PAGINA: 0001 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ETTORE ROSATO (Vedi RS) |
PAGINA: 0001 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ETTORE ROSATO |
PAGINA: 0001 La seduta comincia alle 9. |
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PAGINA: 0001 Missioni. (Vedi RS) |
PAGINA: 0001 Missioni. |
PAGINA: 0001 PRESIDENTE (Vedi RS). Comunica che i deputati in missione sono ottanta. |
PAGINA: 0001 PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Battelli, Benvenuto, Billi, D’Uva, Delmastro Delle Vedove, Delrio, Dieni, Gregorio Fontana, Gallo, Gebhard, Giaccone, Giachetti, Liuzzi, Lorefice, Lupi, Molinari, Rixi, Rosato, Ruocco, Sarti, Sisto, Spadoni, Vito e Zennaro sono in missione a decorrere dalla seduta odierna. |
PAGINA: 0001 Sull'ordine dei lavori. (Vedi RS) |
PAGINA: 0001 Sull’ordine dei lavori. |
PAGINA: 0001 Interviene sull'ordine dei lavori il deputato CAMILLO D'ALESSANDRO (PD) (Vedi RS), al quale rende precisazioni il PRESIDENTE (Vedi RS). |
PAGINA: 0001 CAMILLO D'ALESSANDRO (PD). Grazie Presidente. Grazie per questo intervento di inizio seduta, ma devo cogliere l’occasione della presenza comunque di un rappresentante del Governo, di un Viceministro perché oggi è il 31 ottobre e, per quanto riguarda l’azienda pubblica e il trasporto pubblico locale in Abruzzo, TUA, attraverso la sua Associazione Nazionale, l’Asstra, ha presentato da un mese al Ministero un interpello per sapere in che modo interpretare il cosiddetto decreto “dignità”, legge “Di Maio”, perché altrimenti oggi è l’ultimo giorno e 54 ragazzi non potranno vedere il contratto rinnovato. PAGINA: 0002 PRESIDENTE. Grazie, collega D’Alessandro. Immagino che il Vice Ministro Garavaglia abbia sentito. Sospendo, pertanto, la seduta che riprenderà alle ore 9,30. |
PAGINA: 0002 La seduta, sospesa alle 9,10, è ripresa alle 9,35. |
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PAGINA: 0002 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE FABIO RAMPELLI (Vedi RS) |
PAGINA: 0002 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE FABIO RAMPELLI |
PAGINA: 0002 Seguito della discussione del disegno di legge: Conversione in legge del decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109, recante disposizioni urgenti per la città di Genova, la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi sismici del 2016 e 2017, il lavoro e le altre emergenze (A.C. 1209-A). (Vedi RS) |
PAGINA: 0002 Seguito della discussione del disegno di legge: Conversione in legge del decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109, recante disposizioni urgenti per la città di Genova, la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi sismici del 2016 e 2017, il lavoro e le altre emergenze (A.C. 1209-A). |
PAGINA: 0002 PRESIDENTE (Vedi RS). Ricorda che nella seduta del 30 ottobre 2018 sono state accantonate alcune proposte emendative. |
PAGINA: 0002 PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge n. 1209-A: Conversione in legge del decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109, recante disposizioni urgenti per la città di Genova, la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi sismici del 2016 e 2017, il lavoro e le altre emergenze. |
PAGINA: 0002 Sull'ordine dei lavori. (Vedi RS) |
PAGINA: 0002 Sull’ordine dei lavori. |
PAGINA: 0002 Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati MAURO ROTELLI (FDI) (Vedi RS) e FRANCESCO PAOLO SISTO (FI) (Vedi RS), STEFANO FASSINA (LEU) (Vedi RS), ALFREDO BAZOLI (PD) (Vedi RS), ai quali rende precisazioni il PRESIDENTE (Vedi RS). |
PAGINA: 0002 MAURO ROTELLI (FDI). Grazie, Presidente. Intervengo - e le rubo soltanto pochi secondi - affinché il Governo venga a riferire in Aula sulla vicenda Alitalia. Abbiamo sentito in questi giorni un ping-pong di dichiarazioni tra il Ministro Tria e il Vicepremier Di Maio, abbiamo letto anche della possibilità dello slittamento della scadenza, non sappiamo che fine farà il prestito-ponte e sappiamo di questa offerta arrivata da Ferrovie all’ultimo minuto. PAGINA: 0002 FRANCESCO PAOLO SISTO (FI). Grazie, Presidente. E’ di ieri e di questa mattina una terrificante notizia: il Ministro Bonafede intenderebbe con un emendamento, nell’ambito della legge “anticorruzione” inserire il blocco della prescrizione dopo la sentenza, dopo il giudizio di primo grado. Presidente, noi porremo in essere una vera e propria sommossa costituzionale. Siamo di fronte alla fine delle garanzie processuali, alla fine dei diritti ai cittadini (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente). PAGINA: 0003 STEFANO FASSINA (LEU). Grazie, Presidente. Intervengo sull’ordine dei lavori, sulla vicenda Alitalia. Come il collega ha appena ricordato, ieri c’è stata un’iniziativa importante da parte di Ferrovie dello Stato e oggi è la giornata in cui scade il termine per la presentazione delle offerte e chiediamo anche noi che il Ministro Di Maio venga a riferire al più presto perché è in gioco un asset strategico. PAGINA: 0003 ALFREDO BAZOLI (PD). Grazie, Presidente. Intervengo anch’io sull’ordine dei lavori perché quanto ha annunciato ieri il Ministro Bonafede, cioè l’idea che il Governo presenti un emendamento alla legge anticorruzione su un tema delicatissimo come la prescrizione, quando in Commissione si è già esaurita la discussione sul provvedimento, secondo me rappresenta un oltraggio vero e proprio alle prerogative di questo Parlamento e della Commissione giustizia. Infatti, non è possibile che un tema di questo genere, un tema così delicato come la prescrizione nei processi penali, che riguarda il funzionamento del sistema penale, venga affrontato con un blitz del Governo, quando in Commissione si è già esaurita l’istruttoria su un provvedimento che riguarda tutt’altro. Io credo che questa sia una cosa vergognosa e un vero attacco alla indipendenza del Parlamento (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0003 PRESIDENTE. Ho già risposto al deputato Sisto, la materia ovviamente per analogia è la medesima e la risposta non differisce da quella che ho dato al collega Sisto, quindi non è materia di competenza di questa seduta. Abbiamo ricevuto il messaggio, chiunque ha potuto ascoltarlo e prenderne atto. |
PAGINA: 0002 Si riprende la discussione. (Vedi RS) |
PAGINA: 0003 Si riprende la discussione. |
PAGINA: 0002 (Ripresa esame dell'articolo unico) (Vedi RS) |
PAGINA: 0003 (Ripresa esame articolo unico - A.C. 1209-A) |
PAGINA: 0002 Interviene FLAVIO DI MURO (Vedi RS), Relatore per la IX Commissione. |
PAGINA: 0003 FLAVIO DI MURO, Relatore per la IX Commissione. Signor Presidente, riteniamo di continuare con l’articolato dell’articolo 39, grazie. |
PAGINA: 0003 Le deputate STEFANIA PEZZOPANE (PD) (Vedi RS) e ALESSIA MORANI (PD) (Vedi RS) intervengono sull'emendamento 39.04 Pezzopane, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0004 STEFANIA PEZZOPANE (PD). Signor Presidente, con questi articoli aggiuntivi entriamo su un’altra emergenza, su un altro terremoto, quello del 2009, che nel testo originario del decreto era stato, assieme all’emergenza e al terremoto dell’Emilia Romagna, completamente dimenticato. Solo grazie a qualche emendamento presentato è stato reinserito nel testo con l’approvazione di una questione riguardante il personale, ma sono rimaste fuori alcune questioni di grandissimo rilievo. PAGINA: 0005 ALESSIA MORANI (PD). Signor Presidente, intervengo perché sono veramente stupita e imbarazzata per la confusione in quest’Aula, mentre la collega Pezzopane parla di un problema drammatico delle imprese de l’Aquila. |
PAGINA: 0003 La deputata STEFANIA PEZZOPANE (PD) (Vedi RS) interviene sul suo emendamento 39.09 Pezzopane, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0005 STEFANIA PEZZOPANE (PD). Signor Presidente, anche qui affrontiamo con questa proposta emendativa un problema che, nel corso degli anni che abbiamo alle spalle, abbiamo sempre risolto. Con il Governo del cambiamento si cambia. Si cambia in peggio, però, perché non approvando questo articolo aggiuntivo – ed altre proposte emendative esso collegate - mettete tutti i comuni del cratere del terremoto del 2009 nella condizione di dissesto finanziario. E questi comuni hanno un peso derivante dalle minori entrate e, finché il processo di ricostruzione non è completo, le entrate nelle casse del comune sono ovviamente pesantemente ridotte, mentre sono aumentate le spese. |
PAGINA: 0004 La deputata YLENJA LUCASELLI (FDI) (Vedi RS), VITO CLAUDIO CRIMI (Vedi RS), Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, e i deputati GALEAZZO BIGNAMI (FI) (Vedi RS), ANDREA DE MARIA (PD) (Vedi RS), FRANCESCO CRITELLI (PD) (Vedi RS), GIOVANNI DONZELLI (FDI) (Vedi RS), PIERO FASSINO (PD) (Vedi RS), STEFANIA PEZZOPANE (PD) (Vedi RS) e PAOLO TRANCASSINI (FDI) (Vedi RS) intervengono sugli identici emendamenti 39.082 Fiorini e 39.0351 Pezzopane, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0007 YLENJA LUCASELLI (FDI). Presidente grazie. Questo emendamento, come tutta una serie di emendamenti successivi, si occupa di una questione che dovrebbe in realtà riguardare quest’Aula come tutte le altre del terremoto, cioè il terremoto dell’Emilia-Romagna. L’importanza di questi emendamenti che hanno tutti un unico comun denominatore è quella di riaccendere i riflettori su alcune vicende che sono state accantonate, per utilizzare un termine caro all’Aula. E, allora, mi sento di chiedere che il Governo, visto che è qui in Aula e quindi può darci delle risposte, ci dica in realtà se tutti questi emendamenti verranno trattati e, se invece non c’è l’interesse o la volontà di inserirli all’interno di questo decreto, se e quando queste questioni verranno affrontate. PAGINA: 0007 VITO CLAUDIO CRIMI, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Grazie Presidente. Ne approfitto per rispondere all’intervento, oltre a quello appena fatto, dell’onorevole Fiorini di ieri in merito al sisma dell’Emilia e del deputato Rossi del Partito Democratico. Anche su questo sisma in legge di bilancio troverete già nella prima stesura le misure di proroga relative ad alcune delle attività che sono in essere, quali, per esempio, la sospensione dei mutui, l’IMU e altre forme attualmente in essere sul 2012. Ovviamente quello è il punto di partenza. Durante i lavori della legge di bilancio, se vi sono ulteriori interventi o elementi da aggiungere, rispetto alle questioni che avete sollevato in questo testo con gli emendamenti, saranno presi in considerazione, però volevo rassicurare che, così come sul terremoto del 2009, anche su quello del 2012, c’è la massima attenzione del Governo e saranno presenti in legge di bilancio. PAGINA: 0007 GALEAZZO BIGNAMI (FI). Grazie, Presidente. Intanto ritengo importanti le parole spese dal sottosegretario Crimi e, da parlamentare emiliano-romagnolo, attendiamo con fiducia questa apertura verso la legge di bilancio, che evidentemente può recepire, in maniera significativa, speriamo, anche gli emendamenti, che pure ieri sono stati bocciati riguardanti il sisma di centro Italia, sulle proroghe dei rapporti con i dipendenti. E proprio per questo, attendiamo, d’altronde non crediamo che il sottosegretario, in una qualche maniera, avrebbe dovuto intervenire, se non fosse stato, appunto, per dare garanzie di rassicurazione su questi aspetti. PAGINA: 0008 ANDREA DE MARIA (PD). Ho sentito sinceramente ora parole sull’Emilia-Romagna davvero indegne (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Vorrei dire che i cittadini dell’Emilia-Romagna hanno reagito a quella situazione difficilissima, è vero, lo hanno fatto con coraggio, con senso di coesione e lo hanno fatto insieme alle loro amministrazioni, che hanno votato (Applausi dei deputati del gruppoPartito Democratico – Commenti dei deputati dei gruppi Forza Italia-Berlusconi Presidente eFratelli d’Italia), alla loro regione, che hanno votato, perché la qualità del Governo in Emilia-Romagna viene da una lunga storia, peraltro - vorrei ricordare al collega - da una lunga storia antifascista (Applausi dei deputati del gruppoPartito Democratico – Commenti dei deputati dei gruppi Forza Italia-Berlusconi Presidente eFratelli d’Italia) e questa è l’Emilia-Romagna che ha dato ancora una volta la prova al Paese di quello che è (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0008 FRANCESCO CRITELLI (PD). Grazie Presidente, francamente fa sorridere che l’avvocato Bignami, esponente di una forza i cui disastri si sono visti nella gestione del terremoto dell’Aquila, venga a dare lezione (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico) su quello che abbiamo fatto in Emilia-Romagna, una regione che ha stanziato soldi, una regione che grazie anche al lavoro delle pubbliche amministrazioni ha inaugurato opere, ha ricostruito centri storici, ha garantito servizi ai cittadini, con le attività che sono ripartite. Visto che il collega Bignami abita a Bologna come me, lo invito nel prossimo fine settimana a venire a Crevalcore, a venire a Pieve di Cento, a venire nei comuni del modenese a vedere che cosa significa l’efficienza di un’amministrazione pubblica. Al di là delle loro grida sguaiate, oggi che fanno parte di questa nuova maggioranza col MoVimento 5 Stelle sulla base di un bel condono tombale, vengano in Emilia Romagna e imparino come si amministra la cosa pubblica (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico)! PAGINA: 0009 GIOVANNI DONZELLI (FDI). Semplicemente, Presidente, per far notare ai colleghi che, se dovesse mai valere la teoria che in Emilia-Romagna hanno lavorato bene per il terremoto - e infatti i cittadini li votano - vorrei dire ai colleghi del Partito Democratico e alla Pezzopane che a L’Aquila così bene non hanno lavorato, visto che il sindaco adesso è di Fratelli d’Italia e hanno perso sonoramente le elezioni (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d’Italia). Quindi la teoria non credo che sia molto valida e credo che dovrebbero rifare un attimo pace col cervello, evitando di lucrare sulle tragedie per provare a darsi una verginità politica che non hanno più (Applausi dei deputati dei gruppi Fratelli d’Italia e Forza Italia-Berlusconi Presidente – Commenti dei deputati del gruppoPartito Democratico). PAGINA: 0009 PIERO FASSINO (PD). Signor Presidente e colleghi, io capisco tutte le strumentalizzazioni elettorali, però poi contano i fatti. Allora, io invito l’onorevole Bignami a fare una cosa molto semplice con me: andiamo a visitare Mirandola, andiamo a vedere a Mirandola quello che abbiamo fatto (Commenti dei deputati dei gruppiForza Italia-Berlusconi Presidente eFratelli d’Italia)… mi faccia parlare… mi faccia parlare… io non l’ho interrotta, mi faccia parlare… PAGINA: 0009 STEFANIA PEZZOPANE (PD). Grazie, Presidente. Io trovo vergognoso questo modo di trattare le questioni legate al terremoto e alle emergenze. Trovo vergognoso buttarla in caciara, trovo vergognoso buttarla in politica (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico); ci sono persone che aspettano delle risposte e contano i fatti; state bocciando tutto, state bocciando anche quello che riguarda il comune dell’Aquila, che, come poco fa è stato ricordato, è amministrato da una giunta di centrodestra: sì, da una giunta di centrodestra, che ha bloccato la ricostruzione. L’Aquila è in agonia ed è per questo che io mi sto facendo carico da sola di proporre degli emendamenti. Invece di fare questo tipo di vergognose polemiche (Commenti dei deputati del gruppoFratelli d’Italia)… vergognose polemiche… PAGINA: 0010 PAOLO TRANCASSINI (FDI). Sì, Presidente, molto brevemente, volevo ricordare al Partito Democratico che in questo provvedimento e anche nei precedenti, credo che abbiano presentato sul tema del sisma un centinaio di emendamenti, anche insieme a noi. Vorrei ricordare che tutti questi emendamenti - molti li abbiamo anche votati - si sono resi necessari perché il binario su cui è stata messa la ricostruzione è un binario morto, un binario che è stato scelto dal fenomeno che noi abbiamo importato dall’Emilia, che è Errani (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d’Italia), che per due anni ha fatto il commissario e, probabilmente, quelle ricette straordinarie di cui parlava l’onorevole Fassino noi non le abbiamo viste, anzi, siamo qui insieme a voi a cercare di riparare ai guasti e ai danni fatti dal commissario Errani (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d’Italia). |
PAGINA: 0004 La deputata STEFANIA PEZZOPANE (PD) (Vedi RS) interviene sul suo emendamento 39.013 che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0010 STEFANIA PEZZOPANE (PD). Grazie Presidente. Poco fa, il rappresentante del Governo Crimi ha, diciamo, preso impegni, giustamente, anche in relazione a un emendamento da me firmato, sull’emergenza e la necessaria ricostruzione del terremoto in Emilia-Romagna. Ancora non lo sento, però, prendere impegni in relazione agli emendamenti che il Partito Democratico ha presentato e riguardanti il terremoto del 2009, pertanto torno sull’argomento. La ricostruzione del cratere sismico aquilano è, infatti, sul punto di bloccarsi. Da quattro mesi non abbiamo un referente istituzionale, come invece è sempre accaduto in questi nove anni che ci separano dal sisma. Il responsabile della struttura tecnica di missione, da tempo scaduto, è stato prorogato di mese in mese e il prossimo 30 ottobre scadrà definitivamente. Anche due titolari degli uffici speciali per la ricostruzione sono da tempo scaduti e si è in attesa che vengano sostituiti secondo le procedure di legge. Le norme prevedono la nomina di due commissioni che non possono operare, perché i membri di competenza della regione, del comune dell’Aquila e dei comuni del cratere sono stati nominati, mentre mancano ancora i componenti designati dal Governo. |
PAGINA: 0004 Intervengono sull'emendamento 39.081 Fiorini la deputata BENEDETTA FIORINI (FI) (Vedi RS) e VITO CLAUDIO CRIMI (Vedi RS), Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. |
PAGINA: 0011 BENEDETTA FIORINI (FI). Grazie Presidente. Visto l’argomento per noi estremamente importante sono disponibile al ritiro e a trasformarlo in ordine del giorno. Chiedo quindi al relatore di maggioranza e al Governo se sono disponibili in tal senso. PAGINA: 0011 VITO CLAUDIO CRIMI, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. |
PAGINA: 0004 Il deputato MARCO MARIN (FI) (Vedi RS) interviene sull'emendamento 39.021 Fiorini, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0012 MARCO MARIN (FI). Grazie Presidente. Qui, come ha sentito, noi pensiamo che ci si sia dimenticati dell’Emilia-Romagna: si sono fatti figli di serie A e figli di serie B, ma le parole dei deputati dell’Emilia-Romagna del nostro gruppo - Bignami, Fiorini - sono state chiarissime. Qui chiediamo un ulteriore finanziamento di 35 milioni di euro per rimettere in vita i centri storici, sia per il 2019, sia per il 2020. Ma mi faccia dire un’altra cosa, Presidente: io, nelle parole dei colleghi del gruppo, come anche di altri gruppi, non ho colto parole offensive, bensì la sana dinamica politica e la sana polemica politica, ma costruttiva. |
PAGINA: 0005 Il deputato ANDREA ROSSI (PD) (Vedi RS) interviene sul suo emendamento 39.030, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0013 ANDREA ROSSI (PD). Grazie, Presidente. Mi rivolgo a lei e, per il suo tramite, al sottosegretario Crimi perché, ovviamente, non si può che raccogliere positivamente l’impegno di spostare o posticipare nella legge di bilancio una serie di proroghe, che - vorrei far notare all’Aula - sono proroghe, come dire, abbastanza naturali. Per quale motivo? |
PAGINA: 0005 I deputati GIUDITTA PINI (PD) (Vedi RS), GALEAZZO BIGNAMI (FI) (Vedi RS) e ALESSANDRO FUSACCHIA (MISTO-+E-CD) (Vedi RS) intervengono sull'emendamento 39.069 Fiorini, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0014 GIUDITTA PINI (PD). Grazie, Presidente. Io non so dove si trovasse l’onorevole Bignami quando ci sono state le scosse del 2012 del terremoto che ha colpito principalmente la provincia di Modena. Io mi trovavo a fare la volontaria dentro una palestra che era stata, lì per lì, adibita a rifugio per quelli che avevano paura di tornare a casa o non avevano più una casa. C’erano ottanta posti letto e noi gestivamo centoventi persone. Ecco io non ho visto l’onorevole Bignami, immagino che però sarà passato per le nostre zone. Ho visto però l’impegno costante che c’è stato non solo da parte di tutti i cittadini, ma anche da parte degli amministratori che sono stati lì giorno e notte. Consiglieri regionali che non hanno dormito per settimane per cercare di trovare la soluzione perché poche settimane prima non c’era il Governo Berlusconi - mi dispiace contraddire il collega Foti -, ma c’era il Governo Monti ed era stato appena tagliato il fondo straordinario per l’emergenza. Quindi, si è dovuto costruire da zero un modello. Bene, allora in quelle settimane un altro importantissimo pezzo della ricostruzione e del far sì che funzionasse tutta la macchina è stato possibile grazie al personale dipendente degli enti locali, dei comuni che hanno lavorato incessantemente, giorno e notte. Anche in questo caso non so se lei ha mai parlato, non so se voi li avete mai visti, se li conoscete. Vi consiglio fortemente di venire a parlarci, ad incontrarli perché non basta fare un intervento per un post su facebook, bisogna anche conoscere le cose che si dicono, altrimenti poi si rischia di andare a fare degli incontri nel territorio e promettere cose che poi non si fanno. E’ quello che è successo qui perché, sul sisma dell’Emilia Romagna, prima c’è stato detto che bisognava aspettare, perché il “decreto terremoto” non era pertinente, poi dopo bisognava aspettare il “milleproroghe”, poi dopo ancora bisognava aspettare un decreto sul ponte di Genova, in cui ora abbiamo visto che c’è un bel condono tombale su Ischia, in cui abbiamo visto che vengono tolti poteri ai presidenti delle regioni del centro Italia, in cui c’è un pochino di tutto. Allora questo emendamento chiede una cosa molto importante, cioè la proroga del riconoscimento degli straordinari per il personale degli enti locali che in quei giorni - non solo in quei giorni - non ha mai smesso un minuto di rendere possibile la ricostruzione e la ripartenza di quei territori. Stiamo parlando del 90 per cento delle persone, non so se lei ne conosce qualcuna, onorevole Bignami, io ne conosco parecchie che sono potute ritornare nelle loro case. Non so se lei conosce qualcuno tra coloro che hanno perso il lavoro che sono riusciti a ritrovarlo…. PAGINA: 0015 GALEAZZO BIGNAMI (FI). Signor Presidente, ringrazio davvero per la premura i colleghi del Partito Democratico che mi hanno invitato e non mancherò di raccogliere l’invito, che devo dire ad adiuvandum perché tutto sommato in quei luoghi ci siamo già stati. La differenza però è questa: mentre voi avete esigenza di esibire, mentre voi nella vostra malintesa accezione di superiorità morale ed etica, che non avete perché non potete insegnare niente a nessuno e non avete niente da insegnare a nessuno, sbandierate e palesate questo atteggiamento, c’è chi è andato su quei territori, ha portato il suo contributo, la notte andava a Cavezzo, Camposanto, andava ai COC, andava a fare il suo lavoro senza fare esibizione. Si è rimboccato le maniche, è andato a vedere l’ordinanza n. 57, che era composta di 32 pagine all’inizio e che oggi è di 252 pagine, perché l’avete afflitta con burocrazie assolutamente asfissianti. PAGINA: 0015 ALESSANDRO FUSACCHIA (MISTO-+E-CD). Signor Presidente, per suo tramite vorrei rivolgere un invito a tutti i colleghi. Qui dentro abbiamo tutti le idee politiche abbastanza chiare, non fosse altro per il mestiere che facciamo. Capisco che là fuori abbiamo bisogno di convincere ciascuno una fetta crescente di elettorato sulla base delle esperienze personali e politiche che abbiamo fatto e sulla base di quello che ciascuno di noi ritiene di aver costruito per il Paese negli anni passati. Io, però, Presidente, inviterei tutti i colleghi a concentrarsi, a mettere a frutto questa esperienza, entrando nel merito dei singoli emendamenti per poter andare avanti e capire come tutta questa esperienza, su tutti i lati di questo Parlamento possa migliorare il testo per il futuro, lasciando lo spazio, invece, a confronti e a bilanci su quello che è successo in passato, ad un numero di azioni extra parlamentari che vanno dai convegni all’attività sui territori. |
PAGINA: 0005 I deputati MARIO MORGONI (PD) (Vedi RS) e PAOLO TRANCASSINI (FDI) (Vedi RS) intervengono sull'emendamento 39.085 Morgoni, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0016 MORGONI. Signor Presidente, vorrei invitare i colleghi e i rappresentanti del Governo a mettersi, per un attimo, nei panni di uno dei titolari delle piccole e piccolissime imprese che costituiscono il tessuto economico delle aree del cratere e che operano in quel territorio. Pensiamo a chi ha un’attività che ha subito, nell’immobile dove veniva esercitata, un danno tale da renderla inagibile e a quanto possa essere complicato e difficile riprendere quell’attività, che deve essere temporaneamente trasferita, che deve organizzarsi su basi nuove. PAGINA: 0017 PAOLO TRANCASSINI (FDI). Signor Presidente, prendo la parola per annunciare il voto favorevole a questo emendamento. Mi permetterà, onorevole Morgoni, lo dico con spirito costruttivo, questa è una di quelle misure su cui ci siamo sgolati per spiegare, all’indomani del sisma, al Presidente del Consiglio e al Commissario, che era fondamentale imboccare questa strada, se si volevano ricostruire quelle zone. Su questo, ma lo dico con spirito costruttivo e non di polemica, non abbiamo avuto nessuna possibilità di ascolto. Era chiaro che questa doveva essere la strada e, come oggi è chiaro a voi, a noi è chiaro da due anni: abbiamo perso due anni e, probabilmente, ne perderemo altri perché, anche in quest’occasione, il Governo resterà sordo (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d’Italia). |
PAGINA: 0006 Intervengono sull'emendamento 39.018 D'Alessandro il deputato CAMILLO D'ALESSANDRO (PD) (Vedi RS), che ne chiede l'accantonamento, e la deputata STEFANIA PEZZOPANE (PD) (Vedi RS). |
PAGINA: 0018 CAMILLO D'ALESSANDRO (PD). Grazie Presidente. Chiedo al sottosegretario di aiutarmi con la sua attenzione, sicuramente preziosa, perché questo emendamento in realtà è un emendamento alternativo ad un altro emendamento che è stato accantonato, per cui c’è dietro una diversa impostazione e una diversa filosofia. Concluderò il mio intervento - spero - con un atteggiamento che possa essere almeno considerato collaborativo. PAGINA: 0019 STEFANIA PEZZOPANE (PD). Grazie Presidente. È veramente sorprendente che, di fronte a una richiesta lecita e sostanziata da ragioni forti di accantonamento di un emendamento, che pone l’analogo problema di un altro emendamento proposto da un collega della maggioranza ed accantonato, ci si risponda un freddo no. Ora, capite bene che, con questo emendamento, così come ha detto il collega D’Alessandro, si pone un problema di deroga per i plessi ospedalieri fuori cratere, ma che comunque, dovendo servire un intero territorio, hanno subìto delle conseguenze, non solo del terremoto 2009, ma anche del terremoto 2016-2017. È implausibile ed inaccettabile che si possa risolvere il problema di uno di questi plessi, allentando completamente la ragionevolezza e il buon comportamento del buon amministratore sugli altri. |
PAGINA: 0006 Il deputato ENRICO BORGHI (Vedi RS) chiede la votazione sulla proposta di accantonamento. |
PAGINA: 0019 ENRICO BORGHI (PD). Per chiedere il voto sulla richiesta di accantonamento. |
PAGINA: 0006 Dopo un intervento a favore del deputato CAMILLO D'ALESSANDRO (PD) (Vedi RS) e uno contrario del deputato ANDREA COLLETTI (M5S) (Vedi RS), la Camera, con votazione elettronica senza registrazione di nomi, respinge la richiesta di accantonamento formulata dal deputato D'Alessandro. |
PAGINA: 0019 CAMILLO D'ALESSANDRO (PD). Grazie Presidente. Insisto, puntate precedenti: c’è un emendamento di un collega di maggioranza, Colletti, che prevede una deroga al decreto n. 70 del 2015 esattamente come la chiedo io. Il deputato Colletti la chiede per un solo presidio; io la chiedo per più presidi. Il parere è negativo della Commissione bilancio, però mi dicono che sarebbe arrivato un parere favorevole, ma credo che si debba riunire la Commissione competente. In ogni caso, indipendentemente dal parere, bisogna entrare nel merito. Io chiedevo l’accantonamento. Dopodiché, ci potete pure convincere, però il punto qual è e questo è solo politico: per lo stesso identico progetto di legge i 5 Stelle in Abruzzo sono andati comune per comune, io li voglio citare: Popoli, Atessa, Guardiagrele, Ortona, Tagliacozzo, Atri, Sulmona, Penne. Sono andati a dire che loro avevano presentato un progetto di legge regionale per derogare ad una norma nazionale e sapete che è una finzione, è una presa in giro perché si può derogare ad una norma nazionale solo con una norma nazionale, esattamente quello che io ho presentato. Per questo insisto, Presidente, nella richiesta di accantonamento (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0020 ANDREA COLLETTI (M5S). Grazie Presidente. Vorrei specificare il perché non riteniamo di votare l’accantonamento sulla base di quello che c’è scritto nell’emendamento in questione. Al comma 1, si dice che dovremmo votare a favore di questo emendamento nelle more della realizzazione degli interventi di edilizia sanitaria. Ora, il vero problema in Abruzzo è che gli interventi di edilizia sanitaria vengono fatti o vogliono essere fatti tutti col project financing da parte della regione Abruzzo, una manovra che creerà debito perenne nei prossimi quarant’anni a danno dei cittadini abruzzesi, dei pazienti abruzzesi e di coloro che chiederanno la tutela della propria salute. È, dal nostro punto di vista, qualcosa che va contro gli interessi dell’Abruzzo, va contro gli interessi dell’Italia, perché ci mangia, in questo caso, solo la parte privata che propone il project financing. E io vorrei capire perché il PD, perché la regione continua a portare avanti questi project financing che non convengono a nessuno, se non magari a Maltauro e altre società di questo tipo. E principalmente per questo motivo non possiamo accettare questo emendamento perché i project financing in sanità hanno solo creato danni a tutti, al Paese e alle casse pubbliche (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). |
PAGINA: 0006 I deputati ROSSELLA MURONI (LEU) (Vedi RS), ROBERTO MORASSUT (PD) (Vedi RS), NICOLA STUMPO (LEU) (Vedi RS), CARLO SARRO (FI) (Vedi RS), FEDERICO FORNARO (LEU) (Vedi RS), PATRIZIA TERZONI (M5S) (Vedi RS) e PAOLA DE MICHELI (PD) (Vedi RS) intervengono sugli identici emendamenti 39-ter.300 Braga e 39-ter.301 Muroni. |
PAGINA: 0020 ROSSELLA MURONI (LEU). Grazie, Presidente. Arriviamo a un punto dolente di questo decreto, arriviamo all’articolo che io e la collega Braga abbiamo chiesto di sopprimere perché risponde innanzitutto a un’emergenza nell’emergenza, creata dallo stesso Governo, perché si reinterviene su una materia già normata nel decreto n. 55 di luglio, che riguardava appunto il terremoto del centro Italia, che si è rivelato inefficace, inefficiente. Quindi chiariamoci: per prima cosa va detto che in questo caso l’emergenza, l’ennesima emergenza che nascondete dietro i fatti di Genova, il crollo del ponte Morandi, sostanzialmente è stata creata da un decreto inefficace, fatto nel mese di luglio. PAGINA: 0022 ROBERTO MORASSUT (PD). Grazie Presidente. Diversamente da ieri, credo che per i colleghi dei Cinque Stelle e della Lega sarà un po’ difficile sostenere, in questo caso, che non ci troviamo di fronte ad un condono, anche perché nell’articolo c’è una parola - “sanatoria” - che testimonia, dimostra - anche formalmente e verbalmente - che siamo di fronte ad un condono. PAGINA: 0023 NICOLA STUMPO (LEU). Grazie Presidente. In realtà questa parte del decreto dovrebbe chiamarsi “condono di scambio” perché non abbiamo soltanto lavorato qui in Aula, ma ci sono state delle nottate anche in Commissione in cui un pezzo dei parlamentari di maggioranza aveva fatto sapere al Governo che non avrebbe votato il decreto nel caso non fosse stata accolta questa parte qui, che adesso è segnata in neretto nell’articolato. PAGINA: 0023 CARLO SARRO (FI). Grazie Presidente. Intervengo molto brevemente solo per lasciare agli atti dei lavori parlamentari queste osservazioni e rilievi che mi accingo a fare. L’articolo che stiamo trattando, così come l’emendamento soppressivo che è stato proposto - rispetto al quale anticipo il voto contrario da parte dei deputati di Forza Italia - introduce un tema che va ben al di là della estensione, come è stato osservato precedentemente, del condono 2003. PAGINA: 0024 FEDERICO FORNARO (LEU). Grazie signor Presidente. Ieri abbiamo ascoltato da un collega del MoVimento 5 Stelle una lunga dissertazione sul termine condono per dimostrare che a Ischia non c’era il condono. Io gli chiedo - e chiedo a tutti noi per rispetto all’onestà intellettuale di ognuno di noi - come si deve chiamare ciò che è previsto dall’articolo 39-ter, laddove si dice che il proprietario dell’immobile, seppur diverso dal responsabile dell’abuso, può presentare, anche contestualmente alla domanda di contributo, richiesta di permesso o segnalazione certificata di inizio attività in sanatoria. Questo è un condono con la “C” maiuscola e voi siete responsabili, ancora una volta, da questo punto di vista, di tradire le promesse di trasparenza e di cambiamento: in cambio di che cosa lo scopriremo nei prossimi mesi. PAGINA: 0024 PATRIZIA TERZONI (M5S). Grazie, Presidente. Allora, vorrei fare un po’ un excursus storico su questo emendamento, perché questo emendamento era stato presentato da sindaci, presidenti di regione, tecnici di tutte e quattro le regioni colpite dal sisma del centro Italia. Era stato presentato a luglio nella conversione del decreto n. 55 del 2018 proprio per gli eventi sismici del centro Italia ed era stato presentato da tutte le forze politiche: tutte. Tant’è che vorrei ricordare al Partito Democratico che gli emendamenti 1.77 e 1.75 a firma Verducci, Pittella, Astorre, Cirinnà D’Alfonso, Ginetti, Grimani, Parente, Malpezzi, Marino, Misiani, corrispondono a questo emendamento. Tuttavia, c’è una differenza sostanziale perché l’emendamento del MoVimento 5 Stelle e della Lega prevede l’ipotesi dell’articolo 22 del testo unico dell’edilizia n. 380 del 2001, mentre l’emendamento del Partito Democratico di luglio, quindi di pochissimi mesi fa, prevede come ipotesi - lo leggo - :“in caso di interventi realizzati prima degli eventi sismici, in assenza del permesso di costruire o in difformità da esso, ovvero in assenza di segnalazioni certificate di inizio attività nell’ipotesi di cui all’articolo 23”. Non si cita, quindi, l’articolo 22, come chiediamo noi, ma l’articolo 23. Qual è la differenza tra quello che chiediamo noi oggi e quello che chiedeva il PD a luglio? Che per noi sono ristrutturazioni, mentre per l’articolo 23, che chiedeva il PD, sono nuove costruzioni. Quindi, c’è una differenza sostanziale e oggi non capisco perché il Partito Democratico si metta contro i suoi stessi rappresentanti, i quali a luglio sostenevano a gran voce questo emendamento proprio perché proposto dai Presidenti di regione, che - se non erro - sono tutti e quattro del PD. PAGINA: 0025 PAOLA DE MICHELI (PD). Grazie Presidente. A parte che sentire le parole dell’onorevole Terzoni, che si è beata delle inaugurazioni che sono avvenute fino ad ora sul cratere, facendosi fotografare davanti ai cantieri che abbiamo aperto, mi dispiace anche sotto il profilo personale ed umano, ma tant’è: ormai l’onestà intellettuale ce la siamo dimenticata in quest’Aula. |
PAGINA: 0006 Interviene quindi sull'ordine dei lavori il deputato FEDERICO FORNARO (LEU) (Vedi RS), cui rende precisazioni il PRESIDENTE (Vedi RS). |
PAGINA: 0025 FEDERICO FORNARO (LEU). Chiedo di parlare sull’ordine dei lavori. PAGINA: 0025 PRESIDENTE. L’abbiamo ascoltata, però insomma penso che sia abbastanza chiaro che la richiesta di intervento sull’ordine lavori prevede la proposta di un diverso andamento dei lavori. Lei ha fatto un intervento di merito, ma lasciamo correre. |
PAGINA: 0006 I deputati STEFANIA PEZZOPANE (PD) (Vedi RS), ALESSIA MORANI (PD) (Vedi RS) e ANDREA ORLANDO (PD) (Vedi RS) intervengono sugli identici emendamenti 39-ter.300 Braga e 39-ter.301 Muroni, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0025 STEFANIA PEZZOPANE (PD). Grazie, Presidente. Trovo davvero assurdo dover ascoltare in quest’Aula giustificazioni a questo emendamento che tendono a mescolare le carte in tavola e ad attribuire al Partito Democratico comportamenti e modalità che il Partito Democratico in questo contesto, su questo provvedimento, non ha, non ha avuto e non intende avere. Ed è un paradosso che vi preoccupi tanto un emendamento presentato mesi fa al Senato che non andava comunque in quella direzione, ma non ve ne sia interessato nulla degli altri emendamenti che noi abbiamo presentato… PAGINA: 0026 ALESSIA MORANI (PD). Grazie, Presidente. Quando si sentono le menzogne pronunciate in un’Aula così solenne è necessario intervenire. La collega Terzoni, che è marchigiana come me, si sta inventando degli emendamenti del Partito Democratico, che giustamente la collega De Micheli ha smentito, perché la De Micheli ha una competenza specifica sul tema e può dire esattamente le cose come stanno, mentre la Terzoni dice bugie per salvare la faccia. PAGINA: 0026 ANDREA ORLANDO (PD). Signor Presidente, è abbastanza singolare nella narrazione del MoVimento 5 Stelle, sentire dire che un emendamento è valido perché è già stato presentato, anche se non è vero, dal Partito Democratico. Il Partito Democratico è stato definito come una sorta di organizzazione demoniaca e improvvisamente diventa la certificazione della bontà di una proposta. |
PAGINA: 0006 La deputata STEFANIA PEZZOPANE (PD) (Vedi RS) interviene sull'emendamento 40.1 Braga, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0026 STEFANIA PEZZOPANE (PD). Signor Presidente, ecco qui che in questo “decreto Genova” arriva un’altra proposta: la proposta di istituire la cabina di regia Strategia Italia. E’ veramente un assurdo paradosso, visto e considerato che con i precedenti decreti avete soppresso la cabina vera e propria, la struttura, anzi il dipartimento di Casa Italia. |
PAGINA: 0008 I deputati SILVIA BENEDETTI (MISTO-MAIE) (Vedi RS), VITO DE FILIPPO (PD) (Vedi RS) e ROSSELLA MURONI (LEU) (Vedi RS) intervengono sull'emendamento 41.303 Benedetti. |
PAGINA: 0028 SILVIA BENEDETTI (MISTO-MAIE). Signor Presidente, qui entriamo nella discussione dell’articolo per l’utilizzo dei fanghi in agricoltura. Sappiamo che questa misura è stata giustificata da una situazione emergenziale. Tuttavia, riteniamo che sia una misura sbagliata per il semplice motivo che si permettono questi fanghi in agricoltura e si permette anche che in questi fanghi ci siano diossine, furani e altri elementi che sono stabili nell’ambiente e quindi rischiano nel suolo un effetto di accumulo. PAGINA: 0028 VITO DE FILIPPO (PD). Signor Presidente, questo emendamento e quelli successivi dell’articolo 41, tentano di ridurre il danno che con molta prevedibilità l’articolo 41 determinerà nel nostro Paese. Presidente, ho consapevolezza del peso delle parole che si dicono in quest’Aula e anche del loro significato e proprio perché ho questa consapevolezza vorrei dire ai colleghi che l’articolo 41 è la più sbalorditiva e la più scioccante mutazione di pelle, soprattutto di alcuni partiti e di alcuni rappresentanti di forze politiche che sono qui alla mia sinistra e sono alcuni parlamentari del MoVimento 5 Stelle. PAGINA: 0029 ROSSELLA MURONI (LEU). Signor Presidente, questo dei fanghi… |
PAGINA: 0008 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ROBERTO FICO (Vedi RS) |
PAGINA: 0030 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ROBERTO FICO (ore 12) |
PAGINA: 0008 I deputati ENRICO BORGHI (PD) (Vedi RS), ETTORE ROSATO (PD) (Vedi RS), DARIO BOND (FI) (Vedi RS), ANNA ASCANI (PD) (Vedi RS), RICCARDO ZUCCONI (FDI) (Vedi RS), CAMILLO D'ALESSANDRO (PD) (Vedi RS), ALESSIA ROTTA (PD) (Vedi RS), CHIARA GRIBAUDO (PD) (Vedi RS), ALESSIA MORANI (PD) (Vedi RS), VINCENZA BRUNO BOSSIO (PD) (Vedi RS), COSIMO MARIA FERRI (PD) (Vedi RS), STEFANIA PEZZOPANE (PD) (Vedi RS), RAFFAELE BARATTO (FI) (Vedi RS), TOMMASO FOTI (FDI) (Vedi RS), MARIA CHIARA GADDA (PD) (Vedi RS), MICHELE ANZALDI (PD) (Vedi RS), GIUDITTA PINI (PD) (Vedi RS), FRANCO VAZIO (PD) (Vedi RS), WALTER RIZZETTO (FDI) (Vedi RS), FEDERICO MOLLICONE (FDI) (Vedi RS), ROMINA MURA (PD) (Vedi RS), PATRIZIA PRESTIPINO (PD) (Vedi RS), CARLO FATUZZO (FI) (Vedi RS), MATTEO COLANINNO (PD) (Vedi RS), ROGER DE MENECH (PD) (Vedi RS), ALBERTO ZOLEZZI (M5S) (Vedi RS), DAVIDE GARIGLIO (PD) (Vedi RS) e LUCIANO NOBILI (PD) (Vedi RS) intervengono sull'emendamento 41.303 Benedetti. |
PAGINA: 0030 ENRICO BORGHI (PD). Signor Presidente, nella scorsa legislatura quando discutemmo del cosiddetto decreto “sblocca Italia” il gruppo del MoVimento 5 Stelle esercitò una vibrante azione di ostruzionismo accusando il Partito Democratico e l’allora Governo di favori parlamentari, rapporti inconfessabili, pressioni di appalti milionari all’insegna - cito testualmente le parole allora dette in quest’Aula - di un’amicizia criminosa con le lobby del petrolio. Ora, al netto del fatto che tutta questa campagna produsse le dimissioni di un Ministro che poi risultò completamente estraneo a qualsiasi atto di natura criminogena o criminale (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico), se noi dovessimo corrispondere con la medesima moneta agli attacchi che ci sono arrivati, come dovremmo descrivere questo provvedimento? Lo dovremmo descrivere come una cessione alle lobby del petrolio da parte loro (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico)? PAGINA: 0030 ETTORE ROSATO (PD). Grazie Presidente, posso continuare il ragionamento del collega Borghi e penso che lo faremo in tanti perché, vedete, il tema è l’ipocrisia. Il tema non è il fango, è l’ipocrisia. L’ipocrisia di nascondere dietro a Genova una serie di marchette - un termine tecnico in questo caso - che si chiamano condono a Ischia, che si chiamano fanghi, che prese singolarmente andavano discusse nel merito. Voi invece le avete nascoste tutte dietro Genova con un’ipocrisia grande, con una grande ipocrisia, perché avete paura di affrontare questi temi. Ci avete raccontato per anni che non erano questioni da decreto e invece oggi ci troviamo, nascosta dietro a Genova, una cosa che con Genova non c’entra niente, ma serve per fare un favore a qualcuno che ve l’ha chiesto. Ditelo con chiarezza, spiegateci magari chi ve l’ha chiesto. Forse scopriremo che sono un problema oggettivo, ne prenderemo atto oppure scopriremo che c’è qualcuno che sta facendo una pressione per nascondere dietro a Genova un tema che ha un’altra rilevanza e un’altra cadenza. PAGINA: 0031 DARIO BOND (FI). Grazie Presidente, volevo dare un piccolo contributo e so che lei è particolarmente sensibile a questo, così come la presidente della Commissione XII affari sociali. Volevo dare un piccolo contributo a questo articolo 41. Le faccio solo un piccolo esempio: si distribuiscono dei fanghi che hanno una quantità di metalli pesanti molto elevata, che hanno una stabilità e una dormienza sul terreno elevatissime, e vengono assorbiti dalle radici di vegetali che poi vengono messi sulle tavole dei bambini di diciotto mesi, di venti mesi (Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia-Berlusconi Presidentee Partito Democratico), che hanno la possibilità di essere attaccati da queste sostanze e nessuno - io parlo degli interventi che ho sentito - dice niente. PAGINA: 0031 ANNA ASCANI (PD). Grazie Presidente. Ma qui la domanda è una e credo che ce la stiamo facendo tutti: ma cosa diavolo c’entra questa roba col decreto Genova? Abbiamo già visto come avete infilato un condono per Ischia che nulla c’entrava, ma perché avete voluto mettere qui una cosa che è vergognosa? Guardate, oggi ve lo scrive persino Il Fatto Quotidiano, che certamente è un giornale che leggete tutti quanti con grande interesse, ma che vi dice in modo chiaro che questa è una vergogna nazionale, che voi state facendo passare all’interno di un decreto che tratta di altro, che dopo due mesi abbondanti finalmente tenta di dare qualche risposta molto parziale a un territorio ferito dalla caduta del ponte Morandi, l’avvelenamento dei terreni agricoli. PAGINA: 0031 RICCARDO ZUCCONI (FDI). Signor Presidente, signori del Governo, deputati, quello trattato nell’articolo 41 rappresenta invece - vorrei contraddire il collega De Filippo - una vera emergenza. Se si parla di un decreto emergenza, questa è un’emergenza, sicuramente. La produzione parla di circa 800.000 tonnellate di fanghi, di cui il 45 per cento da usi civili, il 28 per cento da usi industriali e il 26 per cento di provenienza agricola. Quindi riguarda tutti gli ambiti dell’attività umana: è un problema serio quello dello smaltimento dei fanghi da depurazione. Ma non sono d’accordo nemmeno con il collega Bond, perché quella dell’articolo 41 rappresenta in modo chiaro una normativa ponte. Questo è, per lo meno, quello che noi vogliamo perorare. Ora, la posizione di Fratelli d’Italia è quindi a favore, in generale, di questa normativa ponte, ma è un po’ diversa, obiettivamente, da quella del MoVimento 5 Stelle, che attraverso i suoi consiglieri regionali ha fatto una dura battaglia in questo campo. PAGINA: 0032 CAMILLO D'ALESSANDRO (PD). Grazie, Presidente. Dovevate aprire il Parlamento come una scatoletta: lo avete fatto, ma ci avete messo dentro le lobby, perché questo è un emendamento che risponde all’esigenza di una lobby. Lobby sono interessi e, in questo caso, gli interessi della lobby vanno a contrastare gli interessi generali degli agricoltori e soprattutto dei cittadini. PAGINA: 0033 ALESSIA ROTTA (PD). Sì, Presidente, per denunciare ancora una volta il fango, il fango che però avete gettato su tutta la causa ambientalista. Questa mattina davanti al Parlamento c’era Legambiente che, vigorosamente, si è sentita tradita dal fango gettato su una causa importante: dal condono di Ischia ai - in questo caso - fanghi. Allora, la domanda è: perché e a favore di chi sono stati messi questi argomenti assolutamente estranei ad un argomento, invece, molto serio, che ha coinvolto apparentemente anche il Governo, ma che in realtà ha tradito nuovamente Genova e i genovesi? PAGINA: 0033 CHIARA GRIBAUDO (PD). Grazie, Presidente. Io ormai sono senza parole e mi domando come possiamo continuare a chiamare questo decreto “decreto Genova”, visto che questo decreto, a Genova, alla città, ai lavoratori, alle imprese a alle famiglie, non dà nessuna risposta, non dà le risposte che abbiamo chiesto in quest’Aula e le abbiamo chieste sui temi importanti, come quelli del lavoro, rispetto ai quali, ancora una volta, il Ministro Di Maio non si è presentato in quest’Aula. Oggi, ora, con questi emendamenti, assistiamo ad una vera e propria - come ricordava la collega Ascani poco fa - vergogna nazionale. PAGINA: 0033 ALESSIA MORANI (PD). Grazie, Presidente. Di solito ci occupavamo del fango che un MoVimento a cui lei appartiene getta sugli avversari, oggi invece ci occupiamo del fango che riversate nei campi. Ma non è un fango qualunque, è un fango figlio di qualche lobby, a cui, evidentemente, questo Parlamento, anzi, questa maggioranza deve fare qualche marchetta. Ciò che avete inserito in questo decreto non è qualche cosa di banale perché state mettendo del veleno nei nostri campi, quei campi che dovrebbero essere dedicati all’agricoltura biologica e che, per colpa di Lega e MoVimento 5 Stelle, saranno campi che non potranno più avere quel tipo di coltivazioni. Per cui, questo che è un decreto vergogna, che contiene un condono edilizio che riguarda Ischia e che riguarda anche il centro Italia e le zone terremotate, e che sarà ricordato come il condono Di Maio, contiene anche un altro provvedimento che ricorderemo noi: il veleno… PAGINA: 0034 VINCENZA BRUNO BOSSIO (PD). Grazie, Presidente. Gli italiani, che probabilmente da lontano vedono e assistono a questa discussione, pensano che stiamo discutendo su come ricostruire il ponte di Genova: non è così. Stiamo discutendo di abusi, stiamo discutendo di veleni e io mi chiedo dov’è finito l’ambientalismo del MoVimento 5 Stelle. Quelli che accusavano il PD di accordi con le lobby (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico)! Oggi lo dice chiaramente il magistrato, l’ex magistrato Gianfranco Amendola: l’articolo 41 del decreto Genova vuole consentire di smaltire in agricoltura fanghi pesantemente contaminati da idrocarburi. Ciò non ha niente a che vedere con Genova ma, soprattutto, consente al partito degli inquinatori di raggiungere il loro risultato. Lo dice uno che non è sicuramente un amico del PD. State lavorando insieme al partito degli inquinatori: complimenti (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico)! PAGINA: 0034 COSIMO MARIA FERRI (PD). Grazie, Presidente. Parliamo di fanghi di depurazione, di riutilizzo di sostanze nocive. Penso che sia facile intuire che con Genova tutto ciò non c’entra niente, ma anche la pericolosità per l’ambiente e per la salute. Mi viene in mente - e ho riletto in questi giorni - la relazione della Commissione d’inchiesta sulla Terra dei fuochi della scorsa legislatura al Senato, dove si parlava, purtroppo, di percentuali alte nel quadriennio 2008-2012. In Campania, solo in Campania, sono morti 206 ragazzi nell’età tra 0 e 19 anni per via dell’inquinamento nei terreni. Penso a tutto il tema della riforma degli ecoreati, che abbiamo fatto e abbiamo sostenuto con convinzione. Con questa norma si cancella tutto, si torna indietro e non si pensa a quanto possa essere invasivo e pericoloso riutilizzare questi fanghi nocivi in agricoltura e nei terreni. Sottolineo che si tratta di fanghi di depurazione, di un residuo finale (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico)… PAGINA: 0034 STEFANIA PEZZOPANE (PD). Grazie Presidente. Proprio lei, qualche settimana fa, discutendo su un altro decreto, ha sdoganato la parola “marchetta”, dicendo che non è una parola di cui dobbiamo aver né timore, né paura nel pronunciarla in quest’aula. Alla luce di quanto sta accadendo su questo decreto, direi che il MoVimento 5 Stelle non ha sdoganato la parola, ma ha sdoganato il concetto (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico) della sua azione politica. Il problema, quindi, non è più la parola che usate, è che le fate le marchette: le fate (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico)! Questo decreto ne è esattamente la riprova. Allo stesso modo avete sdoganato il condono, quel condono che prima avevate messo all’indice, mentre oggi siete il partito, il movimento, il Governo delle marchette, dei condoni, dell’aggiramento delle norme antimafia, il tutto alla faccia di Genova. PAGINA: 0034 RAFFAELE BARATTO (FI). Grazie, Presidente. Intervengo solo per ribadire come questo articolo credo che smascheri veramente la soluzione che hanno le società per questo problema. Infatti, ritengo che se si aiutassero negli investimenti queste società pubbliche, la soluzione al problema dei fanghi si potrebbe davvero trovare, perché le soluzioni ci sono. PAGINA: 0035 TOMMASO FOTI (FDI). Signor Presidente, penso che lei converrà con me sul fatto che questa è una norma abbastanza abnorme nel decreto in esame, una norma che aveva poca attinenza per materia con tutte le altre materie trattate. Ciononostante è inutile nasconderci dietro un dito: è vero che c’è una giurisprudenza che negli ultimi mesi si è formata e che è contrastante. PAGINA: 0035 MARIA CHIARA GADDA (PD). Grazie Presidente. Con questo provvedimento si svela finalmente la natura del Governo e della maggioranza: si carpiscono la buona fede e così le aspettative dei cittadini feriti di Genova infarcendo questo provvedimento di nefandezze lobbistiche! Ne abbiamo avuto modo parlando dei condoni e l’articolo 41 ne è precisa rappresentazione. PAGINA: 0035 MICHELE ANZALDI (PD). Grazie Presidente. Io sinceramente sono confuso: questo Governo, il Governo del cambiamento, ha proposto agli italiani un Ministro dell’ambiente che era famoso per avere fatto la battaglia alla terra dei fanghi. Un generale della Guardia Forestale va all’ambiente e, quindi, pensavamo ad una rivoluzione. Adesso, invece, si arriva a spargere i fanghi nei terreni, dopo tutti gli investimenti che ha fatto l’Italia sul biologico, dopo che all’estero vendiamo il made in Italy che è, realisticamente, una delle poche aziende che sta rimanendo grazie ai doni naturali che ha il nostro Paese. Adesso andiamo a spargere dei fanghi nei terreni, con una comunicazione internazionale che, su questo, ci aggredirà, danneggiando tutto un settore. Passiamo, appunto, dal Ministro che veniva dalla terra dei fuochi al Ministro che diventerà il Ministro della terra dei fanghi (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0036 GIUDITTA PINI (PD). Grazie, Presidente. Guardi, io non mi rivolgerò ai dirigenti del Movimento 5 Stelle, né al Governo che in questo momento incarna il famoso libro “La solitudine dei numeri Crimi” (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Io mi rivolgo ai colleghi del Movimento 5 Stelle: è capitato a tutti, anche a noi quando eravamo maggioranza, che in un decreto capitasse nottetempo una norma messa dal Governo o da manine misteriose su cui non si era d’accordo. Ebbene, il Parlamento, il dibattito parlamentare serve proprio a questo: questa norma è una vergogna che devasta il territorio! Ora, visto che, non dico voi, ma tutti qui stiamo dicendo che è una cosa che va cambiata, io mi aspetterei da voi un qualsiasi tipo di discussione, di reazione; cerchiamo di capire: siamo in Parlamento, non è che ci mandano il messaggino e noi stiamo zitti. No, possiamo anche vedere che c’è stato un errore e cercare di risolverlo insieme! Nessuno, nessuno perde la faccia, tranne, ovviamente, quelli che hanno provato a fare i furbi (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0036 FRANCO VAZIO (PD). Presidente, ritengo che si debbano chiamare le cose con il proprio nome: questo è un accordo scellerato e criminoso che lega il partito - e la maggioranza che mette questa norma all’interno di questo decreto - con le industrie che producono i fanghi. Non c’è altra spiegazione! Non c’è altra ragione (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico e di deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente)! Credo che coloro i quali sono venuti in questo Parlamento a sostenere la pulizia devono farsi un grande esame di coscienza. Questo è un Governo spericolato! Lo è stato con Lanzalone, lo è stato con i 49 milioni della Lega (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico), ora lo è con il condono fiscale, il condono edilizio e con i fanghi. Dove volete portare questo Paese? E’ una vergogna! Proprio da chi, come il Movimento Cinque stelle, ha fatto dell’onestà il proprio vessillo. Non è onestà: questo è un crimine contro l’agricoltura, contro coloro che vogliono mangiare prodotti che sono all’onore del mondo e contro i nostri figli. E’ una vera vergogna (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0036 WALTER RIZZETTO (FDI). Presidente, ringrazio il mio gruppo e dico che voteremo a favore di questa proposta emendativa della collega Benedetti. Vorrei dire al sottosegretario che apprezzo la sua presenza, ma noi vorremmo ci fosse il Ministro Costa a metterci la faccia qui (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d’Italia edi deputati del gruppo Partito Democratico) rispetto a questo tema, invece di rilasciare soltanto interviste sulla carta stampata. PAGINA: 0037 FEDERICO MOLLICONE (FDI). Grazie Presidente, per unirmi anche all’intervento del collega Rizzetto, pensiamo e riteniamo che questo emendamento sia assolutamente indecente perché eleva da 50 milligrammi al chilogrammo degli idrocarburi a ben 1.000 milligrammi per chilogrammo. E indovinate a chi andiamo a risolvere i problemi? Alle grandi industrie petrolifere (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d’Italia e di deputati del gruppo Partito Democratico) e in particolare a quelle della Basilicata. Quindi riflettiamo, questo avrà una conseguenza sulla filiera del biologico, andrà ad avvelenare i nostri terreni, le nostre falde acquifere. Io ricordo, e ricordo a noi stessi, che Fratelli d’Italia, la destra italiana, ha una forte sensibilità ecologista. Voglio ricordare qui le battaglie di Paolo Colli fondatore di Fare Verde che su queste battaglie e per queste battaglie ci ha lasciato la vita (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d’Italia). PAGINA: 0037 ROMINA MURA (PD). Grazie Presidente, io credo che abbiate mollato davvero ogni freno inibitore e liberato mani e manine a danno dell’ambiente e della salute dei nostri cittadini. Ve lo hanno detto anche alcune regioni che serve una riforma organica sulla gestione dei fanghi in agricoltura. E invece no, l’avete inserita in questo decreto e senza avere nemmeno un parere articolato e complessivo dell’Istituto Superiore della Sanità che si è fermato esclusivamente a un parere sui parametri microbiologici. Fermatevi, siete ancora in tempo (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0037 PATRIZIA PRESTIPINO (PD). Grazie Presidente, che la manina di Di Maio abbia agito forzosamente anche nel decreto Genova, con il suo condono personale per Ischia prima e con la gestione dei fanghi di depurazione poi, la dice davvero lunga sull’attendibilità e la credibilità del capo politico del Movimento 5 Stelle, nonché Vice premier e Ministro Di Maio, che da pasdaran della legalità e della tutela dell’ambiente si è trasformato di fatto in avvocato difensore di precisi e pericolosi interessi lobbistici. Io penso che quella manina Di Maio invece che insinuarla continuamente nei decreti legge farebbe bene a mettersela qualche volta sulla coscienza (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0037 CARLO FATUZZO (FI). Grazie Presidente, un pensionato mi ha detto: guarda che su questi fnghi tu Fatuzzo devi intervenire. Naturalmente ha sbagliato fanghi, sono un altro tipo di fanghi. Intervengo comunque egualmente per dire che sul decreto Genova bisogna fare presto, bisogna fare in fretta. I pensionati non hanno molto tempo da aspettare noi e le nostre discussioni. Quindi invito tramite lei il Governo a fare presto: “fé fito figióe!” Viva i pensionati, pensionati all’attacco (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente). PAGINA: 0038 MATTEO COLANINNO (PD). Grazie onorevole Presidente, dietro questo provvedimento sulla tragedia di Genova hanno fatto il condono, Lega e Cinquestelle. È un tema di ipocrisia, vi ricordate forse voi dei Cinquestelle come saltavate sui banchi nella scorsa legislatura, come se fossimo non in un’Aula parlamentare ma in un circo equestre, mentre il PD introduceva il reato di autoriciclaggio per tracciare i fondi? Oggi fate i condoni, ieri avete tentato di abolire nella manovra il reato di riciclaggio, facendo finta che l’avesse messa una manina, la vostra manina. E oggi introducete il condono, bravi, uno dei peggiori condoni: fanghi, condoni edilizi, Ischia, questo è il vostro stile, la vostra ipocrisia, ma non funzionerà (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0038 ROGER DE MENECH (PD). Grazie Presidente, oggi prendiamo atto che con questo decreto ufficialmente il MoVimento Cinquestelle perde una stella, la stella dell’ambiente non ce l’ha più. Però io mi rivolgo anche e soprattutto ai colleghi della Lega: come si fa con un decreto così approvato e con questa norma sui fanghi a promuovere ancora l’agricoltura di qualità? L’agricoltura di montagna: in tutta la campagna elettorale ne ho sentito parlare. Dobbiamo rendere conto a quegli agricoltori che strappano centimetro su un centimetro della montagna delle aree più interne del nostro Paese, ma come riusciamo a tenere insieme la dimensione della qualità del prodotto tipico con il fatto che invece di trattarli i fanghi ne alziamo i limiti? Questa è una grande domanda e allora da una parte c’è l’ipocrisia di chi ha cinque stelle ma se ne ritrova quattro e dall’altra c’è un’altra ipocrisia di chi oggi fa le battaglie in Italia e in Europa per tutelare i prodotti tipici e poi lascia invadere i nostri prodotti con i fanghi e con l’inquinamento. Ecco, questa è una scorciatoia che i cittadini capiranno fin da subito. Grazie (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0038 ALBERTO ZOLEZZI (M5S). Grazie Presidente, io ringrazio tutta l’Aula per questa discussione perché si è riusciti ad affrontare una categoria di rifiuti molto importante che sono i fanghi di depurazione di cui per 26 anni i vari Governi non si sono mai occupati, non parliamo di un chilo ma di circa sei milioni di tonnellate tutti gli anni (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Di queste circa metà sono state sparse sui nostri suoli da 26 anni e nessuno se ne è mai occupato (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle - Commenti di deputati del gruppo Partito Democratico) di mettere limiti su idrocarburi, su diossine, su cromo, su arsenico, su pgv, e sono state sparse queste tonnellate. Se sono stati fatti danni sono stati fatti. Adesso finalmente stiamo mettendo l’obbligo di cercarle queste sostanze. PAGINA: 0039 DAVIDE GARIGLIO (PD). Grazie, il collega a cinque stelle che ha appena parlato ha mentito sapendo di mentire (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Io trovo questo molto grave. Il Codice dell’ambiente metteva dei limiti, voi intervenite in questo momento, intervenite in questo momento… PAGINA: 0039 LUCIANO NOBILI (PD). Presidente, diversi miei colleghi hanno già spiegato lo schifo di questo articolo 41, perché lo combattiamo, perché lo contrastiamo e perché ha senso ridurre i limiti indegni che avete alzato per inquinare i nostri campi e il nostro territorio. Però io Presidente mi voglio rivolgere a lei direttamente: sono passati 78 giorni dal 14 agosto del crollo del ponte Morandi, in questi 78 giorni di attesa noi stiamo votando un decreto-legge che parla disposizioni urgenti per la città di Genova e, dentro questo decreto, avete nascosto le porcate sul condono e sui fanghi. |
PAGINA: 0008 Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati FRANCO VAZIO (PD) (Vedi RS) e MARIA CHIARA GADDA (PD) (Vedi RS), ai quali rende precisazioni il PRESIDENTE (Vedi RS). |
PAGINA: 0039 FRANCO VAZIO (PD). Chiedo di parlare sull’ordine dei lavori. PAGINA: 0040 MARIA CHIARA GADDA (PD). Signor Presidente, intervengo sull’ordine dei lavori perché non è ammissibile in quest’Aula prenderci in giro. Il collega Zolezzi … PAGINA: 0040 PRESIDENTE. Deputata Gadda, già abbiamo detto che non è sull’ordine dei lavori … |
PAGINA: 0009 I deputati ANDREA ROSSI (PD) (Vedi RS), ELENA LUCCHINI (LEGA) (Vedi RS), MAURO DEL BARBA (PD) (Vedi RS), RAFFAELLA PAITA (PD) (Vedi RS) e GIUSEPPE BASINI (LEGA) (Vedi RS) intervengono sull'emendamento 41.303 Benedetti, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0040 ANDREA ROSSI (PD). Signor Presidente, mi consenta di prendere a prestito il verso di una canzone italiana dove si dice: “… cade una stella, ma dimmi dove siamo, che te ne frega”. Ecco, oggi come hanno ricordato anche alcuni miei amici sta cadendo una delle cinque stelle, la stella dell’ambiente. Se mai avessimo bisogno e semmai avessimo la necessità di mettere in capo un’ulteriore prova, dopo il condono di Ischia, dopo il tema posto anche rispetto alla questione del terremoto, del sisma del Centro Italia, siamo di fronte sul tema dei fanghi ad un’altra stella che da un punto di vista ambientale cade in questo Parlamento. Cade su un tema molto semplice, sulle garanzie da riconoscere alla nostra terra che mette in campo i prodotti che servono al nostro benessere. Mi riferisco ad un incremento dei limiti per quanto riguarda i fanghi. Quindi, dalla canzone dei Ricchi e poveri qui, in questo momento, cade una stella (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0040 ELENA LUCCHINI (LEGA). Signor Presidente, trovo assolutamente assurda questa contestazione sui fanghi. Premetto che questo decreto si chiama decreto emergenze e non decreto Genova e la problematica sui fanghi era una vera e propria emergenza: spieghiamo meglio come stanno le cose veramente. A seguito di una sentenza del TAR Lombardia tonnellate e tonnellate di fanghi venivano accumulate senza limiti alcuni, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, e non potevano più essere smaltite. Dove sarebbero andate a finire queste tonnellate di fanghi, questo non l’ha detto nessuno. Ebbene, la verità è che abbiamo rischiato una bomba ambientale, una vera catastrofe ambientale che fortunatamente è stata sanata inserendo l’articolo 41 nel decreto emergenze. Giusto per essere anche precisi, oltretutto sono stati messi dei limiti molto più restrittivi rispetto alla norma n. 99 sui fanghi del 1992, che mai era stata aggiornata da allora. PAGINA: 0041 MAURO DEL BARBA (PD). Signor Presidente, io mi rivolgo a lei perché, in veste di deputato, mi sento privato del mio ruolo in questa Camera, in questo Parlamento. Credo che tutti ne siamo privati per come questo dibattito si sta svolgendo, Presidente. Noi stiamo approvando un decreto che parla di emergenze, un’emergenza gravissima come quella ambientale viene derubricata alla voce “altre emergenze” e già questo la dice lunga sulla nuova sensibilità ambientale di questa maggioranza. Però, vede, non è possibile che su un tema così importante il Parlamento non venga messo nelle condizioni di conoscere la verità. Non si sente la voce del Governo, non interviene il Ministro; noi ci informiamo presso i colleghi della Commissione, ma non è stato audito nessuno su questi nuovi valori; leggiamo le relazioni … PAGINA: 0041 RAFFAELLA PAITA (PD). Intervengo per smentire sia chi è intervenuto per il MoVimento 5 Stelle, sia per la Lega, perché questi deputati si sono dimenticati di raccontare come stanno davvero le cose. In assenza di una norma e in conseguenza a quella sentenza a cui si faceva riferimento, si applica la norma ambientale, il decreto n. 152, che stabilisce i criteri minimi e massimi degli idrocarburi. Voi avreste dovuto attenervi a quello e se non avevate letto quello, avreste dovuto sapere che la legge di delegazione europea, all’articolo 14, vi avrebbe dato ampie facoltà di poter intervenire rispettando l’ambiente. PAGINA: 0041 GIUSEPPE BASINI (LEGA). Onorevole Presidente, onorevoli colleghi, durante questo dibattito ho sentito dire dai banchi della sinistra la parola “vergogna”, la parola “marchette”, la parola “ipocrisia”, la parola “venduti alle lobby”, la parola “traditori”. Colleghi della sinistra, per adoperare questo linguaggio potevate anche restare al vecchio nome di partito comunista (Applausi dei deputati dei gruppi Lega-Salvini Premier e MoVimento 5 Stelle). |
PAGINA: 0009 Interviene sull'ordine dei lavori il deputato LUIGI MARATTIN (PD) (Vedi RS), al quale rende precisazioni il PRESIDENTE (Vedi RS). |
PAGINA: 0042 LUIGI MARATTIN (PD). Signor Presidente, noi ricordiamo tutti che la nota di aggiornamento al DEF è arrivata con circa nove giorni di ritardo, ma va bene: abbiamo archiviato. Poi, il documento programmatico di bilancio, cioè un livello di dettaglio maggiore sulle intenzioni di finanza pubblica di questo Governo, è arrivato, stranamente in tempo, il 15 ottobre. Poi, dal 20 ottobre, da undici giorni, stiamo aspettando il tassello finale, la legge di bilancio con le relative norme e, più di una volta, abbiamo evidenziato il fatto che ogni giorno di ulteriore ritardo significa un giorno in meno di discussione e approfondimento parlamentare di una manovra così cruciale, come quella che il Governo ha presentato. PAGINA: 0042 PRESIDENTE. Grazie, onorevole Marattin. |
PAGINA: 0009 Interviene quindi il deputato LUCA DE CARLO (FDI) (Vedi RS) (Deputati del gruppo Fratelli D'Italia espongono la bandiera d'Italia, che viene rimossa dagli assistenti parlamentari su invito del PRESIDENTE (Vedi RS), e scandiscono: «Italia, Italia»). |
PAGINA: 0042 LUCA DE CARLO (FDI). Signor Presidente solo per ricordare a lei e all’Aula che tra pochi giorni ricorre un anniversario importante, cioè quello dell’unità nazionale (Deputatidel gruppo Fratelli d’Italia espongono la bandiera d’Italia e scandiscono: “Italia, Italia”)… PAGINA: 0043 PRESIDENTE. Possono intervenire i commessi, per favore. |
PAGINA: 0009 Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati ROBERTO GIACHETTI (PD) (Vedi RS) (il PRESIDENTE (Vedi RS) richiama all'ordine i deputati del gruppo Fratelli D'Italia) e GALEAZZO BIGNAMI (FI) (Vedi RS), ai quali rende precisazioni il PRESIDENTE (Vedi RS). |
PAGINA: 0043 ROBERTO GIACHETTI (PD). Signor Presidente, quello che è accaduto sotto gli occhi di tutti non può rimanere così. Glielo dico perché fa seguito … PAGINA: 0043 PRESIDENTE. Certo. Certo … PAGINA: 0044 GALEAZZO BIGNAMI (FI). Signor Presidente, intervengo sull’ordine dei lavori. Premesso che alla presenza dei nostri giovani ospiti (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente), evidentemente, confidiamo che ci sia un approccio leggermente diverso, permettiamo di rilevare che è la bandiera italiana, non è uno striscione, Presidente (Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia-Berlusconi Presidente e Fratelli d’Italia). Per il tramite suo, al collega Giachetti ci permettiamo di rilevare … PAGINA: 0044 PRESIDENTE. Sa che quando si mostrano così le cose, non sembrano quello che sono. |
PAGINA: 0009 I deputati SILVIA BENEDETTI (MISTO-MAIE) (Vedi RS), VITO DE FILIPPO (PD) (Vedi RS), MARIA CHIARA GADDA (PD) (Vedi RS) e ALESSIA MORANI (PD) (Vedi RS) intervengono sull'emendamento 41.300 Benedetti, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0044 SILVIA BENEDETTI (MISTO-MAIE). Vorrei intervenire sul mio emendamento, Presidente, che prima lei stava mettendo in votazione direttamente. PAGINA: 0045 VITO DE FILIPPO (PD). Grazie, Presidente. Anche su questo emendamento io vorrei dire sommessamente, con molto rispetto ai colleghi: evitiamo che scroscianti applausi travolgano la verità e non solo la verità ma, certe volte, anche quel minimo di buonsenso. Io frequentando molti di voi sono convinto che nell’intimo, nella vostra coscienza considerate, soprattutto nel gruppo del MoVimento 5 Stelle, questo articolo una delle più grandi smentite di campagne di stampa per le quali noi abbiamo una documentazione monumentale. PAGINA: 0046 MARIA CHIARA GADDA (PD). Grazie Presidente. Se non volete credere al Partito Democratico, semplicemente sedetevi e leggete il dossier della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica che così scrive (mi limiterò a leggere perché questo è scritto nero su bianco): in mancanza di valori limite per gli idrocarburi nella disciplina dettata dal decreto legislativo n. 99 del 1992 viene in soccorso la disciplina più generale prevista dal Codice dell’ambiente (decreto legislativo n. 152) e conseguentemente i fanghi a uso agricolo debbono rispettare i limiti previsti dalla tabella 1 dell’allegato 5 al Titolo V della parte IV del decreto legislativo n. 152. E per rispondere all’onorevole Zolezzi si fa notare che il Ministero dell’ambiente, come sottolineato nella risposta all’interrogazione n. 4-13953 persegue da anni l’aggiornamento degli allegati del citato decreto legislativo per adeguarli al processo delle conoscenze scientifiche in materia, soprattutto per quanto riguarda i limiti di concentrazione per determinati inquinanti organici quali idrocarburi policiclici aromatici, policlorobifenili, diossine e furani. Quindi riempite questa Aula di falsità. PAGINA: 0046 ALESSIA MORANI (PD). Grazie Presidente. Per aggiungere alcune riflessioni che purtroppo il collega De Filippo non ha potuto terminare e che ha ricordato anche la collega Gadda. Questo intervento nel decreto sui fanghi è un intervento che metterà a rischio l’agricoltura biologica che è un punto di forza, non solo dell’economia italiana, ma anche del livello di salute degli italiani. Quindi si modifica quella norma e si dice oggi, come hanno fatto sia dai banchi della Lega, di cui non mi stupisco, ma dai banchi del MoVimento 5 Stelle, di cui francamente mi stupisco, che innalzare questi limiti è buona cosa. State facendo una cosa sbagliata, ma non è una cosa sbagliata solo perché fate una marchetta alla lobby degli idrocarburi, ma fate una cosa sbagliata per i nostri figli, per coloro che domani avranno anche il compito di giudicare che cosa si fa dentro le istituzioni. E allora un consiglio: fermatevi, fermatevi in tempo. |
PAGINA: 0010 I deputati SILVIA BENEDETTI (MISTO-MAIE) (Vedi RS), FRANCESCO PAOLO SISTO (FI) (Vedi RS), MARIA CHIARA GADDA (PD) (Vedi RS), ANDREA ORLANDO (PD) (Vedi RS), DIEGO SOZZANI (FI) (Vedi RS), CARMELO MICELI (PD) (Vedi RS) e ALFREDO BAZOLI (PD) (Vedi RS) intervengono sull'emendamento 41.301 Benedetti, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0046 SILVIA BENEDETTI (MISTO-MAIE). Questo emendamento sottolinea dove sta il paradosso dell’articolo 41 dove si propone questo limite per gli idrocarburi C10-C40. Perché? Perché il contenuto di idrocarburi nei fanghi industriali è di 500 milligrammi/chilo di sostanza secca per cui, con questo limite, voi permettete l’utilizzo in agricoltura di fanghi che, altrimenti, sarebbero conferiti solo in discariche per rifiuti industriali. Quindi, voi avete 1.000 milligrammi, tra le altre cose neanche su sostanza secca, su tal quale e quindi avete poco da dire che avete abbassato di dieci volte, come è stato detto dal Ministro Toninelli, il limite che aveva previsto la Lombardia. Perché? Perché, se si va a fare il calcolo, indicativamente, su sostanza secca, i 1.000 milligrammi/chilo sono tra i 5 mila e gli 8 mila milligrammi/chilo di sostanza secca, rispetto ai 10 mila milligrammi/chilo di sostanza secca della regione Lombardia, quindi al massimo - al massimo, se va bene - avete dimezzato questo limite, ma non lo avete diminuito di dieci volte. E questa è anche un po’ una furberia, perché? Perché gli idrocarburi non sono tutti uguali - ha detto bene il ministro Costa - ma bisogna anche sapere che tipo di idrocarburi ci sono dentro questo limite dei 1000 milligrammi/chilo su sostanza secca, perché potrebbero essere tutti idrocarburi dannosi oppure tutti idrocarburi non dannosi e qui c’è un vulnus, c’è un limite che di fatto non vuol dire assolutamente nulla (Applausi dei deputati del gruppo Misto-MAIE-Movimento Associativo Italiani all’Estero). PAGINA: 0047 FRANCESCO PAOLO SISTO (FI). Grazie, Presidente. Sono ovviamente interessato dai profili metodologici di questa norma. Quante volte in passato, lo dico anche al Partito Democratico che forse si scalda un po’ troppo, per scarsa memoria, ci si è scagliati contro norme si diceva ad personam, io dico ad sententiam, cioè qui è evidente che questa norma interviene dopo una sentenza del TAR Lombardia, di qualche mese fa, che ha recepito un orientamento della Cassazione del 2017 e si tratta di sentenze che governano una materia cautelare, che ha un carattere preventivo, cioè tutte queste norme tendono ad evitare che si possano verificare delle situazioni “imbarazzanti”, tra virgolette, sul piano della gestione dei fanghi. Come si opera in questa norma? E la mia preoccupazione, Presidente, è esclusivamente di sistema, perché poi qualcuno si scaglia contro i condoni e contro le sanatorie, pochi si scagliano contro le depenalizzazioni cripto-scritte, perché questa norma sostanzialmente depenalizza determinate condotte. Cioè, dei processi che sono in corso sulla scorta dell’applicazione del Codice dell’ambiente, con questa norma saranno estinti (Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia-Berlusconi Presidente e Partito Democratico), ai sensi all’articolo 2, per la abrogazione di una determinata fattispecie. Io voglio che l’Aula sia consapevole di questo, cioè noi siamo allargando, stiamo indebolendo le difese immunitarie di tipo preventivo e conservativo che la Cassazione ha individuato insieme, conseguentemente, al TAR Lombardia e stiamo allargando le maglie verso una depenalizzazione non di fatto, di diritto! Allora il punto è: si può anche essere d’accordo su questo, nessuno si scagli contro le depenalizzazioni, ma che nessuno si alzi e si scaldi, secondo me in maniera abbastanza ipocrita, difendendo un provvedimento come un provvedimento doveroso. È una scelta, è una scelta che politicamente comporta un’assunzione di responsabilità, ma noi queste responsabilità, con tutto il rispetto, non ce le vogliamo assumere. Perché, quando si allarga in modo così sconsiderato - così sconsiderato! - la possibilità di gestire fanghi in modo preventivamente, qui sia ben chiaro, nessuno può pensare di avere la ricetta magica, ma tutte queste norme Presidente sono norme a carattere preventivo, norme che cercano di evitare che si verifichi un certo fenomeno, allora assumiamoci la responsabilità di dire che in questa materia noi siamo favorevoli ad una depenalizzazione di diritto e a un allargamento delle maglie del diritto di difendere non soltanto l’ambiente, ma anche la salute, con tutte le conseguenze che ne derivano. Ma che nessuno - e su questo vorrei essere chiaro, perentorio - si alzi in quest’Aula e difenda questo provvedimento come necessario per le proprie finalità (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente); è una scelta scellerata dal punto di vista normativo e noi denunciamo - denunciamo! - senza ipocrisie una tecnica che tante volte avete rimproverato agli scorsi Governi, ma di cui oggi, Partito Democratico in primis, perché l’ha fatto in passato e non può certamente stracciarsi le vesti su questo, ma men che mai il MoVimento 5 Stelle e men che mai la Lega possono gloriarsi. Credo che si tratti di una brutta norma, un brutto passaggio di questo Parlamento e se qualcuno vota tappandosi il naso, noi il naso lo teniamo libero (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente)! PAGINA: 0048 MARIA CHIARA GADDA (PD). Grazie, Presidente. Questa è una materia sicuramente complessa e, giustamente, i toni del Parlamento si sono alzati, perché parliamo non soltanto della salute dei cittadini, ma anche del futuro del nostro Paese. Infatti, disseminare il nostro Paese, i nostri campi e i nostri terreni agricoli di sostanze pesanti quali sono gli idrocarburi significa minare il futuro del nostro Paese. PAGINA: 0049 ANDREA ORLANDO (PD). Signor Presidente, mi rivolgo ai banchi del Governo per fare una domanda molto semplice… forse, se il Vice Ministro Rixi o il sottosegretario Crimi… PAGINA: 0049 DIEGO SOZZANI (FI). Intervengo brevemente solo per riportare anche una posizione di tipo tecnica, oltre a quella politica che è già stata espressa. Questo è sicuramente un articolo che genera una pericolosità ambientale senza precedenti per quanto riguarda la nostra nazione. PAGINA: 0049 CARMELO MICELI (PD). Grazie, Presidente. Prendo spunto dalle parole pronunciate poco fa dall’onorevole Sisto, che faceva riferimento alla tecnica di redazione della norma: onorevole Sisto, lei che ha molta più esperienza di me, sa che è vero che talvolta si è abusato della tecnica di redazione e si sono inseriti, all’interno di norme, argomenti che nulla avevano a che fare con la volontà iniziale del legislatore; però, qui siamo dinanzi ad un quid novis: siamo dinanzi ad una norma nata per far fronte ad una catastrofe nella quale si inserisce una norma che tutela delle lobbies. E che la norma serva a tutelare le lobbies risulta evidente proprio da quella sentenza che poc’anzi evocavano dai banchi della maggioranza. PAGINA: 0050 ALFREDO BAZOLI (PD). Vorrei riprendere la richiesta che ha fatto prima il mio collega, onorevole Orlando: vorrei, cioè, capire se il Governo ha fatto un’analisi, una verifica dell’impatto che questa normativa - che alza i limiti di sversamento di questi fanghi - avrà sui processi penali pendenti in materia di reati connessi all’illecito smaltimento dei rifiuti. Lo domando perché questo è un elemento preoccupante, sul quale abbiamo l’impressione che non ci sia stata una valutazione adeguata. Quindi ribadisco la domanda che ha fatto prima il collega Orlando e chiedo se il Governo abbia fatto una verifica puntuale dell’impatto che avrà questo normativa sui processi penali pendenti. |
PAGINA: 0010 I deputati SILVIA BENEDETTI (MISTO-MAIE) (Vedi RS), DIEGO ZARDINI (PD) (Vedi RS), PAOLO RUSSO (FI) (Vedi RS), ROSSELLA MURONI (LEU) (Vedi RS), PIERGIORGIO CORTELAZZO (FI) (Vedi RS), ALESSIA ROTTA (PD) (Vedi RS) e COSIMO MARIA FERRI (PD) (Vedi RS) intervengono sull'emendamento 41.305 Benedetti, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0050 SILVIA BENEDETTI (MISTO-MAIE). L’emendamento in questione è stato presentato perché nel decreto Galletti sì, sono previsti dei limiti, ma non si tiene conto, ad esempio, della diversità dei fanghi (che possono avere, appunto, provenienze diverse) e della necessità di limiti per sostanze, diciamo, nuove, come possono essere i PFAS. Quindi, quello che propongo è che sia introdotto un limite per i PFAS: era un rilievo presentato da diverse forze politiche in campagna elettorale e, secondo me, ha senso allora riflettere anche su questo tipo di sostanze perché sono fortemente accumulabili nell’ambiente, al pari dei policlorobifenili o delle diossine. Si tratta, quindi, di cose che pongono veramente la necessità di una seria riflessione su quello che andiamo a spandere sui terreni agricoli. Circa i PFAS, abbiamo già avuto dei seri problemi in Veneto e credo sia il caso di portare l’attenzione della problematica PFAS a livello nazionale. E’ vero che il problema è venuto fuori in Veneto, ma queste sostanze vengono usate in diversi tipi di industria e, quindi, credo sia un problema nazionale. Peraltro, si tratta di un problema anche all’attenzione della stessa Unione europea. Spero pertanto che il Governo si renda conto dell’importanza di affrontare finalmente anche questa problematica. Grazie (Applausi dei deputati del gruppo Misto-MAIE-Movimento Associativo Italiani all’Estero). PAGINA: 0050 DIEGO ZARDINI (PD). Grazie Presidente. Prima di entrare nel merito dell’emendamento della collega Benedetti, che da veneto ritengo sia da sostenere massimamente, non posso non dire che sono rimasto particolarmente stupito dall’intervento del collega Zolezzi. Nella precedente legislatura sono stato con lui per cinque anni nella Commissione ambiente, e da lui non me lo sarei mai aspettato, visto anche che lo ritengo essere sinceramente un ambientalista; inoltre, ciò che ha sostenuto non corrisponde al vero, in particolare per quanto riguarda i limiti riguardanti gli idrocarburi. Infatti, in assenza di un intervento legislativo - che oggi andiamo a discutere, e che noi abbiamo fortemente criticato e che riteniamo dannoso (come hanno detto anche i colleghi che mi hanno preceduto) - lo ripeto, in assenza di un intervento normativo, i limiti per quanto riguarda gli idrocarburi pesanti è di 50 milligrammi per chilogrammo, mentre per quelli leggeri è di 10 milligrammi per chilogrammo. E’ quindi abbastanza goffo il tentativo di dare la colpa al Partito Democratico che non avrebbe in precedenza normato queste sostanze pericolose ed è abbastanza goffo, diciamo così, anche il tentativo di nascondere questa norma all’interno di un provvedimento che dovrebbe trattare di altro. Inoltre, è altrettanto goffo accusare il Partito Democratico, l’ho sentito fare durante la discussione, perché non avrebbe proposto un emendamento soppressivo, perché sappiamo che il tema che è stato posto dalla giurisprudenza, in particolare dal TAR, è un tema che noi vogliamo affrontare: infatti, l’emendamento a prima firma della collega Braga vuole dare anche al Parlamento e al Governo il tempo per riflettere proprio su come affrontare seriamente questo tema senza andare a mettere a repentaglio la salute e la sicurezza dei cittadini o anche dei nostri prodotti agroalimentari. PAGINA: 0052 PAOLO RUSSO (FI). Grazie, Presidente. Non è una storia nuova ma è la solita contrapposizione: i forti, i protetti, i potenti, talune industrie da una parte e l’agricoltura dall’altra. È una storia che ciclicamente si ripete e che vede sempre quel cetriolo in qualche modo raggiungere l’agricoltore. Una nuova Fontamara, una Fontamara su scala nazionale dove c’è un debole, che è l’agricoltura, e c’è un problema. Qui non si vuole misconoscere il problema, anzi è un problema, è un problema serio, ma andava affrontato con tecnologie, con modernità e con approcci totalmente diversi e non scaricando il problema sulle produzioni agricole del nostro Paese. Peraltro, queste forme di smaltimento, finora illecite, già accadono e già accadevano. Accadono e accadevano grazie al controllo militare dei territori, prevalentemente del Mezzogiorno, da parte delle organizzazioni criminali che hanno garantito nel tempo taluni smaltimenti illeciti del sistema industriale del nord. PAGINA: 0053 ROSSELLA MURONI (LEU). Grazie, Presidente. Voglio ringraziare la collega Benedetti per questo emendamento che pone il tema anche dei PFAS. È una vicenda tristissima di inquinamento ed è di pochi giorni fa la notizia che il CdA della Miteni, che ha inquinato con i PFAS la provincia di Vicenza e l’intero Veneto, ha presentato istanza di fallimento. Ecco, questo accade in un Paese in cui non si tiene conto dell’impatto dell’inquinamento ambientale nelle falde acquifere e ora nei terreni. Allora, nel chiedere di sottoscrivere questo emendamento, chiedo anche ai colleghi di votarlo. Io ne ho presentato uno successivamente - e ne parlo ora per non intervenire di nuovo - perché se è vero quello che dice il collega Zolezzi, se crede fermamente in quello che dice, io penso che sia necessario introdurre anche altri parametri per provare a ridurre il danno di una norma che - lo ripeto, perché l’ho detto all’inizio - non dovrebbe esserci. Quest’articolo 41 non dovrebbe esistere, perché risponde a degli interessi di parte ma non difende la salute dei cittadini, la qualità del territorio e la qualità della nostra agricoltura. Ecco, si voti questo emendamento successivo ma anche questo della collega Benedetti perché nella riduzione del danno, perché un danno viene fatto, sta la verità delle intenzioni. PAGINA: 0053 PIERGIORGIO CORTELAZZO (FI). Grazie, Presidente. Io ho ascoltato attentamente tutta una serie di interventi sulla questione dei fanghi. Mi permetto di evidenziare sulla tematica … PAGINA: 0053 ALESSIA ROTTA (PD). Presidente, intervengo sullo stesso tema, perché ce ne siamo occupati a lungo nella scorsa legislatura del PFAS. Allora, qui il tema, il discorso ricorrente in tutto questo decreto è quello della prevenzione. Bene, se non si mettono dei limiti al PFAS, se non si mettono dei limiti, ma, anzi, si fa il contrario rispetto agli idrocarburi e si lascia che liberamente possano essere immessi nei nostri terreni agricoli, succederà - ma poi non si pianga e non si dica che qualcuno non aveva avvisato - quello che sta succedendo, purtroppo, da anni per effetto di un inquinamento massiccio nelle tre province di Verona, Vicenza e Padova, dove migliaia di persone ritrovano nel loro sangue, grazie allo screening che è stato messo in atto, delle sostanze altamente inquinanti. Non hanno alternative per farsi curare, sono state provate delle terapie, ma che non sono validate scientificamente da nessuna parte, e allora succede questo: o si previene e lo Stato, il Governo, si deve fare garante di questo… PAGINA: 0054 COSIMO MARIA FERRI (PD). Grazie, Presidente. Mi stupisco come su questo tema non intervenga il Ministro Bonafede: oggi ha preannunciato un emendamento sulla prescrizione, sul dl anticorruzione; non si preoccupa, però, né di dire una parola sul condono Di Maio, né di rispondere o di intervenire e di porsi il problema che ha posto l’onorevole Orlando, dicendo e chiedendo l’effetto di questa norma sui procedimenti penali in corso. Non serve allungare i termini di prescrizione, perché, alzando la soglia di punibilità, è chiaro che dà atto a una depenalizzazione, e quindi risolve il problema. |
PAGINA: 0010 I deputati FEDERICO FORNARO (LEU) (Vedi RS), ALESSIA ROTTA (PD) (Vedi RS), CAMILLO D'ALESSANDRO (PD) (Vedi RS), DIEGO ZARDINI (PD) (Vedi RS), ALESSIA MORANI (PD) (Vedi RS), VITO DE FILIPPO (PD) (Vedi RS), VINCENZA BRUNO BOSSIO (PD) (Vedi RS), ANNA ASCANI (PD) (Vedi RS) e STEFANO LEPRI (PD) (Vedi RS) intervengono sull'emendamento 41.103 Muroni, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0054 FEDERICO FORNARO (LEU). Grazie, signor Presidente. Lo ha già detto la collega Muroni nel suo precedente intervento: noi abbiamo presentato su questo articolo questo emendamento, che, in qualche modo, è un emendamento che potrebbe consentire di arrivare a un equilibrio corretto, perché, come credo sia emerso dal dibattito, è sbagliata, da un lato, una demonizzazione totale di un fenomeno che va reinserito, ovviamente, in una dimensione corretta, e, dall’altro, evidentemente è anche una linea di totale assenza di controlli, soprattutto rispetto alle quantità. Qui il tema delle quantità non è una variabile indipendente. PAGINA: 0055 ALESSIA ROTTA (PD). Presidente, non vogliamo essere facili Cassandre, ma se quello che chiede questo emendamento, come il precedente e come il precedente ancora, cioè di porre dei limiti nei veleni che noi immettiamo nella terra attraverso varie strade, per esempio favorendo delle lobby o attraverso alcune imprese che inquinano, come è il caso della Miteni in Veneto, come ricordato, che cosa succede? Allora, noi dobbiamo andare a vedere quello che potrebbe succedere. Naturalmente, noi non ci auguriamo che succeda, ma questo è il compito del Governo: far sì che non accada che i cittadini vedano messo a rischio il proprio diritto alla vita. Un po’ come dovrebbe essere quello che ci guida rispetto a Ischia. PAGINA: 0056 CAMILLO D'ALESSANDRO (PD). Grazie Presidente, io spero che i colleghi dei 5 Stelle vogliano sentire queste parole, poi vi dirò perché: “Impegna la regione ad attivarsi presso il Governo e i Ministri competenti affinché prendano a modello ed esaminino la decisione istituzionale del Consiglio della Federazione svizzera il quale nel 2003 ha vietato lo spargimento dei fanghi in agricoltura, motivandolo sulla base del principio di precauzione in ambito di tutela della salute e dell’ambiente”. Questa mozione è stata presentata dai 5 Stelle nel consiglio regionale della Lombardia (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico) e porta la firma di consiglieri regionali 5 Stelle… PAGINA: 0056 DIEGO ZARDINI (PD). Grazie Presidente, sono ancora un po’ stordito dal voto contrario al precedente emendamento e vorrei ricordare che nel precedente Governo oltre agli 80 milioni testé ricordati dall’onorevole Rotta per quanto riguarda i nuovi acquedotti per le popolazioni colpite dal PFAS in Veneto, sono stati stanziati dal Piano irriguo, dal Ministero delle politiche agricole e forestali, altri 20 milioni per una approvvigionamento di acqua irrigua per cercare di avere dell’acqua pulita che non fosse inquinata dai PFAS. Da questo punto di vista mi interrogo veramente se il Governo del cambiamento abbia così influito, specie sul Movimento Cinquestelle, che ha cambiato radicalmente, quasi geneticamente, neanche avessero mangiato verdura inquinata dagli idrocarburi, la natura dello stesso movimento che ha smentito tutto quello che ha sostenuto in questi anni, accusando il Governo del PD di non fare abbastanza, quando appunto invece abbiamo sempre lavorato nella direzione giusta. PAGINA: 0056 ALESSIA MORANI (PD). Il collega D’Alessandro non ha potuto completare il ragionamento, perché questo è davvero il Governo del cambiamento, ma il Governo del cambiamento di idea, perché quando si presentano delle mozioni che hanno una valenza soprattutto per la salute delle persone, credo che ci voglia la coerenza. In questo caso non è banalmente una coerenza politica, ma qualche cosa che va verso i cittadini italiani. Come hanno ricordato i colleghi veneti Zardini e Rotta, questa emergenza è costata 80 milioni di euro e continuare a riversare sui campi delle sostanze tossiche innalzando i limiti che oggi sono previsti dal Codice dell’ambiente è un danno che si fa alla salute delle persone. Purtroppo, Presidente, oggi per le persone che sono vittime di queste sostanze tossiche non esistono delle cure, non ci sono delle opzioni terapeutiche, purtroppo sappiamo che la plasmaferesi non basta per poterli curare. Pertanto, invece di alzare il limite dei fanghi e quindi degli idrocarburi che possono essere riversati sui campi, sarebbe il caso che questo Governo invece faccia qualche cosa che vada nella direzione esattamente opposta. PAGINA: 0056 VITO DE FILIPPO (PD). Presidente, stiamo ripetendo (e abbiamo perso anche un po’ la voce): che cosa vi costa - c’è la legge di delegazione europea in corso - fare un provvedimento specifico e di evitare di imbarcare questo provvedimento su un veicolo senza biglietto, per la verità, che cosa vi costa? Potreste aspettare due mesi, tre mesi, prevedendo anche la procedura d’urgenza, sentire l’ISPRA, l’Istituto superiore di sanità, articolare anche audizioni delle regioni, perché ci sono casistiche e fattispecie diverse sullo smaltimento dei fanghi. Che cosa vi costa? Cosa c’è dietro questa fretta (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico)? Veramente è inquietante, io sono sbalordito di come convivano in certe posizioni veramente figure da Frankenstein, veramente sono sbalordito: che cosa vi costa? In tre mesi approfondiamolo, perché di questioni tecniche in quest’Aula ognuno di noi si fa esperto, dei policiclici aromatici o di altre molecole… PAGINA: 0057 VINCENZA BRUNO BOSSIO (PD). Presidente, questa volta mi rivolgo per suo tramite al Governo. PAGINA: 0057 ANNA ASCANI (PD). Grazie Presidente, ve lo stiamo dicendo in tutti i modi che mettere questa cosa all’interno del decreto Genova è un errore politico, un errore di messaggio e fa male al Paese, che dovrebbe vederci uniti ad affrontare l’emergenza di Genova. Quello che state facendo qui è talmente vergognoso che anche voi ne siete imbarazzati. L’unica voce che si è alzata a difenderla ha fatto ciò dicendo una bugia, che è stata ampiamente smascherata dai miei colleghi. Allora, posto che tutti vi abbiamo detto che questa cosa non va, posto che ve ne rendete conto anche voi, tant’è vero che nemmeno osate difenderla, facciamo una bella cosa: togliete questo articolo 41 da questo provvedimento, che nulla c’entra con lo sversamento dei fanghi, e impegniamoci ad affrontare in un altro provvedimento questa questione in modo più serio. Ma non pensate di avvelenare gli italiani nascondendo questa roba dentro il decreto dell’emergenza Genova perché questa cosa qui sarà davvero una vergogna nazionale. Grazie (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0057 STEFANO LEPRI (PD). Grazie Presidente, qualcuno commentando questo vostro decreto ha scritto - ma ha sbagliato - che siamo di fronte a voti di scambio. Io non arrivo a questo, anche se forse qualche buona ragione ci sarebbe. Però un voto di scambio c’è: c’è tra il Movimento 5 Stelle e la Lega. Il marchettone che avete fatto sul condono di Ischia scambiato con il marchettone che la Lega sta facendo con le associazioni agricole in Lombardia. Questo è un grande abbraccio, ma un abbraccio mortale di cui pagheranno il conto soprattutto i cittadini italiani. |
PAGINA: 0010 Interviene sull'ordine dei lavori il deputato ENRICO BORGHI (PD) (Vedi RS). |
PAGINA: 0058 ENRICO BORGHI (PD). Grazie signor Presidente, siccome, come lei annuncerà, è prevista una sospensione, in considerazione della importanza e della rilevanza degli interventi che sono stati fatti su questo punto, noi chiediamo che alla ripresa pomeridiana, visto che continueremo a discutere di questo argomento, sia presente il Ministro dell’Ambiente Costa, perché senza nulla togliere all’onnipresente e onnisciente sottosegretario Crimi, il quale si è fatto conoscere proponendo l’eliminazione dei contributi all’editoria. Noi abbiamo letto su uno dei giornali che lui vorrebbe far chiudere, Avvenire, una dichiarazione del Ministro Costa secondo la quale gli verrebbe l’ulcera o il mal di stomaco per questo decreto. Ebbene, visto che vogliamo dargli una possibilità di evitare di pesare sul sistema sanitario nazionale, chiediamo che il Ministro Costa risolva i suoi problemi di salute intervenendo nel pomeriggio quando entreremo nel merito di una nostra proposta sul tema specifico (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). |
PAGINA: 0010 PRESIDENTE (Vedi RS). Sospende la seduta. |
PAGINA: 0058 PRESIDENTE. La richiesta è chiara. Sospendiamo a questo punto l’esame del provvedimento che riprenderà alle ore 16. Sospendiamo la seduta che riprenderà alle ore 15 per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata. |
PAGINA: 0011 La seduta, sospesa alle 14, è ripresa alle 15. |
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PAGINA: 0011 Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata. (Vedi RS) |
PAGINA: 0058 Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata. |
PAGINA: 0011 (Intendimenti in merito a modifiche alla cosiddetta geografia giudiziaria, in particolare al fine di assicurare un'adeguata presenza di uffici giudiziari di primo grado sull'intero territorio nazionale – n. 3-00281) (Vedi RS) |
PAGINA: 0058 (Intendimenti in merito a modifiche alla cosiddetta geografia giudiziaria, in particolare al fine di assicurare un’adeguata presenza di uffici giudiziari di primo grado sull’intero territorio nazionale – n. 3-00281) |
PAGINA: 0011 AURELIA BUBISUTTI (LEGA) (Vedi RS). Illustra l'interrogazione. |
PAGINA: 0058 AURELIA BUBISUTTI (LEGA). Signor Presidente, signor Ministro, la riforma della geografia giudiziaria adottata dal precedente Governo è stata ed è oggetto di lungo dibattito. I risultati sono stati spesso poco coerenti con gli obiettivi prefissati e vi è stato un aggravio di inefficienze e di costi provocati nei territori che hanno interessato tutta la penisola. La politica di revisione, in un contesto di grave crisi del settore giustizia, ha ulteriormente aggravato la situazione del sistema. Si è fatto cassa nell’immediato per importi modesti, ma non si sono tenuti in debita considerazione i costi del trasferimento del personale e delle risorse materiali, producendo diseconomie di scala dovute alla creazione di macrostrutture di tribunali che risultano dei veri e propri carrozzoni tali da compromettere ulteriormente il già carente servizio di giustizia. Devo purtroppo tagliare mi dicono perché ho pochi secondi; è indubbio che gli obiettivi di economicità ed efficienza che la riforma voleva centrare sono stati quanto mai disattesi. Maggiori costi dovuti agli affitti di nuove strutture, allungamento dei tempi … |
PAGINA: 0011 ALFONSO BONAFEDE, Ministro della Giustizia (Vedi RS). Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0059 ALFONSO BONAFEDE, Ministro della Giustizia. Signor Presidente, preliminarmente faccio rilevare che l’interrogazione parlamentare su cui sono chiamato a rispondere rappresenta l’occasione per manifestare la mia condivisione delle preoccupazioni e delle perplessità che vi sono sottese. In particolare, sono convinto che le questioni dell’estensione territoriale delle peculiarità e delle specificità delle varie aree geografiche, di cui è composta l’Italia, nonché della densità demografica, debbano rivestire un ruolo centrale ed ineludibile nella valutazione della geografia giudiziaria del nostro Paese, che va strutturata, tenendo debitamente conto dell’esigenza di garantire una razionale e capillare rete di presidi anche a garanzia della sicurezza e della legalità, valori primari a cui sono ispirate le coordinate operative di questo Governo. Al contempo, per correttezza di informazione, mi corre l’obbligo di precisare che la redistribuzione territoriale degli uffici giudiziari non risulta allo stato avere determinato incrementi dei carichi di lavoro, atteso che, presso gli uffici giudiziari accorpanti, oltre ad essere confluiti procedimenti già incardinati presso quelli soppressi, sono altresì transitate le unità di personale giudiziario-amministrativo che ivi operavano. In sostanza, allo stato, sul piano numerico risulta che nulla sia variato in ordine al rapporto fra procedimenti e personale, sia esso giudiziario sia amministrativo. Tanto puntualizzato, il Governo e il Ministero che rappresento si stanno attivando per un controllo delle esigenze rappresentate dal territorio, in particolare nelle zone in cui c’è stata la soppressione a seguito della riforma portata avanti dall’allora maggioranza e dall’allora Ministro Orlando. Dico questo nella consapevolezza della necessità di controbilanciare l’esigenza di accentramento con quella altrettanto legittima di garantire quanto più possibile un sistema giustizia, quale corollario del sistema Paese, rispondente ai canoni della prossimità territoriale, secondo una metodologia operativa di contemperamento che tenga in debita considerazione anche le peculiarità del territorio a cui questo Governo e questo Ministero sono particolarmente sensibili. In tal senso, nel richiamare l’espresso riferimento contenuto nel contratto di Governo alla rivisitazione della geografia giudiziaria non posso che evidenziare che si tratta di una tematica oggetto della mia costante attenzione proiettata allo studio di soluzioni organizzative che possano più efficientemente attagliarsi alle istanze di giustizia. |
PAGINA: 0011 Replica la deputata AURELIA BUBISUTTI (LEGA) (Vedi RS). |
PAGINA: 0060 AURELIA BUBISUTTI (LEGA). Signor Presidente, posso dichiararmi parzialmente soddisfatta. Nella prima parte, mi pare che il ministro ci abbia spiegato, in modo molto chiaro, la sua idea di geografia giudiziaria. Mi permetto però di sottolineare che non condivido quando lei parla di efficienza; non è vero, dice lei, che ci sono stati dei rallentamenti per quanto riguarda le procedure, ma a me risulta un po’ il contrario e che, in certe realtà, vi siano state delle inefficienze non indifferenti. |
PAGINA: 0011 (Intendimenti del Governo in ordine all'introduzione nell'ordinamento giuridico della cosiddetta castrazione chimica – n. 3-00282) (Vedi RS) |
PAGINA: 0060 (Intendimenti del Governo in ordine all’introduzione nell’ordinamento giuridico della cosiddetta castrazione chimica – n. 3-00282) |
PAGINA: 0011 MARIA CAROLINA VARCHI (FDI) (Vedi RS). Illustra l'interrogazione. |
PAGINA: 0060 MARIA CAROLINA VARCHI (FDI). Signor Presidente, lo scorso 30 settembre, in seguito all’arresto del cittadino romeno che cinque giorni prima aveva derubato e stuprato una settantenne a Milano, il ministro Salvini ha dichiarato: “beccato dalla Polizia di Stato lo schifoso che qualche giorno fa aveva rapinato e stuprato una donna di settant’anni in casa sua a Milano. Un recidivo. Era stato già rispedito in Romania per un’altra violenza di dieci anni fa ma, uscito dal carcere ha pensato bene di tornare subito in Italia. Posto che questo soggetto dovrebbe essere subito restituito alle patrie galere, confermo l’opportunità della castrazione chimica farmacologica per curare questi infami: altri Paesi la sperimentano da anni, perché in Italia no?” Nei giorni scorsi ancora, il ministro è tornato sulla necessità della castrazione chimica per gli stupratori commentando le violenze commesse a danno della povera Desirée violentata e uccisa nel quartiere romano di San Lorenzo. La castrazione chimica consiste nella somministrazione di farmaci che agiscono sull’ipofisi, riducendo la libido, ed è stata sviluppata come misura per stupratori e pedofili. |
PAGINA: 0011 ALFONSO BONAFEDE, Ministro della Giustizia (Vedi RS). Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0060 ALFONSO BONAFEDE, Ministro della Giustizia. Grazie Presidente. Chiarisco, innanzitutto, che non c’è attualmente - per rispondere direttamente alla domanda che mi viene posta - alcuna iniziativa del Governo in relazione a una possibile introduzione della cosiddetta castrazione chimica in Italia e non c’è nessuna indicazione in tal senso nel contratto di Governo. Chiariamo che il Parlamento poi può portare avanti tutte le iniziative che ritiene opportuno, ma alla domanda rispondo in maniera chiara. |
PAGINA: 0011 Replica la deputata MARIA CAROLINA VARCHI (FDI) (Vedi RS). |
PAGINA: 0061 MARIA CAROLINA VARCHI (FDI). Grazie Presidente, non posso ritenermi soddisfatta di questa risposta con cui il rappresentante del Governo ha sostanzialmente smentito il Ministro Salvini. Dobbiamo dedurre che, a fronte di una seria emergenza sicurezza nel nostro Paese, in questo Governo prevale ancora quella linea pacifista che ha nel Presidente Fico il suo massimo esponente, in luogo di quella del Ministro Salvini. Si registra in Italia un aumento di reati contro la sfera sessuale in danno di maggiorenni e minorenni che destano particolare allarme sociale. Non si può gestire questo allarme sociale con qualche tweet o battuta ad effetto che da soli non bastano a garantire quella maggiore sicurezza che gli italiani chiedono a gran voce. L’introduzione della castrazione chimica nel nostro ordinamento, che anche Fratelli d’Italia ha dichiarato di volere e coerentemente ha depositato degli emendamenti al decreto sicurezza che vanno in questa direzione, un rimedio che avrebbe un effetto deterrente anche nei confronti di quanti si permettono di commettere reati nel nostro Paese, probabilmente certi di avere una certa impunità. E allora il tema della castrazione chimica diventa un tema importante e diventa forse la ragione per cui nel decreto sicurezza manca e forse il Ministro Salvini sta pensando di porre la fiducia. Quindi, Fratelli d’Italia si rivolge al Governo chiedendo di sposare questa soluzione perché, a fronte di un’emergenza sicurezza vera e seria come quella che il nostro Paese sta affrontando, la soluzione è tolleranza zero per pedofili e stupratori (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d’Italia). Non può essere più amore come dice il Presidente Fico. |
PAGINA: 0012 (Iniziative in relazione al piano straordinario di reclutamento del personale docente della scuola pubblica per l'anno scolastico 2015-2016, con particolare riferimento ai docenti assunti dalle graduatorie ad esaurimento – n. 3-00283) (Vedi RS) |
PAGINA: 0061 (Iniziative in relazione al piano straordinario di reclutamento del personale docente della scuola pubblica per l’anno scolastico 2015-2016, con particolare riferimento ai docenti assunti dalle graduatorie ad esaurimento - n. 3-00283) |
PAGINA: 0012 CATELLO VITIELLO (MISTO-MAIE) (Vedi RS). Illustra l'interrogazione. |
PAGINA: 0062 CATELLO VITIELLO (MISTO-MAIE). Grazie, Presidente. Soltanto a beneficio dell’Aula perché il quesito è noto. Signor Ministro, buonasera, chi le parla ritiene che la scuola sia un tema sensibile, un tema delicato che poi guarda ai nostri figli. Ritengo che la regola, qualsiasi essa sia, pone sempre un problema di percezione alla base. Si è voluto nel passato salvaguardare l’uguaglianza, però purtroppo ne ha pagato l’equità e fra i docenti al momento in Italia abbiamo una forte sperequazione fra docenti di lungo corso e giovani laureati che si trovano invece collocati all’interno delle nostre scuole. Io so che lei già ha predisposto, perché l’ho letto dalla stampa stamattina, delle nuove disposizioni, una riforma legislativa importante per il nuovo reclutamento. Ecco, io le chiedo che cosa intende fare invece per quei docenti di fascia B, in particolare - sa benissimo a cosa faccio riferimento - cosa intende fare per il loro futuro. |
PAGINA: 0012 MARCO BUSSETTI, Ministro dell'Istruzione, dell'università e della ricerca (Vedi RS). Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0062 MARCO BUSSETTI, Ministro dell'Istruzione, dell'università e della ricerca. Grazie Presidente. Onorevole, non posso che concordare con lei sugli effetti, oserei dire aberranti, prodotti dal piano straordinario di assunzioni previsto dalla legge cosiddetta “buona scuola” e ancor più dal connesso piano straordinario di mobilità. La legge n. 107 del 2015 ha infatti articolato il piano assunzionale in diverse fasi con regole rigide che hanno peraltro impedito ai docenti che avevano accettato la nomina di essere destinatari di eventuali altre proposte per diverso posto, classe di concorso o provincia di servizio. Alla procedura straordinaria di assunzione è seguito poi un piano straordinario di mobilità territoriale e professionale particolarmente complesso rivolto anche a docenti assunti a tempo indeterminato entro l’anno scolastico 2014-15 che ha determinato la permanenza di numerosi docenti neoassunti in luoghi lontani da quelli di residenza, nonché l’impossibilità per gli stessi di passare ad una diversa classe di concorso. Consapevole di questa criticità ho adottato da subito alcune iniziative urgenti pur nei limiti del quadro normativo vigente. In sede di contratto collettivo integrativo per l’anno scolastico 2018-19 relativo all’utilizzazione di assegnazioni provvisorie sottoscritto il 28 giugno 2018 è stato consentito ai docenti il ricongiungimento al genitore senza richiedere l’ulteriore requisito della convivenza, come invece previsto nella precedente contrattazione collettiva. Ciò proprio al fine di favorire la possibilità di rientro dei docenti nei luoghi di residenza. Con specifico riferimento ai docenti assunti sui posti di sostegno, che come noto sono tenuti al rispetto del vincolo quinquennale di permanenza nella sede prima di poter accedere alla mobilità professionale su posto comune, comunico che è imminente l’attivazione di percorsi di specializzazione sul sostegno per tutti i gradi di istruzione per un numero consistente di posti. Ciò consentirà da un lato di garantire la continuità didattica in favore degli alunni con maggiore bisogno, ovviando almeno in parte alla cronica carenza di docenti specializzati, e dall’altro di assicurare ai docenti maggiori e diversi percorsi professionali. Concludo, evidenziando di avere formalmente chiesto al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell’Economia e delle finanze che nell’ormai imminente legge di bilancio vengano individuate le risorse finanziarie necessarie per un sensibile rafforzamento dell’organico, soprattutto delle scuole dell’infanzia e primaria, anche attraverso il potenziamento del tempo normale alla scuola dell’infanzia e del tempo pieno alla scuola primaria. |
PAGINA: 0012 Replica il deputato CATELLO VITIELLO (MISTO-MAIE) (Vedi RS). |
PAGINA: 0063 CATELLO VITIELLO (MISTO-MAIE). Grazie ancora Presidente. Ministro, non me ne voglia, ma mi ritengo parzialmente soddisfatto perché essere pienamente soddisfatto significa fare un investimento per il futuro e noi dal Parlamento rispetto al Governo lo facciamo insieme a lei. Credo nella sua capacità di rimettere a posto le cose perché penso che il nuovo reclutamento rappresenti in questo momento anche un faro, un indirizzo, però non ci dimentichiamo che questi docenti si sono rivolti anche alle autorità giurisdizionali. Abbiamo delle sentenze del TAR; abbiamo un’ordinanza del Consiglio di Stato e proprio per rimediare a tutto questo. Insomma, io comincio a pensare che il Parlamento debba fare qualcosa di più e non attendere le disposizioni di un giudice. È questa la preoccupazione forte, cioè noi abbiamo una class action in corso al TAR Lazio e già sapremo come andrà a finire perché questi docenti avranno ragione. I docenti che meritano, meritano di stare in cattedra e di stare in cattedra vicino casa perché hanno lavorato duramente per questo e meritano naturalmente soddisfazione professionale e anche dal punto di vista etico. Infatti, attenzione, stiamo parlando di docenti di lungo corso. Non ci dimentichiamo - e questo glielo sottolineo - i docenti di fascia B sono quelli che hanno militato lungamente in attesa di entrare all’interno di un compartimento scuola che in questo momento fa acqua da tutte le parti e noi speriamo che a quest’acqua venga dato un margine da lei. Grazie Ministro, grazie mille. |
PAGINA: 0012 (Elementi e iniziative in merito al corretto svolgimento delle prove del concorso per dirigenti scolastici, in relazione ai numerosi disservizi verificatisi – n. 3-00284) (Vedi RS) |
PAGINA: 0063 (Elementi e iniziative in merito al corretto svolgimento delle prove del concorso per dirigenti scolastici, in relazione ai numerosi disservizi verificatisi - n. 3-00284) |
PAGINA: 0012 FEDERICO CONTE (LEU) (Vedi RS). Illustra l'interrogazione. |
PAGINA: 0063 FEDERICO CONTE (LEU). Grazie Presidente. Ci è arrivata notizia da più parti, poi pubblicata anche sul sito tecnico della scuola, che durante lo svolgimento della prova scritta del concorso per i dirigenti scolastici si sono verificati dei cattivi funzionamenti del software ministeriale, tali che in molte sedi e tra queste quella di Napoli addirittura molti candidati hanno visto le risposte scritte, immesse attraverso il PC in dotazione, sulla piattaforma ministeriale scomparire. Se questo dato fosse vero, evidentemente ne verrebbe pregiudicata in maniera grave la trasparenza e la regolarità dello svolgimento della prova con la prevedibile ricaduta in termini di validità giuridica della stessa. Chiediamo di sapere allora, Ministro, se ha già accertato o si intende accertare ed eventualmente quali provvedimenti vuole adottare per verificare la situazione di fatto. |
PAGINA: 0012 MARCO BUSSETTI, Ministro dell'Istruzione, dell'università e della ricerca (Vedi RS). Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0063 MARCO BUSSETTI, Ministro dell'Istruzione, dell'università e della ricerca. Grazie Presidente. Rispondo agli onorevoli interroganti evidenziando preliminarmente che il regolamento concorsuale prevede che la prova scritta del concorso per i reclutamenti di dirigenti scolastici si svolga con l’ausilio di sistemi informatici. A tal fine per l’espletamento della prova stessa sono state predisposte nelle scuole a livello nazionale 10.220 postazioni dotate di attrezzature informatiche e dell’applicativo software per il concorso. Tutte le postazioni sono state preventivamente collaudate dai tecnici appositamente individuati al fine di verificarne il corretto funzionamento. Inoltre, al fine di consentire a ciascun candidato di conoscere prima di sostenere la prova l’impostazione e il funzionamento dell’applicativo informatico, sono state pubblicate sul sito del Ministero, con congruo anticipo rispetto allo svolgimento della prova, le istruzioni operative ed un video esplicativo della procedura, entrambi ancora consultabili sul nostro sito istituzionale. Le medesime istruzioni sono state inoltre richiamate all’attenzione di ogni candidato dall’applicativo informatico prima dell’avvio della prova e riportavano testualmente quanto segue (leggo il virgolettato): “Per le domande a risposta aperta la parte inferiore della pagina è riservata all’inserimento della risposta da parte del candidato. Una volta inserita la risposta occorre confermarla cliccando sul pulsante conferma e procedi. In questo modo il sistema acquisirà la risposta e visualizzerà la domanda successiva. Si deve cliccare su conferma e procedi per tutte le risposte sia aperte che chiuse, compresa l’ultima”. Nell’ipotesi in cui il candidato, anziché cliccare sul pulsante conferma e procedi, cliccava sul pulsante vai alla pagina di riepilogo o su quella torna alla domanda precedente, compariva un messaggio di avviso che avvertiva il candidato che la risposta non era stata confermata e che proseguendo avrebbe perso le modifiche effettuate. Cliccando sul pulsante “sì” di questa finestra di avviso, quindi, il candidato ha scelto consapevolmente di non fornire la risposta. Pertanto, quello che al candidato poteva sembrare un malfunzionamento del sistema, è probabilmente da addebitarsi ad un utilizzo dell’applicativo software non conforme alle istruzioni operative fornite prima della prova. Di ciò è conferma il fatto che, per come riferito dal sistema tecnico di assistenza del CINECA alla competente direzione generale del Ministero, le verifiche effettuate in tempo reale sulle segnalazioni di presunto malfunzionamento dell’applicativo informatico, giunte durante lo svolgimento della prova, hanno evidenziato che si trattava in realtà di casi di non corretto utilizzo del sistema stesso da parte dei candidati e quando è stata loro richiamata nuovamente l’importanza della conferma della risposta, cliccando sul pulsante “conferma e procedi”, la presunta anomalia tecnica non si è più verificata. |
PAGINA: 0012 Replica il deputato FEDERICO CONTE (LEU) (Vedi RS). |
PAGINA: 0064 FEDERICO CONTE (LEU). Presidente, grazie. Mi dichiaro parzialmente soddisfatto, evidentemente il servizio di assistenza ha svolto una verifica e un controllo circa la corretta osservanza delle modalità di espletazione della procedura di concorso, di gara, ed evidentemente per le risposte aperte vi era questa possibilità, non essendo lo stesso rischio possibile per le risposte chiuse. Però, evidentemente, si tratterebbe di un errore compiuto da più candidate in più sedi in Italia, quindi io credo che sia necessario, per evitare una imprevedibile ricaduta in termini di impugnative. Il Ministro sa bene che lo scorso concorso è gravato ancora adesso da moltissimi ricorsi di coloro che, pur avendo raggiunto la sufficienza, 60/100, non hanno raggiunto la soglia minima di 70/100 per accedere all’orale. In quei dieci punti si annidano potenziali, molteplici ricorsi, che in questo caso avrebbero un argomento in più che credo debba essere fugato anche per la esigenza di trasparenza a cui tutti aneliamo, da un accertamento scientificamente certo di tipo tecnologico, possibile anche ex post e che venga reso noto con adeguati mezzi di pubblicità. |
PAGINA: 0012 (Iniziative di competenza a tutela dei risparmiatori e degli investitori, con riferimento alla situazione di Banca popolare di Bari e di Banca Carige – n. 3-00285) (Vedi RS) |
PAGINA: 0064 (Iniziative di competenza a tutela dei risparmiatori e degli investitori, con riferimento alla situazione di Banca popolare di Bari e di Banca Carige – n. 3-00285) |
PAGINA: 0012 FRANCESCA ANNA RUGGIERO (M5S) (Vedi RS). Illustra l'interrogazione. |
PAGINA: 0065 FRANCESCA ANNA RUGGIERO (M5S). La ringrazio, signor Presidente. Signor Ministro, il fermo rifiuto opposto dalla Banca Popolare di Bari alle richieste dei soci di liquidazione delle quote e di conoscere il valore effettivo del loro investimento al momento dell’eventuale realizzo, ha portato ad azioni legali di singoli gruppi o per tramite di associazioni di consumatori. Le iniziative promosse presso l’Arbitro per le controversie finanziarie presso Consob ha portato a decisioni orientate al risarcimento degli azionisti, perché non erano in grado di percepire l’alta rischiosità dell’investimento. Tuttavia, la banca non ha accolto. Le recenti notizie di stampa apparse su Il Sole 24ore del 5 ottobre segnalano provvedimenti della Consob approvati a metà settembre, con sanzioni pecuniarie e amministrative a carico dei vertici della Banca Popolare di Bari per violazioni relative ad eventi tra il 2014 e il 2016, al momento però sospese dalla Corte d’appello per un ammontare totale di 1,95 milioni di euro. Anche per Banca Carige si rileva una situazione altrettanto critica. Pertanto le chiedo se appare auspicabile applicare la direttiva 2014/49/UE, articolo 11, comma 3, dei sistemi di garanzia dei depositi, perché possono essere considerati misure alternative volte ad evitare il fallimento di un ente creditizio. |
PAGINA: 0012 GIOVANNI TRIA, Ministro dell'Economia e delle finanze (Vedi RS). Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0065 GIOVANNI TRIA, Ministro dell'Economia e delle finanze. Grazie, Presidente. Con l’interrogazione a risposta immediata in oggetto, gli onorevoli interroganti chiedono di conoscere quali urgenti iniziative di competenza si intende assumere, nel rispetto dell’articolo 47 della Costituzione, intervenendo con urgenza a tutela dei risparmiatori e degli investitori truffati e valutando altresì l’opportunità di ricorrere in via preventiva ai Fondi di garanzia dei depositi di cui all’articolo 11, paragrafo 3, della direttiva 2014/49/UE. I casi a cui l’interrogazione si riferisce sono quelli di Banca Carige e di Banca Popolare di Bari. In proposito si rappresenta quanto segue. |
PAGINA: 0013 Replica la deputata FRANCESCA ANNA RUGGIERO (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0066 FRANCESCA ANNA RUGGIERO (M5S). Signor Ministro, il punto è che la magistratura ha ancora dei filoni di indagine aperti e quindi, nel momento in cui queste banche si ritroveranno a dover far fronte a risarcimenti, si troverebbero in situazioni di insolvenza tale da generare il tracollo e al momento non è possibile lo smobilizzo delle azioni in Banca Popolare di Bari e Banca Carige. Per questo le chiedo di rendere cogenti gli obblighi relativi alla trasparenza contabile e alla comunicazione tempestiva dei tempi e dei contenuti delle attività di deprezzamento e svalutazione delle azioni, essenziale per stabilire il valore delle azioni al momento della richiesta di smobilizzo da parte dei singoli soci. |
PAGINA: 0013 (Chiarimenti in merito all'impatto sulle stime di crescita derivanti dalla perdita dei finanziamenti comunitari e dal mancato avvio di bandi di gara relativi alla Tav Torino-Lione – n. 3-00286) (Vedi RS) |
PAGINA: 0066 (Chiarimenti in merito all’impatto sulle stime di crescita derivanti dalla perdita dei finanziamenti comunitari e dal mancato avvio di bandi di gara relativi alla Tav Torino-Lione – n. 3-00286) |
PAGINA: 0013 GRAZIANO MUSELLA (FI) (Vedi RS). Illustra l'interrogazione. |
PAGINA: 0066 GRAZIANO MUSELLA (FI). Presidente, onorevoli colleghi, Ministro Tria vorremmo che oggi ci sciogliesse un dubbio amletico e contemporaneamente lo sciogliesse anche a tutti gli italiani, dubbio che, dopo la delibera del consiglio comunale di Torino a maggioranza Cinquestelle, si sta rafforzando sempre di più. Ma volete veramente che ci sia la decrescita infelice di un territorio come la macroregione subalpina italiana, che rappresenta una parte determinante del PIL del nostro Paese? Volete veramente la decrescita infelice di migliaia di imprese del nord e di migliaia di lavoratori, artigiani e commercianti, che aspettano la Tav come opportunità di crescita e di ripresa? Non togliete la speranza e il futuro ai nostri giovani. |
PAGINA: 0013 GIOVANNI TRIA, Ministro dell'Economia e delle finanze (Vedi RS). Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0066 GIOVANNI TRIA, Ministro dell'Economia e delle finanze. Grazie, Presidente. Con l’interrogazione a risposta immediata in oggetto, gli onorevoli interroganti chiedono chiarimenti in merito all’impatto sulle stime di crescita derivanti dall’eventuale perdita dei finanziamenti comunitari e dal mancato avvio di bandi di gara relativi alla Tav Torino-Lione. |
PAGINA: 0013 Replica il deputato ROBERTO PELLA (FI) (Vedi RS), (Durante la replica deputati del gruppo di Forza Italia espongono cartelli recanti la scritta «Ladri di futuro – Sì TAV – Ladri di lavoro», scandendo le parole «Dateci la TAV». |
PAGINA: 0067 ROBERTO PELLA (FI). Grazie Presidente, grazie Ministro. Onorevoli colleghi, diciamo che il Ministro Tria non ha risposto per nulla al quesito che abbiamo posto. Anzi, oggi, dopo tre anni e mezzo di debole ma continua e costante espansione, l’Italia smette di crescere: il PIL è a zero e l’Italia è ferma, soprattutto se consideriamo che la stagnazione è dovuta alla diminuzione del valore aggiunto dell’industria e dallo zero della domanda interna ed estera. I dati dell’Istat di settembre, che sono stati pubblicati oggi, ci dicono che torna a salire il numero dei disoccupati (10,1 per cento) e peggiora anche il dato sulla disoccupazione giovanile (risalita al 31,4 per cento). Sono stati persi 34.000 posti di lavoro, ma soprattutto quelli tra i dipendenti permanenti (77.000). Questo significa che aumenta la precarietà, signor Ministro, altro che reddito di cittadinanza o servizi all’impiego! Altro che manovra espansiva e corposi investimenti per le grandi opere! Mentre il Ministro Toninelli, purtroppo, dichiara di voler aumentare nel 2019 la spesa per investimenti pubblici di almeno 3,5 miliardi, dall’altro lato mette a rischio i programmi, già in qualche modo miseri, ma, soprattutto, i 2 miliardi di fondi per realizzare le sei grandi opere ferroviarie e blocca, soprattutto, signor Ministro, la TAV: un vero e proprio furto di lavoro e di futuro (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente). Noi del gruppo di Forza Italia siamo stanchi di tutti i vostri “no” mascherati da analisi costi-benefici, come ancora una volta lei, oggi, ha voluto dirci; analisi i cui risultati non si sa bene se siano già pervenuti o se siano la scusa per ritardare ulteriormente l’opera, quando invece avete chiesto e preteso da noi comuni, da noi sindaci, in dieci giorni ad agosto, di darvi delle risposte…(I deputati del gruppo di Forza Italia-Berlusconi Presidenteespongono cartelli recanti la scritta: “Ladri di futuro, Sì TAV, ladri di lavoro”, scandendo ripetutamente le parole: “Dateci la TAV!”). |
PAGINA: 0013 (Chiarimenti in merito alla strategia del Governo in materia di intervento pubblico a sostegno delle banche e in relazione all'ingresso di Ferrovie dello Stato nel capitale di Alitalia – n. 3-00287) (Vedi RS) |
PAGINA: 0067 (Chiarimenti in merito alla strategia del Governo in materia di intervento pubblico a sostegno delle banche e in relazione all’ingresso di Ferrovie dello Stato nel capitale di Alitalia – n. 3-00287) |
PAGINA: 0013 PIETRO CARLO PADOAN (PD) (Vedi RS). Illustra l'interrogazione. |
PAGINA: 0067 PIETRO CARLO PADOAN (PD). Grazie Presidente. Signor Ministro, vorrei gentilmente un po’ di attenzione (Commenti)…Pregherei i colleghi di Forza Italia di concedere anche a me la possibilità di esprimere le posizioni del gruppo, grazie (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Signor Ministro, sono qui (Commenti)… |
PAGINA: 0013 GIOVANNI TRIA, Ministro dell'Economia e delle finanze (Vedi RS). Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0068 GIOVANNI TRIA, Ministro dell’Economia e delle finanze. Grazie Presidente. Con l’interrogazione a risposta immediata in oggetto gli onorevoli interroganti chiedono chiarimenti in merito alla strategia del Governo in materia di intervento pubblico a sostegno delle banche e del settore del trasporto. Con riferimento al settore bancario e al possibile impatto della dinamica dello spread, osservo come il nostro sistema bancario stia progressivamente acquistando solidità, come dimostra la continua e decisa riduzione delle sofferenze. Chiarisco che non si ravvisano ipotesi di intervento nel settore. Non di meno, il monitoraggio dei profili di rischio è continuo e scrupoloso. Il Governo sta infatti vigilando sull’evolvere della situazione perché il settore non venga messo in difficoltà. In ogni caso mi preme sottolineare che qualsiasi eventuale intervento verrà implementato in conformità alla normativa vigente. Colgo inoltre l’occasione per sottolineare che gli interventi proposti nella futura legge di bilancio non impattano sul conto economico degli istituti di credito. |
PAGINA: 0013 Replica il deputato LUIGI MARATTIN (PD) (Vedi RS). |
PAGINA: 0069 LUIGI MARATTIN (PD). Onestamente, signor Ministro, sono scioccato da quello che ho sentito. Circa il primo punto, se non ho capito male, lei ci dice due cose: che il sistema bancario italiano è solido ed ha acquisito solidità, evidentemente negli ultimi anni, e che ogni eventuale intervento viene fatto in conformità alla normativa vigente che, lo ricordo, è una normativa europea e bene esemplificata dal famoso concetto del bail-in. Lei è espressione di un Governo e di una maggioranza che ha persistentemente negato entrambi i concetti che lei adesso ha detto (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). In primo luogo, asserendo che noi avevamo sbagliato tutto nella politica di sostegno al sistema bancario ed era soltanto un aiuto agli amici dei banchieri e ai familiari di qualcuno, eccetera; in secondo luogo, che la normativa europea era la più grande violazione di sovranità, eccetera. Lei ci ha detto, in questo momento, che entrambi questi pilastri della campagna elettorale dei partiti che sostengono la sua posizione di Ministro sono completamente negati. |
PAGINA: 0014 La seduta, sospesa alle 15,45, è ripresa alle 16,05. |
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PAGINA: 0014 Missioni. (Vedi RS) |
PAGINA: 0069 Missioni. |
PAGINA: 0014 PRESIDENTE (Vedi RS). Comunica che i deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono settantanove. |
PAGINA: 0069 PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Battelli, Billi, Brescia, Castelli, Cavandoli, Colucci, D’Uva, Delrio, Gregorio Fontana, Gallinella, Gallo, Garavaglia, Gebhard, Gelmini, Giaccone, Giachetti, Grande, Lorefice, Losacco, Lupi, Ruocco, Saltamartini, Sarti, Schullian e Sisto sono in missione a decorrere dalla ripresa pomeridiana della seduta. |
PAGINA: 0014 Sull'ordine dei lavori. (Vedi RS) |
PAGINA: 0070 Sull’ordine dei lavori. |
PAGINA: 0014 Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati ETTORE ROSATO (PD) (Vedi RS), YLENJA LUCASELLI (FDI) (Vedi RS) e FRANCESCO D'UVA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0070 ETTORE ROSATO (PD). Presidente, noi abbiamo svolto una Conferenza dei presidenti di gruppo dove abbiamo, oltre al calendario di novembre, deliberato e discusso soprattutto dei termini che riguardano i lavori su questo decreto e come proseguire. Alla fine della riunione della Conferenza, con scarsissimo senso istituzionale, che lo contraddistingue in più occasioni, il Ministro Fraccaro ha detto che gli dispiace che il Partito Democratico faccia ostruzionismo sul decreto di Genova (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico) e il Ministro Fraccaro sa bene che noi non stiamo facendo ostruzionismo sul decreto di Genova. PAGINA: 0071 YLENJA LUCASELLI (FDI). Presidente, le chiedo di verificare il fatto che alcuni dei nostri colleghi siano ancora in Commissione giustizia. Ora, capisco che ci siano delle urgenze che fino a questo momento non sono mai state evidenziate, ma questo non è il modo di procedere. Se c’è una Commissione in corso, l’Aula non può riprendere i lavori, perché viene minato il diritto-dovere dei nostri colleghi di essere qui in Aula. Per cui, questa seduta va sospesa immediatamente perché la Commissione giustizia è ancora riunita. PAGINA: 0071 FRANCESCO D'UVA (M5S). Grazie, Presidente. Noi non pretendiamo che un decreto della maggioranza possa piacere alle opposizioni. Noi non pretendiamo che ogni singola parte del decreto possa piacere. Noi diciamo, però, che in quest’Aula sono state dette delle cose non veritiere, perché parlare di condono su Ischia non è corretto (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle – Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico). Non è corretto dire che con i fanghi andiamo a inquinare, perché per la prima volta c’è un limite che prima non c’era. Non è corretto considerare che…Presidente, faccio appello a lei. |
PAGINA: 0014 Si riprende la discussione. (Vedi RS) |
PAGINA: 0071 Si riprende la discussione del disegno di legge di conversione n. 1209-A. |
PAGINA: 0014 (Ripresa esame dell'articolo unico) (Vedi RS) |
PAGINA: 0071 (Ripresa esame dell’articolo unico – A.C. 1209-A) |
PAGINA: 0014 Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati ENRICO BORGHI (PD) (Vedi RS), SALVATORE DEIDDA (FDI) (Vedi RS), EDOARDO ZIELLO (LEGA) (Vedi RS), FLAVIO DI MURO (LEGA) (Vedi RS), Relatore per la IX Commissione, e STEFANIA PEZZOPANE (PD) (Vedi RS), cui rende precisazioni il PRESIDENTE (Vedi RS). |
PAGINA: 0072 ENRICO BORGHI (PD). Chiedo di parlare sull’ordine dei lavori. PAGINA: 0072 SALVATORE DEIDDA (FDI). Chiedo di parlare sull’ordine dei lavori. PAGINA: 0072 EDOARDO ZIELLO (LEGA). Chiedo di parlare sull’ordine dei lavori. PAGINA: 0072 FLAVIO DI MURO, Relatore per la IX Commissione. Grazie, Presidente. Solo per informarvi che abbiamo dato i pareri su tutti gli emendamenti accantonati, come anche possono dimostrare o dire i colleghi che appartengono al Comitato dei nove. Non vorrei che succedesse, come abbiamo visto prima, che arrivano da alcuni banchi di quest’Aula delle critiche al lavoro del Comitato dei nove, dove, peraltro, tutti hanno una rappresentanza che siede in quella assise. PAGINA: 0072 STEFANIA PEZZOPANE (PD). Presidente, intervengo in qualità di componente del Comitato dei nove, perché il collega si è dimenticato di dire che i pareri che sono stati espressi sugli emendamenti accantonati, ed in particolare quelli sull’articolo 25, sono pareri non espressi all’unanimità. Il Partito Democratico all’interno del Comitato dei nove ha ribadito tutte le sue riserve politiche e istituzionali in merito all’espressione degli emendamenti così come è stata decisa dai relatori, in sintonia con il Governo. Quindi, i pareri espressi non sono pareri all’unanimità del Comitato dei nove, che sia chiaro fino in fondo, dal primo all’ultimo degli articoli che abbiamo esaminato. PAGINA: 0073 PRESIDENTE. Grazie a lei, deputata Pezzopane, per la precisazione, comunque pleonastica, mi permetto di dire (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), perché il Comitato dei nove, come è ovvio, al suo interno ha una maggioranza e un’opposizione; quindi, quasi mai delibera all’unanimità. Passiamo alla votazione dell’emendamento 41.2 Braga. |
PAGINA: 0015 I deputati VITO DE FILIPPO (PD) (Vedi RS), CAMILLO D'ALESSANDRO (PD) (Vedi RS), ALESSIA MORANI (PD) (Vedi RS), CHIARA GRIBAUDO (PD) (Vedi RS), RAFFAELLA PAITA (PD) (Vedi RS), ANNA ASCANI (PD) (Vedi RS), GIUDITTA PINI (PD) (Vedi RS), VINCENZA BRUNO BOSSIO (PD) (Vedi RS), ROGER DE MENECH (PD) (Vedi RS), STEFANO LEPRI (PD) (Vedi RS), MICHELE ANZALDI (PD) (Vedi RS), FRANCO VAZIO (PD) (Vedi RS), ANDREA ROSSI (PD) (Vedi RS), ANDREA ROMANO (PD) (Vedi RS), DAVIDE GARIGLIO (PD) (Vedi RS), ROBERTO GIACHETTI (PD) (Vedi RS), FEDERICO FORNARO (LEU) (Vedi RS), GIANLUCA ROSPI (M5S) (Vedi RS), Relatore per la VIII Commissione, FRANCESCO CRITELLI (PD) (Vedi RS), COSIMO MARIA FERRI (PD) (Vedi RS), MARTINA NARDI (PD) (Vedi RS), MATTIA MOR (PD) (Vedi RS) intervengono sull'emendamento 41.2 Braga. |
PAGINA: 0073 VITO DE FILIPPO (PD). Grazie, Presidente. Questo emendamento è un altro tentativo estremo, ma già immaginiamo non sarà accolto, probabilmente, avendo visto con quale tenacia la maggioranza e il Governo stanno procedendo su questo argomento. Non so, volevo fare solo un’osservazione al collega D’Uva: non so qual è l’emendamento che l’Aula dovrebbe presentare per definire al meglio il confine tra bugia e verità, non so qual è l’emendamento, ma nella coscienza di ognuno di noi, presidente D’Uva, sappiamo bene che le sue affermazioni sono platealmente false. Sono false perché ad oggi la giurisprudenza, il TAR della Lombardia e la regione Lombardia, che ha chiamato a soccorso il vero pilastro del Governo, che è la Lega, sanno bene che si sono confrontati sulla materia dei fanghi in questi anni con norme e con sentenze della Cassazione che hanno fatto storia, anche in termini legislativi. PAGINA: 0073 CAMILLO D'ALESSANDRO (PD). Grazie Presidente, è straordinaria la tesi secondo la quale praticamente mentono tutti: sta mentendo Legambiente, sta mentendo il Fatto Quotidiano, sta mentendo il Partito Democratico, stanno mentendo i tanti cittadini e le associazioni che in queste ore si stanno mobilitando, stanno mentendo tutti tranne chi sta proprio mentendo. Voi pensate che in questa democrazia virtuale, che non è più reale, basta cambiare i nomi e cognomi che cambiano le cose. Cambiano i nomi e i cognomi. Per cui se fate i condoni per gli evasori fiscali la chiamate pace fiscale, se fate i condoni edilizi la chiamate accelerazione, se fate lo schifo sui terreni agricoli come lo chiamate? Ve lo diremo nei prossimi interventi. PAGINA: 0074 ALESSIA MORANI (PD). Per chi ha a cuore Genova si dovrebbe fare solo una scelta in quest’Aula e cioè stralciare da questo decreto tutte le norme che non riguardano Genova, perché è incredibile come in un decreto che il Ministro Fraccaro ha detto essere dedicato alla tragedia di Genova ci sia una quantità enorme di articoli dedicati al condono edilizio e allo sversamento dei fanghi velenosi nei campi e pochi invece per Genova. Questa incongruenza è la dimostrazione - qualcuno potrebbe dire una epifania - di quello che è l’ipocrisia e la menzogna che contraddistingue questo Governo che sì, è il Governo del cambiamento, ma il vero cambiamento lo ha subito soprattutto una forza politica che si chiama Movimento 5 Stelle il quale, come è stato ricordato più volte in quest’Aula, da oggi ha perso una stella, la stella dell’ambientalismo l’ha buttata nell’immondizia. PAGINA: 0074 CHIARA GRIBAUDO (PD). Grazie Presidente, intanto le chiedo per cortesia di richiamare in quest’Aula il Ministro Fraccaro, visto che ci dà lezioni a tutti noi dicendo che stiamo facendo opposizione, quando qui stiamo dicendo delle cose molto semplici e le ribadiamo ancora una volta: noi vi diciamo stralciate la norma su Ischia sul condono edilizio, stralciate la norma sui fanghi e noi votiamo immediatamente questo provvedimento. Voi invece ci tenete qui a cercare di dare un contributo costruttivo perché qui di emergenziale sui fanghi non c’è niente, la vera emergenza la state creando voi. PAGINA: 0074 RAFFAELLA PAITA (PD). Presidente, il problema non è certamente rispetto ai Ministri che sono oggi in Aula, il problema sono i Ministri che non sono in Aula e che dichiarano che qui è stato fatto ostruzionismo quando invece qui il voto su Genova è terminato lunedì. Non è una rappresentazione reale di quello che avviene, la verità è che in questo Parlamento noi stiamo vivendo una pagina buia, brutta, perché abbiamo visto inserito, lo dico anche da ligure, all’interno di un provvedimento che avrebbe dovuto trattare essenzialmente la questione del dramma genovese, del problema degli sfollati, del problema delle imprese, del problema della ricostruzione di quel ponte, abbiamo visto inserito dentro questo provvedimento cose che non c’entrano nulla con quella vicenda, ma che soprattutto offendono il Paese e offendono la comunità ligure. Allora noi non ci stiamo a veder rappresentato il lavoro portato avanti dal gruppo del Partito Democratico come ostruzionismo, perché questo è quello che noi dobbiamo fare nei confronti del Paese (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0075 ANNA ASCANI (PD). Grazie Presidente, l’hanno detto i miei colleghi, qui il problema è uno solo: sono ore, anzi direi forse giorni, che non parliamo più di Genova. Qui dentro stiamo parlando di condoni edilizi, stiamo parlando di sversamenti di fanghi inquinanti, quindi lo sapete benissimo colleghi che qui non c’entra niente l’emergenza di Genova. Noi sull’emergenza di Genova abbiamo tentato di dare un contributo, prima in Commissione con i nostri colleghi anche liguri che hanno lavorato sul tema, e poi qui in Aula. Ieri abbiamo fatto lo stesso sul terremoto del Centro Italia, però purtroppo voi dietro l’emergenza di Genova in modo vergognoso state nascondendo due cose insopportabili: il condono di Ischia e lo sversamento di fanghi inquinanti. Togliete di mezzo questa roba e di sicuro questo decreto avrà la corsia preferenziale. Spetta a voi, non a noi, farlo: liberate il decreto Genova da questa robaccia (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0075 GIUDITTA PINI (PD). Grazie Presidente, sì noi siamo appunto sull’emendamento, l’ennesimo emendamento che cerca di sminare la questione dei fanghi che su Genova non c’entra niente, tant’è vero che come veniva giustamente ricordato, abbiamo finito di parlare e di votare tutto quello che c’era da votare sul decreto Genova lunedì. Abbiamo poi avuto delle sorprese, in primo luogo il condono edilizio: la rubrica dell’articolo 25 fa riferimento al condono edilizio, quindi non è che siamo brutti e cattivi, magari la prossima volta chiamatelo in un altro modo, così evitate anche a noi di essere ripetitivi. L’altro argomento riguarda i fanghi tossici. Allora molto semplicemente, visto che vogliamo tutti chiudere prima possibile questo decreto, stralciate queste due norme e chiudiamo subito. D’altronde abbiamo finito lunedì di votare su Genova (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0075 VINCENZA BRUNO BOSSIO (PD). Presidente, vorrei rivolgermi per suo tramite al Governo e chiedere se veramente c’è della malafede, perché noi anche in sede referente in Commissione abbiamo provato in tutti i modi a discutere solo di Genova e l’ostruzionismo è venuto dalla maggioranza, ad esempio sulla questione dell’antimafia che abbiamo sollevato per dieci giorni (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico): ci hanno rigettato i nostri emendamenti e poi l’hanno riproposta con dieci giorni di ritardo. Allora se si vuole mantenere altre cose oltre Genova, vuol dire che si sta usando Genova ed è il Ministro Fraccaro che non è qui che sta usando Genova per far passare i fanghi e il condono di Ischia (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0075 ROGER DE MENECH (PD). Signor Presidente, io credo che in questi due grandi argomenti che hanno creato tanta tensione, ma soprattutto tanto malumore nel Paese più che in quest’Aula, c’è la cifra della diversità fra il Governo precedente e questo Governo. La questione dei fanghi si doveva affrontare cercando di ridurre la tossicità di quegli elementi, non di alzare i limiti. Sulla questione del condono noi abbiamo fatto una cosa completamente diversa: abbiamo stanziato risorse importanti per prevenire il rischio sismico quando le case sono in regola. Ve lo ricordate il sisma bonus, ve lo ricordate come si fa a prevenire i danni all’edificazione pubblica e privata? La cifra della diversità e che voi invece usate delle scorciatoie, inserite la retromarcia, tornate a ricette del passato e, soprattutto, non fate l’interesse dei cittadini italiani (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0076 STEFANO LEPRI (PD). Signor Presidente, probabilmente hanno chiamato i rinforzi, un po’ di sottosegretari per far vedere che il Governo è presente, però con tutto il rispetto abbiamo i tenenti, noi abbiamo bisogno dei generali che fanno un sacco di dichiarazioni fuori da questo Parlamento, ma in Parlamento non ci sono mai. Il Ministro Fraccaro è il Ministro per i rapporti con il Parlamento, ma il Parlamento sa dov’è o non c’è? Il Ministro Di Maio difende attraverso Facebook il suo condono dicendo che non è un condono, ma con che faccia lo fa? Venga qua a dirlo se è convinto di quello che dice. Il Ministro Toninelli è riuscito a dire di tutto e di più, addirittura che il ponte di Genova potrà ospitare giochi per i bimbi; queste teorie così fantasiose perché non ce le rappresenta in questa sede? Insomma, un Governo di annunciatori che non hanno il coraggio di rappresentare le loro idee perché se ne vergognano (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0076 MICHELE ANZALDI (PD). Signor Presidente, io ho letto sulle agenzie la dichiarazione del Ministro Fraccaro secondo cui “il PD dà uno schiaffo alla città”. Io non voglio dare nessuno schiaffo a nessuno, voglio provare a mettere in linea le cose. Il Governo doveva fare un decreto su Genova, ci ha messo 50 giorni per farlo. Alla fine arriva questo decreto, dentro ci vengono inseriti i fanghi tossici che andranno nei piatti dei nostri figli, un condono fiscale senza la volontà di discuterlo e nessun emendamento. Perché questa fretta? Il decreto scade il 23, al Senato c’è una pausa di oltre dieci giorni, noi dobbiamo ingoiare delle cose senza chiedere nessuna spiegazione, né ai colleghi della maggioranza, né ai Ministri competenti. Non capisco il perché di questa arroganza (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0076 FRANCO VAZIO (PD). Signor Presidente, io mi sento un po’ sottoposto ad un ricatto perché noi siamo liguri, abbiamo diversi parlamentari liguri e siamo intervenuti nel merito. Oggi noi siamo sotto ricatto da parte di questo Governo e di questa maggioranza perché siamo qua a discutere di argomenti dietro lo schermo del decreto Genova per far passare cose immonde. Ci viene detto che dobbiamo votarlo per arrivare velocemente alla fine, ma non è possibile accettare l’idea che un decreto che risolve i problemi di una città e di una regione debba contenere uno scandalo di provvedimenti collegati che nulla c’entrano con Genova. Non c’entra nulla il condono di Ischia, non c’entra nulla lo scandalo dei fanghi. E’ un problema etico più che di merito e giuridico, è una cosa che non va bene, e non va bene perché noi stiamo caricando sulla schiena dei nostri figli problemi grandissimi che non saranno risolti in cinque minuti. I fanghi creeranno problemi sotto il profilo alimentare e agricolo e il condono di Ischia ancora una volta consoliderà lo scandalo. PAGINA: 0077 ANDREA ROSSI (PD). Signor Presidente, in sette anni le superfici dedicate ad agricoltura biologica in Italia sono aumentate del 71 per cento, e il trend di crescita non sembra arrestarsi malgrado il limitato sostegno di fondi pubblici europei e statali. PAGINA: 0077 ANDREA ROMANO (PD). Signor Presidente, questo Governo usa una neo lingua degna di Orwell. Vi ricordate il romanzo 1984 dove il Ministero della guerra era chiamato Ministero della pace, il Ministero della propaganda era il Ministero della verità. Questo Governo chiama occupazione la perdita di posti di lavoro e crescita la decrescita infelice. Oggi il Ministro Fraccaro ha la faccia tosta di definire ostruzionismo l’impegno del PD di bloccare una furbata del Governo (Applausi dei deputati del gruppo Partito democratico), quella di mettere nel decreto Genova provvedimenti che non hanno niente a che fare con l’emergenza a Genova: il condono edilizio per Ischia, il provvedimento vergognoso sui fanghi. Noi diciamo una cosa molto semplice: togliete questa parte dal provvedimento e noi voteremo immediatamente le misure che servono da molte decine di giorni alla città di Genova (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0077 DAVIDE GARIGLIO (PD). Signor Presidente, io trovo veramente sconcertanti le dichiarazioni del capogruppo del MoVimento 5 Stelle. Come si può dire che non c’è il condono di Ischia? Dovremmo chiedere un giurì d’onore? Basta saper leggere e sono convinto che qui dentro tutti sanno fare ciò. Il condono è implicito nel fatto che voi non riesumate tre leggi, ma dite che a tutte le domande si applica la legge più antica, quella più permissiva. Allora basterebbe un segnale su questo per dare al Paese il messaggio di un Parlamento che c’è e che è attento, che vuole risolvere i problemi. In questo modo voi andate a tutelare degli interessi di parte degli abusivi, i quali non hanno mai avuto la domanda esaminata perché non era sanabile ma che adesso sanerete. E’ una vergogna, noi a questa vergogna ci opporremo fino in fondo e, soprattutto, non siamo assolutamente disposti ad apparire come gente che mistifica la realtà. Siete voi che state dipingendo un mondo diverso da quello che è. PAGINA: 0078 ROBERTO GIACHETTI (PD). Signor Presidente, l’emendamento 41.2 punta alla riduzione del danno e affida al Ministro dell’mbiente, che peraltro è della maggioranza, come è noto, il compito di adottare una nuova disciplina in materia di utilizzazione dei fanghi, al fine di garantire il perseguimento degli obiettivi di conferimento in discarica previsti e così via. Si prevede semplicemente che il Ministro dell’ambiente vigili. Dico questo perché siamo nel merito, al di là dell’ostruzionismo. Io, ieri, signor Presidente, sono stato facile profeta; mi sono rivolto al Presidente della Camera dicendogli che ci garantisse di fronte ad eventuali interventi esterni che dessero una descrizione diversa di quello che stiamo facendo. Mi ha detto il Presidente che poteva garantire sull’Aula e non su quello che avveniva fuori. Le parole del Ministro Fraccaro sono le parole del Ministro per i rapporti con il Parlamento: non sono le parole di un soggetto esterno. PAGINA: 0078 FEDERICO FORNARO (LEU). Signor Presidente, io vorrei provare … PAGINA: 0079 GIANLUCA ROSPI, Relatore per la VIII Commissione. Siamo contrari all’accantonamento. PAGINA: 0079 FRANCESCO CRITELLI (PD). Signor Presidente, questo parere del relatore dimostra quanta disponibilità ci sia da parte della maggioranza di fare approdare in tempi rapidi questo provvedimento alla meta. PAGINA: 0079 COSIMO MARIA FERRI (PD). Signor Presidente, intervengo intanto per chiarire che in questi giorni non ho assistito ad alcun tipo di ostruzionismo, anzi, la giornata di ieri è indicativa sul tempo perso anche per la pausa del Comitato dei nove e per l’incertezza da parte del relatore. PAGINA: 0079 MARTINA NARDI (PD). Signor Presidente, ci avete messo due mesi per portarci questo decreto. Vi abbiamo atteso, vi ha atteso il paese, vi ha atteso Genova, ve l’hanno chiesto e quello che oggi ci consegnate non è Genova, non è la sua discussione: dopo due mesi questo dovrebbe essere un provvedimento super approfondito, visto e valutato. Invece no, ci proponete di tutto, ci proponete un panino farcito, dove oltre Genova - atteso che noi vi abbiamo ribadito che voteremo, che lo votiamo subito, che siamo disponibili, come lo siamo stati in Commissione, a ragionare, emendamento per emendamento e quindi anche ad accelerare i tempi - ci proponete di tutto: ci proponete anche una cosa su cui vi abbiamo detto, per decine e decine di interventi, che noi siamo disponibili. PAGINA: 0080 MATTIA MOR (PD). Signor Presidente, il 14 di agosto insieme ai parlamentari del Partito Democratico e anche a parlamentari della maggioranza eravamo ai funerali per quanto successo al ponte Morandi e poche ore dopo i funerali abbiamo fatto il nome del commissario Bucci, che è stato scelto dal Governo 51 giorni dopo la nostra richiesta. Un mese dopo la tragedia del ponte Morandi eravamo in piazza a vedere lo scandalo del premier Conte che sventolava dei fogli bianchi al cielo, dicendo: questo è il decreto, il decreto è pronto, il decreto lo avrete brevemente. |
PAGINA: 0015 Dopo alcune precisazioni del PRESIDENTE (Vedi RS), i deputati LAURA CANTINI (PD) (Vedi RS), MAURO DEL BARBA (PD) (Vedi RS) e SARA MORETTO (PD) (Vedi RS) intervengono sull'emendamento 41.2 Braga, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0080 LAURA CANTINI (PD). Signor Presidente, io invece resto proprio al merito dell’emendamento. Ero pronta ad intervenire dopo il collega Fornaro, che aveva fatto una proposta che avremmo condiviso - anzi, che condividiamo e che ripropongo anch’io - sperando che il relatore non si sia fatto prendere da questa brama oramai di bocciare tutto ciò che noi proponiamo. Invece, ripropongo questa proposta, perché è una proposta di mediazione. Indubbiamente, noi avremmo voluto e continuiamo a chiedere lo stralcio di questo articolo, ma abbiamo anche presentato questo emendamento che, invece, entra nel merito della necessità di dare una risposta alla regolamentazione dello smaltimento dei fanghi in agricoltura, ma non è questa la risposta che noi vogliamo e vorremo dare con questo decreto. PAGINA: 0081 MAURO DEL BARBA (PD). Signor Presidente, in realtà credo che questo nostro emendamento di assoluto buonsenso possa rappresentare una ragionevole via d’uscita da questo dibattito che si sta incartando in maniera incomprensibile. Noi mettiamo pure da parte il fatto che in maniera evidente il provvedimento, così come è stato confezionato, nascosto vergognosamente dentro il decreto per Genova, rappresenta una grossa “marchetta”. Facciamo finta di non vederlo e facciamo finta di voler risolvere l’emergenza fanghi, come dichiarato dalla rubrica dell’articolo. Allora, è del tutto inaccettabile che questo Parlamento non possa discutere nel merito di questioni molto tecniche e che non si possa ascoltare la voce del Ministro. L’emendamento semplicemente affida al Ministero, a voi, alla maggioranza, il compito di disciplinare meglio quello che oggi viene fatto in maniera frettolosa e sospetta (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0081 MAURO DEL BARBA (PD). Signor Presidente, in realtà credo che questo nostro emendamento di assoluto buonsenso possa rappresentare una ragionevole via d’uscita da questo dibattito che si sta incartando in maniera incomprensibile. Noi mettiamo pure da parte il fatto che in maniera evidente il provvedimento, così come è stato confezionato, nascosto vergognosamente dentro il decreto per Genova, rappresenta una grossa “marchetta”. Facciamo finta di non vederlo e facciamo finta di voler risolvere l’emergenza fanghi, come dichiarato dalla rubrica dell’articolo. Allora, è del tutto inaccettabile che questo Parlamento non possa discutere nel merito di questioni molto tecniche e che non si possa ascoltare la voce del Ministro. L’emendamento semplicemente affida al Ministero, a voi, alla maggioranza, il compito di disciplinare meglio quello che oggi viene fatto in maniera frettolosa e sospetta (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0081 SARA MORETTO (PD). Grazie, Presidente. Intervengo per chiedere al relatore e al Governo di cambiare opinione sull’emendamento 41.2, che è un emendamento che consentirebbe a tutti di riportare questo decreto ad un decreto di vera urgenza e di vera necessità per il Paese. Quaranta giorni sono passati dalla tragedia del ponte Morandi fino all’emanazione di questo decreto e abbiamo scoperto che questi quaranta giorni - troppi - non sono serviti per trovare risposte per la città di Genova, ma sono serviti per condire questo decreto con un condono per Ischia e con una misura per i fanghi in uso agricolo. Ecco, c’è ancora la possibilità di rimediare a questo errore e di fare in modo che questo decreto serva davvero fino in fondo ai cittadini genovesi. Con questo emendamento chiediamo al Governo di fare un passo indietro e di mettersi ad un tavolo per lavorare insieme alla soluzione di questo problema. |
PAGINA: 0016 Intervengono sull'emendamento 41.304 Benedetti i deputati SILVIA BENEDETTI (MISTO-MAIE) (Vedi RS), CAMILLO D'ALESSANDRO (PD) (Vedi RS), STEFANIA PEZZOPANE (PD) (Vedi RS), ROBERTO GIACHETTI (PD) (Vedi RS) e ALESSIA MORANI (PD) (Vedi RS), che chiede l'accantonamento dell'emendamento in esame, il Relatore per l'VIII Commissione GIANLUCA ROSPI (M5S) (Vedi RS) e la deputata ALESSIA ROTTA (PD) (Vedi RS). |
PAGINA: 0081 SILVIA BENEDETTI (MISTO-MAIE). Grazie, Presidente. Come dicevamo prima, il parametro degli idrocarburi C10 e C40 va meglio definito e quindi serve, appunto, un metodo che consenta una caratterizzazione maggiore di questo parametro. C’è poi la questione del dosaggio degli idrocarburi di origine minerale, di origine vegetale e di origine animale. Possono essere idrocarburi dannosi o meno, come dicevamo. Quindi, anche questo è un tentativo di migliorare la normativa proposta dal momento che, così com’è, questa lascia delle maglie larghe e non è nemmeno significativa per capire ciò che si va a spandere sui campi (Applausi dei deputati del gruppo Misto-MAIE-Movimento Associativo Italiani all’Estero). PAGINA: 0082 CAMILLO D'ALESSANDRO (PD). Grazie, Presidente. Nel merito, in realtà, la deputata Benedetti pone una questione di coerenza anche con le sue attività passate. Il problema, però, è chi non è coerente, il problema è dato da coloro i quali hanno dimenticato ciò che pure hanno prodotto. Io, come è mio solito, Presidente, cerco di approfondire le questioni e soprattutto cerco di capire, quando arriva un provvedimento in Aula, che storia ha avuto questo provvedimento giunto in Aula. Per esempio, questo emendamento è assolutamente coerente con quello che in passato è stato detto: da chi? Da chi oggi è maggioranza e ieri era minoranza. PAGINA: 0083 STEFANIA PEZZOPANE (PD). Grazie, Presidente. Io voglio apporre la firma all’emendamento della collega Benedetti, che condivido fino in fondo. Infatti, nel testo si affida un compito importante al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio, Ministro che, però, è assente da questa discussione e magari leggeremo qualche commento postumo in cui dirà che forse è bene che questo testo venga cambiato, così come ha fatto in queste settimane. È un Ministro molto stimato ma molto assente, mentre qui si votano condoni e aberranti iniziative sui fanghi. PAGINA: 0083 ROBERTO GIACHETTI (PD). Grazie, Presidente. Credo che si debba dare atto alla collega Benedetti che, con tutti questi emendamenti che ha presentato, tenta, come dicevo prima, di ridurre il danno, nel senso che, atteso che si è deciso di inserire questo argomento, sapendo perfettamente che la regolamentazione alla quale si vuole arrivare, in realtà, non sarebbe necessaria, perché delle norme ci sono, si è voluta fare una regolamentazione sostanzialmente per scavalcare quelle norme. La riduzione del danno è nel fatto che tutti gli emendamenti che la collega Benedetti ha presentato, compreso questo, chiedono almeno al Ministero dell’ambiente, che è competente in materia, avvalendosi anche di enti pubblici, quindi non di enti privati, di avere la possibilità di controllare e misurare i parametri che si sono alzati, per capire che impatto hanno nella qualità della vita di tutti noi. PAGINA: 0083 ALESSIA MORANI (PD). Grazie, Presidente. Questo emendamento credo che sia particolarmente importante, perché, come ha ricordato il collega Giachetti, consentirebbe quanto meno una riduzione del danno, perché l’emendamento stabilisce che, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione di questo decreto, il Ministro dell’ambiente possa incaricare un ente pubblico di ricerca qualificato per poter individuare un metodo analitico per poter approfondire quali sono gli effetti di questi parametri che sono stati alzati per lo sversamento degli idrocarburi nei campi e per effettivamente verificare quali sono gli effetti. Per cui, Presidente, chiedo, per il suo tramite, al Governo di accantonare questo emendamento, perché, secondo me, potrebbe essere votato e aiutare un po’ la discussione, anche in vista della conclusione dei lavori. PAGINA: 0083 GIANLUCA ROSPI, Relatore per la VIII Commissione. Presidente, siamo contrari all’accantonamento. PAGINA: 0084 ALESSIA ROTTA (PD). Allora, nell’unirmi alla richiesta, naturalmente, di accantonamento, che vedo è già stata rifiutata, trovo singolare, insomma, questa doppia faccia, questo doppio agire, per non dire di un agire contraddittorio e continuo del Governo, che, da un lato, mi viene da dire, su molti altri provvedimenti, anzi, alle nostre richieste di approfondimento su altri provvedimenti, e penso alle opere importanti del nostro Paese, tipo la TAV, continuano a dirci “dobbiamo valutare esattamente costi e benefici”. Le dico perché è pertinente con questo emendamento. |
PAGINA: 0016 Dopo un intervento a favore della deputata ALESSIA MORANI (PD) (Vedi RS) ed un intervento contro del deputato DARIO BOND (FI) (Vedi RS), la Camera, con votazione elettronica senza registrazione di nomi, respinge la richiesta di accantonamento formulata dalla deputata Morani. |
PAGINA: 0084 ALESSIA MORANI (PD). Ho chiesto il voto sull’accantonamento! PAGINA: 0085 DARIO BOND (FI). Chiedo di parlare contro l’accantonamento. |
PAGINA: 0016 Interviene per un richiamo al Regolamento il deputato ROBERTO GIACHETTI (PD) (Vedi RS), cui rende precisazioni il PRESIDENTE (Vedi RS). |
PAGINA: 0085 ROBERTO GIACHETTI (PD). Chiedo di parlare per un richiamo al Regolamento: articolo 39.3 del Regolamento. PAGINA: 0086 PRESIDENTE. Ne ha facoltà. |
PAGINA: 0016 TOMMASO FOTI (FDI) (Vedi RS). Ritira il suo emendamento 41.0300. |
PAGINA: 0086 TOMMASO FOTI (FDI). Signor Presidente, l’emendamento in questione riguarda un tema molto delicato. Per quanto mi riguarda avevo già sollevato la questione con un’interrogazione parlamentare a cui il Governo ha dato risposta in data 19 luglio convenendo sul fatto che, a seguito di una sentenza del Consiglio di Stato, si aprisse un vuoto normativo per quanto riguardava il processo della fine dei rifiuti. Ora io non pretendo che il Governo e il relatore accolgano quella che è una proposta votata all’unanimità dalla Conferenza Stato-Regioni, anche perché sia il relatore che il Governo hanno in mano la documentazione al riguardo. Però non avendo problemi di bandierine legislative ritiro l’emendamento, avendo presentato un ordine del giorno con il quale si invita il Governo ugualmente a provvedere al riguardo, così come il Governo si era impegnato a fare nei mesi scorsi. |
PAGINA: 0016 I deputati ROBERTO PELLA (FI) (Vedi RS), FEDERICO FORNARO (LEU) (Vedi RS) e STEFANIA PEZZOPANE (PD) (Vedi RS) intervengono sugli identici emendamenti 42.01 Pastorino e 42.08 Pella, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0086 ROBERTO PELLA (FI). Grazie, Presidente. Partiamo da un presupposto fondamentale che indubbiamente i Sindaci vogliono e ritengono importante e fondamentale. avere le scuole sicure. Ma partiamo anche da alcune considerazioni di aspetto economico. Oggi la BEI con i propri fondi riesce a malapena a soddisfare il 10 per cento delle richieste che dalla mappatura che i comuni hanno fatto avere alle diverse regioni emergono per la soluzione del problema della sicurezza. PAGINA: 0088 FEDERICO FORNARO (LEU). Grazie, signor Presidente. Mi permetto di richiamare l’attenzione dell’Aula su questo emendamento che, come ha detto prima il collega Pella, arriva dall’ANCI, quindi arriva dall’Associazione nazionale comuni italiani, perché questa è una questione che interessa tutti, interessa tutti noi perché interessa tutti i plessi scolastici italiani, ed è la situazione che nei prossimi mesi e nei prossimi anni potrebbe diventare di elevata criticità. Come illustrato nell’emendamento, c’è la necessità di poter aver accesso più velocemente possibile alle schede relative alle verifiche e agli indici di rischio sismico degli edifici già controllati, per poter costruire una risposta senza nuovi oneri per la finanza pubblica, ma compatibile con la presenza dei nostri studenti e dei nostri ragazzi negli edifici scolastici, al tempo stesso mettendo al riparo i sindaci dai rischi relativi alla mancata adozione di provvedimenti d’urgenza collegati all’evidenza della rischiosità dell’edificio. Come è stato ricordato prima dal collega Pella, noi rischiamo di avere metà delle scuole in capo alle province e ai comuni non perfettamente adatte ad ospitare i gli studenti sulla base dell’indice di rischio sismico. Quindi, ovviamente bisogna lavorare con gradualità, con intelligenza. Questo emendamento quindi va in questa direzione e davvero anch’io mi associo allo stupore del collega Pella sul fatto che il Governo e il relatore non abbiano dato un parere favorevole o, comunque, non abbiano approfondito questa tematica che, se non è ben governata, rischia nei prossimi mesi e negli anni a venire, di costituire un problema molto, ma molto rilevante, ovviamente fermo restando l’obiettivo di mandare i nostri figli e gli studenti italiani in scuole sicure. PAGINA: 0088 STEFANIA PEZZOPANE (PD). Grazie, Presidente. Io chiedo di poter sottoscrivere l’articolo aggiuntivo 42.01, a prima firma Pastorino, ora illustrato dal collega Fornaro. Anche il Partito Democratico ha presentato un emendamento, a prima firma Orlando, e nel prosieguo della discussione lo incontreremo. |
PAGINA: 0016 Interviene sull'emendamento 42.03 Orlando il deputato ANDREA ORLANDO (PD) (Vedi RS), che chiede l'accantonamento dell'emendamento in esame. |
PAGINA: 0089 ANDREA ORLANDO (PD). Signor Presidente, la ratio di questo articolo aggiuntivo è molto semplice: oggi sono finanziati in detrazione gli interventi di ristrutturazione rispetto al rischio sismico, non sono finanziate le perizie che riguardano la possibilità di rischi di carattere statico. La vicenda di Genova… Non serve che lo spieghi, perché qui avete infilato di tutto, si può anche mettere sicuramente una cosa che non ha direttamente attinenza; ma questa ce l’ha, perché la vicenda del ponte Morandi dimostra che siamo arrivati alla fine di un ciclo del costruito del nostro Paese, che ha utilizzato in passato molto il cemento armato, e il deterioramento del cemento armato oggi rischia di produrre una serie di effetti sia sugli edifici privati che su quelli pubblici: tant’è che un emendamento ritenuto inammissibile affrontava anche questo tema sul patrimonio edilizio pubblico. |
PAGINA: 0016 Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati MARIASTELLA GELMINI (FI) (Vedi RS) e ENRICO BORGHI (PD) (Vedi RS). |
PAGINA: 0090 MARIASTELLA GELMINI (FI). Chiedo di parlare sull’ordine dei lavori. PAGINA: 0090 ENRICO BORGHI (PD). Chiedo di parlare sull’ordine dei lavori. |
PAGINA: 0017 Interviene il Relatore per la IX Commissione FLAVIO DI MURO (Vedi RS). |
PAGINA: 0091 FLAVIO DI MURO, Relatore per la IX Commissione. Siamo contrari. |
PAGINA: 0017 Intervengono altresì sull'ordine dei lavori i deputati GUIDO CROSETTO (FDI) (Vedi RS) e FEDERICO FORNARO (LEU) (Vedi RS). |
PAGINA: 0091 GUIDO CROSETTO (FDI). Chiedo di parlare sull’ordine dei lavori. PAGINA: 0091 FEDERICO FORNARO (LEU). Chiedo di parlare sull’ordine dei lavori. |
PAGINA: 0017 La deputata CLAUDIA PORCHIETTO (FI) (Vedi RS) interviene sul subemendamento 0.43.0400.3 Giacometto. |
PAGINA: 0092 CLAUDIA PORCHIETTO (FI). Presidente, vorrei riportare l’attenzione del Governo su questo subemendamento, perché in realtà siamo stati obbligati a presentare un subemendamento per cercare di mettere una toppa rispetto alla mancanza di volontà di condividere un emendamento che è stato presentato da Forza Italia, ma anche sottoscritto da altri parlamentari, rispetto a un tema delicato; un tema che, questa mattina, il Ministro Di Maio ha voluto trattare così come sa fare lui, cioè preoccupandosi, prima, di avere presso la regione Piemonte una stanza per fare la conferenza stampa e, poi, di capire - se lo ha capito - qual era il contenuto dell’emendamento che gli avevano scritto e sottoposto per l’Aula oggi pomeriggio. |
PAGINA: 0017 FLAVIO DI MURO, Relatore per la IX Commissione (Vedi RS). Esprime il parere sulle proposte emendative presentate. |
PAGINA: 0093 FLAVIO DI MURO, Relatore per la IX Commissione. Sul subemendamento 0.43.0400.3 Giacometto il parere è contrario; sul subemendamento 0.43.0400.2 Pizzetti il parere è favorevole. |
PAGINA: 0017 EDOARDO RIXI, Vice Ministro delle infrastrutture e dei trasporti (Vedi RS). Concorda con il parere espresso. |
PAGINA: 0093 EDOARDO RIXI, Vice Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Presidente, il parere è conforme a quello espresso dal relatore. |
PAGINA: 0017 I deputati FEDERICO FORNARO (LEU) (Vedi RS), SIMONE BALDELLI (FI) (Vedi RS), STEFANO LEPRI (PD) (Vedi RS) e CHIARA GRIBAUDO (PD) (Vedi RS) intervengono sul subemendamento 0.43.0400.3 Giacometto, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0093 FEDERICO FORNARO (LEU). Grazie, Presidente. Per ragioni di tempo non ritornerò sulle argomentazioni della collega Porchietto, che ringrazio per aver presentato, insieme al collega Giacometto e agli altri colleghi di Forza Italia, questo subemendamento e chiedo di poterlo sottoscrivere e rivolgo ancora un invito al Governo e al relatore a riflettere, perché lo sforzo contenuto nell’emendamento 43.400 delle Commissioni è oggettivo ma lascia un buco per quel che riguarda il 2018 e, conseguentemente, l’anno successivo. Credo che, essendo andati nella direzione giusta, ci possa essere, da parte del Governo, lo sforzo nel reperire - stiamo parlando di qualche milione di euro - le risorse necessarie, tenuto conto che dietro questi numeri ci sono le vite di famiglie, le vite degli operai e degli impiegati di queste aziende che si sono ritrovate, per un buco normativo sostanzialmente, in una situazione di non copertura degli ammortizzatori sociali. PAGINA: 0094 SIMONE BALDELLI (FI). Grazie. Nell’anomalia per la quale la collega Porchietto ha illustrato il subemendamento prima ancora che fossero espressi i pareri, io vorrei dire ai colleghi del MoVimento 5 Stelle e ai rappresentanti del MoVimento 5 Stelle che adesso sono seduti ai banchi del Governo - non vedo il sottosegretario Crimi - che state esponendo il Ministro dello sviluppo economico ad una colossale figuraccia su questa cosa, per le ragioni che vi ha spiegato… PAGINA: 0094 STEFANO LEPRI (PD). Grazie, Presidente. Anche noi del Partito Democratico - e io, in particolare -ringraziamo il gruppo di Forza Italia. Dunque, chiedo di poter aggiungere la mia firma al vostro subemendamento, che evidentemente intende aiutare un Governo molto confuso anche su questa vicenda, tutto orientato ad annunci e a impegni che poi non sono suffragati e accompagnati da misure tecniche e legislative come questa per poter corrispondere agli impegni che sono stati sbandierati anche oggi a Torino. Sappiamo che il Ministro si è presentato come salvatore della patria di un’importante azienda di Volpiano, la Comital, e tuttavia non ha saputo rispondere e non ha saputo chiarire l’importanza - e comprendere direi - di questo subemendamento che aiuterebbe esattamente il Governo ad andare nella direzione che tutti auspichiamo, cioè quella di poter far partire la cassa integrazione per i lavoratori e magari anche - e ce ne occuperemo con il prossimo emendamento - di poter avviare quelle procedure di ricerca di nuovi investitori che potrebbero davvero salvare l’azienda. PAGINA: 0095 CHIARA GRIBAUDO (PD). Grazie, Presidente. Sarò velocissima. Intervengo solo per sottoscrivere il subemendamento e ricordare, appunto, che non ne possiamo più di assistere alla politica dei Ministri che fanno annunci sui social network e non vengono in Aula a cercare di ragionare e di risolvere un problema su cui è stato fatto un lavoro prezioso da parte delle istituzioni locali e della regione Piemonte. |
PAGINA: 0017 I deputati FEDERICO FORNARO (LEU) (Vedi RS), CLAUDIA PORCHIETTO (FI) (Vedi RS), ALESSANDRO GIGLIO VIGNA (LEGA) (Vedi RS) e PIERO FASSINO (PD) (Vedi RS) intervengono sull'emendamento 43.0400 delle Commissioni, che la Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento, nel testo subemendato. |
PAGINA: 0095 FEDERICO FORNARO (LEU). Grazie, signor Presidente. Mi rivolgo, per il suo tramite, al Governo per un chiarimento che è essenziale rispetto al voto. Il testo di questo articolo aggiuntivo dice che “per gli anni 2020 e 2021 le società in procedura fallimentare o in amministrazione straordinaria, le quali abbiano usufruito del trattamento di integrazione salariale straordinaria negli anni 2019 e 2020 (…), previa autorizzazione (…), sono esonerate dal pagamento (…)”. PAGINA: 0096 CLAUDIA PORCHIETTO (FI). Grazie, Presidente. Mi permetto di aggiungere un ulteriore passaggio rispetto ad una completezza di informazione che sarebbe opportuna. La premessa è che il gruppo di Forza Italia non può non votare un articolo 43-bis come questo, perché, in realtà, interviene su delle procedure concorsuali che presumibilmente, stante la stagnazione economica e, soprattutto, i disastri che la maggioranza sta facendo, saranno comunque situazioni che troveremo anche negli anni 2020 e 2021. PAGINA: 0096 ALESSANDRO GIGLIO VIGNA (LEGA). Grazie, signor Presidente. Solo per ringraziare il Governo a nome dei lavoratori della Comital di Volpiano, con cui sono in contatto in questo momento, per questo articolo aggiuntivo. Grazie al relatore, grazie al Comitato dei nove, grazie al Governo per questo provvedimento (Applausi dei deputati dei gruppi Lega-Salvini Premier e MoVimento 5 Stelle). PAGINA: 0097 PIERO FASSINO (PD). Non capisco di che cosa si ringrazia, visto che abbiamo spiegato che non sarà applicato nel 2018 (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Ma ci pigliamo proprio per i fondelli! Almeno usare le orecchie per ascoltare, perché non servono a portare l’acqua (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). |
PAGINA: 0018 La deputata CHIARA GRIBAUDO (PD) (Vedi RS) interviene sull'emendamento 44.2 Serracchiani, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0097 CHIARA GRIBAUDO (PD). Grazie, Presidente. Con questo emendamento noi del Partito Democratico chiediamo che venga garantito anche per tutto il 2019 l’intervento di integrazione salariale ai lavoratori e alle imprese operanti nelle diciotto aree di crisi complessa del nostro Paese. Si tratta di una misura - questa sì - davvero urgente, a differenza del condono edilizio su Ischia, perché questa è una misura per sostenere i lavoratori e le imprese che si trovano in una situazione di difficoltà. È così che si devono affrontare le emergenze. Mi dispiace constatare che, ancora una volta, visto che siamo all’articolo 44, che si occupa sostanzialmente del tema degli ammortizzatori sociali, non ci sia in Aula un sottosegretario al lavoro e, ancora una volta, trovo scandaloso che non ci sia il Ministro Di Maio in quest’Aula (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico) a parlare di questi temi importanti per i lavoratori, per le zone che si trovano in difficoltà, per le situazioni di crisi economica, che grazie agli interventi normativi degli scorsi anni, con questi ammortizzatori sociali speciali, siamo riusciti a superare, a fronte di una serie di crisi e di difficoltà davvero importanti. |
PAGINA: 0018 I deputati ANTONIO VISCOMI (PD) (Vedi RS), ALESSIA ROTTA (PD) (Vedi RS), CHIARA GRIBAUDO (PD) (Vedi RS), ALESSIA MORANI (PD) (Vedi RS), ELENA CARNEVALI (PD) (Vedi RS), FRANCESCO CRITELLI (PD) (Vedi RS) intervengono sull'emendamento 44.1 Serracchiani, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0098 ANTONIO VISCOMI (PD). Grazie Presidente, con questo emendamento vorremmo offrire al Ministro Di Maio la possibilità di mantenere almeno una delle sue tante promesse e, soprattutto, di rispettare finalmente qualcuno degli impegni che in questi mesi ha assunto con i lavoratori e i sindacati, anzi forse più con i lavoratori che con i sindacati. Qualche giorno fa è stata sottoscritta al MISE l’intesa relativa alla Whirlpool. In quella sede, il Ministro del lavoro si è formalmente impegnato ad accompagnare con la cassa integrazione straordinaria fino al 2020 l’attuazione del piano industriale proposto dalle parti. Bene, l’emendamento che stiamo sottoponendo all’Aula si propone, appunto, di prorogare per il prossimo biennio, fino al 2020, l’articolo 42 del decreto n. 148 del 2015, cioè la norma che consente proprio l’utilizzo dell’integrazione salariale a beneficio dei lavoratori e delle imprese, come la Whirlpool, interessate dagli accordi conclusi e sottoscritti in sede governativa, allo scopo di garantire il completamento dei piani industriali - cito la norma - relativi a casi di rilevante interesse strategico per l’economia nazionale e che comportino notevole ricaduta occupazionale, tale da condizionare la possibilità di sviluppo economico e territoriale. PAGINA: 0099 ALESSIA ROTTA (PD). Presidente, qui si tratta semplicemente di dare attuazione, o meglio, di prorogare un articolo del Jobs Act, del tanto vituperato Jobs Act, che prevedeva, appunto, in caso di necessità gli ammortizzatori sociali. Bene, voi non volete prorogarli, come non avete voluto la zona economica speciale per Genova, e dare la possibilità ai lavoratori di lavorare ma, in caso di necessità, di avere degli strumenti di accompagnamento. PAGINA: 0099 CHIARA GRIBAUDO (PD). Grazie Presidente, torniamo su questo emendamento perché per noi è davvero importante. Nell’emendamento che è stato illustrato prima dal collega Viscomi noi chiediamo di prorogare al 2019 la misura che consente alle aziende che hanno dei piani industriali relativi a casi di rilevante interesse strategico per l’economia nazionale, e che hanno quindi delle ricadute occupazionali molto importanti, di beneficiare del trattamento della cassa integrazione straordinaria oltre il limite che è stato definito dalla legislazione vigente. È una norma che ha garantito la salvaguardia di decine di migliaia di posti di lavoro: è già stato ricordato il caso Whirlpool, che ne ha beneficiato, e nell’accordo che è stato appena firmato al MISE il Ministro Di Maio si era impegnato a garantire la CIGS anche per il prossimo biennio. Ecco con questo emendamento noi diamo la possibilità al Ministro Di Maio e a questo Governo di rendere immediatamente operativo questo accordo. Non riusciamo a capire perché non accogliete questa proposta. PAGINA: 0099 ALESSIA MORANI (PD). Grazie Presidente, voglio ringraziare l’onorevole Viscomi perché ha fatto riferimento al caso Whirlpool. Io vengo dalle Marche e per noi la Whirlpool è una impresa di una straordinaria importanza. In questo emendamento noi chiediamo che il Governo garantisca per il prossimo biennio la cassa integrazione straordinaria per quelle imprese che hanno presentato dei piani industriali. PAGINA: 0100 ELENA CARNEVALI (PD). Grazie Presidente, non meno importante rispetto a quello che abbiamo fatto con questo decreto è l’esigenza di garantire ai lavoratori di poter proseguire e di avere quella dignità che solo il lavoro può dare. Certo quando questo non c’è l’unica possibilità, e questo è l’obiettivo dell’emendamento, è quella di poter garantire il completamento dei piani occupazionali e per le imprese e la salvaguardia dell’occupazione, utilizzando l’articolo 42 dello strumento del Jobs Act. Io credo che qui molti colleghi, e guardo alcuni colleghi che stanno alla mia sinistra, perché sanno benissimo che l’articolo 42 non riguarda solo le aree complesse, ma richieste che abbiamo fatto anche per altri lavoratori, noi ci siamo assunti questo impegno, impegno che si è assunto anche il Ministro Di Maio… PAGINA: 0100 FRANCESCO CRITELLI (PD). Grazie, Presidente. Non sapevo di somigliare alla collega Cantone, ma, come dire, prendo atto di questa novità, dopo tre giorni utilissimi in Parlamento succede anche questo… |
PAGINA: 0018 I deputati CARLA CANTONE (PD) (Vedi RS), ANTONIO VISCOMI (PD) (Vedi RS), CHIARA GRIBAUDO (PD) (Vedi RS), ALESSIA ROTTA (PD) (Vedi RS) e ALESSIA MORANI (PD) (Vedi RS) intervengono sull'emendamento 44.3 Serracchiani, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0101 CARLA CANTONE (PD). Grazie, Presidente. Io volevo dare una notizia comunque a tutto il Parlamento, a tutti noi. Secondo me, è una notizia importante, ci ho un po’ ha pensato, poi mi sono resa conto del perché non è presente il Governo, non sono presenti i Ministri, il Ministro del Lavoro, il Ministro dall’Ambiente, ma soprattutto il Ministro Toninelli: questa notte si festeggia Halloween e, allora, secondo me, si stanno preparando, anzi ci sono in giro a fare gli scherzetti senza dolcetti (Applausi dei deputati dei gruppi Partito DemocraticoeLega-SalviniPremier). PAGINA: 0101 ANTONIO VISCOMI (PD). Grazie, Presidente vede, la cassa integrazione è una questione molto seria, perché sono soldi pubblici e devono essere spesi con cautela. Si possono usare questi soldi per finanziare i corsi di formazione organizzati dalle regioni, come la maggioranza ha scritto nell’articolo 44 di questo decreto, oppure si possono utilizzare, come proponiamo noi con questo emendamento, per sostenere lo sviluppo dei progetti industriali di grandi imprese come l’Ilva. Però, vorrei sottolineare come chiediamo, in questo emendamento, non soltanto la proroga della cassa integrazione, ma chiediamo che questa cassa integrazione, l’esercizio e l’uso di queste risorse sia monitorato. Abbiamo chiesto, appunto, che vi siano dei documenti che il Ministero dello Sviluppo economico debba presentare al Ministro del Lavoro, dove sono riportati l’onere previsto, il periodo di copertura, i beneficiari e il raggiungimento degli obiettivi. Come dire, l’analisi costi-benefici, che mi pare essere in questo momento all’attenzione del Governo vorremmo che fosse valutata anche sulla cassa integrazione. PAGINA: 0102 CHIARA GRIBAUDO (PD). Grazie, Presidente. Come è stato ricordato, questo emendamento è un emendamento che sta in teoria nello spirito del decreto che stiamo approvando in queste ore, cioè quello dell’emergenza, soprattutto per quanto riguarda alcuni lavoratori. Nel caso specifico, noi qui parliamo di lavoratori che vengono toccati anche nelle città, come quella di Genova, sul tema dell’Ilva. Allora, in questo emendamento noi chiediamo la proroga al 2019 di un accordo, che è già stato effettivamente sancito - lo sappiamo molto bene - ma che effettivamente deve essere ancora attuato. Devono essere trovate le risorse e probabilmente ci sono anche delle risorse che sono state già risparmiate lo scorso anno e che possono essere reinvestite, ma il tema è che noi qui siamo di fronte al fatto che facciamo delle proposte serie, chiedendo una rendicontazione, chiedendo che effettivamente il problema venga affrontato con serietà ma non c’è nessun sottosegretario o il Ministro del Lavoro in quest’Aula. È una cosa vergognosa (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0102 ALESSIA ROTTA (PD). Presidente, questo emendamento è particolarmente importante e rilevante perché io vorrei portare all’attenzione dell’Aula quei lavoratori che sono destinatari di questi ammortizzatori. Io penso che siano lavoratori che già hanno sofferto abbastanza di una situazione critica che riguarda la loro azienda, che tutti conosciamo - la situazione dell’Ilva - in particolare anche dopo l’accordo che è stato fatto con la Mittal. PAGINA: 0102 ALESSIA MORANI (PD). Presidente, in questo emendamento stiamo parlando dei lavoratori dell’Ilva, per cui sono lavoratori della città di Taranto, ma soprattutto della città di Genova. Se si ha davvero interesse ad aiutare i lavoratori di Genova, allora questo emendamento dovrebbe essere approvato dalla maggioranza perché in esso vengono individuate le risorse per riuscire a coprire gli ammortizzatori sociali sui quali, come la collega Gribaudo ha ricordato, esiste un accordo firmato, ma non esistono ancora le coperture. In questo emendamento vengono individuate proprio le coperture nel limite di 24 milioni di spesa, da prelevare dal Fondo sociale per l’occupazione e la formazione, che potrebbero garantire, perciò, gli ammortizzatori sociali per i lavoratori dell’Ilva, sia di Genova che di Taranto. |
PAGINA: 0018 I deputati STEFANO LEPRI (PD) (Vedi RS) e FEDERICO FORNARO (LEU) (Vedi RS) intervengono sull'emendamento 44.301 Giacometto, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0103 STEFANO LEPRI (PD). Sono firmatario di un emendamento presentato dai colleghi di Forza Italia, che è importante perché emenda, sostanzialmente aggiungendo un’indicazione decisiva, rispetto all’articolo 44 che ci accingiamo a votare. La maggioranza propone di estendere l’integrazione salariale alla cassa integrazione per crisi aziendale qualora l’azienda abbia cessato o cessi l’attività produttiva e sussistano concrete prospettive di cessione dell’attività, con conseguente riassorbimento occupazionale. Questa indicazione può anche trovare da parte nostra una considerazione, tuttavia, nel caso specifico di cui abbiamo parlato in questi ultimi minuti, cioè il caso della Comital di Volpiano, c’è motivo di credere che questa indicazione non sia sufficiente: l’integrazione, l’aggiunta prevista con questo emendamento sostanzialmente consente l’applicazione di ciò che è contenuto nell’articolo 44 anche ai casi di azienda in condizione di fallimento, liquidazione coatta amministrativa o amministrazione straordinaria, che è esattamente il caso dell’azienda Comital di Volpiano. Quindi è molto importante che questo emendamento sia considerato, per evitare che ci si illuda, come pensiamo, di poter applicare l’articolo 44 quando, in realtà, siamo di fronte in questo caso ad una condizione particolare, laddove oggi non vi è ancora - ce lo auguriamo - una situazione di prospettiva di cessione dell’attività e di rilancio occupazionale. Proprio per questa ragione è importante l’aggiunta che noi vogliamo proporre. PAGINA: 0103 FEDERICO FORNARO (LEU). Ricollegandomi all’intervento del collega Lepri che mi ha preceduto, e per le ragioni che avevo prima esposto, questo emendamento, che interviene su un articolo successivo, cerca di trovare una soluzione alle aziende che hanno le caratteristiche che sono state ricordate. Se il collega Giacometto e gli altri colleghi di Forza Italia non hanno nulla in contrario, sottoscrivo l’emendamento. |
PAGINA: 0019 Interviene sull'ordine dei lavori il deputato ENRICO BORGHI (PD) (Vedi RS). |
PAGINA: 0103 ENRICO BORGHI (PD). Chiedo di parlare sull’ordine dei lavori. |
PAGINA: 0019 FLAVIO DI MURO, Relatore per la IX Commissione (Vedi RS). Esprime il parere sulle proposte emendative accantonate. |
PAGINA: 0104 FLAVIO DI MURO, Relatore per la IX Commissione. Fornisco il parere, iniziando dalla pagina 2 del fascicolo. |
PAGINA: 0019 EDOARDO RIXI, Vice Ministro delle infrastrutture e dei trasporti (Vedi RS). Concorda con il parere espresso dal Relatore. |
PAGINA: 0105 EDOARDO RIXI, Vice Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Presidente, il parere è conforme a quello espresso dal relatore. |
PAGINA: 0020 Dopo alcune precisazioni del PRESIDENTE (Vedi RS), interviene per un richiamo al Regolamento il deputato ETTORE ROSATO (PD) (Vedi RS). |
PAGINA: 0106 PRESIDENTE. La ringrazio, deputato Rosato. Ho già detto che non è compito della Presidenza definire ostruzionismo una battaglia parlamentare e, quindi, ho fatto retromarcia. PAGINA: 0105 ETTORE ROSATO (PD). Grazie Presidente, infatti le parole pesano. Io mi permetto di intervenire per richiamo al Regolamento, all’articolo 8, proprio sulle competenze del Presidente, ma senza nessuna volontà polemica per spiegare in tre minuti perché noi non stiamo facendo ostruzionismo. |
PAGINA: 0020 Il deputato LUCA PASTORINO (LEU) (Vedi RS), EDOARDO RIXI (Vedi RS), Vice Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, e la deputata RAFFAELLA PAITA (PD) (Vedi RS) intervengono sull'emendamento 1.31 Pastorino, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0106 LUCA PASTORINO (LEU). Grazie, Presidente. Oltre a sposare l’intervento del collega Rosato - e poi io sono tra quelli che pensano che il Ministro Toninelli sia meglio che sia rimasto a casa a fare i suoi tweet, al di là del contenuto dei tweet - diciamo del disastro che ha contraddistinto la prima parte del procedimento e dell’iter di questo decreto, fatto di tutto quello che ci ricordiamo e di quant’altro che ricorderò in sede dichiarazione di voto. Quindi, al di là dell’aspetto istituzionale è meglio così. Però, su tutti questi emendamenti accantonati devo rimarcare una forte insoddisfazione da parte mia e da parte del mio gruppo per non avere avuto nessun tipo di accoglimento su questioni, insomma, che mi parevano essere condivise da tutti e che non presentavano profili insormontabili di quantificazioni finanziarie e di reperimento di risorse aggiuntive. Lo dico a lei, Presidente, perché qui mi sa che ascoltano in pochi… PAGINA: 0107 EDOARDO RIXI, Vice Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Grazie, Presidente. Intervengo solo per chiarire che la contrarietà del Governo non è in merito al tenore dell’emendamento ma sul fatto che noi recepiremo questo emendamento nel bilancio, per cui voteremo a favore. È già stato presentato un ordine del giorno che impegna il Governo a far questo e, quindi, nel prossimo provvedimento di bilancio ci saranno gli stanziamenti che consentiranno di aumentare l’organico dei vigili del fuoco e anche per quello che riguarda le sedi territoriali di Genova. Quindi, questo lo vorrei chiarire all’onorevole Pastorino. Per cui, non è una contrarietà rispetto, invece, a un’azione che noi riteniamo meritoria, soprattutto in un periodo come questo dove anche altre emergenze sono arrivate sul territorio nazionale e hanno trovato sempre il Corpo dei vigili del fuoco a disposizione nei confronti dei nostri cittadini e della autorità, ma è perché abbiamo deciso di affrontare questo argomento in maniera complessiva con la legge di bilancio. PAGINA: 0108 RAFFAELLA PAITA (PD). Presidente, solo per confermare, così come avevamo già detto nella discussione sulle linee generali di questo emendamento, il nostro sostegno a quest’iniziativa da parte dell’onorevole Pastorino e del gruppo di LEU. Abbiamo anche chiesto di sottoscriverlo e, quindi, confermiamo questa richiesta. Riteniamo che il Corpo dei vigili del fuoco abbia svolto una funzione encomiabile non solo in questa occasione ma in tutte le vicende che hanno riguardato il Paese. Sappiamo perfettamente che a Genova c’è una carenza di organico strutturale e questa è l’occasione per dare finalmente un segnale ed è anche l’occasione per mantenere le promesse, quelle che Salvini ha fatto da tempo in riferimento al potenziamento del ruolo dei vigili del fuoco e che invece, ad oggi, non si sono ancora concretizzate. |
PAGINA: 0020 Il deputato CARLO FIDANZA (FDI) (Vedi RS) interviene sull'emendamento 4-ter.10 Fidanza, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0109 CARLO FIDANZA (FDI). Grazie, Presidente. Molto brevemente, solo per lasciare agli atti il disappunto del gruppo di Fratelli d’Italia: noi eravamo riusciti in Aula a ottenere un accantonamento di questo emendamento, che non va a inficiare sulle poste di bilancio, non va a modificare i saldi. Semplicemente, va ad innalzare il limite massimo degli indennizzi previsti per le imprese e i lavoratori autonomi fino a 25 mila euro. Quindi, da un lato innalza la soglia, dall’altro prevede il fino a; quindi, una discrezionalità in capo al commissario nel trattare in maniera differenziata situazioni che a buon diritto possiamo ritenere che saranno diverse l’una dall’altra. |
PAGINA: 0020 La deputata RAFFAELLA PAITA (PD) (Vedi RS) interviene sull'emendamento 5.300 Braga, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0109 RAFFAELLA PAITA (PD). Grazie, Presidente. Avevamo già detto nell’ambito della discussione che questo sarebbe stato un emendamento importante da approvare e reiteriamo questa richiesta anche in Aula, perché è un intervento a corollario degli aiuti sul trasporto pubblico locale. Chiediamo che i mezzi che sono stati già in qualche modo appaltati nelle varie aziende di trasporto pubblico italiane abbiano come priorità la sede di Genova in caso di necessità. È, come dire, una sorta di emendamento tecnico, che mettiamo a disposizione per l’aiuto dell’azienda genovese che in questo momento, per problemi pregressi e anche per la situazione che si è determinata, avrebbe bisogno di un supporto certamente sul piano finanziario, ma anche organizzativo, e questa ci sembrava una buona proposta per cercare di venirle incontro. Pertanto, chiediamo ancora una volta al Governo di accogliere questa nostra proposta. |
PAGINA: 0020 La deputata RAFFAELLA PAITA (PD) (Vedi RS), VITO CLAUDIO CRIMI (Vedi RS), Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, e il deputato LUCA PASTORINO (LEU) (Vedi RS) intervengono sugli identici emendamenti 8.5 Paita e 8.8 Pastorino. La deputata RAFFAELLA PAITA (PD) (Vedi RS) ritira il suo emendamento, successivamente, la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento 8.8 Pastorino. |
PAGINA: 0110 RAFFAELLA PAITA (PD). Presidente, solo per chiarire che nell’ambito della discussione in Commissione noi abbiamo trovato un’intesa con il Governo, che abbiamo tradotto in un ordine del giorno. Non è il punto al quale avevamo chiesto di arrivare, e cioè il computo del decremento delle aziende in riferimento alla data di entrata in vigore del presente decreto, ma è comunque un passo in avanti, perché questa data viene individuata nel 30 di ottobre. Il Governo ci ha manifestato, nell’ambito della discussione di Commissione, una disponibilità in tal senso; pertanto, se viene confermata questa disponibilità, e chiederei di avere un chiarimento anche in questo consesso, noi siamo disponibili a ritirare il presente emendamento e a mettere, invece, in votazione successivamente l’ordine del giorno che descrivevo. PAGINA: 0110 VITO CLAUDIO CRIMI, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. PAGINA: 0110 LUCA PASTORINO (LEU). Mi fa piacere avere acquisito che il Governo ha interloquito col gruppo del Partito Democratico, mi fa piacere che verrà accolto l’ordine del giorno. A questo punto, ancorché vada tutto bene, non capisco perché non sia accolto l’emendamento. Per cui io chiedo invece di tenerlo, di porlo in votazione. Voteremo sicuramente a favore dell’ordine del giorno. Ho avuto anche io un’interlocuzione con il Governo e aspettavo una risposta; l’ho avuta dalla collega Paita e comunque l’emendamento in votazione ci va. PAGINA: 0111 RAFFAELLA PAITA (PD). Solo per precisare, senza alcuno spirito polemico, che l’interlocuzione con il Governo è avvenuta dentro la Commissione alla presenza anche di rappresentanti della forza politica di LEU, non nelle segrete stanze. Ecco, ci tengo a farlo sapere. |
PAGINA: 0021 Interviene il deputato LUCA PASTORINO (LEU) (Vedi RS). |
PAGINA: 0112 LUCA PASTORINO (LEU). Intervengo brevemente per spiegare il motivo del ritiro dell’emendamento, nel senso che, per gli accordi intercorsi, si è trovata un’altra formulazione per raggiungere comunque l’obiettivo, che era anche quello il mio emendamento, ovvero di portare a Genova o tutta o una parte dell’Agenzia. Quindi abbiamo ritirato l’emendamento in ragione di uno scopo che è stato comunque raggiunto. |
PAGINA: 0021 I deputati RAFFAELLA PAITA (PD) (Vedi RS), MANUELA GAGLIARDI (FI) (Vedi RS), LUCA PASTORINO (LEU) (Vedi RS), TOMMASO FOTI (FDI) (Vedi RS) PATRIZIA TERZONI (M5S) (Vedi RS), ANDREA ORLANDO (PD) (Vedi RS), ROBERTO CASSINELLI (FI) (Vedi RS) e SARA FOSCOLO (LEGA) (Vedi RS) intervengono sul subemendamento 0.12.12.400 delle Commissioni, che la Camera, con votazione nominale elettronica, approva. |
PAGINA: 0112 RAFFAELLA PAITA (PD). Chiediamo di poter sottoscrivere questo emendamento, come abbiamo già chiarito nell’ambito della riunione delle Commissioni. PAGINA: 0113 MANUELA GAGLIARDI (FI). Grazie, Presidente. Si trattava solo di precisare che volevo apporre la mia firma all’emendamento dell’onorevole Fidanza per la sede genovese. PAGINA: 0113 LUCA PASTORINO (LEU). Grazie. anche io, per lo stesso motivo, non l’ho detto nello scorso intervento, ho giustificato il ritiro del mio, ma sono se l’obiettivo è stato raggiunto ne siamo ben lieti. PAGINA: 0113 TOMMASO FOTI (FDI). Sì, signor Presidente anche perché il subemendamento è su un emendamento… PAGINA: 0113 PATRIZIA TERZONI (M5S). Grazie, Presidente. Per il MoVimento 5 Stelle, sottoscrivo l’emendamento 12.12 Foti. PAGINA: 0113 ANDREA ORLANDO (PD). Per esprimere una valutazione positiva, ma non entusiastica, perché io sono convinto che si perda un’occasione e la soluzione desta fortissimi dubbi dal punto di vista della funzionalità, perché spezzare in due una struttura di quel genere non credo che sia un’idea brillantissima, però le condizioni in cui è la città oggi necessitano comunque di un segnale che, in qualche modo, arriva con questa scelta. PAGINA: 0113 ROBERTO CASSINELLI (FI). Grazie, Presidente. Solo per chiedere di potere sottoscrivere il successivo emendamento. PAGINA: 0113 SARA FOSCOLO (LEGA). Grazie, Presidente. Anch’io, a nome del gruppo Lega, chiedo di sottoscrivere il successivo emendamento. |
PAGINA: 0021 Il deputato ENRICO BORGHI (PD) (Vedi RS) interviene sull'emendamento 12.61 Enrico Borghi, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0114 ENRICO BORGHI (PD). Presidente, non illustro l’emendamento, perché è già stato discusso in sede di presentazione: evidentemente se i relatori hanno ritenuto di dare parere contrario, il Governo si assumerà la responsabilità di questa mancata accettazione. Voglio solo far notare al Ministro Fraccaro, che improvvisamente è comparso fra di noi, che se avessimo avuto gli intendimenti con i quali egli oggi ci ha falsamente dipinto, questo emendamento sarebbe stato illustrato debitamente per cinque minuti. È la riprova che non stiamo facendo ostruzionismo, ma stiamo facendo interventi di merito. Naturalmente non ci attendiamo le scuse da parte del Ministro Fraccaro, perché ormai ci siamo abituati a questo modo di procedere. |
PAGINA: 0021 La deputata RAFFAELLA PAITA (PD) (Vedi RS) interviene sull'emendamento 12.0306 Braga, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0114 RAFFAELLA PAITA (PD). Presidente, questo articolo aggiuntivo contiene una proposta molto importante per il territorio genovese, e cioè il tema dell’esenzione del pedaggio autostradale per le ambulanze. È un tema più generale, che riguarda una scelta in tutto il Paese; pensiamo che questa sia un’occasione per poter dirimere una questione controversa, che abbiamo tutti discusso, ognuno nei propri territori, in riferimento ad attività che svolgono una funzione del tutto volontaristica e che sono preziosissime per il Paese. |
PAGINA: 0021 I deputati DAVIDE GARIGLIO (PD) (Vedi RS) e CARLO FIDANZA (FDI) (Vedi RS), VITO CLAUDIO CRIMI (Vedi RS), Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, e la deputata RAFFAELLA PAITA (PD) (Vedi RS) intervengono sugli identici emendamenti 16. 301. Gariglio e 16. 305. Fidanza, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0115 DAVIDE GARIGLIO (PD). Presidente, noi abbiamo presentato questa proposta emendativa, che è un emendamento soppressivo. Perché vogliamo sopprimere la lettera a-ter)? PAGINA: 0115 CARLO FIDANZA (FDI). Presidente, come detto anche dal collega Gariglio, ci troviamo di fronte a un emendamento particolare. Giova, credo, al dibattito parlamentare ricostruire la storia di questo testo. PAGINA: 0116 VITO CLAUDIO CRIMI, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Sarò brevissimo, nell’ottica anche dello spirito di collaborazione con cui si sta svolgendo questa ultima parte su temi che sono rimasti in sospeso. Volevo precisare alcune cose perché rimanga nel dibattito. La legge attualmente prevede che il contributo è determinato annualmente con atto dell’Autorità, giusto perché sia chiaro a tutti, sottoposto ad approvazione da parte del Presidente del Consiglio dei ministri; quindi, ovviamente, l’impegno che prendiamo qua come Governo e che prendiamo anche in maniera chiara nell’approvazione di alcuni ordini del giorno diretti, senza alcuna valutazione di opportunità o altro, è quello di esentare tutte quelle categorie che hanno un basso fatturato, che siano i padroncini o altre categorie, che non hanno bisogno in questo momento di un ulteriore balzello. Questo non c’è dubbio. Per cui, siccome anche il processo di proposta dell’ART passa attraverso una consultazione pubblica, quindi il percorso è questo: l’ART fa una consultazione pubblica con la sua proposta, a seguito della consultazione propone alla Presidenza del Consiglio dei ministri, la Presidenza del Consiglio dei ministri fa i rilievi e l’ART si deve adeguare, non c’è possibilità di andare in deroga a quanto prescritto dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. Quindi posso assicurare, almeno per il Governo, MoVimento 5 Stelle e Lega che non c’è un pericolo per i piccoli trasportatori e le piccole aziende in questo settore in questo momento. PAGINA: 0117 RAFFAELLA PAITA (PD). Presidente, questa è una questione abbastanza controversa e, senza dubbio, anche degli emendamenti presentati, ci sono degli elementi su cui vale la pena riflettere a tutto tondo. Lo dico perché - e mi riferisco in particolar modo al Governo e al sottosegretario Crimi - varrà la pena discutere del tema della funzione dell’ART, che io reputo una funzione importantissima, lo dico e lo voglio ribadire in quest’Aula, rispetto alle modalità di finanziamento complessivo. |
PAGINA: 0022 Il deputato LUCA PASTORINO (LEU) (Vedi RS) e EDOARDO RIXI (Vedi RS), Vice Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, intervengono sull'emendamento 16.400 delle Commissioni, che la Camera con votazione nominale elettronica, approva. |
PAGINA: 0117 LUCA PASTORINO (LEU). Molto brevemente, Presidente, nelle interlocuzioni che ci sono state in queste ore, in queste notti, mi ero permesso di segnalare al Viceministro Rixi la possibilità di aggiungere a questo emendamento delle Commissioni un passaggio che tenesse conto di un’intesa, sentito l’organismo di partenariato per la logistica di trasporti istituito con DM n. 40 del 13 febbraio 2018, attuativo della legge di bilancio 2018, ovvero questo partenariato che comprende anche le associazioni di categoria, quindi AISCAT, Assoporti, Assaeroporti. Ora, questa è una segnalazione che mi sono permesso di passare al Viceministro in ragione di una segnalazione che è arrivata dalla città, che non costa nulla e mi chiedevo se c’era un motivo ostativo e se potevamo recuperarla. PAGINA: 0118 EDOARDO RIXI, Vice Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Grazie, Presidente. Se viene formulata in un ordine del giorno, il parere può essere sicuramente positivo. Il tema è che il procedimento su ART è già codificato, quindi il tema noi lo dovremo affrontare dopo. Oggi quello che noi vogliamo dire in questa sede è che, dal punto di vista del Governo, siccome c’è, si è prevista la consultazione, sia la fase, come ricordava prima il sottosegretario Crimi, di definizione da parte del Consiglio dei ministri, non c’è il rischio di un ulteriore ampliamento di quello che è il perimetro di funzione dell’Autorità; certo che questi aspetti, in un momento successivo, dovranno essere ovviamente approfonditi, però andarlo a inserire non si contempererebbe con la normativa in vigore su ART. Quindi, se viene messo come opzione all’interno di un ordine del giorno, sarà nostra cura fare in modo e verificare che questo passaggio si possa eventualmente fare; nel testo, come emendamento, in questo caso non era possibile introdurlo. |
PAGINA: 0023 Il deputato CARLO SARRO (FI) (Vedi RS) interviene sul suo emendamento 21.304, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0118 CARLO SARRO (FI). Grazie, Presidente. Sarò telegrafico. Naturalmente, c’è un certo rammarico nel verificare che tutti i nostri emendamenti accantonati hanno poi ricevuto parere negativo. Il nostro intento, come era palese, era quello di migliorare il testo, soprattutto per evitare, in sede applicativa, delle difficoltà. |
PAGINA: 0023 I deputati ROBERTO MORASSUT (PD) (Vedi RS), NICOLA STUMPO (LEU) (Vedi RS), ANDREA ROMANO (PD) (Vedi RS), VINCENZA BRUNO BOSSIO (PD) (Vedi RS), CAMILLO D'ALESSANDRO (PD) (Vedi RS), ANNA ASCANI (PD) (Vedi RS), ANDREA DE MARIA (PD) (Vedi RS), ALESSIA MORANI (PD) (Vedi RS), ALESSIA ROTTA (PD) (Vedi RS), ANDREA ORLANDO (PD) (Vedi RS), DAVIDE GARIGLIO (PD) (Vedi RS), FRANCO VAZIO (PD) (Vedi RS), CHIARA GRIBAUDO (PD) (Vedi RS), FRANCESCO CRITELLI (PD) (Vedi RS), NICOLA PELLICANI (PD) (Vedi RS), PIERO FASSINO (PD) (Vedi RS), MICHELE ANZALDI (PD) (Vedi RS), MAURO DEL BARBA (PD) (Vedi RS), CARLA CANTONE (PD) (Vedi RS), COSIMO MARIA FERRI (PD) (Vedi RS), ANTONELLO GIACOMELLI (PD) (Vedi RS), MARIO MORGONI (PD) (Vedi RS), LUCIANO NOBILI (PD) (Vedi RS), ROMINA MURA (PD) (Vedi RS), LUCA RIZZO NERVO (PD) (Vedi RS), BARBARA POLLASTRINI (PD) (Vedi RS), MARTINA NARDI (PD) (Vedi RS), STEFANO CECCANTI (PD) (Vedi RS), ANTONIO VISCOMI (PD) (Vedi RS), MATTIA MOR (PD) (Vedi RS), PATRIZIA PRESTIPINO (PD) (Vedi RS) e CARMELO MICELI (PD) (Vedi RS) intervengono sugli identici emendamenti 25.3 Braga e 25.307 Muroni, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0119 ROBERTO MORASSUT (PD). Grazie, Presidente. Noi con questo emendamento chiediamo la soppressione dell’articolo, sostanzialmente la soppressione dell’articolo. C’è stata una lunga discussione su questa parte del decreto, su Ischia, e alla fine è stata una lunga discussione che si è sviluppata dalla Commissione fino all’ultima riunione del Comitato dei nove ed il Governo ha dovuto, su molti punti, su moltissimi punti, fare macchina indietro. PAGINA: 0120 NICOLA STUMPO (LEU). Dico qualcosa su questa vicenda perché non è un caso che è rimasto in fondo l’articolo 25, con queste ultimi appendici, perché il dibattito è stato lungo, e credo anche che alla fine si sia fatta chiarezza, almeno nel Comitato dei nove. Il Governo ci ha proposto un’ultima riformulazione, che qui non è stata presentata; e non è stata presentata perché ci è stato detto che serviva il consenso di tutti, ma anche quell’ulteriore riformulazione non chiudeva il punto sul quale noi abbiamo continuato ad insistere. Ho fatto una domanda e sono ancora disposto, l’ho detto al sottosegretario Crimi nel Comitato dei nove, che, se si fosse fatta una riformulazione seguendo un principio per il quale mi sarei convinto della bontà, ovvero una casa costruita in zona a rischio sismico o idrogeologico dopo il 1985, quindi condonata nel 2003, con il condono del 2003, qualora dovesse quindi andare a fare nuova richiesta di condono con il condono del 1985, ho detto: se voi mi convincete del fatto che non si può ricostruire, voto l’emendamento. PAGINA: 0120 ANDREA ROMANO (PD). Grazie, Presidente. Penso che questa parte del decreto sia una macchia davvero indelebile, perché il condono Di Maio sporca in maniera gravissima un decreto, ricordiamolo, nato per dare risposte a una città ferita, concepito come una furbata, e, lasciatemelo dire, finisce anche per essere un oltraggio alle 43 vittime del crollo del ponte Morandi. E va detto anche che ogni condono, ogni condono, è una coltellata all’etica pubblica della nostra nazione, Presidente, perché si tratta, di fatto, di un incoraggiamento agli italiani furbi e di un pugno in faccia agli italiani onesti, quelli che rispettano le regole, quelli che costruiscono le case rispettando tutte le regole necessarie. Di questa coltellata e di questo oltraggio, Presidente, questa maggioranza, e in particolare il MoVimento 5 Stelle, e in particolare il Ministro Di Maio, che ha voluto fortemente questa parte del provvedimento per ragioni che rimangono oscure, di tutto questo voi avrete la responsabilità (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0121 VINCENZA BRUNO BOSSIO (PD). Signor Presidente, non possiamo non chiamarlo condono Di Maio, e vorrei dire a quei pochissimi del MoVimento 5 Stelle che provano a dare una interpretazione diversa, la realtà è assolutamente concreta; viene superato quello che non era possibile sanare con il condono del 2003 e si ripristina la possibilità del condono del 1985, ovvero anche di case costruite con vincoli paesaggistici e con rischi di dissesto idrogeologico. Questa, allora, non è altro che un’onestà abusiva. Altro che ostruzionismo, questa è una battaglia di civiltà! Lo dica al Ministro Fraccaro (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0121 CAMILLO D'ALESSANDRO (PD). Grazie, Presidente. In realtà, questo è il condono non edilizio: questo è il condono che condona i condoni, perché con questo condono sì condonano i tre condoni precedenti. PAGINA: 0121 ANNA ASCANI (PD). Grazie, Presidente. L’ho già detto in un altro intervento su questo stesso tema: questo è un chiaro scambio di condoni, un condono fiscale in cambio del condono Di Maio, ma il tema è chi paga. Pagano i cittadini onesti, come in ogni condono. Pagano i cittadini di Genova, che da questo decreto si aspettavano una risposta, non certo una tale presa in giro. Pagano le vittime, pagano tutti i cittadini italiani, che pagheranno con i propri soldi la ricostruzione di abusi edilizi in un territorio colpito dal dissesto idrogeologico. Paga l’Italia intera, che viene offesa dal fatto che il Ministro per i rapporti con il Parlamento si permetta di offendere le opposizioni, per nascondere che avete messo una vergogna dentro un decreto che doveva dare risposte a Genova (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico), e invece dà risposte soltanto alle marchette che dovete fare nel collegio elettorale del Ministro Di Maio. Gli dica di venire in Aula (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico)! PAGINA: 0122 ANDREA DE MARIA (PD). Grazie, Presidente. Siamo arrivati un po’ al punto finale della discussione di questi giorni. Noi abbiamo denunciato a lungo lo scandalo che sta avvenendo in questo Parlamento, e cioè il condono tombale per gli abusi edilizi fatti a Ischia, che, se non saranno accolti questi ultimi emendamenti, il Parlamento approverà. E, fatto gravissimo, la cosa più grave è avere usato la tragedia di Genova per nascondere questo provvedimento così grave; e poi è grave che si premi l’illegalità, è grave che si colpisca l’ambiente e la qualità ambientale, che si espongano le persone al rischio del dissesto idrogeologico e che lo si faccia per una ragione ad personam, e cioè il consenso elettorale a un singolo politico, il Vicepresidente del Consiglio Di Maio (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0122 ALESSIA MORANI (PD). Grazie, Presidente. Il più grande condono edilizio mai visto nella storia di questo Paese (Commenti di deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Peggio della Prima Repubblica, peggio della Seconda Repubblica perché abbiamo appena iniziato la Terza Repubblica quella dei condoni edilizi e quella dei condoni fiscali. Nessuno aveva mai osato tanto in questo Paese, non l’aveva fatto mai nessuno, ci voleva il partito dell’onestà, quello che ha fatto credere ai cittadini che avrebbero cambiato questo Paese ma, in verità, hanno cambiato solamente idea hanno preso in giro i cittadini, l’hanno fatto per una legge ad personam perché questa si chiama condono Di Maio, allora potremmo chiamarla anche legge ad Di Maium perché per soddisfare la fame di voti del Vice Presidente del Consiglio Di Maio è stato confezionato il più vergognoso condono edilizio della storia di questo Paese (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0122 ALESSIA ROTTA (PD). Presidente, sono sicuro che i 5 Stelle voteranno l’emendamento della Lega che blocca il condono generalizzato per Ischia e sono sicuro che ci aiuteranno ad evitare questo scempio. Il condono degli abusi edilizi a Ischia - e lo dico agli amici Cinquestelle - a me non piace mica tanto, io voglio aiutare i terremotati veri, senza sanare e condonare errori di 5-10 anni. Bene questa frase non è mia naturalmente, ma del Vice Premier Salvini. Allora, io mi chiedo, mi interrogo fortemente su come voteranno i colleghi della Lega a fronte di queste dichiarazioni che evidentemente sono solo parole scritte sulla sabbia, ed è questa l’ulteriore vergogna alla quale ci sottoponete, la vergogna con la quale vi siete oggi presentati con la faccia di dire che dopo 70 giorni vi presentate con una decreto scritto con i piedi e nel quale infilate una vergogna qual è il condono di Ischia (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0122 ANDREA ORLANDO (PD). Presidente, questa sera vince il consigliere Nottola, chi è il consigliere Nottola? È il protagonista di un bellissimo film di Francesco Rosi interpretato da Rod Steiger e il film è Le mani sulla città. Un film che finisce con la benedizione di un Ministro e di un cardinale a un progetto di speculazione edilizia. È l’eterno ritorno di questo Paese; è la dimostrazione che demagogia e subalternità ai poteri costituiti vanno sempre a braccetto. Avete promesso la rivoluzione e ci state offrendo la speculazione edilizia; niente di nuovo, purtroppo (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0123 DAVIDE GARIGLIO (PD). Grazie Presidente, votando il condono Di Maio oggi i colleghi parlamentari del gruppo Cinque Stelle e del gruppo Lega lasceranno le loro impronte, le loro minuzie su questo obbrobrio. Ma ci sono altre impronte digitali che troveremo presto perché questo articolo 25 non è uscito dall’ufficio legislativo del Ministero dell’ambiente, questo articolo non è stato scritto nei Ministeri, questo articolo è stato scritto in studi professionali di Napoli che rappresentano gli interessi degli speculatori e che faranno affari grazie a questo articolo. È una vergogna! Vi siete venduti per un pugno di voti e per un pugno di soldi perché troveremo primo o poi il Lanzalone che c’è dietro a questo articolo (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0123 FRANCO VAZIO (PD). Grazie Presidente, era il 28 febbraio del 1985 quando venne approvato il condono voluto da Bettino Craxi; siete riusciti anche a riabilitare questa persona, questo politico, e lo avete fatto nel peggior modo. Voglio fare due osservazioni. La prima: perché Ischia e non anche in altre parti d’Italia perché non è un problema connesso con il terremoto, è connesso con l’inefficienza della macchina amministrativa di quell’isola perché se fossero stati più veloci quei condoni sarebbero stati definiti. La seconda osservazione: mi domando - perché oltretutto non sapete neanche scrivere - sono definite le procedure di condono previo rilascio del parere favorevole da parte dell’autorità preposta alla tutela del vincolo. Mi sapete dire come saprete superare il vincolo paesaggistico in relazione ad opere in deroga e assolutamente in violazione delle misure urbanistiche di Ischia? PAGINA: 0123 CHIARA GRIBAUDO (PD). Grazie Presidente. Noi siamo qui per dirvi che siete ancora in tempo, siete ancora in tempo per evitare il più grande condono della storia della Repubblica del nostro Paese. Allora fermatevi, fermatevi un secondo - lo dico soprattutto al Governo e al Ministro Fraccaro, che finalmente si è deciso a venire in quest’Aula - fermatevi e riflettete su quello che state facendo. Voi avete deciso di abbandonare la strada della legalità per seguire quella della peggior politica clientelare del nostro Paese. Lo diciamo perché voi state per compiere una marchetta elettorale a Di Maio che è vergognosa, facendo, in realtà, tutto meno che un servizio di onestà, quell’onestà che avete invocato sempre in questi anni in quest’Aula e per cui ci avete fatto una testa così, ma di onestà in questo provvedimento non c’è niente (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Abbiate rispetto dei cittadini onesti, per le emergenze ambientali vere, abbiate rispetto per Genova perché con questo decreto, con le emergenze e con Genova, il condono edilizio non c’entra niente (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0124 FRANCESCO CRITELLI (PD). Grazie Presidente, alcuni colleghi, o meglio alcune colleghe del MoVimento 5 Stelle - le chiedo magari di riprendere l’Aula - fanno le foto ai miei colleghi parlamentari del Partito Democratico mentre intervengono per poi condividerle nelle chat interne del gruppo del MoVimento 5 Stelle. Su questo, le chiedo magari di ricordare a tutti che sarebbe vietato dal Regolamento fotografare i colleghi che intervengono (Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ed è inutile che borbottate: è così, leggetevi il Regolamento e poi magari dopo ne parliamo. Quindi, è inutile che fate le foto e poi le condividete nei gruppi. PAGINA: 0124 NICOLA PELLICANI (PD). Grazie Presidente, questo decreto doveva essere il decreto (Commenti del deputato Enrico Borghi)…scusi Presidente… PAGINA: 0124 PIERO FASSINO (PD). La cosa che credo colpisca è che mentre si dice «no» a infrastrutture fondamentali per la vita del Paese - si dice «no» alla TAV, no al Terzo valico, «no» alla Gronda di Genova, «no» al collegamento ad alta velocità tra Verona e Venezia, «no» alla stazione dell’alta velocità a Firenze, «no» alla seconda pista dell’aeroporto di Firenze, «no» al termovalorizzatore di Messina, cioè a opere che tutte sono essenziale per lo sviluppo, però, con grande determinazione, sì costringe il Parlamento ad approvare un condono per ragioni puramente clientelari del Vicepresidente del Consiglio ed è uno sfregio a Genova (Applausidei deputati del gruppo Partito Democratico), perché questo era il decreto per Genova e voi lo state facendo diventare il decreto del condono, e io credo che tutto questo sia particolarmente grave e vi assumete una responsabilità che produrrà ulteriori danni a questo Paese. State governando nel modo peggiore, tradendo i vostri elettori, tradendo i vostri programmi, tradendo quello che voi avete detto ai vostri elettori per chiedere un voto (Applausidei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0125 MICHELE ANZALDI (PD). Grazie, Presidente. Io mi vorrei soffermare su un altro aspetto del condono, l’aspetto sicurezza. Noi diciamo che questo condono permette di costruire in zone a rischio idrogeologico e sismico. Io mi ricordo benissimo, come fosse ieri, forse per il mestiere che faccio, cosa si diceva quella notte di agosto del 2017: non deve accadere più. Fortunatamente non è stata una strage, ma ci sono stati due morti e quarantasette feriti. Forse ci sarà, domani, dopodomani, quando sarà approvato al Senato, qualcuno che festeggerà la sua veranda a Casamicciola, ma noi siamo sicuri che in quella zona, che non sono più gli studiosi, ce lo dice l’esperienza, che è una sua zona a rischio sismico, non accada un’altra disgrazia? Siamo sicuri che poi non abbiamo sulla coscienza la morte di altre persone, di altri bambini? Questo è quello che, secondo me, ci dovrebbe fare riflettere. PAGINA: 0125 MAURO DEL BARBA (PD). Grazie, Presidente è con crescente imbarazzo che prendo la parola, ora, in quest’Aula che, stando ai fatti, mi sembra stia diventando sempre più la terza Camera del Paese. Oramai da tempo, il salotto di Bruno Vespa ha preso il secondo posto e, da ieri, il primo posto lo diamo al sito Facebook del Ministro Di Maio, che si permette di pubblicare questo articolo 29 omettendo il comma 1, omettendo la rubrica, proprio quella parte dell’articolo che va a sancire che si tratta del condono Di Maio. Bene, direi che agli italiani viene raccontata un’altra storia, ma fortunatamente o, in questo caso, sfortunatamente, la vera Camera, la prima Camera è e rimane questa e questo articolo 29 andrà, o andrebbe, a sancire un vergognoso condono, vergognoso non solo perché nascosto nel decreto Genova, ma vergognoso perché uno di noi, un deputato, anche Ministro, spaccia questo …(Applausidei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0125 CARLA CANTONE (PD). Sì, se non lo volete chiamare “decreto vergogna”, abbiate almeno il coraggio di fare una cosa coerente con la discussione di oggi e con i contenuti del decreto e chiamatelo “decreto Ischia” con dentro qualche cosa che riguarda anche Genova. Poi, se proprio non vi va neanche decreto Ischia, ve lo suggerisco, siccome è uno scherzetto che state facendo ai genovesi, e siamo al 31 ottobre, chiamatelo “decreto Halloween”, così almeno la gente capisce che scherzo state facendo a Genova (Applausidei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0126 COSIMO MARIA FERRI (PD). Sì, grazie. Questo decreto può essere chiamato anche “decreto insicurezza “perché tocca la sicurezza del territorio. Con il condono Di Maio si sana un’illegalità e, quindi si introduce una depenalizzazione. Oppure si può chiamare “decreto depenalizzazione” perché, e questo mi stupisce molto, perché si parla tanto di certezza della pena, di sicurezza e, invece, si introducono tre depenalizzazioni: quelle che riguardano il condono e quella relativa ai fanghi, di cui abbiamo parlato ampiamente in questa giornata. E, quindi, non si parli poi di certezza della pena, perché questo è l’esempio di come, invece, si guardi all’illegalità e si incentivi l’abusivismo (Applausidei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0126 ANTONELLO GIACOMELLI (PD). Grazie, Presidente. Può capitare che chi si trova al Governo debba fare scelte difficili. Noi, forse si è capito, non siamo d’accordo con la scelta del condono e con quella dei fanghi, ma devo dire personalmente avrei apprezzato che Di Maio, Toninelli avessero avuto il coraggio di venire qui ad assumersi a viso aperto la responsabilità, anziché negare infantilmente di averlo fatto. Ma quello che più di tutto ferisce e credo scavi un solco tra le istituzioni e i cittadini è che, signor Presidente, il Governo ha preso in ostaggio il dolore di Genova e l’ha usato per incartarci il clientelismo dei condoni e dei fanghi inquinanti (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0126 MARIO MORGONI (PD). Morgoni, signor Presidente. Direi che non possiamo stupirci troppo delle affermazioni del Ministro Di Maio rispetto al fatto che quelle inserite in questo decreto non siano misure che connotano un condono. In effetti, il Ministro Di Maio ha agito, da alcuni anni, con un’accurata ricerca terminologica che è partita dalla presentazione di una proposta di legge che fece nella precedente legislatura, dove si parlava di riabilitazione degli edifici anche nelle aree soggette a vincolo paesistico, di ravvedimento operoso, con un uso attento su termini suadenti, funzionali ad occultare una realtà certamente impresentabile e disgustosa. Ma il capolavoro, il vero capolavoro del Ministro Di Maio sono state le affermazioni, molto recenti pure, che recitano così: “non puoi voltare le spalle a quei cittadini che si ritrovano una casa abusiva a causa di una politica che per anni non ha fatto il suo dovere…” PAGINA: 0126 LUCIANO NOBILI (PD). Grazie Presidente, No, io voglio solo riportare i fatti, in modo che tutti ce l’abbiano chiari, soprattutto i colleghi del MoVimento 5 Stelle. C’è il Vicepresidente del Consiglio dei ministri, che decide di realizzare il più grande condono edilizio degli ultimi vent’anni, decide di realizzarlo nel suo collegio elettorale per pagare chissà quali cambiali relative alla campagna elettorale, e lo fa nascondendolo dentro un decreto nato per sopperire, per fronteggiare un’emergenza che ha visto decine di morti, centinaia di sfollati e imprese in difficoltà. PAGINA: 0127 ROMINA MURA (PD). È immorale, oltre che vergognoso, che abbiate utilizzato Genova e il dramma umano, urbanistico, produttivo che la città vive a partire dal 14 agosto, per fare il condono a Ischia, Ischia, il collegio elettorale del Ministro e Vicepresidente del Consiglio Di Maio, un condono, sì lo dovete sentire, fra i peggiori che conosce la nostra storia repubblicana, che segue a quello Craxi del 1985, a quelli Berlusconi del 1994 e del 2003, un condono, cosa ancora più spudorata, che avete fatto senza metterci la faccia qui in Aula, ma delegando ai sottosegretari silenziosi, che non hanno detto niente al riguardo. PAGINA: 0127 LUCA RIZZO NERVO (PD). Grazie, Presidente. Non era facile immaginarlo, ma siamo a discutere di un vergognoso condono, pur dentro ad un tentativo goffo di negarlo, e dissimularlo da parte delle forze di maggioranza e del MoVimento 5 Stelle in particolare, che capisco provi forse qualche imbarazzo. Un condono in deroga ai vincoli paesaggistici e idrogeologici che si sono consolidati, in una faticosa affermazione di una cultura di tutela ambientale, in questo Paese. Un condono in deroga a ogni minima coerenza, perché quanto promesso in campagna elettorale in tema di onestà e difesa del territorio in un ormai quotidiano esercizio della mutazione adattiva, che consente di dire, a seconda del contesto, che si chiude l’Ilva e poi non si fa, che si blocca il TAP e poi non si blocca, che si premiano gli onesti e poi si fa il condono edilizio tombale. Un condono edilizio nei giorni in cui l’Italia mostra ancora una volta di fronte ai giorni di maltempo la sua fragilità, che ha prodotto ancora morti; e voi rispondete a tutto questo con un condono, il più grande della storia: vergogna (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico)! PAGINA: 0127 BARBARA POLLASTRINI (PD). Presidente, io non so urlare. Nei miei secondi voglio dire una cosa sola: che innanzi alle grandi emergenze - e questo decreto-legge contiene un punto simbolico che è qualcosa di più, è un dramma che ha colpito affetti, famiglie e una città, e quindi un Paese -, di norma istituzioni e classi dirigenti, la buona politica sa unirsi. PAGINA: 0127 MARTINA NARDI (PD). Presidente, non vedo più il Ministro Fraccaro, che si è affacciato all’Aula finalmente. Perché voglio dirgli questo: egli ha scritto nella giornata di oggi una cosa becera, cioè che noi eravamo qui a fare ostruzionismo su Genova. Cosa non vera: noi siamo qui, e lo rivendichiamo, a fare ostruzionismo sul condono (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Su questo rivendichiamo con orgoglio che come Partito Democratico siamo contrari a questo scempio, perché è uno scempio! Perché se volevate fare un’accelerazione, l’accelerazione si poteva fare: si poteva mandare una squadra di tecnici, potevate implementare il personale, potevate rapportare tutto al 1993. Invece avete fatto il 1985! Perché avete fatto il 1985? Perché lo sanno anche i sassi, chiunque è stato in un qualsiasi consiglio comunale… PAGINA: 0128 STEFANO CECCANTI (PD). Mi sembra che si voglia estendere la logica dell’autocertificazione, che avete già proposto a proposito dei vaccini in modo insensato. Qual è il punto? Che i decreti-legge devono essere omogenei. Come si fa a ritenere omogeneo un decreto-legge sorto per Genova, infilandoci dentro Ischia, dove la continuità territoriale fin qui non sembra esserci, lo potete sapere solo voi. L’omogeneità non è data da un’autocertificazione: quelli che fanno un decreto-legge, una legge di conversione, dicono che la cosa è omogenea perché la coprono sotto il manto “emergenze”; con questo criterio allora non si potrebbe mai discutere di vera omogeneità. Voi avete fatto una grave forzatura, inserendo una cosa… PAGINA: 0128 ANTONIO VISCOMI (PD). Presidente, ho molta difficoltà, dopo tutte queste parole, a trovare le parole giuste: mi verrebbe da ripetere per 60 secondi, il tempo che mi è concesso, la parola “vergogna”. Perché erano quelli dell’onesta una volta, ora invece abbiamo fanghi nei campi, idrocarburi diffusi, condoni edilizi, condoni fiscali, SPRAR chiusi, sindaci esiliati, il PIL giù, i disoccupati su, il fatturato ancora più giù, le opere sono ferme ma lo spread corre. La manovra della felicità, dice Di Maio: ma la felicità di chi? Evasori, inquinatori, abusivi. Erano quelli della felicità, sono quelli della infelicità di questo Paese (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0128 MATTIA MOR (PD). Su una tematica così grave come quella del decreto-legge di Genova, pensavamo ci fosse una unità delle forze del Parlamento; invece ci troviamo qui ancora a discutere di due cose che per noi sono gravi allo stesso modo, e che andrebbero eliminate. Ovvero un condono vergognoso, che dimostra come i 5 Stelle da partito ambientalista invece facciano gli interessi di chi ha costruito abusivamente 30 mila case su un’isola che è stata colpita comunque da un terribile terremoto; e avvelenano i campi con un problema di fanghi che con questo condono e con questo decreto-legge “Genova” nulla hanno a che fare. È una vergogna (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0128 PATRIZIA PRESTIPINO (PD). Presidente, io avevo concluso il mio intervento prima dicendo che Di Maio la manina avrebbe dovuto metterla sulla coscienza. Chiedo venia, ho sbagliato: la coscienza uno la può toccare con mano se ce l’ha; e come insegnavano Nietzsche o Oscar Wilde, chi non ha la coscienza è un amorale. Ecco, io penso che chi non ha ritrovato la coscienza per non autorizzare un condono, un condono per 30 mila case abusive a Ischia, o per non avvelenare i campi agricoli con il veleno, penso che la coscienza non solo non ce l’abbia, ma abbia imparato a rinnegarla (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0129 CARMELO MICELI (PD). Presidente, c’è un poeta della mia terra che usava dire: povera patria, e accompagnava questa frase dicendo: com’è misera la vita negli abusi di potere. Ebbene, Presidente, mai come oggi questa frase mi è tornata chiara ed inequivocabile, perché siamo dinanzi al primo caso della storia di un condono ad personam ed amorale. Amorale perché è fatto negli interessi di un soggetto che è riferibile ad un collegio preciso, e lo fa strumentalizzando due tragedie: la prima, il terremoto, che si usa come elemento per riaprire le maglie di una legge che consente la condonabilità; e il secondo, il problema di Genova, la tragedia di Genova. Dinanzi a queste cose, io credo che Battiato probabilmente oggi sarebbe in grado di dare pure un nome e cognome a quei potenti che abusano del loro potere (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). |
PAGINA: 0024 I deputati FEDERICO FORNARO (LEU) (Vedi RS) e ROBERTO MORASSUT (PD) (Vedi RS), intervengono sull'emendamento 25.4 Muroni, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0129 FEDERICO FORNARO (LEU). Presidente, credo che questo emendamento sia una sorta di prova del budino rispetto a quello che ho ascoltato ieri in quest’Aula, e anche oggi, dai colleghi 5 Stelle e non solo. PAGINA: 0130 ROBERTO MORASSUT (PD). Grazie, Presidente. Non c’è dubbio che questo sia un condono, come non c’è dubbio che è un condono del Vicepresidente del consiglio, perché Luigi Di Maio aveva già presentato una proposta di legge nel 2013, è stato ricordato durante il dibattito, cioè questa cosa in fin dei conti non è una novità ed è una foglia di fico dichiarare che è stato inserito nel decreto di Genova in virtù del carattere emergenziale legato al sisma campano, al sisma di Ischia del 2017, perché Di Maio aveva già presentato una proposta di legge del 2013, durante un’Assemblea, un incontro, dei militanti del MoVimento 5 Stelle, proprio ad Ischia, nell’agosto del 2013. E non c’era stato un terremoto, quindi c’era già un’opzione politica clientelare su un certo territorio, su un certo ambito elettorale. Poi è successo quello che è successo, c’è stato il terremoto e si è approfittato con questo provvedimento, questa è una cosa veramente vergognosa perché fa pensare a quello che è successo in altre occasioni, tipo a L’Aquila, tipo a Livorno, dove c’è stato chi a un certo punto ha brindato a quello che era accaduto, cogliendo l’opportunità della tragedia con la prospettiva di fare degli affari. E qui si è utilizzato il sisma, si è utilizzato l’evento drammatico del terremoto di Ischia, per riesumare qualche cosa che non è emergenziale, ma che era già negli intendimenti, che era già nel programma, che era già nel corpo elettorale delle promesse e delle clientele del Vice Presidente del Consiglio. |
PAGINA: 0024 Interviene sull'ordine dei lavori il deputato ENRICO BORGHI (PD) (Vedi RS), al quale rende precisazioni il PRESIDENTE (Vedi RS). |
PAGINA: 0132 ENRICO BORGHI (PD). Presidente… |
PAGINA: 0024 I deputati STEFANIA PEZZOPANE (PD) (Vedi RS) DAVIDE GARIGLIO (PD) (Vedi RS) RAFFAELLA PAITA (PD) (Vedi RS), CHIARA GRIBAUDO (PD) (Vedi RS) e ANTONIO VISCOMI (PD) (Vedi RS) intervengono sull'emendamento 25.309 Muroni, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0132 STEFANIA PEZZOPANE (PD). Grazie, Presidente. Che mai prevalga su questo Parlamento il partito del trolley, quel partito tanto stigmatizzato in passato e oggi così esuberante. Andiamo, invece, al merito, al merito di questo emendamento, di cui io chiedo la sottoscrizione, e al merito dell’articolo 25, su cui noi non a caso stiamo intervenendo, perché quello che noi vogliamo far sapere al Paese - e se a qualcuno non interessa ce ne faremo una ragione - è che la nostra ferma opposizione non è certo al “decreto Genova” e alla iniziativa politica che un Governo serio deve prendere fino in fondo per quella città e per quel territorio colpito. La nostra opposizione è sul fatto che avete usato cinicamente e vergognosamente il “decreto Genova” per inserire altre questioni e, nello specifico, il condono. PAGINA: 0133 DAVIDE GARIGLIO (PD). Grazie, Presidente. Trovo molto curioso che il MoVimento 5 Stelle il progetto di Ischia ce lo aveva in testa da tempo. Da quando c’è stato l’Ischia Urban Forum, il MoVimento 5 Stelle ha iniziato a lavorare sull’abusivismo di Ischia e ha promesso e ha ottenuto i voti a Ischia dicendo: saneremo la situazione. Se voi andate a vedere già i lavori e il progetto di legge presentato dall’avvocato Molinaro all’Ischia Urban Forum, prevedeva che per tutte le domande - lo chiamavano ravvedimento operoso - si facesse riferimento solamente alla più antiquata delle leggi di condono. PAGINA: 0134 RAFFAELLA PAITA (PD). Presidente, quello che noi troviamo davvero sbagliato, e che quindi abbiamo ribadito all’interno di questi emendamenti, è che si proceda dentro un decreto che avrebbe dovuto contenere essenzialmente una questione importante e urgente come la soluzione ai problemi di Genova, e si sia, invece, inserita una vicenda sbagliata, profondamente dannosa per il Paese, e anche, devo dire, qualcosa che non ci aspettavamo per la cultura che era stata manifestata dal MoVimento 5 Stelle fino ad oggi e che davvero ci ha sorpreso, perché siete stati in grado di rimangiarvi tutti i principi ambientalisti che avevate, invece, esaltato… PAGINA: 0134 CHIARA GRIBAUDO (PD). Grazie, Presidente. Veramente noi non riusciamo a capire come è possibile che un partito che ha sempre fatto sua la parola onestà, onestà, onestà, e che in questi anni l’ha fatta risuonare più e più volte in quest’Aula, ci porta oggi a votare un provvedimento in cui viene inserito il peggior condono edilizio della storia del nostro Paese. PAGINA: 0134 ANTONIO VISCOMI (PD). Presidente, grazie. Allora, leggo ovviamente sui social, che sono lo strumento di comunicazione privilegiato dal nostro Governo, ancora un’insistenza del Ministro Toninelli sul fatto che il Partito Democratico insiste in un ostruzionismo che sta bloccando. Il Partito Democratico sta semplicemente chiedendo perché, dovendo scegliere tra vari modelli procedurali per affrontare e regalare un condono agli abusivi di Ischia, abbiate scelto la legge più risalente nel tempo, quella cioè a maglie larghe, e non accettate nessuna discussione e nessuna possibilità di restringere il campo di applicazione di quella legge, anche e soprattutto per quanto riguarda l’incidenza sul paesaggio e sul territorio. |
PAGINA: 0024 Il deputato ROBERTO MORASSUT (PD) (Vedi RS) interviene sull'emendamento 25.600 delle Commissioni, che la Camera, con votazione nominale elettronica, approva. |
PAGINA: 0135 ROBERTO MORASSUT (PD). Grazie, Presidente. Questo emendamento delle Commissioni è frutto di una proposta dell’opposizione. Noi ci asterremo, perché nonostante sia stato accolto durante la discussione - ed è un ulteriore ferretto che abbiamo messo, uno dei tanti che abbiamo posizionato per rendere questo articolo il meno dannoso possibile – però, veramente, tutta questa discussione ha prodotto una situazione paradossale. |
PAGINA: 0025 I deputati ANDREA COLLETTI (M5S) (Vedi RS), CAMILLO D'ALESSANDRO (PD) (Vedi RS), ALESSIA MORANI (PD) (Vedi RS), NICOLA STUMPO (LEU) (Vedi RS), STEFANIA PEZZOPANE (PD) (Vedi RS), ROBERTO GIACHETTI (PD) (Vedi RS), cui rende precisazioni il PRESIDENTE (Vedi RS) e GIANLUCA ROSPI (M5S) (Vedi RS), Relatore per la VIII Commissione, intervengono sull'emendamento 37.309 Colletti, nel testo riformulato. |
PAGINA: 0136 ANDREA COLLETTI (M5S). Grazie Presidente, in primis, accetto la riformulazione proposta dal relatore, ma visto che è anche un emendamento del quale abbiamo cercato, per mesi e mesi, l’approvazione (anzi dal 2017), volevo anche spiegare, con un breve intervento, perché era utile l’approvazione da parte dell’Assemblea. PAGINA: 0136 CAMILLO D'ALESSANDRO (PD). Presidente, questa è una norma, al di là di quello che ha detto il deputato Colletti, che possiamo chiamare la norma dei tre imbrogli: tre imbrogli consuma questa norma. PAGINA: 0137 ALESSIA MORANI (PD). Presidente, per il suo tramite, mi rivolgo a Rixi, perché con quelli del MoVimento 5 Stelle oramai ho perso le speranze. Rixi ha un po’ di cultura di governo del territorio e, quindi, provo a rivolgermi a lui. Se Crosetto, magari fa la cortesia… Scusi… PAGINA: 0138 NICOLA STUMPO (LEU). Guardi, Presidente, stiamo facendo un decreto che doveva chiamarsi Genova. Oggi, a un certo punto, ho letto dei Ministri che si lamentavano, c’era bisogno di fare in fretta per consentire di risolvere il problema di Genova. Ora sono state inserite cose sbagliate e grosse come i condoni. Non mi piace usare queste parole, ma dover approvare delle marchette ad personam diventa una cosa insostenibile, insostenibile. Ora, io lo chiedo al Governo, tramite lei che ha seguito i lavori, e abbiamo fatto un lavoro serio nel Comitato dei diciotto. E ieri, quando ci sono stati problemi, sono stato io a sottoporre la questione e a dire che era falso scaricare sul Comitato dei diciotto ritardi che erano di altra natura. Ora, siccome nel Comitato dei diciotto questa vicenda era stata trattata e non conclusa fino in fondo, non conclusa fino in fondo, chiedo che si mantenga un lavoro serio, serio sui pareri che da il Governo, perché non si è mai dato giudizio favorevole a questa marchetta e chiedo di non concludere il lavoro del Comitato dei diciotto senza averlo riconvocato in materia, con un giudizio che qualcuno può dare a titolo personale, ma non a nome del Comitato dei diciotto. PAGINA: 0138 STEFANIA PEZZOPANE (PD). Il Partito Democratico aveva presentato, sullo stesso argomento, un emendamento a cui non è stata fatta nemmeno la concessione dell’accantonamento, ed è stata scelta, invece, una partita di appartenenza, di ricatto probabilmente, nei confronti di un parlamentare un po’ ribelle per cui, miracolosamente, un parere negativo, nottetempo diventa positivo. Però vorrei fare considerare che avendo nella norma messo trenta chilometri e non avendo nemmeno chiarito se sono strade o se è una distanza lineare, le città abruzzesi di Popoli, Atessa, Guardiagrele, Ortona, Tagliacozzo, Atri e Sulmona vengono estromesse, ingiustamente, vergognosamente, con un emendamento che è di parte, è di collegio e si chiama, secondo il vostro codice… PAGINA: 0138 ROBERTO GIACHETTI (PD). No, Presidente, ho solo bisogno di un chiarimento. Siccome ho ascoltato l’onorevole Stumpo che, nella chiusura del suo intervento, ha detto che vi è stato un parere modificato dalla Bilancio, che si è riunita, ma non si è riunito il Comitato dei nove sul parere definitivo su questo emendamento, volevo solo capire se ho capito male io, oppure come si fa a cambiare il parere del Comitato dei nove senza che si riunisce il Comitato dei nove su questo? PAGINA: 0140 PRESIDENTE. La seduta è ripresa. Chiedo di liberare i banchi del Governo, grazie. PAGINA: 0140 GIANLUCA ROSPI, Relatore per la VIII Commissione. Presidente, ci siamo chiariti sul dubbio che avevamo. Quindi, il parere rimane favorevole. |
PAGINA: 0025 Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati NICOLA STUMPO (LEU) (Vedi RS) e FLAVIO DI MURO (LEGA) (Vedi RS), Relatore per la IX Commissione. |
PAGINA: 0140 NICOLA STUMPO (LEU). Grazie, Presidente. Intervengo soltanto per annunciare il voto contrario sull’emendamento. È un voto contrario sebbene in passato qualcuno di noi abbia votato gli emendamenti del collega Colletti perché lasciato solo dal suo partito, allora per un fatto di umanità qualche volta li abbiamo votati. Avete scelto forse il momento peggiore e anche il peggiore degli emendamenti che l’onorevole Colletti ha prodotto nella sua attività parlamentare per dargli un giudizio positivo, perché questo emendamento non solo creerà problemi - non solo creerà problemi! - ma sarà frutto di qualche ricorso, perché per ciò che riguarda gli ospedali a 30 chilometri non è spiegato se sono a 30 chilometri lineari o a 30 chilometri di strada, fatte salve anche le strade sterrate magari e qualcos’altro (oppure se si arriva). |
PAGINA: 0026 La seduta, sospesa alle 21,30, è ripresa alle 21,50. |
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PAGINA: 0026 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ROBERTO FICO (Vedi RS) |
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PAGINA: 0026 Il deputato GIANLUCA ROSPI (M5S) (Vedi RS), Relatore per la VIII Commissione, interviene per confermare il parere favorevole della Commissione sull'emendamento 37.309 Colletti, nel testo riformulato. |
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PAGINA: 0026 Il deputato NICOLA STUMPO (LEU) (Vedi RS) interviene sull'emendamento 37.309 Colletti, nel testo riformulato, che la Camera, con votazione nominale elettronica, approva. |
PAGINA: 0140 Quando le cose si fanno male per fare delle “marchette” almeno bisogna avere l’intelligenza, nel farle male, di essere precisi e farle bene. Allora, se ci fosse un minimo di intelligenza da parte del Governo forse potrebbe cambiare o chiedere cinque minuti per riformulare una nuova versione. Io voterei lo stesso contro, ma almeno si scrivessero 30 chilometri lineari o con il compasso, come si fa quando si misurano le strade a distanza. Altrimenti, di questa norma ne parleranno in tutti i tribunali di tutti i crateri d’Italia e non mi sembra che si faccia un buon servizio. |
PAGINA: 0027 (Esame degli ordini del giorno) (Vedi RS) |
PAGINA: 0141 (Esame degli ordini del giorno - A.C. 1209-A) |
PAGINA: 0027 PRESIDENTE (Vedi RS). Dà conto di un ordine del giorno dichiarato inammissibile dalla Presidenza. |
PAGINA: 0141 PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli ordini del giorno presentati (Vedi l'allegato A). Avverto che la Presidenza non ritiene ammissibile, ai sensi dell’articolo 89, comma 1, del Regolamento, in quanto estraneo alla materia del provvedimento, l’ordine del giorno n. 9/1209-A/109 Benedetti, che prevede la promozione di una campagna di informazione sui danni all’ecosistema derivanti da oggetti e sostanze gettate negli scarichi domestici. |
PAGINA: 0027 VITO CLAUDIO CRIMI, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri (Vedi RS). Esprime il parere del Governo sugli ordini del giorno presentati. |
PAGINA: 0141 VITO CLAUDIO CRIMI, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Grazie, Presidente. Presidente, se mi consente e apprezzando le circostanze un po’ particolari, voglio comunicare che è intenzione del Governo di accogliere quasi la totalità degli ordini del giorno, ad eccezione di un elenco di ordini del giorno, che leggerei in ordine numerico, che sono accolti come raccomandazione. |
PAGINA: 0027 Intervengono i deputati PATRIZIA TERZONI (M5S) (Vedi RS),ENRICO BORGHI (PD) (Vedi RS), MICHELE ANZALDI (PD) (Vedi RS), DARIO BOND (FI) (Vedi RS), ANDREA ROMANO (PD) (Vedi RS), NICOLA PELLICANI (PD) (Vedi RS), GIOVANNI DONZELLI (FDI) (Vedi RS), LAURA CANTINI (PD) (Vedi RS), SIMONE BALDELLI (FI) (Vedi RS), LUCA PASTORINO (LEU) (Vedi RS), ELENA CARNEVALI (PD) (Vedi RS), ROBERTO PAOLO FERRARI (LEGA) (Vedi RS), VINCENZA BRUNO BOSSIO (PD) (Vedi RS), MARIA CHIARA GADDA (PD) (Vedi RS), ROSSANO SASSO (LEGA) (Vedi RS), ANDREA ORLANDO (PD) (Vedi RS), FEDERICO FORNARO (LEU) (Vedi RS), STEFANIA PEZZOPANE (PD) (Vedi RS), ROGER DE MENECH (PD) (Vedi RS), LUCA DE CARLO (FDI) (Vedi RS), RAFFAELLA PAITA (PD) (Vedi RS), LUCIANO NOBILI (PD) (Vedi RS), ANTONIO TASSO (MISTO-MAIE) (Vedi RS), MANUELA GAGLIARDI (FI) (Vedi RS), CARLO FIDANZA (FDI) (Vedi RS), ELISABETTA RIPANI (FI) (Vedi RS), ALESSIA ROTTA (PD) (Vedi RS), ROBERTO GIACHETTI (PD) (Vedi RS), WALTER RIZZETTO (FDI) (Vedi RS), MONICA CIABURRO (FDI) (Vedi RS), ROBERTO PELLA (FI) (Vedi RS) e VITO CLAUDIO CRIMI (Vedi RS), Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, e EDOARDO RIXI (Vedi RS), Vice Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. |
PAGINA: 0142 PATRIZIA TERZONI (M5S). Sì, accetto, anche perché dovrebbe essere già in legge di stabilità, se non erro. PAGINA: 0142 ENRICO BORGHI (PD). Presidente, noi, ad eccezione di alcuni ordini del giorno, su cui interverranno i primi firmatari, che quindi chiederanno la parola, accettiamo gli altri. PAGINA: 0142 MICHELE ANZALDI (PD). Grazie, Presidente. Mi scusi, volevo un chiarimento: il mio ordine del giorno n. 9/1209-A/22 è stato accolto come raccomandazione. Siccome è preciso identico al n. 9/1209-A/49 a firma Federico e Rospi, che invece è stato accolto, volevo capire la ratio, la differenza. PAGINA: 0142 DARIO BOND (FI). Grazie, Presidente. Al di là di tutto, per quel che può contare un ordine del giorno, accetto quello che mi avete dato. Non capisco tanto bene, ma insomma. PAGINA: 0143 ANDREA ROMANO (PD). Presidente, grazie. Ringrazio anche il Governo per la raccomandazione, però, senza ironia, abbiamo imparato in questi mesi un po’ a diffidare delle vostre raccomandazioni, che spesso valgono meno della carta su cui sono scritte, d’altra parte come le vostre promesse elettorali. Qui parliamo di una cosa seria e drammatica, e serio e drammatico è anche il provvedimento di cui abbiamo parlato. L’alluvione di Livorno, settembre 2017, comuni di Livorno, Rosignano, Collesalvetti, nove morti, otto morti direttamente per l’alluvione. Il sindaco di Livorno del MoVimento 5 Stelle indagato per omicidio colposo plurimo, decine, centinaia di cittadini, decine di imprese…se il Presidente mi fa la cortesia… PAGINA: 0143 NICOLA PELLICANI (PD). Credo che si tratti di un ordine del giorno molto importante perché punta a introdurre misure volte a rilanciare l’economia nelle città portuali, quindi non solo a Genova ma anche a Livorno, Venezia, Civitavecchia, nonché in tutti i porti che sono dotati anche di un retroporto, introducendo le ZLS, quindi è un invito al Governo, nella prossima legge di stabilità, ad introdurre queste misure. Credo quindi che questa sia una misura, un ordine del giorno che il Governo possa accogliere. Se non c’è la disponibilità, però, come dire, accolgo la raccomandazione. PAGINA: 0144 GIOVANNI DONZELLI (FDI). Grazie Presidente. Io sono a chiedere al Governo, se possibile, di provare a modificare il parere perché provo a spiegare brevemente di cosa si tratta. L’Agenzia nazionale per la sicurezza e le ferrovie, istituita nel 2008, che ha sede in Toscana e che già lavora a Firenze, ha un ruolo nevralgico, importante per la sicurezza e le ferrovie. Nel frattempo ha garantito un elevato livello di efficacia, di sicurezza, di indipendenza anche per un’agenzia di questo genere, così importante; l’allontanamento dalla Toscana di questa sede potrebbe portare inevitabilmente anche alla perdita di competenze e professionalità per la stessa Agenzia. Sarebbe un rischio per la sicurezza delle nostre ferrovie, sarebbe un far ripartire da capo un lavoro che già si sta svolgendo, quindi, comunque sarebbe un danno per la sicurezza delle ferrovie e per lo stesso Stato italiano. PAGINA: 0145 LAURA CANTINI (PD). Grazie, Presidente. Il mio ordine del giorno è analogo e affronta lo stesso tema di quello del collega Donzelli, che è stato illustrato precedentemente. Non rientro perciò nel merito ma è esattamente lo stesso tipo di impegno quello che si chiede al Governo, cioè quello appunto di mantenere, ove possibile, la sede di Firenze nell’ambito della riorganizzazione dell’Agenzia nazionale. Pertanto, chiederei di avere lo stesso tipo di risposta, quindi “valutando l’opportunità di…”, in modo tale da avere l’analogia con la stessa risposta che il Governo ha dato a quello del mio collega Donzelli. PAGINA: 0145 SIMONE BALDELLI (FI). Grazie Presidente. Di solito l’accoglimento come raccomandazione degli ordini del giorno avviene in circostanze che inducano il Governo ad una maggiore prudenza rispetto agli ordini del giorno che il Governo si sente di accogliere tout-court. Ora il contenuto di questo ordine del giorno è relativo al fatto che tra meno di due ore scade il termine per la presentazione delle domande per la cosiddetta ricostruzione pesante e se la mia non è un’informazione sbagliata, il commissario nella giornata di ieri - io ho ricevuto notizia di questa esigenza qualche giorno fa, l’ordine del giorno l’ho depositato ieri - dovrebbe già aver fatto l’ordinanza che risolve questo problema e che però non è stata pubblicata A maggior ragione non mi sembrava un ordine del giorno su cui ci fosse la necessità della prudenza dell’accoglimento come raccomandazione. Purtuttavia per me va bene che sia stato accolto come raccomandazione, però se la mia è un’informazione sbagliata per carità chiedo scusa, ma se è il Governo a non avere l’informazione giusta, allora, probabilmente c’è qualcosa che non funziona nella catena di comando. Grazie PAGINA: 0146 LUCA PASTORINO (LEU). Grazie Presidente, accetto la raccomandazione, anche perché se lo mettessimo in votazione probabilmente prenderei un altro voto contrario, poi è anche tardi, visti tutti i pareri favorevoli che abbiamo ottenuto, non vorrei fare… e comunque sono intervenuto, al di là della battuta, perché qui si tratta di cassa integrazione in deroga, di aumentare i mesi e anche le risorse, quindi la raccomandazione mi sembra un po’ riduttiva. Diciamo che se pensiamo a come è arrivato qui il decreto (laddove la cassa integrazione non c’era), oggi ce n’è un po’, quindi dovremmo essere già soddisfatti, però io ribadisco che questo è un tema fondamentale per i tanti lavoratori in difficoltà oggi e per le imprese. PAGINA: 0146 ELENA CARNEVALI (PD). Grazie Presidente, mi rivolgo in particolare al sottosegretario Crimi perché credo che sia quello che più ha seguito la discussione in particolare sulla questione del ponte di Genova e del ponte di Calusco Paderno. Io chiederei di riuscire a trasformarlo almeno in un ordine del giorno e dargli lo stesso rango dell’ordine del giorno a firma Mandelli; abbiamo fatto lo stesso lavoro, ci siamo anche dati una parola che in quest’Aula avevo definito “parola tra gentiluomini”, a fronte della indisponibilità del Governo rispetto alla possibilità di dare ristoro ai comuni in particolare e alle imprese, ma anche ai cittadini che per due anni si troveranno nella condizione di non avere una mobilità ordinaria e soprattutto avendo un impatto negativo sulle economie; adesso questo ordine del giorno viene accolto come raccomandazione: vedete quale riformulazione si può fare, ma vorrei che fosse accolto. PAGINA: 0147 ROBERTO PAOLO FERRARI (LEGA). Grazie, Presidente per dare sostegno alle parole della collega Carnevali, come avevamo peraltro manifestato durante la discussione annuncio, nella riformulazione, era stata… PAGINA: 0147 VINCENZA BRUNO BOSSIO (PD). Vorrei chiedere al sottosegretario Crimi, ma anche al Vice Ministro Rixi: noi - parlo anche a nome dei colleghi - abbiamo proposto, in più versioni, due emendamenti, prima nelle Commissioni riunite - ed era stato considerato inammissibile perché non si trattava di ponti - e poi in Aula, dove abbiamo messo anche dentro le infrastrutture e i ponti, ma è stato dichiarato lo stesso inammissibile. Oggi, questo ordine del giorno, firmato da colleghi della Calabria, del Veneto, del Trentino, della Sicilia, della Sardegna, del Lazio, della Puglia e della Liguria, pone il problema, l’emergenza più importante in questo momento, che è l’emergenza maltempo, che ha purtroppo creato una situazione di dissesto gravissimo e anche dei morti. Qui si chiede una cosa molto semplice, ma credo che sia inevitabile, anche se non è accolto in questo decreto emergenza: prevedere la possibilità di inserire misure ad hoc finalizzate a dare sostegno e supporto ai territori delle regioni colpite dagli eventi calamitosi registrati sino al mese di ottobre 2018, e a porre le condizioni di interventi strutturali da prevedere all’interno della legge di stabilità per l’anno 2019. PAGINA: 0148 MARIA CHIARA GADDA (PD). Grazie Presidente, io desidero ringraziare il Governo per avere derubricato l’ordine del giorno n. 9/1209-A/47 Cenni a semplice raccomandazione, perché evidenzia in modo molto plastico la volontà del Governo di non risolvere una materia delicata e urgente come quella dei fanghi da depurazione per l’utilizzo in agricoltura, come è stato evidente nella discussione di queste ore, avvenuta in Aula, ma non soltanto. Una discussione che ha impegnato il Paese nei media, in tutte le associazioni di volontariato, di categoria e di rappresentanza che si sono impegnati su questo tema. PAGINA: 0149 ROSSANO SASSO (LEGA). Grazie, Presidente. Appare, però, riduttivo ridurre a raccomandazione la mia richiesta. Vi spiego il perché. Parliamo di danni causati da eventi atmosferici imprevisti, non di questi giorni ma di sette mesi fa, per cui la mia terra, la Puglia, ha patito dei danni ingenti all’agricoltura. Oltre al danno, ha patito anche una beffa, quella che la giunta della mia regione, la giunta regionale della Puglia, non ha presentato in tempo utile la richiesta per lo stato di calamità, quindi perdendo i benefici previsti dalla legge. Quindi, non vorrei che gli agricoltori pugliesi, oltre al danno, dovessero subire la beffa. PAGINA: 0149 ANDREA ORLANDO (PD). Signor sottosegretario, francamente o dite di sì o dite di no, perché io sto chiedendo sostanzialmente di prevedere un fondo per verificare la tenuta statica e finanziare i privati e il pubblico dopo i fatti di Genova. La raccomandazione non capisco che cosa esattamente voglia dire: posso capire una riformulazione, ma una raccomandazione mi pare onestamente non comprensibile. PAGINA: 0149 FEDERICO FORNARO (LEU). Chiederemmo se fosse possibile la formulazione “impegna il Governo a valutare l’opportunità di istituire”; e quindi non come raccomandazione, ma come ordine del giorno. PAGINA: 0150 STEFANIA PEZZOPANE (PD). Presidente, francamente rimango un po’ perplessa in relazione all’accoglimento come raccomandazione, perché su questo ordine del giorno, che riguarda esclusivamente gli obiettivi per la ricostruzione delle aree terremotate, molti dei punti addirittura sono punti che dai rappresentanti del Governo sono stati considerati cose ormai già fatte e già inserite nella legge di bilancio. Io credo che si potrebbe fare uno sforzo in più, considerando il tema, considerando che ne abbiamo parlato tanto, e che sui singoli punti c’era un impegno addirittura a fare in legge di bilancio. PAGINA: 0150 ROGER DE MENECH (PD). Presidente, questo ordine del giorno parla della gravissima situazione che stava vivendo il Veneto in questo momento, e in particolare la mia provincia, la provincia di Belluno. Parla quindi dell’emergenza maltempo, di danni ingentissimi; do anche una notizia luttuosa, perché le vittime nella mia provincia sono salite a tre proprio in queste ore. Io accetto la raccomandazione, ma dicendo al Governo una cosa molto chiara: questa gente ha bisogno di risposte concrete; e quindi saremo molto vigili nella prossima legge di bilancio, perché credo che la situazione sia talmente drammatica - uso questo termine - che il Governo deve assolutamente intervenire con dei provvedimenti puntuali, e soprattutto con lo stanziamento delle risorse necessarie. Siccome a noi montanari basta una stretta di mano, accetto la raccomandazione, ma saremo vigili che questa raccomandazione sia effettivamente, e poi si trasformi, come dicevo, negli stanziamenti necessari per le nostre genti (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0150 LUCA DE CARLO (FDI). Presidente, chiedo di sottoscrivere anch’io l’ordine del giorno del collega De Menech. PAGINA: 0151 RAFFAELLA PAITA (PD). Presidente, senza dilungarmi, perché abbiamo parlato di questa questione ripetutamente nel corso della discussione. Stiamo parlando della vicenda della cosiddetta zona arancione, quindi di tutti quegli abitanti e quelle imprese che non sono collocati nella zona rossa, ma stanno nella zona adiacente al ponte, e che hanno manifestato ripetutamente (sono questioni che il Governo conosce benissimo) l’esigenza di avere un supporto, un aiuto, perché hanno comunque avuto ricadute molto significative dal crollo del ponte. PAGINA: 0151 LUCIANO NOBILI (PD). Io non so se il Viceministro Rixi o il sottosegretario Crimi hanno letto con attenzione quello che c’è scritto nell’ordine del giorno, perché l’accoglimento come raccomandazione rischia di somigliare ad una presa in giro, l’ennesima su Genova, l’ennesima sulla questione della Gronda. Io non voglio fare polemica, non ripercorrerò qui quello che si è detto in questi mesi sulla vicenda della Gronda.; vado solo a ieri, ieri l’ultima versione del Ministro Toninelli. Il Ministo Toninelli solo ieri ha detto: noi siamo politicamente contro la realizzazione della Gronda; e ha aggiunto: il progetto non c’è, non c’è niente, siamo fermi sulla Gronda. PAGINA: 0153 ANTONIO TASSO (MISTO-MAIE). Grazie, Presidente. Ritengo che questo ordine del giorno contenga elementi di rilevante importanza, quando chiede di assumere opportune iniziative istituzionali normative per promuovere l’adeguamento impiantistico che consenta a tutte le regioni del Paese la piena autosufficienza in relazione alla gestione dei fanghi di depurazione e delle acque reflue. A questo punto, però, chiedo la disponibilità del Governo di accogliere l’ordine del giorno con l’aggiunta della proposizione “a valutare l’opportunità di”. PAGINA: 0154 MANUELA GAGLIARDI (FI). Sì, grazie, Presidente. Questo ordine del giorno riguarda lo stato di emergenza… PAGINA: 0154 CARLO FIDANZA (FDI). Grazie, Presidente. Solo per chiedere di poter sottoscrivere questo ordine del giorno. PAGINA: 0154 ELISABETTA RIPANI (FI). Grazie, Presidente. Accetto ma il Governo dia seguito a questa raccomandazione con celerità e con responsabilità, perché l’eccezionale ondata di maltempo che ha piegato in due il nostro Paese ha flagellato la Toscana e, in particolar modo, in Toscana ha messo in ginocchio intere province, tra cui la provincia di Grosseto che è stata colpita nell’entroterra, è stata colpita nelle isole ma, in particolar modo, nella fascia costiera, dal comune di Follonica fino al comune del Monte Argentario. Bombe d’acqua, mareggiate e raffiche di vento fino a 170 chilometri orari che hanno creato uno scenario apocalittico. Noi siamo in fase di ricognizione dei danni e la situazione che si è aperta è una situazione estremamente drammatica. È stato colpito il turismo, è stata colpita l’agricoltura e ci sono stabilimenti balneari letteralmente distrutti. Abbiamo tratti di costa che sono stati letteralmente inghiottiti dal mare e tutti quelli che sono i settori nevralgici della nostra economia sono stati pesantemente colpiti. La provincia di Grosseto si è attivata immediatamente per richiedere lo stato di calamità naturale. Il presidente della regione Toscana ha firmato l’atto che decreta lo stato di emergenza regionale e la protezione civile ha attivato la colonna mobile regionale per supportare tutte le strutture operative regionali dei vigili del fuoco. PAGINA: 0155 ALESSIA ROTTA (PD). Presidente, chiedo la stessa cosa perché l’ordine del giorno riguarda la stessa cosa ed è sottoscritto tra l’altro - colgo l’occasione - anche dall’onorevole Ferri e, quindi, chiedo al sottosegretario o al Viceministro Rixi di fare la stessa cosa. PAGINA: 0155 ROBERTO GIACHETTI (PD). Presidente, voglio sottoscrivere questo ordine del giorno. PAGINA: 0156 WALTER RIZZETTO (FDI). Grazie, Presidente. Sottosegretario, all’interno del decreto in esame ci sono evidentemente anche misure rispetto alla sicurezza della rete nazionale infrastrutture e trasporti. Ritengo di non poter accettare un impegno così debole da parte dell’Esecutivo. In due anni circa 6500 autobus scolastici, quindi che trasportano bambini, sono stati multati perché non rispettavano le norme di sicurezza. Si parla di pneumatici lisci, si parla di cinture di sicurezza non funzionanti, si parla di guasti ai freni, si parla di uscite di sicurezza inagibili. Questo è un semplice ordine del giorno che va di fatto a prendere una sorta di iniziativa in termini di indicazione all’Esecutivo affinché questi autobus, che - lo rinnovo - trasportano minori, trasportano bambini, trasportano i nostri figli tutti i giorni su e giù per l’Italia, possano essere resi più sicuri. Lo rinnovo: 6.500 multe nel giro di due anni. Quindi, Presidente, non accetto un impegno così debole da parte del Governo. Qualora non dovesse cambiare la valutazione, lo mettiamo tranquillamente ai voti e dopo vediamo chi vota a favore e chi vota contro. PAGINA: 0156 MONICA CIABURRO (FDI). Grazie, Presidente. Voglio anch’io sottoscrivere l’ordine del giorno. PAGINA: 0156 ROBERTO PELLA (FI). Grazie, Presidente. Credo che il Viceministro Rixi probabilmente rivedrà la posizione. Quindi, sono a chiedere conferma al Governo. PAGINA: 0156 VITO CLAUDIO CRIMI, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Presidente, possiamo rivalutarlo come ordine del giorno con una riformulazione: “a valutare l’opportunità, nell’ambito degli equilibri di finanza pubblica, di prevedere risorse finanziarie aggiuntive volte a finanziare (…)” e lasciarlo in questi termini. E al secondo capoverso “a valutare l’opportunità di prevedere (…)” anche per il secondo capoverso. |
PAGINA: 0028 (Dichiarazioni di voto finale) (Vedi RS) |
PAGINA: 0156 (Dichiarazioni di voto finale - A.C. 1209-A) |
PAGINA: 0028 Intervengono per dichiarazione di voto finale i deputati BRUNO TABACCI (MISTO-+E-CD) (Vedi RS), ALESSANDRO COLUCCI (MISTO-NCI-USEI) (Vedi RS), ANTONIO TASSO (MISTO-MAIE) (Vedi RS), EMANUELA ROSSINI (MISTO-MIN.LING.) (Vedi RS), LUCA PASTORINO (LEU) (Vedi RS), CARLO FIDANZA (FDI) (Vedi RS), GIORGIO MULÈ (FI) (Vedi RS), RAFFAELLA PAITA (PD) (Vedi RS), FRANCO VAZIO (PD) (Vedi RS), ANDREA ORLANDO (PD) (Vedi RS), GRAZIANO DELRIO (PD) (Vedi RS), UGO PAROLO (LEGA) (Vedi RS), FRANCESCO D'UVA (M5S) (Vedi RS) e ROSSELLA MURONI (LEU) (Vedi RS). |
PAGINA: 0157 BRUNO TABACCI (MISTO-+E-CD). Signor Presidente, rappresentanti del Governo, spiace non poter votare questo decreto-legge soprattutto per Genova e per il significato che questa tragedia assurda ha assunto per il nostro Paese. Aggiungo che avrebbe meritato un provvedimento dedicato ed è stato un errore avere previsto un decreto-legge che ha messo insieme cose che non avevano il carattere di omogeneità. PAGINA: 0157 ALESSANDRO COLUCCI (MISTO-NCI-USEI). Presidente, onorevoli colleghi, membri del Governo, dico subito che il decreto-legge sul quale ci apprestiamo a votare non è il decreto-legge urgente per l’emergenza creatasi a Genova e in tutta la Liguria. Di decreti urgenti, infatti, ne abbiamo visti ben cinque in queste settimane. Quello su cui voteremo non è il decreto-legge agitato dalle mani del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte in piazza a Genova un mese dopo la tragedia, era il 14 settembre. Quello che c’era scritto su quei fogli, probabilmente nulla, non lo abbiamo mai saputo. PAGINA: 0160 ANTONIO TASSO (MISTO-MAIE). Grazie Presidente, Governo, onorevoli, colleghe e colleghi. La componente MAIE del gruppo Misto voterà a favore di questo provvedimento in discussione, un provvedimento di estrema importanza e improcrastinabile urgenza, senza la cui approvazione la città di Genova non potrà essere aiutata. Facendo parte della Commissione trasporti e avendo partecipato alla missione a Genova di qualche mese fa, ho potuto constatare di persona quanto sia drammatica la situazione dei cittadini di colpo privati di un pezzo significativo della propria vita, di quanto sia commercialmente e produttivamente danneggiata l’azione di una città, la cui attività dipende notevolmente dalla portualità, che ha bisogno di collegamenti efficaci, efficienti, scorrevoli. Ho potuto constatare quanto sia ammirevole la dignità di coloro che hanno subito questa tragedia, e che appena superato lo shock iniziale, hanno intrapreso una fitta interlocuzione con le autorità, anch’esse pronte, disponibili, efficaci, per fronteggiare un’emergenza dalle proporzioni terrificanti. Quindi voteremo a favore del decreto-legge n. 109 del 2018, seppur con qualche perplessità su alcuni articoli, per i quali abbiamo cercato di fornire il nostro contributo propositivo, con emendamenti e ordini del giorno presentati dalla collega Benedetti e dal sottoscritto: a nostro avviso, e con un pizzico di sana presunzione, iniziative di buonsenso e di lungimiranza. PAGINA: 0160 EMANUELA ROSSINI (MISTO-MIN.LING.). Nel decreto-legge sono esclusi i condannati per mafia e riciclaggio dal condono di Ischia: non era scontato, per questo lo dico. L’opposizione ha fatto il suo dovere nel corso del lungo dibattito che abbiamo avuto, ed ha contribuito a migliorare molte parti del decreto-legge. Dopo 34 ore di Aula siamo giunti quindi al voto su questo decreto-legge, che prevede anche interventi per le zone terremotate del 2016-2017. Non tutto va bene in questo decreto-legge, anzi, ma andavano date risposte. La politica deve pur anche fare, non solo promettere. Dedico il mio voto favorevole alla città di Genova. PAGINA: 0161 LUCA PASTORINO (LEU). Grazie, Presidente. Invece io sono qua per annunciare il voto contrario del mio gruppo, lo dico con grande amarezza, lo dico percependo un grande tradimento da questo percorso, che è iniziato il 14 agosto a seguito di un evento che ha colpito in modo clamorosamente inaspettato e clamorosamente ampio la mia città, la sua economia, le sue persone, i suoi lavoratori, per cui l’iter che ne è scaturito ci ha sbalorditi per tanti aspetti, soprattutto per la prima fase. E questa era una cosa che dovevamo fare tutti insieme, dove le bandiere politiche dovevano essere accantonate e in effetti eravamo partiti bene, perché ricordo, lo ricorderà anche il Presidente Fico, la riunione in Prefettura a Genova. Lei stesso convocò e mi fece molto piacere una riunione dei capigruppo alla quale partecipai delegato dal capogruppo Fornaro, il Governo c’era, c’era Conte, c’era Toninelli, c’era il Vice Premier Di Maio, insomma era un buon segnale di vicinanza alla città, che poi è durato fino alla fase dei funerali, che sono stati un momento particolarmente impegnativo per tutti. PAGINA: 0163 CARLO FIDANZA (FDI). Grazie, Presidente. Colleghi, membri del Governo, noi c’eravamo il giorno dei funerali delle quarantatré vittime del ponte Morandi, c’era una nostra delegazione e siamo rimasti profondamente colpiti dal fatto che nella tragedia, nel lutto, nel dolore di una intera città, di un’intera nazione c’era un segnale positivo che emergeva, la fiducia nelle istituzioni, le istituzioni locali, che avevano reagito molto bene in quelle prime ore dopo il disastro: il comune di Genova, la regione Liguria, e anche la fiducia nel Governo, che veniva visto come un punto di riferimento per dare risposte certe e rapide ai cittadini di una città ferita, una comunità intera che piangeva i suoi morti, ma aveva già voglia di ripartire. E c’eravamo quando, nei giorni successivi, il Ministro Toninelli ha cominciato a dichiarare la qualunque, a prodursi in una serie di dichiarazioni, a nostro avviso avventate, segno sicuramente della volontà di intervenire immediatamente, ma altrettanto segno di dilettantismo, di pressappochismo di tanti atteggiamenti spesso un po’ ideologici che cozzavano con la realtà, cozzavano con quelli che erano i bisogni concreti di una città che appunto voleva ripartire. PAGINA: 0166 GIORGIO MULE' (FI). Signor Presidente, sparuti rappresentanti del Governo, onorevoli colleghi, Genova e l’Italia meritavano una risposta veloce, certa, rassicurante. Oggi invece… PAGINA: 0169 RAFFAELLA PAITA (PD). Presidente, questa vicenda potrebbe riassumersi in due pagine, una bellissima e una vergognosa: quella bellissima è l’immagine che ancora serbo dell’audizione con don Moretti… PAGINA: 0171 FRANCO VAZIO (PD). Grazie, Presidente. Il 14 agosto è crollato un ponte a Genova con 43 morti ed è una ferita - è stata una ferita - non solo per la Liguria ma per tutto il Paese. Noi, a cominciare dalla Liguria, abbiamo immediatamente dato una vicinanza alle istituzioni locali, alla regione e al comune, benché non fossero rappresentate da forze politiche a noi vicine, perché ritenevamo che dovesse essere privilegiata la vicinanza e l’assistenza ad una comunità gravemente colpita. Due giorni dopo - e non due mesi dopo, come è avvenuto per opera del Governo - noi abbiamo indicato che fosse il sindaco di Genova il commissario prefettizio da nominare e lo abbiamo detto pubblicamente, assumendoci anche una responsabilità sotto questo profilo. Il Governo c’è arrivato due mesi dopo. PAGINA: 0172 ANDREA ORLANDO (PD). Signor Presidente, non è il mio compito illustrare le ragioni del voto del Partito Democratico, voglio soltanto illustrare le ragioni del mio voto. Perché il mio voto è un voto dato a malincuore, nel senso che io avrei con tutta la mia volontà, con tutta la mia aspirazione, votato questo decreto, se il titolo originario fosse rimasto corrispondente al contenuto. Sono stato tra quelli che, nell’immediatezza dell’evento di Genova, ha chiesto una legge che affrontasse le conseguenze economiche e sociali di quel dramma; e sono stato tra quelli che ha invocato un’unità tra tutte le forze politiche, perché ritengo che, di fronte a queste vicende, le forze politiche si debbano unire. Genova è la storia di una città importante nel Mediterraneo, ma è anche la storia, in gran parte, di una classe operaia tra le migliori d’Italia, che ha fatto e difeso la democrazia italiana (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico), seguendo e praticando la strada dell’unità, seguendo e praticando la strada dell’unità. PAGINA: 0173 GRAZIANO DELRIO (PD). Grazie Presidente, è il giorno della delusione, lo dico con grande rammarico. Il Governo ci ha deluso. Noi avevamo garantito, come tutte le altre forze politiche, la piena collaborazione per ridare speranza a Genova, a quella città ferita che attendeva velocemente una risposta. È stata promessa una risposta in tempi rapidissimi, sono stati sventolati fogli vuoti nelle piazze di Genova dicendo “questo è il decreto”, ma il decreto è arrivato con un ritardo enorme e io credo che sia arrivato con questo ritardo enorme non perché si siano studiate le norme per Genova, ma perché avete voluto studiare le norme per il condono edilizio di Ischia (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0176 UGO PAROLO (LEGA). Presidente, onorevoli colleghi permettetemi, dopo aver sentito l’ex Ministro Delrio, una nota di servizio. Oggi, proprio oggi, si è votato in quel che resta delle province e, quando dico si è votato, uso un eufemismo, uso un eufemismo… (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico – Applausidei deputati del gruppo Lega-SalviniPremier). PAGINA: 0179 FRANCESCO D'UVA (M5S). Presidente, colleghi, stiamo votando il decreto-legge “emergenze e prevenzione”: un voto importante perché deve dare risposte a tanti cittadini che aspettano una risposta. In tutta Italia, ma in particolare voglio ricordare le 43 vittime di una tragedia a Genova, che si doveva e si poteva evitare (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). PAGINA: 0180 ROSSELLA MURONI (LEU). Grazie, Presidente. Ci sono due condoni edilizi in questo decreto (Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)… |
PAGINA: 0028 Interviene sull'ordine dei lavori il deputato GIOVANNI DONZELLI (FDI) (Vedi RS). |
PAGINA: 0181 GIOVANNI DONZELLI (FDI). Chiedo di parlare sull’ordine dei lavori. |
PAGINA: 0028 Intervengono per un breve ringraziamento il deputato GIANLUCA ROSPI (M5S) (Vedi RS), Relatore per la VIII Commissione, EDOARDO RIXI (Vedi RS), Vice Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, e VITO CLAUDIO CRIMI (Vedi RS), Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. |
PAGINA: 0181 GIANLUCA ROSPI, Relatore per la VIII Commissione. Sì, grazie, Presidente. Permettetemi di ringraziare, a nome mio e del mio collega relatore, tutti i colleghi per lo stimolante dibattito che si è sviluppato nelle Commissioni e qui in Aula (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). L’elevata qualità del contributo fornito da tutte le forze politiche ha consentito un lavoro produttivo e di elevata qualità nel migliorare il testo del decreto, anche se a volte eravamo su posizioni differenti, ma con un unico obiettivo: risolvere l’emergenza di Genova, della ricostruzione di Ischia e di tante altre emergenze presenti nel nostro territorio. Vorrei ringraziare, in ultimo, tutti i funzionari delle Commissioni VIII e IX e dell’Aula per il supporto al lavoro dato (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). PAGINA: 0182 EDOARDO RIXI, Vice Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Grazie, Presidente. Anch’io per un ringraziamento a tutti i parlamentari di maggioranza e di opposizione, a tutti i gruppi che hanno contribuito con il loro lavoro, sia in Commissione, e quindi ringraziamenti sia ai presidenti delle Commissioni, sia anche a tutto lo staff legislativo che ha portato avanti in queste giornate di duro lavoro un decreto, che, come è stato detto in più interventi, sicuramente ha avuto una profonda trasformazione, ma che vedo come un valore aggiunto e non come un vulnus. Io credo che il portare, da parte di un Governo, un decreto in Parlamento e riuscire con il lavoro di tutti a migliorarlo e a farlo diventare un elemento di condivisione, sia il vero lavoro delle istituzioni, che nei momenti di emergenza e di difficoltà devono trovare una comunità di intenti. Quindi, mi sarebbe piaciuto e questo decreto fosse stato votato all’unanimità. PAGINA: 0182 VITO CLAUDIO CRIMI, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Sarò rapidissimo. Mi unisco ai ringraziamenti del Vice Ministro Rixi e aggiungo i funzionari e gli uffici legislativi di tutti i Ministeri che in questi giorni hanno lavorato incessantemente per darci il loro contributo, la protezione civile, la Ragioneria dello Stato, il Ministero dell’economia e delle finanze, i relatori, che hanno dato un contributo, e tutti i gruppi parlamentari. Seppure aspra la dialettica politica - e in alcuni momenti magari si è sfiorato lo scontro - comunque si è partiti da un decreto e con il contributo di tutti si è migliorato. Quindi, di questo diamo atto al Parlamento che ha permesso di migliorare questo decreto senza rivendicare adesso se il decreto è giusto o sbagliato, completo o incompleto. Il Parlamento ha svolto la sua funzione, quella dell’attività parlamentare e legislativa che permette il dibattito e il dialogo. Onorevole Baldelli, ringrazio anche lei per il contributo (Applausi dei deputati dei gruppi MoVimento 5 Stelle e Lega-SalviniPremier). |
PAGINA: 0028 (Coordinamento formale) (Vedi RS) |
PAGINA: 0183 (Coordinamento formale - A.C. 1209-A) |
PAGINA: 0028 (Votazione finale ed approvazione) (Vedi RS) |
PAGINA: 0183 (Votazione finale ed approvazione – A.C. 1209-A) |
PAGINA: 0029 Calendario dei lavori dell'Assemblea per il mese di novembre 2018 e conseguente aggiornamento del programma. (Vedi RS) |
PAGINA: 0183 Calendario dei lavori dell’Assemblea per il mese di novembre 2018 e conseguente aggiornamento del programma. |
PAGINA: 0029 PRESIDENTE (Vedi RS). Rende una comunicazione all'Assemblea. |
PAGINA: 0183 PRESIDENTE. Comunico che, a seguito dell’odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, è stato predisposto, ai sensi dell’articolo 24, comma 2, del Regolamento il seguente calendario dei lavori per il mese di novembre 2018: |
PAGINA: 0029 Nomina dei componenti della Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza. (Vedi RS) |
PAGINA: 0186 Nomina dei componenti della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza. |
PAGINA: 0029 PRESIDENTE (Vedi RS). Rende una comunicazione all'Assemblea. |
PAGINA: 0186 PRESIDENTE. Comunico che il Presidente della Camera ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza i deputati Maria Teresa Bellucci, Rossana Boldi, Fabiola Bologna, Francesca Businarolo, Vittoria Casa, Laura Cavandoli, Rosa Maria Di Giorgi, Ketty Fogliani, Veronica Giannone, Claudia Gobbato, Carmela Grippa, Anna Macina, Patrizia Marrocco, Ubaldo Pagano, Patrizia Prestipino, Michela Rostan, Paolo Siani, Maria Spena, Gilda Sportiello, Giuseppina Versace. |
PAGINA: 0029 Interventi di fine seduta. (Vedi RS) |
PAGINA: 0186 Interventi di fine seduta. |
PAGINA: 0029 Intervengono i deputati ROSA MENGA (M5S) (Vedi RS), CARLO FATUZZO (FI) (Vedi RS), CARMELA GRIPPA (M5S) (Vedi RS), EUGENIO SAITTA (M5S) (Vedi RS), ROSA ALBA TESTAMENTO (M5S) (Vedi RS), GABRIELE LORENZONI (M5S) (Vedi RS), ANTONIO TASSO (MISTO-MAIE) (Vedi RS), ROBERTO BAGNASCO (FI) (Vedi RS), FRANCESCO PAOLO SISTO (FI) (Vedi RS), ALFREDO BAZOLI (PD) (Vedi RS), GIUSEPPE BRESCIA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0186 ROSA MENGA (M5S). Grazie, Presidente. Colleghi, c’è voluta la notizia dell’arresto del quarto uomo coinvolto nell’omicidio della giovane Desirée Mariottini per riaccendere i riflettori sulla baraccopoli abusiva di Borgo Mezzanone, sorta accanto al centro di accoglienza per richiedenti asilo della mia città, Foggia. Ieri sera in quella baraccopoli è divampato un incendio, l’ennesimo, che ha causato decine di baracche distrutte e quattro feriti, di cui uno grave. Attualmente sono oltre mille gli immigrati irregolari che occupano quel ghetto e in estate arrivano ad oltre 4 mila, anche se purtroppo non esistono censimenti ufficiali. PAGINA: 0187 CARLO FATUZZO (FI). Signor Presidente, ritengo doveroso e giusto rivolgere un pensiero di ringraziamento e di applauso per l’attività svolta da uno dei nostri più noti astronauti italiani, e precisamente Paolo Nespoli, il quale, a parte queste lodi che merita e ha meritato, ha dichiarato ieri di essere andato in pensione. Ora, cosa c’entra che lui va in pensione con me che sono il segretario nazionale del Partito Pensionati? C’entra perché io ho sognato tutta la vita di fare l’astronauta e adesso mi ritrovo con un astronauta pensionato, che accolgo con grande piacere e soddisfazione (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente), come sono sicuro anche lei, signor Presidente, e tutti gli italiani, perché comunque certamente essere stato astronauta e avere tenuto alto l’onore dell’Italia anche nello spazio e tra le stelle è sicuramente un fatto positivo. Viva i pensionati, viva il Partito Pensionati, pensionati all’attacco (Applausi)! PAGINA: 0187 CARMELA GRIPPA (M5S). Grazie, signor Presidente. In questi giorni siamo stati qui a discutere del decreto Genova e abbiamo assistito a delle affermazioni subdole e a un vero e proprio teatrino dell’ipocrisia da parte di alcuni parlamentari del PD abruzzesi, che a tutti i costi volevano sembrare i paladini della messa in sicurezza dell’autostrada A24-A25. Invece di apprezzare gli impegni e gli sforzi di questo Governo, che in maniera tempestiva è intervenuto ad effettuare i dovuti controlli e si è da subito adoperato per trovare le risorse, i parlamentari del PD continuano a strumentalizzare la questione in quest’Aula e fuori, con ripetute menzogne che stiamo leggendo sui giornali. Annunciano un emendamento in deroga ad un decreto emanato dal loro Ministro della salute Lorenzin che, tra l’altro, prevedeva anche la chiusura degli ospedali abruzzesi e che lo stesso D’Alessandro ha votato e sostenuto, quand’era seduto in Regione. La Pezzopane oggi si è scagliata per l’ennesima volta contro il Governo, accusandolo di inerzia sulla questione ricostruzione. Ancora una volta mentono sapendo di mentire, dato che loro sono stati alla guida di questa regione e di questo Governo. Pertanto, per tutto questo non possiamo che rimandare al mittente questi attacchi strumentali e continuare ad essere determinati e cambiare questo Paese per il bene dei cittadini (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). PAGINA: 0187 EUGENIO SAITTA (M5S). Presidente, onorevoli colleghi, esprimo tutto il mio rammarico per quanto riportato ieri da tutte le maggiori testate giornalistiche. Mi riferisco alla vicenda giudiziaria che ha coinvolto il presidente dell’associazione siciliana antiestorsione (Asia), Salvatore Campo, arrestato dalla Guardia di finanza di Catania per falso ideologico e peculato. Episodio che ha gettato un’ombra su quanto di buono è stato fatto in questi anni dalle associazioni antiracket e, soprattutto, su coloro che si spendono ogni giorno per contrastare il fenomeno dell’estorsione. PAGINA: 0188 ROSA ALBA TESTAMENTO (M5S). Presidente, colleghi, il 31 ottobre 2002, alle ore 11,32, un terremoto di magnitudo 5.7 colpì San Giuliano di Puglia, provocando il crollo della scuola elementare “Francesco Jovine” e la morte di 27 bambini e della loro maestra. Quel giorno un’intera generazione venne a mancare, lasciando un vuoto incolmabile. Un dolore così grande che mai potrà affievolirsi, sia per le famiglie colpite sia per l’intera comunità molisana. Dal 2003 il 31 ottobre è la Giornata della memoria degli angeli di San Giuliano, che oggi sarebbero ragazzi poco più che ventenni. A 16 anni di distanza quella tragedia sembra che non ci abbia insegnato nulla; ancora, infatti, si parla di scuole a rischio crollo. PAGINA: 0188 GABRIELE LORENZONI (M5S). Presidente, onorevoli colleghi, vorrei portare il mio cordoglio e quello dell’Aula ai familiari delle vittime di due incidenti stradali occorsi sulla via Salaria, tra Rieti e Roma, nell’arco di quarantotto ore, tra domenica e martedì. Incidenti che hanno causato cinque morti e alcuni feriti gravi. Le vittime, alcune delle quali giovani con meno di 20, con meno di 30 anni, lavoratori, madri di famiglia, sono di Rocca Sinibalda, di Torricella in Sabina, di Poggio Nativo, in provincia di Rieti, e di Acquasanta Terme, in provincia di Ascoli Piceno. La politica ha delle responsabilità sul mancato adeguamento della strada statale Salaria, considerando tutte le promesse del lontano e recente passato. PAGINA: 0189 ANTONIO TASSO (MISTO-MAIE). Grazie Presidente, mentre parlo la situazione è notevolmente migliorata fortunatamente, ma in questi giorni l’Italia ha subito un’ondata di maltempo terrificante, con conseguenze pesantissime, piogge torrenziali mareggiate con onde alte sino a dieci metri, venti con punte di 180 chilometri orari. Un bollettino di guerra, tutto ciò ha causato 12 morti ed il bilancio potrebbe essere ancora più alto, paesi isolati con centinaia di persone evacuate e decine di migliaia senza elettricità, collegamenti stradali e ferroviari interrotti, trombe d’aria, corsi d’acqua esondati, con i grandi fiumi sotto stretta sorveglianza, porti devastati, con flottiglie e natanti distrutti. In questo dramma va elogiata l’azione di circa 6 mila vigili del fuoco impegnati nell’emergenza con circa 10 mila interventi in 48 ore per allagamenti, smottamenti e rimozioni di alberi caduti. Le conseguenze più gravi, e lo abbiamo appreso dai telegiornali, in Toscana, Lazio, Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Liguria, ma anche la mia regione, la Puglia, il mio territorio di provenienza, la Capitanata, ha dovuto sopportare l’ingiuria del maltempo con danni alle città di Apricena, Cerignola e San Severo. Anche qui va sottolineato, come per i vigili del fuoco, l’intervento di alcune associazioni di volontariato impegnate in un’incessante azione di monitoraggio, segnalazione e di intervento. Lasciando ad un altro momento le valutazioni da farsi sullo stato infrastrutturale di opere che subiscono più del lecito la forza della natura, concludo esprimendo un profondissimo cordoglio per le vittime di questa tragedia. PAGINA: 0189 ROBERTO BAGNASCO (FI). Grazie, Presidente. Molto brevemente, mi rivolgo a lei, signor Presidente, perché sia latore con il Governo, con il Presidente del Consiglio, con i Ministri, di un semplice invito, un invito che dovrebbe trovare nella parte politica a cui mi rivolgo facile comprensione e, anzi, io credo grande sostegno, io lo spero, lo dico non in maniera ipocrita. Credo che questo forse sia il momento di rompere, almeno per questo settore, il Patto di stabilita, un Patto di stabilità che i comuni, i comuni virtuosi, da tantissimi anni chiedono con forza di rompere almeno per quanto riguarda i comuni che hanno subito terremoti, maremoti, o situazioni, come sono successe in questi giorni, con 180, dicevano, chilometri all’ora del vento, con onde di dieci metri. Bene, ci sono nelle casse di questi comuni virtuosi, bene amministrati nel tempo, milioni e milioni di euro prontamente disponibili, con sindaci, consigli comunali, giunte pronte a intervenire con velocità e con competenza sul territorio. PAGINA: 0190 FRANCESCO PAOLO SISTO (FI). Grazie, Presidente, innanzitutto il mio ringraziamento ai colleghi che si sono fermati fino a quest’ora, e non soltanto per solidarietà politica, ma anche personale, quindi sono particolarmente grato. Ma è successo, Presidente, che nelle more di questa così lunga e stancante discussione, si sono riunite le Commissioni I e II sul decreto anticorruzione e la Conferenza dei capigruppo ha fissato per il 12 novembre l’inizio dei lavori di Aula su questo provvedimento. Nelle more sono arrivati 300 emendamenti. Bene, i due presidenti di Commissione - per carità si tratta soltanto di una moral suasion, ma mi sembra non di secondaria rilevanza, l’ho potuto percepire da parte di tutti i gruppi, ad eccezione del loro gruppo di appartenenza – hanno ricevuto una richiesta di scrivere al Presidente dalla Camera perché si potesse in qualche modo allungare il termine di discussione in commissione di 300 emendamenti, tutti molto rilevanti. Aggiungerò, Presidente, che fra questi emendamenti ce n’è uno, l’1.100, depositato oggi dai relatori e annunciato dal Ministro Bonafede che sconvolge completamente il provvedimento, ed è quello sulla sospensione dei termini di prescrizione. PAGINA: 0191 ALFREDO BAZOLI (PD). Presidente, io credo che oggi sia successa una cosa molto grave in Commissione giustizia, è già stato detto ma voglio sottolinearlo anch’io. Dopo che per due settimane abbiamo discusso e analizzato a fondo un provvedimento, la legge anticorruzione, molto delicato, molto importante, in prossimità della scadenza dei termini per il deposito di emendamenti, è stato depositato dai relatori un emendamento che non c’entra nulla con il provvedimento che abbiamo analizzato, che si propone di riformare integralmente l’istituto della prescrizione, quindi un istituto totalmente eccentrico rispetto al testo che abbiamo analizzato e sul quale noi abbiamo fatto audizioni, non abbiamo potuto approfondire, e questo ha creato una grande criticità all’interno della Commissione e la valutazione della gravità di quello che è successo è stata condivisa da tutti i gruppi parlamentari, da tutti, con l’eccezione MoVimento 5 Stelle, quindi anche dalla Lega che fa parte della maggioranza; tutti i gruppi hanno chiesto, per ripristinare la correttezza dei rapporti tra maggioranza e opposizione, ma anche la correttezza nel funzionamento dei lavori della Commissione, che quell’emendamento (che non c’entra nulla con i alcuni lavori che abbiamo fatto nelle settimane scorse) venga dichiarato inammissibile o, in alternativa, che si cambi il calendario dei lavori che la Conferenza dei presidenti di gruppo aveva stabilito prima che scadessero i termini per gli emendamenti, quindi prima che l’emendamento incriminato fosse depositato. PAGINA: 0191 GIUSEPPE BRESCIA (M5S). Presidente, intervengo soltanto per chiarire che si è tenuta questa discussione in Commissione, e noi abbiamo raccolto tutte le segnalazioni e le richieste da parte di tutti i gruppi, e non abbiamo assolutamente detto che ci rifiutavano di scriverle: abbiamo semplicemente detto che avremmo maturato tutte le nostre valutazioni in seguito a queste richieste. Le ammissibilità saranno fornite lunedì prossimo, quindi questa discussione che si sta tenendo e quella che si è tenuta nell’ufficio di presidenza sia questo pomeriggio che questa sera sono assolutamente a mio avviso premature. Le ammissibilità di tutti gli emendamenti che sono stati presentati entro i termini, compreso l’1.100, l’emendamento che è stato descritto come incriminato, saranno valutate e saranno fornite lunedì. A seguito di quelle valutazioni noi ci confronteremo con la Presidenza della Camera, e valuteremo i tempi che sono previsti, ossia una settimana, perché stiamo parlando di una settimana prima che il provvedimento vada in Aula, il 12 novembre, secondo quanto è stato stabilito dalla Conferenza dei presidenti di gruppo, e noi come presidenti delle Commissioni dobbiamo attenerci alle decisioni che vengono prese dalla Conferenza dei presidenti di gruppo: noi dobbiamo fare di tutto affinché il provvedimento sia pronto per andare in Aula il 12 novembre. Poi se la Conferenza dei presidenti di gruppo deciderà di procrastinare l’arrivo in Aula di questo provvedimento, anche in seguito alle segnalazioni che perverranno dalle Commissioni, che magari dopo lo svolgimento delle discussioni sugli emendamenti non saranno giunte alla condizione necessaria per poter accedere ai lavori d’Aula, allora nella Conferenza dei presidenti di gruppo sarà stabilita un’altra data; ma fino ad allora credo che tutta questa discussione sia assolutamente prematura (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). |
PAGINA: 0029 Ordine del giorno della prossima seduta. (Vedi RS) |
PAGINA: 0192 Ordine del giorno della prossima seduta. |
PAGINA: 0029 PRESIDENTE (Vedi RS). Comunica l'ordine del giorno della prossima seduta. |
PAGINA: 0192 PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della prossima seduta. |
PAGINA: 0029 La seduta termina alle 1,30 di giovedì 1 novembre 2018. |