Camera dei deputati - Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento Bilancio
Titolo: Legge di bilancio 2020 - II Sezione - Stati di previsione dei ministeri
Serie: Progetti di legge   Numero: 230/Sezione II
Data: 11/11/2019

LEGGE DI BILANCIO 2020

 

SEZIONE II – STATI DI PREVISIONE DEI MINISTERI

 

a.S. 1586 – ANNESSO

 

NOVEMBRE 2019

 

 

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Dossier n. 181 Sezione II – Stati di previsione dei ministeri

 

 

 

 

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Progetti di legge n. 230 Sezione II – Stati di previsione dei ministeri

 

 

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INDICE

1. La disciplina contabile della Sezione II. 3

2. Analisi del Bilancio dello Stato per il 2020-2022. 11

§  2.1. Le dotazioni di bilancio a legislazione vigente. 12

§  2.2. Le previsioni del bilancio integrato a seguito della manovra. 19

§  2.3. Analisi della manovra effettuata con la Sezione II 30

§  2.4. Le spese finali dei Ministeri 42

§  2.5. Analisi delle spese complessive per Missioni 45

Stati di previsione

§  Stato di previsione dell’entrata (Tabella n. 1) 53

§  Ministero dell’economia e delle finanze (Tabella n. 2) 59

§  Ministero dello sviluppo economico (Tabella n. 3) 74

§  Ministero del lavoro e delle politiche sociali (Tabella n.4) 85

§  Ministero della giustizia (Tabella n.5) 91

§  Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale (Tabella n. 6) 97

§  Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (Tabella n. 7) 103

§  Ministero dell’interno (Tabella n. 8) 110

§  Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare (Tabella n. 9) 119

§  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (Tabella n. 10) 123

§  Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Tabella n. 12) 139

§  Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (Tabella n. 13) 149

§  Ministero della salute (Tabella n. 14) 157

Rapporto annuale sulle spese fiscali 2019. 162

 

 


1. La disciplina contabile della Sezione II

La parte contabile della legge di bilancio, recata dalla Sezione II del provvedimento, contiene il bilancio a legislazione vigente e le variazioni non determinate da innovazioni normative.

Si ricorda, infatti, che a seguito della riforma operata nel 2016, la parte contabile del bilancio – che nella passata concezione del bilancio come legge meramente formale si limitava ad esporre i fattori legislativi di spesa senza poterli modificare[1] - contenuta nella Sezione II è venuta ad assumere un contenuto sostanziale, potendo incidere direttamente, attraverso rimodulazioni ovvero rifinanziamenti, definanziamenti o riprogrammazioni, sugli stanziamenti previsti a legislazione vigente[2].

Le previsioni di entrata e di spesa contenute nella Sezione II:

§  sono formate sulla base della legislazione vigente, la quale tiene conto dell'aggiornamento delle previsioni relative alle spese per oneri inderogabili e di fabbisogno e delle rimodulazioni compensative che interessano anche i fattori legislativi[3];

§  evidenziano, per ciascuna unità di voto, gli effetti delle variazioni derivanti dalle disposizioni contenute nella Sezione I. In tal modo, la Sezione II fornisce, per ciascuna unità di voto, previsioni c.d. “integrate” con gli effetti della manovra, riguardo alle scelte allocative contenute nei programmi di spesa che costituiscono l’unità di voto (art. 21, co. 1-sexies, legge n. 196/2009).

 

La presentazione alle Camere del disegno di legge di bilancio è stabilita entro il termine del 20 ottobre di ogni anno (art. 7, L. n. 196).

Nel caso in cui il bilancio non sia approvato entro il 31 dicembre, la Costituzione prevede la concessione al Governo dell’esercizio provvisorio. La normativa contabile conferma che l’esercizio provvisorio del bilancio può essere concesso soltanto per legge e per periodi non superiori complessivamente a quattro mesi (articolo 32).

1. Le unità di voto parlamentare

In base alla disciplina contabile (art. 21, co. 7, L. 196), le unità di voto sono individuate:

a)  per le entrate, con riferimento alla tipologia;

A titolo esemplificativo, le voci che costituiscono l’unità di voto sono rappresentate, per le entrate tributarie, dai tributi più importanti (Imposta sui redditi, IRES, IVA), ovvero da raggruppamenti di tributi con caratteristiche analoghe (ad es. imposte sostitutive, imposte sui generi di monopolio, ecc.); per i restanti titoli, è indicata la tipologia del provento per aggregati più o meno ampi (ad es. proventi speciali, redditi da capitale, ecc.).

b) per le spese, con riferimento ai programmi, intesi quali aggregati di spesa con finalità omogenea diretti al perseguimento di risultati, definiti in termini di beni e di servizi finali, allo scopo di conseguire gli obiettivi stabiliti nell'ambito delle missioni, che rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti con la spesa.

La classificazione del bilancio per missioni e programmi è volta a mettere in evidenza la relazione tra risorse disponibili e finalità delle politiche pubbliche, e a rendere più agevole l’attività di verifica dei risultati raggiunti con la spesa pubblica. A tal fine, la legge di contabilità prevede la corrispondenza tra le risorse e il livello amministrativo/responsabile con l’affidamento di ciascun programma a un unico centro di responsabilità amministrativa.

Per quanto concerne i contenuti, l’unità di voto deve indicare:

§  l'ammontare presunto dei residui attivi o passivi alla chiusura dell'esercizio precedente a quello cui il bilancio si riferisce;

§  l'ammontare delle entrate che si prevede di accertare e delle spese che si prevede di impegnare (competenza) nonché l'ammontare delle entrate che si prevede di incassare e delle spese che si prevede di pagare (cassa), nell'anno cui il bilancio si riferisce;

§  le previsioni delle entrate e delle spese relative al secondo e terzo anno del bilancio triennale.

Costituiscono oggetto di approvazione parlamentare le previsioni di entrata e di spesa, di competenza e di cassa, relative sia all’anno cui il bilancio si riferisce sia quelle relative al secondo e terzo anno del bilancio triennale. Soltanto le previsioni del primo anno costituiscono, tuttavia, limite alle autorizzazioni di impegno e pagamento.

 

Le spese del bilancio dello Stato sono classificate in:

§  oneri inderogabili, ossia spese vincolate a particolari meccanismi o parametri che ne regolano l'evoluzione, determinati sia da leggi sia da altri atti normativi, tra cui rientrano le cosiddette spese obbligatorie (vale a dire, le spese relative al pagamento di stipendi, assegni, pensioni, le spese per interessi passivi, quelle derivanti da obblighi comunitari e internazionali, le spese per ammortamento di mutui, nonché quelle così identificate per espressa disposizione normativa);

§  fattori legislativi, ossia spese autorizzate da espressa disposizione legislativa che ne determina l'importo, considerato quale limite massimo di spesa, e il periodo di iscrizione in bilancio;

§  spese di adeguamento al fabbisogno, ossia spese diverse dagli oneri inderogabili e dai fattori legislativi, quantificate tenendo conto delle esigenze delle amministrazioni.

La classificazione della spesa nelle tre categorie si fonda sulla natura dell'autorizzazione di spesa sottostante, cui si collega il grado di flessibilità e di manovrabilità della spesa stessa, ai fini dell’applicazione della disciplina della flessibilità del bilancio (cfr. paragrafo seguente).

Per ciascun programma. la quota della spesa per oneri inderogabili, fattore legislativo e adeguamento al fabbisogno è indicata in appositi allegati agli stati di previsione.

2. La flessibilità degli stanziamenti di bilancio da fattore legislativo

Con la c.d. flessibilità di bilancio si è data la possibilità alle amministrazioni di incidere sulle dotazioni finanziarie di spesa relative ai fattori legislativi, per poter modulare le risorse loro assegnate secondo le necessità connesse al raggiungimento degli obiettivi di spesa.

L’articolo 23, comma 3, della legge n. 196 consente, nella Sezione II, per motivate esigenze e nel rispetto dei saldi programmati di finanza pubblica:

a)    la rimodulazione in via compensativa tra dotazioni di spesa relative a fattori legislativi all’interno di ciascuno stato di previsione, anche tra missioni diverse, fermo restando la preclusione dell'utilizzo degli stanziamenti di conto capitale per finanziare spese correnti (c.d. rimodulazione verticale).

La rimodulazione è consentita anche sulle autorizzazioni pluriennali di spesa in conto capitale, ai sensi dell'articolo 30, comma 2, della legge n. 196, il quale prevede la rimodulazione delle quote annuali nel rispetto del vincolo finanziario complessivo anche per l’adeguamento delle dotazioni di competenza e di cassa al Cronoprogramma dei pagamenti: in questo caso, le rimodulazioni coinvolgono una singola autorizzazione di spesa e trovano compensazione nell’ambito del periodo pluriennale di riferimento (c.d. rimodulazione orizzontale).

Per le autorizzazioni pluriennali di spesa in conto capitale è altresì consentita la reiscrizione nella competenza degli esercizi successivi delle somme non impegnate alla chiusura dell'esercizio (cfr. Box successivo):

b)    il rifinanziamento, definanziamento e riprogrammazione delle dotazioni finanziarie di spesa di parte corrente e in conto capitale previste a legislazione vigente relative ai fattori legislativi, per un periodo temporale anche pluriennale. Tali variazioni degli stanziamenti di autorizzazioni legislative di spesa, non compensativi, concorrono alla manovra di finanza pubblica[4].

Delle variazioni relative ai fattori legislativi di spesa è data esplicita evidenza contabile in appositi allegati al deliberativo di ciascuno stato di previsione della spesa, che vengono aggiornati all'atto del passaggio dell'esame del provvedimento tra i due rami del Parlamento.

 

In relazione alle leggi pluriennali di spesa in conto capitale, l’articolo 30 commi 1 e 2 della legge di contabilità consente, con la Sezione II del disegno di legge di bilancio:

a)     la rimodulazione delle quote annuali ai sensi dell’articolo 23, comma 1-ter, fermo restando l’ammontare complessivo autorizzato dalla legge, o, nel caso di spese a carattere permanente, di quelli autorizzati dalla legge nel triennio di riferimento del bilancio di previsione, in relazione a quanto previsto nel piano finanziario dei pagamenti, al fine di adeguare gli stanziamenti di competenza alla previsione degli effettivi pagamenti.

       Le autorizzazioni in ordine alle quali è esercitabile tale facoltà sono soltanto quelle individuate con riferimento alle autorizzazioni di spesa pluriennali in conto capitale oggetto di monitoraggio e di rendicontazione ai fini dell’allegato alla Nota di aggiornamento al DEF;

b)    per le autorizzazioni di spesa in conto capitale a carattere non permanente, la reiscrizione nella competenza degli esercizi successivi delle somme non impegnate alla chiusura dell'esercizio.

       La medesima facoltà di reiscrizione è esercitabile dall’Amministrazione anche per i residui di stanziamento provenienti dagli esercizi precedenti a quello consuntivato, così come previsto dall’art. 34-ter, comma 1, della legge di contabilità.

       Si ricorda che l’articolo 4-quater del D.L. n. 32/2019 (Sblocca cantieri) ha introdotto una disciplina sperimentale per il triennio 2019-2021 che consente la reiscrizione nella competenza degli esercizi successivi delle somme non impegnate alla chiusura dell’esercizio finanziario anche per le autorizzazioni di spesa in conto capitale a carattere permanente e a quelle annuali.

In apposito allegato al ddl di bilancio viene data esplicita evidenza delle rimodulazioni orizzontali proposte per le leggi pluriennali di spesa in conto capitale e delle reiscrizioni nella competenza degli esercizi successivi delle somme stanziate e non impegnate risultanti dall’ultimo Rendiconto.

 

Il comma 1-ter dell’articolo 23 della legge di contabilità (introdotto dall’art. 1, comma 1, del D.Lgs. n. 93/2016, attuativo della delega in materia di potenziamento del bilancio di cassa), entrato in vigore dal 1° gennaio 2017, stabilisce che, ai fini della predisposizione delle proposte da parte dei responsabili della gestione dei programmi, le previsioni pluriennali di competenza e di cassa iscritte nel bilancio dello Stato sono formulate mediante la predisposizione di un apposito piano finanziario dei pagamenti (detto Cronoprogramma), recante dettagliate indicazioni sui pagamenti che si prevede di effettuare nel triennio, distinguendosi la quota della dotazione di cassa destinata al pagamento delle somme iscritte in conto residui da quella destinata al pagamento delle somme da iscrivere in conto competenza. È altresì stabilito che le dotazioni di competenza in ciascun anno si adeguino a tale piano, fermo restando l'ammontare complessivo degli stanziamenti autorizzati dalla normativa vigente.

Ciò al fine di rafforzare concretamente l’attendibilità degli stanziamenti di cassa e anche della previsione dei residui presunti, introducendo uno stretto vincolo tra quanto viene iscritto in bilancio in termini di cassa e residui e le risultanze del cronoprogramma dei pagamenti.

4. Classificazione delle entrate e delle spese

Ai sensi dell’articolo 25 della legge di contabilità, la classificazione delle voci di entrata si articola su cinque livelli di aggregazione:

a)   titoli, a seconda della loro natura:

-  titolo I:   entrate tributarie;

-  titolo II:  entrate extra-tributarie;

-  titolo III: entrate derivanti da alienazione e ammortamento di beni patrimoniali e riscossione di crediti;

-  titolo IV: entrate derivanti da accensione di prestiti.

I primi tre titoli rappresentano le entrate finali; il quarto titolo corrisponde in sostanza all’entità del ricorso al mercato finanziario;

b)   ricorrenti e non ricorrenti, a seconda che si riferiscano a proventi la cui acquisizione sia prevista a regime ovvero limitata ad alcuni esercizi;

c)   tipologia di entrata, ai fini dell’approvazione parlamentare e dell’accertamento dei cespiti;

d)   categorie, secondo la natura dei cespiti;

e)   unità elementari di bilancio, ai fini della gestione e della rendicontazione, che possono eventualmente essere suddivise in articoli.

 

La classificazione delle voci di spesa si articola su tre livelli:

a)   missioni, che rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici della spesa;

b)   programmi, ossia le unità di voto parlamentare, quali aggregati finalizzati al perseguimento degli obiettivi indicati nell’ambito delle missioni;

c)   unità elementari di bilancio, che rappresentano le unità di gestione e rendicontazione – attualmente i capitoli - eventualmente ripartite in articoli (corrispondenti agli attuali piani di gestione).

Con il D.Lgs. n. 90/2016 sono state introdotte nel bilancio dello Stato le azioni, quali ulteriore articolazione dei programmi, volte a specificare ulteriormente la finalità della spesa. Al momento, esse rivestono carattere meramente conoscitivo, ad integrazione della classificazione per capitoli.

Le azioni sono rappresentate in un apposito prospetto dell’atto deliberativo, collocato dopo i quadri generali riassuntivi, che riporta, a scopo solo conoscitivo, il bilancio per Missione, Programma e Azione dello Stato nella sua interezza.

 

Le azioni, disciplinate dall’art. 25-bis della legge di contabilità – individuate con il D.P.C.M. 14 ottobre 2016 ed adottate a partire dall’esercizio finanziario 2017 in via sperimentale per valutarne l'efficacia e per consentire l'adeguamento dei sistemi informativi - sono destinate, in prospettiva, a costituire le unità elementari del bilancio dello Stato anche ai fini gestionali e di rendicontazione, in sostituzione degli attuali capitoli di bilancio.

Il definitivo passaggio all'adozione delle azioni sarà valutato in base agli esiti di una Relazione sull'efficacia delle azioni, predisposta annualmente dalla Ragioneria generale dello Stato, sentita la Corte dei Conti. La Prima Relazione è stata presentata al Parlamento il 12 ottobre 2018 (Doc. XXVII, n. 2). Con successivo D.P.C.M. sarà individuato l'esercizio finanziario a partire dal quale le azioni costituiranno le unità elementari del bilancio.

Fino ad allora, le unità elementari di bilancio continueranno ad essere rappresentate dai capitoli, secondo l’oggetto della spesa; ed i programmi di spesa manterranno la suddivisione in macroaggregati per spese di funzionamento (interventi, trattamenti di quiescenza, oneri del debito pubblico, oneri comuni di parte corrente o in conto capitale).

Le spese del bilancio dello Stato sono inoltre esposte secondo le tradizionali classificazioni economica e funzionale.

La legge di contabilità prevede che tali classificazioni si conformino ai criteri adottati in contabilità nazionale per i conti del settore della pubblica amministrazione. È pertanto prevista la presentazione, in allegato allo stato di previsione del Ministero dell’economia, di un quadro contabile da cui risultino le categorie in cui viene classificata la spesa secondo l'analisi economica e le classi, fino al terzo livello della classificazione COFOG (comparti di attività in cui si articolano le aree di intervento delle politiche pubbliche), in cui viene ripartita la spesa secondo l'analisi funzionale. In appendice a tale quadro contabile sono previsti appositi prospetti illustrativi degli incroci tra i diversi criteri di classificazione. È richiesto altresì, in apposito prospetto, il raccordo tra le classi COFOG e le missioni e i programmi di spesa, nonché tra il bilancio dello Stato e il sistema di contabilità nazionale.

Tutti i suddetti prospetti devono essere aggiornati dopo l’approvazione della legge di bilancio.

5. La struttura della Sezione II del bilancio di previsione

La Sezione II del disegno di legge di bilancio è costituita dallo stato di previsione dell’entrata e dagli stati di previsione della spesa relativi ai singoli Ministeri.

Ciascuno stato di previsione della spesa, riporta i seguenti Allegati:

§  Rimodulazioni compensative verticali di spese per fattori legislativi e per adeguamento al piano finanziario dei pagamenti (art.23 c.3, lett.a) – Allegato n. 587;

§  Rimodulazioni compensative orizzontali di spese per adeguamento al piano finanziario dei pagamenti (art.23 c.3, lett.a) e art. 30, co. 2, lett. a) – Allegato n. 589;

§  Rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni previste a legislazione vigente (art.23 c.3, lett.b) – Allegato n. 588;

§  Dettaglio, per unità di voto, delle spese per oneri inderogabili, fattore legislativo e adeguamento al fabbisogno (art. 21, c.4) – Allegato n. 670;

§  Reiscrizione somme non impegnate (art. 30 c.2) – Allegato n. 585.

 

L’articolo 21della legge di contabilità dispone l'approvazione, con distinti articoli, dello stato di previsione dell'entrata, di ciascuno stato di previsione della spesa, dei totali generali della spesa nonché del quadro generale riassuntivo.

 

Ciascuno stato di previsione della spesa nelle singole Tabelle allegate al ddl di bilancio è inoltre corredato dei seguenti elementi informativi:

§  la nota integrativa, che contiene gli elementi informativi riferiti alle entrate e alle spese, il contenuto di ciascun programma di spesa con riferimento alle azioni sottostanti, con indicazione delle risorse finanziarie per il triennio con riguardo alle categorie economiche di spesa, i relativi riferimenti legislativi e i criteri di formulazione delle previsioni; il piano degli obiettivi, intesi come risultati che le amministrazioni intendono conseguire, e i relativi indicatori di risultato in termini di livello dei servizi e di interventi, con riferimento;

§  per ogni programma, viene presentata la ripartizione in unità elementari di bilancio dei relativi stanziamenti;

§  per ogni programma un riepilogo delle dotazioni secondo l'analisi economica e funzionale;

§  il budget dei costi della relativa amministrazione.

Di tali elementi informativi è richiesto l’aggiornamento al momento dell’approvazione della legge di bilancio. Per il budget dei costi, è previsto l’aggiornamento anche sulla base del disegno di legge di assestamento (art. 33, co. 4-octies).

 

Allo stato di previsione dell'entrata è allegato un rapporto annuale sulle spese fiscali, che elenca qualunque forma di esenzione, esclusione, riduzione dell'imponibile o dell'imposta ovvero regime di favore, derivante da disposizioni normative vigenti.

 

L’articolo 21 dispone inoltre:

§  la predisposizione della nota di variazioni in caso di variazioni apportate al disegno di legge di bilancio (sia in I che in II Sezione) nel corso della discussione parlamentare;

§  l’approvazione, con apposite norme, dei fondi di riserva, iscritti nell’ambito del MEF: Fondo di riserva per le spese obbligatorie, Fondi speciali per la reiscrizione in bilancio di residui passivi perenti delle spese correnti e in conto capitale, Fondo di riserva per le spese impreviste e Fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa;

§  la fissazione, con apposita norma, dell'importo massimo di emissione di titoli dello Stato, in Italia e all'estero, al netto di quelli da rimborsare, in relazione alla indicazione del fabbisogno del settore statale;

§  l’annessione agli stati di previsione della spesa dei singoli Ministeri, secondo le rispettive competenze, degli elenchi degli enti cui lo Stato contribuisce in via ordinaria.

Si ricorda, infine, che alla data di entrata in vigore della legge di bilancio, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, le unità di voto parlamentare sono ripartite in unità elementari di bilancio (capitoli) ai fini della gestione e della rendicontazione.


 

2. Analisi del Bilancio dello Stato per il 2020-2022

I prospetti deliberativi del disegno di legge di bilancio 2020-2022 (A.S. 1586) sono impostati secondo la struttura contabile per Missioni e Programmi, finalizzata a privilegiare il contenuto funzionale della spesa, con l’indicazione sotto ciascun Programma, a titolo meramente conoscitivo, delle azioni che lo compongono. Le azioni sono anche rappresentate in un apposito prospetto dell’atto deliberativo, collocato dopo i quadri generali riassuntivi, che riporta, a scopo solo conoscitivo, il bilancio per Missione, Programma e Azione dell’intero bilancio dello Stato.

Il ddl di bilancio per il 2020 è articolato in 34 missioni, che rappresentano le funzioni principali della spesa pubblica e ne delineano gli obiettivi strategici, e 177 programmi di spesa, che costituiscono le unità di voto parlamentare, con l’affidamento di ciascun programma a un unico centro di responsabilità amministrativa[5].

Le azioni sottostanti i programmi di spesa sono 715, ovvero 574 al netto di quelle che rappresentano le spese per il personale del programma.

La Relazione illustrativa al disegno di legge precisa che il disegno di legge di bilancio 2020-2022 tiene conto del processo di riorganizzazione che ha interessato diversi Ministeri nel corso del 2019 con un notevole impatto sulla composizione e articolazione degli stati di previsione della spesa; questa potrà essere ulteriormente modificata per effetto delle disposizioni più recenti, di cui al D.L. n. 104/2019, in corso di esami in Parlamento. Il disegno di legge di bilancio 2020-2022 riporta la denominazione degli stati di previsione della spesa tenendo conto delle modifiche previste nel citato D.L n. 104/2019.

Al riguardo, la Relazione illustrativa precisa che Ministeri interessati da processi di riorganizzazione con impatto sostanziale sulla struttura delle unità di voto sono: il Ministero dello sviluppo economico, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo e il Ministero dell'interno; mentre quelli interessati dal riordino organizzativo con impatto neutrale sull’articolazione dei programmi e delle azioni del bilancio sono: il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, il Ministero della giustizia e il Ministero dell’economia e finanze.

Per un approfondimento e maggiori dettagli, si rimanda all’apposita Appendice al Tomo I dell’A.S. 1586 (pag. 63).

 

Nei prospetti deliberativi, le previsioni per unità di voto del disegno di legge sono presentate integrando gli stanziamenti a legislazione vigente con gli effetti delle modifiche proposte dal medesimo disegno di legge di bilancio, al fine di dare evidenza contabile alla manovra complessivamente effettuata con le innovazioni normative della Sezione I e con le variazioni operate su leggi di spesa preesistenti con la Sezione II.

In particolare, i prospetti deliberativi della Sezione II riportano, su separate colonne:

§  le previsioni a legislazione vigente, che includono l’aggiornamento delle previsioni per le spese per oneri inderogabili e fabbisogno e le rimodulazioni compensative di spese relative a fattori legislativi e per l’adeguamento al piano finanziario dei pagamenti (verticali e orizzontali), proposte dalle amministrazioni in sede di formazione del bilancio, cui viene data apposita evidenza contabile;

§  le proposte di modifica della legislazione vigente (rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni) che non richiedono la previsione di una specifica disposizione normativa, effettuate con la Sezione II;

§  gli effetti finanziari imputabili alle innovazioni normative introdotte con la Sezione I del disegno di legge di bilancio, esposti separatamente.

Le previsioni complessive del disegno di legge di bilancio – il c.d. bilancio integrato – sono determinate come somma degli stanziamenti previsti in Sezione II e degli effetti finanziari della Sezione I.

2.1. Le dotazioni di bilancio a legislazione vigente

2.1.1. La formazione delle previsioni a legislazione vigente

La relazione illustrativa al ddl di bilancio 2020-2022 sottolinea che la determinazione degli stanziamenti di bilancio a legislazione vigente, presentata nei prospetti deliberativi, tiene conto degli interventi di contenimento della spesa operati negli esercizi precedenti e degli effetti dei provvedimenti disposti dal Governo nel corso del 2019.

Non sono compresi nella legislazione vigente gli effetti del D.L. n. 124/2019 recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili che concorrono, invece, alla manovra.

La Relazione precisa, altresì, che in base alle regole di contabilità disciplinate dalla legge n. 196/2009 e successive modificazioni, la legislazione vigente comprende le rimodulazioni di spese predeterminate da leggi vigenti (art. 23, co. 3) e le stabilizzazioni, in entrata e in spesa, di alcune entrate riassegnabili (art. 23, co. 3-ter).

Inoltre, la determinazione degli stanziamenti di bilancio a legislazione vigente tiene conto dal 2019 delle innovazioni contabili che riguardano:

§  il nuovo meccanismo di registrazione contabile degli impegni di spesa e la redazione del cronoprogramma in fase di previsione, volti a potenziare la fase di cassa del bilancio (cfr. Riquadro II.1, pag. 30, A.S. 1586 – Tomo I), nonché della revisione dei termini di conservazione dei residui passivi disposti con il D.L. n. 32 del 2019.

In base al concetto di competenza potenziata, l’assunzione dell’impegno, e quindi la registrazione contabile, avviene non più nell’anno in cui è stata giuridicamente perfezionata l’obbligazione ma in quello in cui essa diviene esigibile, dando quindi maggiore attenzione al momento in cui le risorse sono effettivamente incassate ed erogate rispetto a quello in cui sorge l’obbligazione attiva o passiva. L’obiettivo, sottolinea la relazione illustrativa, è di rafforzare la previsione e gestione degli andamenti di finanza pubblica, con particolare riferimento al fabbisogno e al debito pubblico, come anche richiesto dall’evoluzione delle regole fiscali sovranazionali;

§  il completamento del percorso di soppressione delle gestioni a contabilità speciali e la riformulazione dei principi contabili generali effettuata tramite il decreto correttivo n. 116/2018[6].

 

Relativamente alle misure adottate nel corso del 2019, la Relazione illustrativa del disegno di legge evidenzia alcuni decreti legge i quali, pur non avendo determinato modifiche significative al saldo netto da finanziare, hanno comunque fornito, secondo il Governo, un effetto di ricomposizione della spesa nel triennio 2020-2022:

§  il D.L. 28 gennaio 2019, n. 4 in materia di reddito di cittadinanza e pensioni;

§  il D.L. 29 marzo 2019, n. 27 in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi e del settore ittico nonché di sostegno alle imprese agroalimentari colpite da eventi atmosferici avversi;

§  il D.L. 18 aprile 2019, n. 32 per il rilancio del settore dei contratti pubblici e disposizioni a favore degli interventi di ricostruzione a seguito di eventi sismici;

§  il D.L. 30 aprile 2019, n. 34 recante misure urgenti per la crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi.

2.1.2. Le rimodulazioni e le riassegnazioni di entrate

Come già sopra sottolineato, le dotazioni di bilancio a legislazione vigente sono comprensive delle rimodulazioni proposte dalle Amministrazioni in sede di formazione del bilancio, sulla base della flessibilità concessa dalla normativa vigente (art. 23, co. 3, lett. a), L. 196).

Le dotazioni finanziarie relative ai fattori legislativi possono essere rimodulate in senso “verticale” (ossia in via compensativa tra diversi fattori legislativi nell’ambito dello stesso esercizio) o in senso “orizzontale” (ossia tra esercizi finanziari a parità di risorse complessive dell’autorizzazione di spesa), anche per adeguare gli stanziamenti a quanto previsto nel piano dei pagamenti.

Di tali rimodulazioni, la normativa ne prevede apposita evidenza contabile in allegati al deliberativo di ciascuno stato di previsione, nonché nelle apposite colonne del bilancio.

 

Per il bilancio 2020-2022, la flessibilità è stata esercitata in misura molto limitata rispetto al totale della spesa potenzialmente interessata, interessando circa 0,3 miliardi di rimodulazioni complessive nel disegno di legge (inferiore all’1% delle dotazioni finanziarie previste per i fattori legislativi a legislazione vigente[7]).

Le rimodulazioni in senso “verticale”, ossia variazioni compensative nell’anno tra spese predeterminate da leggi vigenti (fattori legislativi), hanno determinato una riallocazione complessiva della spesa nel 2020 pari a circa 220,7 milioni di euro che ha interessato principalmente il Ministero dell’economia e finanze (rimodulazione di contributi in conto impianti alle Ferrovie dello Stato S.p.A), (cfr. l’Allegato n. 587 allo stato di previsione).

Tabella 1 Principali rimodulazioni compensative verticali di spese per fattori legislativi per Ministero (art. 23, co 3, lett. a)

(importi in milioni di euro)

 

Flessibilita’ verticale

2020

2021

2022

Totale rimodulazioni triennio

Economia e finanze

162,0

0,0

0,0

162,0

interno

26,9

26,9

25,7

79,5

infrastrutture e trasporti

28,2

0,0

0,0

28,2

beni culturali

3,5

0,0

0,0

3,5

totale rimodulazioni verticali

220,7

26,9

25,7

273,3

Fonte: A.S. 1586, Tomo I, pag. 33.

Le rimodulazioni in senso “orizzontale”, ossia tra esercizi finanziari diversi, hanno avuto un impatto più rilevante, soprattutto sugli stanziamenti in conto capitale per effetto degli adeguamenti al cronoprogramma. La rimodulazione pluriennale degli stanziamenti ha determinato una riallocazione di risorse dal 2020 (-144 milioni di euro) e dal 2021 (-5,6 milioni) all’anno 2022 (+332 milioni, anche dovuto all’anticipo a tale anno di alcune spese previste nel triennio successivo).

Una quota significativa delle rimodulazioni ha interessato il Ministero dell’economia e delle finanze che ha spostato circa 300 milioni di stanziamenti di competenza dal biennio 2020-2021 al 2022, per l’adeguamento al piano finanziario dei pagamenti (cronoprogramma) principalmente per interventi in conto capitale relativi a SIMEST e per il fondo di rotazione per l’attuazione delle politiche comunitarie (cfr. l’Allegato n. 589 allo stato di previsione).

Le restanti rimodulazioni di tipo orizzontale, sono state effettuate:

§  dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che ha rimodulato alcuni interventi finanziati con il fondo investimenti (leggi di bilancio 2017 e 2018) connessi al fondo per la progettazione e la realizzazione di ciclovie turistiche di ciclostazioni e per la mobilità ciclistica (25 milioni), e alle capitanerie di porto (5 milioni) dal 2020 al 2021, ed ulteriori interventi per il potenziamento delle infrastrutture delle capitanerie di porto dal 2020 al 2022 (10 milioni);

§  dal Ministero dello sviluppo economico, che ha previsto principalmente una rimodulazione di 15 milioni del Fondo per la realizzazione del piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee - oneri per indennizzi e risarcimenti dal 2020 al 202;

§  dal Ministero dell’interno, che ha operato un posticipo dal 2019 agli anni successivi di alcune spese prevalentemente in conto capitale riguardanti ristrutturazioni di caserme, di digitalizzazione dei sistemi di controllo, e rinnovo mezzi dei Vigili del fuoco per complessivi 22,3 milioni di euro;

§  dal Ministero della difesa, che ha posticipato al 2022 e negli anni successivi interventi per spese di investimento nel settore della difesa finanziati con il fondo investimenti finanziato con la legge di bilancio 2018 per complessivi 3,5 milioni di euro nel 2020 e 3,7 milioni nel 2022;

§  dal Ministero della salute, che ha rimodulato le spese di ricerca sanitaria nel triennio 2020-2022 per complessivi 68 milioni di euro agli anni successivi.

Tabella 2 - Flessibilità orizzontale (inclusi adeguamenti al cronoprogramma e rimodulazioni di leggi pluriennali) (art. 23, co 3, lett. a, art. 30, co. 2)

 (importi in milioni di euro)

 

Flessibilita’ orizzontale

2019

2020

2021

Anni successivi

economia e finanze

-51,1

-26,7

327,1

-249,2

sviluppo economico

-15,1

15,1

0,0

0,0

interno

-22,3

13,7

9,5

-0,9

infrastrutture e trasporti

-39,3

29,3

10,0

0,0

difesa

-3,4

-3,7

7,1

0,0

salute

-12,9

-33,3

-21,8

68,0

totale rimodulazioni orizzontali

-144,2

-5,6

331,9

-182,1

Fonte: A.S. 1586, Tomo I, pag. 33.

Con il disegno di legge di bilancio per il 2020-2021, le amministrazioni centrali hanno altresì potuto esercitare, per le autorizzazioni pluriennali di spesa in conto capitale, la facoltà di reiscrivere le somme non impegnate alla chiusura dell'esercizio nella competenza degli esercizi finanziari successivi, in relazione a quanto previsto nel piano finanziario dei pagamenti (art. 30, co. 2) (cfr. gli Allegati n. 585 agli stati di previsione).

Nel complesso, l’esercizio di questa nuova facoltà, esercitata soltanto da 6 Ministeri, ha prodotto 2.049 milioni di euro di stanziamenti non impegnati in conto competenza 2019 che sono stati reiscritti nella competenza degli anni successivi.

La medesima facoltà di reiscrizione è peraltro esercitabile dall’Amministrazione anche per i residui di stanziamento provenienti dagli esercizi precedenti a quello consuntivato, così come previsto dall’art. 34-ter, comma 1, secondo periodo, della legge di contabilità.

 

Infine, ai sensi dell’art. 23, co. 1-bis, della legge n. 196, le Amministrazioni hanno proceduto, in sede di formazione del bilancio, ad iscrivere negli stati di previsione della spesa - e in quello di entrata - gli importi relativi a quote di proventi che si prevede di incassare nel medesimo esercizio quali entrate finalizzate per legge al finanziamento di specifici interventi o attività.

Con la procedura, cosiddetta “stabilizzazione delle riassegnazioni”, si consente l’iscrizione nello stato di previsione dell’entrata, con la legge di bilancio, degli importi delle entrate finalizzate per legge i cui versamenti hanno assunto un carattere stabile e monitorabile nel tempo; al contempo, con la medesima legge di bilancio si rendono disponibili già a inizio anno negli stati di previsione della spesa gli stanziamenti corrispondenti alle entrate oggetto di stabilizzazione, favorendo l’operatività delle strutture e riducendo il carico amministrativo delle variazioni di bilancio da adottare in corso d’esercizio.

Per il bilancio 2020-2022, le previsioni a legislazione vigente includono la stabilizzazione in entrata e in spesa di diverse disposizioni relative a versamenti riassegnabili, confermando la pratica già adottata nei precedenti anni. Sono interessati tutti gli stati di previsione, a eccezione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Nel complesso, il disegno di legge di bilancio 2020-2022 include la stabilizzazione di proventi finalizzati per legge che si prevede di incassare, per un ammontare di circa 1.561 milioni in entrata per ciascun anno e 1.517 milioni di euro in uscita per ciascuno degli anni del periodo 2020-2022 (cfr. Tavole II.3.a e II.3.b, pag. 37-38, A.S. 1586 – Tomo I).

Tabella 3 - Entrate riassegnabili stabilizzate in previsione di spesa

 (importi in milioni di euro)                     

 

IMPORTI STABILIZZATI
in ciascun anno del triennio 2020-2022

economia e finanze

1.235,0

sviluppo economico

55,5

giustizia

5,6

istruzione, università e ricerca

1,5

interno

61,4

ambiente

9,7

infrastrutture e trasporti

54,4

difesa

50,2

politiche agricole

5,5

beni culturali

28,7

salute

9,6

TOTALE

1.517,0

Fonte: A.S. 1586, Tomo I, pag. 37.

2.1.3 Analisi delle previsioni di entrata e di spesa a legislazione vigente

Le previsioni di entrata e di spesa a legislazione vigente - comprensive delle rimodulazioni compensative orizzontali e verticali - evidenziano i seguenti importi per gli anni 2020-2022:

Tabella 4 - Previsioni a legislazione vigente 2020-2022

(valori in milioni di euro)

 

Ass, 2019

2020

2021

2022

 

Competenza

Competenza

Cassa

Competenza

Cassa

Competenza

Cassa

Entrate finali
- di cui entrate tributarie

578.406
506.484

598.937
528.757

559.728
504.044

608.791
540.695

568.064
515.951

619.645
547.980

578.992
523.349

Spese finali

637.323

657.403

668.595

648.947

662.025

641.323

651.612

Saldo netto da finanziare

-58.917

-58.467

-108.868

-40.157

-93.961

-21.678

-72.621

Risparmio pubblico

-11.543

-7.579

-61.271

6.623

-48.758

22.019

-31.829

Ricorso al mercato

-285.554

-293.306

-343.707

-295.022

-348.827

-285.527

-336.47

Fonte: ddl di bilancio 2020-2022 (A.S. 1586 – Tomo I, pag. 28)

 

In termini di competenza, per il 2020, a legislazione vigente, il saldo netto da finanziare - corrispondente alla differenza tra le entrate finali e le spese finali – presenta un disavanzo di 58,5 miliardi di euro, in lieve miglioramento rispetto al dato assestato 2019.

Rispetto alle previsioni assestate per l’anno 2019, pari a 578,4 miliardi, le entrate finali del 2020 presentano a legislazione vigente un incremento complessivo di circa 20,5 miliardi. La variazione beneficia delle maggiori entrate tributarie per 22,3 miliardi, dovuta in gran parte alle prospettive di aumento degli introiti connessi a tasse e imposte sugli affari nonché del gettito relativo alle imposte sul patrimonio e sul reddito, quale conseguenza dell’evoluzione attesa delle variabili del quadro macroeconomico, nonché dell’evoluzione del gettito monitorato nel corso del 2019.

Nel successivo biennio, sia per effetto dell’incremento atteso delle entrate tributarie (che passano dai 528,8 miliardi del 2020 ai 548 miliardi nel 2022) che della diminuzione delle spese finali (da 657,4 nel 2020 a 641,3 nel 2022), si evidenzia invece un progressivo miglioramento del saldo netto da finanziare, che si attesta a -40,2 miliardi nel 2021 e a -21,7 miliardi nel 2022.

L’evoluzione delle entrate tributarie nel triennio dipende dalla previsione del quadro macroeconomico di riferimento, dagli effetti dei provvedimenti legislativi approvati negli esercizi precedenti e, per 1.840 milioni, dalle maggiori entrate correlate ai versamenti in autoliquidazione dei contribuenti ISA (Indici sintetici di affidabilità) introdotti con il D.L. n. 50/2017 e che sostituiscono integralmente gli studi di settore.

Il miglioramento del saldo netto nel triennio 2020-2022 si registra anche in termini di cassa, scendendo il disavanzo da 108,9 miliardi di euro nel 2020, a 94 miliardi nel 2021 e fino a 72,6 miliardi nel 2022.

La differenza di importo rispetto al corrispondente saldo in termini di competenza dipende essenzialmente dal fisiologico scostamento tra i valori degli accertamenti di entrata e i corrispondenti incassi. Infatti, la differenza tra i due saldi, pari a circa 50,4 miliardi nel 2020, è attribuibile per circa 39,2 miliardi alle entrate finali, ed in particolare agli scostamenti tra degli accertamenti e degli incassi. Dal lato delle spese si registra una maggiore dotazione di cassa per circa 11,2 miliardi nelle spese finali. Una quota rilevante di questa differenza deriva dalle maggiori dotazioni di cassa per i trasferimenti correnti alle Regioni per il ripiano dei sospesi di Tesoreria (5,1 miliardi) e per gli stanziamenti del Fondo di riserva per l’integrazione delle autorizzazioni di cassa (7,6 miliardi).

 

Gli altri saldi evidenziano nel 2020, a legislazione vigente, un peggioramento rispetto al dato assestato 2019, sia del risparmio pubblico (-4 miliardi nel 2020) sia del ricorso al mercato (che aumenta di 7,7 miliardi nel 2020).

Negli anni successivi, invece, il risparmio pubblico (pari alla differenza tra entrate tributarie ed extra-tributarie e spese correnti) evidenzia a legislazione vigente un miglioramento, con valori crescenti positivi nel biennio 2021-2022 (-7,6 miliardi nel 2020, 6,6 miliardi nel 2021 e 22 miliardi nel 2022).

Sono incluse nei saldi del bilancio dello Stato le voci di entrata e di spesa relative alle regolazioni contabili e debitorie[8]. Tali voci trovano esplicitazione, ai fini del raccordo con gli obiettivi programmatici di finanza pubblica, nella nota tecnico illustrativa al disegno di legge di bilancio.

2.2. Le previsioni del bilancio integrato a seguito della manovra

Nella Tavola seguente sono esposte, in termini di competenza le previsioni del disegno di legge di bilancio per il 2020-2022 “integrate” con gli effetti della manovra disposta con il disegno di legge di bilancio in esame, operata con le modifiche e le innovazioni normative della Sezione I e con i rifinanziamenti, definanziamenti e le riprogrammazioni contenute nella Sezione II. Nell’ambito della Sezione II sono contabilizzati anche gli effetti del D.L. n. 124/2019, recante “Disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili”, che concorrono all’andamento dei saldi e al finanziamento degli interventi disposti con il ddl di bilancio in esame.

Tali previsioni sono poste a raffronto, in termini di competenza, con le previsioni iniziali e quelle assestate del bilancio per il 2019.

Tabella 5 - Previsioni entrate e spese finali integrate 2019-2021

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Bilancio 2019

Assestato riclassificato
2019

bilancio integrato 2020

Diff.
bil 2020/
bil 2019

bilancio integrato
2021

bilancio integrato
2022

Tributarie

510.912

506.484

512.965

2.053

539.054

551.855

Extratributarie

65.467

69.563

68.175

2.708

66.929

70.499

Entrate per alienazione e ammort. beni patrimoniali

2.259

2.359

2.316

57

2.325

2.334

Entrate finali

578.638

578.406

583.456

4.818

608.308

624.688

Spese correnti

588.287

587.591

606.335

18.048

610.141

606.729

- Interessi

78.898

77.939

76.732

-2.166

76.590

72.584

- Spese correnti netto interessi

509.389

509.652

529.603

20.214

533.551

534.145

Spese conto capitale

49.704

49.732

55.719

6.015

53.632

53.966

Spese finali

637.991

637.323

662.054

24.063

663.774

660.695

Rimborso prestiti

231.508

226.638

234.840

3.332

254.866

263.850

Saldo netto da finanziare

-59.352

-58.917

-78.598

-19.246

-55.466

-36.007

Risparmio pubblico

-11.908

-11.543

-25.195

-13.287

-4.158

15.625

Ricorso al mercato

-290.861

-285.554

-313.438

-22.577

-310.331

-299.856

Fonte: rielaborazione dati ddl di bilancio 2020-2022 (A.S. 1586 – Tomo I, pag. 10).

Rispetto ai saldi a legislazione vigente, riportati nel paragrafo precedente, i provvedimenti della manovra di finanza pubblica (ddl di bilancio e decreto n. 124/2019) comportano un peggioramento del saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato di circa 20,1 miliardi nel 2020, 15,3 miliardi nel 2021 e 14,3 miliardi nel 2022.

Ciò è dovuto all’effetto congiunto dell’evoluzione delle entrate finali e delle spese finali rispetto alla legislazione vigente, per effetto delle disposizioni adottate.

In particolare, nel 2020 si prevede una riduzione delle entrate finali rispetto alla legislazione vigente per un importo pari a circa 15,5 miliardi (da circa 598,9 miliardi a legislazione vigente a circa 583,5 miliardi). Nel 2021 si prevede una diminuzione delle entrate finali di importo molto limitato, rispetto alla legislazione vigente. Nel 2022, invece, si valuta un aumento delle entrate finali di 5 miliardi.

Le spese finali sono invece attese in aumento rispetto all’andamento a legislazione vigente in tutto il triennio, di circa 4,7 miliardi nel 2020 (da 657,4 miliardi a legislazione vigente a 662 miliardi), di 14,8 miliardi nel 2021 e di 19,4 miliardi nel 2022.

Tabella 6 – Effetti della manovra

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2020

2021

2022

 

BLV

manovra

bilancio integrato

BLV

manovra

bilancio integrato

BLV

manovra

bilancio integrato

Entrate finali

598.937

-15.481

583.456

608.791

-483

608.308

619.645

5.043

624.688

Spese finali

657.403

4.651

662.054

648.947

14.827

663.774

641.323

19.372

660.695

Saldo netto da finanziare

-58.467

-20.131

-78.598

-40.157

-15.309

-55.466

-21.678

-14.329

-36.007

Fonte: rielaborazione dati ddl di bilancio 2020-2022 (A.S. 1586 – Tomo I, pag. 10 e pag. 28).

 

Guardando all’andamento nel triennio, il saldo netto da finanziare, nell’importo integrato dalla manovra, migliora, passando da -78,6 miliardi nel 2020, a -55,5 miliardi nel 2021 per arrivare a -36 miliardi nel 2022.

Ciò è dovuto principalmente al progressivo incremento nel triennio delle entrate finali che, integrate con gli effetti della manovra, passano dai 583,5 miliardi del 2020 ai 608,3 miliardi nel 2021, per arrivare a 624,7 miliardi nel 2022, ad un ritmo superiore dell’andamento a legislazione vigente.

Le spese finali nel bilancio integrato presentano, invece, un andamento altalenante nel triennio di riferimento, aumentando dai 662,1 miliardi del 2020 ai 663,8 miliardi del 2021, per poi scendere a 661 miliardi nel 2021.

Si segnala, infine, che, in coerenza con gli obiettivi programmatici di deficit fissati dalla NADEF e dalla manovra (ad un livello pari al -2,2 per cento del PIL nel 2020, al -1,8 per cento del PIL per il 2021 e a -1,4 per cento del PIL per il 2022), il disegno di legge di bilancio in esame fissa, all’articolo 1, il saldo netto da finanziare programmatico del bilancio dello Stato nel limite massimo di -79,5 miliardi nel 2020, -56,5 miliardi nel 2021 e -37,5 miliardi nel 2022, in termini di competenza.

2.2.1 Analisi delle entrate finali

Per quanto riguarda le entrate – le cui previsioni sono elaborate secondo i criteri indicati nella Nota integrativa allo Stato di previsione dell’entrata - la tabella seguente espone l’andamento delle entrate finali per il triennio 2020-2022, disaggregate per titolo, a legislazione vigente e nel bilancio integrato. Vengono riportati, per ogni anno del triennio, gli effetti del decreto-legge fiscale (n. 124/2019) e della manovra del disegno di legge di bilancio (effettuata in Sezione I).

Tabella 7 - Entrate finali. Previsioni 2020-2022

(dati di competenza- valori in milioni di euro)

 

2020

2021

2022

 

BLV

DL 124

Eff.
Sez. I

BIL integr.

BLV

DL 124

Eff.
Sez. I

BIL integr.

BLV

DL 124

Eff.
Sez. I

BIL integr.

entrate tributarie

528.756

3.089

-18.880

512.965

540.696

2.677

-4.319

539.054

547.981

2.496

1.378

551.855

Entrate Extratributarie

67.864

83

228

68.175

65.770

0

1.159

66.929

69.330

0

1.169

70.499

entrate per alienazioni ecc.

2.316

0

0

2.316

2.325

0

0

2.325

2.334

0

0

2.334

Entrate finali

598.937

3.171

-18.652

583.456

608.793

2.677

-3.160

608.310

619.645

2.496

2.547

624.688

Fonte: ddl di bilancio 2020-2022 (A.S. 1586 – Tomo I, pag. 10 e 28).

 

Rispetto alle entrate finali previste a legislazione vigente – pari a 598,9 miliardi nel 2020, 608,8 miliardi nel 2021 e a 619,6 miliardi nell’ultimo anno del triennio di previsione - i provvedimenti di manovra determinano nel complesso una riduzione delle entrate finali per un importo pari a circa 15,4 miliardi nel 2020 e 0,5 miliardi nel 2021, derivante essenzialmente dalle disposizioni introdotte dal ddl di bilancio in esame in Sezione I. Nell’ultimo anno del triennio, l’impatto della manovra sulle entrate finali diventa positivo, con la previsione di un incremento di circa 5 miliardi nel 2022.

La riduzione delle entrate è da riconnettere interamente alle disposizioni introdotte dalla Sezione I del disegno di legge di bilancio, che determina nel 2020 minori entrate tributarie per oltre 18,6 miliardi di euro. La manovra beneficia invece di maggiori risorse derivanti dalle disposizioni del D.L. n. 124/2019 in materia di contrasto all’evasione fiscale.

Le maggiori risorse reperite con il D.L. n. 124/2019 sono state appostate sul Fondo per la riduzione della pressione fiscale e sul Fondo per la compensazione degli effetti finanziari non previsti a legislazione vigente conseguenti all'attualizzazione di contributi pluriennali e concorrono al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica nell’ambito del disegno di legge di bilancio.

 

Con riferimento specifico all’anno 2020, le previsioni delle entrate finali integrate con gli effetti della manovra, in termini di competenza, risultano pari a 583,5 miliardi, così ripartite:

§  513 miliardi per le entrate tributarie,

§  68,2 miliardi per le entrate extra-tributarie,

§  2,3 miliardi per le entrate da alienazione e ammortamento di beni patrimoniali e riscossione di crediti.

 

Il D.L. n. 124/2019 comporta maggiori entrate tributarie per tutto il triennio, per circa 3,1 miliardi nel 2020, 2,7 miliardi nel 2021 e 2,5 miliardi nel 2022, in relazione soprattutto alle disposizioni che prevedono l’introduzione del controllo preventivo delle compensazioni di crediti per imposte dirette effettuate tramite modello F24, l’estensione del regime del reverse charge nel settore degli appalti e dei subappalti per contrastare l’illecita somministrazione di manodopera e misure per limitare il fenomeno delle indebite compensazioni mediante l’accollo del debito tributario altrui o l’utilizzo di crediti da parte di soggetti che hanno cessato la partita IVA (complessivamente circa 2 miliardi nel 2020, 2,3 miliardi nel 2021 e 2,1 miliardi nel 2022).

Per l’anno 2020 rilevano altresì gli effetti della rimodulazione dei versamenti della prima e seconda rata di acconto delle imposte IRPEF, IRES e IRAP per i soggetti per i quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità, da cui deriva un maggior gettito per i versamenti a saldo nell’anno 2020 pari a circa 1,5 miliardi nel 2020.

Maggiori entrate sono attese da un pacchetto di norme finalizzate alla prevenzione delle frodi nel settore della commercializzazione e distribuzione dei carburanti (circa 0,8 miliardi nel 2020 e 1,2 miliardi dal 2021) e della compravendita di autoveicoli e motoveicoli di provenienza comunitaria ad opera di società che non adempiono agli obblighi di versamento IVA (circa 200 milioni annui), oltre che da disposizioni nel settore dei giochi (circa 0,7 miliardi nel 2020 e 0,6 miliardi dal 2021

Per una descrizione più dettagliata delle misure del D.L. n. 124/2019 si rinvia alla scheda di lettura sullo stato di previsione dell’entrata.

 

Di contro, la Sezione I comporta minori entrate tributarie sia per il 2020 che per il 2021. Si segnalano in particolare le seguenti disposizioni con effetti negativi sul gettito:

§  l’integrale sterilizzazione per il 2020 dell’aumento delle aliquote IVA e delle accise sui carburanti (che determina una perdita di gettito pari a circa 23.072 milioni nel medesimo esercizio) nonché la parziale sterilizzazione degli incrementi previsti per gli anni successivi;

§  la riduzione, a regime, dell’aliquota della cedolare secca da applicare ai canoni derivanti dai contratti di locazione di immobili ad uso abitativo (canone concordato) dal 15 al 10 per cento, con effetti finanziari negativi per circa 202 milioni nel 2020, 223 milioni nel 2021 e per 212 milioni a decorrere dal 2022;

§  la proroga delle detrazioni fiscali per le spese finalizzate ad interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica, nonché all’acquisto di mobili con effetti finanziari positivi complessi di circa 40 milioni nel 2020 (determinati dalle maggiori entrate IVA, IRPEF, IRES, IRAP) e negativi per circa 566 milioni e 859 milioni rispettivamente nel 2021 e nel 2022 (determinati dalle minori entrate dovute alle detrazioni rateizzate per dieci anni);

§  l’abrogazione della disciplina relativa alla c.d. mini?IRES e la contestuale reintroduzione della normativa relativa all’aiuto alla crescita economica (ACE), determinando iniziali effetti negativi di gettito per 128 milioni nel 2020, e successivi effetti positivi per 487 milioni nel 2021 e per circa 975 milioni nel 2022.

 

La diminuzione del gettito derivante dalle citate disposizioni è in parte bilanciata da alcune norme di Sezione I che comportano effetti positivi sul gettito, che sono riepilogate nella scheda di lettura sullo stato di previsione dell’entrata. Si ricorda qui, in particolare:

§  l’introduzione dell’imposta sul consumo di manufatti in plastica a singolo impiego e dell’imposta sul consumo di bevande con zuccheri aggiunti, dalle quali viene stimato un gettito di 1.079 milioni nel 2020 e di circa 2.200 milioni dal 2021 per la prima, e di 233 milioni nel 2020 e di 350 milioni dal 2021 per la seconda;

§  il differimento della percentuale di deducibilità della svalutazione e perdita su crediti, della riduzione del valore dei crediti e delle altre attività finanziarie derivante dall’applicazione dell’IFRS9 e dello stock di componenti negativi riferibili alle quote di ammortamento relative al valore di avviamento e delle altre attività immateriali, con stimato incremento di gettito per complessivi 1.347 milioni di euro nel 2020;

§  l’introduzione dell’obbligo di pagamento con strumenti tracciabili per la fruizione della detrazione del 19 per cento per le spese detraibili, con alcune esclusioni tra le quali quelle effettuate presso strutture pubbliche e private accreditate presso il SSN, con un incremento di gettito pari a 868 milioni nel 2021 ed a 496 milioni nel 2022.

 

Considerando le entrate per categorie economiche, la tabella che segue evidenzia come, con riferimento alle entrate tributarie, la variazione negativa rispetto alle previsioni a legislazione vigente per il 2020 sia dovuta in gran parte alle prospettive di diminuzione degli introiti connessi a tasse e imposte sugli affari (-21,8 miliardi), mitigate dalle previsioni di aumento del gettito per le imposte sul patrimonio e sul reddito (+3,4 miliardi circa) e delle imposte sulla produzione, consumi e dogane (+1,6 miliardi), in entrambi i casi attribuibili ad interventi di Sezione I.

Tabella 8 - Entrate finali per categorie

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

CATEGORIE

2019  BIL.

2020

BLV

Manovra

Di cui:
DL 124

Di cui:
Sez I

Bilancio integrato
SezI+SezII

I - Imposte sul patrimonio e sul reddito

270.523

267.165

3.440

1.343

2.097

270.605

II - Tasse e imposte sugli affari

181.017

200.586

-21.787

626

-22.413

178.799

III - Imposte sulla produzione, consumi e dogane

35.449

35.305

1.576

555

1.021

36.881

IV - Monopoli

11.073

10.655

119

0

119

10.774

V - Lotto, lotterie ed altre attività di giuoco

15.151

15.045

862

566

296

15.907

Totale entrate tributarie

513.212

528.757

-15.792

3.089

-18.880

512.965

VI - Proventi speciali

891

861

23

0

23

884

VII - Proventi dei servizi pubblici minori

23.951

28.857

234

83

151

29.091

VIII – Proventi dei beni dello Stato

258

280

40

0

40

320

IX - Prodotti netti di aziende autonome e utili di gestione

1.315

1.600

0

0

0

1.600

X - Interessi su anticipazioni e crediti vari del tesoro

4.990

4.089

0

0

0

4.089

XI - Recuperi, rimborsi e contributi

28.720

29.088

14

0

14

29.102

XII - Partite che si compensano nella spesa

3.041

3.089

0

0

0

3.089

Totale entrate extratributarie

63.167

67.864

311

83

228

68.175

Totale alienazione ed ammortamento beni, ecc.

2.259

2.316

0

0

0

2.316

ENTRATE FINALI

578.638

598.937

-15.481

3.171

-18.652

583.456

Fonte: rielaborazione su dati  ddl di bilancio 2020-2022 (A.S. 1586 – Tomo I, pag. 10-11 e Tomo II pag. 124-126).

Analizzando le principali imposte, nel bilancio 2020 integrato con gli effetti della manovra, il gettito IRPEF viene indicato in oltre 200 miliardi (+1,2 miliardi rispetto alle previsioni a legislazione vigente), il gettito IRES in circa 40 miliardi (+2 miliardi), mentre quello IVA è indicato in 156 miliardi (-22 miliardi, a causa dello sblocco delle clausole di salvaguardia).


 

Tabella 9 - Previsioni delle principali imposte

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

IMPOSTE

2019

2020

BIL

BLV

Manovra

di cui:
DL 124

di cui:
Sez I

Bilancio integrato

Entrate tributarie, di cui:

513.212

528.756

-15.791

3.089

-18.880

512.965

Entrate ricorrenti:

510.580

526.193

-16.632

3.089

-19.721

509.561

1 – Imposta sui redditi

199.779

199.608

1.261

736

525

200.869

2 – Imposta sul reddito delle società

40.977

37.780

2.089

575

1.514

39.869

3 - Imposte sostitutive

16.847

17.028

-183

-

-183

16.845

4 - Altre imposte dirette

11.306

11.040

-568

32

-600

10.472

5 – IVA

155.964

177.934

-21.799

617

-22.416

156.135

6 - Registro, bollo e sostitutive

12.938

12.301

24

-

24

12.325

7 - Accisa e imposta erariale oli minerali

27.204

27.163

25

424

-399

27.188

8 - Accisa e imposta erariale su altri prodotti

8.218

8.111

1.551

131

1.420

9.662

9 - Imposte sui generi di monopolio

11.071

10.655

119

-

119

10.774

10 - Lotto

7.575

7.896

-

-

-

7.896

11 - Imposte gravanti sui giochi

7.183

6.824

818

538

280

7.642

12 - Lotterie ed altri giochi

351

286

28

28

-

314

13 –Altre imposte indirette

11.166

9.566

4

8

-4

9.570

Fonte: rielaborazione su dati ddl di bilancio 2020-2022 (A.S. 1586), Tomo III, Stato di previsione dell’entrata, pagg. 5-8.

2.2.2 Analisi delle spese finali

Per quanto riguarda le spese finali, esse presentano nel bilancio integrato per il triennio 2020-2022 un andamento crescente di circa 4,7 miliardi nel 2020, 14,8 miliardi nel 2021 e 19,4 miliardi nel 2022 rispetto alla legislazione vigente.

La tabella seguente presenta l’andamento nel triennio 2020-2022 delle spese correnti, in conto capitale e finali a legislazione vigente e a bilancio integrato, al fine di valutare gli effetti della manovra operata con le innovazioni legislative della Sezione I, con le variazioni della Sezione II e con il D.L. n. 124/2019.

Tabella 10 - Spese finali. Previsioni 2020-2022

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2020

2021

2022

BLV

Manovra

BIL integr.

BLV

Manovra

BIL integr.

BLV

Manovra

BIL integr.

Eff.
Sez.
II

dl 124

Eff. Sez. I

Eff.
Sez.
II

DL 124

Eff. Sez. I

Eff.
Sez.
II

DL 124

Eff. Sez. I

Spese finali

657.403

-1.696

3.168

3.179

662.054

648.947

350

2.674

11.803

663.774

641.323

2.122

2.493

14.757

660.695

Spese correnti

604.201

-656

3.168

-378

606.335

599.843

417

2.674

7.206

610.141

595.291

562

2.493

8.382

606.729

Spese c/capitale

53.203

-1.041

0

3.556

55.719

49.105

-69

0

4.596

53.632

46.031

1.561

0

6.374

53.966

Fonte: rielaborazione su dati ddl di bilancio 2020-2022 (A.S. 1586) – Tomo I, pag. 21 e 345 (allegato 3); Tomo II pagg. 127-128.

Le spese finali di competenza nel 2020 ammontano a circa 662,1 miliardi. Le spese correnti sono pari a 606,3 miliardi (+0,7 per cento rispetto alla legislazione vigente), mentre quelle in conto capitale si attestano a 55,7 miliardi (+4,7 per cento rispetto alla legislazione vigente).

Rispetto agli stanziamenti di competenza a legislazione vigente, gli effetti finanziari della manovra complessiva determinano sull’esercizio finanziario 2020, un aumento delle spese finali di 4,6 miliardi, attribuibili per 3,2 miliardi alla manovra di Sezione I del disegno di legge di bilancio e per altri 3,2 miliardi al D.L. 124/2019, mentre la Sezione II del ddl di bilancio contribuisce con una diminuzione delle spese per 1,7 miliardi.

Per l’esercizio finanziario 2020, infatti, l’impatto della manovra operata con le riprogrammazioni ed i rifinanziamenti/definanziamenti della Sezione II determina infatti minori spese per 1.696 milioni di euro nel 2020, che derivano da 927 milioni di rifinanziamenti, a cui vanno sottratti 2,3 miliardi di definanziamenti e 285 milioni di riprogrammazioni. Tra i definanziamenti operati con la Sezione II sono ricomprese le misure di razionalizzazione della spesa (spending review) operate dai Ministeri.

 

Nel complesso, la manovra ha inciso, nel 2020, sia sulle spese in conto capitale, per un importo aggiuntivo di circa 2,5 miliardi, sia sulle spese correnti, con un incremento di 2,1 miliardi.

Nel triennio, infatti, le spese correnti presentano un’evoluzione crescente nel biennio, partendo dai 606,3 miliardi di euro per l’anno 2020 per arrivare a 610,1 miliardi per il 2021. Nell’anno terminale del triennio, scendono di nuovo a 606,7 miliardi. Quelle in conto capitale, dopo una netta diminuzione nel primo biennio (da 55,7 miliardi nel 2020 e 53,6 miliardi nel 2021), si assestano a 54 miliardi nel 2022.

 

Nell’ambito della spesa corrente, tra i principali interventi della Sezione I del ddl di bilancio si segnala anzitutto la costituzione del Fondo per la riduzione del carico fiscale sui lavoratori dipendenti, con una dotazione di 3 miliardi di euro per l'anno 2020 e di 5 miliardi di euro annui a decorrere dal 2021 (articolo 5 del ddl di bilancio).

Inoltre, a partire dal 2021, si menziona l’attribuzione di rimborsi e premi a beneficio di soggetti che effettuano acquisti mediante l’utilizzo degli strumenti di pagamento elettronici (3 miliardi annui nel 2021 e nel 2022).

Numerose disposizioni che aumentano la spesa corrente riguardano l’incremento delle risorse per il pubblico impiego, tra cui si segnalano l’articolo 13, sulla contrattazione collettiva del pubblico impiego, che incrementa di 225 mln di euro per il 2020 e di 1,4 mld di euro dal 2021 gli oneri a carico del bilancio dello Stato per la contrattazione collettiva nazionale per il triennio 2019-2021 del pubblico impiego; l’articolo 14, che destina risorse aggiuntive per compensi del lavoro straordinario delle Forze di polizia, per 48 milioni, a decorrere dal 2020; l’articolo 16, che riguarda il personale impegnato nell’operazione “Strade sicure”.

In materia di crescita, l’articolo 30 ripristina l'applicazione del cd. meccanismo fiscale di aiuto alla crescita economica – ACE.

Nell’ambito degli interventi per la famiglia e alle politiche di welfare, si segnalano l’articolo 40 (istituzione del “Fondo per la disabilità e la non autosufficienza”, con una dotazione di 50 milioni di euro per il 2020, di 200 milioni di euro per il 2021, di 300 milioni di euro annui a decorrere dal 2022), l’articolo 41 (istituzione del “Fondo assegno universale e servizi alla famiglia” con una dotazione pari a 1.044 milioni di euro per il 2021 e a 1.244 milioni di euro annui a decorrere dal 2022), l’articolo 43 (rifinanziamento del Bonus cultura per i diciottenni per il 2020) e l’articolo 54 (abolizione della quota di compartecipazione al costo in misura fissa per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, cd. superticket).

In ambito previdenziale, si menzionano gli articoli 56 (proroga della sperimentazione della cosiddetta APE sociale) e 57 (estensione della cd. “opzione donna”).

I numerosi interventi di incremento della spesa corrente sono finanziati dalla diminuzione del Fondo per la riduzione della pressione fiscale per oltre 5,3 miliardi nel 2020[9] (-4,4 miliardi nel 2021 e -4,2 miliardi nel 2022) operato dall’articolo 99, comma 3, oltre che dagli ulteriori risparmi di “Quota 100” (articolo 72, comma 22) nella misura di 300 milioni di euro per il 2020, 900 milioni per il 2021 e 500 milioni per il 2022.

Ne consegue, nel 2020, una complessiva riduzione di spese correnti per 378 milioni attribuibile alla Sezione I. Nel biennio successivo, invece, gli interventi di Sezione I comportano un notevole incremento delle spese correnti (+7,2 miliardi nel 2021 e +8,4 miliardi nel 2022).

Sul versante della spesa in conto capitale si segnalano le risorse destinate al rilancio degli investimenti delle Amministrazioni centrali dello Stato (articolo 7) e degli enti territoriali (articolo 8), per circa 58,6 miliardi nell’intero orizzonte temporale 2020-2034; gli investimenti per lo sviluppo di un Green new deal italiano (articolo 11), con una dotazione di circa 4,6 miliardi nel periodo 2020-2024; il rifinanziamento della Nuova Sabatini (articolo 26), il finanziamento dei programmi spaziali nazionali, in cooperazione internazionale e nell'ambito dell'Agenzia spaziale europea (articolo 28, comma 11), circa 2,6 miliardi nel periodo 2020-2023.

Si ricordano altresì, la proroga al 31 dicembre 2020 del credito d'imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive nelle zone assistite ubicate nelle regioni del Mezzogiorno (articolo 37), circa 0,7 miliardi nel 2020, l’incremento della dotazione del Fondo per lo sviluppo degli investimenti del cinema e dell'audiovisivo per l'anno 2020 (articolo 44, comma 3) e il sostegno alle imprese per i danni derivanti dalla cimice asiatica (articolo 59).

Nel complesso, dalle disposizioni di Sezione I deriva un contributo positivo alle spese in conto capitale per 3,6 miliardi nel 2020, 4,6 miliardi nel 2021 e 6,4 miliardi nel 2022.

 

Per quanto riguarda i principali interventi effettuati con la Sezione II del ddl di bilancio (che determina nel complesso minori spese per 1,7 miliardi di euro nel 2020, derivati da 927 milioni di rifinanziamenti e 2,3 miliardi di definanziamenti) si ricorda il rifinanziamento delle missioni internazionali di pace per 1,7 miliardi nel biennio 2021-2022; il rifinanziamento del Fondo di garanzia per le PMI, per 0,7 miliardi annui dal 2021 al 2024; il trasporto degli alunni con disabilità e il sostegno dei caregiver e degli audiolesi (complessivamente circa 138 milioni di euro nel triennio), nonché il rifinanziamento del Fondo per lo sviluppo e la coesione (per complessivi 5 miliardi dal 2021 al 2025.

Per una analisi dettagliata dei rifinanziamenti e definanziamenti disposti con la sezione II, si rinvia al successivo § 2.3.

 

La tavola che segue illustra, inoltre, le spese finali del bilancio dello Stato per il 2020, ripartite per categorie, secondo la classificazione economica, evidenziando gli effetti della manovra (comprensiva del D.L. 124/2019) rispetto al dato a legislazione vigente.

Tabella 11 - Spese finali per categorie

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

CATEGORIE

2019

2020

Diff.
Bil. 2020/
Bil 2019

BIL

BLV

Effetti SEZ II

BIL
SEZ II

SEZ I

Bilancio integrato

Redditi da lavoro dipendente

93.480

93.934

-1

93.933

452

94.385

905

Consumi intermedi

12.872

13.883

-209

13.674

55

13.729

857

Imposte pagate sulla produzione

4.985

5.014

0

5.014

9

5.022

37

Trasferimenti correnti ad AP

261.762

283.586

-155

283.431

982

284.413

22.651

Trasferimenti correnti a famiglie e ISP

15.304

15.393

-13

15.380

160

15.540

236

Trasferimenti correnti a imprese

10.043

9.483

-154

9.329

-55

9.274

-769

Trasferimenti all'estero

1.567

1.499

0

1.499

-6

1.493

-74

Risorse proprie CEE

18.335

18.433

0

18.433

-

18.433

98

Interessi passivi e redditi da capitale

78.898

76.741

-1

76.740

-8

76.732

-2.166

Poste correttive e compensative

71.533

77.350

-1.739

75.611

-10

75.601

4.068

Ammortamenti

1.105

1.155

0

1.155

-

1.155

50

Altre uscite correnti

18.403

7.731

4.783

12.514

-1.956

10.558

-7.845

Totale Spese Correnti

588.287

604.201

2.512

606.713

-378

606.335

18.048

Investimenti fissi lordi e acquisti di terreni

5.275

7.474

-212

7.262

-3

7.259

1.984

Contributi investimenti ad AP

20.091

22.973

-373

22.600

887

23.487

3.396

Contributi agli investimenti ad imprese

9.565

13.145

-619

12.526

975

13.501

3.936

Contributi investimenti a famiglie e ISP

261

199

-15

184

20

204

-57

Contributi agli investimenti a estero

465

420

0

420

33

453

-12

 

 

 

 

 

 

 

 

Altri trasferimenti in conto capitale

10.795

6.045

133

6.178

1.555

7.733

-3.062

Acquisizioni di attività finanziarie

3.251

2.947

45

2.992

90

3.082

-169

Totale spese Conto Capitale

49.704

53.203

-1.041

52.162

3.556

55.719

6.015

Totale Spese Finali

637.991

657.403

1.472

658.875

3.179

662.054

24.063

Fonte: rielaborazione su dati ddl di bilancio 2020-2022 (A.S. 1586) – Tomo I, pag. 21  e Tomo II pag. 127.

Il profilo della spesa per interessi passivi risente dell’evoluzione attesa dei rendimenti dei titoli pubblici e del livello del debito pubblico previsto nella Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza 2019 e presenta un andamento decrescente nel triennio di previsione.

La previsione della spesa in conto capitale nel 2020 risulta pari a circa 53.203 milioni, in riduzione per il 2021 (49.105 milioni) e nel 2022 (46.031 milioni), in relazione al meccanismo di finanziamento previsto per il fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie e dell’esaurirsi dell’agevolazione per le imprese per l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nel Mezzogiorno ed per le imprese che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo. La variazione risente anche delle rimodulazioni orizzontali (ovvero nel triennio) degli stanziamenti di alcune voci di spesa che, dato il criterio della legislazione vigente con cui è costruito il bilancio, consentono di adeguare la competenza agli effettivi fabbisogni di cassa.

 


 

2.3. Analisi della manovra effettuata con la Sezione II

Come previsto dell’articolo 23, comma 3, lettera b), della legge di contabilità, con la Sezione II del disegno di legge di bilancio possono essere effettuate variazioni quantitative della legislazione vigente, tramite rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni di spese disposte da norme preesistenti, che costituiscono parte della manovra di finanza pubblica.

Si tratta della parte della manovra che non necessita di innovazioni legislative, relativamente a:

§  rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni degli stanziamenti di bilancio, per un periodo temporale anche pluriennale, relativi ad autorizzazioni di spesa (inglobando, di fatto, i contenuti delle preesistenti tabelle C, D, E della legge di stabilità);

§  risorse per soddisfare eventuali esigenze indifferibili.

Le autorizzazioni legislative di spesa che vengono modificate con la Sezione II sono esposte in appositi allegati al deliberativo del disegno di legge di bilancio (A.S. 1586 - Tomo III), per ciascun Ministero e per ciascun programma, con i corrispondenti importi.

L’elenco complessivo delle leggi di spesa modificate con la Sezione II, riepilogate per Missione e programma, è altresì riportato in allegato alla Relazione tecnica (A.S. 1586 - Tomo I, pag. 346).

 

Nel complesso - come già accennato nel paragrafo precedente - con la Sezione II sono stati effettuati, nel triennio 2020-2022[10]:

§  rifinanziamenti di leggi di spesa per 927,2 milioni nel 2020, 3.057,3 milioni nel 2021 e 3.124,3 milioni nel 2022;

§  definanziamenti di leggi di spesa per 2.338 milioni per il 2020, a 1.731,3 milioni per il 2021 e a 1.695,5 milioni per il 2022. Nei definanziamenti sono ricompresi anche i risparmi di spesa (c.d. spending review) della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri, quale contributo delle Amministrazioni centrali al raggiungimento degli obiettivi programmatici di finanza pubblica. Nell’ambito dell’importo complessivo dei definanziamenti, i risparmi di spending review sono quantificati, nella Relazione tecnica, in 977 milioni per il 2020, in 967 milioni per il 2021 e in 953 milioni a decorrere dal 2022.

§  riprogrammazioni delle autorizzazioni pluriennali di spesa che determinano una riduzione di 285,2 milioni nel 2020 e di 976,6 milioni nel 2021, posticipate agli anni successivi, con conseguente incremento di 694,1 milioni nel 2022 e di 567,7 milioni nel 2023 e anni seguenti.

Come esposto nel Prospetto riepilogativo degli effetti finanziari, l’impatto delle variazioni apportate con la Sezione II determina minori spese per 1.695,9 milioni di euro nel 2020, e maggiori spese per 349,4 milioni nel 2021 e per 2.122,9 milioni nel 2022.

A tali effetti si sommano quelli derivanti dal D.L. n. 124/2019, che comporta maggiori spese finali, di natura corrente, per 3.167,8 milioni di euro nel 2020, 2.674 milioni nel 2021 e 2.492,6 milioni nel 2022.

Va qui sottolineato che le misure contenute nel D.L. n. 124/2019, contabilmente, hanno un impatto neutrale sul saldo di bilancio dello Stato nel triennio, così come sull’indebitamento netto. In realtà dal provvedimento derivano maggiori risorse che sono state appostate su appositi fondi[11] che sono stati utilizzati a copertura dal ddl di bilancio (in Sezione I).

Considerando quindi anche gli effetti del decreto legge, che vengono contabilizzati all’interno della seconda Sezione, la Sezione II determina nel suo complesso, dal punto di vista contabile, un aumento delle spese finali di 1.472 milioni di euro nel 2019, di 3.024 milioni nel 2020, nonché un aumento di spesa di 4.615 milioni nel 2021.

 

Nelle tavole che seguono sono riportate le principali leggi di spesa oggetto di rifinanziamento, definanziamento o riprogrammazione, suddivise per Ministero, come indicate negli appositi Allegati contenuti nel deliberativo di ciascuno stato di previsione (A.S. 1586 - Tomo III).

Tabella 12 - Rifinanziamenti

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

RIFINANZIAMENTI

 

2020

2021

2022

ECONOMIA E FINANZE

 

 

 

 

D.L. 22/2019, art. 19, co, 1, p. 1: Partecipazione italiana al G20 (cap. 3851/3)

LV

-

-

-

Rif.

+0,1

+0,7

+0,4

D.L. 148/1993, art. 3: Personale per interventi di manutenzione forestale e idraulica in Calabria (cap. 7499/1)

LV

-

-

-

Rif.

+90,0

+90,0

+90,0

L. 234/2012, art. 41-bis: Fondo per il recepimento della normativa europea (cap. 2815/1)

LV

128,6

121,9

121,9

Rif.

-

+50,0

+50,0

D.L. 22/2019, art. 19, co, 3: Contratti di consulenza per la presidenza italiana del G20 (cap. 1647/1)

LV

1,6

1,7

-

Rif.

+0,5

+0,5

+0,8

L. 232/2016, art. 1, co. 582: Partecipazione a centri di ricerca europei e internazionali (cap. 1607/1)

LV

-

-

-

Rif.

+0,5

+0,5

+0,5

L. 228/2012, art. 1, co. 170: Partecipazione a banche e fondi multilaterali di sviluppo (cap. 7175/1)

LV

355,0

355,0

355,0

Rif.

+45,0

+45,0

-

L. 145/2016, art. 4, co. 1: Fondo per il finanziamento delle missioni di pace (cap. 3006/1)

LV

1.308,7

-

-

Rif.

-

+850,0

+850,0

D.L. 93/2013, art. 10, co. 1: Fondo di protezione civile per emergenze nazionali (cap. 7441/1)

LV

340,0

340,0

340,0

Rif.

+345,0

-

-

D.L. 86/2018 art. 3, co. 4: Fondo caregiver familiare (cap. 2090/1)

LV

24,2

10,0

5,0

Rif.

-

+14,0

+21,0

L. 145/2018, art. 1, co. 457: Ipoacusia (cap. 2121/1)

LV

1,0

3,0

-

Rif.

-

+1,0

+2,0

L. 205/2017, art. 1, co. 371: Contributo Agenzia mondiale antidoping – WADA (cap. 2155/1)

LV

0,8

0,8

0,8

Rif.

+0,1

+0,1

+0,1

L. 205/2000, art. 20: Consiglio di Stato e TAR (cap. 2170/2)

LV

6,4

6,4

6,4

Rif.

+5,0

+10,0

+10,0

L. 147/2013, art. 1, co. 6: Fondo sviluppo e coesione – Programmazione 2014-2020 (cap. 8000/8) - E’ previsto altresì uno rifinanziamento di 3.400 milioni per le annualità 2023-2025

LV

6.669,8

6.850,0

7.600,2

Rif.

-

+800,0

+800,0

D.L. 282/2004, art. 10, co. 5: Fondo interventi strutturali di politica economica – FISPE (cap. 3075/1)

LV

19,9

76,9

229,3

Rif.

-

+50,0

+50,0

D.L. 124/2019, art. 19, co. 1: Fondo per estrazione speciale premi per pagamenti non in contanti (cap. 3919/1, 3919/2)

LV

-

-

-

Rif.

+50,0

+50,0

+50,0

D.L. 124/2019, art. 22: Credito di imposta per commissioni su pagamenti elettronici (cap. 3826/1)

LV

-

-

-

Rif.

+26,9

+53,9

+53,9


LAVORO E POLITICHE SOCIALI

 

 

 

 

L. 144/1999, art. 68: Obbligo di frequenza di attività formative (cap. 2230/2)

LV

222,8

212,2

257,2

Rif.

+80,0

+80,0

+80,0

L. 448/1998, art. 3, c.8: Incentivi per le imprese - Fondo per l’occupazione (cap. 2230/4)

LV

21,8

21,8

21,8

Rif.

+64,0

+64,0

+64,0

D.L. 185/2008, art. 18, c. 1: Fondo sociale per l’occupazione e la formazione (cap. 2230/1)

LV

0,3

-

-

Rif.

+96,0

+96,0

+96,0

L. 296/2006, art. 1, c. 1156, p..F: Assunzione di soggetti collocati in attività socialmente utili (cap. 2230/5)

LV

23,0

23,0

23,0

Rif.

+60,0

+60,0

+60,0

L. 68/1999, art. 13, c. 4: Fondo per il diritto al lavoro dei disabili (cap. 3892/1)

LV

21,9

21,9

21,9

Rif.

+45,0

+50,0

+55,0

SVILUPPO ECONOMICO

 

 

 

 

L. 662/1996, art. 1, c. 100: Fondo di garanzia per le PMI (cap.7345/1)

LV

-

-

-

Rif.

-

+700,0

+700,0

ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA

 

 

 

 

L. 537/1993, art. 5, co. 1, lett. a): Fondo per il finanziamento ordinario delle università (FFO) (cap. 1694/1)

LV

6.340,3

6.406,1

6.434,9

Rif.

+16,0

-

-

D.L. 66/2014, art. 49, co. 2: Finanziamento di programmi di spesa - Fondo per l’edilizia universitaria e per le grandi attrezzature (cap. 7266/1)

LV

-

-

-

Rif.

+60,0

+75,0

+75,0

L. 205/2017, art. 1, co. 70: Spese relative all’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali (cap. 2836/1)

LV

100,0

100,0

-

Rif.

-

-

+100,0

INTERNO

 

 

 

 

D.Lgs. 267/2000, art. 15, co.3: Fusioni di comuni (cap. 1316/1)

LV

15

15

15

Rif.

+15

+15

+15

INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

 

 

 

 

D.L. 124/2019, art. 53, c. 1: Rinnovo parco veicolare (cap. 7309/4)

LV

-

-

-

Rif.

+12,9

-

-

DIFESA

 

 

 

 

L. 549/1995, art. 1, co. 43: Contributi ad enti, istituti, associazioni fondazioni ed altri organismi (cap. 1352/1)

LV

0,7

0,7

0,7

Rif.

+1,0

+1,0

+1,0

BENI E ATTIVITÀ CULTURALI E TURISMO

 

 

 

 

L. 190/1975, art. 3: Spese di funzionamento della biblioteca “Vittorio Emanuele II” di Roma (cap. 3610/1)

LV

0,6

0,6

0,6

Rif.

+0,8

+0,8

+0,8

D.P.R. 805/1975, art. 22: Funzionamento istituti centrali (Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche) (cap. 3611/1)

LV

0,7

0,7

0,7

Rif.

+0,5

+0,5

+0,5

D.P.R. 805/1975, art. 22: Funzionamento istituti centrali: Istituto superiore per la conservazione e il restauro (cap. 2040/1), Istituto centrale per il catalogo e la documentazione (cap. 2041/1), Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario (cap. 2043/1)

LV

0,9

0,9

0,9

Rif.

+0,5

+0,5

+0,5

L. 244/2007, art. 2, co. 409: Attività istituzionali del Centro per il libro e la lettura (cap. 3614/1)

LV

1,1

1,1

1,1

Rif.

+0,2

+0,2

+0,2

L. 208/2015 art. 1, co. 349: Funzionamento archivi, biblioteche, istituti centrali e istituti dotati di autonomia speciale (cap. 2048/1, 2048/2, 2048/3)

LV

1,4

1,4

1,4

Rif.

+0,5

+0,5

+0,5

L. 153/2017, art. 2, c.1: Comitato nazionale celebrazione 700 anni dalla morte di Dante Alighieri (cap. 3631/14)

LV

0,1

1,0

-

Rif.

+0,5

+1,0

-

L. 205/2017, art. 1, co. 317: Funzionamento dei soggetti giuridici creati o partecipati dal MIBACT per rafforzare la tutela e valorizzazione del patrimonio culturale (cap. 1952/1)

LV

0,5

0,5

0,5

Rif.

+1,0

+1,0

+1,0

 

Come risulta evidente dalla Tabella, i rifinanziamenti di maggiore impatto per il 2020 riguardano tre autorizzazioni di spesa:

§  345 milioni per il fondo di protezione civile per emergenze nazionali;

§  300 milioni complessivi, nel Ministero del lavoro, destinati a vario titolo al Fondo per l’occupazione;

§  90 milioni per ogni annualità del triennio delle risorse destinate al personale utilizzato per gli interventi di manutenzione forestale e idraulica in Calabria.

Per gli anni successivi al 2020, si segnalano:

§  700 milioni sia per il 2021 che per il 2022 assegnati al Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese;

§  850 milioni sia per il 2021 che per il 2022 per il finanziamento delle missioni internazionali di pace;

§  un rifinanziamento solo in conto competenza per complessivi 5 miliardi del Fondo sviluppo e coesione, di cui 800 milioni assegnati sia al 2021 che al 2022 e i restanti 3,4 miliardi relativi alle annualità 2023-2025;

 

Nella successiva tabella sono riportati i principali definanziamenti operati con la Sezione II di importo superiore a 1 milione di euro.

Tabella 13 - Definanziamenti

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

DEFINANZIAMENTI

 

2020

2021

2022

ECONOMIA E FINANZE

 

 

 

 

L. 189/1959: Ordinamento del Corpo della Guardia di Finanza – Spese beni e servizi (cap. 4230/25)

LV

5,4

5,4

5,4

Def.

-5,0

-5,0

-5,0

L. 189/1959 art. 1, c. 1: Attività di protezione sociale svolta dalla Guardia di Finanza (cap. 4258/1)

LV

6,8

6,8

6,8

Def.

-1,7

-1,7

-1,7

L. 205/2017, art. 1, c. 1072, p. F/bis: Riparto Fondo investimenti sviluppo infrastrutturale del Paese - Edilizia pubblica per Guardia di Finanza (cap. 7852/2)

LV

15,7

16,8

17,3

Def.

-

-10,0

-

L. 244/2007, art. 1, co. 350: Fondo Guardia di Finanza (cap. 4299/1)

LV

17,0

17,0

17,0

Def.

-3,3

-3,3

-3,3

L. 413/1991, art. 78: Centri autorizzati all’assistenza fiscale – CAF (cap. 3813/1 e 3814/1)

LV

45.598,5

45.598,5

45.598,5

Def.

-1.789,0

-1.605,0

-1.605,0

D.L. 95/2012, art. 23-quater: Accorpamento Agenzie fiscali e AAMS (cap. 3920/4 )

LV

80,1

80,1

80,1

Def.

-3,2

-3,2

-3,2

D.Lgs. 300/1999, art. 70, co.2: Finanziamento Agenzia delle Entrate (cap. 3890/2)

LV

686,3

690,3

690,3

Def.

-35,0

-35,0

-35,0

D.Lgs. 300/1999, art. 70, co. 2, p. A: Finanziamento Agenzia del Demanio (cap. 3901/2 e 3920/2)

LV

81,6

81,6

81,6

Def.

-3,8

-3,8

-3,8

L. 205/2017, art. 1, c. 1072, p. F/bis: Riparto Fondo investimenti sviluppo infrastrutturale del Paese - Agenzia del Demanio per interventi di finanziamento degli investimenti e allo sviluppo infrastrutturale (cap. 7759/5)

LV

38,0

15,0

30,0

Def.

-

-

-20,0

D.Lgs. n. 56/2000, art. 1: Somme da erogare alle Regioni a statuto ordinario a titolo di compartecipazione all'IVA (cap 2862/1)

LV

59.959,9

62.015,6

63.220,5

Def.

-403,5

-111,6

-96,0

L. 183/1987, art. 5: Fondo di rotazione per l’attuazione delle politiche comunitarie (cap. 7493/1)

LV

2.110,0

4.110,0

5.360,0

Def.

-25,0

-25,0

-25,0

L. 205/2017, art. 1, co. 1072, p. M/bis: Riparto Fondo investimenti sviluppo infrastrutturale del Paese - Infrastrutture e mezzi per l’ordine pubblico - Guardia di Finanza (cap. 7837/4)

LV

24,4

33,9

32,9

Def.

-

-10,0

-

L. 232/2016, art. 1, co. 140, p. H/primum: Riparto Fondo investimenti sviluppo infrastrutturale del Paese - Interventi relativi al rischio sismico delle infrastrutture a cura del Dipartimento Casa Italia (cap. 7458/1)

LV

100,0

100,0

100,0

Def.

-

-50,0

-50,0

L. 311/2004, art. 1, co. 361: Contributi in conto interessi da corrispondere alla Cassa Depositi e Prestiti sui finanziamenti a carico del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese (cap. 1900/1)

LV

85,0

85,0

-

Def.

-35,0

-

-

D.L. 91/2014, art. 19, c.1, p. B: Credito di imposta IRAP su agevolazioni ACE (cap. 7819/1)

LV

76,2

75,8

82,0

Def.

-76,2

-75,8

-82,0

L. 145/2018, art. 1, co. 81: Credito di imposta Industria 4.0 (cap. 3841/1)

LV

250,0

-

-

Def.

-100,0

-

-

L. 488/1999, art. 6, co. 14: Fondo per la capitalizzazione delle imprese (cap. 3820/1)

LV

600,0

600,0

600,0

Def.

-40,5

-81,1

-81,1

D.L. 353/2003, art. 1: Tariffe postali agevolate per prodotti editoriali (cap. 1496/1)

LV

54,3

54,6

54,6

Def.

-1,2

-1,4

-2,1

L. 205/2017, art. 1, co. 1072, p. E/bis: Riparto Fondo investimenti sviluppo infrastrutturale del Paese - Difesa del suolo, dissesto idrogeologico, risanamento ambientale e bonifiche (cap. 7322/1)

LV

120,0

-

-

Def.

-2,7

-

-

L. 190/2014, art. 1, co. 434: Riqualificazione aree urbane (cap. 2099/1)

LV

145,5

232,8

-

Def.

-3,3

-5,9

-

D.L. 223/2006, art. 19, c. 1: Fondo per le politiche per la famiglia (cap. 2102/7)

LV

100,0

100,0

100,0

Def.

-32,5

-2,5

-3,8

L. 230/1998, art. 19, co. 4: Obiezione di coscienza (cap. 2185/1)

LV

100,6

101,8

101,8

Def.

-3,2

-2,6

-4,3

L. 147/2013, art. 1, co. 6: Fondo sviluppo e coesione – Programmazione 2014-2020 (cap. 8000/8)

LV

6.669,8

6.850,0

7.600,2

Def.

-761,0

-111,0

-86,0

L. 94/1997: Sistema informatico Ragioneria generale dello Stato (cap. 1228/1 e 7016/1)

LV

12,8

12,8

12,9

Def.

-3,1

-

-

L. 147/2013, art. 1, co. 431, p. B: Fondo riduzione pressione fiscale (cap. 3833/1)

LV

370,0

370,0

370,0

Def.

-370,0

-370,0

-370,0

SVILUPPO ECONOMICO

 

 

 

 

L. 145/2018, art. 1, co. 95: Riparto Fondo investimenti Amm. Centrali: EUROFIGHTER Interventi nel settore dell’aerospazio a tutela della difesa nazionale Unità navali FREMM (cap.7419/5, 7421/26, 7421/27, 7485/11)

LV

-

130,0

230,0

Def.

-

-20,0

-

L. 145/2018, art. 1, co. 95: Riparto Fondo investimenti Amm. Centrali: Risorse per la risoluzione delle crisi d’impresa (cap. 7342/8)

LV

38,0

20,0

-

Def.

-30,0

-

-

L. 145/2018, art. 1, co. 95: Riparto Fondo investimenti Amm. Centrali: Contributo E.N.E.A.– Ricerca-Mission Innovation (cap. 7630/7)

LV

25,0

43,9

132,0

Def.

-

-30,0

-60,0

L. 205/2017, art. 1, co. 1039, p. D: Risorse di parte corrente per favorire la transizione verso la tecnologia 5G (cap. 3150/1)

LV

13,9

18,0

19,0

Def.

-

-2,0

-2,0

LAVORO E POLITICHE SOCIALI

 

 

 

 

D.Lgs. 148/2015, art. 43, c. 6: Rifinanziamento Fondo per le politiche attive del lavoro (cap. 1230/3)

LV

52,0

32,0

20,0

Def.

-7,0

-

-

L. 88/1989, art. 37: Gestione interventi assistenziali e di sostegno alle gestioni previdenziali (cap. 4339/1)

LV

3.917,7

6.138,7

13.539

Def.

-14,0

-14,0

-11,0

L. 106/2016, art. 9, c. 1, p. G.: Istituzione Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel terzo settore (cap. 5247/1)

LV

39,0

21,1

35,0

Def.

-5,0

-

-

D.Lgs. 117/2017, art. 73, c. 1: Interventi a sostegno degli enti del terzo settore (cap. 3523/1)

LV

22,0

22,0

22,0

Def.

-5,0

-

-

L 145/2018, art. 1, c. 255: Fondo per l’introduzione del Reddito di cittadinanza (cap. 2780/1)

LV

-

264,2

541,8

Def.

-

-17,0

-17,0

GIUSTIZIA

 

 

 

 

L. 354/1975, art. 9: Spese fornitura di vitto alle persone detenute (cap. 1766/1)

LV

130,0

130,0

130,0

Def.

-10,0

-4,1

-

R.D. 787/1931: Spese per gli istituti di prevenzione e di pena (cap. 7321/1-/2)

LV

12,8

12,6

12,6

Def.

-3,2

-3,2

-3,2

L. 205/2017, art. 1, c. 475: Fondo per la riforma del processo penale e dell’ordinamento penitenziario (cap. 1773/1)

LV

-

-

7,3

Def.

-

-

-7,3

R.D. 2572/1923: Ordinamento degli uffici e del personale del ministero della giustizia e degli affari di culto (cap. 1451/13-/14-/16-/18 e 1562/28)

LV

99,3

100,9

98,4

Def.

-5,0

-5,2

-4,5

L. 232/2016, art. 1, co. 140: Riparto Fondo investimenti sviluppo infrastrutturale del Paese - Informatizzazione dell’amministrazione giudiziaria (cap. 7203/8)

LV

244,7

116,5

75,8

Def.

-6,5

-9,0

-5,0

L. 190/2014, art. 1, c. 526: Spese per gli uffici giudiziari (cap. 1550/1)

LV

156,4

155,3

153,8

Def.

-4,4

-6,0

-6,0

DPR 115/2002: Spese di giustizia per intercettazioni (cap. 1363/1)

LV

218,8

218,8

218,8

Def.

-2,0

-5,0

-5,0

ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA

 

 

 

 

L. 440/1997, art. 4: Fondo per l'arricchimento e l'ampliamento dell'offerta formativa e per gli interventi perequativi (cap. 1195/1)

LV

19,4

19,4

19,4

Def.

-

-

-10,2

D.Lgs. 204/1998, art. 7: Fondo ordinario per gli enti di ricerca vigilati dal MIUR (FOE) (cap. 7236)

LV

1.630,9

1.630,9

1.630,9

Def.

-9,0

-11,0

-11,0

L. 296/2006, art. 1, co. 601: Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche (capp. 1194/1, 1195/1, 1196/1, 1204/1)

LV

250,1

155,6

75,8

Def.

-99,0

-87,2

-60,8

L. 296/2006, art. 1, co. 634: Interventi a favore dell’istruzione (capp. 1195/1, 1196/1, 1204/1)

LV

28,9

28,9

28,9

Def.

-

-9,8

-26,0

L. 296/2006, art. 1, co. 870: Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica (FIRST) (cap. 7245/1)

LV

45,6

45,6

45,6

Def.

-12,7

-13,7

-14,7

L. 205/2017, art. 1, co. 1072: Riparto Fondo investimenti sviluppo infrastrutturale del Paese – Finanziamento progetti internazionali CTA E SKA in tecnologie innovative (cap. 7341/1)

LV

10,0

9,0

8,0

Def.

-5,0

-4,0

-3,0

L. 145/2018, art. 1, co. 95: Riparto Fondo investimenti Amm. centrali –Prevenzione rischio sismico - Contributi alle regioni per oneri di ammortamento mutui per l’edilizia scolastica (cap. 7106/3)

LV

-

-

85,0

Def.

-

-

-20,0

L. 145/2018, art. 1, co. 95: Riparto Fondo investimenti Amm. centrali –Edilizia pubblica compresa quella scolastica e sanitaria - Fondo per l’edilizia universitaria (cap. 7266/2)

LV

20,0

20,0

30,0

Def.

-

-10,0

-

INTERNO

 

 

 

 

L. 689/1981, art. 11: Spese di custodia delle cose sequestrate (cap. 2955/2)

LV

50,0

50,0

50,0

Def.

-10,3

-

-

L. 59/1997: Fondo per il federalismo amministrativo (cap. 1319/1)

LV

17,3

44,3

44,3

Def.

-17,3

-32,3

-32,3

D.Lgs. 300/1999, art. 14, co. 2: Riordino organizzazione del Governo - spese gestione e manutenzione immobili (cap. 2731/18 – 2731/19 – 2737/5 – 2737/6 – 2738/7 – 2738/8)

LV

23,4

23,4

23,4

Def.

-2,1

-2,1

-2,1

L. 469/196: Fitto di locali e spese alloggio personale Corpo nazionale Vigili del fuoco (cap. 1901/9)

LV

28,0

27,0

27,0

Def.

-2,0

-2,0

-2,0

L. 190/2014, art. 1, co. 181: Fondo minori non accompagnati (cap. 2353/1)

LV

169,6

169,6

189,6

Def.

-5,0

-5,0

-5,0

AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

 

 

 

 

L. 120/2002, art. 3: Convenzione sui cambiamenti climatici (cap. 2211)

LV

14,6

12,7

12,7

Def.

-1,1

-2,3

-3,7

INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

 

 

 

 

L. 205/2017, art. 1, c. 1072: Riparto Fondo investimenti sviluppo infrastrutturale del Paese – Mobilità sostenibile e sicurezza stradale (cap. 7582)

LV

10,0

35,0

15,0

Def.

-

-10,0

-

L. 7/2009, art. 5, c. 1: Trattato di cooperazione tra l’Italia e la Grande Jamairia libica" (cap. 7800)

LV

0,1

146,7

146,7

Def.

-

-80,0

-80,0

L. 574/1965: Modificazioni alla legge n. 589/1949, in materia di edilizia ospedaliera (cap. 7606)

LV

22,6

20,0

14,8

Def.

-18,8

-16,2

-11,0

L. 457/1978, art. 36: Finanziamento per l'edilizia convenzionata-agevolata (cap. 1701)

LV

3,9

3,9

3,9

Def.

-3,9

-

-

D.L. 112/2008, art. 11, c. 12: Riassegnazioni di entrata per realizzare un piano nazionale di edilizia abitativa (cap. 7440)

LV

3,5

-

-

Def.

-3,5

-

-

L. 145/2018, art. 1, c. 95: Riparto Fondo investimenti Amm. centrali – Edilizia pubblica compresa quella scolastica e sanitaria (cap. 7442)

LV

8,7

7,2

44,1

Def.

-8,7

-7,2

-44,1

L. 205/2017, art. 1, c. 1072: Riparto Fondo investimenti sviluppo infrastrutturale del Paese - Edilizia pubblica, compresa quella scolastica e sanitaria (cap. 7442)

LV

30,9

-

-

Def.

-30,9

-

-

L. 388/2000, art. 145, c. 33, p. 2: Edilizia residenziale (cap. 7437)

LV

7,7

7,7

7,7

Def.

-1,8

-

-

L. 232/2016, art. 1 c. 140 p. E/bis: Riparto Fondo investimenti sviluppo infrastrutturale del Paese (Manutenzione straordinaria immobili cap. 7835/2 - Sviluppo componente aeronavale e sistemi di comunicazione capitanerie di porto - guardia costiera cap. 7853/4)

LV

7,5

12,5

20,5

Def.

-3,0

-3,0

-2,0

L 870/1986, art. 16: Servizi dei trasporti e della motorizzazione civile - spese gestione attrezzature tecniche per i servizi del dipartimento dei trasporti terrestri (cap. 1235/3)

LV

15,3

16,1

16,1

Def.

-3,0

-3,0

-3,0

D.Lgs. 285/1992, art. 228, co. 2: Spese di funzionamento - procedimento centralizzato di conferma di validità della patente di guida (cap. 1296/3)

LV

4,4

4,4

4,4

Def.

-2,0

-

-

D.Lgs. 250/1997, art. 7, co. 1: Contributo per il funzionamento dell’ENAC (cap. 1923/1)

LV

17,9

17,9

17,9

Def.

-5,0

-5,0

-5,0

L. 145/2018, art. 1, co. 95 p. O-decies:  Riparto Fondo investimenti Amm. centrali – Incentivi imprese private di autotrasporto (cap. 7309/3 )

LV

36,1

38,6

-

Def.

-6,1

-1,1

-

L. 190/2014, art. 1, co. 150: Interventi a favore del settore dell’autotrasporto (cap. 7309/2)

LV

25

25

-

Def.

-12,9

-

-

L. n. 208/2015, art. 1, co. 654, p. 2:  Spese compensazione oneri Autostrada ferroviaria Alpina, in particolare il Frejus (cap. 7290/3)

LV

5,0

5,0

5,0

Def.

-3,0

-

-

L n. 84/1994, art. 18-bis, co. 1: Fondo per il finanziamento degli interventi di adeguamento dei porti (cap. 7264/1 )

LV

56,0

56,0

56,0

Def.

-10,0

-10,0

-10,0

L. 232/2016, art. 1, co. 140, p. B/primum: Riparto Fondo investimenti sviluppo infrastrutturale del Paese - Fondo per le infrastrutture portuali (cap. 7258/2)

LV

10,0

30,0

30,0

Def.

-

-10,0

-

L. 190/2014, art. 1, c. 236: Competitività dei porti ed efficienza del trasferimento ferroviario all'interno dei sistemi portuali (cap. 7600/1)

LV

25,4

10,0

10,0

Def.

-5,0

-5,0

-5,0

L. 145/2018, art. 1, co. 95, p. c/decies: Riparto Fondo investimenti Amm. centrali - Mobilità sostenibile e sicurezza stradale (Cap-pg: 7150/3, 7150/4, 7248/7, 7248/8, 7248/9, 7400/4, 7400/5)

LV

82,5

55,0

194,1

Def.

-2,5

-13,1

-53,1

L. 205/2017 art. 1 c. 1072 p. B/decies: Riparto Fondo investimenti sviluppo infrastrutturale del Paese - Mobilità sostenibile e sicurezza stradale - completamento di interventi nel settore dei sistemi di trasporto rapido di massa (cap. 7400/3)

LV

34,74

55,0

104,2

Def.

-

-10,0

-

L. 205/2017 art. 1 c. 1072 p. B/decies: Riparto Fondo investimenti sviluppo infrastrutturale del Paese - Mobilità sostenibile e sicurezza stradale - Fondo per la progettazione e la realizzazione di ciclovie turistiche (cap. 7582/3)

LV

10,0

35,0

15,0

Def.

-

-10,0

-

DIFESA

 

 

 

 

D.Lgs. 66/2010, art.564: Spese di funzionamento del Ministero della difesa (cap. 4825/10)

LV

34,2

34,2

34,2

Def.

-4,0

-4,0

-4,0

L 296/2006, art.1, co. 900: Fondo parco veicoli, sistemi operativi e infrastrutture Arma dei Carabinieri (cap. 7763/1)

LV

57,2

57,2

57,2

Def.

-4,0

-4,0

-4,0


D.Lgs. 66/2010, art. 608:
Spese di investimento del Ministero della difesa (cap. 7120/2)

LV

1.305,8

1.320,8

1.4231,3

Def.

-44,0

-53,0

-68,0

L. 145/2018, art.1, co.95: Riparto Fondo investimenti Amm. centrali - Attività industriali ad alta tecnologia e sostegno alle esportazioni (cap. 7120/38)

LV

34,0

56,0

138,0

Def.

-

-20

-

L. 205/2017 art. 1 c. 1072 p. E/duodecies: Riparto Fondo investimenti sviluppo infrastrutturale del Paese - Difesa del suolo, dissesto idrogeologico, risanamento ambientale e bonifiche (cap. 7120/30)

LV

15,7

14,7

9,4

Def.

-

-10,0

-

D.lgs. 66/2010, art.617: Fondo destinato al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici (cap. 1186/1)

LV

18,5

18,5

18,5

Def.

-18,0

-18,0

-18,0

L. 289/2002, art. 23, co.1: Fondo da ripartire per spese concernenti consumi intermedi (cap. 1183/1)

LV

28,5

28,5

28,5

Def.

-3,0

-28,0

-28,0

POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

 

 

 

 

L. 145/2018, art. 1, co. 655: Fondo rotativo acquisto prima casa in prossimità terreno assegnato a nuclei familiari con più figli (cap. 7722/1)

LV

15,0

-

-

Def.

-15,0

-

-

L. 244/2007, art. 2, c. 123: Piano irriguo nazionale (cap. 7438/5)

LV

44,5

47,8

44,5

Def.

-2,6

-3

-2,6

D.L. 95/2012, art. 23-quater, c. 9: Trasferimento competenze dall’ASSI al MIPAF (cap./pg 2298/2 e 2298/5)

LV

15,0

15,0

15,0

Def.

-1,5

-1,5

-1,5


BENI E ATTIVITÀ CULTURALI E TURISMO

 

 

 

 

D.Lgs. 42/2004, art. 110, co. 2: Incasso e riparto di proventi derivanti dalla vendita di biglietti di ingresso di istituti culturali (cap. 4080/1, 5661/1)

LV

22,8

22,8

22,8

Def.

-22,5

-22,5

-22,5

L. 145/2018, art. 1, co. 95: Riparto Fondo investimenti Amm. centrali – Tutela patrimonio culturale (cap. 8099/3

LV

30,0

40,0

59,0

Def.

-30,0

-30,0

-21,0

D.L. 59/2019, art. 2, co. 2: Quota degli utili erariali del gioco del lotto da destinare a recupero e conservazione dei beni culturali (cap. 7672/2)

LV

2,0

-

-

Def.

-2,0

-

-

SALUTE

 

 

 

 

L. 208/2015, art. 1, co. 946: Incremento Fondo sanitario nazionale (cap. 4386/1)

LV

50,0

50,0

50,0

Def.

-

- 6,0

- 6,0

 

Tra i definanziamenti più rilevanti, si segnalano le riduzioni di:

§  1.789 milioni nel 2020 e di 1.605 per gli anni successivi delle risorse destinate ai Centri autorizzati all’assistenza fiscale (CAF);

§  50 milioni sia per il 2021 che per il 2022 delle risorse destinate ad interventi relativi al rischio sismico delle infrastrutture a cura del Dipartimento “Casa Italia”;

§  100 milioni nel 2020 del credito di imposta Industria 4.0;

§  40 milioni nel 2020 e 81 milioni negli anni successivi del fondo per la capitalizzazione delle imprese;

§  761 milioni nel 2020, 111 milioni nel 2021 e 86 milioni nel 2022 del Fondo sviluppo e coesione;

§  370 milioni per ogni annualità delle risorse del Fondo per la riduzione della pressione fiscale;

§  99 milioni nel 2020, 87 milioni nel 2021 e 61 milioni nel 2022 delle risorse del Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche;

§  80 milioni sia per il 2021 che per il 2022 delle risorse relative ad opere infrastrutturali previste dal trattato di cooperazione con la “Grande Jamairia libica”;

§  l’annullamento delle risorse (15 milioni per il 2020) del Fondo rotativo acquisto prima casa in prossimità terreno assegnato a nuclei familiari con più figli, introdotto con la legge di bilancio per il 2019.

 

La tavola che segue riporta le riprogrammazioni:

Tabella 14 - Riprogrammazioni

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

RIPROGRAMMAZIONI

 

2020

2021

2022

2023
e ss.

Anno terminale

ECONOMIA E FINANZE

 

 

 

 

 

 

L. 205/2017, art. 1, c. 1072, p. F/bis: Riparto Fondo investimenti sviluppo infrastrutturale del Paese - Agenzia del Demanio (cap. 7759/5)

LV

38,0

15,0

30,0

n.d.

 

Ripr.

-20,0

+10,0

+10,0

-

2022

L. 232/2016, art. 1, co. 140, p. H/primum: Riparto Fondo investimenti sviluppo infrastrutturale del Paese - Interventi rischio sismico delle infrastrutture a cura del Dipartimento Casa Italia (cap. 7458/1)

LV

100,0

100,0

100,0

n.d.

 

Ripr.

-50,0

-

-

+50,0

2024

L. 266/2005, art. 1, co. 86: Contributo in conto impianti a Ferrovie dello Stato Spa (cap. 7122/2)

LV

3.090,3

2.852,3

2.280,4

n.d.

 

Ripr.

-400,0

+200,0

+200,0

-

2022

L. 448/1998, art. 50, co. 1, p. C: Edilizia sanitaria pubblica (cap. 7464/1)

LV

905,0

2.390,0

1.210,0

n.d.

 

Ripr.

-400,0

-1.420,0

-

+1.820,0

2025

L. 147/2013, art. 1, co. 6: Fondo sviluppo e coesione Programmazione 2014-2020 (cap. 8000/8)

LV

6.669,8

6.850,0

7.600,2

n.d.

 

Ripr.

+1.000,0

-200,0

-410,0

-390,0

2023

SVILUPPO ECONOMICO

 

 

 

 

 

 

L. 266/1997, art. 4, co.3: Programmi tecnologici per la difesa – Eurofighter (cap. 7421/20)

LV

895,0

914,2

85,0

n.d.

 

Ripr.

-60,0

-

+20,0

+40

2023

L. 808/1985, art. 3, c. 1, p. A: Interventi per lo sviluppo e l’accrescimento di competitività delle industrie del settore aeronautico (cap. 7432/2)

LV

50,0

140,0

80,0

n.d.

 

Ripr.

-40,0

-

+20

+20

2023

L. 145/2018, art. 1, co. 95: Riparto Fondo investimenti Amm. Centrali -  Unità navali FREMM - riprogrammazione forniture (cap. vari)

LV

0

130,0

230,0

n.d.

 

Ripr.

0

+119,0

+529,1

-648,1

2023

INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

 

 

 

 

 

 

L. 147/2013, art. 1, co. 68: ANAS (cap. 7002/1)

LV

2.990,0

-

-

-

 

Ripr.

-200,0

+100,0

+100,0

-

2022

L. 145/2018, art. 1, c. 95 p. B/decies: Riparto Fondo investimenti Amm. Centrali - Mobilità sostenibile e sicurezza stradale (cap. vari)

LV

82,5

54,9

194,1

n.d.

 

Ripr.

-25,0

-

+25,0

-

2023

L. 205 del 2017, art. 1, c. 1072: Riparto Fondo investimenti sviluppo infrastrutturale del Paese - Mobilità sostenibile e sicurezza stradale (cap 7400/3)

LV

34,7

55

104,2

n.d.

 

Ripr.

-25,0

-

-

+25,0

2023

DIFESA

 

 

 

 

 

 

D.Lgs 66/2010, art 608: Spese di investimento del Ministero della difesa (cap. 7120/2)

LV

1.305,8

1.320,8

1.431,3

n.d.

 

Ripr.

-100

-

-

+100

2023

L. 145/2018, art. 1, co. 95: Riparto Fondo investimenti Amm. Centrali - Attività industriali ad alta tecnologia e sostegno alle esportazioni (cap. 7120/38)

LV

34

56

138

n.d.

 

Ripr.

+5,1

+21,4

+66,5

-93,0

2033

L. 145/2018,art.1,co.95p. M/duodecies: Riparto Fondo investimenti Amm. Centrali - Potenziamento infrastrutture e mezzi per l’ordine pubblico, la sicurezza e il soccorso (cap. 7120/40)

LV

40

50,3

173,6

n.d.

 

Ripr.

-

+72

+111,5

-183,5

2033

L. 205/2017, art.1, co.1072 p. F/duodecies: Riparto Fondo investimenti sviluppo infrastrutturale del Paese - Edilizia pubblica, compresa quella scolastica (cap. 7120/31)

LV

-

6,6

12

n.d.

 

Ripr.

-

+14,4

+10

-24,4

2033

L. 205/2017, art.1,co.1072: Riparto Fondo investimenti sviluppo infrastrutturale del Paese - Digitalizzazione amministrazioni statali (cap. 7120/33)

LV

11,1

8

8

n.d.

 

Ripr.

-

+10,5

+5

-15,5

2033

L. 232/2016, art 1, co.140 p. F/ter: Riparto Fondo investimenti sviluppo infrastrutturale del Paese - Attività industriali ad alta tecnologia e sostegno alle esportazioni (cap. 7120/27)

LV

134

215

149

n.d.

 

Ripr.

+29,6

+95,9

+6,8

-132,3

2033

 

 

Per quanto riguarda le riprogrammazioni, si segnalano:

§  il contributo in conto impianti a Ferrovie dello Stato Spa, che viene ridotto di 400 milioni nel 2020, che vengono spostati per 200 milioni al 2021 e per 200 milioni al 2022;

§  le risorse destinate all’edilizia sanitaria, che vengono ridotte per 400 milioni nel 2020 e di 1.420 milioni nel 2021, con conseguente spostamento di oltre 1,8 miliardi agli anni 2023 e successivi;

§  l’anticipo di risorse Fondo sviluppo e coesione (FSC) per 1 miliardo di euro all’anno 2020, con riduzioni compensative per 200 milioni nel 2021, per 410 milioni nel 2022 e per 390 milioni nel 2023 e anni successivi;

§  i trasferimenti ad ANAS relativi al 2020, che vengono ridotti di 200 milioni, che vengono spostati per 100 milioni sia al 2021 che al 2022.

 

Riprogrammazioni rilevanti riguardano anche il settore della Difesa, relativamente alle forniture e ai programmi aeronautici che interessano gli stati di previsione del Ministero dello sviluppo economico e del Ministero della difesa.

 


 

2.4. Le spese finali dei Ministeri

Nella tabella seguente è illustrato l’impatto complessivo della manovra sugli stati di previsione dei Ministeri, attuata con la I e con la II Sezione, limitatamente alle previsioni di spesa dell’anno 2020.

Nella tabella sono altresì evidenziati gli effetti finanziari derivanti dalle rimodulazioni.

Tabella 15 - Analisi delle spese finali per Ministero

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2019

2020

 

Legge di bilancio

BLV

Sez. II

Effetti Sez. I

bilancio integrato

AS 1586

 

di cui: Rimodul.

Rifinanz.
Definanz.
Riprogr.

DDL bilancio Sez. II
AS 1586

Economia e finanze

361.138

368.894

-51

2.218

371.113

1.012

372.125

Spese correnti

 331.142

 341.346

 -  

 2.498

 343.844

-1.449

 342.395

Spese in c/capitale

29.996

27.548

-51

-280

27.268

2.461

29.730

Sviluppo economico

4.691

5.256

-15

-150

5.107

133

5.240

Spese correnti

797

607

-15

-

607

8

615

Spese in c/capitale

3.893

4.649

-

-150

4.500

125

4.625

Lavoro

133.942

141.617

-

314

141.931

572

142.503

Spese correnti

133.886

141.547

-

314

141.861

572

142.433

Spese in c/capitale

56

70

-

-

70

-

70

Giustizia

8.777

8.931

-

-55

8.876

14

8.890

Spese correnti

8.308

8.364

-

-42

8.322

14

8.336

Spese in c/capitale

469

567

-

-13

554

-

554

Affari esteri

2.728

2.746

-

-

2.746

44

2.790

Spese correnti

2.690

2.678

-

-

2.678

-1

2.677

Spese in c/capitale

39

69

-

-

69

45

114

Istruzione

59.695

59.983

-

-50

59.933

40

59.973

Spese correnti

56.089

56.534

-

-83

56.451

15

56.466

Spese in c/capitale

3.606

3.449

-

33

3.482

25

3.507

Interno

25.580

24.857

-22

-27

24.830

819

25.649

Spese correnti

23.489

22.615

-

-26

22.589

134

22.723

Spese in c/capitale

2.092

2.242

-22

-2

2.241

685

2.926

Ambiente

892

981

-

-7

974

33

1.007

Spese correnti

358

359

-

-3

355

-

355

Spese in c/capitale

534

623

-

-4

619

33

652

Infrastrutture  e trasporti

12.319

15.915

-39

-450

15.464

112

15.577

Spese correnti

7.066

6.937

-

-52

6.885

-

6.885

Spese in c/capitale

5.254

8.977

-39

-398

8.580

112

8.692

Difesa

22.068

22.992

-3

-189

22.803

167

22.970

Spese correnti

19.963

19.792

-

-54

19.738

167

19.905

Spese in c/capitale

2.105

3.200

-3

-135

3.065

-

3.065

Politiche agricole

989

1.143

-

-67

1.076

70

1.146

Spese correnti

679

664

-

-14

650

-

650

Spese in c/capitale

310

479

-

-53

426

70

496

Beni culturali

2.787

2.281

-

-51

2.230

182

2.413

Spese correnti

1.706

1.308

-

-19

1.290

182

1.472

Spese in c/capitale

1.081

972

-

-32

940

-

940

Salute

1.715

1.807

-13

-15

1.792

-20

1.772

Spese correnti

1.419

1.450

-

-7

1.443

-20

1.423

Spese in c/capitale

296

358

-13

-8

350

-

350

SPESE FINALI

637.323

657.403

-144

1.472

658.875

3.179

662.054

Spese correnti

587.591

604.201

-15

2.512

606.713

-378

606.335

Spese in c/capitale

49.732

53.203

-129

-1.040

52.162

3.556

55.719

Fonte: quadri generali riassuntivi Tomo II (A.S. 1586) e stati di previsione dei Ministeri

A livello complessivo del bilancio dello Stato, si evince che, rispetto alla legislazione vigente (senza considerare le rimodulazioni), la manovra ha inciso sul livello delle spese finali nel 2020 per circa 4,65 miliardi di euro, di cui +3,2 miliardi attribuibili agli effetti della Sezione I e +1,5 miliardi alla Sezione II.

La Sezione I ha inciso soprattutto incrementando la spesa in conto capitale (+3,5 miliardi), con una lieve riduzione di quella di parte corrente.

La Sezione II, invece, ha incrementato le spese correnti di 2,5 miliardi, e ridotto la spesa in conto capitale di 1 miliardo.

Complessivamente, dei 4,7 miliardi di incremento delle spese finali, il 54 per cento riguarda le spese in conto capitale, e il restante 46 per cento le spese in correnti.

Rispetto alle previsioni di spesa a legislazione vigente per il 2020, nel bilancio integrato l’incremento percentuale delle spese finali del bilancio dello Stato è inferiore ad un punto percentuale (+0,7%), e ad aumentare sono soprattutto le spese in conto capitale (+4,7 per cento rispetto alle spese in conto capitale a legislazione vigente).

Le spese finali aumentano per quasi tutti i Ministeri, fatta eccezione per alcuni che scontano riduzioni, tra cui si segnalano il Ministero dei trasporti (-2,1%), il Ministero della salute (1,9%) e il Ministero della difesa (-255 milioni).

Per un’analisi di dettaglio delle variazioni delle spese dei Ministeri, si rinvia alle schede di lettura degli articoli riguardanti l’approvazione dei rispettivi stati di previsione.

Le spese finali aumentano per la gran parte dei Ministeri.

Fanno eccezione alcuni Ministeri che, invece, scontano riduzioni: il Ministero delle infrastrutture e trasporti (-1.118 milioni), il Ministero dell’interno (-259 milioni) e il Ministero della difesa (-255 milioni).

 

Per un’analisi di dettaglio delle variazioni delle spese dei Ministeri, si rinvia alle successive schede dei singoli stati di previsione.


 

2.5. Analisi delle spese complessive per Missioni

Il disegno di legge di bilancio 2020-2021 è articolato in 34 missioni, con 177 programmi (un programma in più rispetto al 2019) che, si ricorda, costituiscono le unità di voto parlamentare.

Le azioni (715) sono rappresentate in un prospetto dell'atto deliberativo, seppure a soli fini conoscitivi. Sempre a fini conoscitivi, la tabella per unità di voto di ciascuno stato di previsione della spesa riporta l'articolazione in azioni di ogni unità di voto.

 

La Relazione illustrativa al disegno di legge precisa che rispetto al bilancio 2019, il disegno di legge di bilancio in esame tiene conto del processo di riorganizzazione che ha interessato diversi Ministeri nel corso del 2019 con un notevole impatto sulla composizione e articolazione degli stati di previsione della spesa. I Ministeri interessati da processi di riorganizzazione con impatto sostanziale sulla struttura delle unità di voto sono: il Ministero dello sviluppo economico, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo e il Ministero dell'interno. L’articolazione potrà essere ulteriormente modificata per effetto delle disposizioni più recenti (D.L. n. 104/2019, in corso di esame in Parlamento).

Nel d.d.l. di bilancio è presente una appendice dedicata alla “Struttura per missioni e programmi del bilancio dello Stato” (A.S. 1586, tomo I, pag. 63 e ss.), nella quale sono esposte le modifiche alla struttura.

 

La tabella che segue mostra l’ammontare complessivo delle risorse finanziarie delle missioni del bilancio per il 2020, sia a legislazione vigente (BLV) che a bilancio integrato (A.S. 1586) a raffronto con gli stanziamenti previsti nel bilancio assestato 2019 riclassificato sulla struttura del ddl di bilancio 2020-2022.

Tabella 16 - Spesa per missioni, confronto tra bilancio a legislazione vigente (BLV) 2020, bilancio integrato 202020 (A.S. 1586) e assestamento 2019

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

Missione

2019

Differenza 2020/ 2019

2020

Assestato Riclassificato

A.S. 1586

Variazione assoluta

%

BLV

Manovra

Bilancio integrato

1. Organi costituzionali a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei ministri

2.346

-16

-0,7

2.330

+20

2.350

2. Amministrazione generale e supporto alla rappresentanza generale di Governo e dello Stato sul territorio

669

-5

-0,7

664

-10

654

3. Relazioni finanziarie autonomie territoriali

119.362

3.107

2,6

122.469

+801

123.270

4. L'Italia in Europa e nel mondo

24.074

1.461

6,1

25.534

+156

25.690

5. Difesa e sicurezza del territorio

21.489

1.064

5,0

22.554

+49

22.603

6. Giustizia

9.007

156

1,7

9.163

-19

9.144

7. Ordine pubblico e sicurezza

11.524

39

0,3

11.563

+11

11.574

8. Soccorso civile

8.211

-3.094

-37,7

5.117

+310

5.427

9. Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca

877

144

16,4

1.021

+48

1.069

10. Energia e diversificazione delle fonti energetiche

221

135

61,2

356

0

356

11. Competitività e sviluppo delle imprese

23.169

-1.269

-5,5

21.900

+470

22.370

12. Regolazione dei mercati

46

-1

-1,6

45

0

45

13. Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto

11.504

3.565

31,0

15.069

-437

14.632

14. Infrastrutture pubbliche e logistica

3.685

3.923

106,5

7.608

-573

7.035

15. Comunicazioni

742

278

37,5

1.021

+26

1.047

16. Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo

266

-73

-27,5

193

0

193

17. Ricerca e innovazione

3.424

5

0,1

3.429

+390

3.819

18. Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente

1.389

70

5,0

1.459

+499

1.958

19. Casa e assetto urbanistico

343

-41

-12,0

302

-20

282

20. Tutela della salute

1.370

51

3,7

1.421

-21

1.400

21. Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici

2.725

-545

-20,0

2.180

+128

2.308

22. Istruzione scolastica

48.482

81

0,2

48.563

-100

48.463

23. Istruzione universitaria e formazione post-universitaria

8.366

221

2,6

8.586

+92

8.678

24. Diritti sociali, politiche sociali e famiglia

40.501

62

0,2

40.562

+687

41.249

25. Politiche previdenziali

95.643

6.782

7,1

102.425

-128

102.297

26. Politiche per il lavoro

10.485

707

6,7

11.192

+293

11.485

27. Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti

3.455

-275

-7,9

3.181

-5

3.176

28. Sviluppo e riequilibrio territoriale

6.879

-185

-2,7

6.694

+239

6.933

29. Politiche economico-finanziarie e di bilancio e tutela della finanza pubblica

92.607

4.320

4,7

96.927

-1.794

95.133

30. Giovani e sport

846

-91

-10,7

755

-4

751

31. Turismo

44

0

-

44

0

44

32. Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche

3.171

341

10,7

3.512

-255

3.257

33. Fondi da ripartire

8.459

501

5,9

8.960

+3.808

12.768

34. Debito pubblico

298.580

6.865

2,3

305.445

-8

305.437

Totale

863.960

28.283

3,3

892.243

+4.651

896.894

Fonte: ddl di bilancio 2020-202 (A.S. 1586 – Tomo I, pag. 19).

 

Il grafico che segue mostra l’incidenza percentuale degli stanziamenti per missione al netto della missione Debito pubblico del disegno di legge di bilancio integrato per il 2020.

Tale missione incide sulle spese complessive del bilancio dello Stato per circa il 34%.

Nel grafico si evince come oltre l’80% della spesa complessiva dello Stato, calcolata al netto della missione “debito pubblico”, è allocata su 8 missioni.

Figura 1 - Incidenza percentuale degli stanziamenti per Missione – Bilancio integrato 2020*

* Non è stata considerata la Missione "34. Debito pubblico".

Fonte: elaborazione su ddl di bilancio 2020-2022 (A.S. 1586 – Tomo I, pag. 19).

 

 

Per il 2020, gli effetti della manovra sulle spese complessive ammontano a maggiori spese per circa 4,65 miliardi di euro.

Le Missioni su cui insistono, per l'anno 2020, gli effetti di maggiore rilievo, in termini assoluti, tra gli stanziamenti di bilancio a legislazione vigente e quelli del bilancio integrato, nonché dell’assestato 2019, sono:

§  la Missione 3Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali”, che evidenzia un aumento significativo a legislazione vigente di circa 3 miliardi rispetto alle previsioni assestate 2019, relativo – illustra la Relazione – alle maggiori somme previste per la Regione Sicilia a titolo di compartecipazione al gettito IRPEF (+1,1 miliardi nel Pr. 3.5) e all’aumento della compartecipazione all’IVA delle Regioni a statuto ordinario nel programma 3.6 “Concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria”. Su tale missione tuttavia la manovra determina un aumento di 800 milioni, di cui 500 milioni quale contributo ai comuni per investimenti per la messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici e patrimonio comunale (art. 8, co. 1  ddl in esame) e 100 milioni per gli analoghi interventi di province e città metropolitane (art. 8, co. 27).

§  la Missione 8 Soccorso civile”, che presenta una significativa riduzione di risorse a legislazione vigente (-38%), passando da 8.211 a 5.117 milioni, in conseguenza della fine degli interventi legati alla ricostruzione delle aree interessate dal sisma dell’agosto 2016, degli interventi per l'accelerazione delle attività di ricostruzione a seguito degli eventi sismici dell’autunno 2016 e dell’anno 2017, la riduzione degli stanziamenti destinati agli uffici speciali e agli altri soggetti coinvolti nella ricostruzione e nel rilancio dei territori interessati dal sisma dell'aprile 2009 e le riduzioni delle somme per il fondo per gli investimenti nei territori colpiti dagli eventi calamitosi del 2018 del programma 8.4 “Interventi per pubbliche calamità” (-2,8 miliardi rispetto all’assestato). Anche il programma 8.5 “Protezione civile” ha registrato una riduzione, per le minori risorse stanziate nel Fondo emergenze nazionali di (-379 milioni). Su tale missione tuttavia la manovra determina un aumento di 310 milioni, connesso principalmente al rifinanziamento di 345 milioni del Pr. 8.5 “Protezione civile” (in favore delle risorse del Fondo per le emergenze nazionali, cap. 7441); incide sulla Missione la riprogrammazione di 50 milioni di euro dal 2020 al 2023 a carico del Pr. 8.8 “Interventi per pubbliche calamità” (relativa, nello specifico, alle risorse del cap. 7458 finalizzato agli interventi relativi al rischio sismico delle infrastrutture a cura del Dipartimento Casa Italia);

§  la Missione 11Competitività e sviluppo delle imprese”, che registrava a legislazione vigente una dinamica negativa (-5,5% rispetto all’assestato 2019) ascrivibile soprattutto al Pr. 11.8 “Incentivi alle imprese per interventi di sostegno” in cui viene al termine il Fondo da ripartire per l'integrazione delle risorse destinate alla concessione di garanzie rilasciate dallo Stato (-1,3 miliardi) finanziato fino al 2019. Su tale Missione si registra, con la manovra, un incremento degli stanziamenti per 470 milioni, determinato da uno stanziamento di 705 milioni crediti d'imposta per investimenti in beni strumentali nuovi nel Mezzogiorno (art. 37 del ddl), a fronte di alcune riduzioni di spesa quali, ad esempio, 80 milioni relativi all’eliminazione delle agevolazione per l’autotrasporto di categoria Euro 3 e Euro 4 (art. 76);

§  la Missione 13Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto”, che ha visto aumentare la propria dotazione a legislazione vigente del 31% rispetto all’assestamento 2019 (+3,5 miliardi) per i maggiori contributi destinati alle Ferrovie dello Stato S.p.a. (+ 2,9 miliardi), il finanziamento delle tratte ferroviarie Brescia-Verona-Padova Apice-Orsara, Frasso-Telesino-Vitulano (+300 milioni) nel Pr. 13.8 “Sostegno allo sviluppo del trasporto”. Anche il Pr. 13.5 “Sistemi ferroviari, sviluppo e sicurezza del trasporto ferroviario” registra un incremento a legislazione vigente, in particolare per gli investimenti tramite il fondo opere nel nuovo tunnel del Brennero (+ 209 milioni) e per l’alta velocità Milano-Genova (+218 milioni). Con la manovra, la Missione presenta riduzioni di 437 milioni, quale effetto della riprogrammazione in Sezione II delle risorse destinate agli investimenti di Ferrovie dello Stato Spa (-400 milioni) che slittano al 2021 e al 2022;

§  la Missione 14Infrastrutture pubbliche e logistica”, che presenta a legislazione vigente un aumento rilevante rispetto alle previsioni assestate 2019 (+106%) principalmente per effetto dell’andamento del Fondo per gli investimenti dell’ANAS (circa 3,8 miliardi) a seguito del contratto di programma ANAS 2016-2020, destinato alla progettazione e alla realizzazione di interventi di adeguamento e messa in sicurezza della rete viaria nel Pr. 14.11 “Sistemi stradali, autostradali ed intermodali”. Anche gli interventi di edilizia sanitaria pubblica e per realizzazione di residenze per anziani e soggetti non autosufficienti vedono una dinamica positiva (+125 milioni) nell’ambito del Pr. 14.8 “Opere pubbliche e infrastrutture”. Su tale missione la manovra determina una riduzione di 573 milioni determinata sostanzialmente dalle riprogrammazioni delle risorse per l’edilizia sanitaria pubblica (-400 nel 2020) e all’ANAS (-200 milioni nel 2020), che vengono posticipate agli anni successivi;

§  la Missione 17Ricerca e innovazione”, che registra con la manovra un incremento di 390 milioni, quale effetto dell’ulteriore finanziamento dei programmi spaziali nazionali disposta dall’articolo 28, comma 11, del ddl in esame;

§  la Missione 18Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente”, che viene dotata con la manovra di circa 500 milioni in conseguenza dell’istituzione del Fondo per lo sviluppo di un “Green new dealdi cui all’articolo 11, comma 1, del ddl di bilancio in esame;

§  la Missione 24Diritti sociali, politiche sociali e famiglia”, che registra con la manovra un aumento degli stanziamenti per 687 milioni, di cui 50 milioni a carico del Fondo per la disabilità e la non autosufficienza, istituito dall’art. 40 del disegno di legge di bilancio, 288 milioni per il sostegno della maternità e della paternità (art. 41, co. 4-5) e 348 milioni per la proroga dell’assegno di natalità (bonus bebé) (art. 41, co. 2);

§  la Missione 25 “Politiche previdenziali”, che segna un aumento a legislazione vigente di circa il 7% spiegato principalmente dal Pr. 25.3 “Previdenza obbligatoria e complementare, assicurazioni sociali” che include l’aumento di quasi 8 miliardi degli stanziamenti previsti per l'accesso al trattamento pensionistico con almeno 62 anni di età e 38 anni di contributi (cd. “quota 100”) disposto dal D.L n. 4/2018 e un incremento della spesa per l'assunzione di personale da assegnare alle strutture dell'Inps (+48,9 milioni);

§  la Missione 29 “Politiche economico-finanziarie e di bilancio e tutela della finanza pubblica”, che presenta a legislazione vigente un aumento di 4,6 miliardi rispetto al 2019, che deriva per 1,2 miliardi dai maggiori interessi sui conti di tesoreria, nonché dai maggiori rimborsi delle imposte dirette (+3,7 miliardi) e dal meccanismo di rimborso delle piccole vincite al bingo trattenute dai concessionari e rivenditori (+1 miliardo). Sulla Missione la manovra determina una diminuzione delle risorse per circa 1,8 milioni;

§  la Missione 33 Fondi da ripartire”, che presenta con la manovra un incremento delle risorse per complessivi 3,8 miliardi, di cui 3 miliardi per la riduzione del carico fiscale sui lavoratori dipendenti e 650 milioni del fondo da ripartire per il finanziamento del rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato.

 

 


Stati di previsione

 


Stato di previsione dell’entrata
(Tabella n. 1)

 

 

L’articolo 102 del disegno di legge di bilancio definisce l’ammontare delle entrate previste per l'anno 2020, relative a imposte, tasse, contributi di ogni specie e ogni altro provento, accertati,  riscossi e versati nelle casse dello Stato, in virtù di leggi, decreti, regolamenti e di ogni altro titolo, come risultante dallo stato di previsione dell'entrata (Tabella n. 1), annesso al ddl di bilancio.

Nella Tabella che segue sono esposte le previsioni relative alle entrate finali come indicate nella Sezione II del disegno di legge di bilancio, comprensive degli effetti del D.L. n. 124/2019, nei seguenti importi:

 

Entrate finali per gli anni 2020-2022,
comprensive degli effetti del D.L. n. 124/2019

 (valori in milioni di euro)

 

Come indicato dal prospetto, le entrate finali di competenza sono pari a 602.108 milioni nel 2020, 611.468 milioni nel 2021 e 622.141 milioni nel 2022, mentre le entrate finali di cassa sono pari a 562.925 milioni nel 2020, 570.767 milioni nel 2021 e 581.508 milioni nel 2022.

Le entrate previste dal disegno di legge di bilancio nella Sezione II ricomprendono, come già accennato, le variazioni relative agli effetti del decreto?legge 26 ottobre 2019, n. 124, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili, che determinano, per le entrate finali, in termini di competenza ed in termini di cassa, un incremento rispettivamente pari a 3.171 milioni e 3.197 milioni per il 2020, 2.677 milioni e 2.702 milioni per il 2021, 2.496 milioni e 2.517 milioni per il 2022.

 

Con riferimento alle entrate tributarie, le disposizioni introdotte con il predetto provvedimento determinano effetti positivi in termini di competenza ed in termini di cassa, rispettivamente pari a 3.089 milioni e 3.109 milioni per il 2020, 2.677 milioni e 2.697 milioni per il 2021, 2.496 e 2.513 milioni per il 2022; per le entrate extra?tributarie si scontano effetti in aumento, in termini di competenza e di cassa, rispettivamente pari a 83 milioni e 88 milioni per il 2020, ed in termini di sola cassa per 5 milioni nel 2021 e 4 milioni nel 2022.

 

Effetti finanziari decreto?legge n. 124 del 2019 per il triennio 2020?2022

(valori in milioni di euro)

 

In particolare, gli effetti sono ascrivibili alle seguenti principali misure:

§  modifica della normativa su ritenute e compensazioni in appalti e subappalti ed estensione del regime del reverse charge per il contrasto dell’illecita somministrazione di manodopera, con effetti positivi di gettito, in termini di competenza e cassa, pari a 136 milioni per il 2020, 560 milioni per il 2021 e 378 per il 2022;

§  rafforzamento dell’azione di prevenzione e contrasto delle frodi nel settore della vendita di carburanti da cui si stimano maggiori entrate pari a 200 milioni di euro annui a partire dal 2020;

§  introduzione dell’obbligo di preventiva verifica dell’Agenzia delle entrate per i soggetti privati che acquistano mezzi fiscalmente usati in altri Paesi dell’Unione Europea, volto al contrasto delle frodi, da cui si stimano maggiori entrate pari a 208 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2020;

§  introduzione del Documento Amministrativo Semplificato Telematico per la circolazione dei prodotti assoggettati ad accisa, da cui si prevedono maggiori entrate pari a 240 milioni di euro per l’anno 2020 e 480 milioni di euro annui a partire dall’anno 2021;

§  introduzione dell’obbligo di trasmettere telematicamente all’Amministrazione finanziaria i quantitativi di energia elettrica e di gas naturale soggetti ad accisa, da cui si stima un recupero di gettito pari a 120 milioni di euro nel 2020 e 240 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2021;

§  incremento del prelievo erariale unico sugli apparecchi da intrattenimento AWP e VLT, da cui si scontano maggiori entrate pari a circa 499 milioni di euro per l’anno 2020 e circa 525 milioni di euro annui a decorrere dell’anno 2021;

§  modifica a regime della misura dei versamenti della prima e seconda rata dell’acconto dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, dell’imposta sul reddito delle società, dovuto dai soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale, da cui deriva un maggior gettito per i versamenti a saldo nell’anno 2020 pari 1.157 milioni di euro;

§  riapertura del termine di pagamento della prima rata della definizione agevolata di cui all’articolo 3 del decreto?legge n. 119 del 2018 (c.d. rottamazione-ter), da cui si generano effetti di sola cassa pari a 26 milioni di euro nel 2020, 25 milioni di euro nel 2021 e 21 milioni di euro nel 2022.

 

Le previsioni di entrata per il triennio 2020-2022, di competenza, integrate con gli effetti finanziari derivanti dalle disposizioni contenute nella Sezione I del disegno di legge di bilancio 2020 risultano pari a 583.456 milioni, così ripartite: 512.965 milioni per le entrate tributarie, 68.175 milioni per le entrate extra?tributarie e 2.316 milioni per le entrate da alienazione e ammortamento di beni patrimoniali e riscossione di crediti. Le previsioni di cassa risultano pari a 544.273 milioni così ripartite: 488.273 milioni per le entrate tributarie, 53.729 milioni per le entrate extra?tributarie e 2.271 milioni per le entrate da alienazione e ammortamento di beni patrimoniali e riscossione di crediti.

 

Disegno di legge di bilancio integrato per il triennio 2020-2022

(valori in milioni di euro)


 

Rispetto alle previsioni della Sezione II, le entrate finali per il 2020 registrano una diminuzione complessiva di 18.652 milioni in termini di competenza e di cassa, risultante principalmente dalla riduzione stimata per le entrate tributarie, per 18.880 milioni (principalmente dovuta al minor gettito IVA in virtù della disattivazione delle clausole di salvaguardia), a fronte di un recupero di gettito atteso per le entrate extra?tributarie di 228 milioni. Per il 2021 la riduzione attesa delle entrate finali è pari a 3.160 milioni, in termini di competenza e di cassa, derivante dalla diminuzione delle entrate tributarie per 4.319 milioni, parzialmente compensata dall’aumento delle entrate extra?tributarie di 1.159 milioni. Le variazioni introdotte con la  Sezione I per l’ultimo esercizio del triennio di previsione determinano, infine, un aumento delle entrate finali per 2.547 milioni, in termini di competenza e di cassa, ascrivibile sia al comparto tributario per 1.378 milioni, sia a quello extra?tributario per 1.169 milioni.

 

Tra le principali misure adottate con la Sezione I sono da evidenziare, in particolare per le entrate tributarie:

§  l’integrale sterilizzazione nel 2020 dell’aumento delle aliquote IVA e delle accise sui carburanti con effetti in termini di minori entrate per complessivi 23.072 milioni, e parziale negli esercizi successivi;

§  la riduzione, a regime, dell’aliquota della cedolare secca da applicare ai canoni derivanti dai contratti di locazione di immobili ad uso abitativo (canone concordato) dal 15 al 10 per cento, con effetti finanziari negativi per circa 202 milioni nel 2020, 223 milioni nel 2021 e per 212 milioni a decorrere dal 2022;

§  la proroga delle detrazioni fiscali per le spese finalizzate ad interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica, nonché all’acquisto di mobili con effetti finanziari positivi complessivi di circa 40 milioni nel 2020 (determinati dalle maggiori entrate IVA, IRPEF, IRES, IRAP) e negativi per circa 566 milioni e 859 milioni rispettivamente nel 2021 e nel 2022 (determinati dalle minori entrate dovute alle detrazioni rateizzate per dieci anni);

§  l’abrogazione della disciplina relativa alla c.d. mini?IRES e la contestuale reintroduzione della normativa relativa all’aiuto alla crescita economica (ACE), determinando iniziali effetti negativi di gettito per 128 milioni nel 2020, e successivi effetti positivi per 487 milioni nel 2021 e per circa 975 milioni nel 2022;

§  l’elevazione della percentuale dal 30 al 100 per cento della quota tassata di fringe benefit, ad esclusione degli autoveicoli, motocicli e ciclomotori con basse emissioni concessi in uso promiscuo agli agenti e rappresentanti di commercio, con effetti finanziari positivi per circa 425 milioni nel 2020, per circa 463 milioni per il 2021 e per circa 462 milioni per il 2022;

§  l’introduzione dell’imposta sul consumo di manufatti in plastica a singolo impiego e dell’imposta sul consumo di bevande con zuccheri aggiunti, dalle quali viene stimato un gettito rispettivamente di 1.079 milioni nel 2020 e di circa 2.200 milioni dal 2021 per la prima, e di 233 milioni nel 2020 e di 350 milioni dal 2021 per la seconda;

§  le modifiche al regime fiscale forfetario, tra le quali sono ricomprese l’abrogazione della imposta sostitutiva del reddito d’impresa per redditi compresi tra 65.001 e 100.000 euro, con un incremento di gettito per 109 milioni nel 2020, di 852 milioni nel 2021 e di circa 654 milioni per il 2022, e l’introduzione di alcune condizioni per l’accesso al regime forfetario dalle quali scaturiscono effetti complessivamente stimati in circa 94 milioni per il 2020, in circa 834 milioni per il 2021 ed in circa 517 milioni nel 2022;

§  la riapertura dei termini per la rideterminazione del valore di acquisto dei terreni a destinazione agricola ed edificatoria e delle partecipazioni in società non quotate, dalla quale si stimano maggiori entrate pari a 823 milioni per il 2020, a 453 milioni per ciascuno degli anni 2021 e 2022;

§  il differimento della percentuale di deducibilità della svalutazione e perdita su crediti, della riduzione del valore dei crediti e delle altre attività finanziarie derivante dall’applicazione dell’IFRS9 e dello stock di componenti negativi riferibili alle quote di ammortamento relative al valore di avviamento e delle altre attività immateriali, con stimato incremento di gettito per complessivi 1.347 milioni di euro nel 2020;

§  l’introduzione dell’obbligo di pagamento con strumenti tracciabili per la fruizione della detrazione del 19 per cento per le spese detraibili, con alcune esclusioni tra le quali quelle effettuate presso strutture pubbliche e private accreditate presso il SSN, con un incremento di gettito pari a 868 milioni nel 2021 ed a 496 milioni nel 2022;

§  le misure in materia di tabacchi, con l’incremento delle accise sui tabacchi lavorati e l’introduzione dell’imposta di consumo sui prodotti accessori al consumo dei tabacchi da fumo, da cui sono previste maggiori entrate valutate in circa 120 milioni annui a decorrere dal 2020;

§  l’incremento del prelievo sulle vincite conseguite mediante gli apparecchi video lottery (VLT) e del diritto sulle vincite conseguite ai giochi numerici a totalizzatore nazionale e alle lotterie nazionali ad estrazione istantanea, con effetti complessivamente stimati in 296 milioni per il 2020 ed in 317 milioni a decorrere dal 2021.

 

 

Per le entrate extra-tributarie, gli interventi principali riguardano:

§  l’avvio, ed il successivo svolgimento nel corso del 2020?2021, della procedura di gara per l’affidamento delle concessioni in materia di apparecchi da divertimento e intrattenimento e di gioco a distanza, con la previsione di un versamento una?tantum corrispondente alla base d’asta, da effettuarsi in due rate di pari importo, pari a 909 milioni in ciascuno degli anni 2021 e 2022;

§  la sospensione temporanea, per gli anni dal 2020 al 2022, delle soglie di esenzione dal pagamento delle aliquote di prodotto della coltivazione di idrocarburi di idrocarburi liquidi e gassosi estratti in terraferma e in mare (royalties), con il conseguente versamento al bilancio dello Stato del maggior gettito stimato in 40 milioni annui;

§  l’incremento di talune tariffe consolari, con maggiori entrate attese per 23 milioni nel 2020 e 25 milioni a decorrere dal 2021.

 


 

Ministero dell’economia e delle finanze
(Tabella n. 2)

 

 

L’articolo 103 del disegno di legge di bilancio autorizza l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero dell’economia e delle finanze, per l'anno finanziario 2020, in conformità all'annesso stato di previsione (Tabella n. 2).

Le spese del Ministero autorizzate per gli anni 2020-2022

Il disegno di legge di bilancio 2020-2022 autorizza spese finali, per lo stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, in termini di competenza, pari a 372.125 milioni, come si evince dalla tabella che segue:

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2019

Previsioni

Ddl di bilancio 2020

Diff.
bil 2020/
BIL 2019

Ddl di bilancio 2021

Ddl di bilancio 2022

Spese correnti

332.532

342.395

9.863

346.052

343.266

Spese in c/capitale

30.724

29.730

-994

30.849

31.170

SPESE FINALI

363.256

372.125

8.869

376.901

374.436

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero dell’economia e delle finanze, ammontano a 380.638 milioni, di cui 355.219 milioni di parte corrente e 24.418 milioni in conto capitale.

 

Rispetto alla legge di bilancio per il 2019, il disegno di legge di bilancio 2020-2022 espone per il Ministero nel triennio di riferimento un andamento crescente, pari complessivamente a 11.180 milioni.

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2020, il ddl di bilancio espone spese finali in aumento rispetto al 2019 che, in termini assoluti, è pari a 8.869 milioni  (2,4 per cento). Tale aumento deriva per 9.863 milioni delle spese correnti a fronte di una diminuzione  di 994 milioni delle spese in conto capitale.

Gli stanziamenti di spesa del Ministero dell’economia e delle finanze autorizzati per il 2020 dal d.d.l. di bilancio rappresentano, in termini di competenza il 56,2 % della spesa finale del bilancio statale.

 

Le previsioni di spesa per il 2020

Lo stato di previsione della spesa del Ministero dell’economia e delle finanze (Tabella 2) espone, a legislazione vigente (LV), una dotazione complessiva (cioè comprensiva anche del titolo III) di competenza per l'anno 2020 di 603.456  milioni.

Rispetto alle spese finali (368.945 milioni) la manovra finanziaria per il 2019 attuata con le Sezioni I e II del d.d.l. di bilancio determina complessivamente, rispetto alla legislazione vigente, un aumento delle spese finali di 3.179 milioni, dovuti per 1.049 milioni relativi alla spesa corrente e 2.130 milioni a quella in conto capitale, come evidenziato nella tabella che segue:

(dati di competenza, valori in milioni)

 

2019

2020

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

332.532

331.142

341.346

+2.498

343.844

-1.449

342.395

Spese in c/capitale

30.724

29.996

27.599

-331

27.268

2.461

29.729

SPESE FINALI

363.256

361.138

368.945

+2.167

371.112

+1.012

372.124

 

In particolare, gli effetti finanziari complessivi ascrivibili alle riprogrammazioni, rifinanziamenti e definanziamenti determinati con la Sezione II ammontano a 2.167 milioni, determinati da un aumento di 2.498 di parte corrente e una riduzione di 331 milioni in conto capitale.

Le misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I determinano nel complesso un effetto positivo di 1.012 milioni, determinato da un incremento di 2.461 milioni in conto capitale a fronte di una riduzione di 1.449 milioni di parte corrente.

Analisi per Missione/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2020 per ciascuna Missione/Programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2019.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che il ddl di bilancio apporta alla legislazione vigente 2020, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna Missione/Programma.


 

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2019

2020

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

1

Politiche economiche-finanziarie e di bilancio e tutela della finanza pubblica (29)

90.414

92.590

96.949

-22

-1.812

95.115

18

95.133

2

Relazione finanziarie con le autonomie territoriali (3)

108.568

107.673

111.234

-

-314

110.921

335

111.256

3

L’Italia in Europa e nel mondo (4)

22.618

21.433

22.870

-

21

22.891

90

22.981

4

Difesa e sicurezza del territorio (5)

997

997

1.309

-

-

1.309

-

1.309

5

Ordine pubblico e sicurezza (7)

2.328

2.421

2.408

-

-

2.408

3

2.411

6

Soccorso civile (8)

5.273

5.748

2.661

-

295

2.956

-

2.956

7

Competitività e sviluppo delle imprese (11)

20.716

19.050

17.626

-22

-225

17.379

700

18.079

8

Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto (13)

3.170

3.312

6.853

-

-400

6.453

-

6.453

9

Infrastrutture pubbliche e logistica (14)

625

625

1.026

-

-400

626

-

626

10

Comunicazioni (15)

522

523

500

-

-1

499

20

519

11

Ricerca e innovazione (17)

255

285

276

-

-1

275

390

665

12

Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente (18)

1

111

121

-

-3

118

470

588

13

Casa e assetto urbanistico (19)

117

117

145

-

-3

142

20

162

14

Diritti sociali, politiche sociali e famiglia (24)

1.260

1.268

1.154

-

-35

1.119

0

1.119

15

Politiche previdenziali (25)

11.465

11.465

11.466

-

-

11.466

-

11.466

16

Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti (27)

1.088

1.204

1.227

-

-

1.227

-.

1.227

17

Organi costituzionali, a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei ministri (1)

2.286

2.346

2.330

-

-1

2.339

21

2.350

18

Giovani e sport (30)

786

846

755

-

-5

750

-

750

19

Giustizia (6)

408

438

403

-

5

408

-

408

20

Sviluppo e riequilibrio territoriale (28)

6.375

6.879

6.694

-

239

6.932

-

6.932

21

Debito pubblico (34)

303.050

298.580

305.445

-

-

305.445

-8

305.437

22

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

917

1.018

1.042

-7

-6

1.029

8

1.037

23

Fondi da ripartire (33)

11.138

8.459

8.960

-

4.864

13.824

-1.056

12.768

 

TOTALE MINISTERO

594.379

587.390

603.456

-51

2.218

605.623

1.012

606.635

N.B. Tra parentesi la numerazione generale della Missione.

 

Nei paragrafi seguenti si forniscono alcuni elementi riguardanti le missioni di spesa del Ministero, soffermandosi in particolare su quelle i cui programmi hanno presentato le variazioni più rilevanti in sede di manovra.

Politiche economico-finanziarie e di bilancio e tutela della finanza pubblica

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2019

2020

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

1

Politiche economiche-finanzia-rie e di bilancio e tutela della finanza pubblica (29)

90.414

92.590

96.949

-22

-1.812

95.115

18

95.133

1.4

Regolazioni contabili, restituzioni e rimborsi d’imposta

73.010

74.902

79.327

-

-1.739

77.588

-

77.588

 

Le riduzioni che interessano la missione sono sostanzialmente ricomprese nel Programma 1.4 “Regolazioni contabili, restituzioni e rimborsi d’imposta” destinate ai rimborsi di imposte dirette (cap. 3813) nella misura di 1.184 milioni  e di imposte indirette (cap. 3814) nella misura di 605 milioni.

Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2019

2020

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

2

Relazioni finanziarie con  autonomie territoriali (3),
di cui:

108.568

107.673

111.234

-

-313

110.921

335

111.256

2.3

Compartecipazione e regolazioni contabili e altri trasferimenti alle autonomie (3.5)

29.393

28.241

30.311

-

-

30.311

250

30.561

2.4

Concorso dello Stato finanziamento spesa sanitaria (3.6)

74.119

74.409

76.895

-

-403

76.492

85,5

76.577

 

Per quanto riguarda il Programma Compartecipazione e regolazioni contabili e altri trasferimenti alle autonomie si registra un aumento di 250 milioni a seguito dell’istituzione da parte dell’articolo 100 del d.d.l. del Fondo da destinare ai territori delle regioni a statuto speciale (cap. 2799).

Il Programma Concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria (3.6) presenta obiettivi di tutela dei livelli essenziali di assistenza (capp. 2862, 2700 e 2701), spese per la definizione del payback pregresso (2013-2017) e per l’acquisto dei farmaci innovativi, oltre che contributi per talune strutture sanitarie private (capp. 2705 e 2707) per un importo complessivo, riportato dal disegno di legge ad effetti integrati di sezione, pari a 76.578 milioni nel 2020, circa il 68,8% dell’intera Missione.

Rientrano nell’obiettivo di tutela dei livelli essenziali di assistenza i seguenti capitoli:

§  cap. 2862: somme da erogare alle regioni a statuto ordinario a titolo di compartecipazione all'IVA, a legislazione vigente pari a 69.321 milioni. Le risorse vengono ridotte di 403 milioni per tenere conto degli effetti stimati di incremento, per gli anni 2020-2022 del gettito IRAP e addizionale regionale IRPEF ad aliquote base erariali fissate dalla normativa nazionale, che determinano conseguentemente un minor concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria.

Per effetto della Sezione I, inoltre, il capitolo viene incrementato di 57,9 milioni nel 2020 (nel 2021 circa 361,2 milioni e 632,7 milioni nel 2022).

In particolare, gli effetti fiscali considerati derivano dal D.L. n. 124/2019 (in corso di conversione), dal D.L. n. 32/2019 (L. n. 55/2019) in materia di interventi infrastrutturali e del D.L. n. 34/2019 (L. 58/2019) in materia di misure per la crescita economica.

§  cap. 2700: Fondo sanitario nazionale, che presenta un importo a legislazione vigente di 6.093,3 milioni di euro e che, per effetto di interventi di Sezione I, viene aumentato di 27,6 milioni nel 2020 (82,7 milioni dal 2021), attestandosi pertanto ad un livello riportato nel disegno di legge integrato pari a 6.120,9 milioni.

L’Italia in Europa e nel mondo

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2019

2020

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

3

L’Italia in Europa e nel mondo (4)

22.618

21.433

22.870

-

21

22.891

90

22.981

3.2

Politica economica e finanziaria in ambito internazionale (4.11)

1.746

761

1.484

-

46

1.530

90

1.620

 

Nel Programma “Politica economica e finanziaria in ambito internazionale” viene disposto in Sezione II un rifinanziamento di 45 milioni sia per il 2020 che per il 2021 sul cap. 7175 relativo alla partecipazione a banche e fondi di organismi internazionali.

Maggiori risorse, appostate sul cap. 7179, sono altresì stabilite dall’articolato (commi 2 e 5 dell’art. 61), che destinano rispettivamente 20 milioni (per ciascuno degli anni dal 2020 al 2027) al Settimo aumento di capitale della Banca africana di sviluppo e 70 milioni (per ciascuno degli anni 2020-2024) all'aumento di capitale generale e selettivo della Banca Internazionale Ricostruzione e Sviluppo (IBRD) e all'aumento di capitale generale della Società finanziaria internazionale (IFC).

Soccorso civile

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2019

2020

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

6

Soccorso civile (8)

4.941,6

5.516,2

2.432,7

-

295,0

2.727,7

-

2.727,7

6.1

Interv. pubbliche calamità (8.4)

3.265,6

3.740,2

1.032,6

-

-50,0

982,6

-

982,6

6.2

Protezione civile (8.5)

1.676,0

1.776,0

1.400,1

-

345,0

1.745,1

-

1.745,1

 

La Missione 8 “Soccorso civile” presenta, rispetto ai dati della legge di bilancio 2019, una consistente diminuzione a legislazione vigente di oltre 2,5 miliardi di euro (pari a più del 50%).

Il dato del bilancio integrato per il 2020, invece, rispetto alla dotazione a legislazione vigente, fa segnare un incremento di 295 milioni (pari al 12%).

Tale incremento è il risultato di due variazioni di segno opposto operate nella Sezione II: una riprogrammazione di 50 milioni a carico del Programma 8.8 “Interventi per pubbliche calamità” (relativa, nello specifico, alle risorse del cap. 7458 finalizzato agli interventi relativi al rischio sismico delle infrastrutture a cura del Dipartimento Casa Italia) ed un rifinanziamento di 345 milioni di euro nel Programma 8.5 “Protezione civile” (in favore delle risorse del Fondo per le emergenze nazionali, cap. 7441).

Competitività e sviluppo delle imprese

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2019

2020

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

7

Competitività e sviluppo delle imprese (11)

20.716

19.050

17.626

-22

-225

17.379

700

18.079

7.1

Incentivi alle imprese per interventi di sostegno

2.336

1.716

371

-22

-35

314

-

314

7.2

Interventi di sostegno tramite il sistema della fiscalità

18.380

17.334

17.255

-

-190

17.065

700

17.765

 

Nel Programma “Incentivi alle imprese per interventi di sostegno” lo stanziamento del cap. 1900 relativo ai “contributi in conto interessi da corrispondere alla Cassa depositi e prestiti sui finanziamenti a carico del fondo rotativo per il sostegno alle imprese, nonché' rimborso delle relative spese di gestione” viene ridotto di 35 milioni per il 2020, rispetto agli 85 milioni a legislazione vigente.

Il Programma “Interventi di sostegno tramite il sistema della fiscalità” registra un incremento di 700 milioni in Sezione I e una riduzione di 190 milioni determinata in Sezione II.

Nello specifico ai 705 milioni di maggiori crediti di imposta per investimenti in beni strumentali nuovi nel Mezzogiorno (cap. 7800) prevista dall’art. 37 e ai 75 milioni del credito di imposta per gli esercenti le sale cinematografiche (cap. 7765) di cui all’art. 44, comma 3, si contrappone una riduzione delle risorse del cap. 3820 conseguente all’eliminazione delle agevolazione per l’autotrasporto di categoria Euro 3 e Euro 4 prevista dall’art. 76.

Gli effetti di Sezione II riguardano il definanziamento per 100 milioni del credito d’imposta 4.0 (cap. 3841), di 40 milioni delle somme destinate all’autotrasporto (cap. 3820) e di 76 milioni del credito d’imposta ACE (Aiuto alla crescita economica), a cui si contrappone il credito di imposta per commissioni su pagamenti elettronici introdotto dall’art. 22 del D.L. n. 124/2019 (cap. 3826) pari a circa 27 milioni.

Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2019

2020

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

8

Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto (13)

3.170

3.312

6.853

-

-400

6.453

-

6.453

8.1

Sostegno allo sviluppo del trasporto (13.8)

3.170

3.312

6.853

-

-400

6.453

-

6.453

 

Il Programma 13.8Sostegno allo sviluppo del trasporto”, reca i contributi corrisposti al gruppo Ferrovie dello Stato S.p.A., relativi al contratto di programma per il trasporto ferroviario, e vede uno stanziamento nel DLB a legislazione vigente per il 2020 di 6.853,2 milioni, che diventano 6.453,2 milioni nel DLB integrato 2020 a seguito di una riprogrammazione di 400 milioni effettuata in Sezione II.

Si tratta di una riprogrammazione di contributi in conto impianti a Ferrovie dello Stato Spa, assegnati ai sensi della L. 266 del 2005, art. 1, co. 86 (sul cap. 7122/PG 2 relativo al Fondo opere), che vengono posticipati per 200 milioni al 2021 e per altri 200 milioni al 2022.

Nello stesso ambito, si ricorda  anche la presenza di una rimodulazione compensativa sullo stesso cap. 7122/2 (operata ex. art. 23, c.3 lett. a) per -162 milioni nel 2020, che vengono spostati in altri piani gestionali, sempre nel 2020: per +120 milioni sul programma gestionale 7 dello stesso capitolo 7122, relativo ad RFI (per le tratte Brescia-Verona-Padova, Frasso Telesino-Vitulano e  Apice-Orsara), e per +42 milioni sul piano gestionale 9 relativo ai contributi ad FS per la realizzazione della nuova linea ferroviaria "Ferrandina – Matera”.

 

Lo stanziamento sul Programma 13.8 ammonta a 5.919,1 milioni per il 2021 ed a 5.056 milioni per il 2022.

Si ricorda che lo stanziamento a legislazione vigente 2020, registra un aumento di circa 3,5 miliardi rispetto alle previsioni assestate 2019, in quanto tiene conto essenzialmente degli stanziamenti già previsti dalle precedenti leggi di bilancio triennali. Si tratta delle seguenti variazioni, come anche evidenziato nella Relazione illustrativa al DDL:

§  i maggiori stanziamenti sul Programma 13.8 (MEF), relativi ai contributi a Ferrovie dello Stato (+ 2,9 mld) ed al finanziamento delle tratte ferroviarie Brescia-Verona-Padova, Apice-Orsara e Frasso Telesino-Vitulano (+300 milioni);

§  i maggiori stanziamenti del Fondo opere sul Programma 13.5 (MIT) relativo allo sviluppo dei sistemi ferroviari, per il Tunnel del Brennero (+209 milioni) e per l’alta velocità Milano-Genova (+218 milioni).

Infrastrutture pubbliche e logistica

(dati di competenza, valori in milioni di euro)


MEF


 

Missione/Programma

2019

2020

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

9

Infrastrutture pubbliche e logistica (14)

625,0

625,0

1.026

-

-400

626,2

-

626,2

9.1

Opere pubbliche e infrastrutture (14.8)

625,0

625,0

1.026

-

-400

626,2

-

626,2

 

Nell’ambito della Missione Infrastrutture pubbliche e logistica (14), Programma Opere pubbliche e infrastrutture (14.8) si rileva l’unico capitolo (cap. 7464) “Somma da erogare per interventi in materia di edilizia sanitaria pubblica, relativo al sostegno alle regioni per la realizzazione di opere per l'edilizia sanitaria pubblica”.

Il capitolo in esame, che assorbe interamente le risorse di missione e di programma nello stato di previsione del MEF, prevede uno stanziamento a legislazione vigente 2020 pari a 1.026,2 milioni, importo modificato dal disegno di legge di bilancio integrato 2020-2022 con un definanziamento di 400 milioni . Lo stanziamento per il 2020 pertanto ammonta a 626,2 milioni, cifra analoga a quella stanziata per il capitolo interessato con la legge di assestamento 2019.

In proposito si sottolinea che l’articolo 9 del disegno di legge di bilancio in esame (AS 1586), alla cui scheda di lettura si fa rinvio per l’analisi in dettaglio del contenuto, innalza da 28 a 30 miliardi il valore a legislazione vigente (stabilito dall’art. 1, comma 555, della legge di bilancio 2019 – L. n. 145/2018), con effetti di maggiore spesa pari a 100 milioni  nel solo anno 2022, stabilendo peraltro il differimento dal 31 dicembre 2014 al 31 dicembre 2021 del termine per il completamento degli accordi di programma in materia di edilizia sanitaria in relazione ad alcuni interventi di ristrutturazione iniziati entro il 2014. In tal modo si consente il completamento di opere avviate entro il 2014, con vincolo di collaudo entro il nuovo termine di fine 2021.

Comunicazioni

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2019

2020

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

10

Comunicazioni (15)

522

523

500

-

-1

499

20

519

10.1

Servizi postali

317

317

317

-

-1

316

-

316

10.2

Sostegno al pluralismo dell’informazione (15.4)

205

206

184

-

-

184

20

204

 

Il Programma 15.3 relativo ai “Servizi postali”, vede uno stanziamento nel DLB integrato 2020 di  315,56 milioni, in lieve diminuzione rispetto al DLB a legislazione vigente (316,77 milioni) in quanto viene disposto un definanziamento di 1,2 milioni per il 2020 (nonché di 1,3 milioni per il 2021 e 2,1 milioni per il 2022) sul cap. 1496/1, relativo alle somme da trasferire alla Presidenza del Consiglio dei ministri per il rimborso a Poste italiane S.p.a. dei maggiori oneri sostenuti per le agevolazioni tariffarie concesse per i prodotti editoriali. Tale capitolo reca pertanto nel DLB integrato 2020 uno stanziamento di 53,2 milioni.

Il Programma Sostegno al pluralismo dell’informazione reca un incremento di 20 milioni in conseguenza dell’istituzione del Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione disposto dall’art. 45, comma 1, del d.d.l..

Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2019

2020

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variazioni
a.23 c. 3 lett b)

13

Svil. sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente (18)

1,5

111,5

120,5

-

-2,7

117,8

470,0

587,8

13.1

Sostegno allo svil. sost. (18.14)

1,5

111,5

120,5

-

-2,7

117,8

470,0

587,8

 

La Missione 18 “Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente”, che si compone dell’unico Programma 18.14 “Sostegno allo sviluppo sostenibile”, presenta a legislazione vigente una dotazione pari a 111,5 milioni , aumentata di 110 milioni rispetto al dato della legge di bilancio 2019.

Il dato del bilancio integrato per il 2020 fa segnare un ulteriore e considerevole incremento (nella misura di 467,3 milioni), raggiungendo un importo di poco inferiore al quadruplo della dotazione a legislazione vigente.

L’incremento in questione è quasi interamente dovuto agli effetti derivanti dalla Sezione I, che determina un incremento di 470 milioni  in virtù di quanto disposto dall’art. 11 che reca misure volte alla realizzazione di un piano di investimenti pubblici per lo sviluppo di un Green new deal italiano e, per il loro finanziamento, prevede l’istituzione di un fondo che nel 2020 ha una dotazione di 470 milioni. Tali risorse sono allocate nel nuovo capitolo 7473 denominato Fondo da ripartire per la realizzazione di progetti sostenibili relativi al programma "Green new deal".

Casa e assetto urbanistico

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2019

2020

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variazioni
a.23 c. 3 lett b)

13

Casa e assetto urbanistico (19)

117,3

117,3

145,5

0

-3,3

142,3

20

162,3

13.1

Politiche abitative e riqualificazione periferie (19.1)

117,3

117,3

145,5

0

-3,3

142,3

20

162,3

 

La Missione 19 “Casa e assetto urbanistico”, presenta a legislazione vigente una dotazione pari a 145,5 in aumento di 28,2 milioni  rispetto al dato della legge di bilancio 2019 (117,3 milioni), che nel disegno di legge di bilancio 2020 presenta un definanziamento di 3,3 milioni nella sezione II e un finanziamento di 20 milioni di euro nella sezione I.

Nello specifico, le risorse sono allocate complessivamente nel Programma 19.1 “Politiche abitative e riqualificazione periferie”, in cui viene definanziato per 3,3 milioni il Fondo per l'attuazione del piano nazionale per la riqualificazione e rigenerazione delle aree urbane degradate per il 2020 (cap. 209 che presenta complessivamente 142,3 milioni) e rifinanziato per 20 milioni  il Fondo di garanzia prima casa per la concessione di mutui ipotecari per il 2020 dall’art. 27, co. 1 e dall’art. 11, co. 7 del presente disegno di legge (cap. 7077).

Diritti sociali, politiche sociali e famiglia

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2019

2020

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

14

Diritti sociali, politiche sociali e famiglia (24)

1.260

1.268

1.154

-

-35

1.119

0

1.119

14.1

Famiglia, pari opportunità e situazioni di disagio (24.5)

272

272

250

-

-35

215

1

216

 

Rispetto ad una dotazione a legislazione vigente, tra i definanziamenti si segnala quello di 30 milioni delle risorse del Fondo per le politiche per la famiglia.

Organi costituzionali, a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei ministri

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2019

2020

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

17

Organi costituzionali, a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei ministri (1)

2.286

2.346

2.330

-

-1

2.329

21

2.350

17.2

Presidenza del Consiglio dei Ministri (1.3)

543

604

587

-

-1

586

21

607

 

Il Programma Presidenza del Consiglio dei ministri registra un incremento di 21 milioni, dovuto ai seguenti interventi di sezione I:

§  il Fondo nazionale integrativo per i comuni montani (cap. 2126) vede incrementata la dotazione annuale di 5 milioni, passando da 4,5 milioni a legislazione vigente a 9,5 milioni, per effetto dell’articolo 65 del d.d.l;

§  viene finanziato per 14,5 milioni il Fondo per gli investimenti nelle isole minori previsto dall’articolo 66 del d.d.l..

Sviluppo e riequilibrio territoriale

Nella Missione 20 “Sviluppo e riequilibrio territoriale” le risorse sono pressoché interamente iscritte sul Fondo per lo sviluppo e la coesione (cap. 8000).

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2019

2020

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

20

Sviluppo e riequilibrio territoriale (28)

6.375

6.879

6.694

-

239

6.932

-

6.932

20.1

Sostegno politiche nazionali e comunitarie per la crescita ed il superamento squilibri socio-economici territoriali (28.4)

6.375

6.879

6.694

-

239

6.932

-

6.932

 

Il d.d.l. di bilancio dispone in Seconda Sezione una serie di interventi che riguardano il Fondo sviluppo e coesione - FSC (cap. 8000). Si tratta in particolare:

§  di un rifinanziamento solo in conto competenza per complessivi 5 miliardi, di cui 800 milioni assegnati sia al 2021 che al 2022 e i restanti 3,4 miliardi relativi alle annualità 2023-2025;

§  di un definanziamento di 761 milioni nel 2020, 111 milioni nel 2021 e 86 milioni nel 2022 in termini di competenza e cassa, al fine di coprire gli oneri determinati da alcune disposizioni dell’articolato per interventi nel Mezzogiorno;

§  l’anticipo (riprogrammazione) in sola competenza per 1 miliardo all’anno 2020, con riduzioni compensative per 200 milioni nel 2021, per 410 milioni nel 2022 e per 390 milioni nel 2023 e anni successivi.

 

FSC - Competenza

2020

2021

2022

2023e ss

BLV

6.669,8

6.850,0

7.600,2

19.285,4

Rifinanziamento

-

800,0

800,0

3.400,0

Rimodulazione

1.000,0

-200,0

-410,0

-390,0

Definanziamento

-761,0

-111,0

-86,0

-26,0

Totale variazioni

 239,0

 489,0

 304,0

 2.984,0

Bilancio

6.908,8

7.339,0

7.904,2

22.269,4

Si segnala infine che il d.d.l. di bilancio 2020 indica residui presunti sul cap. 8000/MEF al 1° gennaio 2020 pari a poco meno di 26 miliardi.

Fondi da ripartire

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2019

2020

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

23

Fondi da ripartire (33)

11.138

8.459

8.960

-

4.864

13.824

-1.056

12.768

23.1

Fondi da assegnare (33.1)

5.771

3.977

3.820

-

4.864

8.684

-1.194

7.490

23.2

Fondi di riserva e speciali (33.2)

5.367

4.483

5.139

-

-

5.139

138

5.277

 

La Missione 23 Fondi da ripartire” presenta un incremento delle risorse conseguenti alle misure riportate nella Sezione II per 4.864 milioni, a cui si contrappone una riduzione disposta dall’articolato nella misura di 1.056 milioni.

Le maggiori risorse indicate nella Sezione II sono per la gran parte riferite all’iscrizione in bilancio del rifinanziamento dei circa 5,3 miliardi di incremento del Fondo per la riduzione della pressione fiscale (cap. 3833), disposta dall’articolo 59 del D.L. n. 124 del 2019. Su tale fondo è stato altresì disposto in Sezione II un definanziamento di 370 milioni a regime, per una variazione complessiva di +4.968 milioni.

Sul Fondo per la riduzione della pressione fiscale agisce altresì l’intervento disposto in Sezione I dall’articolo 99, comma 3, il quale abroga il rifinaziamento disposto dal D.L. n. 124/2019, con una variazione del cap. 3833 di -5,3 miliardi.

Si ricorda, infatti che le maggiori risorse reperite con il D.L. n. 124/2019 sono state appostate sul Fondo per la riduzione della pressione fiscale e sul Fondo per la compensazione degli effetti finanziari non previsti a legislazione vigente conseguenti all'attualizzazione di contributi pluriennali e concorrono al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica nell’ambito del disegno di legge di bilancio.

Tra gli effetti dell’articolato sulla Missione vanno segnalati i 3 miliardi destinati dall’art. 5 alla riduzione del carico fiscale sui lavoratori dipendenti (cap. 3832) e i 685 milioni autorizzati dall’art. 7 per il finanziamento del Fondo per il rilancio degli investimenti delle Amministrazioni centrali dello Stato (cap. 7575).

 

 

Flessibilità di bilancio

Il Ministero dell’economia si è avvalso della flessibilità concessa dalla legge di contabilità (articolo 23, comma 3, lett. a), e art. 30, comma 2) per rimodulare le dotazioni finanziarie da fattore legislativo in senso “orizzontale” e “verticale” (ossia tra esercizi finanziari o tra autorizzazioni di spesa a parità di risorse complessive), per adeguare gli stanziamenti a quanto previsto nel piano dei pagamenti, come esposto nelle tabelle che seguono:

 

Rimodulazioni orizzontali

(importi in milioni di euro)

ECONOMIA E FINANZE
Mis
/Pro

2020

2021

2022

BLV

di cui rimod.

BLV

di cui rimod.

BLV

di cui rimod.

1. Politiche economico-finanziarie e di bilancio e tutela della finanza pubblica (29)

1.2 Prevenzione e repressione delle frodi e delle violazioni agli obblighi fiscali (29.3)

L. 232/2016 art.1 comma 140 punto E/primum "Ripartizione del fondo investimenti di cui all'art. 1, co. 140. legge n. 232 del 2016" - (Cap-pg: 7852/1)

30,7

-8,2

34,2

8,2

23,0

-

1. Politiche economico-finanziarie e di bilancio e tutela della finanza pubblica (29)

1.6 Analisi, monitoraggio e controllo della finanza pubblica e politiche di bilancio (29.7)

L. 205/2017 art.1 comma 1072 punto H/bis "Digitalizzazione delle Amministrazioni statali" - (Cap-pg: 7460/9)

136,0

-14,0

30,2

-15,0

29,0

29,0

3 L'Italia in Europa e nel mondo (4)

3.1 Partecipazione italiana alle politiche di bilancio in ambito UE (4.10)

L 183/1987 "Coordinamento delle politiche riguardanti l'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee ed adeguamento dell'ordinamento interno agli atti normativi comunitari" - (Cap-pg: 7493/1)
Rimodulate dal 2023 e ss

2.125,0

-

4.125,0

-

5.375,0

300,0

7 Competitività e sviluppo delle imprese (11)

7.1 Incentivi alle imprese per interventi di sostegno (11.8)

L. 232/2016 art.1 comma 140 punto F/primum:  Ripartizione del fondo investimenti di cui all'art. 1, co. 140. legge n. 232 del 2016 - (Cap-pg: 7298/1) Slittano al 2023 ess

23,1

-21,9

23,1

-21,9

23,1

-6,9

22 Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

22.2 Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

LB n.205/2017 art.1 comma 1072 punto F/bis "Edilizia pubblica" - (Cap-pg: 7019/2)

-

-2,0

2,0

2,0

-

-

22 Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

22.2 Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

L. 205/2017 art.1, co. 1072, punto H/bis "Digitalizzazione delle Amministrazioni statali" - (Cap-pg: 7016/7)

-

-5,0

5,0

-

7,1

5,0

Fonte: ddl di bilancio 2019-2021 (A.S. 1586 – Tomo III, pag 172 e ss)

 

 


 

Rimodulazioni verticali

(importi in milioni di euro)

ECONOMIA E FINANZE

Mis/Pro

2020

2021

2022

BLV

di cui rimod.

BLV

di cui rimod.

BLV

di cui rimod.

8 Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto (13)

8.1 Sostegno allo sviluppo del trasporto (13.8)

L. 266/2005 art.1 comma 86 "Contributo in conto impianti alle Ferrovie dello Stato S.P.A." - (Cap-pg: 7122/2)

2.690,3

-162,0

3.052,3

-

2.480,4

-

L. 147/2013 art.1 comma 76 "RFI"

- (Cap-pg: 7122/7)

440,0

120,0

320,0

-

420,0

-

L. 232/2016 art.1 comma 591 "FS Matera" - (Cap-pg: 7122/9)

84,0

42,0

42,0

-

42,0

-

Fonte: ddl di bilancio 2019-2021 (A.S. 1586 – Tomo III, pag 171)

Il Ministero ha inoltre esercitato la facoltà di reiscrizione nella competenza degli esercizi finanziari successivi delle somme stanziate annualmente nel bilancio dello Stato non impegnate alla chiusura dell'esercizio, in relazione a quanto previsto nel piano finanziario dei pagamenti, per un totale di circa 25 milioni, come espone la tabella seguente. Tale facoltà riguarda le autorizzazioni pluriennali di spesa in conto capitale non permanenti (art. 30, co. 2, della legge di contabilità).

 (importi in milioni di euro)

ECONOMIA E FINANZE

Mis/Pro

Somme non impegnate

Reiscrizioni

2020

2021

2022

1. Politiche economico-finanziarie e di bilancio e tutela della finanza pubblica (29)

1.2 Prevenzione e repressione delle frodi e delle violazioni degli obblighi fiscali (29.3)

L. 147/2013 art. 1 c. 109 "Contributo ammodernamento Corpo Guardia di finanza" - (Cap-pg: 7851/1)

11,6

5,2

6,4

-

L. 232/2016 art. 1 c. 140 p. E/primum "Ripartizione del fondo investimenti di cui all'articolo 1, comma 140 della legge n. 232 del 2016" - (Cap-pg: 7852/1)

22,9

13,9

6,0

3,0

1.6 Analisi, monitoraggio e controllo della finanza pubblica e politiche di bilancio (29.7)

L. 190/2014 art. 1 c. 188 "Realizzazione e adeguamento applicativi informatici per scritture contabili" - (Cap-pg: 7460/8)

13,4

6,7

5,4

1,3

3 L'Italia in Europa e nel mondo (4)

3.2 Politica economica e finanziaria in ambito internazionale (4.11)

D.L. 201/2011 art. 7 c. 3 "Banche multilaterali di sviluppo" - (Cap-pg: 7179/1)

1,0

1,0

-

-

Fonte: ddl di bilancio 2019-2021 (A.S. 1586 – Tomo III, pag. 221)


 

Ministero dello sviluppo economico
(Tabella n. 3)

 

 

L’articolo 104 del disegno di legge di bilancio autorizza, al comma 1, l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero dello sviluppo economico, per l'anno finanziario 2020, in conformità all'annesso stato di previsione (Tabella n. 3).

Il comma 2 dell’articolo dispone che le somme impegnate in relazione agli interventi di sostegno nelle aree di crisi siderurgica di cui all’articolo 1 del D.L. 410/1993 (L. n. 513/1993), resesi disponibili a seguito dei provvedimenti di revoca, siano versate all’entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnate, nell’anno finanziario 2020, con decreti del Ministero dell’economia e finanze-RGS, allo stato di previsione del MISE ai fini di cui al medesimo articolo 1 del D.L n. 410/1993[12].

Le spese del Ministero autorizzate per gli anni 2020-2022

La legge di bilancio 2020-2022 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico (MISE), spese finali, in termini di competenza, pari a 5.239,7 milioni di euro nel 2020, a 5.909,2 milioni di euro per il 2021 e 5.456,9 milioni di euro per il 2022, come si evince dalla tabella che segue.

(dati di competenza, in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2019

Previsioni

Ddl di bilancio 2020

Diff.
bil 2020/
BIL 2019

Ddl di bilancio 2021

Ddl di bilancio 2022

Spese correnti

796,3

615,1

-181,2

576,5

522,3

Spese in c/capitale

3.818,4

4.624,6

806,2

5.322,7

4.934,6

SPESE FINALI

4.614,7

5.239,7

625,0

5.909,2

5.456,9

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

0,7

0,8

-

0,9

0,8

Rimborso passività finanziarie

296,6

242,90

-53,7

172,8

99,7

SPESE COMPLESSIVE

4.911,3

5.482,6

571,3

6.082,0

5.556,6

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a 5.498,9 milioni di euro nel 2020, a 6.038 milioni di euro nel 2021 e a 5.631,9 milioni di euro nel 2022.

Rispetto alla legge di bilancio 2019, il disegno di legge di bilancio 2020-2022 espone dunque per il MISE, nel triennio di riferimento, un andamento della spesa crescente nel biennio 2020-2021 e in contrazione rispetto al trend del biennio nel 2022.

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2020, il disegno di legge di bilancio espone spese finali in aumento rispetto al 2019, in termini assoluti, in misura pari a 625 milioni di euro (+13,5 per cento).

Tale differenza positiva deriva dagli effetti congiunti di una diminuzione delle spese di parte corrente pari a 181,2 milioni di euro e di un sensibile aumento delle spese di parte capitale pari a 806,2 milioni di euro.

Le previsioni di spesa per il 2020

Lo stato di previsione della spesa del Ministero dello sviluppo economico (Tabella 3 del DDL), espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2020 pari a 5.271,3 milioni di euro.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2020 attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio determina complessivamente una lieve diminuzione delle spese finali di 31,7 milioni di euro, di cui 7,2 milioni di spesa in conto corrente e 24,5 milioni di spesa in conto capitale, come evidenziato nella tabella che segue:

(dati di competenza, in milioni di euro)

 

2019

2020

Legge di Bilancio

previsioni
assestate

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

796,3

797,2

622,3

-15,2

607,1

8

615,1

Spese in c/capitale

3.818,4

3.893,4

4.649

-149,5

4.499,5

125

4.624,6

SPESE FINALI

4.614,7

4.690,6

5.271,3

- 164,7

5.106,5

133

5.239,7

 

In particolare, i principali effetti finanziari della manovra sono ascrivibili alla Sezione II che determina una riduzione della spesa pari a circa 164,7 milioni di euro, prevalentemente di conto capitale (cfr. par. successivo),

Gli interventi di Sezione I determinano invece effetti positivi e pari a 133 milioni di euro.

Il DDL di bilancio integrato con gli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, dunque, stanziamenti per il Ministero pari a 5.239,7 milioni per il 2020.

Gli stanziamenti si attestano allo 0,8% della spesa finale del bilancio statale.

 

Dunque, il disegno di legge di bilancio integrato conferma per il 2020, rispetto alla legge di bilancio 2019, la netta prevalenza delle spese in conto capitale, che assorbono l’88,3% delle spese finali del Ministero (rispetto all’83,1% della legge di bilancio 2019).

 

Le spese in conto capitale, pari come detto a circa 4.624,6 milioni di euro per il 2020, sono per la quasi totalità spese per investimenti (4.624,1 milioni di euro), in buona parte allocate - a titolo di contributi agli investimenti alle imprese - nel Programma 11.5 della Missione 11 Competitività e sviluppo delle imprese (3.049 milioni, cfr. paragrafo successivo) e destinate (per 2,6 miliardi di euro circa) all’azione “Interventi per l'innovazione del sistema produttivo del settore dell'aerospazio, della sicurezza e della difesa”.

 

Analisi per Missione/Programmi

Le missioni iscritte nello stato di previsione del MISE sono 7, invariate rispetto allo scorso esercizio finanziario, mentre i relativi programmi di spesa – le unità di voto - sono 15. Esse sono dunque in numero ridotto rispetto allo scorso esercizio finanziario, nel quale erano 17.

Il processo di riorganizzazione che ha interessato il Ministero dello sviluppo economico – con l’adozione del nuovo Regolamento di organizzazione del MISE - D.P.C.M. 19 giugno 2019, n. 93 – ha infatti avuto un conseguente impatto sulla composizione e articolazione dello stato di previsione della spesa del Ministero, il quale risulta ora organizzato in 12 Direzioni Generali rispetto alle precedenti 15 [13]. Il coordinamento dell’azione amministrativa, l’elaborazine degli indirizzi e dei programmi di competenza sono assicurati dal Segretario Generale.

 

In conseguenza di tale riorganizzazione, risultano soppressi i seguenti programmi di spesa:

§  Sicurezza approvvigionamento, infrastrutture gas e petrolio e relativi mercati, relazioni comunitarie ed internazionali nel settore energetico del Ministero dello sviluppo economico (10.6) - Missione Energia e diversificazione delle fonti energetiche

§  Politica commerciale in ambito internazionale del Ministero dello sviluppo economico (16.4). – Missione Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo.

§  La soppressione del programma di spesa Politica commerciale in ambito internazionale (16.4) e l’unificazione delle finalità della Missione nell’unico Programma ridenominato Sostegno all’internazionalizzazione delle imprese e promozione del Made in Italy (16.5) è effetto della concentrazione delle funzioni in materia ad un’unica Direzione generale per il commercio internazionale in luogo delle due precedenti direzioni.

Peraltro, con riferimento alla Missione Commercio internazionale, si evidenzia che, la struttura dello stato di previsione del MISE - a DLB 2020-2022 non sconta gli effetti del recente D.L. n. 104/2019 (cd. “D.L. Ministeri”[14]”, in corso di conversione in legge, il quale ha disposto importanti modifiche agli assetti organizzativi - e conseguentemente finanziari – del MISE. In particolare, l’articolo 2 del D.L. trasferisce a decorrere dal 1° gennaio 2020, al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale le funzioni esercitate dal Ministero dello Sviluppo Economico in materia di definizione delle strategie della politica commerciale e promozionale con l’estero e di sviluppo dell’internalizzazione del sistema Paese, ivi incluse le inerenti risorse umane strumentali e finanziarie.

Le conseguenti modifiche allo stato di previsione del MISE sono subordinate – afferma la Nota integrativa al DLB 2020 per il MISE - a futuri provvedimenti amministrativi, i cui tempi di adozione non hanno consentito di tener conto degli effetti derivanti dalle norme di riorganizzazione previste nel citato D.L. n. 104 del 2019 entro il termine indicato per la presentazione in Parlamento del DDL di bilancio.

La Missione commercio internazionale trova dunque, a BLV 2020-2022, ancora collocazione nello stato di previsione del MISE. Purtuttavia, risulta opportuno segnalare che i rifinanziamenti al Piano per il Made in Italy per gli anni 2020-2010 sono già disposti dalla Sezione I del DLB all’interno dello stato di previsione del MAECI, nel programma di spesa Promozione del sistema Paese (4.9) (cfr. art. 32 del Disegno di legge).

Assumono poi una nuova denominazione i seguenti programmi:

§  Promozione dell'efficienza energetica, delle energie rinnovabili e regolamentazione del mercato energetico (10.7)

§  Innovazione, reti energetiche, sicurezza in ambito energetico e di georisorse (10.8)

§  Vigilanza sul sistema cooperativo, sulle società e sistema camerale (11.6)

§  Coordinamento dell'azione amministrativa e dei programmi per la competitività e lo sviluppo delle imprese, la comunicazione e l'energia (11.11)

§  Pianificazione, regolamentazione tecnica e valorizzazione dello spettro radio (15.5).

La tabella seguente indica le previsioni di bilancio integrate per il 2020 per ciascuna missione e per ciascun programma di spesa del Ministero, a raffronto con i dati dell’esercizio 2019. Nel dettaglio, la tabella indica gli  effetti che il disegno di legge di bilancio apporta alla legislazione vigente 2020, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(dati di competenza, in milioni di euro)

Missione/Programma

CDR

2019

2020

legge di bilancio

ASS.

BLV
(A)

Modifiche sez. II
(b)

DDL sez.ii

(C=a+b)

effetti sez. I

(d)

Dlb integrato sez I+Sez II
(e=c+d)

Rimodul
art.23,co.3, lett.
a)
art.30, co.1

variaz.
art.23,co.3, lett.
b)

1. Competitività e sviluppo delle imprese (11)

Promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità' sociale d'impresa e movimento cooperativo (11.5)
di cui:

Direzione generale
per la politica industriale, l’innovazione e le PMI

3.204,6

3.236,7

3.424

0

-100

3.324

0

3.324

- rimborso passività finanziarie

 

296,6

296,6

242,9

0

0

242,9

0

242,9

Vigilanza sul sistema cooperativo, sulle società e sistema camerale (11.6)

Direzione generale per la vigilanza sugli enti cooperativi, sulle società e sul sistema camerale

20,8

20,8

17,2

0

0

17,2

0

17,2

Incentivazione del sistema produttivo (11.7)

Direzione generale per gli incentivi alle imprese

754,1

784,0

742

0

-30

712

125

837

Lotta alla contraffazione e tutela della proprietà industriale (11.10)

Direzione generale per la tutela delle proprietà industriale - ufficio italiano brevetti e marchi UIBM

60,2

75,3

110,1

0

0

110,1

0

110,1

Coordinamento dell'azione amministrativa e dei programmi per la competitività e lo

sviluppo delle imprese, la comunicazione e l'energia (11.11)

Segretariato generale

1,2

1,2

2,5

0

0

2,5

0

2,5

SPESA COMPLESSIVA MISSIONE 11

 

4.040,9

4.118

4.295

0

-130

4.165,8

125

4.290,8

SPESA FINALE MISSIONE 11
(spesa complessiva-rimborso passività)

3.744,3

3.821,9

4.052,9

0

-130

3.922,9

125

4.047,9

In % su spesa finale
MISE

 

81,1

81,5

76,9

 

 

 

 

77,3

2. Regolazione dei mercati (12)

Vigilanza sui mercati e sui prodotti, promozione della concorrenza e tutela dei consumatori (12.4)

Direzione generale per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica

45,3

45,6

44,9

0

0

44,9

0

44,9

SPESA FINALE MISSIONE 12

45,3

45,6

44,9

0

0

44,9

0

44,9

In % su spesa finale
MISE

 

1,0

1,0

0,9

 

 

 

 

0,9

3. Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo (16) *

Politica commerciale
in ambito internazionale (16.4)

Direzione generale  per la politica commerciale internazionale

5,0

5

soppresso

Politiche di promozione per l’internazionalizzazione delle imprese, promozione e tutela del Made in Italy

(16.5)

Direzione generale per il commercio internazionale

259,3

260,7

192,6

0

0

192,6

0

192,6

SPESA FINALE MISSIONE 16

264,2

265,7

192,6

0

0

192,6

0

192,6

In % su spesa finale
MISE

 

5,7

5,7

3,7

 

 

 

 

3,7

4. Energia e diversificazione delle fonti energetiche (10)

Sicurezza approvvigionamento, infrastrutture gas e petrolio e relativi mercati, relazioni comunitarie ed internazionali nel settore energetico (10.6)

Direzione generale per la sicurezza dell'approvvigionamento e per le infrastrutture energetiche

3,4

3,4

soppresso

Promozione dell'efficienza energetica, delle energie rinnovabili e regolamentazione del mercato energetico

(10.7)

Direzione generale per l'approvvigionamento, l'efficienza e la competitività energetica

51,8

51,8

185,1

-15,2

0

170

0

170

Innovazione, reti energetiche, sicurezza in ambito energetico e di georisorse (10.8)

Direzione generale per le infrastrutture e la sicurezza dei sistemi energetici e geominerari

164,5

165,7

186,1

0

0

186,1

0

186,1

SPESA FINALE MISSIONE 10

219,7

220,9

371,2

-15,2

0

356,1

0

356,1

In % su spesa finale
MISE

 

4,8

4,7

7,0

 

 

 

 

6,8

5. Comunicazioni (15)

Pianificazione, regolamentazione tecnica e valorizzazione dello spettro radio (15.5)

Direzione generale per le tecnologie delle comunicazioni e la sicurezza informatica - istituto superiore delle comunicazioni e delle tecnologie dell'informazione

11,2

11,5

11,2

0

0

11,2

0

11,2

Servizi di Comunicazione Elettronica, di Radiodiffusione e Postali (15.8)

Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali

165,7

165,8

467,5

0

0

467,5

8

475,5

Attività territoriali in materia di comunicazioni e di vigilanza sui mercati e sui prodotti (15.9)

Direzione generale per le attività territoriali

41,8

41,8

41,3

0

0

41,3

0

41,3

SPESA FINALE MISSIONE 15

218,7

219,1

520

0

0

520

8

528

In % su spesa finale
MISE

 

4,7

4,7

9,9

 

 

 

 

10,1

6. Ricerca e innovazione (17)

Ricerca, innovazione, tecnologie e servizi per lo sviluppo delle comunicazioni e della società dell'informazione (17.18)

Direzione generale per le tecnologie delle comunicazioni e la sicurezza informatica – Istituto superiore delle comunicazioni e delle tecnologie dell'informazione

8,8

8,9

10,1

0

0

10,1

0

10,1

SPESA FINALE MISSIONE 17

8,8

8,9

10,1

0

0

10,1

0

10,1

In % su spesa finale
MISE

 

0,2

0,2

0,2

 

 

 

 

0,2

7. Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

Indirizzo politico (32.2)

Gabinetto e uffici di diretta collaborazione all'opera del Ministro

76,6

69,8

37,9

0

-19,5

18,4

0

18,4

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

Direzione generale per le risorse, l'organizzazione, i sistemi informativi e il bilancio

37,1

38,6

41,5

0

0

41,5

0

41,5

SPESA FINALE MISSIONE 32

113,7

108,4

79,4

0

-19,5

59,9

0

59,9

In % su spesa finale
MISE

 

2,5

2,3

1,5

 

 

 

 

1,1

SPESA COMPLESSIVA MISE

4.911,3

4.987,1

5.514

-15,2

-49,5

5.349,4

133

5.482,6

SPESA FINALE MISE

4.614,7

4.690,6

5.271,3

-15,2

-149,5

5.106,5

133

5.239,7

- tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

Come si evince dalla Tabella, la Missione “Competitività e sviluppo delle imprese” (n. 11), condivisa con il Ministero dell'economia e finanze, è la più consistente, recando a BLV 2020 uno stanziamento di 4.052,9 milioni di euro, pari al 76,9 percento delle spese finali del Ministero. Su tale Missione è poi allocato l’intero importo del rimborso delle passività finanziarie del Ministero.

Considerando gli effetti della manovra, le spese finali della Missione (11) sono pari a DLB integrato per il 2020 a 4.047,9 di euro - il 77,3 percento delle spese finali del MISE - importo dunque sostanzialmente stabile rispetto al BLV.

Tale missione è comunque quella maggiormente interessata dalla manovra contenuta nel Disegno di legge in esame.

Nel dettaglio, la Sezione II ha operato, sul Programma “Promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità' sociale d'impresa e movimento cooperativo” (11.5):

§  una riprogrammazione di risorse stanziate per il 2020 per i programmi tecnologici per la difesa aerea nazionale (EUROFIGHTER) al 2022 e 2023 (L. n. 266/1997, art. 4, co.3 - cap. 6421/20/MISE).

In particolare, la riprogrammazione determina una riduzione di 60 milioni di euro per il 2020 ed un conseguente incremento di 20 milioni di euro per il 2022 e 40 milioni per il 2023;

§  una riprogrammazione di risorse stanziate per il 2020 agli anni 2022 e 2023 per gli interventi per lo sviluppo e l’accrescimento di competitività delle industrie del settore aeronautico (L. n. 808/1985, art. e, comma 1, lett.a). cap. 7432/2/MISE). Nel dettaglio la riprogrammazione determina una riduzione di 40 milioni di euro per il 2020 ed un conseguente incremento di 20 milioni di euro per il 2022 e 20 milioni per il 2023.

 

Sempre nella stessa Missione, la Sezione II ha operato, sul Programma “Incentivazione del sistema produttivo” (11.7), un definanziamento di 30 milioni di euro per il 2020 delle risorse – già assegnate dal riparto del Fondo per gli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e per lo sviluppo del Paese - per la risoluzione delle crisi d’impresa (Incentivi alle imprese ubicate nelle aree di crisi) (cap. 7342/8/MISE).

 

Il Ministero si è poi avvalso della flessibilità concessa dalla legge di contabilità (articolo 23, comma 3, lettera a)) per rimodulare le dotazioni finanziarie in senso “orizzontale” (ossia tra esercizi finanziari a parità di risorse complessive dell’autorizzazione di spesa), per adeguare gli stanziamenti a quanto previsto nel piano dei pagamenti.

In particolare, la rimodulazione è intervenuta sulle risorse della Missione Energia e diversificazione delle fonti energetiche (10), Programma Promozione dell'efficienza energetica, delle energie rinnovabili e regolamentazione del mercato energetico (10.7), e nel dettaglio sull’autorizzazione di spesa per far fronte agli Oneri per indennizzi e risarcimenti connessi alla predisposizione del Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee (PITESAI) (cap.3598/1/MISE), con una riduzione di 15 milioni di euro per il 2020 e un correlativo aumento delle risorse stanziate per il 2021.

 

Nell’ambito della Missione 15 “Comunicazioni”, lo stanziamento del Programma 15.8 “Servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali” ammonta nel DLB integrato 2020 complessivamente a 475,5 mln €. Per il 2021 si prevede per il Programma 15.8 una spesa di 228,9 mln e per il 2022 di 360 mln € circa.

Lo stanziamento a legislazione vigente 2020 risulta in aumento di circa 300 milioni € rispetto all’assestamento 2019, in quanto tiene conto di quanto già previsto dalle precedenti leggi di bilancio, in particolare per i maggiori indennizzi agli operatori di rete in ambito locale che hanno rilasciato le frequenze televisive. Gli stanziamenti sono sul cap. 7590 “contributi in favore di operatori di rete per l'adeguamento degli impianti di trasmissione ed indennizzi a seguito della liberazione delle frequenze per il servizio televisivo digitale terrestre” per 254,4 mln e per il 2020, 98 mln per il 2021 e 228,1 mln per il 2022.

 

Sul programma 15.8 viene poi operato un definanziamento per il 2021 e 2022, come riportato in tabella, sul cap. 3150 (piano gestionale 1), contenente i fondi stanziati dalla legge di bilancio 2018, per il triennio 2018-2020, per le iniziative promosse in ambito europeo per la diffusione del 5G, in particolare, fondi necessari per procedere all’assegnazione delle frequenze e al monitoraggio degli obblighi degli aggiudicatari, nonché per il monitoraggio delle sperimentazioni pre-commerciali in base al bando pubblico Mise.

Il Programma 15.5 viene infine ridenominato, con i medesimi contenuti, come “Pianificazione, regolamentazione tecnica e valorizzazione dello spettro radio”.  Esso reca una previsione di spesa di 11,1 mln € per il 2020, di 10,9 mln € per il 2021 e 10, 9 mln per il 2022.

 

Il programma 15.9, relativo alle “Attività territoriali in materia di comunicazioni e di vigilanza sui mercati e sui prodotti”, reca uno stanziamento per nel BLV integrato 2020 di 41,3 mln €, in leggera diminuzione rispetto al bilancio Assestato 2019 (41,8 mln €).

 

 


 

Ministero del lavoro e delle politiche sociali
(Tabella n.4)

 

 

L’articolo 105 del disegno di legge di bilancio 2020 autorizza (comma 1) l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero de lavoro e delle politiche sociali per l'anno finanziario 2020, in conformità all'annesso stato di previsione (Tabella n. 4).

Il comma 2 dell’articolo autorizza il Ministro dell'economia e delle finanze ad apportare, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, con propri decreti, per l'anno finanziario 2020, variazioni compensative in termini di residui, di competenza e di cassa tra i capitoli dello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, anche tra missioni e programmi diversi, connesse con l'attuazione dei decreti legislativi 149/2015 (di semplificazione dell'attività ispettiva in materia di lavoro) e 150/2015 (di riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive).

Le spese del Ministero per gli anni 2020-2022

Il ddl di bilancio 2020-2022 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, spese finali, in termini di competenza, pari a 142.503 milioni di euro nel 2020, a 144.755 milioni di euro per il 2021 e 146.687 milioni di euro per il 2022, come si evince dalla tabella che segue.

 

Spese finali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali nel ddl di bilancio per il triennio 2020-2022

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2019

Previsioni

Ddl di bilancio 2020

Diff.
bil 2020/
BIL 2019

Ddl di bilancio 2021

Ddl di bilancio 2022

Spese correnti

134.448,4

142.433,5

7.985,1

144.686,7

146.629,6

Spese in c/capitale

56

69,7

13,7

68,4

57,7

SPESE FINALI

134.504,4

142.503,2

7.998,8

144.755,1

146.687,3

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

21,1%

21,5%

5,9

21,8%

22,2%

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a 143.331,2 milioni di euro nel 2020, a 145.164,4 milioni di euro nel 2021 e a 146.947,7 milioni di euro nel 2022.

Rispetto alla legge di bilancio 2019, il disegno di legge di bilancio 2020-2022 espone dunque per il MLPS, nel triennio di riferimento, un andamento della spesa crescente.

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2020, il disegno di legge di bilancio espone spese finali in aumento rispetto al 2019, in termini assoluti, in misura pari a 7.998,8 milioni di euro (+ 5,9 per cento).

Gli stanziamenti di spesa del Ministero del lavoro e delle politiche sociali autorizzati dal disegno di legge di bilancio sono pari, in termini di competenza, nell’anno 2020, al 21,5% della spesa finale del bilancio statale, aumentando in termini percentuali per la restante parte del triennio di programmazione.

Le spese per l’anno 2020

Lo stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, (Tabella 4) espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2020 di 141.617 milioni di euro.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2020 attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio determina, complessivamente, un aumento delle spese finali di 886,2 milioni di euro, determinato interamente da un aumento di pari importo delle spese correnti, come evidenziato nella tabella che segue:

 

Spese finali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali - anno 2020

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2019

2020

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

134.448,4

133.886,5

141.547,3

314

141.861,3

572,2

142.433,5

Spese in c/capitale

56

          56

69,7

            -

69,7

    -

69,7

SPESE FINALI

134.504,4

133.942,5

141.617

314

141.931

572,2

142.503,2

 

In particolare, gli effetti finanziari complessivi ascrivibili alla Sezione II determinano un aumento della spesa pari a 314 milioni di euro, solo dal lato delle spese correnti: si tratta dell’effetto di rifinanziamenti (per un importo pari a 345 milioni di euro) e definanziamenti (per un importo pari a -31 milioni di euro) operati dal disegno di legge ai sensi dell’art. 23, comma 3, lettera b) della legge di contabilità e finanza pubblica (legge n. 196 del 2009), che saranno illustrati di seguito in un’apposita tabella.

Le misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I determinano, nel complesso, un effetto positivo di 572,2 milioni di euro (interamente ascrivibile alle spese correnti).

Il DDL di bilancio integrato degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, dunque, stanziamenti per il Ministero pari a 142.503,2 milioni per il 2020.

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2020 per Missioni/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2020 per ciascuna missione/programma di spesa del Ministero, a raffronto con i dati dell’esercizio 2019.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che il ddl di bilancio apporta alla legislazione vigente 2020, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

Si ricorda che gli interventi di rifinanziamento/definanzaimento della Sezione II sono evidenziati nell’apposito allegato allo stato di previsione del MLPS.                                                       

 

 (dati di competenza, valori in milioni di euro, arrotondati)

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI


 

Missione/Programma

2019

2020

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul
a.23 c. 3 lett a)

Variazioni
a.23 c. 3 lett b)

1

Politiche per il lavoro (26)

10.493,2

10.485

11.191,9

-

293

11.484,9

-

11.484,9

1.1

Politiche passive del lavoro e incentivi all'occupazione (26.6)

9.701

9.686,8

9.564,4

-

300

9.864,4

-

9.864,4

1.2

Coordinamento e integrazione delle politiche del lavoro e delle politiche sociali, innovazione e coordinamento amministrativo (26.7)

31,6

31,7

31

-

-

31

-

31

1.3

Politiche di regolamentazione in materia di rapporti di lavoro (26.8)

64

64

64,7

-

-

64,7

-

64,7

1.4

Contrasto al lavoro nero e irregolare, prevenzione e osservanza delle norme di legislazione sociale e del lavoro (26.9)

325,6

331,5

332

-

-

332

-

332

1.5

Politiche attive del lavoro, rete dei servizi per il lavoro e la formazione (26.10)

347,4

347,4

1.161,8

-

-7

1.154,8

-

1.154,8

1.6

Sistemi informativi per il monitoraggio e lo sviluppo delle politiche sociali e del lavoro e servizi di comunicazione istituzionale (26.12)

23,6

23,6

38

-

-

38

-

38

2

Politiche previdenziali (25)

84.936,9

84.178,8

90.959,3

-

-14

90.945,3

-114,5

90.830,9

2.1

Previdenza obbligatoria e complementare, assicurazioni sociali (25.3)

84.936,9

84.178,8

90.959,3

-

-14

90.945,3

-114,5

90.830,9

3

Diritti sociali, politiche sociali e famiglia (24)

39.028,3

39.232,6

39.408,1

-

35

39.443,1

686,7

40.129,8

3.1

Terzo settore (associazionismo, volontariato, Onlus e formazioni sociali) e responsabilità sociale delle imprese e delle organizzazioni (24.2)

99

99

101,6

-

-10

91,6

-

91,6

3.2

Trasferimenti assistenziali a enti previdenziali, finanziamento nazionale spesa sociale, programmazione, monitoraggio e valutazione politiche sociali e di inclusione attiva (24.12)

38.929,3

39.133,6

39.306,5

-

45

39.351,5

686,7

40.038,2

4

Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti (27)

5,2

5,2

12,3

-

-

12,3

-

12,3

4.1

Flussi migratori per motivi di lavoro e politiche di integrazione sociale delle persone immigrate (27.6)

5,2

5,2

12,3

-

-

12,3

-

12,3

5

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

40,8

40,9

45,3

-

-

45,3

-

45,3

5.1

Indirizzo politico (32.2)

10

10

15,6

-

-

15,6

-

15,6

5.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

30,8

30,9

29,7

-

-

29,7

-

29,7

 

SPESE FINALI MINISTERO

134.504,4

133.942,5

141.617

-

314

141.931

572,2

142.503,2

- tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

 

La spesa complessiva del Ministero del lavoro e delle politiche sociali è allocata su 5 missioni, di cui quelle di maggior rilievo per il lavoro sono la Missione 1, Politiche per il lavoro (26) e la Missione 2 Politiche previdenziali (25) che rappresentano (in seguito alle modifiche apportate), rispettivamente, circa il 8,05% e il 63,7% del valore della spesa finale complessiva del ministero medesimo.

 

Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (11.191,9 milioni di euro) la Missione 1 registra un incremento complessivo di 293 milioni di euro, determinato quasi interamente dal Programma Politiche passive del lavoro e incentivi all'occupazione (26.1), per effetto dei rifinanziamenti delle dotazioni finanziarie previste a legislazione vigente (ex art. 23, c. 3, lett. b) L. 196/2009).

In particolare, si prevede un incremento, nella misura di 300 milioni di euro annui, del Fondo sociale per occupazione e formazione (cap 2230). Tale incremento concerne la dotazione generale del medesimo Fondo per una quota di 96 milioni di euro annui. La restante quota concerne specificamente: nella misura di 80 milioni annui le risorse relative all'obbligo di frequenza di attività formative; nella misura di 64 milioni annui le risorse relative alle agevolazioni contributive a fronte di progetti di riduzione dell'orario di lavoro; nella misura di 60 milioni annui le risorse relative alle assunzioni di soggetti "collocati" in attività socialmente utili.

 

Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (90.959,3 milioni) la Missione 2, Politiche previdenziali (25), ed il suo unico Programma Previdenza obbligatoria e complementare, assicurazioni sociali (25.3), registra un decremento complessivo in Sezione I di 114,5 milioni di euro ascrivibili:

§  ad un decremento degli oneri derivanti da pensionamenti anticipati nella misura di 233,3 milioni di euro (cap. 4354);

§  ad un incremento nella misura di 108 milioni di euro delle somme da trasferire all'INPS per l'indennità economica di accompagnamento al pensionamento di vecchiaia – Ape sociale (cap. 4328);

§  ad un incremento nella misura di 8,3 milioni di euro delle somme destinate ad agevolazioni contributive, sottocontribuzioni ed esoneri (cap. 4364);

§  ad un incremento nella misura di 8 milioni di euro delle somme destinate alla rivalutazione delle pensioni ed altri oneri pensionistici (cap. 4356);

§  ad un decremento pari a 5,5 milioni di euro delle somme da trasferire all'INPS a titolo di anticipazioni di bilancio sul fabbisogno finanziario delle gestioni previdenziali nel loro complesso (cap. 4339).

 

La Missione 3, Diritti sociali, politiche sociali e famiglia, rappresenta circa il 28% della spesa finale complessiva del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (39.408,1 milioni di euro), la Missione 3 registra un incremento di 721,7 milioni di euro determinato:

§  da un aumento in Sezione II del Programma Trasferimenti assistenziali a enti previdenziali, finanziamento nazionale spesa sociale, programmazione, monitoraggio e valutazione politiche sociali e di inclusione attiva (24.12), pari a 686,7 milioni di euro derivanti da:

-     50 milioni a carico del Fondo per la disabilità e la non autosufficienza (cap. 3891) istituito dall’art. 40 del disegno di legge di bilancio;

-     288,7 milioni a carico del cap. 3530 Somma da erogare per la copertura degli oneri relativi alla famiglia, dove sono postate le risorse necessarie ai maggiori oneri previsti per l’erogazione del Bonus asilo nido (art. 41, commi 5 e 6, del disegno di legge in esame) e per le prestazioni e i contributi figurativi per il congedo di paternità (di cui all’art. 41, comma 4 del provvedimento in esame);

-     348 milioni di euro sul cap. 3543 Somme da corrispondere per l'assegnazione del bonus bebè per i maggiori oneri previsti dall’art. 41, comma 2, per la rimodulazione ed estensione del beneficio;

§  da un rifinanziamento (art. 23, c. 3, lett.b)) a carico del cap. 3892 Fondo per il diritto al lavoro dei disabili pari a 45 milioni di euro;

§  da un definanziamento (art. 23, c. 3, lett.a)) di 10 milioni di euro a carico del programma Terzo settore e responsabilità sociale delle imprese e delle organizzazioni (decremento di 5 milioni di euro cap. 5247 Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel Terzo settore e ulteriore decremento di 5 milioni cap. 3523 Altri interventi per il sostegno degli enti del terzo settore).

 

In ultimo, si segnala l’istituzione del Fondo assegno universale e servizi alla famiglia (cap. 3894) ad opera dell’art. 41, comma 1, del disegno di legge di bilancio. Il Fondo ha una dotazione pari a 1.044 milioni di euro per l’anno 2021 e a 1.244 milioni di euro annui a decorrere dal 2022. Le risorse del Fondo sono indirizzate all’attuazione di interventi in materia di sostegno e valorizzazione della famiglia nonché al riordino e alla sistematizzazione delle politiche di sostegno alle famiglie con figli.

 

 

 


 

Ministero della giustizia
(Tabella n.5)

 

L’articolo 106 del disegno di legge di bilancio autorizza, al comma 1, l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero della giustizia per l'anno finanziario 2020, in conformità all’annesso stato di previsione (Tabella n. 5).

Il comma 2 autorizza il Ragioniere Generale dello Stato a provvedere, con propri decreti, alla riassegnazione, in termini di competenza e di cassa, delle somme versate dal CONI, dalla Società Sport e Salute, dalle regioni, dalle province, dai comuni e da altri enti pubblici e privati all'entrata del bilancio dello Stato, relativamente alle spese:

§  per il mantenimento, per l'assistenza e per la rieducazione dei detenuti e internati;

§  per gli interventi e gli investimenti finalizzati al miglioramento delle condizioni detentive e delle attività trattamentali;

§  per le attività sportive del personale del Corpo di polizia penitenziaria e dei detenuti e internati.

Si tratta delle spese comprese nel programma «Amministrazione penitenziaria» e nel programma «Giustizia minorile e di comunità», nell’ambito della missione «Giustizia» dello stato di previsione del Ministero della giustizia per l'anno finanziario 2020.

La disposizione del comma 2 ricorre da anni nelle leggi di bilancio; l’unica differenza nella formulazione attuale, rispetto a quelle del passato, consiste nell’attribuzione della competenza per la riassegnazione al Ragioniere dello Stato (in luogo del Ministro dell’Economia) e nell’aggiunta del riferimento alla Sport e Salute s.p.a.

 

Quanto alla prima modifica, si ricorda che il D.L. n. 32 del 2019 (Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l'accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici) prevede, all’art. 4-quater (Sperimentazione e semplificazioni in materia contabile) che «Al fine di semplificare e accelerare le procedure di assegnazione di fondi nel corso della gestione, dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto le variazioni di bilancio di cui agli articoli 24, comma 5-bis, 27, 29 e 33, commi 4-ter e 4-sexies, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, sono disposte con decreti del Ragioniere generale dello Stato».

Quanto alla Sport e Salute s.p.a. si ricorda che la società ha sostituito la CONI Servizi s.p.a. per effetto dell’art. 1, comma 633, della legge n. 145 del 2018 (legge di bilancio 2019).

 

Le spese del Ministero per gli anni 2020-2022

Il disegno di legge di bilancio 2020-2022 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero della giustizia, spese finali, in termini di competenza, pari a 8.889,7 milioni di euro nel 2020, a 8.831,7 milioni di euro per il 2021 e 8.728,5 milioni di euro per il 2022, come si evince dalla tabella che segue.

 

Spese finali del Ministero della giustizia nel ddl di bilancio per il triennio 2020-2022

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2019

Previsioni

Ddl di bilancio 2020

Diff.
bil 2020/
BIL 2019

Ddl di bilancio 2021

Ddl di bilancio 2022

Spese correnti

8.153,0

8.336,0

183,0

8.347,2

8.316,2

Spese in c/capitale

429,1

553,7

124,6

484,4

412,3

SPESE FINALI

8.582,1

8.889,7

307,6

8.831,6

8.728,5

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

1,3%

1,3

-

1,3%

1,3%

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a 8.916,0 milioni di euro nel 2020, a 8.831,6 milioni di euro nel 2021 e a 8.728,5 milioni di euro nel 2022.

Rispetto alla legge di bilancio 2019, il disegno di legge di bilancio 2020-2022 espone dunque per il Ministero della Giustizia, nel triennio di riferimento, un andamento della spesa crescente nell’anno 2020 e progressivamente decrescente nel biennio 2021-2022.

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2020, il disegno di legge di bilancio espone spese finali in aumento rispetto al 2019, in termini assoluti, in misura pari a 307,6 milioni di euro (+3,6%). Tale differenza positiva deriva dagli effetti congiunti di un aumento delle spese di parte corrente pari a 183,0 milioni di euro e delle spese di parte capitale pari a 124.6 milioni di euro.

Gli stanziamenti di spesa del Ministero della giustizia autorizzati dal disegno di legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell’anno 2020 in misura pari all’1,3% della spesa finale del bilancio statale, in continuità rispetto agli esercizi precedenti.

 


 

Le spese per l’anno 2020

Lo stato di previsione del Ministero della giustizia (Tabella 5) espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2020 di 8.930,9 milioni di euro.

 

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2020 attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio determina complessivamente una diminuzione delle spese finali di 41,2 milioni di euro, di cui 28,3 milioni di spesa in conto corrente e 12,8 milioni di spesa in conto capitale e come evidenziato nella tabella che segue:

 

Spese finali del Ministero della giustizia - anno 2020

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2019

2020

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

8.153,0

8.308,0

8.364,3

-42,5

8.321,8

14,2

8.336,0

Spese in c/capitale

429,1

468,8

566,6

-12,8

553,8

-

553,8

SPESE FINALI

8.582,1

8.776,7

8.930,9

-55,3

8.875,6

14,2

8.889,7

 

In particolare, gli effetti finanziari complessivi ascrivibili alla Sezione II determinano una riduzione della spesa pari a circa 55,3 milioni di euro.

Il Ministero non si è avvalso della flessibilità concessa dalla legge di contabilità (articolo 23, comma 3, lettera a)) per rimodulare le dotazioni finanziarie in senso “orizzontale” (ossia tra esercizi finanziari, a parità di risorse complessive dell’autorizzazione di spesa), né ha previsto rifinanziamenti di leggi di spesa. Conseguentemente, gli interventi di Sezione II sono esclusivamente definanziamenti. Di seguito si dà conto dei principali[15]:

 

Oggetto/Riferimento normativo/capitolo

 

2020

2021

2022

Spese per la fornitura di vitto alle persone detenute (L. 354/1975, art. 9) – cap. 1766/1

LV

130,0

130,0

130,0

Def.

-10,0

-4,1

-

Spese per edilizia penitenziaria (L. 395/1990, art. 35) – cap. 7300/1-/5-/8

LV

29,1

31,1

20,9

Def.

-1,0

-1,0

-1,0

Spese per gli istituti di prevenzione e di pena (R.D. 787/1931) – cap. 7321/1-/2

LV

12,8

12,6

12,6

Def.

-3,2

-3,2

-3,2

Fondo per la riforma del processo penale e dell’ordinamento penitenziario (L. 205/2017, art. 1, c. 475) – cap. 1773/1

LV

-

-

7,3

Def.

-

-

-7,3

Ordinamento degli uffici e del personale del ministero della giustizia e degli affari di culto (R.D. 2572/1923) – cap. 1451/13-/14-/16-/18 e 1562/28

LV

99,3

100,9

98,4

Def.

-5,0

-5,2

-4,5

Informatizzazione dell’amministrazione giudiziaria (L. 232/2016, art. 1, co. 140) - cap. 7203/8

LV

244,7

116,5

75,8

Def.

-6,5

-9,0

-5,0

Spese per gli uffici giudiziari (L 190/2014, art. 1, c. 526) – cap. 1550/1

LV

156,4

155,3

153,8

Def.

-4,4

-6,0

-6,0

Spese di giustizia per intercettazioni (DPR 115/2002) – cap. 1363/1

LV

218,8

218,8

218,8

Def.

-2,0

-5,0

-5,0

Fondi da ripartire alimentati dal riaccertamento dei residui passivi perenti (L 196/2009, art. 34-ter, c. 5) – cap. 1112/1

LV

16,0

10,0

8,6

Def.

-16,0

-10,0

-8,6

 

Le misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I determinano nel complesso un effetto positivo di 14,2 milioni di euro, interamente ascrivibili alla parte corrente.

 

Il DDL di bilancio integrato degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, dunque, stanziamenti per il Ministero pari a 8.889,7 milioni per il 2020.

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2020 per Missioni/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2020 per ciascuna missione/programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2019.

 

La tabella evidenzia altresì le modifiche che il disegno di legge di bilancio apporta alla legislazione vigente 2019, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA


 

Missione/Programma

2019

2020

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variazioni
a.23 c. 3 lett b)

1

Giustizia (6)

8.359,2

8.568,5

8.759,8

-

-38,4

8.721,4

14,2

8.735,6

1.1

Amministrazione penitenziaria (6.1)

2.883,2

2.985,8

3.024,5

-

-17,0

3.007,5

0,2

3.007,7

1.2

Giustizia civile e penale (6.2)

4.064,6

4.158,7

4.273,9

-

-17,7

4.256,2

14,0

4.270,2

1.3

Giustizia minorile e di comunità (6.3)

272,4

281,6

275,7

-

-1,6

274,1

-

274,1

1.4

Servizi di gestione amministrativa per l’attività giudiziaria (6.6)

1.138,9

1.142,4

1.185,6

-

-2,0

1.183,6

-

1.183,6

2

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

223,0

208,3

171,1

-

-16,9

154,2

-

154,2

2.1

Indirizzo politico (32.2)

51,6

36,8

57,1

-

-16,0

41,1

-

41,1

2.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

171,4

171,4

114,1

-

-1,0

113,1

-

113,1

 

SPESE FINALI MINISTERO

8.582,1

8.776,7

8.930,9

-

-55,3

8.875,6

14,2

8.889,7

- tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

 

La spesa complessiva del Ministero è allocata su 2 missioni, di cui la principale è “Giustizia”, che rappresenta circa il 98% del valore della spesa finale complessiva del Ministero.

In termini assoluti, considerando gli effetti della manovra, le spese finali di tale Missione sono pari a 8.735,6 milioni di euro per il 2020. Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (8.759,8 milioni), tale missione registra una diminuzione di circa 24 milioni di euro.

La diminuzione è prevalentemente imputabile al Programma Amministrazione penitenziaria che registra un definanziamento di 17 mln di euro, dovuto ad interventi di Sezione II. Si segnala, in particolare, la riduzione di 10 milioni di euro del capitolo 1766 relativo alle spese di mantenimento dei detenuti imputabile a un definanziamento della fornitura di vitto.

Quanto al Programma Giustizia civile e penale, l’aumento di 14 milioni previsto come effetto finanziario della Sezione I e dunque delle assunzioni di personale di magistratura ordinaria e di personale amministrativo (v. artt. 48 e 49 del d.d.l.) è ampiamente assorbito dalla diminuzione di circa 18 milioni di euro, derivante da interventi di Sezione II. In particolare, si evidenziano:

§  la riduzione di 6,5 milioni per le spese di informatizzazione dell’amministrazione giudiziaria (cap. 7203/8);

§  la riduzione di 4,8 milioni per le spese relative all’acquisto di beni e servizi per gli uffici giudiziari (cap. 1451);

§  la riduzione di 4,4 milioni delle spese relative al funzionamento degli uffici giudiziari (cap. 1550).

 

Per quanto riguarda la Missione “Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche”, le spese finali sono pari a 154,2 milioni di euro, ripartiti tra il programma “indirizzo politico” (41,1 mln) e il programma “servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza” (113,1 mln). La missione registra una diminuzione di 17 milioni di euro rispetto al bilancio a legislazione vigente, imputabile per 16 milioni a un definanziamento del fondo di parte corrente alimentato dalle risorse finanziarie rivenienti dal riaccertamento dei residui passivi.

 

 

 

 


 

Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale
(Tabella n. 6)

 

 

L’articolo 107 del disegno di legge di bilancio autorizza, al comma 1, l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, per l’anno finanziario 2019, in conformità all'annesso stato di previsione (Tabella n. 6).

Il comma 2 dell’articolo contiene alcune norme aventi carattere gestionale, annualmente riprodotte, riguardanti l’autorizzazione ad effettuare operazioni in valuta estera sui conti correnti costituiti presso le rappresentanze diplomatiche e consolari.

Le spese del Ministero per gli anni 2020-2022

Il ddl di bilancio 2020-2022 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (MAECI)  spese finali, in termini di competenza, pari a 2.790,2 milioni di euro nel 2020, a 2.747,9 milioni di euro per il 2021 e 2.746,4 milioni di euro per il 2022, come si evince dalla tabella che segue.

 

         Spese finali del MAECI nel ddl di bilancio per il triennio 2020-2022

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2019

Previsioni

Ddl di bilancio 2020

Diff.
bil 2020/
BIL 2019

Ddl di bilancio 2021

Ddl di bilancio 2022

Spese correnti

2.702,4

2.676,6

-25,8

2.638,8

2.639

Spese in c/capitale

30,6

113,6

82,9

109,1

107,4

SPESE FINALI

2.733

2.790,2

57,1

2.747,9

2.746,4

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

0,4

0,4

 

0,4

0,4

 

In termini di cassa, le spese finali del MAECI sono pari a 2.791,1 milioni di euro nel 2020, a 2.747,9 milioni di euro nel 2021 e a 2746,4 milioni di euro nel 2022.

Rispetto alla legge di bilancio per il 2019, il disegno di legge di bilancio 2020-2022 espone dunque per il MAECI, nel triennio di riferimento, un andamento di crescita della spesa più marcato nell’anno 2020 e assai contenuto nel biennio 2021-2022.

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2020, il disegno di legge di bilancio prevede un aumento delle spese finali rispetto al 2019, in termini assoluti, in misura pari a 57,1 milioni di euro (2,09%). La differenza positiva deriva da un deciso aumento delle spese in conto capitale (+89,2 milioni) in parte attenuato dal decremento delle previsioni di spesa di parte corrente (-25,8 milioni).

L’incremento delle previsioni di spesa appare molto meno pronunciato nella proiezione per il 2021 (+14,9 milioni) e ancora minore nella proiezione 2022 (+13,4 milioni).

Gli stanziamenti di spesa del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale autorizzati dal disegno di legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell’anno 2020 in misura pari allo 0,4% della spesa finale del bilancio statale, in linea con il dato degli esercizi precedenti.

Le spese per l’anno 2020

Lo stato di previsione del MAECI (Tabella 6) espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2020 di 2.746,2 milioni di euro.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2020 determina complessivamente un aumento delle spese finali di 44 milioni di euro, totalmente in conto capitale (tale importo sconta un decremento di 0,9 milioni delle spese correnti), come evidenziato nella tabella che segue:

 

Spese finali del MAECI - anno 2020

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2019

2020

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

2.723,2

2.689,6

2.677,5

0

2.677,5

-0,9

2.676,6

Spese in c/capitale

35,4

38,8

68,7

0

68,7

44,9

113,6

SPESE FINALI

2.758,6

2.728,4

2.746,2

0

2.746,2

44

2.790,2

 

L’effetto finanziario è ascrivibile alle misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I, che determinano nel complesso un effetto positivo di 44 milioni di euro esclusivamente in conto capitale.

 Il ddl di bilancio integrato dagli effetti della Sezione I e delle modifiche – non intervenute nello stato di previsione in esame - della Sezione II, propone stanziamenti per il MAECI pari a 2.790,2 milioni di euro per il 2020.

 

Il disegno di legge di bilancio integrato, pur confermando anche per il 2020, in analogia con gli esercizi precedenti, la netta prevalenza delle spese correnti, che assorbono il 95,9% delle spese finali del Ministero, mostra tuttavia una flessione di tre punti rispetto alla legge di bilancio 2019, quando tale percentuale era del 98,9%.

 

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2019 per Missioni/Programmi

La tabella seguente riporta le previsioni di bilancio integrate per il 2020 per ciascuna missione/programma di spesa del MAECI a raffronto con i dati dell’esercizio 2019.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che il disegno di legge di bilancio apporta alla legislazione vigente 2019, con interventi sia di Sezione I sia di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

 

Si ricorda che gli interventi di rifinanziamento/definanziamento della Sezione II sono evidenziati nell’apposito allegato allo stato di previsione: per quanto riguarda lo stato di previsione del MAECI, come accennato esso non presenta interventi nella Sezione II.

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Missione/Programma

2019

2020

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

1

L’Italia in Europa e nel mondo (4)

2.668,73

2.640,66

2.664,20

2.664,20

44

2.708,20

1.1

Protocollo internazionale (4.1)

6,58

6,58

7,52

7,52

0

7,52

1.2

Cooperazione allo sviluppo (4.2)

1.180,12

1.141,58

1.182,71

1.182,71

0

1.182,71

1.3

Cooperazione economica e relazioni internazionali (4.4)

34,8

34,88

36,08

36,08

0

36,08

1.4

Promozione della pace e sicurezza internazionale (4.6)

428,05

428,05

428,13

428,13

-36

392,13

1.5

Integrazione europea (4.7)

24,79

24,85

22,94

22,94

0

22,94

1.6

Italiani nel mondo e politiche migratorie (4.8)

82,32

82,47

33,6

33,6

30

63,6

1.7

Promozione del sistema Paese (4.9)

211,97

212,69

222,93

222,93

44,89

267,83

1.8

Presenza dello Stato all’estero tramite le strutture diplomatico-consolari (4.12)

79,41

86,27

105,6

105,6

0

105,6

1.9

Rappresentanza all’estero e servizi ai cittadini e alle imprese (4.13)

595,54

596,76

600,38

600,38

5,1

605,49

1.10

Coordinamento dell’Amministrazione in ambito internazionale (4.14)

17,53

18,67

16,71

16,71

0

16,71

1.11

Comunicazione in ambito internazionale (4.15)

4,04

4,04

4

4

0

4

1.12

Sicurezza delle strutture in Italia e all’estero e controlli ispettivi (4.17)

3,51

3,76

3,55

3,55

0

3,55

2

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

89,94

87,72

82

82

0

82

2.1

Indirizzo politico (32.2)

15,6

15,23

13,7

13,7

0

13,7

2.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

74,24

72,49

68,29

68,29

0

68,29

 

SPESE FINALI MINISTERO

2.758,58

2.728,39

2.746,21

2.746,21

44

2.790,21

 

N.B.: tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

 

La spesa complessiva del MAECI è allocata su 2 missioni.

La principale, la missione 4, L'Italia in Europa e nel mondo, è quella attraverso cui si espleta la funzione istituzionale del Ministero; per la parte intestata al MAECI la missione 4 si articola in 12 programmi (ulteriori due programmi sono intestati al MEF). La missione 4 assorbe la quasi totalità, pari al 97,1%, delle risorse allocate nello stato di previsione del Ministero.

La missione 32, Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche, che è trasversale alle Amministrazioni e concerne i servizi istituzionali e generali, vede il MAECI titolare di due programmi con una dotazione del restante 2,9% delle risorse.

 

In termini assoluti, considerando gli effetti della manovra, le spese finali della missione L’Italia in Europa e nel mondo sono pari a 2.708,2 milioni di euro per il 2020.

Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (2.664,2 milioni), tale missione registra un aumento di 44 milioni di euro, per effetto combinato dell’incremento delle dotazioni a carico dei seguenti programmi:

§  1.6 Italiani nel mondo e politiche migratorie (+ 30 milioni);

§  1.7 Promozione del sistema Paese (+44,9 milioni);

§  1.9  Rappresentanza all’estero e servizi ai cittadini e alle imprese (+5.1 milioni);

e della riduzione delle dotazioni del programma

§  1.4 Promozione della pace e sicurezza internazionale (-36 milioni).

In particolare, il decremento a carico del programma Promozione della pace e sicurezza internazionale è dovuto ad un intervento di Sezione I (art. 72, comma 17 del DDL) consistente nella riduzione del contributo italiano alle spese delle Nazioni Unite nella misura di 36 milioni di euro a decorrere dal 2020, a valere sul cap. 3393, “Contributi ad organismi internazionali”, dello stato di previsione del MAECI.

L’incremento di 44,9 milioni sul programma Promozione del sistema Paese deriva anch’esso da un intervento di Sezione I (art. 32, comma 1 del DDL) che autorizza tale spesa per il 2020 (40,3 milioni di euro sono autorizzati per il 2021) per il potenziamento del Piano straordinario per la promozione del Made in Italy e l’attrazione degli investimenti in Italia. Dalle disposizioni del comma 2 del medesimo articolo 32, relative all’incremento del personale con funzioni di esperto nelle rappresentanze diplomatiche e negli uffici consolari all’estero - lett. a) e b) - e a iniziative di formazione del personale del MAECI - lett. c) - deriva l’incremento di 5,1 milioni per il 2020 già dianzi segnalato a carico del programma Rappresentanza all’estero e servizi ai cittadini e alle imprese.

 

L’incremento di 30 milioni per il 2020 del programma Italiani nel mondo e politiche migratorie discende dalle disposizioni dell’art. 101, comma 1 del DDL; la norma, che estende l’ambito geografico di applicazione delle risorse del c.d. Fondo Africa, rinominato “Fondo per interventi straordinari volti a rilanciare il dialogo e la cooperazione con i Paesi d’importanza prioritaria per i movimenti migratori”, autorizza la spesa di  30 milioni di euro per il 2020, 30 milioni per il 2021 e 40 milioni per il 2022; le risorse cono appostate sul cap. 3109 dello stato di previsione del MAECI.

 

Nella tabella che segue viene riportata l’incidenza percentuale di ciascuna missione e di ciascun programma sullo stanziamento complessivo di competenza del MAECI per il 2020. Viene riportata, altresì, la variazione percentuale rispetto alle previsioni assestate per il 2019.


 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MAECI

 

 

Missione/Programma

Bilancio integrato 2020

Incidenza        %                        sulle spese finali del MAECI per il 2020

Previsioni assestate 2019

Variazione                   %                                rispetto alle previsioni assestate       

per il 2019

1

L’Italia in Europa e nel mondo (4)

2.708,20

97,06

2.640,66

0,03

1.1

Protocollo internazionale (4.1)

7,52

0,27

6,58

0,14

1.2

Cooperazione allo sviluppo (4.2)

1.182,71

42,39

1.141,58

0,04

1.3

Cooperazione economica e relazioni internazionali (4.4)

36,08

1,29

34,88

0,03

1.4

Promozione della pace e sicurezza internazionale (4.6)

392,13

14,05

428,05

-0,08

1.5

Integrazione europea (4.7)

22,94

0,82

24,85

-0,08

1.6

Italiani nel mondo e politiche migratorie (4.8)

63,6

2,28

82,47

-0,23

1.7

Promozione del sistema Paese (4.9)

267,83

9,60

212,69

0,26

1.8

Presenza dello Stato all’estero tramite le strutture diplomatico-consolari (4.12)

105,6

3,78

86,27

0,22

1.9

Rappresentanza all’estero e servizi ai cittadini e alle imprese (4.13)

605,49

21,70

596,76

0,01

1.10

Coordinamento dell’Amministrazione in ambito internazionale (4.14)

16,71

0,60

18,67

-0,10

1.11

Comunicazione in ambito internazionale (4.15)

4

0,14

4,04

-0,01

1.12

Sicurezza delle strutture in Italia e all’estero e controlli ispettivi (4.17)

3,55

0,13

3,76

-0,06

2

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

82

2,94

87,72

-0,07

2.1

Indirizzo politico (32.2)

13,7

0,49

15,23

-0,10

2.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

68,29

2,45

72,49

-0,06

TOTALI

2.790,20

100

2.728,39

0,02 (*)

 

(*) Il valore rappresenta la variazione percentuale della spesa finale del MAECI nel bilancio integrato 2020 rispetto alle previsioni assestate per il 2019.

 

 

 

 


 

 

Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca
(Tabella n. 7)

 

 

L’articolo 108 del disegno di legge di bilancio autorizza l’impegno e il pagamento delle spese del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca per il 2020, in conformità con lo stato di previsione di cui alla Tabella n. 7.

Le spese del MIUR autorizzate per gli anni 2020-2022

La tabella 7 del ddl di bilancio 2020-2022 autorizza, per lo stato di previsione del MIUR, spese finali – escluse, dunque, le spese relative alle operazioni di rimborso di passività finanziarie –, in termini di competenza, pari a € 59.972,8 mln per il 2020, € 58.592,1 mln per il 2021 e € 56.457,0 mln per il 2022.

Rispetto agli stanziamenti previsti per il 2019 dalla legge di bilancio 2019, si registra un aumento di € 467,1 mln per il 2020 e una diminuzione di – € 913,6 mln per il 2021 e di – € 3.048,7 mln per il 2022.

 

Gli stanziamenti per spese finali del MIUR autorizzati per il 2020 dal ddl di bilancio rappresentano, in termini di competenza, il 9,1% della spesa finale del bilancio statale, a fronte del 9,4% registrato in base alla legge di assestamento 2019 (L. 110/2019).

 

(dati di COMPETENZA, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2019

Previsioni assestate
2019

BLV 2020

Previsioni

Ddl di bilancio 2020

Diff.
bil 2020/
bil.2019

Ddl di bilancio 2021

Ddl di bilancio 2022

Spese correnti

56.112,4

56.089,3

56.533,9

56.465,6

353,2

55.391,2

53.111,0

Spese in c/capitale

3.393,3

3.605,7

3.448,9

3.507,2

113,9

3.200,8

3.346,0

SPESE FINALI

59.505,7

59.695,0

59.982,8

59.972,8

467,1

58.592,1

56.457,0

Rimborso passività finanziarie

18,0

18,0

18,3

18,3

0,3

10,8

4,0

TOTALE MIUR

59.523,7

59.713,0

60.001,1

59.991,1

467,5

58.602,8

56.461,0

 

In termini di cassa, le spese finali del MIUR sono pari a € 60.453,6 mln per il 2020, € 58.592,1 mln per il 2021 e € 56.454,0 mln per il 2022, come si evince dalla tabella che segue:


(dati di CASSA, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2019

Previsioni assestate
2019

Previsioni

Ddl di bilancio 2020

Diff.
bil 2020/
bil.2019

Ddl di bilancio 2021

Ddl di bilancio 2022

Spese correnti

56.385,8

56.814,5

56.755,2

369,5

55.391,2

53.111,0

Spese in c/capitale

4.024,1

4.301,9

3.698,3

-325,8

3.200,8

3.343,0

SPESE FINALI

60.409,9

61.116,4

60.453,6

43,7

58.592,1

56.454,0

Rimborso passività finanziarie

18,0

18,0

18,3

0,3

10,8

4,0

TOTALE MIUR

60.427,8

61.134,4

60.471,9

44,0

58.602,8

56.458,0

Le previsioni di spesa per il 2020

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2020, il ddl di bilancio espone, relativamente al MIUR, un aumento delle spese finali (in conto competenza) del + 0,8% rispetto a quanto previsto per il 2019 dalla legge di bilancio 2019.

In termini assoluti, l’aumento, come già detto, è di € 467,1 mln, derivante dall’aumento di € 353,2 mln relativo alle spese correnti e di € 113,9 mln relativo alle spese in conto capitale.

 

A legislazione vigente (BLV), la dotazione complessiva di competenza del MIUR per l'anno 2020 (spese finali) è, invece, pari a € 59.982,8 mln.

In particolare, rispetto al BLV, la manovra finanziaria per il 2020 attuata con le Sezioni I e II del ddl di bilancio determina complessivamente una diminuzione delle spese finali di – € 10,0 mln, imputabile alla maggiore diminuzione della spesa corrente rispetto all’incremento registrato dalle spese in conto capitale, come evidenziato nella tabella che segue:

 

(dati di COMPETENZA, valori in milioni di euro)

,

2019

2020

legge di bilancio

BLV *

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

Effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

56.112,4

56.533,9

-83,0

56.450,9

14,7

56.465,6

Spese in c/capitale

3.393,3

3.448,9

33,3

3.482,2

25,0

3.507,2

SPESE FINALI

59.505,7

59.982,8

-49,7

59.933,1

39,7

59.972,8

Rimborso passività finanziarie

18,0

18,3

0,0

18,3

0,0

18,3

TOTALE MIUR

59.523,7

60.001,1

-49,7

59.951,4

39,7

59.991,1

* La colonna BLV è tratta dal ddl di bilancio.

In particolare, gli effetti finanziari complessivi ascrivibili a rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni determinati con la Sezione II determinano una diminuzione di – € 49,7 mln (ascrivibile alla maggiore diminuzione della spesa corrente rispetto all’incremento registrato dalle spese in conto capitale).

Le misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I determinano, invece, nel complesso un effetto positivo di € 39,7 mln (ascrivibile sia alla spesa corrente sia alla spesa in conto capitale).

 

Il ddl di bilancio integrato degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, dunque, stanziamenti per il MIUR (incluse le spese per rimborso di passività finanziarie) pari a € 59.991,1 per il 2020.

 

Analisi per Missione/Programmi

La tabella seguente – che include anche le spese relative alle operazioni di rimborso di passività finanziarie – espone le previsioni di bilancio integrate per il 2020 per ciascuna delle 4 Missioni e per ciascuno degli attuali 14 Programmi di spesa del MIUR[16], a raffronto con i dati della legge di bilancio 2019.

La tabella evidenzia, altresì, le modifiche che il ddl di bilancio apporta alla legislazione vigente 2020, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna Missione e a ciascun Programma.

 (dati di COMPETENZA, valori in milioni di euro)

 

Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca


 

Missione/Programma

2019

2020

legge di bilancio

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a. 23 c. 3 lett a); a. 30 c. 2

Variazioni
a. 23 c. 3 l. b)

1

Istruzione scolastica (22)

48.376,0

48.562,6

0,0

-99,0

48.463,5

-1,3

48.462,3

1.1

Programmazione e coordinamento dell’istruzione (22.1)

1.965,2

1.926,7

0,0

0,0

1.926,7

2,0

1.928,7

1.2

Sviluppo del sistema istruzione scolastica e diritto allo studio (22.8)

203,1

189,9

0,0

0,0

189,9

0,0

189,9

1.3

Istituzioni scolastiche non statali (22.9)

525,7

536,5

0,0

0,0

536,5

0,0

536,5

1.4

Istruzione terziaria non universitaria e formazione professionale (22.15)

34,3

49,4

0,0

0,0

49,4

0,0

49,4

1.5

Realizzazione degli indirizzi e delle politiche in ambito territoriale in materia di istruzione (22.16)

401,4

398,8

0,0

0,0

398,8

0,0

398,8

1.6

Istruzione del primo ciclo (22.17)

29.488,7

28.956,6

0,0

-79,0

28.877,6

0,0

28.877,6

1.7

Istruzione del secondo ciclo (22.18)

15.308,5

16.058,2

0,0

-20,0

16.038,2

-14,3

16.023,9

1.8

Reclutamento e aggiornamento dei dirigenti scolastici e del personale scolastico per l’istruzione (22.19)

449,2

446,5

0,0

0,0

446,5

11,0

457,5

2

Istruzione universitaria e formazione post-universitaria (23)

8.369,2

8.586,4

0,0

76,0

8.662,4

16,0

8.678,4

2.1

Diritto allo studio e sviluppo della formazione superiore  (23.1)

322,7

324,2

0,0

0,0

324,2

16,0

340,2

2.2

Istituzioni dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (23.2)

464,6

509,0

0,0

0,0

509,0

0,0

509,0

2.3

Sistema universitario e formazione post-universitaria (23.3)

7.581,9

7.753,1

0,0

76,0

7.829,1

0,0

7.829,1

3

Ricerca e innovazione (17)

2.653,5

2.726,6

0,0

-26,7

2.699,9

25,0

2.724,9

3.1

Ricerca scientifica e tecnologica di base e applicata (17.22)

2.653,5

2.726,6

0,0

-26,7

2.699,9

25,0

2.724,9

4

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

124,9

125,6

0,0

0,0

125,6

0,0

125,6

4.1

Indirizzo politico (32.2)

12,1

12,4

0,0

0,0

12,4

0,0

12,4

4.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

112,8

113,2

0,0

0,0

113,2

0,0

113,2

 

TOTALE MINISTERO

59.523,7

60.001,1

0,0

-49,7

59.951,4

39,7

59.991,1

* Tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

 

La spesa complessiva del MIUR è allocata principalmente sulla Missione 1 “Istruzione scolastica”, che rappresenta l’80,8% del valore della spesa complessiva del Ministero.

Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (€ 48.562,6 mln), tale Missione registra, all’esito di variazioni di segno positivo e negativo, una diminuzione di – € 100,3 mln, dovuta principalmente a modifiche operate in Sezione II nell’ambito dei Programmi 1.6 “Istruzione del primo ciclo” e 1.7 “Istruzione del secondo ciclo”, con riguardo ai capitoli afferenti al Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche (capp. 1194, 1195, 1196, 1204, 2394) (per un totale di – € 99,0 mln), la cui dotazione per il 2020 ammonta a complessivi € 511,3 mln.

Con riguardo ai principali interventi operati in Sezione I, si ricorda, invece, che:

§  l’art. 28, co. 14, incrementa di € 11 mln per il 2020 le risorse destinate alla formazione dei docenti, con l’obiettivo di prevedere misure volte al potenziamento della loro qualificazione in materia di inclusione scolastica;

§  l’art. 28, co. 15, incrementa di € 2 mln per il 2020 le risorse destinate all’innovazione digitale nella didattica (cap. 2007);

§  l’art. 72, co. 18, riduce di – € 14,3 mln annui a decorrere dal 2020 il limite di spesa connesso all’utilizzo da parte delle università di docenti in servizio presso istituzioni scolastiche.

 

Registra anche una diminuzione rispetto alla dotazione a legislazione vigente, ma più lieve, in quanto pari a – € 1,7 mln, anche la Missione 3 “Ricerca e innovazione”, in questo caso dovuta a definanziamenti operati in Sezione II (per complessivi – € 26,7 mln) quantitativamente più importanti degli incrementi disposti con interventi in Sezione I (per complessivi + € 25,0 mln). In particolare, con riguardo agli interventi in Sezione II, si ricorda:

§  il definanziamento per – € 9 mln dell’autorizzazione di spesa relativa al Fondo ordinario per gli enti di ricerca (FOE) (cap. 7236), la cui dotazione per il 2020 ammonta a € 1.810,8 mln;

§  il definanziamento per – 12,7 mln dell’autorizzazione di spesa relativa al Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica (FIRST) (capp. 7245, 7345), la cui dotazione per il 2020 ammonta complessivamente a € 91,1 mln;

§  il definanziamento per – € 5,0 mln dei progetti internazionali CTA e SKA[17] (cap. 7341), a valere sulle risorse del Fondo per assicurare il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del paese (art. 1, co. 1072, L. 205/2017). Le risorse destinate per il 2020 ai progetti ammontano, pertanto, a € 5,0 mln.

Con riguardo agli interventi operati in Sezione I, si ricorda, invece, che l’art. 28, co. 1-10, istituisce, nello stato di previsione del MIUR, un apposito fondo per potenziare la ricerca, per le cui finalità è prevista la costituzione dell'Agenzia nazionale per la ricerca (ANR), con una dotazione di € 25 mln per il 2020, € 200 mln per il 2021 e € 300 mln annui dal 2022.

 

Sempre rispetto alla dotazione a legislazione vigente, la Missione 2 “Istruzione universitaria e formazione post-universitaria” registra, invece, un incremento di + € 92,0 mln, dovuto principalmente a modifiche operate in Sezione II nell’ambito del Programma 2.3 “Sistema universitario e formazione post-universitaria”, con particolare riguardo ai capitoli relativi al Fondo per il finanziamento ordinario delle università (FFO) (cap. 1694) (+ € 16,0 mln), la cui dotazione ammonta per il 2020 a € 7.618,4 mln, e al Fondo per l’edilizia universitaria e per le grandi attrezzature (cap. 7266) (+ € 60,0 mln), la cui dotazione per il 2020 ammonta a € 80,0 mln.

Con riguardo agli interventi operati in Sezione I, si ricorda, invece, che l'art. 28, co. 16, incrementa di € 16,0 mln per il 2020 le risorse del Fondo integrativo per le borse di studio (cap. 1710), che divengono dunque pari, per il medesimo anno, a € 252,8 mln.

 

Per il 2020 non si registrano, invece, variazioni rispetto al BLV, per:

§  i contributi alle scuole paritarie (cap. 1477), pari a € 536,2 mln;

§  le risorse per la fornitura gratuita dei libri di testo nella scuola dell’obbligo ed il comodato nella scuola superiore (cap. 2043), pari a € 103 mln;

§  gli stanziamenti afferenti al Fondo unico per l’edilizia scolastica (cap. 7105) e ai contributi alle regioni per oneri di ammortamento dei mutui per l’edilizia scolastica (cap. 7106), pari, complessivamente, a € 648,5 mln;

§  i contributi alle università e agli istituti superiori non statali legalmente riconosciuti (cap. 1692), pari a € 68,3 mln;

§  gli stanziamenti del Fondo per l’istruzione e la formazione tecnica superiore, compresi gli Istituti tecnici superiori (ITS) (cap. 1464), pari a € 48,4 mln;

§  le risorse del Fondo integrativo speciale per la ricerca (FISR) (cap. 7310), pari a € 22,9 mln.

 


 

Ministero dell’interno
(Tabella n. 8)

 

 

L’articolo 109 del disegno di legge di bilancio autorizza, al comma 1, l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero dell’interno per l’anno finanziario 2020 in conformità all’annesso stato di previsione (Tabella n. 8).

Il comma 2 prevede che le somme versate dal CONI e dalla Sport e Salute S.p.a. nell’ambito dello stato di previsione dell’entrata (voce “Entrate derivanti da servizi resi dalle amministrazioni statali”) sono riassegnate con decreti del Ragioniere generale dello Stato al programma Prevenzione del rischio e soccorso pubblico (8.3) nell’ambito della missione Soccorso civile (8) dello stato di previsione del Ministero dell’interno per il 2020. Tali somme sono destinate alle spese per l’educazione fisica, l’attività sportiva e le infrastrutture sportive del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

Ai sensi del comma 3, l’elenco n. 1 allegato allo stato di previsione del Ministero individua le spese dell’amministrazione della pubblica sicurezza per le quali si possono fare prelevamenti nel 2020 dal Fondo di cui all’art. 1, L. n. 1001/1969 (cap. 2676, che reca previsioni integrate di competenza per il 2020 pari 21,5 milioni di euro).

Il comma 4 autorizza per il 2020 il Ministro dell’economia a trasferire agli stati di previsione dei Ministeri interessati, con propri decreti, su proposta del Ministro dell’interno, le risorse iscritte nel cap. 2313 (Missione 5, Programma 5.1.), relativo al pagamento delle speciali elargizioni in favore delle vittime del terrorismo e le risorse iscritte nel cap. 2872 (Missione 3, Programma 3.3), relativo al pagamento alle elargizioni in favore delle vittime del dovere, in attuazione delle norme vigenti (art. 1, co. 562, L. 266/2005; art. 34, D.L. n. 159/2007 e art. 2, co. 106, L. 244/2007).

Per quanto concerne il cap. 2313, nel quale sono iscritte risorse pari a 66,6 milioni di euro per il 2020, è stata confermata la previsione di competenza e cassa a legislazione vigente. Nel capitolo 2872 sono iscritte risorse pari a 53,9 milioni di euro per il 2020.

Il comma 5 autorizza il Ragioniere generale dello Stato a riassegnare, con propri decreti, nello stato di previsione del Ministero dell’interno, per il 2020, i contributi relativi al rilascio e al rinnovo dei permessi di soggiorno, versati all’entrata del bilancio dello Stato e destinati al Fondo rimpatri, finalizzato a finanziare le spese per il rimpatrio degli stranieri verso i Paesi di origine ovvero di provenienza (art. 14-bis, D.Lgs. n. 286/1998).

Il comma 6 autorizza, per il 2020, il Ministro dell’economia e delle finanze ad apportare - nello stato di previsione del Ministero dell’interno - le variazioni compensative di bilancio, anche tra missioni e programmi diversi, al fine di reperire le risorse occorrenti per il finanziamento dei programmi di rimpatrio volontario ed assistito di cittadini di Paesi terzi verso il Paese di origine o di provenienza (art. 14-ter, D.Lgs. n. 286/1998).

Il comma 7 autorizza per il 2020 il Ministro dell’economia ad apportare le variazioni compensative di bilancio tra i programmi di spesa dello stato di previsione del Ministero dell’Interno «Elaborazione, quantificazione e assegnazione delle risorse finanziarie da attribuire agli enti locali» e «Gestione dell’albo dei segretari comunali e provinciali», in relazione alle minori o maggiori occorrenze connesse alla gestione dell’albo dei segretari provinciali e comunali.

Il comma 8 autorizza il Ministro dell’interno ad apportare le occorrenti variazioni compensative di bilancio sui pertinenti capitoli dello stato di previsione del Ministero dell’interno delle risorse iscritte nel capitolo 2502, istituito nella Missione 3, Programma 3.1 (che reca previsioni integrate di competenza per il 2020 pari a 13,5 milioni di euro) al fine di consentire la corresponsione delle competenze accessorie dovute al personale della Polizia di Stato per i servizi resi nell’ambito delle convenzioni stipulate con Poste italiane S.p.A, ANAS spa e Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori.

Il comma 9 dispone che, nelle more del perfezionamento del decreto annuale del Ministro dell'interno, di concerto con il MEF, sul numero complessivo massimo di prestazioni orarie aggiuntive da retribuire come lavoro straordinario (ex art. 43, co. 13, L. 181 del 1981), trova applicazione, ai fini del pagamento dei compensi per lavoro straordinario del personale dell’Amministrazione civile dell’Interno il decreto adottato per il 2019.

Le spese del Ministero per gli anni 2020-2022

Il ddl di bilancio 2020-2022 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero dell’interno, spese finali, in termini di competenza, al netto del rimborso per le passività finanziarie, pari a 25.648,7 milioni di euro nel 2020, a 25.350,9 milioni di euro per il 2021 e 25.790,9 milioni di euro per il 2022, come si evince dalla tabella che segue.

 


 

Spese finali del Ministero dell’interno nel ddl di bilancio per il triennio 2020-2022

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2019

Previsioni

Ddl di bilancio 2020

Diff.
bil 2020/
BIL 2019

Ddl di bilancio 2021

Ddl di bilancio 2022

Spese correnti

23.012,4

22.722,9

-289,5

22.385,6

22.347,4

Spese in c/capitale

1.973,7

2.925,7

952

2.965,4

3.443,5

SPESE FINALI

24.986,1

25.648,7

662,6

25.351

25.790,9

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

3,9

3,9

 

3,8

3,9

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a 25.850 milioni di euro nel 2020, a 25.350,9 milioni di euro nel 2021 e a 25.775,7 milioni di euro nel 2022.

Rispetto alla legge di bilancio 2019, il disegno di legge di bilancio 2020-2022 espone dunque per il Ministero dell’interno, nel triennio di riferimento, un andamento della spesa crescente, ancorché con una lieve flessione nel 2021.

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2020, il disegno di legge di bilancio espone spese finali in aumento rispetto al 2019, in termini assoluti, in misura pari a 662,6 milioni di euro (2,7 per cento).

Tale differenza positiva deriva, in particolare, dagli effetti congiunti di una riduzione delle spese di parte corrente pari a 289 milioni di euro e di aumento delle spese di parte capitale pari a circa 952 milioni di euro.

Gli stanziamenti di spesa del Ministero dell’interno autorizzati dal disegno di legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell’anno 2020 in misura pari al 3,9% della spesa finale del bilancio statale, diminuendo lievemente in termini percentuali nel 2021 per poi riallinearsi nell’ultima parte del triennio di programmazione.

Le spese per l’anno 2020

Lo stato di previsione del Ministero dell’interno (Tabella 8) espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2020 di 24.897,9 milioni di euro.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2020 attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio determina complessivamente un aumento delle spese finali di circa 769 milioni di euro, determinata da un aumento di 108 milioni spesa in conto corrente e di 661 milioni di spesa in conto capitale, come evidenziato nella tabella che segue:

Spese finali del Ministero dell’interno - anno 2020

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2019

2020

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

23.012,4

23.488,7

22.614,9

-25,7

22.589,3

133,7

22.722,9

Spese in c/capitale

1.973,7

2.091,7

2.264,7

-24

2.240,7

685

2.925,7

SPESE FINALI

24.986,1

25.580,4

24.879,6

-49,7

24.830

818,7

25.648,7

Rimb. passività fin.

17,3

17,3

18,3

-

18,3

-

18,3

SPESE complessive

25.003,5

25.597,8

24.897,9

-49,7

24.848,2

818,7

25.666,9

 

In particolare, gli effetti finanziari complessivi ascrivibili alla Sezione II determinano una riduzione della spesa pari a circa 50 milioni di euro, dal lato sia della spesa corrente (- 25,7 milioni) che in conto capitale (- 24 milioni di euro): si tratta di rimodulazioni (- 22,3 milioni di euro per il 2020) e definanziamenti (- 27,4 milioni di euro per il 2020) operati dal disegno di legge sulle dotazioni a legislazione vigente.

Le misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I determinano nel complesso un effetto positivo di 818,7 milioni di euro (+133,7 milioni di euro in conto corrente e + 685 milioni in conto capitale).

Il ddl di bilancio integrato degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, dunque, stanziamenti finali per il Ministero pari a 25.649 milioni per il 2020.

Il disegno di legge di bilancio integrato conferma per il 2020 la netta prevalenza delle spese correnti, che assorbono l’88,6% delle spese finali del Ministero.

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2020 per Missioni/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2020 per ciascuna missione/programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2019.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che il ddl di bilancio apporta alla legislazione vigente 2020, con interventi sia di sezione I che di sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

Si ricorda che gli interventi di rifinanziamento/definanziamento della sezione II sono evidenziati nell’apposito allegato allo stato di previsione.

Con riferimento alle modifiche della Sezione II, si segnala che gli importi relativi ai rifinanziamenti, ai definanziamenti e alle riprogrammazioni delle dotazioni finanziarie previste a legislazione vigente (colonna “Variazioni a. 23 c. 3 lett b)”) includono anche gli effetti finanziari del D.L. n. 124/2019, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria.

 

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’INTERNO

(*)

Missione/Programma

2019

2020

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

1

Amministr. generale e supporto alla rappr. gen. di governo e di Stato sul territorio (2)

609,6

636

664,2

-

-10,3

653,9

-

653,9

1.1

Attuazione da parte delle Prefetture - UTG delle missioni del Ministero sul territorio (2.2)

609,6

636

664,2

-

-10,3

653,9

-

653,9

2

Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali (3)

11.424,9

11.688,7

11.234,7

-

-2,4

11.232,3

780,8

12.013,2

2.1

Gestione dell'Albo dei segretari comunali e provinciali (3.8)

35,4

35,4

35,4

-

-

35,4

-

35,4

2.2

Interventi e cooperazione istit. nei confronti delle autonomie (3.9)

43

222

69,1

-

-

69,1

-

69,1

2.3

Elaborazione, quantificazione e assegnazione risorse finanziarie da attribuire agli enti locali (3.10)

11.346,5

11.431,3

11.130,1

-

-2,4

11.127,8

780,8

11.908,6

3

Ordine pubblico e sicurezza (7)

8.138,7

8.343,1

8.358,1

-

-7,7

8.350,4

20,9

8.371,3

3.1

Contrasto al crimine, tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica (7.8)

7.061,5

7.243,3

7.257,1

-

-7,2

7.249,8

20,2

7.270,1

3.2

Servizio permanente dell'Arma dei Carabinieri per la tutela dell'ordine e la sicurezza pubblica (7.9)

439,6

451,6

456,6

-

-

456,6

0,5

457,1

3.3

Pianificazione e coordinamento Forze di Polizia (7.10)

637,7

648,2

644,4

-

-0,5

643,9

0,2

644,2

4

Soccorso civile (8)

2.346,8

2.447,2

2.477,8

-22,3

-2

2.453,5

17

2.470,5

4.1

Gestione del sistema nazionale di difesa civile (8.2)

12,1

12,2

9

-

-

9

-

9

4.2

Prevenzione dal rischio e soccorso pubblico (8.3)

2.334,7

2.435,1

2.468,7

-22,3

-2

2.444,5

17

2.461,5

5

Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti (27)

2.286,1

2.279,5

1.941,7

-

-5

1.936,7

-

1.936,7

5.1

Flussi migratori, interventi per lo sviluppo della coesione sociale, garanzia dei diritti, rapporti con le confessioni religiose (27.2)

2.286,1

2.279,5

1.941,7

-

-5

1.936,7

-

1.936,7

6

Servizi istituzionali e generali delle amm. pubbliche (32)

197,3

203,3

221,4

-

-

221,4

-

221,4

6.1

Indirizzo politico (32.2)

27,8

30,6

30,7

-

-

30,7

-

30,7

6.2

Servizi e affari generali per le amm. di competenza (32.3)

169,5

172,7

190,6

-

-

190,6

-

190,6

 

SPESE FINALI MINISTERO

24.986,1

25.580,4

24.879,6

-22,3

-27,4

24.830

818,7

25.648,7

 

Rimborso passività finanziarie

17,3

17,3

18,3

 

 

18,3

 

18,3

 

SPESE COMPLESSIVE

25.003,5

25.597,8

24.897,9

-22,3

-27,4

24.848,2

818,7

25.666,9

(*) Nella prima colonna è riportata la numerazione che la Missione/programma di spesa assume nello stato di previsione del Ministero in cui è iscritto. Tra parentesi, invece, la numerazione generale.

 

La spesa complessiva del Ministero dell’interno è allocata su 6 missioni e 12 programmi, come riorganizzati a seguito della ristrutturazione del bilancio effettuata ai sensi dell’art. 21 della legge di contabilità e finanza pubblica (L. 196/2009), riformata dal D.Lgs. n. 90/2016.

Anche nel 2020, la maggior entità delle risorse stanziate nello stato di previsione del Ministero è assorbita dalla Missione Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali, che rappresenta circa il 47% del valore della spesa finale complessiva del ministero medesimo.

Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (11.234,7 milioni) tale missione registra un incremento complessivo di circa 778 milioni di euro (+6,9 per cento), che riguarda esclusivamente il programma Elaborazione, quantificazione e assegnazione delle risorse finanziarie da attribuire agli enti locali (3.10) ed è dovuto in particolare ad interventi di Sezione I, che determinano un aumento complessivo pari a circa 781 milioni di euro.

 

Tra tali interventi si segnalano:

§  contributi ai comuni per investimenti destinati ad opere pubbliche in materia di efficientamento energetico e di sviluppo territoriale sostenibile (ivi compresi interventi in materia di mobilità sostenibile, e per l'adeguamento e la messa in sicurezza di scuole ed edifici pubblici), per ciascuno degli anni dal 2020 al 2024, nel limite complessivo di 500 milioni di euro annui (art. 8, co. 1);

§  contributi, nella misura di 85 milioni di euro per l’anno 2020, 128 milioni di euro nell’anno 2021, 170 milioni di euro per l’anno 2022 e 200 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2023 al 2034, da destinare ai comuni destinati alla spesa di progettazione definitiva ed esecutiva per interventi di messa in sicurezza del territorio (art. 8, co. 16);

§  un contributo, nella misura di 100 milioni di euro annui per il 2020 e il 2021, nonché 250 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2034 (complessivi 3,45 miliardi), per il finanziamento degli interventi relativi ad opere pubbliche di messa in sicurezza delle strade e di manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico delle scuole di province e città metropolitane (articolo 8, co. 27);

§  la rideterminazione a partire dall’anno 2020 della dotazione annuale del Fondo di solidarietà comunale (FSC), che costituisce il fondo per il finanziamento dei comuni anche con finalità di perequazione, alimentato con una quota del gettito IMU di spettanza dei comuni stessi, con una riduzione di circa 14,2 milioni di euro annui (art. 98).

 

A fronte di tali disposizioni, si registra una riduzione, pari a circa 2,3 milioni di euro delle risorse complessive del medesimo Programma, direttamente operate in Sezione II.

 

Si segnala, in particolare:

§  il rifinanziamento di 15 milioni per ogni annualità del triennio dei contributi statali per favorire la fusione di comuni ai sensi dell’art. 15, co. 3, del D.Lgs. 267/2000 (cap. 1316/1);

§  il definanziamento di 17,3 milioni nel 2020 e 32,3 milioni negli anni successivi del Fondo per il federalismo amministrativo (cap. 1319/1).

 

La Missione 3 dello stato di previsione del Ministero dell’interno, che reca i programmi relativi alle politiche di ordine pubblico e sicurezza, reca previsioni a legislazione vigente pari a 8.358,1 milioni di euro per il 2020. Lo stanziamento finale della missione (integrato con gli effetti della sezione I e II) risulta pari a 8.371,3 milioni, con un aumento in termini assoluti, di circa 13,2 milioni di euro. Tali risorse assorbono il 32,6 per cento della spesa complessiva del dicastero.

Rispetto alle dotazioni a legislazione vigente, si segnalano, in sezione II, definanziamenti che comportano per il 2020 una lieve riduzione, per complessivi 7,7 milioni di euro, relativi in particolare a spese per il potenziamento e l’ammodernamento della Polizia di Stato, riferite al Programma 3.1 Contrasto al crimine, tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica (7.8).

Sul medesimo programma è previsto un intervento di sezione I (art. 14), che prevede un incremento - a decorrere dall'anno 2020 - della spesa per compensare prestazioni di lavoro straordinario svolte dagli appartenenti delle Forze di polizia (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di finanza, Polizia penitenziaria), che è complessivamente di 48 milioni di euro.

 

Si ricorda che, nel corso dell’esame del ddl di conversione del DL 104/2019 al Senato, è stato introdotto un articolo 3-bis, che incrementa di 60,5 milioni annui a decorrere dal 2020 la dotazione del fondo - previsto dall'art. 35 del DL n. 113 del 2018 - le cui somme sono destinate all'adozione di provvedimenti normativi in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze di polizia e delle Forze armate, ivi comprese le Capitanerie di porto.

 

La Missione Soccorso civile rappresenta il 9,6% del valore della spesa finale complessiva del Ministero. Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (2.477,8 milioni di euro), tale missione registra nel complesso una riduzione di 7,3 milioni di euro nel 2020, che riguarda il Programma 4.2. “Prevenzione del rischio e soccorso pubblico” (8.3).

In tale programma si segnalano, in sezione II, rimodulazioni compensative orizzontali (tra vari esercizi, su uno stesso capitolo di spesa) che comportano per il 2020 una riduzione per complessivi 22,3 milioni di euro relativi a spese per il potenziamento e l’ammodernamento dei Corpo dei vigili del fuoco, nonché un definanziamento di 2 mln di euro (Fitto di locali e spese alloggio personale Corpo nazionale Vigili del fuoco - cap. 1901/9)

 

Al contempo, il programma registra un aumento determinato dalla sezione I, pari a complessivi 17 milioni di euro per il 2020, determinato da:

§   un incremento di 2 milioni - a decorrere dal 2020 - della spesa per compensare prestazioni di lavoro straordinario svolte per esigenze di servizio "imprevedibili e indilazionabili" del Corpo nazionale dei vigili del fuoco (art. 15);

§  l’istituzione di un Fondo - sullo stato di previsione del Ministero dell'interno (cap. 1830) - finalizzato alla "valorizzazione" del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nella prospettiva di una maggiore armonizzazione del trattamento economico rispetto a quello del personale delle Forze di Polizia, con dotazione di 25 milioni di euro annui, a decorrere dall'anno 2020 (art. 17).

 

Contestualmente, l’articolo 17 del ddl di bilancio, a fini di copertura del nuovo Fondo (a decorrere dal medesimo anno 2020) riduce di 10 milioni annui le risorse di cui all'articolo 1, comma 1328, primo periodo, della legge n. 296 del 2006 n. 296, iscritte nello stato di previsione del Ministero dell'interno. La riduzione grava sul capitolo 1902 - Fondo a disposizione per sopperire ad eventuali deficienze dei capitoli relativi alle spese di funzionamento.

 

Nel bilancio di previsione a legislazione vigente, alla missione Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti – consistente nell’unico programma 5.1 Flussi migratori, interventi per lo sviluppo della coesione sociale, garanzia dei diritti, rapporti con le confessioni religiose (27.2) – è assegnata una dotazione pari a 1.941,7 milioni di euro per il 2020.

Le disposizioni recate dalla sezione I non hanno effetti finanziari sulla Missione. La sezione II del disegno di legge di bilancio opera sull’unico programma della missione un definanziamento pari a 5 milioni di euro nel 2020, che riguarda il Fondo per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati (cap. 2353).

All’esito di tale intervento, lo stanziamento finale della missione risulta pertanto pari a 1.936,7 milioni di euro nel 2020. Il peso della missione sul bilancio complessivo del Ministero risulta pari al 7,5 (era il 9,3% nel ddl bilancio 2019).

La Missione 1 dello stato di previsione del Ministero, che reca il programma relativo all’attuazione da parte delle Prefetture - UTG delle missioni del Ministero sul territorio, evidenzia una riduzione di circa 10,3 milioni di euro (-1,6%), rispetto alla dotazione a legislazione vigente per il 2020 (664,2 milioni di euro). La variazione è determinata da interventi di definanziamento operati direttamente in sezione II (-10,3 milioni sulle spese per la custodia dei veicoli sequestrati - cap. 2955/2).

Lo stanziamento finale della missione (integrato con gli effetti della sezione I e II) risulta di 653,9 milioni di euro. Tali risorse assorbono il 2,5 per cento della spesa complessiva del dicastero.

 

Infine, la Missione 6 non presenta alcuna variazione rispetto alle previsioni a legislazione vigente, che risultano pari a 221,4 milioni di euro per il 2020.


 

Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare
(Tabella n. 9)

 

 

L’articolo 110 del disegno di legge di bilancio autorizza l’impegno e il pagamento delle spese del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, per l’anno finanziario 2020, in conformità all’annesso stato di previsione (Tabella n. 9).

Le spese del Ministero per gli anni 2020-2022

Il ddl di bilancio 2020-2022 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATTM), spese finali, in termini di competenza, pari a 1.007,2 milioni di euro nel 2020, a 1.026,9 milioni di euro per il 2021 e 947,6 milioni di euro per il 2022, come si evince dalla tabella che segue.

 

Spese finali del Ministero dell’ambiente nel ddl di bilancio per gli anni 2020-2022

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2019

Previsioni

Ddl di bilancio 2020

Diff.
bil 2020/
bil 2019

Ddl di bilancio 2021

Ddl di bilancio 2022

Spese correnti

356,2

355,2

-1,0

357,9

355,0

Spese in c/capitale

477,6

652,0

174,4

669,0

592,6

SPESE FINALI

833,8

1.007,2

173,4

1.026,9

947,6

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

0,13

0,15

 

0,15

0,14

 

Rispetto alla legge di bilancio 2019, il disegno di legge di bilancio 2020-2022 espone dunque per il MATTM un deciso incremento nel 2020 (+20,8%), in realtà attribuibile per la quasi totalità alla legislazione vigente, che viene confermato nel 2021 (ove il dato delle spese finali si mantiene ai medesimi livelli dell’esercizio precedente) ma non nel 2022 (per il quale viene prevista una diminuzione di circa l’8%).

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2020, il disegno di legge di bilancio espone spese finali in aumento rispetto al 2019, in termini assoluti, di 173,4 milioni di euro (20,8 per cento), attribuibile interamente all’incremento che si registra nelle spese in conto capitale.

Gli stanziamenti di spesa del MATTM autorizzati dal disegno di legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell’anno 2020 in misura pari allo 0,15% della spesa finale del bilancio statale. Tale percentuale era lo 0,13% nell’esercizio precedente.

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a 1.195,7 milioni di euro nel 2020, a 1.028,1 milioni di euro nel 2021 e a 947,6 milioni di euro nel 2022.

Le spese per l’anno 2020

Lo stato di previsione del MATTM (Tabella 9) espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2020 di 981,1 milioni di euro.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2020 attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio determina complessivamente un incremento delle spese finali di 26 milioni di euro, come evidenziato nella tabella che segue:

 

Spese finali del MATTM - anno 2020

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2019

2020

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

356,2

357,7

358,6

-3,5

355,2

-

355,2

Spese in c/capitale

477,6

534,3

622,5

-3,5

619,0

+33,0

652,0

SPESE FINALI

833,8

892,0

981,1

-7,0

974,2

+33,0

1.007,2

 

 

Il DDL di bilancio integrato degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, dunque, spese finali di competenza per il Ministero pari a 1.007,2 milioni per il 2020.

 

Il disegno di legge di bilancio integrato conferma ed accentua per il 2020, rispetto alla legge di bilancio 2019, la prevalenza delle spese in conto capitale, che assorbono quasi il 65% delle spese finali del Ministero (rispetto al 57,3% della legge di bilancio 2019).

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2020 per Missioni/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2020 per ciascuna missione/programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2019.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che il ddl di bilancio apporta alla legislazione vigente, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

Si ricorda che gli interventi di rifinanziamento/definanziamento della Sezione II sono evidenziati nell’apposito allegato allo stato di previsione.

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MATTM


 

Missione/Programma

2019

2020

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a)

Variazioni
a.23 c. 3 lett b)

1

Sviluppo sostenibile e tutela del terr. e dell'ambiente (18)

710,8

770,1

857,4

-

-1,9

855,5

+33,0

888,5

1.1

Valutazioni e autorizz.ni (18.3)

3,0

3,0

*

1.2

Sviluppo sost., valut. e aut.(18.5)

40,4

43,3

36,5

-

-1,2

35,3

 

35,3

1.3

Vigilanza ambientale (18.8)

20,7

20,9

21,2

-

-

21,2

 

21,2

1.4

Coordinamento e com. (18.11)

10,3

10,3

10,3

-

-

10,3

 

10,3

1.5

Ris. idriche e territorio (18.12)

368,0

388,1

464,1

-

-

464,1

 

464,1

1.6

Biodiversità (18.13)

145,5

147,2

146,1

-

-0,5

145,7

 

145,7

1.7

Econ. circolare e rifiuti (18.15)

41,1

42,9

23,6

-

-0,0

23,5

 

23,5

1.8

Cambiamenti climatici (18.16)

28,0

54,4

80,5

-

-0,1

80,3

+33,0

113,3

1.9

Danno amb. e bonifiche (18.19)

53,8

60,0

75,1

-

-

75,1

 

75,1

2

Ricerca e innovazione (17)

91,2

91,2

91,2

-

-

91,2

-

91,2

2.1

Ricerca in materia amb. (17.3)

91,2

91,2

91,2

-

-

91,2

-

91,2

3

Servizi istituzionali e generali delle amm.ni pubbliche (32)

31,7

30,7

32,7

-

-5,1

27,5

-

27,5

3.1

Indirizzo politico (32.2)

15,0

14,1

14,3

-

-5,1

9,2

-

9,2

3.2

Servizi e affari generali (32.3)

16,7

16,6

18,3

-

-0,0

18,3

-

18,3

 

SPESE FINALI MINISTERO

833,8

892,0

981,1

-

-7,0

974,2

+33,0

1.007,2

- tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

* programma confluito nel programma 18.5

 

La spesa complessiva del Ministero è allocata su 3 missioni, di cui la principale è “Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente (18)”, che rappresenta circa l’87% del valore della spesa finale complessiva del Ministero medesimo.

In termini assoluti, considerando gli effetti della manovra, le spese finali della Missione 18 sono pari a 888,5 milioni di euro per il 2020.

Rispetto alla dotazione a legislazione vigente, tale missione registra, per effetto delle modifiche operate dalla sezione II, una leggerissima diminuzione (di soli 1,9 milioni di euro).

A tale variazione va aggiunto un intervento di Sezione I derivante dall’art. 11, comma 12, che al fine di assicurare la partecipazione italiana dal 2020 al 2028 alla ricostituzione del "Green Climate Fund" ha autorizzato la spesa di 33 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2023 e di 66 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2028 (cap. 7515 - fondo per interventi di bonifica e messa in sicurezza dei siti di interesse nazionale per provvedere al corretto adempimento di obblighi europei).

 

Complessivamente, a livello di Ministero, gli effetti cumulati delle sezioni I e II determinano un incremento di 26,1 milioni di euro (pari al 2,7%) rispetto al dato a legislazione vigente.


 

Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
(Tabella n. 10)

 

 

L’articolo 111 del disegno di legge di bilancio autorizza l’impegno ed il pagamento delle spese dello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e trasporti per l'anno finanziario 2020, come risultanti dalla Tabella 10 e reca altresì diverse disposizioni relative al personale e alle spese del Corpo delle Capitanerie di porto.

In particolare l’art. 111 prevede:

§  il numero massimo degli ufficiali ausiliari del Corpo delle Capitanerie di porto come forza media nel 2020 (251 ufficiali in ferma prefissata o in rafferma e 35 ufficiali piloti di complemento) (comma 2);

§  il numero massimo degli allievi del Corpo delle capitanerie di porto presso l'Accademia navale e le Scuole sottufficiali della Marina militare, per l'anno 2020 (136 unità) (comma 3);

§  il rinvio all’elenco n. 1 annesso allo stato di previsione del MIT per le spese per le quali possono effettuarsi, per il 2020, i prelevamenti dal fondo a disposizione iscritto nel programma «Sicurezza e controllo nei mari, nei porti e sulle coste» (comma 4);

§  la possibilità di versare in conto corrente postale da parte dei funzionari delegati i fondi di qualsiasi provenienza, ai sensi del regolamento per i servizi di cassa e contabilità delle Capitanerie (comma 5) e l’applicazione delle disposizioni in vigore presso il Ministero della difesa, in quanto compatibili, alla gestione dei fondi di pertinenza delle Capitanerie di porto (comma 6);

§  l’autorizzazione al Ragioniere Generale dello Stato a riassegnare, allo stato di previsione del MIT, quota parte delle entrate versate al bilancio dello Stato derivanti dai corrispettivi di concessione offerti in sede di gara per il riaffidamento delle concessioni autostradali nella misura necessaria alla definizione delle eventuali pendenze con i concessionari uscenti (comma 7).

 

Le spese del Ministero per gli anni 2020-2022

 

Il ddl di bilancio 2020-2022 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT), spese finali, in termini di competenza, pari a 15.576,57 milioni di euro nel 2020, a 11.834 milioni di euro per il 2021 e 12.139,2 milioni di euro per il 2022.

Rispetto alla legge di bilancio 2019, il disegno di legge di bilancio 2020-2022 espone per il MIT, nel triennio di riferimento, un andamento della spesa crescente nel 2020 rispetto al 2019, decrescente nel 2021 e poi in lieve aumento nel 2022, come evidenziato in tabella.

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2019

Previsioni

Ddl di bilancio 2020

Diff.
bil 2020-
BIL 2019

Ddl di bilancio 2021

Ddl di bilancio 2022

Spese correnti

7.051,9

6.884,6

-167,2

6.810,8

6.898,0

Spese in c/capitale

4.959,4

8.691,9

+3.732,5

5.023,1

5.241,1

SPESE FINALI

12.011,3

15.576,5

+3.565,3

11.834,0

12.139,2

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

1,9%

2,3%

 

1,7%

1,8%

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2020, il disegno di legge di bilancio espone spese finali in aumento rispetto al 2019, in termini assoluti, in misura pari a +3.565,3 mln €  milioni di euro (+29,6 %).

Gli stanziamenti di spesa del MIT autorizzati dal disegno di legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell’anno 2020 in misura pari al 2,3% della spesa finale del bilancio statale, aumentando in termini percentuali rispetto al 2019. Negli anni successivi si prevede una diminuzione per il 2021 (1,7%) e nell’anno 2022 (1,8%).

Nella tabella successiva è riportata l’analisi delle spese finali del Ministero delle Infrastrutture e trasporti rispetto al totale del Bilancio dello Stato

- Analisi delle spese finali del Ministero delle infrastrutture e trasporti

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2019

2020

 

Assestato

BLV

Sez. II

Effetti Sez. I

bilancio integrato AS 1586

 

di cui: Rimodul.

Rifinanz.
Definanz.
Riprogr.

DDL bilancio Sez. II
AS 1586

Infrastrutture  e trasporti

         12.319

         15.915

-39

-450

         15.464

              112

                                          15.577

Spese correnti

7.066

6.937

              -  

-52

6.885

-  

6.885

Spese in c/capitale

5.254

8.977

- 39

-398

8.580

112

8.692

SPESE FINALI BILANCIO DELLO STATO

      637.323

      657.403

-144

       1.472

      658.875

           3.179

                                       662.054

Spese correnti

587.591

604.201

-15

     2.512

606.713

-378

606.335

Spese in c/capitale

49.732

53.203

-129

-1.040

52.162

3.556

55.719

 

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2020 per Missioni/Programmi

Lo stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e trasporti (Tabella 10) espone, come detto,nel BLV legislazione vigente integrato, una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2020 di 15.576,5 milioni di euro. La spesa complessiva del Ministero delle infrastrutture e trasporti è allocata su 5 missioni e 14 programmi. La gran parte della spesa complessiva del Ministero è allocata su 2 sole missioni, la n. 13 “Diritto alla mobilità” e la n. 14 “Infrastrutture pubbliche e logistica”, ove è concentrato storicamente oltre il 90% della spesa finale complessiva del Ministero, il 93,6% circa nel DBL integrato 2020.

La tabella successiva espone le previsioni di bilancio integrate per il 2020 per ciascuna missione/programma di spesa del Ministero, a raffronto con i dati dell’esercizio 2019. La tabella evidenzia altresì le modifiche che il ddl di bilancio apporta alla legislazione vigente 2020, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

Gli interventi di rifinanziamento/definanziamento della Sezione II sono evidenziati nell’apposito allegato allo stato di previsione del Ministero.

 

Ministero delle infrastrutture e trasporti- Spesa per Missioni/Programmi

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI


 

Missione/Programma

2019

2020

Legge di Bilancio

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1-2

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

1

Infrastrutture pubbliche e logistica (14)

2.979,3

6.606,4

-25,0

-222,4

6.359,0

50,0

6.409,0

1.1

Sistemi stradali, autostradali ed intermodali  (14.11)

1.142,0

4.779,4

-25,0

-201,4

4.553,0

50,0

4.603,0

1.2

Sistemi idrici, idraulici ed elettrici  (14.5)

169,0

191,7

-

-0,3

191,4

-

191,4

1.3

Sicurezza, vigilanza e regolamentazione in materia di opere pubbliche e delle costruzioni  (14.9)

7,6

6,5

-

-

6,5

-

6,5

1.4

Opere strategiche, edilizia statale ed interventi speciali e per pubbliche calamità (14.10)

1.660,5

1.628,8

-

-20,7

1.608,0

-

1.608,0

2

Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto  (13)

8.191.9

8.216,1

-

-87.5

8.128,6

50

8.178,6

2.1

Sviluppo e sicurezza mobilità stradale  (13.1)

283,5

256,7

-

-5

251,7

-

251,7

2.2

Sviluppo e sicurezza trasporto aereo (13.4)

79,9

78,9

-

-5

73,9

-

73,9

2.3

Autotrasporto ed intermodalità(13.2)

370,8

340,9

-

-6

334,9

-

334,9

2.4

Sistemi ferroviari, sviluppo e sicurezza del trasporto ferroviario (13.5)

566,6

876,3

-

-4

872,3

-

872,3

2.5

Sviluppo e sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo e per vie d'acqua interne (13.9)

710,8

557,4

-

-15

542,4

-

542,4

2.6

Sviluppo e sicurezza mobilità locale (13.6)

6.180,0

6.105.7

-

-52,4

6.053,2

50

6.103,2

3

Casa e assetto urbanistico (19)

195,8

156,2

-

-48,8

107,4

12,2

119,6

3.1

Politiche abitative, urbane e territoriali  (19.2)

195,8

156,2

-

-48,8

107,4

12,2

119,6

4

Ordine pubblico e sicurezza (7)

755,5

811,2

-14,3

-5

791,8

 

791,8

4.1

Sicurezza e controllo nei mari, nei porti e sulle coste  (7.7)

755,5

811,2

-14,3

-5

791,8

-

791,8

5

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

90,0

163,8

-

-86,3

77,5

-

77,5

5.1

Indirizzo politico (32.2)

26,9

101,1

-

-86,3

-14,8

-

-14,8

5.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

63,0

62,6

-

-

62,6

 

62,6

Nella prima colonna è riportata la numerazione che la Missione/programma di spesa assume nello stato di previsione del MIT in cui è iscritto. Tra parentesi, invece, è riportata la numerazione generale.

Le missioni 14 “Infrastrutture pubbliche e logistica” e
19 “Casa e assetto urbanistico”

Relativamente alla missione 14 “Infrastrutture pubbliche e logistica”, è presente una riduzione per circa 197,4 milioni di euro rispetto al dato a legislazione vigente, dovuta, principalmente, agli effetti determinati dalla sezione II, relativamente, al programma 14.10 (Opere strategiche, edilizia statale ed interventi speciali e per pubbliche calamita), principalmente imputabile ad un definanziamento di 18,8 milioni di euro per l’edilizia ospedaliera (capitolo 7606), e al programma 14.11 (Sistemi stradali, autostradali ed intermodali):

§  per la riprogrammazione di risorse pari a 200 milioni di euro del Fondo investimenti ANAS (capitolo 7002, tali risorse assegnate per il 2020 vengono spostate agli anni 2021 e 2022);

§  per la rimodulazione di 25 milioni di euro per la mobilità ciclabile (ciclovie turistiche e sicurezza piste ciclabili cittadine, capitolo 7582, tali risorse sono spostate dal 2020 al 2021);

§  e nella sezione I, per il finanziamento dei programmi straordinari di manutenzione della rete viaria di province e città metropolitane previsti dall’art. 8, comma 26, lett. a) del presente disegno di legge (capitolo 7574, 50 milioni di euro per il 2020).

 

La missione 19 “Casa e assetto urbanistico” presenta variazioni in diminuzione per circa 36,6 milioni rispetto al bilancio a legislazione vigente, dovute principalmente per gli effetti operati nella sezione II, nell’ambito del programma 19.2 “Politiche abitative, urbane e territoriali”, relativamente ai definanziamenti del fondo investimenti per l'abitare per circa 31 milioni di euro per il 2020 (capitolo 7444) e del programma di recupero e razionalizzazione degli immobili e alloggi di edilizia residenziale pubblica per circa 8,7 milioni per il 2020 (capitolo 7442), e nella sezione I per il finanziamento del programma innovativo nazionale per la qualità dell'abitare per 12,2 milioni di euro per il 2020 previsti dall’art. 53 del presente disegno di legge (capitolo 7447).

 

La missione 13 “Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto"

La missione 13 "Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto" si articola in 7 programmi, dei quali 6 sono affidati al Ministero delle infrastrutture e trasporti ed uno, il programma 13.8 "Sostegno allo sviluppo del trasporto", è contenuto nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (Tabella 2, a cui si rinvia), che contiene una quota rilevante di stanziamenti, relativi principalmente ai Contratti di programma e di servizio per il trasporto ferroviario.

Complessivamente la missione 13 (MIT+MEF) vede uno stanziamento di BLV integrato 2020 di 14.631,8 mln €, di 13.558,6 mln per il 2021 e di 12.816 per il 2022.

 

La missione 13 “Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto”, relativa al solo Ministero delle infrastrutture e trasporti (articolata in 6 programmi di spesa) presenta uno stanziamento complessivo per il 2020 a legislazione vigente di 8.216,1 milioni di euro, in leggero aumento  rispetto alla legge di Bilancio 2019 che recava uno stanziamento di 8.191,9 milioni € circa, divenuto poi 8.182,1 milioni € nelle previsioni assestate 2019.

 

Lo stanziamento viene diminuito di -87,5 milioni con i definanziamenti operati in sezione II ed aumentato di 50 mln €, con le variazioni della Sezione I, come evidenziato nella tabella precedente, arrivando cosi ad una previsione di spesa nel bilancio integrato di 8.178.6 milioni € per il 2020.

 

In Sezione I è operato un rifinanziamento per  +50 mln € per il 2020 (che diventano +80 mln € per il 2021 e +150 mln € per il 2022) sul programma 13.6 (Sviluppo e sicurezza della mobilità locale), per gli interventi a favore delle linee metropolitane, in particolare sul cap. 7424 relativo alla metropolitana di Torino.

I definanziamenti e le riprogrammazioni di spesa sui singoli programmi sono in dettaglio i seguenti:

§  sul programma 13.6Sviluppo e sicurezza della mobilità locale”, si ha una riduzione complessiva di 52, 4 mln per il 2020, di 23,1 mln per il 2021 e di 28 mln per il 2022, che risulta dalla seguente combinazione di definanziamenti e riprogrammazioni:

-     una riduzione per complessivi 50,4 mln € nel 2020, 21 mln nel 2021 e 25,5 mln nel 2022 relativa agli interventi per le metropolitane sul cap. 7400, che deriva principalmente da una riprogrammazione delle risorse che sposta 50 mln € dal 2021, trasferendoli al 2022 per 25 mln € (tale trasferimento riguarda però, oltre al cap. 7400, anche i capitoli 7150 e 7248) e al 2023 per altri 25 mln € (sul piano gestionale 3 a valere sul Fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese come indicato nella Relazione tecnica alla Sezione II), nonché dai definanziamenti operati sullo stesso capitolo 7400 a valere sia sul Fondo da ripartire istituito presso il MEF dalla legge di bilancio 2019 (per 2,49 mln  nel 2020, 13,1 mln  nel 2021 e 53 mln  nel 2022), che sul Fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese di cui all'articolo 1, comma 1072, della legge 27 dicembre 2017, n. 205 (per -10 mln € per il 2021), nonchè sul capitolo 7150 (ammodernamento tecnologico) per -1,2 mln nel 2020, –0,8 mln nel 2021 e 0,3 mln nel 2022);

-     un definanziamento del Fondo per l’acquisto di mezzi del TPL locale e regionale (cap. 7248), per 0,8 mln per il 2020, 1,2 mln per il 2021 e 2,2 mln per il 2022;

§  -4 mln € per il solo 2020 sul programma 13.5 Sistemi ferroviari, sviluppo e sicurezza del trasporto ferroviario” così distribuito:

-       una riduzione di 3 mln € sul cap. 7290 relativo alle spese compensazione oneri per l’Autostrada ferroviaria Alpina, in particolare il Frejus;

-       una riduzione di 1 mln € sul cap. 1227 relativo alle somme da assegnare all'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (ANSFISA);

§  -15 mln € per il 2020 (che diventano – 27 mln per il 2021 e -17 mln per il 2022) sul programma 13.9Sviluppo e sicurezza della navigazione”così distribuiti:

-       la riduzione per complessivi 15 mln nel 2020, 27 mln nel 2021 e 1 mln nel 2022, è relativa alle infrastrutture portuali e riguarda sia il Fondo per il finanziamento degli interventi di adeguamento dei porti (sul cap. 7264 per 10 mln € triennali), che le spese sul cap. 7600 (- 5 milioni triennali) relative allo stanziamento della legge di Stabilità 2015 (per la competitività dei porti italiani e l'efficienza del trasferimento ferroviario e modale all'interno dei sistemi portuali), nonché il Fondo per le infrastrutture portuali (cap. 7258), sul quale si ha per il 2021 una riduzione di 10 mln € (a valere sul piano gestionale 2 relativo alla ripartizione del fondo investimenti di cui all'articolo 1, comma 140 della legge n.232 del 2016) e di -1,03 mln € sul piano gestionale 4 (a valere sul Fondo da ripartire istituito dalla legge di bilancio 2019);

-       - 1 mln €  nel 2021 e nel 2022. riguarda lo sviluppo e la sicurezza della navigazione nelle acque interne, in particolare il sistema idroviario padano-veneto, ed è relativo al cap. 7700;

§  -5 mln € per il triennio sul programma 13.4 relativo al trasporto aereo, per minori somme da attribuire all’ENAC sul cap. 1923;

§  -5 mln €, per il 2020 e una riduzione di 3 mln e per ciascuno degli anni 2021 e 2022 sul Programma 13.1 Sviluppo e sicurezza della mobilità stradale, relativamente alla regolamentazione della circolazione stradale e servizi di motorizzazione, in particolare sul cap. 1235 (attrezzature tecniche per i servizi del dipartimento dei trasporti terrestri) per -3 mln per ciascun anno e per -2 mln per il solo 2020 sul cap. 1296 (procedimento centralizzato di conferma di validità della patente di guida);

§  - 6 mln € circa per il 2020 e -1,6 mln per il 2021 sul programma 13.2 relativamente ai Sistemi e servizi di trasporto intermodale, in particolare sul cap. 7309 (spese da destinare alla prosecuzione degli interventi volti all'utilizzo di modalità di trasporto alternative al trasporto stradale e all'ottimizzazione della catena logistica) per le imprese private di autotrasporto. In proposito si evidenzia che in Sezione II è disposto un rifinanziamento per 12,9 mln € sul cap. 7309 (programma 4), in base a quanto disposto dall’art. 53, co. 1, del D.L 124/2019, per gli investimenti da parte delle imprese di autotrasporto, destinate al rinnovo del parco veicolare delle imprese attive sul territorio italiano che siano iscritte al Registro elettronico nazionale e all’Albo nazionale degli autotrasportatori (il finanziamento è previsto per 12,9 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020). Tale rifinanziamento è però compensato, per il 2020, da un definanziamento di pari importo, operato sul programma 2 dello stesso capitolo 7309.

Si ricorda anche un definanziamento di 0,5 mln e per il 2020 e di 10 mln € circa per il 2021, sul cap 7582/3 relativo al fondo per la progettazione e la realizzazione di ciclovie turistiche, che si trova nel programma 14.11 del MIT. Su tale capitolo viene anche effettuata una rimodulazione compensativa per 25 mln e spostati dal 2020 al 2021. Lo stanziamento del DLB integrato su tale capitolo risulta peranto di 38 mln € per il 2020, di 125, 8 mln per il 2021 e di 60 mln per il 2022.

Si ricorda infine che per gli anni successivi al triennio 2020-2022, la Relazione Tecnica alla Sezione II riporta i seguenti rifinanziamenti:

+70 mln € per il Trasporto rapido di massa a decorrere dal 2023 e fino al 2024;

+ 10 mln € per le Ciclovie nell’anno 2024;

+ 10 mln sul Fondo per la portualità per l’anno 2023.

 

Il programma 7.7 "Sicurezza e controllo nei mari, nei porti e sulle coste” (missione 7)

Della missione 7 "Ordine pubblico e sicurezza", fa parte il programma 7.7 "Sicurezza e controllo nei mari, nei porti e sulle coste" affidato alle Capitanerie di porto, che reca uno stanziamento per il 2020 nel BLV di 811,2 mln €, in aumento rispetto allo stanziamento di Bilancio 2019, che era pari a 759,9 mln €.

In Sezione II il programma viene definanziato per complessivi 5 mln € nel 2020, per 4,3 mln nel 2021 e per 2,2 mln nel 2022.

Una parte dei definanziamenti riguardano l’azione “controllo e vigilanza a tutela delle coste, del mare e delle sue risorse” ed in particolare i seguenti capitoli di spesa:

§  il cap. 2176/2 (spese per mezzi operativi e strumentali) viene definanziato per 1 mln € per il 2020 ed il 2021;

§  il cap. 7835/2 (Manutenzione straordinaria immobili) viene definanziato per 1 mln € per il 2020 ed il 2021 a valere sulla ripartizione fondo investimenti art. 1, co. 140 legge n. 232 del 2016;

§  il cap. 7861 (spese per attrezzature tecniche - materiali ed infrastrutture occorrenti per i servizi tecnici e per il servizio di sicurezza dei porti e per le caserme) viene definanziato per 1 mln € nel 2020.

Viene inoltre disposto il definanziamento di 2 mln € per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022, nell’ambito dell’azione “Potenziamento relativo alla componente aeronavale e dei sistemi di telecomunicazione del Corpo delle Capitanerie di porto”, del cap. 7853 (sviluppo della componente aeronavale e dei sistemi di comunicazione del corpo delle capitanerie di porto - guardia costiera).

Viene poi disposta una rimodulazione compensativa per -14,3 mln che vengono spostati dal 2020 ai successivi anni (4,3 mln al 2021 e 10 mln al 2022).

Nel BLV integrato, comprensivo degli interventi delle sezioni I e II, lo stanziamento del programma 7.7 è pertanto  pari a 791,8 mln € per il 2020. Per il 2021 lo stanziamento è di 803 mln € circa e per il 2022 di 806,5 mln €.


 

Ministero della Difesa
(Tabella 11)

 

 

L’articolo 112 del disegno legge di bilancio autorizza, al comma 1, l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero della Difesa, per l'anno finanziario 2020, in conformità all'annesso stato di previsione (Tabella n. 11).

L'articolo reca inoltre disposizioni di natura meramente contabile, volte a regolare modalità di gestione ovvero determinazioni quantitative che le leggi vigenti rinviano alla legge di bilancio annuale.

In particolare, i commi da 2 a 5, stabiliscono, rispettivamente, per l’anno 2020: il numero massimo degli ufficiali ausiliari da mantenere in servizio come forza media per l'anno 2020; la consistenza organica degli allievi ufficiali delle Forze amate, compresa l'Arma dei carabinieri, degli allievi delle scuole sottoufficiali delle Forze armate, esclusa l'Arma dei carabinieri, e, infine, degli allievi delle scuole militari.

Il comma 6, consente di applicare alle spese per infrastrutture multinazionali della NATO, sostenute a carico di taluni programmi della missione «Difesa e sicurezza del territorio» dello stato di previsione del Ministero della difesa, per l’anno finanziario 2020, le direttive NATO in materia di procedure di negoziazione in materia di affidamento dei lavori.

Il comma 7 rinvia agli elenchi n. 1 e n. 2 allegati allo stato di previsione del Ministero della difesa per l’individuazione delle spese per le quali si possono effettuare, per l’anno finanziario 2020, i prelevamenti dai fondi a disposizione relativi alle tre Forze armate e all’Arma dei carabinieri, ai sensi dell’articolo 613 del codice di cui al decreto legislativo 66/2010.

Il comma 8 prevede la riassegnazione ai pertinenti programmi dello stato di previsione del Ministero della difesa delle somme versate all'entrata del bilancio dello Stato dal CONI e destinate alle attività sportive del personale militare e civile della difesa.

Il comma 9 autorizza il Ministro dell'economia e delle finanze a provvedere alla riassegnazione ai pertinenti capitoli del programma «Approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e sicurezza» delle somme versate all'entrata del bilancio dello Stato dalla Banca d'Italia per i servizi di vigilanza e custodia resi dal personale dell'Arma stessa.

Infine, il comma 10 autorizza il Ministero della Difesa, sentito il Ministero dell’economia e delle finanze a ripartire, con propri decreti, le somme iscritte per l’anno 2020 da destinare alle associazioni combattentistiche.

 

Le spese del Ministero per gli anni 2020-2022

Il ddl di bilancio 2020-2022 (A.S. 1586) autorizza, per lo stato di previsione del Ministero della difesa, spese finali, in termini di competenza, pari a 22.969,7 milioni di euro nel 2020 (21.432,1 milioni di euro erano nel 2019), a 23.036,6 per il 2021 e 22.951,4 per il 2022, come si evince dalla tabella che segue.

 

  Spese finali del Ministero della difesa nel ddl di bilancio per il triennio 2020-2022

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2019

Previsioni

Ddl di bilancio 2020

Diff.
bil 2020/
BIL 2019

Ddl di bilancio 2021

Ddl di bilancio 2022

Spese correnti

19.401,3

19.905,0

503,7

19.592,3

19.323,2

Spese in c/capitale

2.030,9

3.064,8

1.033,9

3.444,3

3.628,2

SPESE FINALI

21.432,2

22.969,8

1.537,6

23.036,6

22.951,4

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

3,36%

3,47%

 

3,47%

3,47%

[Fonte: elaborazione dati ddl di bilancio 2020-2022- Tab 11] - eventuali discrepanze derivano dagli arrotondamenti

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a 23.296,8 milioni di euro nel 2020, a 22.779,2 milioni di euro nel 2021 e a 23.016,4 milioni di euro nel 2022.

Rispetto alla legge di bilancio 2019, il disegno di legge di bilancio 2020-2022 espone dunque per il Ministero della difesa, nel triennio di riferimento, un andamento della spesa in crescita.

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2020, il disegno di legge di bilancio espone, infatti, spese finali in aumento rispetto al 2019, in termini assoluti, in misura pari a 1.537,6 milioni di euro.

Tale differenza positiva deriva dagli effetti congiunti di un aumento delle spese di parte corrente pari a 503,7 milioni di euro e di quelle di parte capitale pari a 1.033,9 milioni di euro.

In relazione alla spesa finale del bilancio statale, gli stanziamenti di spesa del Ministero della difesa autorizzati dal disegno di legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell’anno 2020, in misura pari al 3,47% della spesa finale del bilancio statale, in leggero aumento rispetto al 2019 (3,36%).

Si ricorda che le spese totali dello Stato ammontano a 662.054 milioni di euro per il 2020 e 663.774 milioni di euro per il 2021 e 660.698 per il 2022.

Le spese per l’anno 2020

Lo stato di previsione del Ministero della difesa (Tabella 11) espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2020 di 22.995,3 milioni di euro.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2020, attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio, determina complessivamente una diminuzione delle spese finali di 25 milioni di euro, imputabili sia alla spesa corrente sia alla spesa in conto capitale, come evidenziato nella tabella che segue:

 

Spese finali del Ministero della difesa- anno 2020

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2019

2020

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

19.401.3

19.963,0

19.791,8

-54,0

19.737,8

167,0

19.904,9

Spese in c/capitale

2.030,9

2.105,4

3.203,4

-138,5

3.064,8

 

3.064,8

SPESE FINALI

21.432,2

22.068,4

22.995,3

-192,5

22.802,6

167,0

22.969,7

[Fonte: elaborazione dati ddl di bilancio 2019-2021- Tab 11]

* La colonna BLV è tratta dal Ddl di bilancio e rappresenta la legislazione vigente nel periodo precedente all’entrata in vigore della manovra in esame.

- eventuali discrepanze derivano dagli arrotondamenti

 

In particolare, gli effetti finanziari complessivi ascrivibili alla Sezione II determinano un decremento della spesa pari a 192,5 milioni di euro, sia dal lato della spesa in conto capitale sia dal lato della spesa corrente.

Le misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I determinano nel complesso un effetto positivo di 167 milioni di euro imputabile alle spese correnti.

 

Al riguardo si ricorda che l’articolo 16 del ddl di bilancio per l’anno 2020 quantifica in 147,50 milioni di euro la spesa per il personale delle Forze Armate utilizzato nell’operazione “Strade sicure” (comma 74 dell’articolo 24 del decreto legge n. 78 del 2009).

Inoltre l’articolo 14 destina risorse aggiuntive per compensi del lavoro straordinario del personale dell’Arma dei Carabinieri, nel più generale stanziamento per gli straordinari delle Forze di polizia, pari a 48 milioni di euro, a decorrere dal 2020.

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2020 per Missioni/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2020 per ciascuna missione/programma di spesa del Ministero della Difesa a raffronto con i dati dell’esercizio 2019.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che il ddl di bilancio apporta alla legislazione vigente 2020, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

 

Spese finali per ciascuna missione/programma del Ministero della difesa- anno 2020

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELLA DIFESA


 

Missione/Programma

2019

2020

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

1

Difesa e sicurezza del territorio (5)

19.764,3

20.489,4

21.248,5

-3,4

-117,1

   21.127,9

166,1

21.294,0

1.1

Approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e la sicurezza (5.1)

6.414,2

6.671,9

6.573,0

 

-8,0

6.565,0

18,7

6.583,7

1.2

Approntamento e impiego delle forze terrestri (5.2)

5..300,0

5.474,2

5.335,0

 

 

5.335,0

98,0

5.433,0

1.3

Approntamento e impiego delle forze marittime (5.3)

2.112,2

2.156,6

2.130,5

 

 

2.130,5

0,7

2.131,2

1.4

Approntamento e impiego delle forze aeree (5.4)

2.716,1

2.826,7

2.783,6

 

 

2.783,6

2,1

2.785,8

1.5

Pianificazione generale delle Forze Armate e approvvigionamenti militari (5.6)

3.221,7

3.359,9

4.426,3

-3,4

-109,1

4.313,7

46,4

4.360,1

2

Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente (18)

467,2

490,6

468,7

 

 

468,7

0,9

469,7

2.1

Approntamento e impiego Carabinieri per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare (18.17)

467,2

490,6

468,7

 

 

468,7

0,9

469,7

3

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

1.200,6

1.088,3

1.278,0

 

-72,0

1.206,0

 

1.206,0

3.1

Indirizzo politico (32.2)

62,2

47,3

78,4

 

-52,0

26,4

 

26,4

3.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

677,6

583,6

738,6

 

-21,0

717,6

 

717,6

3.3

Interventi non direttamente connessi con l’operatività dello Strumento Militare (32.6)

460,6

457,3

460,8

 

1,0

461,8

 

461,8

 

SPESE FINALI MINISTERO

21.432,2

22.068,4

22.995,3

-3,4

-189,1

22.802,6

167,0

22.969,7

- tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

- eventuali discrepanze derivano dagli arrotondamenti

 

La spesa complessiva del Ministero è allocata su 3 missioni, e 9 programmi.  La missione principale è “Difesa e sicurezza del territorio”(5), che rappresenta circa il 92,7% del valore della spesa finale complessiva del Ministero medesimo ed è pari a 21.294 milioni di euro.

 

Nello specifico la missione 5: Difesa e sicurezza del territorio, è articolata nei

seguenti Programmi:

§  Programma 1: approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e la sicurezza;

§  Programma 2: approntamento e impiego delle Forze terrestri;

§  Programma 3: approntamento e impiego delle Forze navali;

§  Programma 4: approntamento ed impiego delle Forze aeree;

§  Programma 6: pianificazione generale delle Forze Armate e approvvigionamenti militari.

I primi quattro programmi comprendono il complesso delle attività di addestramento, mantenimento in efficienza operativa, e impiego operativo delle rispettive forze militari. Mentre il programma 5.6 ricomprende le attività dello Stato Maggiore Difesa e degli organismi dell'area di vertice per la definizione, in coerenza con gli indirizzi di politica governativa e con le deliberazioni del Parlamento, della pianificazione generale dello strumento militare e del suo impiego operativo; attuazione delle direttive impartite dal Ministro in materia di alta amministrazione, funzionamento dell'area tecnico-amministrativa della Difesa, promozione e coordinamento della ricerca tecnologica collegata ai materiali d'armamento, approvvigionamento dei mezzi, materiali e sistemi d'arma per le Forze Armate e supporto all'industria italiana della difesa; Sostegno agli organismi internazionali in materia di politica militare.

Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (21.248,5 milioni di euro), tale missione registra un aumento delle spese pari a 45,6 milioni di euro, dovute in parte ad effetti della sezione I (+166,1 milioni di euro) ed in parte a quelli di sezione II (-120,5 milioni di euro).

 

All’interno della Missione considerata, tutti i programmi subiscono un aumento ad eccezione del programma “Pianificazione generale delle Forze armate e approvvigionamenti militari”, che registra un decremento di 66,1 milioni di euro.

Il programma che subisce un incremento maggiore è quello “Approntamento e impiego delle forze terrestri” (+98,0 milioni di euro dovuto ad effetti derivanti interamente dalla sezione I).

 

Con riferimento al programma Approntamento e impiego delle forze terrestri”, l’incremento di 98,0 milioni di euro, derivante dagli effetti della sezione I, è allocato quasi interamente nel Cap 4191” Competenze fisse ed accessorie al personale militare al netto dell'imposta regionale sulle attività produttive” per un importo pari a 94,1 milioni di euro. Tale incremento è riferito in parte alle “Indennità onnicomprensiva e altre indennità accessorie dovuta al personale delle forze armate impegnato nei servizi di vigilanza fissa ad obiettivi sensibili di perlustrazione e pattugliamento comprensive degli oneri fiscali e contributivi a carico del lavoratore” per circa 82,9 milioni di euro, e in parte a “Contributi previdenziali ed assistenziali a carico dell'amministrazione relativi alle competenze accessorie” per circa 11,1 milioni di euro.

 

La seconda missione “Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente”(18), rispetto alla dotazione a legislazione vigente pari a 469,6 milioni di euro, registra un aumento di circa un milione di euro.

 

Si ricorda che a partire dal 2017, il Ministero della difesa ha acquisito, nell'ambito della missione 18 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", il nuovo programma 18.17 "Approntamento e impiego Carabinieri per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare" appositamente istituito a seguito dell'assorbimento del Corpo forestale dello Stato (ex Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali) nell'Arma dei Carabinieri, ai sensi del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177. Tale programma raccoglie la quasi totalità delle risorse finanziarie che nel 2016 erano gestite dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali per il pagamento degli stipendi al personale e delle spese di funzionamento del Corpo forestale dello Stato.

 

La missione “Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche”(32), rispetto alla dotazione a legislazione vigente pari a 1.206 milioni di euro, registra un decremento delle spese pari a circa 72 milioni di euro, dovuto rispettivamente a definanziamenti, operati nella sezione II, dei Seguenti Fondi:

§  Fondi da ripartire alimentati dal riaccertamento dei residui passivi perenti (-52 milioni di euro);

§  Fondo destinato al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici (-18 milioni di euro):

§  Fondo da ripartire per spese concernenti i consumi intermedi (-3 milioni di euro).

 

Per quanto concerne la missione 32 “Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche”, rientrano in questa missione i seguenti tre programmi

Il programma 32.2 attiene alla programmazione e al coordinamento generale dell'attività dell'Amministrazione, produzione e diffusione di informazioni generali, predisposizione della legislazione sulle politiche di settore su cui ha competenza il Ministero (attività di diretta collaborazione all'opera del Ministro). Valutazione e controllo strategico ed emanazione degli atti di indirizzo.

Il programma 32.3 attiene allo svolgimento di attività strumentali a supporto delle Amministrazioni per garantirne il funzionamento generale (gestione del personale, affari generali, gestione della contabilità, attività di informazione e di comunicazione...).

Infine il programma 32.6 tratta di attività esterne, regolate da leggi o decreti non direttamente collegate con i compiti di difesa militare e inerenti ad esigenze orientate a servizi di pubblica utilità quali, ad esempio: rifornimento idrico delle isole minori, attività a favore dell'Aviazione civile, meteorologia, trasporto aereo civile di Stato e per il soccorso di malati e traumatizzati gravi, erogazione pensioni di invalidità civile e gestione dei relativi aspetti amministrativi, spese per le pensioni provvisorie riguardanti la corresponsione del trattamento provvisorio di quiescenza al personale militare nella posizione di ausiliaria, erogazione di sussidi ai familiari di militari deceduti in servizio e gestione dei relativi aspetti amministrativi, contributi ad enti ed associazioni, spese per la magistratura militare, onorificenze, onoranze ai caduti, Ordinariato militare e Ufficio Centrale per le Ispezioni Amministrative (ISPEDIFE).


Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
(Tabella n. 12)

 

 

L'articolo 113 del disegno di legge di bilancio approva lo stato di previsione della spesa del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Tabella n. 12) e prevede altre norme formali aventi carattere gestionale, riprodotte annualmente.

Il comma 1 autorizza l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (MIPAAF) per l'anno 2020.

Il comma 2 detta disposizioni per la modifica della ripartizione delle risorse tra i vari settori d'intervento del Programma nazionale della pesca e dell'acquacoltura.

Il comma 3 prevede norme per la ripartizione, tra i competenti capitoli del MIPAAF, del fondo destinato alle seguenti finalità: a) funzionamento del comitato tecnico faunistico - venatorio nazionale; b) partecipazione italiana al Consiglio internazionale della caccia e della conservazione della selvaggina; c) dotazione delle associazioni venatorie nazionali riconosciute.

Il comma 4 reca disposizioni sulle variazioni compensative di bilancio, in termini di competenza e di cassa, in ordine alla soppressione e riorganizzazione di taluni enti vigilati dal MIPAAF.

Il comma 5 prevede la ripartizione, tra i pertinenti programmi dello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentarie forestali, delle somme iscritte, in termini di residui, di competenza e di cassa, nel capitolo 7810, denominato "Somme da ripartire per assicurare la continuità degli interventi pubblici nel settore agricolo e forestale".

Il comma 6, infine, autorizza il Ragioniere generale dello Stato alla riassegnazione, ai pertinenti programmi dello stato di previsione del MIPAAF, delle somme versate all'entrata del bilancio dello Stato da amministrazioni ed enti pubblici in virtù di accordi di programma, convenzioni ed intese per il raggiungimento di finalità comuni in materia di telelavoro e altre forme di lavoro a distanza.

Il ritrasferimento delle funzioni in materia di turismo dal dicastero agricolo a quello culturale

L’art.1 del decreto-legge 12 luglio 2018, n. 86 (legge n. 97 del 2018) – come noto - aveva trasferito le funzioni in materia di turismo dal Ministero dei beni e delle attività culturali (e del turismo) al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, che - da allora - aveva assunto la denominazione di Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo (MIPAAFT). Con decorrenza 1° gennaio 2019, al MIPAAFT erano state altresì trasferite le risorse umane, strumentali e finanziarie, compresa la gestione dei residui, della Direzione generale turismo dell’ex MIBACT, nonché quelle comunque destinate all'esercizio delle funzioni oggetto del trasferimento.

A decorrere, quindi, dall’esercizio finanziario 2019 lo stato di previsione del MIPAAFT (tabella 12) era stato ampliato, con l’inserimento della Missione 31 Turismo e del programma 31.1 Sviluppo e competitività del turismo, appartenenti, fino all’esercizio finanziario 2018, allo stato di previsione del dicastero culturale (tabella 13).

Il suddetto programma 31.1 della Missione Turismo, prevede per l’anno 2019 (nello stato di previsione del dicastero agricolo) - secondo la ripartizione in capitoli del bilancio dell’anno in corso - 44,3 milioni di euro in conto competenza, dei quali una gran parte (31,3 milioni di euro) destinati all’ENIT – Agenzia nazionale del turismo (cap. 6820), ente che l’art. 1, comma 14 del citato decreto-legge n. 86 del 2018 aveva posto sotto la vigilanza del (nuovo) Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo.

L’art. 1 del decreto-legge 21 settembre 2019, n. 104 (in corso di conversione da parte del Parlamento) ha ritrasferito al dicastero culturale – che ha assunto la denominazione di Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo - le funzioni in materia di turismo esercitate dal dicastero agricolo, che ha assunto nuovamente la denominazione Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Ha, inoltre, autorizzato il MIBAC(T) ad avvalersi, fino al 31 dicembre 2019 delle competenti strutture e dotazioni organiche del MIPAAF(T) per le funzioni in materia di turismo e ha, altresì, ritrasferito, a decorrere dal 1° gennaio 2020, dal dicastero agricolo a quello culturale, le relative risorse umane, strumentali e finanziarie (individuate dal DPCM 12 novembre 2018).

A decorrere, quindi, dall’esercizio finanziario 2020, la missione Turismo, con le relative risorse, transita nuovamente dallo stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali a quello del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.

Si evidenzia però che, nelle more della conversione del citato decreto-legge n. 104 del 2019, il disegno di legge di bilancio presentato al Senato presenta ancora – per il triennio 2020-2022 - la suddetta Missione Turismo, con le relative risorse, nello stato di previsione del dicastero agricolo. Il predetto stato di previsione contiene inoltre l’ulteriore missione 18 “Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente” (non presente nella legge di bilancio 2019), con il nuovo programma “Tutela e valorizzazione turistica dei territori rurali, montali e forestali” (18.18), relativo agli stanziamenti concernenti il settore forestale (che fanno riferimento alla direzione generale foreste), destinati a rimanere in seno al dicastero agricolo. Secondo informazioni fornite dai competenti uffici della Ragioneria generale dello Stato, lo spostamento delle risorse destinate al turismo nello stato di previsione del dicastero culturale avverrà dopo la conversione in legge del suddetto decreto-legge n. 104 del 2019, e la relativa modifica sarà registrata nella nota di Nota di variazioni del disegno di legge di bilancio 2020, prima della sua approvazione definitiva; gli stanziamenti relativi al settore forestale – al momento allocati nella citata missione 18 – sono invece destinati a restare all’interno del dicastero agricolo, eventualmente con un loro ricollocamento nella missione Agricoltura (9), ove si trovavano in precedenza.

Le spese del Ministero per gli anni 2020-2022

Il ddl di bilancio 2020-2022 autorizza quindi - tenuto conto di quanto sopra riportato - per lo stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, spese finali, in termini di competenza, pari a 1146 milioni di euro nel 2020, a 1063,3 milioni di euro per il 2021 e 889,5 milioni di euro per il 2022, come si evince dalla tabella che segue (si segnala che 43,5 milioni di euro, per ciascun anno del triennio – che rappresentano gli stanziamenti della Missione Turismo - sono in realtà destinati a confluire nello stato di previsione del MIBACT).

 

Spese finali del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali nel ddl di bilancio per il triennio 2020-2022

                                                           (dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2019

Previsioni

Ddl di bilancio 2020

Diff.
bil 2020/
BIL 2019

Ddl di bilancio 2021

Ddl di bilancio 2022

Spese correnti

669

649,9

-19,1

632,6

652,9

Spese in c/capitale

284,1

496,1

212

430,7

236,6

SPESE FINALI

953,1

1146

192,9

1063,3

889,5

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

0,14

0,17

 

0,16

0,13

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a 1182,2 milioni di euro nel 2020, a 1070,9 milioni di euro nel 2021 e a 889,5 milioni di euro nel 2022.

Rispetto alla legge di bilancio 2019, il disegno di legge di bilancio 2020-2022 espone dunque per il MIPAAF, nel triennio di riferimento, un andamento della spesa crescente nell’anno 2020 e, poi, decrescente nel biennio 2021-2022.

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2020, il disegno di legge di bilancio espone dunque spese finali in aumento rispetto al 2019, in termini assoluti, in misura pari a 192,9 di euro (+ 20,2 per cento).

Tale differenza positiva deriva dagli effetti congiunti di una diminuzione delle spese di parte corrente pari a 19,1 milioni di euro e di un aumento delle spese di parte capitale pari a 212 milioni di euro (si tenga sempre presente che le risorse della Missione Turismo, pari a 43,5 milioni di euro - dei quali 43,3 milioni di parte corrente e 0,2 milioni in conto capitale - sono destinate ad essere attribuite al MIBACT, a decorrere dal 2020).

Gli stanziamenti di spesa del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali autorizzati dal disegno di legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell’anno 2020, in misura pari allo 0,17% della spesa finale del bilancio statale, contraendosi in termini percentuali per la restante parte del triennio di programmazione.

Le spese per l’anno 2020

Lo stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Tabella 12) espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2020 di 1142,9 milioni di euro.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2020 attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio determina, complessivamente, un aumento delle spese finali di 3,1 milioni di euro, determinato da un aumento di 17 milioni di euro di spesa in conto capitale e da una riduzione di 13,9 milioni di euro di spesa corrente, come evidenziato nella tabella che segue:

 

Spese finali del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali - anno 2020

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2019

2020

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

669

678,6

663,8

-13,5

650,3

-0,4

649,9

Spese in c/capitale

284,1

       310

479,1

         -53

426,1

    70

496,1

SPESE FINALI

953,1

988,7

1142,9

-66,5

1076,4

69,6

      1146

 

In particolare, gli effetti finanziari complessivi ascrivibili alla Sezione II determinano una diminuzione della spesa pari a 66,5 milioni di euro, sia dal lato della spesa in conto capitale sia da quello della spesa corrente: si tratta di definanziamenti operati dal disegno di legge ai sensi dell’art. 23, comma 3, lettera b) della legge di contabilità e finanza pubblica (legge n. 196 del 2009): quelli più rilevanti saranno illustrati, di seguito, in un’apposita tabella.

Le misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I determinano, nel complesso, un effetto positivo di 69,6 milioni di euro (-0,4 milioni di euro in spese correnti e +70 milioni di euro di spese in conto capitale).

Il DDL di bilancio integrato degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, dunque, stanziamenti per il Ministero pari a 1146 milioni per il 2020.

 

Il disegno di legge di bilancio integrato conferma per il 2020, rispetto alla legge di bilancio 2019, la prevalenza delle spese correnti, che assorbono il 56,7 per cento delle spese finali del Ministero (rispetto al 70,1 per cento della legge di bilancio 2019).

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2020 per Missioni/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2020 per ciascuna missione/programma di spesa del Ministero, a raffronto con i dati dell’esercizio 2019.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che il ddl di bilancio apporta alla legislazione vigente 2020, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

Si ricorda che gli interventi di rifinanziamento/definanziamento della Sezione II sono evidenziati nell’apposito allegato allo stato di previsione del MIPAAF.                                                       

 

 (dati di competenza, valori in milioni di euro, arrotondati)

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

 

Missione/Programma

2019

2020

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Variazioni

 Sez. II

a.23 c. 3 lett b)

 

1

Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca (9)

843,9

882,4

1.021,3

-22

999,3

69,6

1.068,9

1.1

Politiche europee ed internazionali e dello sviluppo rurale (9.2)

314,3

340,3

492,1

-18,3

473,8

55

528,8

1.2

Vigilanza, prevenzione e repressione delle frodi nel settore agricolo, agroalimentare, agroindustriale e forestale (9.5)

43,4

51,3

50

-0,2

49,8

-

49,8

1.3

Politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca, dell'ippica e mezzi tecnici di produzione (9.6)

486,2

490,7

479,2

-3,5

475,7

14,6

490,3

2

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

64,9

61,9

71,8

-44,5

27,3 

-

27,3

2.1

Indirizzo politico (32.2)

46,9

42

52,6

-43,3

9,3

-

9,3

2.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

18

19,9

19,1

-1,1

18

-

18

3

Turismo (31)*

44,3

44,3

43,5

-

43,5

-

43,5

3.1

Sviluppo e competitività del turismo (31.1)

44,3

44,3

43,5

-

43,5 

43,5

4

Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente (18)

-

-

6,3

-

6,3

 

6,3

4.1

Tutela e valorizzazione turistica dei territori rurali, montali e forestali (18.18)

-

-

6,3

-

6,3

 

6,3

 

SPESE FINALI MINISTERO

953,1

988,7

1.142,9

-66,5

1.076,4

69,6

1146

- tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

*Come anticipato, le risorse della missione Turismo saranno trasferite, a decorrere dal 2020, nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.

 

La spesa complessiva del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali – come si evince dalla suddetta tabella - è (provvisoriamente) allocata su 4 missioni, di cui la principale è – come noto - “Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca”, che rappresenta circa il 93,3% del valore della spesa finale complessiva del ministero medesimo; missione ripartita in 3 programmi. L’altra missione (tradizionale) è quella relativa ai “Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche”, suddivisa in 2 programmi, che rappresenta circa il 2,4% degli stanziamenti. Per quanto concerne la missione “Turismo, rappresentata dal solo programma Sviluppo e competitività del turismo, questa contiene circa il 3,8% degli stanziamenti. Infine, la nuova missione “Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente”, anch’essa composta di un solo programma, dispone di circa lo 0,5% delle risorse del dicastero.

 

In particolare, rispetto alla dotazione di competenza a legislazione vigente (1021,3 milioni di euro), la missione Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca” registra, per l’anno 2020, un incremento di 47,6 milioni di euro, che sono il risultato complessivo di 69,6 milioni di euro aggiuntivi derivanti da modifiche introdotte nella sezione I del disegno di legge, e da definanziamenti per 22 milioni di euro disposti direttamente nella sezione II del medesimo ddl, ex articolo 23, comma 3, lettera b) della legge n. 196 del 2009.

 

Gli interventi della Sezione I di pertinenza del MIPAAF che hanno inciso sul bilancio 2020 – con un aumento complessivo di 69,6 milioni di euro (tutti relativi alla Missione Agricoltura) - risultano i seguenti:

 

§  il rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale interventi-indennizzatori per gli interventi compensativi a favore delle imprese agricole danneggiate dalla cimice asiatica, di 40 milioni di euro per il 2020 (e di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022), disposto dall’art. 59 del disegno di legge (cap. 7411);

§  l’istituzione di un fondo rotativo per favorire – con la concessione di mutui a tasso zero - lo sviluppo dell’imprenditoria femminile in agricoltura, con una dotazione iniziale di 15 milioni di euro per l’anno 2020, prevista dall’art. 60, comma 4 del disegno di legge (cap. 7723);

§  l’istituzione di un Fondo per la competitività delle filiere agricole, con una dotazione iniziale di 15 milioni di euro per il 2020 (e di 14,5 milioni di euro per il 2021), disposta dall’art. 60, comma 5 del ddl (cap. 7097);

§  la riduzione degli sgravi contributivi alle imprese che esercitano la pesca, con riferimento al personale componente gli equipaggi, per circa 0,4 milioni di euro a decorrere dal 2020, disposta dall’art. 72, comma 20 dell’articolato (cap. 1485).

 

Nella successiva tavola sono riportate le più rilevanti autorizzazioni legislative di spesa del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che sono state oggetto di definanziamento con la Sezione II del disegno di legge (non sono presenti riprogrammazioni o rifinanziamenti relativi allo stato di previsione del MIPAAF). Si ricorda che il totale dei definanziamenti previsti per lo stato di previsione del dicastero agricolo ammonta, per il 2020, a 66,5 milioni di euro e che l’elenco completo degli stessi – alla cui lettura si rimanda – è presente in un allegato annesso al medesimo stato di previsione (pagg. 751 e segg. del Tomo III dell’AS 1586).


 

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

DEFINANZIAMENTI

 

2020

2021

2022

2023
e ss.

Anno terminale

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

 

 

 

 

 

 

Fondi da ripartire alimentati dal riaccertamento dei residui passivi perenti (L. 196/2009, art. 34-ter, c. 5) - cap./pg 1425/1 e 7005/1

LV

45,9

41,7

30,7

 

 

Def.

-43,3

-41,7

-8,1

 

 

Fondo rotativo mutui acquisto prima casa in prossimità terreno assegnato a nuclei familiari con più figli (L. 145/2018, art. 1, comma 655) – cap./pg 7722/1

LV

15

-

-

 

 

Def.

-15

-

-

 

2020

Piano irriguo nazionale (L. 244/2007, art. 2, c. 123) - cap./pg 7438/5

LV

44,5

47,8

44,5

 

 

Def.

-2,6

-3

-2,6

 

 

Trasferimento competenze dall’ASSI al MIPAF (DL 95/2012, art. 23-quater, c. 9) – cap./pg 2298/2 e 2298/5

LV

15

15

15

 

 

Def.

-1,5

-1,5

-1,5

 

 

Trasferimento alle imprese (L. 244/2007, art. 3, c. 34) - cap./pg 2316/1

LV

1,7

1,7

1,7

 

 

Def.

-1

-1

-1

 

 

Soppressione dell’AIMA e istituzione dell’AGEA, a norma dell’art. 11 della legge n. 59 del 1997  (DLG 165/1999)  - cap./pg 1525/2

LV

113

113

113

 

 

Def.

-0,9

-0,9

-0,9

 

 

 

Come si evince dalla Tabella, i definanziamenti di maggiore impatto riguardano le seguenti autorizzazioni di spesa:

§  I Fondi da ripartire alimentati dal riaccertamento dei residui passivi perenti (che vengono in gran parte ridotti);

§  il Fondo rotativo per la concessione di mutui, a tasso zero, per l’acquisto della prima casa in prossimità del terreno assegnato a nuclei familiari con almeno 3 figli, istituito dalla legge di bilancio 2019 (che viene azzerato per il 2020, secondo e ultimo anno del suo finanziamento).

§   

Con riferimento, poi, ai fondi speciali di pertinenza del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, si rileva che la tabella A, relativa alla parte corrente, presenta per questo dicastero – nel disegno di legge di bilancio - uno stanziamento di 20 milioni di euro per il 2020, 30 milioni di euro per il 2021 e 35 milioni di euro per il 2022; il medesimo Ministero non presenta risorse nella tabella B, relativa ai fondi speciali di parte capitale.

Il Ministero ha, inoltre, esercitato la facoltà di reiscrizione nella competenza degli esercizi finanziari successivi delle somme stanziate annualmente nel bilancio dello Stato non impegnate alla chiusura dell'esercizio, in relazione a quanto previsto nel piano finanziario dei pagamenti, per un totale di circa 2,4 milioni di euro per il 2020, come espone la tabella seguente. Tale facoltà riguarda le autorizzazioni pluriennali di spesa in conto capitale non permanenti (art. 30, co. 2, lettera b) della legge di contabilità).

 

(importi in milioni di euro, arrotondati)

POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

Missione/Programma

Somme non impegnate

Reiscrizioni

2020

2021

2022

1. Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca (9)

1.1 Politiche europee ed internazionali e dello sviluppo rurale (9.2)

L. n. 185/1992, art. 1, co. 1

“Fondo di solidarietà nazionale in agricoltura”

(Cap-pg: 7411/3)

0,9

0,9

 

 

LF n. 296/2006, art. 1, co. 1059

“Somme per garantire l’avvio della realizzazione delle opere previste dal piano irriguo nazionale”

(Cap-pg: 7438/4)

2,9

 

2,9

 

LF n. 244/2007, art. 2, co. 133

“Piano irriguo nazionale”

(Cap-pg: 7438/5)

3,2

 

3,2

 

LS n. 190/2014, art. 1, co. 214

“Fondo per l’investimento del settore lattiero caseario”

(Cap-pg: 7100/1)

1,2

1,2

 

 

L. n. 166/2016, art. 11, co. 2

“Limitazione degli sprechi alimentari – Fondo nazionale progetti innovativi per contrasto agli sprechi”

(Cap-pg: 7720/1)

0,2

0,2

 

 

LB n. 232/2016, art. 1., co. 140 punto B/quater

“Ripartizione del Fondo investimenti di cui all’art. 1, comma 140, della legge n. 232 del 2016”

(Cap-pg: 7470/1)

17,5

-

5

12,5

LB n. 232/2016, art. 1, co. 140 punto D/quater

“Ripartizione del Fondo investimenti di cui all’art. 1, comma 140, della legge n. 232 del 2016”

 (Cap-pg: 7470/2)

4,3

-

4,3

 

1.3 Politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca, dell’ippica e mezzi tecnici di produzione (9.6)

L. n. 267/1991, art. 1, co. 1

“Piano pesca”

(Cap-pg: 7043/1)

0,05

0,05

 

 

Fonte: ddl di bilancio 2020-2022 (A.S. 1586 – Tomo III, pagg. 763-764)

 

 

Analisi per azioni e per capitoli di spesa

Si segnalano, di seguito, gli stanziamenti - di competenza - per le seguenti “azioni” per il 2020:

-   162,7 milioni di euro complessivi per gli Interventi a favore del settore ippico;

-   120,6 milioni di euro complessivi per il Piano irriguo nazionale;

-   49,3 milioni di euro per l’insieme degli Interventi a favore del settore pesca e acquacoltura;

-   25,2 milioni di euro complessivi per il Rilancio settore zootecnico e miglioramento genetico del bestiame;

-   13,1 milioni di euro complessivi per lo Sviluppo del sistema informativo agricolo nazionale;

e i seguenti capitoli di spesa, sempre riferiti al 2020:

-   cap. 1525Assegnazione all'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA): 148,2 milioni di euro;

-   cap. 2084Contributi da assegnare al Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA): 119,6 milioni di euro;

-   cap. 7439Fondo di solidarietà nazionale - incentivi assicurativi: 13 milioni di euro;

-   cap. 7411Fondo di solidarietà nazionale – interventi indennizzatori: 40,9 milioni di euro;

-   cap. 7253: Assegnazione all'ISMEA - Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare - per il finanziamento delle misure agevolative dell'autoimprenditorialità e dell'auto impiego nel settore agricolo: 8,7 milioni di euro;

-   cap. 7825Somme destinate a favorire la qualità e la competitività delle produzioni delle imprese agricole cerealicole e dell'intero comparto cerealicolo, anche attraverso il sostegno ai contratti e agli accordi di filiera, alla ricerca, al trasferimento tecnologico e agli interventi infrastrutturali; nonché somme destinate al settore olivicolo per superare l’emergenza derivata dal batterio Xylella fastidiosa e per incentivare la produzione zootecnica estensiva: 23 milioni di euro;

-   cap. 7827: Fondo nazionale per la suinicoltura: 4 milioni di euro.

 

 


 

Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo
(Tabella n. 13)

 

 

L’articolo 114 del disegno di legge di bilancio autorizza l’impegno e il pagamento delle spese del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo per il 2020, in conformità con lo stato di previsione di cui alla Tabella n. 13.

 

Al riguardo, l’Appendice “La struttura per missioni e programmi del bilancio dello Stato” (A.S. 1586, Tomo I, pagg. 63 e ss.), evidenzia che il ddl di bilancio 2020-2022 riporta la denominazione dello stato di previsione della spesa tenendo conto delle modifiche previste nel D.L. 104/2019 (il cui ddl di conversione è attualmente all’esame della Camera). Tuttavia, il testo non tiene conto del trasferimento delle competenze in materia di turismo: infatti, la Missione turismo, con le relative risorse - pari a € 43,5 mln per ciascun anno del triennio - figura ancora nello stato di previsione del MIPAAF anche per il triennio 2020-2022.

 

Autorizza, altresì, il Ministro dell’economia e delle finanze ad apportare con propri decreti, su proposta del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, le variazioni compensative di bilancio, per il 2020:

§  in termini di residui, di competenza e di cassa, tra i capitoli relativi al Fondo unico dello spettacolo, di cui alla L. 163/1985;

§  in termini di competenza e cassa, tra i capitoli relativi agli acquisti ed alle espropriazioni di pubblica utilità, nonché per l’esercizio di prelazione da parte dello Stato su immobili di interesse archeologico e monumentale e su cose di arte antica, medievale, moderna e contemporanea e di interesse artistico e storico, nonché, ancora, su materiale archivistico pregevole e materiale bibliografico, raccolte bibliografiche, libri, documenti, manoscritti e pubblicazioni periodiche, comprese le spese derivanti dall’esercizio del diritto di prelazione, del diritto di acquisto delle cose denunciate per l’esportazione e dell’espropriazione, a norma di legge, di materiale bibliografico prezioso e raro.

In tali casi, i decreti sono comunicati alle Commissioni parlamentari competenti e trasmessi alla Corte dei conti per la registrazione.

 

Infine, dispone che al pagamento delle retribuzioni delle operazioni e dei servizi svolti, in attuazione del “piano nazionale straordinario di valorizzazione degli istituti e dei luoghi della cultura”, dal relativo personale, si provvede mediante ordini collettivi di pagamento con il sistema del “cedolino unico” e che, a tal fine, il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato ad apportare con propri decreti, su proposta del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, le variazioni compensative di bilancio, in termini di competenza e di cassa, su appositi piani gestionali dei capitoli relativi alle competenze accessorie del personale.

Le spese del MIBACT autorizzate per gli anni 2020-2022

La tabella 13 del ddl di bilancio 2020-2022 autorizza, per lo stato di previsione del MIBACT, spese finali – escluse, dunque, le spese relative alle operazioni di rimborso di passività finanziarie –, in termini di competenza, pari a € 2.412,6 mln per il 2020, € 2.033,0 mln per il 2021 e € 1.850,6 mln per il 2022.

Come si è già evidenziato, le stesse non tengono conto delle risorse relative alla Missione Turismo.

Rispetto agli stanziamenti previsti per il 2019 dalla legge di bilancio 2019, si registra una diminuzione di – € 312,5 mln per il 2020, di – € 692,1 mln per il 2021 e di – € 874,5 mln per il 2022.

 

Gli stanziamenti per spese finali del MIBACT autorizzati per il 2020 dal ddl di bilancio rappresentano, in termini di competenza, lo 0,4% della spesa finale del bilancio statale, percentuale invariata rispetto a quanto registrato per la legge di assestamento 2019 (L. 110/2019).

 

(dati di COMPETENZA, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2019

Previsioni assestate
2019

BLV 2020

Previsioni

Ddl di bilancio 2020

Diff.
bil 2020/
bil.2019

Ddl di bilancio 2021

Ddl di bilancio 2022

Spese correnti

1.618,1

1.706,1

1.308,4

1.472,4

-145,7

1.278,6

1.235,4

Spese in c/capitale

1.107,0

1.081,4

972,3

940,3

-166,7

754,5

615,2

SPESE FINALI

2.725,1

2.787,5

2.280,6

2.412,6

-312,5

2.033,0

1.850,6

Rimborso passività finanziarie

41,8

41,8

43,6

43,6

1,7

33,3

17,4

TOTALE MIUR

2.766,9

2.829,3

2.324,2

2.456,2

-310,7

2.066,3

1.868,0

 

In termini di cassa, le spese finali del MIBACT sono pari a € 2.564,8 mln per il 2020, € 2.033,0 mln per il 2021 e € 1.850,6 mln per il 2022, come si evince dalla tabella che segue:


 

(dati di CASSA, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2019

Previsioni assestate
2019

Previsioni

Ddl di bilancio 2020

Diff.
bil 2020/
bil.2019

Ddl di bilancio 2021

Ddl di bilancio 2022

Spese correnti

1.776,4

1.970,1

1.563,8

-212,6

1.278,6

1.235,3

Spese in c/capitale

1.217,4

1.218,9

1.001,0

-216,4

754,5

615,2

SPESE FINALI

2.993,8

3.189,0

2.564,8

-429,0

2.033,0

1.850,6

Rimborso passività finanziarie

41,8

41,8

43,6

1,7

33,3

17,4

TOTALE MIBACT

3.035,6

3.230,8

2.608,3

-427,3

2.066,3

1.868,0

Le previsioni di spesa per il 2020

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2020, il ddl di bilancio espone, relativamente al MIBACT, una diminuzione delle spese finali (in conto competenza) del – 11,5% rispetto a quanto previsto per il 2019 dalla legge di bilancio 2019.

In termini assoluti, la diminuzione è di – € 312,5 mln, dovuta principalmente alla diminuzione di – € 145,7 mln nelle spese correnti e di – € 166,7 mln nelle spese in conto capitale.

 

A legislazione vigente (BLV), la dotazione complessiva di competenza del MIBACT per l'anno 2020 (spese finali) è, invece, pari a € 2.280,6 mln.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2020 attuata con le Sezioni I e II del ddl di bilancio determina complessivamente un aumento delle spese finali di € 132,0 mln, imputabile all’aumento per € 164,0 mln delle spese correnti e alla diminuzione per – € 32,0 mln delle spese in conto capitale, come evidenziato nella tabella che segue:

 

(dati di COMPETENZA, valori in milioni di euro)

,

2019

2020

legge di bilancio

BLV *

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

Effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

1.776,4

1.308,4

-18,5

1.289,9

182,5

1.472,4

Spese in c/capitale

1.217,4

972,3

-32,0

940,3

0,0

940,3

SPESE FINALI

2.993,8

2.280,6

-50,5

2.230,1

182,5

2.412,6

Rimborso passività finanziarie

41,8

43,6

0,0

43,6

0,0

43,6

TOTALE MIBACT

3.035,6

2.324,2

-50,5

2.273,7

182,5

2.456,2

* La colonna BLV è tratta dal ddl di bilancio.

In particolare, gli effetti finanziari complessivi ascrivibili a rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni determinati con la Sezione II determinano una diminuzione di – € 50,5 mln (imputabile sia alla spesa corrente sia alla spesa in conto capitale).

 

Le misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I determinano nel complesso un effetto positivo di € 182,5 mln (ascrivibile interamente alla spesa corrente).

 

Il ddl di bilancio integrato degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, dunque, stanziamenti per il MIBACT (incluse le spese per rimborso di passività finanziarie) pari a € 2.456,2 per il 2020.

 

Analisi per Missione/Programmi

La tabella seguente – che include anche le spese relative alle operazioni di rimborso di passività finanziarie – espone le previsioni di bilancio integrate per il 2020 per ciascuna delle attuali 3 Missioni e per ciascuno degli attuali 16 Programmi di spesa del MIBACT[18], a raffronto con i dati della legge di bilancio 2019.

La tabella evidenzia, altresì, le modifiche che il ddl di bilancio apporta alla legislazione vigente 2020, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna Missione e a ciascun Programma.

(dati di COMPETENZA, valori in milioni di euro)

 

Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo


 

Missione/Programma

2019

2020

legge di bilancio

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a. 23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1-2

Variazioni
a. 23 c. 3 lett b)

1

Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici (21)

2.651,9

2.180,1

0,0

-51,5

2.128,6

179,8

2.308,4

1.1

Sostegno, valorizzazione e tutela del settore dello spettacolo dal vivo (21.2)

412,7

397,1

0,0

0,0

397,1

0,1

397,2

1.2

Vigilanza, prevenzione e repressione in materia di patrimonio culturale (21.5)

7,8

7,6

0,0

0,0

7,6

0,0

7,6

1.3

Tutela dei beni archeologici (21.6)

76,2

62,3

0,0

-0,8

61,4

1,7

63,2

1.4

Tutela e valorizzazione dei beni archivistici (21.9)

133,2

125,5

0,0

0,0

125,5

3,1

128,6

1.5

Tutela e valorizzazione dei beni librari, promozione e sostegno del libro e dell’editoria (21.10)

142,6

135,8

0,0

2,0

137,8

1,9

139,6

1.6

Tutela delle belle arti e tutela e valorizzazione del paesaggio (21.12)

128,5

123,0

0,0

0,0

123,0

2,9

125,9

1.7

Valorizzazione del patrimonio culturale e coordinamento del sistema museale (21.13)

343,6

329,2

0,0

-21,7

307,5

9,2

316,7

1.8

Coordinamento ed indirizzo per la salvaguardia del patrimonio culturale (21.14)

28,2

22,8

0,0

0,0

22,8

0,1

22,9

1.9

Tutela del patrimonio culturale (21.15)

1.108,1

696,0

-1,5

-31,0

663,5

160,1

823,6

1.10

Tutela e promozione dell’arte e dell’architettura contemporanea e delle periferie urbane (21.16)

24,4

20,5

1,5

0,0

21,9

0,0

22,0

1.11

Sostegno, valorizzazione e tutela del settore cinema e audiovisivo (21.18)

245,0

241,4

0,0

0,0

241,4

0,1

241,5

1.19

Realizzazione attività di tutela in ambito territoriale (21.19)

1,7

18,9

0,0

0,0

18,9

0,6

19,5

2

Ricerca e innovazione (17)

30,5

29,2

0,0

1,0

30,2

0,6

30,8

2.1

Ricerca educazione e formazione in materia di beni e attività culturali (17.4)

30,5

29,2

0,0

1,0

30,2

0,6

30,8

4

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

84,5

115,0

0,0

0,0

115,0

2,1

117,0

4.1

Indirizzo politico (32.2)

15,8

10,6

0,0

0,0

10,6

0,1

10,7

4.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

68,7

103,4

0,0

0,0

103,4

1,9

105,3

4.3

Affidamento di appalti e concessioni, indirizzo e supporto all'attività contrattuale (32.8)

0,0

1,0

0,0

0,0

1,0

0,0

1,0

 

TOTALE MINISTERO

2.766,9

2.324,2

0,0

-50,5

2.273,7

182,5

2.456,2

* Tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

La spesa complessiva del MIBACT è allocata principalmente sulla Missione 1 Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici”, che rappresenta il 94,0% del valore della spesa complessiva del Ministero.

Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (€ 2.180,1 mln), tale Missione registra un incremento di + € 128,3 mln, dovuto principalmente alle variazioni positive derivanti dagli interventi in Sezione I nell’ambito del Programma 1.9 “Tutela del patrimonio culturale” (per complessivi € 160,1 mln).

 

Lievi incrementi si registrano anche per la Missione 2 “Ricerca e innovazione” (+ € 1,6 mln) e per la Missione 4 “Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche” (+ € 2,1 mln).

 

Con riguardo ai principali interventi operati in Sezione I, si ricorda che:

§  l’art. 43 prevede il rifinanziamento, per il 2020, della Card cultura per i diciottenni, utilizzabile per l'acquisto di determinati prodotti culturali, nel limite di spesa di € 160 mln;

§  l'art. 44, co. 1, dispone che, a decorrere dal 2020, è autorizzata la spesa di € 22,5 mln annui da destinare al personale non dirigenziale del MIBACT per indennità aventi carattere di certezza, continuità e stabilità. Ai relativi oneri si provvede utilizzando una quota corrispondente dei proventi derivanti dalla vendita dei biglietti di ingresso ai luoghi e agli istituti di cultura di appartenenza statale.

 

Relativamente ai principali interventi operati in Sezione II, si ricordano:

§  il definanziamento del Fondo per la tutela del patrimonio culturale per – € 30 mln (cap. 8099/3), a valere sulle risorse del Fondo investimenti amministrazioni centrali (art. 1, co. 95, L. 145/2018). Le risorse del Fondo per la tutela del patrimonio culturale ammontano, pertanto, a € 139,2 mln;

§  il definanziamento dell’autorizzazione di spesa relativa all’incasso e al riparto di proventi derivanti dalla vendita di biglietti di ingresso di istituti culturali (art. 110, co. 2, d.lgs. 42/2004), con effetti, per – € 0,8 mln, sul cap. 4080 e, per – € 21,7 mln, sul cap. 5661;

§  il definanziamento per – € 2 mln della quota degli utili derivanti dal gioco del lotto da destinare a recupero e conservazione dei beni culturali (art. 2, co. 2, D.L. 59/2019-L. 81/2019) (cap. 7672/2);

§  il rifinanziamento, per complessivi + € 2,0 mln, delle spese per il funzionamento dell’Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (cap. 3611), del Centro per il libro e la lettura (cap. 3614), dell’Istituto superiore per la conservazione e il restauro (cap. 2040), dell’Istituto centrale per il catalogo e la documentazione (cap. 2041), dell’Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario (cap. 2043), e della biblioteca “Vittorio Emanuele II” di Roma (cap. 3610);

§  il rifinanziamento per + € 0,5 mln dell’autorizzazione di spesa per il funzionamento di archivi, biblioteche, istituti centrali e istituti dotati di autonomia speciale (art. 1, co. 349, L. 208/2015) (cap. 2048);

§  il rifinanziamento per + 0,5 mln del contributo al comitato nazionale per la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri (art. 2, co. 1, L. 153/2017) (cap. 3631/14);

§  il rifinanziamento per + € 1 mln dell’autorizzazione di spesa per assicurare il funzionamento dei soggetti giuridici creati o partecipati dal MIBACT per rafforzare la tutela e valorizzazione del patrimonio culturale (art. 1, co. 317, L. 205/2017) (cap. 1952/1).

 

Il Ministero si è inoltre avvalso della flessibilità concessa dalla legge di contabilità (art. 23, co. 3, lett. a), della L. 196/2009), effettuando rimodulazioni delle dotazioni finanziarie relative ai fattori legislativi di spese predeterminate da leggi vigenti in senso “verticale” (ossia in via compensativa tra diversi fattori legislativi nell’ambito dello stesso esercizio), come evidenziato nella tabella seguente.

 

BENI E ATTIVITA’ CULTURALI

Missione/Programma

2020

BLV

Rimod.

DLB INTEGRATO SEZ I+SEZ II

1 Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici (21)

1.1 Sostegno, valorizzazione e tutela del settore dello spettacolo dal vivo (21.2)

Quota del Fondo unico per lo spettacolo da erogare per il sovvenzionamento delle attività teatrali di prosa svolte da soggetti privati (cap. 6626)

40,6

-2,0

38,6

Trasferimento di risorse ad amministrazioni pubbliche per il sostegno e la valorizzazione dei carnevali storici italiani (cap. 6657)

0,0

+2,0

2,0

1.9 Tutela del patrimonio culturale (21.15)

Interventi per il restauro e la sicurezza della Domus Aurea e dell’area archeologica centrale di Roma (cap. 8095)

1,5

-1,5

0,0

1.10 Tutela e promozione dell’arte e dell’architettura contemporanea e delle periferie urbane (21.16)

Piano per l’arte contemporanea ivi comprese le attività di manutenzione, conservazione e tutela del patrimonio pubblico dell’arte e dell’architettura contemporanee (cap. 770//13)

1,0

+1,5

2,4

 

Non registrano, invece, variazioni rispetto al BLV:

§  le risorse destinate a enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi (art. 32, co. 2 e 3, L. 448/2001, cap. 3670), che per il 2020 sono pari a € 15,1 mln;

§  le risorse destinate ai contributi ad enti e istituti culturali (L. 534/1996, cap. 3671), che per il 2020 ammontano a € 12,4 mln.

 


 

Ministero della salute
(Tabella n. 14)

 

 

L’articolo 115 del disegno di legge di bilancio in esame autorizza, al comma 1, l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero della salute, per l'anno finanziario 2020, in conformità all'annesso stato di previsione (Tabella n. 14).

Il comma 2 autorizza per il 2020 il Ministero dell’economia, su proposta del Ministero della salute, ad adottare variazioni compensative, con decreto, sia in termini di competenza sia di cassa, rimodulando gli stanziamenti alimentati dal riparto di una quota del Fondo sanitario da trasferire, tra l’altro, all’attività di ricerca ed attuazione di programmi speciali sperimentali nel programma Ricerca per il settore della sanità pubblica, rimanendo fermo il principio di non dequalificazione della spesa (preclusione dell’utilizzo di stanziamenti di conto capitale per spese correnti).

In termini previsionali, tale autorizzazione si è tradotta in una rimodulazione compensativa di -12,9 milioni nel 2020 (-33,3 milioni nel 2021 e -21,8 milioni nel 2022) delle somme in conto capitale relative a trasferimenti alla ricerca medico-sanitaria (v. infra).

Le spese del Ministero per gli anni 2020-2022

Il ddl di bilancio 2020-2022 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero della salute, spese finali, in termini di competenza, pari a 1.772 milioni di euro nel 2020, a 1.692 milioni di euro per il 2021 e 1.613 milioni di euro per il 2022, come si evince dalla tabella che segue.

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Assestato 2019

Previsioni

Ddl di bilancio 2020

Diff.
bil 2020/
BIL ASS. 2019

Ddl di bilancio 2021

Ddl di bilancio 2022

Spese correnti

1.419

1.422,6

3,6

1.391,2

1.432,4

Spese in c/capitale

296

349,8

53,8

301,1

180,5

SPESE FINALI

1.715

1.772

57,0

1.692

1.613

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

0,3

0,3

 

0,3

0,2

 

In termini di cassa, il ddl di bilancio integrato riporta spese finali del Ministero pari a 2.006,6 milioni nel 2020, 1.806,1 milioni nel 2021 e 1.613,0 milioni di euro nel 2022.

Rispetto al bilancio assestato 2019, il disegno di legge di bilancio 2020-2022, integrato degli effetti delle sezioni, fa registrare un aumento di spesa nel 2020 (+3,3%, 57 milioni in termini assoluti), nonostante gli interventi di definanziamento previsti in entrambe le due sezioni, ed una progressiva diminuzione per il biennio successivo di circa 5 punti percentuali in totale.

Gli stanziamenti di spesa per il 2020 del Ministero della salute autorizzati dal disegno di legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, in misura pari allo 0,3% della spesa finale del bilancio statale, rimanendo pressochè stabili in termini percentuali anche per il successivo biennio di programmazione.

Le spese per l’anno 2020

Lo stato di previsione del Ministero della salute (Tabella 14) espone, a legislazione vigente (BLV), al lordo delle rimodulazioni, una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2020 di 1.820 milioni di euro.

 

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2019

2020

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

1.402,6

1.418,5

1.449,6

-7,0

1.442,6

-20

1.422,6

Spese in c/capitale

223,6

296,4

370,7

-20,9

349,8

-

349,8

SPESE FINALI

1.626,2

1.714,9

1.820,3

-27,9

1.792,4

-20

1.772,4

 

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2020 attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio determina complessivamente una diminuzione delle spese finali di 47,9 milioni di euro, ascrivibili per 27 milioni a riduzioni di parte corrente e a 20,9 milioni a minori spese in conto capitale.

In particolare, gli effetti finanziari complessivi ascrivibili alla Sezione II determinano una diminuzione della spesa pari a 27,9 milioni di euro, cui si aggiunge il taglio delle risorse operato in Sezione I (-20 milioni) del Fondo, istituito presso il Ministero della salute, per la riduzione della quota fissa relativa all'erogazione di prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, considerato che vengono stanziate risorse (+185 milioni nel 2020 ad incremento del FSN) per l’abolizione del superticket.

Il ddl di bilancio integrato degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, dunque, stanziamenti per il Ministero in esame pari a 1.772,4 milioni per il 2020.

 

Si evidenzia, infine, che le spese in conto corrente assorbono circa l’80,3% delle spese finali del Ministero (rispetto all’86,2% della legge di bilancio 2019).

 

Missioni e programmi nello stato di previsione del Ministero della salute

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2020 per ciascuna missione/programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2019.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che il ddl di bilancio apporta alla legislazione vigente 2020, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

(valori di competenza, in milioni di euro)

Ministero della salute


 

Missione/Programma

2019

2020

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

1

Tutela salute (20)

1.290,1

1.371,6

1.420,7

 -  

 -0,8

1.419,9

-20

1.399,9

1.1

Prevenzione salute,  assistenza sanitaria al personale navigante (20.1)

134,1

139

142,4

 -  

 -0,8

141,6

 -  

 141,6

1.2

Sanità pubblica veterinaria (20.2)

32,7

34,4

33,1

-  

-  

33,1

-  

31,1

1.3

Programmazione SSN per erogazione dei LEA (20.3)

288,0

359,2

1.288,0

-

-  

412,8

-20

392,8

1.4

Regolamentazione e vigilanza prodotti farmaceutici ed altri prodotti sanitari ad uso umano (20.4)

12,6

13,1

11,8

-

-

11,8

-

11,8

1.5

Vigilanza, prevenzione e repressione nel settore sanitario (20.5)

11,2

11,2

11,0

 -  

-  

11,0 

-  

11,0

1.6

Comunicazione e promozione tutela della salute umana e sanità pubblica veterinaria (20.6)

25,3

25,7

25,2

-  

-  

25,2 

-  

25,2

1.7.

Vigilanza sugli enti e sicurezza delle cure (20.7)

591,2

591,9

589,9

-  

-  

589,9

-  

589,9

1.8.

Sicurezza degli alimenti e nutrizione (20.8)

7,9

8,4

11,1

-  

-  

11,1

-

11,1

1.9.

Attività consultiva per la tutela della salute (20.9)

2,8

3,0

3,0

-

-

3,0

-

3,0

1.10

Sistemi informativi per la tutela della salute e il governo del SSN (20.10)

173,2

173,8

171,2

-

-

171,2

-

171,2

1.11

Regolamentazione e vigilanza delle professioni sanitarie (20.11)

6,4

7,1

6,2

-  

  -  

6,2

 -  

6,2

1.12

Coordinamento generale in materia di tutela della salute, innovazione e politiche internazionali (20.12)

4,6

4,8

2,8

-

-

2,8

-

2,8

2

Ricerca e innovazione (17)

277,4

284,7

309,4

-12,9

 

296,5

-

296,5

2.1

Ricerca per il settore della sanità pubblica (17.20)

266,3

273,5

298,0

-12,9

 

285,0  

-  

285,0

2.2

Ricerca settore zooprofilattico (17.21)

11,2

 11,2

11,4

-

-

11,4

-

11,4

3

Servizi istituz. e generali delle amm. pubbliche (32)

58,9

59,1

90,1

-

-14,2

76,0

-

76,0

3.1

Indirizzo politico (32.2)

24,5

23,7

53,7

-

-14,2

39,5

-  

39,5

3.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

34,4

35,4

36,4

-  

-  

  36,4  

-  

36,4

 

SPESE FINALI MINISTERO

1.626,4

1.715,4

1.820,2

-12,9

-15

1.792,4

-20

1.772,4

- tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

Come evidenziato in tabella, la spesa complessiva del Ministero della salute risulta allocata su 3 missioni, di cui la principale è Tutela della salute, che rappresenta circa il 79% del valore della spesa finale complessiva del ministero medesimo.

Come sopra accennato, la dotazione finale dello stato di previsione del Ministero in esame (1.772,4 milioni) decresce di complessivi 47,8 milioni circa rispetto alla dotazione a legislazione vigente (1.820,2 milioni) per effetto di:

§  rimodulazioni per minori trasferimenti, pari a 12,9 milioni nel 2020, alle amministrazioni pubbliche per la ricerca medico-sanitaria in conto capitale (cap. 7211), destinati al programma 2.1 Ricerca per il settore della sanità pubblica;

§  definanziamenti per minori stanziamenti, pari a 0,8 milioni, previsti per il Fondo per il contrasto al gioco d’azzardo patologico (cap. 4386), nell’ambito del programma Prevenzione e promozione della salute umana (ridotti ulteriormente a 6 milioni dal 2021), oltre che, per 14,2 milioni, riduzioni di risorse destinate al programma 3.1 Indirizzo politico, ascrivibili al Fondo da ripartire per riaccertamenti dei residui passivi perenti;

§  interventi di Sez. I (art. 54, comma 3) per il definanziamento del Fondo, istituito presso il Ministero della salute, per la riduzione della quota fissa relativa all'erogazione di prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, pari a 20 milioni per il 2020 e 60 milioni a decorrere dal 2021.

 


 

Rapporto annuale sulle spese fiscali 2019

Premessa

Si ricorda preliminarmente che, ai sensi dell'articolo 21, comma 11-bis, della legge di contabilità e finanza pubblica (legge n. 196 del 2009),  allo stato di previsione dell'entrata è allegato un Rapporto annuale sulle spese fiscali, che elenca qualunque forma di esenzione, esclusione, riduzione dell'imponibile o dell'imposta ovvero regime di favore, derivante da disposizioni normative vigenti, con separata indicazione di quelle introdotte nell'anno precedente e nei primi sei mesi dell'anno in corso.

Ciascuna misura è accompagnata da una descrizione, dall'individuazione della tipologia dei beneficiari e, ove possibile, dalla quantificazione degli effetti finanziari e del numero dei beneficiari.

Le misure sono raggruppate in categorie omogenee, contrassegnate da un codice che ne caratterizza la natura e le finalità.

Il Rapporto individua le spese fiscali e ne valuta gli effetti finanziari prendendo a riferimento modelli economici standard di tassazione, rispetto ai quali considera anche le spese fiscali negative. Ove possibile e, comunque, per le spese fiscali per le quali sono trascorsi cinque anni dalla entrata in vigore, il rapporto effettua confronti tra le spese fiscali e i programmi di spesa destinati alle medesime finalità e analizza gli effetti micro-economici delle singole spese fiscali, comprese le ricadute sul contesto sociale.

Per la redazione del Rapporto il Governo si avvale di una Commissione, istituita con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze il 28 aprile 2016.

Il Rapporto annuale sulle spese fiscali 2019

Il quarto Rapporto annuale sulle spese fiscali  (2019) è allegato allo stato di previsione delle entrate del disegno di legge di bilancio per l'anno 2020.

Il Rapporto elenca un totale di 533 spese fiscali, rispetto alle 513 del 2018 e alle 466 del 2017, suddividendole per 19 missioni di spesa considerate nel bilancio dello Stato: la missione 29, politiche economico finanziarie e di bilancio e tutela della finanza pubblica, è quella che presenta il numero più elevato di spese fiscali (117), seguita dalla missione 24, diritti sociali, politiche sociali e famiglia (86), dalla missione 11, competitività e sviluppo delle imprese (66) e dalla missione 26,  politiche per il lavoro (44).

Sono, inoltre, riportate le spese fiscali locali (tavola 6), ovvero quelle riferite agli enti territoriali di governo distinte per i vari tipi di tributo.

Anche in questo Rapporto sono incluse alcune tavole che sintetizzano le spese fiscali per classi di costo in termini di gettito (tavola 7), per tipo di tributo (tavola 8), per tipo di tributo e classe di costo (tavola 9), per natura della misura (spesa fiscale, tavola 10) per natura dei beneficiari (tavola 11). La tavola 12 mette a confronto - per missione - le due componenti spese fiscali da un lato e programmi di spesa dall’altro (ai sensi del citato articolo 21, comma 11-bis, della legge 196 del 2009); a tal fine la Commissione ha svolto un’analisi del loro contenuto (Allegato A) e dell’esistenza o meno di collegamenti tra capitoli di spesa e misure agevolative fiscali, contributive, tariffarie (Allegato B, sez. 1 e sez. 2).

Quest’ultimo Allegato costituisce un elemento di novità volto, tra l’altro, a cogliere in maniera più agevole eventuali affinità tra taluni capitoli di spesa e misure agevolative.

In linea generale, dal confronto emerge l’assenza di sovrapposizioni, anche in considerazione delle finalità delle distinte misure, pur in presenza – in alcuni limitati casi (meno del 10 per cento) – di collegamenti tra capitoli di spesa e misure fiscali.

 

Per l'anno 2020 le spese fiscali censite dal Rapporto (tavola 7) - per oltre 119,2 milioni di agevolazioni erogate - ammontano complessivamente a 62,4 miliardi di euro (con un aumento di circa 3 miliardi di euro rispetto alla previsione 2020 contenuta nel Rapporto 2018).

 

Nel 2020 la maggior parte delle spese fiscali incide sull'IRPEF: 43 miliardi di euro, pari al 68,9% (rispetto ai 39,2 miliardi di euro del 2019, pari al 64,3%) e sulle imposte di registro, di bollo e ipocastatali: 5,9 miliardi di euro, pari al 9,4% (rispetto ai 5,7 miliardi di euro del 2019, pari al 9,3%).

 

Per una analisi approfondita delle spese fiscali, cfr. "Le spese fiscali in Italia. Il Rapporto annuale 2017", Documento di analisi n. 22, Ufficio Valutazione Impatto del Senato della Repubblica, agosto 2018.


 

 

Tavola 7 ? Spese fiscali per classi di costo in termini di gettito

Classi di costo in termini di gettito

N. spese

fiscali

N. spese fiscali %

Frequenze beneficiari

Ammontare 2020

(mln di )

Ammontare 2021

(mln di €)

Ammontare

2022

(mln di €)

<10

159

29,8%

667.365

-367,1

-460,3

-416,6

10-20

32

6,0%

956.293

-408,3

-405,2

-418,1

20-50

28

5,3%

2.118.633

-796,4

-791,4

-748,8

50-100

27

5,1%

4.156.250

-1.820,6

-1.678,9

-1.485,7

100-300

29

5,4%

10.774.883

-3.992,4

-5.196,0

-5.437,2

300-1mld

25

4,7%

19.943.483

-12.912,2

-14.034,9

-13.194,9

>1mld

13

2,4%

80.597.627

-42.180,5

-41.754,5

-41.393,8

Effetti trascurabili

27

5,1%

185

N.D.

N.D.

N.D.

Non quantificabile

154

28,9%

74

N.D.

N.D.

N.D.

Stima già compresa in altra misura

39

7,3%

N.D.

N.D.

N.D.

N.D.

TOTALE

533

100%

119.214.793

-62.477,6

-64.321,2

-63.095,1

Nota: nella variabile "Frequenze beneficiari" c'è un effetto ripetizione, dovuto al fatto che ciascun beneficiario può godere di più agevolazioni.

 

 

 

 

 

 

 

 



[1]    Compito spettante alla legge di stabilità, che poi si ripercuoteva sul bilancio attraverso la Nota di variazioni.

[2]    Nella nuova articolazione della legge di bilancio, la modifica dei parametri sottostanti l’andamento delle entrate e delle spese è riservata alla sezione normativa, cioè la Sezione I, mentre tutta la restante funzione di rideterminazione degli stanziamenti a legislazione vigente è affidata alle possibilità di intervento nella Sezione II.

[3]    Non sono considerate aggiornamenti della legislazione vigente eventuali proposte relative a rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni di spese previste da norme vigenti che siano non compensate; queste ultime facoltà, infatti, insieme alle innovazioni legislative introdotte con la Sezione I compongono il complesso della manovra di finanza pubblica.

[4]    Si tratta della parte della manovra che non necessita di innovazioni legislative, inglobando di fatto i contenuti delle preesistenti Tabelle C, D, E della legge di stabilità. I rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni erano, infatti, prima della riforma ex legge n. 163/2016, operati con le Tabelle C, D ed E della legge di stabilità, e venivano recepite nella legge di bilancio con Nota di variazioni, in quanto, investendo profili sostanziali, erano variazioni precluse alla legge di bilancio, stante la sua natura di legge formale.

[5]    I centri di responsabilità amministrativa corrispondono a unità organizzative di primo livello dei Ministeri, ai sensi dell'articolo 3 del D.Lgs. 30 luglio 1999, n. 300. Secondo quanto stabilito all’articolo 21 della legge n. 196/2009, i programmi del bilancio costituiscono un criterio di riferimento per i processi di riorganizzazione dei Ministeri. Ciò al fine di garantire una migliore e più efficace gestone delle politiche e di prevenire duplicazioni.

[6]    Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 12 maggio 2016, n. 90, in materia di completamento della riforma della struttura del bilancio dello Stato, in attuazione dell'articolo 40, comma 1, della legge 31 dicembre 2009, n. 196

[7]    Lo scorso anno, le rimodulazioni avevano interessato circa il $ per cento delle dotazioni finanziarie previste per i fattori legislativi.

[8]    Per “regolazione di bilancio” si intende un’operazione volta a far emergere contabilmente partite di entrata e/o di spesa che altrimenti non troverebbero rappresentazione in bilancio (nel rispetto dei principi dell’unità, dell’annualità, dell’integrità e dell’universalità del bilancio) o a depurare il bilancio di partite contabili che, sebbene registrate nell’esercizio, hanno già manifestato i propri effetti economici in anni precedenti.

[9]    Le maggiori risorse reperite con il D.L. n. 124/2019 sono state appostate sul Fondo per la riduzione della pressione fiscale e sul Fondo per la compensazione degli effetti finanziari non previsti a legislazione vigente conseguenti all'attualizzazione di contributi pluriennali e concorrono al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica nell’ambito del disegno di legge di bilancio.

[10]   A differenza degli scorsi anni, si segnala che il disegno di legge di bilancio per il 2020 non riporta l’importo del rifinanziamento/definanziamento riferito agli anni successivi al triennio.

[11]   sul Fondo per la riduzione della pressione fiscale e sul Fondo per la compensazione degli effetti finanziari non previsti a legislazione vigente.

[12]   Il D.L. n. 120 del 1989, convertito con modificazioni dalla legge 15 maggio 1989, n. 181, ha disposto misure di sostegno e di reindustrializzazione per le aree di crisi siderurgica, in attuazione del piano di risanamento della siderurgia e, in particolare, con gli articoli 5 e 8, ha affidato alla SPI (allora Società per la promozione e lo sviluppo industriale, confluita nel 2000 in Sviluppo Italia, ora Agenzia per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa-INVITALIA) la realizzazione di un Piano di promozione industriale. Successivamente a tale decreto, il D.L. 9 ottobre 1993 n. 410 convertito con modificazioni in legge 10 dicembre 1993, n. 513 ha disposto, all’articolo 1, che la SPI (ora INVITALIA), previa autorizzazione dell’allora Ministero dell'industria, ora Ministero dello sviluppo economico, potesse utilizzare i fondi destinati alle iniziative rientranti nel programma speciale di reindustrializzazione delle aree di crisi siderurgica (di cui all'articolo 5, commi 1 e 2, del D.L. n. 120), nonché taluni fondi (di cui alla legge n. 408/1989 e al D.L. n. 415/1989), già assegnati alla SPI ai sensi della delibera CIPI del 3 agosto 1993, per erogare direttamente contributi e finanziamenti anche per iniziative nelle aree del Sud in crisi siderurgica (indicate dal medesimo D.L. n. 120/1989), nonché per assumere partecipazioni di minoranza nelle iniziative di promozione industriale in tutte le aree di intervento, ferma restando la destinazione dei fondi per area già definita in sede CIPI. Per le stesse finalità, è stato consentito alla SPI di utilizzare anche ulteriori risorse resesi disponibili per lo scopo, comprese quelle da revoche o riprogrammazioni di cui alla legge sugli interventi straordinari del Mezzogiorno (Legge n. 64/1986). Infine l’articolo 27 del D.L. 22 giugno 2012, n. 83 (convertito, con modificazioni, dalla legge n. 134/2012) ha riordinato la disciplina in materia di riconversione e riqualificazione produttiva di aree di crisi industriale complessa. Anche la nuova disciplina si alimenta con i “rientri” (da finanziamenti, rifinanziamenti, riscatti di partecipazioni azionarie ed eventuali revoche) che con cadenza semestrale da INVITALIA vengono versati in entrata al bilancio dello Stato per essere poi riassegnati al competente capitolo di spesa del MISE. Si tratta del capitolo 7483 p.g.1) per le finalità di cui alla L.181/89. Le risorse sono successivamente trasferite al Fondo crescita sostenibile (iscritto in contabilità speciale 1201).

[13]   Gli Uffici di livello dirigenziale generale sono i seguenti: a) Direzione generale per la politica industriale, l'innovazione e le piccole e medie imprese; b ) Direzione generale per la tutela della proprietà  industriale - Ufficio italiano brevetti e marchi; c) Direzione generale per gli incentivi alle imprese; d) Direzione generale per il commercio internazionale; e) Direzione generale per l'approvvigionamento, l'efficienza e la competitività energetica; f) Direzione generale per le infrastrutture e la sicurezza dei sistemi energetici e geominerari; g) Direzione generale per le tecnologie delle comunicazioni e  la sicurezza informatica -  Istituto  superiore  delle  comunicazioni  e delle tecnologie dell'informazione; h) Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali; i) Direzione generale per le attività territoriali; l) Direzione generale per il mercato, la concorrenza,  la  tutela del consumatore e la normativa tecnica;  m) Direzione generale per la vigilanza  sugli  enti  cooperativi, sulle società e sul sistema camerale; n) Direzione generale per le risorse, l'organizzazione, i sistemi informativi e il bilancio.

[14]   D.L. n. 104 del 21 settembre 2019 recante “disposizioni urgenti per il trasferimento di funzioni e per la riorganizzazione dei ministeri per i Beni e le Attività culturali, delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del turismo, dello Sviluppo Economico, degli Affari Esteri e della cooperazione Internazionale, delle Infrastrutture e dei trasporti e dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché per la rimodulazione degli stanziamenti per la revisione ruoli delle carriere e per i compensi per lavoro straordinario delle forze di polizia e delle forze armate per la continuità delle funzioni dell’autorità per le garanzie delle comunicazioni

[15]   La tabella riporta i soli definanziamenti superiori al milione di euro. LV indica gli stanziamenti a legislazione vigente; Def. Indica il definanziamento.

[16]  Come evidenzia l’Appendice “La struttura per missioni e programmi del bilancio dello Stato” (A.S. 1586, Tomo I, pagg. 63 e ss.), la riorganizzazione del Ministero operata con DPCM 4 aprile 2019, n. 47, è stata occasione per chiarire meglio la finalità di alcuni programmi e circoscriverne il campo di competenza, rivedendo in alcuni casi la denominazione delle unità di voto.

In particolare, le modifiche riguardano:

-      il programma 22.1 Programmazione e coordinamento dell'istruzione (precedentemente denominato Programmazione e coordinamento dell’istruzione scolastica);

-      il programma 22.8 Sviluppo del sistema istruzione scolastica e diritto allo studio (precedentemente denominato Iniziative per lo sviluppo del sistema istruzione scolastica e per il diritto allo studio);

-      il programma 22.15 Istruzione terziaria non universitaria e formazione professionale (precedentemente denominato Istruzione post-secondaria, degli adulti e livelli essenziali per l'istruzione e formazione professionale).

[17]   Il progetto Cherenkov Telescope Array (CTA) è composto da centinaia di telescopi per raggi gamma di altissima energia che saranno installati in Cile e alle Canarie. Il progetto Square Kilometre Array (SKA) vedrà il dispiegamento di migliaia di antenne in Australia e in Sud Africa. Qui maggiori informazioni.

[18]  Come evidenzia la già citata Appendice “La struttura per missioni e programmi del bilancio dello Stato” (A.S. 1586, Tomo I, pagg. 63 e ss.), alla riorganizzazione del Ministero operata con DPCM 19 giugno 2019, n. 79, hanno fatto seguito l’introduzione di nuovi programmi e azioni, nonché modifiche alla denominazione di azioni già esistenti. In particolare:

-       nella missione Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche, si istituisce il nuovo programma 32.8 Affidamento di appalti e concessioni, indirizzo e supporto all’attività contrattuale, con la funzione di assicurare uniformità nello svolgimento dell’attività contrattuale del Ministero per mezzo di un centro di responsabilità che funga da stazione appaltante per i contratti di lavori e forniture degli uffici centrali e periferici;

-       nella missione Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici, si istituisce il nuovo programma 21.19 Realizzazione attività di tutela in ambito territoriale, che consente di mettere in evidenza lo specifico ruolo dei segretariati distrettuali del Ministero, a cui viene affidato il coordinamento delle strutture periferiche e il ruolo di stazione appaltante per concessioni di importi non elevati.