Accordo di dialogo politico e di cooperazione tra l'Unione europea ed i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Cuba, dall'altra 22 gennaio 2019 |
Indice |
Contenuto dell'accordo|Contenuto della proposta di legge di ratifica|Rispetto delle competenze legislative costituzionalmente definite| |
Contenuto dell'accordoL'Accordo di dialogo politico e di cooperazione tra l'Unione europea e Cuba, fatto a Bruxelles il 12 dicembre 2016 ed entrato in vigore in via provvisoria per le parti di competenza dell'Unione europea il 1° novembre 2017, è finalizzato a promuovere le relazioni tra l'UE e Cuba, affinché raggiungano un livello che rispecchi i saldi legami storici, economici e culturali tra le Parti. Oltre a creare un solido quadro favorevole al rafforzamento del dialogo politico e della cooperazione bilaterale in un gran numero di settori, l'accordo fornisce la base per un'azione comune su questioni internazionali e in consessi multilaterali. L'Accordo stabilisce inoltre i principi e gli obiettivi generali delle relazioni tra l'UE e Cuba e crea una struttura istituzionale per la sua gestione. L'Accordo entrerà in vigore integralmente quando sarà ratificato da tutti gli stati membri dell'Unione europea. Il Parlamento europeo ha ratificato l'Accordo il 5 luglio 2017. Attualmente le relazioni tra l'Unione europea e Cuba sono disciplinate dalla Posizione comune del 2 dicembre 1996 (96/697/PESC) che, al fine di incoraggiare il processo di transizione verso una democrazia pluralistica e il rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali nonché di favorire il miglioramento delle condizioni di vita del popolo cubano, prevede l'intensificazione del dialogo politico, l'aiuto umanitario e azioni mirate di cooperazione economica a sostegno dell'attuazione dell'apertura economica. Il testo dell'Accordo di dialogo politico e di cooperazione si compone di 89 articoli,suddivisi in cinque parti. La Parte I, relativa alle disposizioni generali, sancisce i principi e gli obiettivi dell'Accordo (art. 1 e art.2), ribadendo l'impegno a favore di un sistema multilaterale solido, nel pieno rispetto del diritto internazionale, dei principi sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite. La Parte II, relativa al dialogo politico (artt. 3-14), ne definisce gli obiettivi - tra i quali si segnala il rafforzamento del dialogo su temi di interesse comune, lo scambio di opinioni sulle rispettive posizioni nei consessi internazionali e il rafforzamento delle Nazioni Unite come fulcro del sistema multilaterale - e stabilisce la gamma di settori strategici comuni che formerà l'oggetto del dialogo politico:
La Parte III è dedicata alla cooperazione e dialogo strategico settoriale e si articola in sette titoli: il Titolo primo (artt. 15 - 21) che ne fissa gli obiettivi, i principi, le modalità di dialogo, le procedure di cooperazione, definendo altresì gli attori della cooperazione (istituzioni del governo cubano e gli organismi pubblici da essi designati, ammnistrazioni locali, organizzazioni internazionali e rispettive agenzie, agenzie di sviluppo degli stati membri dell'UE, rappresentanti della società civile), i settori della cooperazione (sviluppo sostenibile; diritti umani e buon governo; sostenibilità ambientale; prevenzione delle catastrofi; prospettiva di genere; persone in stato di vulnerabilità; sviluppo delle capacità nazionali; gestione della conoscenza) e le risorse disponibili per il conseguimento degli obiettivi di cooperazione. Il Titolo secondo (artt. 22 - 26) è relativo alla democrazia, diritti umani e buon governo, al rafforzamento delle istituzioni e dello Stato di diritto, alla modernzzazione della pubblica amministrazione e alla prevenzione e risoluzione dei conflitti e individua obiettivi e modalità di cooperazione per il loro raggiungimento. Il Titolo terzo (artt. 27 - 36), dedicato alla promozione della giustizia, sicurezza dei cittadini e migrazione, stabilisce meccanismi di cooperazione nei settori della: protezione dei dati personali, prevenzione e repressione del traffico di droga, di armi leggere, del riciclaggio di denaro, della lotta contro la criminalità organizzata e il terrorismo, la migrazione, il traffico di persone e di migranti. Viene sottolineato inoltre il potenziale contributo della società civile per il raggiungimento degli obiettivi definiti dall'Accordo e si stabilisce il comune impegno a promuovere una maggiore partecipazione della società civile alle attività di cooperazione. Il Titolo IV è dedicato allo sviluppo e alla coesione sociale e prevede la creazione di canali di cooperazione nei seguenti ambiti:
Nel settore dell'istruzione le Parti si impegnano a condividere le esperienze e le migliori prassi e a promuovere lo scambio di studenti, ricercatori e docenti. Inoltre iniziative di cooperazione sono previste nel settore della sanità pubblica, della protezione dei consumatori, della cultura e del patrimonio culturale. Iniziative di cooperazione siono anche previste a favore delle persone in stato di vulnerabilità, anche al fine di garantire pari opportunità e a creare opportunità economiche e plitiche sociali specifiche. Le Parti si impegnano ad azioni di cooperazione volte a rafforzare la politica di genere in tutti gli ambiti e a promuovere la partecipazione delle donne alla vita politica, economica, sociale e culturale. Particolare attenzione viene rivolta ai programmi volti alla prevenzione e al contrasto delle violenza di genere. L'Unione europea e Cuba si impegnano a promuovere la partecipazione attiva dei giovani alla società e a promuovere la cooperazione tra le organizzazioni giovanili. Il Titolo V (artt. 47-49) si occupa della cooperazione nel settore dell'ambiente, della gestione del rischio di catatrofi e di cambiamenti climatici e prevede azioni di cooperazione che possono comprendere il trasferimento e l'utilizzo di tecnologie pulite sostenibili e relativo know-how, promozione di modelli di produzione e consumo sostenibili, sostegno alle iniziative poste in essere da Cuba volte a aumentare la resistenza alle catastrofi e miglioramento della capacità di gestione sostenibile dell'approvigionamento idrico. Il Titolo VI (artt. 50-58) si occupa dello sviluppo economico e prevede una serie di attività di cooperazione nei settori dell'agricoltura, dello sviluppo rurale, della pesca, del turismo sostenibile, della scienza, della tecnologia e dell'innovaziona, dell'energia, comprese le energie rinnovabili, dei trasporti, delle statistiche, della modernizzazione el modello economici e sociale e della buona governance in materia fiscale. Il Titolo VII (art. 59) ha per oggetto l'integrazione e cooperazione regionali e sottolinea l'importanza della cooperazione tra Cuba ed i suoi vicini caraibici, in particolare nei settori prioritari individuati nella strategia comune relativa al partenariato Caraibi-UE. La Parte IV (artt. 60-80) relativa a scambi e cooperazione commerciale definisce gli obiettivi della cooperazione nel settore, prefiggendosi in particolare di rafforzare le relazioni economiche e commerciali, di promuovere l'integrazione di Cuba nell'economia mondiale, di rafforzare il contributo del commercio sostenibile e sostenere la diversificazione dell'economia cubana, in un clima di miglioramento per gli investimenti. Le disposizioni prevedono l'agevolazione degli scambi e la cooperazione su questioni quali gli ostacoli tecnici agli scambi e le norme al finedi migliorare le prospettive di rafforzamento delle relazioni economiche. La Parte V (artt. 81-89) relativa a disposizioni istituzionali e finali istituisce un quadro istituzionale, composto da un Consiglio congiunto (art. 81), riunito a livello ministeriale almeno ogni due anni e presieduto alternativamente da un rappresentante UE e da Cuba, i cui compiti consistono nel vigilare sulle attività volte al conseguimento degli obiettivi dell'accordo di dialogo politico e di cooperazione, nel guidarne l'attuazione e nell'esaminare i principali problemi insorti nell'ambito dell'accordo, nonché le altre questioni bilaterali, multilaterali o internazionali di comune interesse, e da un Comitato misto (art. 82), che assiste il Comitato congiunto, composto da rapresentanti delle Parti e da alti funzionari. Il Comitato misto può costituire sottocomitati che possano coadiuvarlo nelle sue funzioni (art. 83). Gli articoli 84, 85 e 86 rispettivamente sono relativi alla definizione delle Parti, all'adempimento deli obblighi e all'entrata in vigore dell'Accordo che può essere modificto mediante accordo scritto tra le Parti (art. 87) e la cui applicazione è relativa ai territori dell'Unione europea e della Repubblica di Cuba (art.88). Infine l'art.89 riguarda i testi dell'Accordo facenti fede. |
Contenuto della proposta di legge di ratificaLa proposta di legge di ratifica, presentata in prima lettura alla Camera dei deputati dalla Presidente della Commissione Affari esteri, Marta Grande, consta di 4 articoli. Gli articoli 1 e 2 contengono, rispettivamente, l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione dell'Accordo.
L'articolo 3 contiene una clausola di invarianza finanziaria, per la quale dall'attuazione dell'Accordo non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. L'articolo 4 riguarda l'entrata in vigore dell'Accordo. |
Rispetto delle competenze legislative costituzionalmente definiteIl provvedimento s'inquadra nell'ambito della materia politica estera e rapporti internazionali dello Stato, ai sensi dell'art. 117, secondo comma, lettera a) della Costituzione, demandata alla competenza legislativa esclusiva dello Stato. |