Rendiconto 2021 e Assestamento 2022 22 luglio 2022 |
PremessaSi dà conto qui delle sole parti del Rendiconto 2021 (A.C. 3675) e del disegno di legge di Assestamento 2022 (A.C. 3676) di interesse della IX Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni. Si tratta in via prevalente di risorse in capo al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, in particolare le Missioni 13 e 7 (Tabella 10), cui vanno aggiunte alcune missioni e programmi in capo al Ministero dell'economia e delle finanze (Tabella 2) ed al Ministero dello sviluppo economico (Tabella 3). Per il Ministero dell'economia e delle finanze (Tabella 2), sono di particolare rilievo gli stanziamenti afferenti al programma 13.8 "Sostegno allo sviluppo del trasporto" riferito principalmente al settore ferroviario; rilevano inoltre gli stanziamenti del programma 15.3: "Servizi postali ", in cui è ricompreso l'onere del servizio universale postale. Per quanto riguarda il Ministero dello sviluppo economico (Tabella 3), si dà conto dell'intera missione 15 "Comunicazioni", nonché del programma 17.18 "Innovazione tecnologica e ricerca per lo sviluppo delle comunicazioni". Il Rendiconto generale dello Stato è lo strumento attraverso il quale il Governo, alla chiusura del ciclo di gestione della finanza pubblica (anno finanziario), adempie all'obbligo costituzionale di rendere conto al Parlamento dei risultati della gestione finanziaria (art. 81 Cost.). La disciplina del rendiconto è dettata dalla legge di contabilità e finanza pubblica del 31 dicembre 2009, n. 196. L'Assestamento di bilancio dello Stato, la cui disciplina è contenuta all'articolo 33 della predetta legge n. 196/2009, che ne prevede la presentazione entro il mese di giugno di ciascun anno, ha lo scopo di consentire un aggiornamento, a metà esercizio, degli stanziamenti del bilancio anche sulla scorta della consistenza dei residui attivi e passivi accertata in sede di rendiconto.
Sotto questo profilo, il disegno di legge di assestamento si connette funzionalmente con il rendiconto del bilancio relativo all'esercizio precedente:
l'entità dei residui, attivi e passivi, sussistenti all'inizio dell'esercizio finanziario, che al momento dell'elaborazione e approvazione del bilancio di previsione è stimabile solo in misura approssimativa,
viene, infatti, definita in assestamento sulla base delle risultanze del rendiconto.
Il disegno di legge di assestamento del bilancio per l'esercizio 2022 riflette la struttura del bilancio dello Stato organizzato - secondo la legge n. 196/2009 - in missioni e programmi, che costituiscono, a decorrere dal 2011, le unità di voto. Come previsto dalla legge di contabilità (articolo 33, comma 3), anche in sede di assestamento possono essere modificati gli stanziamenti di spese predeterminate per legge in virtù della c.d. flessibilità di bilancio, fermo restando il divieto di utilizzare stanziamenti di conto capitale per finanziare spese correnti. I margini di flessibilità in sede di assestamento sono stati ampliati a seguito delle modifiche introdotte prima dal D.Lgs. n. 90/2016 e poi dall'articolo 5 della legge n. 163/2017, di riforma della legge di contabilità e finanza pubblica, che ha riformulato il comma 3 dell'articolo 33 della legge di contabilità prevedendo la possibilità che con il disegno di legge di assestamento possano essere proposte variazioni compensative tra le dotazioni finanziarie previste a legislazione vigente, limitatamente all'anno in corso, anche tra unità di voto diverse (laddove essa era originariamente limitata soltanto nell'ambito dei programmi di una medesima missione), fermo restando, anche in assestamento, la preclusione all'utilizzo degli stanziamenti di conto capitale per finanziare spese correnti. Per approfondimenti sui profili generali del Rendiconto 2021 e del ddl di Assestamento 2022, si rinvia al relativo dossier di documentazione parlamentare. |
Il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS, ex MIT- Tabella 10)L'organizzazione del Ministero delle infrastrutture e della Mobilità SostenibiliL'organizzazione del Ministero è stata ridefinita con il DPCM 23 dicembre 2020, n. 190, successivamente modificato con DPCM 24 giugno 2021, n. 115, in vigore dal 26 agosto 2021, che ha introdotto la nuova denominazione di Ministero delle infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e con il quale è stato definito il nuovo Regolamento di organizzazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in sostituzione del precedente DPCM 23 dicembre 2020, n. 190.
Il
MIMS, a livello centrale, è articolato in
tre Dipartimenti, nei quali sono incardinate 14 Direzioni Generali. I Dipartimenti hanno assunto le seguenti denominazioni:
a) Direzione Generale per lo sviluppo del territorio, la programmazione ed i progetti internazionali;
b) Direzione generale per le strade e le autostrade, l'alta sorveglianza sulle infrastrutture stradali e la vigilanza sui contratti concessori autostradali;
c) Direzione generale per il trasporto e le infrastrutture ferroviarie;
d) Direzione generale per la digitalizzazione, i sistemi informativi e statistici.
a) Direzione generale per le politiche integrate di mobilità sostenibile, la logistica e l'intermodalità;
b) Direzione generale per la motorizzazione e per i servizi ai cittadini e alle imprese in materia di trasporti e navigazione;
c) Direzione generale per la sicurezza stradale e l'autotrasporto;
d) Direzione generale per il trasporto pubblico locale e regionale e la mobilità pubblica sostenibile;
e) Direzione generale per la vigilanza sulle Autorità di sistema portuale, il trasporto marittimo e per vie d'acqua interne;
f) Direzione generale per gli aeroporti, il trasporto aereo e i servizi satellitari.
Nell'ambito del Dipartimento opera anche il
Comitato Centrale per l'Albo nazionale degli autotrasportatori, disciplinato dal D.Lgs. 21 novembre 2005, n. 284.
A livello territoriale, operano inoltre nel Dipartimento
quattro direzioni generali territoriali (Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud).
a) Direzione generale per l'edilizia statale, le politiche abitative, la riqualificazione urbana e gli interventi speciali;
b) Direzione generale per la regolazione dei contratti pubblici e la vigilanza sulle grandi opere;
c) Direzione generale del personale, del bilancio, degli affari generali e della gestione sostenibile del Ministero;
d) Direzione generale per le dighe e le infrastrutture idriche.
Il
Comando generale del Corpo delle capitanerie di porto è incardinato nell'ambito del Ministero, dipende funzionalmente dal Ministro ed esercita i compiti di cui all'articolo 13 sulla base delle direttive e degli indirizzi del Ministro, fatto salvo quanto previsto dall'
articolo 118 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66.
Le Capitanerie di Porto svolgono in sede decentrata le attribuzioni previste dal codice della navigazione e dalle altre leggi speciali.
Si ricorda che nel MIT è anche incardinato il Consiglio superiore dei lavori pubblici.
Sono
strutture periferiche del Ministero sette provveditorati interregionali per le opere pubbliche, dipendenti dal Dipartimento per le opere pubbliche, le politiche abitative e urbane, le infrastrutture idriche e le risorse umane e strumentali nonché le quattro direzioni generali territoriali, dipendenti dal Dipartimento per la mobilità sostenibile.
I Dipartimenti, il Comando generale del Corpo delle capitanerie di porto ed il Consiglio superiore dei lavori pubblici costituiscono centri di responsabilità amministrativa.
Altri organismi che operano presso il Ministero sono:
Il
MIT vigila inoltre sui seguenti
organismi, erogando contributi finanziari:
-
Ente nazionale aviazione civile (ENAC), ente pubblico non economico sottoposto all'indirizzo, alla vigilanza e al controllo del MIMS;
-
Ente nazionale assistenza al volo S.p.a. (ENAV), società di diritto privato, quotata alla Borsa di Milano, partecipata dal MEF che ne detiene il 53,3% del capitale;
-
Ferrovie dello Stato (FS)
S.p.a, la Holding del Gruppo FS, partecipata al 100% dal MEF, sotto la vigilanza del Ministero delle infrastrutture e trasporti e Rete ferroviaria italiana (RFI S.p.a), società del Gruppo Ferrovie dello Stato, concessionaria dello Stato per la gestione dell'infrastruttura ferroviaria nazionale;
-
ANSFISA , ente dotato di personalità giuridica di diritto pubblico,
istituito con il decreto-legge n. 109 del 2018;
-
le
Autorità di sistema portuale, enti di diritto pubblico, vigilati dal MIT;
-
RAM
Logistica, Infrastrutture e Trasporti
S.p.A., Società
in house del MIT, totalmente partecipata dal MEF;
-
Aero Club Italia (AeCI), ente di diritto pubblico,
sottoposto alla vigilanza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del Ministero della Difesa, del Ministero dell'Economia e delle Finanze, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero dell'Interno;
-
Lega Navale Italiana: ente pubblico non economico, senza scopo di lucro, preposto a servizi di pubblico interesse, sottoposto a vigilanza del Ministero della Difesa e del Ministero delle infrastrutture e trasporti (ora MIMS), ai quali compete l'approvazione di bilanci e Rendiconti.
La partecipazione di
ANAS S.p.A, ente di diritto pubblico economico in precedenza partecipato interamente dal MEF, è stata trasferita interamente a Ferrovie dello Stato con il D.L. n. 50 del 2017.
La struttura della spesa del MIMSLa spesa complessiva del Ministero è allocata su 5 missioni e 14 programmi, suddivisi tra le competenze della IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni e della VIII Commissione Ambiente. La gran parte della spesa complessiva del Ministero è allocata su 2 Missioni, ove è concentrato storicamente oltre il 90% della spesa finale complessiva del Ministero: la n. 13 "Diritto alla mobilità", di interesse della IX Commissione, e la n. 14 "Infrastrutture pubbliche e logistica", di interesse della VIII Commissione, ad eccezione del programma 14.11 con riferimento esclusivo agli stanziamenti relativi agli interventi per la realizzazione di itinerari turistici ciclo pedonali e, in particolare, il Fondo per la realizzazione di ciclovie turistiche e di interventi per la sicurezza della ciclabilità di competenza della IX Commissione. Le missioni di competenza del Ministero, di esclusivo interesse della IX Commissione (Trasporti) che sono iscritte nella Tabella 10, interamente affidate a centri di responsabilità amministrativa che svolgono funzioni afferenti alle politiche dei trasporti, sono:
Un'analisi a parte viene poi svolta per gli stanziamenti relativi alla missione 13 "Diritto alla mobilità" che sono iscritti nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (Tabella 2), riguardanti il programma 13.8 "Sostegno allo sviluppo del trasporto" riferito principalmente al settore ferroviario (v. infra). In sede di Rendiconto, attraverso la Nota Integrativa, ciascun ministero dà conto dei risultati ottenuti tramite l'attuazione delle politiche e del raggiungimento degli obiettivi formulati in sede di previsione. Le Note Integrative allegate al Rendiconto per l'anno 2020 sono state predisposte per missioni, programmi e azioni. A partire dal disegno di legge di bilancio (DLB) 2018-2020, sono state apportate numerose innovazioni alle Note Integrative, che hanno interessato i contenuti, il processo, le modalità di rappresentazione e il sistema informativo a supporto. In particolare, il Piano degli obiettivi delle Note integrative è stato correlato a ciascun programma e formulato con riferimento a ciascuna azione, allo scopo di favorire una rappresentazione di obiettivi maggiormente focalizzata sulle finalità della spesa e degli interventi finanziati. Nell'ambito di ciascun programma, un obiettivo può fare riferimento a più di un'azione nell'ambito dello stesso programma, mentre a una azione può essere associato un solo obiettivo. |
Il Rendiconto del Ministero delle infrastrutture e della Mobilità Sostenibili 2021In termini complessivi le spese finali del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che risultano a consuntivo dal Rendiconto per il 2021 risultano di circa 18.096,7 milioni di euro in termini di competenza, pari all' 1,7% circa delle spese del bilancio dello Stato (a fronte di previsioni definitive per 18.939,2 milioni €).
L'evoluzione della spesa a consuntivo negli anni dal 2015 al 2020 è riportata nella tabella successiva.
Le analisi contenute nella
Relazione della Corte dei Conti sul Rendiconto 2021 evidenziano preliminarmente che le
spese del Ministero rappresentano circa il
2 per cento delle spese finali del bilancio dello Stato. La Corte rileva inoltre che "il contesto di riferimento nel quale il Ministero ha agito nel 2021 si riannoda intorno a due temi principali: uno legato agli effetti della diffusione della pandemia a fronte dei quali nel 2021 è intervenuta una disciplina normativa basata, oltre che sul rifinanziamento dei contributi già previsti all'indomani del sorgere della pandemia, anche sull'aggiunta di nuovi finanziamenti disposti in via principale dalla legge di bilancio 2021, dai decreti "sostegni" (decreti legge nn. 41 e 73); l'altro è strettamente correlato all'attuazione del PNRR e del Piano Nazionale Complementare, in relazione agli interventi programmati per le infrastrutture del Paese". I settori della sfera di competenza del MIMS, maggiormente colpiti dalla
crisi pandemica sono quelli del
trasporto pubblico locale, per il quale le risorse ripartite ed erogate alle regioni, per la compensazione dei mancati ricavi, nel biennio 2020-2021 sono state circa 1,8 miliardi, di cui 1,2 miliardi per il 2021.
La Relazione della Corte ricorda altresì che il Ministero nel 2021 ha dovuto affrontare
ulteriori questioni, tra cui:
- la
liquidazione avvenuta per legge (D.L. 6 novembre 2021, n. 152) della società
Uirnet/Digitalog S.p.A., soggetto che era incaricato dal 2004 dell'attuazione dell'intermodalità logistica, a causa della mancata realizzazione della Piattaforma Logistica Nazionale informatizzata (ad oggi, dopo oltre 15 anni, la piattaforma opera solo in cinque porti: Genova, Savona, La Spezia, Ravenna e Civitavecchia, a causa della mancata adesione al progetto di tutte le Autorità di Sistema Portuale). Le funzioni del soggetto gestore sono state avocate in capo al Ministero e affidate alla società
in house RAM S.p.A., di cui in MIMS può servirsi con convenzione;
- la previsione della costituzione di una nuova società, la
NewCo ANAS, interamente controllata dal Ministero dell'economia e delle finanze, per l'esercizio dell'attività di gestione delle autostrade statali in regime di concessione a pedaggio, mediante affidamento
in house, ai sensi dell'art. 2, comma 2-
sexies e seguenti, del D.L. n. 121 del 2021; rimane non risolta la questione della prorogabilità del contratto di concessione di ANAS – FS per il restante settore della gestione delle strade e delle autostrade non a pedaggio (questioni evidenziate dalla Corte dei conti, Sezione di controllo sugli Enti, con la deliberazione 25 gennaio 2022, n. 9 del 2022).
Analisi della spesa a consuntivo del MIT di interesse della IX Commissione, suddivisa per missioni
Della spesa a consuntivo complessiva del Ministero in precedenza indicata, in termini di competenza, la spesa relativa alle sole missioni di interesse della IX Commissione che fanno capo al MIMS ammonta per il 2021 in conto competenza a circa 12.911,4 milioni di euro, in aumento rispetto al Rendiconto 2020, nel quale le missioni di competenza del MIMS recavano stanziamenti per 10.775 milioni di euro. Si tratta delle seguenti missioni, articolate in 7 programmi di interesse della IX Commissione (Trasporti):
La Missione 13, in coerenza con la logica del Sistema Nazionale Integrato dei Trasporti (SNIT), è principalmente incentrata nell'erogazione delle
risorse finanziarie destinate al Trasporto Pubblico Locale (TPL) a cui si aggiungono quelle relative all'
autotrasporto e all'
intermodalità, quelle dirette a finanziare interventi di messa in sicurezza dei sistemi ferroviari e della
mobilità stradale, quelle per lo sviluppo e sicurezza della
navigazione e trasporto marittimo e per le vie d'acqua interne, nonché gli stanziamenti di bilancio finalizzati allo sviluppo e alla
sicurezza del trasporto aereo.
Nella tabella successiva si confronta l'evoluzione della spesa delle missioni del MIMS di interesse della IX Commissione, dal 2016 al 2021. Si dà inoltre conto, nella successiva tabella, della relativa ripartizione della spesa nei singoli programmi.
(in conto competenza in mln di euro)
(
il totale a rendiconto indicato nelle tabelle è la somma tra quanto già pagato e ciò che rimane da pagare, al netto delle eventuali economie e di taluni residui: in ciò differisce dalle previsioni definitive di bilancio)
(
in competenza in
milioni di euro)
Per quanto riguarda la composizione della spesa, la maggior parte della spesa di competenza del 2021 del MIT è relativa alla missione 13 "Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto", che rappresenta nel suo complesso, circa il 66% degli stanziamenti definitivi di competenza del MIMS, con una spesa di più di 12 miliardi di euro. Come evidenziato dalla Corte dei Conti "la missione si incentra sulle attività di razionalizzazione e di efficientamento della mobilità personale e del trasporto merci. Interessa il settore aereo, anche con riferimento alle procedure per il rilascio degli oneri di servizio pubblico su alcune rotte aeree; l'autotrasporto, in relazione all'ottimizzazione delle procedure di erogazione dei contributi (le conseguenti attività amministrative sono svolte con l'ausilio della società in house RAM S.p.A.) e alla verifica dello stato di regolarità degli operatori del settore; il comparto ferroviario, per la promozione dello sviluppo di questa modalità di trasporto attraverso azioni finalizzate alla competitività, all'interoperabilità e alla sicurezza della circolazione, il grado di realizzazione di nuove linee ferroviarie (o del loro raddoppio), nel rispetto degli obblighi fissati nei contratti di programma con RFI; il settore della portualità, sul miglioramento dell'accessibilità alle infrastrutture portuali e della loro sostenibilità ambientale, attraverso anche la vigilanza sulle Autorità di sistema portuale. Non di minore importanza è lo sviluppo dell'intermodalità logistica che si pone l'obiettivo di costituire un sistema informatizzato di tracciamento delle merci al fine dell'efficientamento della gestione dei punti di snodo con passaggio da una modalità di trasporto all'altra. La missione è fortemente incentrata da un punto di vista finanziario sul trasporto pubblico locale (TPL) ferroviario e su gomma nonché sulle risorse connesse allo sviluppo ed all'efficientamento del sistema di trasporto pubblico attraverso metropolitane e altri mezzi di trasporto rapido di massa quali le tramvie." Per quanto riguarda l'analisi dei risultati 2021 per missioni e programmi del MIMS, la Corte dei Conti evidenzia che:
La Relazione della Corte dei Conti riporta che è il programma di spesa relativo al trasporto pubblico locale che rileva le maggiori risorse stanziate a fine esercizio, pari a circa 8,6 miliardi rispetto ai 7,1 miliardi del 2020, sia attraverso le risorse del fondo TPL (le cui risorse rimangono stabili nel periodo), sia attraverso quelle destinate ai sistemi rapidi di massa (metropolitane e tramvie principalmente) che ammontano a circa 859 milioni nel 2021 a fronte di 480 milioni del 2020; sugli stanziamenti per questo programma di spesa hanno poi operato le integrazioni disposte per ristorare gli operatori delle perdite subìte a causa della pandemia (circa 2 miliardi nel 2021 a fronte di 900 milioni nel 2020) e i nuovi finanziamenti previsti dal d.l. n. 59 attraverso il fondo complementare al PNRR.
Si ricorda, infine, che della missione 13 fanno parte anche altri rilevanti stanziamenti, che fanno capo allo stato di previsione del Ministero dell'Economia e finanze (Tabella 2- per l'approfondimento dei quali vedi sub). Si tratta degli stanziamenti per il programma 13.8 "Sostegno allo sviluppo del trasporto", riferito principalmente al settore ferroviario, il quale reca una spesa di competenza a consuntivo per il 2021 di 8.931,1 milioni di euro. Nella tabella seguente è riepilogata la spesa complessiva della Missione 13, sia del MIMS (ex MIT) che del MEF:
Si ricorda altresì che
nell'ambito della Missione 14, Infrastrutture e logistica, di interesse della VIII Commissione, sono stati trasferiti dal 2018, nell'ambito del programma Sistemi stradali, autostradali ed intermodali (14.11)
, gestito dal Dipartimento per le infrastrutture del MIT, gli stanziamenti relativi agli
interventi per la realizzazione di itinerari turistici ciclo pedonali, in particolare si tratta del
Fondo per la realizzazione di ciclovie turistiche e di
interventi per la sicurezza della ciclabilità, nonché del
Fondo per le autostrade ciclabili e di quello per la realizzazione degli itinerari turistici a piedi denominati "cammini".
Gli interventi per la realizzazione di itinerari turistici ciclo -pedonali recano una spesa, a Rendiconto 2021, di 129,8 milioni di euro.
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L'Assestamento 2022 della spesa del Ministero delle infrastrutture e della Mobilità SostenibiliLo stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili di cui alla legge di bilancio per l'esercizio 2022 (legge 30 dicembre 2021, n. 234), indica una previsione di spesa complessiva del Ministero in termini di competenza di 17.280,2 milioni di euro circa, di cui 9.523 milioni di euro circa per spese in conto capitale (investimenti e altre spese e oneri in c/capitale) e 7.757 milioni circa di spesa di parte corrente (spese di funzionamento, interventi ed oneri comuni di parte corrente). Le spese finali del Ministero a consuntivo per il 2021, risultanti dal Rendiconto 2021, ammontano a 18.096,7 milioni di euro in termini di competenza.
Il disegno di legge di Assestamento 2022, rispetto alle previsioni iniziali di bilancio 2022, propone una variazione in aumento di complessivi 734,3 milioni di euro circa alle spese in conto competenza del MIMS (pari a circa +4%), quasi interamente ascrivibile alle variazioni intervenute con atto amministrativo (+ 713 milioni ). Con il ddl di Assestamento 2022 si propone complessivamente per il MIT una spesa assestata di 18.014,5 milioni di euro circa, in conto competenza.
(i
n milioni di euro)
Le differenze che si riscontrano tra le previsioni della legge di bilancio e le previsioni assestate dipendono da due ordini di variazioni:
La consistenza dei residui presunti al 1° gennaio 2022 risulta, nella legge di Bilancio 2022, di circa 6.920 milioni di euro di cui 6.903 in conto capitale. Le variazioni ai residui nascono dalla necessità di adeguare i residui presunti a quelli risultanti dal rendiconto del 2021, tenuto conto delle eventuali variazioni compensative intervenute nel conto dei residui passivi medesimi in relazione all'attuazione di particolari disposizioni legislative. La consistenza dei residui assestata 2022 ammonta a circa 20.043,5 milioni di euro, con un aumento di 13.123,4 milioni di euro rispetto ai residui presunti della legge di bilancio 2022, quasi interamente dovuta (per quasi 2 miliardi di euro) ai residui delle spese in conto capitale. Le missioni di interesse della IX Commissione
La Missione 13 "Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto" vede, per la parte ricompresa nello stato di previsione del MIMS, uno stanziamento assestato di circa 10.482,4 milioni di euro, derivante da una variazione di spesa in aumento di circa 391,5 milioni per atti amministrativi e da una variazione di circa 1 milione di euro proposta con il ddl di assestamento. Per il Programma Sicurezza e controllo nei mari, nei porti e sulle coste (7.7), la previsione di Assestamento 2022 vede uno stanziamento di 918 milioni di euro, in aumento di circa 45 milioni di euro rispetto alle previsioni della legge di bilancio, dovuto totalmente ad atti amministrativi. Nessuna variazione è proposta con l'assestamento. Di seguito il riepilogo degli stanziamenti iniziali ed assestati su tali due missioni.
Previsioni assestate 2022 suddivise per Missione:
(in milioni di euro)
Nella tabella seguente sono riportate le previsioni della legge di bilancio 2022 dettagliate per i singoli programmi della Missione 13, confrontate con le previsioni assestate 2022, comprensive sia alle variazioni con atto amministrativo, che delle variazioni proposte con il disegno di legge di Assestamento, per le quali viene data specifica evidenza nelle apposite colonne.
C
onfronto per programmi della Missione 13 tra Bilancio 2022 e Assestamento 2022 (competenza)
(in milioni di euro)
Il programma Sviluppo e sicurezza della mobilità stradale (13.1), reca uno stanziamento in assestamento di 354,5 milioni di euro. Si registrano variazioni in aumento per atti amministrativi per complessivi 45,3 milioni di euro senza variazioni proposte con il ddl di assestamento. Le principali variazioni per atto amministrativo sono le seguenti:
Sul programma Sviluppo e sicurezza della mobilità locale (13.6) lo stanziamento assestato è di 7.288,6 milioni di euro, senza variazioni proposte in Assestamento. Si registra una variazione in aumento in dipendenza di atti amministrativi è di 92,6 milioni di euro, di cui le principali sono:
Si ricorda che in tale programma sono compresi, sul cap. 1315, gli stanziamenti per il Fondo nazionale per il concorso dello Stato agli oneri del Trasporto pubblico locale nelle regioni ordinarie, che ammontano per il 2022 a 4.989,554 milioni di euro. Per il programma Autotrasporto e intermodalità (13.2) si hanno solo variazioni in aumento per atti amministrativi per 98,4 milioni di euro, di cui i principali sono:
Per il Programma Sistemi ferroviari, Sviluppo e sicurezza del trasporto ferroviario (13.5), lo stanziamento nel ddl di assestamento per il 2022 ammonta a 696,6 milioni di euro, in aumento di 122,8 milioni per variazioni con atti amministrativi, le cui principali sono:
Con l'Assestamento si propone una variazione in diminuzione in termini di competenza di 0,4 milioni di euro, relativamente a somme dovute a titolo di IRAP (cap. 1293). Il programma Sviluppo e sicurezza del trasporto aereo (13.4) vede uno stanziamento in Assestamento di 159,3 milioni di euro, in aumento per variazioni conseguenti ad atti amministrativi, di 0,2 milioni di euro. Non vi sono variazioni proposte con il ddl di assestamento. Per il programma Sviluppo e sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo e per vie d'acque interne (13.9), l'Assestamento reca uno stanziamento di 1.508,4 milioni di euro e propone una variazione in Assestamento di 1,4 milioni, per somme destinate alla rimozione, demolizione e vendita dei relitti (sul cap. 1807, in base alla Legge di Bilancio 2021, art. 1, co. 729). Si registra inoltre una variazione in aumento di 32 milioni di euro per atti amministrativi, di cui:
Complessivamente la Missione 13, considerando anche la parte compresa nello Stato di previsione del MEF (si veda il successivo paragrafo) reca spese assestate per circa 15.888 milioni di euro. |
Ministero dell'economia e delle finanze (MEF- Tabella 2)Nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (Tabella 2) risultano di interesse della IX Commissione Trasporti i seguenti due programmi:
Il programma 13.8: Sostegno allo sviluppo del trasporto ferroviarioIl programma 13.8, iscritto nell'ambito del Ministero dell'economia e delle finanze, si articola in 4 obiettivi e reca principalmente gli stanziamenti in favore del trasporto ferroviario, che rappresentano la quasi totalità della spesa del programma e consistono nell'erogazione di somme a favore di Ferrovie dello Stato S.p.A. per il contratto di programma e di servizio per il trasporto ferroviario. Rendiconto 2021Nel Rendiconto 2021 il programma 13.8 reca una spesa a consuntivo di 8.931,1 milioni di euro, in termini di competenza, in lieve diminuzione rispetto agli 8.931,2 milioni delle previsioni definitive 2021, quasi interamente relativa alle somme assegnate per il contratto di servizio e di programma per il trasporto ferroviario, pari nel 2021 a 8.926,7 milioni di euro.
Di seguito sono indicate le somme assegnate a consuntivo 2021 a Ferrovie dello Stato, sui relativi capitoli di spesa:
(in milioni di euro)
Nel programma 13.8 sono poi ricomprese le somme da assegnare all'Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (ANSV), pari nel 2021 a 4,4, milioni di euro (cap. 1723). Assestamento 2022Nella legge di Bilancio 2022 si registra sul programma 13.8, uno stanziamento di 5.499,2 milioni di euro circa in termini di competenza. Nell'Assestamento 2022 la previsione di spesa, in termini di competenza, del programma 13.8 è complessivamente di 5.405,4 milioni di euro, con una lieve diminuzione di 93,8 milioni rispetto alle previsioni iniziali di bilancio 2022, in dipendenza di atti amministrativi intervenuti, relativi al contratto di servizio per il trasporto ferroviario (la riduzione è sui capitoli 1540 per 33,8 milioni e 7122 per 60 milioni, quest'ultima poi compensata con una variazione positiva proposta in Assestamento di 100 milioni di euro). Si ricorda che nello Stato di previsione del MEF sono contenuti gli stanziamenti per il 2022 destinati a Ferrovie dello Stato S.p.A. per i contratti di servizio e di programma per il trasporto ferroviario, per un totale per il 2022 di circa 5.401 mln di euro. Le variazioni proposte con il ddl di Assestamento sul programma 13.8 ammontano a zero euro, ma sono la risultante di alcune variazioni sui sottoprogrammi dei singoli capitoli, in particolare sul capitolo 7122. Di seguito si riportano i principali stanziamenti per Ferrovie dello Stato S.p.A. e le variazioni proposte sui singoli programmi del capitolo 7122:
Oltre a questi stanziamenti, si ricorda che ulteriori stanziamenti a favore del gruppo Ferrovie dello Stato sono contenuti anche nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (Tab. 10) nell'ambito del Programma 13.5 "Sistemi ferroviari, Sviluppo e sicurezza del trasporto ferroviario" (cfr. supra), per il quale sono previsti in Assestamento per il 2022, un totale di circa 696,6 milioni di euro di finanziamenti. Di seguito si riporta l'evoluzione della spese del Programma 13.8, in conto competenza, per gli anni dal 2010 al 2021 ed il dato di Bilancio e di Assestamento 2022:
Programma 13.8 (Tab. 2 MEF) spesa negli anni 2010-2022 (in milioni di euro)
La missione 15 Comunicazioni: il programma 15.3 "Servizi postali e telefonici" e il programma 15.4 "Sostegno al pluralismo dell'informazione"
Nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (Tabella 2), sono di interesse per la IX Commissione due programmi: il programma 15.3 "Servizi postali e telefonici" ed il programma 15.4 "Sostegno al pluralismo dell'informazione" facenti capo alla Missione 15 Comunicazioni, che evidenzia una spesa a consuntivo dal Rendiconto 2021 complessivamente pari a circa 522,6 milioni di euro, a fronte di previsioni definitive di circa 528,2 milioni di euro. Nel DDL di Assestamento 2022 la missione Comunicazioni relativa al MEF reca uno stanziamento in bilancio di 680,2 milioni di euro che vengono portati a 733,4 milioni in Assestamento, in dipendenza di una variazione proposta di 53,1 milioni di euro, relativi al programma 15.4 "Sostegno al pluralismo dell'informazione". Si ricorda che la Missione 15 comprende anche altri programmi di interesse della IX Commissione, che si trovano nello stato di previsione del MISE (si veda il paragrafo successivo). Per quanto riguarda i due programmi di interesse, il programma 15.4, relativo al sostegno al pluralismo dell'informazione reca una spesa nel Rendiconto 2021, di 206,9 milioni di euro, rispetto ai 212,5 milioni previsti in Bilancio 2021. Nella legge di Bilancio 2022 lo stanziamento sul programma 15.4 è pari a 365,3 milioni di euro, sui quali l'Assestamento propone un aumento di 53,1 milioni, per arrivare ad uno stanziamento di 418,5 milioni di euro. La variazione viene proposta sul capitolo 2193, relativo alle somme da trasferire alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per interventi a favore dell'editoria.
Il programma 15.3 reca gli stanziamenti relativi ai servizi postali: si tratta principalmente dei trasferimenti correnti a Poste Italiane S.p.a. per lo svolgimento degli obblighi di servizio universale nel settore dei recapiti postali. Nel Rendiconto 2021 il programma 15.3 reca uno stanziamento di bilancio definitivo pari a 315,6 milioni di euro, che nella spesa a consuntivo 2021 rimane invariato. Nel Bilancio 2022 il programma reca una previsione di spesa di 314,9 milioni di euro, che non subisce variazioni in Assestamento. Di seguito si riporta l'evoluzione della spesa del programma 15.3, a rendiconto consuntivo dal 2016 al 2021 e nel ddl di assestamento 2022.
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in milioni di euro)
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Ministero dello sviluppo economico (MISE- Tabella 3)La struttura del MISE e le priorità per il 2021
La struttura organizzativa del MISE è stata ridefinita dal DPCM 29 luglio 2021, n. 149, il nuovo Regolamento di organizzazione del Ministero dello sviluppo economico, entrato in vigore il 14 novembre 2021, che ha prevede le seguenti 9 Direzioni Generali:
a) Direzione generale per la politica industriale, l'innovazione e le PMI;
b) Direzione generale per la tutela della proprietà industriale - Ufficio italiano brevetti e marchi;
c) Direzione generale per gli incentivi alle imprese;
d) Direzione generale per le tecnologie delle comunicazioni e la sicurezza informatica - Istituto superiore delle comunicazioni e delle tecnologie dell'informazione;
e) Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali;
f) Direzione generale per la riconversione industriale e grandi filiere produttive;
g) Direzione generale per il mercato, la concorrenza, la tutela del consumatore e la normativa tecnica;
h) Direzione generale per la vigilanza sugli enti cooperativi e sulle società;
i) Direzione generale per le risorse, l'organizzazione, i sistemi informativi e il bilancio.
La
Relazione della Corte dei Conti
sul Rendiconto 2021 ricorda che "sotto il profilo amministrativo, nell'anno è continuato l'impegno del MISE nella gestione delle misure tese ad affrontare le conseguenze dell'emergenza. In tale contesto, il Ministero ha proseguito nell'attuazione delle forme di intervento pubblico a sostegno degli operatori economici previste anche nel 2021 dal legislatore. Ciò ha avuto importanti ricadute sulle dimensioni delle risorse finanziarie gestite, determinandone un'ulteriore espansione sia rispetto al livello precedente alla pandemia, sia rispetto al 2020" (tale aumento non riguarda peraltro i profili di interesse della IX Commissione).
Il Rendiconto 2021 del MISE per i profili di competenza della IX CommissioneComplessivamente, la Missione 15 "Comunicazioni" relativa al MISE, reca spese a consuntivo nel Rendiconto 2021 per 546,1 milioni di euro circa, rispetto a previsioni finali di 560,8 milioni. Le due principali tematiche affrontate nell'ambito della missione investono le reti, inclusive delle iniziative dirette allo sviluppo della Banda Larga e Ultralarga, e la gestione delle frequenze; assumono altresì rilievo le attività di sostegno alle comunicazioni e alle informazioni, nell'ambito delle iniziative di incentivazione al pluralismo, all'innovazione digitale e al passaggio al nuovo standard DVB-T2. Per quanto riguarda i profili di competenza della IX Commissione, rilevano gli stanziamenti relativi ai seguenti tre programmi della missione 15 "Comunicazioni":
Sempre nell'ambito del MISE, dal punto di vista dei profili di interesse della IX Commissione, va poi considerato il programma 17.18 "Ricerca, innovazione, tecnologie e servizi per lo sviluppo delle comunicazioni e della società dell'informazione" facente parte della missione 17 "Ricerca e innovazione". Si ricorda che una parte rilevante della Missione 15 "Comunicazioni" rientra nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (Tabella 2): si tratta degli stanziamenti riguardanti il programma 15.3 relativo ai servizi postali e telefonici (v. supra). Nella successiva tabella si confrontano gli importi relativi alle spese di Rendiconto dal 2016 al 2021, suddivisi tra le missioni di competenza del MISE di interesse della IX Commissione. Rendiconto consuntivo dal 2016 al 2021 (in milioni di euro)
La
Relazione della Corte dei Conti
sul Rendiconto 2021 riporta, in via generale, che a seguito delle variazioni intercorse nell'anno, gli stanziamenti di competenza del 2021 del MISE sono ulteriormente raddoppiati, raggiungendo il livello di 20,6 miliardi, facendo segnare una crescita del 36 per cento rispetto al dato finale dell'anno precedente (15,1 miliardi). Tali risorse includono quelle relative ai progetti in essere finanziati in bilancio dal PNRR (0,5 miliardi) e dal Fondo complementare (0,7 miliardi). Sulla sensibile espansione degli stanziamenti in corso d'anno (+10,5 miliardi) ha inciso, come già accaduto nel 2020, l'assegnazione di risorse attraverso provvedimenti volti a fronteggiare le conseguenze della
crisi sanitaria; nel complesso, gli stanziamenti destinati a tale finalità emergenziale hanno raggiunto nel 2021 la soglia di 11 miliardi (9,5 miliardi nel 2020). Sotto il profilo allocativo, la quasi totalità delle assegnazioni in corso d'anno ha riguardato la missione 11 "Competitività e sviluppo delle imprese" (circa 10,3 miliardi).
In materia di
infrastrutture per le telecomunicazioni, registrano avanzamenti le misure di sviluppo delle reti di connessione veloce di competenza del MISE: il
Piano c.d. "Aree bianche" (aree a fallimento di mercato) e il Piano Scuole, sul lato dell'offerta, il Piano voucher per famiglie e PMI, sul lato della domanda. Riguardo all'avanzamento fisico del Piano Aree bianche, a fine 2021, risultavano caratterizzati da progetti definitivi approvati il 96 per cento dei comuni previsti per la tecnologia in fibra (92,5 per cento nel 2020) e il 95 per cento per la tecnologia wireless (90 per cento nel 2020). Peraltro persistono alcuni ritardi nell'attuazione del Piano aree bianche, prevalentemente legati alle difficoltà riscontrate nelle procedure per il rilascio delle necessarie autorizzazioni. A fine 2021 si rilevano tassi di completamento dei cantieri pari a circa il 70 per cento per la tecnologia in fibra e all'88 per cento per quella wireless, per un avanzamento economico complessivo dei lavori del 74 per cento. Con riferimento alla spesa, a fine 2021
l'avanzamento è pari a 643,7 milioni, in ritardo rispetto alle previsioni di 944 milioni elaborate dal concessionario nel 2020. Per ridurre i tempi attuativi,
Infratel Italia ha provveduto a sollecitare nel 2021 il concessionario, portando alla revoca di parte degli incarichi di progettazione affidati ad una società e alla loro relativa riassegnazione ad altri progettisti. Il concessionario ha provveduto, inoltre, ad affidare ad un soggetto il
Project Management per anticipare, in particolare, le esigenze di varianti in corso d'opera attraverso l'ottenimento di permessi autorizzativi e la valutazione preventiva dei progetti, al fine ultimo di stimolare altresì il numero di progetti emessi. Nel complesso la diffusione della
BUL ha portato ad una copertura a fine 2021 del 42 per cento delle famiglie, a fronte del target di nota integrativa del 36 per cento. In merito al
Piano Scuole, approvato nel 2020 ed operativo da maggio 2021, consistente nella fornitura di connettività fino ad 1 Gigabit per le scuole statali e le istituzioni educative, lo stato di avanzamento mostra, alla prima settimana di gennaio 2022, 29.200 strutture scolastiche interessate, di cui 7.700 già collegate (il 26,3 per cento del totale da completare entro il 2023). Nel 2021 si sono registrati ulteriori progressi nella diffusione dei
servizi 5G, in particolare di tipo commerciale e nella copertura della banda larga
wireless 5G in tutte le aree urbane. Sul fronte degli stimoli alla domanda di servizi digitali, il
piano voucher per le famiglie a basso reddito146 ha ultimato a fine anno la fase di raccolta delle richieste dei cittadini e, sulla base dei dati Infratel Italia, al 31 dicembre 2021 risultavano attivati 209.000 contratti, per un totale di risorse impegnate di 102 milioni (su 200 milioni stanziati). Nella prospettiva di rafforzamento e sviluppo delle infrastrutture di rete, assume rilievo anche la piena operatività del catasto SINFI: complessivamente, al 31 dicembre 2021, 841 operatori hanno completato il conferimento dei dati (erano 820 nel 2020), in 470 hanno aggiornato la propria rete nel 2021, e circa 180 operatori risultano mancanti.
Per quanto riguarda il
processo di riassetto delle frequenze, nel corso del 2021 sono state poste in essere le attività richieste dalla
Road map per la
liberazione delle frequenze in banda 700 MHz che, a partire dal primo luglio 2022, è utilizzata per l'implementazione delle reti 5G. Più in dettaglio, alla fine del 2021 risultavano liberate 619 frequenze (erano 303 nel 2020). Tuttavia, in corso d'anno si è resa necessaria una riprogrammazione delle scadenze per la liberazione della banda 700 MHz, principalmente per le interferenze televisive lamentate da alcuni paesi confinanti, avvenuta con il DM 30 luglio 2021. Nel corso dell'anno, a seguito del decreto interministeriale (del Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze) del 20 gennaio 2021, sono stati corrisposti 72 indennizzi, per l'importo di 54,1 milioni, di competenza del 2020.
Nello stesso anno è proseguito il percorso di liberazione delle
frequenze 3,6-3,8 GHz; non sono state effettuate richieste di pagamento delle misure compensative previste in favore degli operatori.
Quanto al percorso del passaggio al
nuovo standard di trasmissione digitale terrestre (DVB-T2), finalizzato al miglioramento della qualità e della definizione, i contributi per il rinnovamento delle apparecchiature di ricezione televisiva sono stati ampliati ed estesi al 2021. L'attuazione è avvenuta con decreto interministeriale, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, del 5 luglio 2021. A fine esercizio risultavano erogati complessivamente contributi per le nuove TV, per un totale di quasi 167,3 milioni €.
L'Assestamento 2022Nel ddl di Assestamento 2022 la Missione 15 Comunicazioni reca complessivamente uno stanziamento di spesa di 684,1 milioni, in lieve aumento rispetto allo stanziamento delle legge di Bilancio 2022 che era pari a 678,8 milioni di euro. La variazione è riconducibile per 3 milioni ad atti amministrativi e per 2,2 milioni con il ddl di Assestamento. Per le parti di interesse della IX Commissione gli stanziamenti sono i seguenti:
Per quanto riguarda il programma 17.18 "Innovazione tecnologica e ricerca per lo sviluppo delle comunicazioni", facente parte della Missione 17, a fronte di uno stanziamento di bilancio 2022 di 12,5 milioni di euro, si evidenzia una lieve variazione in aumento in dipendenza di atti amministrativi per 0,38 milioni di euro per arrivare ad uno stanziamento assestato 2022 di 12,9 milioni di euro. Nella successiva tabella si confrontano gli importi relativi alle previsioni della legge di bilancio 2022, suddivisi tra le missioni ed i programmi di interesse della IX Commissione, con quelli proposti nel disegno di legge di assestamento 2022.
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