Programma pluriennale di A/R n. SMD 20/2020, relativo all'approvvigionamento di razzi guidati 4 maggio 2021 |
Indice |
Premessa|Presupposti normativi|Contenuto| |
PremessaIl Ministro della difesa, in data 26 aprile 2021, ha trasmesso - ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b), del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 (Codice dell'ordinamento militare) - la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 20/2020, relativo all'approvvigionamento di razzi guidati per sistema d'arma Multiple Launch Rocket Systema (MLRS) e l'adeguamento tecnologico dei lanciatori (A.G. 253).
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Presupposti normativiL'attività del Parlamento in relazione all'acquisizione dei sistemi d'arma, delle opere e dei mezzi direttamente destinati alla difesa nazionale, si svolge essenzialmente attraverso l'esame dei relativi programmi che il Governo presenta alle Camere ai fini dell'espressione del prescritto parere da parte delle Commissioni difesa della Camera e del Senato. La disciplina, originariamente contemplata dalla legge 4 ottobre 1988, n. 436 (cosiddetta legge Giacchè), è successivamente confluita negli articoli 536 e seguenti del Codice dell'ordinamento militare (decreto legislativo n. 66 del 2010) a loro volta oggetto di novella da parte della legge n. 244 del 2012 recante la Delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale e norme sulla medesima materia. Nello specifico l'originaria formulazione dell'articolo 536 del Codice dell'ordinamento militare, relativo ai programmi di ammodernamento e rinnovamento della Difesa, è stata profondamente rivisitata al fine di assicurare un più incisivo controllo parlamentare sugli investimenti e una più profonda condivisione delle responsabilità tra Governo e Parlamento per l'adeguamento dei sistemi e delle dotazioni dei militari. La nuova formulazione della norma prevede pertanto che vengano trasmessi alle Camere, ai fini dell'espressione del parere delle Commissioni competenti, gli schemi di decreto concernenti i programmi finanziati attraverso gli ordinari stanziamenti di bilancio e non riferiti al mero mantenimento delle dotazioni o al ripianamento delle scorte. I pareri dovranno essere espressi entro quaranta giorni dalla data di assegnazione ed è previsto che il Governo, qualora non intenda conformarsi alle condizioni formulate dalle Commissioni competenti, ovvero quando le stesse Commissioni esprimano parere contrario, trasmetta nuovamente alle Camere lo schema di decreto corredato delle necessarie controdeduzioni per i pareri definitivi delle Camere da esprimere entro trenta giorni dalla loro assegnazione. In tal caso, qualora entro il termine indicato le Commissioni competenti esprimano sullo schema di decreto parere contrario a maggioranza assoluta dei componenti, motivato con riferimento alla mancata coerenza con quanto previsto nel Documento programmatico pluriennale della difesa (DPP) di cui al comma 1 dell'articolo 536 del Codice, il programma non potrà essere adottato. In ogni altro caso, il governo potrà invece procedere all'adozione del decreto.
Il
Il documento programmatico pluriennale della difesa
Documento programmatico pluriennale della difesa
(DPP
) si inserisce nel quadro complessivo delle relazioni che in base alla normativa vigente il Ministero della Difesa è tenuto a trasmettere al Parlamento sulle materie di propria competenza. Previsto normativamente dalla
legge n. 244 del 2012 sulla revisione dello strumento militare, il Documento definisce ll quadro generale delle esigenze operative delle Forze armate, comprensive degli indirizzi strategici e delle linee di sviluppo capacitive, l'elenco dei programmi d'armamento e di ricerca in corso ed il relativo piano di programmazione finanziaria, indicante le risorse assegnate a ciascuno dei programmi per un periodo non inferiore a tre anni, compresi i programmi di ricerca o di sviluppo finanziati nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico. Nell'elenco sono altresì indicate le condizioni contrattuali, con particolare riguardo alle eventuali clausole penali, le spese relative alla funzione difesa, comprensive delle risorse assegnate da altri Ministeri.
Dalla data di entrata in vigore della normativa che ha previsto l'adozione dello strumento in esame sono stati presentati al Parlamento 8 documenti programmatici pluriennali.
Da ultimo, il Ministro della Difesa, con lettera pervenuta in data 19 ottobre 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 536, comma 1, del Codice dell'ordinamento militare, di cui al
decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, il documento programmatico pluriennale per la Difesa per il triennio
2020-2022 (
Doc. CCXXXIV, n. 3). Per approfondimenti si rinvia al relativo
dossier.
Si ricorda, inoltre, che ai sensi dell'articolo 536-
bis sulla
La verifica dei programmi di ammodernamento e rinnovamento dei sistemi d'arma
verifica dei programmi di ammodernamento e rinnovamento dei sistemi d'arma, il Capo di stato maggiore della difesa, sulla base degli obiettivi e degli indirizzi definiti dal Ministro della difesa ai sensi dell'articolo 14, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ferma restando la necessità di salvaguardare le esigenze operative prioritarie e quelle derivanti dal processo di definizione della politica europea di difesa e sicurezza,
procede alla verifica della rispondenza dei programmi di ammodernamento e rinnovamento dei sistemi d'arma e
propone al Ministro della difesa la rimodulazione dei programmi relativi a linee di sviluppo capacitive che risultino non più adeguate, anche in ragione delle disponibilità finanziarie autorizzate a legislazione vigente. La predetta verifica tiene altresì conto dei risultati conseguiti nell'attuazione del processo di riconfigurazione dello strumento militare riportati nel DPP.
In base al comma 2 gli schemi dei decreti che approvano la rimodulazione di programmi sui quali è stato espresso il parere delle Commissioni parlamentari competenti ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b), devono essere sottoposti a tale parere. Dalle citate rimodulazioni non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, anche in termini di indebitamento netto. |
ContenutoIl programma pluriennale in esame fa riferimento all'approvvigionamento di razzi guidati per IL sistema d'arma Multiple Launch Racket System (M.L.R.S.) e all'adeguamento tecnologico dei lanciatori.
L'Esercito Italiano dispone di
21 sistemi d'arma Multiple Launch Rocket System (MLRS) in dotazione al 5° reggimento artiglieria terrestre "SUPERGA" in Portogruaro (VE). Il Reggimento è inserito nel Comando Artiglieria di Bracciano, a sua volta dipendente, dopo le ultime modifiche organizzative, dal Comando delle Forze Operative Terrestri di Supporto di Verona.
Il
Multiple Launch Rocket System (MLRS) è un sistema di artiglieria in grado di lanciare razzi dotati di
Global Positioning System (GPS).
Il lanciatore MLRS possiede, inoltre, diun computer di controllo del fuoco che integra le operazioni del veicolo e della rampa di lancio. L'impiego operativo dei lanciatori MLRS è principalmente orientato al supporto generale delle Grandi Unità da combattimento di livello Divisione e Corpo d'Armata nell'ambito di un conflitto simmetrico.
Con riferimento allaFinalità operativa del programma finalità operativa del programma, lo Stato maggiore della Difesa, nella scheda illustrativa allegata alla richiesta di parere parlamentare, dopo aver sottolineato la complessità dell'attuale contesto globale e della sicurezza, caratterizzato da incertezza e da una crescente sofisticazione della minaccia, fa presente la necessità di potenziare le capacità di ingaggio di precisione e in profondità dell'artiglieria terrestre, con particolare riferimento al segmento lanciarazzi, attraverso l'acquisizione di razzi guidati di nuova generazione con più elevata gittata e precisione.
In particolare, la Difesa è interessata;
Si ritiene, inoltre, necessario, sempre in un'ottica di incremento delle capacità di warfighting dello Strumento terrestre, l'adeguamento delle piattaforme , nonché la fornitura del supporto logistico integrato.
Il Contenuto del programmaprogramma sottoposto al parere parlamentare si articola, dunque, nelle seguenti attività:
Tale programma, ad avviso della Difesa, consentirà di equipaggiare l'intero reggimento MLRS dell'Esercito, assicurandone il mantenimento delle capacità fino al 2050
In merito agli aspetti addestrativiaspetti addestrativi, si precisa che nell'ambito del contratto che sarà stipulato per l'ammodernamento dei lanciatori sarà prevista l'istituzione di specifici corsi di formazione per l'impiego dei sistemi. Per quanto riguarda i Rapporti con l'industria e cooperazione internazionalerapporti con l'industria, nella richiamata scheda tecnica si fa presente che i kit di ammodernamento dovranno essere assemblati sui lanciatori nazionali a cura della società statunitense Lockheed Martin che ne curerà, altresì, la produzione. L'industria nazionale potrà essere coinvolta per lo sviluppo e la produzione del software di gestione del fuoco. L'avvio del programma è previsto nel 2021 e si concluderà presumibilmente nel 2032.
Il Costo del programmacosto complessivo del programma è stimato in 418,2 M€ (condizioni economiche 2021), e sarà finanziato sui capitoli del settore investimento del bilancio ordinario del Ministero della Difesa (capitolo 7120-03) nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente. Nello stato di previsione della Difesa, il programma d'arma in esame afferisce alla Missione 5 (Difesa e Sicurezza del Territorio), Programma 6 (Pianificazione Generale delle Forze Armate e Approvvigionamenti Militari), Azione 6 (Ammodernamento, rinnovamento e sostegno delle capacità dello Strumento Militare), Centro di Responsabilità Amministrativa (C.R.A.) Segretariato Generale. Viene riportato il seguente Cronoprogrammadei pagamenticronoprogramma dei pagamenti, "in via meramente indicativa, da attualizzarsi a valle del perfezionamento dell'iter negoziale, secondo l'effettiva esigenza di cassa".
(in milioni di euro)
Al riguardo, lo Stato maggiore della Difesa fa presente che la ripartizione della spesa per ciascun esercizio potrà essere temporalmente rimodulata in funzione dell'effettiva esigibilità contrattuale dei pagamenti, come emergente dal completamento dell'attività tecnico-amministrativa. L'Amministrazione potrà, inoltre, adottare eventuali misure di ottimizzazione della spesa utili all'accelerazione del processo di acquisizione delle nuove capacità, "tra cui, ad esempio, la possibilità di anticipo, in toto o in parte, dei volumi finanziari indicati nel cronoprogramma, ovvero, l'adozione di eventuali forme contrattuali che, nel rispetto dei termini di cui ai rispettivi decreti approvativi, massimizzino la forza contrattuale dell'amministrazione e le discendenti migliori condizioni di acquisto". Sempre con riferimento al richiamato cronoprogramma la Difesa, precisa che "in ragione della complessità del programma, della sua lunghezza temporale, della possibilità di variazioni del sotteso disegno capacitivo, i volumi e l'imputazione a capitolo descritta sono indicativi e da intendersi quale migliore previsione ex-ante allo svolgimento dell'iter contrattuale, restando, dunque, dirimenti le verifiche finali poste in essere dagli organi di controllo al momento della sottoposizione alla definitiva registrazione degli atti e degli impegni discendenti". A tal proposito potrebbe essere utile chiarire se l'eventualità di possibili variazioni si riferisca al solo cronoprogramma dei pagamenti, ovvero riguardi anche il costo complessivo del programma sottoposto al parere parlamentare.
In relazione al programma in esame, si segnala che il medesimo è richiamato nelIl programma nel DPP 2020-2022 Documento programmatico pluriennale della Difesa per il triennio 2020-2022 (capitolo 4, paragrafo 1 "programmi con assicurazione di finanziamento – schede programmi di previsto avvio" pagina 70). L'onere complessivo è stimato in 413,0 M€ di cui risulta finanziata una tranche di 88,2 mln, distribuiti in 10 anni, come risulta dalla tabella che segue:
(in milioni di euro)
Riguardo alle Condizioni contrattualicondizioni contrattuali, la scheda tecnica precisa che allo stato attuale, non essendo stato concluso alcun accordo negoziale, non è possibile dar conto del contenuto dell'accordo e di eventuali clausole penali. Viene fatto a tal riguardo presente che la partecipazione della Difesa al programma multinazionale in argomento prevede la sottoscrizione, a cura del Segretariato Generale della Difesa, di un Memorandum of Understanding (MoU) "Research Development Test & Evaluation (RDT&E)", avente lo scopo di porre le basi per la cooperazione tra i Paesi partner e di implementare le capacità del sistema d'arma attraverso la ricerca e lo sviluppo tecnologico ed industriale. Successivamente si procederà alla negoziazione di due specifici Project Arrangement (PA) tesi allo sviluppo del nuovo sistema di bordo per la gestione del fuoco (Common Fire Control System- CFCS) e allo sviluppo ed acquisizione dei razzi GMLRS Extended Range.
Si ricorda, infine, che le norme che disciplinano la materia contrattuale pubblica nel nostro ordinamento sono di derivazione comunitaria e sono rappresentate dal Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. n. 50 del 2016) e relativi regolamenti di attuazione generale (D.P.R. n. 207 del 2010) e speciale per il settore della Difesa (D.P.R. n. 236 del 2012). A queste si affiancano, per quel che concerne la disciplina degli appalti nel settore della Difesa e Sicurezza, il provvedimento di recepimento della Direttiva comunitaria 2009/81/UE (D.Lgs. n. 208 del 2011) e il relativo regolamento di attuazione (D.P.R. n. 49 del 2013).
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