Giovedì 18 aprile 2019. — Presidenza del vicepresidente Simone PILLON. — Intervengono, ai sensi dell'articolo 48 del Regolamento, la professoressa Maria Rita Parsi, psicologa e psicoterapeuta e il professor Dario Bacchini, ordinario di psicologia dello sviluppo e dell'educazione presso l'Università di Napoli «Federico II».
La seduta comincia alle 8.40.
Sulla pubblicità dei lavori.
Il PRESIDENTE avverte che, ai sensi dell'articolo 33, comma 4, del Regolamento del Senato, è stata richiesta l'attivazione dell'impianto audiovisivo e che la Presidenza del Senato ha fatto preventivamente conoscere il proprio assenso.
I lavori della Commissione potranno essere quindi seguiti – dall'esterno – sia sulla web TV Camera che su quella del Senato.
Se non vi sono osservazioni, tale forma di pubblicità è dunque adottata per il prosieguo dei lavori.
PROCEDURE INFORMATIVE
Seguito dell'indagine conoscitiva su bullismo e cyberbullismo.
Audizione della professoressa Maria Rita Parsi, psicologa e psicoterapeuta e del professor Dario Bacchini, ordinario di psicologia dello sviluppo e dell'educazione presso l'Università di Napoli «Federico II».
Il PRESIDENTE, dopo aver ringraziato gli auditi, ricorda che essi sono chiamati a fornire il loro autorevole contributo sulle tematiche del bullismo e del cyberbullismo.
La professoressa PARSI, nel sottolineare l'attualità dei fenomeni oggetto dell'indagine conoscitiva, rileva come nella società contemporanea oltre centomila ragazzi vivano ritirati in casa, scegliendo come un contatto con la realtà il web. Questa forma di esasperato isolamento giovanile, qualificato dalla psicologia come sindrome di Hikikomori – sindrome questa, in origine riscontrata fra i ragazzi giapponesi, che a fronte del sistema scolastico Pag. 125nipponico esasperatamente competitivo, abbandonavano la scuola – ha, a motivo dello sviluppo della rete, assunto caratteristiche nuove e pericolose. Si sta assistendo ad un progressivo e preoccupante sopravvento del mondo virtuale su quello reale. Anche il bullismo è un fenomeno antico, ma che, con l'ingresso dirompente della rete, ha assunto forme nuove di manifestazione. La rete amplifica esponenzialmente l'impatto delle condotte nelle quali il bullismo si sostanzia. Con riguardo a questi temi ricorda alla Commissione di essere stata la promotrice, come presidente della fondazione Movimento bambino, della stesura della Carta di Alba a tutela dei bambini nel web. Nell'affrontare i problemi connessi all'uso della rete è necessario un attivo coinvolgimento dei genitori; senza il controllo degli adulti, infatti, similmente a « Il signore delle mosche», si rischia che la dinamica tra ragazzi sfoci nella violenza e nella reciproca sopraffazione. Conclude sottolineando l'importanza – proprio al fine di assicurare un efficace controllo – di formare alla cultura digitale anche gli adulti e in particolare i genitori.
Il professor BACCHINI ricorda alla Commissione che i primi studi, in Italia, sui fenomeni oggetto dell'indagine risalgono alla fine degli anni Novanta, peraltro in ritardo rispetto agli altri Paesi europei. Il bullismo è un fenomeno antico, dietro il quale si nascondono logiche di prevaricazione, prepotenza e abuso di potere. Si tratta di un fenomeno umano, che implica una riflessione preliminare proprio sull'uso del potere. È importante chiedersi quale impatto possa avere sugli adolescenti, cittadini di domani, l'essere stati autori o l'aver subito atti di bullismo.
Il bullismo inoltre è un fenomeno universale e ubiquitario. A fronte di tali condotte, peraltro, non è inusuale riscontrare reazioni di isolamento nelle vittime.
Pur essendo evidente la recente attenzione delle scuole al fenomeno, è però innegabile la oggettiva mancanza di una strategia a livello nazionale.
Per quanto riguarda il rapporto rete/bullismo, osserva come l'impatto della rete sul fenomeno sia ambivalente: da un lato l'avvento della rete ha avuto l'effetto positivo di far emergere a livello mediatico il problema – da anni presente, ma del quale vi era scarsa consapevolezza – ma, dall'altro, la rete ha avuto un impatto negativo, rendendo, per la sua viralità e per l'anonimato, più pericolose le manifestazioni del fenomeno.
Bullismo e cyberbullismo sono, pur nelle loro diversità, un unico fenomeno e di frequente non solo i bulli tradizionali sono anche bulli virtuali, ma anche le vittime delle violenze fisiche sono destinatarie delle aggressioni in rete.
Il presidente PILLON dichiara aperta la discussione.
La senatrice Paola BOLDRINI (PD) chiede agli auditi di esprimere una opinione sul recente grave caso di bullismo antisemita che si è verificato in una scuola media di Ferrara.
L'onorevole SIANI (PD) chiede agli auditi di chiarire se vi sia un collegamento tra il fenomeno e il contesto sociale.
La senatrice Luisa ANGRISANI (M5S) pone quesiti sul ruolo della scuola nella politica di contrasto e di prevenzione del fenomeno.
Il presidente PILLON domanda alla professoressa Parsi se l'auspicato empowerment delle famiglie più che il profilo della competenza tecnologica non debba riguardare, invece, l'aspetto etico-educativo valoriale.
Si sofferma quindi sul caso di bullismo ricordato dalla collega Boldrini, chiedendo se la diffusione virale della notizia non possa avere un pericoloso effetto emulativo.
La professoressa PARSI ritiene che il bullismo sia una manifestazione d'odio. L'odio è virale ed ha un forte impatto identitario su alcuni giovani, i quali ritengono Pag. 126di esistere solo in funzione del loro nemico. La soluzione al fenomeno deve essere rintracciata nelle scuole, le quali devono trasformarsi in centri culturali polivalenti aperti al territorio e luogo principale di formazione. La prima agenzia educativa è la famiglia, ma la scuola è un'agenzia formativa essenziale, soprattutto in termini di controllo.
Dopo aver svolto alcune considerazioni sulle modalità di comunicazione delle notizie sui mezzi di comunicazione soprattutto televisivi e sulle campagne mediatiche diffamatorie che si registrano a fronte delle sole poche notizie positive, quali ad esempio l'attività portata avanti dalla piccola Greta Thunberg, ribadisce l'importanza di «educare al virtuale».
Il professor BACCHINI, dopo aver osservato come nella società contemporanea si registri una anticipazione dell'inizio della adolescenza, si sofferma sui meccanismi psicologici, quale quello della deumanizzazione delle vittime, che accomunano non solo i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, ma più in generale anche le varie forme di persecuzione di massa.
Rispondendo al presidente Pillon, rileva come il tema della viralità delle notizie sia un problema serio ed innegabile, in ragione di quello che viene comunemente definito effetto scia e per il quale le statistiche mostrano che alla pubblicazione della notizia di un suicidio di un adolescente, ne seguono immediatamente delle altre.
Svolge quindi considerazioni sulla questione del controllo e sul ruolo etico- educativo di scuole e famiglie. Relativamente alla domanda posta dall'onorevole Siani osserva come non vi sia una diretta connessione tra il contesto sociale e la diffusione del fenomeno. Il contesto sociale rileva unicamente nelle forme attraverso le quali il bullismo si manifesta e che, in contesti di particolare degrado sociale, può assumere modalità particolarmente violente.
Dopo un breve dibattito sul confronto mediatico apertosi in relazione alla attività di Greta Thunberg, nel quale intervengono il presidente PILLON (L-SP-PSd'Az) e l'onorevole Rosa Maria DI GIORGI, il PRESIDENTE invita gli auditi a voler far pervenire per iscritto ulteriori elementi di risposta ai quesiti posti. Dopo aver ringraziato i professori, dichiara quindi chiusa l'audizione.
Il seguito dell'indagine conoscitiva è quindi rinviato.
La seduta termina alle 9.35.