SEDE REFERENTE
Mercoledì 10 aprile 2019. — Presidenza del presidente Filippo GALLINELLA. — Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Franco Manzato.
La seduta comincia alle 9.10.
DL 27/2019 – Disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi e di sostegno alle imprese agroalimentari colpite da eventi atmosferici avversi di carattere eccezionale e per l'emergenza nello stabilimento Stoppani, sito nel comune di Cogoleto.
C. 1718 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 9 aprile 2019.
Filippo GALLINELLA, presidente e relatore, comunica che il gruppo M5S e il gruppo PD hanno chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Avverte che sono stati presentati alcuni ricorsi avverso i giudizi di inammissibilità di talune proposte emendative pronunciati nella seduta di ieri.
In tale contesto, alla luce di un ulteriore esame delle proposte emendative, nonché a seguito dell'analisi dei motivi di ricorso addotti dai ricorrenti, la Presidenza ritiene di poter rivedere i giudizi di inammissibilità sulle seguenti proposte emendative, che devono pertanto considerarsi ammissibili:
l'articolo aggiuntivo 10.022 Spena, recante proroga degli interventi a sostegno Pag. 155delle aziende agricole, agroalimentari e zootecniche colpite dagli eventi sismici del 2016 nei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, in quanto, essendo destinato ad aziende agricole colpite da calamità naturali e prevedendo, tra l'altro, il finanziamento di misure di sostegno dei produttori di latte e dei prodotti lattiero-caseari nelle aree colpite dal sisma, appare riconducibile all'ambito materiale del decreto-legge;
l'articolo aggiuntivo Cenni 10.05, che reca disposizioni in materia di cessione dei prodotti agricoli, l'articolo aggiuntivo Martina 10.012, che reca interventi volti a favorire la trasparenza nei rapporti di filiera e ad assicurare un prezzo di vendita equo, e gli articoli aggiuntivi Viviani 10.035 e Nevi 10.023 che, analogamente, recano disciplina dei rapporti commerciali nell'ambito delle filiere agroalimentari. Evidenzia che tali proposte emendative appaiono, infatti, suscettibili di introdurre una disciplina complementare a quella recata dall'articolo 3 con riferimento al settore del latte ovi-caprino, estendendo a tale settore garanzie già previste per il latte vaccino, idonee a prevenire l'insorgere di crisi nel comparto e ad assicurare una maggiore trasparenza nelle relazioni contrattuali. Tale disciplina, peraltro, risulterebbe applicabile a tutti i settori oggetto del decreto-legge e potenzialmente applicabile a comparti ulteriori con finalità anticrisi. Essa appare pertanto riconducibile alla materia e alle finalità del decreto-legge.
Comunica altresì che la Presidenza ritiene di poter considerare ammissibili gli articoli aggiuntivi Viviani 10.036, Nevi 10.025 e Cenni 10.06 che intervengono in materia di rappresentanza nei consorzi di tutela delle DOP e delle IGP, i quali, analogamente alle proposte emendative prima citate recano interventi destinati a tutti i settori oggetto del decreto-legge e potenzialmente applicabili a comparti ulteriori con finalità anticrisi. Osserva, a tale riguardo che, come emerso nell'ambito dell'attività conoscitiva svolta dalla Commissione in relazione al settore del latte ovi-caprino, l'attività dei consorzi è infatti fondamentale nella programmazione della produzione e funzionale a prevenire la crisi dei comparti. Essa appare pertanto riconducibile alla materia e alle finalità del decreto-legge.
Avverte inoltre che gli identici articoli aggiuntivi Fornaro 11.01, Ferro 11. 014 e Gadda 11.020 e gli identici articoli aggiuntivi Fornaro 11.03, Ferro 11. 017 e Incerti 11.023 sono stati riformulati – risultando così ammissibili – al fine di escludere le imprese operanti nel settore della suinocoltura dagli interventi da essi recati.
Avverte altresì che l'articolo aggiuntivo Alemanno 10.016 è stato riformulato in termini tali da limitarne la portata applicativa alle sole imprese agricole della regione Puglia, risultando così ammissibile.
La Presidenza ritiene, invece, di dover confermare i giudizi di inammissibilità per estraneità di materia sulle restanti proposte emendative.
Comunica quindi che gli emendamenti Gadda 3.25 e Benedetti 7.24 sono stati ritirati dalle rispettive presentatrici.
Non essendovi richieste di intervento, rinvia il seguito dell'esame alla seduta.
La seduta termina alle 9.15.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.15 alle 14.25.
SEDE REFERENTE
Mercoledì 10 aprile 2019. — Presidenza del presidente Filippo GALLINELLA. — Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Franco Manzato.
La seduta comincia alle 14.25.
Pag. 156DL 27/2019 – Disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi e di sostegno alle imprese agroalimentari colpite da eventi atmosferici avversi di carattere eccezionale e per l'emergenza nello stabilimento Stoppani, sito nel comune di Cogoleto.
C. 1718 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta antimeridiana.
Filippo GALLINELLA, presidente e relatore, comunica che il gruppo M5S e il gruppo PD hanno chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Ricorda che nella giornata di ieri erano stati presentati alcuni ricorsi avverso i giudizi di inammissibilità di talune proposte emendative pronunciati nella seduta di ieri.
In tale contesto, questa mattina, alla luce di un ulteriore esame delle proposte emendative, nonché a seguito dell'analisi dei motivi di ricorso addotti dai ricorrenti, la Presidenza aveva ritenuto di rivedere i giudizi di inammissibilità su alcune proposte emendative, che devono pertanto considerarsi ammissibili.
A seguito di un'ulteriore valutazione, raccogliendo istanze provenienti da tutti i gruppi parlamentari in Commissione, avverte che devono ritenersi altresì ammissibili: gli identici articoli aggiuntivi Viviani 4.05, Nevi 4.07 e Cenni 4.06, i quali recano disposizioni in merito alla movimentazione degli animali della specie bovina sensibili al virus della lingua blu, che colpisce gli ovini. Tali proposte emendative recano infatti risposte ad un'emergenza di carattere sanitario, risultando dunque coerenti con l'impianto e le finalità del decreto-legge, che interviene in relazione a fitopatie e a calamità naturali; gli identici Luca De Carlo 11.013 e Critelli 11.026, nonché Viviani 11.029 recanti misure per il sostegno del settore suinicolo, in quanto, analogamente agli interventi oggetto dei precedenti articoli aggiuntivi, essi intervengono su un comparto produttivo, la cui crisi è dovuta all'insorgere di emergenze fitosanitarie, risultando dunque coerenti con l'impianto e le finalità del decreto-legge, che interviene in relazione a fitopatie e a calamità naturali. Ne consegue che devono considerarsi ammissibili le parti degli identici articoli aggiuntivi Fornaro 11.01, Ferro 11.014 e Gadda 11.020 e degli identici articoli aggiuntivi Fornaro 11.03, Ferro 11.017 e Incerti 11.023, che si riferivano alle imprese operanti nel settore della suinicoltura e che erano state precedentemente espunte.
Avverte altresì che gli emendamenti Cadeddu 3.40 e Nevi 8.38, identico all'emendamento Ferro 8.26, nonché l'articolo aggiuntivo Cenni 10.06 sono stati ritirati dai presentatori.
Passa quindi ad esprimere il parere sulle proposte emendative riferite all'articolo 1. Esprime parere contrario sull'emendamento Lucaselli 1.9, nonché sugli identici emendamenti Incerti 1.8 e Nevi 1.13. Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Caretta 1.10, Parentela 1.12 e Nevi 1.14. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua firma 1.1. Esprime parere contrario sugli emendamenti Nevi 1.15 e Cenni 1.7. Esprime parere favorevole sull'emendamento Cadeddu 1.11, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Raccomanda infine l'approvazione dell'emendamento a sua firma 1.2.
Il sottosegretario Franco MANZATO concorda con il parere del relatore, esprimendo parere favorevole sugli emendamenti di quest'ultimo.
La Commissione respinge l'emendamento Lucaselli 1.9.
Maria Chiara GADDA (PD), chiede di conoscere le ragioni del parere contrario espresso sull'emendamento Incerti 1.8 che, nella sostanza, presenta analogo contenuto degli identici emendamenti Caretta 1.10, Pag. 157Parentela 1.12 e Nevi 1.14, su cui è stato espresso parere favorevole. Ritiene pertanto che si sarebbe potuta proporre una riformulazione dell'emendamento Incerti 1.8, volta a renderlo identico agli emendamenti su citati, in modo che potesse essere espresso un parere favorevole.
Filippo GALLINELLA, presidente e relatore, anche alla luce delle considerazioni della collega Gadda, propone di riformulare l'emendamento Incerti 1.8, in modo da renderlo identico agli identici emendamenti Caretta 1.10, Parentela 1.12 e Nevi 1.14.
Raffaele NEVI (FI) ritira conseguentemente l'emendamento a sua prima firma 1.13.
Il sottosegretario Franco MANZATO concorda con la proposta del relatore.
Antonella INCERTI (PD), dichiara di accettare la riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 1.8.
La Commissione, con distinte votazioni, approva gli identici emendamenti Incerti 1.8 (nuova formulazione), Caretta 1.10, Parentela 1.12 e Nevi 1.14 (vedi allegato 1), nonché l'emendamento 1.1 del relatore (vedi allegato 1) e respinge l'emendamento Nevi 1.15.
Susanna CENNI (PD), chiede di conoscere le ragioni del parere contrario sull'emendamento a sua prima firma 1.7 che si prefigge di fornire una definizione specifica del concetto «made in Italy» introdotto dal provvedimento in modo molto generico.
Filippo GALLINELLA, presidente e relatore, sottolinea che il successivo emendamento Cadeddu 1.11, sul quale è stato espresso parere favorevole, purché riformulato, si prefigge il medesimo obiettivo. Pertanto propone di riformulare l'emendamento Cenni 1.7 nel senso di renderlo di identico contenuto rispetto all'emendamento Cadeddu 1.11, come riformulato.
Susanna CENNI (PD), dichiara di accettare la riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 1.7.
La Commissione, con distinte votazioni, approva gli identici emendamenti Cenni 1.7 e Cadeddu 1.11, (nuova formulazione) (vedi allegato 1), nonché l'emendamento 1.2 del relatore (vedi allegato 1).
Filippo GALLINELLA, presidente e relatore, con riferimento alle proposte emendative riferite all'articolo 2, esprime parere contrario sugli emendamenti Lucaselli 2.5, Nevi 2.13, Caretta 2.8, Critelli 2.2, Nevi 2.11, sugli identici emendamenti Schullian 2.1 e Caretta 2.7, nonché sugli emendamenti Caretta 2.6, Nevi 2.10 e 2.12 e D'Alessandro 2.4. Esprime parere favorevole sull'emendamento Cadeddu 2.9, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1), e raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua firma 2.14. Esprime infine parere contrario sull'emendamento D'Alessandro 2.3.
Il sottosegretario Franco MANZATO concorda con il parere espresso dal relatore, esprimendo parere favorevole sull'emendamento a sua firma 2.14.
Maria Chiara GADDA (PD), interviene per porre una questione di metodo, considerato che è stato espresso parere contrario su emendamenti presentati dall'opposizione che presentano contenuto analogo ad emendamenti della maggioranza sui quali è stato espresso parere favorevole. Evidenzia a titolo esemplificativo che tale situazione si verifica con riferimento all'emendamento D'Alessandro 2.4 che presenta contenuto non dissimile dall'emendamento Cadeddu 2.9. Nel ritenere necessario che vengano chiariti i criteri adottati dal relatore e dal Governo nell'espressione dei pareri, preannuncia l'intenzione di intervenire su ciascuna delle proposte emendative presentate e di allungare di conseguenza i termini dell'esame, nel caso in cui l'istanza da lei posta non dovesse essere presa in considerazione.
Filippo GALLINELLA, presidente e relatore, nel sottolineare che molti degli Pag. 158emendamenti riferiti all'articolo 2 perseguono l'analogo obiettivo, pur perseguito in forma diversa, di introdurre sistemi di proporzionalità nella distribuzione delle risorse, manifesta l'intenzione di effettuare un supplemento di valutazione di volta in volta, quando si dovesse verificare la situazione illustrata dall'onorevole Gadda.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Lucaselli 2.5, Nevi 2.13, Caretta 2.8, Critelli 2.2, Nevi 2.11, gli identici emendamenti Schullian 2.1 e Caretta 2.7, nonché gli emendamenti Caretta 2.6, Nevi 2.10 e 2.12.
Maria Chiara GADDA (PD), come già anticipato, ribadisce di non capire le ragioni del parere contrario espresso sull'emendamento D'Alessandro 2.4, che persegue un obiettivo sostanzialmente analogo al successivo emendamento Cadeddu 2.9, sul quale è stato espresso parere favorevole, purché riformulato nel senso indicato dal relatore.
Filippo GALLINELLA, presidente e relatore, propone di riformulare l'emendamento D'Alessandro 2.4 nel senso di renderlo identico all'emendamento Cadeddu 2.9, come riformulato.
Camillo D'ALESSANDRO (PD), dichiara di accettare la riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 2.4.
La Commissione, con distinte votazioni, approva gli identici emendamenti D'Alessandro 2.4 (nuova formulazione) e Cadeddu 2.9, (nuova formulazione) (vedi allegato 1) nonché l'emendamento 2.14 del relatore e respinge l'emendamento D'Alessandro 2.3.
Filippo GALLINELLA, presidente e relatore, prima di procedere all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 3, sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle 14.50, riprende alle 15.
Filippo GALLINELLA, presidente e relatore, esprime parere contrario sull'emendamento Fornaro 3.1, sugli identici emendamenti Schullian 3.16, Critelli 3.19 e Caretta 3.32, sull'emendamento Nevi 3.43, sugli identici emendamenti Fornaro 3.2 e Schullian 3.8. Esprime parere favorevole sull'emendamento Cillis 3.37. Esprime parere contrario sugli emendamenti Squeri 3.41, Incerti 3.20, Cenni 3.29, Schullian 3.9, sugli identici emendamenti Fornaro 3.3, Incerti 3.21 e Nevi 3.45, nonché sugli emendamenti Critelli 3.23, Cenni 3.24 e Squeri 3.42. Esprime parere favorevole sull'emendamento Cillis 3.38. Formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Cenni 3.30, in quanto reputa migliore la formulazione degli identici emendamenti Fornaro 3.4, Schullian 3.10 e D'Alessandro 3.26, su cui esprime parere favorevole. Esprime parere contrario sugli emendamenti Benedetti 3.35 e Incerti 3.22, sugli identici emendamenti Schullian 3.17, Caretta 3.33 e Nevi 3.49, nonché sugli identici emendamenti Fornaro 3.5 e Incerti 3.27, sull'emendamento Schullian 3.11 e sugli identici emendamenti Fornaro 3.7 e Nevi 3.46. Esprime parere favorevole sull'emendamento Schullian 3.12, purché riformulato al fine di renderlo identico agli identici emendamenti Fornaro 3.6, Critelli 3.28, Cillis 3.39, Benedetti 3.36 e Nevi 3.47, sui quali esprime parere favorevole. Esprime infine parere contrario sugli emendamenti Schullian 3.15, 3.13, 3.14 e Nevi 3.50.
Il sottosegretario Franco MANZATO concorda con il parere espresso dal relatore.
Camillo D'ALESSANDRO (PD), sottoscrive tutte le proposte emendative presentate dall'onorevole Fornaro, riferite all'articolo 3.
Raffaele NEVI (FI), ritira gli emendamenti a sua prima firma 3.48. e 3.45.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Fornaro 3.1, gli Pag. 159identici emendamenti Schullian 3.16, Critelli 3.19 e Caretta 3.32, nonché l'emendamento Nevi 3.43 e gli identici emendamenti Fornaro 3.2 e Schullian 3.8, approva l'emendamento Cillis 3.37 (vedi allegato 1) e respinge l'emendamento Squeri 3.41.
Antonella INCERTI (PD), chiede di valutare attentamente il contenuto dell'emendamento a sua prima firma 3.20, volto a favorire i produttori del settore lattiero-caseario, eliminando gli adempimenti relativi ai prodotti semilavorati. Evidenzia infatti in tema di tracciabilità quanto sia inutilmente gravosa l'introduzione di ulteriori disposizioni come quelle recate dal provvedimento in esame.
Filippo GALLINELLA, presidente e relatore, pur comprendendo le preoccupazioni della collega, conferma la volontà politica della maggioranza e del Governo di garantire la massima tracciabilità dei prodotti del settore. Conferma pertanto il parere contrario precedentemente espresso.
La Commissione respinge l'emendamento Incerti 3.20.
Antonella INCERTI (PD), nell'illustrare le finalità dell'emendamento Cenni 3.29, ribadisce che le disposizioni recate dall'articolo 3 del provvedimento in esame rischiano di comportare un aggravio ulteriore per i produttori del settore.
Filippo GALLINELLA, presidente e relatore, come già dichiarato in merito alla volontà del Governo e della maggioranza, conferma il parere contrario precedentemente espresso.
Raffaele NEVI (FI), nel comprendere le ragioni espresse dalla collega Incerti, ricordando che anche il gruppo di Forza Italia aveva presentato un emendamento di analogo contenuto successivamente ritirato, fa presente che, in assenza degli adempimenti introdotti dalle disposizioni in esame, si potrebbero verificare problemi di tracciabilità dei prodotti, considerato che le dogane non condividono le informazioni contenute nella banca dati del Sistema informativo agricolo nazionale (SIAN).
La Commissione respinge l'emendamento Cenni 3.29.
Manfred SCHULLIAN (Misto-Min.Ling.) ritira l'emendamento a sua prima firma 3.9.
Antonella INCERTI (PD), illustra l'emendamento a sua prima firma 3.21 volto a sopprimere il comma 2 dell'articolo 3, considerato che la disposizione in oggetto, oltre ad essere troppo onerosa per i produttori del settore, rischia di essere inapplicabile anche dal punto di vista tecnico. Nel sottolineare infatti che la banca dati del SIAN non è adeguata a memorizzare un così elevato numero di informazioni, evidenzia la necessità di effettuare un adeguamento informatico finanziariamente impegnativo al fine di poter applicare la disposizione in oggetto.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Fornaro 3.3 e Incerti 3.21 e l'emendamento Critelli 3.23.
Susanna CENNI (PD), chiede di riconsiderare il parere contrario espresso sull'emendamento a sua prima firma 3.24, volto a sopprimere gli obblighi di registrazione previsti dal provvedimento in esame per le giacenze di magazzino. Rileva che tanto la relazione tecnica allegata al provvedimento quanto la documentazione predisposta dagli uffici evidenziano l'inadeguatezza dell'articolo 3 sia con riguardo alla formulazione del testo sia con riferimento alla mole degli adempimenti introdotti. Segnala a tale proposito come l'articolo in questione, oltre ad introdurre adempimenti già previsti dalla normativa vigente, parifichi produzioni che presentano caratteristiche diverse. Pertanto ribadisce la richiesta di un supplemento di valutazione sull'emendamento 3.24, volto a sostenere le difficoltà del settore.
Pag. 160Filippo GALLINELLA, presidente e relatore, nel comprendere le preoccupazioni espresse dalla collega Cenni, ribadisce che la scelta politica della maggioranza e del Governo, di cui ci si assume la piena responsabilità, è quella di migliorare il controllo della filiera. Pertanto conferma il parere contrario già espresso.
La Commissione respinge l'emendamento Cenni 3.24.
La Commissione respinge l'emendamento Squeri 3.42.
Maria Chiara GADDA (PD), intervenendo sull'emendamento Cillis 3.38, si dichiara stupita del parere favorevole espresso su di esso dal relatore. Osserva, infatti, che, in assenza di criteri che disciplinino la facoltà riconosciuta ai produttori di latte, di accedere alla banca dati del SIAN al fine di consultare i dati relativi ai primi acquirenti, l'emendamento in esame non si coniuga con l'esigenza di tutelare la privacy di tali soggetti. Chiede, pertanto, che l'esame di tale emendamento sia accantonato.
Filippo GALLINELLA, presidente e relatore, dispone l'accantonamento dell'emendamento Cillis 3.38.
Susanna CENNI (PD), ritira l'emendamento a sua prima firma 3.30.
La Commissione approva gli identici emendamenti Fornaro 3.4, Schullian 3.10 e D'Alessandro 3.26 (vedi allegato) e respinge l'emendamento Benedetti 3.35.
Maria Chiara GADDA (PD), intervenendo sull'emendamento Incerti 3.22, di cui è cofirmataria, evidenzia che con tale proposta emendativa si intende prevedere che il decreto ministeriale, attuativo della disciplina di cui all'articolo 3 del decreto-legge, stabilisca che siano utilizzate le informazioni già trasmesse alla pubblica amministrazione dalle aziende, evitando così oneri eccessivi alle imprese interessate. Osserva, del resto, che l'emendamento si limita a riprodurre una norma già vigente, contenuta nell'articolo 43, comma 1 del d.P.R. n. 445 del 2000, finalizzata ad evitare inutili appesantimenti burocratici alle imprese. Non comprende, pertanto, le ragioni della contrarietà espressa dal relatore su tale emendamento e chiede che sia accantonato.
Silvia BENEDETTI (Misto), sottolinea che la questione relativa alla gestione da parte della pubblica amministrazione dei dati ad essa già trasmessi dalle aziende è oggetto di una pluralità di emendamenti presentati dai gruppi. Si associa, quindi, alla richiesta dell'onorevole Gadda di accantonare l'esame di tutti gli emendamenti ad essa riferiti.
Filippo GALLINELLA, presidente e relatore, precisa di avere espresso un parere contrario sull'emendamento Incerti 3.22 solo in ragione del fatto di avere ritenuto superfluo inserire nell'articolo 3 il riferimento ad un criterio già previsto in una norma di legge, al quale quindi necessariamente il Ministero dovrà attenersi nell'emanazione del decreto attuativo.
Maria Chiara GADDA (PD), osserva che per prassi, nei casi in cui una norma primaria demanda l'attuazione di una disciplina ad un decreto ministeriale, tale norma reca anche l'indicazione dei criteri ai quali il Ministero emanante dovrà attenersi. Propone, pertanto, quanto meno, che nel comma 3 dell'articolo 3, venga inserito il riferimento all'articolo 43, comma 1, del d.P.R. n. 445 del 2000.
Filippo GALLINELLA, presidente e relatore, accogliendo la richiesta degli onorevoli Gadda e Benedetti, dispone l'accantonamento dell'emendamento Incerti 3.22 e degli identici emendamenti Schullian 3.17, Caretta 3.33 e Nevi 3.49.
La Commissione respinge gli identici emendamenti Fornaro 3.5 e Incerti 3.27.
Manfred SCHULLIAN (Misto-Min.Ling.), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 3.11, chiarisce Pag. 161che tale proposta emendativa è volta, tra l'altro, a rendere più chiara la formulazione degli obblighi di registrazione dei dati posti dal decreto-legge in esame in capo ai primi acquirenti di latte. Annuncia comunque il ritiro del suo emendamento 3.11.
La Commissione respinge gli identici emendamenti Fornaro 3.7 e Nevi 3.46.
Manfred SCHULLIAN (Misto-Min.Ling) accetta la riformulazione dell'emendamento 3.12 a sua prima firma.
La Commissione approva gli identici emendamenti Schullian 3.12 (Nuova formulazione), Fornaro 3.6, Critelli 3.28, Cillis 3.39, Benedetti 3.36 e Nevi 3.47 (vedi allegato 1).
Manfred SCHULLIAN (Misto-Min.Ling.), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 3.15, che è volto ad attenuare l'entità delle sanzioni stabilite dal decreto-legge in caso di mancato adempimento agli obblighi di registrazione dei dati, osserva che, come spesso accade, nei casi in cui il legislatore ha previsto un sistema sanzionatorio eccessivamente punitivo, lo stesso, di fatto, è rimasto inapplicato. Chiede, pertanto, al relatore di riconsiderare il parere espresso sul suo emendamento.
Filippo GALLINELLA, presidente e relatore, dispone l'accantonamento dell'esame dell'emendamento Schullian 3.15, nonché degli emendamenti Schullian 3.13 e 3.14 che hanno ad oggetto le sanzioni.
La Commissione respinge l'emendamento Nevi 3.50.
Filippo GALLINELLA, presidente e relatore, avverte che le proposte emendative riferite all'articolo 4 sono accantonate.
Passando all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 5, esprime parere contrario sugli emendamenti Lucaselli 5.2, Nevi 5.6, nonché sugli identici emendamenti Caretta 5.3 e Nevi 5.5 e sugli emendamenti Gadda 5.1 e Cadeddu 5.4.
Il sottosegretario Franco MANZATO esprime parere conforme al relatore.
La Commissione respinge gli emendamenti Lucaselli 5.2, Nevi 5.6 e gli identici emendamenti Caretta 5.3 e Nevi 5.5.
Maria Chiara GADDA (PD), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 5.1, fa presente che tale proposta emendativa recepisce le istanze manifestate in sede di audizione dai rappresentanti delle organizzazioni del Terzo settore, con specifico riferimento alla necessità di limitare i mesi di stagionatura dei formaggi DOP fabbricati esclusivamente con latte di pecora, destinati alla distribuzione gratuita ai soggetti indigenti, nonché di prevedere il porzionamento sottovuoto di tali prodotti.
Sottolinea, peraltro, che la mancata previsione dell'obbligo di porzionamento sottovuoto dei formaggi in capo ai fornitori si traduce in un onere che grava sulle associazioni di volontariato. Ritiene quindi che il parere contrario espresso su tale emendamento denoti un disinteresse da parte del Governo rispetto al tema della solidarietà sociale e delle esigenze di numerose famiglie indigenti, nelle quali, tra l'altro, spesso vi sono minori.
Filippo GALLINELLA, presidente e relatore, nel chiarire le ragioni che lo hanno portato ad esprimere un parere contrario sull'emendamento Gadda 5.1, fa presente che le modalità di fornitura ai soggetti indigenti dei formaggi DOP in questione saranno stabilite nei relativi bandi di fornitura. Conviene, invece, sull'opportunità di introdurre un limite alla stagionatura del formaggio, nella misura di dieci mesi. Propone, pertanto, che l'emendamento Gadda 5.1 sia riformulato al fine di renderlo identico all'emendamento Cadeddu 5.4, espungendo, quindi, il riferimento al porzionamento sottovuoto.
Maria Cristina CARETTA (FdI), concorda con l'onorevole Gadda sull'opportunità Pag. 162di inserire al comma 1, dell'articolo 5, del provvedimento in esame, il riferimento all'obbligo del porzionamento sottovuoto dei formaggi destinati agli indigenti.
Filippo GALLINELLA, presidente e relatore, osserva che l'introduzione del vincolo del porzionamento potrebbe rappresentare un discrimine per taluni soggetti fornitori. Fa presente, peraltro, che tale previsione potrebbe risultare eccessivamente dettagliata nell'ambito di un provvedimento normativo di rango primario.
Maria Cristina CARETTA (FdI), ribadisce la necessità di specificare, già in sede di decreto-legge, l'obbligo del porzionamento sottovuoto. Rammenta, infatti, che tale obbligo si riferisce all'acquisto di prodotti destinati agli indigenti e che i rappresentanti delle organizzazioni del Terzo settore, in assenza di tale previsione, hanno rappresentato la difficoltà di immagazzinare grossi quantitativi di formaggio.
Maria Chiara GADDA (PD), con riferimento all'eccessivo livello di dettaglio dell'obbligo di porzionamento sottovuoto dei formaggi DOP, evidenziato dal relatore, osserva che il comma 1, dell'articolo 5 del decreto-legge, elenca già in maniera molto dettagliata le caratteristiche dei formaggi DOP che saranno acquistati utilizzando le risorse del Fondo indigenti. Richiama, a tale proposito, la specificazione relativa alla percentuale di cloruro di sodio.
Sottolinea, quindi, che la ragione di tale formulazione del comma 1 risiede nella necessità di evitare che l'incremento di 14 milioni di euro della dotazione del citato Fondo si configuri come un aiuto di Stato. Tuttavia, ritiene iniquo porre a carico delle organizzazioni del Terzo settore l'onere del porzionamento sottovuoto dei formaggi. Stigmatizza, infine, che i rappresentanti di tali organizzazioni non siano stati consultati in ordine alla misura contenuta al comma 1, dell'articolo 5, ricordato, peraltro, che presso il MIPAAFT ha sede il Tavolo degli indigenti.
Luca DE CARLO (FdI), evidenziato che il comma 1 dell'articolo 5 stanzia risorse pubbliche pari a 14 milioni di euro per incrementare la dotazione del Fondo ingenti, destinandoli all'acquisto di formaggi DOP fabbricati esclusivamente con latte di pecora, osserva che tale misura avvantaggia, sebbene indirettamente, alcuni produttori. Non ritiene pertanto che vi siano ostacoli nell'imporre a tali soggetti l'obbligo di fornire il formaggio già porzionato, considerato che gli stessi già dispongono nell'ambito della loro organizzazione di macchinari a tal fine necessari.
Filippo GALLINELLA, presidente e relatore, alla luce delle osservazioni svolte dai colleghi, ritiene di poter riconsiderare il parere precedentemente espresso sull'emendamento Gadda 5.1, formulando, pertanto, su di esso un parere favorevole.
Il sottosegretario Franco MANZATO concorda con il parere testé espresso dal relatore.
Filippo GALLINELLA, presidente e relatore, chiede all'onorevole Cadeddu primo firmatario dell'emendamento 5.4 se accoglie la proposta di riformulazione volta a rendere il suo emendamento identico all'emendamento Gadda 5.1.
Luciano CADEDDU (M5S), accetta la riformulazione dell'emendamento 5.4 a sua prima firma proposta dal relatore.
La Commissione approva gli identici emendamenti Gadda 5.1 e Cadeddu 5.4 (Nuova formulazione) (vedi allegato 1).
Filippo GALLINELLA, presidente e relatore, passando all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 6, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Benedetti 6.2 e Fornaro 6.1, Elvira Savino 6.3, mentre esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo L'Abbate 6.04.
Federico FORNARO (LeU), chiede di conoscere le ragioni per le quali il relatore Pag. 163ha espresso un parere contrario sul suo emendamento 6.1 che prevede misure a favore delle imprese agricole ubicate nei territori delle regioni Puglia, Lazio ed Emilia-Romagna che hanno subito danni dalle eccezionali gelate verificatesi nei mesi di febbraio e marzo 2018. Esprime il rammarico per la scarsa attenzione posta su tale problematica dal Governo ed osserva che, qualora venisse confermato il parere contrario, potrebbe risultare inficiata la valutazione complessiva da parte del suo gruppo sul provvedimento in esame.
Filippo GALLINELLA, presidente e relatore, pur riconoscendo che l'emendamento Fornaro 6.1 recepisce delle istanze rappresentate dai vari soggetti auditi, spiega che il parere contrario è unicamente motivato dalla necessità di evitare il rischio di distogliere le risorse destinate a finanziare le misure a sostegno delle imprese agricole della Puglia che hanno subito danni dalle gelate eccezionali, rendendo così più incisivo l'intervento a favore di aziende ubicate in una regione già duramente colpita dalla Xylella fastidiosa.
Federico FORNARO (LeU), con riferimento alle osservazioni svolte dal relatore, ritiene che sarebbe allora più corretto rivedere lo stesso titolo del decreto-legge in esame circoscrivendo le misure di rilancio dei settori agricoli in crisi in esso previste alla sola regione Puglia.
Antonella INCERTI (PD), sottoscrive l'emendamento Fornaro 6.1.
Associandosi alle considerazioni svolte dall'onorevole Fornaro, rammenta che il Governo aveva assunto un preciso impegno verso gli agricoltori e le imprese agricole dell'Emilia Romagna che hanno subito danni per un ammontare di più di 100 milioni di euro, già in occasione dell'esame della legge di bilancio. Evidenzia inoltre che gli agricoltori emiliani e romagnoli ricorrono sempre alla sottoscrizione di polizze assicurative, ma che, nel caso di specie, ciò non è accaduto in quanto le piattaforme assicurative non erano ancora aperte alle polizze a copertura del rischio gelo e brina. Sollecita, pertanto, il Governo a riconsiderare il parere espresso sugli identici emendamenti in esame.
Maria SPENA (FI) sottoscrive l'emendamento Benedetti 6.2.
Filippo GALLINELLA, presidente e relatore, dispone l'accantonamento degli identici emendamenti Benedetti 6.2 e Fornaro 6.1 al fine di svolgere sugli stessi un approfondimento in sede di esame degli articoli premissivi all'articolo 10, che recano un contenuto assimilabile a quello delle proposte emendative all'esame.
La Commissione respinge l'emendamento Elvira Savino 6.3.
Maria Chiara GADDA (PD), intervenendo sull'articolo aggiuntivo L'Abbate 6.04 che concerne misure a sostegno dei frantoi oleari, propone che lo stesso sia accantonato ed esaminato insieme agli emendamenti riferiti all'articolo 8 che anche il suo gruppo ha presentato con riferimento agli operatori della filiera che si occupano della fase di trasformazione del prodotto.
Filippo GALLINELLA, presidente e relatore, precisa che l'articolo aggiuntivo L'Abbate 6.04 è stato riferito all'articolo 6 perché riguarda le misure a favore dei frantoi che hanno subito danni a causa delle gelate verificatesi in Puglia nei mesi di febbraio e marzo 208, mentre le proposte emendative alla quale ha fatto cenno l'onorevole Gadda sono state riferite all'articolo 8 in quanto connesse ai danni generati dalla Xylella fastidiosa. Accede comunque alla richiesta avanzata dall'onorevole Gadda e dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo L'Abbate 6.04.
Passa quindi a formulare i pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 7. Al riguardo, esprime parere contrario sugli emendamenti D'Attis 7.26, Gadda 7.8, Nevi 7.34, Caretta 7.21, Lucaselli 7.14, Gemmato Pag. 1647.11, Nevi 7.30, Caretta 7.17, Nevi 7.38, Gadda 7.6, Nevi 7.31, Caretta 7.19 e 7.18, Nevi 7.32. Esprime quindi parere favorevole sull'emendamento Benedetti 7.23, purché sia riformulato nel senso di limitarne la portata normativa alla sola parte consequenziale e sull'emendamento 7.3 Critelli, purché sia riformulato al fine di renderlo identico alla parte consequenziale dell'emendamento Benedetti 7.23 (vedi allegato 2).
Avverte che, ove i rispettivi presentatori dovessero accettare la proposta di riformulazione delle suddette proposte emendative, esse saranno poste in votazione prima dell'emendamento Cassese 7.25, al quale risulterebbero identiche.
Esprime quindi parere contrario sugli identici emendamenti Nevi 7.35, Ciaburro 7.42, sull'emendamento Nevi 7.29 e sugli identici Caretta 7.20 e Nevi 7.33, sugli identici Caretta 7.15 e Nevi 7.36 e sugli identici Gadda 7.5 e Nevi 7.39. Raccomanda quindi l'approvazione del suo emendamento 7.41 ed esprime parere contrario sugli identici emendamenti Cenni 7.9 e Benedetti 7.22.
Esprime poi parere favorevole sull'emendamento Cassese 7.25, nonché sugli emendamenti D'Attis 7.27, Gemmato 7.12 e Fornaro 7.1, purché siano riformulati al fine di renderli identici all'emendamento Cassese 7.25 (vedi allegato 2). Esprime quindi parere contrario sugli emendamenti Incerti 7.2, Nevi 7.37, Caretta 7.16, Gadda 7.7 e D'Attis 7.28.
Propone poi di accantonare l'emendamento Cenni 7.4 sul quale il parere è favorevole ma è in corso una verifica in merito all'idoneità della relativa copertura finanziaria, invitando la presentatrice al ritiro dell'emendamento successivo, il Cenni 7.10, che reca un intervento analogo al precedente 7.4. Formula poi parere contrario sull'emendamento Gemmato 7.13 e propone l'accantonamento degli identici emendamenti Nevi 7.40 e Ciaburro 7.43, in relazione ai quali sta effettuando una verifica tecnica.
Non essendovi altre richieste di intervento, rinvia il seguito dell'esame alla seduta già prevista per domani alle ore 9.
La seduta termina alle 16.
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