Camera dei deputati - Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento Affari Esteri
Titolo: Cessione a titolo gratuito di materiale di armamento al Dipartimento delle truppe dei carabinieri moldavo
Serie: Atti del Governo   Numero: 98
Data: 22/07/2019
Organi della Camera: III Affari esteri, IV Difesa


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Cessione a titolo gratuito di materiale di armamento al Dipartimento delle truppe dei carabinieri moldavo

22 luglio 2019
Schede di lettura


Indice

Presupposti normativi|Contenuto|La cooperazione tra la Moldavia e l'Alleanza atlantica|Le relazioni italo-moldave nel campo della difesa|


Presupposti normativi

La cessione a titolo gratuito di materiale di armamento al Dipartimento delle Truppe dei Carabinieri (DTC) moldavo trae la propria base giuridica nella disposizioni dell'articolo 311 del decreto legislativo n. 66/2010 (Codice dell'ordinamento militare) in forza del quale il Ministero della difesa è autorizzato a cedere a titolo gratuito materiali non d'armamento, dichiarati fuori servizio o fuori uso, a Paesi in via di sviluppo e Paesi partecipanti al Partenariato per la Pace (v. più avanti), nell'ambito dei vigenti accordi di cooperazione, ovvero a organismi di volontariato di protezione civile iscritti negli appositi registri (comma 1, lettere a) e b)).

La cessione di materiali d'armamento dichiarati obsoleti per cause tecniche in favore di tali soggetti è consentita esclusivamente per materiali difensivi previo parere vincolante delle competenti Commissioni parlamentari (comma 2). 

Come riportato nella relazione illustrativa del provvedimento, a cura dello Stato maggiore della Difesa, i veicoli VM-90P, oggetto della cessione, risultano obsoleti per cause tecniche in quanto, entrati nel ciclo logistico nel periodo 1996-2004, appartengono a un segmento di parco vetusto che oggi presenta elevati oneri manutentivi e limitate possibilità di impiego nei moderni scenari di crisi sia all'interno sia, soprattutto, all'esterno del territorio nazionale. Nei teatri operativi ad "alta/media intensità", infatti, questi veicoli sono stati progressivamente sostituiti dai veicoli tattici leggeri multiruolo "VTLM Lince" che, nell'impiego reale in operazione, si sono dimostrati obiettivamente molto più performanti e sicuri. Con il passare del tempo, i citati VM-90P sono transitati in extra-organico rispetto all'esigenza dell'Arma e, difatti, sono stati già dichiarati "fuori servizio" dall'Ispettorato logistico dell'Arma dei Carabinieri. 


Contenuto

Lo schema di decreto in oggetto, trasmesso l'8 luglio scorso, contiene la disposizione che approva la cessione a titolo gratuito di n. 10VM-90P (Veicolo Multiruolo nella versione Protetta) in favore del DTC moldavo. Il provvedimento sarà trasmesso alla Corte dei conti per la registrazione.


La cooperazione tra la Moldavia e l'Alleanza atlantica

La Moldavia è un Paese partner dell'Alleanza, avendo aderito dal 1997, al Consiglio di partenariato euro-atlantico (Euro-Atlantic Partnership Council - EAPC) e al Partenariato per la Pace (PFP). In virtu' della neutralità del Paese sancita dalla Costituzione, le Autorità moldave non perseguono l'obiettivo dell'adesione alla NATO, ma intendono sviluppare la cooperazione con l'Alleanza sulla base del rapporto di partenariato definito dall' Individual Partnership Action Plan (IPAP).

Il  Partenariato per la pace    è un programma di cooperazione bilaterale tra i singoli Stati partner euro-atlantici e l'Alleanza atlantica. Istituito nel 1994. Il programma consente a ciascuno dei partner di costruire una relazione individuale con la NATO, scegliendo le priorità della cooperazione. Le attività previste nell'ambito del PfP riguardano praticamente tutti i settori dell'attività della NATO e, d a aprile 2011, tutte le attività e le esercitazioni del PfP sono in linea di principio aperte a tutti i partner della NATO, siano essi provenienti dalla regione euro-atlantica, dal Dialogo Mediterraneo, dall'Iniziativa di cooperazione di Istanbul o dai partner globali.  Attualmente sono 21 gli Stati coinvolti nel programma Partnership for Peace.
Il  Consiglio di partenariato euro-atlantico  è un forum multilaterale di consultazione e di dialogo tra alleati del Patto Atlantico e paesi partner in materia di sicurezza e di difesa. L'EAPC delinea  il quadro politico generale della cooperazione NATO con i paesi partner nell'area euro-atlantica, nonché quello delle relazioni bilaterali sviluppate tra la NATO e i singoli paesi partner nell'ambito del programma Partnership for Peace. L'Euro-Atlantic Partnership Council è stato istituito nel 1997 in sostituzione del precedente (1991) Consiglio di cooperazione nord atlantico (NACC), in omaggio ad un intento dell'Alleanza volto alla costruzione di un forum sulla sicurezza più adatto ad un partenariato potenziato e operativo. Fanno parte dell'Euro-Atlantic Partnership Council i 29 Paesi membri della Nato e i 21 Paesi partner. 
Il  Piano d'azione individuale per il Partenariato  (IPAP) è un piano d'azione elaborato congiuntamente con la NATO, di durata biennale (il primo ciclo fu inaugurato nel 2006), che prevede lo sviluppo di iniziative volte alla riforma del settore della Difesa, all'addestramento delle forze armate, alle attività di pianificazione civile d'emergenza e alla cooperazione nel settore scientifico e ambientale.

Chisinau ha inoltre acquisito lo status di "partner operativo", ossia di partner capace di soddisfare i criteri di inter-operabilità militare, atti ad assicurarne la partecipazione alle operazioni di mantenimento della pace della NATO.

La cooperazione tra l'Alleanza atlantica e la Moldavia si attua in primo luogo, nel quadro del PfP e, a partire dal 2015, nell'ambito dell'iniziativa per la creazione di capacità di difesa e sicurezza correlata (DCB) (Defence and Related Security Capacity Building Initiative). Attraverso il programma DEEP (Defense Education Enhancement Program), la NATO assiste il Governo moldavo nella costruzione, lo sviluppo e la riforma delle istituzioni educative militari ai fini della professionalizzazione del personale.

La partecipazione della Moldavia al programma Building Integrity (BI) è invece finalizzata alla riduzione del rischio di corruzione nel settore della difesa e della sicurezza e al rafforzamento di responsabilità e trasparenza attraverso la  formazione e istruzione del personale civile e militare.
    Un rilievo prioritario nel quadro della cooperazione assume il rafforzamento dell'interoperabilità delle forze armate moldave: attraverso un programma di valutazione e feedback - l'Operational Capabilities Concept (OCC) - inteso a mettere le unità moldave in condizione di soddisfare gli standard NATO di interoperabilità.

Attualmente circa 40 unità di personale moldavotra cui un plotone di fanteria e una squadra di smaltimento di ordigni esplosivi, sono schierate a sostegno della missione KFOR in Kosovo: in tale contesto, il 3 giugno 2016, l'Ambasciatore d'Italia in Moldavia ha partecipato alla cerimonia per la partenza per il Kosovo del quinto contingente militare moldavo di fanteria che, in base all'intesa tecnica bilaterale del 16 gennaio 2014, operano nell'ambito della missione militare italiana in Kosovo. 


Le relazioni italo-moldave nel campo della difesa

Nel settore della cooperazione in materia di difesa, tra i due Stati è in vigore, dal 5 maggio 2004, un Accordo di cooperazione in materia di lotta alla criminalità organizzata (firmato a Roma il 3 luglio 2002); la cooperazione bilaterale è stata ulteriormente rafforzata con il successivo Accordo sulla cooperazione nel campo della difesa sottoscritto a Roma il 6 dicembre 2006, la cui autorizzazione alla ratifica è intervenuta con la legge n. 175 del 2009, in vigore dal 6 ottobre 2010. La collaborazione tra Italia e Moldavia, ai sensi dell'articolo 3 dell'Accordo, può svilupparsi attraverso le seguenti forme: a) incontri e scambi di visite dei Ministri della Difesa, Comandanti in capo, loro loro sostituti e altri funzionari autorizzati dalle Parti; b) scambi di esperienze fra esperti delle due Parti; c) organizzazione e svolgimento di attivita' addestrative, corsi ed esercitazioni; d) partecipazione di osservatori ad esercitazioni militari; e) contatti fra istituzioni militari similari; f) discussioni, consultazioni, incontri e partecipazioni a simposi, conferenze e corsi; g) visite a navi e aerei ed altre strutture militari; h) scambi di informazioni e pubblicazioni didattiche; i)scambi di attivita' culturali e sportive..

La cessione in oggetto avviene nel quadro di una collaborazione con l'Arma dei Carabinieri che si è consolidata a seguito della richiesta, da parte dei vertici della Forza di Polizia moldava, di sostegno nel processo di ristrutturazione in corso che prevede, tra il resto, lo sviluppo delle capacità di gestione dell'ordine pubblico. Per tale finalità si è già stato svolto un corso presso il Centro di Eccellenza per le Stability Police Units (CoESPU) di Vicenza e in tale ambito è stata determinata la cessione a titolo gratuito di 10 VM-90P dichiarati fuori servizio, di cui al provvedimento in oggetto.

Le Truppe dei Carabinieri  sono state istituite nel 1991 dal Ministero dell'interno moldavo ispirandosi  al modello dell'Arma dei Carabinieri e riprendendone la stessa denominazione. Dipendono dal Ministero dell'Interno, sotto cui coesistono unitamente alla Polizia nazionale, con competenze nei settori del mantenimento dell'ordine pubblico e di primo intervento in caso di attacchi terroristici. Attualmente stanno attraversando, unitamente alla Polizia nazionale, una profonda riforma rivolta a migliorarne l'efficienza e le competenze.  In questo contesto si segnala, il 3 ottobre 2016, la sottoscrizione di un'intesa tecnica,  a livello di Comandanti generali, finalizzata a rafforzare la cooperazione nel campo dell'addestramento e dello scambio di  best practices  in relazione ai compiti istituzionali e anche in considerazione dell'esperienza maturata dall'Arma nella gestione dell'ordine pubblico e della sicurezza generale.