Elenco delle proposte di istituzione e finanziamento di comitati nazionali ed edizioni nazionali per l'anno 2020 22 gennaio 2021 |
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Quadro normativo|Contenuto| |
Quadro normativoLa L. 420/1997 aveva inteso ricondurre ad unità, attraverso un unico provvedimento a cadenza annuale, l'intervento statale a favore di comitati nazionali per lo svolgimento di celebrazioni e manifestazioni culturali di particolare rilevanza, nonché di edizioni nazionali.
I
comitati nazionali hanno il compito di promuovere e realizzare eventi e manifestazioni che ricordino i grandi protagonisti ed avvenimenti della storia e della cultura italiana.
Le
edizioni nazionali rispondono alla esigenza scientifica di garantire la tutela, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio letterario e di pensiero costituito dagli scritti degli autori: tali iniziative assicurano la pubblicazione dell'opera
omnia di un autore (o, in alcuni casi, le principali opere di un gruppo di autori) in edizioni fondate sulla ricognizione e trascrizione critica di tutti i manoscritti.
Sono attualmente vigenti anche
edizioni nazionali istituite anteriormente alla L. 420/1997, che beneficiano di risorse ripartite annualmente.
A questo fine, ha previsto l'istituzione, presso il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (MIBACT), della "Consulta dei comitati nazionali e delle edizioni nazionali", alla quale ha affidato il compito di deliberare (per quanto qui interessa) sulla costituzione dei comitati nazionali per le celebrazioni o manifestazioni culturali, sull'ammissione al contributo finanziario statale e sulla misura dello stesso. Le richieste di istituzione dei comitati nazionali possono essere presentate da enti locali, enti pubblici, istituzioni culturali o comitati promotori, nonché da amministrazioni dello Stato. La Consulta è stata costituita, per il triennio 2018-2020, con D.M. 1° febbraio 2018, n. 81. Considerato che la competenza relativa agli istituti culturali, ivi inclusa la costituzione e il finanziamento dei comitati nazionali e delle edizioni nazionali, è passata dalla Direzione generale biblioteche e diritto d'autore alla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali con il D.P.C.M. 169/2019, dopo un passaggio di consegne - formalizzato con verbale del 22 luglio 2020, prot. 12554 - tra la Direzione generale Biblioteche e diritto d'autore e la Direzione generale Educazione ricerca e istituti culturali, si è reso necessario modificare il D.M. 1° febbraio 2018, n. 81, con riferimento alla composizione della Consulta, nonché alla struttura del Ministero presso la quale essa opera. E' intervenuto pertanto il D.M. 31 luglio 2020, n. 370.
In base all'art. 1, co. 2, della l. 420/1997, la Consulta è composta da:
Il D.M. 1° febbraio 2018, n. 81, ha adempiuto a tali prescrizioni individuando tre esperti del mondo della cultura, un rappresentante per ciascuno dei Dicasteri dell'economia e dell'istruzione, dell'università e della ricerca (MIUR, prima dello spacchettamento avvenuto con D.L. 1/2020 - L. 12/2020), un rappresentante della Presidenza del Consiglio, il coordinatore degli assessori regionali ai beni culturali e il direttore della Direzione generale biblioteche. Il D.M. 31 luglio 2020, n. 370, ha sostituito:
Riguardo al rappresentante dell'ex MIUR, il D.M. 31 luglio, n. 370, menziona esclusivamente un rappresentante del (nuovo) Ministero dell'università e della ricerca, senza fare cenno all'eventuale rappresentante del Ministero dell'istruzione, nonostante - come si è detto - la L. 420/1997 citi separatamente i Dicasteri della pubblica istruzione e dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica. Dai verbali della Consulta emerge che il componente individuato - si fa erroneamente riferimento al MIUR, non più esistente - è la dottoressa Letizia Melina, attualmente segretario generale del Ministero dell'università e della ricerca. Non risultano componenti del Ministero dell'istruzione.
Originariamente, la stessa L. 420/1997 ha quantificato l'onere necessario per i comitati nazionali e le edizioni nazionali in 13 miliardi di lire per il 1997, 10 miliardi di lire per il 1998 e 11 miliardi di lire per il 1999. In seguito, l'art. 6, co. 1, della L. 237/1999 ha autorizzato uno stanziamento annuale di 5 miliardi di lire per il 1999 e di 13 miliardi di lire (pari a 6.713.940 euro) a decorrere dal 2000.
Per quanto riguarda la procedura di erogazione dei contributi ai comitati nazionali, la L. 420/1997 ha previsto che l'emanazione - con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo - dell'elenco con le decisioni della Consulta sia preceduta dal parere delle Commissioni parlamentari competenti, da rendere entro 30 giorni. Le modalità di presentazione delle domande per i contributi sono state indicate, da ultimo, con la circolare n. 103 del 27 settembre 2017 (che sostituisce la circolare n. 101 del 10 febbraio 2016). In particolare, per l'istituzione di comitati nazionali, la circolare prevede che la domanda deve essere presentata entro il 31 marzo dell'anno precedente a quello della data della ricorrenza e all'inizio delle celebrazioni o manifestazioni che si intendono realizzare e che gli eventi devono concludersi entro tre anni dall'istituzione del comitato nazionale, salvo proroghe – fino ad un massimo di due anni – nei casi di eccezionale interesse e complessità organizzativa.
Unitamente all'istanza, i richiedenti devono inviare una
relazione tecnica recante:
Sono
ammessi alla valutazione gli
eventi di cui ricorrano il primo o i successivi centenari, fatti salvi i casi di eccezionale rilevanza storico-culturale e sociale, e sono tenuti in considerazione i programmi celebrativi che prevedano, tra l'altro:
Entro il 31 gennaio di ogni anno i comitati ammessi a contributo devono inviare al Ministero la relazione sui lavori svolti e il bilancio consuntivo delle spese effettuate. Per ogni comitato, il Ministero nomina un revisore dei conti. Qualora l'attività non si sia svolta secondo il programma approvato dalla Consulta o presenti irregolarità amministrative, si prevede la possibilità di non finanziare ulteriormente il Comitato. La domanda di rifinanziamento di comitati nazionali deve essere trasmessa entro il 31 marzo di ogni anno successivo a quello di istituzione.
Con riferimento agli ultimi anni: nel 2019 sono stati istituiti 14 Comitati nazionali (D.M. n. 518 del 5 novembre 2019); nel 2018 sono stati istituiti 7 Comitati nazionali (D.M. n. 431 dell'11 ottobre 2018); nel 2017 ne sono stati istituiti 8 (D.M n. 519 del 27 novembre 2017 e D.M. n. 91 del 7 febbraio 2018); nel 2016 ne sono stati istituiti 7 (D.M. 17 ottobre 2016); nel 2014 e 2015 sono stati istituiti 4 Comitati nazionali.
Unitamente alla domanda per l'istituzione di edizioni nazionali, i richiedenti devono inviare una dettagliata relazione contenente:
La
valutazione delle richieste di istituzione o di rifinanziamento dà priorità alla pubblicazione
on line dei volumi, garantendo un efficace sistema di conservazione a lungo termine delle memorie digitali. Inoltre, si tiene conto di:
L'
erogazione del contributo è comunque vincolata alla presentazione biennale dell'elenco dei volumi già pubblicati e di quelli in corso di stampa. Le istanze di contributo per gli anni successivi a quello di istituzione devono essere corredate, in particolare, da:
A partire dalle richieste di nuova istituzione presentate nel 2018, al compimento del primo quinquennio di attività, l'edizione nazionale può chiedere il proseguimento per un ulteriore periodo da uno a tre anni presentando apposito piano editoriale (precedentemente, la circolare n. 101 del 10 febbraio 2016 prevedeva che l'edizione nazionale potesse chiedere il proseguimento per un secondo quinquennio). L'autorizzazione alla continuazione dell'edizione nazionale potrà essere concessa valutando: - attività svolta; - numero di pubblicazioni effettuate; - utilizzo dei fondi ricevuti; - presenza di altri finanziamenti da parte di enti pubblici o di privati. Qualora l'attività non si sia svolta secondo il programma approvato dalla Consulta, l'edizione nazionale può essere estinta.
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ContenutoLo schema di decreto reca l'elenco, per l'anno 2020, dei comitati nazionali di cui si propone l'istituzione, nonché dei comitati nazionali e delle edizioni nazionali già operanti di cui si propone il rifinanziamento. Per ciascuno, indica anche l'importo da assegnare. Si segnala preliminarmente un disallineamento temporale tra l'annualità di riferimento dei contributi, relativa al 2020, e l'anno di corresponsione delle risorse, il 2021.
La circolare n. 103/2017 stabilisce i seguenti tempi per l'erogazione delle risorse: dopo il parere delle Commissioni parlamentari, decorrono
novanta giorni entro i quali la Direzione generale competente adotta il piano di finanziamento; entro ulteriori
novanta giorni saranno insediati i comitati nazionali e le edizioni nazionali di nuova istituzione.
Allo schema (all. 5) - preceduto dalla relazione per le Commissioni parlamentari - sono allegati, in particolare: la L. 420/1997 (all. 1), la summenzionata circolare n. 103 del 27 settembre 2017 (all. 2), il predetto D.M. n. 81 del 1° febbraio 2018 relativo alla composizione della Consulta dei comitati e delle edizioni nazionali, modificato dal D.M. n. 370 del 31 luglio 2020 (all. 3), e i verbali delle riunioni della Consulta del 5 agosto 2020, 15 settembre 2020 e 26 novembre 2020 (all. 4). Nei verbali sono riportate le motivazioni delle decisioni assunte dalla Consulta.
Le risorse per il 2020
Le risorse sono allocate sul cap. 2551/2 dello stato di previsione del MIBACT (Missione "Ricerca e innovazione", Programma "Ricerca educazione e formazione in materia di beni e attività culturali") e non sul cap. 3631/pg. 2 (Missione "Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici, Programma "Tutela e valorizzazione dei beni librari, promozione e sostegno del libro e dell'editoria"), per il cambio di competenze descritto in precedenza. Tale modifica del capitolo è stata confermata con il summenzionato D.M. 31 luglio 2020, n. 370.
Il cap. 2551/2 recava - in base alla L. 160/2019 e al D.M. 30 dicembre 2019 di ripartizione in capitoli delle unità di voto parlamentare relative al bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e per il triennio 2020-2022 - 463.256 euro per ciascun anno del triennio 2020-2022. Sul cap. 2251/19, sempre in base al D.M. 30 dicembre 2019, sono state rinvenute ulteriori somme, pari a 637.000 euro, derivanti dal riparto dei fondi di riaccertamento dei residui. Dai verbali della Consulta, risulta avanzata la richiesta di assegnazione delle somme di cui al cap. 2551/19 per la finalità di riparto in base alla L. 420/1997: per il 2020 sono stati dunque ripartiti complessivamente 1.100.256 euro, con una riduzione del 9,3 per cento rispetto ai fondi erogati nel 2019, pari a 1.213.256 euro.
Peraltro, sul cap. 2551/2, per il triennio 2021-2023, in base alla L. 178/2020 e al D.M. 30 dicembre 2020 di ripartizione in capitoli delle unità di voto parlamentare relative al bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e per il triennio 2021-2023, sono previsti 1.100.256 per ciascun anno del triennio 2021-2023.
Fig.1. Andamento delle risorse 2016-2020. Fonte MIBACT
Le risorse sono così suddivise: ai comitati nazionali sono destinati 680.000 euro, di cui 529.000 euro per i nuovi comitati e 151.000 euro per i comitati già operanti; alle edizioni nazionali spettano 420.256 euro, interamente destinati ai rifinanziamenti (fig. 2).
Fig. 2. Riparto 2020. Fonte MIBACT (dati in percentuale arrotondati)
Le deliberazioni della Consulta: metodo e merito
Va osservato preliminarmente che in una prima fase - verbali del 5 agosto 2020 e del 15 settembre 2020 - sono stati ripartiti i fondi originari, pari a 463.256 euro. Successivamente, in una seconda fase - verbale del 26 novembre 2020 - si è preso atto degli ulteriori fondi assegnati, pari a 637.000 euro, che la Consulta ha deciso di distribuire tra i soggetti già individuati nelle precedenti riunioni. Pertanto, nell'esposizione che segue, si dà conto dell'importo complessivo, come risulta nello schema di D.M. trasmesso. Si segnala inoltre che, nella riunione del 26 novembre 2020, la Consulta ha adottato un nuovo orientamento, in base al quale dal 2021 saranno oggetto di valutazione anche i comitati e le edizioni nazionali istituiti prima della L. 420/1997, attualmente non assoggettati alle procedure da essa previste.
In particolare, si è rilevato che alcune edizioni nazionali antecedenti alla L. 420/1997 risalgono anche all'inizio del Novecento, mentre in base alla circolare n. 103/2017 le richieste di edizioni nazionali dal 2018 sono finanziate per un quinquennio, con una eventuale proroga fino a tre anni. Si è ritenuto dunque che il carattere generale della L. 420/1997 consentisse di ampliare l'attività della Consulta anche ai comitati e alle edizioni nazionali anteriori al 1997, senza che ciò richiedesse una integrazione di competenze.
Per quanto riguarda i comitati nazionali, sono pervenute 24 domande di nuova istituzione e 13 richieste di rifinanziamento di comitati già operanti (più una pervenuta fuori termine e perciò esclusa). Per le edizioni nazionali, sono pervenute 4 domande di nuova istituzione e 33 richieste di rifinanziamento. Delle 24 nuove richieste di comitati, la Consulta ne ha escluse complessivamente 11, per i seguenti motivi:
in 4 casi, per motivazioni diverse (indeterminatezza dei tempi di realizzazione, assenza di finalità celebrativa, documentazione carente, interesse esclusivamente locale). Pertanto, la Consulta ha deciso di finanziare 12 nuove richieste (per le 2 celebrazioni del centenario della scomparsa di Enrico Caruso, le due richieste originariamente presentate sono state coordinate e dunque è stata finanziata un'unica richiesta). Il totale delle risorse assegnate ai nuovi 12 comitati nazionali ammessi al finanziamento è pari a 529.000 euro.
Quanto alle 13 richieste di rifinanziamento di comitati già operanti, ne sono state accolte 7 e respinte 6, con la relativa motivazione. Il totale delle risorse assegnate ai 7 comitati nazionali rifinanziati è pari a 151.000 euro.
Fig. 3. Comitati nazionali 2020: rifinanziamenti e nuove richieste
Delle 4 nuove richieste di edizioni nazionali, la Consulta ha deciso di non procedere ad istituire nessuna nuova edizione nazionale, con le motivazioni indicate. Delle 33 richieste di rifinanziamento di edizioni nazionali, la Consulta ne ha rifinanziate 26, per un totale di 420.256 euro. Delle 26 rifinanziate, 4 sono state anche oggetto di proroga (Parini, Scuola medica salernitana, Svevo, Testi della storiografia umanistica). Una edizione nazionale è stata oggetto di proroga ma senza finanziamento (Carteggi e documenti verdiani); pertanto, non sono state rifinanziate 7 edizioni nazionali.
Fig.4. Edizioni nazionali 2020: rifinanziamenti e nuove richieste
I soggetti ammessi al finanziamento
Di seguito si riportano i comitati nazionali di nuova istituzione ammessi al finanziamento per l'anno 2020 con i relativi importi:
Risultano respinte - con relativa motivazione - le domande di nuova istituzione riferite ai seguenti comitati:
Di seguito si riportano i comitati nazionali già operanti rifinanziati, con l'importo per il 2020 e il confronto con quanto corrisposto nel 2019, segnalando che alcuni di essi celebrano ricorrenze nel 2020 e alcuni le hanno celebrate nel 2019 e nel 2018, come risulta dal verbale della Consulta del 15 settembre 2020:
Non sono stati rifinanziati i seguenti comitati nazionali:
Quanto alle nuove richieste di finanziamento di edizioni nazionali, non risulta accolta nessuna delle seguenti:
In dettaglio, le edizioni nazionali rifinanziate sono le seguenti, con un confronto con il 2019:
[1] L'art. 1, co. 377, della L. 160/2019 stabilisce che, per consentire la celebrazione del centocinquantesimo anniversario della proclamazione di Roma capitale d'Italia, nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo è istituito un Fondo per il centocinquantesimo anniversario di Roma capitale da destinare alle associazioni presenti sul territorio, con uno stanziamento pari a 500.000 euro per l'anno 2020. [2] Il comitato finanziato è il frutto di un coordinamento tra due richieste di comitati, come richiesto espressamente dalla Consulta nel verbale del 5 agosto 2020. [3] Lo schema di D.M. menziona erroneamente la "nascita" anzichè la "morte" di Carlo Porta, come è stato comunicato per le vie brevi dal Dicastero e come peraltro risultante dai verbali della Consulta del 5 agosto 2020. [4] Si ricorda che non necessariamente i comitati e le edizioni già esistente presentano domanda ogni anno. |