PAGINA: 0001 PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE MARIA ROSARIA CARFAGNA (Vedi RS) |
PAGINA: 0001 PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE MARIA ROSARIA CARFAGNA |
PAGINA: 0001 La seduta comincia alle 11. |
|
PAGINA: 0001 Missioni. (Vedi RS) |
PAGINA: 0001 Missioni. |
PAGINA: 0001 PRESIDENTE (Vedi RS). Comunica che i deputati in missione sono ottantasette. |
PAGINA: 0001 PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Ascari, Battelli, Bonafede, Brescia, Colucci, Comaroli, Covolo, Delrio, Ferraresi, Gregorio Fontana, Gallo, Gebhard, Gelmini, Giaccone, Giachetti, Guidesi, Invidia, Liuzzi, Lorefice, Lorenzin, Losacco, Lupi, Molinari e Schullian sono in missione a decorrere dalla seduta odierna. |
PAGINA: 0002 La seduta, sospesa alle 11,10, è ripresa alle 11,30. |
|
PAGINA: 0002 Seguito della discussione della proposta di legge: Salafia ed altri: Disposizioni in materia di azione di classe (A.C. 791-A). (Vedi RS) |
PAGINA: 0001 Seguito della discussione della proposta di legge: Salafia ed altri: Disposizioni in materia di azione di classe (A.C. 791-A). |
PAGINA: 0002 (Ripresa esame dell'articolo 1) (Vedi RS) |
PAGINA: 0001 (Ripresa esame dell'articolo 1 - A.C. 791-A) |
PAGINA: 0002 Interviene la Relatrice per la maggioranza ANGELA SALAFIA (Vedi RS). |
PAGINA: 0001 ANGELA SALAFIA (M5S). Relatrice per la maggioranza. Grazie, Presidente. Riprendiamo dall’esame dell’emendamento 1.271 Zanettin. |
PAGINA: 0002 PRESIDENTE (Vedi RS). Avverte che l'emendamento 1.271 Zanettin sarà votato a scrutinio segreto. |
PAGINA: 0002 PRESIDENTE. Quindi, resta accantonato l’emendamento 1.58 Zanettin e passiamo al secondo accantonato, l’emendamento 1.271 Zanettin. |
PAGINA: 0002 I deputati GIUSI BARTOLOZZI (FI) (Vedi RS), FELICE MAURIZIO D'ETTORE (FI) (Vedi RS) e GIORGIO SILLI (FI) (Vedi RS) intervengono sull'emendamento 1.274 Bartolozzi, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0002 GIUSI BARTOLOZZI (FI). Grazie, Presidente. Accolgo con piacere, abbiamo iniziato bene e spero che la seduta dell’Aula continui in questo modo. PAGINA: 0002 FELICE MAURIZIO D'ETTORE (FI). Presidente, questa norma si inquadra già in quelle precedenti sull’adesione ex post che praticamente superano ogni principio di diritto e sostanzialmente significa “piatto ricco mi ci ficco”. Questo è il nuovo esito di questa normativa ed è evidente che in questo caso, se non si sottolinea che sono fatti sopravvenuti, sul piano processuale noi abbiamo la possibilità di riproporre l’azione, soprattutto se chi non ha partecipato al giudizio vede che c’è una sentenza di carattere positivo o un orientamento positivo, non sulla base di un principio o di un orientamento ma sulla base dell’avvalersi della stessa fattispecie processuale nella quale, però, non è stato parte e lo fa non per fatti sopravvenuti ma per qualsiasi giustificazione, come dire, eterogenea. Invece, è chiaro che bisogna consentire di stabilirlo solo per fatti sopravvenuti. È un principio processuale. Non ci può essere un intervento infinito e una riproposizione della stessa azione per chiunque non abbia fatto parte del giudizio. Bisogna che ci sia la dimostrazione di un fatto sopravvenuto ed è un principio processuale fondamentale. PAGINA: 0003 GIORGIO SILLI (FI). Grazie, Presidente. Al di là dei tecnicismi faccio una riflessione politica, perché francamente a me sembra folle che ancora si stia non solo riflettendo ma addirittura intervenendo su una cosa che è folle in partenza, cioè l’adesione post sentenza in una class action. Di fatto, metà di questo Governo, in quanto le politiche economiche e certe politiche di giustizia sono interamente appaltate ai 5 Stelle, sta rendendo la Repubblica italiana totalmente inappetibile agli imprenditori e alle imprese. Il nostro Paese sta diventando repulsivo nei confronti dell’impresa (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente). La Repubblica italiana con questo Governo sta diventando lo zampirone per l’impresa e io spero veramente che a un certo punto di questa traversata nel deserto la maggioranza di Governo vorrà ravvedersi e cominciare a riflettere che senza impresa non c’è neppure ricchezza da distribuire (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente). |
PAGINA: 0002 La deputata GIUSI BARTOLOZZI (FI) (Vedi RS) interviene sul suo emendamento 1.278, chiedendone l'accantonamento. |
PAGINA: 0003 GIUSI BARTOLOZZI (FI). Presidente, ritorno, soprattutto dopo avere sentito ieri la relatrice di maggioranza, sulla questione dell’applicazione della sospensione feriale ai termini, ricordando non le mie parole, ma citando una sentenza della Cassazione, perché se la minoranza non ha voce, forse la Cassazione ce ne ha un po’ di più. La Cassazione, sentenza n. 5624 del 2017, che dice che tutti i giudizi scanditi da una prima fase necessaria che, a seconda dei casi, può essere sommaria o cautelare, a cui segue una fase eventuale a cognizione piena, solo per la prima fase sussistono le ragioni di urgente definizione che la sottraggono all’applicabilità della sospensione feriale. |
PAGINA: 0002 Intervengono quindi la Relatrice per la maggioranza ANGELA SALAFIA (Vedi RS) e i deputati ANDREA COLLETTI (M5S) (Vedi RS) e FELICE MAURIZIO D'ETTORE (FI) (Vedi RS). |
PAGINA: 0004 ANGELA SALAFIA, Relatrice per la maggioranza. Parere negativo sulla richiesta di accantonamento, perché, come detto anche in precedenza ieri, per noi sono termini processuali. E poi, inoltre, in questa fase si fa riferimento alla fase di ammissibilità, non alla fase cautelare. PAGINA: 0004 ANDREA COLLETTI (M5S). Presidente, ad abundantiam, vorrei specificare che il precedente di Cassazione testé descritto riguardava una misura cautelare ex articolo 669, e quindi appare ovvio che noi stiamo ragionando su una ordinanza di ammissibilità di un’azione che non è un atto di tipo cautelare. Il cautelare richiede speditezza, l’ordinanza di ammissibilità non richiede quei requisiti, perché non è una misura cautelare. ma è semplicemente un’ordinanza che apre un possibile giudizio di merito. Oltretutto, faccio altresì presente che questo rito, il rito dell’azione di classe, è previsto dal 702-bis, che è il procedimento sommario di cognizione. Questo procedimento sommario di cognizione, in realtà, non è un procedimento cautelare, perché è inserito oltretutto tra i procedimenti speciali. PAGINA: 0004 FELICE MAURIZIO D'ETTORE (FI). È evidente che l’onorevole Colletti legge le sentenze per obiter dictum e non per l’intero svolgimento di quello che è l’orientamento. Qui si tratta di un richiamo a un termine decadenziale, quindi di natura sostanziale, che riguarda la fase di ammissibilità. Ma anche in questo caso sul piano politico queste norme dimostrano che voi state costruendo questo sistema come un sistema del “piatto ricco, mi ci ficco”, ve lo continuerò a dire per tutta questa seduta. Non vi rendete conto dello stravolgimento che state facendo di principi che sono basilari sul piano processuale; non distinguete il termine di decadenza dai termini processuali. Termine di decadenza da un punto di vista sostanziale, perché si tratta di un’adesione, non si tratta di un termine di sospensione o di un termine che interviene nel processo. Siamo nella fase precedente alla fase di merito, questo è il punto che non riuscite a comprendere; ma è tutto lo spirito di questa vostra iniziativa che ha portato a modificare in maniera che troverà contenziosi disastrosi nell’ambito dell’attuazione pratica. |
PAGINA: 0003 Il deputato FRANCESCO PAOLO SISTO (FI) (Vedi RS) interviene sull'emendamento 1.69 Zanettin che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0005 FRANCESCO PAOLO SISTO (FI). In stretta continuità e, perché no, contiguità con gli interventi dei colleghi che mi hanno preceduto a difesa dell’economia di questo Paese e nel tentativo disperato di non vedere trasformata una garanzia in una indicibile pressione nei confronti del sistema delle imprese, questo emendamento cerca disperatamente, perché mi sembra che la razionalità, la ragionevolezza, la sistematicità delle norme non abbiano nessuna possibilità di fare presa su questa maggioranza soltanto numerica, che grida rosso su questi emendamenti indipendentemente dal loro contenuto, questo è un emendamento che ha un solo scopo: evitare una catastrofe probatoria. |
PAGINA: 0004 I deputati PIERANTONIO ZANETTIN (FI) (Vedi RS), PIETRO PITTALIS (FI, COSIMO MARIA FERRI (Vedi RS) (PD) (Vedi RS) e FELICE MAURIZIO D'ETTORE (FI) (Vedi RS) intervengono sull'emendamento 1.312 Bartolozzi, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0006 PIERANTONIO ZANETTIN (FI). Presidente, questo emendamento riguarda i compensi aggiuntivi, ai quali noi siamo assolutamente contrari. Il compenso premiale al rappresentante della classe costituisce a nostro giudizio uno degli aspetti più negativi del testo al nostro esame: questo istituto ha come effetto quello di aumentare la litigiosità e di sviluppare un contenzioso opportunistico abnorme e parassitario. In effetti, questo istituto - quello dei compensi aggiuntivi - costituisce l’incentivo economico a promuovere azioni che, per l’esiguità del petitum, nessuno avrebbe interesse a coltivare. Si pone, questa norma, in contrasto con tutta una condivisibile politica deflattiva che tutti i Governi, di tutti i colori, hanno applicato negli ultimi anni in materia di giustizia, tesa a diminuire l’aumento delle cause anziché ad aumentare il loro numero. Avrà anche un ulteriore effetto deprecabile, perché consentirà il radicarsi nel nostro Paese di organizzazioni di tipo professionale che avranno come unico oggetto sociale quello di promuovere cause a carattere speculativo. Si pone inoltre questa normativa sui compensi aggiuntivi in contrasto frontale con la direttiva europea in materia, che invita invece i Paesi membri ad evitare normative che alimentino la litigiosità. Per questo motivo, Presidente, noi siamo contrari a questi compensi aggiuntivi, e chiediamo di sopprimere i relativi commi. PAGINA: 0007 COSIMO MARIA FERRI (PD). Presidente, intervengo solo per motivare il voto di astensione su questo emendamento, perché è ampio e tocca diversi punti. Uno dei quali però ci trova d’accordo, e sarà oggetto di un emendamento successivo che ha presentato il Partito Democratico; quindi colgo l’occasione per motivare l’astensione su questo emendamento, ma sottolineare l’importanza di accogliere l’emendamento successivo, che è ripreso in parte anche da questo, per quanto riguarda la quota pro lite. Eliminare, quindi, il concetto di danno punitivo, anche con riferimento al fatto di riconoscere un premio economico quantificato come danno; la voce del danno punitivo, che, come voi mi insegnate, la Corte di cassazione ha riconosciuto solo in determinati casi, è una voce già di per sé difficile da inserire in questo contesto, e che si aggiunge al risarcimento del danno, alle restituzioni, nonché alle spese del procedimento. Un premio quantificato in danno, equiparato a un danno che si riconosce al rappresentante comune e all’avvocato, è molto pericoloso, perché è un istituto che non esiste nel nostro ordinamento giuridico, e che quindi si aggiunge. PAGINA: 0007 Segnaliamo su questo davvero l’attenzione dell’Aula. Pertanto, ci asteniamo, ma con forza riprenderemo questo concetto del danno punitivo da espungere dal testo, sperando che, sul nostro emendamento, vi sia il consenso di tutte le forze politiche. Si tratta di una mediazione per eliminare un tecnicismo, un errore giuridico e, nello stesso tempo, mantenere invece l’impianto del provvedimento. PAGINA: 0007 FELICE MAURIZIO D'ETTORE (FI). Presidente, anche con questa norma viene inserito un nuovo concetto, rendendolo ordinario, all’interno di una disciplina relativa al risarcimento del danno. È chiaro che il danno punitivo, così come è stato detto dal collega Ferri, è una fattispecie nuova, però voi coniate un nuovo istituto, mettendolo alla base non di una valutazione dell’ingiustizia del danno ma del torto subito. Se lo fate in base al torto e non al danno effettivo, questo danno deve essere parametrato a qualche criterio; nel momento in cui lo inserite, create una nuova fattispecie, ma soprattutto impedirete le transazioni, perché se uno dice: “tu non mi devi dare solo il danno ingiusto che ho subito, ma anche l’eventuale danno punitivo”, non si troveranno mai d’accordo, quindi non troverete nemmeno il modo di poter conciliare. Non andate nell’interesse dei consumatori ed utenti, e impedite anche la fase transattiva, perché uno dice: “io voglio da te anche il danno punitivo”; cioè quale? Tanto vale che vado a sentenza, così vedo se prendo anche quello, casomai faccio la transazione dopo. State creando una serie di elementi di confusione assoluta, non a tutela dei consumatori, ma anche contro i consumatori e gli utenti (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente). |
PAGINA: 0004 Il deputato PIERANTONIO ZANETTIN (FI) (Vedi RS) interviene sull'emendamento 1.70 Bartolozzi, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0008 PIERANTONIO ZANETTIN (FI). Presidente, molto brevemente, perché non vogliamo abusare del tempo a nostra disposizione. In questo emendamento, noi abbiamo posto il tema molto importante del costo della CTU. Nel testo originario il costo della CTU, della consulenza tecnica in corso di causa, veniva sempre posto, a prescindere dall’esito della causa, a carico della parte convenuta. Su questo principio abbiamo poi trovato effettivamente anche adesione da parte della relatrice di maggioranza, per cui noi manteniamo questo nostro emendamento, però accetteremo successivamente la riformulazione di un nostro emendamento, che è stato accolto dalla maggioranza e che rimodula, applicando i principi da noi esposti, il tema del costo della causa. |
PAGINA: 0004 Il deputato PIERANTONIO ZANETTIN (FI) (Vedi RS) interviene sull'emendamento 1.279 Bartolozzi, che la Camera, con votazione nominale elettronica, approva nel testo riformulato. |
PAGINA: 0008 PIERANTONIO ZANETTIN (FI). Presidente, noi accettiamo la riformulazione e evidenziamo il fatto che se alla fine tutti conveniamo che le spese della CTU siano poste a carico di chi soccombe nella causa, applicando un principio generale del processo civile, è questo un successo che riteniamo di ascrivere al nostro gruppo. Tale elementare principio, basato direi sul buonsenso, non era affatto scontato in questa materia, perché il testo originario che si voleva licenziare in tutta fretta, perché approvato nella scorsa legislatura, prevedeva invece che le spese di causa e di CTU rimanessero di regola a carico della impresa convenuta, a prescindere dall’esito della causa. Quel testo, a nostro giudizio aberrante ed in contrasto anche con il buonsenso, nella scorsa legislatura era stato votato da questa Assemblea all’unanimità: è la prova che il tatticismo esasperato della politica rischia di portare fuori strada anche i moderati, che però, forti del senso di responsabilità, della competenza e dei loro valori si rifiutano di seguire populisti e demagoghi. Ciò perché la stella polare del nostro agire rimane il buonsenso guidato dalla certezza del diritto, e non ci piegheremo pertanto mai al dilettantismo e alla superficialità (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente). |
PAGINA: 0004 Interviene sull'ordine dei lavori il deputato FEDERICO MOLLICONE (FDI) (Vedi RS), al quale rende precisazioni la PRESIDENTE (Vedi RS). |
PAGINA: 0009 FEDERICO MOLLICONE (FDI). Chiedo di parlare sull’ordine dei lavori. PAGINA: 0009 PRESIDENTE. Ne ha facoltà. |
PAGINA: 0004 La deputata GIUSI BARTOLOZZI (FI) (Vedi RS) interviene sul suo emendamento 1.282 Bartolozzi, chiedendone l'accantonamento. |
PAGINA: 0010 GIUSI BARTOLOZZI (FI). Grazie, Presidente. Allora, accantoniamolo. Allora, ritorniamo sul discorso sospensione feriale, termine per aderire. Se c’è un termine per aderire, l’ha detto bene il professore, il collega D’Ettore, se c’è un termine che è previsto a fine decadenza il termine ha natura sostanziale. |
PAGINA: 0004 Interviene la Relatrice per la maggioranza ANGELA SALAFIA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0010 ANGELA SALAFIA, Relatrice per la maggioranza. Confermo, come prima, il parere negativo sull’accantonamento. |
PAGINA: 0004 CIRO MASCHIO (FDI) (Vedi RS). Ritira l'emendamento 1.79 Varchi. |
PAGINA: 0010 CIRO MASCHIO (FDI). Presidente, colleghi, questo emendamento aveva lo scopo di tentare di limitare i danni, dal momento in cui non è stato accolto il precedente emendamento che proponeva la soppressione integrale della lettera e) e, quindi, l’eliminazione della possibilità di adesione post-sentenza, che è uno dei principali nodi negativi di questa proposta di legge. Ma, a un’analisi più approfondita, ritenendo che solo quella era una misura sufficiente a realizzare questa ratio, riteniamo che non sia più opportuno mettere in votazione questo emendamento e, quindi lo ritiriamo. |
PAGINA: 0004 Il deputato CATELLO VITIELLO (MISTO-MAIE) (Vedi RS) interviene sul suo emendamento 1.81, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0010 CATELLO VITIELLO (MISTO-MAIE). Presidente, grazie. Soltanto per rappresentare all’Aula che io ho presentato quattro emendamenti segnalati e il motivo di questo emendamento è dettato dal fatto che ho tentato, sin dalla Commissione, di cercare di migliorare il prodotto legislativo, almeno secondo il mio modestissimo punto di vista. In Commissione ne avevo presentati ventitré e, devo dire la verità, tanti sono stati recepiti. Alcuni erano addirittura sovrapponibili e, quindi, preclusi dagli stessi emendamenti di alcuni colleghi della maggioranza. Io, fin dal primo momento, ho semplicemente rappresentato la perplessità di inserire questa azione all’interno di un codice di procedura civile che si ritiene, secondo le direttive programmatiche del Ministro, di voler in qualche misura cambiare e addirittura ridurre. Quindi, ero perplesso soltanto per questo motivo, dopodiché mi sono rimboccato le maniche e ho cercato di dare il mio contributo. Prenderò la parola soltanto rispetto all’ultimo emendamento, il 6.1, perché mi sembra particolarmente importante e significativo. Per quanto riguarda gli altri, sono semplicemente il mio punto di vista, migliorativo, del prodotto. |
PAGINA: 0005 Il deputato PIERANTONIO ZANETTIN (FI) (Vedi RS) interviene sul suo emendamento 1.283, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0011 PIERANTONIO ZANETTIN (FI). Presidente, il testo al nostro esame prevede che, con la sentenza di accoglimento dell’azione di classe, il tribunale nomini il rappresentante comune degli aderenti tra i soggetti aventi i requisiti per la nomina a curatore fallimentare. Ecco, noi contestiamo, sul piano strettamente tecnico, non c’è niente di politico in questo nostro emendamento, l’espressione “curatore fallimentare” che è utilizzata in costanza di procedure concorsuali fallimentari che nulla hanno a che fare, ovviamente, con la questione e con la class action. Trovandoci, invece, in una fase successiva a una sentenza che accoglie l’azione di classe, noi riteniamo più appropriata la figura del commissario liquidatore nominato dal giudice e in tal senso abbiamo predisposto un emendamento. |
PAGINA: 0005 I deputati ALFREDO BAZOLI (PD) (Vedi RS), FEDERICO CONTE (LEU) (Vedi RS), PIETRO PITTALIS (FI) (Vedi RS), VALENTINA D'ORSO (M5S) (Vedi RS) e COSIMO MARIA FERRI (PD) (Vedi RS) intervengono sugli identici emendamenti 1.90 Bazoli e 1.91 Bartolozzi, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0011 ALFREDO BAZOLI (PD). Grazie, Presidente. Come dicevo ieri, noi, condividendo gli obiettivi e anche l’impianto di questa proposta di legge, abbiamo deciso di fare pochi, mirati e qualificati emendamenti su punti sui quali noi riteniamo che sia opportuno intervenire per migliorare decisamente il testo della legge. Questo è uno di quelli. Qui si punta a eliminare una previsione, che è contenuta nel testo, che deroga decisamente ai principi generali di formazione della prova nel procedimento di adesione successivo alla sentenza. PAGINA: 0012 FEDERICO CONTE (LEU). Presidente, intervengo per dichiarare il voto favorevole a questo emendamento. Il tema della possibilità di aderire alla sentenza successivamente ha creato non poche perplessità anche a me e al mio gruppo, evidentemente per la possibilità di intaccare gli articoli 3 e 24 della Costituzione, rispetto all’esercizio pieno del diritto di difesa in condizioni di eguaglianza. Tant’è che, insieme al collega Ferri, avevo articolato due emendamenti che immaginavano di modulare prima della sentenza, nella fase di trattazione e nella fase di precisazioni delle conclusioni, una possibilità di ingresso ante sentenza. PAGINA: 0013 PIETRO PITTALIS (FI). Presidente, anche l’emendamento presentato dal gruppo di Forza Italia prevede la soppressione di un regime probatorio agevolato che consente agli aderenti di soddisfare il proprio onere probatorio mediante dichiarazioni rese da terzi, senza che il giudice o il convenuto possano verificarne l’attendibilità. Nei fatti, tali circostanze si traducono in un alleggerimento dell’onere della prova che va, a nostro avviso, evitato, in quanto renderebbe la class action una sorta di giudizio agevolato, con una grave violazione del diritto al contraddittorio del convenuto. E non vi sono ragioni legate alla natura dell’azione di classe, la quale semplicemente intende rendere più efficiente l’iniziativa giudiziale, nel caso in cui più soggetti siano titolari di diritti omogenei, che giustifichino la deroga a uno dei principi cardine del nostro sistema processuale, quello secondo cui, come è stato osservato dai colleghi che mi hanno preceduto, l’onere della prova è in capo all’attore. Inoltre, sotto altro verso non è chiaro perché l’attore individuale debba trovarsi in situazione meno agevole dal punto di vista dell’onere della prova rispetto all’aderente a una class action. PAGINA: 0013 VALENTINA D'ORSO (M5S). Grazie, Presidente. Intervengo solo per chiarire che c’è un emendamento, a mia prima firma e che verrà posto in votazione proprio subito dopo l’emendamento adesso in discussione, che è volto a rassicurare un po’ i colleghi che sono intervenuti sinora e intende chiarire che le dichiarazioni di cui si sta parlando saranno valutate dal giudice secondo il suo prudente apprezzamento. Che cosa vuol dire? Vuol dire che saranno solamente un elemento indiziario, non configureranno piena prova e, quindi, saranno da valutare nel quadro complessivo probatorio che si verrà a definire all’interno del procedimento. PAGINA: 0013 COSIMO MARIA FERRI (PD). Presidente, mi riporto anch’io alle argomentazioni dell’onorevole Bazoli e aggiungo una cosa proprio prendendo spunto da quest’ultimo intervento, cioè che non bisogna confondere il principio di formazione della prova dalla valutazione del giudice, dal suo libero apprezzamento. Quindi, quello che noi contestiamo con questo emendamento è, invece, il principio di formazione della prova. Quindi, quest’ultima argomentazione dell’onorevole del MoVimento 5 Stelle che è intervenuto non confonde i piani. |
PAGINA: 0005 I deputati ALFREDO BAZOLI (PD) (Vedi RS) e MARIA CAROLINA VARCHI (FDI) (Vedi RS) intervengono sull'emendamento 1.285 D'Orso, che la Camera, con votazione nominale elettronica, approva. |
PAGINA: 0014 ALFREDO BAZOLI (PD). Presidente, solo per annunciare il voto favorevole del Partito Democratico su questo emendamento nell’ottica, diciamo, della riduzione del danno, nel senso che noi riteniamo sia un errore lasciare nel testo la previsione che il nostro emendamento precedente puntava a cancellare. Diciamo che questo emendamento, dando al giudice semplicemente la facoltà di valutare prudentemente l’acquisizione documentale, che noi invece riteniamo indebita in questa fase, in qualche modo circoscrive la portata probatoria di quella dichiarazione. Però - ripeto - io sono molto convinto che l’eliminazione di questa previsione non avrebbe in nulla modificato l’efficacia dell’azione di classe, così come prevista dal procedimento e dal testo di legge, e avrebbe rassicurato le parti che si sentono, invece, più colpite, in qualche modo, nel loro diritto di difesa. Quindi, io credo sia un errore, però voteremo - lo ripeto -, nell’ottica della riduzione del danno, a favore di questo emendamento. PAGINA: 0014 MARIA CAROLINA VARCHI (FDI). Grazie, Presidente. Intervengo solo per rappresentare delle forti perplessità in ordine all’atteggiamento di una maggioranza che se da un lato cerca di rassicurare sulla non necessità degli emendamenti precedenti, con riferimento a questo emendamento, in realtà, non entra nel merito del problema, ossia sulla formazione della prova, ma soltanto sulla valutazione della prova. Ciò nonostante, riteniamo che questo emendamento, pur frutto di una certa schizofrenia legislativa di un partito che non riesce nemmeno a trovare accordo tra i suoi stessi componenti, vada sostenuto nell’ottica di riparare i danni enormi che deriveranno da questo procedimento. |
PAGINA: 0005 Il deputato PIERANTONIO ZANETTIN (FI) (Vedi RS) interviene sull'emendamento 1.309 Bartolozzi, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0014 PIERANTONIO ZANETTIN (FI). Grazie, Presidente. Anche questo è un emendamento meramente tecnico e politicamente neutro sul quale noi richiamiamo l’attenzione dell’Assemblea. A nostro giudizio pare proprio tecnicamente sbagliato che il nomen della rubrica sia: “Progetto dei diritti individuali”. A nostro giudizio “Progetto dei diritti individuali” nulla dice ed è qualcosa di assolutamente sbagliato. Noi proponiamo, invece, che molto più correttamente e rispettosamente di quelli che sono i principi generali del nostro modo di legiferare il nomen della rubrica sia: “Progetto di liquidazione delle somme spettanti agli aderenti”. Si capisce meglio, ha un senso, non deroga a principi generali e credo che possa essere tranquillamente approvato in una logica di collaborazione leale fra le forze politiche presenti in questo Parlamento. |
PAGINA: 0005 I deputati MARIA CAROLINA VARCHI (FDI) (Vedi RS), ALFREDO BAZOLI (PD) (Vedi RS) e COSIMO MARIA FERRI (PD) (Vedi RS) intervengono sugli identici emendamenti 1.97 Varchi e 1.98 Ferri. |
PAGINA: 0015 MARIA CAROLINA VARCHI (FDI). Grazie, Presidente. Il nostro emendamento è finalizzato ad evitare quella presunzione di acquiescenza che questo provvedimento tende ad inserire laddove non ci si difenda punto per punto dalle contestazioni. Ciò che può apparire un mero tecnicismo, in realtà, per chi ha nella propria vita compilato atti di civile, e credo che anche al Comitato dei nove ve ne sia qualcuno di collega, sa che spesso si ricorre a delle formule generiche, come tutto quanto ex adverso si contesta, tutto quanto ex adverso dedotto si respinge. In questo modo si vorrebbe introdurre, invece, a contrario, una presunzione di acquiescenza anche a fronte di una moltitudine di motivi che in realtà saranno perfettamente sovrapponibili, perché probabilmente comune sarà la difesa, probabilmente comune sarà il rappresentante. Quindi, il senso di questo emendamento è di non comprimere il diritto di difesa dietro presunzioni che nel nostro ordinamento non dovrebbero trovare accoglimento (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d’Italia). PAGINA: 0015 ALFREDO BAZOLI (PD). Noi abbiamo un emendamento di contenuto analogo e siamo nello stesso ordine di ragionamento di prima, cioè siamo nella fase dell’opt-in, cioè in quella fase che molti hanno contestato, ma che noi riteniamo ragionevole, purché circondata di cautele. In questo caso noi riteniamo che ci sia uno scivolamento verso uno sbilanciamento del rapporto tra le parti in questa fase, che rende l’opt-in più critico, perché si onera il convenuto di prendere posizione specificatamente sulle richieste di qualunque aderente, e potrebbero essere anche centinaia o migliaia, e, addirittura, si prevede che i fatti dedotti dall’aderente e non specificamente contestati dal convenuto si considerano ammessi. PAGINA: 0015 COSIMO MARIA FERRI (PD). Si vuole in questo modo rafforzare il diritto di difesa e evitare una lesione del diritto di difesa. È un onere che è troppo gravoso per la parte, in considerazione anche del numero elevato di aderenti, e quindi c’è un termine breve e degli aderenti in numero eccessivo, e quindi è chiaro che si lede il diritto di difesa perché mettiamo un paletto che indebolisce tale diritto, soprattutto in ragione dell’onere di presentare delle specifiche controdeduzioni, che quindi rendono ancora più difficoltoso l’esercizio di tale diritto. |
PAGINA: 0005 La deputata MARIA CAROLINA VARCHI (FDI) (Vedi RS) interviene sugli identici emendamenti 1.105 Ferri e 1.106 Varchi, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0016 MARIA CAROLINA VARCHI (FDI). Grazie, Presidente. Con questo emendamento, come anche quello che segue a mia firma, si intende intervenire sul tema delle spese, perché riteniamo francamente esasperata questa previsione normativa, laddove sia forte il rischio di atteggiamenti speculativi, e non vorremmo che questo Governo, che inopinatamente si è proposto di punire la lobby dei difensori d’ufficio, in realtà finisca per creare l’altra lobby dei rappresentanti degli aderenti. |
PAGINA: 0006 I deputati PIERANTONIO ZANETTIN (FI) (Vedi RS), ALFREDO BAZOLI (PD) (Vedi RS), CIRO MASCHIO (FDI) (Vedi RS), COSIMO MARIA FERRI (PD) (Vedi RS), VALENTINA D'ORSO (M5S) (Vedi RS) FELICE MAURIZIO D'ETTORE (FI) (Vedi RS) e MARIA CAROLINA VARCHI (FDI) (Vedi RS) intervengono sugli identici emendamenti 1.111 Bartolozzi e 1.110 Bazoli, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0016 PIERANTONIO ZANETTIN (FI). Presidente, anche in questo caso torniamo sul tema dei compensi premiali all’attore (ne abbiamo già trattato in precedenza). Questo emendamento tende ad eliminare l’obbligo dell’impresa condannata a pagare un compenso di natura premiale all’avvocato che ha difeso l’attore, addirittura direttamente al soggetto interessato. Come abbiamo già esplicitato, è un modo per incentivare le liti inutili, le liti che non hanno un petitum sostanziale; e come tale, si pone in contrasto con la direttiva europea, quella del 2013, che appunto questi incentivi scoraggia e ci invita ad eliminare. Il nostro è quindi un parere assolutamente contrario a questo tipo di incentivi all’azione. PAGINA: 0017 ALFREDO BAZOLI (PD). Noi abbiamo formulato un emendamento analogo. Anche noi riteniamo che l’eliminazione di questa previsione non modificherebbe in nulla l’efficacia della legge, della nuova azione di classe, e anzi probabilmente eliminerebbe un elemento che rischia effettivamente di incentivare la litigiosità, di disincentivare le transazioni, perché è chiaro che se all’avvocato si fa balenare l’ipotesi di una sorta di patto di quota lite per pagare le sue competenze in caso di vittoria di causa, è chiaro che questo è un forte disincentivo a cercare anche conciliazioni e transazioni, è un forte incentivo alla litigiosità, ed è anche un forte aggravio dei costi della procedura a carico dell’impresa convenuta, che noi riteniamo non giustificabile, non ragionevole. Riteniamo quindi che non ci sarebbe alcun pregiudizio sull’efficacia della procedura della class action, con l’eliminazione di una previsione che invece desta, credo, in maniera giustificata molte perplessità da parte dei soggetti che vedono in questa procedura un rischio di compressione dei loro diritti, o comunque di compressione dell’equilibrio, del bilanciamento tra le parti all’interno del procedimento. Quindi, anche qui io ritengo che sarebbe una scelta saggia accogliere il nostro emendamento, eliminando questa previsione. PAGINA: 0017 CIRO MASCHIO (FDI). Anche Fratelli d’Italia è assolutamente contraria al concetto del meccanismo premiale, sia come nei precedenti emendamenti quando è rivolto al rappresentante degli aderenti, sia al difensore, perché una misura inutile ai fini del procedimento, e dannosa in quanto incentiva la litigiosità e altera l’equilibrio tra le parti. Per questo, anche Fratelli d’Italia sarà assolutamente favorevole a votare questo emendamento. PAGINA: 0017 COSIMO MARIA FERRI (PD). Presidente, si tratta di un emendamento davvero importante, perché si introduce, come dicevo prima, il concetto di danno punitivo anche in questa circostanza. Non solo si riconosce giustamente risarcimento del danno e restituzioni, che sono poi l’oggetto e quindi quello che caratterizza l’azione di classe, e quindi rimane l’impianto dell’istituto, ma si vuole aggiungere una voce, un ulteriore danno che il nostro ordinamento non riconosce, che la stessa Corte di cassazione ha stigmatizzato con la sentenza delle sezioni unite n. 16601, delineando i paletti del concetto di danno punitivo e restringendo. In questo caso si introduce un premio alla lite, si incentiva il contenzioso, si riducono le possibilità di transazione, e si crea anche una voce di danno che la giurisprudenza invece indica e limita. PAGINA: 0018 VALENTINA D'ORSO (M5S). Presidente, intervengo solo per chiarire che per quanto riguarda il rappresentante comune non si parla di compenso premiale: i criteri che vengono indicati sono criteri di quantificazione del compenso, quindi dei parametri che saranno utilizzati dal giudice per provvedere alla quantificazione del compenso nei riguardi del rappresentante comune. Quindi non si tratta di compenso premiale. È questo il primo punto. PAGINA: 0018 FELICE MAURIZIO D'ETTORE (FI). Molto rapidamente, io mi domando su queste norme che vengono inserite, non mi meraviglia che possa acconsentire il Ministro Bonafede, la cui cultura giuridica è nota, ma mi domando se il Premier Conte, noto giurista e privatista, quel contratto del cambiamento, che ha sottoscritto, se è un contratto di comodato, di uso gratuito del balcone di Palazzo Chigi. All’amico Giuseppe Conte, quando avrò il caso di vederlo, gli chiederò se ha letto questo provvedimento, perché quello che egli ha scritto in questa materia è esattamente il contrario di quello che c’è scritto in queste norme. Qui possiamo scrivere di tutto. Ebbene, sarebbe anche da scrivere, ormai potremmo dire pure “banzai”, andiamo avanti, facciamo un attacco, tutto è possibile, chi ha le orecchie intenda (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente). Cioè veramente qui siamo oltre il limite del diritto, siamo - come dire? - al divertimento, siamo sul balcone di Palazzo Chigi (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente). PAGINA: 0018 MARIA CAROLINA VARCHI (FDI). Presidente, solo per ricordare a me stessa che prima di essere stata deputato sono stata avvocato, che l’avvocato ha diritto sempre e comunque al suo compenso, indipendentemente dal risultato raggiunto, perché l’impegno che assume è quello di difendere con onestà intellettuale nel miglior modo possibile gli interessi del cliente. Quindi, francamente l’introduzione di un compenso premiale all’americana in un ordinamento come il nostro, credo sia francamente molto pericoloso; e non già perché io abbia diffidenza nei confronti della mia categoria, ma perché credo che vada rispettata e tutelata a prescindere, e non in considerazione del raggiungimento di una buona transazione, perché è un sistema che al nostro ordinamento non appartiene e non può appartenere (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d’Italia). |
PAGINA: 0006 I deputati ANDREA COLLETTI (M5S) (Vedi RS), PIERANTONIO ZANETTIN (FI) (Vedi RS), FRANCESCO PAOLO SISTO (FI) (Vedi RS), MARIA CAROLINA VARCHI (FDI) (Vedi RS) e VITTORIO SGARBI (FI) (Vedi RS) intervengono sull'emendamento 1.301 Colletti, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0019 ANDREA COLLETTI (M5S). Presidente, ho presentato questo emendamento con due motivazioni, la prima era per una evidente motivazione di sistematizzazione del testo, perché in realtà l’ultimo comma dell’articolo 840-octies prevede un pagamento di un compenso ad un avvocato dell’aderente. Il problema è che questi compensi sono previsti dal successivo articolo, che si chiama alla rubrica “spese del procedimento”, e non nel progetto dei diritti individuali omogenei, che riguarda invece solo i diritti degli aderenti. Quindi, anche da un punto di vista sistematico, questo comma dovrebbe essere trasposto all’interno dell’articolo 840-novies. Oltretutto, ritengo sia un po’ inutile un altro decreto ministeriale adottato a norma della legge professionale forense per la difesa dell’aderente, quando in realtà già esiste il decreto ministeriale, che viene anche modificato ogni due anni dal Ministro della Giustizia. Cioè, noi andiamo a fare un decreto solo sui compensi dell’aderente, che è una parte comunque, e sui compensi dell’avvocato, quando già abbiamo il decreto ministeriale sui parametri forensi. Quindi, tutta questa parte di un nuovo decreto, dal mio punto di vista, tecnicamente è ultroneo, e non servirebbe, pertanto il mio emendamento cerca di rimediare sia ad un errore di sistematizzazione dell’articolato sia ad un errore dell’indicazione di un decreto exnovo totalmente inutile. PAGINA: 0019 PIERANTONIO ZANETTIN (FI). Presidente, volevo dichiarare il voto contrario di Forza Italia a questo emendamento. PAGINA: 0019 FRANCESCO PAOLO SISTO (FI). Presidente, credo che mai come in questo emendamento vi sia un interesse personale in atto parlamentare: chi ha proposto questo emendamento vorrebbe che l’avvocato che assiste colui che aderisce ad un giudizio già positivo sia pagato con spese a carico di chi in qualche maniera ha subito. È veramente una cosa indegna! Cioè, io so che tu hai vinto, partecipo, aderisco e l’altro paga, dopo. Dopo! Per quale attività? Una vergogna professionale che penso debba essere respinta al mittente! Non è possibile che con tanta disinvoltura si propongano norme per poi poterne usufruire personalmente (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente)! Non è possibile! È una vergogna! Una vergogna! Questo è un emendamento che se dovesse passare grida vendetta agli occhi del diritto di difesa. Voteremo molto pacatamente contro (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente). PAGINA: 0019 MARIA CAROLINA VARCHI (FDI). Presidente, ancora una volta registro la buona volontà dell’onorevole Colletti che cerca di mettere ordine in questo provvedimento, però probabilmente questo emendamento non è sufficiente a superare tutte quelle criticità che noi a più riprese, durante i lavori di Commissione e anche dopo, abbiamo cercato di evidenziare e di eliminare anche con i nostri emendamenti. Condividendo parte delle preoccupazioni di chi mi ha preceduto, credo che il dato sistematico che il proponente dell’emendamento ha voluto evidenziare non basti di per sé a superare il timore di condotte speculative che potrebbero sorgere all’esito dell’entrata in vigore di questa norma. PAGINA: 0020 VITTORIO SGARBI (FI). Presidente, in ordine alle considerazioni accalorate ma precise dall’onorevole Sisto, gentile Presidente, intendo che votare questo emendamento vuol dire legittimare una truffa allo Stato da parte dello Stato. |
PAGINA: 0006 Il deputato ANDREA COLLETTI (M5S) (Vedi RS) interviene sul suo emendamento 1.302. |
PAGINA: 0020 ANDREA COLLETTI (M5S). Presidente, questo è un emendamento molto particolare, ma dal mio punto di vista necessita di essere perlomeno discusso in quest’Aula, poiché ad esempio, una normativa che è presente in altri ordinamenti, in special modo in negli ordinamenti di commonlaw che è quella dei danni punitivi. Già nel 2017 le Sezioni Unite della Cassazione hanno permesso la delibazione delle sentenze straniere in ordine ai danni punitivi nell’ordinamento italiano. Fino a quella data la Cassazione affermava che il principio dei danni punitivi andasse contro un principio generale del nostro ordinamento, che è quello dell’ordine pubblico. Invece dal 2017, proprio le Sezione Unite ci hanno detto che, visto che l’ordine pubblico è un principio che viene modificato nel tempo e dipende anche dalla sensibilità dei consociati, tali danni punitivi non confliggono più con i principi informativi dell’ordinamento giuridico italiano, allora è necessario inserire una normativa anche di tipo sperimentale ed esclusivamente all’interno della classaction proprio per i danni punitivi. Ciò perché con la classaction, se vogliamo darle significato, dobbiamo, da un certo punto di vista, incentivare le persone che subiscono danni molto limitati, di pochi euro, ad aderire a quella classaction, perché altrimenti non aderirebbero, qualora le spese dell’adesione fossero superiori ad un eventuale risarcimento. |
PAGINA: 0006 Intervengono il deputato VITTORIO SGARBI (FI) (Vedi RS) e sull'ordine dei lavori il deputato FEDERICO FORNARO (LEU) (Vedi RS); intervengono quindi per richiami al Regolamento i deputati EMANUELE FIANO (PD) (Vedi RS) e FEDERICO FORNARO (LEU) (Vedi RS), cui rende precisazioni la PRESIDENTE (Vedi RS). Interviene altresì sull'ordine dei lavori il deputato SIMONE BALDELLI (FI) (Vedi RS). |
PAGINA: 0021 VITTORIO SGARBI (FI). Gentile Presidente, volevo semplicemente dire che al voto numero 26, per il quale ho fatto la dichiarazione contraria, non è partita questa macchina diabolica che serve per mettere le dita, quindi chiedo che venga registrata, ma esiste, d’altra parte, la registrazione. PAGINA: 0021 FEDERICO FORNARO (LEU). Signora Presidente, io credo che qui stiamo assistendo a un’innovazione nelle tecniche di voto parlamentare francamente inaccettabile. Il collega Coletti ha fatto molti emendamenti, ha portato un contributo credo anche importante, però non è accettabile - e io chiedo che questa cosa venga, per il suo tramite, segnalata al Presidente della Camera e si trovino gli organismi in cui su questo prendere delle decisioni -, non esiste, nella prassi parlamentare, un emendamento che non viene ritirato e non ottiene neanche il voto del suo presentatore (Applausi dei deputati dei gruppiLiberi e Uguali, Partito Democratico, Forza Italia-Berlusconi PresidenteeFratelli d’Italia). PAGINA: 0022 EMANUELE FIANO (PD). Chiedo di parlare per un richiamo al Regolamento. PAGINA: 0022 FEDERICO FORNARO (LEU). No, brevissimamente, non per entrare in contraddizione, ma in un dialogo costruttivo con la Presidenza. È vero quello che lei ha detto, però lei è nel pieno delle facoltà per stigmatizzare questo comportamento, e le chiedo formalmente di stigmatizzare il comportamento del collega Colletti. PAGINA: 0023 PRESIDENTE. Ho già detto, onorevole Fornaro, che si tratta di una questione di cui la Presidenza naturalmente prende atto, a tal punto da sentire il dovere di riferire e di trasferirla al Presidente della Camera. Questo credo che basti. PAGINA: 0023 SIMONE BALDELLI (FI). Sempre su questo tema, Presidente. |
PAGINA: 0006 I deputati PIERANTONIO ZANETTIN (FI) (Vedi RS), PIETRO PITTALIS (FI) (Vedi RS), CIRO MASCHIO (FDI) (Vedi RS), COSIMO MARIA FERRI (PD) (Vedi RS), FRANCESCO PAOLO SISTO (FI) (Vedi RS), MARIA CAROLINA VARCHI (FDI) (Vedi RS) e GALEAZZO BIGNAMI (FI) (Vedi RS) intervengono sull'emendamento 1.302 Colletti, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0023 PIERANTONIO ZANETTIN (FI). È una dichiarazione di voto contrario a questo emendamento, Presidente. PAGINA: 0023 PIETRO PITTALIS (FI). Come preannunciato dal collega Zanettin, voteremo contro perché, vedete, il danno punitivo è un istituto che, per quanto almeno mi riguarda, in astratto, in via generale potrebbe essere anche introdotto nel nostro ordinamento, anche perché son convinto che costituirebbe un efficace incentivo alle transazioni delle cause civili. Però, considero davvero scellerata l’idea di introdurlo surrettiziamente, come intendete fare voi, poiché, almeno per l’intenzione che avete manifestato finora voi della maggioranza - dovrebbe avere anche efficacia retroattiva. Questo emendamento, in realtà, colleghe e colleghi, nasconde una logica giacobina, una logica punitiva e sanzionatoria nei confronti delle imprese, che abbiamo più volte denunciato nel corso di questo dibattito. PAGINA: 0024 CIRO MASCHIO (FDI). Presidente, onorevoli colleghi, anche noi voteremo contro questo emendamento e, se un risarcimento va chiesto a titolo di danni punitivi, andrebbe chiesto all’onorevole Colletti il quale, con dolo o colpa grave, insiste nel presentare emendamenti, sapendo perfettamente che poi non andrà a votarli. PAGINA: 0024 COSIMO MARIA FERRI (PD). Presidente, tramite lei, allora, vorrei convincere, a questo punto, l’onorevole Colletti a votare contro anche a questo emendamento, già che ci siamo, perché penso che anche la sentenza che ha citato - lui si riferisce a una giurisprudenza del 2017, non ho capito se la sentenza sia quella del 5 luglio 2017, la n. 16601 - dica cose diverse da quelle che lui oggi ha detto, qui, in Aula. PAGINA: 0024 FRANCESCO PAOLO SISTO (FI). Grazie, Presidente. Con toni suadenti e molto pacati, per evitare equivoci sui contenuti, dirò che l’abuso del diritto afferisce anche al Parlamento. È evidente che quello che sta accadendo in quest’Aula costituisce non soltanto dileggio del Parlamento, non soltanto abuso del diritto, ma, soprattutto, Presidente, è la cosa più grave che c’è, sberleffi nei confronti di chi cerca di esercitare il proprio mandato in modo corretto. PAGINA: 0025 MARIA CAROLINA VARCHI (FDI). Grazie, Presidente. Io sono francamente sorpresa dall’atteggiamento di chi esplicitamente ha detto di voler stimolare il dibattito in quest’Aula su temi, a suo avviso, fondamentali, quando apprendiamo che non riesce nemmeno a introdurre il dibattito nel gruppo parlamentare di appartenenza. E questo, già di per sé, dovrebbe bastare a qualificare l’intervento del proponente di questo emendamento. PAGINA: 0025 GALEAZZO BIGNAMI (FI). Grazie, Presidente. Ritengo francamente inaccettabile, anche ai sensi dell’articolo 42 del Regolamento, che venga attribuita la volontà, al gruppo di Forza Italia, di difendere comportamenti di aziende che operano nell’illegalità e nella illiceità (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente). Ritengo gravi queste affermazioni, anche perché, in realtà, la condotta parlamentare di chi ha illustrato questi emendamenti porterebbe a chiedersi perché li ha presentati; forse c’è qualcuno che chiedeva che quegli emendamenti venissero presentati per potersi costituire parte civile e andare a beneficiare dei danni di cui, oggi, voi surrettiziamente, state introducendo la prevedibilità (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente)? E, anzi, proprio perché viene il dubbio che voi siate etero-guidati da altri, lei, in particolar modo, con questa iniziativa voi sapete perfettamente che state introducendo uno sbarramento a quelle forme transattive per le quali, invece, gli utenti, spesso e volentieri, riescono a ottenere dei benefici che, se quell’emendamento passasse, invece, non potrebbero ottenere. Quindi, ritengo grave e chiedo al proponente di sapere se lui è eterodiretto e se lui ha degli interessi esterni a quest’Aula che lo stanno guidando nella presentazione di questi emendamenti (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente). |
PAGINA: 0007 PRESIDENTE (Vedi RS). Dà conto delle proposte emendative ritirate. |
PAGINA: 0025 PRESIDENTE. Passiamo ai voti. |
PAGINA: 0007 Il deputato ANDREA DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI) (Vedi RS) interviene sull'emendamento 1.317 Bartolozzi, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0026 ANDREA DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI). Presidente, io credo che non vi sarebbe motivo di intervenire perché l’emendamento è banale e probabilmente non ci sarebbe neanche necessità di questo emendamento, ma giacché abbiamo capito qual è l’impianto complessivo del testo io credo che sia necessario rimarcare che solo in caso di condanna possa arrivare questa liquidazione di cui parliamo. Infatti, abbiamo tentato di spiegarvi che il pagamento premiale incentiva la litigiosità e trasforma gli avvocati - o tenta di trasformarli - in adescatori o in adescatrici; abbiamo tentato di spiegarvi che il termine di sospensione feriale fa scempio delle sentenze della Suprema corte depositate in quest’Aula; abbiamo tentato di dirvi che le spese di CTU non possono essere - con un atteggiamento punitivo e vendicativo verso le imprese - poste a carico inizialmente del convenuto; abbiamo cercato di dirvi che almeno in sentenza definitiva se vince il convenuto bisognerebbe precisare che le spese non sono a carico del convenuto; abbiamo tentato di dirvi che state invertendo l’onere della prova; abbiamo tentato di dirvi che l’adesione post sentenza sollecita comportamenti parassitari e furbeschi; abbiamo tentato in ogni modo di mettere delle pezze non a un provvedimento che oggi vede salutare la nascita dell’azione di classe ma ad un procedimento classista, che è una cosa completamente diversa. Allora, probabilmente sarebbe del tutto ultronea questa aggiunta della collega con questo emendamento, ma è necessario chiarirlo per tentare di spiegare che non avete messo in campo un sistema di tortura per le nostre imprese anche a prescindere dalle loro eventuali ragioni e cerchiamo di migliorarlo anche sotto questo profilo. |
PAGINA: 0007 I deputati PIERANTONIO ZANETTIN (FI) (Vedi RS), FRANCESCO PAOLO SISTO (FI) (Vedi RS) intervengono sull'emendamento 1.112 Colletti. |
PAGINA: 0027 PIERANTONIO ZANETTIN (FI). Presidente, preannuncio il voto contrario di Forza Italia su questo emendamento. PAGINA: 0027 FRANCESCO PAOLO SISTO (FI). Illustre Presidente, siamo di fronte all’ennesimo emendamento che riguarda compensi, onorari e moltiplicazione dei pani e dei pesci. |
PAGINA: 0007 ANDREA COLLETTI (M5S) (Vedi RS). Ritira il suo emendamento 1.112. |
PAGINA: 0027 ANDREA COLLETTI (M5S). Presidente, tralascio le farneticazioni del collega precedente. Visto, comunque, che c’è un emendamento della Commissione che va a eliminare l’ultimo periodo del sesto comma e che con questa sostituzione anch’io volevo eliminare, a questo punto, visto il parere favorevole sull’emendamento della Commissione, posso bene ritirarlo. |
PAGINA: 0007 Il deputato PIERANTONIO ZANETTIN (FI) (Vedi RS) interviene sull'emendamento 1.314 Bartolozzi. |
PAGINA: 0028 PIERANTONIO ZANETTIN (FI). Presidente, noi insistiamo nel tentativo di migliorare questo testo e con questo emendamento cerchiamo di attenuare l’impatto negativo di quei compensi premiali che vengono riconosciuti dal testo presentato all’Aula nei confronti delle imprese convenute. Pertanto, il presente emendamento richiama il fatto che all’avvocato della parte ricorrente vittoriosa vengano applicati soltanto i tariffari forensi vigenti con l’applicazione degli scaglioni minimi, e non, invece, con gli effetti moltiplicativi e percentuali che il provvedimento in esame propone. |
PAGINA: 0007 Interviene per un richiamo al Regolamento il deputato PIETRO PITTALIS (FI) (Vedi RS). |
PAGINA: 0028 PIETRO PITTALIS (FI). Chiedo di parlare per un richiamo al Regolamento. |
PAGINA: 0007 I deputati ALFREDO BAZOLI (PD) (Vedi RS) e FEDERICO CONTE (LEU) (Vedi RS) intervengono sull'emendamento 1.300 Bazoli, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0029 ALFREDO BAZOLI (PD). Presidente, molto brevemente, questo emendamento si propone di eliminare un’altra delle incongruenze che sono presenti in questa legge, che prevede in questo caso la possibilità per gli aderenti che non sono parte del processo, quindi quelli che aderiscono successivamente alla sentenza, di impugnare la sentenza. Ora, il testo è stato migliorato rispetto a come è entrato in Commissione, perché è stata eliminata la possibilità dell’impugnazione tout-court, l’impugnazione ordinaria, ma è rimasta la possibilità di impugnare la sentenza per revocazione, che è un’impugnazione particolare in casi eccezionali. Secondo me, dal punto di vista sistematico, è una cosa che non si tiene, perché un aderente non è parte del processo, perché aderisce successivamente, e non si capisce, non essendo parte del processo, a che titolo sia legittimato a impugnare la sentenza, sia pure in casi eccezionali, per revocazione. Quindi, credo che questa sia una previsione da eliminare perché introduce nell’ordinamento una palese e pacifica incongruenza, e credo che sia assolutamente indebita. PAGINA: 0029 FEDERICO CONTE (LEU). Per motivare il voto favorevole a questo emendamento, in particolar modo con riferimento all’eliminazione del terzo periodo, quello, cioè, in cui si fa riferimento alla possibilità di recuperare i termini di impugnazione in relazione alla sopravvenuta scoperta della collusione. La previsione è assolutamente generica e non tipizzata, e lascia spazi imprevedibili riguardo alle modalità, ai temi e alle occasioni di scoperta della collusione, che è assonante come concetto anche ad attività di indagine di tipo penalistico, e quindi apre squarci processuali del tutto eterogenei rispetto alla materia normata. Quindi, in particolar modo con riferimento al terzo comma, il voto del gruppo è a favore dell’emendamento. |
PAGINA: 0008 La deputata GIUSI BARTOLOZZI (FI) (Vedi RS) interviene sugli identici emendamenti 1.315 Rossello e 1.307 Saitta, che la Camera, con votazione nominale elettronica, approva. |
PAGINA: 0029 GIUSI BARTOLOZZI (FI). Presidente, anche in questo caso diamo atto… Ma non ce ne voglia nessuno! Diamo atto del buon lavoro fatto in Commissione, perché il nostro gruppo ha tentato di reintrodurre nel testo, trovando la relatrice attenta e la Commissione in questo caso propensa ad accogliere l’emendamento, su un principio, che è il principio dispositivo nel processo civile. La domanda di parte: la sospensione si può dare, il giudice la può disporre se ricorrono gravi e fondati motivi, ma si era dimenticato l’inciso “su istanza di parte”. Do atto alla relatrice di aver accolto quello che era l’invito, ripeto, solo nell’ottica della corretta formulazione del testo. Quindi il parere è favorevole. |
PAGINA: 0008 PRESIDENTE (Vedi RS). Rinvia il seguito del dibattito alla ripresa pomeridiana della seduta. |
PAGINA: 0030 PRESIDENTE. Passiamo ai voti. |
PAGINA: 0009 La seduta, sospesa alle 14, è ripresa alle 15. |
|
PAGINA: 0009 Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata. (Vedi RS) |
PAGINA: 0030 Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata. |
PAGINA: 0009 (Intendimenti in ordine al potenziamento delle risorse umane e strumentali presso il distaccamento dei vigili del fuoco di Genova – n. 3-00207) (Vedi RS) |
PAGINA: 0030 (Intendimenti in ordine al potenziamento delle risorse umane e strumentali presso il distaccamento dei vigili del fuoco di Genova – n. 3-00207) |
PAGINA: 0009 FEDERICO FORNARO (LEU) (Vedi RS). Illustra l'interrogazione. |
PAGINA: 0030 FEDERICO FORNARO (LEU). Signora Presidente, signor Ministro, noi abbiamo voluto con questa interrogazione sottolineare da un lato lo straordinario lavoro che il Corpo dei vigili del fuoco ha svolto a Genova dopo il tragico evento del 14 agosto. A Genova c’è una situazione che risale da tempo, una situazione strutturale di carenza di organico, che a nostro giudizio si è andata aggravando ovviamente in questa fase; ma la nostra preoccupazione, l’origine dell’interrogazione è comprendere quali iniziative il Ministero vuole intraprendere, perché è del tutto evidente che la situazione di emergenza continua e continuerà per alcuni anni, per esempio in relazione alla ricostruzione dello stesso ponte. E quindi siamo a chiedere sostanzialmente quale tipo di iniziative finalizzate a Genova il Ministero intenda adottare. |
PAGINA: 0009 MATTEO SALVINI, Ministro dell'Interno (Vedi RS). Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0030 MATTEO SALVINI, Ministro dell'Interno. Presidente, ringrazio l’onorevole Fornaro, ringrazio i pochi eroici parlamentari presenti, e ringrazio chi ci sta seguendo in diretta televisiva. Sono stato a Genova ieri l’altro, e quindi sono ben contento di portare notizie positive, spero, condivise da tutti. Il tragico episodio del crollo del ponte ha testimoniato ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, lo straordinario impegno e l’eccezionale contributo di professionalità che i vigili del fuoco hanno sempre assicurato e continuano ad assicurare per salvare vite. Come appunto ho avuto modo di sottolineare nel corso della mia visita a Genova proprio due giorni fa, nella quale ho partecipato alla cerimonia di intitolazione al capo squadra Mario Meloncelli del distaccamento permanente dei vigili del fuoco di Genova Est, sono particolarmente orgoglioso di poter servire da Ministro un corpo che ha dimostrato il proprio valore in ogni circostanza, giorno dopo giorno; ma sono anche consapevole che i complimenti e le pacche sulle spalle non servano a lavorare di più e meglio. |
PAGINA: 0009 Replica il deputato LUCA PASTORINO (LEU) (Vedi RS). |
PAGINA: 0031 LUCA PASTORINO (LEU). Ringraziamo il signor Ministro per la risposta. Noi abbiamo numeri che testimoniano come a Genova manchino 130 unità e come il personale comunque in servizio abbia accumulato ore e ore di straordinario in quei giorni tremendi del crollo del ponte, quindi si tratta di verificare nuove assunzioni e anche il rientro di personale - come diceva lei - in distacco. Questa è anche l’occasione - mi perdonerà: io vengo da Genova e non sono venuto lunedì perché ero qua - per far riferimento anche al decreto su Genova, che all’articolo 2 - le offro un ulteriore spunto - prevede appunto l’assunzione di personale in via straordinaria per il comune, per la Polizia locale; insomma anche questo potrebbe essere uno spiraglio di velocità, cioè andare ad aumentare i numeri del distaccamento dei vigili del fuoco di Genova. Lo segnalo a lei e approfitto anche della diretta televisiva per riportare un po’ anche alla ribalta il tema di Genova, un po’ offuscato dal dibattito in corso sulla manovra e da quello che leggiamo sui giornali. Ecco, a me piacerebbe oggi dire che Genova deve rimanere al primo posto nell’agenda di Governo perché comunque il decreto ha tantissime lacune, sia dal punto vista economico, sia dal punto di vista delle prospettive e delle iniziative. |
PAGINA: 0009 (Iniziative per contrastare le violenze di gruppi neofascisti, anche a seguito dell'aggressione verificatesi a Bari il 21 settembre 2018 – n. 3-00208) (Vedi RS) |
PAGINA: 0032 (Iniziative per contrastare le violenze di gruppi neofascisti, anche a seguito dell’aggressione verificatasi a Bari il 21 settembre 2018 – n. 3-00208) |
PAGINA: 0009 MARCO LACARRA (PD) (Vedi RS). Illustra l'interrogazione. |
PAGINA: 0032 MARCO LACARRA (PD). Grazie, signora Presidente, signori Ministri e rappresentati del Governo. Venerdì 21 settembre scorso, a Bari, nel quartiere Libertà - peraltro, signor Ministro, da lei visitato solo qualche giorno prima - si è sfiorata la tragedia, quando un gruppo di persone aderenti al locale circolo di CasaPound ha aggredito con spranghe, cinghie e tirapugni alcuni manifestanti che avevano da poco concluso un corteo antirazzista. Vi sono stati due feriti più gravi e altri contusi e, per buona sorte, non ci sono state conseguenze più serie. Non sfugge che stiamo vivendo una fase storica in cui il conflitto sociale, la lotta di classe e lo scontro politico, anche per colpa di slogan e proclami di chi ha la rappresentanza istituzionale di alto profilo, rischia di farci tornare indietro di quarant’anni. La città di Bari ha pagato con il sangue di un suo ragazzo, appena diciottenne, quel clima di intolleranza e di violenza fascista. Benedetto Petrone, il 28 novembre 1977 fu ucciso per mano di un accoltellatore fascista. Non possiamo permettere che il passato buio di quegli anni riviva; gli episodi, come quelli del 21 settembre, rappresentano un cattivo presagio. Chiedo, signor Ministro, a che punto sia l’indagine - e se vi sia un’indagine e noi crediamo di sì - volta a individuare i responsabili di quel vile agguato e quali presidi intende mettere in atto per fare in modo che ci sia la possibilità di manifestare liberamente il proprio pensiero politico dappertutto e senza nessuna limitazione. |
PAGINA: 0009 MATTEO SALVINI, Ministro dell'Interno. (Vedi RS)Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0032 MATTEO SALVINI, Ministro dell'Interno. Grazie al collega onorevole. Premettendo che ovviamente non è il Ministro dell’Interno che dispone arresti a Riace o indagini a Bari (Applausi dei deputati dei gruppi Lega-SalviniPremier e MoVimento 5 Stelle), però conto che i colpevoli di questo vigliacco episodio di violenza vengano assicurati alla giustizia il prima possibile. Ribadisco che l’episodio di Bari, come qualunque episodio di violenza, è da me fermamente condannato a prescindere dal colore o dalla connotazione politica. L’ho detto nell’immediatezza e lo confermo in quest’Aula: la violenza non risolve mai alcun tipo di problema e chiunque eserciti violenza contro qualsiasi essere umano deve essere punito nella misura prevista dalla legge. Non è tollerabile impedire con atti aggressivi il diritto costituzionalmente garantito di manifestare liberamente e di esprimere il proprio pensiero, qualunque sia il colore della bandiera di chi vorrebbe impedire la manifestazione del pensiero altrui. |
PAGINA: 0009 Replica il deputato EMANUELE FIANO (PD) (Vedi RS). |
PAGINA: 0033 EMANUELE FIANO (PD). Signor Ministro, Presidente, quando noi parliamo di CasaPound, non parliamo di un movimento politico qualsiasi; mi aiuta in questo una sentenza della Cassazione del 2014 su Napoli, che - se non sono riferite male le cose pubblicate allora dai quotidiani italiani - definì questa associazione come “sovversiva”. |
PAGINA: 0009 (Iniziative volte a contrastare l'immigrazione irregolare e il traffico di esseri umani – n. 3-00209) (Vedi RS) |
PAGINA: 0033 (Iniziative volte a contrastare l’immigrazione irregolare e il traffico di esseri umani – n. 3-00209) |
PAGINA: 0009 SARA DE ANGELIS (LEGA) (Vedi RS). Illustra l'interrogazione. |
PAGINA: 0034 SARA DE ANGELIS (LEGA). Grazie, Presidente. Signor Ministro, a seguito delle iniziative poste in essere dall’attuale Governo fin dal suo insediamento, si è finalmente posta al centro del dibattito politico, sia a livello europeo, che internazionale, la necessità di predisporre e attuare azioni concrete e incisive, in un’ottica non più emergenziale, bensì strutturale, per il contenimento e la regolamentazione dei flussi migratori. |
PAGINA: 0010 MATTEO SALVINI, Ministro dell'Interno. (Vedi RS)Sottolineando l'assenza di larga parte dei deputati dell'opposizione (Applausi dei deputati del gruppo della Lega – commenti di deputati dei gruppi Partito Democratico e Fratelli d'Italia). |
PAGINA: 0034 MATTEO SALVINI, Ministro dell'Interno. Grazie, Presidente. Curioso question-time, dove sono presenti in Aula più parlamentari di maggioranza che parlamentari di opposizione, però così va il mondo. E quindi (Applausi dei deputati dei gruppi Lega-SalviniPremier e MoVimento 5 Stelle – Commenti del gruppo del Partito Democratico)… |
PAGINA: 0010 PRESIDENTE (Vedi RS). Ricorda che durante lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata sono riunite le Commissioni parlamentari di merito e che per tale motivo molti deputati non sono presenti (Commenti di deputati del gruppo della Lega, di deputati del gruppo Fratelli d'Italia – proteste dei deputati Fiano e Andrea Romano, che la Presidente richiama all'ordine). |
PAGINA: 0034 PRESIDENTE. Ministro, mi scusi, ma sono costretta a ricordarle che ci sono le Commissioni in corso, che sono convocate in contemporanea con la seduta dell’Aula, quindi la invito ad evitare di fare polemiche. |
PAGINA: 0010 MATTEO SALVINI (Vedi RS). Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0034 MATTEO SALVINI, Ministro dell'Interno. Sto guardando a sinistra! |
PAGINA: 0010 Replica la deputata SARA DE ANGELIS (LEGA) (Vedi RS). |
PAGINA: 0036 SARA DE ANGELIS (LEGA). Presidente, Ministro, sono pienamente soddisfatta della sua risposta, pienamente soddisfatta e orgogliosa anche di rappresentare questo Governo (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico Applausi dei deputati dei gruppi Lega-Salvini Premier e MoVimento 5 Stelle). |
PAGINA: 0010 (Iniziative volte all'istituzione di centri sorvegliati per migranti irregolari, anche in relazione alle conclusioni del Consiglio europeo del 28 e 29 giugno 2018 – n. 3-00210) (Vedi RS) |
PAGINA: 0036 (Iniziative volte all’istituzione di centri sorvegliati per migranti irregolari, anche in relazione alle conclusioni del Consiglio europeo del 28 e 29 giugno 2018- n. 3-00210) |
PAGINA: 0010 EMANUELE PRISCO (FDI) (Vedi RS). Illustra l'interrogazione. |
PAGINA: 0036 EMANUELE PRISCO (FDI). Presidente, signor Ministro, Fratelli d’Italia ha sostenuto con convinzione il suo impegno per il contrasto all’immigrazione clandestina, le è stata anche vicino nella vicenda brutta che lei ha ricordato della nave “Diciotti”, in cui è stato anche stranamente indagato, e ha valutato positivamente anche il cambio di marcia impresso al Ministero dell’interno. Come saprà, il Consiglio d’Europa, il 28 e 29 giugno scorso, ha per la prima volta affermato un principio importante in materia di immigrazione clandestina, che consente di attivare centri di sorveglianza nei quali trattenere gli immigrati arrivati illegittimamente nel nostro Paese e svolgere le procedure necessarie valutare il reale status di richiedenti asilo che hanno diritto alla protezione e degli immigrati irregolari che debbono essere invece rimpatriati. Quindi, le chiediamo quali iniziative sta prendendo per la costruzione di tali centri, perché non si verifichino più questioni come sono successe a Rocca di Papa, dove gli immigrati della nave “Diciotti”, ricorderà, sono scappati ovunque. Per una volta, Ministro, tutti insieme possiamo dire: ce l’ha chiesto d’Europa (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d’Italia). |
PAGINA: 0010 MATTEO SALVINI, Ministro dell'Interno. (Vedi RS)Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0036 MATTEO SALVINI, Ministro dell'Interno. Condivido. La questione della possibilità di trattenimento dei richiedenti asilo è già stata affrontata nella normativa europea, e un’ipotesi di revisione delle disposizioni attualmente vigenti è in questo momento in corso. Quanto alla normativa nazionale, questa consente il trattenimento dei richiedenti asilo per un termine massimo di 12 mesi, in presenza di determinate circostanze riconducibili alla commissione di gravi reati o alla sussistenza di condizioni di pericolosità sociale. Tuttavia, con il decreto-legge approvato il 24 settembre scorso dal Consiglio dei ministri e che mi auguro arrivi il prima possibile all’esame delle Camere, il Governo ha inteso fare un ulteriore passo in avanti, prevedendo che il richiedente asilo possa essere trattenuto per 30 giorni in appositi locali nei cosiddetti hotspot con la finalità di determinarne o verificarne l’identità. Nel caso in cui decorso tale termine tale finalità non sia stata conseguita, il trattenimento può proseguire nei centri per il rimpatrio fino a un massimo di 180 giorni. Tornando alla normativa europea, informo che una recente proposta di regolamento riguardante la Guardia costiera e di frontiera europea e la diffusione della “direttiva rimpatri” sono stati previsti i cosiddetti centri di controllo quali strutture istituite su richiesta degli Stati membri in cui le agenzie europee a sostegno dello Stato ospitante - quindi questo sarà dirimente - effettuerebbe in maniera rapida ed efficace le procedure di asilo e di rimpatrio dei migranti. Su tale proposta è in corso un dibattito a livello europeo - speriamo il dibattito si esaurisca in termini civili - sebbene sia emersa in generale una valutazione sostanzialmente positiva. |
PAGINA: 0010 Replica il deputato EMANUELE PRISCO (FDI) (Vedi RS). |
PAGINA: 0037 EMANUELE PRISCO (FDI). Grazie, Presidente, oltre a un richiamo, ovviamente ad un’azione più determinata e anche rivolta alla realizzazione di questi centri, che permetteranno di svolgere tutte le procedure di identificazione su chi può rimanere perché rifugiato e chi se ne deve andare e tornare a casa sua perché immigrato clandestinamente, ricordiamo e segnaliamo che Fratelli d’Italia ha messo a disposizione del Governo ulteriori proposte, penso una su tutte proprio per non farli partire, quella del blocco navale, di modo che tagliamo la testa al toro dall’origine. Così come riteniamo che sia necessaria una abolizione - ho visto nei titoli del decreto sicurezza, non è ancora arrivato - della protezione umanitaria. Così come rinnoviamo, glielo faremo a breve, la necessità delle norme taglia business sull’obbligo di rendicontazione delle cooperative che per troppo tempo hanno lucrato sugli immigrati e, soprattutto, sugli immigrati irregolari. Aspettiamo, diciamo, qualche fatto concreto e più determinato su questi punti che abbiamo anche oggi segnalato e offerto alla sua attenzione. Grazie (Applausidei deputati del gruppoFratelli d’Italia). |
PAGINA: 0010 (Orientamenti del Governo in merito alla realizzazione del Terzo Valico – n. 3-00211) (Vedi RS) |
PAGINA: 0037 (Orientamenti del Governo in merito alla realizzazione del Terzo Valico – n. 3-00211) |
PAGINA: 0010 ALESSANDRO CATTANEO (FI) (Vedi RS). Illustra l'interrogazione. |
PAGINA: 0037 ALESSANDRO CATTANEO (FI). Grazie, signor Presidente. Signor Ministro Toninelli, mi rivolgo a lei, sono passati cinquanta giorni dalla tragedia del ponte Morandi. Purtroppo, le risposte tardano ad arrivare, però sappiamo bene che il partito della protesta, seppure va di moda in questo periodo, non ci appartiene per storia e per cultura; noi siamo il partito della proposta e, quindi, voglio farle una domanda molto mirata su un’infrastruttura per noi da sempre strategica che si chiama Terzo Valico. Noi, da sempre, sosteniamo l’utilità di quest’opera e quindi io voglio chiedere, signor Ministro, se lei pensa di reperire 791 milioni indispensabili per portare a termine questa opera subito. Le dirò di più, anzi facciamo un passo in più in avanti, perché non pensate già in conversione del decreto di Genova di inserire questa quota, questi 791 milioni lì? Sarebbe un gesto importante per sgombrare il campo da equivoci e per dare veramente una risposta a un’opera che forse, se fosse stata realizzata prima, avrebbe anche evitato la tragedia cui abbiamo assistito (Applausidei deputati del gruppoForza Italia-Berlusconi Presidente). |
PAGINA: 0011 DANILO TONINELLI, Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti (Vedi RS). Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0037 DANILO TONINELLI, Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti. La ringrazio, Presidente. Colleghi, mi sono più volte espresso sulla questione della realizzazione e del completamento delle opere pubbliche di rilievo nazionale. Voglio, ancora una volta, ricordare che l’analisi e la valutazione del rapporto costi-benefici costituiscono strumenti indispensabili per avere chiara la realtà dei fatti e, quindi, procedere nell’azione politica operando le scelte più idonee a garanzia dell’interesse pubblico e libere da ogni condizionamento o indirizzo politico-ideologico, e, infatti, un pool di esperti, come sapete bene, l’abbiamo detto più volte in quest’Aula e anche nelle varie audizioni in Commissione, ha avuto incarico di valutare alcune opere strategiche, tra cui il Terzo valico dei Giovi, con l’obiettivo di predisporre un’analisi basata su dati aggiornati e anche di effettuare una ricognizione degli obblighi giuridico-contrattuali, sempre tenendo conto del preminente interesse pubblico. In particolare, per quest’opera contiamo di concludere questo importante lavoro di analisi e valutazione già entro il mese di ottobre, cioè il corrente mese. |
PAGINA: 0011 Replica il deputato ALESSANDRO CATTANEO (FI) (Vedi RS). |
PAGINA: 0038 ALESSANDRO CATTANEO (FI). Signor Ministro, io trovo la sua risposta davvero imbarazzante e deludente. Ancora una volta, non sapete che buttare la palla addosso in tribuna o, peggio, attaccare questo e quello, guardare sempre indietro. Le darò una notizia, Toninelli, lei oggi è Ministro della Repubblica: si assuma le sue responsabilità una volta per tutte (Applausi dei deputati del gruppoForza Italia-Berlusconi Presidente)! Lei è chiamato dagli italiani a decidere. |
PAGINA: 0011 (Iniziative volte a garantire la sicurezza sui tratti autostradali della A24 L'Aquila-Roma e della A25 Pescara-Roma, con particolare riferimento a ponti e viadotti- n. 3-00212) (Vedi RS) |
PAGINA: 0039 (Iniziative volte a garantire la sicurezza sui tratti autostradali della A24 L’Aquila-Roma e della A25 Pescara-Roma, con particolare riferimento a ponti e viadotti– n. 3-00212) |
PAGINA: 0011 CARMELA GRIPPA (M5S) (Vedi RS). Illustra l'interrogazione. |
PAGINA: 0039 CARMELA GRIPPA (M5S). Grazie, Presidente. Gentile Ministro, il nostro quesito riguarda due tratte autostradali strategiche, la A24 L’Aquila-Roma e la A25 Pescara-Roma, che collegano la mia regione, l’Abruzzo, con la Capitale. |
PAGINA: 0011 DANILO TONINELLI, Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti (Vedi RS). Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0039 DANILO TONINELLI, Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti. Grazie, Presidente. Grazie, colleghi. Le questioni relative alla concessione dei tratti autostradali A24 e A25 rappresentano una delle più gravi eredità che il Ministero che guido abbia ricevuto dai Governi precedenti. Basti pensare che Strada dei Parchi Spa non sottoscrive un piano economico-finanziario dal 2013; ciò significa che per l’intera legislatura precedente i miei predecessori non sono riusciti a sanare una situazione che si trascina da troppo tempo e che ha prodotto l’insostenibile aumento dei pedaggi del 12,89 per cento a partire dal 1° gennaio di quest’anno. |
PAGINA: 0011 Replica la deputata CARMELA GRIPPA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0040 CARMELA GRIPPA (M5S). Signor Ministro, grazie per la sua puntuale risposta. Credo che, come me, in questo momento, siano soddisfatti tutti i cittadini che, per questo trimestre del 2018, potranno utilizzare la Strada dei Parchi senza sottostare alla beffa di un aumento del pedaggio. Una cosa del genere non si era mai vista prima. Ma, soprattutto, siamo soddisfatti perché, grazie a questa maggioranza e a questo Governo, è finalmente centrale nel Paese la questione della sicurezza e della manutenzione delle infrastrutture e non solo negli annunci. |
PAGINA: 0011 (Intendimenti in merito alla realizzazione di infrastrutture autostradali nel territorio dell'Emilia-Romagna – n. 3-00213) (Vedi RS) |
PAGINA: 0041 (Intendimenti in merito alla realizzazione di infrastrutture autostradali nel territorio dell’Emilia-Romagna – n. 3-00213) |
PAGINA: 0011 BEATRICE LORENZIN (MISTO-CP-A-PS-A) (Vedi RS). Illustra l'interrogazione. |
PAGINA: 0041 BEATRICE LORENZIN (MISTO-CP-A-PS-A). Presidente, nel presentare la nota di aggiornamento del documento di economia e finanza, il Premier Conte ha annunciato un piano per gli investimenti pubblici di 38 miliardi di euro per quindici anni, già stanziati, tra l’altro, nel fondo 2018, e di altri 15 nel prossimo triennio, senza spiegare quali siano le infrastrutture che si vogliono realizzare e in quali tempi. Risulta che il presidente della regione Emilia-Romagna avrebbe richiesto da svariati mesi, invano, un incontro con lei per presentare il piano degli investimenti della regione, come la realizzazione della bretella autostradale Campogalliano-Sassuolo, la nuova autostrada regionale Cispadana e il potenziamento del passante autostradale di Bologna. |
PAGINA: 0011 DANILO TONINELLI, Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti (Vedi RS). Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0041 DANILO TONINELLI, Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti. La ringrazio, Presidente. Colleghi, in merito alle specifiche infrastrutture stradali a cui l’interrogante fa riferimento e, in particolare, al nodo autostradale di Bologna, al fine di ottimizzare le risorse pubbliche con il maggior vantaggio per i cittadini, come già comunicato agli enti territoriali interessati, la conferenza di servizi inizialmente indetta per il 13 settembre 2018 è stata momentaneamente sospesa, in quanto è stato chiesto ad Autostrade per l’Italia un approfondimento su vari ipotesi progettuali alternative. Lo studio doveva essere inviato al Ministero nella seconda settimana di settembre, ma ha subito un ritardo, in conseguenza del lavoro dovuto al crollo del ponte Morandi di Genova che vede coinvolta Autostrade per l’Italia, comunicazione ricevuta dalla stessa Autostrade per l’Italia. |
PAGINA: 0011 Replica la deputata BEATRICE LORENZIN (MISTO-CP-A-PS-A) (Vedi RS). |
PAGINA: 0042 BEATRICE LORENZIN (MISTO-CP-A-PS-A). Presidente, come è stato sollevato, l’Emilia-Romagna si trova a vivere un momento di particolare drammaticità. Da un lato, è una delle regioni che ha registrato la maggior crescita economica in questi anni, anche durante la recessione, uscendo dalla recessione in modo molto positivo, le aziende piccole, medie e grandi della regione sono estremamente vitali e la logistica è, scusatemi il gioco di parole, vitale per il mantenimento e la realizzazione di migliaia e migliaia di posti di lavoro. Le parole oggi del Ministro che ho interrogato sono almeno in parte confortanti. Quello che però non si riesce a comprendere, da una parte, è perché non si incontri con il presidente della regione, che oltretutto è anche il presidente della Conferenza Stato-regioni, per tranquillizzare il territorio. C’è stato anche un incidente terrificante, ci sono moltissime opere che sono in campo. Le voci, le interviste sui giornali della maggioranza sono diverse rispetto ad alcune delle affermazioni che lei ha fatto qui, ora, e dare certezza del cronoprogramma, certezza della cantierizzazione delle opere, significa soprattutto dare certezza anche a chi gli investimenti li sta facendo tutti i giorni in Emilia-Romagna con il proprio lavoro, agli artigiani, ai commercianti, all’industria, in una fase dove oggettivamente anche dal punto delle risorse qualche dubbio ci viene. |
PAGINA: 0012 La seduta, sospesa alle 15,45, è ripresa alle 16. |
|
PAGINA: 0012 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ROBERTO FICO (Vedi RS) |
PAGINA: 0042 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ROBERTO FICO |
PAGINA: 0012 Missioni. (Vedi RS) |
PAGINA: 0042 Missioni. |
PAGINA: 0012 PRESIDENTE (Vedi RS). Comunica che i deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono ottantotto. |
PAGINA: 0042 PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Ascari, Claudio Borghi, Colucci, Comaroli, Covolo, D’Incà, D’Uva, Ferraresi, Gallo, Gebhard, Gelmini, Giaccone, Giachetti, Lollobrigida, Lorefice, Micillo, Molinari, Rampelli, Schullian, Scoma e Tateo sono in missione a decorrere dalla ripresa pomeridiana della seduta. |
PAGINA: 0012 Sull'ordine dei lavori. (Vedi RS) |
PAGINA: 0043 Sull’ordine dei lavori. |
PAGINA: 0012 Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati ENRICO BORGHI (PD) (Vedi RS), WANDA FERRO (FDI) (Vedi RS), GIUSEPPE BASINI (LEGA) (Vedi RS), FEDERICO FORNARO (LEU) (Vedi RS), GIANFRANCO ROTONDI (FI) (Vedi RS), LAURA BOLDRINI (LEU) (Vedi RS), ai quali rende precisazioni il PRESIDENTE (Vedi RS). |
PAGINA: 0043 ENRICO BORGHI (PD). La ringrazio, signor Presidente. A nome del gruppo del Partito Democratico ho chiesto di intervenire sull’ordine dei lavori e vorrei utilizzare i cinque minuti che il Regolamento dispone in occasioni come queste da un lato per stigmatizzare un grave fatto che, signor Presidente, è accaduto nel corso dei lavori del question time e dall’altro, in conseguenza di questo, di porre una richiesta sull’organizzazione dei nostri lavori. PAGINA: 0044 WANDA FERRO (FDI). Presidente, sicuramente ci associamo a quanto - devo dire mai dire mai - è stato detto dal collega che mi ha preceduto rispetto a uno episodio molto spiacevole che è avvenuto in Parlamento, devo dire chiarito egregiamente dalla Presidente Carfagna, ma che deve vedere una riorganizzazione di lavori schizofrenici. Fino a qualche minuto fa mi arrivano messaggi che ancora la VIII, la II e la IX Commissione stanno lavorando, durante, tra parentesi, il question time, che per noi diventa lo strumento più agevole e snello per arrivare nella casa dei cittadini, alla presenza di un Ministro che forse non era stato in qualche modo informato che le Commissioni stavano lavorando. PAGINA: 0044 GIUSEPPE BASINI (LEGA). Onorevole Presidente, onorevoli colleghi, credo che vada detta, per lo meno a mio giudizio, una parola di verità e di moderazione su quello che è successo. Effettivamente, uno si aspetterebbe che al question time, che è una richiesta che si fa a un membro del Governo, siano presenti maggiormente parlamentari dell’opposizione che della maggioranza, per cui la del tutto innocente osservazione del Ministro Salvini (Applausi dei deputati del gruppo Lega-SalviniPremier - Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico) non aveva nulla… PAGINA: 0044 FEDERICO FORNARO (LEU). Signor Presidente, innanzitutto vorrei in questa sede ringraziare la Vicepresidente Carfagna per come ha condotto l’Aula durante il question time e per avere ribadito le prerogative di questo Parlamento (Applausi dei deputati dei gruppi Liberi e Uguali, Partito Democratico e Forza Italia-Berlusconi Presidente) e un corretto rapporto tra maggioranza ed opposizione. Mi rivolgo a lei perché una riflessione all’interno della Conferenza dei presidenti di gruppo a mio giudizio dovrà essere fatta, ma mi rivolgo, anche per il suo tramite, ai capigruppo della maggioranza. Il question time in tutti i Parlamenti del mondo appartiene al cosiddetto statuto delle opposizioni; è uno strumento di trasparenza, è uno strumento attraverso cui l’opposizione svolge democraticamente e nel rispetto del ruolo dell’Esecutivo il suo compito e il suo mandato avuto dagli elettori. PAGINA: 0045 GIANFRANCO ROTONDI (FI). Scontato che si ringrazi la Presidente Carfagna del ruolo che ha avuto (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente) e lo hanno fatto tutti i gruppi; colgo l’occasione per associarmi alla richiesta di una diversa programmazione del question time, che eviti a questo Parlamento la ricorrente umiliazione della zoomata televisiva sui banchi vuoti, che rappresenta al Paese una realtà diversa da quella che noi sappiamo essere l’organizzazione dei nostri lavori. PAGINA: 0046 LAURA BOLDRINI (LEU). Signor Presidente, cambio argomento, sono già intervenuti i colleghi su questo. PAGINA: 0046 PRESIDENTE. Per quanto riguarda i primi interventi sull’ordine dei lavori, la prima cosa che ribadisco - e lo ribadiamo a tutti, e quindi anche al Paese - è che durante il question time le Commissioni sono nelle loro piene funzioni e lavorano al 100 per cento. Quindi la Camera dei deputati è al lavoro nelle sue piene facoltà, sia in Aula e sia in Commissione. |
PAGINA: 0012 Votazione per l'elezione della delegazione al Consiglio d'Europa. (Vedi RS) |
PAGINA: 0046 Votazione per l’elezione della delegazione al Consiglio d’Europa. |
PAGINA: 0012 PRESIDENTE (Vedi RS). Avverte che, secondo quanto previsto dall'articolo 56, comma 3, del Regolamento, la votazione per l'elezione di nove componenti effettivi e nove componenti supplenti della Delegazione presso l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa avrà luogo a scrutinio segreto. |
PAGINA: 0046 PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la votazione per l’elezione di nove componenti effettivi e nove componenti supplenti della delegazione presso l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. |
PAGINA: 0014 Si riprende la discussione della proposta di legge n. 791-A. (Vedi RS) |
PAGINA: 0047 Si riprende la discussione della proposta di legge n. 791-A. |
PAGINA: 0014 GIULIA SARTI, Presidente della II Commissione. (Vedi RS)Chiede una sospensione della seduta per consentire la riunione del Comitato dei nove. |
PAGINA: 0047 GIULIA SARTI, Presidente della II Commissione. Presidente, chiedo una sospensione dei lavori per permettere al Comitato dei nove di potersi riunire sugli emendamenti accantonati e sugli ultimi… |
PAGINA: 0014 PRESIDENTE (Vedi RS). Sospende la seduta. |
PAGINA: 0047 PRESIDENTE. La seduta è sospesa per la riunione del Comitato dei nove. Riprendiamo alle 17. |
PAGINA: 0015 La seduta, sospesa alle 16,30, è ripresa alle 17,10. |
|
PAGINA: 0015 Intervengono la Relatrice per la maggioranza ANGELA SALAFIA (Vedi RS), che esprime altresì il parere sugli emendamenti accantonati. |
PAGINA: 0047 ANGELA SALAFIA, Relatrice per la maggioranza. Presidente, riprendiamo dall’esame degli emendamenti accantonati: 1.58 Zanettin, e gli identici 1.97 Varchi e 1.98 Ferri. C’è, però, un cambiamento di parere: sull’emendamento 1.58 Zanettin il parere è favorevole ma con una nuova formulazione che proponiamo. Al comma 1, capoverso “articolo 840-ter”, aggiungere, in fine, il seguente comma: Con l’ordinanza di inammissibilità e con quella che, in sede di reclamo, conferma l’ordinanza di inammissibilità, il giudice regola le spese. |
PAGINA: 0015 VITTORIO FERRARESI, Sottosegretario di Stato per la Giustizia (Vedi RS). Esprime parere favorevole sugli emendamenti accantonati. |
PAGINA: 0048 VITTORIO FERRARESI, Sottosegretario di Stato per la Giustizia. Parere favorevole. |
PAGINA: 0015 Intervengono quindi i deputati MARIA CAROLINA VARCHI (FDI) (Vedi RS) e PIERANTONIO ZANETTIN (FI) (Vedi RS). |
PAGINA: 0048 MARIA CAROLINA VARCHI (FDI). Presidente, accetto la riformulazione. PAGINA: 0048 PIERANTONIO ZANETTIN (FI). Accetto la riformulazione. |
PAGINA: 0015 Interviene il deputato COSIMO MARIA FERRI (PD) (Vedi RS). |
PAGINA: 0048 COSIMO MARIA FERRI (PD). Sì, Presidente. |
PAGINA: 0015 La Relatrice di minoranza GIUSI BARTOLOZZI (Vedi RS) interviene sull'emendamento 1.405 della Commissione, che la Camera, con votazione nominale elettronica, approva. |
PAGINA: 0048 GIUSI BARTOLOZZI, Relatrice di minoranza. Presidente, su questo emendamento cambiamo il parere in favorevole, ma vorrei motivare il perché del nostro parere diversamente espresso rispetto a una prima lettura. Noi eravamo contrari al privilegio concesso al rappresentante della classe, eravamo assolutamente contrari, perché sono soldi che non vanno al consumatore ma al rappresentante, ma accettiamo il minor danno: nella riformulazione c’è il “75 per cento”, votare contrario vorrebbe dire far passare il “100 per cento”; quindi, tra le due cose, siccome siamo una forza responsabile, cambiamo il parere e voteremo favorevolmente. |
PAGINA: 0016 La deputata GIUSI BARTOLOZZI (FI) (Vedi RS) e la Relatrice per la maggioranza ANGELA SALAFIA (Vedi RS) intervengono sull'emendamento 1.133 Bartolozzi, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0049 GIUSI BARTOLOZZI (FI). Presidente appena due parole, grazie. Allora, questo emendamento è di natura tecnica perché volevamo armonizzare i testi delle norme; in alcuni si parla di atti e comportamenti, in altri casi di condotte. Allora, questo emendamento ha l’intento di coniugare il dettato di questo articolo con quello dell’articolo 840-bis, al secondo comma, dove parliamo di condotte. Quindi, mi stupisce il parere contrario da parte della Commissione. Vorrei proporre un una, non so, rivisitazione, non dico accantonamento, ma una maggiore riflessione, perché è un problema che avremo anche dopo, è un termine che adegua il dettato normativo di questa disposizione a quello dell’840-bis, parliamo sempre di condotte, grazie. PAGINA: 0049 ANGELA SALAFIA, Relatrice per la maggioranza. Confermiamo il parere contrario. |
PAGINA: 0016 Il deputato COSIMO MARIA FERRI (PD) (Vedi RS) interviene sul suo emendamento 1.135, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0049 COSIMO MARIA FERRI (PD). Grazie, Presidente. Sottoponiamo questo emendamento all’Aula, con il quale chiediamo di estendere non solo alle imprese o agli enti gestori di servizi pubblici di pubblica utilità tra i destinatari delle azioni di classe, ma anche alle pubbliche amministrazioni. L’abbiamo detto già durante le prime battute di questo provvedimento, chiediamo, a questo punto, più coraggio. Se si crede veramente nell’azione di classe, se si vuole introdurre con forza nel nostro sistema questa azione, perché limitarla alle imprese o agli enti gestori di servizi pubblici o di pubblica utilità e non estenderla alle pubbliche amministrazioni? Perché anche le pubbliche amministrazioni possono produrre conseguenze estremamente dannose rispetto agli interessi legittimi di cittadini e imprese, e non hanno tutela. Quindi, con questo emendamento, noi allarghiamo anche alle pubbliche amministrazioni e coordiniamo la nuova norma alla class action pubblica perché nel 2009, come sapete meglio di me, è stata introdotta la class action pubblica che, però, non ha come oggetto, cioè non è finalizzata a ottenere il risarcimento del danno, ma il ripristino dell’efficienza del servizio pubblico. Quindi, da una parte noi chiediamo di completare, di rendere più efficace l’azione di classe, proprio perché crediamo in questo provvedimento e lo vogliamo estendere, vogliamo rafforzare questa tutela nei confronti dei cittadini anche di fronte a comportamenti dannosi da parte della pubblica amministrazione. Oggi la class action pubblica non tutela questi cittadini, ma consente solo di ripristinare il servizio pubblico, non riconosce un risarcimento del danno e quindi è necessario un coordinamento. Invece, così come viene licenziato il provvedimento, da una parte si introduce il danno punitivo - sul quale già ci siamo soffermati -, dall’altra, invece, nei confronti della pubblica amministrazione non si ha il coraggio di andare oltre alla class action pubblica, ma ci si ferma alla riforma del 2009. E questo va detto, va sottolineato e lo devono sapere anche i cittadini, perché poi quando si parla di provvedimento rivoluzionario, in realtà ci si è fermati, non si è avuto questo coraggio. |
PAGINA: 0017 I deputati WALTER VERINI (PD) (Vedi RS), GIUSI BARTOLOZZI (FI) (Vedi RS) e CIRO MASCHIO (FDI) (Vedi RS) intervengono per dichiarazione di voto sull'articolo 1. |
PAGINA: 0051 WALTER VERINI (PD). Presidente, io volevo motivare il voto favorevole del nostro gruppo a questo articolo. Vedete, io ricordo che era il 3 giugno del 2015 quando, nel tabellone, si accesero tutte le luci verdi; all’unanimità, quest’Aula votò la prima versione della legge per l’azione di classe che, poi, non trovò un esito definitivo al Senato; ma quello fu un voto unanime, perché ci fu un lavoro, un lavoro compiuto dall’allora maggioranza, dal Governo e anche dal nostro gruppo, nonostante la prima presentazione fosse avvenuta da parte di un parlamentare dei 5 Stelle che oggi fa il Ministro della giustizia. PAGINA: 0052 GIUSI BARTOLOZZI (FI). Grazie, Presidente. Io non condivido e noi non condividiamo l’incipit del discorso del collega Verini, perché con orgoglio - e lo dico veramente, con orgoglio - anche noi c’eravamo nella vecchia legislatura e, nel 2015, anche noi abbiamo licenziato positivamente il testo, ma – ecco la differenza con voi e non con Fratelli d’Italia che insieme a noi hanno combattuto questa grande battaglia - noi abbiamo mostrato prima umiltà, apertura al confronto costruttivo e abbiamo cercato - eravamo anche noi presenti - di cambiare il testo, un testo che non andava. PAGINA: 0053 CIRO MASCHIO (FDI). Presidente e onorevoli colleghi, l’articolo 1, ovviamente, è il nucleo fondamentale di questa proposta di legge e devo constatare anch’io che, in questi approfonditi lavori parlamentari di questi giorni, effettivamente i colleghi del PD non hanno quasi completamente toccato palla né in attacco né in difesa e non hanno più di tanto partecipato alla discussione di una proposta che, in realtà, è molto delicata per le conseguenze che avrà non solo sui consumatori ma su tutti i cittadini. |
PAGINA: 0017 (Esame dell'articolo 2) (Vedi RS) |
PAGINA: 0053 (Esame dell'articolo 2 - A.C. 791-A) |
PAGINA: 0017 (Esame dell'articolo 3) (Vedi RS) |
PAGINA: 0053 (Esame dell'articolo 3 - A.C. 791-A) |
PAGINA: 0017 (Esame dell'articolo 4) (Vedi RS) |
PAGINA: 0054 (Esame dell'articolo 4 - A.C. 791-A) |
PAGINA: 0017 ANGELA SALAFIA, Relatrice per la maggioranza (Vedi RS). Esprime il parere di maggioranza sulla proposta emendativa presentata. |
PAGINA: 0054 ANGELA SALAFIA, Relatrice per la maggioranza. Parere contrario, Presidente. |
PAGINA: 0017 VITTORIO FERRARESI, Sottosegretario di Stato per la Giustizia (Vedi RS). Concorda con il parere espresso dalla Relatrice per la maggioranza. |
PAGINA: 0054 VITTORIO FERRARESI, Sottosegretario di Stato per la Giustizia. Parere conforme alla relatrice per la maggioranza. |
PAGINA: 0017 La deputata GIUSI BARTOLOZZI (FI) (Vedi RS) interviene sull'emendamento 4.1 Zanettin, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0054 GIUSI BARTOLOZZI, Relatrice di minoranza. Presidente, parere favorevole e chiedo di parlare per dichiarazione di voto sull’emendamento 4.1 Zanettin. |
PAGINA: 0017 Interviene il deputato CARLO FATUZZO (FI) (Vedi RS). |
PAGINA: 0054 CARLO FATUZZO (FI). Presidente, devo dire che la mia macchina non ha funzionato. Avrei voluto votare contro. Se può prendere nota. |
PAGINA: 0018 (Esame dell'articolo 5) (Vedi RS) |
PAGINA: 0055 (Esame dell'articolo 5 - A.C. 791-A) |
PAGINA: 0018 ANGELA SALAFIA, Relatrice per la maggioranza (Vedi RS). Esprime il parere di maggioranza sulle proposte emendative presentate. |
PAGINA: 0055 ANGELA SALAFIA, Relatrice per la maggioranza. Il parere sugli identici emendamenti 5.5 Bartolozzi e 5.200 Bazoli è favorevole con una riformulazione: sostituire il comma 2 con il seguente: “Le disposizioni della presente legge si applicano alle condotte illecite poste in essere successivamente alla data della sua entrata in vigore. Alle condotte illecite poste in essere precedentemente continuano ad applicarsi le disposizioni vigenti prima della medesima data di entrata in vigore”. |
PAGINA: 0018 VITTORIO FERRARESI (Vedi RS), Sottosegretario di Stato per la Giustizia. Concorda con il parere espresso dalla Relatrice per la maggioranza. |
PAGINA: 0055 VITTORIO FERRARESI, Sottosegretario di Stato per la Giustizia. Parere favorevole, come riformulato dalla relatrice. |
PAGINA: 0018 GIUSI BARTOLOZZI, Relatrice di minoranza (Vedi RS). Esprime il parere di minoranza sulle proposte emendative presentate. |
PAGINA: 0055 GIUSI BARTOLOZZI, Relatrice di minoranza. Favorevole e accetto la riformulazione, Presidente. Mi sia consentito un minuto. |
PAGINA: 0018 I deputati GIUSI BARTOLOZZI (FI) (Vedi RS), ALFREDO BAZOLI (PD) (Vedi RS), PIERANTONIO ZANETTIN (FI) (Vedi RS), COSIMO MARIA FERRI (PD) (Vedi RS), CIRO MASCHIO (FDI) (Vedi RS), SIMONE BALDELLI (FI) (Vedi RS), GUIDO GERMANO PETTARIN (FI) (Vedi RS), FELICE MAURIZIO D'ETTORE (FI) (Vedi RS), FRANCESCO PAOLO SISTO (FI) (Vedi RS) intervengono sugli identici emendamenti 5.5 Zanettin e 5.200 Bazoli, che la Camera, con votazione nominale elettronica, approva nel testo riformulato. |
PAGINA: 0055 GIUSI BARTOLOZZI (FI). Grazie, Presidente. Questo è veramente uno dei punti, insieme a quello dell’adesione post sentenza, più importanti del dibattito sia in Commissione che in Aula. E allora, senza togliere parecchio tempo all’Aula e ai colleghi e perché so che il collega Zanettin interverrà dopo di me, volevo leggervi due righe di un famoso costituzionalista in merito al principio della retroattività: “Come al brocardo tempus regit processum, di recente coniato - era un vecchio processualista - non possa che riconoscersi il fascino ambiguo di un contrappasso, se non proprio di un ossimoro: il tempo del processo non è, per definizione, uno soltanto, e così, tra le tante variabili che un’attività estesa nel tempo inevitabilmente pone, vi è quello della successione delle norme processuali. Soltanto un interprete arbitrario, sia pure spinto dall’ansia di individuare una regola di facile applicazione, può ridurre il conflitto di leggi all’individuazione di una sola tra le varie discipline che il processo potrebbe avere conosciuto nell’arco del suo svolgimento”. PAGINA: 0055 ALFREDO BAZOLI (PD). Presidente, anche noi accettiamo la riformulazione e crediamo che sia l’accoglimento di una modifica importante, perché credo che l’impatto di questa disciplina sia notevole anche dal punto di vista del diritto sostanziale; non stiamo parlando semplicemente di una norma processuale, ma di una norma che ha caratteristiche tali da avere un impatto notevole sul diritto sostanziale. Per cui, era importante che si stabilisse il principio per cui la legge si applica solo alle condotte successive all’entrata in vigore, perché l’obiettivo di questa legge non è solo quello della tutela dei consumatori, ma anche quello di cercare di indurre a comportamenti virtuosi le aziende e le imprese, quindi per un miglioramento della concorrenza e del mercato. PAGINA: 0056 PIERANTONIO ZANETTIN (FI). Grazie, Presidente. Anch’io volevo registrare con soddisfazione come la maggioranza e la relatrice abbiano accettato questa apertura sul tema della irretroattività di queste norme. PAGINA: 0056 COSIMO MARIA FERRI (PD). Questo emendamento conferma il lavoro che è stato fatto in Commissione dal Partito Democratico e penso che sia la risposta anche a chi quantifica dal numero degli emendamenti il lavoro fatto in Commissione. Noi abbiamo difeso questa norma come impianto, abbiamo contribuito a migliorarla e questo ne è l’esempio, perché la retroattività o irretroattività, che era quello che chiedevamo, era un principio su cui ci siamo battuti dall’inizio, così come quello sulle spese anticipate dal convenuto e altre questioni che sono state accolte, che dimostrano anche una cosa: non solo il sancire un principio giuridico sacrosanto come quello dell’irretroattività di una legge che entra in vigore, che esponeva le imprese anche per fatti risalenti… PAGINA: 0057 CIRO MASCHIO (FDI). Signor Presidente, onorevoli colleghi, l’articolo 5, per come era stato formulato all’inizio, non ci sarebbe neanche dovuto essere, perché introduceva un modello di retroattività che si collocava al di fuori dei principi di civiltà giuridica del nostro ordinamento. PAGINA: 0057 SIMONE BALDELLI (FI). Presidente, sarà forse anche vero, come dice il collega Ferri, che le battaglie non si qualificano solamente per il numero degli emendamenti e quindi mettiamo pur da parte i 53 emendamenti di Forza Italia discussi qui in Aula e almeno gli altrettanti in Commissione. Forse non si misurano neanche dal numero degli interventi e lasciamo perdere il numero importante di interventi che Forza Italia ha inteso svolgere su questo testo, su questo tema. Forse non si misurano neanche dalla qualità degli interventi, che io credo sia stata messa in campo, a partire dalla collega Bartolozzi, dal collega Zanettin, il collega D’Ettore, il collega Costa, in Commissione e in Aula. PAGINA: 0058 GUIDO GERMANO PETTARIN (FI). Presidente, io tengo a precisare ulteriormente un elemento importante: la certezza del diritto. Certezza del diritto, non retroattività. Articolo 3 della Costituzione, principio di uguaglianza: sono i canoni su cui si regge il nostro ordinamento. Grazie all’attività dei colleghi di Forza Italia, che hanno portato avanti questo emendamento, che ha potuto essere accolto da tutti, e quindi aver cancellato il rischio gravissimo del vulnus per il nostro ordinamento che la retroattività avrebbe portato, desidero sottolineare che abbiamo anche rispettato i principi comunitari, perché i principi della compatibilità, dell’attribuzione e della sussidiarietà vengono ora rispettati, cosa che non sarebbe stata se la retroattività non fosse stata cancellata (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente). PAGINA: 0058 FELICE MAURIZIO D'ETTORE (FI). Solo per rimarcare ciò che è stato detto dal nostro gruppo: siamo intervenuti spesso, ma su questo tema non potevamo che ribadire un principio, un principio fondamentale, che in questa legge non poteva non essere sancito. Tenendo conto del fatto che nel “decreto dignità”, ad esempio, una norma transitoria così chiara non è stata inserita, e già si stanno vedendo gli effetti distorsivi di questa norma, rispetto al fatto che potevamo con un semplice coordinamento e collegamento risolvere problemi che oggi abbiamo sui contratti a termine, qui per fortuna c’è stato l’ascolto da parte della relatrice di maggioranza e del Governo. Lo apprezziamo. Finalmente avete capito anche voi che il principio è quello della irretroattività, non della retroattività: spero che ve lo ricordiate anche in futuro, anche per i vitalizi, Presidente. PAGINA: 0058 FRANCESCO PAOLO SISTO (FI). Presidente, poche battute soltanto per fugare i dubbi che hanno assalito qualche collega che è intervenuto prima sull’interpretazione estensiva alla responsabilità contrattuale dell’emendamento. Nella riformulazione c’è due volte citata la parola: “illecito”, e quindi è evidente che si applica sia per le fattispecie a venire, sia per le fattispecie già accadute. Quindi mi sembra che sotto il profilo dei lavori preparatori, che hanno certamente una grande importanza in termini ermeneutici per le norme, è evidente che questo doppio richiamo - ed è evidente per l’Aula - riguarda tutte le fattispecie, sia di natura contrattuale sia di natura extracontrattuale. |
PAGINA: 0018 (Esame dell'articolo 6) (Vedi RS) |
PAGINA: 0059 (Esame dell'articolo 6 - A.C. 712-A) |
PAGINA: 0018 ANGELA SALAFIA, Relatrice per la maggioranza (Vedi RS). Esprime il parere di maggioranza sulla proposta emendativa presentata. |
PAGINA: 0059 ANGELA SALAFIA, Relatrice per la maggioranza. Il parere sull’emendamento 6.1 Vitiello è contrario. |
PAGINA: 0019 GIUSI BARTOLOZZI, Relatrice di minoranza (Vedi RS). Esprime il parere di minoranza sulla proposta emendativa presentata. |
PAGINA: 0059 GIUSI BARTOLOZZI (FI), Relatrice di minoranza. Parere contrario. |
PAGINA: 0019 VITTORIO FERRARESI (Vedi RS), Sottosegretario di Stato per la Giustizia. Concorda con il parere espresso dalla Relatrice per la maggioranza. |
|
PAGINA: 0019 Il deputato CATELLO VITIELLO (MISTO-MAIE) (Vedi RS) interviene sull'emendamento 6.1 Vitiello, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0059 CATELLO VITIELLO (MISTO-MAIE). In verità, sulla scia di quanto detto dai colleghi Ferri e Baldelli, devo rappresentare a quest’Aula che, al netto delle giuste contrapposizioni politiche e dialettiche, in Commissione e nel Comitato dei nove si è fatto secondo me stavolta, e forse per la prima volta dall’inizio di questa legislatura, un ottimo lavoro. E questo grazie alle due relatrici, per la maggioranza e di minoranza, che attraverso il loro confronto propositivo sono addivenute ad una sintesi fra contrapposte opinioni in merito a questo provvedimento. Quindi, secondo me meritano plauso sia la collega Salafia che la collega Bartolozzi, perché si sono validamente contrapposte e hanno prodotto un risultato davvero ottimo; anche grazie naturalmente ai collaboratori della Commissione giustizia, a cui va il merito ogni giorno per il loro contributo (Applausi dei deputati dei gruppi Misto-MAIE-Movimento Associativo Italiani all’Estero, MoVimento 5 Stelle, Lega-SalviniPremier e Forza Italia-Berlusconi Presidente). |
PAGINA: 0019 (Esame dell'articolo 7) (Vedi RS) |
PAGINA: 0060 (Esame dell'articolo 7 - A.C. 791-A) |
PAGINA: 0019 (Esame degli ordini del giorno) (Vedi RS) |
PAGINA: 0060 (Esame degli ordini del giorno - A.C. 791-A) |
PAGINA: 0019 VITTORIO FERRARESI (Vedi RS), Sottosegretario di Stato per la Giustizia. Esprime il parere del Governo sugli ordini del giorno presentati. |
PAGINA: 0060 VITTORIO FERRARESI, Sottosegretario di Stato alla Giustizia. Presidente, sull’ordine del giorno Verini n. 9/791-A/1, vi è la proposta di una riformulazione, che leggo: il primo paragrafo diventerebbe: “Il provvedimento in esame di riforma dell’istituto dell’azione di classe costituisce la riproposizione e dunque la prosecuzione di un lavoro cominciato nella scorsa legislatura”; al secondo paragrafo, le parole da: “ci troviamo” a: “legislatura” sono sostituite con la seguente: “ribadiamo”; il terzo paragrafo è soppresso; negli impegni, il primo paragrafo diventa: “a valutare l’opportunità di assicurare il coordinamento tra le norme rispetto alla disciplina europea, una volta approvata, con particolare riguardo al rispettivo ambito di applicazione, al fine di aderire e armonizzarsi alla emananda direttiva”; nel secondo paragrafo, invece, solo all’inizio, sostituire la parola: “a” con le seguenti: “a valutare l’opportunità di”. |
PAGINA: 0019 Intervengono i deputati WALTER VERINI (PD) (Vedi RS), PIERANTONIO ZANETTIN (FI) (Vedi RS) e GIUSI BARTOLOZZI (FI) (Vedi RS). |
PAGINA: 0060 WALTER VERINI (PD). Presidente, che le devo dire? Il tema è questo: fra pochi mesi arriverà una nuova direttiva europea, noi chiediamo di adeguare, quando sarà, la nostra normativa alla direttiva europea, non “a valutare l’opportunità di”, francamente. Secondo, per dare respiro e tranquillizzare tutti i mondi, diciamo: facciamo un osservatorio di monitoraggio dell’applicazione, teniamoci i consumatori, le imprese e tutte le componenti; perché valutare l’opportunità? O si è d’accordo o non si è d’accordo. PAGINA: 0061 PIERANTONIO ZANETTIN (FI). Accetto la riformulazione, Presidente, perché questo ordine del giorno riguarda aspetti meramente tecnici e politicamente neutri. Il Governo si impegna ad esaminare meglio e approfondire la questione in termini processuali e in termini sostanziali in vista del lavoro… Comunque accetto la riformulazione. PAGINA: 0061 GIUSI BARTOLOZZI (FI). Accetto la riformulazione. |
PAGINA: 0020 (Dichiarazioni di voto finale) (Vedi RS) |
PAGINA: 0061 (Dichiarazioni di voto finale - A.C. 791-A) |
PAGINA: 0020 Interviene per dichiarazione di voto finale il deputato FEDERICO CONTE (LEU) (Vedi RS). |
PAGINA: 0061 FEDERICO CONTE (LEU). Presidente, annuncio il voto favorevole del mio gruppo, le motivazioni sono state via via rappresentate. Si tratta di una innovazione di grandissima importanza nel nostro ordinamento giuridico, a cui ha lavorato già lo scorso Parlamento; questo ha migliorato, secondo il mio avviso, un testo che non si pone contro gli imprenditori, ma a favore dei consumatori, facendo una scelta di campo molto netta, che è quella dell’opt-in, cioè della possibilità di adesione successiva alla sentenza, che, con un lavoro in Commissione e in Aula, abbiamo cercato di temperare prevedendo meccanismi più rigorosi di formazione della prova. |
PAGINA: 0020 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ETTORE ROSATO (Vedi RS) |
PAGINA: 0061 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ETTORE ROSATO (ore 18,20) |
PAGINA: 0020 Intervengono inoltre per dichiarazione di voto finale i deputati, CIRO MASCHIO (FDI) (Vedi RS), GIUSI BARTOLOZZI (FI) (Vedi RS), ALFREDO BAZOLI (PD) (Vedi RS), INGRID BISA (LEGA) (Vedi RS) e EUGENIO SAITTA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0061 CIRO MASCHIO (FDI). Presidente, onorevoli colleghi, Fratelli d’Italia è da sempre al fianco dei consumatori, dei risparmiatori, dei cittadini che devono difendersi da poteri forti, grandi aziende, che hanno modelli contrattuali e forza economica che rende più difficile la tutela dei loro diritti. Ad esempio, spesso ci siamo ritrovati soli anche in quest’Aula, fino all’ultimo, a difendere le centinaia di migliaia di risparmiatori truffati o messi in ginocchio da un sistema bancario che aveva delle norme assolutamente… PAGINA: 0064 GIUSI BARTOLOZZI (FI). Grazie, Presidente. In un ordinamento moderno, parlare di class action è una cosa importantissima sotto il profilo sia culturale che giuridico: sotto il profilo culturale, perché si dà tutela a una moltitudine di soggetti che agisce per un medesimo fine; sotto il profilo giuridico, perché vi è un principio sotteso, che è quello dell’economia processuale. PAGINA: 0065 ALFREDO BAZOLI (PD). Grazie, Presidente. Il Partito Democratico ha fatto la propria parte, sia in Commissione, sia in Aula, per migliorare il testo di legge che è stato proposto alla nostra attenzione. Si tratta di un testo di legge che riprende e ripropone quanto già l’Aula approvò nella scorsa legislatura e che ha un obiettivo per noi condivisibile e importante, quello di offrire una tutela migliore a diritti collettivi, diritti degli utenti, diritti dei consumatori che, oggi, una tutela adeguata non hanno e che hanno bisogno di speciali procedure per poter essere adeguatamente tutelati. PAGINA: 0067 INGRID BISA (LEGA). Presidente, grazie. Onorevoli colleghe e colleghi, rappresentanti del Governo, siamo oggi chiamati a votare la proposta di legge che introduce l’azione di classe quale nuovo titolo del codice di procedura civile. Si tratta di una proposta di legge coraggiosa ma, d’altro canto, questo Governo è nato per fare scelte coraggiose (Applausi dei deputati dei gruppi Lega-SalviniPremier e MoVimento 5 Stelle) e la class action è frutto di una scelta che, da un lato, dà uno strumento ai cittadini per tutelarsi perché altrimenti non adirebbero la giustizia per l’esigua entità del danno lamentato e l’eccessivo costo di una causa azionata come singolo; dall’altro lato, è volta a stimolare una concorrenza e una correttezza del mercato. La class action è indice senz’altro di un’evoluzione sia sul piano giuridico sia culturale, perché rappresenta un utile strumento di aggregazione e di economia processuale e l’Italia ha necessita di spiccare il volo perché per troppo tempo paletti, vincoli europei e Governi di sinistra hanno tarpato ali e lasciato i cittadini al loro destino (Applausi dei deputati dei gruppi Lega-Salvini Premier e MoVimento 5 Stelle). PAGINA: 0068 EUGENIO SAITTA (M5S). Presidente, onorevoli colleghe e colleghi, il testo che stiamo per votare interviene in materia di class action; istituto che, lo voglio ricordare, è stato introdotto nel codice del consumo dall’allora Governo Berlusconi. |
PAGINA: 0020 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ROBERTO FICO (Vedi RS) |
PAGINA: 0069 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ROBERTO FICO (ore 19) |
PAGINA: 0020 Interviene per un breve ringraziamento la deputata GIULIA SARTI (M5S) (Vedi RS), Presidente della II Commissione. |
PAGINA: 0069 GIULIA SARTI, Presidente della II Commissione. Presidente, intervengo solo per ringraziare tutti. Questa è la prima proposta di legge di iniziativa parlamentare della Commissione giustizia che arriva in Aula in questa legislatura, e vorrei davvero porgere tutti i più grandi ringraziamenti ai commissari di maggioranza e opposizione, perché insieme si è arrivati a questo testo, che è migliorativo rispetto a quello approvato nella scorsa legislatura. Quindi, davvero un ringraziamento a tutta la Commissione giustizia (Applausi). |
PAGINA: 0020 (Coordinamento formale) (Vedi RS) |
PAGINA: 0070 (Coordinamento formale - A.C. 791-A) |
PAGINA: 0020 Interviene per un breve ringraziamento ALFONSO BONAFEDE (Vedi RS), Ministro della Giustizia. |
PAGINA: 0070 ALFONSO BONAFEDE, Ministro della Giustizia. Presidente, solo per ringraziare tutti i parlamentari di maggioranza e di opposizione per il lavoro che è stato portato avanti su una proposta di legge secondo noi molto importante. Credo che sia stato un bell’esempio - se mi è consentito sottolinearlo - di dibattito parlamentare molto costruttivo, che è arrivato ad un ottimo risultato. Grazie a tutti (Applausi). |
PAGINA: 0020 (Votazione finale ed approvazione) (Vedi RS) |
PAGINA: 0070 (Votazione finale ed approvazione – A.C. 791-A) |
PAGINA: 0021 Nella ricorrenza della giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione. (Vedi RS) |
PAGINA: 0070 Nella ricorrenza della giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione (ore 19,05). |
PAGINA: 0021 PRESIDENTE (Vedi RS). (Si leva in piedi e, con lui, l'intera Assemblea ed i membri del Governo). Ricordata la ricorrenza della giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione, invita l'Assemblea ad osservare un minuto di silenzio (L'Assemblea osserva un minuto di silenzio). |
PAGINA: 0070 PRESIDENTE. (Si leva in piedi e, con lui, l’intera Assemblea e i membri del Governo). Care colleghe e colleghi, come sapete ricorre oggi la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione, istituita dalla legge n. 45 del 2016, per ricordare chi ha perso la vita nel tentativo di emigrare verso il nostro Paese, per sfuggire alle guerre, alle persecuzioni e alla miseria. Il Parlamento ha scelto questa data in quanto il 3 ottobre 2013 un’imbarcazione carica di migranti, in maggioranza eritrei, affondò a mezzo miglio dalle coste di Lampedusa: ci furono 368 morti accertati, altri 20 presunti, 155 superstiti di cui 41 bambini. Un’immane tragedia, che ha lasciato una traccia indelebile nelle coscienze di quanti ne furono diretti testimoni e di tutto il nostro Paese. |
PAGINA: 0021 Interventi di fine seduta. (Vedi RS) |
PAGINA: 0071 Interventi di fine seduta. |
PAGINA: 0021 Intervengono i deputati FLORA FRATE (M5S) (Vedi RS), ROBERTO NOVELLI (FI) (Vedi RS), DEBORA SERRACCHIANI (PD) (Vedi RS), FRANCESCA TROIANO (M5S) (Vedi RS), ROSA ALBA TESTAMENTO (M5S) (Vedi RS), DIMITRI COIN (LEGA) (Vedi RS), GIOVANNI RUSSO (M5S) (Vedi RS), NICOLA PELLICANI (PD) (Vedi RS) e VINCENZA BRUNO BOSSIO (PD) (Vedi RS). |
PAGINA: 0071 FLORA FRATE (M5S). Presidente, onorevoli colleghi, l’istituto professionale socio-sanitario ha lo scopo di formare professionalmente i ragazzi come operatori socio-sanitari. Tuttavia il diploma conseguito di per sé non è abilitante: infatti per esercitare la professione è necessario iscriversi ad un corso regionale a pagamento. Oltre il danno, la beffa: non soltanto un titolo senza alcuna spendibilità lavorativa al termine di un ciclo di studi di cinque anni, ma soprattutto la difficoltà per molti di sostenere una spesa di diverse migliaia di euro. PAGINA: 0071 ROBERTO NOVELLI (FI). Presidente, prendo la parola per annunciare il deposito di un atto ispettivo al Ministro della salute, per una situazione che ormai reputo, e non solo io, inaccettabile; e che riguarda l’articolo 32 della Costituzione, che recita testualmente che la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività. Questo anche per richiamare l’attenzione del Governo su una situazione dei lavoratori della sanità del nostro Paese, e in particolare su quella degli infermieri. Com’è noto, durante lo scorso mese di maggio è stato firmato un nuovo contratto nazionale per le professioni sanitarie, che i sindacati degli infermieri hanno deciso di non sottoscrivere. PAGINA: 0072 DEBORA SERRACCHIANI (PD). Presidente, volevo sottoporre alla sua attenzione e, ovviamente tramite lei, chiedere alla Ministra Grillo di poter riferire in Aula rispetto ad una vicenda che ci preoccupa molto, preoccupa la salute dei cittadini. In particolare, mi riferisco a quello che sta accadendo nella regione Veneto, dove sono stati già accertati oltre 160 casi, e nella regione Friuli-Venezia Giulia, dove i casi di contagio sono ormai 27, e siamo ahimè alla terza vittima: mi riferisco alla cosiddetta febbre del Nilo. È una epidemia che sta colpendo alcune aree del nostro Paese, che si accompagna ad un’altra epidemia per noi altrettanto importante e che deve essere attenzionata, che ha colpito in particolare la regione Lombardia e che riguarda alcuni casi di legionella, che poi hanno determinato anche la morte per complicazioni di alcune persone. Quindi, vorremmo chiedere suo tramite, Presidente, di poter far sì che ci sia un intervento in Aula della Ministra Grillo, che possa riferire a quest’Aula circa la situazione dei contagi che hanno riguardato in particolare le aree che ho citato, quali sono le misure che sono state adottate dal Ministero della Salute per limitare i contagi stessi, e quali sono gli interventi che il Ministero intende fare, anche perché, ahimè, si tratta di epidemie che ormai sono note al nostro Paese. In particolare, la febbre del Nilo risale nella sua prima apparizione alla fine degli anni Novanta, ma ora è particolarmente invasiva e, come ripeto, ha causato già diverse vittime. PAGINA: 0072 FRANCESCA TROIANO (M5S). Presidente, colleghi, il tema di una nuova politica di gestione dei rifiuti si fa sempre più rilevante in Italia. Mi permetto di portare in quest’Aula la voce della mia terra, La Capitanata, zona dalle bellissime risorse naturali ma anche, allo stesso tempo, violentata da scarichi abusivi di rifiuti. Mi faccio qui portavoce del lavoro di due attivisti del movimento, Grazia Manna e Carmine Soccio, due cittadini che, come tanti altri sul territorio nazionale, si battono per la loro comunità. PAGINA: 0073 ROSA ALBA TESTAMENTO (M5S). Presidente, colleghi, prendo la parola per portare all’attenzione dell’Aula la critica situazione ambientale e sanitaria che riguarda la Piana di Venafro, una zona del Molise accerchiata da ben tre tra inceneritori e cementifici che bruciano tonnellate di rifiuti all’anno: si tratta dell’impianto HERAmbiente di Pozzilli, del cementificio Colacem di Sesto Campano e dell’inceneritore ACEA di San Vittore. PAGINA: 0073 DIMITRI COIN (LEGA). Signor Presidente, colleghe e colleghi deputati, chiedo l’attenzione di quest’Aula rispetto ad un fatto di inaudita gravità che si è verificato a Fontane di Villorba. Mi sto riferendo alla mattanza che appunto si è verificata a Fontane, vicino a Treviso. La chiamo mattanza, e così lo stanno facendo anche tutti i mezzi di comunicazione, perché non so trovare altre parole: un ragazzo di vent’anni morto e altri sei ragazzi feriti gravemente, che assieme a lui celebravano un addio al celibato. Gli autori sono già stati individuati e arrestati dalle forze dell’ordine: due rumeni che, a quanto sembra, mal sopportavano il rumore di chi festeggiava. PAGINA: 0074 GIOVANNI RUSSO (M5S). Grazie, signor Presidente. Onorevoli colleghi, vorrei segnalare alla vostra attenzione che sabato 29 settembre scorso, durante la partita Juventus-Napoli, sono stati intonati ben sette cori tutti di natura offensiva. Destinatari di questi cori razzisti sono stati il popolo e la città di Napoli, i suoi tifosi, i suoi giocatori e il suo allenatore, chiamato ripetutamente “maiale”. Il calciatore Coulibaly, poi, è stato oggetto di epiteti e di cori di stampo razzista. PAGINA: 0075 NICOLA PELLICANI (PD). Presidente, intervengo per porre l’attenzione dell’Aula alla questione del Mose, il sistema di paratoie mobili in costruzione per difendere Venezia dall’acqua alta. In particolare, intendo informare la Presidenza di avere inviato una lettera al Presidente della Commissione ambiente chiedendo che si svolga una missione in loco, a Venezia, un’esigenza che si rende quanto mai opportuna alla luce di una serie di criticità che stanno emergendo quotidianamente. PAGINA: 0075 VINCENZA BRUNO BOSSIO (PD). Signor Presidente, intervengo per sollecitare una risposta all’interrogazione n. 5-00247, del 25 luglio. Con questo atto si chiede di sapere quali siano gli orientamenti del Governo in merito agli investimenti già stanziati per l’ammodernamento della statale n. 106 Ionica, considerata la strategicità dell’infrastruttura e le esigenze di sicurezza di chi quotidianamente è chiamato a percorrerla. |
PAGINA: 0021 Ordine del giorno della prossima seduta. (Vedi RS) |
PAGINA: 0076 Ordine del giorno della prossima seduta. |
PAGINA: 0021 PRESIDENTE (Vedi RS). Comunica l'ordine del giorno della prossima seduta: |
PAGINA: 0076 PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della prossima seduta. |
PAGINA: 0021 La seduta termina alle 19,30.
|