Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 08/2021, relativo al rinnovamento, potenziamento e supporto logistico integrato linea tanker heavy multi-role A.M. 16 novembre 2021 |
Indice |
Premessa|Presupposti normativi|Contenuto| |
PremessaLo scorso 2 novembre 2021 il Governo ha trasmesso – ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b), del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 (Codice dell'ordinamento militare) – la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 08/2021, relativo al rinnovamento, potenziamento e supporto logistico integrato linea tanker heavy multi-role A.M. (A.G. 321). Il termine per l'espressione del parere da parte delle Commissioni difesa della Camera e del Senato è il 14 dicembre 2021.
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Presupposti normativiL'attività del Parlamento in relazione all'acquisizione dei sistemi d'arma, delle opere e dei mezzi direttamente destinati alla difesa nazionale, si svolge essenzialmente attraverso l'esame dei relativi programmi che il Governo presenta alle Camere ai fini dell'espressione del prescritto parere da parte delle Commissioni difesa della Camera e del Senato. La disciplina, originariamente contemplata dalla legge 4 ottobre 1988, n. 436 (cosiddetta legge Giacchè), è successivamente confluita negli articoli 536 e seguenti del Codice dell'ordinamento militare (decreto legislativo n. 66 del 2010) a loro volta oggetto di novella da parte della legge n. 244 del 2012 recante la Delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale e norme sulla medesima materia. Nello specifico l'originaria formulazione dell'articolo 536 del Codice dell'ordinamento militare, relativo ai programmi di ammodernamento e rinnovamento della Difesa, è stata profondamente rivisitata al fine di assicurare un più incisivo controllo parlamentare sugli investimenti e una più profonda condivisione delle responsabilità tra Governo e Parlamento per l'adeguamento dei sistemi e delle dotazioni dei militari. La nuova formulazione della norma prevede pertanto che vengano trasmessi alle Camere, ai fini dell'espressione del parere delle Commissioni competenti, gli schemi di decreto concernenti i programmi finanziati attraverso gli ordinari stanziamenti di bilancio e non riferiti al mero mantenimento delle dotazioni o al ripianamento delle scorte. I pareri dovranno essere espressi entro quaranta giorni dalla data di assegnazione ed è previsto che il Governo, qualora non intenda conformarsi alle condizioni formulate dalle Commissioni competenti, ovvero quando le stesse Commissioni esprimano parere contrario, trasmetta nuovamente alle Camere lo schema di decreto corredato delle necessarie controdeduzioni per i pareri definitivi delle Camere da esprimere entro trenta giorni dalla loro assegnazione. In tal caso, qualora entro il termine indicato le Commissioni competenti esprimano sullo schema di decreto parere contrario a maggioranza assoluta dei componenti, motivato con riferimento alla mancata coerenza con quanto previsto nel Documento programmatico pluriennale della difesa (DPP) di cui al comma 1 dell'articolo 536 del Codice, il programma non potrà essere adottato. In ogni altro caso, il governo potrà invece procedere all'adozione del decreto.
Il
Il documento programmatico pluriennale della difesa
Documento programmatico pluriennale della difesa
(DPP
) si inserisce nel quadro complessivo delle relazioni che in base alla normativa vigente il Ministero della Difesa è tenuto a trasmettere al Parlamento sulle materie di propria competenza. Previsto normativamente dalla
legge n. 244 del 2012 sulla revisione dello strumento militare, il Documento definisce ll quadro generale delle esigenze operative delle Forze armate, comprensive degli indirizzi strategici e delle linee di sviluppo capacitive, l'elenco dei programmi d'armamento e di ricerca in corso ed il relativo piano di programmazione finanziaria, indicante le risorse assegnate a ciascuno dei programmi per un periodo non inferiore a tre anni, compresi i programmi di ricerca o di sviluppo finanziati nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico. Nell'elenco sono altresì indicate le condizioni contrattuali, con particolare riguardo alle eventuali clausole penali, le spese relative alla funzione difesa, comprensive delle risorse assegnate da altri Ministeri.
Dalla data di entrata in vigore della normativa che ha previsto l'adozione dello strumento in esame sono stati presentati al Parlamento 9 documenti programmatici pluriennali.
Da ultimo, il Ministro della Difesa, il Ministro della difesa, con lettera in data 29 luglio 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 536, comma 1, del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66,
il documento programmatico pluriennale per la Difesa per il triennio 2021-2023 (
Doc. CCXXXIV, n. 4). Per approfondimenti si rinvia al relativo
dossier.
Per quanto concerne
I programmi presentati
l'esame parlamentare dei programmi terrestri, navali, aerei ed interforze trasmessi alle Camere nel corso della legislatura ai fini dell'espressione del prescritto parere parlamentare, si rinvia al tema "
Il controllo parlamentare sui programmi di acquisizione di sistemi d'arma".
Si ricorda, inoltre, che ai sensi dell'articolo 536-
bis sulla verifica dei programmi di ammodernamento e rinnovamento dei sistemi d'arma, il Capo di stato maggiore della difesa, sulla base degli obiettivi e degli indirizzi definiti dal Ministro della difesa ai sensi dell'articolo 14, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ferma restando la necessità di salvaguardare le esigenze operative prioritarie e quelle derivanti dal processo di definizione della politica europea di difesa e sicurezza,
procede alla verifica della rispondenza dei programmi di ammodernamento e rinnovamento dei sistemi d'arma e
propone al Ministro della difesa la rimodulazione dei programmi relativi a linee di sviluppo capacitive che risultino non più adeguate, anche in ragione delle disponibilità finanziarie autorizzate a legislazione vigente. La predetta verifica tiene altresì conto dei risultati conseguiti nell'attuazione del processo di riconfigurazione dello strumento militare riportati nel DPP.
In base al comma 2 gli schemi dei decreti che approvano la rimodulazione di programmi sui quali è stato espresso il parere delle Commissioni parlamentari competenti ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b), devono essere sottoposti a tale parere. Dalle citate rimodulazioni non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, anche in termini di indebitamento netto. |
ContenutoIl programma pluriennale in esame nr. SMD 08/2021 è riferito al rinnovamento, potenziamento e Supporto Logistico Integrato della linea tanker heavy multi-role dell'Aeronautica Militare (inclusi i kit Stratevac, concepiti per il trasporto in rafforzate condizioni di sicurezza di pazienti in assistenza intensiva). L'obiettivo finale è quello di Finalità operativaassicurare il completamento della flotta tanker heavy multi-role, portandola da 4 a 6 velivoli tutti omogeneizzati ad uguale riferimento certificativo e di performance, al fine di garantire missioni di rifornimento in volo, trasporto di medio e lungo raggio, trasporto sanitario in bio-contenimento, rimpatrio di personale in condizioni mediche critiche (attraverso citato kit stratevac). A tal fine il programma prevede:
La capacità tanker heavy multi-role dell'Aeronautica Militare si basa sulla piattaforma Boeing KC-767 A Tanker/Transport, derivata dal modello civile Boeing 767-200ER (Extended Range), che garantisce elevata autonomia e volume di carico, unite alla capacità di rifornimento in volo. I due assetti aggiuntivi sono della stessa famiglia del KC-767 A, opportunamente aggiornati all'ultimo standard di configurazione in produzione. La Boeing ha, infatti, recentemente introdotto una nuova versione di tanker, equipaggiata con motori più performanti e maggiormente rispondenti alle vigenti normative internazionali antinquinamento e antirumore, sistemi di autoprotezione integrati, "large display cockpit", nuovo AFMC (Aircraft Flight Management Computer) e relativo software. Inoltre, il sistema di rifornimento di ultima generazione consentirà all'Aeronautica Militare di rifornire oltre 60 velivoli di varia tipologia (velivoli da caccia, trasporto, convertiplani, ecc.), allargando quindi l'offerta di supporto in ambito NATO, internazionale e di eventuale coalizione. L'acquisizione dei due tanker già nella nuova configurazione consentirà una notevole riduzione dei costi di gestione della flotta in termini di obsolescenze (hardware e software) e di supporto logistico, nonché di quelli non ricorrenti legati ad eventuali futuri upgrade. Allo stesso modo, l'estensione dei medesimi aggiornamenti all'esistente flotta di 4 velivoli uniformerà le linee logistiche, manutentive e la massima standardizzazione degli equipaggi. La predisposizione di ciascuno dei tanker ad essere rapidamente convertito in configurazione da evacuazione medica, consentirà la piena intercambiabilità degli assetti ad ospitare a bordo e installare in tempi rapidi i kit stratevac per la stabilizzazione e supporto vitale di persone in condizioni critiche, che abbia necessità di trasferimento in regime di stretto monitoraggio, supporto e stabilizzzione dei parametri vitali (la cui acquisizione, prevista nel requisito generale del programma, è inclusa nel perimetro del presente decreto). I Rapporti con l'industriasettori industriali principalmente interessati dal programma in esame sono quelli legati al comparto aerospaziale ad alta tecnologia, trasversali a molteplici aree produttive che investono l'intero complesso dei sottosettori: aeronautico, elettromeccanico, siderurgico, elettronico, informatico, telematica, dei materiali. Al riguardo, la Difesa fa presente che il programma in oggetto offre potenziali opportunità di consolidamento dei rapporti tra l'industria nazionale e quella USA, mediante specifiche commesse da parte Boeing nei confronti di ditte italiane. Nell'ambito del supporto logistico industriale fornito alla flotta tanker, la ditta Boeing già si avvale di società italiane che effettuano attività manutentive sul sedime di Pratica di Mare. Si stima che il ritorno industriale nell'ambito del supporto logistico e manutentivo si attesterà intorno al 40% dell'investimento globale. Si segnala, inoltre, che il programma presenta potenziali opportunità di cooperazione internazionale, con conseguenti benefici per l'Amministrazione della Difesa e per le esportazioni industriali. L'aggiornamento e il completamento della flotta tanker heavy multi-role predispongono, inoltre, le condizioni per ulteriori potenziali ricadute in termini di eventuali modifiche successive atteso che l'implementazione capacitiva dei velivoli coinvolgerebbe anche l'industria domestica, specialmente per quel che concerne l'avionica di bordo (soggetta a periodico ammodernamento) e i sistemi di comunicazione prettamente nazionali. Nello specifico si osserva che la realizzazione del programma avrebbe un positivo impatto sulle PMI, distribuite su tutto il territorio nazionale, che si rifanno all'indotto della filiera aeronautica, con specifico riguardo ai citati sistemi avionici. Le fisiologiche future obsolescenze della componente avionica, che interesseranno nel medio lungo periodo anche utilizzatori stranieri che operano il medesimo assetto, potrebbero vedere il coinvolgimento dell'industria nazionale, generando indotto e vantaggi nella filiera nazionale della fornitura dei subcomponenti. Il programma, di Durata e presumibile inizioprevisto avvio nel 2021, presenta uno sviluppo pluriennale, con una durata di 15 anni (periodo 2021-2035). Nello stato di previsione della Difesa, il programma d'arma in esame afferisce alla Missione 5 (Difesa e Sicurezza del Territorio), Programma 6 (Pianificazione Generale delle Forze Armate e Approvvigionamenti Militari), Azione 6 (Ammodernamento, rinnovamento e sostegno delle capacità dello Strumento Militare), Centro di Responsabilità Amministrativa (C.R.A.) Segretariato Generale. L'onere complessivo per il completamento della flotta e il sostegno tecnico-logistico è stimato in circa 1.410 M€ (condizioni economiche 2021), di cui:
La relazione dello Stato Maggiore della Difesa precisa che, in considerazione della priorità del programma, la copertura finanziaria potrà essere ulteriormente garantita/integrata a valere delle risorse iscritte nella missione "Difesa e sicurezza del territorio", programma "Pianificazione Generale delle Forze Armate e approvvigionamenti militari" dello Stato di previsione della spesa del Ministero Difesa, opportunamente rese disponibili anche a mezzo di preventiva rimodulazione/revisione di altre spese, concordata con il Ministero dell'Economia e delle Finanze. Ove ritenuta decisiva per accelerare il processo di procurement ai fini di un più rapido ingresso in servizio dei sistemi d'arma, sarà ritenuta la possibilità di chiedere al MEF successiva riprogrammazione delle risorse. In ogni caso, il programma sarà gestito in modo tale da renderlo compatibile con le risorse complessivamente disponibili a legislazione vigente, ovvero rimodularlo opportunamente, attraverso progressiva attuazione e/o ridefinizione della tempistica sottesa. Al riguardo, si valuti l'opportunità di precisare che entrambe le tranches sono finanziate sui capitoli del settore investimento del Bilancio Ordinario del Ministero della Difesa nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente (capitolo 7120-02). Mentre per la prima tranche è, infatti, esplicitato espressamente, per la seconda tranche il metodo di finanziamento si evince solo dalla tabella che riporta il cronoprogramma dei pagamenti (cfr. infra). La Cronoprogramma dei pagamenticronologia dei pagamenti di seguito riportata illustra le due tranches sopra descritte, entrambe completamente finanziate per l'importo stimato di 1.410 M€.
(in milioni di euro)
Al riguardo, lo Stato maggiore della Difesa fa presente che la ripartizione della spesa per ciascun esercizio potrà essere temporalmente rimodulata in funzione dell'effettiva esigibilità contrattuale dei pagamenti, come emergente dal completamento dell'attività tecnico-amministrativa. L'Amministrazione potrà, inoltre, adottare eventuali misure di ottimizzazione della spesa utili all'accelerazione del processo di acquisizione delle nuove capacità, "tra cui, ad esempio, la possibilità di anticipo, in toto o in parte, dei volumi finanziari indicati nel cronoprogramma, ovvero, l'adozione di eventuali forme contrattuali che, nel rispetto dei termini di cui ai rispettivi decreti approvativi, massimizzino la forza contrattuale dell'amministrazione e le discendenti migliori condizioni di acquisto". Sempre con riferimento al richiamato cronoprogramma la Difesa, precisa che "in ragione della complessità del programma, della sua lunghezza temporale, della possibilità di variazioni del sotteso disegno capacitivo, i volumi e l'imputazione a capitolo descritta sono indicativi e da intendersi quale migliore previsione ex-ante allo svolgimento dell'iter contrattuale, restando, dunque, dirimenti le verifiche finali poste in essere dagli organi di controllo al momento della sottoposizione alla definitiva registrazione degli atti e degli impegni discendenti". A tal proposito potrebbe essere utile chiarire se l'eventualità di possibili variazioni si riferisca al solo cronoprogramma dei pagamenti, ovvero riguardi anche il costo complessivo del programma sottoposto al parere parlamentare.
In relazione al programma in esame il medesimo è riportato nelIl programma nel DPP 2021-2023 Documento programmatico pluriennale della Difesa per il triennio 2021-2023 tra le schede dei programmi di previsto avvio (pag. 93), con il medesimo profilo programmatico degli stanziamenti descritto sopra, così aggregato: 40 milioni complessivi (prima e seconda tranche) per il 2021, 40 milioni per il 2022, 67 milioni per il 2023, 368 milioni per il triennio 2024-2026 e i restanti 895 milioni per le annualità dal 2027 al 2035. Riguardo alle Condizioni contrattuali e facoltà di recessocondizioni contrattuali, la relazione precisa che al momento, in assenza di un atto contrattuale, si possono esprimere solo valutazioni generalmente valide per ogni attività contrattuale, nel caso specifico accordo Gov-to-Gov o tramite acqisizione su mercato estero (Purchase Order). Le norme di riferimento per la materia contrattuale pubblica sono la normativa speciale dettata dal D. Lgs. 208/2011, di recepimento della Direttiva comunitaria 2009/81/CE, e il relativo regolamento (D.P.R. 49/2013) e, per quanto da essi non direttamente disciplinato, le disposizioni rappresentate dal Codice dei Contratti (D. Lgs. 50/2016), ove non derogate e compatibili con le predette norme e con le clausole contrattuali.
Le norme che disciplinano la materia contrattuale pubblica nel nostro ordinamento sono di derivazione comunitaria e sono rappresentate dal Codice dei Contratti (
D.Lgs. n. 50 del 2016) e relativi regolamenti di attuazione generale (
D.P.R. n. 207 del 2010) e speciale per il settore della Difesa (
D.P.R. n. 236 del 2012). A queste si affiancano, per quel che concerne la disciplina degli appalti nel settore della Difesa e Sicurezza, il provvedimento di recepimento della Direttiva comunitaria 2009/81/UE (
D.Lgs. n. 208 del 2011) e il relativo regolamento di attuazione (
D.P.R. n. 49 del 2013). Tali ultimi provvedimenti normativi, che per il settore del
procurement militare costituiscono la principale disciplina di riferimento, rinviano alle disposizioni del Codice dei Contratti e dei relativi regolamenti di attuazione per ciò che concerne specifici istituti come, ad esempio, il recesso.
Per quel che concerne la disciplina del recesso dal contratto in ambito nazionale questa è, infatti, riconducibile principalmente a quanto previsto dall' articolo 107 del citato D.P.R. n. 236 del 2012 e dall' articolo 1373 del Codice Civile fatto salvo, ovviamente, quanto stabilito nello specifico atto negoziale circa le eventuali condizioni e modalità di esercizio del recesso. Il quadro di riferimento è completato dalle disposizioni in materia dettate dalla Legge di contabilità generale dello Stato ( R. D. n. 2440 del 1923) e dal relativo regolamento di attuazione del Libro IV del Codice Civile. L' articolo 107 del citato D.P.R. n. 236 del 2012 detta i principi in base ai quali determinare le possibili conseguenze economiche discendenti dall'esercizio della facoltà di recesso. In particolare, l'esercizio del diritto di recesso è subordinato al pagamento delle prestazioni eseguite e del valore dei materiali acquistati, non altrimenti impiegabili dall'esecutore, oltre al dieci per cento dell'importo residuale necessario per raggiungere i quattro quinti dell'ammontare globale del contratto. Ulteriore condizione è rappresentata dall'obbligo per l'Amministrazione di assumere la proprietà e il carico contabile dei materiali non altrimenti impiegabili dall'esecutore. |