Schema di decreto ministeriale relativo all'avvio di un piano di approvvigionamento e ripianamento scorte di munizionamento guidato Vulcano 127 mm 9 dicembre 2020 |
Indice |
Premessa|Presupposti normativi|Contenuto| |
PremessaLo scorso 30 novembre il Governo ha trasmesso – ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b), del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 (Codice dell'ordinamento militare) – la richiesta di parere parlamentare sullo Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 09/2020, relativo all'avvio di un piano di approvvigionamento e ripianamento scorte di munizionamento guidato Vulcano 127 mm (A.G. 233). Il termine per l'espressione del parere da parte delle Competenti commissioni parlamentari è il 11 gennaio 2021. Il termine per l'espressione dei rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario da parte della Commissione Bilancio è il 22 dicembre 2020 per la Camera e il 1 gennaio 2021 per il Senato.
Nel corso dell'attuale legislatura sono stati presntati al Parlamento i seuenti programmi di acquisizione di sistemi d'arma:
Atto n. 108 - Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 02/2019, relativo allo sviluppo, all'acquisizione ed al sostegno tecnico-logistico decennale dei primi
due sommergibili U212, derivanti dalla classe Todaro;
Atto n. 109 - Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 03/2019, relativo all'acquisizione di
un'unità di appoggio alle operazioni speciali, di supporto alle operazioni subacquee e per il soccorso a sommergibili sinistrati e al relativo supporto logistico decennale;
Atto n. 110 - Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 06/2019, relativo allo sviluppo, alla successiva produzione ed al supporto logistico decennale del
sistema missilistico TESEO MK2/E EVOLVED;
Atto n. 111 - Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 26/2019, relativo allo sviluppo ed al potenziamento della costellazione dei satelliti radar COSMO-Sky Med di seconda generazione (CSG) per l'osservazione della terra;
Atto n. 112 - Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 33/2019, relativo all'acquisizione, comprensiva del relativo sostegno logistico, di
aeromobili a pilotaggio remoto della categoria MALE (
Medium Altitude Long Endurance) quali
test-bed tecnologici per il potenziamento delle capacità di Intelligence,
Surveillance and Reconaissance per compiti di sicurezza e difesa.
L'atto del Governo n. 112 è stato presentato in sostituzione del precedente atto del Governo n. 2, concernente l'acquisizione di 10 sistemi di velivoli a pilotaggio remoto della categoria MALE (Medium Altitude Long Endurance), costituiti ciascuno di due velivoli ed una stazione di comando e controllo, nonché del relativo supporto logistico integrato (SLI);
Atto n. 113 - Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 04/2019, relativo al
potenziamento ed all'aggiornamento della
capacità di autoprotezione dei velivoli da trasporto dell'Aeronautica militare.
Atto n. 114 - Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 05/2019, relativo allo sviluppo, all'acquisizione ed al supporto logistico decennale di due nuove linee di mezzi subacquei per le missioni affidate alle Forze speciali della Marina militare;
Atto n. 115 - Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 25/2019, relativo all'acquisizione di
veicoli tattici ad alta tecnologia per la mobilità tattica terrestre dell'Arma dei Carabinieri
;
Atto n. 121 - Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 01/2019, relativo ai
sistemi individuali di combattimento – sistema soldato sicuro;
Atto n. 122 - Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 35/2019, relativo allo sviluppo e alla omologazione di un
sistema di difesa aerea di corto/medio raggio
;
Atto n. 123 - Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 36/2019, relativo all'acquisizione di
sistemi controcarro SPIKE con munizionamento e relativi supporti addestrativi e logistici;;
Atto n. 124 - Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 38/2019, relativo allo sviluppo e all'acquisizione del nuovo
elicottero multiruolo – light utility helicopter (LUH)
;
Atto n. 125 - Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 39/2019, relativo all'adeguamento della
linea SAR/SMI/antincendio dell'Aeronautica militare;
Atto n. 126 - Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 40/2019, relativo all'incremento delle condizioni di sicurezza del
parco veicoli tattici leggeri multiruolo VTLM tramite l'acquisizione di circa 650 veicoli di nuova generazione VTLM 2;
Atto n. 127 - Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 41/2019, relativo all'acquisizione di
9 velivoli PIAGGIO-P-180 EVO PLUS
;
Atto n. 215 - Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 06/2020, relativo al completamento di progettazione e qualifica del nuovo
elicottero da esplorazione e scorta (
NEES)
;
Atto n. 216 - Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 07/2020, relativo all'approvvigionamento di
100 veicoli di nuova blindo centauro per le unità dell'Esercito italiano, comprensivi di supporto logistico decennale;
Atto n. 217 - Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 18/2020, relativo all'ammodernamento e rinnovamento di un
sistema satellitare per le telecomunicazioni governative (
SICRAL 3)
;
Atto n. 223 - Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 03/2020, relativo all'acquisizione, funzionamento e supporto di una piattaforma aerea multi-missione e multi-sensore per la condotta di attività di caratterizzazione, sorveglianza e monitoraggio della situazione tattico-operativa, di supporto decisionale di livello strategico e operativo, di Comando e Controllo (C2) multi-dominio e di protezione elettronica
(In corso di esame);
Atto n. 224 - Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 17/2020, relativo all'acquisizione di un
veicolo tattico multiruolo per le operazioni speciali
(In corso di esame);
Atto n. 233 - Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 09/2020, relativo all'avvio di un piano di approvvigionamento e ripianamento scorte di munizionamento guidato Vulcano 127 mm
(In corso di esame).
Per un approfondimento degli shemi di decreto presentati nelle precedenti legislature si rinvia al seguente tema
Il controllo parlamentare sui programmi di acquisizione dei sistemi d'arma
|
Presupposti normativiL'attività del Parlamento in relazione all'acquisizione dei sistemi d'arma, delle opere e dei mezzi direttamente destinati alla difesa nazionale, si svolge essenzialmente attraverso l'esame dei relativi programmi che il Governo presenta alle Camere ai fini dell'espressione del prescritto parere da parte delle Commissioni difesa della Camera e del Senato. La disciplina, originariamente contemplata dalla legge 4 ottobre 1988, n. 436 (cosiddetta legge Giacchè), è successivamente confluita negli articoli 536 e seguenti del Codice dell'ordinamento militare (decreto legislativo n. 66 del 2010) a loro volta oggetto di novella da parte della legge n. 244 del 2012 recante la Delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale e norme sulla medesima materia. Nello specifico l'originaria formulazione dell'articolo 536 del Codice dell'ordinamento militare, relativo ai programmi di ammodernamento e rinnovamento della Difesa, è stata profondamente rivisitata al fine di assicurare un più incisivo controllo parlamentare sugli investimenti e una più profonda condivisione delle responsabilità tra Governo e Parlamento per l'adeguamento dei sistemi e delle dotazioni dei militari. La nuova formulazione della norma prevede pertanto che vengano trasmessi alle Camere, ai fini dell'espressione del parere delle Commissioni competenti, gli schemi di decreto concernenti i programmi finanziati attraverso gli ordinari stanziamenti di bilancio e non riferiti al mero mantenimento delle dotazioni o al ripianamento delle scorte. I pareri dovranno essere espressi entro quaranta giorni dalla data di assegnazione ed è previsto che il Governo, qualora non intenda conformarsi alle condizioni formulate dalle Commissioni competenti, ovvero quando le stesse Commissioni esprimano parere contrario, trasmetta nuovamente alle Camere lo schema di decreto corredato delle necessarie controdeduzioni per i pareri definitivi delle Camere da esprimere entro trenta giorni dalla loro assegnazione. In tal caso, qualora entro il termine indicato le Commissioni competenti esprimano sullo schema di decreto parere contrario a maggioranza assoluta dei componenti, motivato con riferimento alla mancata coerenza con quanto previsto nel Documento programmatico pluriennale della difesa (DPP) di cui al comma 1 dell'articolo 536 del Codice, il programma non potrà essere adottato. In ogni altro caso, il governo potrà invece procedere all'adozione del decreto.
Il
Il documento programmatico pluriennale della difesa
Documento programmatico pluriennale della difesa
(DPP
) si inserisce nel quadro complessivo delle relazioni che in base alla normativa vigente il Ministero della Difesa è tenuto a trasmettere al Parlamento sulle materie di propria competenza. Previsto normativamente dalla
legge n. 244 del 2012 sulla revisione dello strumento militare, il Documento definisce ll quadro generale delle esigenze operative delle Forze armate, comprensive degli indirizzi strategici e delle linee di sviluppo capacitive, l'elenco dei programmi d'armamento e di ricerca in corso ed il relativo piano di programmazione finanziaria, indicante le risorse assegnate a ciascuno dei programmi per un periodo non inferiore a tre anni, compresi i programmi di ricerca o di sviluppo finanziati nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico. Nell'elenco sono altresì indicate le condizioni contrattuali, con particolare riguardo alle eventuali clausole penali, le spese relative alla funzione difesa, comprensive delle risorse assegnate da altri Ministeri.
Dalla data di entrata in vigore della normativa che ha previsto l'adozione dello strumento in esame sono stati presentati al Parlamento 8 documenti programmatici pluriennali.
Da ultimo, il Ministro della Difesa, con lettera pervenuta in data 19 ottobre 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 536, comma 1, del Codice dell'ordinamento militare, di cui al
decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, il documento programmatico pluriennale per la Difesa per il triennio
2020-2022 (
Doc. CCXXXIV, n. 3). Per approfondimenti si rinvia al relativo
dossier.
Per quanto concerne
I programmi presentati nr corso della XVII legislatura
l'esame parlamentare dei programmi terrestri, navali, aerei ed interforze trasmessi alle Camere nel corso della XVII legislatura ai fini dell'espressione del prescritto parere parlamentare, si rinvia al tema "
Il controllo parlamentare sui programmi di acquisizione di sistemi d'arma".
Si ricorda, inoltre, che ai sensi dell'articolo 536-
bis sulla verifica dei programmi di ammodernamento e rinnovamento dei sistemi d'arma, il Capo di stato maggiore della difesa, sulla base degli obiettivi e degli indirizzi definiti dal Ministro della difesa ai sensi dell'articolo 14, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ferma restando la necessità di salvaguardare le esigenze operative prioritarie e quelle derivanti dal processo di definizione della politica europea di difesa e sicurezza,
procede alla verifica della rispondenza dei programmi di ammodernamento e rinnovamento dei sistemi d'arma e
propone al Ministro della difesa la rimodulazione dei programmi relativi a linee di sviluppo capacitive che risultino non più adeguate, anche in ragione delle disponibilità finanziarie autorizzate a legislazione vigente. La predetta verifica tiene altresì conto dei risultati conseguiti nell'attuazione del processo di riconfigurazione dello strumento militare riportati nel DPP.
In base al comma 2 gli schemi dei decreti che approvano la rimodulazione di programmi sui quali è stato espresso il parere delle Commissioni parlamentari competenti ai sensi dell'articolo536, comma 3, lettera b), devono essere sottoposti a tale parere.Dalle citate rimodulazioni non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, anche in termini di indebitamento netto. |
ContenutoIl programma pluriennale in esame fa riferimento all'avvio di un piano di approvvigionamento e ripianamento scorte di munizioni guidate (Long Range) del tipo Vulcano 127mm per l'impiego a bordo delle Unità Navali classe FREMM nella versione General Purpose (6 Unità) e classe Pattugliatore polivalente d'altura (7 unità).
Come precisato dalla Difesa una prima differenziazione tra le munizioni che sono in corso di sviluppo nell'ambito del Programma riguarda
munizioni non guidate e munizioni guidate, denominate rispettivamente
Extended Range and Long Range. I calibri in corso di sviluppo sono 155mm nella versione terrestre e
127mm in quella navale.
Le
Munizioni Long Range Vulcano 127mm
munizioni Long Range
sono costitiute da un proietto con sistema di guida intermedia inerziale/GPS ed un sistema di autoguida IR nella fase terminale della traiettoria, destinato all'ingaggio di unità navali a grande distanza. L'unità di guida, attivandosi quando il proietto è nella fase di attacco finale del volo, ad alcuni chilometri dal bersaglio, ne consente di correggere la traiettoria. La probabilità di colpire è quindi molto elevata, indipendentemente dalla gittata.
Qui il
link alla pagina del sito della Difesa da cui sono tratte le citate informazioni tecniche relative al munizionamento "Vulcano"
Come anticipato nel Documento programmatico pluriennale della Difesa per il triennio 2020-2022, in corso di esame da parte delle Commissioni difesa della Camera e del Senato, il programma si pone quale naturale prosecuzione del programma già autorizzato con decreto SMD 05/2009, relativo allo sviluppo ed alla industrializzazione della munizione tipo Vulcano127mm.
A tal proposito, si ricorda
Precedenti schemi di decreto concerneti questo programma
che nel 2004 le Commissioni difesa del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati hanno rispettivamente espresso parere favorevole sulla fase 2 del programma Vulcano, relativo allo Sviluppo, all'industrializzazione e alla qualifica delle munizioni Extended Range. Successivamente nel 2009 le richiamate Commissioni hanno espresso parere favorevole in merito all'avvio della fase 3 del programma VULCANO, relativa allo sviluppo e all'industrializzazione della munizione guidata Long Range per l'incrememento della gittata e della precisione delle artiglierie sulle unità navali (calibro 127 mm.) e terrestri (calibro 155 mm.).
Il programma di munizioni "Vulcano" è sviluppato dalla ditta OTO Melara di La Spezia
A sua volta, lo Finalità del programmaStato maggiore della Difesa, nella scheda tecnica allegata allo schema di decreto, fa presente che il sistema in esame migliorerà le prestazioni attualmente rese dai munizionamenti di tipo convenzionale di pari calibro e potrà esser impiegato sia contro bersagli navali di superficie, sia in "supporto di fuoco" alle forze di manovra a terra. In particolare, i nuovi munizionamenti presentano una gittata estesa rispetto al munizionamento tradizionale dello stesso calibro e, per alcune versioni, un sistema di guida che consente attacchi di precisione contro bersagli navali o terrestre grazie alla guida intermedia GPS e quella finale lasar /infrarosso, con conseguente riduzione di danni collaterali.
Nel dettaglio, si specifica che il p
Le tipologie di munizionamenti LongeRange oggetto del programma
rogramma riguarda l'acquisto di tre tipologie di munizionamenti
Long Range (munizioni guidate). Il primo tipo con spoletta a radiofrequenza per obiettivi finali fissi; il secondo tipo con guida terminale a
laser semiattivo per obiettivi terrestri e di superficie in lento movimento; il terzo tipo con guida terminale a infrarossi in grado di assicurare elevata precisione contro bersagli navali di superficie.
Nel programma rientra, inoltre, sia la previsione di un supporto logistico integrato finalizzato, in particolare, al miglioramento del livello di efficienza e all'accrescimento delle capacità di supporto in house, sia un'attività addestrativa consistente in corsi di aggiornamento e nella fornitura di materiali per svolgimento di esercitazioni.
Per quanto riguarda, invece, le piattaforme che saranno dotate del munizionamento Vulcano, lo Stato maggiore della Difesa fa presente che si tratta di piattaforme già adeguate all'impiego del munizionamento in esame.
Come in precedenza ricordato, il munizionamento in esame è destinato ad approvvigionare 6 Unità Navali
classe FREMM nella versione
General Purpose
e 7 unità classe Pattugliatore polivalente in dotazione alla Marina militare.
Il Programma
Fregate FREMMFREMM – Fregate Europee Multi Missione - è il più vasto progetto di cooperazione navale in ambito europeo, avviato nel 2002 da Italia e Francia, con il coordinamento di OCCAR, l'organizzazione congiunta per la cooperazione europea in materia di armamenti. Esso trae origine dalla dichiarazione congiunta siglata a Parigi il 25 ottobre
2004 dai ministri della difesa italiano e francese, che ha riconosciuto l'esigenza di procedere al rinnovamento delle rispettive flotte, nell'ottica di una diffusa e consolidata convergenza degli obiettivi militari, tecnici, finanziari e temporali perseguiti in tale contesto dalle due marine.
Il programma prevede la realizzazione di
21 fregate di nuova generazione (10 per l'Italia e 11 per la Francia) in due versioni, basate su una piattaforma comune, ma dotate di configurazioni specifiche in base alle funzioni cui sono destinate. Nell' aprile del 2019 è stata consegnata alla Marina Militare la fregata multiruolo "Antonio Marceglia", l'ottava della richiamata serie di 10 unità FREMM commissionate alla società Fincantieri ad oggi tutte già ordinate.
Le somme destinate al programma FREMM sono allocate nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, capitolo 7485.
L"Antonio Marceglia" completa del sistema di combattimento, è la quarta unità in configurazione multiruolo dopo la "Carlo Bergamini", la "Luigi Rizzo" e la "Federico Martinengo", consegnate alla Marina Militare rispettivamente nel 2013, 2017 e 2018. Con 144 metri di lunghezza e un dislocamento a pieno carico di circa 6.700 tonnellate, le fregate FREMM sono state progettate per raggiungere una velocità massima di 27 nodi e accogliere fino a 200 persone (equipaggio e personale).
A loro volta i
Pattugliatori polivalenti d'altura
pattugliatori polivalenti
d'altura rientrano nel "Programma Navale" per la tutela della capacità marittima della Difesa", di cui al comma 37 dell'articolo 21 della legge n. 147 del 2013147/2013 (Legge di stabilità 2014). Il programma è stato approvato con decreto del Ministro della Difesa del 29 dicembre 2014, previo parere delle Commissioni difesa del Senato (19 novembre 2014) e della Camera (4 dicembre 2014). La durata complessiva del programma è di 20 anni (2014-2034), con uno stanziamento complessivo attualmente definito di circa 5,4 miliardi a valere sullo stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico. I
pattugliatori polivalenti d'altura costituiscono delle navi polifunzionali, progettate e realizzate con innovativi criteri di modularità al fine di assicurare una elevata versatilità di impiego e una capacità di imbarcare diverse configurazioni di sistemi d'arma, impianti, apparati ed equipaggiamenti. La fornitura delle richiamate unità è affidata a un raggruppamento temporaneo di imprese tra Fincantieri (mandataria) e Leonardo (contratti rispettivamente del 3 novembre 2015 e del 1° ottobre 2015). Il costo per le 7 unità navali attualmente finanziate e relativo supporto logistico è pari a 3.840.019.467. L'avvio dell'esecuzione contrattuale è stato formalizzato in data 5 maggio 2015 e il termine delle attività commissionate è contrattualmente previsto per il 5 dicembre 2037 (termine di scadenza del supporto logistico decennale). Il Ministero della difesa ha rappresentato che il programma PPA è gestito dalla Organizzazione congiunta per la cooperazione in materia di armamenti (Occar), tenuto conto dell'alto grado di comunalità con le soluzioni tecniche già adottate per le fregate italiane (Fregate europee multi-missione - FREMM), sviluppate in ambito Occar già a partire dal 2005, con le quali sono condivise soluzioni architetturali e sistemistiche oltre che infrastrutture di supporto a terra già realizzate. Secondo il Ministero la decisione di gestire il Programma attraverso Occar ha consentito di capitalizzare il know-how disponibile all'interno della già esistente divisione del Programma FREMM.
Per un approfondimento si veda la delibera della Corte di Conti del 23 dicembre 2019 concernente "
Il programma navale per la tutela della capacità marittima" .
Con riferimento
ai sistemi d'arma del Pattugliatore questi comprendono, in particolare, un cannone a prua del modello OTO Melara 127/64 con munizionamento Vulcano, un cannone a poppa OTO Melara 76/62 e due mitragliere remotizzate. Allo stesso modo la componente radar è composta da sistemi
Il primo pattugliatore polivalente d'altura Paolo Thaon di Revel è stato varato il 15 giugno 2019. Lo scorso 22 maggio, presso lo stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso (GE), si è svolta la cerimonia di varo del secondo Pattugliatore Polivalente d'Altura Morosini. L'unità inizierà la sua "vita operativa" nel 2022 dopo un ulteriore periodo d'allestimento e preparazione dell'equipaggio.
In relazione alla Durata del programmadurata del programma se ne prevede l'avvio nel 2020 e il completamento nel 2029 (durata decennale). Il costo relativo alla prima fase, oggetto dello schema di decreto in esame, è stimato in 88,05 milioni di euro a valere sul bilancio del Ministero della Difesa e, in particolare, sulle risorse recate dal fondo di cui all'articolo 1 comma 95 della legge di bilancio 2019.
il
comma 95 dell'articolo 1 della
legge di bilancio per l'anno 2019
(legge n. 145 del 2018) ha istituito il Fondo per il rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e lo sviluppo del Paese.
A tali finalità sono stati destinati circa 42,7 miliardi in un orizzonte temporale (venticinquennale 2019-2033).
Le risorse del Fondo (42,7 miliardi di euro nel periodo 2019-2033) sono state assegnate per oltre un terzo (37,7 per cento) al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il 16,8 per cento al Ministero dello Sviluppo economico,
il 13,6 per cento al Ministero della Difesa e il 9,4 per cento al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. A tutti gli altri ministeri sono state assegnate quote inferiori al cinque per cento.
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Più nel dettaglio, al
Stanziamenti per la Difesa Ministero della difesa sono stati assegnati nel complesso 5.800 milioni di euro per il periodo dal 2019 al 2033, di cui 69 milioni nel 2019, 100 milioni nel 2020, 138 milioni nel 2021 e quote superiori ai 400 milioni a partire dal 2022. Il decreto non specifica non i settori nel cui ambito le risorse dovranno essere impiegate.
Per un approfondimento si veda il
resoconto sommario della seduta della Commissione difesa del 13 maggio 2019 nel corso della quale sono stati espressi i rilievi alla Commissione bilancio sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione delle risorse del Fondo per il rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e lo sviluppo del Paese (atto n. 81).
Per un approfondimento più generale sulle risorse per la Difesa nei diversi Fondi investimenti si rinvia al seguente
dossier.
Tale tranche, è finalizzata all'acquisizione della dotazione iniziale di munizioni atta a soddisfare le esigenze connesse al naviglio principale attualmente in servizio, secondo il seguente sviluppo di massima:
La relazione precisa che la ripartizione della spesa per ciascun esercizio potrà essere rimodulata nel tempo in funzione dell'effettiva esigibilità contrattuale dei pagamenti, in virtù del completamento dell'attività tecnico-amministrativa, compatibilmente con gli effetti sui saldi di finanza pubblica. L'Amministrazione potrà anche adottare misure di ottimizzazione della spesa utili all'accelerazione del programma.
A tal proposito si ricorda che ai sensi
dell'articolo
Le rimodulazioni dei programmi d'arma successive alla loro approvazione parlamentare
536-bis del codice dell'ordinamento militare, concernente la verifica dei programmi di ammodernamento e rinnovamento dei sistemi d'arma, il Capo di stato maggiore della difesa, sulla base degli obiettivi e degli indirizzi definiti dal Ministro della difesa ai sensi dell'articolo 14, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ferma restando la necessità di salvaguardare le esigenze operative prioritarie e quelle derivanti dal processo di definizione della politica europea di difesa e sicurezza,
procede alla verifica della rispondenza dei programmi di ammodernamento e rinnovamento dei sistemi d'arma e
propone al Ministro della difesa la rimodulazione dei programmi relativi a linee di sviluppo capacitive che risultino non più adeguate, anche in ragione delle disponibilità finanziarie autorizzate a legislazione vigente. La predetta verifica tiene altresì conto dei risultati conseguiti nell'attuazione del processo di riconfigurazione dello strumento militare riportati nel DPP.
In base al comma 2
gli schemi dei decreti che approvano la rimodulazione di programmi sui quali è stato espresso il parere delle Commissioni parlamentari competenti ai sensi dell'articolo536, comma 3, lettera b), devono essere
sottoposti a tale parere.Dalle citate rimodulazioni non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, anche in termini di indebitamento netto.
Il Il programma nel DPP 2020-2022 DPP 220 – 2022 e la scheda allegata all'atto in esame segnalano, inoltre, che l'onere complessivo del programma è pari a 139,05milioni di euro. In particolare, la scheda tecnica precisa che le fasi ulteriori "contestualmente approvate" ed il cui costo ammonta a ulteriori 51 milioni di euro, serviranno a completare la dotazione e saranno avviate subordinatamente all'identificazione delle necessarie risorse.
A tal riguardo andrebbe valutata l'opportunità di specificare che l'esame parlamentare del presente schema di decreto è circoscritto alla prima fase del programma, rispetto alla quale sono state già individuate le relative risorse finanziarie (articolo 1 comma 95 della legge di bilancio 2019). Le ulteriori fasi dovranno pertanto formare oggetto di successivi schemi di decreto, da sottoporre anch'essi all'esame del parlamento, una volta reperite le necessarie risorse finanziarie.
Per quanto concerneComparto industriale interesssato dal programma settori industriali interessati la scheda illustrativa fa presente che la munizione Vulcano è costruita con componenti prevalentemente realizzati e commercializzati da fornitori italiani nei settori e della componentistica pirica. Considerata l'assenza sul mercato di munizionamenti simili, lo Stato maggiore della Difesa ritiene che l'acquisizione di munizioni Vulcano contribuirà a dare risonanza del programma verso le nazioni estere con positive ricadute in termini di all'export di munizionamento. Con riferimento a possibili profili di cooperazione internazionale si dà conto di iniziative volte alla realizzazione di un possibile framework internazionale di procurement tra alcuni paese europei volto all'acquisizione di munizionamenti, anche al fine di un abbattimento dei costi non ricorrenti
In relazione aProfili contrattuali e facoltà di recessoi profili contrattuali, la scheda tecnica fa presente che si procederà alla stipula di uno o più contratti pluriennali. Con riferimento all'esercizio della facoltà di recesso l'atto del Governo in esame richiama le disposizioni di carattere generale che regolano gli accordi contrattuali dei soggetti pubblici, con particolare riferimento all'articolo 109 del D. lgs. n. 50 del 2016 ("Nuovo Codice degli appalti pubblici"), al D.P.R. n. 207 del 2010 (Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante il Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture) e all'articolo 107 del D.P.R. n. 236 del 2012 (Regolamento recante disciplina delle attività del Ministero della difesa in materia di lavori, servizi e forniture, a norma dell'articolo 196 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163). Trovano, inoltre, applicazione ulteriori specifiche disposizioni che regolano gli appalti nel settore della Difesa e della sicurezza che a loro volta, in relazione determinati istituti, tra i quali quello del recesso, rinviano alle norme generali del Codice dei contratti.
Al riguardo si ricorda che, in via generale, che ai sensi del richiamato articolo 109 del "Nuovo Codice degli appalti pubblici" la stazione appaltante può esercitare in qualsiasi momento il diritto di recesso con preavviso di venti giorni e con pagamento delle prestazioni eseguite e del valore dei materiali esistenti in cantiere e già accettati dall'Amministrazione, oltre al dieci per cento dell'importo residuale necessario per raggiungere i quattro quinti dell'ammontare globale del contratto. A sua volta ai sensi dell'articolo 107 del D.P.R. n. 236 del 2012 l'Amministrazione ha diritto di recedere dal contratto in qualunque momento, mediante il pagamento delle prestazioni eseguite e del valore dei materiali acquistati, non altrimenti impiegabili dall'esecutore, come fatto constatare con verbale redatto in contraddittorio tra le parti, oltre al dieci per cento dell'importo residuale necessario per raggiungere i quattro quinti dell'ammontare globale del contratto. I materiali non altrimenti impiegabili dall'esecutore restano acquisiti dall'Amministrazione.
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