Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT) 10 dicembre 2019 |
Indice |
| |Premessa|Finalità/motivazione|Orizzonte Europa 2021-2027|Contenuti|Esame presso altri Parlamenti nazionali| |
Premessa
L'
Istituito europeo di innovazione e tecnologia (
EIT) è un organo dell'Unione europea creato nel 2008 allo scopo di aumentare la competitività dell'Europa, la sua crescita economica sostenibile e la creazione di posti di lavoro, promuovendo e rafforzando la cooperazione tra le principali organizzazioni imprenditoriali, educative e di ricerca, e di alimentare l'innovazione e l'imprenditorialità, creando ambienti per lo sviluppo di idee creative e innovative. La sua sede è a Budapest.
Sotto la supervisione della DG Istruzione e cultura della Commissione europea, l'EIT opera come un organismo decentrato dell'UE. L'EIT non è un centro di ricerca e non contribuisce direttamente al finanziamento di singoli progetti, ma
offre sovvenzioni
alle comunità della conoscenza e dell'innovazione (CCI), ai partenariati strutturati di imprese, istituti di ricerca e università esistenti (i partner delle CCI).
Il principale organo di gestione dell'Istituto è il
comitato direttivo (attualmente, il presidente è l'olandese Dirk Jan van den Berg) che riunisce
12 esperti di alto livello provenienti dai settori dell'istruzione, della ricerca e del mondo imprenditoriale, tra cui un'italiana,
Gioia Ghezzi, e un osservatore della Commissione europea. I membri del consiglio sono nominati dalla Commissione europea.
Spetta al consiglio, che
adotta le sue decisioni in piena indipendenza, selezionare, valutare e sostenere le CCI.
Il
comitato esecutivo sostiene le attività del comitato direttivo, supervisionando l'attuazione delle sue decisioni strategiche. È composto dal presidente e da tre membri del comitato direttivo.
Le attività dell'EIT per il periodo
2014-2020 sono definite da un'
Agenda strategica per l'innovazione e dal
regolamento (CE) n. 294/2008.
L'EIT è parte integrante dell'attuale programma dell'UE di finanziamento della ricerca,
Orizzonte 2020 (2014-2020).
Le
comunità della conoscenza e dell'innovazione sono il nucleo delle attività dell'EIT e sono i principali mezzi con cui l'EIT dovrebbe conseguire i propri obiettivi.
Si tratta di partenariati transfrontalieri che raggruppano imprese, istituti di istruzione e di ricerca (il cosiddetto triangolo della conoscenza) e gestiscono
portafogli di attività mediante:
Possono avvalersi del sostegno dell'EIT:
Ciascuna CCI è articolata in cinque-dieci
centri di co-locazione (CLC) (si tratta di un'area geografica in cui i partner principali del triangolo della conoscenza delle CCI sono basati e possono interagire facilmente, e che costituisce il punto focale delle attività delle CCI in tale area) destinati a fungere da
poli geografici
per l'integrazione pratica del triangolo della conoscenza. I CLC sono organizzati e strutturati in base ai rispettivi contesti di innovazione nazionali e regionali e si basano su una rete paneuropea di laboratori, uffici e centri accademici esistenti dei principali partner delle CCI.
L'esercizio delle attività delle CCI è accompagnato dalla
massima autonomia e flessibilità, a livello sia di organizzazione interna sia di gestione delle risorse.
Attualmente esistono
otto CCI:
L'EIT Digitale, l'EIT Clima e l'EIT InnoEnergy sono state avviate nel 2009 e sono ormai consolidate. Sono in fase di maturazione l'EIT Salute e l'EIT Materie prime (2014) nonché l'EIT Alimentazione ((2016). Le due CCI designate nel dicembre 2018, EIT Mobilità ed EIT Attività manifatturiere, hanno iniziato la loro attività nel 2019.
Nel grafico sottostante la distribuzione dei quartieri generali delle CCI in Europa.
In
Italia sono presenti tre CCI: la
EIT Digital a Trento, la
EIT RawMaterials a Roma e
EIT Climate-KIC Emilia Romagna.
L'EIT ha creato un ecosistema innovativo in Europa con più di
1.200 partner dei settori delle imprese, dalla ricerca e dall'istruzione, articolato in
8 comunità della conoscenza e dell'innovazione che coinvolgono oltre
40 centri di co-locazione.
Oltre il
50% dei partner delle CCI proviene dal settore delle imprese (industria, PMI e
start-up), il che ne dimostra la vicinanza al mercato.
La comunità EIT ha lanciato sul mercato oltre
600 nuovi prodotti e servizi, più di
1.250 start-up e
iniziative imprenditoriali innovative sostenute,
oltre 890 milioni di euro di investimenti esterni e più di
6.000 posti di lavoro creati.
Circa
1.700 laureati provenienti da master con marchio EIT stanno entrando oggi nel mercato del lavoro. La struttura dell'EIT quale organismo indipendente gli consente di essere flessibile, autonomo, orientato alle imprese e agile nel processo decisionale.
I tempi per la concessione delle sovvenzioni sono di 4 mesi rispetto a una media di 6 mesi per Orizzonte 2020.
Le norme relative ai finanziamenti competitivi, alla sostenibilità finanziaria e alla semplificazione favoriscono l'innovazione nelle CCI.
I costi amministrativi dell'EIT sono molto bassi, meno del 2 % del bilancio totale, rispetto alla media del 4,6 % registrata per Orizzonte 2020.
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Finalità/motivazione
In vista del nuovo programma quadro di ricerca e innovazione, Orizzonte Europa (2021-2027), ancora oggetto di esame presso le istituzioni europee, l'11 luglio 2019, la Commissione europea ha adottato un pacchetto di misure contenenti:
L'iniziativa della Commissione mira a
proporre una
nuova Agenda strategica per l'innovazione (ASI) che delinea la strategia e le priorità dell'EIT per il periodo 2021-2027 e ne definisce gli obiettivi, le azioni principali, risultati attesi e le risorse necessarie.
L'attuale Agenda strategia per l'innovazione copre il periodo 2014-2020 ed è in linea con l'attuale programma quadro Orizzonte 2020. Gli obiettivi generali e specifici dell'EIT per il periodo 2021-2027 saranno definiti, invece, dal prossimo programma quadro Orizzonte Europa 2021-2027, di cui l'EIT è parte integrante nell'ambito del pilastro Europa innovativa.
Le proposta della Commissione mira, altresì, a
modificare il
regolamento (CE) n. 294/2008 che definisce i compiti e gli obiettivi dell'EIT ed individua il quadro di riferimento per il suo finanziamento.
Il regolamento EIT aveva già subito sostanziali modifiche nel 2013, al fine di allinearlo al programma quadro Orizzonte 2020 (2014-2020).
La presente proposta contiene nuove sostanziali modifiche, al fine di:
Le proposte della Commissione si basano sulla
valutazione intermedia dell'EIT effettuata nel 2017, che ha confermato che la motivazione alla base dell'istituzione dell'EIT è valida e che il suo modello di integrazione del triangolo della conoscenza incentrata sull'innovazione è tuttora pertinente.
Le proposte tengono conto, altresì, dei risultati della
consultazione pubblica condotta nell'ambito della valutazione d'impatto effettuata dalla Commissione europea (26 agosto 2016 – 20 novembre 2016). Scopo della consultazione era raccogliere informazioni, pareri e opinioni da un'ampia gamma di portatori di interessi in merito alle sfide e alle opportunità nel settore europeo della ricerca e dell'innovazione, agli obiettivi politici dell'EIT e alle opzioni strategiche per affrontare le sfide.
Le presenti proposte sono accompagnate da una
valutazione d'impatto che ha individuato
tre opzioni:
un'opzione di base, che prevede la prosecuzione delle attività dell'EIT secondo le modalità attuali;
l'opzione 2, che, rispetto all'opzione di base, aggiunge una serie di misure volte a migliorare l'efficacia del funzionamento dell'EIT, anche adeguando il suo modello di finanziamento e
l'opzione 3, che si fonda sullo scenario di base e su una serie di misure di cui all'opzione 2, ma aggiungendo la creazione di un
hub dell'EIT in ciascuno Stato membro, per aumentare gli impatti complessivi dell'EIT.
La Commissione ha scelto
l'opzione 2, poiché riesce a conciliare al meglio gli obiettivi dell'iniziativa con le risorse disponibili e assicura i risultati migliori dal punto di vista economico e sociale. L'opzione 2 comporterebbe un
incremento dei costi amministrativi dell'EIT, in linea con l'aumento della dotazione finanziaria prevista in Orizzonte Europa, a causa
dell'aumento del personale e dell'esigenza di
consolidare le capacità e le competenze nell'ambito dell'EIT.
Ciò
potrebbe determinare un aumento dei costi per le CCI che sono state istituite nei primi anni dell'EIT, poiché dovranno adeguare i processi e i sistemi operativi che hanno già predisposto. I costi per le CCI in una fase operativa iniziale dovrebbero essere invece più bassi.
La
dotazione finanziaria prevista da Orizzonte Europa per l'attuazione del regolamento EIT durante il periodo
2021-2027 è pari a 3 miliardi di euro, in aumento di 600 milioni (+25%) rispetto all'agenda strategica 2014-20.
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Orizzonte Europa 2021-2027
Il 7 giugno 2018, la Commissione europea ha presentato le proposte relative al programma "
Orizzonte Europa", il quadro strategico in materia di Ricerca e Innovazione (R&I) per il periodo 2021-2027 (il periodo coperto dal prossimo quadro finanziario pluriennale). Orizzonte Europa sostituirà l'attuale programma di ricerca e innovazione
Orizzonte 2020, i cui effetti termineranno il 31 dicembre 2020.
Orizzonte Europa si baserà su
tre pilastri complementari e interconnessi:
Inoltre, una sezione trasversale supplementare introduce misure volte ad aiutare gli Stati membri a sfruttare appieno il loro potenziale nazionale di ricerca e innovazione, rafforzando, in tal modo, lo
Spazio europeo della ricerca (
European Research Area – ERA).
Orizzonte Europa introdurrà l
e seguenti novità:
La dotazione finanziaria proposta è di
100 miliardi di euro a fronte degli
80 miliardi di Orizzonte 2020. Il
17 aprile 2019 il Parlamento europeo ha approvato una
risoluzione recante la sua posizione, in prima lettura, con la quale ha modificato la proposta della Commissione, chiedendo al Consiglio di aumentare la dotazione finanziaria del programma Orizzonte Europa
a 120 miliardi di EUR, ovvero
135,25 miliardi di EUR a prezzi correnti.
Al riguardo, appare opportuno acquisire la valutazione del Governo in merito all'impatto che l'eventuale aumento della dotazione finanziaria di Orizzonte Europa determinerebbe sulla quota parte destinata al bilancio dell'Istituto europeo per l'innovazione e la tecnologia.
Il Governo potrebbe, altresì, chiarire se i partner italiani (soggetti di diritto pubblico o privato), appartenenti alle CCI ricevano risorse dall'EIT in misura corrispondente a quanto versa l'Italia, terzo contributore dell'UE.
Complessivamente il programma dovrebbe incrementare il prodotto interno lordo (PIL) dell'UE in media dello
0,08-0,19% nell'arco di 25 anni e creare fino a
100.000 posti di lavoro nelle attività di Ricerca e Innovazione (R&I) per il periodo 2021-2027.
Per il
primo pilastro la Commissione ha stabilito uno stanziamento di
25,8 miliardi di euro di cui
16,6 miliardi per il Consiglio europeo della ricerca,
6,8 miliardi di euro per le azioni Marie Skłodowska-Curie e
2,4 miliardi di euro per le infrastrutture di ricerca.
Al
secondo pilastro andranno
52,7 miliardi di euro mentre per l'Europa innovativa (
terzo pilastro) saranno stanziati
13,5 miliardi di euro, di cui 10,5 miliardi di euro per il Consiglio europeo dell'innovazione CEI, compresi fino a 500 milioni di EUR per gli ecosistemi, e
3 miliardi di euro per l'Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT).
Infine la Commissioni ha previsto di stanziare
2,1 miliardi di euro per il consolidamento dello
Spazio
europeo della ricerca nel periodo 2021-2017.
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Contenuti |
Agenda strategica per l'innovazione (COM(2019)330)
La nuova Agenda conterrà
il piano strategico
2021-2027, nell'ambito del prossimo programma quadro Orizzonte Europa.
Rispetto a quella attuale, la nuova agenda si pone i
nuovi obiettivi.
a)
collaborazione tra l'EIT e il Consiglio europeo per l'innovazione (CEI) per evitare duplicazioni e garantire sinergie. Il compito del CEI sarà quello di sviluppare e diffondere innovazioni, sostenendo la rapida espansione di aziende che possano determinare mercati innovativi a livello europeo e internazionale;
b)
potenziare le capacità di innovazione degli istituti di istruzione superiore (IIS) europei. l'EIT
sosterrà 750 istituti di istruzione superiore tramite finanziamenti, consulenze e
coaching, consentendo loro di sviluppare attività economiche nel loro ambito di interesse. Il sostegno riguarderà soprattutto i paesi con una capacità d'innovazione inferiore;
c)
aumentare l'impatto a livello regionale delle comunità della conoscenza e dell'innovazione.
L'EIT aumenterà ulteriormente il suo impatto a livello reginale attraverso una maggiore apertura nei confronti delle parti interessate e dei partner potenziali e una migliore articolazione della strategia regionale delle CCI, anche attraverso collegamenti alle pertinenti strategie di specializzazione intelligente. Il sistema di innovazione regionale (SIR) dell'EIT, guidato dell'EIT e attuato dalle CCI, è stato finora operato su base volontaria. Dal 2021 in avanti, il SIR dell'EIT diventerà parte integrante della strategia pluriennale delle CCI. L'EIT continuerà a fornire alle CCI orientamenti e sostegno nell'elaborazione e nell'attuazione delle strategie pluriennali del SIR dell'EIT. Le attività del SIR dell'EIT proseguiranno con un
maggior sostegno alle capacità di innovazione dei paesi e delle regioni con prestazioni inferiori in termini di innovazione. Il bilancio dell'EIT destinato all'attuazione delle attività del SIR dell'EIT sarà pari almeno al 10% del sostegno finanziario complessivo destinato dall'EIT alle CCI; ciò permetterà di aumentare il numero di partner delle CCI nelle regioni interessate.
Per superare le
disparità regionali in tema di capacità innovative, nel
2014 l'EIT ha avviato un
sistema di innovazione regionale (
EIT Regional Innovation Scheme - EIT RIS) progettato per gli Stati membri dell'UE e per i paesi associati a Orizzonte 2020 in Europa che sono innovatori modesti e moderati (secondo il
Quadro europeo di valutazione dell'innovazione) e in cui le comunità dell'innovazione hanno pochi o nessun
partner.
ll SIR ha permesso all'EIT di espandere le proprie attività in tutta Europa ed ora offre alle regioni con scarso rendimento innovativo la possibilità di svolgere attività del triangolo della conoscenza nell'ambito delle comunità CCI. La quota di finanziamento dell'EIT destinata ai partner dell'UE-13 è di 8,3% rispetto a 4,8 di Orizzonte 2020 nel 2018.
I paesi ammessi a partecipare all'EIT RIS sono:
d) avviare due nuove CCI
nei settori più pertinenti per le priorità programmatiche di Orizzonte Europa. La prima nuova CCI sarà incentrata sulle industrie culturali e creative e dovrebbe partire nel 2022. Per la Commissione si tratta di un settore con un elevato potenziale di crescita ed è complementare alle 8 CCI esistenti. Il settore prioritario per una seconda nuova CCI sarà deciso in una fase successiva; questa nuova CCI dovrebbe essere avviata nel 2025.
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Rifusione del regolamento EIT (COM(2019)331)
La proposta di rifusione del regolamento istitutivo dell'EIT prevede, tra le modifiche più rilevanti, la modifica l'
articolo 4 del regolamento (relativa agli organi dell'EIT) nel senso di rafforzare il ruolo del
comitato esecutivo dell'EIT, con particolare riferimento alla sua funzione di
monitoraggio.
Si modificano, altresì, le disposizioni relative ai
compiti dell'EIT (
articolo 6 della proposta), sottolineando l'importanza dell'EIT per garantire un adeguato livello di coordinamento e facilitare la comunicazione e la cooperazione tra CCI.
La Commissione interviene, altresì, sulla
modalità di selezione delle Comunità della conoscenza e dell'innovazione (
articolo 9 della proposta), sopprimendo l'intero paragrafo 2 del regolamento contenente l'elenco dei criteri per la selezione di una CCI.
Al riguardo, sarebbe opportuno l'intervento del Governo volto a chiarire le implicazioni conseguenti a tale soppressione, in assenza di chiarimenti nella relazione illustrativa della proposta di regolamento.
Infine, l
'articolo 9 della proposta elimina la previsione in base alla quale le organizzazioni
partner delle CCI debbano essere "indipendenti l'una dall'altra", prevedendo solamente che siano "indipendenti".
Al riguardo, potrebbe essere utile acquisire il parere del Governo sul rischio che tale misura possa determinare ai fini di concentrazione di finanziamenti da parte dell'Istituto.
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Esame presso altri Parlamenti nazionali
Sulla base dei dati forniti dal sito
IPEX l'esame dell'atto COM(2019)330 risulta concluso da parte di: Austria, Germania (entrambi i rami del Parlamento) Irlanda, Lituania, Romania e Regno Unito e ancora in corso presso i parlamenti di : Estonia, Finlandia, Lussemburgo, Polonia, Slovacchia e Svezia.
Sempre sulla base dei dati forniti da
IPEX, l'esame dell'atto COM(2019)331 risulta concluso da parte di: Austria, Germania (entrambi i rami del Parlamento), Lituania, Romania e Regno Unito e ancora in corso presso i parlamenti di : Estonia, Finlandia, Lussemburgo, Polonia, Slovacchia e Svezia.
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