Schema di D.M. relativo all'acquisizione e al sostegno logistico di mezzi, materiali ed equipaggiamenti per rinnovare la flotta di connettori tattici di superficie 14 gennaio 2022 |
Indice |
Premessa|Presupposti normativi|Contenuto| |
PremessaLo scorso 21 dicembre il Governo ha trasmesso – ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b), del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 (Codice dell'ordinamento militare) – la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 19/2021, relativo all'acquisizione e al sostegno logistico di mezzi, materiali ed equipaggiamenti per rinnovare la flotta di connettori tattici di superficie di tipo Raiding Craft disponibili in ambito "Capacità nazionale di proiezione dal mare" (CNPM), corredato delle schede tecnica e illustrativa.
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Presupposti normativiL'attività del Parlamento in relazione all'acquisizione dei sistemi d'arma, delle opere e dei mezzi direttamente destinati alla difesa nazionale, si svolge essenzialmente attraverso l'esame dei relativi programmi che il Governo presenta alle Camere ai fini dell'espressione del prescritto parere da parte delle Commissioni difesa della Camera e del Senato. La disciplina, originariamente contemplata dalla legge 4 ottobre 1988, n. 436 (cosiddetta legge Giacchè), è successivamente confluita negli articoli 536 e seguenti del Codice dell'ordinamento militare (decreto legislativo n. 66 del 2010) a loro volta oggetto di novella da parte della legge n. 244 del 2012 recante la Delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale e norme sulla medesima materia. Nello specifico l'originaria formulazione dell'articolo 536 del Codice dell'ordinamento militare, relativo ai programmi di ammodernamento e rinnovamento della Difesa, è stata profondamente rivisitata al fine di assicurare un più incisivo controllo parlamentare sugli investimenti e una più profonda condivisione delle responsabilità tra Governo e Parlamento per l'adeguamento dei sistemi e delle dotazioni dei militari. La nuova formulazione della norma prevede pertanto che vengano trasmessi alle Camere, ai fini dell'espressione del parere delle Commissioni competenti, gli schemi di decreto concernenti i programmi finanziati attraverso gli ordinari stanziamenti di bilancio e non riferiti al mero mantenimento delle dotazioni o al ripianamento delle scorte. I pareri dovranno essere espressi entro quaranta giorni dalla data di assegnazione ed è previsto che il Governo, qualora non intenda conformarsi alle condizioni formulate dalle Commissioni competenti, ovvero quando le stesse Commissioni esprimano parere contrario, trasmetta nuovamente alle Camere lo schema di decreto corredato delle necessarie controdeduzioni per i pareri definitivi delle Camere da esprimere entro trenta giorni dalla loro assegnazione. In tal caso, qualora entro il termine indicato le Commissioni competenti esprimano sullo schema di decreto parere contrario a maggioranza assoluta dei componenti, motivato con riferimento alla mancata coerenza con quanto previsto nel Documento programmatico pluriennale della difesa (DPP) di cui al comma 1 dell'articolo 536 del Codice, il programma non potrà essere adottato. In ogni altro caso, il governo potrà invece procedere all'adozione del decreto.
Il
Il documento programmatico pluriennale della difesa
Documento programmatico pluriennale della difesa
(DPP
) si inserisce nel quadro complessivo delle relazioni che in base alla normativa vigente il Ministero della Difesa è tenuto a trasmettere al Parlamento sulle materie di propria competenza. Previsto normativamente dalla
legge n. 244 del 2012 sulla revisione dello strumento militare, il Documento definisce ll quadro generale delle esigenze operative delle Forze armate, comprensive degli indirizzi strategici e delle linee di sviluppo capacitive, l'elenco dei programmi d'armamento e di ricerca in corso ed il relativo piano di programmazione finanziaria, indicante le risorse assegnate a ciascuno dei programmi per un periodo non inferiore a tre anni, compresi i programmi di ricerca o di sviluppo finanziati nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico. Nell'elenco sono altresì indicate le condizioni contrattuali, con particolare riguardo alle eventuali clausole penali, le spese relative alla funzione difesa, comprensive delle risorse assegnate da altri Ministeri.
Dalla data di entrata in vigore della normativa che ha previsto l'adozione dello strumento in esame sono stati presentati al Parlamento 9 documenti programmatici pluriennali.
Da ultimo, il Ministro della Difesa, il Ministro della difesa, con lettera in data 29 luglio 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 536, comma 1, del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66,
il documento programmatico pluriennale per la Difesa per il triennio 2021-2023 (
Doc. CCXXXIV, n. 4). Per approfondimenti si rinvia al relativo
dossier.
Per quanto concerne
I programmi presentati
l'esame parlamentare dei programmi terrestri, navali, aerei ed interforze trasmessi alle Camere nel corso della legislatura ai fini dell'espressione del prescritto parere parlamentare, si rinvia al tema "
Il controllo parlamentare sui programmi di acquisizione di sistemi d'arma".
Si ricorda, inoltre, che ai sensi dell'articolo 536-
bis sulla verifica dei programmi di ammodernamento e rinnovamento dei sistemi d'arma, il Capo di stato maggiore della difesa, sulla base degli obiettivi e degli indirizzi definiti dal Ministro della difesa ai sensi dell'articolo 14, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ferma restando la necessità di salvaguardare le esigenze operative prioritarie e quelle derivanti dal processo di definizione della politica europea di difesa e sicurezza,
procede alla verifica della rispondenza dei programmi di ammodernamento e rinnovamento dei sistemi d'arma e
propone al Ministro della difesa la rimodulazione dei programmi relativi a linee di sviluppo capacitive che risultino non più adeguate, anche in ragione delle disponibilità finanziarie autorizzate a legislazione vigente. La predetta verifica tiene altresì conto dei risultati conseguiti nell'attuazione del processo di riconfigurazione dello strumento militare riportati nel DPP.
In base al comma 2 gli schemi dei decreti che approvano la rimodulazione di programmi sui quali è stato espresso il parere delle Commissioni parlamentari competenti ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b), devono essere sottoposti a tale parere. Dalle citate rimodulazioni non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, anche in termini di indebitamento netto. |
Contenutoll programma pluriennale in esame è relativo all'acquisizione e al sostegno logistico di mezzi, materiali ed equipaggiamenti per rinnovare la flotta di connettori tattici di superficie di tipo Raiding Craft disponibili in ambito "Capacità Nazionale di Proiezione dal Mare" (CNPM).
Più nel dettaglio, l'acquisizione prevede la fornitura di n. 32 Raiding Craft (di cui 16 per la Marina Militare e 16 per l'Esercito Italiano) in differenti versioni e relativo supporto logistico, oltre a carrelli per il trasporto, natanti per sollevamento al fine di consentire la messa in mare ed il recupero dei Raiding Craft, battelli completi di motori fuoribordo a supporto dei Raiding Craft, sistemi ed attrezzature di supporto (coperture, tute stagne), n. 2 officine manutentive su shelter e opere di adeguamento di alcune infrastrutture.
Una piattaforma di tipo
Raiding Craft è un natante d'assalto impiegabile per operazioni anfibie e
riverine, allestito per le specifiche esigenze della Forza da Sbarco che unisce alla struttura tipica di una piattaforma di tipo
Rigid Hull Inflatable Boat (RHIB) le soluzioni tecniche e di allestimento di una piattaforma di tipo
Rigid Raiding Craft (RRC).
Come precIsato dallo Stato maggiore della Difesa nella scheda tecnica allegata allo schema di decreto in esame lObiettivo del programma'obiettivo del programma è il rinnovamento degli attuali connettori tattici di superficie mediante l'acquisizione di una nuova linea di natanti d'assalto di tipo Raiding Craft per la Marina e per l'Esercito. Tali sistemi consentiranno di proiettare a terra un'unità d'assalto della Forza da Sbarco, "sfruttando il mare come spazio di manovra per individuare i gap nello schieramento avversario e infiltrare rapidamente le forze sugli obiettivi costieri assegnat". Allo stesso modo, grazie al limitato pescaggio e al considerevole volume di fuoco esprimibile, saranno in grado di assicurare la penetrazione in profondità nelle acque interne per raggiungere gli obiettivi funzionali alla manovra anfibia nel suo complesso, in modo da garantire alle unità una pluralità di capacità (infiltrazione, condotta di operazioni di tipo riverine, supporto di operazioni terrestri, evacuazione di non combattenti, interventi di pubblica utilità). Con riferimento alle Requisiti militaricaratteristiche tecniche la Difesa fa presente che I connettori tattici devono possedere le seguenti performance: - spiccate doti di navigazione, velocità e manovrabilità in mare aperto, sotto-costa e in acque interne; - capacità di imbarcare e operare dalle unità anfibie della Marina Militare; - capacità di trasporto di una squadra fucilieri full-equipped (ogni Raiding Craft) e, quando in formazione, di un'unità organica fino a livello Compagnia; - capacità di sbarco sia su costa bassa e sabbiosa che su costa alta e rocciosa; - armamento modulabile a seconda dell'esigenza di missione; - allestimento modulare al fine di rendere le piattaforme perfettamente interoperabili in ambito "Capacità Nazionale di Proiezione dal Mare" e di aumentare l'efficacia operativa della Forza da Sbarco. Si precisa che le imbarcazioni saranno dotate di apparati e sistemi ad elevata affidabilità e corredate da adeguati Supporto logisticopiani manutentivi tali da garantire la prontezza richiesta con elevati livelli di disponibilità operativa. La logistica di sostegno dei mezzi sarà dimensionata basandosi su studi dell'ingegneria logistica (ILS). , In particolare, dovrà essere previsto nel corso della prima fase di vita, il Temporary Global Support (TGS), che dovrà rientrare nella fornitura contrattuale. Al termine del servizio sarà effettuata l'implementazione di una linea manutentiva di secondo livello mediante kit di attrezzature fornite dall'Industria privata individuata in sede di gara. Per tutta la durata della vita tecnica, l'Industria privata assicurerà la disponibilità di ricambi ed eventuali aggiornamenti tecnici per la risoluzione delle obsolescenze e per l'esecuzione nel tempo di tutti gli interventi manutentivi. Il personale della Forza da Sbarco svolgerà tutte le Aspetti addestrativiattività formative, addestrative e di aggiornamento tecnico-professionale necessarie per poter operare in sicurezza con le nuove piattaforme, tra cui: - i corsi di formazione per il rilascio delle previste abilitazioni nautiche; - i corsi di guida, abilitazione e manutenzione alle diverse piattaforme; - i corsi di addestramento in sede a favore dei Reparti. Ove non siano già previsti adeguati corsi presso le Forze armate, nel contratto di acquisizione dovrà essere inclusa la somministrazione dei corsi necessari per l'introduzione in servizio delle nuove piattaforme e la fornitura della documentazione tecnica e delle certificazioni per l'impiego secondo la normativa vigente. La completa Interoperabilità e standardizzazioneinteroperabilità sarà raggiunta non solo per quanto attiene le nuove piattaforme di tipo Raiding Crafts nel loro complesso, ma anche considerando ogni singolo subsistema e/o componente del battello, quali ad esempio le radio, le predisposizioni per la messa a mare e recupero, i sistemi software di missione e navigazione e altri. Laddove, nell'ambito delle Forze Armate esistano già in servizio componenti, apparati e/o soluzioni tecniche già sperimentati e compatibili con i Raiding Crafts, essi potranno essere adottati ed installati sui mezzi di nuova acquisizione. Il programma si basa su un progetto già realizzato dalla cantieristica internazionale su piattaforme off-the-shelf del tipo Raiding Crafts. L'industria fornitrice sarà definita in sede di gara, a seguito della quale potranno essere valutati iProfili industriali profili industriali e le ricadute economiche ed occupazionali. Anche l'aspetto di cooperazione internazionale è subordinato alla definizione dell'industria chiamata alla realizzazione del progetto.
Il programma è concepito secondo un piano di sviluppo pluriennale di
previsto avvio nel 2021 e
Durata del programmadurata complessiva di 5 anni (2021-2025).
Si valuti l'opportunità di adeguare la data di presumibile inizio al corrente anno 2022.
Nello stato di previsione della Difesa il programma d'arma in esame afferisce alla Missione 5 (Difesa e Sicurezza del Territorio), Programma 6 (Pianificazione Generale delle Forze Armate e Approvvigionamenti Militari), Azione 6 (Ammodernamento, rinnovamento e sostegno delle capacità dello Strumento Militare), Centro di Responsabilità Amministrativa (C.R.A.) Segretariato Generale. Il Costo complessivocosto complessivo del programma è di 46 M€ per finalizzato all;acquisizione di n. 32 Raiding Craft (completi di mezzi, sistemi, attrezzature e strutture per il supporto, il trasporto, la movimentazione) e relativo sostegno tecnico-logistico, finanziati a valere sugli stanziamenti tratti dal Bilancio Ordinario della Difesa nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente. La relazione riporta il seguente Cronoprogramma dei pagamenticronoprogramma dei pagamenti, "meramente indicativo, da attualizzarsi, sia in termini di volume che di estensione temporale, a valle del perfezionamento dell'iter negoziale, secondo l'effettiva esigenza di pagamento":
(in milioni di euro)
Al riguardo, lo Stato maggiore della Difesa fa presente che la ripartizione della spesa per ciascun esercizio potrà essere temporalmente rimodulata in funzione dell'effettiva esigibilità contrattuale dei pagamenti, come emergente dal completamento dell'attività tecnico-amministrativa. L'Amministrazione potrà, inoltre, adottare eventuali misure di ottimizzazione della spesa utili all'accelerazione del processo di acquisizione delle nuove capacità, "tra cui, ad esempio, la possibilità di anticipo, in toto o in parte, dei volumi finanziari indicati nel cronoprogramma, ovvero l'adozione di eventuali forme contrattuali che, nel rispetto dei termini di cui ai rispettivi decreti approvativi, massimizzino la forza contrattuale dell'amministrazione e le discendenti migliori condizioni di acquisto".
In relazione al programma in esame, il medesimo è riportato nelIl programma nel DPP 2021-2023 Documento programmatico pluriennale della Difesa per il triennio 2021-2023 tra le schede dei programmi di previsto avvio (pag. 87), con il profilo programmatico degli stanziamenti così aggregato: 2 milioni per il 2021, 5 milioni per il 2022, 11 milioni per il 2023, 28 milioni per il triennio 2024-2026. Riguardo alle Condizioni contrattuali e facoltà di recessocondizioni contrattuali, la relazione precisa che al momento, in assenza di un atto contrattuale, si possono esprimere solo valutazioni generalmente valide per ogni attività contrattuale. Le norme di riferimento per la materia contrattuale pubblica sono la normativa speciale dettata dal D. Lgs. 208/2011, di recepimento della Direttiva comunitaria 2009/81/CE, e il relativo regolamento (D.P.R. 49/2013) e, per quanto da essi non direttamente disciplinato, le disposizioni rappresentate dal Codice dei Contratti (D. Lgs. 50/2016), ove non derogate e compatibili con le predette norme e con le clausole contrattuali.
Le norme che disciplinano la materia contrattuale pubblica nel nostro ordinamento sono di derivazione europea e sono rappresentate dal Codice dei Contratti (
D.Lgs. n. 50 del 2016) e relativi regolamenti di attuazione generale (
D.P.R. n. 207 del 2010) e speciale per il settore della Difesa (
D.P.R. n. 236 del 2012). A queste si affiancano, per quel che concerne la disciplina degli appalti nel settore della Difesa e Sicurezza, il provvedimento di recepimento della Direttiva comunitaria 2009/81/UE (
D.Lgs. n. 208 del 2011) e il relativo regolamento di attuazione (
D.P.R. n. 49 del 2013). Tali ultimi provvedimenti normativi, che per il settore del
procurement militare costituiscono la principale disciplina di riferimento, rinviano alle disposizioni del Codice dei Contratti e dei relativi regolamenti di attuazione per ciò che concerne specifici istituti come, ad esempio, il recesso.
Per quel che concerne la disciplina del recesso dal contratto in ambito nazionale questa è, infatti, riconducibile principalmente a quanto previsto dall' articolo 107 del citato D.P.R. n. 236 del 2012 e dall' articolo 1373 del Codice Civile fatto salvo, ovviamente, quanto stabilito nello specifico atto negoziale circa le eventuali condizioni e modalità di esercizio del recesso. Il quadro di riferimento è completato dalle disposizioni in materia dettate dalla Legge di contabilità generale dello Stato ( R. D. n. 2440 del 1923) e dal relativo regolamento di attuazione del Libro IV del Codice Civile. L' articolo 107 del citato D.P.R. n. 236 del 2012 detta i principi in base ai quali determinare le possibili conseguenze economiche discendenti dall'esercizio della facoltà di recesso. In particolare, l'esercizio del diritto di recesso è subordinato al pagamento delle prestazioni eseguite e del valore dei materiali acquistati, non altrimenti impiegabili dall'esecutore, oltre al dieci per cento dell'importo residuale necessario per raggiungere i quattro quinti dell'ammontare globale del contratto. Ulteriore condizione è rappresentata dall'obbligo per l'Amministrazione di assumere la proprietà e il carico contabile dei materiali non altrimenti impiegabili dall'esecutore. |