziato gli auditi per la disponibilità a partecipare ai lavori della Commissione e a fornire il loro autorevole contributo sulle questioni afferenti alla violenza tra i minori e ai danni di bambini e adolescenti, dà la parola alla dottoressa Nicolò.
La dottoressa NICOLÒ sottolinea preliminarmente come l'adolescenza sia un periodo critico nello sviluppo evolutivo, nel quale gli stimoli ambientali e intrapsichici dirigono la crescita celebrale. Dopo aver svolto alcune considerazioni sui compiti evolutivi dell'adolescenza, si sofferma sulle specificità del funzionamento mentale dell'adolescente. Con riguardo alla questione della diffusione della violenza fra i minori rileva come la violenza rappresenti non soltanto il risultato della incapacità di contenere la tensione e l'eccitazione, ma anche una forma di esternalizzazione e concretizzazione del pensiero. Molteplici sono le funzioni che la violenza assolve: dalla definizione dell'identità anche di genere alla modalità di negazione delle forme di dipendenza e passività. Dopo aver dato conto delle caratteristiche della violenza di gruppo, svolge considerazioni sui segni della violenza riscontrabili nella vittima e sulle soluzioni che questa mette in campo per contrastarla. Più in generale è riscontrabile nei fenomeni violenti minorile una forte radice familiare. Conclude soffermandosi sulla questione della sessualità giovanile e della preoccupante scissione fra sfera affettiva e sfera sessuale che si riscontra in molti adolescenti.
Il professor CANTELMI rileva come l'ipersessualizzazione precoce sia un fenomeno preoccupante non solo per le sue dirette ricadute in termini di sviluppo di comportamenti violenti, ma anche per le ripercussioni sul piano psicologico dei giovani con una progressiva diffusione di problemi psicopatologici. Dopo aver ricordato le recenti iniziative del legislatore europeo per contrastare questo fenomeno, dà conto degli esiti di un importante studio compiuto su 4 mila studenti europei, dal quale è emerso che per circa il 4 per cento degli intervistati l'esordio sessuale è stato percepito come forzato; che oltre il 9 per cento degli studenti fanno uso quotidiano di materiale pornografico e che circa il 5 per cento è venuto in contatto con materiale pedopornografico. Si sofferma quindi sull'indagine compiuta in collaborazione con il Moige sui divieti violati dai minori. Il dato più preoccupante che emerge da questa indagine è rappresentato dal fatto che tali divieti, si pensi al consumo di alcool o di sostanze stupefacenti, sono violati dai minori con la complicità degli adulti. Altrettanto esecrabile è il comportamento degli adulti, i quali, nonostante gli strumenti a tutela dei minori, contemplati dalla normativa vigente, consentono a bambini anche in età prescolare di accedere a materiali televisivi a loro inadatti. Conclude ribadendo le conseguenze negative derivanti dalla ipersessualizzazione precoce.
Il PRESIDENTE, tenuto conto che il dottor Janiri non è ancora arrivato, propone nel frattempo di consentire ai commissari di formulare domande e quesiti agli auditi presenti, ai quali questi ultimi potranno fornire risposta per iscritto.
La Commissione concorda.
È quindi aperto il dibattito.
La senatrice Caterina BINI (PD) rileva come dagli interventi svolti emerga la stretta connessione tra la violenza giovanile e il ruolo educativo delle famiglie. Domanda agli auditi se investimenti sul piano della promozione culturale possano contribuire a creare famiglie più strutturate e più idonee ad assolvere la loro funzione educativa.
La senatrice Paola BINETTI (FI-BP) chiede agli auditi se vi siano sistemi di Pag. 231follow up dei trattamenti psicologici condotti sui ragazzi e quali misure possano contribuire a depotenziare la violenza ambientale.
L'onorevole Fabiola BOLOGNA (M5S) chiede agli auditi se i genitori siano effettivamente in grado di capire se il proprio figlio è vittima o autore di violenza. Domanda ancora se siano ipotizzabili misure volte a far acquisire consapevolezza agli adulti circa i rischi per i minori connessi all'utilizzo di sostanze vietate o alla fruizione di contenuti inadatti.
Il presidente PILLON (L-SP-PSd'Az) chiede agli auditi se la presenza di una famiglia funzionale possa disincentivare comportamenti aggressivi da parte dei minori e se quindi interventi in favore delle famiglie possano rappresentare la principale misura per la prevenzione dei fenomeni violenti.
La senatrice Paola BOLDRINI (PD) esprime vivo rammarico per la scarsa attenzione e consapevolezza mostrata dagli adulti circa i rischi per i minori derivanti dall'utilizzo di devices e dalla fruizione di prodotti inadatti. Si domanda in che modo possano essere sostenute le famiglie più attente, che, in controtendenza, ad esempio, ritengono inopportuno consentire ai minori l'utilizzo di smartphone e tablet. A suo parere, i pericoli per lo sviluppo psico-fisico che possono derivare da un utilizzo precoce dei devices, non sono adeguatamente resi noti alla comunità.
La senatrice Maria SAPONARA (L-SP-PSd'Az) ritiene che la famiglia debba recuperare il proprio insostituibile ruolo educativo. Troppo spesso le famiglie sono assenti o – peggio ancora – presenti in modo sbagliato nella vita dei figli e ciò ha delle gravi ripercussioni sullo sviluppo dei giovani. Altrettanto grave è il fatto che di frequente le famiglie si pongono in una dinamica di contrapposizione con le scuole, minando anche l'altro importante referente educativo dei ragazzi. Domanda agli auditi quali possano essere le misure più opportune per affrontare queste problematiche connesse ad una vera e propria deriva etica.
La PRESIDENTE prende atto che non vi sono ulteriori richieste di intervento e dà quindi la parola al dottor Janiri per consentirgli di svolgere la propria relazione.
Il dottor JANIRI esprime apprezzamento per il programma dell'indagine conoscitiva avviata dalla Commissione, nel quale il fenomeno della violenza giovanile è affrontato sotto vari aspetti. A suo parere doverosa attenzione merita la questione relativa all'utilizzo di sostanze alcooliche e di droghe in ragione dell'impatto che queste sostanze hanno sullo sviluppo dei minori. L'utilizzo di stupefacenti – in particolare i cannabioidi e la cocaina – in giovane età infatti può contribuire all'insorgenza di disturbi mentali in età adulta, a causa dell'impatto di sostanze sullo sviluppo della corteccia prefrontale. Conclude svolgendo alcune considerazioni sull'uso di tali sostanze nei gruppi e sulla stretta connessione fra il consumo di alcool e droghe e comportamenti di tipo violento e aggressivo.
Prende nuovamente la parola la senatrice Paola BINETTI (FI-BP), la quale rileva come la legalizzazione della cannabis light e la pubblicizzazione di prodotti da essa derivati contribuiscano ad un sostanziale depotenziamento della politica di contrasto al consumo di droghe soprattutto con riguardo ai più giovani. Chiede quindi agli auditi in che modo si possa fronteggiare questa situazione, adottando misure efficaci per contrastare l'uso di sostanze stupefacenti fra ragazzi e adolescenti.
La presidente Caterina BINI (PD) pone l'attenzione sulla nuova emergenza legata alla preoccupante diffusione dell'uso dell'eroina fra i più giovani.
L'onorevole Fabiola BOLOGNA (M5S) ritiene che la società scientifica debba farsi carico dell'adozione di puntuali linee guida circa i rischi connessi all'uso precoce Pag. 232di sostanze alcooliche o stupefacenti, nonché alla utilizzazione da parte dei bambini in età prescolare dei devices.
La PRESIDENTE, dopo aver preso atto che non vi sono ulteriori domande o richieste di intervento, ribadisce l'invito agli auditi a far pervenire per iscritto elementi di risposta ai quesiti posti e dichiara chiusa l'audizione.
Il seguito dell'indagine conoscitiva è quindi rinviato.
Sui lavori della Commissione.
La PRESIDENTE avverte che martedì 23 luglio, alle ore 12 e martedì 30 luglio, alle ore 12 avranno luogo, nell'ambito di entrambe le indagini conoscitive avviate dalla Commissione, le audizioni rispettivamente del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca e del Ministro della giustizia.
La seduta termina alle 9.35.
Pag. 233