Camera dei deputati - Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa) |
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Autore: | Servizio Studi - Dipartimento Difesa |
Titolo: | Dati sulla partecipazione italiana alle missioni in Afghanistan 2004-2021 |
Serie: | Documentazione e ricerche Numero: 171 |
Data: | 13/07/2021 |
Organi della Camera: | IV Difesa |
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Camera dei deputati |
XVIII LEGISLATURA |
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Documentazione e ricerche |
Dati sulla partecipazione italiana alle missioni in Afghanistan 2004-2021 |
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n. 171 |
13 luglio 2021 |
Servizio responsabile: |
Servizio Studi – Dipartimento Difesa ( 066760-4172 / 066760-4939 – * st_difesa@camera.it |
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DI0380 |
Nel corso dell’esame parlamentare della Deliberazione del Consiglio dei ministri del 17 giugno 2021, concernente l’avvio e la proroga delle missioni internazionali per l’anno 2021 (cfr. Doc.?XXV, n. 4 e Doc.?XXVI, n. 4), il Governo ha fatto presente che lo scorso 29 giugno sono terminate le procedure di rientro in Italia del personale militare impegnato nella missione Resolute Support in Afghanistan, a conclusione della quasi ventennale presenza del contingente italiano in questo Paese.
Come noto, infatti, successivamente gli attentati terroristici dell’11 settembre 2001 che hanno colpito gli Stati Uniti, una coalizione di Stati a guida statunitense, di cui facevano parte sia Paesi dell'Alleanza Atlantica che Paesi non facenti parte della NATO, ha autonomamente avviato l’operazione Enduring Freedom (Libertà duratura) contro obiettivi militari e basi terroristiche in territorio afgano, con l’obiettivo, in particolare, di colpire le cellule dell’organizzazione terroristica Al Qaeda presenti nel Paese.
L’Italia ha partecipato all’operazione dal 18 novembre 2001 al 3 dicembre 2006 con compiti di sorveglianza, interdizione marittima, nonché di monitoraggio di eventuali traffici illeciti.
Nel frattempo, a seguito della risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'ONU n. 1386 del 20 dicembre 2001, è stata costituita nel gennaio 2002 la missione ISAF (International Security Assistance Force) che, come previsto dall'Accordo di Bonn, ha autorizzato la predisposizione di una forza di intervento internazionale con il compito di garantire, nell'area di Kabul, un ambiente sicuro a tutela dell'Autorità provvisoria afghana, guidata da Hamid Karzai, che si è insediata il 22 dicembre 2001 e del personale delle Nazioni Unite presente nel Paese.
L'Italia ha fornito, sin dal 2002, un contributo a questa missione, detenendone anche il Comando tra il 2005 e il 2006.
Il 1° gennaio 2015 la nuova missione Resolute Support Mission (RSM) è subentrata alla missione ISAF - chiusa il 31 dicembre 2014 - con il mandato di svolgere attività di formazione, consulenza e assistenza a favore delle forze di difesa e sicurezza afgane e delle istituzioni governative.
La decisione sulla conclusione della missione Resolute Support è stata assunta dal Consiglio atlantico lo scorso 15 aprile, su proposta di Washington, in applicazione degli accordi tra l'amministrazione americana e il movimento talebano sottoscritti a Doha nel febbraio del 2020.
Lo scorso 1° maggio ha preso avvio il piano per il rientro delle Forze della NATO della missione Resolute Support.
L’8 giugno 2021 ha avuto luogo la cerimonia di ammaina bandiera del Contingente italiano della missione, alla presenza del Ministro Guerini.
Per approfondimenti si rinvia al resoconto stenografico della seduta del Senato del 24 giugno scorso nel corso della quale il Ministro della Difesa ha reso una informativa sulla conclusione della missione italiana in Afghanistan. Si veda, inoltre, la risposta del Governo all’interrogazione 5-06200 sulle misure da adottare per la protezione degli afghani che hanno collaborato con il contingente italiano nella missione Resolute Support in vista del ritiro dall’Afghanistan.
Fonti
Il presente dossier è elaborato sui dati statistici relativi alla partecipazione italiana alle missioni internazionali in Afghanistan per il periodo 2004-2021 tratti dalle fonti più aggiornate a disposizione, e in particolare riporta dati in merito:
? alle unità di personale militare italiano autorizzate alla partecipazione alle missioni internazionali in Afghanistan nell’arco temporale 2004-2018 sulla base dei dati contenuti nelle Note aggiuntive del Ministero della difesa relative agli anni 2004 - 2014 (2004-2014) e, per quanto riguarda il 2015 e il 2016 e nei decreti legge di proroga della partecipazione italiana alle missioni internazionali. Si tratta del decreto legge n. 7 del 18 febbraio 2015 convertito, con modificazioni, dalla legge 17 aprile 2015, n. 43 che ha disposto la proroga delle missioni internazionali per i primi nove mesi del 2015 (1° gennaio-30 settembre), del decreto legge n. 174 del 30 ottobre 2015, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 dicembre 2015, n. 198, che ha disposto la proroga delle missioni internazionali per l'ultimo trimestre del 2015 (1° ottobre-31 dicembre), del decreto legge n. 67 del 16 maggio 2016, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2016 n. 131 che ha disposto la proroga della partecipazione del personale delle Forze armate e di polizia alle missioni internazionali per il periodo 1° gennaio - 31 dicembre 2016.
Relativamente agli anni 2017-2020 la fonte di riferimento è rappresentata dalle deliberazioni del Consiglio dei ministri del 14 gennaio 2017, del 28 dicembre 2017, del 28 novembre 2018, del 23 aprile 2019, del 21 maggio 2020 e del 17 giugno 2021, adottate dal Governo ai sensi della nuova disciplina prevista dalla legge quadro sulle missioni internazionali (legge 145 del 2016);
? agli oneri finanziari delle missioni in Afghanistan nel periodo 2004-2020 come riportati dalla Relazione della Corte dei conti sul rendiconto generale dello Stato sui singoli anni quanto al periodo 2004-2014 e come indicati nelle autorizzazioni di spesa disposte dai provvedimenti di proroga sopra richiamati per quanto riguarda gli anni 2015 e 2016. Relativamente agli anni 2017-2020 gli oneri finanziari riportati sono quelli indicati nelle deliberazioni del Consiglio dei ministri del 14 gennaio 2017, del 28 dicembre 2017, del 28 novembre 2018, del 23 aprile 2019, del 21 maggio 2020 e del 17 giugno 2021, concernenti la partecipazione italiana alle missioni internazionali;
? al personale internazionale complessivamente impiegato nella missione NATO resolute support.
PARTECIPAZIONE ITALIANA A MISSIONI IN AFGHANISTAN UNITA’ DI PERSONALE MILITARE SERIE STORICA anni 2004 – 2020
|
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Area |
MISSIONE |
2004 |
2005 |
2006 |
2007 |
2008 |
2009 |
2010 |
2011 |
2012 |
2013 |
2014 |
2015 |
2016 |
2017 |
2018 |
2019 |
2020 |
2021 |
Afghanistan |
ISAF-EUPOL[1] RESOLUTE SUPPORT |
1.039 |
2.090 |
1.800 |
2.550 |
2.404 |
3.207 |
4.200 |
4.250 |
4.000 |
2.900 |
1.872 |
732[2] |
950 |
900[3] |
800[4] |
800[5] |
800 |
1000 |
ENDURING FREEDOM[6] |
485 |
437[7] |
376 |
|
|
|
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|
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|
|
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|
|
|
|
|
|
Emirati Arabi Uniti-Tampa-Bahrein-Qatar (supporto)[8] |
|
|
|
|
|
|
125 |
93 |
93 |
95 |
95 |
101 |
102 |
126 |
126 |
126 |
136 |
139 |
PARTECIPAZIONE ITALIANA A MISSIONI IN AFGHANISTAN ONERI FINANZIARI (milioni di euro) Anni 2001 - 2020 |
|
ANNO |
ONERI |
2001 |
71,6 |
2002 |
250,1 |
2003 |
243,3 |
2004 |
151,2 |
2005 |
249,4 |
2006 |
288,2 |
2007 |
351,3 |
2008 |
390,7 |
2009 |
565,8 |
2010 |
754,7 |
2011 |
833,4 |
2012 |
807,3 |
2013 |
589,0 |
2014 |
420,2 |
2015 |
185,0 |
2016 |
179,0 |
2017 |
174,3 |
2018 |
167,1 |
2019 |
159,2 |
2020 |
159,7 |
2021 |
154,3 |
PARTECIPAZIONE ITALIANA A MISSIONI in Afghanistan Finanziamenti riportati nei provvedimenti legislativi di autorizzazione e di proroga serie storica anni 2001 – 2019
|
||||||
ANNO |
periodo del |
ISAF |
Enduring |
Cooperazione |
TOTALE ANNO (euro) |
|
2001 |
18/11/01 |
31/12/01 |
|
71.682.000 |
|
71.682.000 |
|
|
|
71.682.000 |
|
||
2002 |
01/01/02 |
31/03/02 |
|
88.727.027 |
|
250.170.662 |
01/04/02 |
31/12/02 |
12.950.849 |
148.492.786 |
|
||
|
|
12.950.849 |
237.219.813 |
|
||
2003 |
01/01/03 |
30/06/03 |
23.968.562 |
114.248.312 |
|
243.356.401 |
01/07/03 |
31/12/03 |
27.897.604 |
77.241.923 |
|
||
|
|
51.866.166 |
191.490.235 |
|
||
2004 |
01/01/04 |
30/06/04 |
32.047.842 |
25.307.933 |
|
151.217.236 |
01/07/04 |
31/12/04 |
74.405.479 |
19.455.982 |
|
||
|
|
106.453.321 |
44.763.915 |
|
||
2005 |
01/01/05 |
30/06/05 |
74.436.206 |
21.366.549 |
|
249.421.724 |
01/07/05 |
31/12/05 |
140.262.283 |
13.356.686 |
|
||
|
|
214.698.489 |
34.723.235 |
|
||
2006 |
01/01/06 |
30/06/06 |
148.935.976 |
2.731.458 |
|
288.299.409 |
01/07/06 |
31/12/06 |
136.631.975 |
|
|
||
|
|
285.567.951 |
2.731.458 |
|
PARTECIPAZIONE ITALIANA A MISSIONI in Afghanistan Finanziamenti riportati nei provvedimenti legislativi di autorizzazione e di proroga serie storica anni 2001 – 2019
|
||||||
ANNO |
periodo del |
ISAF |
Enduring |
Cooperazione |
TOTALE ANNO (euro) |
|
2007 |
01/01/07 |
31/12/07 |
311.350.881 |
|
40.000 |
351.350.881 |
|
|
311.350.881 |
|
40.000 |
||
2008 |
01/01/08 |
31/12/08 |
340.775.269 |
|
50.000.000 |
390.775.269 |
|
|
340.775.269 |
|
50.000.000 |
||
2009 |
01/01/09 |
30/06/09 |
244.438.498 |
|
7.103.400 |
565.858.352 |
01/07/09 |
31/10/09 |
223.872.858 |
|
|
||
01/11/09 |
31/12/09 |
89.443.596 |
|
1.000.000 |
||
|
|
557.754.952 |
|
8.103.400 |
||
2010 |
01/01/10 |
30/06/10 |
328.490.829 |
|
24.300.000 |
754.778.523 |
01/07/10 |
31/12/10 |
380.987.694 |
|
21.000.000 |
||
|
|
709.478.523 |
|
45.300.000 |
||
2011 |
01/01/11 |
30/06/11 |
395.087.983 |
|
18.000.000 |
833.467.427 |
01/07/11 |
31/12/11 |
413.579.444 |
|
6.800.000 |
||
|
|
808.667.427 |
|
24.800.000 |
||
2012 |
01/01/12 |
31/12/12 |
772.675.815 |
|
34.700.000 |
807.375.815 |
|
|
772.675.815 |
|
34.700.000 |
||
2013 |
01/01/13 |
30/09/13 |
443.699.065 |
|
15.000.000 |
|
01/10/13 |
31/12/13 |
130.311.018 |
|
(*) |
|
|
|
|
574.010.083 |
|
15.000.000 |
589.010.083 |
PARTECIPAZIONE ITALIANA A MISSIONI in Afghanistan Finanziamenti riportati nei provvedimenti legislativi di autorizzazione e di proroga serie storica anni 2001 – 2019
|
||||||
ANNO |
periodo del |
ISAF |
Enduring |
Cooperazione |
TOTALE ANNO (euro) |
|
2014 |
01/01/14 |
30/06/14 |
235.156.497 |
|
(*) |
|
01/07/14 |
31/12/14 |
185.082.639 |
|
(*) |
|
|
|
|
420.239.136 |
|
|
420.239.136 |
|
2015[9] |
01/01/15 |
30/09/15 |
125.405.473 |
|
(*) |
|
01/10/15 |
31/12/15 |
58.617.770 |
|
(*) |
|
|
|
|
185.024.243 |
|
|
185.024.243 |
|
2016 |
01/01/16 |
31/12/16 |
179.030.323 |
|
(*) |
|
|
|
179.030.323 |
|
|
179.030.323 |
|
2017 |
01/01/17 |
31/12/17 |
174.391.943 |
|
(*) |
|
|
|
174.391.943 |
|
|
174.391.943 |
|
2018 |
01/01/18 |
30/09/18 |
101.211.551 |
|
(*) |
|
01/10/18 |
31/12/18 |
65.952.976 |
|
(*) |
|
|
|
|
167.164.527 |
|
|
167.164.527 |
|
2019 |
01/01/19 |
31/12/19 |
159.204.525 |
|
(*) |
|
|
|
159.204.525 |
|
|
159.204.525 |
|
2020 |
01/01/20 |
31/12/20 |
159.711.820 |
|
(*) |
|
|
|
159.711.820 |
|
|
159.711.820 |
|
2021 |
01/01/21 |
31/12/21 |
154.319.938 |
|
(*) |
|
|
|
154.319.938 |
|
|
154.319.938 |
(*) Con riferimento al finanziamento a iniziative di cooperazione allo sviluppo, si rammenta che a partire dal provvedimento di proroga delle missioni internazionali per l’ultimo trimestre 2013 e fino all’anno 2016, i decreti-legge di seguito elencati hanno previsto stanziamenti per iniziative di cooperazione in alcuni Paesi, tra i quali l’Afghanistan, senza specificare la quota parte da destinare a ciascuno di essi.
Dal 2017 in poi le richiamate iniziative di cooperazione e i rispettivi stanziamenti sono contemplati nelle deliberazioni del Consiglio dei ministri adottate ai sensi della nuova “legge quadro sulle missioni internazionali” di cui alla legge n. 145 del 2016.
Si riportano di seguito i riferimenti alle citate norme:
- D.L. 114/2013, proroga delle missioni per il periodo 1° ottobre – 31 dicembre 2013;
- D.L. 2/2014, proroga delle missioni per il primo semestre 2014;
- D.L. 109/2014, proroga delle missioni per il secondo semestre 2014;
- D.L. 7/2015, proroga delle missioni per il periodo 1° gennaio – 30 settembre 2015;
- D.L. 174/2015, proroga delle missioni per il periodo 1° ottobre – 31 dicembre 2015;
- D.L. 67/2016, proroga delle missioni per l’intero anno 2016;
- Deliberazione del Consiglio dei ministri del 14 gennaio 2017, per l’anno 2017. La scheda 45, allegata alla richiamata deliberazione, si riferisce ad una serie d’interventi di cooperazione in Afghanistan, Eritrea, Repubblica centrafricana, Iraq, Libia, Mali, Niger, Pakistan, Palestina, Siria, Somalia, Sudan, Sud Sudan, Yemen e nei Paesi ad essi limitrofi Afghanistan, Etiopia, Repubblica Centrafricana, Iraq, Libia, Mali, Niger, Myanmar, Pakistan, Palestina, Siria, Somalia, Sudan, Sud Sudan, Yemen e, in relazione all’assistenza dei rifugiati, dei Paesi ad essi limitrofi (in particolare Libano e Giordania, interessati dai flussi provenienti dalla Siria), nonché, più in generale, nei Paesi destinatari d’iniziative internazionali ed europee in materia di migrazione e sviluppo. Per tali esigenze, la quantificazione del fabbisogno finanziario per l’anno 2017 è pari ad euro 111.000.000. La scheda 46 si riferisce ad interventi di sostegno ai processi di pace, stabilizzazione e rafforzamento della sicurezza in Nord Africa e Medio Oriente, Afghanistan, Africa sub-sahariana e America latina e caraibica. Il fabbisogno finanziario per il 2017 è di 12.000.000 euro. La scheda 48 riguarda il contributo a sostegno delle forze di sicurezza afghane, comprese le forze di polizia, con un fabbisogno finanziario di 120.000.000 euro per il 2017. La scheda 49 è relativa ad interventi operativi di emergenza e sicurezza nelle aree di crisi (Afghanistan, Arabia Saudita, Egitto, Guinea, Iraq, Kosovo, Libano, Libia, Niger, Nigeria, Pakistan, Palestina, Repubblica democratica del Congo, Somalia, Sud Sudan, Venezuela) e ovunque il grado di protezione esistente non garantisce adeguatamente la sicurezza delle sedi e l'incolumità del personale e degli utenti degli uffici delle sedi diplomatico-consolari, degli istituti italiani di cultura, delle scuole italiane all'estero e delle organizzazioni internazionali. Lo stanziamento per il 2017 è di 30.000.000 euro.
- Deliberazione del Consiglio dei ministri del 28 dicembre 2017 (gennaio–settembre 2018) e deliberazione del 28 novembre del 2018 (ottobre–dicembre 2018). La scheda 45, allegata alle richiamate deliberazioni, si riferisce ad una serie d’interventi di cooperazione in Afghanistan, Burundi, Etiopia, Repubblica centrafricana, Iraq, Libia, Mali, Niger, Myanmar, Pakistan, Palestina, Siria, Somalia, Sudan, Sud Sudan, Yemen e nei Paesi ad essi limitrofi (in particolare Libano e Giordania, interessati dai flussi di profughi provenienti dalla Siria) nonché, più in generale, nei Paesi destinatari d’iniziative internazionali ed europee in materia di migrazione e sviluppo. Per tali esigenze, la quantificazione del fabbisogno finanziario per il periodo gennaio-settembre 2018 è pari ad euro 65.000.000 di cui 2.700.000 per iniziative di sminamento umanitario, e di 34,5 milioni di euro per gli ultimi tre mesi del 2018. Nel 2018 il fabbisogno finanziario complessivo per la scheda 45 è stato di 99.500.000 euro. La scheda 46 si riferisce ad interventi di sostegno ai processi di pace, stabilizzazione e rafforzamento della sicurezza in Nord Africa e Medio Oriente, Afghanistan, Africa sub-sahariana e America latina e caraibica. Il fabbisogno finanziario per il 2018 è di 6.000.000 per il periodo gennaio-settembre e 2.000.000 euro per il periodo ottobre-dicembre. La scheda 48 riguarda il contributo a sostegno delle forze di sicurezza afghane, comprese le forze di polizia, con un fabbisogno finanziario di 120.000.000 euro per il periodo gennaio-settembre 2018. La scheda 49 è relativa ad interventi operativi di emergenza e sicurezza nelle aree di crisi (Afghanistan, Arabia Saudita, Egitto, Guinea, Iraq, Kosovo, Libano, Libia, Niger, Nigeria, Pakistan, Palestina, Repubblica democratica del Congo, Somalia, Sud Sudan, Venezuela) e ovunque il grado di protezione esistente non garantisce adeguatamente la sicurezza delle sedi e l'incolumità del personale e degli utenti degli uffici delle sedi diplomatico-consolari, degli istituti italiani di cultura, delle scuole italiane all'estero e delle organizzazioni internazionali. Lo stanziamento per il 2018 è di 20.000.000 euro per il periodo gennaio-settembre e 11.000.000 euro per il periodo ottobre-dicembre.
- Deliberazione del Consiglio dei ministri del 23 aprile 2019, per l’anno 2019. La scheda 45 si riferisce ad una serie d’interventi di cooperazione in Afghanistan, Eritrea, Etiopia, Iraq, Libia, Mali, Niger, Pakistan, Palestina, Siria, Somalia, Sudan, Sud Sudan, Yemen e, in relazione all’assistenza ai rifugiati, nei Paesi ad essi limitrofi (in particolare in Giordania, interessata dai flussi di profughi provenienti dalla Siria) nonché, più in generale, nei Paesi destinatari d’iniziative internazionali ed europee in materia di migrazione e sviluppo. Per tali esigenze, la quantificazione del fabbisogno finanziario per gli interventi richiamati, riferita al 2019, è pari a 115.000.000 euro, di cui 69.000.000 per obbligazioni esigibili nel 2020. La scheda 46 si riferisce ad interventi di sostegno ai processi di pace, stabilizzazione e rafforzamento della sicurezza in Nord Africa e Medio Oriente, Afghanistan, Africa sub-sahariana e America latina e caraibica. Il fabbisogno finanziario per il 2019 è di 8.000.000 euro, di cui 5.000.000 euro esigibili nel 2020. La scheda 48 riguarda il contributo a sostegno delle forze di sicurezza afghane, comprese le forze di polizia, con un fabbisogno finanziario di 120.000.000 euro per il 2019. La scheda 49 è relativa ad interventi operativi di emergenza e sicurezza nelle aree di crisi (Afghanistan, Arabia Saudita, Egitto, Guinea, Iraq, Kosovo, Libano, Libia, Niger, Nigeria, Pakistan, Palestina, Repubblica democratica del Congo, Somalia, Sud Sudan, Venezuela) e ovunque il grado di protezione esistente non garantisce adeguatamente la sicurezza delle sedi e l'incolumità del personale e degli utenti degli uffici delle sedi diplomatico-consolari, degli istituti italiani di cultura, delle scuole italiane all'estero e delle organizzazioni internazionali. Lo stanziamento per il 2019 è di 35.000.000 euro, di cui 14.000.000 per obbligazioni esigibili nel 2020.
- Deliberazione del Consiglio dei ministri del 21 maggio 2020, per l’anno 2020. La scheda 45 si riferisce ad una serie d’interventi di cooperazione in Afghanistan, Eritrea, Etiopia, Iraq, Libia, Mali, Myanmar, Niger, Pakistan, Palestina, Siria, Somalia, Sudan, Sud Sudan, Tunisia, Yemen e, in relazione all'assistenza dei rifugiati, dei Paesi ad essi limitrofi (in particolare la Giordania, interessata dai flussi provenienti dalla Siria), nonché, più in generale, nei Paesi destinatari d’iniziative internazionali ed europee in materia di migrazione e sviluppo. Per tali esigenze, la quantificazione del fabbisogno finanziario per gli interventi richiamati, riferita al 2020, è pari a 121.000.000 euro, di cui 63.010.969 euro per obbligazioni esigibili nel 2021. La scheda 46 si riferisce ad interventi di sostegno ai processi di pace, stabilizzazione e rafforzamento della sicurezza in Nord Africa e Medio Oriente, Afghanistan, Africa sub-sahariana e America latina e caraibica. Il fabbisogno finanziario per il 2020 è di 5.000.000 euro. La scheda 48 riguarda il contributo a sostegno delle forze di sicurezza afghane, comprese le forze di polizia, con un fabbisogno finanziario di 120.000.000 euro per il 2020. La scheda 49 è relativa ad interventi operativi di emergenza e sicurezza nelle aree di crisi (Afghanistan, Arabia Saudita, Egitto, Guinea, Iraq, Kosovo, Libano, Libia, Niger, Nigeria, Pakistan, Palestina, Repubblica democratica del Congo, Somalia, Sud Sudan, Venezuela) e ovunque il grado di protezione esistente non garantisce adeguatamente la sicurezza delle sedi e l'incolumità del personale e degli utenti degli uffici delle sedi diplomatico-consolari, degli istituti italiani di cultura, delle scuole italiane all'estero e delle organizzazioni internazionali. Lo stanziamento per il 2020 è di 33.500.000 euro.
- Deliberazione del Consiglio dei ministri del 17 giugno 2021, per l’anno 2021. La scheda 49 si riferisce ad una serie d’interventi di cooperazione in Afghanistan, Eritrea, Etiopia, Iraq, Libia, Mali, Myanmar, Niger, Pakistan, Palestina, Siria, Somalia, Sudan, Sud Sudan, Tunisia, Yemen e, in relazione all'assistenza dei rifugiati, dei Paesi ad essi limitrofi (in particolare la Giordania, interessata dai flussi provenienti dalla Siria), nonché, più in generale, nei Paesi destinatari d’iniziative internazionali ed europee in materia di migrazione e sviluppo. Per tali esigenze, la quantificazione del fabbisogno finanziario per gli interventi richiamati, riferita al 2021, è pari a 135.000.000 euro, di cui 10.000.000 euro per obbligazioni esigibili nel 2022. La scheda 50 si riferisce ad interventi di sostegno ai processi di pace, stabilizzazione e rafforzamento della sicurezza in Nord Africa e Medio Oriente, Afghanistan, Africa sub-sahariana e America latina e caraibica. Il fabbisogno finanziario per il 2020 è di 5.000.000 euro. La scheda 48 riguarda il contributo a sostegno delle forze di sicurezza afghane, comprese le forze di polizia, con un fabbisogno finanziario di 120.000.000 euro per il 2020. La scheda 49 è relativa ad interventi operativi di emergenza e sicurezza nelle aree di crisi (Afghanistan, Arabia Saudita, Egitto, Guinea, Iraq, Kosovo, Libano, Libia, Niger, Nigeria, Pakistan, Palestina, Repubblica democratica del Congo, Somalia, Sud Sudan, Venezuela) e ovunque il grado di protezione esistente non garantisce adeguatamente la sicurezza delle sedi e l'incolumità del personale e degli utenti degli uffici delle sedi diplomatico-consolari, degli istituti italiani di cultura, delle scuole italiane all'estero e delle organizzazioni internazionali. Lo stanziamento per il 2021 è di 21.300.000 euro.
NATO RESOLUTE SUPPORT - PERSONALE INTERNAZIONALE IMPIEGATO (Febbraio 2021)
Fonte: Nato Resolute Support Mission – Troop Contributing Nations, febbraio 2021. I dati si basano sulle informazioni fornite direttamente dalle nazioni che contribuiscono e possono includere forze schierate in un ruolo di supporto per Resolute Support Mission. Devono essere considerati indicativi, poiché cambiano regolarmente, in conformità
con le procedure di spiegamento delle nazioni che contribuiscono alla truppa. Si ricorda che per quanto concerne la partecipazione italiana negli anni 2019 e 2020 le rispettive deliberazioni hanno contemplato l’impiego di 800 unità di personale militare.
[1] La missione EUPOL – European Union Police Mission in Afghanistan non risulta prevista dalla deliberazione del C.d.M. del 14 gennaio 2017.
[2] Dispiegati nell’ambito della nuova missione Resolute Support Mission di cui alla risoluzione Onu 2189 (2014) adottata dal Consiglio di Sicurezza il 12 dicembre 2014.
[3] Numero massimo delle unità di personale impiegato.
[4] Consistenza media annua pari a 800 unità. Numero massimo delle unità di personale impiegabile:900.
[5] Numero massimo di unità impiegabile. Consistenza media militari in teatro pari a 735.
[6] L’Italia ha partecipato all’operazione Enduring Freedom – forza di intervento internazionale incaricata di garantire un ambiente sicuro nell’area di Kabul – dal 18 novembre 2001. I contingenti nazionali hanno svolto compiti di sorveglianza, interdizione marittima, nonché di monitoraggio di eventuali traffici illeciti. La partecipazione italiana si è conclusa il 3 dicembre 2006
[7] Di cui 195 unità destinante alla missione Mare sicuro 2005 incaricata di proteggere il traffico commerciale nazionale nelle acque internazionali del Corno d’Africa
[8] Personale militare impiegato negli Emirati Arabi Uniti, in Bahrain, Qatar e a Tampa per le esigenze connesse con le missioni in Medio Oriente e Asia.
[9] Finanziamento alla nuova missione, denominata Resolute Support Mission, di cui alla risoluzione Onu 2189 (2014) adottata dal Consiglio di Sicurezza il 12 dicembre 2014.