Camera dei deputati - Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento Difesa
Titolo: La partecipazione italiana alle attività CIMIC ("Civil Military Co-operation")
Serie: Documentazione e ricerche   Numero: 188
Data: 03/02/2022
Organi della Camera: IV Difesa


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La partecipazione italiana alle attività CIMIC ("Civil Military Co-operation")

3 febbraio 2022
Schede di lettura


Indice

Premessa|L'organizzazione nazionale delle "attività CIMIC"|La partecipazione dell’Italia alle attività CIMIC|Aree e settori di intervento delle attività CIMIC|


Premessa

 

Alla fine degli anni Novanta la NATO, visto il coinvolgimento sempre più accentuato di numerosi attori impeganti nella realizzazione di obiettivi civili in aree di crisi, ha ritenuto opportuna la creazione di un'apposita struttura che fungesse da "interfaccia tra la sfera civile e quella militare", consentendo di soddisfare al meglio le molteplici esigenze delle popolazioni e delle Istituzioni locali e regionali.

 

E' stata così introdotta a livello operativo e tattico, come parte integrante dei processi di gestione delle crisi, la funzione CIMIC (Civil Military Co-operation),  tesa ad agevolare il coordinamento e la cooperazione tra la componente militare e le organizzazioni civili presenti in area di operazioni.

L'Italia ha da subito offerto il proprio supporto all'iniziativa  (analogamente alla Grecia, al Portogallo e all'Ungheria, dando vita, il 1° Gennaio 2002, al CIMIC Group South, nella caserma "Mario Fiore" di Motta di Livenza (TV), affiancato  dal CIMIC Group North, di stanza a l'Aia.

 

Nel 2009, il CIMIC Group South, a cui nel frattempo si è aggiunta  la Romania, ha assunto la sua attuale denominazione di Multinational CIMIC Group mentre il Cimic Group North è stato trasformato in polo di eccellenza sulla dottrina di settore, assumendo la denominazione di Civil-Military Cooperation Centre of Excellence (CCOE).

Nel 2014, la Slovenia è divenuto il sesto Paese contributore del MNCG.

 

Attualmente il  Multinational CIMIC Group (MNCG) è un reparto multinazionale interforze a guida italiana, dispiegabile in teatro estero per condurre operazioni nel settore della cooperazione civile-militare a supporto dei contingenti della NATO.

 

L'unità specializzata, avente struttura e consistenza di un reggimento, è stanziata nella citata sede di  Motta di Livenza ed è alimentata da personale delle quattro forze armate nazionali e da personale straniero proveniente da Grecia, Ungheria, Portogallo, Romania e Slovenia.

 

Il MNCG, gerarchicamente dipendente dal Comando Genio ma affiliato al Supreme Headquarters Allied Powers in Europe (SHAPE) quale NATO Affirmed Force, è articolato su un Comando Multinazionale (Multinational Headquarters), una Compagnia Comando e Supporto Logistico (Hq Coy), un Comando Nazionale e un Battaglione CIMIC, alimentato da 4 Compagnie organicamente concepite per assolvere tutte le attività connesse alle funzioni CIMIC.

Dal suo primo dispiegamento estero nel 2003, con l'apertura del Cimic Center di Tallil (Iraq) nell'ambito dell'Operazione "Antica Babilonia", proporzionalmente allo sviluppo della funzione operativa CIMIC nelle missioni NATO, ONU e dell'Unione Europea, il Multinational CIMIC Group è stato chiamato ad operare nei principali teatri che vedono protagonisti le Forze Armate italiane. Tra questi, il Kosovo, l'Afghanistan, il Libano, la Somalia, il Gibuti, il Mali e il Niger.

Per approfondimenti si veda il sito del Multinational cimic group e le pagine dedicate sul sito dell'Esercito.


L'organizzazione nazionale delle "attività CIMIC"

A livello nazionale, in ambito Difesa, tutte le attività CIMIC fanno capo alla Divisione J9 del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI) , con sede in Roma.

I principali compiti svolti sono i seguenti:

  • fornire consulenza, per gli aspetti militari di carattere tecnico-operativo interforze, nella pianificazione inerente la Difesa Civile, di competenza del Ministero dell'Interno e di altri dicasteri ed enti esterni all'Amministrazione della Difesa, in base alle direttive di carattere generale approvate dal Capo di Stato maggiore della Difesa;
  • elaborare i documenti CIMIC relativi alle operazioni, siano esse a livello nazionale ovvero multinazionale;
  • raccogliere e valutare le informazioni CIMIC nell'area d'interesse con particolare riguardo alle condizioni civili ed alle influenze reciproche tra le operazioni militari, le popolazioni e le istituzioni locali;
  • coordinare le attività CIMIC a livello strategico e le necessarie relazioni con le Organizzazioni Internazionali, le Amministrazioni dello Stato e gli organismi civili nei Teatri di Operazioni e per gli aspetti di interesse nazionale.

 

Figura 1: Organigramma

Fonte: Pagina sull'attività CIMIC sul sito del Ministero della Difesa.
* la Sezione Pianificazione CIMIC EU è di recente istituzione ed al momento elabora principalmente la dottrina CIMIC europea, di concerto con gli altri Paesi, nel corso di workshops pianificati a cura del EU Military Staff, sulla base delle direttive impartite dal Comitato Militare dell'Unione Europea.

La partecipazione dell’Italia alle attività CIMIC

La partecipazione italiana alle attività CIMIC è posta annualmente all'attenzione del Parlamento sia in fase preventiva, con le delibere di proroga delle missioni internazionali (per il 2021, il Doc. n. XXVI, n. 4), che in fase successiva con relazioni di rendicontazione, e in particolare:

- la Relazione sull'attuazione della politica di cooperazione allo sviluppo (Doc. LV, disponibili per la XVII Legislatura e per la XVIII Legislatura). Per il 2019, il Doc. LV n. 3 è stato trasmesso il 22 ottobre 2021;

- la Relazione sullo stato della disciplina militare e sullo stato dell'organizzazione delle Forze armate  (Doc. XXXVI). Per il 2020 il Doc. XXXVI n. 5 è stato trasmesso alla Camera nel settembre 2021.

 

La tabella seguente espone, per il periodo 2015-2020, la ripartizione delle somme destinate alle diverse attività CIMIC. Nel periodo considerato lo stanziamento si mantiene  sostanzialmente costante e vicino ai 2,1 milioni di euro.

Per l'anno 2021, la spesa ipotizzata per le attività CIMIC nel Doc. n. XXVI, n. 4 è pari a 2,1 milioni di euro (scheda 41/2021).

 

 Tabella 1: Serie storica dei fondi CIMIC ripartiti per missione

Teatro operativo
Missione
Finanziamento
(in euro)
2015
2016
2017
2018
2019
2020
Libano
Joint Task Force Lebanon
1.250.000
1.300.000
1.290.000
1.220.000
1.300.000
940.000
Kosovo
Multinational Battle Group-West
55.000
35.000
40.000
75.000
80.000
165.000
Kosovo
Multinational Specialized Unit
5.000
920
10.000
15.000
20.000
45.000
Afghanistan
Train Advise Assist Command -
West
200.000
135.309
140.000
140.000
140.000
140.000
Corno d'Africa
Operazione "Atalanta"
38.863
24.829
25.000
23.776
25.000
24.372
Somalia
Italian National Support
Element
391.164
453.000
395.000
300.000
335.000
201.200
Gibuti
Base Nazionale di Supporto
120.000
103.000
190.000
100.000
100.000
150.000
Libia
Missione bilaterale di
supporto ed assistenza
 
 
 
85.000
30.000
250.000
Niger
Missione bilaterale di
supporto
 
 
 
141.224
 
184.394
Fonti: Per gli anni 2015-2018, le rispettive Relazioni sulle attività di cooperazione e sviluppo, e in particolare, per l'anno 2015, Doc. LV, n. 4 , pagine 156-161; per l'anno 2016, Doc. LV, n. 5 , pagine 137-143; per l'anno 2017, Doc. LV, n. 1, pagine 144-150; per l'anno 2018, Doc. LV, n. 2 ; per l'anno 2019, Doc. n. XXVI, n. 3, scheda 44/2019; per l'anno 2020,  Doc. n. XXVI, n. 4, scheda 43/2020. Le relazioni riportano un elenco dettagliato dei progetti e dei contributi ad essi dedicati per ogni missione. 

 

Dalla tabella 1 emerge che, fino al 2019, oltre la metà dei fondi stanziati annualmente per le attività CIMIC trovano impiego nella missione in Libano (circa 1,3 miliardi su 2,1 miliardi). Nel 2020 tale importo si riduce a 940 mila euro (44,8 per cento del totale). Seguono, ma con importi più contenuti, le attività in Libia, Kosovo, Somalia, Niger, Gibuti e Afghanistan come emerge dal grafico seguente, che espone la ripartizione dei fondi nel 2020.

Grafico 1: Ripartizione per missione dei fondi CIMIC - anno 2020

Fonte: Elaborazione del Dipartimento Difesa del Servizio Studi della Camera sui dati tratti dalla Relazione analitica per il 2020 ( Doc. n. XXVI, n. 4 , scheda 43/2020 ).

Aree e settori di intervento delle attività CIMIC

Per quanto concerne il 2020, la relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita a tale anno, anche al fine della relativa proroga per l'anno 2021 contenuta nel Doc. n. XXVI, n. 4, espone dettagliatamente le attività CIMIC svolte nel contesto delle missioni internazionali.

Nell'ambito dell'attività di cooperazione civile-militare, sono stati realizzati progetti a elevato e immediato impatto sulla popolazione (Quick Impact Projects), al fine di acquisire, mantenere ed incrementare il consenso nei confronti del contingente militare nazionale presente nel relativo teatro operativo. Si tratta di interventi indirizzati a sostenere, in particolare, i progetti di ricostruzione, comprese le infrastrutture sanitarie, le operazioni di assistenza umanitaria, l'assistenza sanitaria e veterinaria, nonché interventi nei settori dell'istruzione e dei servizi di pubblica utilità.

La relazione descrive le attività svolte nei vari teatri operativi.

 

Kosovo

L'impegno nazionale si è concretizzato in una serie di attività CIMIC per circa 210.000 euro (di cui 165.000 per il Multinational Battle Group West - MNBG-W – e 45.000 per la Multinational Specialized Unit - MSU), per la realizzazione di 18 progetti nelle seguenti macro aree/settori di intervento:

  • amministrazione civile: settori forze di sicurezza, istruzione, sport, cultura, servizi di emergenza, economia, servizi bancari e autorità locali, per concorrere, tramite la fornitura di beni e servizi, al miglioramento qualitativo dell'amministrazione del Paese, rendendola maggiormente accessibile a prescindere da appartenenza etnica, questioni di genere, disabilità e possibilità economiche;
  • supporto essenziale all'ambiente civile: settori igienico sanitario e salute, per contribuire a migliorare la qualità dei servizi fondamentali al mantenimento di un livello accettabile di qualità della vita;
  • supporto umanitario a favore di minoranze e gruppi vulnerabili, al fine di garantire pari opportunità alle categorie solitamente poste ai margini della società.

 

Afghanistan

L'impegno nazionale si è concretizzato in una serie di attività CIMIC per circa 140.000 euro, per la realizzazione di 16 progetti nelle seguenti macro aree/settori di intervento:

  • amministrazione civile: settori forze di sicurezza e istruzione, tra cui la donazione di materiali servizi e apparecchiature a favore del carcere maschile e femminile di Herat;
  • supporto essenziale all'ambiente civile: settori salute, cibo e agricoltura. In particolare, i progetti del settore salute hanno come scopo quello di contribuire ad innalzare uno dei peggiori indicatori di salute al mondo, tramite la donazione di apparecchiature sanitarie ed informatiche di settore, a favore di strutture sanitarie pubbliche che insistono nella provincia di Herat, assicurando la legittimazione della presenza del contingente italiano da parte della popolazione civile locale;
  • supporto umanitario: nel settore minoranze/gruppi vulnerabili, quali ad esempio associazioni femminili e la fornitura di attrezzature e servizi a favore del dipartimento degli affari sociali, del lavoro e dei disabili.

 

 Libano

L'impegno nazionale si è concretizzato in una serie di attività CIMIC per circa  940.000 euro, per la realizzazione di 48 progetti nelle seguenti macro aree/settori di intervento:

  • supporto essenziale all'ambiente civile: settori igienico-sanitario, energia elettrica, acqua, salute, per concorrere, in particolare, a mitigare le problematiche connesse alla gestione dei rifiuti solidi urbani e delle acque reflue in alcune località essendo l'emergenza rifiuti una problematica rilevante nel paese, con incidenza diretta anche sulla salute pubblica, gli interventi in detto settore hanno un significativo impatto e contribuiscono a potenziare l'immagine del contingente italiano;
  • amministrazione civile: settori forze di sicurezza, autorità locali, sport e cultura;
  • infrastrutture civili essenziali: settore rete viaria, per concorrere a incrementare e migliorare la viabilità in alcune municipalità, tramite l'asfaltatura di tratti stradali e costruzione di muri di contenimento, garantendo il necessario supporto alle autorità locali a beneficio del successo della missione.

 

Niger

Le risorse finanziarie destinate, per l'anno 2020, alle attività CIMIC in Niger ammontano a 184.394 euro per la realizzazione di 9 progetti nel settore "supporto essenziale all'ambiente civile nei settori salute e food'.

Libia

Le risorse finanziarie destinate alle attività CIMIC ammontavano a 250.000 euro, che sono stati impiegati per la realizzazione di 7 progetti nelle seguenti macro aree/settori di intervento:

  • supporto essenziale all'ambiente civile nel settore salute;
  • supporto umanitario nel settore sminamento umanitario.

 

Missione antipirateria UE Atalanta

L'impegno nazionale si è concretizzato in una serie di attività CIMIC per circa 24.372 euro, per la realizzazione di 9 progetti nelle seguenti macro aree/settori di intervento:

  • amministrazione civile: settore istruzione, al fine di migliorare l'accessibilità e la qualità dell'istruzione, soprattutto a favore delle fasce di popolazione più deboli;
  • supporto essenziale all'ambiente civile: settori alimentazione e salute, mediante la fornitura di beni essenziali per il mantenimento di standard qualitativi minimi da parte delle fasce più povere ed emarginate della popolazione.

 

Somalia

L'impegno nazionale si è concretizzato in una serie di attività CIMIC per circa 201.200 euro, per la realizzazione di 10 progetti nelle seguenti macro aree/settori di intervento:

  • supporto essenziale all'ambiente civile: settori agricoltura, pesca e allevamento, alimentazione e salute, per favorire un più ampio accesso alla popolazione ai servizi di base nonché supportare iniziative volte al miglioramento delle condizioni di vita;
  • amministrazione civile: settori istruzione, servizi di emergenza, strutture di detenzione, sport e cultura, per concorrere, tramite la fornitura di beni e lavori infrastrutturali, al miglioramento qualitativo dell'amministrazione del paese, rendendola maggiormente accessibile a prescindere da appartenenza religiosa, questioni di genere, disabilità e possibilità economiche;
  • supporto umanitario: settori centri di assistenza per DPREs (Displaced Persons and Refugees), minoranze e gruppi vulnerabili, al fine di garantire pari opportunità alle categorie solitamente poste ai margini della società.

 

Gibuti

L'impegno nazionale si è concretizzato in una serie di attività CIMIC per circa 150.000 euro, per la realizzazione di 18 progetti nelle seguenti macro aree/settori di intervento:

  • amministrazione civile: settori istruzione, sport e cultura e autorità locali, per supportare la società civile e l'amministrazione pubblica nel gestire le risorse a sostegno della governance del paese;
  • supporto umanitario: settori minoranze e gruppi vulnerabili, per supportare le fasce più deboli della popolazione, solitamente poste ai margini della società;
  • supporto essenziale all'ambiente civile: settori igienico-sanitario, salute, energia elettrica, alimentazione, agricoltura, pesca e allevamento, per aiutare la popolazione a raggiungere servizi essenziali per il miglioramento del proprio standard di vita e all' affrancamento da situazioni di povertà ed indigenza.

Si segnala, infine, che per l'anno 2020  la Relazione sullo stato della disciplina militare e sullo stato dell'organizzazione delle forze armate (Doc. XXXVI n. 5 da pag. 112) trasmesso alla Camera nel settembre 2021, effettua un'analisi dell'impiego dei fondi CIMIC per settori, a cui si rinvia per approfondimenti.