Approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 06/2020, relativo al completamento di progettazione e qualifica del nuovo elicottero da esplorazione e scorta (NEES) 16 novembre 2020 |
Indice |
Premessa|Presupposti normativi|Contenuto| |
PremessaLo scorso 3 novembre il Governo ha trasmesso – ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b), del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 (Codice dell'ordinamento militare) – la richiesta di parere parlamentare su uno schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 06/2020, relativo al completamento di progettazione e qualifica del nuovo elicottero da esplorazione e scorta (NEES) (Atto n. 215). Il termine per l'espressione del parere da parte della IV Commissione (Difesa) è il 20 dicembre 2020. Il termine per l'espressione dei rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario da parte della Commissione Bilancio è il 30 novembre 2020.
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Presupposti normativiL'attività del Parlamento in relazione all'acquisizione dei sistemi d'arma, delle opere e dei mezzi direttamente destinati alla difesa nazionale, si svolge essenzialmente attraverso l'esame dei relativi programmi che il Governo presenta alle Camere ai fini dell'espressione del prescritto parere da parte delle Commissioni difesa della Camera e del Senato. La disciplina, originariamente contemplata dalla legge 4 ottobre 1988, n. 436 (cosiddetta legge Giacchè), è successivamente confluita negli articoli 536 e seguenti del Codice dell'ordinamento militare (decreto legislativo n. 66 del 2010) a loro volta oggetto di novella da parte della legge n. 244 del 2012 recante la Delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale e norme sulla medesima materia. Nello specifico l'originaria formulazione dell'articolo 536 del Codice dell'ordinamento militare, relativo ai programmi di ammodernamento e rinnovamento della Difesa, è stata profondamente rivisitata al fine di assicurare un più incisivo controllo parlamentare sugli investimenti e una più profonda condivisione delle responsabilità tra Governo e Parlamento per l'adeguamento dei sistemi e delle dotazioni dei militari. La nuova formulazione della norma prevede pertanto che vengano trasmessi alle Camere, ai fini dell'espressione del parere delle Commissioni competenti, gli schemi di decreto concernenti i programmi finanziati attraverso gli ordinari stanziamenti di bilancio e non riferiti al mero mantenimento delle dotazioni o al ripianamento delle scorte. I pareri dovranno essere espressi entro quaranta giorni dalla data di assegnazione ed è previsto che il Governo, qualora non intenda conformarsi alle condizioni formulate dalle Commissioni competenti, ovvero quando le stesse Commissioni esprimano parere contrario, trasmetta nuovamente alle Camere lo schema di decreto corredato delle necessarie controdeduzioni per i pareri definitivi delle Camere da esprimere entro trenta giorni dalla loro assegnazione. In tal caso, qualora entro il termine indicato le Commissioni competenti esprimano sullo schema di decreto parere contrario a maggioranza assoluta dei componenti, motivato con riferimento alla mancata coerenza con quanto previsto nel Documento programmatico pluriennale della difesa (DPP) di cui al comma 1 dell'articolo 536 del Codice, il programma non potrà essere adottato. In ogni altro caso, il governo potrà invece procedere all'adozione del decreto.
Il Documento programmatico pluriennale della difesa
(DPP
) si inserisce nel quadro complessivo delle relazioni che in base alla normativa vigente il Ministero della Difesa è tenuto a trasmettere al Parlamento sulle materie di propria competenza. Previsto normativamente dalla
legge n. 244 del 2012 sulla revisione dello strumento militare, il Documento definisce ll quadro generale delle esigenze operative delle Forze armate, comprensive degli indirizzi strategici e delle linee di sviluppo capacitive, l'elenco dei programmi d'armamento e di ricerca in corso ed il relativo piano di programmazione finanziaria, indicante le risorse assegnate a ciascuno dei programmi per un periodo non inferiore a tre anni, compresi i programmi di ricerca o di sviluppo finanziati nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico. Nell'elenco sono altresì indicate le condizioni contrattuali, con particolare riguardo alle eventuali clausole penali, le spese relative alla funzione difesa, comprensive delle risorse assegnate da altri Ministeri.
Dalla data di entrata in vigore della normativa che ha previsto l'adozione dello strumento in esame sono stati presentati al Parlamento 8 documenti programmatici pluriennali.
Da ultimo, il Ministro della Difesa, con lettera pervenuta in data 19 ottobre 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 536, comma 1, del Codice dell'ordinamento militare, di cui al
decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, il documento programmatico pluriennale per la Difesa per il triennio
2020-2022 (
Doc. CCXXXIV, n. 3). Per approfondimenti si rinvia al relativo
dossier.
Per quanto concerne l'esame parlamentare dei programmi terrestri, navali, aerei ed interforze trasmessi alle Camere nel corso della XVII legislatura ai fini dell'espressione del prescritto parere parlamentare, si rinvia al tema "
Il controllo parlamentare sui programmi di acquisizione di sistemi d'arma".
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Contenuto
La richiesta di parere parlamentare fa riferimento al programma pluriennale di Ammodernamento e Rinnovamento (A/R) SMD 06/2020, relativo al c
ompletamento della progettazione e alla qualifica del Nuovo Elicottero da Esplorazione e Scorta (N.E.E.S.),
Il programma, si pone, quindi, in continuità con il precedente programma denominato SMD 02/2016 - approvato dal Ministro
pro tempore, previo parere delle Commissioni parlamentari, con decreto del 9 dicembre 2016 e riguardante la prima fase di studio e progettazione del "Futuro Elicottero da Esplorazione e Scorta (EES). Per approfondimenti si veda il relativo
dossier),
Il programma sarà finanziato sui capitoli d'investimento del Ministero dello sviluppo Economico.
La relazione precisa che il Programma è finanziato con stanziamenti tratti dal bilancio del Ministero dello Sviluppo Economico, afferenti alla Missione Il (Competitività e sviluppo delle imprese), Programma 5 (Promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità sociale d'impresa e movimento cooperativo), Azione 4 (Interventi per l'innovazione del sistema produttivo del settore dell'aerospazio, della sicurezza e della difesa), Centro di Responsabilità Amministrativa (C.R.A.) Direzione Generale per la politica industriale, la competitività e le piccole e medie imprese. I capitoli di riferimento sono 7585/7 e 7421/25-26-27.
Secondo quanto riportato nella scheda tecnica elaborata dallo Stato maggiore della Difesa e allegata alla richiesta di parere parlamentare gli Elicotteri da Esplorazione e Scorta costituiscono un requisito irrinunciabile per operare con successo negli attuali scenari operativi caratterizzati da avversari ibridi e organizzazioni non statuali che impiegano sempre più frequentemente equipaggiamenti e procedure tipici delle forze convenzionali.
Per un approfondimento del quadro generale delle minacce e dello scenario di riferimento in cui è chiamato ad operare lo strumento militare si veda il
Il quadro generale delle minacce nel DPP 2020-2022
documento programmatico pluriennale per la Difesa per il triennio 2020-2022 (Doc. CCXXXIV, n. 3) ed il relativo
dossier.
In tali contesti, si legge nella richiamata scheda tecnica, "gli elicotteri da esplorazione e scorta consentono di garantire una tempestiva e aderente capacità di reazione" assicurando maggiori prestazioni rispetto all'elicottero attualmente in servizio (AW- \29), di cui è prevista la progressiva dismissione a decorrere dal 2020 per fine vite tecnica delle cellule. A tal riguardo, si precisa che le esperienze maturate nel continuo impiego operativo, infatti, hanno evidenziato l'esigenza di disporre di maggiore autonomia e capacità di carico, di una motorizzazione più performante e di un livello di connettività digitale tale da garantire l'interoperabilità con tutti gli assetti militari terrestri, navali ed aerei, nazionali e NATO, anche in ambiente net-centrico. Gli elicotteri Gli elicotteri AW-129 AW-129 sono gli elicotteri da esplorazione e scorta attualmente in servizio nell'esercito italiano, nel numero di 48 velivoli. Come precisato nella richiamata scheda tecnica allo stato attuale dei 48 velivoli in inventario, 32 sono stati sottoposti ad aggiornamenti e sono pertanto impiegabili in operazioni, mentre 16 vengono utilizzati esclusivamente in attività addestrative. L'elicottero è stato per la prima volta impiegato in Somalia nel corso durante l'operazione Restore Hope (1992-1994).
In relazione al
Contenuto del programma
contenuto del programma, si prevede:
- la progettazione dell'elicottero in configurazione di piena capacità operativa ( Full Operational Capability - FOC); - l'industrializzazione del nuovo elicottero FOC, consistente nel completamento dell'architettura C4 (Comando, Controllo, Comunicazioni e Computer), dell'avionica di bordo e dei sistemi di navigazione, di autoprotezione e di armamento; - il raggiungimento della qualifica di piena capacità operativa (FOC) della piattaforma; - la consegna di 4 elicotteri in configurazione FOC (denominazione: AH-249 FOC); - la conversione di configurazione (da Initial Operational Capability a Full Operational Capability) dei 3 elicotteri prodotti nella prima fase; - progettazione e la produzione banchi/ rig avionici per l'esecuzione dei test a terra necessari a dare l' autorizzazione di volo ( flight clearence) ai componenti, assiemi e, infine, all'elicottero; - l'acquisizione degli strumenti di controllo/sensori e materiale necessario alla strumentazione dei 3 elicotteri che inizialmente saranno impiegati nelle prove di sperimentazione in volo; - le prove di volo che prevedono la sperimentazione e la qualifica (omologazione) dell'elicottero più alcune funzioni di missione come l'integrazione del casco, delle comunicazioni, del sistema d'arma ( Weapon System cannone, razzi e missili) e della relativa torretta elettro-ottica per l'acquisizione e il puntamento degli obiettivi ("configurazione FOC"); - lo sviluppo e l'adeguamento del set di pubblicazioni tecniche (operative e manutentive) per la configurazione FOC; - il supporto logistico quinquennale per le piattaforme; - la formazione, oltre che di un pilota e di uno specialista sperimentatori presso scuole di volo abilitate al rilascio di tali qualifiche, dei primi piloti e tecnici che saranno abilitati quali istruttori della nuova piattaforma. Con riferimento alle Caratteristiche tecnichecaratteristiche tecniche le nuove piattaforme dovranno essere in grado di svolgere sia missioni in supporto alle unità schierate sul terreno sia missioni autonome. Secondariamente, dovranno essere in grado di poter assolvere compiti di esplorazione e sorveglianza (lntelligence, Surveillance, Target Acquisition and Reconnaissance) e di supporto di fuoco ravvicinato (Close Combat Attack/Close air Support). Il Futuro Elicottero da Esplorazione e Scotta dovrà essere in grado di operare in tutti gli ambienti, anche con condizioni climatiche estreme e in qualsiasi condizione di luce. Inoltre, sarà progettato per garantire un'elevata capacità di sopravvivenza nonché una bassa osservabilità elettromagnetica e infrarossa. Infine, sarà una piattaforma in grado di acquisire e ingaggiare obiettivi protetti e non protetti con elevata precisione anche alle lunghe distanze. Le principali caratteristiche tecniche richieste al Futuro EES sono:
- cannone 20mm;
- missile guidato "SPIKE" (varianti "Mini", MR-
Medium Range, ER-
Extended Range e NLOS-
Non Light of Sight);
- razzi da 70 mm;
Per le piattaforme in acquisizione, inoltre, è previsto un servizio di garanzia estesa e di connesso supporto logistico integrato di almeno 5 anni. Infine, le piattaforme dovranno rispondere a requisiti di interoperabilità con i mezzi in dotazione/acquisizione in ambito F.A. ed in ambito interforze/NATO nonché rispondere agli standard di riferimento del progetto "Forza NEC".
Si ricorda che il programma pluriennale FORZA NEC (Network Enabled Capability) consiste nel dotare le unità operative schierate in campo, dai posti di comando alle varie piattaforme (carri armati, veicoli di trasporto truppe, sistemi di ricognizione, semoventi di artiglieria) fino al singolo soldato, di opportuni sistemi digitali di elaborazione e di comunicazione, pienamente integrati ed interoperabili tra di loro. La concreta realizzazione del progetto Forza Nec implica il rinnovamento e l'ammodernamento della componente terrestre dello strumento militare in quanto prevede nel tempo, sia la sostituzione dei mezzi ed equipaggiamenti in dotazione, sia l'elaborazione della associata digitalizzazione. In concreto, il programma mira a creare, in tre step capacitivi successivi, forze digitalizzate, strutturate in modo tradizionale ed equipaggiate per operare in operazioni di Stabilizzazione e Ricostruzione ad elevato indice di rischio. Le nuove Forze Medie (digitalizzate) – il cui principale elemento è rappresentato dalla Brigata Media Digitalizzata – sono ipotizzate in maniera tale da essere più leggere e meno invasive delle forze meccanizzate e, per questo, più idonee all'impiego nelle
Crisis Response Operations, garantendo nel contempo una migliore protezione del personale.
Per quanto concerne, poi, i Profili addestrativiprofili addestrativi, l'introduzione in servizio della piattaforma sarà accompagnata dall'istituzione di specifici corsi di formazione basica e la contestuale revisione dei programmi addestrativi in essere per adattarli alle nuove capacità e profili d'impiego. Per quanto concerne i Settori industriali interessatisettori industriali interessati la scheda illustrativa allegata alla richiesta di parere parlamentare indica che tali settori sono prevalentemente quelli aerospaziale, meccanico, dell'elettronica e più in generale dell'alta tecnologia, nonché ricerca e sviluppo. l siti produttivi italiani interessati sono situati su tutto il territorio nazionale con una particolare concentrazione sull'area Lombarda e del Centro Sud (Lazio, Puglia e Campania). Si prevede il coinvolgimento di oltre 200 realtà nazionali (fornitori e sub-fornitori, diretti e indiretti, comprese le piccole-medie imprese dell'indotto, i centri di studio e ricerca universitari). Sempre secondo quanto descritto nella scheda tecnica allegata alla richiesta di parere parlamentare, Il programma consentirà un ritorno industriale per effetto di:
In aggiunta a tali ritorni industriali e occupazionali, il programma consentirebbe: - ritorno in termini di ricerca e sviluppo di tecnologia innovativa per applicazioni ad altre piattaforme di nuova generazione (Future Fast Rotorcraft); - recupero degli investimenti di co-finanziamento Ministero Sviluppo Economico per le finalità della legge 808 per lo sviluppo dell'elicottero multiruolo AW-149 (di cui il nuovo elicottero di esplorazione e scorta "erediterà" parte di sistemi già progettati e prodotti come l'assieme trasmissioni, rotori impianto moto-propulsivo, e parte di altri impianti secondari) e per lo sviluppo del Mission Task Simulator per elicottero di esplorazione e scorta, quindi con la possibilità concreta di capitalizzare gli sforzi governativi e industriali già in essere; - recupero degli investimenti fatti dalla Difesa per l'integrazione di alcuni sistemi di missione (come ad esempio il recente OTSWS-Observation, Targeting and Spike Weapon System, ma non solo) che potranno essere adottati dalla nuova piattaforma; - sinergia con altri programmi presenti e futuri di interesse della Difesa e dell'Industria anche per prodotti collocati sul più ampio mercato mondiale delle piattaforme "dual-use" (civile e militare); - impiego occupazionale futuro, per effetto domino, sulle maggiori opportunità di mercato che potranno beneficare i suddetti prodotti "dual-use"; - mantenimento di capacità e di eccellenza nel settore dell'alta tecnologia nazionale; - royalties all'Erario per potenziali vendite a paesi Terzi; In merito agli aspetti riguardanti la Cooperazione internazionalecooperazione internazionale, la Relazione afferma che, nel soddisfare il requisito dell'Esercito Italiano di dotarsi di un nuovo elicottero di esplorazione e scorta (NEES), la ditta svilupperà tecnologie, anche attraverso collaborazioni internazionali, propedeutiche alla partecipazione a futuri programmi di cooperazione in ambito internazionale Riguardo alle Condizioni contrattualicondizioni contrattuali, la relazione precisa che l'emanazione del Decreto Interministeriale di approvazione precede l'avvio delle discendenti attività tecnico-amministrative da parte degli organi del Ministero della Difesa all'uopo deputati, finalizzate alla negoziazione e formalizzazione di un atto contrattuale che abbia per oggetto la fornitura.Tale iter di acquisizione comporta, allo stato attuale del processo, l'assenza di un atto contrattuale cui riferirsi per illustrarne condizioni ed eventuali clausole penali.
Le norme che disciplinano la materia contrattuale pubblica nel nostro ordinamento sono di derivazione comunitaria e sono rappresentate dal Codice dei Contratti (D.Lgs. n. 50 del 2016) e relativi regolamenti di attuazione generale (D.P.R. n. 207 del 2010) e speciale per il settore della Difesa (D.P.R. n. 236 del 2012). A queste si affiancano, per quel che concerne la disciplina degli appalti nel settore della Difesa e Sicurezza, il provvedimento di recepimento della Direttiva comunitaria 2009/81/CE (D.Lgs. n. 208 del 2011) e il relativo regolamento di attuazione (D.P.R. n. 49 del 2013). Tali ultimi provvedimenti normativi, che per il settore del
procurement militare costituiscono la principale disciplina di riferimento, rinviano alle disposizioni del Codice dei Contratti e dei relativi regolamenti di attuazione per ciò che concerne specifici istituti come, ad esempio, il recesso.
Per quel che concerne la disciplina del r ecesso dal contratto in ambito nazionale questa è, infatti, riconducibile principalmente a quanto previsto dall'articolo 107 del citato D.P.R. n. 236 del 2012 e dall'articolo 1373 del Codice Civile fatto salvo, ovviamente, quanto stabilito nello specifico atto negoziale circa le eventuali condizioni e modalità di esercizio del recesso. Il quadro di riferimento è completato dalle disposizioni in materia dettate dalla Legge di contabilità generale dello Stato (R. D. n. 2440 del 1923) e dal relativo regolamento di attuazione del Libro IV del Codice Civile. L'articolo 107 del citato D.P.R. n. 236 del 2012 detta i principi in base ai quali determinare le possibili conseguenze economiche discendenti dall'esercizio della facoltà di recesso. In particolare, l'esercizio del diritto di recesso è subordinato al pagamento delle prestazioni eseguite e del valore dei materiali acquistati, non altrimenti impiegabili dall'esecutore, oltre al dieci per cento dell'importo residuale necessario per raggiungere i quattro quinti dell'ammontare globale del contratto. Ulteriore condizione è rappresentata dall'obbligo per l'Amministrazione di assumere la proprietà e il carico contabile dei materiali non altrimenti impiegabili dall'esecutore. L'Onere finanziarioonere finanziario complessivo rappresentato dall'Amministrazione della Difesa per l'intero Programma riguardante i NEES (Prima e Seconda fase) è stimato in circa 2.770M€ (condizioni economiche 2020), di cui:
Il profilo finanziario della Seconda fase è il seguente
(milioni di euro)
* Di cui 15,50ME già iscritti nel conto competenza relativo all'esercizio finanziario 2019 e per i quali si è richiesta la re-iscrizione nel 2021 (applicazione della cosiddetta "flessibilità" di bilancio ai sensi dell'art. 30 co.2 della legge di contabilità n. 196/2009).
La Relazione precisa, in relazione a tale cronoprogramma, che la ripartizione della spesa per ciascun esercizio potrà essere rimodulata in funzione dell'effettiva esigibilità contrattuale dei pagamenti come emergente al completamento dell'attività tecnico-amministrativa, compatibilmente con gli effetti sui saldi di finanza pubblica. L'Amministrazione potrà, inoltre, adottare eventuali misure di ottimizzazione della spesa utili all'accelerazione del processo di
phase-in della capacità, tra cui, ad esempio, la possibilità di anticipo, in toto o in parte, dei volumi finanziari indicati dal cronoprogramma.
In ragione della complessità del programma, della sua lunghezza temporale, della possibilità di variazioni - in un arco temporale di otto anni - del sotteso disegno capacitivo, i volumi e la descritta ripartizione tra capitoli rappresentano quale migliore previsione ex-ante dell'iter contrattuale restando, dunque, dirimenti le verifiche finali poste in essere dagli organi di controllo al momento della presentazione in registrazione dei pertinenti atti e discendenti impegni.
Per le tranches successive a completamento del progetto, per previsionali ulteriori 1.602,92 M€, l'avanzamento avverrà come si è detto attraverso dedicati interventi di rifinanziamento. T Il programma Nuovo E.E.S DPP 2020-2022è inserito nel Documento programmatico pluriennale della difesa 2020-2022 (pag. 87) tra quelli già operanti, e descritto sostanzialmente nei termini di cui al presente schema di decreto, ribadendo il fabbisogno finanziario complessivo di 2,77 miliardi di euro.
(Milioni di euro)
Si segnala che tali finanziamenti attengono alle quote residue relative alla Prima fase, sommati al cronoprogramma dei pagamenti riportato sopra e relativo alla prima tranche (quella con copertura) della Seconda fase, come segue:
* si veda il cronoprogramma della prima fase SMD 02/2016 nel relativo
dossier
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