Camera dei deputati - Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento Finanze
Titolo: Atto aggiuntivo Convenzione MEF - Agenzia delle entrate in materia di riscossione
Riferimenti: SCH.DEC N.106/XVIII
Serie: Atti del Governo   Numero: 106
Data: 30/09/2019
Organi della Camera: VI Finanze, V Bilancio


+ maggiori informazioni sul dossier
+ maggiori informazioni sugli atti di riferimento

Atto aggiuntivo Convenzione MEF - Agenzia delle entrate in materia di riscossione

30 settembre 2019
Atto del Governo


Indice

Presupposti normativi|Contenuto|


Lo schema in esame ottempera alla prescrizione dell'articolo 1, comma 13-bis del decreto-legge n. 193 del 2016, che prevede la trasmissione alle Camere, ai fini dell'espressione dei pareri da parte delle Commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili finanziari, dello schema di atto aggiuntivo alla convenzione tra il Ministro dell'economia e delle finanze e il direttore dell'Agenzia delle entrate, col quale viene definita la strategia in materia di riscossione da attuare nel corso del periodo d'imposta, più precisamente nel periodo 1° gennaio - 31 dicembre 2019 (articolo 3).

 L'Atto è stipulato annualmente dal Ministro dell'economia e delle finanze e dal direttore dell'Agenzia delle Entrate, in quanto Presidente dell'ente pubblico economico Agenzia delle Entrate-Riscossione, nato a seguito della soppressione di Equitalia e della complessiva riforma della riscossione operata dal decreto-legge n. 193 del 2016, e in atto dal 1° luglio 2017 (articolo 1, comma 13 del citato decreto-legge 193). 

 Sotto il profilo strutturale, l'Atto aggiuntivo è composto da un articolato, dal piano annuale dell'Agenzia (Allegato 1) e da un allegato relativo ai flussi informativi (Allegato 2).

Presupposti normativi

Ai sensi dell'articolo 1, comma 13 del decreto-legge n. 193 del 2016 il direttore dell'Agenzia delle entrate, in qualità di presidente dell'ente Agenzia delle entrate-Riscossione, e il Ministro dell'economia e delle finanze stipulano annualmente un Atto aggiuntivo alla convenzione triennale tra MEF ed Agenzia delle entrate (c.d. Atto di indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale, disciplinato all'articolo 59 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300).

I principali elementi dell'Atto sono i servizi dovuti, le risorse disponibili e le strategie per la riscossione dei crediti tributari, con particolare riferimento alla definizione delle priorità, mediante un approccio orientato al risultato piuttosto che al processo.

 

Devono inoltre essere definiti:

  • gli obiettivi quantitativi da raggiungere in termini di economicità della gestione, soddisfazione dei contribuenti per i servizi prestati e ammontare delle entrate erariali riscosse, anche mediante azioni di prevenzione e contrasto dell'evasione ed elusione fiscale;
  • gli indicatori e le modalità di verifica del conseguimento degli obiettivi;
  • le modalità di vigilanza sull'operato dell'ente da parte del Ministero dell'economia e delle finanze, anche in relazione alla garanzia della trasparenza, dell'imparzialità e della correttezza nell'applicazione delle norme, con particolare riguardo ai rapporti con i contribuenti;
  • la gestione della funzione della riscossione con modalità organizzative flessibili, che tengano conto della necessità di specializzazioni tecnico-professionali, mediante raggruppamenti per tipologia di contribuenti, ovvero sulla base di altri criteri oggettivi preventivamente definiti, e finalizzati ad ottimizzare il risultato economico della medesima riscossione;
  • la tipologia di comunicazioni e informazioni preventive volte ad evitare aggravi moratori per i contribuenti, ed a migliorarne il rapporto con l'amministrazione fiscale.

 

Lo schema dell'atto aggiuntivo è trasmesso alle Camere ai fini dell'espressione dei pareri da parte delle Commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili finanziari, che sono resi entro trenta giorni dalla data di trasmissione (comma 13-bis).

L'atto in esame è stato trasmesso il 18 settembre 2019 e, dunque, il termine per l'espressione del parere è fissato al 18 ottobre 2019.

 

Si ricorda che l'articolo 1, comma 1, del decreto-legge 193 del 2016 ha disposto lo scioglimento, a decorrere dal 1° luglio 2017, delle società del Gruppo Equitalia, ad eccezione di Equitalia Giustizia S.p.A. e l'istituzione, a partire dalla stessa data, dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione, ente pubblico economico sottoposto all'indirizzo e alla vigilanza del Ministro dell'economia e delle finanze e al monitoraggio dell'Agenzia delle Entrate, secondo principi di trasparenza e pubblicità. Il nuovo ente ha assunto la qualifica di agente della riscossione, abilitato ad operare attraverso le procedure della riscossione tramite ruolo. L'ente ha autonomia organizzativa, patrimoniale, contabile e di gestione. Ne costituiscono organi il presidente, il comitato di gestione e il collegio dei revisori dei conti, il cui presidente è scelto tra i magistrati della Corte dei conti. Lo Statuto dell'Agenzia delle entrate-Riscossione è stato approvato con il D.P.C.M. 5 giugno 2017.

 

Con riferimento alle disposizioni di legge che hanno investito l'ente, si ricordano in particolare:

  • il decreto-legge n. 50 del 2017 (articolo 35) che ha consentito all'ente Agenzia delle entrate-Riscossione di svolgere le attività di riscossione delle entrate tributarie o patrimoniali di tutte le amministrazioni locali e delle società da esse partecipate, con l'esclusione delle società di riscossione. A decorrere dal 1° luglio 2017 le amministrazioni locali possono deliberare di affidare all'Agenzia delle entrate-Riscossione la sola attività di riscossione, spontanea e coattiva.
  • Il decreto-legge 16 ottobre 2017, n. 148 (articolo 19-octies, comma 1) col quale è stato chiarito che il Ministero dell'economia e delle finanze esercita la vigilanza sull'operato dell'ente Agenzia delle entrate-Riscossione in relazione alla garanzia della trasparenza, dell'imparzialità e della correttezza nell'applicazione delle norme, con particolare riguardo ai rapporti con i contribuenti.
  • Il decreto-legge n. 34 del 2019 (articolo 4-novies) il quale, con una norma interpretativa, ha chiarito che al di fuori della tipologia di controversie convenzionalmente riservate alla difesa dell'Avvocatura dello Stato, l'Agenzia delle entrate Riscossione può avvalersi, anche innanzi alla magistratura tributaria, di proprio personale interno, o di legali del libero foro, selezionati nel rispetto del Codice degli appalti pubblici. 

 


Contenuto

L'Atto aggiuntivo in esame tiene conto delle priorità indicate nell'Atto di indirizzo del Ministro dell'economia e finanze per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale 2019-2021.

 

L'Atto di indirizzo 2019-2021, di aprile 2019, pone l'accento sul miglioramento della performance dell'amministrazione finanziaria, con l'obiettivo di contrastare l'evasione e ridurre il tax gap, per abbassare la pressione fiscale sui contribuenti che adempiono spontaneamente all'obbligo tributario e realizzare un sistema fiscale più equo e favorevole alla crescita. Particolare rilievo viene posto, fra gli ambiti di azione, al consolidamento della governance dell'amministrazione fiscale, mediante un maggiore e più efficace coordinamento generale, al potenziamento delle sinergie con le altre Autorità nazionali ed internazionali e al miglioramento del sistema informativo della fiscalità, anche attraverso l'attuazione di misure di cybersecurity. Viene posto l'accento anche sull'adempimento volontario, sul sostegno della competitività delle imprese e sulle attività volte a migliorare l'attrattività degli investimenti per gli operatori economici. Sono sollecitate anche le misure necessarie alla prevenzione degli inadempimenti tributari, con il miglioramento della qualità dei controlli ed il rafforzamento dell'efficacia della riscossione, mentre si sottolinea l'importanza della legalità negli ambiti di competenza. Si intende poi elevare la qualità dell'offerta dei giochi pubblici, proteggendo i soggetti vulnerabili e combattendo il gioco illegale. Con riferimento al patrimonio immobiliare statale, il MEF si propone di amministrarlo secondo criteri di economicità ed efficienza, da un lato per ridurne i costi di gestione e dall'altro per valorizzare gli immobili in una prospettiva di vendita.

 

Come anticipato, sotto il profilo strutturale lo schema in esame è composto dall'articolato, che regola i rapporti tra le parti per il periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2019, dal piano annuale dell'Agenzia per il 2019 (Allegato 1) e da un allegato relativo ai flussi informativi (Allegato 2).

 L'articolato regola il sistema di relazioni tra MEF e Agenzia per lo svolgimento delle funzioni relative alla riscossione e individua, in particolare, gli impegni istituzionali dell'Agenzia per assicurare la riscossione dei crediti ad essa affidati e gli altri compiti attribuiti dalle previsioni normative vigenti, nonché gli impegni istituzionali del Ministero in ordine allo svolgimento di tutti gli adempimenti necessari per l'assegnazione delle risorse destinate all'Agenzia.

L'Agenzia delle entrate-Riscossione si impegna ad esercitare l'attività di riscossione secondo criteri di efficienza gestionale, efficacia, economicità dell'azione nonché di equità, allo scopo di promuovere un corretto rapporto tra fisco e contribuente, garantendo l'effettività del gettito e l'incremento del livello di adempimento spontaneo degli obblighi tributari.  In particolare l'Agenzia delle entrate-Riscossione si impegna a:

  • garantire il miglioramento della relazione con il contribuente in un'ottica di trasparenza e fiducia reciproca, incrementando anche la gamma e la qualità dei servizi digitali offerti e semplificandone l'accesso;
  • assicurare lo scambio informativo con gli enti impositori o beneficiari per consentire il tempestivo aggiornamento e la fruibilità di tutte le informazioni relative allo stato della riscossione, comprese quelle riguardanti le sospensioni legali della riscossione e le rateazioni;
  • migliorare le tecniche di analisi delle posizioni debitorie per innalzare il livello di efficacia delle azioni di recupero attraverso l'acquisizione e l'utilizzo, nel rispetto della normativa sulla privacy, delle informazioni presenti nelle banche dati disponibili per l'Agenzia e avviare le conseguenti procedure di riscossione in coerenza con la programmazione annuale delle attività;
  • assicurare la costituzione in giudizio nel contenzioso tributario attraverso l'utilizzo sistematico dei servizi telematici del contenzioso tributario al fine di favorire la formazione e la consultazione del fascicolo informatico delle parti processuali e dei giudici tributari;
  • incrementare i livelli di efficienza e contribuire al progressivo contenimento dei costi nel rispetto dei vincoli di spesa prescritti dal legislatore, nonché in attuazione delle ulteriori misure di risparmio ed efficientamento conseguenti al riassetto organizzativo della riscossione.  (articolo 4).

L'articolo 5, conformemente a quanto già previsto nel precedente atto aggiuntivo, disciplina le risorse finanziarie dell'Agenzia per l'attività di riscossione, che derivano dai corrispettivi della propria attività: riscossione mediante ruolo, ivi compresa quella degli enti locali, nonché le altre attività strumentali e accessorie alla riscossione.

Tali risorse sono costituite dai corrispettivi percepiti per i servizi per la riscossione mediante ruolo, per le altre attività, strumentali e accessorie alla riscossione e alle attività dell'Agenzia delle entrate, nonché per le attività di riscossione delle entrate tributarie o patrimoniali delle amministrazioni locali.
Resta ferma l'erogazione del contributo dell'Agenzia delle entrate all'ente preposto alla riscossione (ai sensi della legge di bilancio 2019; comma 326, della legge 30 dicembrè 2018, n. 145) al ricorrere dei presupposti di legge. L'erogazione avviene in base all'andamento dei proventi risultanti dal relativo bilancio annuale e consiste in una quota non superiore a 70 milioni di euro per l'anno 2019, a 20 milioni di euro per l'anno 2020 e a 10 milioni di euro per l'anno 2021, a valere sulle risorse iscritte nel bilancio 2018 della medesima Agenzia delle entrate.
Restano fermi anche gli ulteriori trasferimenti, anche in conto capitale, eventualmente spettanti in forza di legge.

L'articolo 6 si occupa degli impegni istituzionali del Ministero, consistenti nello svolgimento degli adempimenti necessari per assegnare all'Agenzia specifiche risorse stanziate dal bilancio dello Stato per lo svolgimento dei propri compiti. Rimangono a carico dell'Agenzia delle entrate la messa in atto delle procedure per la predisposizione degli schemi di decreto, degli eventuali ordini di accreditamento e/o degli ordini di pagamento e degli schemi di richiesta di integrazione di somme e/o variazioni compensative. Si chiarisce infine che il Ministero, tramite il Dipartimento, e l'Agenzia, anche al di fuori delle predette fattispecie, possono sottoscrivere, nell'ambito delle risorse finanziarie stanziate a legislazione vigente, accordi per disciplinare il rimborso delle spese relative ad attività legittimamente espletate da quest'ultima nella sua qualità di agente della riscossione a tutela dei crediti erariali che, per intervenute modifiche normative o per successivi consolidamenti di orientamenti giurisprudenziali, non risultano ripetibili dai contribuenti morosi.

Analogamente all'Atto aggiuntivo 2018, gli articoli 7, 8 e 9 disciplinano i rapporti in materia di comunicazione istituzionale, sistemi informativi e qualità dei servizi ai contribuenti. In particolare l'Agenzia si impegna ad adottare soluzioni gestionali compatibili con il più ampio sistema informativo della fiscalità e coerenti con i piani di e-government e con le linee strategiche dello sviluppo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione emanati dal Dipartimento delle Finanze del MEF. Sulla base della metodologia condivisa con il Dipartimento, l'Agenzia conduce autonome indagini di Customer Satisfaction sui servizi erogati nei diversi canali e nei confronti della generalità dei contribuenti ovvero di specifiche tipologie degli stessi.

L'articolo 10 affida - ferma restando la vigilanza del Ministero - al Dipartimento delle Finanze del medesimo ministero la valutazione delle modalità complessive di esercizio dell'attività di riscossione da parte dell'ente, anche in relazione alla garanzia della trasparenza, imparzialità e correttezza nell'applicazione delle norme, con particolare riguardo ai rapporti con i contribuenti. Viene disciplinata compiutamente la modalità di svolgimento dell'attività valutativa. Inoltre l'Agenzia delle entrate provvede a monitorare costantemente l'attività dell'Ente secondo principi di trasparenza e pubblicità; quest'ultimo fornisce rendicontazioni periodiche sullo stato e sull'andamento della riscossione.

Il Piano annuale dell'Agenzia delle entrate-Riscossione per il 2019 (Allegato 1) ricorda in primo luogo che il processo di programmazione annuale per il 2019 è stato orientato al perseguimento delle seguenti finalità istituzionali identificate nello Statuto dell'Ente: assicurare lo svolgimento delle funzioni relative alla riscossione nazionale attribuite all'Agenzia delle entrate e degli altri compiti attribuiti dalle previsioni normative vigenti, contribuendo al conseguimento degli obiettivi strategici di politica fiscale e di gestione tributaria, in coerenza con l'Atto di indirizzo adottato dal Ministro dell'economia e delle finanze per il triennio 2019-2021; esercitare l'attività di riscossione secondo criteri di efficienza, efficacia ed equità, allo scopo di promuovere un corretto rapporto tra fisco e contribuente, garantendo l'effettività del gettito e l'incremento del livello di adempimento spontaneo degli obblighi tributari; perseguire, nell'esercizio dell'attività di riscossione un approccio sempre più adeguato alle caratteristiche del singolo contribuente, ottimizzando i risultati; garantire il miglioramento dei rapporti con i contribuenti, in ottica di trasparenza, imparzialità, correttezza e fiducia reciproca attraverso: riduzione degli adempimenti, assistenza e tutoraggio, incremento della gamma dei servizi, semplificazione degli accessi; garantire la tenuta dei conti per la gestione aziendale e il rispetto dei vincoli di spesa prescritti dal legislatore, anche attraverso attente politiche di contenimento dei costi.  

Il Piano tiene conto degli effetti derivanti dall'insieme di provvedimenti legislativi in materia di definizione agevolata della pretesa tributaria, contenuti nel decreto-legge fiscale (n.119 del 2018), nellla legge di bilancio 2019 (legge n. 145 del 2018) e nel decreto-legge n. 135 del 2018 in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione. Per una disamina di tali misure si rinvia alla documentazione presente sul portale della Documentazione parlamentare.

Il volume di incassi stimato per l'Agenzia delle entrate-Riscossione è di 9,012 miliardi di euro per il 2019, di 9,60 miliardi di euro per il 2020 e di 9,93 miliardi di euro per il 2021.  Si sottolinea in particolare che la componente di riscossione ordinaria stimata è pari a 6,207 miliardi di euro; dai pagamenti delle rate, in scadenza nell'anno 2019, relative alle misure agevolative introdotte con il decreto-legge n.119/2018 e la legge n.145/2018 si stima che derivino in 2,805 miliardi di euro.

 

Anche per il 2019 le strategie per la riscossione dei ruoli sono suddivise in tre aree. Nell'ambito di ciascuna area strategica sono stati individuati specifici obiettivi da raggiungere nel corso dell'esercizio e i relativi indicatori per consentirne la misurazione.

All'interno dell'area strategica servizi l'obiettivo è quello di garantire il miglioramento della relazione con il contribuente, incrementando la gamma dei servizi e semplificandone l'accesso, in ottica di trasparenza e fiducia reciproca favorendo lo sviluppo digitale.

Tale obiettivo è misurato mediante sette indicatori, di cui uno, e cioè "numero transazioni effettuate  con Pago P.A." è di nuova introduzione rispetto al piano 2018.

Gli indicatori "incidenza degli accessi ai canali remoti resi disponibili dall'Agenzia" e "incidenza dei pagamenti effettuati presso i canali remoti resi disponibili dall'Agenzia", già presenti nel precedente Piano, sono riconfermati, con l'incremento del target dall'85 all'86%; è riconfermato anche l'indicatore relativo all'incidenza percentuale delle istanze di adesione alla Definizione Agevolata ricevute dai canali remoti rispetto al totale", con l'aggiornamento ai citati interventi di definizione agevolata (DL n. 119/2018; L. n.145/2018; DL n. 135/2018). Sono confermati rispetto agli anni precedenti, anche gli indicatori denominati "numero degli accessi di professionisti intermediari utilizzatori di Equipro", "Customer Satisfaction dei servizi web cittadini" e "Customer Satisfaction dei servizi web intermediari"

  Nell'area strategica riscossione si intende realizzare:

  • l'obiettivo di raggiungere volumi di riscossione da ruoli non inferiore a 9 miliardi di euro, anche per mezzo del contributo delle misure di definizione agevolata (stimato in circa 2,8 miliardi);
  • la contrazione dei tempi medi di concessione delle rateizzazioni per accogliere oltre il 70% delle istanze dei contribuenti entro 5 giorni dalla presentazione, con riguardo ai debiti di importo fino a € 60.000, per i quali la legge prevede una procedura semplificata;
  • la riduzione, rispetto all'esercizio precedente, dei tempi medi di notifica della cartella, funzionale all'assolvimento dell'onere di notifica entro 90 giorni dalla data di cartellazione per una percentuale non inferiore al 60%.

Per monitorare l'andamento del contenzioso tributario conseguente alle attività di riscossione sono stati inseriti nuovi indicatori, volti a valutare l'operato dell'Agente della riscossione con riguardo:

  •  alla qualità degli atti prodotti, che viene misurata attraverso la percentuale di ricorsi su atti della riscossione relativi alle entrate di natura tributaria delle Agenzia fiscali, degli enti territoriali e, più in generale, ad entrate devolute alla giurisdizione tributaria;
  •  alla capacità di difendere la pretesa tributaria, misurata sulle costituzioni in giudizio il cui termine scade nell'esercizio, tenendo conto, tuttavia, dell'esigenza che ne sia apprezzata, caso per caso, l'effettiva necessità (carenza di legittimazione passiva deii'Adr;), ovvero l'opportunità, sulla base della possibilità, anche minima, di ottenere la vittoria giudiziale;
  • agli esiti del contenzioso (favorevoli anche parzialmente per l'Agenzia) su sentenze passate in giudicato nell'anno di riferimento.

Nell'area strategica efficienza l'obiettivo è quello di garantire il contenimento dei costi nel rispetto dei vincoli di spesa prescritti dal legislatore.

Il Piano rileva come l'efficientamento dei processi di riscossione già portato avanti dall'Ente abbia consentito di realizzare economie di scala e di scopo, tali da determinare una significativa riduzione dei costi di gestione su standard definiti dal Legislatore e di rispettare i vincoli previsti dalle norme di contenimento della spesa.

Anche nel 2019 la una valutazione dell'Agenzia è basata sulla capacità di migliorare i livelli di servizio ai contribuenti pur mantenendo inalterata rispetto all'esercizio precedente l'incidenza dei costi rispetto al valore complessivo della riscossione conseguita nell'esercizio.

Si chiarisce l'intento di migliorare l'accoglienza del contribuente estendendo il servizio di prenotazione degli appuntamenti agli sportelli elettronici per la rilevazione e la gestione delle code. Ci si attende una riduzione dei tempi di attesa del cittadino allo sportello, con la possibilità di fissare appuntamenti allo sportello dal proprio computer, smartphone o tablet, scegliendo giorno e fascia oraria.

 

A differenza dell'anno precedente il Piano non quantifica il volume di investimenti da intraprendere nell'anno 2019. Esso riferisce che è stato sviluppato un piano degli investimenti correlato al budget economico (annuale e triennale), con distinzione tra immobilizzazioni materiali e immateriali.

In particolare, in ambito ICT sono previsti investimenti connessi agli sviluppi applicativi (tra cui app, servizi digitali, sito internet, sportelli, utilizzo del PagoPA e adeguamento alle norme UE in materia di protezione dei dati) e un generale adeguamento di infrastrutture e tecnologie informatiche, sia hardware che software.

 

Nell'Allegato 2, relativo ai flussi informativi, sono definite le modalità di verifica del conseguimento degli obiettivi e a tal fine sono individuate le tipologie, le modalità e la periodicità dei flussi informativi che l'Agenzia delle Entrate-Riscossione deve fornire al Dipartimento delle finanze. Ciò risponde all'esigenza di disporre di una struttura di informazioni organica e funzionale all'obiettivo di evidenziare lo stato di avanzamento delle attività previste nel Piano dell'Agenzia e l'impatto dell'azione amministrativa sui principali portatori d'interesse. Più in generale, tale attività è funzionale all'esercizio della vigilanza da parte del MEF.

Come per gli anni precedenti, il  processo di verifica si articola attraverso un report infrannuale concernente l'avanzamento degli obiettivi al 30 settembre e una rendicontazione annuale, in cui sono rappresentati - entro il 31 marzo - i dati e le informazioni sui risultati conseguiti al 31 dicembre dell'anno precedente.

 Nella relazione annuale l'Agenzia si impegna a fornire le seguenti ulteriori informazioni:

  • risultati di riscossione raggiunti raffrontati con gli obiettivi di Piano (vista nazionale/regionale/territoriale);
  • importo remunerazione (aggi e oneri di riscossione) su somme iscritte a ruolo riscosse, distinto tra quota incassata a carico del debitore e quota trattenuta in sede di riversamento a carico dell'ente impositore;
  • tipologia e numero totale delle procedure poste in essere (vista nazionale/regionale/territoriale);
  • incassi ripartiti per fasce di importo;
  • numero di azioni cautelari, conservative e altre azioni previste ed effettuate a tutela del creditore, con indicazione degli importi sottoposti a garanzia/riscossi;
  • numero delle istanze di rateazione pervenute nell'anno, con la corrispondente indicazione di quelle accolte e di quelle respinte;
  • con una novità rispetto all'anno precedente, anche le istanze di sospensione legale della riscossione;
  • numero degli interventi di audit ed esiti dell'attività di vigilanza interna svolta;
  • una rendicontazione sulle attività di investimento.