FRONTESPIZIO

RELAZIONE

PROGETTO DI LEGGE
                        Articolo 1
                        Articolo 2
                        Articolo 3
                        Articolo 4
                        Articolo 5
                        Articolo 6
                        Articolo 7

ALLEGATO

XVIII LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

N. 1197

PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa del deputato GERMANÀ

Istituzione della Zona di interesse strategico turistico ambientale nazionale della Valle del Mela nella città metropolitana di Messina

Presentata il 26 settembre 2018

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  Onorevoli Colleghi! — La Valle del Mela, che occupa una buona parte del territorio della città metropolitana di Messina, giace sul versante occidentale dei Monti Peloritani, in provincia di Messina, e deve il suo nome all'omonimo fiume, oggi chiamato anche Nucito, alle cui sorgenti si trovava il tempio di Diana Facellina. I comuni che ne fanno parte sono, da ovest a est: Milazzo, Barcellona Pozzo di Gotto, Merì, Santa Lucia del Mela, San Filippo del Mela, Pace del Mela, Gualtieri Sicaminò, Condrò, San Pier Niceto e Monforte San Giorgio.
  È una zona considerata ad altissimo rischio ambientale, tanto che il Dipartimento di economia, statistica, matematica e sociologia «Pareto» dell'università di Messina ha condotto uno studio sugli effetti dell'industria petrolchimica ivi insistente e sulla percezione del rischio, a firma dei professori Elisa Gatto, Pierpaolo Mudu e Pietro Saitta, che già nella premessa traccia le condizioni ambientali del sito emblematicamente descrivendolo come di seguito riportato.
  «Lo studio che ci apprestiamo a presentare ha come sfondo un'area industriale ad elevato rischio di crisi ambientale, quella della Valle del Mela (in provincia di Messina), caratterizzata dalla presenza di una raffineria petrolchimica, da una centrale elettrica alimentata ad olio combustibile e da un vasto complesso di piccole industrie facenti capo all'indotto dell'azienda petrolifera.
  Negli anni, un cospicuo numero di contributi scientifici ha appurato l'esistenza di un forte impatto ambientale imputabile all'attività industriale di natura petrolchimica. A causa di queste industrie, infatti, nelle zone interessate si rinviene, di norma in quantità significativa, la presenza di alcuni metalli (vanadio, arsenico, cromo, cadmio). Rilevanti quantità di aerosol organici, come composti organici volatili, sono normalmente individuate in aree localizzate in prossimità di raffinerie.
  Ancora, la presenza in elevate quantità di idrocarburi è stata riscontrata in aree interessate dalla presenza di industrie petrolchimiche. La Valle del Mela non fa eccezione a questo modello; per di più, uno studio condotto sui sedimenti marini superficiali nello specchio d'acqua antistante Milazzo (sede della raffineria) attesta la presenza di elevate concentrazioni di differenti classi di idrocarburi associabili alle attività industriali di raffinazione del petrolio e dei suoi derivati (Yakirnov e altri, 2005). Un disastro ecologico. La letteratura epidemiologica interessata allo studio delle relazioni tra fattori di esposizione ambientale ed incidenza di malattie e mortalità per causa, ha lungamente dimostrato la possibilità di rintracciare una relazione di causalità tra queste due variabili, pur con le dovute difficoltà legate alla presenza di numerosi fattori di distorsione che insistono sulla robustezza di tale relazione. Vi è evidenza degli effetti cancerogeni e teratogeni sui mammiferi imputabili alla presenza di alcuni metalli e metalloidi in atmosfera anche a bassi livelli di esposizione (Bosco e altri, 2005; Domingo, 1994); si riscontrano inoltre eccessi nel rischio di mortalità per leucemia tra i lavoratori dei complessi petrolchimici (Yu e altri, 2006), incidenza in eccesso significativo di mortalità per tutte le malattie tumorali, per tumori al fegato e ai polmoni nelle popolazioni a confronto (Yang e altri,1997; Pless-Mulloli e altri, 1998)».
  Già con legge nazionale il sito è stato classificato come sito di interesse nazionale (SIN), che non è un premio alla bellezza, ma la certificazione del carattere pericoloso della zona nella quale si vive a contatto con sostanze mortali, come accertato da numerosissimi studi e, ancora più inequivocabilmente, dal numero dei decessi.
  La stessa Commissione europea ha accertato l'inaccettabile situazione di tale territorio, avviando nel tempo diverse procedure di infrazione, tra le quali la n. 2006/4808 e la n. 2007/2182, che disponevano per l'Italia l'avvio di un piano di recupero ambientale e di un costante monitoraggio dei livelli di inquinamento.
  Cadmio, cromo, nichel e mercurio sono i metalli pesanti che avvelenano le nuove generazioni di Milazzo e della Valle del Mela, un'area ormai classificata «ad elevato rischio di crisi ambientale» per la presenza di un megapolo industriale e di una raffineria.
  Ancora oggi, nonostante gli interventi ordinatori dell'Unione europea e le leggi di risanamento approvate dall'Italia nel tempo, il piano di risanamento per il comprensorio del Mela rimane inatteso, con un sistema di monitoraggio praticamente inesistente, come è dimostrato dalla relazione dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Sicilia, secondo la quale le centraline esistenti in quella zona sono inattive già dall'inizio del 2010 e, ad ogni modo, risultano obsolete e inadeguate a monitorare una situazione ambientale complessa e critica come quella della Valle del Mela.
  Questo stato di cose naturalmente ha tenuto e tiene lontano ogni possibile sviluppo di attività non insalubri, in particolar modo quelle legate al turismo, che potrebbero certamente sostenere da sole lo sviluppo di un'area che è frontaliera rispetto alle Isole Eolie (Vulcano, Salina, Panarea, Stromboli, Alicudi e Filicudi), perle siciliane e patrimonio dell'UNESCO.
  Per agire immediatamente e avviare a soluzione questo pericoloso stato di fatto e disinquinare il sito ci vuole una rivoluzione mentale. Occorre che le istituzioni nazionali e regionali e i cittadini spingano affinché cessi lo stillicidio di morti che ogni giorno avviene nel territorio della Valle del Mela, che segna inesorabilmente il declino dei deliziosi comuni che ne fanno parte e, ancor più grave, incentiva l'emigrazione di tutti i giovani che, a causa di tale situazione, non trovano lavoro.
  Non è impossibile: in altre parti del mondo e nella stessa Europa si sono avviate azioni che hanno dato nuova vita a siti di questo tipo, portandoli a diventare una nuova zona di sviluppo, con la chiusura di tutte le industrie inquinanti e con il risultato di quintuplicare i posti di lavoro.
  Basti pensare alla città di Bilbao, l'unica città spagnola con un prodotto interno lordo positivo durante il periodo di recessione. Un'area che presenta non poche similitudini geomorfologiche con l'area del Mela e con tutta la fascia tirrenica dove si estende la città metropolitana di Messina: area fortemente inquinata; presenza di una valle e di un fiume; realizzazione di un aeroporto; altissima vocazione turistica; beni ambientali di pregio. I programmi di intervento hanno consentito il recupero, la rigenerazione e la piena rivitalizzazione dell'area urbana di Bilbao.
  Tra i principali interventi realizzati vi sono: l'ampliamento del porto; la nuova pianificazione urbanistica; la creazione della nuova metropolitana, che collega l'intera valle (la metropolitana ha ottenuto nel 1998 il Premio Brunel, il premio internazionale più prestigioso dell'architettura ferroviaria, per la stazione di Sarriko); la costruzione di un nuovo aeroporto; la ristrutturazione stradale con materiali innovativi; la realizzazione di un ottimo sistema tramviario; il trasferimento delle attività del porto verso l'apertura sul mare; la costruzione di nuovi ponti di attraversamento in grado di ripristinare la comunicazione tra i fronti urbani che si affacciano sulle rive. In ambito culturale il progetto più importante riguarda, senza alcun dubbio, il Museo Guggenheim. Si è lavorato, inoltre, per la rigenerazione ambientale e urbana, attraverso la riduzione dell'inquinamento atmosferico, la gestione dei rifiuti urbani e industriali, l'ampliamento dei parchi e delle zone verdi e la riqualificazione dei quartieri degradati.
  Il progetto, che si propone con questa proposta di legge, interessa la zona di interesse strategico turistico ambientale nazionale Valle del Mela, di seguito denominata «ZISTAN – Valle del Mela». Di tale progetto beneficerà tutta la città metropolitana di Messina che, sviluppandosi nell'area tirrenica, comprende l'area interessata oggetto della medesima proposta di legge.
  Il risanamento, la riconversione ecologica e la riqualificazione dell'area oggetto della presente proposta di legge sono possibili. Occorre fare presto e bene, attivando misure di snellimento burocratico quale condizione necessaria per realizzare un progetto che porterà il territorio della Valle del Mela e di tutta l'area della città metropolitana di Messina a rinascere dalle sue ceneri, fino a diventare un comprensorio moderno ed efficiente e un polo turistico internazionale.
  La presente proposta di legge prevede, altresì, la nomina di un Commissario straordinario con gli stessi poteri che sono stati attribuiti, a suo tempo, al Commissario per la ricostruzione dell'Abruzzo a seguito del terremoto, in sostituzione delle istituzioni preposte (Stato, regione, città metropolitana di Messina e comuni).
  L'obiettivo è fare della Valle del Mela e di tutta l'area della città metropolitana di Messina – nella quale devono essere previste la chiusura e la trasformazione di tutti gli impianti particolarmente inquinanti la cui presenza è incompatibile con l'avvio del progetto – un polo turistico di riferimento internazionale di tutto il mar Mediterraneo, con la realizzazione di un polo tecnologico, industriale, scientifico, della ricerca e dell'università, aprendo in questo modo il territorio all'interazione con il sud Europa, il mondo arabo, le aree nord africane e orientali, sul modello di Bilbao. Inoltre occorre istituire una no-tax area per imprese e società che intendano stabilire la loro attività nell'area e altri incentivi e agevolazioni fiscali, anche attraverso canali finanziari a livello europeo che peraltro vengono suggeriti dalla stessa Unione europea.
  Si prevede, quindi, una serie di misure da finanziare attraverso le seguenti coperture finanziarie:

   a) fondi europei per la bonifica delle aree dismesse. In Europa nel 2007-2013 sono stati stanziati dall'Europa 3,4 miliardi di euro per progetti di questo tipo;

   b) Fondo sociale europeo, per avviare l'attività di bonifica, ma anche le nuove attività produttive;

   c) Fondo europeo per lo sviluppo regionale;

   d) rispetto del principio «chi inquina paga», utilizzando le risorse dei soggetti privati obbligati alla bonifica;

   e) partecipazione ai fondi per i progetti europei sulle smart city. La città intelligente (smart city), in urbanistica e architettura, è un insieme di strategie di pianificazione urbanistica tese all'ottimizzazione e all'innovazione dei servizi pubblici, così da mettere in relazione le infrastrutture materiali delle città con il capitale umano, intellettuale e sociale di chi le abita, grazie all'impiego diffuso delle nuove tecnologie della comunicazione, della mobilità, dell'ambiente e dell'efficienza energetica, al fine di migliorare la qualità della vita e soddisfare le esigenze di cittadini, imprese e istituzioni;

   f) nuove risorse statali per il risanamento e le bonifiche a integrazione di quelle già stanziate.

  L'occupazione prevista nei prossimi dieci anni, a partire dalla operatività del progetto, è di circa 35.000 nuovi occupati.
  Il piano prevede le condizioni per investimenti pubblici o privati per un miliardo di euro, oltre agli investimenti per le bonifiche.
  Occorre definire le agevolazioni fiscali e burocratiche per le aziende che investiranno nell'area, in misura direttamente proporzionale ai livelli di nuova occupazione, e creare una no-tax area per le imprese e le attività produttive, non insalubri, di beni e servizi, ricerca, nei settori della green economy, dell'innovazione di prodotto e dell'efficienza energetica, del terziario, del commercio, dell'edilizia per quanto concerne il recupero e il restauro e la rigenerazione urbana nonché della cultura.
  Occorre prevedere per le aziende dell'area:

   a) la riduzione della bolletta energetica, eliminando, per esempio, le accise e gli oneri, con l'obiettivo di ridurla del 25 per cento;

   b) la riduzione dell'IRAP del 50 per cento;

   c) la riduzione dell'IRES del 50 per cento;

   d) in caso di assunzione di lavoratori in cassa integrazione guadagni e mobilità, in particolare donne e giovani, la possibilità che lo Stato intervenga con contributi fino al 70 per cento della contribuzione previdenziale per i primi cinque anni;

   e) gli incentivi per la permanenza dei giovani professionisti, mediante premialità e partite IVA agevolate;

   f) la riqualificazione, trasformazione e rigenerazione urbana e ambientale. a partire dai suoli contaminati, avvalendosi di un gruppo operativo di urbanisti e di architetti;

   g) la realizzazione di un polo nazionale tecnologico, scientifico, di ricerca e universitario del mar Mediterraneo;

   h) la realizzazione di un polo museale archeologico, di arte moderna e contemporanea. Entrambi i poli saranno collocati all'interno dell'area industriale in via di dismissione e saranno oggetto del progetto di riqualificazione urbana sul modello di Bilbao;

   i) gli interventi di bonifica e di rigenerazione urbana e ambientale;

   l) la messa in sicurezza e la bonifica delle aree pubbliche e industriali;

   m) l'utilizzo del Fondo sociale europeo per la formazione degli operai.

  Il progetto sarà volto a finanziare le seguenti infrastrutture:

   1) aeroporto delle Isole Eolie;

   2) potenziamento delle attività del porto per la ricezione del turismo crocieristico;

   3) potenziamento e raddoppio dei collegamenti ferroviari da e per Messina;

   4) realizzazione di una metropolitana leggera di superficie Villafranca Sicula-Barcellona, sul modello di Bilbao;

   5) realizzazione della città dello sport, con uno stadio da adibire anche ad attività e sport olimpici;

   6) realizzazione di una struttura ospedaliera, per rendere più efficiente la prevenzione territoriale;

   7) realizzazione di un piano per l'incentivazione delle attività turistiche, artigianali, culturali e ambientali e di nuove strutture ricettive che riutilizzino immobili esistenti;

   8) realizzazione di un mercato enogastronomico nel quale, sull'esempio del mercato di San Miguel a Madrid, sia possibile degustare e acquistare prodotti tipici locali.

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.
(Definizione di zone di interesse strategico turistico ambientale nazionale)

  1. Costituiscono zone di interesse strategico turistico ambientale nazionale (ZISTAN) le aree del territorio italiano particolarmente vocate al turismo, con prevalenza di beni paesaggistici naturali e in condizioni di evidente degrado ambientale a causa dell'attività antropica, classificate come siti di interesse nazionale (SIN) ai sensi dell'articolo 252 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.

Art. 2.
(Agevolazioni per le imprese insediate nei territori delle ZISTAN)

  1. Per promuovere l'insediamento di imprese non inquinanti nel territorio delle ZISTAN, a favore delle medesime imprese sono previste le seguenti agevolazioni:

   a) eliminazione delle accise sulla benzina e sul gasolio per le imprese e le società che operano nell'area;

   b) eliminazione delle accise sull'energia elettrica e degli oneri di sistema;

   c) concessione di un contributo per la realizzazione o la ristrutturazione delle strutture produttive e per l'acquisto di beni strumentali all'azienda nella misura del 35 per cento del valore complessivo di ogni progetto e per un importo massimo di 5 milioni di euro;

   d) riduzione del 50 per cento dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, dell'imposta sul reddito delle società e dell'imposta regionale sulle attività produttive;

   e) riduzione del 30 per cento, per cinque anni, degli oneri dei contributi previdenziali dovuti per le nuove assunzioni di lavoratori in cassa integrazione guadagni e in mobilità, nonché di donne e di giovani di età inferiore a venticinque anni.

Art. 3.
(Istituzione della ZISTAN – Valle del Mela nella città metropolitana di Messina)

  1. Al fine di contrastare la crisi ambientale, di tutelare la salute pubblica e di favorire il recupero, il risanamento e la riqualificazione, nonché lo sviluppo sostenibile, consapevole e altamente produttivo, all'interno dell'area della città metropolitana di Messina nella Valle del Mela è istituita la zona di interesse strategico turistico ambientale nazionale della Valle del Mela, di seguito denominata «ZISTAN – Valle del Mela», con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per i beni e le attività culturali, di concerto con i Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, delle infrastrutture e dei trasporti e per gli affari regionali e le autonomie, d'intesa con la Regione siciliana per gli aspetti riguardanti il governo del territorio.
  2. La ZISTAN – Valle del Mela è costituita dai comuni di Milazzo, Barcellona Pozzo di Gotto, Merì, Santa Lucia del Mela, San Filippo del Mela, Pace del Mela, Gualtieri Sicaminò, Condrò, San Pier Niceto e Monforte San Giorgio.
  3. Ove ne ricorrano le condizioni, la delimitazione della ZISTAN – Valle del Mela può essere ampliata con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri emanato ai sensi del comma 1.
  4. Il Ministro dell'economia e delle finanze, con proprio decreto da emanare entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, dichiara la ZISTAN – Valle del Mela area a fiscalità agevolata per la durata di dieci anni.

Art. 4.
(Procedura di attivazione della ZISTAN – Valle del Mela)

  1. Ai fini dell'attivazione della ZISTAN – Valle del Mela, il Presidente del Consiglio dei ministri indice una conferenza di servizi composta dal presidente della Regione siciliana, dal presidente della città metropolitana di Messina e dai sindaci dei comuni indicati all'articolo 3, con il compito di favorire il risanamento ambientale e il rilancio turistico della zona, avviando altresì la realizzazione delle opere e delle infrastrutture elencate nell'allegato A annesso alla presente legge.
  2. In attuazione di quanto previsto al comma 1, la conferenza di servizi, d'intesa con il Ministero dello sviluppo economico e la Regione siciliana, adotta un protocollo per la realizzazione, a valere sulle risorse dell'Unione europea di spettanza nazionale e regionale, di interventi di sostegno di programmi ritenuti strategici per la riconversione e la riqualificazione industriale della ZISTAN – Valle del Mela attraverso l'attivazione di contratti di sviluppo e l'adozione di un bando per la concessione di contributi destinati al rafforzamento della competitività del sistema imprenditoriale mediante la realizzazione di nuovi investimenti innovativi di riqualificazione e diversificazione delle piccole e medie imprese del territorio.

Art. 5.
(Divieto di rilascio e di rinnovo di titoli abilitativi nella ZISTAN – Valle del Mela)

  1. È vietato il rilascio alle imprese insediate nel territorio della ZISTAN – Valle del Mela, anche per le domande già presentate alla data di entrata in vigore della presente legge, di nuovi titoli abilitativi delle attività soggette ad autorizzazione integrata ambientale, di cui all'allegato II alla parte seconda del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, escluse quelle di cui ai numeri da 10) a 12), e delle attività previste dalla direttiva 2012/18/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 luglio 2012.
  2. I titoli abilitativi posseduti dalle imprese di cui al comma 1 non sono rinnovabili alla scadenza.

Art. 6.
(Commissario straordinario)

  1. Il Presidente del Consiglio dei ministri, sentito il presidente della Regione siciliana, con proprio decreto nomina il Commissario straordinario per la gestione della bonifica del SIN Milazzo – Valle del Mela, di seguito denominato «Commissario straordinario». Il Commissario straordinario esercita i poteri di cui all'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3833 del 22 dicembre 2009 e provvede, entro ventiquattro mesi dalla sua nomina, alla bonifica del citato sito mediante le azioni già previste in materia dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e l'utilizzo delle risorse già stanziate a tale fine, comprese quelle dei privati soggetti all'obbligo di bonifica, nonché delle risorse stabilite dalla legge di bilancio per l'anno 2019.
  2. Entro trenta giorni dalla sua nomina, il Commissario straordinario comunica alle imprese di cui all'articolo 5 la non rinnovabilità, alla scadenza, del titolo abilitativo posseduto e avvia, entro i successivi sessanta giorni, la bonifica del SIN Milazzo – Valle del Mela.

Art. 7.
(Copertura finanziaria)

  1. Agli oneri derivanti dalla presente legge si provvede mediante l'utilizzo delle seguenti risorse:

   a) fondi europei per la bonifica di aree dismesse;

   b) Fondo sociale europeo;

   c) Fondo europeo per lo sviluppo regionale;

   d) contributi dei soggetti privati obbligati alla bonifica;

   e) fondi per i progetti europei sulle smart city.

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ALLEGATO A
(Articolo 4, comma 1)

Opere e infrastrutture da realizzare nella ZISTAN-Valle del Mela

  Bonifica, riqualificazione, trasformazione e rigenerazione urbana e ambientale a partire dai suoli contaminati;

  polo nazionale tecnologico, scientifico, di ricerca e universitario del Mar Mediterraneo e polo museale archeologico, di arte moderna e contemporanea;

  aeroporto delle Isole Eolie nel comune di Torrenova;

  potenziamento delle attività del porto per la ricezione del turismo crocieristico;

  potenziamento e raddoppio della rete ferroviaria da e per Messina;

  realizzazione della metropolitana leggera di superficie Villafranca Sicula-Barcellona;

  città dello sport e stadio olimpico;

  struttura ospedaliera e rete di prevenzione territoriale;

  nuove strutture ricettive presso immobili già esistenti;

  mercato enogastronomico per la valorizzazione della produzione locale e regionale.

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