ESAME DI DECISIONI DEL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA AI SENSI DELL'ARTICOLO 11 DELLA LEGGE N. 234 DEL 2012
Giovedì 14 febbraio 2019. — Presidenza del presidente della XIV Commissione Sergio BATTELLI.
La seduta comincia alle 9.15.
Decisione (UE, Euratom) 2018/994 del Consiglio, del 13 luglio 2018, che modifica l'atto relativo all'elezione dei membri del Parlamento europeo a suffragio universale diretto, allegato alla decisione 76/787/CECA, CEE, Euratom del Consiglio.
Doc. CCXXXVI, n. 1.
(Seguito dell'esame e conclusione – Approvazione di un documento finale).
Le Commissioni proseguono l'esame dell'atto in titolo, rinviato nella seduta del 12 dicembre 2019.
Sergio BATTELLI, presidente, richiamando quanto indicato in occasione dell'avvio della discussione, ricorda che la decisione in esame è stata trasmessa alle Camere ai sensi dell'articolo 11, comma 3, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, il quale prevede che nei casi in cui l'entrata in vigore di una decisione del Consiglio europeo o del Consiglio dell'Unione europea è subordinata dal Trattato sull'Unione europea e dal Trattato sul funzionamento dell'Unione europea alla previa approvazione degli Stati membri conformemente alle rispettive norme costituzionali, il Governo trasmette la decisione alle Camere ai fini delle opportune deliberazioni. Ricorda altresì che la decisione si considera approvata in caso di deliberazione positiva di entrambe le Camere e che il Governo ne informa immediatamente il Consiglio europeo o il Consiglio dell'Unione europea.
Al riguardo, segnala come la Conferenza dei presidenti di gruppo, nella riunione del 31 ottobre 2018, abbia convenuto di applicare al documento in questione le modalità di esame parlamentare previste per le deliberazioni del Consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali. In particolare, l'atto trasmesso dal Governo è esaminato dalle Commissioni competenti, con votazione in tale sede dei documenti conclusivi con cui si approva o meno la decisione europea, ferma restando la possibilità per uno o più gruppi di chiederne tempestivamente la discussione in Assemblea. Pag. 6In quest'ultimo caso, la votazione degli atti d'indirizzo, nella forma di risoluzioni, recanti l'approvazione o meno della decisione dell'Unione europea, avverrebbe in Assemblea, previa discussione di una relazione delle competenti Commissioni, sul modello della procedura di cui all'articolo 143, comma 1, del Regolamento. Informa altresì che, allo stato, la decisione risulta già approvata dai Parlamenti di 13 Stati membri su 27.
Avverte quindi che, anche a seguito delle riunioni congiunte degli uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite svoltisi, rispettivamente il 16 gennaio e il 5 febbraio 2019, non sono pervenute richieste di rimessione dell'esame della decisione all'Assemblea e che pertanto le Commissioni procederanno all'adozione di un documento conclusivo che sarà trasmesso al Governo e notificato alle competenti istituzioni europee.
Chiede quindi ai relatori, Parisse per la I Commissione e Scerra per la XIV Commissione, se siano nelle condizioni di presentare una proposta di documento finale.
Filippo SCERRA (M5S), relatore per la XIV Commissione, anche a nome della relatrice per la I Commissione, Parisse, formula una proposta di documento finale nel quale si esprime una valutazione favorevole sulla decisione in esame (vedi allegato).
Guido Germano PETTARIN (FI), ringraziando i relatori per il lavoro svolto, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo, osservando come quanto proposto sia coerente con il quadro relativo all'attuazione dei principi di proporzionalità e sussidiarietà. Sottolinea inoltre come, a suo avviso, siano ormai del tutto mature le condizioni per attribuire i poteri di piena iniziativa legislativa al Parlamento europeo, organo direttamente votato dai cittadini dell'Unione europea e democraticamente investito della rappresentanza degli elettori.
Piero DE LUCA (PD) ringrazia i relatori per il lavoro svolto e ricorda di aver condiviso convintamente la scelta di non chiedere la rimessione dell'esame della decisione all'Assemblea.
Osserva quindi come sui contenuti del provvedimento all'esame si sia comunque svolta un'approfondita discussione, anche in altre sedi. Ritiene che la decisione del Consiglio sia condivisibile e valuta positivamente l'aumento del numero dei seggi assegnati all'Italia. Riallacciandosi a quanto ha già avuto modo di affermare in occasione del dibattito svoltosi presso la XIV Commissione sulla Relazione della Commissione europea al Parlamento europeo e al Consiglio sull'applicazione del regolamento (UE) n. 211/2011 riguardante l'iniziativa dei cittadini ribadisce che il gruppo del Partito democratico è sempre favorevole a rafforzare la democrazia rappresentativa e le istituzioni dell'Unione europea, specialmente il Parlamento europeo.
Conclude preannunciando il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di documento finale formulato dai relatori.
Giuseppina OCCHIONERO (LeU) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta dei relatori.
Emanuela ROSSINI (Misto-Min.Ling.) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta dei relatori, raccomandando, tuttavia, particolare attenzione su due aspetti non secondari che devono trovare spazio nelle disposizioni, italiane e unionali, dedicate alla materia: il primo è quello relativo alla tutela delle minoranze linguistiche; il secondo riguarda la previsione della possibilità del voto anticipato, per corrispondenza, elettronico e via internet per le elezioni del Parlamento europeo, per il quale ritiene necessario siano assicurate modalità adeguate per garantire, in particolare, l'affidabilità dei risultati, la segretezza del voto e la protezione dei dati personali.
Nessun altro chiedendo di intervenire, le Commissioni approvano la proposta di documento finale dei relatori.
La seduta termina alle 9.25.
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