XVIII LEGISLATURA
CAMERA DEI DEPUTATI
N. 1963
PROPOSTA DI LEGGE
d'iniziativa delle deputate
MURONI, PAITA
Istituzione del Parco nazionale del fiume Magra
Presentata l'8 luglio 2019
Onorevoli Colleghi! – Il fiume Magra ha caratterizzato da sempre l'unità ecologica, sociale ed economica della Lunigiana storica, identificata con il suo bacino idrografico. Il bacino oggi è diviso tra due regioni, la Toscana e la Liguria, una separazione amministrativa che ha portato con sé necessariamente anche strumenti e modelli di gestione non unitaria del territorio e degli ecosistemi. Il fiume e il suo ecosistema possono diventare l'elemento unificante dove applicare politiche di gestione ambientale coordinate e unitarie.
Il 21 giugno scorso si è svolto a Sarzana (La Spezia) il Forum dedicato al Parco del fiume Magra organizzato da Legambiente per fare il punto sul futuro dell'area insieme agli amministratori regionali e locali e alle associazioni del bacino idrografico.
Quello che è emerso dal Forum è l'utilità di andare oltre la richiesta di un Parco del fiume Magra di interesse regionale in quanto il contesto geografico, il bacino idrografico, la biodiversità e la qualità ecologica del territorio rendono propedeutica l'istituzione di un percorso affinché il fiume Magra venga riconosciuto come Parco nazionale.
Per queste ragioni Legambiente ha chiesto alle regioni Toscana e Liguria di lavorare congiuntamente per la valorizzazione integrata del fiume Magra e, in questo contesto, lo strumento più adeguato è l'istituzione del Parco nazionale del fiume Magra che comprenda l'attuale territorio del Parco regionale di Montemarcello-Magra-Vara in provincia della Spezia, le aree naturali protette di interesse locale (ANPIL) situate lungo il fiume Magra in provincia di Massa-Carrara, oltre ai siti della rete Natura 2000 compresi nel bacino idrografico interregionale del fiume Magra.
Il Manifesto proposto da Legambiente mette in evidenza che l'ecosistema fluviale del Magra ha sempre rappresentato un elemento unificante di integrazione delle politiche di tutela della biodiversità, di gestione ambientale e di difesa del suolo. È un importante corridoio ecologico, un territorio di frontiera tra le zone geobotaniche-bioclimatiche mediterranea e medioeuropea con un'eccezionale diversità biologica che interessa, in un'area di soli 50 chilometri, ben sei bioclimi, appartenenti a tre delle quattro regioni bioclimatiche italiane, xeroterica, mesoxerica e axerica fredda, confermando la sua strategicità per garantire servizi ecosistemici e per attuare le strategie della Convenzione degli Appennini del 24 febbraio 2006 e del progetto APE- Appennino Parco d'Europa.
Il fiume Magra è infatti in una posizione cruciale di collegamento e di cerniera tra gli habitat d'importanza internazionale già protetti dell'Appennino tosco-ligure-emiliano, quali il Parco nazionale delle Cinque Terre, riconosciuto patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, il Parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano, riconosciuto riserva della biosfera dall'UNESCO, e, infine, il Parco regionale delle Alpi Apuane, riconosciuto Global Geopark dall'UNESCO.
Per i motivi esposti si presenta questa proposta di legge, nella convinzione che essa riceverà il sostegno di tutti i parlamentari, in particolare di quelli toscani e liguri, ai fini di una sua celere approvazione.
PROPOSTA DI LEGGE
Art. 1.
1. All'articolo 34, comma 1, della legge 6 dicembre 1991, n. 394, dopo la lettera f-ter) è aggiunta la seguente:
«f-quater) fiume Magra».
2. Il Parco nazionale del fiume Magra interessa l'omonimo bacino idrografico nei territori di significativo o rilevante interesse naturalistico e ambientale delle province della Spezia e di Massa-Carrara. Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare provvede, con proprio decreto, alla delimitazione provvisoria del Parco nazionale e, d'intesa con le regioni Liguria e Toscana, adotta le misure di salvaguardia per garantire la conservazione dello stato dei luoghi. Con la medesima procedura si provvede all'eventuale estensione del territorio del Parco nazionale e delle aree contermini.
3. Per l'istituzione e il funzionamento del Parco nazionale del fiume Magra è autorizzata la spesa di euro 300.000 per l'anno 2020 e di euro 1.500.000 annui a decorrere dall'anno 2021.
4. Agli oneri di cui al comma 3 del presente articolo, pari a euro 300.000 per l'anno 2020 e a euro 1.500.000 annui a decorrere dall'anno 2021, si provvede a valere sull'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 43, della legge 28 dicembre 1995, n. 549, mediante corrispondente riduzione delle somme già destinate al funzionamento degli Enti parco.