SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 18 luglio 2018. — Presidenza del vicepresidente Marica FANTUZ. — Interviene il Sottosegretario di Stato per la difesa, Raffaele Volpi.
La seduta comincia alle 15.15.
Sulla pubblicità dei lavori.
Marica FANTUZ, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2017.
C. 850 Governo.
Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2018.
C. 851 Governo.
Tabella 11.
(Parere alla V Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).
La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto.
Marica FANTUZ, presidente, avverte che, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del Regolamento, la Commissione è chiamata ad esaminare congiuntamente il disegno di Pag. 72legge recante il «Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2017» ed il disegno di legge recante «Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2018», con particolare riferimento allo stato di previsione del Ministero della difesa (Tabella 11).
Con riferimento alle modalità di esame, ricorda che dopo l'esame preliminare la Commissione procede all'esame delle proposte emendative presentate, nonché a quello delle relazioni predisposte dal relatore con riferimento a ciascun disegno di legge, iniziando dal disegno di legge di approvazione del rendiconto e passando successivamente al disegno di legge di assestamento.
Per quanto riguarda il regime di ammissibilità delle proposte emendative, ricorda che il disegno di legge di approvazione del rendiconto è sostanzialmente inemendabile, nel senso che sono ammissibili soltanto le proposte emendative volte ad introdurre nel medesimo disegno di legge modifiche di carattere meramente tecnico o formale.
Per quanto riguarda, invece, il disegno di legge di assestamento, ricorda innanzitutto che, ai fini dell'ammissibilità, le proposte emendative devono essere riferite alle unità di voto parlamentare (tipologia di entrata o programma di spesa) e possono avere ad oggetto tanto le previsioni di competenza quanto quelle di cassa. Non possono invece avere ad oggetto l'ammontare dei residui iscritti nelle predette unità di voto, in quanto essi derivano da meri accertamenti contabili. Gli emendamenti riferiti alle previsioni di entrata sono ammissibili soltanto se fondati su valutazioni tecnico-finanziarie adeguatamente documentate, tali da comprovare la necessità di modificare le previsioni di entrata di competenza e/o di cassa. In ogni caso le proposte emendative non possono comportare un peggioramento dei saldi di finanza pubblica e pertanto, ove risultino onerose, devono essere compensate mediante l'utilizzo di risorse iscritte in altre unità di voto parlamentare, anche se facenti parte di altra missione o di altro stato di previsione.
È considerata emendabile l'intera dotazione dei programmi di spesa, ivi compresa quindi l'eventuale quota potenzialmente riferibile agli oneri inderogabili in mancanza di puntuali indicazioni nel testo del disegno di legge di assestamento circa l'ammontare dei predetti oneri in relazione a ciascun programma di spesa.
È comunque esclusa la possibilità di compensare l'incremento di stanziamenti di spesa di parte corrente mediante riduzione di stanziamenti di spesa di conto capitale.
Per quanto riguarda gli stanziamenti di cassa deve tenersi conto di un ulteriore criterio di ammissibilità. In particolare, essi sono emendabili a condizione che, nel caso di emendamenti volti ad incrementare l'autorizzazione di cassa, lo stanziamento derivante dall'emendamento non superi la cosiddetta «massa spendibile», costituita dalla somma dello stanziamento di competenza e dei relativi residui passivi.
Per quanto concerne il regime di presentazione degli emendamenti riferiti al disegno di legge di assestamento, ricorda che, in sede consultiva, possono essere presentati emendamenti riferiti alle rispettive parti di competenza di ciascuna Commissione con compensazioni a valere sulle medesime parti di competenza ovvero su parti di competenza di altre Commissioni, nonché emendamenti migliorativi dei saldi – e in quanto tali privi di compensazione finanziaria – riferiti alle predette parti di competenza.
Infine, segnala che tutte le citate tipologie di emendamenti possono essere altresì presentate anche direttamente in Commissione Bilancio.
Gli emendamenti approvati durante l'esame in sede consultiva sono trasmessi alla Commissione Bilancio come emendamenti di iniziativa della Commissione che li ha approvati; quelli respinti devono essere presentati nuovamente in Commissione Bilancio, anche al solo fine di permetterne la successiva ripresentazione in Assemblea.Pag. 73
Sia gli emendamenti approvati, sia quelli respinti in sede consultiva e ripresentati in Commissione Bilancio, sia quelli presentati per la prima volta presso la Commissione Bilancio sono da quest'ultima esaminati in sede referente. Solo gli emendamenti approvati dalla Commissione Bilancio entrano a far parte del testo elaborato in sede referente ai fini dell'esame in Assemblea.
L'esame in sede consultiva si conclude con l'approvazione di una relazione per ciascun disegno di legge. Nel caso del disegno di legge di assestamento, l'esame può anche concludersi con l'approvazione di una relazione per ciascuno stato di previsione di competenza della Commissione. Possono essere presentate relazioni di minoranza.
Le relazioni approvate, unitamente alle relazioni di minoranza e agli emendamenti approvati, sono trasmessi alla Commissione Bilancio.
Ricorda, infine, che il termine per la presentazione di emendamenti è stato fissato alle ore 10 della giornata di domani 19 luglio e che la Commissione Bilancio ha chiesto alle Commissioni di settore di far pervenire i propri pareri entro la giornata di domani 19 luglio.
Roberto Paolo FERRARI (Lega), relatore, introduce l'esame congiunto dei provvedimenti in titolo segnalando che gli atti sui quali la Commissione è chiamata ad esprimersi fanno riferimento a scelte politiche del precedente Governo.
Ciò premesso, ricorda che la disciplina del rendiconto è dettata dalla legge di contabilità e finanza pubblica (legge n. 196 del 31 dicembre 2009) che, all'articolo 35, dispone che il rendiconto relativo al 31 dicembre dell'anno precedente sia presentato entro il successivo mese di giugno alle Camere con apposito disegno di legge, dopo esser stato previamente sottoposto alla Corte dei conti per il giudizio di parificazione.
Come noto, il rendiconto generale dello Stato, articolato per missioni e programmi, è costituito da due parti: il conto del bilancio, che espone l'entità effettiva delle entrate e delle uscite del bilancio dello Stato rispetto alle previsioni approvate dal Parlamento; ed il conto del patrimonio, che espone le variazioni intervenute nella consistenza delle attività e passività che costituiscono il patrimonio dello Stato (articolo 36 della legge n. 196 del 2009).
Segnala che per quanto concerne il dicastero della Difesa, le variazioni negli stanziamenti di competenza tra le previsioni iniziali, pari a 20.269,1 milioni di euro (legge n. 232 del 2016) e quelle definitive a seguito della legge di assestamento (legge n. 157 del 2017), pari a 22.970,7 milioni di euro, hanno determinato un aumento complessivo di 2.701,1 milioni di euro, di cui 2.467,8 milioni di euro di spese correnti e 238,8 milioni di euro di spese in conto capitale. L'incremento complessivo è quindi di circa il 13,3 per cento rispetto alle previsioni iniziali.
Osserva, poi, che rispetto al 2016, le spese finali definitive del Ministero della difesa registrano un aumento di 1.041,8 milioni di euro, di cui 980 milioni di euro di parte corrente e 61 milioni di euro di parte capitale, in gran parte imputabili alla nuova missione 18 «Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente» (a seguito del transito del Corpo forestale dello Stato nell'Arma dei carabinieri) e alla missione 32 «Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche» che aumenta di 584 milioni rispetto all'anno precedente.
Scendendo nel dettaglio, evidenzia che lo stato di previsione del Ministero della difesa per il 2017 risulta articolato in tre missioni e nove programmi.
Rileva, inoltre, che rispetto alla legge di bilancio precedente sono avvenuti cambiamenti significativi nell'articolazione e nel contenuto delle unità di voto per effetto del riordino del Corpo forestale dello Stato transitato nell'Arma dei carabinieri e di una diversa posizione delle missioni militari internazionali.
Con specifico riguardo alla missione 5 «Difesa e sicurezza del territorio fa presente che tutti i programmi di tale missione hanno subito una variazione di segno positivo, facendo registrare un aumento Pag. 74complessivo pari a 2.793,3 milioni di euro rispetto al 2016. In particolare, sottolinea che le spese di personale per la missione 5 sono pari a 17.077,5 milioni di euro.
Come evidenziato dalla Corte dei conti nella relazione sul rendiconto dello Stato 2017, l'incremento della spesa di personale è avvenuto nonostante la diminuzione numerica dello stesso. Ciò sarebbe ascrivibile anche agli oneri sostenuti per effetto delle disposizioni dettate dal riordino delle carriere in attuazione dei decreti legislativi n. 94 e n. 95 del 2017.
Il disegno di legge di rendiconto evidenzia poi – sempre con riguardo al Ministero della difesa – una diminuzione di costi per beni di consumo, nella misura di circa 121 milioni di euro, e per acquisto di servizi e utilizzo di beni di terzi, nella misura di 134 milioni di euro. In particolare, l'ultimo aggregato presenta una diminuzione generalizzata di tali costi, su tutte le voci, con particolare riferimento alla «Manutenzione ordinaria armi, armamenti e mezzi per la difesa – mezzi navali e mezzi aerei» e ai «Servizi di ristorazione per il personale militare». Questi fenomeni sono legati ad un maggior ricorso alla manutenzione in house, che ha permesso di conseguire significativi risparmi.
Passando all'esame del disegno di legge di assestamento riferito all'anno in corso, ricorda preliminarmente che esso serve ad aggiornare, a metà esercizio, gli stanziamenti del bilancio di previsione, anche sulla scorta della consistenza dei residui attivi e passivi accertata in sede di rendiconto dell'esercizio scaduto al 31 dicembre precedente.
Sotto questo profilo, il disegno di legge di assestamento si connette funzionalmente con il rendiconto dell'esercizio precedente: l'entità dei residui, attivi e passivi, sussistenti all'inizio dell'esercizio finanziario, che al momento dell'elaborazione e approvazione del bilancio di previsione è stimabile solo in misura approssimativa, viene, infatti, definita in sede di assestamento sulla base delle effettive risultanze del rendiconto.
Dopo aver osservato che la dotazione complessiva iniziale di competenza dello stato di previsione del Ministero della difesa per il 2018 (legge n. 205 del 2017) assommava a 20.968,9 milioni di euro, sottolinea che il disegno di legge di assestamento del bilancio interviene sulle previsioni iniziali, sia per l'incidenza di atti amministrativi intervenuti nel periodo gennaio-maggio 2018, che hanno già prodotto i loro effetti sulle poste di bilancio, sia per le variazioni contenute nel disegno di legge in esame.
Le variazioni già introdotte in bilancio, e pertanto non soggette ad approvazione parlamentare, (Variazioni per atto amministrativo) hanno determinato complessivamente un aumento di 1.055,6 milioni di euro delle previsioni di competenza e delle autorizzazioni di cassa, di cui 1.050,5 milioni per la missione 5 «Difesa e territorio», 16, 2 milioni per la missione 18 «Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente», mentre la missione 32 «Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche» presenta una variazione in diminuzione di 11 milioni di euro.
La variazione proposta con il disegno di legge di assestamento 2018, prevede un incremento di 314,4 milioni di euro, per effetto di variazioni in aumento di 38,5 milioni per la missione 5 «Difesa e territorio», variazioni in diminuzione per 2,3 milioni per la missione 18 «Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente», e variazioni in aumento per 278,2 milioni per la missione 32 «Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche».
Pertanto le previsioni assestate per il 2018 ammontano a 22.339 milioni di euro rispetto alle previsioni iniziali pari a 20.968,9. Al riguardo osserva che si tratta di un importo comunque inferiore a quello delle previsioni assestate per il 2017.
Tuttavia, nonostante vi sia stato un incremento della spesa complessiva, ritiene paradossale che l'Amministrazione della Difesa non sia riuscita ad ottenere, in sede di assestamento, quantomeno la copertura dei cosiddetti «oneri ineludibili» Pag. 75connessi alle utenze di servizio (acqua, gas e luce), aggravate da spese di mora e di contenzioso in atto.
Inoltre l'amministrazione della Difesa vanta crediti in materia di rimborso dei voli di Stato e per ragioni d'urgenza ed umanitarie effettuati con aeromobili appartenenti alle Forze armate e si è trovata di fronte all'impossibilità di provvedere alla remunerazione delle licenze non fruite dal personale militare marittimo transitato nei ruoli del personale civile per infermità.
Infine, osserva come l'Amministrazione della Difesa non ha potuto completare il programma triennale di realizzazione degli asili nido per i figli del personale, esponendosi, in questo modo, all'apertura di costosi contenziosi, evidenziando che sulla questione il proprio gruppo mantiene alta l'attenzione.
Conclude preannunciando la presentazione di una proposta di parere favorevole con condizioni.
Marica FANTUZ, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 15.30.
ATTI DELL'UNIONE EUROPEA
Mercoledì 18 luglio 2018. — Presidenza del vicepresidente Marica FANTUZ. — Intervengono il sottosegretario di Stato per la difesa, Angelo Tofalo ed il sottosegretario di Stato per la difesa, Raffaele Volpi.
La seduta comincia alle 15.30.
Sulla pubblicità dei lavori.
Marica FANTUZ, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Comunicazione congiunta della Commissione europea e dell'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza al Parlamento europeo e al Consiglio relativa al piano d'azione sulla mobilità militare.
JOIN(2018)5 final.
(Seguito dell'esame rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 12 luglio 2018.
Antonio DEL MONACO (M5S), relatore, sottolinea come la comunicazione congiunta sia volta a facilitare gli spostamenti dei mezzi militari e del personale delle Forze armate intervenendo sia nell'ambito delle infrastrutture materiali, sia in quello della normativa militare.
I miglioramenti proposti consentirebbero di realizzare, entro il 2025, quella che il Commissario europeo Junker ha ribattezzato un'autentica Unione europea della difesa.
Ritiene che sia importante per il nostro Paese fornire a livello europeo un contributo finalizzato a individuare le soluzioni più vantaggiose e, pertanto, propone di svolgere un breve ciclo di audizioni dei vertici militari operanti nel campo della logistica in modo da poter acquisire i necessari elementi di informazione in vista della predisposizione di un documento da parte della Commissione.
Marica FANTUZ, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 15.35.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.35 alle 15.40.