Camera dei deputati - Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento Bilancio
Titolo: Le leggi - Legge di bilancio 2019 - Volume IV - Stati di previsione - Analisi del bilancio dello Stato
Riferimenti: AC N.1334/XVIII
Serie: Progetti di legge   Numero: 58/9 - Volume IV
Data: 29/01/2019
Organi della Camera: V Bilancio, Assemblea

LEGGE DI

BILANCIO 2019

Legge 30 dicembre 2018, n. 145

Volume IV

Stati di previsione –
Analisi del bilancio dello Stato

 

29 gennaio 2019

 

 

 

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Dossier n. 78/9 Volume IV

 

 

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Progetti di legge n. 58/9 Volume IV

 

 

 

 

 

Il presente dossier è articolato in quattro volumi:

§  Volume I - Articolo 1, commi 1 – 401;

§  Volume II - Articolo 1, commi 402 – 801;

§  Volume III - Articolo 1, comma 802 – Articolo 19;

§  Volume IV – Stati di previsione.

 

 

 

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INDICE VOLUME IV

 

 

1. La disciplina contabile della sezione II. 3

2. Analisi del Bilancio dello Stato per il 2019-2021. 11

§  2.1. Le previsioni di entrata e di spesa per il 2019 e per gli anni successivi, in termini di competenza. 12

-     2.1.1 Analisi delle entrate finali 17

-     2.1.2 Analisi delle spese finali 22

-     2.1.3 Analisi delle variazioni apportate con la Sezione II 26

§  2.2. Analisi delle spese per Missioni 34

§  2.3. Analisi delle spese per Ministeri 40

3. Gli stati di previsione dei Ministeri 42

§  Stato di previsione dell’entrata.. 43

§  Ministero dell’economia e delle finanze.. 48

§  Ministero dello sviluppo economico.. 64

§  Ministero del lavoro e delle politiche sociali 76

§  Ministero della Giustizia.. 81

§  Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale   89

§  Ministero dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca   95

§  Ministero dell’Interno.. 100

§  Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare   111

§  Ministero delle infrastrutture e trasporti 114

§  Ministero della Difesa.. 125

§  Ministero delle politiche agricole alimentarie forestali 135

§  Ministero per i beni e le attività culturali 143

§  Ministero della Salute.. 148

APPENDICE – Rapporto annuale sulle spese fiscali (2018). 153

 

 


1. La disciplina contabile della sezione II

La parte contabile della legge di bilancio, recata dalla Sezione II del provvedimento, contiene il bilancio a legislazione vigente e le variazioni non determinate da innovazioni normative.

Si ricorda, infatti, che a seguito della riforma operata nel 2016, la parte contabile del bilancio – che nella passata concezione del bilancio come legge meramente formale si limitava ad esporre i fattori legislativi di spesa senza poterli modificare[1] - contenuta nella Sezione II è venuta ad assumere un contenuto sostanziale, potendo incidere direttamente - attraverso rimodulazioni ovvero rifinanziamenti, definanziamenti o riprogrammazioni - sugli stanziamenti previsti a legislazione vigente, ed integrando nelle sue poste contabili gli effetti delle disposizioni della prima sezione[2].

L’articolo 21, comma 1-sexies, della legge n. 196/2009 stabilisce che le previsioni di entrata e di spesa contenute nella Sezione II:

§  sono formate sulla base della legislazione vigente, la quale tiene conto dell'aggiornamento delle previsioni relative alle spese per oneri inderogabili e di fabbisogno e delle rimodulazioni che interessano anche i fattori legislativi[3];

§  evidenziano, per ciascuna unità di voto, gli effetti delle variazioni derivanti dalle disposizioni contenute nella prima sezione. In tal modo, la Sezione II fornisce, per ciascuna unità di voto, previsioni c.d. “integrate” riguardo alle scelte allocative contenute nei programmi di spesa, che costituiscono l’unità di voto.

 

La presentazione alle Camere del disegno di legge di bilancio è stabilita entro il termine del 20 ottobre di ogni anno (art. 7, L. n. 196).

Nel caso in cui il bilancio non sia approvato entro il 31 dicembre, la Costituzione prevede la concessione al Governo dell’esercizio provvisorio. La normativa contabile conferma che l’esercizio provvisorio del bilancio può essere concesso soltanto per legge e per periodi non superiori complessivamente a quattro mesi (articolo 32).

1. Le unità di voto parlamentare

In base alla disciplina contabile (art. 21, co. 7, L. 196), le unità di voto sono individuate:

a)  per le entrate, con riferimento alla tipologia;

A titolo esemplificativo, le voci che costituiscono l’unità di voto sono rappresentate, per le entrate tributarie, dai tributi più importanti (Imposta sui redditi, IRES, IVA), ovvero da raggruppamenti di tributi con caratteristiche analoghe (ad es. imposte sostitutive, imposte sui generi di monopolio, ecc.); per i restanti titoli, è indicata la tipologia del provento per aggregati più o meno ampi (ad es. proventi speciali, redditi da capitale, ecc.).

b) per le spese, con riferimento ai programmi, intesi quali aggregati di spesa con finalità omogenea diretti al perseguimento di risultati, definiti in termini di beni e di servizi finali, allo scopo di conseguire gli obiettivi stabiliti nell'ambito delle missioni, che rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti con la spesa.

La classificazione del bilancio per missioni e programmi è volta a mettere in evidenza la relazione tra risorse disponibili e finalità delle politiche pubbliche, anche al fine di rendere più agevole l’attività di verifica dei risultati raggiunti con la spesa pubblica. A tal fine, la riforma ha stabilito anche una piena corrispondenza tra le risorse e il livello amministrativo/responsabile con la previsione dell’affidamento di ciascun programma a un unico centro di responsabilità amministrativa.

Per quanto concerne i contenuti dell’unità di voto, essa deve indicare:

§  l'ammontare presunto dei residui attivi o passivi alla chiusura dell'esercizio precedente a quello cui il bilancio si riferisce;

§  l'ammontare delle entrate che si prevede di accertare e delle spese che si prevede di impegnare (competenza) nonché l'ammontare delle entrate che si prevede di incassare e delle spese che si prevede di pagare (cassa), nell'anno cui il bilancio si riferisce;

§  le previsioni delle entrate e delle spese relative al secondo e terzo anno del bilancio triennale.

Costituiscono oggetto di approvazione parlamentare sia le previsioni di entrata e di spesa, di competenza e di cassa, relative all’anno cui il bilancio si riferisce, sia quelle relative al secondo e terzo anno del bilancio triennale.

Soltanto le previsioni del primo anno costituiscono, tuttavia, limite alle autorizzazioni di impegno e pagamento.

Le spese del bilancio dello Stato sono classificate – superata la precedente ripartizione in "rimodulabili" e "non rimodulabili" - a seconda della natura dell'autorizzazione di spesa sottostante cui si collega il grado di flessibilità e di manovrabilità della spesa stessa, e precisamente in:

§  oneri inderogabili, ossia spese vincolate a particolari meccanismi o parametri che ne regolano l'evoluzione, determinati sia da leggi sia da altri atti normativi, tra cui rientrano le cosiddette spese obbligatorie (vale a dire, le spese relative al pagamento di stipendi, assegni, pensioni, le spese per interessi passivi, quelle derivanti da obblighi comunitari e internazionali, le spese per ammortamento di mutui, nonché quelle così identificate per espressa disposizione normativa);

§  fattori legislativi, ossia spese autorizzate da espressa disposizione legislativa che ne determina l'importo, considerato quale limite massimo di spesa, e il periodo di iscrizione in bilancio;

§  spese di adeguamento al fabbisogno, ossia spese diverse dagli oneri inderogabili e dai fattori legislativi, quantificate tenendo conto delle esigenze delle amministrazioni.

La quota delle spese per oneri inderogabili, fattore legislativo e adeguamento al fabbisogno è indicata, per ciascun programma, in appositi allegati agli stati di previsione della spesa.

La distinzione della spesa nelle tre categorie consente di individuare il livello di manovrabilità della spesa stessa, ai fini dell’applicazione della disciplina della flessibilità del bilancio (cfr. paragrafo seguente).

2. La flessibilità degli stanziamenti di bilancio da fattore legislativo

Con la c.d. flessibilità di bilancio si è data la possibilità alle amministrazioni di incidere sulle dotazioni finanziarie di spesa relative ai fattori legislativi - anche in via non compensativa, purché all’interno di ciascuno stato di previsione - per poter modulare le risorse loro assegnate secondo le necessità connesse al raggiungimento degli obiettivi di spesa.

In particolare, l’articolo 23, comma 3, consente, con la Sezione II, in ciascuno stato di previsione, per motivate esigenze e nel rispetto dei saldi programmati di finanza pubblica:

a)    la rimodulazione in via compensativa delle dotazioni finanziarie relative a fattori legislativi anche tra missioni diverse, fermo restando la preclusione dell'utilizzo degli stanziamenti di conto capitale per finanziare spese correnti (c.d. rimodulazione verticale).

Rientrano nelle rimodulazioni compensative quelle effettuate sulle autorizzazioni pluriennali di spesa in conto capitale ai sensi di quanto previsto dall'articolo 30, comma 2, della legge n. 196 (rimodulazione delle quote annuali nel rispetto del vincolo finanziario complessivo ovvero reiscrizione nella competenza degli esercizi successivi delle somme non impegnate alla chiusura dell'esercizio, cfr. successivo Box), nonché per l’adeguamento delle dotazioni di competenza e di cassa al Cronoprogramma dei pagamenti (c.d. rimodulazione orizzontale): si tratta delle rimodulazioni che coinvolgono una singola autorizzazione di spesa e trovano compensazione nell’ambito del periodo pluriennale di riferimento;

b)    il rifinanziamento, definanziamento e riprogrammazione delle dotazioni finanziarie di spesa di parte corrente e in conto capitale previste a legislazione vigente relative ai fattori legislativi, per un periodo temporale anche pluriennale[4].

È prevista esplicita evidenza contabile delle variazioni relative ai fattori legislativi di spesa, in appositi allegati conoscitivi ai singoli stati di previsione della spesa del bilancio, che vengono aggiornati all'atto del passaggio dell'esame del provvedimento tra i due rami del Parlamento.

 

In relazione alle leggi pluriennali di spesa in conto capitale, l’articolo 30 commi 1 e 2 della legge di contabilità (come da ultimo modificati dal D.Lgs. n. 116/2018, che ha completato la riforma della struttura del bilancio dello Stato in attuazione dell’articolo 40, comma 1, della legge n. 196/2009) consente, con la Sezione II del disegno di legge di bilancio:

a)      la facoltà di rimodulazione delle quote annuali ai sensi dell’articolo 23, comma 1-ter, fermo restando l’ammontare complessivo autorizzato dalla legge, o, nel caso di spese a carattere permanente, di quelli autorizzati dalla legge nel triennio di riferimento del bilancio di previsione, in relazione a quanto previsto nel piano finanziario dei pagamenti, al fine di adeguare gli stanziamenti di competenza alla previsione degli effettivi pagamenti.    

-     Le autorizzazioni in ordine alle quali è esercitabile tale facoltà sono soltanto quelle individuate con riferimento alle autorizzazioni di spesa pluriennali in conto capitale oggetto di monitoraggio e di rendicontazione ai fini dell’allegato alla Nota di aggiornamento al DEF;

b)      per le autorizzazioni di spesa in conto capitale a carattere non permanente, la facoltà della reiscrizione nella competenza degli esercizi successivi delle somme non impegnate alla chiusura dell'esercizio.

-       La medesima facoltà di reiscrizione è esercitabile dall’Amministrazione anche per i residui di stanziamento provenienti dagli esercizi precedenti a quello consuntivato, così come previsto dall’art. 34-ter, comma 1, della legge di contabilità.

In apposito allegato al ddl di bilancio viene data esplicita evidenza delle rimodulazioni orizzontali proposte delle leggi pluriennali di spesa in conto capitale e delle reiscrizioni nella competenza degli esercizi successivi delle somme stanziate e non impegnate risultanti dall’ultimo Rendiconto.

 

Il comma 1-ter dell’articolo 23 della legge di contabilità (introdotto dall’art. 1, comma 1, del D.Lgs. n. 93/2016, attuativo della delega in materia di potenziamento del bilancio di cassa), entrato in vigore dal 1° gennaio 2017, stabilisce che, ai fini della predisposizione delle proposte da parte dei responsabili della gestione dei programmi, le previsioni pluriennali di competenza e di cassa iscritte nel bilancio dello Stato sono formulate mediante la predisposizione di un apposito piano finanziario dei pagamenti (detto Cronoprogramma), recante dettagliate indicazioni sui pagamenti che si prevede di effettuare nel triennio, distinguendosi la quota della dotazione di cassa destinata al pagamento delle somme iscritte in conto residui da quella destinata al pagamento delle somme da iscrivere in conto competenza. È altresì stabilito che le dotazioni di competenza in ciascun anno si adeguino a tale piano, fermo restando l'ammontare complessivo degli stanziamenti autorizzati dalla normativa vigente.

Ciò al fine di rafforzare concretamente l’attendibilità degli stanziamenti di cassa e anche della previsione dei residui presunti, introducendo uno stretto vincolo tra quanto viene iscritto in bilancio in termini di cassa e residui e le risultanze del cronoprogramma dei pagamenti.

3. Classificazione delle entrate e delle spese

Ai sensi dell’articolo 25 della legge di contabilità, la classificazione delle voci di entrata si articola su cinque livelli di aggregazione:

a)  titoli, a secondo della loro natura:

-  titolo I: entrate tributarie;

-  titolo II: entrate extra-tributarie;

-  titolo III: entrate derivanti da alienazione e ammortamento di beni patrimoniali e riscossione di crediti;

-  titolo IV: entrate derivanti da accensione di prestiti.

I primi tre titoli rappresentano le entrate finali; il quarto titolo corrisponde in sostanza all’entità del ricorso al mercato finanziario;

b)  ricorrenti e non ricorrenti, a seconda che si riferiscano a proventi la cui acquisizione sia prevista a regime ovvero limitata ad alcuni esercizi;

c)   tipologia di entrata, ai fini dell’approvazione parlamentare e dell’accertamento dei cespiti;

d)  categorie, secondo la natura dei cespiti;

e)   unità elementari di bilancio, ai fini della gestione e della rendicontazione, che possono eventualmente essere suddivise in articoli.

 

La classificazione delle voci di spesa si articola su tre livelli:

a)  missioni, che rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici della spesa;

b)  programmi, ossia le unità di voto parlamentare, quali aggregati finalizzati al perseguimento degli obiettivi indicati nell’ambito delle missioni;

c)   unità elementari di bilancio, che rappresentano le unità di gestione e rendicontazione – attualmente i capitoli - eventualmente ripartite in articoli (corrispondenti agli attuali piani di gestione).

Con il D.Lgs. n. 90/2016 sono state introdotte nel bilancio dello Stato le azioni, quali ulteriore articolazione dei programmi, volte a specificare ulteriormente la finalità della spesa. Al momento, esse rivestono carattere meramente conoscitivo, ad integrazione della classificazione per capitoli.

Le azioni sono rappresentate in un apposito prospetto dell’atto deliberativo, collocato dopo i quadri generali riassuntivi, che riporta, a scopo solo conoscitivo, il bilancio per Missione, Programma e Azione dello Stato nella sua interezza.

 

Le azioni - individuate con il D.P.C.M. 14 ottobre 2016 ed adottate a partire dall’esercizio finanziario 2017 in via sperimentale per valutarne l'efficacia e per consentire l'adeguamento dei sistemi informativi - sono destinate, in prospettiva, a costituire le unità elementari del bilancio dello Stato anche ai fini gestionali e di rendicontazione, in sostituzione degli attuali capitoli di bilancio.

Il definitivo passaggio all'adozione delle azioni sarà valutato in base agli esiti di una Relazione sull'efficacia delle azioni, predisposta annualmente dalla Ragioneria generale dello Stato, sentita la Corte dei Conti. La Prima Relazione è stata presentata al Parlamento il 12 ottobre 2018 (Doc. XXVII, n. 2). Con successivo D.P.C.M. sarà individuato l'esercizio finanziario a partire dal quale le azioni costituiranno le unità elementari del bilancio.

Fino ad allora, le unità elementari di bilancio continueranno ad essere rappresentate dai capitoli, secondo l’oggetto della spesa; ed i programmi di spesa manterranno la suddivisione in macroaggregati per spese di funzionamento (interventi, trattamenti di quiescenza, oneri del debito pubblico, oneri comuni di parte corrente o in conto capitale).

Le spese del bilancio dello Stato sono inoltre esposte secondo le tradizionali classificazioni economica e funzionale.

La legge di contabilità prevede che tali classificazioni si conformino ai criteri adottati in contabilità nazionale per i conti del settore della pubblica amministrazione. È pertanto prevista la presentazione, in allegato allo stato di previsione del Ministero dell’economia, di un quadro contabile da cui risultino le categorie in cui viene classificata la spesa secondo l'analisi economica e le classi, fino al terzo livello della classificazione COFOG (comparti di attività in cui si articolano le aree di intervento delle politiche pubbliche), in cui viene ripartita la spesa secondo l'analisi funzionale. In appendice a tale quadro contabile sono previsti appositi prospetti illustrativi degli incroci tra i diversi criteri di classificazione. È richiesto altresì, in apposito prospetto, il raccordo tra le classi COFOG e le missioni e i programmi di spesa, nonché tra il bilancio dello Stato e il sistema di contabilità nazionale.

Tutti i suddetti prospetti devono essere aggiornati dopo l’approvazione della legge di bilancio.

4. La struttura della Sezione II del bilancio di previsione

La Sezione II del disegno di legge di bilancio è costituita da:

§  lo stato di previsione dell’entrata;

§  gli stati di previsione della spesa relativi ai singoli Ministeri;

§  il quadro generale riassuntivo, con riferimento al triennio.

Ciascuno stato di previsione della spesa, riporta i seguenti Allegati:

§  Rimodulazioni compensative di spese per fattori legislativi e per adeguamento al piano finanziario dei pagamenti (art.23 c.3, lett.a);

§  Rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni previste a legislazione vigente (art.23 c.3, lett.b);

§  Dettaglio oneri inderogabili, fattore legislativo e adeguamento al fabbisogno (art. 21, c.4);

§  Reiscrizione somme non impegnate (art. 30 c.2).

 

L’articolo 21 dispone l'approvazione, con distinti articoli, dello stato di previsione dell'entrata, di ciascuno stato di previsione della spesa e dei totali generali della spesa nonché del quadro generale riassuntivo.

 

Ciascuno stato di previsione della spesa è inoltre corredato, nelle singole Tabelle allegate al ddl di bilancio, dei seguenti elementi informativi:

§  la nota integrativa, che contiene gli elementi informativi riferiti alle entrate e alle spese, il contenuto di ciascun programma di spesa con riferimento alle azioni sottostanti, indicando per ciascuna azione le risorse finanziarie per il triennio con riguardo alle categorie economiche di spesa, i relativi riferimenti legislativi e i criteri di formulazione delle previsioni; il piano degli obiettivi, intesi come risultati che le amministrazioni intendono conseguire, e i relativi indicatori di risultato in termini di livello dei servizi e di interventi, con riferimento;

§  per ogni programma, l'elenco delle unità elementari di bilancio e dei relativi stanziamenti;

§  per ogni programma un riepilogo delle dotazioni secondo l'analisi economica e funzionale;

§  il budget dei costi della relativa amministrazione.

Di tali elementi informativi è richiesto l’aggiornamento al momento dell’approvazione della legge di bilancio.

L’art. 5, comma 1, lett. c), della legge 163/2016 (che ha aggiunto il comma 4-octies nell'art. 33 della legge di contabilità) ha previsto l’aggiornamento del budget dei costi anche sulla base del disegno di legge di assestamento.

Allo stato di previsione dell'entrata è allegato un rapporto annuale sulle spese fiscali, che elenca qualunque forma di esenzione, esclusione, riduzione dell'imponibile o dell'imposta ovvero regime di favore, derivante da disposizioni normative vigenti.

 

L’articolo 21 dispone inoltre:

§  la predisposizione della nota di variazioni in caso di variazioni apportate al disegno di legge di bilancio (I e II sezione) nel corso della discussione parlamentare;

§  l’approvazione, con apposite norme, dei fondi di riserva, iscritti nell’ambito del MEF: Fondo di riserva per le spese obbligatorie, Fondi speciali per la reiscrizione in bilancio di residui passivi perenti delle spese correnti e in conto capitale, Fondo di riserva per le spese impreviste e Fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa;

§  la fissazione, con apposita norma, dell'importo massimo di emissione di titoli dello Stato, in Italia e all'estero, al netto di quelli da rimborsare, in relazione alla indicazione del fabbisogno del settore statale;

§  l’annessione agli stati di previsione della spesa dei singoli Ministeri, secondo le rispettive competenze, degli elenchi degli enti cui lo Stato contribuisce in via ordinaria.

Si ricorda, infine, che alla data di entrata in vigore della legge di bilancio, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, le unità di voto parlamentare sono ripartite in unità elementari di bilancio (capitoli) ai fini della gestione e della rendicontazione.


 

2. Analisi del Bilancio dello Stato per il 2019-2021

I prospetti deliberativi del bilancio 2019-2021 sono impostati secondo la struttura contabile per Missioni e Programmi, finalizzata a privilegiare il contenuto funzionale della spesa, con l’indicazione sotto ciascun Programma, a titolo meramente conoscitivo, delle azioni che lo compongono.

Le azioni sono anche rappresentate in un apposito prospetto dell’atto deliberativo, collocato dopo i quadri generali riassuntivi, che riporta, a scopo solo conoscitivo, il bilancio per Missione, Programma e Azione dell’intero bilancio dello Stato.

Nel complesso, il bilancio per il 2019 conferma la struttura dello scorso esercizio, con 34 missioni, che rappresentano le funzioni principali della spesa pubblica e ne delineano gli obiettivi strategici, e 176 programmi di spesa, che costituiscono le unità di voto parlamentare, con l’affidamento di ciascun programma a un unico centro di responsabilità amministrativa[5].

Le azioni sottostanti i programmi di spesa sono 713, ovvero 574 al netto di quelle che rappresentano le spese per il personale del programma.

 

Rispetto alla legge di bilancio 2018, il bilancio 2019-2021 tiene conto del riordino delle attribuzioni in materia di turismo disposto con il D.L. 12 luglio 2018, n. 86, che trasferisce a partire dal 2019 le competenze sulle politiche del turismo e le relative funzioni precedentemente esercitate dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (ora Ministero per i beni e le attività culturali) al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (ora Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo).

 

Di seguito si fornisce un'analisi delle previsioni di entrata e di spesa del bilancio dello Stato, in termini di competenza, per il 2019 e per gli anni successivi (§ 2.1), distinguendo in dettaglio l'analisi delle entrate (§ 2.1.1) e delle spese (§ 2.1.2); viene poi fornita un'illustrazione delle spese finali per Missioni (§ 2.2) e per Ministeri (§ 2.3).

 

2.1. Le previsioni di entrata e di spesa per il 2019 e per gli anni successivi, in termini di competenza

Le previsioni di entrata e di spesa della legge di bilancio 2019-2021 sono costituite a partire dalla legislazione vigente, comprensiva, si rammenta, delle rimodulazioni proposte dalle Amministrazioni in sede di formazione del bilancio, sulla base della flessibilità concessa dalla normativa vigente di cui all’articolo 23, comma 3, lettera a), della legge di contabilità,  relative ai fattori legislativi nonché per l’adeguamento al piano finanziario dei pagamenti (rimodulazioni verticali ed orizzontali) per finalità di efficientamento della spesa.

 

 

Le rimodulazioni

In sede di formazione degli stati di previsione del bilancio 2019, la flessibilità è stata esercitata in misura più estesa rispetto al passato, ma comunque in misura limitata rispetto al totale della spesa potenzialmente interessata (circa il 4% delle dotazioni finanziarie previste per i fattori legislativi a legislazione vigente).

Le rimodulazioni in senso “verticale”, ossia le variazioni compensative nell’anno tra spese predeterminate da leggi vigenti (fattori legislativi), hanno determinato una riallocazione complessiva della spesa pari a 1,9 milioni di euro nel 2019 che ha interessato principalmente il Ministero dei beni culturali (per 1,4 milioni, pari all’80% delle variazioni effettuate) per consentire il ripiano dei pignoramenti di alcuni conti di tesoreria a seguito di esecuzione di sentenze contro l’amministrazione e per spese di restauro.

Tabella 1 - Rimodulazioni compensative verticali di spese per fattori legislativi per Ministero (art. 23, co 3, lett. a)

(importi in milioni di euro)

 

Flessibilita’ verticale

2019

2020

2021

Totale rimodulazioni triennio

sviluppo economico

0,04

-

-

0,04

lavoro

0,02

0,02

0,02

0,06

interno

0,4

0,2

0,2

0,7

infrastrutture e trasporti

 

10,0

 

10,0

beni culturali

1,4

 

 

1,4

totale rimodulazioni verticali

1,9

10,2

0,2

12,3

Fonte: A.C. 1334, Tomo I, pag. 31.

 

Le rimodulazioni in senso “orizzontale” ovvero tra esercizi finanziari diversi, hanno avuto un impatto più rilevante, soprattutto sugli stanziamenti in conto capitale per effetto degli adeguamenti al cronoprogramma. La rimodulazione pluriennale degli stanziamenti è stata di 2,2 miliardi di euro che sono stati posticipati dal 2019 agli esercizi finanziari successivi e, in particolare, al 2020 (+534 milioni) e al 2021 (+1,9 miliardi). Una quota significativa delle rimodulazioni orizzontali ha interessato il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che ha spostato in avanti circa 1,8 miliardi di stanziamenti di competenza del Fondo per gli investimenti dell'ANAS dal 2019 agli anni 2020 e 2021, per l’adeguamento al piano finanziario dei pagamenti (cronoprogramma).

Tabella 2 - Flessibilità orizzontale (inclusi adeguamenti al cronoprogramma e rimodulazioni di leggi pluriennali) (art. 23, co 3, lett. a, art. 30, co. 2)

 (importi in milioni di euro)

 

Flessibilita’ orizzontale

2019

2020

2021

Anni succ.

economia e finanze

56,7

-1.345,2

1.411,4

-122,9

sviluppo economico

-41,4

56,5

155,4

-170,5

giustizia

-10

 

 

10

interno

-81,8

65,1

 

16,7

infrastrutture e trasporti

-1.885,7

1.728

157,7

 

difesa

-169,6

79,9

206,9

-117,3

salute

-50

-50

-16,7

116,7

totale rimodulazioni orizzontali

-2.181,7

534,3

1.914,7

-267,3

Fonte: A.C. 1334, Tomo I, pag. 31.

 

Le restanti rimodulazioni di tipo orizzontale, sono state effettuate:

-   dal Ministero dell’economia e finanze, che ha rimodulato gli oneri derivanti dalla partecipazione dell'Italia a istituzioni finanziarie internazionali per la cancellazione del debito dei paesi poveri anticipando una quota di risorse finanziarie pari a circa 57 milioni nel 2019 e spostando risorse finanziarie per circa 1,4 miliardi di euro dal 2020 al 2021 in materia di edilizia sanitaria pubblica per adeguare le previsioni di spesa agli effettivi fabbisogni finanziari manifestati dalle regioni;

-   -dal Ministero dello sviluppo economico, che ha previsto un anticipo dei contributi relativi al programma FREMM al 2020 (58 milioni) e al 2021 (114 milioni) ed altri interventi minori;

-   dal Ministero della giustizia, che ha rimodulato in avanti (oltre il triennio 2019-2021) 10 milioni di spese del 2019 relative alla progettazione, alla ristrutturazione, all'ampliamento ed alla messa in sicurezza delle strutture giudiziarie ubicate nelle regioni Campania, Puglia, Calabria e Sicilia;

-   dal Ministero dell’interno, che ha operato un posticipo dal 2019 al 2020 di alcune spese prevalentemente in conto capitale riguardanti caserme, questure ed altre sedi demaniali nonché alcuni interventi in materia di digitalizzazione dei sistemi di controllo, telecomunicazione e gestione dei dispositivi strumentali di soccorso in mobilità;

-   dal Ministero della difesa, che ha posticipato al 2020 e negli anni successivi interventi per spese di investimento nel settore della difesa per complessivi 170 milioni di euro;

-   dal Ministero della salute, che ha rimodulato le spese di ricerca finalizzata in campo biomedico e sanitario nel triennio 2019-2021 per complessivi 120 milioni di euro.

 

In sede di formazione del bilancio per il 2019-2021, le amministrazioni centrali hanno altresì potuto esercitare, per le autorizzazioni pluriennali di spesa in conto capitale non permanenti, la facoltà di reiscrizione in bilancio delle somme stanziate annualmente, non impegnate alla chiusura dell'esercizio, nella competenza degli esercizi finanziari successivi, in relazione a quanto previsto nel piano finanziario dei pagamenti (art. 30, co. 2, legge n. 196/2009). L’esercizio di questa nuova facoltà, esercitata soltanto da 6 Ministeri, ha prodotto 65,5 milioni di euro di stanziamenti non impegnati in conto competenza 2018 che sono stati reiscritti per la maggior parte nella competenza dell’esercizio 2019.

Le autorizzazioni legislative per le quali è stata esercitata tale facoltà ovvero la facoltà di rimodulazione verticale ed orizzontale sono evidenziate in apposito allegato a ciascuno stato di previsione.

 

Le previsioni di entrata e di spesa esposte nel bilancio 2019-2021 come approvato dalla legge n. 145/2018 ricomprendono gli effetti finanziari della manovra disposta con la legge di bilancio medesima per il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica, attuata con le innovazioni normative contenute nella Sezione I della legge e con le variazioni contabili (rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni) disposte nella Sezione II.

Si ricorda inoltre che hanno concorso al conseguimento degli obiettivi finanziari e al finanziamento degli interventi disposti con la manovra le disposizioni del D.L. n. 119 del 2018 recante “Disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria”, i cui effetti sono stati contabilizzati nell’ambito della Sezione II del bilancio 2019-2021. Si segnala che nel bilancio 2019-2021 sono contabilizzati soltanto gli effetti del testo originario del D.L. n. 119/2018, in quanto le variazioni intervenute in sede di conversione del medesimo decreto saranno registrate in bilancio nel corso dell’esercizio 2019.

Impatto della manovra

La manovra iniziale, nel testo presentato dal Governo (A.C. 1334), fissava l’obiettivo di indebitamento netto ad un livello pari al -2,4 per cento del PIL nel 2019, al -2,1 per cento del PIL per il 2020 e a -1,8 per cento del PIL per il 2021. In coerenza con tali obiettivi programmatici di deficit, il saldo netto da finanziare programmatico del bilancio dello Stato è stato determinato nel limite massimo di -68,2 miliardi nel 2019, -55,3 miliardi nel 2020 e -43,9 miliardi nel 2021, in termini di competenza.

Rispetto alla legislazione vigente, i provvedimenti iniziali di manovra (ddl di bilancio e D.L. n. 119/2018, nel testo iniziale) comportavano un peggioramento del saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato di quasi 28 miliardi nel 2019, di 26,3 miliardi nel 2020 e di 30 miliardi nel 2021.

Ciò era dovuto al fatto che, per effetto delle disposizioni adottate, era attesa una riduzione delle entrate finali rispetto alla legislazione vigente nel triennio di circa 8 miliardi nel 2019, 6,8 miliardi nel 2020 e di 4 miliardi nel 2021. Le spese, invece, erano previste in forte aumento rispetto all’andamento tendenziale del triennio: oltre 20 miliardi nel 2019, circa 19,4 miliardi nel 2020 e 26,1 miliardi nel 2021.

Nel corso dell’esame parlamentare, tuttavia, gli obiettivi programmatici sono stati rivisti, a seguito degli accordi intervenuti tra il Governo e la Commissione europea.

La manovra di bilancio è stata conseguentemente modificata, secondo le linee concordate dal Governo con la Commissione europea[6], e con l’approvazione del maxiemendamento 1.9000 del Governo al Senato sono state apportate consistenti variazioni nell’entità delle entrate e delle spese, finalizzate a riportare il livello del saldo netto da finanziare - e dell’indebitamento netto - in linea con quanto concordato a livello europeo.

In termini di indebitamento netto, l’obiettivo programmatico è stato ridimensionato per il 2019 dal 2,4 al 2,04 per cento del PIL (con una riduzione del saldo della manovra di circa 10 miliardi nel 2019, di 12 miliardi nel 2020 e di 16 miliardi nel 2021).

In termini di saldo netto da finanziare, l’impatto complessivo della manovra si è ridotto di 8,5 miliardi nel 2019, di quasi 12 miliardi nel 2020 e di 15,7 miliardi nel 2021 rispetto al disegno originario.

Rispetto alla legislazione vigente, i provvedimenti della manovra come risultanti a seguito delle suddette modifiche (legge di bilancio 2019 e decreto n. 119/2018[7]), determinano, dunque, un peggioramento più contenuto del saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato rispetto alla manovra iniziale, pari a 19,5 miliardi nel 2019 (rispetto ai 28 mld previsti inizialmente) e di 14,3 miliardi sia nel 2020 che nel 2021.

L’impatto della manovra è esposto nella tavola che segue.

Tabella 3 – Effetti della manovra

(dati di competenza - valori in milioni di euro)

 

2019

2020

2021

 

BLV

manovra (*)

Legge di bilancio

BLV

manovra (*)

Legge di bilancio

BLV

manovra (*)

Legge di bilancio

Entrate finali

586.151

-7.513

578.638

601.666

3.246

604.912

607.443

9.757

617.200

Spese finali

626.036

11.955

637.991

630.444

17.567

648.011

621.026

24.046

645.072

Saldo netto da finanziare

-39.885

-19.467

-59.352

-28.779

-14.320

-43.099

-13.583

-14.289

-27.872

(*)  Il prospetto, si sottolinea, tiene conto del testo originario del D.L. n. 119/2018, in quanto le variazioni intervenute in sede di conversione del medesimo decreto saranno registrate in bilancio nel corso del 2019 -

Fonte:   per i dati del BLV: ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 – Tomo I, pag. 6 e pag. 24); per i dati del bilancio 2019-2021: legge n. 145/2018 (pag. 322 e segg., G.U. n. 302 del 31/12/2018).

Il peggioramento del saldo netto da finanziare è dovuto al fatto che, per effetto delle disposizioni adottate, è attesa una riduzione delle entrate finali rispetto alla legislazione vigente nel 2019 di circa 7,5 miliardi. Un incremento si attende per gli anni successivi (di circa 3,2 miliardi nel 2010 e di circa 9,7 miliardi nel 2021).

Le spese, invece, sono attese in aumento rispetto all’andamento tendenziale in tutto il triennio: di circa 12 miliardi nel 2019, 17,5 miliardi nel 2020 e 24 miliardi nel 2021.

Nella Tavola seguente sono esposte le previsioni di entrata e di spesa della legge di bilancio per il 2019-2021, poste a raffronto con le previsioni a legislazione vigente per il 2019, al fine di dar conto dell’entità della manovra attuata con la legge di bilancio e con il D.L. n. 119, nonché con le previsioni del bilancio per il 2018, iniziali ed assestate.

I dati sono esposti in termini di competenza.

Tabella 4 - Previsioni delle entrate e delle spese – anni 2019-2021

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2017

2019

2020

2021

 

Bilancio

Assestato emendato

BLV

Manovra

Legge di bilancio

Diff.
bil 2019/
bil 2018

Legge di bilancio

Legge di bilancio

Tributarie

508.312

504.693

518.898

-5.686

513.212

4.900

541.812

554.574

Extratributarie

68.637

71.509

64.902

-1.735

63.167

-5.470

60.849

60.368

Alienaz. ammort. beni patrim.

2.513

2.288

2.259

-

2.259

-254

2.251

2.258

Entrate finali

579.462

578.490

586.151

-7.513

578.638

-824

604.912

617.200

Spese correnti

575.507

572.501

579.031

9.256

588.287

12.780

595.938

596.755

- Interessi

78.491

75.324

78.890

8

78.898

407

82.554

87.876

- Spese correnti netto interessi

497.016

497.177

500.141

9.248

509.389

12.373

513.384

508.879

Spese conto capitale

49.048

49.832

47.005

2.699

49.704

656

52.074

48.317

Spese finali

624.554

622.333

626.036

11.955

637.991

13.437

648.011

645.072

Rimborso prestiti

227.816

224.260

231.508

-

231.508

3.692

228.909

244.836

Saldo netto da finanziare

-45.092

-43.843

-39.885

-19.467

-59.352

14.260

-43.099

-27.872

Risparmio pubblico

1.443

3.701

4.861

-7.047

-11.908

-13.351

6.724

18.186

Ricorso al mercato

-272.908

-268.103

-271.394

-19.467

-290.861

17.953

-272.008

-272.708

Fonte:   Bilancio e Assestamento 2018 e BLV 2019: 2021 (A.C. 1334 – Tomo I, pag. 6); previsioni 2019- 2021: legge n. 145/2018 (pag. 322 e segg., G.U. n. 302 del 31/12/2018).

Per il 2019, come già detto, i provvedimenti di manovra comportano un peggioramento del saldo netto da finanziare rispetto alla legislazione vigente di 19,5 miliardi, passando da -39,9 a -59,4 miliardi, in termini di competenza. Il peggioramento è pari a 14,3 miliardi negli anni successivi.

Analizzando l’andamento delle poste di bilancio nel triennio, in termini di competenza, si evidenzia un progressivo miglioramento del saldo netto da finanziare derivante dalla manovra di bilancio, che passa da -59,3 miliardi del 2019 a -43 miliardi nel 2020 per arrivare a -27,9 miliardi nel 2021.

Tale risultato deriva dal progressivo incremento nel triennio delle entrate finali che, integrate con gli effetti finanziari della manovra, passano dai 578,6 miliardi nel 2019 per arrivare a 617,2 miliardi nel 2021.

Le spese finali presentano un andamento in crescita nei primi due anni, aumentando da 638 miliardi nel 2019 a 648 miliardi del 2020, per poi scendere nel 2021 a 645,1 miliardi, mantenendosi, tuttavia, ad un livello molto superiore rispetto al dato di assestato 2018 (622,3 miliardi).

Nel triennio, si evidenzia altresì il progressivo miglioramento del risparmio pubblico, che passa da un valore negativo di -11,9 miliardi del 2019 a d un valore positivo di 18,2 miliardi alla fine del triennio.

2.1.1 Analisi delle entrate finali

Per quanto riguarda le entrate – le cui previsioni sono state elaborate secondo i criteri indicati nella Nota integrativa allo Stato di previsione dell’entrata - la tabella seguente espone il valore delle entrate finali per il triennio, disaggregate per titolo, a confronto con il dato a legislazione vigente. Vengono riportati, per ogni anno, gli effetti del D.L. n. 119/2018 e della legge di bilancio.

Tabella 5 - Entrate finali. Previsioni 2019-2021

(valori in milioni di euro)

 

2019

2020

2021

 

BLV

DL 119

Eff.
Sez. I

Legge Bilancio

BLV

DL 119

Eff.
Sez. I

Legge Bilancio

BLV

DL 119

Eff.
Sez. I

Legge Bilancio

entrate tributarie

518.989

428

-6.205

513.212

536.071

1.503

4.237

541.812

544.818

2.053

7.702

554.574

Entrate Extratributarie

64.902

0

-1.735

63.167

63.344

0

-2.495

60.849

60.366

0

2

60.368

entrate per alienazioni ecc.

2.259

0

0

2.259

2.251

0

0

2.251

2.258

0

0

2.258

Entrate finali

586.151

428

-7.941

578.638

601.666

1.503

1.743

604.912

607.443

2.053

7.704

617.200

Fonte:   per BLV e D.L. 119/2018 ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 – Tomo I, pag. 14 ); per Effetti Sez. I-II: Seconda nota di variazioni (A.C. 1334/II); per le previsioni 2019- 2021: legge n. 145/2018 (pag. 322 e segg., G.U. n. 302 del 31/12/2018).

Nel bilancio a legislazione vigente, in termini di competenza, le previsioni relative alle entrate finali del bilancio dello Stato ammontavano a 586,2 miliardi nel 2019, a 601,7 miliardi nel 2020 e a 607,4 miliardi nell’ultimo anno del triennio di previsione.

Rispetto al bilancio a legislazione vigente, il D.L. n. 119/2018 e la manovra di bilancio, cumulativamente, hanno determinato, per le entrate finali, una riduzione per un importo pari a circa 7,5 miliardi nel 2019 e un incremento di circa 3,2 miliardi nel 2020 e di 9,7 miliardi nel 2021.

Le previsioni di competenza delle entrate finali per il 2019 risultano pari a 578,6 miliardi, così ripartite:

§  513,2 miliardi per le entrate tributarie,

§  63,1 miliardi per le entrate extra-tributarie,

§  2,3 miliardi per le entrate da alienazione e ammortamento di beni patrimoniali e riscossione di crediti.

 

Il D.L. n. 119/2018 comporta maggiori entrate tributarie per tutto il triennio, in relazione soprattutto alle disposizioni che prevedono l’obbligo della trasmissione telematica dei corrispettivi all’agenzia delle entrate (si stimano maggiori entrate pari a 336 milioni per il 2019, 1.356 milioni per il 2020 e 1.912 milioni per il 2021) e alla definizione agevolata dei processi verbali di constatazione e delle controversie tributarie (con effetti positivi di gettito pari a 126 milioni per il 2019 e a 168 milioni in ciascuno degli anni 2020 e 2021).

Si ricorda peraltro che gli effetti del D.L. n. 119 che sono al momento contabilizzati nel bilancio 2019-2021 solo quelli risultanti dal testo originario del D.L. n. 119/2018, in quanto le variazioni intervenute in sede di conversione del medesimo decreto saranno, infatti, registrate in bilancio nel corso dell’esercizio 2019.

La manovra attuata con le disposizioni introdotte dalla legge di bilancio in Sezione I, come risultante a seguito dell’esame parlamentare comporta invece minori entrate, sia tributarie che extratributarie di oltre 7,9 miliardi nel 2019. Per gli anni successivi, a fronte di una ulteriore riduzione delle entrate extratributarie nel 2020 (+2,5 miliardi), si prevede, invece un recupero delle entrate tributarie, previste in aumento sia nel 2020 (+4,2 miliardi) sia nel 2021 (+7,7 miliardi).

Per quanto concerne le entrate tributarie, si segnalano in particolare le seguenti disposizioni della legge di bilancio con effetti negativi sul gettito:

§  l’integrale sterilizzazione per il 2019 dell’aumento delle aliquote IVA e delle accise sui carburanti (che determina una perdita di gettito pari a circa -12.472 milioni nel medesimo esercizio). A tale riduzione fa riscontro un aumento di ulteriori 0,3 punti percentuali del già previsto incremento dell’aliquota IVA ordinaria per il 2020 (dal 22 al 25,2%) e di 1,5 punti percentuali a decorrere dal 1° gennaio 2021 (comma 2) e l’incremento dell’aumento delle accise su benzina e gasolio a decorrere dall’anno 2020 (comma 5) per complessive maggiori entrate pari a 3,9 miliardi nel 2020 e di 9,2 miliardi nel 2021;

§  l’estensione del regime fiscale forfetario agevolato con imposta sostitutiva unica al 15 per cento introdotto dalla legge di stabilità 2015, che comporta una perdita di gettito attesa per -331,5 milioni nel 2019, 1.821 milioni nel 2020 e 1374 milioni nel 2021 (commi 9-10);

§  l’estensione del regime dell’imposta sostitutiva per imprese e professionisti con ricavi o compensi non superiori a 100.000 euro, con effetti negativi per 109,2 milioni nel 2020 e 1.131,4 milioni nel 2021 (commi 12-22);

§  tassazione agevolata degli utili reinvestiti per l'acquisizione di beni materiali strumentali e per l'incremento dell'occupazione, per minori entrate pari a -1.947,7 milioni nel 2020 e a -1.808,2 milioni nel 2021, (commi 28-34);

§  la proroga delle detrazioni fiscali per le spese relative ad interventi di ristrutturazioni edilizie, di riqualificazione energetica, per l’acquisto di mobili, nonché per interventi di sistemazione a verde con effetti finanziari positivi nel 2019 per circa 45,2 milioni, negativi per circa 583,3 milioni nel 2020 e 848,3 milioni nel 2021 (comma 67);

§  l’estensione della cedolare secca sul reddito da locazione di immobili ad uso commerciale, da cui si stimano minori entrate, considerando anche l’imposta di bollo, pari a -260,8 milioni per il 2019 (comma 59);

§  la proroga e sospensione di termini in materia di adempimenti e versamenti tributari e contributivi nelle zone colpite dal sisma del Centro Italia del 2016 (-33,5 milioni nel 2019 e -23,6 milioni sia nel 2020 che nel 2021), comma 991;

 

La diminuzione del gettito derivante dalle citate disposizioni è in parte contenuta da altre norme della prima sezione che comportano effetti positivi sul gettito tributario, quali:

§  l’istituzione dell’imposta sui servizi digitali (+150 milioni nel 2019 e 600 milioni sia nel 2020 e nel 2021) (commi 35-50);

§  l’abrogazione dell’aliquota ridotta IRES, con effetti positivi pari a 118,4 milioni per il 2019 e a 157,9 milioni sia nel 2020 che nel 2021 (commi 51-52);

§  le modifiche alla disciplina del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo (+300 milioni nel 2019) (commi 70 e 72);

§  l’aumento del PREU, prelievo erariale unico sugli apparecchi da divertimento (+616,9 milioni nel 2019 e +614,9 milioni dal 2020) (comma 1051);

§  l’aumento dell’imposta unica giochi a distanza e scommesse (+80 milioni dal 2019) (comma 1052);

§  la proroga della rideterminazione del valore di acquisto dei terreni e delle partecipazioni, che determinano complessivamente maggiori entrate per 456,5 milioni nel 2019 e 247,6 milioni dal 2020 (commi 1053 e 1054);

§  abrogazione IRI, che determina maggiori entrate per 1.986,6 milioni nel 2019, 1.238,1 milioni nel 2020 e 1.263,6 milioni nel 2021 (comma 1055);

§  la rideterminazione dell’acconto dell’imposta sulle assicurazioni, che determina maggiori entrate per 832 milioni nel 2019, minori entrate per 320 milioni per il 2020 e di nuovo maggiori entrate per 320 milioni nel 2021 (comma 1066);

§  deducibilità delle perdite su crediti in sede di prima applicazione dell’IFRS 9, che determina maggiori entrate per +1.170 milioni nel 2019 e minori entrate paria a130 milioni dal 2020 (commi 1067-1069);

§  disposizioni in materia di tassazione dei tabacchi lavorati (+134,6 milioni dl 2019) (commi 1074-1078);

§  deducibilità delle quote di ammortamento del valore dell’avviamento e di altri beni immateriali (+1.045 milioni nel 2019, +746,5 milioni nel 2020 e +533,2 milioni nel 2021), comma 1079;

 

Per le entrate extra-tributarie, gli interventi principali di Sezione I riguardano:

§  la ridefinizione delle modalità di realizzazione del concorso al contenimento dei saldi di finanza pubblica da parte delle regioni a statuto ordinario, che determinano minori versamenti in entrata, stimati in milioni 2.496 in ciascuno degli anni 2019 e 2020 (comma 841);

§  nel 2019, il versamento all’entrata del bilancio dello Stato delle risorse, pari a 500 milioni, per la parziale dotazione del Fondo di ristoro per i risparmiatori danneggiati dalle recenti crisi bancarie (comma 493);

§  le disposizioni in materia di giochi, che determinano co maggiori entrate per 70,8 milioni nel 2019 per l'assegnazione delle nuove concessioni per il gioco del Bingo per la proroga delle concessioni in materia di scommesse ippiche e sportive, (commi 1096 e 1097).

 

Considerando le entrate per categorie economiche, la tabella che segue evidenzia come, con riferimento alle entrate tributarie, la variazione negativa rispetto alle previsioni a legislazione vigente per il 2019 sia dovuta in gran parte alle prospettive di diminuzione degli introiti connessi a tasse e imposte sugli affari (-11,2 miliardi), mitigate dalle previsioni di aumento

del gettito per le imposte sul patrimonio e sul reddito (+4,8 miliardi circa), in entrambi i casi attribuibili ad interventi di Sezione I della legge di bilancio per il 2019.

 

Tabella 6 - Entrate finali per categorie

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

CATEGORIE

2018

2019

2020

2021

BIL.

BLV

Manovra

Legge di bilancio

Legge di bilancio

Legge di bilancio

I - Imposte sul patrimonio e sul reddito

264.345

265.701

4.822

270.523

271.999

275.938

II - Tasse e imposte sugli affari

183.818

192.242

-11.225

181.017

206.514

214.116

III - Imposte sulla produzione, consumi e dogane

35.075

35.600

-151

35.449

36.670

37.485

IV - Monopoli

10.777

10.938

135

11.073

11.378

11.675

V - Lotto, lotterie ed altre attività di giuoco

14.297

14.508

643

15.151

15.252

15.361

Totale entrate tributarie

508.312

518.989

-5.777

513.212

541.812

554.574

VI - Proventi speciali

858

891

0

891

840

793

VII - Proventi dei servizi pubblici minori

27.709

23.209

742

23.951

22.650

22.388

VIII – Proventi dei beni dello Stato

264

263

-5

258

257

256

IX - Prodotti netti di aziende autonome e utili di gestione

1.565

1.315

0

1.315

1.315

1.115

X - Interessi su anticipazioni e crediti vari del tesoro

4.988

4.990

0

4.990

4.981

5.059

XI - Recuperi, rimborsi e contributi

30.452

31.193

-2.473

28.720

27.765

27.615

XII - Partite che si compensano nella spesa

2.801

3.041

0

3.041

3.041

3.041

Totale entrate extratributarie

68.637

64.902

-1.735

63.167

60.849

60.368

Totale alienazione ed ammortamento beni, ecc.

2.513

2.259

0

2.259

2.250

2.258

ENTRATE FINALI

579.462

586.151

-7.513

578.638

604.912

617.200

Fonte: per il BLV e il D.L. n. 119/2018 ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 – Tomo I, pag. 14 e Tomo II pagg. 307-309); per le previsioni 2019-2021: legge n. 145/2018 (pag. 322 e segg., G.U. n. 302 del 31/12/2018).

 

Analizzando le principali imposte, nel bilancio 2019 integrato con gli effetti della manovra, il gettito IRPEF viene indicato in quasi 200 miliardi per il 2019 (-6,3 miliardi rispetto alle previsioni a legislazione vigente), il gettito IRES in 41 miliardi (+2,9 miliardi), mentre quello IVA è indicato in 156 miliardi (-12,2 miliardi, a causa dello sblocco delle clausole di salvaguardia).


 

Tabella 7 - Previsioni delle principali imposte

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

IMPOSTE

2018

2019

 

BIL

BLV

Variazione

Legge di Bilancio

Entrate tributarie, di cui:

508.312

518.989

-5.777

513.212

Entrate ricorrenti:

505.879

516.914

-6.361

510.553

1 – Imposta sui redditi

196.044

195.283

4.496

199.779

2 – Imposta sul reddito delle società

41.406

38.041

2.935

40.976

3 - Imposte sostitutive

14.935

16.844

3

16.847

4 - Altre imposte dirette

10.275

14.479

-3.173

11.306

5 – IVA

160.849

168.087

-12.149

155.938

6 - Registro, bollo e sostitutive

11.829

12.960

-22

12.938

7 - Accisa e imposta erariale oli minerali

27.307

27.345

-141

27.204

8 - Accisa e imposta erariale su altri prodotti

7.693

8.228

-10

8.218

9 - Imposte sui generi di monopolio

10.776

10.937

135

11.072

10 - Lotto

7.547

7.575

0

7.575

11 - Imposte gravanti sui giochi

6.377

6.540

643

7.183

12 - Lotterie ed altri giochi

335

351

0

351

13 –Altre imposte indirette

10.506

10.246

920

11.166

Fonte: per il BLV 2019: ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 – Tomo III, Stato di previsione dell’entrata, pagg. 5-8); per le previsioni 2019: legge n. 145/2018 (pag. 322 e segg., G.U. n. 302 del 31/12/2018).

2.1.2 Analisi delle spese finali

Per quanto concerne le spese finali, esse si mantengono, nel triennio di riferimento, ad un livello complessivamente superiore rispetto al dato di bilancio 2018 (624,5 miliardi) assestandosi a 638 miliardi nel 2019, a circa 648 miliardi nel 2020, per scendere nell’ultimo anno del triennio a 645 miliardi.

La manovra ha determinato un aumento del livello della spesa nel triennio 2019-2021 rispetto ai dati del bilancio a legislazione vigente, che ha riguardato sia le spese correnti che quelle in conto capitale.

La tabella che segue presenta l’andamento nel triennio 2019-2021 delle spese finali del bilancio a raffronto con il bilancio a legislazione vigente, evidenziando gli effetti della manovra operata con le innovazioni legislative della Sezione I e con le variazioni della Sezione II della legge di bilancio e con il D.L. n. 119/2018.

Tabella 8 - Spese finali. Previsioni 2019-2021

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2018

2019

2020

2021

Bil.

Assest.

BLV

Manovra

Legge bilancio

BLV

Manovra

Legge bilancio

BLV

Manovra

Legge bilancio

Spese correnti

575.507

572.501

579.031

9.256

588.287

579.871

16.067

595.938

582.495

14.260

596.755

Spese c/capitale

49.048

49.832

47.005

2.699

49.704

50.574

1.500

52.074

38.531

9.786

48.317

Spese finali

624.554

622.333

626.036

11.955

637.991

630.444

17.567

648.011

621.026

24.046

645.072

Fonte: per BLV: ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 – Tomo I, pag. 18 e pag. 314 (Allegato 3) e Tomo II pagg. 281-290); per le previsioni 2019-2021: legge n. 145/2018 (pag. 322 e segg., G.U. n. 302 del 31/12/2018).

Per l’esercizio finanziario 2019, gli effetti finanziari della manovra determinano un aumento delle spese finali di competenza di circa 12 miliardi rispetto agli stanziamenti a legislazione vigente.

Nel complesso, la manovra ha inciso soprattutto sulle spese correnti, per un importo aggiuntivo di circa 9,3 miliardi, ma anche sulle spese in conto capitale, con un incremento di 2,7 miliardi.

Anche nei due anni successivi, si registra, rispetto ai dati a legislazione vigente, un forte incremento delle spese finali, di 17,6 miliardi nel 2020 e di oltre 24 miliardi nel 2021, che interessa soprattutto le spese correnti (16,1 miliardi nel 2020 e +14,3 miliardi nel 2021).

 

Nel triennio, infatti, le spese correnti presentano un andamento crescente; partendo dal dato di bilancio 2018 (575,5 miliardi) salgono a 588,3 miliardi di euro per l’anno 2019, a 595,9 miliardi per il 2020, per arrivare a 596,8 miliardi per il 2021 (+21,3 miliardi nel triennio).

Quelle in conto capitale, dopo una crescita nel biennio (da 49,7 miliardi nel 2019 a 52,1 miliardi nel 2020), scendono a 48,3 miliardi nel 2021, al di sotto del dato di bilancio 2018.

 

Nell’ambito della spesa corrente, tra i principali interventi della Sezione I della legge di bilancio vi rientrano quelli in materia di lavoro, previdenza e assistenza. In particolare, si prevede l’istituzione di un fondo finalizzato all’introduzione delle pensioni e del reddito di cittadinanza (articolo 1, comma 255), con una dotazione pari a 7,1 miliardi di euro per il 2019, 8,055 miliardi per il 2020 e di 8,317 miliardi a decorrere dal 2021, per circa 2,2 miliardi finanziata mediante riduzione del fondo per la lotta alla povertà.

Un ulteriore fondo, con una dotazione di 3,968 miliardi per il 2019, 8,336 miliardi per il 2020, 8,684 miliardi per il 2021, 8,153 miliardi per l’anno 2022, 6,999 miliardi per l’anno 2023 e di 7 miliardi a decorrere dall’anno 2024, è destinato a finanziare l’introduzione di ulteriori modalità di pensionamento anticipato (comma 256).

In ambito sociale, si segnalano il rifinanziamento, in Sezione II, del Fondo per le non autosufficienze (per 100 milioni dal 2019), del Fondo per le politiche sociali (per 120 milioni dal 2019) e dell’assistenza agli alunni disabili (per 75 milioni dal 2019).

Nel settore del pubblico impiego, sono stanziate nuove risorse per i rinnovi contrattuali del triennio 2019-2021 del personale dipendente delle amministrazioni statali (comma 436), con circa 0,8 miliardi nel 2019, 1 miliardo nel 2020 e 1,3 miliardi a decorrere dal 2021, e per le assunzioni di personale del settore statale (comma 298), con 130,7 milioni nel 2019, 328,4 milioni nel 2020 e 433,9 milioni nel 2021

Sono rifinanziate, in Sezione II, per il 2020, le missioni internazionali di pace (1,45 miliardi).

 

Sul versante della spesa in conto capitale si segnalano le risorse destinate al rilancio degli investimenti delle Amministrazioni centrali dello Stato, una dotazione complessiva di circa 49,7 miliardi di euro per gli anni dal 2019 al 2033 (nel triennio, 740 milioni nel 2019, 1.260 milioni per il 2020, 1.600 milioni per il 2021) (comma 95) e degli enti territoriali, con risorse a regime ed un profilo finanziario, nel triennio, pari a 2.780 milioni per il 2019, 3.180,2 milioni per il 2020 e di 1.255 milioni per il 2021 (comma 122). Si rileva, peraltro, che il fondo investimenti enti territoriali è stato utilizzato a copertura di molte disposizioni introdotte dalla legge di bilancio medesima - tra cui lo “sblocco” degli avanzi di amministrazione ai fini del computo del pareggio e l’azzeramento del concorso alla finanza pubblica delle regioni a statuto ordinario – che ne hanno ridotto la dotazione ad importi esigui (nel triennio, residuano 33,8 milioni per il 2019, 30 milioni per il 2020, 194 milioni per il 2021).

Numerosi contributi riguardano la messa in sicurezza del territorio, tra i quali:

§  400 milioni ai piccoli comuni per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale (comma 107),

§  100 milioni annuali nel periodo dal 2019 al 2028 per l’attuazione di un primo stralcio del Piano nazionale di interventi nel settore idrico, di cui 60 milioni annui per la sezione «invasi» (comma 155);

§  contributo alle Province delle Regioni a Statuto ordinario di 250 milioni annui dal 2019 al 2033 per il finanziamento di piani di sicurezza per la manutenzione di strade e scuole (comma 889);

§  190 milioni annui dal 2019 al 2033 ai comuni, quale ristoro del minor gettito TASI, da destinare al finanziamento di piani di sicurezza finalizzati alla manutenzione di strade, scuole ed altre strutture di proprietà comunale (comma 892);

§  incremento di 20,2 milioni del Fondo per interventi urgenti di messa in sicurezza e bonifica (comma 800);

§  800 milioni per il 2019 e 900 milioni per ciascuno degli anni 2020 e 2021, per la realizzazione di investimenti finalizzati alla mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico (commi 1028-1029).

 

Tra gli altri interventi, si segnalano:

§  l’incremento di 100 milioni per l’anno 2019 e di 50 milioni per l’anno 2020 del Fondo crescita sostenibile per il finanziamento degli interventi di riconversione e riqualificazione produttiva delle aree di crisi industriale complessa e non complessa (comma 204);

§  il rifinanziamento del Fondo per il ristoro dei risparmiatori per 525 milioni in ciascun anno del triennio (comma 493),

§  la spesa di 150 milioni di euro per il 2019 e 100 milioni per ciascuno degli anni 2020 e 2021, per l’implementazione e l’ammodernamento delle infrastrutture tecnologiche relative ai sistemi di prenotazione elettronica per l’accesso alle strutture sanitarie, finalizzati alla riduzione delle liste d'attesa delle prestazioni sanitarie (comma 510)

 

Altri interventi riguardano: il rifinanziamento in Sezione II del Fondo emergenze nazionali (60 milioni nel 2019 e 100 milioni dal 2020) e per la prevenzione del rischio sismico (50 milioni dal 2019), nonché del Fondo per lo sviluppo e la coesione (800 milioni annui dal 2019 al 2023).

Per quanto riguarda, in particolare, la manovra effettuata con la Sezione II della legge di bilancio, si evidenzia che sono stati effettuati:

§  rifinanziamenti delle dotazioni di bilancio per 2,6 miliardi nel 2018, 4,2 miliardi nel 2020 e 1,7 miliardi nel 2021,

§  definanziamenti per 1,7 miliardi nel 2019, 0,8 miliardi per il 2020 e 0,6 miliardi per il 2021.

§  riprogrammazioni che incidono in senso negativo sulle spese per 2,2 miliardi nel 2019, 4,2 miliardi nel 2020 e in senso positivo nel 2021 per 4,2 miliardi.

Tra i definanziamenti operati con la Sezione II sono ricomprese le misure di razionalizzazione della spesa (spending review), operate riducendo di oltre 0,4 miliardi la spesa corrente annua, e di oltre 0,2 miliardi la spesa annua in conto capitale.

Per una analisi dettagliata dei rifinanziamenti e definanziamenti disposti con la sezione II si rinvia al successivo paragrafo.

La tavola che segue illustra le spese finali del bilancio dello Stato per il 2019, ripartite per categorie, secondo la classificazione economica, evidenziando gli effetti della manovra rispetto al dato a legislazione vigente.

Tabella 9 - Spese finali per categorie

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

CATEGORIE

2018

2019

Diff.
Bil 2019 -Bil. 2018

BIL.

BLV

Manovra

Legge bilancio

Redditi da lavoro dipendente

91.704

92.428

1.052

93.480

1.776

Imposte pagate sulla produzione

12.718

12.835

37

12.872

154

Consumi intermedi

4.848

4.977

8

4.985

137

Trasferimenti correnti ad amministrazioni pubbliche

263.182

262.521

-759

261.762

-1.420

Trasferimenti correnti a famiglie e ist. sociali private

17.133

17.898

-2.594

15.304

-1.829

Trasferimenti correnti a imprese

8.357

10.010

33

10.043

1.686

Trasferimenti all'estero

1.442

1.596

-29

1.567

125

Risorse proprie UE

17.850

18.350

-15

18.335

485

Interessi passivi e redditi da capitale

78.491

78.890

8

78.898

407

Poste correttive e compensative

71.536

71.504

29

71.533

-3

Ammortamenti

1.105

1.105

0

1.105

0

Altre uscite correnti

7.142

6.916

11.487

18.403

11.261

Totale Spese Correnti

575.507

579.031

9.256

588.287

12.780

Investimenti fissi lordi e acquisti di terreni

5.089

5.278

-3

5.275

186

Contributi investimenti ad amministrazioni pubbliche

21.531

18.407

1.684

20.091

-1.440

Contributi agli investimenti ad imprese

12.861

12.117

-2.552

9.565

-3.296

Contributi investimenti a famiglie e ist. sociali private

84

250

11

261

177

Contributi agli investimenti a estero

485

465

0

465

-20

Altri trasferimenti in conto capitale

5.810

8.367

2.428

10.795

4.985

Acquisizioni di attività finanziarie

3.188

2.121

1.130

3.251

63

Totale spese Conto Capitale

49.048

47.005

2.699

49.704

656

Totale Spese Finali

624.554

626.036

11.955

637.991

13.437

Fonte: per BLV ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 – Tomo I, pag. 18 e Tomo II pag. 298, 302, 306); per le previsioni 2019-2021: legge n. 145/2018 (pag. 322 e segg., G.U. n. 302 del 31/12/2018).

2.1.3 Analisi delle variazioni apportate con la Sezione II

Alle autorizzazioni legislative di spesa che vengono modificate con la Sezione II è data evidenza contabile in appositi allegati al disegno di legge di bilancio, in ciascun stato di previsione dei Ministeri, per ciascun programma, con i corrispondenti importi, nonché riepilogate nell’apposito allegato conoscitivo alla Relazione tecnica.

Nelle successive tavole sono riportate le voci di spesa oggetto di rifinanziamento, definanziamento o riprogrammazione, suddivise per Ministero, considerate nella Sezione II del disegno di legge. I definanziamenti effettuati per il conseguimento degli obiettivi di spending review sono esposti sotto un’unica voce complessiva.

Tabella 10 - Rifinanziamenti

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

RIFINANZIAMENTI

Cap

2019

2020

2021

2022
e ss.

Anno terminale

Economia e finanze

 

 

 

 

 

 

Trasferimenti Ferrovie dello Stato (L. 538/1993, art. 4)

1541

100,0

-

-

-

2019

Caregiver familiare (DL 86/2018, art. 3, c. 4)

2090

-

-

5,0

5,0

A regime

Fondo politiche per la famiglia (DL 223/2006, art. 19, c. 1)

2102

100,0

100,0

100,0

100,0

A regime

Fondo attuazione direttive UE (L. 234/2012, art. 41-bis)

2815

75,0

100,0

100,0

100,0

A regime

Comitato Paralimpico (L. 190/2014, art. 1, c. 190)

2132

2,0

2,0

2,0

0

2021

Fondo missioni internazionali di pace (L. 145/2016, art. 4, c. 1)

3006

-

1.450,0

-

-

2020

Fondo ISPE (DL 282/2004, art. 10, c. 5)

3075

60,0

80,0

-

39,9

A regime

Partecipazione organismi internazionali (L. 228/2012, art. 1 c. 170)

7175

1.000,0

1.000,0

-

-

2020

Fondo emergenze nazionali - FEN (DL 93/2013, art. 10, c. 1)

7441

60,0

100,0

100,0

100,0

A regime

Prevenzione rischio sismico (DL 39/2009, art. 10/bis, c. 5/bis)

7459

50,0

50,0

50,0

50,0

A regime

Fondo attuazione politiche UE (L. 183/1987, art. 5)

7493

-

-

-

30.000,0

2026

Fondo sviluppo e coesione (L. 147/2013, art. 1, c. 6)

8000

800,0

800,0

800,0

1.600,0

2023

Rifinanziamento sisma Centro Italia (L. 232/2016, art. 1, c. 362 p. B)

8006

-

-

-

200,0

2022

Lavoro e politiche sociali

 

 

 

 

 

 

Fondo non autosufficienze (L. 296/2006, art. 1, c. 1264)

3538

100,0

100,0

100,0

100,0

A regime

Fondo per l'assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare – “Dopo di noi"

3553

2,0

0

0

0

2019

Fondo politiche sociali (L.328/2000, art. 20, c. 8)

3671

120,0

120,0

120,0

120,0

A regime

Esteri e cooperazione internazionale

 

 

 

 

 

 

Contributo alle comunità degli esuli di Fiume Istria Dalmazia (legge n. 208/2015, art. 1, c. 362)

4544 4547

5,0

5,0

5,0

0

2021

Interventi culturali a favore di minoranze italiane della ex Jugoslavia (L. 960/1982, art. 5, c. 1)

4545

1,0

1,0

1,0

0

2021

Contributo alle comunità degli esuli di Fiume, Istria e Dalmazia

4544

4547

0,3

-

-

-

2019

Istruzione, università e ricerca

 

 

 

 

 

 

Assistenza alunni disabili (L. 205/2017, art. 1, c. 70)

2836

75,0

75,0

75,0

-

2021

Fondo università (L. 537/199,3 art. 5, c. 1)

1694

-

100,0

100,0

100,0

A regime

Interno

 

 

 

 

 

 

Ripiano debiti pregressi - Gestione TETRA (L. 289/2002, art. 61, c. 1/bis, p. A)

7506

25,0

25,0

25,0

25,0

2022

Ripiano debiti pregressi volontari dei Vigili del fuoco

vari

5,0

-

-

-

2019

Difesa

 

 

 

 

 

 

Ripiano debiti pregressi utenze Difesa (D.Lgs. 66/2010, art. 564)

1231

-

50,0

50,0

-

2021

Politiche agricole alimentari forestali e turismo

 

 

 

 

 

 

Interventi nel settore agricolo (L. 499/1999, art. 4)

7810

20,0

20,0

20,0

20,0

A regime

Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (L. 388/2000, art. 145, c. 17, p. 1)

6823

1,0

1,0

1,0

1,0

A regime

Salute

 

 

 

 

 

 

Fondo finanziamento attività ricerca (D.Lgs. 502/1992, art. 12, c. 2, p. A/ter)

3398

10,0

15,0

20,0

20,0

A regime

TOTALE RIFINANZIAMENTI

 

2.611,3

4.194,0

1.674,0

32.580,9

 

Fonte: Rielaborazione su dati ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 –Tomo I, Allegato, pag. 315 e seg.) e Note di variazioni.

 

Come risulta evidente dalla Tabella, i rifinanziamenti di maggiore impatto riguardano tre autorizzazioni di spesa:

§  1 miliardo sia per il 2019 che per il 2020 per la partecipazione a banche e fondi di organismi internazionali, autorizzata dall’articolo 1, comma 170, della legge  n. 228 del 2012 (legge di stabilità 2013);

§  30 miliardi per il 2022 e annualità successive (fino al 2026) al Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie (c.d. Fondo IGRUE), le cui risorse sono destinate al cofinanziamento degli interventi comunitari nelle aree obiettivo dei fondi strutturali. Contestualmente viene operata anche una riprogrammazione delle risorse (cfr ultra la tabella sule riprogrammazioni);

§  4 miliardi, nella misura di 800 milioni per ciascuna annualità dal 2019 al 2023, in dotazione al Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC).


 

Tabella 11 – Definanziamenti (di importo non inferiore a 1.000.000 di euro)

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

DEFINANZIAMENTI

Cap

2019

2020

2021

2022

Economia e finanze

 

 

 

 

 

Fondo Guardia di finanza

4299

-3,0

-3,0

-3,0

-3,0

Rimborsi IVA

3810

-23,3

-27,3

-26,7

-26,7

Accorpamento Agenzie fiscali e AAMS

3920

-5,0

-5,0

-5,0

-5,0

Finanziamento Agenzia delle entrate

3890

-35,0

-35,0

-35,0

-35,0

Finanziamento Agenzia del Demanio

3901 3920

-7,0

-7,0

-7,0

-7,0

Interessi su somme anticipate dalla Cassa Depositi e Prestiti sul Fondo rotativo progettualità (D.L. n. 67/1997, art. 1-bis)

2313

-2,0

-2,0

-2,0

-2,0

Somme da versare per il finanziamento del bilancio dell'Unione europea

2751

-15,0

-27,0

-1,0

-

Contributi in conto interessi da corrispondere alla Cassa Depositi e Prestiti per il finanziamento degli interessi a carico del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese

1900

-63,0

-15,0

-15,0

-

Credito di imposta IRAP su agevolazione ACE

7819

-60,0

-60,0

-60,0

-60,0

Trasferimenti FS

 

-600,0

 

 

 

Tariffe agevolate per prodotti editoriali

1496

-2,6

-3,1

-2,9

-2,9

Riqualificazione aree urbane (L. n. 190/2014, art. 1, co. 434)

2099

-2,7

-4,4

-7,2

-

Fondo nazionale per il servizio civile

2185

-4,1

-4,4

-3,2

-3,2

Spese per il funzionamento delle Commissioni tributarie, della Commissione tributaria centrale

1268

-2,7

-4,7

-5,3

-5,3

Provvigioni per collocamento prestiti emessi dallo Stato sul mercato interno e compenso per Banca d'Italia

2247

-

-10,0

-10,0

-10,0

Spese per il servizio di pagamento, compensi ed ogni altro onere relativo all'emissione ed alla gestione dei prestiti

2242

-

-5,0

-5,0

-5,0

Spese per lo sviluppo del sistema informativo della Ragioneria generale dello Stato

1228 7016

-2,5

-2,4

-2,4

-2,3

Sistema della Tesoreria unica

1322

-5,0

-5,0

-5,0

-5,0

Fondo aggregazione acquisti beni e servizi

1263

-2,1

-2,1

-2,1

-2,1

Fondo riaccertamento residui passivi perenti

3051

-37,3

-26,3

-52,3

-48,2

Fondo di parte corrente derivante dal riaccertamento dei residui passivi perenti

3050

-2,0

-

-

-

Fondo canoni di locazione

3070

-10,0

-10,0

-10,0

-10,0

Credito d'imposta per l'acquisto di beni strumentali nuovi

7818

-204,0

-

-

-

Fondo per il capitale immateriale

7385

-100,0

-

-

-

Sviluppo economico

 

 

 

 

 

ENEA

7630

-1,0

-1,0

-1,0

-1,0

Fondo riaccertamento residui passivi perenti

7041

-40,8

-42,8

-42,8

-30,7

Lavoro e politiche sociali

 

 

 

 

 

Oneri connessi ai trattamenti CIG e ai contratti di solidarietà per dipendenti dei partiti politici (D.L. 149/2013, art. 16, co. 2)

2235

-7,0

-7,0

-7,0

-7,0

Rifinanziamento degli ammortizzatori sociali – Istituzione fondo (L. n. 190/2014, art. 1, co. 107)

1250

-

-51,9

-27,3

-

Spese per la gestione e il funzionamento dei sistemi informativi per il lavoro

1746

-1,0

-1,0

-1,0

-1,0

Fondo lavoratori autonomi (L. n. 208/2015, art. 1, co. 204)

4324

-1,0

-1,0

-1,0

-1,0

Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel Terzo settore

5247

-1,0

-1,0

-1,0

-1,0

Registro unico nazionale del Terzo settore

8060

-2,0

-2,0

-2,0

-2,0

Fondo riaccertamento residui passivi perenti

1080

-5,0

-7,0

-7,0

-7,0

Giustizia

 

 

 

 

 

Fondo per la riforma del processo penale

1773

-10,0

-10,0

-10,0

-13,0

Spese per gestione e funzionamento del sistema informativo

1501

-5,0

-5,0

-5,0

-5,0

Spese relative al personale comandato non gestito da Noi PA da rimborsare alle amministrazioni ed agli enti pubblici non economici

1455

-10,0

-10,0

-10,0

-10,0

Fondo per recupero efficienza sistema giudiziario

1536

-4,2

-4,1

-3,8

-3,8

Spese per gli uffici giudiziari (L. n. 190/2014, art. 1, co. 526)

1550

-10,0

-10,0

-10,0

-10,0

Spese di giustizia per l'intercettazione di conversazioni e comunicazioni.

1363

-3,0

-3,0

-3,0

-3,0

Fondo riaccertamento residui passivi perenti

1112

-3,0

-3,0

-3,0

-

Istruzione, università e ricerca

 

 

 

 

 

Rimborso visite fiscali (Scuola primaria)

1214

-4,2

-4,2

-4,2

-4,2

Quota aggiuntiva previdenza complementare (Scuola primaria)

1243 2343

-6,6

-6,6

-6,6

-6,6

Rimborso visite fiscali (Scuola secondaria)

1217

-2,0

-2,0

-2,0

-2,0

Quota aggiuntiva previdenza complementare (Scuola secondaria)

2443 2543

-3,4

-3,4

-3,4

-3,4

Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche

1194

-13,5

-

-

-

Interno

 

 

 

 

 

Contributi alle Province per l’esercizio delle funzioni fondamentali

1389

-1,7

-

-

-

Somme da destinare ai comuni per interventi riferiti ad opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio

7235

-2,6

-

-

-

Fondo per il finanziamento degli interventi a favore degli enti territoriali

1392 e ss

-8,4

-

-

-

Sospensione esenzione IMU terreni agricoli

1368

-2,9

-

-

-

Contributo per il finanziamento delle funzioni di viabilità ed edilizia scolastica (2 voci)

1383

-4,1

-

-

-

Polizia di Stato

vari

-2,0

-

-

-

Riorganizzazione del Ministero (D.Lgs n. 300/1999, art. 14, co. 2)

vari

-1,5

-

-

-

Arma dei Carabinieri

vari

-1,3

-

-

-

Vigili del fuoco

vari

-1,0

-

-

-

Missioni internazionali di pace delle forze di polizia

2352

-1,7

-

-

-

Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo politico

2352

-1,8

-

-

-

Fondo riaccertamento residui passivi perenti

1086 7621

-13,0

-

-

-

Ambiente e tutela del territorio e del mare

 

 

 

 

 

Convenzione sui cambiamenti climatici

2211

-2,0

-2,5

-4,3

-4,3

Fondo riaccertamento residui passivi perenti

7131

-3,0

-2,8

-

-

Infrastrutture e trasporti

 

 

 

 

 

Spese per mezzi operativi e strumentali delle Capitanerie di porto

2176

-3,0

-3,0

-3,0

-3,0

Spese del Dipartimento dei trasporti

1233 1235

-3,7

1,0

1,0

1,0

Contributo all’ENAC

1923

-4,0

-4,0

-4,0

-4,0

Quadruplicamento della linea ferroviaria Lucca Pistoia

7564

-5,0

-

-

-

Fondo rottamazione carri merci

7303

-4,0

-4,0

-

-

Tratta Andora - Finale Ligure

7563

-15,0

-15,0

-15,0

-15,0

Mobilità fiere

7415

-2,6

-2,6

-

-

Trasporto pubblico locale

1314

-27,4

-50,0

-50,0

-50,0

Esecuzione nuove opere costruzione e ristrutturazione porti

7261

-2,0

-2,0

-2,0

-2,0

Competitività dei porti ed efficienza del trasferimento ferroviario all'interno dei sistemi portuali

7600

-3,0

-3,0

-3,0

-3,0

Fondo riaccertamento residui passivi perenti

1414 7191

-55,3

-47,5

-42,5

-212,5

Politiche agricole alimentari forestali e turismo

 

 

 

 

 

Ricerca in agricoltura

2084

-1,0

-1,0

-1,0

-1,0

Fondo riaccertamento residui passivi perenti

1425 7005

-7,0

-7,0

-7,0

-

Beni e attività culturali

 

 

 

 

 

Piano strategico “Grandi progetti beni culturali”

8098

-9,4

-9,4

-9,4

-9,4

Salute

 

 

 

 

 

Fondo riaccertamento residui passivi perenti

1084 7051

-37,0

-39,0

-39,0

-33,4

Fonte: Rielaborazione su dati ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 –Tomo I, Allegato, pag. 315 e seg.) e Note di variazioni

 

Nella tabella sono riportati i definanziamenti di importo non inferiore a 1 milione di euro.

Per quelli di importo inferiore al milione di euro (in alcuni casi si tratta di importi pari anche a 51-52 euro) si rinvia agli allegati conoscitivi dei singoli stati di previsione.

Tra i definanziamenti – che per il 2019 ammontano a 1.758 milioni, di cui 1.277 milioni relativi alla spesa in conto capitale – rileva la riduzione di 600 milioni dei trasferimenti alle Ferrovie dello Stato, di 204 milioni del credito d'imposta per l'acquisto di beni strumentali nuovi e di 100 milioni del Fondo per il capitale immateriale.

 

Una ulteriore quota di riduzioni, pari a 658 milioni, (di cui 435 milioni di parte corrente e 223 milioni in conto capitale) incide sulla spesa dei ministeri, per interventi di spending review.

La spending review incide sui singoli Ministeri nella seguente misura: Economia e finanze per 290,8 milioni; Sviluppo economico per 42,9 milioni; Lavoro per 17,2 milioni; Giustizia per 47,2 milioni; Istruzione per 30,1 milioni; Interno per 50 milioni; Ambiente per 7 milioni; Infrastrutture e trasporti per 126,7 milioni; Politiche agricole per 9,5 milioni; Salute per 37 milioni.

Tabella 12 - Riprogrammazioni

(dati di competenza, valori in milioni di euro)


RIPROGRAMMAZIONI

Cap

2019

2020

2021

2022

Economia e finanze

 

 

 

 

 

Trasferimenti Ferrovie dello Stato S.p.A. (D.L. n. 185/2008, art. 18, co. 1, p. B)

7122
pg 1

-600,0

300,0

300,0

-

Contributo in conto impianti a Ferrovie dello Stato S.p.A. (L. n. 266/2005, art, 1, co. 86)

7122
pg 2

-840,0

300,0

140,0

400,0

Rete Ferroviaria Italiana – RFI (L.n. 147/2013, art. 1, co. 76)

7122
pg 7

-300,0

-

-

300,0

Fondo attuazione politiche UE

7493

-850,0

-4.800,0

4.150,0

1.500,0

Rifinanziamento sisma Centro Italia

8006

350,0

-

-350,0

-

TOTALE RIPROGRAMMAZIONI

 

-2.240,0

-4.200,0

 4.240,0

 2.200,0

Fonte: Rielaborazione su dati ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 –Tomo I, Allegato, pag. 315 e seg.) e Note di variazioni

 

Per quanto riguarda le riprogrammazioni si osserva quanto segue:

§  per il Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie (c.d. Fondo IGRUE), il d.dl. originario aveva disposto una riduzione di 4.950 milioni nel 2020, con riferimento alla quota prevista a legislazione vigente per tale anno, che risulta spostata per 4 miliardi al 2021 e per 950 milioni al 2022. Nel corso dell’esame al Senato è stata introdotta una ulteriore riprogrammazione delle risorse che ha determinato una  riduzione di 850 milioni per l'anno 2019 e un successivo incremento di 150 milioni per ciascuno degli anni dal 2020 al 2024 e di 100 milioni per l'anno 2025. Si ricorda peraltro che su tale voce è altresì effettuato un rifinanziamento di 30 miliardi per il 2022 e annualità successive;

§  per quel che concerne i contributi alle Ferrovie dello Stato S.p.A., è disposta la riprogrammazione di 600 milioni autorizzati per il 2019 ai sensi dal D.L. n. 185 del 2008 (cap. 7122/PG 1), che sono posticipati per 300 milioni al 2020 e per altri 300 milioni al 2021, nonché di 840 milioni autorizzati dall’articolo 1, comma 86, della legge n. 266/2005 (cap. 7122/PG 2) che vengono trasferiti per 300 milioni al 2020, per 140 milioni al 2021 e per 400 milioni al 2022. Una ulteriore riprogrammazione riguarda le risorse di RFI, che ha determinato una  riduzione complessiva di 300 milioni per l'anno 2019 (cap. 7122/PG 7) che sono state spostate al 2022 e annualità successive. Per tale autorizzazione di spesa viene altresì disposto un definanziamento di 600 milioni per il 2019, come evidenziato nella tabella dei definanziamenti (che insiste sul cap. 1541/PG 1);

§  per gli interventi di ricostruzione conseguenti al sisma che ha colpito il Centro Italia vengono anticipati al 2019 350 milioni stanziati per il 2021.

 


 

2.2. Analisi delle spese per Missioni

La legge di bilancio 2019-2021 conferma l’articolazione in 34 missioni della struttura contabile (invariata dal 2008) e in 175 programmi che si ricorda costituiscono le unità di voto parlamentare.

La tabella che segue mostra l’ammontare complessivo delle risorse finanziarie delle missioni iscritte nel bilancio per il 2019, sia a legislazione vigente (BLV) che a legge di bilancio, a raffronto con gli stanziamenti previsti nella legge di bilancio per il 2018. La tabella evidenzia altresì gli effetti della manovra per singola missione, effettuata con la legge di bilancio.

Tabella 13 - Spese complessive del bilancio dello Stato per Missioni

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

Missione

2018

2019

Diff.
Bil 2019/ Ass. 2018

%
su tot. Spesa netto debito

Assestato Riclassificato

BLV

Variazioni

Legge di bilancio

1. Organi costituzionali, a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei ministri

2.263

2.239

47

2.286

23

0,4

2. Amministrazione generale e supporto alla rappresentanza generale di Governo e dello Stato sul territorio

581

606

4

610

29

0,1

3. Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali

117.844

119.032

961

119.993

2.149

20,8

4. L'Italia in Europa e nel mondo

25.289

25.099

188

25.287

-2

4,5

5. Difesa e sicurezza del territorio

20.814

20.843

-79

20.764

-50

3,6

6. Giustizia

8.736

8.774

-7

8.767

31

1,5

7. Ordine pubblico e sicurezza

11.219

11.173

50

11.223

4

2,0

8. Soccorso civile

6.393

5.877

1.743

7.620

1.227

1,2

9. Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca

838

796

48

844

6

0,1

10. Energia e diversificazione delle fonti energetiche

331

210

10

220

-111

0,0

11. Competitività e sviluppo delle imprese

24.860

25.020

-263

24.757

-103

4,4

12. Regolazione dei mercati

17

43

2

45

28

0,0

13. Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto

13.392

13.470

-2.098

11.372

-2.020

2,1

14. Infrastrutture pubbliche e logistica

6.015

3.479

122

3.601

-2.414

0,6

15. Comunicazioni

588

711

30

741

153

0,1

16. Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo

257

174

90

264

7

0,0

17. Ricerca e innovazione

3.030

3.352

-36

3.316

286

0,6

18. Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente

1.236

1.192

-1

1.191

-45

0,2

19. Casa e assetto urbanistico

330

366

-53

313

-17

0,1

20. Tutela della salute

2.234

2.136

-846

1.290

-944

0,2

21. Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici

2.349

2.653

-7

2.646

297

0,5

22. Istruzione scolastica

46.611

48.242

134

48.376

1.765

8,4

23. Istruzione universitaria e formazione post-universitaria

8.245

8.313

56

8.369

124

1,5

24. Diritti sociali, politiche sociali e famiglia

33.979

34.981

5.307

40.288

6.309

7,3

25. Politiche previdenziali

92.871

92.693

3.709

96.402

3.531

17,3

26. Politiche per il lavoro

10.618

10.500

-7

10.493

-125

1,8

27. Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti

3.666

3.763

-383

3.380

-286

0,6

28. Sviluppo e riequilibrio territoriale

5.125

5.610

765

6.375

1.250

1,1

29. Politiche economico-finanziarie e di bilancio e tutela della finanza pubblica

88.337

89.846

568

90.414

2.077

15,7

30. Giovani e sport

810

710

76

786

-24

0,1

31. Turismo

44

43

1

44

0

0,0

32. Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche

4.459

3.394

-160

3.234

-1.225

0,6

33. Fondi da ripartire

9.354

9.167

1.971

11.138

1.784

2,4

34. Debito pubblico

293.860

303.035

15

303.050

9.190

 

SPESE COMPLESSIVE

846.592

857.544

11.955

869.499

22.907

 

Totale spese al netto della missione debito pubblico

552.732

554.509

11.940

566.449

13.717

100,0

Fonte: per BLV ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 – Tomo I, pag. 16); per previsioni di bilancio 2019: legge n. 145/2018 (pag. 322 e segg., G.U. n. 302 del 31/12/2018).

In termini di composizione del bilancio si evidenzia come la sola missione “Debito pubblico” assorba circa un terzo della spesa statale (34,9 per cento delle spese complessive).

Al netto di tale missione, la parte restante della spesa complessiva dello Stato (566.449 milioni di euro) risulta principalmente allocata su 8 missioni principali: la Missione “3 – Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali" (20,8%), la Missione "25 – Politiche previdenziali" (17,3%), la Missione "29 – Politiche economico-finanziarie e di bilancio" (15,7%), la Missione "22 - Istruzione scolastica" (8,4%), la Missione "24 - Diritti sociali e famiglia" (7,3%), la Missione "4 - L'Italia in Europa e nel mondo" (4,5%), la Missione “11 - Competitività e sviluppo delle imprese” (4,4%) e la Missione “5 – Difesa  e sicurezza del territorio” (3,6%).

Le altre missioni hanno un’incidenza percentuale sulla spesa complessiva inferiore al 3 per cento.

 

Il grafico che segue mostra l’incidenza percentuale degli stanziamenti per missione al netto della missione Debito pubblico della legge di bilancio per il 2019.

 

 

* Non è stata considerata la Missione "34. Debito pubblico".

Fonte: elaborazione su legge di bilancio 2019 (legge n. 145/2018- Allegato D: Bilancio per azioni, pag. 347 e segg., G.U. n. 302 del 31/12/2018).

 

Tra le missioni su cui insistono, per l'anno 2019, gli effetti di maggiore rilievo, in termini assoluti, tra gli stanziamenti di bilancio a legislazione vigente e quelli del bilancio integrato, nonché rispetto al dato 2018, si segnalano:

§  la Missione 3 “Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali”. Tale missione evidenziava già un aumento significativo rispetto al 2018 a legislazione vigente di 1,2 miliardi, relativo – illustra la Relazione al ddl - ai rimborsi della quota capitale per i mutui assunti a carico dello Stato da Infrastrutture S.p.A. per il finanziamento degli investimenti per la realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità "Torino- Milano-Napoli" (+930 milioni) e al concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria, per il ripiano dei sospesi della Tesoreria nei confronti delle Regioni a statuto ordinario, per la compartecipazione all’IVA (circa 900 milioni in più rispetto alle previsioni iniziali e assestate 2018). Su tale missione, la manovra determina un ulteriore aumento di 961 milioni;

§  la Missione 8 “Soccorso Civile”. Tale missione presenta con la manovra un aumento di 1.743 milioni (+19% rispetto al 2018), connesso, principalmente, all’anticipo al 2019 di 350 milioni delle risorse previste per il 2021 relative alla ricostruzione pubblica nei territori interessati dal sisma del 24 agosto 2016; al rifinanziamento di 50 milioni per il fondo per la prevenzione del rischio (art. 1, co. 985); al rifinanziamento di 60 milioni del fondo per le emergenze nazionali, allo stanziamento di 360 milioni per la proroga al 31 dicembre 2019 dello stato di emergenza per i territori colpiti dagli eventi sismici verificatisi dall'agosto del 2016 (co. 988) nonché stanziamento di 800 milioni di euro per investimenti strutturali e infrastrutturali urgenti per la mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico, disposte dall’art. 1, comma 1029, legge di bilancio 2019;

§  la Missione 13 “Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto” presenta in manovra riduzioni per oltre 2 miliardi per il 2019 (-15% rispetto al 2018), quale effetto dei definanziamenti e riprogrammazione delle risorse destinate agli investimenti di Ferrovie dello Stato (-2,3 miliardi nel 2019, di cui 1,7 riprogrammati per gli anni successivi), compensate da un finanziamento di 100 milioni a Ferrovie per l’esercizio dell’infrastruttura e l’obbligo di servizio pubblico via mare (quota di parte corrente);;

§  la Missione 14 “Infrastrutture pubbliche e logistica”. Tale missione evidenzia una riduzione di 2,4 miliardi rispetto al 2018 (-40%), relativo al Fondo per gli investimenti dell’ANAS. Su tale fondo è intervenuta tra l’altro una rimodulazione compensativa che, in base agli aggiornamenti sul cronoprogramma degli interventi nuovi e già previsti, sposta circa 1,5 miliardi dal 2019 al 2020;

§  la Missione 20 “Tutela della salute”, che risulta ridotta in manovra di 846 milioni. Tale riduzione, tuttavia, è interamente frutto del trasferimento dell’iscrizione contabile allo stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, determinato da un intervento di Sez. I (comma 550) della legge di bilancio 2019, dei Fondi per i medicinali innovati e oncologici innovativi, pur rimanendo al Ministero della salute la competenza al riparto di tali fondi alle regioni in proporzione alla spesa sostenuta dalle medesime per l'acquisto di tali medicinali, in base al disposto del comma 405. Al netto di tale operazione squisitamente contabile, le risorse della Missione sono aumentate di 150 milioni, come disposto dai commi 510-512, art. 1, della legge di bilancio 2019, infrastrutture tecnologiche volte alla riduzione dei tempi di attesa delle prestazioni sanitarie, nell’ambito del programma Sistemi informativi per la tutela della salute;

§  la Missione 22 “Istruzione scolastica” vede un aumento di 1,7 miliardi degli stanziamenti di competenza rispetto al 2018 (+3,8%), dovuto alla legislazione vigente. In particolare, l’aumento riguarda principalmente il Programma 22.1 “Programmazione e coordinamento dell'istruzione scolastica” in relazione alle risorse stanziate sul Fondo per l’autonomia scolastica (+100 milioni rispetto al 2018) e sul Fondo per il miglioramento dell'offerta formativa (circa 700 milioni);

§  la Missione 24 “Diritti sociali, politiche sociali e famiglia” – che registrava a legislazione vigente un aumento di 1 miliardo (+3%) rispetto alle previsioni 2018 - vede aumentare gli stanziamenti anche in manovra di 5,3 miliardi a seguito dell’istituzione del Fondo per il reddito di cittadinanza (7 miliardi) (comma 255), a cui si contrappone una diminuzione del Fondo povertà (-2,2 miliardi);

§  la Missione 25 “Politiche previdenziali” risulta incrementata dalla manovra di circa 3,7 miliardi, riferibili al nuovo Fondo per la revisione del sistema pensionistico attraverso l’introduzione di ulteriori forme di pensionamento anticipato e misure per incentivare l’assunzione di lavoratori giovani (comma 256);

§  la Missione 28 “Sviluppo e riequilibrio territoriale” presenta in manovra un incremento di 800 milioni del Fondo per lo sviluppo e la coesione (nell’ambito di un rifinanziamento di 4 miliardi fino al 2023);

§  la Missione 29 “Politiche economico-finanziarie e di bilancio e tutela della finanza pubblica”, che già presentava già a legislazione vigente un aumento di 1,5 miliardi rispetto al 2018, derivante per 1,4 miliardi dai maggiori interessi sui conti di tesoreria – registra in manovra un ulteriore aumento di 568 milioni;

§  la Missione 32 “Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche”, comune a tutti i Ministeri, vede una diminuzione di circa il 27% rispetto al 2018 (-1,2 miliardi). Ciò riflette principalmente il fatto che alcuni fondi hanno ricevuto risorse in sede di assestamento, in particolare il Fondo alimentato dalle risorse derivanti dal riaccertamento dei residui passivi perenti del Ministero dell’interno (500 milioni) e il Fondo da ripartire per provvedere alle maggiori esigenze per acquisto di beni e servizi del Ministero della difesa (circa 300 milioni). Vengono meno, inoltre, anche le somme stanziate in assestamento per il ripianamento dei debito pregressi per le forniture eseguite dall'Istituto poligrafico e zecca dello Stato (-500 milioni). Al netto delle variazioni di assestamento, la Missione incrementa i propri stanziamenti del 6 per cento circa, principalmente in relazione alle quantificazione delle risorse rinvenienti dal riaccertamento dei residui passivi perenti, a seguito della verifica della sussistenza delle relative partite debitorie, da ripartire in corso d’esercizio tra i programmi di spesa dell'amministrazione.

§  La Missione 33 Fondi da ripartire” presenta, in manovra, un incremento di risorse di circa 2 miliardi conseguenti sia alle misure di II sezione, per 403 milioni, sia di quelle contenute nell’articolato quali in particolare, l’aumento del Fondo da ripartire per l'attuazione dei contratti del personale delle amministrazioni statali, ivi compreso il personale militare e quello dei Corpi di polizia, che dispone per il 2019 di maggiori risorse nette pari a 811 milioni (comma 436 e ss.), del Fondo da ripartire per il finanziamento del rilancio degli investimenti delle Amministrazioni centrali dello Stato e per lo sviluppo del paese  previsto dall’articolo 1, comma 95; con una dotazione di 740 milioni per il 2019 (il fondo presenta risorse sino al 2033); del Fondo da ripartire per fronteggiare le spese derivanti dalle assunzioni di personale a tempo indeterminato per le Amministrazioni dello Stato, incrementato di 130 milioni nel 2019, di 328 milioni nel 2020 e di 434 milioni nel 2021, ai sensi dell’articolo 1, commi 298-300.


 

2.3. Analisi delle spese per Ministeri

Nella tabella seguente è illustrato l’impatto complessivo della manovra per il 2019 sugli stati di previsione dei Ministeri.

Tabella 14 - Analisi delle spese finali per Ministero

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2018

2019

% su spese finali Stato

bilancio

BLV

Manovra

Legge bilancio

Economia e finanze

358.533

360.682

2.574

363.256

56,9

Sviluppo economico

5.192

4.170

445

4.615

0,7

Lavoro e politiche sociali

125.710

125.607

8.897

134.504

21,1

Giustizia

8.258

8.595

-13

8.582

1,3

Affari esteri

2.609

2.771

-12

2.759

0,4

Istruzione, università e ricerca

57.248

59.271

234

59.505

9,3

Interno

24.392

24.450

536

24.986

3,9

Ambiente

869

837

-3

834

0,1

Infrastrutture e trasporti

15.059

12.006

207

12.213

1,9

Difesa

20.969

21.510

-78

21.432

3,4

Politiche agricole

849

911

42

953

0,1

Beni e attività culturali e Turismo

2.395

2.733

-8

2.725

0,4

Salute

2.441

2.490

-864

1.626

0,3

SPESE FINALI

624.524

626.033

11.955

637.991

100,0

 

Per il 2019, l’incremento delle spese finali determinato dalla manovra è stato complessivamente di circa 12 miliardi.

Rispetto alle previsioni di spesa a legislazione vigente, per il 2019 le spese finali aumentano per quasi tutti i Ministeri, fatta eccezione per alcuni che scontano riduzioni: il Ministero della giustizia (-13 milioni), degli affari esteri (-12 milioni), dell’ambiente (-3 milioni), della difesa (-78 milioni), dei beni e attività culturali (-8 milioni) e della salute (-864 milioni). Per tale ultimo Ministero - come già ricordato nel paragrafo precedente relativo all’analisi delle missioni di spesa – la riduzione riguarda è interamente frutto del trasferimento dell’iscrizione contabile allo stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, determinato da un intervento di Sez. I (comma 550), dei Fondi per i medicinali innovati e oncologici innovativi, pur rimanendo al Ministero della salute la competenza al riparto di tali fondi alle regioni in proporzione alla spesa sostenuta dalle medesime per l'acquisto di tali medicinali, in base al disposto del comma 405 (per approfondimenti si rinvia al § successivo, alla scheda relativa al Ministero della salute).

La gran parte delle variazioni sono riconducibili agli effetti derivanti dalle disposizioni introdotte con l’articolato della legge di bilancio 2019. Molte variazioni sono tuttavia dovute a modifiche della legislazione vigente effettuate direttamente negli stati di previsione dei Ministri, tramite rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni di autorizzazioni legislative di spesa preesistenti nella Sezione II.

Per una analisi delle spese dei Ministeri, si rinvia alle successive schede di lettura contenute al §. 3, relative a ciascuno stato di previsione.

 

 


3. Gli stati di previsione dei Ministeri

L’articolo 21, comma 14, della legge di contabilità e finanza pubblica (legge n. 196/2009) dispone l'approvazione - con distinti articoli della legge di bilancio - dello stato di previsione dell'entrata, di ciascuno stato di previsione della spesa e dei totali generali della spesa nonché del quadro generale riassuntivo, con riferimento sia alle dotazioni di competenza sia a quelle di cassa.

Nella legge di bilancio per il 2019 (legge n. 145/2018), l’articolo 2 definisce l’ammontare delle entrate previste per l'anno finanziario 2019, relative a imposte, tasse, contributi di ogni specie e ogni altro provento, accertate, riscosse e versate nelle casse dello Stato, come risultante dall'annesso stato di previsione dell'entrata (Tabella n. 1). L’analisi delle entrate è altresì contenuta nel precedente capitolo 2 (cfr. in particolare il § 2.1.1).

I successivi articoli da 3 a 15 recano l’autorizzazione all’impegno e la pagamento delle spese dei singoli Ministeri per l’esercizio finanziario 2019, in conformità agli annessi stati di previsione della spesa (Tabelle da 2 a 14).

Sebbene costituiscano oggetto di approvazione parlamentare le previsioni di entrata e di spesa relative al bilancio triennale, va ricordato che, secondo quanto disposto dalla legge di contabilità, soltanto le previsioni del primo anno costituiscono, per le spese, limite alle autorizzazioni di impegno e pagamento.

 

Di seguito si fornisce un quadro sintetico delle previsioni di spesa per l’esercizio 2019 e per gli anni successivi relative a ciascun Ministero, con riferimento ai soli dati di competenza.

L’analisi complessiva delle spese finali del bilancio dello Stato è contenuta nel precedente capitolo 2 (cfr. in particolare il § 2.1.2).

 

 


Stato di previsione dell’entrata

(Tabella n. 1)

 

 

L’articolo 2 definisce l’ammontare delle entrate previste per l'anno 2019, relative a imposte, tasse, contributi di ogni specie e ogni altro provento, accertati, riscossi e versati nelle casse dello Stato, in virtù di leggi, decreti, regolamenti e di ogni altro titolo, come risultante dallo stato di previsione dell'entrata (Tabella n. 1).

Entrate finali. Previsioni 2019-2021

(valori in milioni di euro)

 

2019

2020

2021

 

BLV

DL 119

Eff.
Sez. I

Legge
Bilancio

BLV

DL 119

Eff.
Sez. I

Legge
Bilancio

BLV

DL 119

Eff.
Sez. I

Legge
Bilancio

entrate tributarie

518.989

428

-6.205

513.212

536.071

1.503

4.237

541.812

544.818

2.053

7.702

554.574

Entrate Extratributarie

64.902

0

-1.735

63.167

63.344

0

-2.495

60.849

60.366

0

2

60.368

entrate per alienazioni ecc.

2.259

0

0

2.259

2.251

0

0

2.251

2.258

0

0

2.258

Entrate finali

586.151

428

-7.941

578.638

601.666

1.503

1.743

604.912

607.443

2.053

7.704

617.200

 

Come si evince dalla tabella, le entrate finali di competenza nel bilancio dello Stato per il triennio 2019-2021 sono pari a 578.638 milioni nel 2019, 604.912 milioni nel 2020 e 617.200 milioni nel 2021.

Tali previsioni di entrata ricomprendono gli effetti finanziari della manovra disposta con la legge la legge di bilancio medesima, attuata con le innovazioni normative contenute nella Sezione I della legge, e gli effetti determinati dal decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119 in materia fiscale e finanziaria (contabilizzati in II Sezione). A tale proposito si segnala, peraltro, che nel bilancio 2019-2021 sono contabilizzati soltanto gli effetti del testo originario del D.L. n. 119/2018, in quanto le variazioni intervenute in sede di conversione del medesimo decreto saranno registrate in bilancio nel corso dell’esercizio 2019.

 

Nel bilancio a legislazione vigente, in termini di competenza, le previsioni relative alle entrate finali del bilancio dello Stato ammontavano a circa 586,1 miliardi nel 2019, a 601,666 miliardi nel 2019 e a 607,4 miliardi nell’ultimo anno del triennio di previsione.

Rispetto al bilancio a legislazione vigente, gli interventi disposti dalla legge di bilancio e dal decreto fiscale hanno determinano pertanto una riduzione delle entrate finali per un importo pari a circa 7,5 miliardi nel 2019 e un incremento di circa 3,2 miliardi nel 2020 e di 9,7 miliardi nel 2021.

Le previsioni di competenza delle entrate finali per il 2019, pari a 578.638, risultano così ripartite: 513.212 miliardi per le entrate tributarie, 63.167 miliardi per le entrate extra-tributarie e 2,2 miliardi per le entrate da alienazione e ammortamento di beni patrimoniali e riscossione di crediti.

 

La manovra attuata con le disposizioni introdotte dalla legge di bilancio 2019 in Sezione I, come risultante a seguito dell’esame parlamentare comporta invece minori entrate, sia tributarie che extratributarie di oltre 7,9 miliardi nel 2019. Per gli anni successivi, a fronte di una ulteriore riduzione delle entrate extratributarie nel 2020 (+2,5 miliardi), si prevede, invece un recupero delle entrate tributarie, previste in aumento sia nel 2020 (+4,2 miliardi) sia nel 2021 (+7,7 miliardi).

Tra le principali misure finanziarie adottate nella Sezione I della legge di bilancio 2019 destinate a incidere sull’ammontare delle entrate previste per l'anno 2019 si segnalano (in milioni di euro):

§   l’integrale sterilizzazione per il 2019 dell’aumento delle aliquote IVA e accise (-12.471,90 milioni) commi 2 e 5;

§  l’eliminazione dell’aumento delle accise sui carburanti (-140,7 milioni), comma 6;

§  estensione del regime fiscale forfetario agevolato (-331,5 milioni), commi 9-10;

§  deducibilità ai fini Ires e Irpef dell’Imu sugli immobili strumentali (-166,9 milioni), comma 12;

§  disciplina del riporto delle perdite per i soggetti lrpef (-40,0 milioni), commi 23-26;

§  imposta sui servizi digitali (+ 150 milioni), commi 35-50;

§  abrogazione riduzione Ires enti non a scopo di lucro e Iacp (+118,4 milioni), commi 51-52;

§  cedolare secca sul reddito da locazione di immobili ad uso commerciale (-260,8 milioni), comma 59;

§  proroga delle detrazioni fiscali per ristrutturazione edilizia, riqualificazione energetica e acquisto mobili (+45,2 milioni), comma 67;

§  esigenze emergenziali - Esenzione IMU (-3,6 milioni), comma 985;

§  proroga e sospensione di termini in materia di adempimenti e versamenti tributari e contributivi nelle zone colpite dal sisma del Centro Italia del 2016 (- 33,46 milioni), comma 991;

§  proroga al 1° gennaio 2020 della ripresa della riscossione coattiva per i soggetti colpiti dagli eventi calamitosi degli anni 2016-2017 (-10 milioni), comma 994;

§  aumento del PREU, prelievo erariale unico sugli apparecchi da divertimento (+616,9 milioni; aumento per gli apparecchi di cui all'articolo 110, comma 6, lettera a), c.d. AWP, +319,9 milioni, aumento per gli apparecchi di cui all'articolo 110, comma 6, lettera b), c.d. VLT, +297 milioni), comma 1051;

§  aumento dell’imposta unica giochi a distanza e scommesse (+ 80 milioni), comma 1052;

§  proroga della rideterminazione del valore di acquisto dei terreni e delle partecipazioni (+456,5 milioni) commi 1053 e 1054;

§  abrogazione IRI (+1.98,6 milioni), comma 1055;

§  differimento della deduzione delle svalutazioni e perdite su crediti-rimodulazione DTA (+950 milioni), commi 1056 e 1065;

§  rideterminazione dell’acconto dell’imposta sulle assicurazioni (+832 milioni), comma 1066;

§  deducibilità delle perdite su crediti in sede di prima applicazione dell’IFRS 9 (+1.170 milioni), commi 1067-1069;

§  disposizioni in materia di tassazione dei tabacchi lavorati (+134,6 milioni, di cui 108 dalle sigarette, 22,5 dal tabacco trinciato a taglio fino per arrotolare 2,1 da sigari e sigaretti), commi 1074-1078;

§  deducibilità delle quote di ammortamento del valore dell’avviamento e di altri beni immateriali (+1.045 milioni), comma 1079;

§  disposizioni in materia di giochi, che determinano maggiori entrate extratributarie per 70,8 milioni nel 2019 (+ 18 milioni per l'assegnazione delle nuove concessioni per il gioco del Bingo e + 52,8 milioni per la proroga delle concessioni in materia di scommesse ippiche e sportive) commi 1096 e 1097.

 

Con riferimento alle entrate tributarie, le disposizioni introdotte con il D.L. n. 119/2018 determinano effetti positivi in termini di competenza pari a 428 milioni per il 2019, 1.503 milioni per il 2020 e 2.053 per il 2021.

In particolare, gli effetti sono ascrivibili alle seguenti principali misure:

§  la definizione agevolata dei processi verbali di constatazione e delle controversie tributarie, con effetti positivi di gettito in termini di competenza e cassa pari a 126 milioni per il 2019 e a 168 milioni in ciascuno degli anni 2020 e 2021;

§  l’introduzione dell’obbligo generalizzato di memorizzazione e di trasmissione telematica dei corrispettivi per i soggetti con volume d’affari superiore a 400 mila euro a partire dal 1° luglio 2019 e per tutti gli altri soggetti a partire dal 1° gennaio 2020, da cui si stimano maggiori entrate, di competenza e di cassa, pari a 336 milioni di euro per il 2019, 1.356 milioni di euro per il 2020 e 1.912 milioni di euro per il 2021, derivanti sia dal recupero di Iva da omessa dichiarazione e da maggiore efficienza nei controlli, sia dalle maggiori entrate da imposte dirette, ivi incluse quelle connesse al riconoscimento di un credito di imposta forfettario pari al 50% della spesa sostenuta per l’acquisto, la sostituzione o l’adeguamento dei nuovi misuratori fiscali.

In merito agli effetti del D.L. n. 119 si segnala, come già ricordato, che nel bilancio 2019-2021 sono al momento contabilizzati solo quelli risultanti dal testo originario del D.L. n. 119/2018; le variazioni intervenute in sede di conversione del medesimo decreto saranno, infatti, registrate in bilancio nel corso dell’esercizio 2019.

 

Considerando le entrate per categorie economiche, la tabella che segue evidenzia come, con riferimento alle entrate tributarie, la variazione negativa rispetto alle previsioni a legislazione vigente per il 2019 sia dovuta in gran parte alle prospettive di diminuzione degli introiti connessi a tasse e imposte sugli affari (-11,2 miliardi), mitigate dalle previsioni di aumento del gettito per le imposte sul patrimonio e sul reddito (+4,8 miliardi circa), in entrambi i casi attribuibili ad interventi di Sezione I della legge di bilancio per il 2019.

Entrate finali per categorie

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2019

 

BLV

Variazione

Legge di Bilancio

I - Imposte sul patrimonio e sul reddito

265.701

4.822

270.523

II - Tasse e imposte sugli affari

192.242

-11.225

181.017

III - Imposte sulla produzione, consumi e dogane

35.600

-151

35.449

IV – Monopoli

10.938

135

11.073

V - Lotto, lotterie ed altre attività di giuoco

14.508

643

15.151

Totale entrate tributarie

518.989

-5.777

513.212

VI - Proventi speciali

891

0

891

VII - Proventi dei servizi pubblici minori

23.209

742

23.951

VIII – Proventi dei beni dello Stato

263

-5

258

IX - Prodotti netti di aziende autonome e utili di gestione

1.315

0

1.315

X - Interessi su anticipazioni e crediti vari del tesoro

4.990

0

4.990

XI - Recuperi, rimborsi e contributi

31.193

-2.473

28.720

XII - Partite che si compensano nella spesa

3.041

0

3.041

Totale entrate extratributarie

64.902

-1.735

63.167

Totale alienazione ed ammortamento beni, ecc.

2.259

0

2.259

ENTRATE FINALI

586.151

-7.513

578.638

 

Analizzando le principali imposte, nel bilancio 2019 il gettito IRPEF viene indicato in 199.779 milioni, il gettito IRES in 40.976 milioni, mentre quello IVA è indicato in 155.938 milioni.

 

Previsioni delle principali imposte

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

IMPOSTE

2018

2019

 

BIL

BLV

Variazione

Legge di Bilancio

Entrate tributarie, di cui:

508.312

518.989

-5.777

513.212

Entrate ricorrenti:

505.879

516.914

-6.361

510.553

1 – Imposta sui redditi

196.044

195.283

4.496

199.779

2 – Imposta sul reddito delle società

41.406

38.041

2.935

40.976

3 - Imposte sostitutive

14.935

16.844

3

16.847

4 - Altre imposte dirette

10.275

14.479

-3.173

11.306

5 – IVA

160.849

168.087

-12.149

155.938

6 - Registro, bollo e sostitutive

11.829

12.960

-22

12.938

7 - Accisa e imposta erariale oli minerali

27.307

27.345

-141

27.204

8 - Accisa e imposta erariale su altri prodotti

7.693

8.228

-10

8.218

9 - Imposte sui generi di monopolio

10.776

10.937

135

11.072

10 - Lotto

7.547

7.575

0

7.575

11 - Imposte gravanti sui giochi

6.377

6.540

643

7.183

12 - Lotterie ed altri giochi

335

351

0

351

13 –Altre imposte indirette

10.506

10.246

920

11.166

 


 

Ministero dell’economia e delle finanze

(Tabella n. 2)

 

 

L’articolo 3 della legge di bilancio 2019 autorizza l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero dell’economia e delle finanze, per l'anno finanziario 2019, in conformità all'annesso stato di previsione (Tabella n. 2).

Le spese del Ministero per gli anni 2019-2021

La legge di bilancio 2019-2021 autorizza spese finali, per lo stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, in termini di competenza, pari a 363.256 milioni per il 2019, come si evince dalla tabella che segue:

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Bilancio 2018

legge di bilancio

2019

Diff.
bil 2019/
BIL 2018

2020

2021

Spese correnti

330.456

332.532

2.076

338.033

340.839

Spese in c/capitale

28.077

30.724

2.647

30.712

32.397

SPESE FINALI

358.533

363.256

4.723

368.745

373.236

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

57,4

56,9

 

56,9

57,9

Rimborso passività finanziarie

227.344

231.123

3.779

228.582

244.601

SPESE COMPLESSIVE

585.876

594.379

8.503

597.327

617.837

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero dell’economia e delle finanze per il 2019 ammontano a 384.368 milioni (di cui 355.910 milioni di parte corrente e 28.458 milioni in conto capitale).

Gli stanziamenti di spesa del Ministero dell’economia e delle finanze autorizzati, in termini di competenza, rappresentano il 56,9% della spesa finale del bilancio statale per il 2019, che sale al 57,9 per cento nel 2021.

 

Rispetto ai dati del bilancio 2018, la legge di bilancio 2019-2021 espone per il Ministero un andamento crescente delle spese finali, che aumentano nel triennio considerato di 14.703 milioni.

Con riferimento specifico all’anno 2019, la legge di bilancio espone spese finali in aumento rispetto al 2018 di 4.723 milioni (+1,3 per cento). Tale aumento deriva per 2.076 milioni delle spese correnti (+0,6 per cento) e per 2.647 delle spese in conto capitale (+9,4 per cento).

 

Considerando la spesa complessiva del Ministero, comprensiva cioè del rimborso delle passività finanziarie, si evidenzia un aumento rispetto al 2018 di 8.503 milioni, dovuto all’incremento di 3.779 milioni delle passività finanziarie.

Le previsioni di spesa per il 2019 rispetto alla legislazione vigente

Lo stato di previsione della spesa del Ministero dell’economia e delle finanze (Tabella 2) esponeva, a legislazione vigente (LV), spese finali di competenza per l’anno 2019 pari a 360.625 milioni.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria, attuata con la legge di bilancio e con il D.L. n. 119/2018, determina complessivamente un incremento delle spese finali di 5.633 milioni, di cui 2.687 milioni della spesa corrente e di 2.946 milioni di quella in conto capitale:

(dati di competenza, valori in milioni)

 

2018

2019

 

Legge di Bilancio

BLV

Manovra

Legge di bilancio

Spese correnti

330.456

329.845

2.687

332.532

Spese in c/capitale

28.077

27.778

2.946

30.724

SPESE FINALI

358.533

357.623

5.633

363.256

 

Il bilancio integrato degli effetti della manovra prevede, dunque, stanziamenti per il Ministero pari a 363.256 milioni per il 2019.

Analisi per Missione/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio per il 2019 per ciascuna missione/Programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2018.

La tabella evidenzia altresì, nella colonna manovra, le modifiche che la legge di bilancio ha apportato alla legislazione vigente 2019, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione e a ciascun programma.


 

(dati di competenza, valori in milioni)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 

Missione/Programma

2018

2019

 

 

Legge di Bilancio

BLV

Manovra

Legge di Bilancio

Differenza Bil.2019 /Bil. 2018

1

Politiche economiche-finanziarie e di bilancio e tutela della finanza pubblica (29)

89.146

89.846

568

90.414

700

2

Relazione finanziarie con le autonomie territoriali (3)

106.928

108.440

128

108.568

1.512

3

L’Italia in Europa e nel mondo (4)

23.369

22.357

261

22.618

-1.012

4

Difesa e sicurezza del territorio (5)

996

997

0

997

1

5

Ordine pubblico e sicurezza (7)

2.238

2.328

0

2.328

90

6

Soccorso civile (8)

3.666

3.560

1.713

5.273

-106

7

Competitività e sviluppo delle imprese (11)

19.650

21.327

-611

20.716

1.677

8

Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto (13)

4.961

5.410

-2.240

3.170

-1.791

9

Infrastrutture pubbliche e logistica (14)

306

625

0

625

319

10

Comunicazioni (15)

477

538

-16

522

61

11

Ricerca e innovazione (17)

214

355

-100

255

141

12

Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente (18)

1

1

0

1

0

13

Casa e assetto urbanistico (19)

60

170

-53

117

110

14

Diritti sociali, politiche sociali e famiglia (24)

1.144

1.152

108

1.260

8

15

Politiche previdenziali (25)

11.464

11.465

0

11.465

1

16

Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti (27)

1.088

1.088

0

1.088

0

17

Organi costituzionali, a rilevan-za costituzionale e Presidenza del Consiglio dei ministri (1)

2.221

2.239

47

2.286

18

18

Giovani e sport (30)

802

710

76

786

-92

19

Giustizia (6)

388

405

3

408

17

20

Sviluppo e riequilibrio territoriale (28)

4.903

5.610

765

6.375

707

21

Debito pubblico (34)

299.687

303.035

15

303.050

3.348

22

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

858

922

-5

917

64

23

Fondi da ripartire (33)

11.309

9.167

1.971

11.138

-2.142

 

SPESE COMPLESSIVE MINISTERO

585.876

591.748

2.631

594.379

5.872

N.B. Tra parentesi la numerazione generale della Missione.

 

Nei paragrafi seguenti si forniscono alcuni elementi riguardanti le missioni di spesa del Ministero, soffermandosi in particolare su quelle i cui programmi hanno presentato le variazioni più rilevanti in sede di manovra.

Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali

Nell’ambito della Missione 2, il programma Concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria rappresenta il programma principale.

Questo programma reca in particolare le risorse dirette alla tutela dei livelli essenziali di assistenza (LEA) e i contributi per talune strutture sanitarie private.

 (valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 

Missione

2018

2019

Differenza Bil.2019 /Bil. 2018

 

Legge di bilancio

BLV

Manovra

Legge di bilancio

2

Relazione finanziarie con le autonomie territoriali (3)

106.928

108.440

128

108.568

1.640

2.1

Erogazione a enti territoriali per interventi di settore (3.1)

2.258

3.143

-2

3.141

883

2.3

Compartecipazione e regol. contabili ed altri trasferimenti alle autonomie speciali (3.5)

29.373

29.329

64

29.393

20

2.4

Concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria (3.6)

73.289

74.052

67

74.119

830

2.5

Rapporti finanziari con Enti territoriali (3.7)

2.006

1.916

0

1.916

-90

 

Nell’ambito del programma 2.4, si segnala, per un verso, una cospicua riduzione di 965,6 milioni di euro del cap. 2862 relativo alle Somme da erogare alle regioni a statuto ordinario a titolo di compartecipazione IVA, per effetti ascrivibili ad interventi in manovra che hanno inciso sulle entrate dell’IVA, come la sterilizzazione delle clausole IVA (commi 2 e 3, art. 1, legge di bilancio 2019), parzialmente compensata dall’incremento delle risorse ascritte al Fondo sanitario nazionale (32,5 milioni), nonché dalla costituzioni dei nuovi Fondi nell’ambito del Ministero per l’acquisto di medicinali innovativi e oncologici innovativi, per un totale di 1.000 milioni di euro – già trasferiti contabilmente con il ddl di bilancio iniziale dallo stato di previsione del Ministero della salute (art. 1, comma 550, L. 145/2018).

L’Italia in Europa e nel mondo

(valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 

Missione

2018

2019

Differenza Bil.2019 /Bil. 2018

 

Legge di bilancio

BLV

Manovra

Legge di bilancio

3

L’Italia in Europa e nel mondo (4)

23.369

22.357

261

22.618

-751

3.1

Partecipazione italiana alle politiche di bilancio in ambito UE (4.10)

22.733

21.668

-796

20.872

-1.861

3.2

Politica economica e finanziaria in ambito internazionale (4.11)

636

689

1.057

1.746

1.110

Nell’ambito della Missione 3, il programma 3.1 relativo alla “Partecipazione italiana alle politiche di bilancio in ambito UE” vede una diminuzione delle risorse di 796 milioni per il 2019 a seguito di:

§  una riduzione di 15 milioni dell’ammontare delle somme da versare per il finanziamento del bilancio dell'Unione europea a titolo di risorse proprie basate sul RNL e sull'imposta sul valore aggiunto (cap. 2751);

§  un rifinanziamento di 75 milioni nel 2019 (e di 100 milioni sia nel 2020 che nel 2021) del Fondo per il recepimento della normativa europea (cap. 2815);

§  una riduzione del Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie (c.d. Fondo IGRUE) di 850 milioni per il 2019 e di 4.800 milioni nel 2020, compensati da un incremento di 4.150 milioni per il 2021 e di 1.500 milioni nel 2022 e annualità successive alle quali vanno aggiunti i 30 miliardi di rifinanziamento (cap. 7493).

 

Le risorse del Fondo IGRUE sono destinate  al cofinanziamento nazionale degli interventi comunitari nelle aree obiettivo dei fondi strutturali.

La legge di bilancio 2019 dispone al riguardo un rifinanziamento di 30 miliardi per il 2022 e annualità successive (fino al 2026). Su tale fondo la legge di bilancio ha contestualmente operato una prima riprogrammazione delle risorse in sede di manovra iniziale del Governo (A.C. 1334), attraverso una riduzione di 4.950 milioni della quota prevista a legislazione vigente per il 2020, che vengono spostati per 4 miliardi al 2021 e per 950 milioni al 2022. Una seconda rimodulazione è stata disposta nel corso dell’esame al Senato con la presentazione dell’emendamento 1.7000 (poi confluito nel c.d. maxiemendamento), attraverso la riduzione di 850 milioni delle risorse disponibili per il 2019, che vengono trasferite nella misura di 150 milioni a ciascuna annualità dal 2020 al 2024 e per 100 milioni al 2025.

Conseguentemente il Fondo IGRUE presenta una dotazione di 1.750 milioni per il 2019, di 2.150 milioni per il 2020, di 4.150 milioni per il 2021 e di 31.500 milioni per il 2022 e annualità successive (dati in milioni di euro):

 

Fondo IGRUE (cap. 7493)

2019

2020

2021

2022 e ss

Bilancio a legislazione vigente

2.600,0

6.950,0

0

0

-Rifinanziamento

-

-

-

30.000,0

-Riprogrammazione iniziale

-

-4.950,0

+4.000,0

+950,0

-Riprogrammazione Senato

-850,0

+150,0

+150,0

+550,0

Effetti complessivi manovra

-850,0

-4.800,0

+4.150,0

+31.500,0

Legge di bilancio

1.750,0

2.150,0

4.150,0

31.500,0

 

Infine nel programma “Politica economica e finanziaria in ambito internazionale” viene disposto un rifinanziamento di un miliardo sia per il 2019 che per il 2020 sul cap. 7175 relativo alla partecipazione a banche e fondi di organismi internazionali, da ultimo autorizzata dall’articolo 1, comma 170, della legge  n. 228 del 2012 (legge di stabilità 2013).

Soccorso civile

La Missione 8 “Soccorso civile” presenta, rispetto ai dati della legge di bilancio 2018, un leggero decremento a legislazione vigente di 106 milioni di euro, pari al 2,9%.

(valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 

Missione

2018

2019

Differenza Bil.2019 /Bil. 2018

 

Legge di bilancio

BLV

Manovra

Legge di bilancio

6

Soccorso civile (8)

3.666

3.560

1.713

5.273

1.607

6.1

Interventi per pubbliche calamità (8.4)

2.803

2.781

484

3.265

462

6.2

Protezione civile (8.5)

863

780

1.228

2.008

1.145

 

Rispetto alla dotazione a legislazione vigente si registra, invece, un consistente aumento della missione per 1.713 milioni (pari al 48,1%), di cui 485 milioni e 1.228 milioni per gli effetti della manovra 2019, imputabili, rispettivamente, ai programmi 8.4 “Interventi per calamità pubbliche“ e 8.5 “Protezione civile”.

Nello specifico, per il programma 8.4, che registra un andamento positivo determinato dalla manovra 2019 per complessivi 485 milioni di euro, si prevede:

§  una riprogrammazione dal 2021 al 2019 di 350 milioni per il cap. 8006 per la ricostruzione pubblica nei territori interessati dal sisma del 24 agosto 2016;  

§  un rifinanziamento di 50 milioni per il cap. 7459 per il fondo per la prevenzione del rischio sismico;

§  uno stanziamento pari a 61,5 milioni a favore del cap. 8006, disposto dall’art. 1, comma 990 della legge di bilancio 2019, per gli effetti determinati dalla proroga fino al 31 dicembre 2020 del termine della gestione straordinaria finalizzata alla ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 24 agosto del 2016;

§  uno stanziamento pari a 17,5 milioni di euro per il cap. 7452 a favore del fondo per la ricostruzione delle zone colpite dal sisma del 20-29 maggio 2012, disposto dall’art. 1, comma 1011 legge di bilancio 2019;

§  uno stanziamento di 6 milioni di euro, ripartito in 2 milioni di euro per ciascuno dei capitoli 2173 (somme per il funzionamento della gestione commissariale e degli uffici speciali per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 2016, disposte dall’art. 1, comma 276 legge di bilancio 2019), 7452 (somme per il fondo per la ricostruzione delle zone colpite dal sisma del 20-29 maggio 2012, disposte dall’art. 1, comma 704 legge di bilancio 2019), 8005 (somme da destinare per il sisma Abruzzo 2009, disposte dall’art. 1, comma 996 legge di bilancio 2019).

 

Per il programma 8.5, che registra un andamento positivo determinato dalla manovra 2019 per complessivi 1.228 milioni di euro, si prevede:

§  un rifinanziamento pari a 60 milioni per il cap. 7441 relativo al fondo per le emergenze nazionali;

§  uno stanziamento di 360 milioni per il cap. 7441, disposto dall’art. 1, comma 988 della legge di bilancio 2019, per la proroga al 31 dicembre 2019 dello stato di emergenza per i territori colpiti dagli eventi sismici verificatisi dall'agosto del 2016;

§  uno stanziamento di 808 milioni di euro, ripartiti per 800 milioni sul cap. 7320 (somme per la Presidenza del Consiglio per investimenti strutturali e infrastrutturali urgenti per la mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico, disposte dall’art. 1, comma 1029 legge di bilancio 2019) e per 8 milioni di euro sul cap. 2128 (somme per il commissario delegato per gli eccezionali eventi marini in Liguria nel mese di ottobre 2018, disposte dall’art. 1, comma 125 legge di bilancio 2019).

Competitività e sviluppo delle imprese

 (valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 

Missione

2018

2019

Differenza Bil.2019 /Bil. 2018

 

Legge di bilancio

BLV

Manovra

Legge di bilancio

7

Competitività e sviluppo delle imprese (11)

19.650

21.327

-611

20.716

1.066

7.1

Incentivi alle imprese per interventi di sostegno

1.954

2.399

-63

2.336

382

7.2

Interventi di sostegno tramite il sistema della fiscalità

17.696

18.928

-548

18.380

684

 

Nel programma “Incentivi alle imprese per interventi di sostegno” lo stanziamento del cap. 1900 relativo ai “contributi in conto interessi da corrispondere alla Cassa depositi e prestiti sui finanziamenti a carico del fondo rotativo per il sostegno alle imprese, nonché' rimborso delle relative spese di gestione” viene ridotto di 63 milioni nel 2019.

Nel programma “Interventi di sostegno tramite il sistema della fiscalità” è presente il nuovo capitolo 7788 relativo al credito di imposta per la memorizzazione e la trasmissione telematica dei corrispettivi previsto dal D.L. n. 119/2018, con una dotazione di 36,3 milioni per il 2019 e di 195,5 milioni per il 2020.

Le riduzioni di circa 550 milioni del programma sono determinate da:

§  un definanziamento delle risorse destinate al credito d'imposta fruito dalle imprese, che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi, destinati a strutture produttivi ubicate nel territorio dello Stato (cap. 7818), con totale soppressione dello stanziamento (-204 milioni);

§  soppressione dello stanziamento di 163 milioni relativo al credito d'imposta fruito dai soggetti contribuenti IRAP, che non si avvalgono di lavoratori dipendenti (cap. 3869);

§  riduzione di 150 milioni (da 830 a 680 milioni) delle risorse destinate al credito d'imposta fruito dalle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi, destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite del Mezzogiorno.

Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto

La Missione 8 “Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto”(13), per la parte iscritta nello stato di previsione del MEF (si ricorda che una parte è afferente al Ministero delle infrastrutture e trasporti, al quale si rinvia), reca uno stanziamento complessivo per il 2019 a legislazione vigente di 3.170 milioni €, in diminuzione rispetto alla legge di bilancio 2018, nella quale il programma recava uno stanziamento di 4.961 milioni.

Nel programma 13.8 del MEF la quasi totalità della spesa è rappresentata dall'erogazione di somme a favore di Ferrovie dello Stato S.p.A. per il contratto di programma e di servizio per il trasporto ferroviario, ed è pari a circa 3.165,8 milioni per il 2019, con una riduzione per complessivi 2.240 milioni, come evidenziato nella tabella seguente.

 

(valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 

Missione

2018

2019

Differenza Bil.2019 /Bil. 2018

 

Legge di bilancio

BLV

Manovra

Legge di bilancio

8

Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto (13)

4.961

5.410

-2.240

3.170

-1.791

8.1

Sostegno allo sviluppo del trasporto (13.8)

4.961

5.410

-2.240

3.170

-1.791

 

 

Per quanto riguarda i successivi anni 2020 e 2021 gli stanziamenti del programma 13.8 ammontano a 6.815 milioni per il 2020 (con un rifinanziamento di 600 milioni) e a 5.446 milioni per il 2021 (con un rifinanziamento di 440 milioni).

Per quanto riguarda il definanziamento complessivo di 2.240 milioni per il 2019 per i contratti di programma e di servizio ferroviario, esso è la risultante di un definanziamento di 2.340 milioni sul cap. 7122 (contributo in conto impianti a Ferrovie per gli investimenti), e da un finanziamento di 100 milioni sul cap. 1541 (somme a Ferrovie per l’esercizio dell’infrastruttura e l’obbligo di servizio pubblico via mare).

In particolare, la variazione in negativo di 2.340 milioni sul cap. 7122 per il 2019 è dovuta a:

§  una riprogrammazione per -600 milioni spostati dal 2019 agli anni 2020 e 2021 (cap. 7122/1);

§  ad una riprogrammazione di -840 milioni spostati sui successivi anni 2020, 2021 e 2022 e successivi (cap. 7122/2);

§  ad una riprogrammazione di -300 milioni spostati al 2022 e successivi (cap. 7122/7);

§  un definanziamento di 600 milioni come contributo sul cap. 7122/2).

 

(valori in milioni di euro)


RIPROGRAMMAZIONI

Cap

2019

2020

2021

2022

Economia e finanze

 

 

 

 

 

Trasferimenti Ferrovie dello Stato S.p.A. (D.L. n. 185/2008, art. 18, co. 1, p. B)

7122
pg 1

-600,0

300,0

300,0

-

Contributo in conto impianti a Ferrovie dello Stato S.p.A. (L. n. 266/2005, art, 1, co. 86)

7122
pg 2

-840,0

300,0

140,0

400,0

Rete Ferroviaria Italiana – RFI (L.n. 147/2013, art. 1, co. 76)

7122
pg 7

-300,0

-

-

300,0

TOTALE RIPROGRAMMAZIONI

 

-1.740,0

600,0

440,0

700,0

DEFINANZIAMENTO Ferrovie dello Stato S.p.A.

7122

-600,0

0

0

0

TOTALE

 

-2.340

600,0

440,0

700,0

 

 

Si ricorda che l’articolo 21 del D.L. n. 119 del 2018 ha assegnato a Rete ferroviaria italiana un contributo pari a 600 milioni per il finanziamento del contratto di programma - parte investimenti 2017 - 2021.

Infrastrutture pubbliche e logistica

La Missione in esame è assorbita interamente dal programma Opere pubbliche e infrastrutture (14.8) , in cui è presente l’unico capitolo (cap. 7464) Somma da erogare per interventi in materia di edilizia sanitaria pubblica, relativo al sostegno alle regioni per la realizzazione di opere per l'edilizia sanitaria pubblica.

 

 

 

(valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 

Missione

2018

2019

Differenza Bil.2019 /Bil. 2018

 

Legge di bilancio

BLV

Manovra

Legge di bilancio

9

Infrastrutture pubbliche e logistica (14)

305,9

625,0

-

625,0

319,1

9.1

Opere pubbliche e infrastrutture (14.8) di cui:

305,9

625,0

-

625,0

319,1

 

Somma per interventi edilizia sanitaria pubblica (cap. 7464)

305,9

625,0

-

625,0

319,1

 

Il capitolo 7464 prevede uno stanziamento a legislazione vigente 2019 pari a 625 milioni che non viene modificato a seguito della manovra.

In proposito si segnala che i commi 555 e 556, art. 1, della legge di bilancio in esame prevedono piuttosto un incremento di risorse in materia di edilizia sanitaria e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico - con una corrispondente riduzione del Fondo per gli investimenti degli enti territoriali -, pari nel complesso a 4 miliardi di euro, con riferimento al periodo 2021-2033, di cui 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, 300 milioni per ciascuno degli anni 2023-2025, 400 milioni per ciascuno degli anni 2026-2031, 300 milioni per il 2032 e 200 milioni per il 2033.

Rispetto all’esercizio precedente, lo stanziamento di cui al capitolo in esame fa comunque registrare un aumento netto di 319 milioni circa.

Negli anni successivi lo stanziamento è previsto in aumento a 1.121 milioni nel 2020 e 2.450 milioni nel 2021.

Ricerca e innovazione

 (valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 

Missione

2018

2019

Differenza Bil.2019 /Bil. 2018

 

Legge di bilancio

BLV

Manovra

Legge di bilancio

11

Ricerca e innovazione (17)

214

355

-100

255

41

11.1

Ricerca di base e applicata (17.1)

214

355

-100

255

41

Nell’ambito della Missione 11, l’intervento della manovra riguarda le risorse del capitolo 7385, relativo al del Fondo per interventi volti a favorire lo sviluppo del capitale immateriale, la competitività e la produttività, che viene ridotto di 100 milioni, passando da 125 a 25 milioni per il 2019.


 

Casa e assetto urbanistico

 (valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 

 

2018

2019

Differenza Bil.2019 /Bil. 2018

 

Missione

Legge di bilancio

BLV

Manovra

Legge di bilancio

13

Casa e assetto urbanistico (19)

60

170

-53

117

57

13.1

Edilizia abitativa e politiche territoriali (19.1)

60

170

-53

117

57

 

La Missione 19 “Casa e assetto urbanistico”, presentava a legislazione vigente una dotazione pari a 170 milioni di euro (aumentata di 110 milioni rispetto al dato della legge di bilancio 2018), che nella legge di bilancio 2019 subisce un definanziamento di 53 milioni di euro.

Le risorse sono allocate complessivamente nel Programma 19.1 “Edilizia abitativa e politiche territoriali”, in cui sono previsti 70 milioni per il Fondo di garanzia prima casa per la concessione di mutui ipotecari (cap. 7077) e 47 milioni per il fondo per l'attuazione del piano nazionale per la riqualificazione e rigenerazione delle aree urbane degradate (cap. 2099).

Il definanziamento relativo alla missione considerata deriva interamente dalla diminuzione dello stanziamento del capitolo 2099, la cui dotazione era pari a 100 milioni di euro a legislazione vigente e viene ridotta a 47 milioni (quindi con una riduzione di 53 milioni, che deriva in gran parte dalla disposizione recata dall’art. 1, comma 481, che ha destinato l’importo di 50 milioni al Fondo nazionale per il servizio civile).

Diritti sociali, politiche sociali e famiglia

 (valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 

Spese complessive

2018

2019

Differenza Bil.2019 /Bil. 2018

 

Missione

Legge di bilancio

BLV

Manovra

Legge di bilancio

14

Diritti sociali, politiche sociali e famiglia (24)

1.144

1.152

108

1.260

116

14.1

Famiglia, pari opportunità e situazioni di disagio (24.5)

140

163

109

272

132

 

Viene disposto un rifinanziamento di 100 milioni a decorrere dal 2019 delle risorse destinate alle politiche di sostegno alla famiglia (cap. 2102).

 

 

Organi costituzionali, a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei ministri

(valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 

Spese complessive

2018

2019

Differenza Bil.2019 /Bil. 2018

 

Missione

Legge di bilancio

BLV

Manovra

Legge di bilancio

17

Organi costituzionali, a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei ministri (1)

2.221

2.239

47

2.286

65

17.2

Presidenza del Consiglio dei Ministri (1.3)

480

497

47

544

64

 

In particolare, il programma Presidenza del Consiglio dei ministri registra un incremento di 47 milioni sostanzialmente dovuto ai seguenti interventi di sezione I:

§  istituzione di una struttura di missione temporanea per il supporto alle attività del Presidente del Consiglio relative al coordinamento delle politiche del Governo e dell’indirizzo politico e amministrativo dei ministri in materia di investimenti pubblici e privati (“InvestItalia”), per la quale è autorizzata la spesa di 25 milioni di euro a decorrere dal 2019 (articolo 1, commi da 179 a 183);

§  rifinanziamento del Fondo per la valorizzazione e la promozione delle aree territoriali svantaggiate confinanti con le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano, incrementando di 10 milioni di euro le risorse stanziate per l’anno 2019 (da 5 a 15 milioni), per l’anno 2020 (da 10 a 16 milioni) ed assegnando 20 milioni di euro per l’anno 2021 (articolo 1, comma 969);

§  finanziamento del Fondo nazionale per la montagna (cap.7469) per un importo di 10 milioni per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021 (articolo 1, comma 970).

Giovani e sport

(valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 

Spese complessive

2018

2019

Differenza Bil.2019 /Bil. 2018

 

Missione

Legge di bilancio

BLV

Manovra

Legge di bilancio

18

Giovani e sport (30)

802

710

76

786

-16

18.2

Incentivazione e sostegno alla gioventù (30.2)

189

162

75

237

48

 

Nell’ambito della Missione 18 “Giovani e sport”, l’articolo 1, comma 459, incrementa il Fondo per le politiche giovanili di 30 milioni annui a decorrere dall’anno 2019 (cap. 2106), che vanno ad aggiungersi ai 7,3 milioni presenti a legislazione vigente.

È stato inoltre incrementato di 50 milioni il Fondo per gli interventi del Servizio civile nazionale (comma 481).

Sviluppo e riequilibrio territoriale

 (valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 

Spese complessive

2018

2019

Differenza Bil.2019 /Bil. 2018

 

Missione

Legge di bilancio

BLV

Manovra

Legge di bilancio

20

Sviluppo e riequilibrio territoriale (28)

4.903

5.610

765

6.375

1.472

20.1

Sostegno alle politiche nazionali e comunitarie rivolte a promuovere la crescita e il superamento degli squilibri socio-economici territoriali

4.903

5.610

765

6.375

1.472

 

Nella Missione 20 “Sviluppo e riequilibrio territoriale” le risorse sono pressoché interamente iscritte sul Fondo per lo sviluppo e la coesione (cap. 8000).

 

La legge di bilancio 2019 dispone un rifinanziamento complessivo del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) per 4 miliardi, nella misura di 800 milioni per ciascuna annualità dal 2019 al 2023 (anno terminale del rifinanziamento).

Nel corso dell’esame parlamentare è stata disposta una riduzione del FSC nella misura di 35 milioni per il 2019 a copertura degli oneri conseguenti alla proroga per il 2019 del trattamento di integrazione salariale straordinario dei dipendenti impiegati presso gli stabilimenti del gruppo ILVA per i quali sia stato avviato o prorogato, nel corso dell'anno 2017, il ricorso alla cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS) (art. 1, co. 248-250).

Conseguentemente la dotazione del Fondo per lo sviluppo e la coesione (cap. 8000) risulta pari a 6.375 milioni nel 2019, a 6.850 milioni nel 2020, a 7 miliardi nel 2021 e a 26,9 miliardi nel 2022 e annualità successive.

 

Si precisa inoltre che in termini di cassa le autorizzazioni risultano assai inferiori rispetto al dato di competenza:

§  il rifinanziamento di  800 milioni per ciascuna annualità dal 2019 al 2023 opera solo in termini di competenza;

§  il disegno di legge iniziale indicava una riduzione in termini di cassa di 500 milioni rispetto alla legislazione vigente, che slittano per 300 milioni al 2022 e per 200 milioni al 2023;

§  nel corso dell’esame al Senato il Governo, con l’emendamento 1.7000 (poi confluito nel c.d. maxiemendamento) che ha recepito nella manovra di bilancio  l’accordo con la Commissione europea volto ad evitare l’avvio di una procedura di infrazione, ha ridotto di 800 milioni per il 2019 le autorizzazioni di cassa del FSC.

Conseguentemente le autorizzazioni di cassa del FSC ammontano a 1.306 milioni per il 2019, a 3.062 milioni per il 2020 e a 4.472 milioni per il 2021.

Si segnala infine che il d.d.l. di bilancio 2019 indica residui presunti sul cap. 8000/MEF al 1° gennaio 2019 pari a circa 21,5 miliardi.

Fondi da ripartire

(valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 

Spese complessive

2018

2019

Differenza Bil.2019 /Bil. 2018

 

Missione

Legge di bilancio

BLV

Manovra

Legge di bilancio

23

Fondi da ripartire (33)

11.309

9.167

1.971

11.138

-171

23.1

Fondi da assegnare (33.1)

6.103

4.004

1.767

5.771

-332

23.2

Fondi di riserva e speciali

5.206

5.163

204

5.367

161

 

La Missione 23 “Fondi da ripartire” presenta per il 2019 un incremento delle risorse di circa 2 miliardi conseguenti agli effetti dell’articolato:

§  il Fondo da ripartire per l'attuazione dei contratti del personale delle amministrazioni statali, ivi compreso il personale militare e quello dei Corpi di polizia (cap. 3027) che dispone per il 2019 di maggiori risorse nette pari a 811 milioni ai sensi dell’articolo 1, comma 436 e ss.;

§  il Fondo da ripartire per il finanziamento del rilancio degli investimenti delle Amministrazioni centrali dello Stato e per lo sviluppo del paese (cap. 7557) previsto dall’articolo 1, comma 95 con una dotazione di 740 milioni per il 2019 (il fondo presenta risorse sino al 2033);

§  il Fondo da ripartire per fronteggiare le spese derivanti dalle assunzioni di personale a tempo indeterminato per le Amministrazioni dello Stato (cap. 3056), incrementato di 130 milioni nel 2019, di 328 milioni nel 2020 e di 434 milioni nel 2021, ai sensi dell’articolo 1, commi 298-300. il Fondo per l’attuazione del programma di Governo (cap. 3080) previsto dall’articolo 1, comma 748, dotato di 44 milioni.

 

 

 

Flessibilità di bilancio

Si ricorda che il Ministero si è avvalso della flessibilità concessa dalla legge di contabilità (articolo 23, comma 3, lettera a)) in sede di formulazione degli stati di previsione, per rimodulare le dotazioni finanziarie in senso “orizzontale” (ossia tra esercizi finanziari a parità di risorse complessive dell’autorizzazione di spesa), per adeguare gli stanziamenti a quanto previsto nel piano dei pagamenti, come esposto nella tabella che segue:

(importi in milioni di euro)

ECONOMIA E FINANZE

Mis/Pro

2019

2020

2021

BLV

di cui rimod.

BLV

di cui rimod.

BLV

di cui rimod.

3 L’Italia in Europa e nel mondo (4)

3.2 - Politica economica e finanziaria in ambito internazionale (4.11)

LF n. 244/2007 art 3 co 373

CANCELLAZIONE DEBITO PAESI POVERI

(Cap-pg: 7182/1)

107

57

80

30

86

36

9 Infrastrutture pubbliche e logistica (14)

9.1 Opere pubbliche e infrastrutture (14.8)

L n.448/1998 art 50 co 1 punto C

EDILIZIA SANITARIA PUBBLICA

(Cap-pg: 7464/1)

475

-

1.000

-1.375

2.400

1.375

Fonte: ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 – Tomo III, pag 101)

Il Ministero ha inoltre esercitato la facoltà di reiscrizione nella competenza degli esercizi finanziari successivi delle somme stanziate annualmente nel bilancio dello Stato non impegnate alla chiusura dell'esercizio, in relazione a quanto previsto nel piano finanziario dei pagamenti, per un totale di circa 20 milioni di euro, come espone la tabella seguente. Tale facoltà riguarda le autorizzazioni pluriennali di spesa in conto capitale non permanenti (art. 30, co. 2, della legge di contabilità). 

(importi in milioni di euro)

ECONOMIA

Mis/Pro

Somme non impegnate

Reiscrizioni

2019

2020

2021

1. Politiche economico-finanziarie e di bilancio e tutela della finanza pubblica (29)

1.2 Prevenzione e repressione delle frodi e delle violazioni degli obblighi fiscali (29.3)

LS n. 147/2013 art  co 109

CONTRIBUTO AMMODERNAMENTO CORPO GUARDIA DI FINANZA

(Cap-pg: 7851/1)

1,1

1,1

 

 

1.6 Analisi, monitoraggio e controllo della finanza pubblica e politiche di bilancio (29.7)

LS n. 190/2014 art 1 co 188

REALIZZAZIONE E ADEGUAMENTO APPLICATIVI INFORMATICI PER LE SCRITTURE CONTABILI

(Cap-pg: 7460/8)

5,4

2,2

2,7

0,5

3. L’Italia nell’Europa e nel mondo (4)

3.2 Politica economica e finanziaria in ambito internazionale

DL n. 201/2011 art 7 co 3

BANCHE MULTILATERALI DI SVILUPPO

(Cap-pg: 7179/1)

13,1

13,1

 

 

Fonte: ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 – Tomo III, pagg. 147-148)


 

Ministero dello sviluppo economico

(Tabella n. 3)

 

 

L’articolo 4 della legge di bilancio autorizza, al comma 1, l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero dello sviluppo economico, per l'anno finanziario 2019, in conformità all'annesso stato di previsione (Tab. n. 3).

L’articolo dispone, al comma 2, che le somme impegnate in relazione agli interventi di sostegno nelle aree di crisi siderurgica di cui all’articolo 1 del D.L. 410/1993, resesi disponibili a seguito dei provvedimenti di revoca, siano versate all’entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnate, nell'anno finanziario 2019, con decreti del Ministero dell’economia e finanze, allo stato di previsione del MISE ai fini di cui al medesimo articolo 1 del D.L. n. 410/1993[8].

Le spese del Ministero autorizzate per gli anni 2019-2021

La legge di bilancio 2019-2021 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico (MISE), spese finali, in termini di competenza, per 4.614,6 milioni di euro nel 2019, per 4.527 milioni di euro per il 2020 e 3.991 milioni di euro per il 2021, come si evince dalla tabella che segue.

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Bilancio 2018

bilancio 2019

Diff.
bil 2019/
bil 2018

bilancio 2020

bilancio 2021

Spese correnti

663,1

796,3

133,2

589,2

526,6

Spese in c/capitale

4.559,0

3.818,4

-740,6

3.937,8

3.464,4

SPESE FINALI

5.222,2

4.614,7

-607,4

4.527,0

3.991,0

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

0,8

0,7

-0,1

0,7

0,6

Rimborso passività finanziarie

379,5

296,6

-82,9

240,8

170,7

SPESE COMPLESSIVE

5.601,7

4.911,3

-690,3

4.767,8

4.161,7

Gli stanziamenti di spesa del Ministero dello sviluppo economico autorizzati dalla legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell’anno 2019 in misura pari allo 0,7 % della spesa finale del bilancio statale.In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a 4.873 milioni di euro nel 2019, a 4.530 milioni di euro nel 2020 e 3.996,9 milioni di euro nel 2021.

Rispetto alla legge di bilancio 2018, la legge di bilancio 2019-2021 espone dunque per il MISE, un andamento progressivamente decrescente della spesa per il 2019 e per il successivo biennio 2020-2021.

Le previsioni di spesa per il 2019

Lo stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico esponeva, a legislazione vigente (BLV) una dotazione di competenza per l'anno 2019 di 4.211,9 milioni.

Rispetto al BLV esposto nel DDL di bilancio, la manovra finanziaria per il 2019 attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio come approvato da entrambi i rami del Parlamento, determina complessivamente un aumento delle spese finali di circa 402,8 milioni di euro, di cui 301,4 milioni in conto capitale e 101,4 milioni in conto corrente, come evidenziato nella tabella che segue:

 

 

 

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2018

2019

Legge Di Bilancio

BLV *

Manovra

Legge di bilancio

Spese correnti

663,1

694,9

101,4

796,3

Spese in c/capitale

4.559,0

3.517,0

301,4

3.818,4

SPESE FINALI

5.222,2

4.211,9

402,8

4.614,7

* La colonna BLV è tratta dal Ddl di bilancio originario.

 

 

In particolare, gli effetti finanziari complessivi ascrivibili alla Sezione II determinano una riduzione della spesa pari a circa 83,2 milioni di euro e quelli ascrivibili alle misure legislative introdotte dalla Sezione I determinano un incremento della spesa pari a circa 486 milioni di euro, come si evince dalla Tabella che segue:

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

Missione/Programma

2019

BLV

MANOVRA

DLB INTEGRATO

Sez. II

SEZ. I

1. Competitività e sviluppo delle imprese (11)

Promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità sociale d'impresa e movimento cooperativo (11.5)

3.215,40

-40

-5,80

3.169,70

Vigilanza sugli enti, sul sistema cooperativo e sulle gestioni commissariali (11.6)

20,4

0,4

35,0

55,80

Incentivazione del sistema produttivo (11.7)

435

0

319,1

754,10

Lotta alla contraffazione e tutela della proprietà industriale (11.10)

60,7

-0,5

0,0

60,20

Coordinamento azione amministrativa, attuazione di indirizzi e programmi per favorire competitività e sviluppo delle imprese, dei servizi di comunicazione e del settore energetico (11.11),

1,2

0

0,0

1,20

MISSIONE 11

3.732,7

-40,1

348,4

4.041,00

2. Regolazione dei mercati (12)

Vigilanza sui mercati e sui prodotti, promozione della concorrenza e tutela dei consumatori (12.4)

42,7

0

2,6

45,3

MISSIONE 12

42,7

0

2,6

45,3

3. Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo (16)

Politica commerciale in ambito internazionale (16.4)

5,7

0

0

5,7

Sostegno all’internazionalizzazione delle imprese e promozione del Made in Italy (16.5)

169,9

-1,4

90

258,5

MISSIONE 16

175,7

-1,4

90

264,3

4. Energia e diversificazione delle fonti energetiche (10)

Sicurezza approvvigionamento, infrastrutture gas e petrolio e relativi mercati, relazioni comunitarie ed internazionali nel settore energetico (10.6)

26

0

0

26

Regolamentazione del settore elettrico, nucleare, delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica, ricerca per lo sviluppo sostenibile (10.7)

173,3

-1

10,2

182,5

Innovazione, regolamentazione tecnica, gestione e controllo delle risorse del sottosuolo (10.8)

11,3

-0,04

0

11,3

MISSIONE 10

210,5

-1,04

10,1

219,6

5. Comunicazioni (15)

Pianificazione, regolamentazione, vigilanza e controllo delle comunicazioni elettroniche e radiodiffusione, riduzione inquinamento elettromagnetico (15.5)

11,2

0

0

11,2

Servizi di Comunicazione Elettronica, di Radiodiffusione e Postali (15.8)

120,6

0

45

165,6

Attività territoriali in materia di comunicazioni e di vigilanza sui mercati e sui prodotti (15.9)

41,8

0

0

41,8

MISSIONE 15

173,6

0

45

218,6

6. Ricerca e innovazione (17)

Ricerca, innovazione, tecnologie e servizi per lo sviluppo delle comunicazioni e della società dell'informazione (17.18)

8,8

0

0

8,8

SPESA FINALE MISSIONE 17

8,8

0

0

8,8

7. Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

Indirizzo politico (32.2)

117,3

-40,8

0

76,5

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

47,2

0

-10

37,2

SPESA FINALE MISSIONE 32

164,5

-40,8

-10

113,7

SPESA COMPLESSIVA MISE

4.508,5

-83,2

486

4.911,3

SPESA FINALE MISE

4.211,9

-83,2

486

4.614,7

 

La legge di bilancio integrata degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II prevede, dunque, spese finali per il Ministero pari a 4.614,7 milioni per il 2019.

Con riferimento alle previsioni di spesa per il 2019, si osserva comunque che il bilancio espone spese finali, in conto competenza, in riduzione del 11,6 % rispetto alle previsioni di bilancio 2018 (in termini assoluti, la riduzione è di 607,5 milioni di euro).

 

La legge di bilancio 2019 conferma inoltre il trend di netta prevalenza all’interno dello stato di previsione del MISE delle spese in conto capitale, che assorbono l’82,7% delle spese finali del Ministero (rispetto all’ all’83,5% del BLV 2019 e all’87,3 della legge di bilancio 2018).

Le spese di conto capitale, pari come detto a circa 3.818,4 milioni di euro per il 2019, sono essenzialmente spese per investimenti (+3.758,0 milioni di euro), in particolare trattasi di contributi agli investimenti ad imprese (3.195,9) in buona parte allocate nel programma 11.5 della Missione 11 Competitività e sviluppo delle imprese e prevalentemente destinate alle imprese del settore aereonautico e allo sviluppo di programmi della difesa, sostanzialmente gestiti dal Ministero della difesa.

Analisi delle previsioni di spesa per missioni e programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2019 per ciascuna missione/programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2018.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che la manovra apporta alla legislazione vigente 2019, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

 

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 

 

MISSIONE/PROGRAMMA

CDR

2018

2019

 

 

 

 

legge di bilancio

blv

manovra
(Sez.I+Sez.II)

legge di bilancio

Differenza
LB 2018/LB 2019

1.

Competitività e sviluppo delle imprese (11)

 

1.1

Promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità sociale d'impresa e movimento cooperativo (11.5)
di cui

Direzione generale per la politica industriale, la competitività e le piccole e medie imprese

3.549,2

3.215,4

-45,8

3.169,6

-379,6

 

- rimborso passività finanziarie

 

379,5

269,6

0

269,6

269,6

1.2

Vigilanza sugli enti, sul sistema cooperativo e sulle gestioni commissariali (11.6)

Direzione generale per la vigilanza sugli enti, il sistema cooperativo e le gestioni commissariali

329,9

20,4

35,4

55,8

-274,1

1.3

Incentivazione del sistema produttivo (11.7)

Direzione generale per gli incentivi alle imprese

1.025,4

435,0

319,1

754,1

-271,3

1.4

Lotta alla contraffazione e tutela della proprietà industriale (11.10)

Direzione generale lotta alla contraffazione ufficio italiano brevetti e marchi

50,2

60,7

-0,5

60,2

10,0

1.5

Coordinamento azione amministrativa, attuazione di indirizzi e programmi per favorire competitività e sviluppo delle imprese, dei servizi di comunicazione e del settore energetico (11.11)

Segretariato generale

1,2

1,2

0

1,2

0

 

SPESA COMPLESSIVA MISSIONE 1

 

4.955,9

3.732,7

308,3

4.041,0

-914,9

 

SPESA FINALE
MISSIONE 1

 

4.576,4

3.463,1

281,3

3.744,4

-832,0

 

In % su spesa finale MISE

 

87,6

81,7

 

81,1

 

2

Regolazione dei mercati (12)

 

2.1

Vigilanza sui mercati e sui prodotti, promozione della concorrenza e tutela dei consumatori (12.4)

Direzione generale per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica

16,2

42,7

2,6

45,3

29,1

 

SPESA MISSIONE 2

 

16,2

42,7

2,6

45,3

29,1

 

In % su spesa finale MISE

 

0,3

1,0

 

1,0

 

3

Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo (16)

 

3.1

Politica commerciale in ambito internazionale (16.4)

Direzione generale per la politica commerciale internazionale

5,8

5,7

0

5,7

-0,1

3.2

Sostegno all’internazionalizz­azione delle imprese e promo­zione del Made in Italy (16.5)

Direzione generale politi­che di internazionalizza­zione e la promozione degli scambi

248,8

170,0

88,5

258,5

9,7

 

SPESA MISSIONE 3

 

254,6

175,7

88,5

264,2

9,6

 

In % su spesa finale MISE

 

4,9

4,1

 

5,7

 

4

Energia e diversificazione delle fonti energetiche (10)

 

4.1

Sicurezza approvvigionamento, infrastrutture gas e petrolio e relativi mercati, relazioni comunitarie ed internazionali nel settore energetico (10.6)

Direzione generale per la sicurezza dell'approvvigionamento e per le infrastrutture energetiche

25,7

26,0

0

26,0

0,3

4.2

Regolamentazione del settore elettrico, nucleare, delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica, ricerca per lo sviluppo sostenibile (10.7)

Direzione generale per il mercato elettrico, le rinnovabili e l'efficienza energetica, il nucleare

161,9

173,3

9,1

182,4

20,5

4.3

Innovazione, regolamentazione tecnica, gestione e controllo delle risorse del sottosuolo (10.8)

Direzione generale sicurez­za, anche ambientale, delle attività minerarie ed ener­getiche –Ufficio nazionale minerario per idrocarburi e risorse energetiche

12,7

11,3

0,0

11,3

-1,4

 

SPESA MISSIONE 4

 

200,3

210,6

9

219,6

19,3

 

In % su spesa finale MISE

 

3,8

5

 

4,8

 

5

Comunicazioni (15)

 

5.1

Pianificazione, regolamentazio-ne, vigilanza e controllo delle comunicazioni elettroniche e ra-diodiffusione, riduzione inquina-mento elettromagnetico (15.5)

Direzione generale per la pianificazione e la gestione dello spettro radioelettrico

10,7

11,2

0,0

11,2

0,5

5.2

Servizi di Comunicazione Elettronica, di Radiodiffusio-ne e Postali (15.8)

Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radio-diffusione e postali

28,4

120,6

45,0

165,6

137,2

5.3

Attività territoriali in materia di comunicazioni e di vigilanza sui mercati e sui prodotti (15.9)

Direzione generale per le attività territoriali

42,4

41,8

0,0

41,8

-0,6

 

SPESA MISSIONE 5

 

81,6

173,6

45,1

218,7

137,1

 

In % su spesa finale MISE

 

1,6

4,1

 

4,7

 

6

Ricerca e innovazione (17)

 

6.1

Ricerca, innovazione, tecnologie e servizi per lo sviluppo delle comunicazioni e della società dell'informazione (17.18)

Istituto superiore delle comunicazioni e delle tecnologie dell'informazione

8,5

8,8

0,0

8,8

0,3

 

SPESA MISSIONE 6

 

8,5

8,8

0,0

8,8

0,3

 

In % su spesa finale MISE

 

0,2

0,2

 

0,2

 

7

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

 

7.1

Indirizzo politico (32.2)

Gabinetto e uffici di diretta collaborazione all'opera del Ministro

38,2

117,3

-40,8

76,5

38,3

7.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

Direzione generale per le risorse, l'organizzazione e il bilancio

46,3

47,2

-10,0

37,2

-9,1

 

SPESA MISSIONE 7

 

84,6

164,5

- 50,8

113,7

29,1

 

In % su spesa finale MISE

 

1,6

3,9

 

2,5

 

SPESA COMPLESSIVA MISE

5.601,7

4.508,5

402,8

4.911,30

-690,4

SPESA FINALE MISE

5.222,2

4.211,9

402,8

4.614,70

-607,5

- tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

 

La spesa complessiva del Ministero è allocata su 7 missioni, la più consistente delle quali è la Missione “Competitività e sviluppo delle imprese” (n. 11), condivisa con il Ministero dell'economia e finanze.

Tale Missione recava a BLV 2019 spese complessive pari a 3.732,7 milioni di euro. In termini di spese finali (spese complessive – rimborso di passività finanziarie del Ministero interamente iscritte sulla missione in questione) le spese finali ammontavano a 3.463,1 milioni di euro, pari a circa l’81,7 % delle spese finali del Ministero.

In termini assoluti, considerando gli effetti della manovra, le spese finali della Missione (11) sono pari, a legge di bilancio integrato per il 2019, a 3.744,4 milioni di euro, l’81,1 % delle spese del Ministero.

Dunque, rispetto alla dotazione a legislazione vigente (3.463,1 milioni di euro) tale Missione registra un incremento di 281,3 milioni di euro. Tale dato è la risultante delle variazioni ai seguenti programmi:

 

Il Programma (11.5) “Promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità sociale d'impresa e movimento cooperativo” – recava a BLV 2019 spese finali pari a 2.945,8 milioni di euro.

Il Programma in questione subisce una riduzione di 45,8 milioni di euro. Tale riduzione è ascrivibile, per la quasi totalità, 40 milioni di euro, ad interventi di Sezione II, che consistono in rimodulazioni compensative orizzontali di spese per adeguamento al piano finanziario dei pagamenti, ai sensi dell’articolo 23, comma 3, lett. a) e art. 30, co. 2 della legge di contabilità nazionale. In particolare, la rimodulazione ha riguardato:

§  gli stanziamenti pluriennali concernenti gli interventi per lo sviluppo e l’accrescimento di competitività delle industrie operanti nel settore aeronautico di cui all’articolo 3, lettera a), della legge n. 808/1985, con una riduzione di 40 milioni di euro per l’anno 2019, ed un conseguente incremento di pari importo degli stanziamenti iscritti per il 2021 (cap. 7423/pg.2);

§  gli stanziamenti pluriennali per il proseguimento del programma di sviluppo e acquisizione delle unità navali FREMM, con un’anticipazione di relative risorse per 29,3 milioni all’anno 2021 ed una conseguente riduzione di pari importo degli stanziamenti iscritti per il 2022 e successivi (cap. 7485/pg.4);

§  gli stanziamenti affluiti nello stato di previsione del MISE (cap. 7485/pg.9), in sede di riparto del Fondo investimenti per lo sviluppo infrastrutturale del Paese di cui all’articolo 1, comma 140 della legge di bilancio 2017 (Legge 232/2016 e D.P.C.M. 21 luglio 2017) e anch’essi destinati al proseguimento del programma di sviluppo e acquisizione delle unità navali FREMM. La rimodulazione ha comportato un anticipo al 2020 di 58 milioni di euro e al 2021 di 84,4 milioni, delle risorse già stanziate per gli anni 2022 e seguenti.

 

La Tabella che segue espone gli interventi di flessibilità orizzontale sopra descritti.

SVILUPPO ECONOMICO

Mis/Pro

2019

2020

2021

BLV

di cui rimod.

BLV

di cui rimod.

BLV

di cui rimod.

1 Competitività e sviluppo delle imprese (11)

1.1 promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità sociale d’impresa e movimento cooperativo (11.5)

L n. 808/1985 art 3 co 1 punto A

INTERVENTI PER LO SVILUPPO E L’ACCRESCIMENTO DI COMPETITIVITA’ DELLE INDUSTRIE OPERANTI NEL SETTORE AERONAUTICO

(Cap-pg: 7432/2)

100

-40

150

-

220

40

LF n. 266/2005 art 1 co 95 punto 3

CONTRIBUTO PER IL PROSEGUIMENTO DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO PER L’ACQUISIZIONE DELLE UNITA’ NAVALI FREMM

(CAP-PG: 7485/4)

458

-

368

-

228

29

LB n. 232/2016 art 1 co 140 punto F/quinquies

RIPARTIZIONE DEL CONTO INVESTIMENTI DI CUI ALL’ARTICOLO 1, COMMA 140 DELLA LEGGE n. 232/2016

(Cap-pg: 7485/9)

15

-

58

58

84

84

 

 

Quanto agli interventi legislativi contenuti in Sez. I, questi, complessivamente considerati, determinano una riduzione di spesa pari a 5,8 milioni di euro:

§  riprogrammazione al 2025 di spese per investimenti invece previsti per il 2019 (con un effetto di - 78 milioni per il 2019) concernenti i programmi aeronautici ad alto contenuto tecnologico di cui all’art. 4, comma 3, della legge n. 266 del 1997, compreso il programma European fighter aircraft (EFA) e lo sviluppo di unità navali della classe FREMM (di cui all’art. 1, comma 95, della legge n. 266/2005 e ss. mod.). Tale riprogrammazione è disposta dall’articolo 1,  comma 798 (capp.7485 e 7421/MISE) ;

§  l’istituzione di un Fondo, con dotazione pari a 60 milioni per il 2019 e 70 milioni per ciascuno degli anni 2020 e 2021, destinato al credito di imposta per l’erogazione di contributi per l’acquisto di veicoli a bassa emissione di CO2 (art. 1, comma 1041) (cap. 7323/MISE);

§  un’autorizzazione di spesa di 10 milioni per il 2019 destinata al credito di imposta per l’acquisto di veicoli elettrici ed ibridi nuovi di potenza inferiore o uguale a 11 kw della categoria L1 ed L2 (art. 1, comma 1063) (cap. 7321/MISE);

§  un’autorizzazione di spesa di 2 milioni di euro per il 2019 per il finanziamento di progetti innovativi di formazione in Industrial engineering and managment (cap. 2175/MISE);

§  un’autorizzazione di spesa di 250 mila euro a decorrere dall’anno 2019 per le attività di monitoraggio e controllo e valutazione dei progetti finanziati dalla legge n. 808/1985 (art. 1, comma 241).

 

- Il Programma (11.7) “Incentivazione del sistema produttivo” è quello su cui hanno agito le principali modifiche incrementative della spesa contenute nella manovra. Tale programma infatti, a BLV 2019 recava uno stanziamento di 435 milioni di euro. Considerando gli effetti della manovra, il programma registra un incremento di 319,1 milioni di euro, ascrivibile interamente ad interventi legislativi di Sezione I. In particolare, l’incremento delle risorse del Programma (11.7) è ascrivibile alle seguenti misure:

§  l’istituzione di un Fondo, con una dotazione pari a 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021 finalizzato ad agevolare l’inserimento nelle PMI dei cd. manager per l’innovazione, ai sensi dell’art. 1, comma 231 (cap. di nuova istituzione 2316/MISE);

§  il finanziamento di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020, della zona franca urbana della Città Metropolitana di Genova, ai sensi dell’art. 1, comma 1020 (cap. di nuova istituzione 2315/MISE);

§  lo stanziamento di 1,1 milioni di euro per il 2019, di 41 milioni per il 2020 e di 70,4 milioni per il 2021 per il finanziamento dello strumento dei contratti di sviluppo, ai sensi dell’art. 1, comma 202 (cap. 7343/MISE);

§  l’istituzione di un Fondo di sostegno al Venture Capital con una con una dotazione di 30 milioni per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021 e di 5 milioni per ciascuno degli anni dal 2022 al 2025, per finanziare la sottoscrizione da parte dello Stato tramite il MISE, di quote o azioni, comprese quelle di classe speciale, di fondi di Venture Capital, ai sensi dell’art. 1, comma 209 (cap. di nuova istituzione 7344/MISE);

§  l’istituzione di un Fondo per interventi volti a favorire lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di Intelligenza Artificiale, Blockchain e Internet of Things, con una dotazione di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021, ai sensi dell’art. 1, comma 226 (cap. di nuova istituzione 7346/MISE);

§  l’istituzione di un Fondo con un a dotazione di 50 milioni per ciascuno degli anni 2019 e 2020, 60 milioni per il 2021 e di 83,4 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2024, finalizzato all'erogazione dei contributi alle imprese che partecipano alla realizzazione dell'IPCEI - Importante Progetto Di Interesse Comune Europeo Sulla Microelettronica, ai sensi dell’art. 1, comma 203 (cap. di nuova istituzione 7348/MISE);

§  l’incremento di 100 milioni per l’anno 2019 e di 50 milioni per l’anno 2020 della dotazione del Fondo crescita sostenibile per il finanziamento degli interventi di riconversione e riqualificazione produttiva delle aree di crisi industriale complessa e delle aree di crisi non complessa, ai sensi dell’art. 1, comma 204 (cap.7483/MISE);

§  il rifinanziamento di 48 milioni di euro per il 2019, di 96 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020-2023 e di 48 milioni di euro per il 2024 della cd. Nuova Sabatini, misura di sostegno volta alla concessione alle micro, piccole e medie imprese di finanziamenti agevolati per investimenti in nuovi macchinari, impianti e attrezzature, compresi i cd. investimenti “Industria 4.0”, ai sensi dell’art. 1, comma 200 (cap. 7489/MISE).

 

Si segnala altresì che la manovra ha anche inciso sugli stanziamenti relativi alla missione Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo (16), la quale recava a BLV uno stanziamento di 175,7 milioni di euro. La manovra interviene esclusivamente sul Programma “Sostegno all’internazionalizzazione delle imprese e promozione del Made in Italy” (16.5). In particolare, la Sezione II del Disegno di legge determina limitate modifiche pari ad un decremento di 1,4 milioni di euro per il 2019, determinato da un’operazione di rimodulazione compensativa orizzontale dell’autorizzazione di spesa concernente il contributo per l’Associazione delle camere di commercio italiane all’estero, come risulta dalla Tabella seguente:

 

SVILUPPO ECONOMICO

Mis/Pro

2019

2020

2021

BLV

di cui rimod.

BLV

di cui rimod.

BLV

di cui rimod.

3 Commercio internazionale e internazionalizzazione del sistema produttivo (16)

3.2 Sostegno all’internazionalizzazione delle imprese e promozione del made in Italy (16.5)

LB n. 205/2017 art 1 co 501

CONTRIBUTO PER L’ASSOCIAZIONE DELLE CAMERE DI COMMERCIO ITALIANE ALL’ESTERO

(Cap-pg: 2537/1)

0,6

-1,4

1,5

-1,5

1,7

1,7

Fonte: ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 – Tomo III, pagg. 198-199)

Le misure legislative contenute in Sezione I (all’articolo 19, comma 201), intervengono con un rifinanziamento del Piano straordinario per il Made in Italy, di cui all’art. 30 del D.L. n. 133/2014, in misura pari a 90 milioni per il 2019 e 20 milioni per il 2020 (cap. 7482/MISE).

 

Con riferimento alla Missione Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32), che recava a BLV 2019 stanziamenti pari a 164,5 milioni di euro, questa subisce riduzioni pari a 50,8 milioni di euro, in virtù di interventi di Sezione II (-40,8 milioni) e di Sez. I (-10 milioni).

In particolare, quanto agli interventi operati dalla Sez. I, si tratta di un definanziamento, ai sensi dell’articolo 23, comma 3, lett. b) della legge di contabilità, nel Programma Indirizzo politico, di 40,8 milioni per il 2019, di 42,8 milioni per ciascuno degli anni 2020 e 2021 del “Fondo di conto capitale da ripartire alimentato dalle risorse finanziarie provenienti dal riaccertamento dei residui passivi perenti a seguito della verifica delle partite debitorie ex art. 34-ter della legge di contabilità nazionale, Legge n. 196/2009” (cap. 7041/pg.1).

Quanto invece agli interventi di Sezione II, si tratta, anche in questo caso, di un definanziamento di 10 milioni di euro per il solo anno 2019 del “Fondo di conto capitale per il finanziamento di nuovi programmi di spesa, di programmi già esistenti e per il ripiano dei debiti fuori bilancio istituito in esito al riaccertamento straordinario dei residui passivi ai sensi del decreto-legge n. 66/2014” (cap. 7034/MISE) operato a copertura dell’autorizzazione di spesa, di pari importo, contenuta nell’articolo 1, comma 1063, della legge di bilancio, relativa al credito di imposta per l’acquisto di veicoli elettrici ed ibridi nuovi di potenza inferiore o uguale a 11 kw della categoria L1 ed L2.

 


 

Ministero del lavoro e delle politiche sociali

(Tabella n. 4)

 

 

L’articolo 5 della legge di bilancio 2019 autorizza (comma 1) l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero de lavoro e delle politiche sociali per l'anno finanziario 2019, in conformità all'annesso stato di previsione (Tabella n. 4).

 

Il comma 2 dell’articolo autorizza il Ministro dell'economia e delle finanze ad apportare, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, con propri decreti, per l'anno finanziario 2019, variazioni compensative in termini di residui, di competenza e di cassa tra i capitoli dello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, anche tra missioni e programmi diversi, connesse con l'attuazione dei decreti legislativi 149/2015 (di semplificazione dell'attività ispettiva in materia di lavoro) e 150/2015 (di riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive).

Le spese del Ministero per gli anni 2019-2021

La legge di bilancio 2019-2021 autorizza spese finali, per lo stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in termini di competenza, pari a 134.504,38 milioni di euro per il 2019, 138.779,90 milioni di euro per il 2020 e 139.525,42 milioni di euro per il 2021, come si evince dalla tabella che segue:

 

(valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2018

Previsioni (dati di competenza)

Legge di bilancio 2019

Diff.
bil 2019/
BIL 2018

Legge di bilancio 2020

Legge di bilancio 2021

Spese correnti

126.927,37

134.448,40

7.521,03

138.722,65

139.471,47

Spese in c/capitale

55,76

55,98

0,22

57,25

53,95

SPESE FINALI

126.983,12

134.504,38

7.521,26

138.779,90

139.525,42

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

20,3%

21,1%

 

21,4%

21,6%

 

Gli stanziamenti di spesa del Ministero del lavoro e delle politiche sociali autorizzati per il 2019 dalla legge di bilancio rappresentano, in termini di competenza, il 21,1 della spesa finale del bilancio statale, mantenendosi in percentuale pressoché simile anche per la restante parte del triennio di programmazione.

In termini di cassa, le spese finali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali sono pari a 140.128,69 milioni di euro per il 2019, 139.607,93 milioni di euro per il 2020 e 139.934,75 milioni di euro per il 2021, come si evince dalla tabella che segue:

 

(valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2018

Previsioni (dati di cassa)

Legge di bilancio 2019

Diff.
bil 2019/
BIL 2018

Legge di bilancio 2020

Legge di bilancio 2021

Spese correnti

125.653,61

140.067,15

14.413,54

139.550,69

139.880,80

Spese in c/capitale

55,76

61,54

5,78

57,25

53,95

SPESE FINALI

125.709,37

140.128,69

14.419,32

139.607,93

139.934,75

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

20,1%

21,9%

 

21,5%

21,7%

 

Gli stanziamenti di spesa del Ministero del lavoro e delle politiche sociali autorizzati per il 2019 dalla legge di bilancio rappresentano, in termini di cassa, il 21,9 della spesa finale del bilancio statale, mantenendosi in percentuale pressoché simile anche per la restante parte del triennio di programmazione.

Le previsioni di spesa per il 2019

Lo stato di previsione della spesa del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (Tabella 4), espone, una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2019 di 125.606,99 milioni di euro.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2019 attuata con le Sezioni I e II della legge di bilancio determina complessivamente un aumento delle spese finali di 8.897,39 milioni di euro.

Analisi per Missione/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2019 per ciascuna Missione e Programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2018.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che la legge di bilancio apporta alla legislazione vigente 2019, con interventi di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione e programma.

 

 

 

 

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

 

2018

2019

DIFFERENZA

    LB 2018/LB 2019

Legge di Bilancio

BLV

MANOVRA

LEGGE DI BILANCIO

1

Politiche per il lavoro (26)

10.737,16

10.500,28

-7,04

10.493,24

-243,92

1.1

Politiche passive del lavoro e incentivi all'occupazione (26.6)

9.904,80

9.708,01

-7,00

9.701,01

-203,79

1.2

Coordinamento e integrazione delle politiche del lavoro e delle politiche sociali, innovazione e coordinamento amministrativo (26.7)

81,75

31,61

==

31,61

-50,14

1.3

Politiche di regolamentazione in materia di rapporti di lavoro (26.8)

47,53

62,92

0,98

63,91

16,38

1.4

Contrasto al lavoro nero e irregolare, prevenzione e osservanza delle norme di legislazione sociale e del lavoro (26.9)

314,89

325,64

==

325,64

10,75

1.5

Politiche attive del lavoro, rete dei servizi per il lavoro e la formazione (26.10)

367,29

347,42

==

347,42

-19,87

1.6

Sistemi informativi per il monitoraggio e lo sviluppo delle politiche sociali e del lavoro e servizi di comunicazione istituzionale (26.12)

20,90

24,67

-1,02

23,65

2,75

2

Politiche previdenziali (25)

82.090,04

81.228,58

3.708,28

84.936,86

2.846,82

2.1

Previdenza obbligatoria e complementare, assicurazioni sociali (25.3)

82.090,04

81.228,58

3.708,28

84.936,86

2.846,82

3

Diritti sociali, politiche sociali e famiglia (24)

32.827,82

33.830,01

5.198,29

39.028,30

6.200,48

3.1

Terzo settore (associazionismo, volontariato, Onlus e formazioni sociali) e responsabilità sociale delle imprese e delle organizzazioni (24.2)

99,26

100,05

-1,11

98,94

-0,32

3.2

Trasferimenti assistenziali a enti previdenziali, finanziamento nazionale spesa sociale, programmazione, monitoraggio e valutazione politiche sociali e di inclusione attiva (24.12)

32.728,54

33.729,96

5.199,4

38.929,36

6.200,82

4

Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti (27)

1,89

2,23

2,99

5,22

3,33

4.1

Flussi migratori per motivi di lavoro e politiche di integrazione sociale delle persone immigrate (27.6)

1,89

2,23

2,99

5,22

3,33

5

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

52,46

45,89

-5,13

40,76

-11,7

5.1

Indirizzo politico (32.2)

16,28

15,01

-5,03

9,98

-6,3

5.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

36,18

30,88

-0,10

30,78

-5,4

 

SPESE FINALI MINISTERO

125.709,37

125.606,99

8.897,39

134.504,38

8.795,01

- tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

 

La spesa complessiva del Ministero del lavoro e delle politiche sociali è allocata su 5 missioni, di cui quelle di maggior rilievo per il lavoro sono la Missione 1 (Politiche per il lavoro) e la Missione 2 (Politiche previdenziali) che rappresentano (in seguito alle modifiche apportate), rispettivamente, circa il 7,8% e il 63,1% del valore della spesa finale complessiva del ministero medesimo.

 

Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (10.500,28 milioni) la Missione 1 registra un decremento di 7,04 milioni di euro, determinato quasi interamente dal Programma “Politiche passive del lavoro e incentivi all'occupazione” diminuito, per effetto dei rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni delle dotazioni finanziarie previste a legislazione vigente (ex art. 23, c. 3, lett. b) L. 196/2009), di 7 milioni di euro.

 

All’interno della Missione 2 (Politiche previdenziali), Programma 25.3 (Previdenza obbligatoria e complementare, assicurazioni sociali), si evidenzia il cap. 4100 per l’istituendo Fondo per la revisione del sistema pensionistico attraverso l'introduzione di forme di pensionamento anticipato e misure per incentivare l'assunzione di lavoratori giovani, con uno stanziamento pari a 3.968 milioni di euro.

Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (81.228,58 milioni) la medesima Missione 2 registra un incremento in Sezione I di 3.708,28 milioni di euro, da ascriversi principalmente alla dotazione del suddetto Fondo (compensata dal decremento di altri capitoli).

Per le politiche sociali, la Missione di maggior rilievo è la Missione 3 (Diritti sociali, politiche sociali e famiglia) che rappresenta il 29,3% della spesa finale complessiva del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

 

Rispetto alla dotazione del 2018 (32.827,82 milioni) la Missione 3 registra un incremento di 6.200,48 milioni di euro determinato:

§  da un aumento del Programma “Trasferimenti assistenziali a enti previdenziali, finanziamento nazionale spesa sociale, programmazione, monitoraggio e valutazione politiche sociali e di inclusione attiva”, pari a 6.200,82 milioni di euro derivanti:

-  da incrementi pari, rispettivamente, a 120 e a 100 milioni di euro per rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni delle dotazioni finanziarie previste a legislazione vigente (art. 23, c. 3, lett. b) L. 196/2009) a favore del Fondo per le politiche sociali – cap. 3671 e del Fondo per le non autosufficienze – cap. 3538;

-  da un decremento (2.198 milioni di euro) in Sezione I del Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale – cap. 3550;

-  da un incremento (7.100 milioni di euro) in Sezione I per l’istituendo Fondo per il reddito di cittadinanza (articolo 1, comma 255, della legge di bilancio) – cap. 2780.

 


 

Ministero della Giustizia

(Tabella n. 5)

 

 

L’articolo 6, comma 1, della legge di bilancio 2019 autorizza l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero della giustizia per l'anno finanziario 2019, in conformità all’annesso stato di previsione (Tabella n. 5).

Il comma 2 dell’articolo autorizza il Ministro dell'economia e delle finanze a provvedere, con propri decreti, alla riassegnazione, in termini di competenza e di cassa, delle somme versate dal CONI, dalle regioni, dalle province, dai comuni e da altri enti pubblici e privati all'entrata del bilancio dello Stato, relativamente alle spese:

§  per il mantenimento, per l'assistenza e per la rieducazione dei detenuti e internati;

§  per gli interventi e gli investimenti finalizzati al miglioramento delle condizioni detentive e delle attività trattamentali;

§  per le attività sportive del personale del Corpo di polizia penitenziaria e dei detenuti e internati.

Si tratta delle spese comprese nel programma «Amministrazione penitenziaria» e nel programma «Giustizia minorile e di comunità», nell’ambito della missione «Giustizia» dello stato di previsione del Ministero della giustizia per l'anno finanziario 2019.

Le spese del Ministero per gli anni 2019-2021

La legge di bilancio 2019-2021 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero della giustizia, spese finali, in termini di competenza, pari a 8.582,1 milioni di euro nel 2019, a 8.579,8 milioni di euro per il 2020 e 8.403,8 milioni di euro per il 2021, come si evince dalla seguente tabella.

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 208

Previsioni legge di bilancio

2019

Diff.
bil 2018/
BIL 2017

2020

2021

Spese correnti

7.931,7

8.153,0

+221,3

8.114,5

8.081,6

Spese in c/capitale

326,1

429,1

+103

465,3

322,2

SPESE FINALI

8.257,8

8.582,1

+324,3

8.579,8

8.403,8

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

1,3%

1,3%

-

1,3%

1,3%

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a 8.953,9 milioni di euro nel 2019, a 8.580,5 milioni di euro nel 2020 e a 8.403,8 milioni di euro nel 2021.

 

Rispetto alla legge di bilancio 2018, la legge di bilancio 2019-2021 espone dunque per il Ministero della Giustizia, nel triennio di riferimento, un andamento della spesa crescente.

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2019, la legge di bilancio espone spese finali in aumento rispetto al 2018, in termini assoluti, in misura pari a 324,3 milioni di euro (+3,9%). Tale differenza positiva deriva dagli effetti congiunti di un aumento delle spese di parte corrente pari a 221,3 milioni di euro e delle spese di parte capitale pari a 103 milioni di euro.

 

Gli stanziamenti di spesa del Ministero della giustizia autorizzati dalla legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell’anno 2019 in misura pari all’1,3% della spesa finale del bilancio statale, percentuale che si mantiene inalterata anche per la restante parte del triennio, in continuità rispetto agli esercizi precedenti.

 

 

I dati 2003-2017 sono tratti dai rendiconti; il dato 2018 dalla legge di assestamento; i dati 2019-2021 dalla legge di bilancio 2019 (legge n. 145 del 2018)


 

Le previsioni di spesa per il 2019

Lo stato di previsione del Ministero della giustizia (Tabella 5) prima dell’approvazione della manovra esponeva, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2019 di 8.605,2 milioni di euro.

 

Per l’anno 2019 la manovra finanziaria attuata con le Sezioni I e II della legge di bilancio determina, rispetto al bilancio a legislazione vigente, una diminuzione delle spese finali di 23 milioni di euro: la diminuzione di 28 milioni di spesa corrente è solo in parte compensata da un aumento di 5 milioni di spesa in conto capitale.

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2018

2019

Legge di Bilancio

BLV

Manovra

Legge di bilancio

Spese correnti

7.931,2

8.181,1

-28,1

8.153,0

Spese in c/capitale

326,1

424,1

+5,0

429,1

SPESE FINALI

8.257,8

8.605,2

-23,1

8.582,1

 

In particolare, il saldo negativo di 23,1 milioni rispetto al bilancio a legislazione vigente è imputato:

 

§  all’incremento di 19,1 milioni, conseguenti agli interventi di Sezione I e dunque frutto dell’approvazione dell’articolato della legge;

§  alla riduzione di 39,5 milioni derivanti da interventi di Sezione II, e dunque a modifiche apportate direttamente alla tabella n. 5.

 

Il bilancio integrato degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II prevede, dunque, stanziamenti per il Ministero pari a 8.582,1 milioni per il 2019.

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2019 per Missioni/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2019 per ciascuna missione/programma di spesa del Ministero, a raffronto con i dati dell’esercizio 2018.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che la legge di bilancio ha apportato alla legislazione vigente 2018, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

 

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA


 

Missione/Programma

2018

2019

Legge di Bilancio.

BLV

Manovra

Legge di bilancio

Differenza
LB 2018/LB 2019

1

Giustizia (6)

8.079,4

8.379,5

-20,3

8.359,1

+279,7

1.1

Amministrazione penitenziaria (6.1)

2.797,5

2.880,5

+2,7

2.883,2

+85,7

1.2

Giustizia civile e penale (6.2)

3.940,0

4.085,0

-20,4

4.064,6

+124,6

1.3

Giustizia minorile e di comunità (6.3)

252,8

272,1

+0,3

272,4

+19,6

1.4

Servizi di gestione amministrativa per l’attività giudiziaria (6.6)

1.089,0

1.141,9

-3,0

1.138,9

+49,9

2

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

178,4

225,7

-2,7

223,0

+44,6

2.1

Indirizzo politico (32.2)

46,6

54,6

-3,0

51,6

+5,0

2.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

131,8

171,1

+0,3

171,4

+39,6

 

SPESE FINALI MINISTERO

8.257,8

8.605,2

-23,0

8.582,1

+324,3

- tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

 

La spesa complessiva del Ministero è allocata su 2 missioni:

§  Giustizia, che rappresenta circa il 97% del valore della spesa finale complessiva del Ministero (8.359,1 milioni di euro);

§  Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche, che assorbe solo il 3% degli stanziamenti del Ministero (223 milioni di euro).

La missione “Giustizia”

La missione “Giustizia”, a partire dal 2017, non è più di integrale pertinenza del Ministero della Giustizia. Dei 7 programmi che la compongono, infatti, solo 4 sono attribuiti ai centri di responsabilità del Ministero e sono esposti in tabella n. 5; i restanti 3 (Giustizia tributaria, Giustizia amministrativa, Autogoverno della magistratura) sono di pertinenza del Ministero dell’economia e sono esposti in tabella n. 2. Di seguito, la rappresentazione grafica della ripartizione della Missione “Giustizia” tra il Ministero della giustizia e quello dell’economia e delle finanze.

 

 

Per quanto riguarda i programmi della missione di competenza del Ministero della Giustizia, considerando gli effetti della manovra, le spese finali di tale Missione in tabella 5 sono pari a 8.359,1 milioni di euro per il 2019.

Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (8.379,5 milioni), la missione “Giustizia” registra una diminuzione di circa 20 milioni di euro, che riguarda principalmente il Programma Giustizia civile e penale (v. infra).

 

La missione è articolata in 4 programmi di spesa, che nella legge n. 145 del 2018 sono dotati delle seguenti previsioni di spesa per il 2019:

§  1.1. Amministrazione penitenziaria – 2.883,2 mln di euro;

§  1.2. Giustizia civile e penale – 4.064,6 mln di euro;

§  1.3. Giustizia minorile e di comunità – 272,4 mln di euro;

§  1.4. Servizi di gestione amministrativa per l’attività giudiziaria – 1.138,9 mln di euro.

 

 

In particolare, lo stanziamento per il programma Amministrazione penitenziaria nel bilancio di previsione 2019 è pari a 2.883,2 mln di euro, in aumento tanto rispetto al bilancio 2018 (+85,7 mln), quanto rispetto al bilancio a legislazione vigente (+2,7 mln).

L’articolato della legge di bilancio (Sez. I) comporta un aumento delle dotazioni per 1,7 milioni (per l’assunzione di 35 dirigenti penitenziari previsto dall’art. 1, comma 308, della legge), mentre più significativi sono gli interventi di Sezione II, tra i quali si segnalano:

§  il rifinanziamento di 15 milioni di euro, imputato all’edilizia penitenziaria[9]. Si tratta di spese per investimenti imputate prevalentemente ai capitoli 7300 (Spese per l’acquisto, l’installazione, l’ampliamento di immobili, strutture e impianti per l’amministrazione penitenziaria) e 7301 (Manutenzione straordinaria degli immobili) che sono dotati di stanziamenti pari, rispettivamente, a 19,8 e 23,9 milioni di euro;

§  il definanziamento di 12 milioni di euro del Fondo da destinare alla riforma del processo penale e dell'ordinamento penitenziario che, da una dotazione a legislazione vigente pari a 20 milioni di euro a seguito della manovra prevede uno stanziamento di 8 milioni.

 

Il programma Giustizia civile e penale registra nel bilancio 2019 uno stanziamento pari a 4.064,6 mln di euro, in aumento rispetto al bilancio 2018 (+124,4 mln) ma in diminuzione rispetto al bilancio a legislazione vigente (-20,4 mln).

Nel Programma, infatti, l’aumento di 17,1 milioni previsto come effetto finanziario dell’articolato della legge di bilancio, e prevalentemente delle assunzioni di personale di magistratura ordinaria (v. art. 1, commi 377 e ss.) è ampiamente assorbito dalla diminuzione di circa 37,5 mln di euro, derivante da interventi di Sezione II. In particolare, si evidenziano:

§  la riduzione di 5 milioni per le spese di gestione e funzionamento del sistema informativo (cap. 1501);

§  la riduzione di 10 milioni per le spese relative al personale comandato non gestito da Noi PA da rimborsare alle amministrazioni ed agli enti pubblici non economici (cap. 1455);

§  la riduzione di 10 milioni per le spese per il funzionamento degli uffici giudiziari (cap. 1550);

§  il definanziamento di 4,2 milioni del fondo per l’efficienza del sistema giudiziario (cap. 1536).

Va segnalata, inoltre, per il 2019, la riduzione di 10 milioni di euro per le spese relative a progettazione e ristrutturazione degli uffici giudiziari di Campania, Puglia, Calabria e Sicilia (cap. 7233)[10].

 

Il Programma Giustizia minorile e di comunità registra nel bilancio 2019 uno stanziamento di 272,4 milioni, in aumento rispetto al bilancio 2018 (+19,6 mln) e sostanzialmente analogo a quanto previsto dal bilancio a legislazione vigente (+ 0,3 mln).

La manovra incide su questo programma con esclusivo riferimento alle assunzioni di massimo di 7 direttori di istituti penitenziari minorili, previste dall’art. 1, comma 311, della legge di bilancio, che determinano un aumento delle dotazioni per il personale di circa 338 mila euro.

 

Il Programma Servizi di gestione amministrativa per l’attività giudiziaria è dotato nel bilancio 2019 di uno stanziamento di 1.138,9 milioni di euro, in aumento rispetto al bilancio 2018 (+49,9 mln) ma in diminuzione rispetto al bilancio a legislazione vigente (-3 mln).

Su questo programma è intervenuto infatti un definanziamento di 3 milioni di euro interamente imputato al capitolo 1363 relativo alle spese per intercettazioni.

 

 

 

La missione “Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche”

La missione “Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche”, rispetto alla quale il Ministero della Giustizia gestisce 223,0 milioni di euro, registra con la manovra di bilancio un decremento di 2,7 milioni di euro rispetto al bilancio a legislazione vigente.

 

La missione si articola su due programmi:

§  Indirizzo politico, per il quale sono stanziati 51,6 milioni di euro (+5 mln rispetto al bilancio 2018; -3 mln rispetto al bilancio a legislazione vigente);

§  Servizi e affari generali per la amministrazioni di competenza, per il quale sono stanziati 171,4 milioni di euro (+39,6 rispetto al bilancio 2018; +0,3 rispetto al bilancio a legislazione vigente).

 

Il decremento della Missione è imputato essenzialmente a un definanziamento di 3 milioni di euro operato dalla sezione II della legge di bilancio nel programma Indirizzo politico, relativamente al fondo di parte corrente alimentato dalle risorse finanziarie rivenienti dal riaccertamento dei residui passivi perenti a seguito della verifica della sussistenza delle relative partite debitorie da ripartire tra i programmi di spesa dell’amministrazione (cap. 1112).

Il restante programma di competenza del Ministero, Servizi e affari generali per la amministrazioni di competenza, registra uno stanziamento di 171,4 milioni di euro, in leggero aumento rispetto al BLV. In particolare, con la manovra di bilancio in sezione II sono aggiunti 300 mila euro al capitolo relativo alle spese per il funzionamento - compresi i gettoni di presenza, i compensi ai componenti e le indennità di missione ed il rimborso spese di trasporto ai membri estranei al ministero - di consigli, comitati e commissioni (cap. 1461/1).

 


 

Ministero degli Affari esteri e
della cooperazione internazionale

(Tabella n. 6)

 

 

L’articolo 7 della legge di bilancio 2019 autorizza, al comma 1, l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per l'anno finanziario 2019, in conformità all’annesso stato di previsione (Tabella n. 6).

Le spese del MAECI per gli anni 2019-2021

La legge di bilancio 2019-2021 autorizza, per lo stato di previsione del MAECI, spese finali, in termini di competenza, pari a 2.758,5 milioni di euro nel 2019, a 2.710,7 milioni di euro per il 2020 e 2.659,9 milioni di euro per il 2021, come si evince dalla tabella che segue.

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2018

Previsioni legge di bilancio

2019

Diff.
bil 2019/
BIL 2018

2020

2021

Spese correnti

2.580,7

2.723,2

142,4

2.675,1

2.624,3

Spese in c/capitale

28,2

35,3

7,1

35,6

35,6

SPESE FINALI

2.608,9

2.758,5

149,6

2.710,7

2.659,9

Spese MAECI in % spese finali STATO

0,4%

0,4%

 

0,4%

0,4%

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a 2.764,9 milioni di euro nel 2019, a 2.710,8 milioni di euro nel 2020 e a 2.659,9 milioni di euro nel 2021.

Rispetto alle previsioni della legge di bilancio 2018, la legge di bilancio 2019-2021 espone dunque per il MAECI, nel triennio di riferimento, un andamento della spesa crescente nell’anno 2019 che, per quanto progressivamente decrescente nel biennio 2020-2021, resta comunque superiore al livello del 2018.

Gli stanziamenti di spesa del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale si attestano, in termini di competenza, nell’anno 2019 in misura pari allo 0,4% della spesa finale del bilancio statale, in continuità rispetto agli esercizi precedenti.

Le spese per l’anno 2019

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2019, la legge di bilancio espone spese finali in aumento rispetto al 2018, in termini assoluti, in misura pari a 149,6 milioni di euro (+5,7%). Tale differenza positiva deriva dagli effetti congiunti di un aumento delle spese di parte corrente, pari a 142,4 milioni di euro, e delle spese di parte capitale, pari a 35,3 milioni di euro.

Lo stato di previsione del MAECI (Tabella 6) espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2019 di 2.770,4 milioni di euro.

La tabella che segue evidenzia modifiche che la legge di bilancio ha apportato alla legislazione vigente 2019 ai fini della determinazione delle previsioni di spesa. Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2019 attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio determina complessivamente una diminuzione delle spese finali di 11,8 milioni di euro, derivanti dalla diminuzione della spesa in conto corrente pari a 16,5 milioni, parzialmente compensata dall’incremento nella misura di 4,7 milioni della spesa in conto capitale.

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2018

2019

Legge di Bilancio

BLV*

Manovra

Legge di bilancio

Spese correnti

2.580,7

2.739,7

-16,5

2.723,2

Spese in c/capitale

28,2

30,6

4,7

35,3

SPESE FINALI

2.608,9

2.770,4

-11,8

2.758,5

*La colonna BLV è tratta dal ddl originario

 

In particolare, quanto all’incremento della spesa in conto capitale per 4,7 milioni di euro nel 2019, esso deriva dalle disposizioni del comma 129 della legge di bilancio che ha autorizzato un contributo straordinario di 4.725.000 euro per i lavori di recupero, risanamento conservativo e straordinaria manutenzione di Palazzo Firenze a Roma, che ospita la sede nazionale della “Società Dante Alighieri”. Le risorse sono appostate sul cap. 7259 appositamente istituito nello stato di previsione del MAECI.

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2019 per Missioni/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2019 per ciascuna missione e per ciascun programma di spesa del MAECI, a raffronto con i dati del bilancio 2018.

La tabella evidenzia altresì, nella colonna manovra, le modifiche che la legge di bilancio ha apportato alla legislazione vigente 2018 ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

 

 

 

2018

2019

Differenza    LB 2018/

LB 2019

 

Missione/Programma

Legge di Bilancio

BLV

Manovra

Legge di bilancio

1

L’Italia in Europa e nel mondo (4)

2.518,04

2.685,27

-16,54

2.668,73

150,69

1.1

Protocollo internazionale (4.1)

7,02

6,58

-

6,58

-0,44

1.2

Cooperazione allo sviluppo (4.2)

1.049,32

1.178,12

2

1.180,12

130,80

1.3

Cooperazione economica e relazioni internazionali (4.4)

35,39

34,84

-0,04

34,8

-0,59

1.4

Promozione della pace e sicurezza internazionale (4.6)

466,01

463,40

-35,35

428,05

-37,96

1.5

Integrazione europea (4.7)

23,71

18,34

6,45

24,79

1,08

1.6

Italiani nel mondo e politiche migratorie (4.8)

63,31

82,32

-

82,32

19,01

1.7

Promozione del sistema Paese (4.9)

188,75

200,77

11,2

211,97

23,22

1.8

Presenza dello Stato all’estero tramite le strutture diplomatico-consolari (4.12)

72,86

81,61

-2,2

79,41

6,55

1.9

Rappresentanza all’estero e servizi ai cittadini e alle imprese (4.13)

586,11

594,14

1,4

595,54

9,43

1.10

Coordinamento dell’Amministrazione in ambito internazionale (4.14)

18

17,53

-

17,53

-0,47

1.11

Comunicazione in ambito internazionale (4.15)

3,77

4,04

-

4,04

0,27

1.12

Sicurezza delle strutture in Italia e all’estero e controlli ispettivi (4.17)

3,74

3,51

-

3,51

-0,23

2

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

90,92

85,12

4,72

89,84

-1,08

2.1

Indirizzo politico (32.2)

21,44

15,6

-

15,6

-5,84

2.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

69,47

69,51

4,73

74,24

4,77

 

SPESE FINALI MINISTERO

2.608,97

2.770,39

-11,81

2.758,58

149,61

(*) Nella prima colonna è riportata la numerazione che la Missione/programma di spesa assume nello stato di previsione del Ministero in cui è iscritto. Tra parentesi, invece, la numerazione generale.

 

La spesa complessiva del MAECI è allocata su due missioni. La missione, L’Italia in Europa e nel mondo (4), che si articola in 12 programmi, assorbe la quasi totalità, 96,7%, delle risorse allocate nello stato di previsione del MAECI; la missione Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32) si compone di 2 programmi ed è dotata del restante 3,3% delle risorse.

Si rammenta che - sebbene le principali previsioni di spesa di competenza della Commissione Affari esteri si rinvengano, in via prevalente, nello stato di previsione del MAECI (Tabella 6) – altre poste di bilancio rilevanti ai fini del settore del politica estera figurano nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze (Tabella 2).

 

Con riferimento alla missione L’Italia in Europa e nel mondo (4), il grafico seguente evidenzia la quota percentuale delle risorse assegnate dalla legge di bilancio ai programmi nei quali la missione si articola.

 

 

Come evidenziato nella tabella precedente e nel grafico, nell’ambito della Missione 4 la parte più consistente dei finanziamenti è ascrivibile al programma 4.2 (Cooperazione allo sviluppo) che espone un importo di 1.180,12 milioni di euro, pari al 44,2% dell’intera Missione 4 nel 2018.

Rispetto alla legislazione vigente l’autorizzazione di spesa del programma risulta aumentata di 2 milioni di euro per effetto delle disposizioni dell’art. 1, comma 287 che ha istituito nello stato di previsione del MAECI un Fondo (cap. 2186) con una dotazione finanziaria di 2 milioni di euro per ciascuna annualità 2019 e 2020 e di 4 milioni di euro a decorrere dal 2021, finalizzato a interventi di sostegno diretto alle popolazioni appartenenti a minoranze cristiane perseguitate nelle aree di crisi, posti in essere da organismi della cooperazione allo sviluppo, ai sensi dell’art. 26 della legge n. 125 del 2014.

Quanto agli altri principali effetti della manovra sui programmi della Missione 4 si segnala:

§  la diminuzione delle autorizzazioni di spesa (-35,35 mln) riferite al programma Promozione della pace e sicurezza internazionale (4.6) determinata dalle disposizioni del comma 781 che riduce il contributo italiano alle spese delle Nazioni Unite - di cui alla legge n. 848 del 1957[11] - nella misura di 35,35 mln. di euro per il 2019 e di 32,35 mln. di euro a decorrere dal 2020. Tali risorse che sono allocate sul cap. 3393 dello stato di previsione del MAECI;

§  l’incremento delle autorizzazioni di spesa riferite al programma Integrazione europea (4.7) (+6,45 mln) sostanzialmente determinato dal rifinanziamento, nella misura di 5 milioni del contributo alle comunità degli esuli di Fiume, Istria e Dalmazia (capp. 4544 e 4547) e nella misura di 1 milione di euro degli interventi culturali a favore di minoranze italiane della ex Jugoslavia (cap. 4545);

§  l’incremento delle autorizzazioni di spesa riferite al programma Promozione del sistema Paese (4.9) nella misura di 11,2 milioni derivanti principalmente dalle disposizioni del comma 587 che ha autorizzato, ad integrazione degli stanziamenti già previsti dalla legge di bilancio per il 2018, la spesa di 11 milioni in relazione agli adempimenti connessi con la partecipazione italiana a Expo Dubai 2020 (cap. 2762);

§  la diminuzione delle autorizzazioni di spesa (-2,2 mln) riferite al programma Presenza dello Stato all’estero tramite le strutture diplomatico-consolari (4.12) per lo più derivante dai risparmi ascritti alle disposizioni del comma 782. Tale comma, individuando un meccanismo volto alla riduzione del numero delle sezioni elettorali da predisporre in occasione delle prossime consultazioni per l’elezione del Parlamento europeo del maggio 2019 presso le rappresentanze diplomatiche e consolari italiane, conseguentemente diminuisce i costi connessi a tale predisposizione (cap. 1613).

Quanto all’altra Missione, Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32), la quale in parte rientra nello stato di previsione del MAECI, si è già fatto cenno all’incremento delle autorizzazioni di spesa riferite al programma 2.2 Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza derivante dal contributo straordinario di 4,72 milioni di euro (cap. 7259) conferito alla “Società Dante Alighieri” (supra).


 

Ministero dell’istruzione, dell’universita’
e della ricerca

(Tabella n. 7)

 

 

L’articolo 8 della legge di bilancio autorizza l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca per l'anno finanziario 2019, in conformità all’annesso stato di previsione (Tabella n. 7).

Le spese del Ministero autorizzate per gli anni 2019-2021

La legge di bilancio 2019-2021 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, spese finali – escluse, dunque, le spese relative alle operazioni di rimborso di passività finanziarie –, in termini di competenza, pari a € 59.505,7 mln nel 2019, a € 58.187,0 mln per il 2020 e € 55.492,7 mln per il 2021, come si evince dalla tabella che segue.

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2018

Previsioni legge di bilancio

2019

Diff.
bil 2019/
bil 2018

2020

2021

Spese correnti

54.139,5

56.112,4

1.972,9

55.069,8

52.875,6

Spese in c/capitale

3.109,0

3.393,3

284,3

3.117,2

2.617,1

SPESE FINALI

57.248,5

59.505,7

2.257,2

58.187,0

55.492,7

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

9,2%

9,3%

 

9,0%

8,6%

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a € 60.409,9 mln nel 2019, a € 58.187,0 mln nel 2020 e a € 55.492,7 mln nel 2021.

 

Rispetto alla legge di bilancio 2018, la legge di bilancio 2019-2021 espone dunque per il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, nel triennio di riferimento, un andamento della spesa crescente nell’anno 2019 e progressivamente decrescente nel biennio 2020-2021.

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2019, la legge di bilancio espone spese finali in aumento rispetto al 2018, in termini assoluti, in misura pari a € 2.257,2 mln (+ 3,9%). Tale differenza positiva deriva dagli effetti congiunti di un aumento delle spese di parte corrente pari a € 1.972,9 mln e delle spese di parte capitale pari a € 284,3 mln.

Gli stanziamenti di spesa del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca autorizzati dalla legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell’anno 2019 in misura pari al 9,3% della spesa finale del bilancio statale, in leggero aumento rispetto all’esercizio precedente.

Le spese per l’anno 2019

Lo stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (Tabella 7) esponeva, a legislazione (pre)vigente (BLV) – in base a quanto riportato nel ddl di bilancio originario –, spese finali in conto competenza per l'anno 2019 di 59.270,9 mln.

Rispetto alla legislazione (pre)vigente, la manovra finanziaria per il 2019 attuata con le Sezioni I e II della legge di bilancio determina complessivamente un aumento delle spese finali di € 234,7 mln, di cui € 180,7 mln di spesa in conto corrente e € 54,0 mln di spesa in conto capitale, come evidenziato nella tabella che segue:

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2018

2019

Legge di Bilancio

BLV

Manovra

Legge di bilancio

Spese correnti

54.139,5

55.931,6

180,7

56.112,4

Spese in c/capitale

3.109,0

3.339,3

54,0

3.393,3

SPESE FINALI

57.248,5

59.270,9

234,7

59.505,7

 

In particolare, gli effetti finanziari complessivi ascrivibili alla Sezione II determinano, per il 2019, un aumento della spesa pari a € 44,9 mln (di cui € 31,4 mln ascrivibili alle spese correnti e € 13,5 mln ascrivibili alle spese in conto capitale).

Le misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I determinano nel complesso, per il 2019, un effetto positivo di € 189,8 mln (di cui € 149,3 mln ascrivibili alle spese correnti e € 40,5 mln ascrivibili alle spese in conto capitale).

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2019 per Missioni/Programmi

La tabella seguente – che include anche le spese relative alle operazioni di rimborso di passività finanziarie – espone le previsioni di bilancio per il 2019 per ciascuna delle 4 missioni e per ciascuno dei 14 programmi di spesa del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, a raffronto con i dati dell’esercizio 2018.

La tabella evidenzia altresì, nella colonna “Manovra”, le modifiche che la legge di bilancio ha apportato alla legislazione (pre)vigente, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.


 

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca

 


 

Missione/Programma

2018

2019

 

legge di bilancio

BLV

Manovra

Legge di bilancio

Differenza
LB 2019/LB 2018

1

Istruzione scolastica (22*)

46.312,6

48.241,7

134,3

48.376,0

2.063,4

1.1

Programmazione e coordinamento dell’istruzione scolastica (22.1)

1.084,4

1.957,1

8,1

1.965,2

880,8

1.2

Iniziative per lo sviluppo del sistema istruzione scolastica e per il diritto allo studio (22.8)

199,9

202,4

0,7

203,1

3,2

1.3

Istituzioni scolastiche non statali (22.9)

517,3

525,7

0,0

525,7

8,5

1.4

Istruzione post-secondaria, degli adulti e livelli essenziali per l’istruzione e formazione professionale (22.15)

24,2

34,3

0,0

34,3

10,1

1.5

Realizzazione degli indirizzi e delle politiche in ambito territoriale in materia di istruzione (22.16)

131,3

401,4

0,0

401,4

270,1

1.6

Istruzione del primo ciclo (22.17)

28.816,4

29.423,1

65,6

29.488,7

672,4

1.7

Istruzione del secondo ciclo (22.18)

15.108,7

15.241,6

67,0

15.308,5

199,9

1.8

Reclutamento e aggiornamento dei dirigenti scolastici e del personale scolastico per l’istruzione (22.19)

430,5

456,1

-7,0

449,2

18,6

2

Istruzione universitaria e formazione post-universitaria (23)

8.231,0

8.312,5

56,7

8.369,2

138,3

2.1

Diritto allo studio e sviluppo della formazione superiore (23.1)

299,2

312,7

10,0

322,7

23,5

2.2

Istituzioni dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (23.2)

454,7

464,1

0,5

464,6

9,9

2.3

Sistema universitario e formazione post-universitaria (23.3)

7.477,1

7.535,7

46,2

7.581,9

104,8

3

Ricerca e innovazione (17)

2.363,6

2.609,0

44,5

2.653,5

289,9

3.1

Ricerca scientifica e tecnologica di base e applicata (17.22)

2.363,6

2.609,0

44,5

2.653,5

289,9

4

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

359,0

125,7

-0,8

124,9

-234,1

4.1

Indirizzo politico (32.2)

11,7

12,1

0,0

12,1

0,4

4.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

347,3

113,6

-0,8

112,8

-234,5

 

TOTALE MINISTERO

57.266,1

59.288,9

234,7

59.523,7

2.257,5

* Tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

 

Gli stanziamenti del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca registrano, rispetto alla legislazione (pre)vigente, un aumento di € 234,7 mln, dovuto, fra l’altro: agli incrementi delle risorse del Fondo per il finanziamento ordinario delle università (FFO), disposti dall’art. 1, co. 400, per € 20 mln nel 2019 (e € 58,63 mln annui dal 2020), al fine di consentire l’accesso nelle università statali di ricercatori universitari a tempo determinato di tipo B, e dall’art. 1, co. 979, pari a € 40 mln per il 2019; all’autorizzazione di spesa recata dall’art. 1, co. 561, pari a € 25 mln annui, per il periodo 2019-2021, per l'assistenza per l'autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali, nonché per i servizi di supporto organizzativo del servizio di istruzione per i medesimi alunni o per quelli in situazione di svantaggio; all’incremento di € 10 mln annui, a decorrere dal 2019, delle risorse del Fondo nazionale per il sistema integrato di educazione e di istruzione, disposto dall’art. 1, co. 741; all’incremento delle risorse del Fondo ordinario per il finanziamento degli enti e degli istituti di ricerca vigilati dal MIUR (FOE), pari a 10 mln per il 2019, disposto dall’art. 1, co. 980, e pari € 30 mln annui per 10 anni (dal 2019 al 2028), da destinare, quale contributo straordinario, al Consiglio nazionale delle ricerche (CNR), disposto dall’art. 1, co. 404; all’incremento di € 10 mln, per il 2019, del Fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio, disposto dall’art. 1, co. 981, al fine di ampliare i livelli di intervento per il diritto allo studio universitario a favore degli studenti capaci, meritevoli e privi di mezzi.

 


 

Ministero dell’Interno

(Tabella n. 8)

 

 

L’articolo 9 della legge di bilancio 2019 autorizza, al comma 1, l’impegno e il pagamento delle spese del Ministero dell’interno, per l’anno finanziario 2019, in conformità all’annesso stato di previsione (Tabella n. 8). L’articolo reca inoltre disposizioni di natura meramente contabile, volte a regolare modalità di gestione ovvero determinazioni quantitative che le leggi vigenti rinviano alla legge di bilancio annuale.

 

In particolare, il comma 2 prevede che le somme versate dal CONI nell’ambito dello stato di previsione dell’entrata (voce “Entrate derivanti da servizi resi dalle amministrazioni statali”) sono riassegnate con decreti del Ministro dell’economia e delle finanze al programma Prevenzione del rischio e soccorso pubblico (8.3) nell’ambito della missione Soccorso civile (8) dello stato di previsione del Ministero dell’interno per il 2019. Tali somme sono destinate alle spese per l’educazione fisica, l’attività sportiva e le infrastrutture sportive del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

Ai sensi del comma 3, l’elenco n. 1 allegato allo stato di previsione del Ministero dell’interno individua le spese dell’amministrazione della pubblica sicurezza per le quali si possono fare prelevamenti nel 2019 dal Fondo di cui all’art. 1, L. n. 1001/1969 (cap. 2676).

Il comma 4 autorizza per il 2019 il Ministro dell’economia a trasferire agli stati di previsione dei Ministeri interessati, con propri decreti, su proposta del Ministro dell’interno, le risorse iscritte nel cap. 2313 (Missione 5, Programma 5.1.), relativo al pagamento delle speciali elargizioni in favore delle vittime del terrorismo e le risorse iscritte nel cap. 2872 (Missione 3, Programma 3.3), relativo al pagamento alle elargizioni in favore delle vittime del dovere, in attuazione delle norme vigenti (art. 1, co. 562, L. 266/2005; art. 34, D.L. n. 159/2007 e art. 2, co. 106, L. 244/2007).

Il comma 5 autorizza il Ministro dell’economia e delle finanze a riassegnare, con propri decreti, nello stato di previsione del Ministero dell’interno, per il 2019, i contributi relativi al rilascio e al rinnovo dei permessi di soggiorno, versati all’entrata del bilancio dello Stato e destinati al Fondo rimpatri, finalizzato a finanziare le spese per il rimpatrio degli stranieri verso i Paesi di origine ovvero di provenienza (art. 14-bis, D.Lgs. n. 286/1998).

Il comma 6 autorizza, per il 2019, il Ministro dell’economia e delle finanze ad apportare - nello stato di previsione del Ministero dell’interno - le variazioni compensative di bilancio, anche tra missioni e programmi diversi, al fine di reperire le risorse occorrenti per il finanziamento dei programmi di rimpatrio volontario ed assistito di cittadini di Paesi terzi verso il Paese di origine o di provenienza (art. 14-ter, D.Lgs. n. 286/1998).

Il comma 7 conferma l’applicazione per tutti gli appartenenti alle Forze di polizia delle disposizioni dell’art. 2, co. 3, del DM Ministro dell’economia 1º dicembre 2010 (G.U. n. 293 del 16 dicembre 2010), che disciplina il cedolino unico, in base alle quali le amministrazioni interessate provvedono a versare le somme rimaste da pagare alla fine di ciascun esercizio finanziario a titolo di competenze accessorie, sull’apposito capitolo/articolo dello stato di previsione dell’Entrata del bilancio dello Stato, istituito per ogni singola amministrazione.

Il comma 8 autorizza per il 2019 il Ministro dell’economia ad apportare nello stato di previsione del Ministero dell’interno le variazioni compensative di bilancio tra i programmi di spesa dello stato di previsione del Ministero dell’interno «Elaborazione, quantificazione e assegnazione delle risorse finanziarie da attribuire agli enti locali» e «Gestione dell’albo dei segretari comunali e provinciali», in relazione alle minori o maggiori occorrenze connesse alla gestione dell’albo dei segretari provinciali e comunali.

Il comma 9 autorizza il Ministro dell’interno ad apportare le occorrenti variazioni compensative di bilancio sui pertinenti capitoli dello stato di previsione del Ministero dell’interno delle risorse iscritte nel capitolo 2502, istituito nella Missione 3, Programma 3.1 (che reca previsioni di competenza pari a 13,1 milioni di euro per il 2018) al fine di consentire la corresponsione delle competenze accessorie dovute al personale della Polizia di Stato per i servizi resi nell’ambito delle convenzioni stipulate con Poste italiane S.p.A, ANAS spa e Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori.

Le spese del Ministero per gli anni 2019-2021

La legge di bilancio 2019-2021 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero dell’interno, spese finali, in termini di competenza, pari a 24.986,1 milioni di euro nel 2019, a 24.544,9 milioni di euro per il 2020 e 23.813,8 milioni di euro per il 2021, come si evince dalla tabella che segue.

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2018

Previsioni legge di bilancio

2019

Diff.
bil 2019/
BIL 2018

2020

2021

Spese correnti

23.455,9

23.012,4

-443,5

22.725,4

22.429,8

Spese in c/capitale

936,1

1.973,7

1.001,6

1.819,5

1.384,1

SPESE FINALI

24.392,1

24.986,1

594

24.544,9

23.813,8

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

3,9

3,9

 

3,9

3,7

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a 25.428,8 milioni di euro nel 2019, a 24.620,4 milioni di euro nel 2020 e a 23.832,3 milioni di euro nel 2021.

Rispetto alla legge di bilancio 2018, il disegno di legge di bilancio 2019-2021 espone dunque per il Ministero, nel triennio di riferimento, un andamento della spesa crescente nell’anno 2019 e progressivamente decrescente nel biennio 2020-2021.

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2019, il disegno di legge di bilancio espone spese finali in aumento rispetto al 2018, in termini assoluti, in misura pari a 594 milioni di euro (+2,4%). Tale differenza positiva deriva dagli effetti congiunti di un aumento delle spese di parte capitale pari a 1.001,6 milioni di euro con una riduzione delle spese di parte corrente pari a 443,5 milioni di euro.

Gli stanziamenti di spesa del Ministero dell’interno autorizzati dal disegno di legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell’anno 2019 in misura pari al 3,9% della spesa finale del bilancio statale, in continuità rispetto agli esercizi precedenti.

Le spese per l’anno 2019

Lo stato di previsione del Ministero dell’interno (Tabella 8) espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2019 di 24.549,3 milioni di euro.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2019 determina complessivamente un aumento delle spese finali di 454,1 milioni di euro (+1,9%), incidendo in positivo sulle spese in conto capitale per un importo aggiuntivo di circa 794 milioni, ed in negativo sulle spese in conto corrente con una diminuzione di circa 340 milioni di euro, come evidenziato nella tabella che segue:

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2018

2019

Legge di Bilancio

BLV

Manovra

Legge di bilancio

Spese correnti

23.455,9

23.352,1

-339,7

23.012,4

Spese in c/capitale

936,1

1.179,9

793,8

1.973,7

SPESE FINALI

24.392,1

24.532

454,1

24.986,1

Rimborso debito pubblico

16,4

17,3

-

17,3

SPESE COMPLESSIVE

24.408,5

24.549,3

454,1

25.003,5

 

Per quanto concerne gli interventi della manovra operati nella Sezione II del disegno di legge, i cui effetti finanziari determinano complessivamente una riduzione della spesa pari a circa 93 milioni di euro, si riportano nelle successive tavole le voci di spesa oggetto di rifinanziamento, definanziamento o riprogrammazione.

In particolare, i rifinanziamenti riguardano due autorizzazioni di spesa e determinano un aumento della spesa pari a 30 milioni di euro per il 2019.

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

RIFINANZIAMENTI

Cap

2019

2020

2021

2022
e ss.

Anno terminale

Interno

 

 

 

 

 

 

Ripiano debiti pregressi - Gestione TETRA (L. 289/2002, art. 61, c. 1/bis, p. A)

7506

25,0

25,0

25,0

25,0

2022

Ripiano debiti pregressi volontari dei Vigili del fuoco

vari

5,0

-

-

-

2019

 

 

Nella successiva tabella sono riportati i definanziamenti operati con la Sezione II di importo non inferiore a 1 milione di euro.

 

Per quelli di importo inferiore al milione di euro si rinvia all’allegato conoscitivo dello stato di previsione del Ministero dell’interno (A.C. 1334).

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

DEFINANZIAMENTI
(di importo non inferiore a 1.000.000 di euro)

Cap

2019

2020

2021

2022

Interno

 

 

 

 

 

Contributi alle Province per l’esercizio delle funzioni fondamentali

1389

-1,7

-

-

-

Somme da destinare ai comuni per interventi riferiti ad opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio

7235

-2,6

-

-

-

Fondo per il finanziamento degli interventi a favore degli enti territoriali

1392 e ss

-8,4

-

-

-

Sospensione esenzione IMU terreni agricoli

1368

-2,9

-

-

-

Contributo per il finanziamento delle funzioni di viabilità ed edilizia scolastica (2 voci)

1383

-4,1

-

-

-

Polizia di Stato

vari

-2,0

-

-

-

Riorganizzazione del Ministero (D.Lgs n. 300/1999, art. 14, co. 2)

vari

-1,5

-

-

-

Arma dei Carabinieri

vari

-1,3

-

-

-

Vigili del fuoco

vari

-1,0

-

-

-

Missioni internazionali di pace delle forze di polizia

2352

-1,7

-

-

-

Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo politico

2352

-1,8

-

-

-

Fondo riaccertamento residui passivi perenti

1086 7621

-13,0

-

-

-

 

Si ricorda che nel bilancio dello Stato i definanziamenti per il 2019 ammontano a 1.758 milioni, di cui 1.277 milioni relativi alla spesa in conto capitale. Una quota di riduzioni pari a 658 milioni (di cui 435 milioni di parte corrente e 223 milioni in conto capitale) ha interessato la spesa dei ministeri per interventi di spending review; il Ministero dell’interno ha subito un definanziamento pari a complessivi 50 milioni di euro.

 

Infine, si ricorda che il Ministero si è avvalso della flessibilità concessa dalla legge di contabilità (articolo 23, comma 3, lettera a)) per rimodulare le dotazioni finanziarie in senso “orizzontale” (ossia tra esercizi finanziari a parità di risorse complessive dell’autorizzazione di spesa), per adeguare gli stanziamenti a quanto previsto nel piano dei pagamenti, come esposto nella tabella che segue per il triennio 2019-2021:

 

INTERNO

Mis/Pro

2019

2020

2021

BLV

di cui rimod.

BLV

di cui rimod.

BLV

di cui rimod.

3 Ordine pubblico e sicurezza (7)

3.1 Contrasto al crimine, tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica (7.8)

DL n. 119/2014 art 8 co 1 punto A

ACQUISTO AUTOMEZZI ED EQUIPAGGIAMENTI, NONCHE’ INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA E ADATTAMENTO STRUTTURE

(Cap-pg: 7456/6)

13

-25

63

25

38

0

LB n. 232/2016 art 1 co 140 punto E/sexies

RIPARTIZIONE DEL FONDO INVESTIMENTI DI CUI ALL’ARTICOLO 1 COMMA 140 DELLA LEGGE n. 232/2016

(Cap-pg: 7411/6)

23

-30

128

30

158

0

4 Soccorso civile (8)

4.2 Prevenzione dal rischio e soccorso pubblico (8.3)

LB n. 232/2016 art 1 co 140 punto B/quinquies

RIPARTIZIONE DEL FONDO INVESTIMENTI DI CUI ALL’ARTICOLO 1 COMMA 140 DELLA LEGGE n. 232/2016

(Cap-pg: 7325/2)

1,5

-5,5

10,6

5,5

2,4

0

LB n. 232/2016 art 1 co 140 punto E/sexies

RIPARTIZIONE DEL FONDO INVESTIMENTI DI CUI ALL’ARTICOLO 1 COMMA 140 DELLA LEGGE n. 232/2016

(Cap-pg: 7313/2 – 7313/3)

7,4

-11,7

19,2

3,5

20,7

-

LB n. 232/2016 art 1 co 140 punto H/quinquies

RIPARTIZIONE DEL FONDO INVESTIMENTI DI CUI ALL’ARTICOLO 1 COMMA 140 DELLA LEGGE n. 232/2016

(Cap-pg: 7313/1)

1,5

-8,5

12

0

15

0

Fonte: ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 – Tomo III, pagg 350-351)

Il Ministero ha inoltre esercitato la facoltà di reiscrizione nella competenza degli esercizi finanziari successivi delle somme stanziate annualmente nel bilancio dello Stato non impegnate alla chiusura dell'esercizio, in relazione a quanto previsto nel piano finanziario dei pagamenti, per un totale di 6 milioni di euro, come espone la tabella seguente. Tale facoltà riguarda le autorizzazioni pluriennali di spesa in conto capitale non permanenti (art. 30, co. 2, della legge di contabilità).

(importi in milioni di euro)

INTERNO

Mis/Pro

Somme non impegnate

Reiscrizioni

2019

2020

2021

3. Ordine pubblico e sicurezza (7)

3.1 Contrasto al crimine, tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica (7.8)

LB n. 232/2016 art i co 140 punto H/quinquies

RIPARTIZIONE DEL FONDO INVESTIMENTI DI CUI ALL’ARTICOLO 1 COMMA 140 DELLA LEGGE n. 232/2016

(Cap-pg: 7411/4)

6

6

 

 

Fonte: ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 – Tomo III, pag. 401)

Le misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I all’esito dell’esame parlamentare hanno determinato nel complesso un effetto positivo di circa 546 milioni di euro.

Pertanto, la legge di bilancio 2019 (L. 145/2018) espone per il Ministero dell’interno previsioni di spesa per complessivi 25.003,5 milioni di euro per il 2019.

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2019 per Missioni/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio per il 2019 per ciascuna missione/programma di spesa del Ministero a raffronto con le previsioni iniziali dell’esercizio 2018.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che la legge di bilancio apporta alla legislazione vigente 2019, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

 

Con riferimento alla valutazione degli effetti della manovra, occorre ricordare che nel disegno di legge di bilancio 2018-2020, gli importi relativi ai rifinanziamenti, ai definanziamenti e alle riprogrammazioni delle dotazioni finanziarie previste a legislazione vigente (colonna “Variazioni a. 23 c. 3 lett b)) hanno incluso anche gli effetti del D.L. n. 119/2018, come convertito dalla L. n. 136 del 2018 (cd. decreto fiscale), recante disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria.

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

ministero dell’interno

 

 

2018

2019

Differenza LB 2018/LB 2019

 

Missione/programma

Legge di Bilancio

BLV

Manovra

Legge di bilancio

1

Amministrazione generale e supporto alla rappresentanza generale di governo e di Stato sul territorio (2)

572,8

606,4

3,2

609,6

36,8

1.2

Attuazione da parte delle Prefetture-UTG delle missioni del Ministero (2.2)

572,8

606,4

3,2

609,6

36,8

2

Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali (3)

11.143,5

10.592,4

832,5

11.424,9

281,4

2.1

Gestione dell’albo dei segretari comunali e provinciali (3.8)

34,4

35,4

-0,03

35,4

1

2.2

Interventi e cooperazione istituzionale nei confronti delle autonomie locali (3.9)

92,7

42,2

0,8

43

-49,7

2.3

Elaborazione, quantificazione e assegnazione delle risorse finanziarie da attribuire agli enti locali (3.10)

11.016,3

10.514,8

831,7

11.346,5

330,2

3

Ordine pubblico e sicurezza (7)

7.791,7

8.141,3

-2,6

8.138,7

347

3.1

Contrasto al crimine, tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica (7.8)

6.739,1

7.127,7

-66,4

7.061,5

322,4

3.2

Servizio permanente dell’Arma dei Carabinieri per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica (7.9)

438,3

441,0

-1,4

439,6

1,3

3.3

Pianificazione e coordinamento Forze di polizia (7.10)

614,3

572,5

65,2

637,7

23,4

4

Soccorso civile (8)

2.131,4

2.342,3

4,5

2.346,8

215,4

4.1

Gestione del sistema nazionale di difesa civile (8.2)

4,9

12,2

-0,1

12,1

7,2

4.2

Prevenzione del rischio e soccorso pubblico (8.3)

2.126,5

2.330,1

4,6

2.334,7

208,2

5

Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti (27)

2.568,2

2.673,3

-387,2

2.286,1

-282,1

5.1

Flussi migratori, interventi per lo sviluppo della coesione sociale, garanzia dei diritti, rapporti con le confessioni religiose (27.2)

2.568,2

2.673,3

-387,2

2.286,1

-282,1

6

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

201,0

193,6

3,8

197,3

-3,7

6.1

Indirizzo politico (32.2)

32,2

40,7

-13

27,7

-4,5

6.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

168,9

152,9

16,6

169,5

0,6

 

SPESE COMPLESSIVE

24.392,1

24.532

454,1

24.986,1

594

 

Rimborso passività finanziarie

16,4

17,3

 

17,3

 

 

SPESE FINALI MINISTERO

24.408,5

24.549,3

454,1

25.003,5

595

- tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

 

La spesa complessiva del Ministero dell’interno è allocata su 6 missioni e 12 programmi, come riorganizzati a seguito della ristrutturazione del bilancio effettuata ai sensi dell’art. 21 della legge di contabilità e finanza pubblica (L. 196/2009), riformata dal recente D.Lgs. n. 90/2016.

Il grafico che segue evidenzia la quota percentuale, sul totale della spesa, degli stanziamenti relativi a ciascuna missione.

 

 

Anche nel 2019, la maggior entità del risorse stanziate nello stato di previsione del Ministero è assorbita dalla Missione Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali, che rappresenta circa il 46% del valore della spesa finale complessiva del ministero medesimo.

Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (10.592,4 milioni) tale missione registra un incremento complessivo di circa 833 milioni di euro (+8 per cento), che riguarda sostanzialmente il programma Elaborazione, quantificazione e assegnazione delle risorse finanziarie da attribuire agli enti locali (3.10) in dipendenza di interventi di Sezione I, che determinano un aumento complessivo degli stanziamenti del programma per circa 853 milioni di euro.

 

Tra tali interventi si segnala:

-       un contributo, nella misura di 250 di euro annui per gli anni dal 2019 al 2033 (complessivi 3,750 miliardi), da destinare alle province delle regioni a statuto ordinario per il finanziamento di piani di sicurezza a valenza pluriennale per la manutenzione di strade e scuole (art. 1, co. 889 e 890);

-       un contributo ai comuni, per ciascuno degli anni dal 2019 al 2033, a ristoro del minor gettito ad essi derivante in conseguenza della sostituzione dell’IMU sull’abitazione principale con la TASI su tutti gli immobili, nell’importo complessivo di 190 milioni annui, da destinare al finanziamento di piani di sicurezza a valenza pluriennale finalizzati alla manutenzione di strade, scuole ed altre strutture di proprietà comunale (art. 1, commi da 892 a 895);

-       l’assegnazione a Roma Capitale di una dotazione finanziaria di 60 milioni di euro (40 milioni per l'anno 2019 e 20 milioni per il 2020) per interventi di ripristino straordinario della piattaforma stradale della grande viabilità da eseguire anche, nei casi emergenziali, con il Ministero della difesa (art. 1, co. 933);

-       l’istituzione di un fondo di 20 milioni di euro, per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021, da destinare agli enti locali per fronteggiare gli oneri derivanti da contenziosi in materia di attribuzione di pregressi contributi erariali conseguenti alla soppressione o alla rimodulazione di imposte locali (art. 1, co. 764);

-       una riduzione di 61,3 milioni di euro per il 2019, 20 milioni nel 2020 e 51,5 milioni nel 2021, dei trasferimenti agli enti locali compensativi di minori introiti a titolo di addizionale comunale all’IRPEF conseguenti a modificazioni della disciplina dell’IRPEF.

A fronte di tali disposizioni, si registra una riduzione, pari a circa 21 milioni di euro delle risorse complessive del medesimo Programma, direttamente operate in Sezione II con definanziamenti delle dotazioni finanziarie previste a legislazione vigente.

 

Sulla Missione 3 dello stato di previsione del Ministero dell’interno, riguardante i programmi relativi alle politiche di ordine pubblico e sicurezza, non si registrano per effetto della manovra scostamenti significativi delle previsioni 2019. Tali previsioni, pari a 8.138,7 milioni di euro, risultano comunque in aumento rispetto alle previsioni della legge di bilancio 2018 (+4,5%) e assorbono circa il 33 per cento della spesa complessiva del dicastero.

 

Con riferimento al programma 3.3, Pianificazione e coordinamento delle forze di polizia sono previsti rifinanziamenti di autorizzazioni legislative che determinano un incremento di circa 23,2 milioni di euro. A tali rifinanziamenti va aggiunto un intervento di sezione I (art. 1, comma 387), che prevede l’istituzione di un fondo per le spese di funzionamento connesse alle assunzioni straordinarie delle forze di polizia previste dalla legge di bilancio, ivi comprese le spese per mense e buoni pasto, pari a 1 milione di euro per il 2019 e 3 milioni di euro annui a decorrere dal 2020.

L’articolo 1, co. 381 e ss della legge di bilancio autorizza assunzioni straordinarie nelle Forze di polizia (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di finanza, Polizia Penitenziaria), fino a complessive 6.150 unità, nel quinquennio 2019-2023. A tal fine è istituito un Fondo nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze.

Inoltre, l’art. 1, co. 920, incrementa il Fondo per la sicurezza urbana istituito dall’articolo 35-quater del D.L. 113/2018 (cap. 2874) di 25 milioni di euro per l’anno 2019, di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021 e di 25 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2022.

Sul programma 3.1, Contrasto al crimine, tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, va ad incidere la previsione di cui all’art. 1, commi 982-984, che istituisce nello stato di previsione del Ministero dell’interno il Fondo unico a sostegno dell’operatività del Numero Unico Europeo 112, con una dotazione pari a 5,8 milioni di euro per il 2019, 14,7 milioni per il 2020 e 20,6 milioni a decorrere dal 2021.

 

La Missione Soccorso civile, all’esito della manovra, rappresenta il 9,4% del valore della spesa finale complessiva del Ministero dell’interno. Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (2.342,3 milioni di euro), tale missione registra nel 2019 un incremento di 4,5 milioni di euro, che riguarda in misura prevalente il Programma 4.2. “Prevenzione del rischio e soccorso pubblico” (8.3).

 

In tale programma si segnalano, in sezione II, rimodulazioni compensative orizzontali (tra vari esercizi, su uno stesso capitolo di spesa) che comportano per il 2019 una riduzione per complessivi 25,7 milioni di euro relativi a spese per il potenziamento e l’ammodernamento dei Corpo dei vigili del fuoco.

Al contempo, il programma registra un aumento determinato dalla sezione I (art. 1, co. 389-393), pari a 20,6 milioni di euro per il 2019, determinato dal previsto incremento di 1.500 unità la dotazione organica della qualifica di vigile del fuoco del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

Le citate disposizione della legge di bilancio dispongono infatti un incremento della dotazione organica della qualifica di vigile del fuoco del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, per complessive 1.500 unità. L'autorizzazione di spesa per le assunzioni è così determinata: 20,4 milioni, per il 2019, 56,3 milioni, per il 2020; 63,1 milioni, per ciascun anno del triennio 2021-2023; 63,5 milioni per il 2024; 64,2 milioni per il 2025; 64,3 milioni per ciascun anno del triennio 2026-2028; 64,4 milioni per il 2029; 54,6 milioni per il 2030; 64,7 milioni a decorrere dal 2031. Si aggiunge un’autorizzazione di spesa per le spese di funzionamento (inclusi mense e buoni pasti) connesse alle assunzioni straordinarie qui disposte. Sono: 200.000 euro per il 2019; 1 milione a decorrere dal 2020.

Ulteriori risorse sono state stanziate in favore del Corpo nazionale dei vigili del fuoco dall’art. 1, co. 1004-1005, che autorizza la spesa di 1,6 milioni per il 2019 per l’adeguamento delle sedi di servizio nella città di Genova e l'incremento della dotazione di mezzi idonei al soccorso tecnico urgente in quella città e la spesa di 5 milioni annui dal 2019 al 2023, per l’acquisto e l’adeguamento strutturali delle sedi di servizio territoriali del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

 

La manovra di bilancio determina una riduzione degli stanziamenti della missione Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti – consistente nell’unico programma 5.1 Flussi migratori, interventi per lo sviluppo della coesione sociale, garanzia dei diritti, rapporti con le confessioni religiose (27.2), le cui previsioni di spesa risultano pari a 2.286,1 milioni di euro nel 2019, facendo registrare una riduzione complessiva di circa 387 milioni (- 14,5%) rispetto al bilancio a legislazione vigente e di 282 milioni (- 11%) rispetto alle previsioni iniziali di bilancio 2018. Il peso della missione sul bilancio complessivo del Ministero risulta pari al 9,1%.

Le previsioni di spesa della missione scendono a 1.936,9 milioni di euro nel 2020 e a 1.828,4 milioni di euro nel 2021.

 

L’effetto della manovra è in particolare determinato dalle disposizioni che demandano al Ministero dell’interno di provvedere alla razionalizzazione della spesa per la gestione dei centri per l’immigrazione, tenuto conto della contrazione del fenomeno migratorio, e alla riduzione del costo giornaliero di accoglienza dei migranti. Dalla realizzazione di tali interventi - previa estinzione dei debiti pregressi – è previsto che debbano derivare risparmi almeno pari a: 400 milioni di euro per il 2019; 550 milioni di euro per il 2020; 650 milioni di euro a decorrere dal 2021 (art. 1, commi 767-768).

Il medesimo programma registra anche gli effetti dell’art. 1, comma 492, che incrementa di 5 milioni di euro, a decorrere dal 2019, la dotazione del Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive, dell'usura e dei reati intenzionali violenti, nonché agli orfani per crimini domestici, e del comma 592 incrementa il medesimo Fondo di ulteriori 10 milioni annui a partire dal 2019.

 

La Missione 1 dello stato di previsione del Ministero, che reca il programma relativo all’attuazione da parte delle Prefetture - UTG delle missioni del Ministero sul territorio, non presenta variazioni di rilievo rispetto alle previsioni a legislazione vigente. Lo stanziamento finale della missione risulta infatti di 609,6 milioni di euro, in lieve aumento in termini assoluti, pari a 3,2 milioni di euro per effetto della manovra (+0,5%) e comunque anche rispetto ai dati del 2018 (in termini assoluti + 36,8 milioni, pari a 6,4%). Tali risorse assorbono il 2,4 per cento della spesa complessiva del dicastero.

Infine, per la Missione 6, “Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche”, che reca uno stanziamento finale pari a 197,3 milioni di euro, la manovra determina un incremento di circa 4 milioni di euro (+2%), rispetto alla dotazione a legislazione vigente per il 2019 (-1,8%, pari a 3,8 mln rispetto al bilancio 2018).

 


 

Ministero dell’ambiente e della tutela
del territorio e del mare

(Tabella n. 9)

 

 

L’articolo 10 della legge di bilancio 2019 autorizza l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'anno finanziario 2019, in conformità all’annesso stato di previsione (Tabella n. 9).

Le spese del Ministero per gli anni 2019-2021

La legge di bilancio autorizza, per lo stato di previsione del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATTM), spese finali, in termini di competenza, pari a 833,8 milioni di euro nel 2019, a 788,4 milioni di euro per il 2020 e 719,6 milioni di euro per il 2021, come si evince dalla tabella che segue.

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2018

Previsioni legge di bilancio

2019

Diff.
bil 2019/
bil 2018

2020

2021

Spese correnti

355,5

356,2

0,7

350,0

347,3

Spese in c/capitale

514,2

477,6

-36,6

438,4

372,2

SPESE FINALI

869,7

833,8

-35,9

788,4

719,6

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

0,14

0,13

 

0,12

0,11

 

Rispetto alla legge di bilancio 2018, la legge di bilancio 2019 espone dunque per il MATTM, nel triennio di riferimento, un andamento della spesa decrescente.

Con riferimento specifico alle spese finali per il 2019, si registra una diminuzione rispetto al 2018, in termini assoluti, di circa 36 milioni di euro (4,1 per cento), attribuibile alla riduzione che si registra nelle spese in conto capitale.

Gli stanziamenti di spesa del MATTM autorizzati dalla legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell’anno 2019 in misura pari allo 0,13% della spesa finale del bilancio statale. Tale percentuale si riduce, seppur lievemente, nei due esercizi successivi.

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a 1.500,2 milioni di euro nel 2019, a 891,2 milioni di euro nel 2020 e a 723,6 milioni di euro nel 2021.

Le spese per l’anno 2019

Lo stato di previsione del MATTM (Tabella 9) espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2019 di 837,7 milioni di euro.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2019 attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio determina complessivamente una diminuzione delle spese finali di 3,9 milioni di euro (pari allo 0,5%), come evidenziato nella tabella che segue:

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2018

2019

Legge di Bilancio

BLV

Manovra

Legge di bilancio

Spese correnti

355,5

357,2

-1,0

356,2

Spese in c/capitale

514,2

480,5

-2,9

477,6

SPESE FINALI

869,7

837,7

-3,9

833,8

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2019 per Missioni/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2019 per ciascuna missione/programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2018.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che la legge di bilancio apporta alla legislazione vigente, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’AMBIENTE

 

Missione/Programma

2018

2019

Legge di Bilancio

BLV

Manovra

Legge di bilancio

Differenza

LB ‘19/LB ’18

1

Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente (18)

743,0

711,6

-0,8

710,8

-32,2

1.1

Valutazioni e autorizzazioni ambientali (18.3)

15,0

16,6

-0,4

16,2

1,2

1.2

Sviluppo sostenibile e danno ambientale (18.5)

86,9

39,4

-2,2

37,2

-49,7

1.3

Vigilanza ambientale (18.8)

20,3

20,7

-

20,7

0,4

1.4

Coordinamento e comunicazione (18.11)

15,3

10,3

-

10,3

-5,0

1.5

Risorse idriche, territorio e bonifiche (18.12)

380,3

398,9

22,8

421,7

41,4

1.6

Biodiversità ed ecosistema marino (18.13)

149,4

146,0

-0,5

145,5

-3,9

1.7

Gestione dei rifiuti (18.15)

67,4

71,1

-20,0

51,1

-16,3

1.8

Cambiam. climatici, energie rinnovabili (18.16)

8,4

8,6

-0,5

8,1

-0,3

2

Ricerca e innovazione (17)

90,3

91,2

-

91,2

0,9

2.1

Ricerca in materia ambientale (17.3)

90,3

91,2

-

91,2

0,9

3

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

36,5

34,8

-3,1

31,7

-4,8

3.1

Indirizzo politico (32.2)

19,8

18,1

-3,1

15,0

-4,8

3.2

Servizi e affari generali (32.3)

16,7

16,8

-0,1

16,7

-

 

SPESE FINALI MINISTERO

869,7

837,7

-3,9

833,8

-35,9

- tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

 

La spesa complessiva del Ministero è allocata su 3 missioni, di cui la principale è “Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente (18)”, che rappresenta circa l’85% del valore della spesa finale complessiva del Ministero medesimo.

In termini assoluti, considerando gli effetti della manovra, le spese finali di tale Missione sono pari a 710,8 milioni di euro per il 2019.

Rispetto alla dotazione a legislazione vigente, tale missione registra una lievissima riduzione (solamente 0,8 milioni di euro). Ciononostante, all’interno della missione si registrano variazioni più considerevoli (che però si compensano a livello di totale), che dipendono principalmente dagli interventi operati nella Sezione I e derivanti:

§  dall’art. 1, comma 799, che sopprime l'autorizzazione di spesa recante l'onere per l'affitto del termovalorizzatore di Acerra, il quale determina una riduzione di 20,2 milioni di euro sul cap. 7521 (Spese per l'emergenza in materia di rifiuti nella regione Campania);

§  dall’art. 1, comma 800, che incrementa di 20,2 milioni di euro la dotazione del Fondo per interventi urgenti di messa in sicurezza e bonifica, per la maggior tutela dell'ambiente e della salute pubblica, dei siti di interesse nazionale (SIN), istituito dall’art. 1, comma 476, della L. 208/2015 (cap. 7515 - fondo per interventi di bonifica e messa in sicurezza dei siti di interesse nazionale per provvedere al corretto adempimento di obblighi europei).

 


 

Ministero delle infrastrutture e trasporti

(Tabella n. 10)

 

 

L’articolo 11 della legge di bilancio 2019 autorizza, al comma 1, l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero delle infrastrutture e trasporti per l'anno finanziario 2019, in conformità all’annesso stato di previsione (Tabella n. 10).

 

Inoltre l’art. 11 prevede:

§  il numero massimo degli ufficiali ausiliari del Corpo delle Capitanerie di porto come forza media nel 2019 (251 ufficiali in ferma prefissata o in rafferma e 35 ufficiali piloti di complemento) (comma 2);

§  il numero massimo degli allievi del Corpo delle capitanerie di porto presso l'Accademia navale e le Scuole sottufficiali della Marina militare, per l'anno 2019 (136 unità) (comma 3);

§  il rinvio all’elenco n. 1 annesso allo stato di previsione del MIT per le spese per le quali possono effettuarsi, per il 2019, i prelevamenti dal fondo a disposizione iscritto nel programma «Sicurezza e controllo nei mari, nei porti e sulle coste» (comma 4);

§  l’applicazione delle disposizioni in vigore presso il Ministero della difesa, in quanto compatibili, alla gestione dei fondi di pertinenza delle Capitanerie di porto e l’applicazione, per l'anno finanziario 2019, alle spese per la manutenzione e l'esercizio dei mezzi e delle attrezzature tecniche dei porti e delle caserme delle Capitanerie di porto del programma «Sicurezza e controllo nei mari, nei porti e sulle coste», delle disposizioni del nono periodo del comma 2-bis dell’articolo 34 della legge 31 dicembre 2009, n. 196, che prevede che gli importi delle aperture di credito non interamente utilizzati dai funzionari delegati entro il termine di chiusura dell'esercizio costituiscano residui di spesa delegata e possano essere accreditati agli stessi in conto residui negli esercizi successivi, prioritariamente in base all'esigibilità delle obbligazioni assunte dai funzionari delegati, fermi restando i termini di conservazione dei residui (comma 6);

§  la riassegnazione da parte del Ministro dell’economia e delle finanze allo stato di previsione del MIT di quota parte delle entrate versate al bilancio dello Stato derivanti dai corrispettivi di concessione offerti in sede di gara per il riaffidamento delle concessioni autostradali nella misura necessaria alla definizione delle eventuali pendenze con i concessionari uscenti (comma 7).

 

 

Le spese del Ministero per gli anni 2019-2021

La legge di bilancio 2019-2021 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e trasporti, spese finali, in termini di competenza, per 12.212,6 milioni di euro nel 2019, in diminuzione di circa 2.846,4  milioni di euro rispetto alle spese finali 2018, che ammontavano a 15.059,00 milioni di euro. Si registra in particolare un forte decremento (pari a -35,1% rispetto al 2018), della spesa in conto capitale ed una riduzione più contenuta della spesa di parte corrente, come illustrato nella tabella che segue:

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MIT

Bilancio 2018

Legge di bilancio 2019

Diff.
bil 2019/
bil 2018

Legge di bilancio 2020

Legge di bilancio 2021

Spese correnti

7.119,90

7.061,68

- 58,2

7.022,15

6.908,22

Spese in c/capitale

7.939,10

5.150,91

-2.788,2

7.529,35

3.912,16

SPESE FINALI

15.059,00

12.212,6

-2.846,4

14.551,50

10.820,39

Spese MIT in % spese finali STATO

2,3%

1,4%

 

1,6 %

1,2%

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a circa 16.005,24 milioni di euro nel 2019, a 12.827 milioni di euro nel 2020 e a 12.266,17 milioni di euro nel 2021.

 

Rispetto alla legge di bilancio 2018, la legge di bilancio 2019-2021 espone dunque per il MIT, nel triennio di riferimento, un andamento della spesa decrescente, con una diminuzione, rispetto al 2018, del 18,9%. Gli stanziamenti di spesa del MIT per il 2019 del MIT rappresentano l’1,4% delle spese finali del bilancio dello Stato, contraendosi in termini percentuali rispetto al 2018 anche nell’anno 2020 (1,6%), e in modo più consistente nell’anno 2021 (1,2%).

Le spese per l’anno 2019

Nell’ambito dell’anno 2019, lo stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e trasporti (Tabella 10) esponeva, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza di 13.892,7 milioni di euro. Rispetto a tale previsione a legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2019, attuata con le Sezioni I e II della legge di bilancio, determina complessivamente una diminuzione delle spese finali di 1.680,1 milioni di euro, di cui 1.724,29 milioni di minore spesa in conto capitale, come evidenziato nella tabella che segue, che evidenzia in dettaglio le modifiche che la legge di bilancio ha apportato alla legislazione vigente 2019, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa:

                                                                  (dati di competenza, valori in milioni di euro)

MIT

2018

2019

bilancio

BLV *

Manovra

Legge di bilancio

Spese correnti

7.119,90

7.017,5

44,18

7.061,68

Spese in c/capitale

7.939,10

6.875,2

-1.724,29

5.150,91

SPESE FINALI

15.059,00

13.892,7

-1.680,1

12.212,6

*La colonna BLV è tratta dal ddl di bilancio originario;

Rispetto alla legislazione vigente 2019, la forte diminuzione di 1.680,1 milioni di euro delle spese finali, è pari al 12,1% circa in meno, è da ascrivere alla forte riduzione della spesa in conto capitale (-1.724,3 milioni € circa), e al lieve aumento delle spese in conto corrente (che per effetto della manovra si incrementano di 44,18 milioni di euro).

La riduzione della spesa in conto capitale da 6.875,2 mln € a  5.150,9  mln €), è legata principalmente a rimodulazioni orizzontali dovute ad adeguamenti al cronoprogramma (per il dettaglio delle variazioni si veda il successivo paragrafo).

 

Il DDL di bilancio integrato degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, dunque, stanziamenti complessivi di spesa per il MIT  pari a 12.212,6 milioni € per il 2019.

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2019 per Missioni/Programmi

La tabella successiva indica le previsioni di bilancio per il 2019 per ciascuna missione e per ciascun programma di spesa del Ministero delle infrastrutture e trasporti, a raffronto anche con i dati del bilancio 2018.

La tabella evidenzia altresì, nella colonna manovra, le modifiche che la legge di bilancio ha apportato alla legislazione vigente 2019 ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

 

La spesa complessiva del Ministero delle infrastrutture e trasporti è allocata su 5 missioni e 14 programmi, suddivisi tra le competenze della IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni e della VIII Commissione Ambiente.

 

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E TRASPORTI


 

Missione/Programma

2018

2019

bilancio

BLV

manovra

Legge di bilancio

1

Infrastrutture pubbliche e logistica  (14)

5.623,9

4.736,9

-1.760,75

2.976,15

1.1

Sistemi stradali, autostradali ed intermodali  (14.11)

3.556,9

2.962,6

1.830,58

1.132,02

1.2

Sistemi idrici, idraulici ed elettrici  (14.5)

159,0

69,0

100,0

169,0

1.3

Sicurezza, vigilanza e regolam. in materia di opere pubbliche e delle costruzioni  (14.9)

6,1

7,7

-0,1

7,6

1.4

Opere strategiche, edilizia statale ed interventi speciali e per pubbliche calamità (14.10)

1.901,9

1.697,6

-30,16

1.667,44

2

Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto  (13)

8.361,7

8.062,9

139,06

8.201,96

2.1

Sviluppo e sicurezza della mobilità stradale  (13.1)

273,7

292,8

0,79

293,59

2.2

Sviluppo e sicurezza del trasporto aereo (13.4)

158,4

80,9

-1

79,9

2.3

Autotrasporto ed intermodalità (13.2)

419,3

289,5

81,38

370,88

2.4

Sistemi ferroviari, sviluppo e sicurezza del trasporto ferroviario (13.5)

1.082,0

584,8

-18,13

566,67

2.5

Sviluppo e sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo e per vie d'acqua interne (13.9)

588,4

666,3

44,51

710,81

2.6

Sviluppo e sicurezza della mobilità locale (13.6)

5.839,6

6.148,5

31,5

6.180,0

3

Casa e assetto urbanistico (19)

262,6

195,8

0

195,8

3.1

Politiche abitative, urbane e territoriali  (19.2)

262,6

195,8

0

195,8

4

Ordine pubblico e sicurezza (7)

728,0

758,5

2,93

755,57

4.1

Sicurezza e controllo nei mari, nei porti e sulle coste  (7.7)

728,0

758,5

2,93

755,57

5

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

82,6

138,4

-55,28

83,12

5.1

Indirizzo politico (32.2)

16,1

75,3

-55,22

20,08

5.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

66,4

63,0

0

63,0

 

SPESE FINALI MINISTERO

15.059,0

13.892,7

 

12.212,6

Nella prima colonna è riportata la numerazione che la Missione/programma di spesa assume nello stato di previsione del MIT in cui è iscritto. Tra parentesi, invece, è riportata la numerazione generale.

 

La gran parte della spesa complessiva del Ministero è allocata su 2 sole missioni (la n. 13 “Diritto alla mobilità” e la n. 14 “Infrastrutture pubbliche e logistica”), ove è concentrato storicamente oltre il 90% della spesa finale complessiva del Ministero: questa rappresenta nella Legge di Bilancio 2019, con 11.178,11 milioni di euro, il 91,5% circa della spesa finale del Ministero.

Le missioni del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di esclusivo interesse della VIII Commissione Ambiente sono:

§  la missione 14 “Infrastrutture pubbliche e logistica”;

§  la missione 19 “Casa e assetto urbanistico”.

 

Quelle di esclusivo interesse della IX Commissione (Trasporti), interamente affidate a centri di responsabilità amministrativa e che svolgono funzioni afferenti alle politiche dei trasporti, sono:

§  la missione 13 "Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto" affidata al Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali ed il personale; Si ricorda peraltro che la Missione 13 "Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto", non è interamente di competenza del Ministero delle infrastrutture e trasporti in quanto una quota rilevante dei suoi stanziamenti sono contenuti nel programma 13.8 "Sostegno allo sviluppo del trasporto" contenuto nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (Tabella 2), cui si rinvia.

§  la missione 7 "Ordine pubblico e sicurezza", per il programma 7.7 "Sicurezza e controllo nei mari, nei porti e sulle coste" affidato alle Capitanerie di porto.

Si ricorda che nell’ambito della Missione 14 Infrastrutture e logistica, di interesse della VIII Commissione, sono stati trasferiti, all’interno del programma 14.11 (Sistemi stradali, autostradali ed intermodali), gli stanziamenti relativi agli interventi per la realizzazione di itinerari turistici ciclo pedonali: si tratta del Fondo per la realizzazione di ciclovie turistiche e di interventi per la sicurezza della ciclabilità, nonché del Fondocammini”. per la realizzazione degli itinerari turistici a piedi.

La missione 13 “Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto”

Per quanto riguarda la missione 13 “Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto” (per la parte afferente al MIT), essa prevedeva uno stanziamento complessivo per il 2019 a legislazione vigente di 8.062,9 milioni di euro, in diminuzione rispetto alla legge di Bilancio 2018 che recava uno stanziamento di 8.361,7 milioni € circa. Con la legge di Bilancio 2019 lo stanziamento viene aumentato complessivamente di 139,06 mln €, arrivando cosi ad una previsione di spesa  di 8.201,96 milioni €.

 

Le principali variazioni della Missione 13 apportate con la manovra sono di seguito riassunte:

§  sul programma Autotrasporto e intermodalità (13.2), il saldo della manovra è complessivamente di +81,4 mln €, così composto:

-      un finanziamento di +80 mln € in conto corrente (per ciascuno degli anni 2019 e 2020) per gli autotrasportatori, al fine di compensare il settore delle maggiori spese conseguenti al crollo del Ponte Morandi a Genova (cap. 1345);

-      un finanziamento di +2 mln € per il 2019 e 2020 di 5 mln € per il 2021 per il trasporto intermodale (cap. 7352 relativo al potenziamento delle catene logistiche);

-      un definanziamento per -500 mila €, per gli anni 2019 e 2020, relativo al sistema per il monitoraggio per la logistica (SINAMOLO cap. 1255);

-      un definanziamento per -100 mila € per gli anni 2019 e 2020, relativo al partenariato per la logistica (cap. 1258);

§  sul programma (13.6) Sviluppo e sicurezza della mobilità locale, il saldo della manovra è complessivamente di circa +31,5 mln €, così composto:

-      un finanziamento di +55 mln e per il 2019 ( e di 65 mln € per il 2020 e 25 mln e per il 2021), sul cap. 7416 per la linea metropolitana di Roma; Viene anche prevista la reinscrizione a bilancio, ai sensi dell’articolo 30 comma 2, della legge n. 196 del 2009, di 10 milioni di euro – somme non impegnate a chiusura dell’ultimo esercizio – relative alla realizzazione della tratta Colosseo- Piazza Venezia della linea C della metropolitana di Roma;

-      un finanziamento di +5 mln € per il 2019 sul cap. 7428 per somme da assegnare alla regione Piemonte per la linea ferroviaria Biella-Novara;

-      un finanziamento per +1,5 mln € per il 2019 sul cap. 7240 per la realizzazione del Ponte san Michele sull’Adda;

-      un definanziamento per -27,4 mln € sul cap. 1314 relativo al rinnovo contrattuale nel trasporto pubblico locale per il 2019 (e di -50 mln € rispettivamente nel 2020 e 2021 ed i successivi dieci anni);

-      una  riduzione di -2,6 mln € sul cap. 7415 relativo alla realizzazione di infrastrutture per la mobilità nelle fiere di Bari, Verona, Foggia e Padova;

Relativamente al Programma 13.6 si ricorda che tra gli accantonamenti previsti dall’art. 1, comma 1118 della legge di bilancio 2019, che ammontano a complessivi 2 miliardi di € nel 2019 e sono elencati in dettaglio nell’Allegato 3 alla legge stessa, è previsto un accantonamento di 300 mln € sul programma 13.6. Tali somme sono, in base alla norma, rese indisponibili per la gestione. Con decreti del Ministro dell'economia e delle finanze, da comunicare alle Camere, è possibile rimodulare tali accantonamenti di spesa nell'ambito degli stati di previsione della spesa, su richiesta dei Ministri interessati, ferma restando la neutralità degli effetti sui saldi di finanza pubblica.

§  sul programma Sviluppo e sicurezza della navigazione e del  trasporto marittimo (13.9) il saldo della manovra è complessivamente di +44,5 mln €, così composto:

-      un finanziamento di + 50 mln € sul cap. 7266 (per ciascuno degli anni 2019, 2020, 2021 e 2022) per somme da assegnare all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale;

-      un definanziamento per -2 mln € sul cap. 7261 (manutenzione straordinaria dei porti statali di rilevanza nazionale);

-      un definanziamento di -3 mln € per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021, sul cap. 7600 per il miglioramento del trasferimento ferroviario intermodale nei porti;

-      da minori contributi alle società marittime sul cap. 1960, per 500 mila €, per gli anni 2019 e 2020;

§  sul programma (13.1) Sviluppo e sicurezza della mobilità stradale, il saldo della manovra è complessivamente di + 0,8 mln €, così composto:

-       un finanziamento di +5mln € per il 2019, sul cap. 7353 relativo al Fondo per l’accessibilità e la mobilità delle persone disabili;

-      un finanziamento di + 1 mln €, per ciascuno degli anni 2019 e 2020, sul cap. 1396 per l’istituzione del Fondo per le agevolazioni fiscali per l’acquisto dei dispositivi antiabbandono dei bambini negli autoveicoli;

-      un finanziamento di +1 mln € per il 2019, sul cap. 7181 per l’adeguamento dei sistemi informatici del CED del Ministero;

-      una riduzione di circa -3 mln € sul cap. 1235 (spese per attrezzature per il dipartimento trasporti terrestri),

-      rimodulazioni compensative (ex art. 23, c.3, lett. a) per il 2019 per -3,3 mln € circa sui capitoli 1276 (-1,8 mln spese per il CED), 7100 (-0,8 mln per spese progettazione impianti) e  sul cap. 7180 ( -600 mila €) per le spese per gli attraversamenti pedonali semaforizzati;

-      un definanziamento di -700 mila €, per il triennio ed i successivi dieci anni, sul cap. 1233 relativo agli studi e la propaganda per la sicurezza stradale attraverso il CCISS- centro di coordinamento per la sicurezza stradale ed una rimodulazione per

-      si segnala poi una riduzione di 200 mila euro per l’anno 2019 delle risorse iscritte sul programma 14.11 (Sistemi stradali, autostradali e intermodali), assegnate in misura pari a 1 milione di € per la sperimentazione delle smart road ai sensi dell’articolo 1, comma 72 della legge di bilancio per il 2018;

§  sul Programma (13.5) Sistemi ferroviari, sviluppo e sicurezza del trasporto ferroviario, il saldo della manovra è complessivamente di circa -18 mln così composto:

-      un finanziamento di + 5 mln € per il 2019,  per il 2020 e 2021 da corrispondere alle imprese ferroviarie per incentivazione del trasporto merci (cap. 1274) per compensare i maggiori costi sostenuti dalle imprese ferroviarie per i trasporti merci effettuati nelle regioni Abruzzo, Lazio, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia;

-      un finanziamento di + 1 mln € per il 2019 ( e di 2 mln per il 2020 e 2021) da assegnare all’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (ANFISA) come previsto dall’art. 12 del DL n. 109/2018 (sul cap. 1227);

-      una riduzione per -15 mln € sul cap. 7563 (che viene totalmente definanziato), relativo al contributo quindicennale previsto dalla legge n. 190 del 2014  per avviare i lavori sulla tratta Andora-Finale Ligure;

-      un definanziamento di -4 mln € per il 2019 e 2020 (cap. 7303) relativo al fondo per la rottamazione dei carri merci;

-      una riduzione per -5 mln € sul cap. 7564 per il solo 2019, relativo al potenziamento della tratta ferroviaria Lucca-Pistoia;

-      una riduzione di -135 mila € sul cap. 1350 per il triennio 2019-2021, relativo al concorso spese per la delegazione italo-svizzera al Comitato internazionale per il Sempione.

§  sul programma (13.4) Sviluppo e sicurezza del trasporto aereo, il saldo della manovra è complessivamente di -1 mln € così composto:

-      un definanziamento pari a -4 mln € per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021 ed i successivi dieci anni delle somme da attribuire all’ENAC (cap. 1923);

-      un finanziamento di +3 mln € per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021 sul cap. 1942 da destinare al potenziamento dell’aeroporto di Crotone.

 

Complessivamente, la Missione 13, se si considerano anche gli stanziamenti che sono iscritti nello stato di previsione del MEF, vede spese per il 2019 pari a circa 11.372,2 mln € (rispetto ai 13.321,6 mln € nel 2018), ripartiti tra MIT e MEF come evidenziato nella seguente tabella:

Missione 13-Sostegno allo sviluppo del trasporto (MIT +MEF)

(dati di competenza, valori in milioni di €)

 

Missione
(Programma)

DDL BILANCIO 2019
Integrato

MIT

Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto
(Programmi 13.1; 13.2; 13.4; 13.5; 13.6; 13.9)

8.201,96

MEF

Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto
(Programma 13.8)

3.170,23

 

TOTALE MISSIONE 13

11.372,2

 

Si ricorda che nel programma 13.8 del MEF la quasi totalità della spesa è rappresentata dall'erogazione di somme a favore di Ferrovie dello Stato S.p.A. per il contratto di programma e di servizio per il trasporto ferroviario (per il quale si rinvia allo stato di previsione del MEF- Tabella 2), ed è pari a circa 3.165,82 mln € per il 2019.

La missione 7 Ordine pubblico e sicurezza

Relativamente alla missione 7 Ordine pubblico e sicurezza, il programma Sicurezza e controllo nei mari, nei porti e sulle coste (7.7) che recava uno stanziamento complessivo per il 2019 a legislazione vigente pari a 758,5 mln €, in aumento rispetto al Bilancio 2018 di 30,5 mln € (+ 4,1%) , nella legge di bilancio 2019  ammonta complessivamente a 755,5 mln €, in quanto viene definanziato per 3 mln €, sia per il triennio che per i successivi 10 anni,  il cap. 2176, relativo alle spese per mezzi operativi e strumentali, arrivando ad un totale di spesa di 755,57mln € per il 2019.

Con riferimento a questa missione si segnala una rimodulazione compensativa sul capitolo 7853 per 10 milioni di euro, con un definanziamento per l’anno 2020 delle spese per lo sviluppo della componente aeronavale e dei sistemi di comunicazione del corpo delle capitanerie di porto - guardia costiera e con un contestuale incremento delle risorse derivanti dalla ripartizione del Fondo investimenti di cui all'articolo 1, comma 140, della legge n. 232 del 2016.

 

Il Ministero si è infatti avvalso della flessibilità concessa dalla legge di contabilità (articolo 23, comma 3, lettera a)) che consente di rimodulare le dotazioni finanziarie relative ai fattori legislativi spese predeterminate da leggi vigenti in senso “verticale” (ossia in via compensativa tra diversi fattori legislativi nell’ambito dello stesso esercizio) o in senso “orizzontale” (ossia tra esercizi finanziari a parità di risorse complessive dell’autorizzazione di spesa), anche per adeguare gli stanziamenti a quanto previsto nel piano dei pagamenti, come esposto nella tabella che segue per il triennio 2019-2021:

 

 

(importi in milioni di euro)

INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Mis/Pro

2019

2020

2021

BLV

di cui rimod.

BLV

di cui rimod.

BLV

di cui rimod.

4 Ordine pubblico e sicurezza (7)

4.1 Sicurezza e controllo nei mari, nei porti e sulle coste(7.7)

LS n. 147/2013 art 1 co 107 punto 1

13

-

3

-10

-

-

LB n. 232/2016 art 1 co 140 punto E/bis

RIPARTIZIONE DEL FONDO INVESTIMENTI DI CUI ALL’ARTICOLO 1 COMMA 140 DELLA LEGGE n. 232/2016

(Cap-pg: 7853/4)

4,5

-

17,5

10-

12,5

-

Fonte: ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 – Tomo III – pag 457 come sostituita da pag 20 errata corrige)

La Missione 14 “Infrastrutture pubbliche e logistica”

Relativamente alla missione 14 “Infrastrutture pubbliche e logistica”, si ha una riduzione di 1.760,7 milioni di euro (pari al 37,2%) rispetto al dato a legislazione vigente, imputabile principalmente al combinato disposto di una rimodulazione, nell’ambito del programma 14.11 “Sistemi stradali, autostradali ed intermodali, pari a 1.882,4 milioni, e di uno stanziamento complessivo di 122 milioni di euro nei vari programmi della missione 14.

In merito alla rimodulazione di 1.882,4 milioni di euro effettuata nell’ambito del programma 14.11: 1.827,4 milioni di euro riguardano le risorse destinate all’ANAS”, 15 milioni di euro riguardano la realizzazione dell'asse viario Marche – Umbria (entrambe le risorse vengono spostate dal 2019 agli anni 2020 e 2021), e 40 milioni di euro riguardano invece la realizzazione di itinerari turistici ciclo-pedonali (tali ultime risorse vengono spostate dal 2019 al 2021).

Per la missione 19 “Casa e assetto urbanistico”, costituita da un unico programma 19.2Politiche abitative, urbane e territoriali”, non sono presenti variazioni tra le somme stanziate nel bilancio a legislazione vigente e quelle nel bilancio per il 2019 pari a 195,8 milioni di euro.

 

I principali interventi relativamente alla missione 14 riguardano:

§  una rimodulazione, nell’ambito del programma 14.11 Sistemi stradali, autostradali ed intermodali, per 1.827,4 milioni di euro del cap. 7002 relativo al Fondo per gli investimenti dell'Anas, di cui 1.727,9 milioni di euro trasferiti dal 2019 all’anno 2020 e 154,5 milioni di euro all’anno 2021, per l’adeguamento al piano finanziario dei pagamenti (cronoprogramma);

§  una rimodulazione  nell’ambito del programma 14.11, per 15 milioni di euro del cap. 7521 per la realizzazione dell'asse viario Marche - Umbria e quadrilatero di penetrazione interna - maxilotto 1: s.s. 77 “Val di Chienti” tratta "Foligno - Pontelatrave" (le risorse vengono spostate dal 2019 al 2020);

§  una rimodulazione (spostamento dal 2019 al 2021), nell’ambito del programma 14.11, per 40 milioni di euro sul cap. 7582  del fondo per la progettazione e la realizzazione di ciclovie turistiche di ciclostazioni nonché per la progettazione e la realizzazione di interventi concernenti la sicurezza della ciclabilità cittadina;

§  uno stanziamento di 50 milioni di euro per il cap. 7557 (fondo per la messa in sicurezza dei ponti esistenti, la realizzazione di nuovi e la sostituzione di quelli esistenti sul bacino del Po) nell’ambito del programma 14.11 “Sistemi stradali, autostradali ed intermodali”, disposto dall’art. 1, comma 891, legge di bilancio 2019;

§  uno stanziamento di 2 milioni di euro per il cap. 7585 (fondo per le autostrade ciclabili), nell’ambito del programma 14.11 “Sistemi stradali, autostradali ed intermodali”, disposto dall’art. 1, comma 104, legge di bilancio 2019;

§  un stanziamento di 100 milioni di euro per il cap. 7281 (piano straordinario invasi) nell’ambito del programma 14.5 “Sistemi idrici, idraulici ed elettrici”, disposto dall’art. 1, comma 155, legge di bilancio 2019;

§  una riduzione di 30 milioni di euro per il cap. 7008 (fondo progettazione di fattibilità per le infrastrutture e gli insediamenti prioritari), nell’ambito del programma 14.10 “Opere strategiche, edilizia statale ed interventi speciali e per pubbliche calamità”, disposto dall’art. 1, comma 115, legge di bilancio 2019.


 

Ministero della Difesa

(Tabella n. 11)

 

 

L’articolo 12 della legge di bilancio autorizza, al comma 1, l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero della  Difesa, per l'anno finanziario 2019, in conformità all'annesso stato di previsione (Tabella n. 11).

 

L'articolo reca inoltre disposizioni di natura meramente contabile, volte a regolare modalità di gestione ovvero determinazioni quantitative che le leggi vigenti rinviano alla legge di bilancio annuale.

In particolare, i commi da 2 a 5, stabiliscono, rispettivamente, per l’anno 2019: il numero massimo degli ufficiali ausiliari da mantenere in servizio come forza media per l'anno 2019; la consistenza organica degli allievi ufficiali delle Forze amate, compresa l'Arma dei carabinieri, degli allievi delle scuole sottoufficiali delle Forze armate, esclusa l'Arma dei carabinieri, e, infine, degli allievi delle scuole militari.

Il comma 6,  consente di applicare alle spese per infrastrutture multinazionali della NATO, sostenute a carico di taluni programmi della della missione « Difesa e sicurezza del territorio » dello stato di previsione del Ministero della difesa, per l’anno finanziario 2019, le direttive NATO in materia di procedure di negoziazione in materia di affidamento dei lavori.

 Il comma 7 rinvia agli  elenchi n. 1 e n. 2 allegati allo stato di previsione del Ministero della difesa per l’individuazione delle spese per le quali si possono effettuare, per l’anno finanziario 2019, i prelevamenti dai fondi a disposizione relativi alle tre Forze armate e all’Arma dei carabinieri, ai sensi dell’articolo 613 del codice di cui al decreto legislativo.

Il comma 8 prevede la riassegnazione ai pertinenti programmi dello stato di previsione del Ministero della difesa delle somme versate all'entrata del bilancio dello Stato dal CONI e destinate alle attività sportive del personale militare e civile della difesa.

Da ultimo, il comma 9 autorizza il Ministro dell'economia e delle finanze a provvedere alla riassegnazione ai pertinenti capitoli del programma «Approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e sicurezza» delle somme versate all'entrata del bilancio dello Stato dalla Banca d'Italia per i servizi di vigilanza e custodia resi dal personale dell'Arma stessa.

A sua volta l’articolo 18 riporta disposizioni diverse tese a confermare alcune forme di flessibilità nella gestione degli stanziamenti di bilancio.

Al riguardo  – oltre al comma 6, che prevede la possibilità di utilizzare come residui nell'esercizio successivo le risorse finanziarie non utilizzate alla chiusura dell'esercizio 2017 relative ai fondi destinati all'incentivazione del personale dello Stato, tra cui quello delle Forze armate, nonché a quelli destinati alla corresponsione del trattamento economico accessorio del personale dirigenziale , rileva comma 25 che autorizza il Ministero dell’economia e delle finanze a riassegnare al lo stato di previsione del Ministero della Difesa, per l’anno 2018,  le somme versate in entrata concernenti le competenze fisse ed accessorie del personale dell’arma dei carabinieri in posizione extraorganica presso le altre amministrazioni.

Da ultimo, il comma 27, autorizza il Ministero dell’economia e delle finanze ad apportare, con propri decreti, per l’anno 2018, le opportune variazioni compensative di bilancio tra i diversi ministeri interessati dall’attuazione delle  disposizioni di cui al decreto legislativo n. 177 del 2016 che ha disposto l’assorbimento del Corpo forestale dello Stato nell’Arma dei carabinieri e, in misura minore, in altre forze di polizia e presso il Ministero dell’agricoltura.

Le spese del Ministero per gli anni 2019-2021

La legge di bilancio 2019-2021 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero della difesa, spese finali, in termini di competenza, pari a 21.432,2 milioni di euro nel 2019, a 21.876,6 milioni di euro per il 2020 e 21.957,4  milioni di euro per il 2021, come si evince dalla tabella che segue.

 

Spese finali del Ministero della difesa nella legge di bilancio per il triennio 2019-2021

.(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2018

Previsioni legge di bilancio

2019

Diff.
bil 2019/
BIL 2018

2020

2021

Spese correnti

18.484,6

19.401,3

916,7

19.263,6

19.262,9

Spese in c/capitale

2.484,3

2.030,9

-453,4

2.613

2.694,5

SPESE FINALI

20.968,9

21.432,2

463,3

21.876,6

21.957,4

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

3,36%

3,36%

 

3,38%

3,40%

[Fonte: elaborazione dati legge di bilancio 2019-2021- Tab 11]

- eventuali discrepanze derivano dagli arrotondamenti

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a 22.432,2 milioni di euro nel 2019, a 21.626,4 milioni di euro nel 2020 e a 21.586,1 milioni di euro nel 2021.

Rispetto alla legge di bilancio 2018, la legge di bilancio 2019-2021 espone dunque per il Ministero della difesa, nel triennio di riferimento, un andamento della spesa in leggera crescita.

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2019, la legge di bilancio espone spese finali in aumento rispetto al 2018, in termini assoluti, in misura pari a 463,3 milioni di euro.

Tale differenza positiva deriva dagli effetti congiunti di un aumento delle spese di parte corrente pari a 916,7 milioni di euro ed una diminuzione delle spese di parte capitale pari a 453,4 milioni di euro.

Gli stanziamenti di spesa del Ministero della difesa autorizzati dalla legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell’anno 2019 in misura pari al 3,36 % della spesa finale del bilancio statale.

 

Si ricorda che le spese totali dello Stato ammontano a 637.990,5 milioni di euro per il 2019 e 648.011,3 milioni di euro per il 2020 e 645.072,4 per il 2021 (per un approfondimento cfr. sopra)

Le spese per l’anno 2019

Lo stato di previsione del Ministero della difesa (Tabella 11) espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2019 di 21.689,8 milioni di euro.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2019,  determina complessivamente una diminuzione delle spese finali di 248,6 milioni di euro, imputabili interamente alla spesa in conto capitale, come evidenziato nella tabella che segue:

 

Spese finali del Ministero della difesa- anno 2019

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2018

2019

Legge di Bilancio

BLV

Manovra

Legge di bilancio

Spese correnti

18.484,6

19.401,3

--

19.401,3

Spese in c/capitale

2.484,3

2.279,5

-248,6

2.030,9

SPESE FINALI

20.968,9

21.680,8

-248,6

21.432,2

[Fonte: elaborazione dati legge di bilancio 2019-2021- Tab 11]

- eventuali discrepanze derivano dagli arrotondamenti

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2019 per Missioni/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio per il 2019 per ciascuna missione/programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2018.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che la legge di bilancio apporta alla legislazione vigente 2019 ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

 

Spese finali per ciascuna missione/programma del Ministero della difesa- anno 2019

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELLA DIFESA


 

Missione/Programma

2018

2019

Legge di Bilancio

BLV

manovra

Legge di bilancio

Differenza
 LB 2018/LB 2019

1

Difesa e sicurezza del territorio (5)

 19.450,6

    20.015,0

-248,5

19.766,5

315,9

1.1

Approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e la sicurezza (5.1)

       6.166,4

      6.428,3

   

-14,1

 

6.414,2

247,8

1.2

Approntamento e impiego delle forze terrestri (5.2)

       4.988,8

      5.300,0

 

 

5.300,0

311,2

1.3

Approntamento e impiego delle forze marittime (5.3)

       2.017,2

      2.112,2

 

 

2.112,2

95,0

1.4

Approntamento e impiego delle forze aeree (5.4)

       2.580,6

      2.716,1

 

 

2.716,1

135,5

1.5

Pianificazione generale delle Forze Armate e approvvigionamenti militari (5.6)

       3.697,3

      3.458,3

 

-234,4

 

3.223,9

-473,4

2

Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente (18)

          450,1

         467,3

 

 

467,2

17,1

2.1

Approntamento e impiego Carabinieri per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare (18.17)

          450,1

         467,2

 

 

467,2

17,1

3

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

1.068,2

      1.198,5

 

 

1.198,5

130,3

3.1

Indirizzo politico (32.2)

48,0

           62,2

 

 

62,2

14,2

3.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

574,7

         677,6

 

 

677,6

102,9

3.3

Interventi non direttamente connessi con l’operatività dello Strumento Militare (32.6)

445,4

         458,5

 

 

458,5

13,1

 

SPESE FINALI MINISTERO

20.968,9

    21.680,8

 

-248,5

 

21.432,2

463,3

- tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

- eventuali discrepanze derivano dagli arrotondamenti

- tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

 

La spesa complessiva del Ministero è allocata su 3 missioni, e 9 programmi.  La missione principale è “Difesa e sicurezza del territorio”(5), che rappresenta circa il 92% del valore della spesa finale complessiva del Ministero medesimo ed è pari a 19.766,5 milioni di euro.

 

Nello specifico la missione 5: Difesa e sicurezza del territorio, è articolata nei

seguenti Programmi:

§  Programma 1: approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e la sicurezza;

§  Programma 2: approntamento e impiego delle Forze terrestri;

§  Programma 3: approntamento e impiego delle Forze navali;

§  Programma 4: approntamento ed impiego delle Forze aeree;

§  Programma 6: pianificazione generale delle Forze Armate e approvvigionamenti militari.

I primi quattro programmi comprendono il complesso delle attività di addestramento, mantenimento in efficienza operativa, e impiego operativo delle rispettive forze militari. Mentre il programma 5.6 ricomprende le attività dello Stato Maggiore Difesa e degli organismi dell'area di vertice per la definizione, in coerenza con gli indirizzi di politica governativa e con le deliberazioni del Parlamento, della pianificazione generale dello strumento militare e del suo impiego operativo; attuazione delle direttive impartite dal Ministro in materia di alta amministrazione, funzionamento dell'area tecnico-amministrativa della Difesa, promozione e coordinamento della ricerca tecnologica collegata ai materiali d'armamento, approvvigionamento dei mezzi, materiali e sistemi d'arma per le Forze Armate e supporto all'industria italiana della difesa; Sostegno agli organismi internazionali in materia di politica militare.

Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (20.015 milioni), tale missione registra una diminuzione delle spese pari a 248,5 milioni di euro.

 

All’interno della Missione considerata i programmi ridotti sono “Pianificazione generale delle Forze armate e approvvigionamenti militari” (decremento di 234,4 milioni di euro) e “Approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e la sicurezza” (decremento di 14,1 milioni di euro).

 

Le altre due missioni sono “Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente”(18) con una spesa pari a circa 467,2 milioni di euro e “Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche”(32) con circa 1.198,5 milioni di euro.

 

Si ricorda che a partire dal 2017, il Ministero della difesa ha acquisito, nell'ambito della missione 18 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", il nuovo programma 18.17 "Approntamento e impiego Carabinieri per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare" appositamente istituito a seguito dell'assorbimento del Corpo forestale dello Stato (ex Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali) nell'Arma dei Carabinieri, ai sensi del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177. Tale programma raccoglie tutte le risorse finanziarie che nel 2016 erano gestite dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali per il pagamento degli stipendi al personale e delle spese di funzionamento del Corpo forestale dello Stato.

Per quanto concerne la missione 32 “Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche”, rientrano in questa missione i seguenti tre programmi

Il programma 32.2 attiene alla programmazione e al coordinamento generale dell'attività dell'Amministrazione, produzione e diffusione di informazioni generali, predisposizione della legislazione sulle politiche di settore su cui ha competenza il Ministero (attività di diretta collaborazione all'opera del Ministro). Valutazione e controllo strategico ed emanazione degli atti di indirizzo.

Il programma 32.3 attiene allo svolgimento di attività strumentali a supporto delle Amministrazioni per garantirne il funzionamento generale (gestione del personale, affari generali, gestione della contabilità, attività di informazione e di comunicazione...).

Infine il programma 32.6 tratta di attività esterne, regolate da leggi o decreti non direttamente collegate con i compiti di difesa militare e inerenti ad esigenze orientate a servizi di pubblica utilità quali, ad esempio: rifornimento idrico delle isole minori, attività a favore dell'Aviazione civile, meteorologia, trasporto aereo civile di Stato e per il soccorso di malati e traumatizzati gravi, erogazione pensioni di invalidità civile e gestione dei relativi aspetti amministrativi, spese per le pensioni provvisorie riguardanti la corresponsione del trattamento provvisorio di quiescenza al personale militare nella posizione di ausiliaria, erogazione di sussidi ai familiari di militari deceduti in servizio e gestione dei relativi aspetti amministrativi, contributi ad enti ed associazioni, spese per la magistratura militare, onorificenze, onoranze ai caduti, Ordinariato militare e Ufficio Centrale per le Ispezioni Amministrative (ISPEDIFE).

Stanziamenti iscritti negli stati di previsione di altri Ministeri di interesse della Commissione IV

Per quanto concerne gli  stanziamenti di interesse della Difesa presenti negli stati di previsione di altri ministeri si segnala, nello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, il programma 5.8 (Fondo per le missioni internazionali, ex articolo 4, comma 1 della legge n. 145 del 2016 (programma 5.8 cap. 3006/1), sul quale sono appostati per il 2019 fondi pari a 997,2 milioni di euro.

Con riferimento al Ministero dello sviluppo economico, le spese di conto capitale di questo Dicastero sono essenzialmente spese per investimenti, allocate in massima parte nel programma 11.5 “Promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità sociale d'impresa e movimento cooperativo” della Missione 11 “Competitività e sviluppo delle imprese” e destinate alle imprese del settore aereonautico e allo sviluppo di programmi della difesa sostanzialmente gestiti dal Ministero della difesa.

Il citato Programma (11.5) recava a BLV 2019 spese complessive di 3.215,4, diminuite di circa 45,8 milioni di euro con la manovra in esame (3.169,6).

Per gli approfondimenti relativi al programma in esame si rinvia alla scheda relativa alla tabella 3 Ministero dello sviluppo economico.

Di seguito si darà conto solo di alcune delle variazioni che hanno interessato tale missione.

Con riferimento alla scheda di lettura relativa ai commi  797 e 798 dell’articolo 1, della legge di bilancio per il 2019 in esame, tale riduzione è ascrivibile, per 78 milioni di euro per il 2019, ad un intervento, contenuto in Sez. I, di riprogrammazione al 2025 di spese per investimenti (pari appunto a 78 milioni) concernenti i programmi aeronautici ad alto contenuto tecnologico di cui all’art. 4, comma 3, della legge n. 266 del 1997, compreso il programma European fighter aircraft (EFA) e lo sviluppo di unità navali della classe FREMM (di cui all’art. 1, comma 95, della legge n. 266/2005 e ss. mod.).

L’ulteriore riduzione del programma, per complessivi 40 milioni di euro per il 2019, è ascrivibile ad interventi di Sezione II, che consistono in rimodulazioni compensative orizzontali di spese per adeguamento al piano finanziario dei pagamenti, ai sensi dell’articolo 23, comma 3, lett. a) e art. 30, co. 2 della legge di contabilità nazionale. In particolare, la rimodulazione ha riguardato:

§  gli stanziamenti pluriennali concernenti gli interventi per lo sviluppo e l’accrescimento di competitività delle industrie operanti nel settore aeronautico di cui all’articolo 3, lettera a), della legge n. 808/1985, con una riduzione di 40 milioni di euro per l’anno 2019, ed un conseguente incremento di pari importo degli stanziamenti iscritti per il 2021 (cap. 7423/pg.2);

§  gli stanziamenti pluriennali per il proseguimento del programma di sviluppo e acquisizione delle unità navali FREMM, con un’anticipazione di relative risorse per 29,3 milioni all’anno 2021 ed una conseguente riduzione di pari importo degli stanziamenti iscritti per il 2022 e successivi (cap. 7485/pg.4);

§  gli stanziamenti affluiti nello stato di previsione del MISE (cap. 7485/pg.9), in sede di riparto del Fondo investimenti per lo sviluppo infrastrutturale del Paese di cui all’articolo 1, comma 140 della legge di bilancio 2017 (Legge 232/2016 e D.P.C.M. 21 luglio 2017) e anch’essi destinati al proseguimento del programma di sviluppo e acquisizione delle unità navali FREMM. La rimodulazione ha comportato un anticipo al 2020 di 58 milioni di euro e al 2021 di 84,4 milioni, delle risorse già stanziate per gli anni 2022 e seguenti.

 

Per un approfondimento dei programmi di cui all’articolo 1, comma 95, della legge n. 266/2005 “FREMM” e all’articolo 4, comma 3 della legge n. 266 del 1997, compreso il programma European fighter aircraft e alla rimodulazione in senso “orizzontale” delle rispettive spese operata dalla sezione I della legge di bilancio si rinvia alla scheda di lettura relativa ai commi 797 e 798 dell’articolo 1.

 

Il Ministero si è avvalso della flessibilità concessa dalla legge di contabilità (articolo 23, comma 3, lettera a)) per rimodulare le dotazioni finanziarie in senso “orizzontale” (ossia tra esercizi finanziari a parità di risorse complessive dell’autorizzazione di spesa), per adeguare gli stanziamenti a quanto previsto nel piano dei pagamenti, come esposto nella tabella che segue per il triennio 2019-2021:

DIFESA

Mis/Pro

2019

2020

2021

BLV

di cui rimod.

BLV

di cui rimod.

BLV

di cui rimod.

1 Difesa e sicurezza del territorio (5)

1.1Approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e la sicurezza (5.1)

LB n. 232/2016 art 1 co 140 punto B/ter

RIPARTIZIONE DEL FONDO INVESTIMENTI DI CUI ALL’ARTICOLO 1 COMMA 140 DELLA LEGGE n. 232/2016

(Cap-pg: 7760/4)

9,4

-8,6

13,6

8,6

8

-

LB n. 232/2016 art 1 co 140 punto H/quater

RIPARTIZIONE DEL FONDO INVESTIMENTI DI CUI ALL’ARTICOLO 1 COMMA 140 DELLA LEGGE n. 232/2016

(Cap-pg: 7763/5)

-

-1,5

2,5

1,5

1

-

1.5 Pianificazione generale delle Forze Armate e approvvigionamenti militari (5.6)

LB n. 232/2016 art 1 co 140 punto B/ter

RIPARTIZIONE DEL FONDO INVESTIMENTI DI CUI ALL’ARTICOLO 1 COMMA 140 DELLA LEGGE n. 232/2016

(Cap-pg: 7120/23)

4

-21

24

11,8

17,1

5

LB n. 232/2016 art 1 co 140 punto D/ter

RIPARTIZIONE DEL FONDO INVESTIMENTI DI CUI ALL’ARTICOLO 1 COMMA 140 DELLA LEGGE n. 232/2016

(Cap-pg: 7120/25)

11,7

-13,5

24

-4,7

38,6

8,6

LB n. 232/2016 art 1 co 140 punto E/quater

RIPARTIZIONE DEL FONDO INVESTIMENTI DI CUI ALL’ARTICOLO 1 COMMA 140 DELLA LEGGE n. 232/2016

(Cap-pg: 7120/26)

9

-21

15

5

17,5

2,5

LB n. 232/2016 art 1 co 140 punto F/ter

RIPARTIZIONE DEL FONDO INVESTIMENTI DI CUI ALL’ARTICOLO 1 COMMA 140 DELLA LEGGE n. 232/2016

(Cap-pg: 7120/27)

20,8

-74

62

54

200,8

181

LB n. 232/2016 art 1 co 140 punto H/quater

RIPARTIZIONE DEL FONDO INVESTIMENTI DI CUI ALL’ARTICOLO 1 COMMA 140 DELLA LEGGE n. 232/2016

(Cap-pg: 7120/28)

12,9

-30

25,3

3,7

32,2

9,9

Fonte: 2 NV al bilancio di previsione per il triennio 2019-2021

Il Ministero ha inoltre esercitato la facoltà di reiscrizione nella competenza degli esercizi finanziari successivi delle somme stanziate annualmente nel bilancio dello Stato non impegnate alla chiusura dell'esercizio, in relazione a quanto previsto nel piano finanziario dei pagamenti, per un totale di quasi 15 milioni di euro, come espone la tabella seguente. Tale facoltà riguarda le autorizzazioni pluriennali di spesa in conto capitale non permanenti (art. 30, co. 2, della legge di contabilità).

 

(importi in milioni di euro)

DIFESA

Mis/Pro

Somme non impegnate

Reiscrizioni

2019

2020

2021

1. Difesa e sicurezza del territorio (5)

1.5 Pianificazione generale delle forze armate e approvvigionamenti militari (5.6)

LB n. 232/2016 art 1 co 140 punto D/ter

RIPARTIZIONE DEL FONDO INVESTIMENTI DI CUI ALL’ARTICOLO 1 COMMA 140 DELLA LEGGE n. 232/2016

(Cap-pg: 7120/25)

0,2

0,2

 

 

LB n. 232/2016 art 1 co 140 punto F/ter

RIPARTIZIONE DEL FONDO INVESTIMENTI DI CUI ALL’ARTICOLO 1 COMMA 140 DELLA LEGGE n. 232/2016

(Cap-pg: 7120/27)

10,8

10,8

 

 

LB n. 232/2016 art 1 co 140 punto H/quater

RIPARTIZIONE DEL FONDO INVESTIMENTI DI CUI ALL’ARTICOLO 1 COMMA 140 DELLA LEGGE n. 232/2016

(Cap-pg: 7120/28)

3,8

 

3,8

 

Fonte: 2 NV al bilancio di previsione per il triennio 2019-2021


 

Ministero delle politiche agricole
alimentarie forestali

(Tabella n. 12)

 

 

L'articolo 13 della legge di bilancio 2019 approva lo stato di previsione della spesa del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo (Tabella n. 12) e prevede altre norme formali aventi carattere gestionale, riprodotte annualmente. 

Il comma 1 autorizza l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo (MIPAAFT) per l'anno 2019.

Il comma 2 detta disposizioni per la modifica della ripartizione delle risorse tra i vari settori d'intervento del Programma nazionale della pesca e dell'acquacoltura.

Il comma 3 prevede norme per la ripartizione delle somme iscritte nel capitolo 2827 del MIPAAFT per le seguenti finalità: a) il funzionamento del comitato tecnico faunistico - venatorio nazionale; b) la partecipazione italiana al Consiglio internazionale della caccia e della conservazione della selvaggina; c) la dotazione delle associazioni venatorie nazionali riconosciute.

Il comma 4 reca disposizioni sulle variazioni compensative di bilancio, in termini di competenza e di cassa, in ordine alla soppressione e riorganizzazione di taluni enti vigilati dal MIPAAFT.

Il comma 5 prevede la ripartizione, tra i pertinenti programmi dello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, delle somme iscritte, in termini di residui, di competenza e di cassa, nel capitolo 7810, denominato "Somme da ripartire per assicurare la continuità degli interventi pubblici nel settore agricolo e forestale".

Il comma 6, infine, autorizza la riassegnazione, ai pertinenti programmi dello stato di previsione del MIPAAFT, delle somme versate all'entrata del bilancio dello Stato da amministrazioni ed enti pubblici in virtù di accordi di programma, convenzioni ed intese per il raggiungimento di finalità comuni in materia di telelavoro.

Le spese del Ministero per gli anni 2019-2021

La legge di bilancio 2019-2021 (legge 30 dicembre 2018, n. 145) autorizza, per lo stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, spese finali, in termini di competenza, pari a circa 953,1 milioni di euro nel 2019, 906,3 milioni di euro per il 2020 e 834,2 milioni di euro per il 2021, come si evince dalla tabella che segue:

 

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2018

previsioni legge di bilancio

2019

Diff.
bil 2019/
BIL 2018

2020

2021

Spese correnti

607,4

       669

+61,6

          644

640,4

Spese in c/capitale

242,1

284,1

    +42

262,3

193,8

SPESE FINALI

849,5

953,1

+103,6

906,3

834,2

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

0,13

0,14

 

0,13

0,12

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo sono pari a  1.191,6 milioni di euro per il 2019, a 907,2 milioni di euro per il 2020 e a 834,2 milioni di euro per il 2021.

Rispetto alla legge di bilancio 2018, la legge di bilancio 2019-2021 espone dunque per il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali del turismo, nel triennio di riferimento, un andamento della spesa crescente nell’anno 2019 e progressivamente decrescente nel biennio 2020-2021.

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2019, la legge di bilancio espone spese finali in aumento rispetto al 2018, in termini assoluti, in misura pari a 103,6 milioni di euro (+12,2%). Tale differenza positiva deriva dagli effetti congiunti di un aumento delle spese di parte corrente pari 61,6 milioni di euro e delle spese di parte capitale pari a 42 milioni di euro.

Gli stanziamenti di spesa del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo autorizzati dalla legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell’anno 2019, in misura pari allo 0,14% della spesa finale del bilancio statale, in aumento rispetto all’esercizio precedente.

Ciò è dovuto, in particolare - oltre agli effetti della manovra in esame, pari a 48,1 milioni di euro - al trasferimento al MIPAAFT, con decorrenza 1° gennaio 2019, delle risorse umane, strumentali e finanziarie, compresa la gestione dei residui, della direzione generale turismo dell’ex MIBACT, attuato in base all’art. 1 del decreto-legge 12 luglio 2018, n. 86 (convertito, con modificazioni, dalla legge n. 97 del 2018), che ha trasferito le funzioni in materia di turismo dal dicastero culturale a quello agricolo.

A decorrere, dunque, dall’esercizio finanziario 2019, lo stato di previsione del MIPAAFT (tabella 12) viene ampliato, con l’inserimento della Missione 31 “Turismo e del programma 31.1 “Sviluppo e competitività del turismo”, e delle relative risorse (pari a 44,3 milioni di euro, in conto competenza, per ciascun anno del triennio 2019/2021), appartenenti, fino all’esercizio finanziario 2018, allo stato di previsione del dicastero culturale (tabella 13).

Le spese per l’anno 2019

Lo stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo (Tabella 12) esponeva, a legislazione vigente (BLV), al momento della presentazione del ddl di bilancio, una dotazione complessiva di competenza, per l'anno 2019, di 911,3 milioni di euro.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2019 attuata con le Sezioni I e II della legge di bilancio determina, complessivamente, un aumento delle spese finali di 41,8 milioni di euro, di cui 26,9 milioni di spesa in conto capitale e 14,9 milioni di spesa in conto corrente, come evidenziato nella tabella che segue:

 

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2018

2019

Legge di Bilancio

BLV

Manovra

Legge di bilancio

Spese correnti

607,4

654,1

14,9

669

Spese in c/capitale

242,1

257,2

26,9

284,1

SPESE FINALI

849,5

911,3

41,8

953,1

 

In particolare, gli effetti finanziari complessivi ascrivibili alla Sezione II determinano un aumento della spesa pari a circa 11,5 milioni di euro: si tratta, nello specifico, degli effetti derivanti dai seguenti rifinanziamenti e definanziamenti già presenti nel disegno di legge:

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

Rifinanziamenti

Cap/pg.

2019

2020

2021

Somme da ripartire per la continuità degli interventi pubblici nel settore agricolo e forestale

7810/1

20,0

20,0

20,0

Contributo annuo al CAI per soccorso alpino e speleologico

6823/7

1,0

1,0

1,0

 

Definanziamenti

Cap/pg.

2019

2020

2021

Riorganizzazione del settore della ricerca in agricoltura (contributi da assegnare al CREA)

2084/1

-1,0

-1,0

-1,0

Piano irriguo nazionale

7438/5

-0,5

-0,5

-0,5

Spese per il funzionamento del SIAN

1980/9

-0,1

-0,1

-0,1

Trasferimento delle competenze dall’ASSI al MIPAAFT

2297/2

-0,25

-0,25

-0,25

Reti (Spese per il SIAN)

7761/4

-0,1

-0,1

-0,1

Soppressione dell’AIMA e istituzione dell’AGEA

1525/2

-0,25

-0,25

-0,25

Fondi   da   ripartire   alimentati   dal   riaccertamento   dei residui passivi perenti

1425/1 e

7005/1

-7,0

-7,0

-7,0

Promozione dell’offerta turistica nazionale attraverso l’uso di tecnologie e lo sviluppo di software originali

6825/1

-0,1

-0,1

-0,1

Sviluppo e competitività del turismo

6823/1

-0,2

-0,2

-0,2

 

Le misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I determinano nel complesso un effetto positivo di 30,3 milioni di euro, ascrivibili sia alla parte corrente, sia a quella in conto capitale.

La legge di bilancio 2019, in virtù sia degli effetti della Sezione I sia di quelli della Sezione II ha disposto, dunque, stanziamenti per il Ministero pari a 953,1 milioni per il 2019.

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2019 per Missioni/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2019 per ciascuna missione/programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2018.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che la legge di bilancio ha apportato alla legislazione vigente 2019 ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

 

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO


 

Missione/Programma

2018

2019

Legge di Bilancio.

BLV

Manovra

Legge di bilancio

Differenza
 LB 2018/LB 2019

1

Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca (9)

804,5

795,8

48,1

843,9

39,4

1.1

Politiche europee ed internazionali e dello sviluppo rurale (9.2)

325

301,8

12,5

314,3

-10,7

1.2

Vigilanza, prevenzione e repressione delle frodi nel settore agricolo, agroalimentare, agroindustriale e forestale (9.5)

39,5

42,6

0,8

43,4

3,9

1.3

Politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca, dell'ippica e mezzi tecnici di produzione (9.6)

440

451,4

34,8

486,2

46,2

2

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

45

71,9

-7

64,9

19,9

2.1

Indirizzo politico (32.2)

19,4

54

-7,1

46,9

27,5

2.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

25,6

17,9

0,1

18

-7,6

3

Turismo (31)*

-

43,6

0,7

44,3

44,3

3.1

Sviluppo e competitività del turismo (31.1)

-

43,6

0,7

44,3

44,3

 

SPESE FINALI MINISTERO

849,5

911,3

41,8

953,1

103,6

- Tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

*La missione “Turismo” non era presente, nel 2018, nello stato di previsione del MIPAAFT

 

La spesa complessiva del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo è, dunque, dal 2019 - come si evince dalla suddetta tabella - allocata su 3 missioni:

1)  Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca (9), suddivisa in 3 programmi ("Politiche europee ed internazionali e dello sviluppo rurale", "Vigilanza, prevenzione e repressione delle frodi nel settore agricolo, agroalimentare, agroindustriale e forestale" e "Politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca, dell'ippica e mezzi tecnici di produzione";

2)  Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32), ripartita in 2 programmi ("Indirizzo politico" e "Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza");

3)  Turismo (31), rappresentata dal solo programma “Sviluppo e competitività del turismo” (31.1).

Si ricorda che già al momento della presentazione del disegno di legge di bilancio integrato 2019 (AC 1334), rispetto alla legislazione vigente erano stati complessivamente aumentati gli stanziamenti di competenza del MIPAAFT - per complessivi 16 milioni di euro per il 2019 - con le seguenti modalità:

a.    la disposizione dell'ex art. 49, comma 2 del predetto disegno di legge (poi art. 1, comma 655 della legge di bilancio 2019), appartenente alla sez. I, che ha istituito un fondo rotativo per concedere mutui per l’acquisto della cosiddetta “prima casa”, in prossimità dei terreni concessi gratuitamente a nuclei familiari con almeno tre figli, con una dotazione pari a 5 milioni di euro per l’anno 2019 (e a 15 milioni di euro per l’anno 2020), allocato nel capitolo 7722 dello stato di previsione;

b.   la riduzione – presente anch’essa nella sezione I - di 0,5 milioni di euro annui (da 5 a 4,5 milioni di euro), a decorrere dal 2019, del limite di spesa entro cui corrispondere l’indennità giornaliera onnicomprensiva, fino a un importo massimo di 30 euro, per arresto temporaneo non obbligatorio dell’attività di pesca, di cui all’art. 1, comma 346, quarto periodo, della legge n. 232 del 2016 (legge di bilancio 2017), disposta dall’ex art. 59, comma 6, del disegno di legge (poi art. 1, comma 803, primo periodo, della legge di bilancio 2019), allocati nel cap. 1481/pg. 7;

c.    i rifinanziamenti e definanziamenti di alcune dotazioni previste a legislazione vigente e riportate in allegato allo stato di previsione del MIPAAFT (presenti nella sezione II della legge di bilancio), che hanno prodotto – come anticipato - aumenti di spesa per circa 11,5 milioni di euro annui complessivi nel triennio 2019-2021.

Per un approfondimento sui suddetti aspetti si rinvia al dossier iniziale sull'AC 1334, relativo ai profili di competenza della Commissione agricoltura nel disegno di legge di bilancio 2019.

Gli interventi della sezione I - introdotti durante l’esame parlamentare - che hanno inciso (per complessivi 25,8 milioni di euro), sia per la parte corrente, sia per quella in conto capitale sugli stanziamenti del MIPAAFT inseriti nella legge di bilancio (al netto di quelli già presenti nel disegno di legge), sono i seguenti:

1)  un incremento di 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020 (rispetto allo stanziamento di 1 milione di euro già previsto a legislazione vigente), e un nuovo finanziamento di 2 milioni di euro  per il 2021, del Fondo per i prodotti cerealicoli, olivicoli e lattiero caseari, per interventi relativi al contrasto del batterio della Xylella fastidiosa, disposto dall'art. 1, comma 660 della legge di bilancio 2019 (cap. 7825);

2)  l’istituzione, presso il MIPAAFT, del Fondo per le foreste italiane, con una dotazione iniziale di 2 milioni di euro per il 2019, di 2,4 milioni di euro per il 2020, di 5,3 milioni di euro per il 2021 e di 5,2 milioni di euro a decorrere dal 2022, ai sensi dell’art. 1, comma 663 (cap. 7046);

3)  il riconoscimento di un contributo in forma di «voucher», nel limite di spesa di 3 milioni di euro per il 2019, per la rimozione ed il recupero di alberi o di tronchi, caduti o abbattuti in conseguenza degli eventi atmosferici avversi occorsi nei mesi di ottobre e novembre 2018, per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza con delibera del Consiglio dei ministri 8 novembre 2018, previsto dall’art. 1, comma 665 (cap. 1972);

4)  l’incremento di 1 milione di euro, per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021, del Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti (istituito dall’art. 58, comma 1, del decreto-legge n. 83 del 2012), ai sensi dell’art. 1, comma 668 (cap. 1526);

5)  il rafforzamento dei controlli sulla qualità agroalimentare, per il quale, in particolare, sono state previste risorse per 0,5 milioni di euro per il 2019 e per 2,9 milioni di euro a decorrere dal 2020 destinate all’assunzione di massimo 57 unità di personale presso l’ICQRF (art. 1, comma 669); e per 0,3 milioni di euro a decorrere dal 2019 (come si evince dalla relazione tecnica e dal c.d. allegato 3 sugli effetti finanziari della legge), per il ripristino per il personale ispettivo dell’ICQRF dell’indennità di missione (art. 1, comma 670), con risorse ripartite in vari capitoli: 2397, 2409, 2305, 2460/pg. 4;

6)  l’istituzione del Catasto delle produzioni frutticole nazionali, con il relativo stanziamento di 2 milioni di euro per il 2019 e di 3 milioni di euro per il 2020, previsto dall’art. 1, comma 666 (cap. 7741);

7)  lo stanziamento di 1 milione di euro, per ciascuno degli anni 2019 e 2020, per la realizzazione di progetti nel settore apistico, disposto dall’art. 1, comma 672 (cap. 7725);

8)   la proroga, per il 2019, dell’indennità giornaliera - fino a un massimo di 30 euro - per i lavoratori dipendenti da imprese di pesca, nel periodo di sospensione dell'attività a causa dell'arresto temporaneo obbligatorio, nel limite di 11 milioni di euro per il medesimo anno 2019, prevista dall’art. 1, comma 673 (cap. 1481/pg. 1);

9)  l’incremento, a favore dei medesimi lavoratori delle imprese di pesca, di 2,5 milioni di euro, per l’anno 2019, delle risorse di cui all’art. 1, comma 346, quarto periodo, della legge n. 232 del 2016, destinate alla corresponsione di una indennità giornaliera - fino a un massimo di 30 euro e per un periodo non superiore, complessivamente, a 40 giorni in corso d’anno - nel periodo di sospensione dell’attività derivante da misure di arresto temporaneo non obbligatorio, disposto dall’art. 1, comma 674, con risorse allocate nel cap. 1481/pg. 7 (si rammenta che l’art. 1, comma 803, della medesima legge di bilancio 2019, ha portato da 5 a 4,5 milioni di euro annui, a decorrere dal 2019, lo stanziamento destinato alla suddetta finalità, cui si devono quindi aggiungere le predette risorse, per ulteriori 2,5 milioni di euro, per il solo 2019);

10)       la previsione di un limite di spesa di 0,5 milioni di euro annui, a decorrere dal 2019, da destinare alle campagne di valorizzazione delle produzioni agroalimentari locali, promosse dalle regioni e dalle province autonome di Trento e di Bolzano, ai sensi dell’art. 1, comma 701 (cap. 2092).

Non sono stati introdotti, nel corso dell’esame parlamentare, interventi che incidono sulla sezione II (al netto di quelli già presenti nel disegno di legge di bilancio, sopra ricordati).

Analisi per azioni e per capitoli di spesa

Si segnalano, infine - di seguito - gli stanziamenti di competenza per le seguenti “azioni” per il 2019:

§  102,5 milioni di euro complessivi per il Piano irriguo nazionale;

§  60 milioni di euro per l’insieme degli Interventi a favore del settore pesca e acquacoltura;

§  26,2 milioni di euro complessivi per il Rilancio settore zootecnico e miglioramento genetico del bestiame;

§  31,3 milioni di euro complessivi per la Promozione dell’offerta turistica italiana;

§  e i seguenti capitoli di spesa, sempre riferiti al 2019:

§  cap. 1525: Assegnazione all'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA): 149,1 milioni di euro;

§  cap. 2084: Contributi da assegnare al Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA): 114,6 milioni di euro;

§  cap. 7439: Fondo di solidarietà nazionale - incentivi assicurativi: 11 milioni di euro;

§  cap. 7411: Fondo di solidarietà nazionale – interventi indennizzatori: 1 milione di euro;

§  cap. 7253: Assegnazione all'ISMEA - Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare - per il finanziamento delle misure agevolative dell'autoimprenditorialità e dell'auto impiego nel settore agricolo: 8,7 milioni di euro;

§  cap. 7825: Somme destinate a favorire la qualità e la competitività delle produzioni delle imprese agricole cerealicole e dell'intero comparto cerealicolo, anche attraverso il sostegno ai contratti e agli accordi di filiera, alla ricerca, al trasferimento tecnologico e agli interventi infrastrutturali; nonché somme destinate al settore olivicolo per superare l’emergenza derivata dal batterio Xylella fastidiosa e per incentivare la produzione zootecnica estensiva: 23 milioni di euro;

§  cap. 6820: Somma da assegnare all’ENIT – Agenzia nazionale del turismo: 31,3 milioni di euro;

§  cap. 6822: Contributo in favore del C.A.I. (Club alpino italiano): 2 milioni di euro.

Ministero per i beni e le attività culturali

(Tabella n. 13)

 

 

L’articolo 14 della legge di bilancio autorizza l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero per i beni e le attività culturali per l'anno finanziario 2019, in conformità all’annesso stato di previsione (Tabella n. 13).

Autorizza, altresì, il Ministro dell'economia e delle finanze ad apportare, con propri decreti, su proposta del Ministro per i beni e le attività culturali, le variazioni compensative di bilancio, in termini di residui, di competenza e di cassa, tra i capitoli iscritti nello stesso stato di previsione relativi al Fondo unico per lo spettacolo (FUS), nonché ad apportare, con propri decreti, adottati su proposta del Ministro per i beni e le attività culturali, comunicati alle competenti Commissioni parlamentari e trasmessi alla Corte dei conti per la registrazione, le occorrenti variazioni compensative di bilancio, in termini di competenza e di cassa, tra i capitoli iscritti nello stesso stato di previsione relativi agli acquisti ed alle espropriazioni per pubblica utilità, nonché per l'esercizio del diritto di prelazione da parte dello Stato su immobili di interesse archeologico e monumentale e su cose di arte antica, medievale, moderna e contemporanea e di interesse artistico e storico, nonché su materiale archivistico pregevole e materiale bibliografico, raccolte bibliografiche, libri, documenti, manoscritti e pubblicazioni periodiche, ivi comprese le spese derivanti dall'esercizio del diritto di prelazione, del diritto di acquisto delle cose denunciate per l'esportazione e dell'espropriazione, a norma di legge, di materiale bibliografico prezioso e raro.

Stabilisce, infine, che, al pagamento delle retribuzioni delle operazioni e dei servizi svolti in attuazione del piano nazionale straordinario di valorizzazione degli istituti e dei luoghi della cultura dal relativo personale, si provvede mediante ordini collettivi di pagamento con il sistema denominato “cedolino unico” e, a tal fine, autorizza il Ministro dell'economia e delle finanze ad apportare, con propri decreti, su proposta del Ministro per i beni e le attività culturali, le variazioni compensative di bilancio in termini di competenza e di cassa su appositi piani gestionali dei capitoli relativi alle competenze accessorie del personale.

Le spese del Ministero autorizzate per gli anni 2019-2021

La legge di bilancio 2019-2021 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali, spese finali – escluse, dunque, le spese relative alle operazioni di rimborso di passività finanziarie –, in termini di competenza, pari a € 2.725,1 mln nel 2019, a € 2.220,8 mln per il 2020 e € 1.970,4 mln per il 2021, come si evince dalla tabella che segue.

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2018

Previsioni legge di bilancio

2019

Diff.
bil 2019/
bil 2018

2020

2021

Spese correnti

1.679,7

1.618,1

-61,6

1.306,0

1.266,4

Spese in c/capitale

714,9

1.107,0

392,1

914,9

704,0

SPESE FINALI

2.394,6

2.725,1

330,5

2.220,8

1.970,4

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

0,4%

0,4%

 

0,3%

0,3%

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a € 2.993,8 mln nel 2019, a € 2.221,1 mln nel 2020 e a € 1.970,6 mln nel 2021.

 

Rispetto alla legge di bilancio 2018, la legge di bilancio 2019-2021 espone dunque per il Ministero per i beni e le attività culturali, nel triennio di riferimento, un andamento della spesa crescente nell’anno 2019 e progressivamente decrescente nel biennio 2020-2021.

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2019, la legge di bilancio espone spese finali in aumento rispetto al 2018, in termini assoluti, in misura pari a € 330,5 mln (+ 13,8%). Tale differenza positiva deriva dagli effetti congiunti di una diminuzione delle spese di parte corrente pari a – € 61,6 mln e di un aumento delle spese di parte capitale pari a + € 392,1 mln.

Gli stanziamenti di spesa del Ministero per i beni e le attività culturali autorizzati dalla legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell’anno 2019 in misura pari allo 0,4% della spesa finale del bilancio statale, in continuità rispetto all’esercizio precedente.

Le spese per l’anno 2019

Lo stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali (Tabella 13) esponeva, a legislazione (pre)vigente (BLV) – in base a quanto riportato nel ddl di bilancio originario –, spese finali in conto competenza per l'anno 2019 di 2.732,4 mln.

Rispetto alla legislazione (pre)vigente, la manovra finanziaria per il 2019 attuata con le Sezioni I e II della legge di bilancio determina complessivamente una diminuzione delle spese finali di – € 7,4 mln, derivante dagli effetti congiunti di una diminuzione delle spese di parte corrente pari a – € 25,5 mln e di un aumento delle spese di parte capitale pari a + € 18,1 mln, come evidenziato nella tabella che segue:

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2018

2019

Legge di Bilancio

BLV

Manovra

Legge di bilancio

Spese correnti

1.679,7

1.643,5

-25,5

1.618,1

Spese in c/capitale

714,9

1.088,9

18,1

1.107,0

SPESE FINALI

2.394,6

2.732,4

-7,4

2.725,1

 

In particolare, gli effetti finanziari complessivi ascrivibili alla Sezione II determinano, per il 2019, una diminuzione della spesa pari a – € 3,8 mln (interamente ascrivibile alle spese correnti).

Le misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I determinano nel complesso, per il 2019, un effetto negativo di – € 3,6 mln (risultanti da una riduzione di – € 21,7 mln ascrivibile alle spese correnti e un aumento di € 18,1 mln ascrivibile alle spese in conto capitale).

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2019 per Missioni/Programmi

La tabella seguente – che include anche le spese relative alle operazioni di rimborso di passività finanziarie – espone le previsioni di bilancio per il 2019 per ciascuna delle attuali 3 Missioni e per ciascuno degli attuali 14 Programmi di spesa del Mibac, a raffronto con i dati della legge di bilancio 2018 (in cui era presente anche la missione “Turismo” con il relativo programma “Sviluppo e competitività del turismo”[12]).

La tabella evidenzia altresì, nella colonna “Manovra”, le modifiche che la legge di bilancio ha apportato alla legislazione (pre)vigente, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.


 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Ministero per i beni e le attività culturali

 


 

Missione/Programma

2018

2019

 

legge di bilancio

BLV

Manovra

Legge di bilancio

Differenza
LB 2019/LB 2018

1

Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici (21)*

2.278,2

2.652,9

-7,2

2.645,7

367,5

1.1

Sostegno, valorizzazione e tutela del settore dello spettacolo dal vivo (21.2)

381,4

388,3

24,2

412,5

31,1

1.2

Vigilanza, prevenzione e repressione in materia di patrimonio culturale (21.5)

7,2

7,8

0,0

7,8

0,6

1.3

Tutela dei beni archeologici (21.6)

79,7

76,2

0,0

76,2

-3,6

1.4

Tutela e valorizzazione dei beni archivistici (21.9)

143,6

134,0

-0,7

133,2

-10,4

1.5

Tutela e valorizzazione dei beni librari, promozione e sostegno del libro e dell’editoria (21.10)

143,9

141,1

1,5

142,6

-1,3

1.6

Tutela delle belle arti e tutela e valorizzazione del paesaggio (21.12)

129,0

127,9

0,6

128,5

-0,5

1.7

Valorizzazione del patrimonio culturale e coordinamento del sistema museale (21.13)

340,9

344,9

-1,3

343,6

2,7

1.8

Coordinamento ed indirizzo per la salvaguardia del patrimonio culturale (21.14)

15,5

17,0

5,0

22,0

6,5

1.9

Tutela del patrimonio culturale (21.15)

768,4

1.155,8

-46,0

1.109,8

341,5

1.10

Tutela e promozione dell’arte e dell’architettura contemporanea e delle periferie urbane (21.16)

18,0

18,9

5,5

24,4

6,4

1.11

Sostegno, valorizzazione e tutela del settore cinema e audiovisivo (21.18)

250,6

241,1

4,0

245,1

-5,5

2

Ricerca e innovazione (17)

24,4

30,6

-0,1

30,5

6,1

2.1

Ricerca educazione e formazione in materia di beni e attività culturali (17.4)

24,4

30,6

-0,1

30,5

6,1

3

Turismo (31)

46,8

0,0

0,0

0,0

-46,8

3.1

Sviluppo e competitività del turismo (31.1)

46,8

0,0

0,0

0,0

-46,8

4

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

92,8

90,7

0,0

90,7

-2,1

4.1

Indirizzo politico (32.2)

14,8

15,8

0,0

15,8

1,1

4.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

78,0

74,9

0,0

74,9

-3,1

 

TOTALE MINISTERO

2.442,1

2.774,3

-7,4

2.766,9

324,8

* Tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

 

Gli stanziamenti del Ministero per i beni e le attività culturali registrano, rispetto alla legislazione (pre)vigente, una diminuzione di€ 7,4 mln, derivanti da variazioni di segno opposto dovute, fra l’altro: all’incremento dell’autorizzazione di spesa, per € 3,75 mln annui a decorrere dal 2019, a favore di alcune istituzioni culturali, disposto dall’art. 1, co. 340; all’incremento di € 8 mln per il 2019 delle risorse del Fondo unico per lo spettacolo (FUS) disposto dall’art. 1, co. 605; all’autorizzazione di spesa, per € 12,5 mln nel 2019, prevista dall’art. 1, co. 607, per sostenere azioni e progetti delle fondazioni lirico-sinfoniche finalizzati a ridurre il debito esistente; all’autorizzazione di spesa, pari a € 3,5 mln per il 2019, disposta dall’art. 1, co. 609, per la realizzazione di iniziative a sostegno del patrimonio culturale delle arti applicate, con particolare riferimento alla moda, al design e alla grafica; all’autorizzazione di spesa per € 4 mln per il 2019, prevista dall’art. 1, co. 611, per il proseguimento dell’attività di digitalizzazione del patrimonio culturale; all’incremento delle risorse del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo, per € 4 mln per il 2019, disposto dall’art. 1, co. 615; alla riduzione dell’autorizzazione di spesa per il 2019 relativa alla Card cultura, disposta dall’art. 1, co. 604, 616 e 803, secondo periodo, per complessivi € 50 mln.

 


 

Ministero della Salute

(Tabella n. 14)

 

 

L’articolo 15 della legge di bilancio 2019 autorizza, al comma 1, l'impegno ed il pagamento delle spese del Ministero della salute per l'anno finanziario 2019, in conformità all’annesso stato di previsione (Tabella n. 14).

 

Il comma 2 dell’articolo autorizza il Ministro dell'economia e delle finanze a provvedere, con propri decreti, su proposta del Ministero della salute, ad apportare variazioni compensative, in termini di competenza e di cassa, tra gli stanziamenti alimentati dal riparto della quota del Fondo sanitario nazionale per attività di ricerca corrente e finalizzata, iscritti in bilancio nell’ambito della missione Ricerca e innovazione dello stato di previsione in esame.

Le spese del Ministero per gli anni 2019-2021

La legge di bilancio 2019-2021 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero della salute, spese finali, in termini di competenza, pari a 1.626,4 milioni di euro nel 2019, a 1.593,5 milioni di euro per il 2020 e 1.647,6 milioni di euro per il 2021, come si evince dalla tabella che segue.

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 208

Previsioni legge di bilancio

2019

Diff.
bil 2018/
BIL 2017

2020

2021

Spese correnti

2.379,2

1.402,7

-976,5

1.422,2

1.481,8

Spese in c/capitale

61,8

223,7

161,9

171,4

165,8

SPESE FINALI

2.441,1

1.626,4

-814,6

1.593,5

1.647,6

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

0,39

0,25

-

0,24

0,25

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a 1.710,1 milioni di euro nel 2019, a 1.658,1 milioni di euro nel 2020 e a 1.662,3 milioni di euro nel 2021.

Rispetto alla legge di bilancio 2018, il disegno di legge di bilancio 2019-2021 espone dunque per il Ministero della Salute, nel triennio di riferimento, un andamento della spesa decrescente nell’anno 2019 e stabile nel biennio 2020-2021. La differenza è prevalentemente ascrivibile al trasferimento allo stato di previsione del MEF dell’iscrizione contabile dei Fondi per i farmaci innovativi e per i farmaci innovativi oncologici, con risorse pari a 1.000 milioni di euro, stabilito dal comma 550, art. 1, della legge di bilancio 2019, pur rimanendo la competenza gestionale su tali Fondi al Ministero della salute per la disciplina delle modalità operative di erogazione delle risorse stanziate (v. DM 16 febbraio 2018), secondo quanto previsto dalla normativa vigente di cui all’art. 1, comma 405, della citata legge 232/2016 (legge di bilancio 2017).

Gli stanziamenti di spesa del Ministero della salute autorizzati dal disegno di legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, in misura pari allo 0,25% della spesa finale del bilancio statale nell’anno 2019, in sostanziale diminuzione, per i motivi indicati sopra, rispetto all’esercizio precedente. Per il biennio 2020-2021, si prevede che tale percentuale rimanga attestata approssimativamente allo stesso livello.

Le spese per l’anno 2019

Lo stato di previsione del Ministero della salute (Tabella 14) espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2019 di 2.512,8 milioni di euro.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2019 attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio determina complessivamente una diminuzione delle spese finali di 886,4 milioni di euro, con una riduzione delle spese correnti di 998,9 milioni, parzialmente compensata da un aumento delle spese in conto capitale pari a 102,5 milioni, come evidenziato nella tabella che segue:

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2018

2019

Legge di Bilancio

BLV

Manovra

Legge di bilancio

Spese correnti

2.379,2

2.391,6

-988,9

1.402,7

Spese in c/capitale

61,8

121,2

102,5

223,7

SPESE FINALI

2.441,1

2.512,8

-886,4

1.626,4

 

La riduzione delle spese correnti, come sopra accennato, è però ascrivibile ad una variazione dell’iscrizione contabile dei Fondi per il concorso al rimborso alle regioni per l'acquisto dei medicinali innovativi e oncologici innovativi, introdotti, rispettivamente, dai commi 400 e 401 della legge di bilancio 2017 (L. n. 232/2016) nell'ambito del finanziamento - vincolato a tali fini - del fabbisogno sanitario standard cui concorre lo Stato, ora trasferiti allo stato di previsione del MEF nell’ambito del programma Concorso dello Stato finanziamento spesa sanitaria (3.6).

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2019 per Missioni/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni della legge di bilancio per il 2019 per ciascuna missione/programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2018.

 

La tabella evidenzia altresì le modifiche che il disegno di legge di bilancio ha apportato alla legislazione vigente 2018, vale a dire gli effetti della manovra a seguito dell’esame parlamentare, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma. La spesa complessiva del Ministero è allocata su 3 missioni, di cui la principale è Tutela della salute, che rappresenta circa il 79% del valore della spesa finale complessiva.

 

Risulta evidente ad un’analisi di primo impatto, che gli stanziamenti di risorse allocati nello stato di previsione in esame sono stati ridotti di circa 845 milioni di euro. Tale riduzione, tuttavia, è interamente frutto del trasferimento dell’iscrizione contabile allo stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, determinato da un intervento di Sez. I (comma 550, art. 1) della legge di bilancio 2019, dei Fondi per i medicinali innovati e oncologici innovativi, pur rimanendo al Ministero della salute la competenza al riparto di tali fondi alle regioni in proporzione alla spesa sostenuta dalle medesime per l'acquisto di tali medicinali, in base al disposto del comma 405, art. 1, della citata legge di bilancio 2017.

Al netto di tale operazione squisitamente contabile, è possibile affermare che le somme iscritte alla Missione Tutela della salute (20) sono aumentate per effetto del nuovo cap. 7114 Somme da assegnare alle regioni e alle province autonome per infrastrutture tecnologiche volte alla riduzione dei tempi di attesa delle prestazioni sanitarie, nell’ambito del programma Sistemi informativi per la tutela della salute e il governo del SSN (20.10), per una somma complessiva di 150 milioni, come disposto dai commi 510-512, art. 1, della legge di bilancio 2019.


 

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

MINISTERO DELLA SALUTE


 

Missione/Programma

2018

2019

Legge di Bilancio.

BLV

Manovra

Legge di bilancio

Differenza
 LB 2018/LB 2019

1

Tutela salute (20)

2.109,6

2.135,6

-845,5

1.290,1

-819,5

1.1

Prevenzione salute,  assistenza sanitaria al personale navigante (20.1)

130,3

133,9

0,2

134,1

3,8

1.2

Sanità pubblica veterinaria (20.2)

30,2

31,7

1

32,7

2,5

1.3

Programmazione SSN per erogazione dei LEA (20.3)

1.269,7

1.288,0

-1.000

288,0

-981,7

1.4

Regolamentazione e vigilanza prodotti farmaceutici ed altri prodotti sanitari ad uso umano (20.4)

13,4

12,6

-

12,6

0,8

1.5

Vigilanza, prevenzione e repressione nel settore sanitario (20.5)

11,2

11,2

-

11,2

-

1.6

Comunicazione e promozione tutela della salute umana e sanità pubblica veterinaria (20.6)

25,6

25,3

-

25,3

0,3

1.7.

Vigilanza sugli enti e sicurezza delle cure (20.7)

587,6

591,1

-0,1

591,2

3,6

1.8.

Sicurezza degli alimenti e nutrizione (20.8)

8,3

7,9

-

7,9

-0,4

1.9.

Attività consultiva per la tutela della salute (20.9)

2,8

2,8

-

2,8

-

1.10

Sistemi informativi per la tutela della salute e il governo del SSN (20.10)

22,2

20,2

153

173,2

151

1.11

Regolamentazione e vigilanza delle professioni sanitarie (20.11)

5,9

6,1

0,3

6,4

0,5

1.12

Coordinamento generale in materia di tutela della salute, innovazione e politiche internazionali (20.12)

2,3

4,6

-

4,6

2,3

2

Ricerca e innovazione (17)

277,4

307,4

-30

277,4

-

2.1

Ricerca per il settore della sanità pubblica (17.20)

266,1

296,3

-30

266,3

0,2

2.2

Ricerca settore zooprofilattico (17.21)

11,2

11,2

-

11,2

-

3

Servizi istituz. e generali delle amm. pubbliche (32)

54,2

96,9

-38,0

58,9

4,5

3.1

Indirizzo politico (32.2)

20,0

62,5

-38,0

24,5

4,5

3.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

34,1

34,4

-

34,4

0,3

 

SPESE FINALI MINISTERO

2.441,1

2.539,9

-913,5

1.626,4

-814,7

- tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

 

Con riferimento, invece, al secondo programma che compone lo stato di previsione in esame, Ricerca e innovazione (2), con particolare riferimento al programma Ricerca per il settore della sanità pubblica (17.20), le somme stanziate si presentano in sostanziale continuità con quelle approvate nell’esercizio precedente.

Si segnala il nuovo cap. 3414 Contributo alla Fondazione italiana ONLUS per la ricerca sulle malattie del pancreas per 500 mila euro, mentre con riferimento alle cifre di maggiore rilevanza si indicano lo stanziamento di 50 milioni di euro riferito al cap. 3499 Somma da assegnare agli IRCCS e IZS per le assunzioni di personale con contratto a tempo determinato nel ruolo non dirigenziale della ricerca sanitaria e delle relative attività di supporto e quello di 181,1 milioni di euro,  riferito al cap. 3398 Trasferimenti alle amministrazioni pubbliche per la ricerca medico-sanitaria e la tutela della salute (piano di gestione 3 - Somma da assegnare agli IRCCS pubblici e privati per il finanziamento dell’attività di ricerca corrente).

Residuali sono, infine, gli importi iscritti nell’ambito della terza ed ultima missione dello stato di previsione in esame, Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32), dove viene fatta registrare anche qui una variazione in diminuzione delle spese finali correnti (-38 milioni), per riportare sostanzialmente in linea con l’esercizio precedente il valore della Missione per la parte di competenza del Ministero della salute.

 

 


APPENDICE – Rapporto annuale sulle spese fiscali (2018)

Il terzo Rapporto annuale sulle spese fiscali  (2018) è allegato allo stato di previsione delle entrate del disegno di legge di bilancio per l'anno 2019. Il Rapporto elenca un totale di 513 spese fiscali, rispetto alle 466 del rapporto 2017 suddividendole per 19 missioni di spesa considerate nel bilancio dello Stato (la missione 29, politiche economico finanziarie e di bilancio e tutela della finanza pubblica, è quella che presenta il numero più elevato di spese fiscali (115), seguita dalla missione 24, diritti sociali, politiche sociali e famiglia (85), dalla missione 11, competitività e sviluppo delle imprese (62) e dalla missione 26,  politiche per il lavoro (45)).

Un elemento di novità di questo Rapporto, rispetto ai due precedenti, è il confronto tra le misure fiscali e gli interventi di spesa (tavola 12), volto a fornire indicazioni su eventuali sovrapposizioni e duplicazioni tra spese fiscali e spese in senso proprio. Dall’esame delle tabelle emergono differenze rilevanti in termini di finalità, obiettivi e platea di beneficiari.

 Sono, inoltre, riportate le spese fiscali locali (tavola 6), ovvero quelle riferite agli enti territoriali di governo distinte per i vari tipi di tributo.

Anche in questo terzo Rapporto sono incluse alcune tavole che sintetizzano le spese fiscali per classi di costo in termini di gettito (tavola 7), per tipo di tributo (tavola 8), per tipo di tributo e classe di costo (tavola 9), per natura della misura (spesa fiscale) (tavola 10) per natura dei beneficiari (tavola 11).

Per l'anno 2019 le 513 spese fiscali ammontano complessivamente a -61,1 miliardi di euro (-59,6 nel 2020 e -58,6 nel 2021).

Nel 2019 la maggior parte delle spese fiscali incide sull'IRPEF: -39,2 miliardi di euro (64,3%) e secondariamente sulle imposte di registro, di bollo e ipocastatali: -5,7 miliardi di euro (9,3%).

 

Per una analisi approfondita del rapporto 2017, cfr. "Le spese fiscali in Italia. Il Rapporto annuale 2017", Documento di analisi n. 22, Ufficio Valutazione Impatto del Senato della Repubblica, agosto 2018.


 

Tabella 15- Spese fiscali per classi di costo in termini di gettito

 

Classi di costo in termini di gettito

N. spese

fiscali

N. spese fiscali %

Frequenze beneficiari

Ammontare 2019

(mln di )

Ammontare 2020

(mln di €)

Ammontare

2021

(mln di €)

<10

148

28,8%

883.302

-380,2

-447,4

-481,2

10-20

30

5,8%

946.564

-388,9

-388,8

-378,3

20-50

30

5,8%

2.072.262

-841,8

-998,8

-844,5

50-100

24

4,7%

4.086.937

-1.539,0

-1.383,8

-1.321,3

100-300

28

5,5%

20.759.206

-4.431,3

-4.208,8

-4.678,3

300-1mld

23

4,5%

19.789.311

-11.995,3

-11.585,6

-11.708,3

>1mld

14

2,7%

81.684.634

-41.532,7

-40.626,3

-39.275,6

Effetti trascurabili

25

4,9%

225

N.D.

N.D.

N.D.

Non quantificabile

152

29,6%

N.D.

N.D.

N.D.

N.D.

Stima già compresa altra misura

39

7,6%

N.D.

N.D.

N.D.

N.D.

TOTALE

513

100%

130.222.440

-61.109,1

-59.639,5

-58.687,5

 



[1]     Compito spettante alla legge di stabilità, che poi si ripercuoteva sul bilancio attraverso la Nota di variazioni.

[2]     Nella nuova articolazione della legge di bilancio, la modifica dei parametri sottostanti l’andamento delle entrate e delle spese è riservata alla sezione normativa, cioè la prima sezione, mentre tutta la restante funzione di rideterminazione degli stanziamenti a legislazione vigente è affidata alle possibilità di intervento nella seconda sezione.

[3]     Non sono considerate aggiornamenti della legislazione vigente eventuali proposte relative a rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni di spese previste da norme vigenti che siano non compensate; queste ultime facoltà, infatti, insieme alle innovazioni legislative introdotte con la Sezione I compongono il complesso della manovra di finanza pubblica.

[4]     Tali variazioni erano fino alla riforma operate con le tabelle C, D ed E della legge di stabilità, e poi recepite nella legge di bilancio con Nota di variazioni, in quanto, investendo profili sostanziali, erano, in quanto tali, preclusi alla legge di bilancio, stante la sua natura di legge formale, mantenuta fino all'entrata in vigore della legge n. 163/2016. Tali variazioni, insieme alle innovazioni legislative introdotte con la Sezione I, compongono il complesso della manovra di finanza pubblica.

[5]     I centri di responsabilità amministrativa corrispondono a unità organizzative di primo livello dei Ministeri, ai sensi dell'articolo 3 del D.Lgs. 30 luglio 1999, n. 300. Secondo quanto stabilito all’articolo 21 della legge n. 196/2009, i programmi del bilancio costituiscono un criterio di riferimento per i processi di riorganizzazione dei Ministeri. Ciò al fine di garantire una migliore e più efficace gestone delle politiche e di prevenire duplicazioni.

[6]     Nell'allegato 1 alla lettera inviata dal Presidente del Consiglio Conte al Presidente, al Vice Presidente e al Commissario agli affari economici della Commissione europea sono indicate le misure di adeguamento della manovra in risposta alle richieste formulate dalla Commissione.

[7]     Si segnala che gli effetti complessivi della manovra considerati nel commento tengono conto, come già sottolineato, del testo originario del D.L. n. 119/2018, poiché le variazioni intervenute in sede di conversione del medesimo decreto saranno registrate in bilancio ne l corso del 2019.

[8]     Il D.L. n. 120 del 1989, convertito con modificazioni dalla legge 15 maggio 1989, n. 181, ha disposto misure di sostegno e di reindustrializzazione per le aree di crisi siderurgica, in attuazione del piano di risanamento della siderurgia e, in particolare, con gli articoli 5 e 8, ha affidato alla SPI (allora Società per la promozione e lo sviluppo industriale, confluita nel 2000 in Sviluppo Italia, ora Agenzia per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa-INVITALIA) la realizzazione di un Piano di promozione industriale. Successivamente a tale decreto, il D.L. 9 ottobre 1993 n. 410 convertito con modificazioni in legge 10 dicembre 1993, n. 513 ha disposto, all’articolo 1, che la SPI (ora INVITALIA), previa autorizzazione dell’allora Ministero dell'industria, ora Ministero dello sviluppo economico, potesse utilizzare i fondi destinati alle iniziative rientranti nel programma speciale di reindustrializzazione delle aree di crisi siderurgica (di cui all'articolo 5, commi 1 e 2, del D.L. n. 120), nonché taluni fondi (di cui alla legge n. 408/1989 e al D.L. n. 415/1989), già assegnati alla SPI ai sensi della delibera CIPI del 3 agosto 1993, per erogare direttamente contributi e finanziamenti anche per iniziative nelle aree del Sud in crisi siderurgica (indicate dal medesimo D.L. n. 120/1989), nonché per assumere partecipazioni di minoranza nelle iniziative di promozione industriale in tutte le aree di intervento, ferma restando la destinazione dei fondi per area già definita in sede CIPI. Per le stesse finalità, è stato consentito alla SPI di utilizzare anche ulteriori risorse resesi disponibili per lo scopo, comprese quelle da revoche o riprogrammazioni di cui alla legge sugli interventi straordinari del Mezzogiorno (Legge n. 64/1986). Infine l’articolo 27 del D.L. 22 giugno 2012, n. 83 (convertito, con modificazioni, dalla legge n. 134/2012) ha riordinato la disciplina in materia di riconversione e riqualificazione produttiva di aree di crisi industriale complessa. Anche la nuova disciplina si alimenta con i “rientri” (da finanziamenti, rifinanziamenti, riscatti di partecipazioni azionarie ed eventuali revoche) che con cadenza semestrale da INVITALIA vengono versati in entrata al bilancio dello Stato per essere poi riassegnati al competente capitolo di spesa del MISE. Si tratta del capitolo 7483 p.g.1) per le finalità di cui alla L.181/89. Le risorse sono successivamente trasferite al Fondo crescita sostenibile (iscritto in contabilità speciale 1201).

[9]     Più correttamente, i 15 milioni inseriti in Sezione II rappresentano una contabilizzazione degli effetti finanziari derivanti dall’art. 22-bis del decreto-legge n. 113 del 2018, che «al fine di favorire la piena operatività del Corpo di polizia penitenziaria, nonché l'incremento degli standard di sicurezza e funzionalità delle strutture penitenziarie» autorizza la spesa di 15 milioni di euro per l'anno 2019 e di 25 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2020 al 2026, per finanziare interventi urgenti connessi al potenziamento, all'implementazione e all'aggiornamento dei beni strumentali, nonché alla ristrutturazione e alla manutenzione degli edifici e all'adeguamento dei sistemi di sicurezza.

[10]    Su questo capitolo il Ministero si è avvalso della flessibilità concessa dalla legge di contabilità (articolo 23, comma 3, lettera a) per rimodulare le dotazioni finanziarie in senso “orizzontale”, ossia tra esercizi finanziari a parità di risorse complessive dell’autorizzazione di spesa.

[11]    Legge 17 agosto 1957, n. 848, “Esecuzione dello Statuto delle Nazioni Unite firmato a San Francisco il 26 giugno 1945”.

[12]    L’art. 1 del  D.L. 86/2018 (L. 97/2018) ha disposto il trasferimento al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali delle funzioni esercitate dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo in materia di turismo, nonché, dal 1° gennaio 2019, delle risorse umane, strumentali e finanziarie della Direzione generale turismo del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, da individuare con D.P.C.M..

      Le funzioni in materia di turismo erano state acquisite dal Ministero a seguito della L. 71/2013, di conversione del D.L. 43/2013 (art. 1, co. 2-8).