ALLEGATO 1
Interrogazione n. 5-02084 Corda: Sulla comunicazione di notizie relative al salvataggio di alcuni pescherecci da parte della Marina militare.
TESTO DELLA RISPOSTA
Riguardo alla notizia del salvataggio da parte della nostra Marina Militare di pescherecci italiani presi di mira da motovedette libiche voglio rispondere, a questa legittima richiesta di chiarimento, in tutta onestà, che si è trattato di un errore.
Un errore in buona fede dovuto al naturale entusiasmo di chi riceve una informazione estremamente positiva e non si priva del piacere di dare atto agli uomini e alle donne della Difesa dell'importante lavoro portato avanti ogni giorno nei nostri mari, ma che, subito dopo averne appurato la non veridicità, tempestivamente ne corregge la comunicazione.
Gli accertamenti, di fatto, hanno rilevato l'infondatezza di quanto già comunicato.
Infatti, a una prima ricostruzione della vicenda nella quale veniva dato per certo il tentativo di sequestro nei confronti dei motopescherecci italiani, è seguita una tempestiva smentita ufficiale da parte della difesa, nella quale veniva spiegato che quanto riportato dagli organi di stampa, circa il presunto salvataggio della Marina Militare Italiana, si era rivelata notizia destituita di fondamento.
Il tweet postato dall'Ufficio Stampa del Ministero della difesa è stato postato alle ore 11.47 e immediatamente rimosso alle ore 12.07.
Non voglio giustificare l'accaduto, ma credo che tali evidenze dimostrino i profili di assoluta trasparenza e correttezza che contraddistinguono, da sempre, l'operato del Dicastero che, nell'immediatezza del fatto, ha rimosso una comunicazione rivelatasi erronea.
Al contrario, invece, non trovo giustificazioni, al di là delle legittime ricostruzioni giornalistiche degli eventi, alle strumentalizzazioni che ne sono seguite.
Mi corre altresì l'obbligo di sottolineare in questa sede che dovremmo tutti ringraziare chi ogni giorno consente a questo Dicastero di semplificare e veicolare messaggi importanti quanto complessi per consentire ai cittadini italiani di conoscere ed amare l'operato delle nostre forze Armate.
Sarebbe bene inquadrare le vicende nel giusto ambito per non correre il rischio di strumentalizzare errori, a cui può essere soggetto anche chi lavora con passione, per obiettivi di mera natura politica.
Mi auguro, pertanto, in questa sede istituzionale, di aver contribuito a fare chiarezza sulla questione oggetto dell'interrogazione e di una peculiare evidenza mediatica.
ALLEGATO 2
Interrogazione n. 5-02085 Tripodi: Sul monitoraggio e le risorse da stanziare per gli interventi di bonifica nell'area dell'Arsenale di La Spezia.
TESTO DELLA RISPOSTA
In piena e scrupolosa ottemperanza delle previsioni normative vigenti, la Marina Militare Italiana (già attivatasi quando, nel 1986, l'allora Ministero della sanità emanò la prima Circolare che vietava l'utilizzo dell'amianto nelle scuole e negli ospedali), ha sviluppato un complesso di attività volte all'individuazione dei materiali e della componentistica contenenti tracce di amianto e alla loro rimozione, nonché all'adozione di tutte le più efficaci misure di prevenzione per il personale eventualmente esposto.
Anche la Base Navale di La Spezia, compresa l'area prospiciente il quartiere di Marola, è stata e continua ad essere sottoposta alla «mappatura amianto», che viene regolarmente aggiornata dai datori di lavoro consegnatari dei beni immobili.
L'evento meteorologico di carattere eccezionale, che il 29 ottobre 2018 ha colpito la costa tirrenica del levante ligure, ha comportato alcuni danneggiamenti, in particolare delle coperture di due magazzini, con rottura e spargimento nelle zone limitrofe di parti in cemento-amianto.
Per tali immobili, aventi le coperture costituite da pannelli ad alta densità in cemento-amianto, valutati e classificati, ai sensi del decreto ministeriale 6 settembre 1994, materiali «compatti», si è proceduto, in aderenza alla normativa regionale, all'inoltro delle previste schede di notifica dei materiali contenenti amianto, al competente ufficio dell'Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.) 5 di La Spezia.
Tutte le strutture sono sottoposte a un programma di controllo e di manutenzione che non ha mai evidenziato, ad oggi, dispersioni di fibre di amianto.
A integrazione di questo monitoraggio ambientale, viene attuata, ciclicamente, una valutazione del rischio, prendendo quali parametri di riferimento la tipologia e le condizioni del materiale, i fattori che possono determinare un futuro danneggiamento o degrado e gli elementi che influenzano la diffusione di fibre e l'esposizione degli individui.
In merito all'adozione di un Protocollo d'intesa, nel senso auspicato dall'interrogante, lo Stato Maggiore della Marina è disponibile ad avviare un'interazione con i referenti del comune di La Spezia, dell'Azienda Sanitaria Locale (ASL) e dell'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Liguria (ARPAL), al fine di valutare eventuali ulteriori forme collaborative che possano agevolare il monitoraggio degli interventi di bonifica da effettuare, nella generale e costante attenzione riguardo a un tema di grande rilievo quale quello della salute.
In proposito, mi preme evidenziare che già la Forza armata mantiene un rapporto di costante collaborazione con le Istituzioni locali, come confermato dalla disponibilità, nei confronti della ASL 5 di La Spezia, a eseguire rilievi di fibre aerodisperse all'interno della Base Navale.
Per l'amministrazione, la tutela della salute del proprio personale, ma anche dei cittadini residenti in prossimità di Basi/ Pag. 29Infrastrutture militari, è – e deve continuare ad essere – una priorità assoluta.
In tale ottica, non sono mai venuti meno e mai mancheranno la sensibilità, il costante e determinato impegno nell'approfondire in maniera dettagliata un aspetto così delicato e complesso.
Per quanto riguarda, infine, specifici stanziamenti per le operazioni di bonifica, la Marina Militare, a seguito degli eventi atmosferici del 29 ottobre scorso, ha programmato dal corrente esercizio finanziario opportune allocazioni di risorse finanziare.
ALLEGATO 3
Interrogazione n. 5-02086 Tondo: Sulle dichiarazioni del Presidente dell'Anpi in occasione della solennità del 25 aprile a Viterbo.
TESTO DELLA RISPOSTA
Preliminarmente ringrazio l'interrogante perché mi dà la possibilità di fare chiarezza sull'argomento e mi scuso per il necessario eccessivo tecnicismo contenuto nella risposta.
L'evento del 25 aprile u.s., vista la risonanza mediatica assunta, ricade nella normativa prevista dal titolo III del decreto del Presidente della Repubblica n. 90 del 2010 (testo unico dell'ordinamento militare, che da ora in poi chiamerò semplicemente TUOM). In particolare, all'articolo n. 555 – adempimenti iniziali dei comandanti – il comma 1 prevede che i comandanti di corpo, nel cui ambito si è verificato l'evento, provvedono a darne tempestiva comunicazione, attraverso la linea gerarchica, alle autorità competenti a disporre un'inchiesta volta ad accertare i fatti che, nel caso di specie, sono il Capo di Stato Maggiore della Difesa, il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito e il Comandante delle Forze Operative Terrestri e Comandante Operativo dell'Esercito. In merito, si evidenzia che tra le autorità competenti non figura il Ministro della difesa. I citati comandanti di corpo provvedono, inoltre, a redigere una relazione tecnica recante le circostanze in cui si è verificato l'evento, la dinamica di svolgimento dei fatti, i provvedimenti adottati nonché le eventuali valutazioni, trasmettendola, entro cinque giorni, alle autorità precedentemente citate.
Ai sensi dell'articolo n. 557 del TUOM, una delle sopra citate autorità nomina, entro quindici giorni dal ricevimento della notizia dell'evento, per l'esecuzione dell'inchiesta, un ufficiale inquirente o una commissione composta da tre o cinque membri. Detta inchiesta consiste nell'acquisizione della relazione del comandante di corpo, nella raccolta di tutte le notizie relative all'evento nonché ogni altro elemento di informazione utile e nelle considerazioni sulle cause dell'evento. Ai sensi poi dell'articolo n. 560 del TUOM, gli atti dell'inchiesta sono inviati all'autorità che ne ha ordinato l'esecuzione e da questa trasmessi, con motivato parere, allo Stato maggiore della difesa e allo Stato Maggiore della Forza Armata ove si è verificato l'evento. Queste articolazioni, ricevuti gli atti dell'inchiesta, procedono al loro esame da concludersi, con decisione motivata dell'autorità di Vertice e se ritenuto necessario, possono disporre ulteriori indagini. Una sintetica scheda informativa sugli esiti dell'inchiesta è inviata, senza ritardo, al Ministro della difesa. Solo in questa fase il Ministro, disponendo di tutti gli elementi sulla specifica vicenda viene a conoscenza di come realmente si sono svolti i fatti e, ove ritenuto necessario, può chiedere eventuali nuovi ulteriori approfondimenti.
Quanto sopra proprio al fine di evidenziare la complessità delle procedure da adottare e che tutto quello che si è detto in questi giorni corrisponde al falso. Il Ministro non ha disposto alcuna inchiesta perché non ne ha le competenze. La procedura in questione viene attivata direttamente dal comandante di corpo che in questo caso risulta essere Generale Riccò, che avrà relazionato sui fatti, e la prevista inchiesta è disposta da un'autorità militare. Pertanto, nella fase in cui ci troviamo, il Ministro della difesa non ha alcun ruolo attivo.
ALLEGATO 4
Istituzione della Giornata nazionale della memoria e del sacrificio alpino C. 622 Golinelli.
EMENDAMENTI APPROVATI
All'articolo 2, comma 1, sostituire le parole: promuovono e organizzano con le seguenti: possono promuovere e organizzare;
2.100. Il Relatore.
All'articolo 4, sostituire il comma 1 con il seguente:
1. In considerazione dell'alto valore educativo, sociale e culturale della Giornata di cui all'articolo 1, gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, nell'ambito della loro autonomia, possono promuovere iniziative per la celebrazione della Giornata medesima.
4.100. Il Relatore.
ALLEGATO 5
Norme sull'esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate e dei corpi di polizia ad ordinamento militare, nonché delega al Governo per il coordinamento normativo (Nuovo testo base C. 875 Corda e abbinate C. 1060 Maria Tripodi e C. 1702 Pagani).
EMENDAMENTI APPROVATI
ART. 3.
Al comma 2, dopo le parole: dall'articolo 2 aggiungere le seguenti: e ne verifica ogni tre anni la permanenza.
3. 3. Fantuz, Toccalini, Pettazzi, Zicchieri, Ferrari, Belotti, Furgiuele, Marchetti, Paolini.
Al comma 2, apportare le seguenti modificazioni:
a) dopo la parola: entro, aggiungere le seguenti: e non oltre;
b) aggiungere in fine il seguente periodo: L'esito motivato dell'istruttoria è comunicato ai richiedenti, entro e non oltre i successivi trenta giorni, indicando le eventuali parti dello statuto incompatibili o in contrasto con i principi generali di cui all'articolo 2.
3. 4. Chiazzese (nuova formulazione).
Al comma 4 dopo le parole: Ministro competente aggiungere le seguenti: avvisa in forma scritta l'Associazione Sindacale della necessità di adeguarsi alla normativa ed in caso di mancata ottemperanza dopo 90 giorni.
3. 6. Del Monaco.
ART. 5.
Al comma 1, apportare le seguenti modificazioni:
a) sostituire le parole: su tutte le con la seguente: sulle;
b) sostituire le parole: con le sole eccezioni con le seguenti: ad eccezione.
5. 1. Losacco, Pagani, Enrico Borghi, Carè, De Menech, Frailis, Lotti, Rosato.
ART. 6.
Al comma 2, dopo le parole: degli iscritti; aggiungere le seguenti: verifica sulla.
6. 1. Rosato, Pagani, Enrico Borghi, Carè, De Menech, Frailis, Losacco, Lotti (nuova formulazione).
ART. 8.
Dopo il comma 1 aggiungere il seguente:
1-bis. È eleggibile il personale militare purché in possesso dei seguenti requisiti:
non avere riportato condanne per delitti non colposi o sanzioni disciplinari di stato;
non trovarsi in stato di custodia cautelare in carcere o degli arresti domiciliari;
non trovarsi in stato di sospensione dall'impiego o di aspettativa; Pag. 33
non essere nello svolgimento di funzioni di comando o in posizione tale da assumere incarichi di comando.
8. 3. Aresta (nuova formulazione).
Al comma 2 sostituire la parola: tre con la seguente: quattro.
8. 6. Galantino.
ART. 9.
Al comma 1 dopo le parole: fuori dall'orario di servizio aggiungere le seguenti:, ad eccezione di incontri autorizzati e delle riunioni di cui al comma 2 dell'articolo 10,.
9. 1. Roberto Rossini (nuova formulazione).
Al comma 2 lettera c) sopprimere le parole: di vertice.
9. 2. Iorio.
Al comma 3, apportare le seguenti modificazioni:
dopo le parole: in luogo di operazioni aggiungere le seguenti: in attività operativa, addestrativa ed esercitativa;
dopo le parole: fuori del territorio nazionale, aggiungere, in fine, le seguenti: inquadrato in contingenti o a bordo di unità navali, ovvero distaccato individualmente.
9. 3. Rosato, Pagani, Enrico Borghi, Carè, De Menech, Frailis, Losacco, Lotti.
Al comma 3, dopo le parole: conciliare la tutela dei diritti sindacali del personale militare con le aggiungere la seguente: preminenti.
9. 4. Ferrari, Toccalini, Pettazzi, Zicchieri, Fantuz, Belotti, Furgiuele, Marchetti, Paolini.
Al comma 3, dopo le parole: è sottoposto aggiungere le seguenti:, sentite le associazioni professionali a carattere sindacale riconosciute ai sensi dell'articolo 13,
9. 5. Iovino (nuova formulazione).
ART. 11.
Al comma 4, sopprimere le lettere a), b), d), e), f), g), h), i).
Conseguentemente, aggiungere le seguenti:
a) per le Forze armate le materie di cui all'articolo 5 del decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 195;
b) per le forze di polizia ad ordinamento militare le materie di cui all'articolo 4 del decreto legislativo 12 maggio 1995 n. 195.
11. 5. Del Monaco.
Al comma 5, dopo le parole: di cui agli articoli aggiungere le seguenti: 4, 5.
11. 7. Aresta (nuova formulazione).
ART. 15.
Al comma 1, apportare le seguenti modificazioni:
a) alla lettera a), dopo le parole: l'esercizio delle loro funzioni aggiungere le seguenti: fatti salvi i limiti della correttezza formale e i doveri derivanti dal giuramento prestato, dal grado, dal senso di responsabilità e dal contegno da tenere anche fuori dal servizio a salvaguardia del prestigio istituzionale;
b) alla lettera b) sostituire le parole: su loro espressa richiesta con le seguenti: previa intesa dell'associazione professionale a carattere sindacale tra militari di appartenenza, dopo le parole: salvi i casi di aggiungere le seguenti: incompatibilità ambientale, Pag. 34di sopprimere le parole: connessi alla mobilitazione delle Forze armate;
c) dopo la lettera b) aggiungere la seguente:
b-bis) non possono essere impiegati in territorio estero;
d) alla lettera d), sostituire le parole: dandone avviso con le seguenti: concordandone le modalità e la parola: ai è sostituita dalle parola: con i.
15. 2. Frailis, Pagani, Enrico Borghi, Carè, De Menech, Losacco, Lotti, Rosato.