Camera dei deputati - Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: RUE - Ufficio SG - Ufficio Rapporti con l'Unione europea
Titolo: PROGRAMMA ERASMUS 2021-2027
Serie: Documentazione per le Commissioni - Esame di atti e documenti dell'UE   Numero: /5
Data: 03/07/2018
Organi della Camera: VII Cultura, XIV Unione Europea

 

 

PROGRAMMA ERASMUS 2021-2027

 

3 luglio 2018

 

 

 

 

Finalità/Motivazioni

 

Il 30 maggio 2018 la Commissione Ue ha presentato la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce "ERASMUS: il programma dell'Unione per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport e che abroga il Regolamento (UE) n. 1288/2013" (COM(2018)

367 final), per gli anni 2021-2027. Il nuovo programma sostituirà l'attuale Erasmus+ relativo agli anni   2014-2020,   abrogando   il   regolamento  (UE)  n.   1288/2013   che  lo   aveva istituito, ampliandone la portata con un significativo aumento delle risorse disponibili e l'intendimento di allargare la platea dei beneficiari delle iniziative di mobilità finalizzata allo studio e all'apprendimento.

La  proposta  di  regolamento  fa  seguito  alla  comunicazione  adottata  dalla Commissione il 2 maggio 2018, "Un bilancio moderno al servizio di un'Unione che protegge, che forza, che difende - Quadro finanziario pluriennale 2021-2027",  COM(2018)321, in cui si proponeva  "un rafforzamento della componente 'giovani' nel prossimo quadro finanziario, che sarà conseguito raddoppiando l'entità del programma Erasmus+ [...], uno dei successi più visibili dell'Unione". L'attenzione del nuovo programma "sarà incentrata sull'inclusione e su un numero più elevato di giovani provenienti da contesti svantaggiati. Ciò permetterà a più giovani di spostarsi in un altro paese per studiare o lavorare".

Il nuovo Erasmus rafforzato, avrà una  dotazione finanziaria di 30 miliardi di euro, parte dei quali saranno  destinati  a  iniziative  nuove  come  DiscoverEU, concepita  per  offrire  ai  giovani l'opportunità di scoprire altri Paesi dell'UE.


La finalità di potenziare la portata e l'ambito di Erasmus si accompagna all'obiettivo della Commissione di realizzare uno spazio europeo  dell'istruzione entro il 2025, di cui Erasmus costituirà elemento chiave. Come  annunciato  dalla  stessa  Commissione  nella  comunicazione  "Rafforzare  l'identità  europea grazie all'istruzione e alla cultura" del 14 novembre 2017, (COM(2017)673). Lo spazio europeo dell'istruzione rappresenta "un'Europa in cui imparare [...] non [sia limitato] da confini. Un continente in cui sia divenuto la norma trascorrere un periodo in un altro Stato membro, per studiare, formarsi o lavorare, e parlare altre due lingue oltre alla propria lingua madre. Un continente in cui le persone abbiano un forte senso della propria identità di europei, del patrimonio culturale dell'Europa e della sua diversità".

Il nuovo programma Erasmus per gli anni 2021-2027, che la Commissione propone di istituire con  la  proposta  di  regolamento  presentata,  succede  al  programma  Erasmus+ 2014-2020 confermandone la natura integrata a sostegno dell'apprendimento in tutti i contesti (formale, informale, non formale) e in tutte le fasi della vita.

Rispetto ad Erasmus+, si prevede di raddoppiare la dotazione di bilancio del programma, aumentando le risorse dai 14,7 miliardi di euro del programma 2014-2020, ai 30 miliardi di euro del nuovo programma. Il raddoppio dei finanziamenti consentirà, negli intendimenti delle istituzioni europee, a coinvolgere una platea molto più ampia di destinatari, con l'obiettivo di inserire nel programma Erasmus 12 milioni di persone contro i 4 milioni che hanno usufruito di Erasmus+ dal 2014 ad oggi.

La maggiore dotazione finanziaria è considerata funzionale e complementare al sostegno di obiettivi indicati come fondamentali dalla Commissione UE, in primo luogo la costruzione entro il

2025 di uno spazio europeo dell'istruzione, quindi, la costruzione della rete delle Università europee, la sinergia con il programma di promozione della ricerca e dell'innovazione, Horizon Europe, la promozione di un'identità europea mediante politiche a favore dei giovani, dell'istruzione e della cultura. Infine, tra gli obiettivi dei prossimi anni anche il rafforzamento della capacità inclusiva dello stesso programma Erasmus, che per i prossimi anni si prefigge di coinvolgere un maggior numero di discenti con minori opportunità, provenienti da aree o ambienti svantaggiati.

Il programma Erasmus 2021-2027 persegue altresì la promozione di ambiti di studio e ricerca orientati al futuro quali le energie rinnovabili, i cambiamenti climatici, l'ingegneria ambientale, l'intelligenza artificiale e la diffusione di skills e competenze in settori emergenti come il digitale.

 

 

In sintesi, i profili innovativi di Erasmus 2021-2027 prevedono di:

 

raddoppiare le risorse finanziarie a 30 miliardi di euro, contro i 14,7 del programma precedente;

aumentare il numero dei beneficiari, stimato potenzialmente in circa 12 milioni di persone tra alunni delle scuole, studenti  dell'istruzione superiore,  tirocinanti, insegnanti, animatori socioeducativi, allenatori sportivi, discenti dell'istruzione e della formazione professionale e personale  coinvolto  nell'istruzione  degli  adulti,  compresi  coloro  che  partecipano a ErasmusPro;

consentire una maggiore  partecipazione  di  persone provenienti da contesti svantaggiati, favorita da nuovi formati flessibili, dalla possibilità di ricorrere a forme di "mobilità  virtuale"  e  ad  un  uso  sistematico  delle  piattaforme  elettroniche,  nonché dalla semplificazione delle procedure amministrative di accesso ai programmi;

offrire sostegno alle relazioni internazionali dell'UE, grazie ad una maggiore mobilità e cooperazione con i Paesi terzi ed al ricorso a combinazioni di mobilità fisica e virtuale; promuovere attività di studio orientate al futuro, grazie ad una maggiore centralità a programmi nei settori delle energie rinnovabili, dei cambiamenti climatici, dell'ingegneria ambientale, dell'intelligenza artificiale;

promuovere e favorire esperienze di viaggio come strumenti di costruzione di un'identità europea, in tale prospettiva è concepita la nuova iniziativa DiscoverEU che offrirà ai giovani la possibilità di scoprire il patrimonio culturale dell'Europa e la sua diversità.


La  Commissione  intende,  inoltre,  moltiplicare  le  iniziative  Erasmus  estendendole  a tutte le categorie  di  discenti,  triplicando  il  numero  di  partecipanti  e  introducendo  strumenti per coinvolgere coloro che beneficiano di minori opportunità o provengono da aree o ceti socio- economici svantaggiati.

Nel progetto delle istituzioni UE, il programma potrà anche apportare un contributo significativo in termini di crescita delle competenze e dell'innovazione grazie ad azioni mirate a stimolare innovazione, creatività e imprenditorialità nell'economia digitale, e in settori emergenti come i cambiamenti climatici, le energie pulite, l'intelligenza artificiale, la robotica, l'analisi dei dati, le arti e il design.

Il  futuro  programma  si  prefigge  anche  l'obiettivo  di  ampliare  la  platea  dei destinatari delle iniziative, raggiungengendo persone di età diverse e provenienti da contesti culturali, sociali ed economici diversi, in primo luogo  coloro che beneficiano di minori opportunità, tra cui le persone con disabilità, i migranti e i cittadini dell'Unione che vivono in zone isolate.

 

Coerenza con le disposizioni vigenti

 

 

Il programma costituisce uno degli strumenti di finanziamento del quadro finanziario pluriennale

2021-2027 inteso a investire nelle persone, nella coesione sociale e nei valori. Si tratta di uno strumento chiave a livello di UE per il finanziamento di attività su scala europea a sostegno della mobilità ai fini dell'apprendimento, della cooperazione e degli sviluppi politici innovativi nei settori dell'istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport.

Le politiche dell'UE nel campo dell'istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport sono orientate a creare uno spazio europeo dell'istruzione, promuovendo al tempo stesso il quadro strategico generale per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione e le  relative  agende  settoriali  in  materia  di  scuola,  istruzione  e  formazione professionale, istruzione  superiore  e  istruzione  degli  adulti,  migliorando  la  cooperazione  sulle  politiche in materia di gioventù nel quadro della strategia dell'UE per la gioventù 2019-2027 e sviluppando la dimensione europea dello sport, in particolare quello di base.

 

 

In particolare, il programma sosterrà:

a)    lo sviluppo scolastico e l'eccellenza nell'insegnamento;

b)     il processo di Copenaghen in materia di istruzione e formazione professionale;

c)     la nuova agenda dell'UE per l'istruzione superiore e il processo di Bologna;

d)    la nuova agenda dell'UE per l'istruzione degli adulti;

e)     la nuova strategia dell'UE per la gioventù;

f)      il piano di lavoro dell'UE per lo sport. Tali politiche continueranno ad avvalersi del sostegno dell'approccio integrato di apprendimento permanente del programma.

Il programma mira altresì: 1) a contribuire all'attuazione della nuova agenda per le competenze per l'Europa nella prospettiva di sostenere l'occupazione, la crescita e la competitività; 2) ad assistere gli Stati membri nel raggiungimento degli obiettivi della  dichiarazione di Parigi, del 17 marzo 2015, sulla promozione della cittadinanza e dei valori comuni di libertà, tolleranza e non discriminazione attraverso l'istruzione; 3) al raggiungimento degli obiettivi dell'agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, in particolare l'obiettivo 4, inteso alla promozione di un'istruzione di qualità, equa e inclusiva, e di opportunità di apprendimento permanente per tutti.

 

Coerenza con altri programmi e normative dell'Unione

 

 

Ad avviso della Commissione, il programma è coerente con gli altri strumenti dell'Unione e ad essi complementare, con particolare riferimento agli strumenti di cooperazione esterna, ai Fondi strutturali e d'investimento europei (fondi SIE)[1], al Fondo sociale europeo Plus (FSE+) e


al Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR).

 

 

Il programma proposto è altresì coerente, a giudizio della Commissione, con altri programmi e normative dell'UE, in particolare con:

a)  la  proposta  della  Commissione  per  il  quadro  finanziario  pluriennale  2021-2027 per l'integrazione  del  clima  in  tutti  i  programmi dell'UE,  stabilendo  l'obiettivo  generale  di destinare a tale obiettivo il 25 % della spesa UE. La Commissione intende sfruttare appieno il potenziale del programma Erasmus ai fini del raggiungimento degli obiettivi in materia di clima, individuando a tal fine azioni pertinenti durante l'intero processo di preparazione, attuazione, riesame e valutazione del programma;

b) il futuro programma Europa creativa, di cui Erasmus costituirà un importante complemento promuovendo la diffusione di conoscenze, competenze e abilità adeguate a far fronte alle sfide sociali ed economuiche e a relizzare   il pieno potenziale per per l'innovazione, la creatività e l'imprenditorialità, in particolare nell'ambito dell'economia digitale;

c) il Corpo europeo di solidarietà, finalizzato alla partecipazione dei giovani e delle organizzazioni ad attività di solidarietà accessibili e di elevata qualità;

d)  Orizzonte  Europa  che,  ove  opportuno,  integrerà  il  sostegno  del  programma Erasmus all'iniziativa Università europee, in particolare per quanto riguarda la dimensione della ricerca, come parte dell'elaborazione di nuove strategie comuni e integrate sostenibili e a lungo termine in materia di istruzione, ricerca e innovazione.

In materia di competenze digitali, Eramus+ sarà integrato dal programma Europa digitale sostenendo lo sviluppo e l'acquisizione delle competenze digitali avanzate necessarie per la diffusione  di  tecnologie  all'avanguardia  quali  l'intelligenza  artificiale  o  il  calcolo  ad alte prestazioni, in collaborazione con le pertinenti industrie.

 

Scelta dell'atto giuridico

L'atto giuridico proposto è un regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio.

 

Diritti fondamentali

Secondo  la  Commissione,  la  proposta  è  coerente  con  la  Carta  dei  diritti  fondamentali dell'Unione europea. In particolare, tiene conto degli articoli 14 (Diritto all'istruzione), 15 (Libertà professionale e diritto di lavorare), 21 (Non discriminazione), 23 (Parità tra donne e uomini), 24 (Diritti del minore), 26 (Inserimento delle persone con disabilità), 31 (Condizioni di lavoro giuste ed eque) e 32 (Divieto del lavoro minorile e protezione dei giovani sul luogo di lavoro) della Carta.

 

Incidenza sul bilancio

La dotazione finanziaria per l'attuazione del programma per il periodo 2021 - 2027 sarà fissata a

30  miliardi  di  euro,  in  linea  con  la  proposta  della  Commissione  per  il quadro finanziario pluriennale 2021-2027.

 

 

 

 

Contenuto della proposta

 

La proposta di regolamento si compone di 12 capi e 34 articoli.

Nel Capo I, (disposizioni generali), che comprende gli articoli da 1 a 3, il regolamento stabilisce il suo oggetto, offre le definizioni di alcuni termini e fissa gli obiettivi generali e specifici del programma. In particolare,  l'articolo 1 istituisce Erasmus, il  programma di azione dell'UE in materia di istruzione, formazione, gioventù e sport, stabilendone gli obiettivi, il bilancio per gli anni 2021-2027, le forme di finanziamento e le regole di erogazione dei finanziamenti.

L'articolo 2 offre  le definizione di alcuni termini  tra i quali: 1) apprendimento permanente,


ovvero quello inteso in tutte le sue forme e in ogni fase della vita, dalla cura della prima infanzia alla formazione professionale, dalla istruzione e formazione professionale alla istruzione superiore e istruzione degli adulti; apprendimento non formale, ovvero  volontario, che ha luogo al di fuori di attività pianificate  in termini  di obiettivi, tempi e metodi; apprendimento informale, ovvero derivante da esperienze e attività quotidiane, non organizzato in termini di tempi, obiettivi o sostegno all'apprendimento, ed eventualmente privo del contributo intenzionale del discente;  mobilità ai fini dell'apprendimento, spostamento fisico in una paese diverso da quello di residenza per studio, formazione, apprendimento non formale o informale; sport di base, ovvero  l'attività sportiva  praticata da sportivi dilettanti a livello  locale e sport per tutti; animatore giovanile,  ovvero  un  operatore  professionale  o  volontario  che partecipa all'apprendimento non formale sostenendo i giovani nel loro personale sviluppo socioeducativo e professionale.

L'obiettivo del programma, individuato dall'articolo 3, è sostenere lo sviluppo formativo, professionale  e  personale  delle  persone  nel  campo  dell'istruzione,  della formazione, della gioventù e dello sport, in Europa e nel resto del mondo, contribuendo in tal modo alla crescita sostenibile, all'occupazione e alla coesione sociale come pure al rafforzamento dell'identità europea.

Sempre l'articolo 3 definisce il programma Erasmus uno strumento fondamentale per la costruzione  di  uno  spazio  europeo  dell'istruzione,  nonchè  per  sostenere l'attuazione delle politiche dell'Unione in materia di istruzione, formazione, gioventù e sport. Sono altresì indicati obiettivi specifici quali promuovere la mobilità: a) degli individui ai fini dell'apprendimento; b) ai fini dell'apprendimento non formale e la partecipazione attiva dei giovani; c) di allenatori e personale sportivo ai fini dell'apprendimento. Obiettivo specifico comune è la cooperazione al livello  delle  organizzazioni  e  delle  politiche  in  ogni settore indicato.  Gli  obiettivi sono perseguiti mediante tre azioni chiave (a) mobilità ai fini dell'apprendimento; b) cooperazione tra organizzazioni e istituti; c) sostegno allo sviluppo delle politiche e alla cooperazione), nonché tramite le azioni Jean Monnet.

Sono definiti obiettivi specifici per ciascuno dei tre settori di intervento del programma (istruzione e formazione, gioventù e sport).

Ciascun  settore  di  intervento  è  strutturato  intorno  a  tre  azioni  chiave:  "mobilità  ai fini dell'apprendimento" (azione chiave 1), "cooperazione tra organizzazioni e istituti" (azione chiave

2) e "sostegno allo sviluppo delle politiche e alla cooperazione" (azione chiave 3).

I Capi II IV individuano le azioni che saranno sostenute dal programma in ciascun settore di intervento e nell'ambito di ciascuna azione chiave, rispettivamente nei settori dell'istruzione e della formazione (Capo II), della gioventù (Capo III) e dello sport (Capo IV).

In  particolare,  nell'ambito  dell'istruzione,  il  programma  sostiene  la  mobilità  di  studenti e personale dell'istruzione superiore, dell'istruzione e formazione professionale, degli alunni e personale delle scuole, del personale dell'istruzione degli adulti, le opportunità di apprendimento linguistico;  partenariati  per  l'eccellenza  e  l'innovazione,  le  Università  europee,  centri di eccellenza, master congiunti, piattaforme online e strumenti di cooperazione virtuale, compresi i servizi di supporto per eTwinning, piattaforma  elettronica per  l'apprendimento degli adulti in Europa.

In  materia  di  gioventù,  il  programma  sostiene  azioni  volte  a  favorire:  mobilità  e attività di partecipazione dei giovani; attività DiscoverEU, mobilità degli animatori giovanili.

In materia di sport, il programma sostiene la mobilità degli allenatori e del personale sportivo, eventi sportivi senza scopo di lucro che mirino a sviluppare la dimensione europea dello sport. L'articolo 7 è dedicato alle azioni Jean Monnet, introdotte dal regolamento (UE) n. 1288/2013, istitutivo  di  Erasmus+,  con  la  finalità  di  promuovere  l'eccellenza                                                                                                               dell'insegnamento e della ricerca nel campo degli studi sull'Unione europea e sul processo di integrazione nei suoi aspetti sia interni che esterni. Si precisa che dette azioni continuano ad essere sostenute nel campo dell'istruzione superiore e in altri ambiti dell'istruzione e della formazione. Lo stesso


articolo 7 prevede che il programma Erasmus offra sostegno ad una serie di istituzioni precisamente  individuate  che perseguono  una finalità  di  interesse europeo: l'Istituto universitario europeo di Firenze, compresa la sua scuola di governance transnazionale; il Collegio d'Europa con sede a Bruges e Natolin; l'Istituto europeo di pubblica amministrazione di Maastricht; l'Accademia di diritto europeo di Treviri; l'Agenzia europea per i bisogni educativi speciali e l'istruzione inclusiva di Odense e il Centro internazionale di formazione europea di Nizza.

Il Capo V (Disposizioni  finanziarie)  stabilisce  la  dotazione  finanziaria  del  programma nel periodo 2021-2027, fissata in 30.000.000.000 di euro, così ripartiti:

a)  24, 94 miliardi di euro per le azioni in materia di istruzione e formazione, di cui:

1. almeno 8,64 miliardi di euro alle azioni in materia di istruzione superiore;

2. almeno 5,23 miliardi di di euro alle azioni in materia di istruzione e formazione professionale;

3. almeno 3,79 miliardi di euro alle azioni in materia di istruzione scolastica;

4. almeno 1,19 miliardi di euro alle azioni in materia di istruzione degli adulti;

5. 450 milioni di euro alle azioni Jean Monnet;

b) 3,1 miliardi di euro per le azioni in materia di gioventù;

c) 550 milioni di euro per le azioni in materia di sport;

d) almeno 960 milioni di euro come contributo ai costi operativi delle agenzie nazionali.

Risorse  ulteriori  sono  previste  tramite  l'assegnazione  di  un  contributo finanziario aggiuntivo nell'ambito degli strumenti esterni.

Il Capo VI (Partecipazione al programma) specifica che possono essere associati al programma i Paesi membri dell'Associazione europea di libero scambio (EFTA) che sono membri dello Spazio economico europeo (SEE); i Paesi in via di adesione, candidati o potenziali candidati; i Paesi interessati dalla politica europea di vicinato; altri Paesi terzi conformemente alle condizioni  stabilite in un accordo specifico per  la partecipazione  di un Paese terzo ai programmi dell'Unione. I Paesi terzi devono rispettare le condizioni imposte agli Stati membri dal regolamento, ad esempio l'obbligo di istituzione di un'agenzia nazionale.

Il Capo VII (Programmazione, monitoraggio e valutazione)  conferisce  alla  Commissione le competenze per adottare i programmi di lavoro e il potere di adottare atti delegati per rivedere e/o integrare gli indicatori di performance. Specifica inoltre i requisiti in termini di monitoraggio, rendicontazione e valutazione della performance del programma.

Il Capo VIII  (Informazione, comunicazione e diffusione) definisce  i requisiti  per tutti gli attori interessati, dalle agenzie nazionali alla Commissione, in termini di diffusione delle informazioni, pubblicità e seguito di tutte le azioni sostenute dal programma.

Il  Capo  IX  (Sistema  di  gestione  e  audit)  stabilisce  la  disposizione  per  l'istituzione  e il funzionamento degli organismi di attuazione del programma, prevedendo, in ogni Stato membro, un'Autorità nazionale e una o più agenzie nazionali.

Il Capo  (Sistema di controllo) delinea un sistema  di supervisione a tutela degli interessi finanziari dell'Unione nell'attuazione delle azioni finanziate nell'ambito del programma. A tal fine, si prevede che la Commissione adotti provvedimenti opportuni anche mediante l'applicazione di misure preventive contro la frode, la corruzione e ogni attività illecita, mediante controlli e, ove sussistano irregolarità, mediante il recupero delle somme indebitamente versate e sanzioni.

Il Capo XI (Complementarità con altri programmi, politiche e fondi dell'Unione) dispone che il programma venga attuato in modo da garantirne la coerenza complessiva e la complementarità con altri strumenti e politiche dell'Unione e con il principio dell'integrazione dei fondi. Norme specifiche sono previste per assicurare complementarità tra il programma e i Fondi strutturali e d'investimento europei.

Il Capo XII (Disposizioni transitorie e finali) stabilisce le disposizioni necessarie per conferire alla Commissione il potere di adottare atti delegati e assicurare la transizione tra i programmi. L'articolo 32 dispone l'abrogazione del regolamento (UE) n. 1288/2013, istitutivo di Erasmus+ per gli anni 2014-2020, che continua ad applicarsi alle azioni già avviate ai sensi delle sue


regolamento, che sarà obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri a decorrere dal gennaio 2021.

 

Base giuridica

 

Ad avviso della Commissione, la proposta di regolamento, intervenendo in materia di istruzione, formazione, gioventù e sport si basa sugli articoli 165 e 166 del TFUE, i quali conferiscono all'UE una competenza di sostegno finalizzata a contribuire allo sviluppo di un'istruzione di qualità, all'attuazione della politica in materia di formazione professionale e della politica in materia di gioventù e alla promozione dei profili europei dello sport.

 

Sussidiarietà

 

Secondo  la  Commissione,  sebbene  gli  Stati  membri  continuino  a  essere responsabili del contenuto e dell'organizzazione delle rispettive  politiche nei settori in questione, il carattere transnazionale, l'ampiezza e la portata, anche geografica, delle attività di cooperazione, fanno sì che.  gli  obiettivi  di  mobilità  finalizzata  all'apprendimento  possano  essere  conseguiti con maggiore efficacia nell'ambito del programma dell'Unione, Erasmus. La Commissione sottolinea altresì come la valutazione di medio termine di Erasmus+ abbia dimostrato i limiti delle singole iniziative di istituti di istruzione o Stati membri che, sebbene efficienti e con un buon impatto a livello nazionale, non riescono, per volume e dimensioni a dispiegare i loro effetti a livello europeo.

 

Proporzionalità

 

A giudizio della Commissione, la proposta ottempera al principio di proporzioanlità, limitandosi a quanto necessario al raggiungimento degli obiettivi citati a livello europeo.

 

Esame presso gli altri Parlamenti nazionali

 

Sulla base dei dati forniti dal sito IPEX, l'esame dell'atto risulta avviato da parte dei Parlamenti di

Finlandia, Germania, Lussemburgo, Polonia, Romania, Slovacchia e Svezia.

 
disposizioni.  Le  disposizioni  finali  (articolo  34)  stabiliscono  la  data  di  entrata  in vigore del

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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