Camera dei deputati - Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento Difesa
Titolo: Contributi ad associazioni combattentistiche e d'arma
Riferimenti: SCH.DEC N.30/XVIII
Serie: Atti del Governo   Numero: 30
Data: 26/06/2018
Organi della Camera: IV Difesa


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Contributi ad associazioni combattentistiche e d'arma

26 giugno 2018
Atti del Governo


Indice

Premessa|Contenuto|Presupposti normativi|


Premessa

In data 23 maggio il Governo ha trasmesso alle Camere la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale n. 30 con il quale viene ripartito lo stanziamento, iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l'anno 2018, in favore delle associazioni combattentistiche e d'arma, ai sensi dell'articolo 32, comma 2, della legge 28 dicembre 2001, n. 448. La richiesta è stata quindi assegnata alla IV Commissione (Difesa), che è chiamata ad esprimere il proprio parere entro l'11 luglio 2018.
 
Contributi in favore delle associazioni combattentistiche
Nel 1998, per garantire il sostegno alle attività di promozione sociale svolte dalle associazioni combattentistiche di cui alla legge n. 93/1994, con l' approvazione della legge 11 giugno 1998, n. 205, "Norme per la concessione di contributi statali a favore delle associazioni combattentistiche", sono stati autorizzati stanziamenti per complessivi 8 miliardi nel 1998 e 4 miliardi annui negl i anni 1999 e 2000. Il relativo riparto è stato effettuato con decreto del Ministro della difesa emanato con le modalità di cui all' articolo 1, comma 40, della legge n. 549/1995. Successivamente, il D.L. 31 gennaio 2005, n. 7, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 marzo 2005, n. 43 ha disposto, all'articolo 7-vicies, lo stanziamento, per il 2005, di 3.100.000 € per le associazioni combattentistiche e partigiane erette in enti morali, costituitesi in confederazione nel 1979, incaricate di preparare ed organizzare, d'intesa con il Ministero della difesa, nel triennio 2005-2007, manifestazioni celebrative ed iniziative storico-culturali, sul piano nazionale ed internazionale, per il sessantesimo anniversario della Resistenza e della Guerra di liberazione. In relazione alle medesime associazioni, successivamente è intervenuta la legge 20 Febbraio 2006, n. 92, che ha anch'essa provveduto alla concessione di contributi statali in loro favore. In particolare, l'articolo 1 ha autorizzato il finanziamento, da parte del Ministro della difesa, per il triennio 2006-2008, delle attività di promozione sociale e di tutela degli associati svolte dalle Associazioni combattentistiche di cui alla legge n. 93/1994, sottoposte alla propria vigilanza. Tali Associazioni coincidono con quelle sopra richiamate che aderiscono alla Confederazione italiana fra le associazioni combattentistiche e partigiane. Il finanziamento è corrisposto, con le modalità previste dalla legge 28 dicembre 1995, n. 549, attraverso la ripartizione di un contributo pari a 2.220.000 € annui, da effettuarsi con decreto del Ministro della difesa. Successivamente, il D.L. 30 dicembre 2008, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009, n. 14, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni finanziarie urgenti, ha autorizzato, all'articolo 14, comma 7-bis, un contributo di 1.500.000 euro annui per il triennio 2009-2011, destinato alle associazioni combattentistiche vigilate dal Ministro della difesa, per le finalità di cui all' articolo 1, comma 1, della legge n. 92/2006. Successivamente, il Governo, in data 24 maggio, nel trasmettere alle Camere, ai fini dell'espressione del prescritto parere parlamentare, lo schema di decreto n. 482, concernente il riparto dello stanziamento iscritto nel capitolo 1352 dello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l'anno 2012 e destinato all'erogazione di contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi vigilati dal medesimo Ministero non prevedeva più alcun contributo specifico in favore delle associazioni combattentistiche. Al riguardo, la relazione illustrativa del Governo, allegata allo schema di decreto in esame, precisava che l'assenza di contributi in favore delle associazioni combattentistiche era determinata dal fatto che il contributo di 1,5 milioni di euro per il triennio 2009, 2010 e 2011, disposto in loro favore dall' articolo 14 comma 7-bis del D.L. 30 dicembre 2008, n. 207 (il cui contenuto è successivamente confluito nell'articolo 2195 del codice dell'ordinamento militare) non era stato prorogato per il successivo triennio e non risultava quindi allocata alcuna risorsa finanziaria disponibile per erogare il contributo in favore dei richiamati sodalizi. Su tale capitolo restava, pertanto, il solo contributo di euro 256.740,00 previsto dalla legge di stabilità 2012 in favore di "enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi vigilati dal Ministero della difesa che lo schema di decreto n. 482 assegnava interamente alle associazioni d'arma (fascia B) e alle altre associazioni di categoria (enti, istituti culturali scientifici, tecnici -fasce C, D ed E). La Commissione difesa della Camera, nel pronunciarsi sul richiamato schema di decreto ministeriale (seduta del 4 luglio 2012) rilevava che "la mancata assegnazionedi contributi alle associazioni combattentistiche" determinava "una sperequazione da sanare in tempi rapidi" e prendeva atto "positivamente che il disegno di legge di assestamento del bilancio per il 2012 (atto Camera dei deputati n. 5325)", integrava "il capitolo 1352 dello stato di previsione del Ministero della difesa per il 2012, al fine di erogare contributi alle associazioni combattentistiche in misura identica a quelli erogati nel 2011". Con la legge n. 182 del 2012, recante disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2012 si è provveduto, quindi, a realizzare le necessarie variazioni al fine di prevedere lo stanziamento di 674.000 euro in favore delle associazioni combattentistiche, in misura identica alle risorse erogate nel corso del 2011. Successivamente, il comma 25 dell'articolo 1 del decreto legge n. 114 del 2013 ha autorizzato il Ministero della difesa ad erogare, relativamente al 2013, contributi in favore delle associazioni combattentistiche pari a 674.000 euro vincolandoli alla rendicontazione e alla pubblicazione delle spese effettuate dalle medesime associazioni nelle forme e nei modi finalizzati a garantire la trasparenza, nel rispetto della vigente legislazione in materia di protezione dei dati personali. Nel corso della conversione in legge del richiamato decreto legge n. 114 del 2013 è stato previsto un ulteriore stanziamento pari a euro 300.000 in favore delle medesime associazioni combattentistiche di cui al precedente comma 25, soggetto ai richiamati vincoli di rendicontazione e di pubblicazione.
Si ricorda, inoltre, che per il sostegno delle attività di promozione sociale e di tutela degli associati svolte dalle Associazioni combattentistiche di cui alla legge 31 gennaio 1994, n. 93, l'articolo 2195 del Codice dell'ordinamento militare, come modificato dall'articolo 1, comma 271 della legge n. 147 del 2013 ha autorizzatato la spesa di euro 1.000.000 per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016. Con l'articolo 1, comma 596, della legge 11 dicembre 2016, n. 232 la richiamata autorizzazione di spesa è stata nuovamente confermata per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019.
Per quanto riguarda l'esercizio finanziario 2017, la relativa legge di bilancio ha previsto uno stanziamento complessivo di euro 1.708.127 da erogare a enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi vigilati dal Ministero della difesa.
Infine in relazione al 2018 la relativa legge di bilancio ha previsto uno stanziamento pari a 1.693.610, da ripartire con lo schema di decreto in esame.

Contenuto

Lo schema di decreto all'esame della Commissione difesa individua complessivamente in euro 1.693.610 (1.708.127 nel 2017) l'importo dei contributi, per l'esercizio finanziario 2018, a favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni e altri organismi vigilati dal Ministero della difesa. 
Al riguardo la relazione illustrativa allegata alla richiesta di parere parlamentare specifca sia i criteri adottati nella definizione dei singoli contributi da riconoscere alle diverse organizzazioni, sia i criteri per la valutazione dei progetti reputati meritevoli del contributo.
Per quanto concerne il primo di questi due profili il Governo precisa che "nella determinazione degli importi da attribuire a ciascun sodalizio, in analogia a quanto attuato l'anno precedente ed a seguito dell'istituzione di apposita commissione interna al Gabinetto, è stata adottata una metodologia uguale sia per le Associazioni combattentistiche e partigiane, sia per le Associazioni d'arma, di categoria e di specialità, fondata sulla selezione dei progetti di attività assistenziali e promozionali presentati da ciascuna associazione e garantendo, comunque, un contributo per i costi fissi di funzionamento delle strutture sociali distribuendo le associazioni in fasce, sulla base del numero di soci effettivi".

Per quanto concerne, poi, l'individuazione dei progetti da finanziare, anche sulla base delle osservazioni formulate dalla Commissione difesa della Camera nel corso dell'esame dei precedenti schemi di riparto, il Governo  ha allegato alla richiesta di parere parlamentare una nota nella quale sono stati illustrati i criteri di priorità adottati nel corso della selezione.

Al riguardo, sono stati considerati prioritari:

  1. i progetti per i quali è agevole misurarne il grado di conseguimento;
  2. le iniziative di partecipazione alla gestione/manutenzione di siti museali, monumenti e Cimiteri/Sacrari di Guerra;
  3. le attività divulgative, nei confronti di scuole/istituti di formazione volti a favorire la diffusione e la conoscenza delle vicende storiche connesse alla Prima Guerra Mondiale, in occasione delle ricorrenze del centenario, ed alla Seconda Guerra Mondiale nonché di progetti riferiti all'80°anniversario dell'emanazione delle leggi raziali ed alla celebrazione del 70° anniversario dell'entrata in vigore della Costituzione Italiana;
  4. l'erogazione di borse di studio e all'acquisto di materiali per non vedenti, non udenti o altro personale diversamente abile;
  5. le finalità assistenziali, promozionali nonché qualunque altro progetto di interesse della Difesa.

Viceversa, il Governo segnala che non sono stati considerati prioritari i progetti troppo generici nonché di difficile realizzazione sia per il costo totale prospettato, sia per la necessità di ulteriori finanziamenti esterni di cui non vi è alcuna certezza. Al pari non sono stati considerate le richieste del contributo rivolte al pagamento di utenze, canoni, manutenzione di siti web e sedi sociali e le richieste tese all'effettuazione di raduni o alla pubblicazione delle riviste delle singole Associazioni.

Per qanto concerne, poi, l'individuazione dei progetti da finanziare, anche sulla base delle osservazioni formulate dalla Commissione difesa della Camera nel corso dell'esame dei precedenti schemi di riparto, il Governo  ha allegato alla richiesta di parere parlamentare in esame una nota nlla quale sono illustrati i criteri d priorità.

Si ricorda che in relazione al riparto relativo all'anno 2016 ( all'atto del governo n. 351) la Commissione difesa della Camera, nel corso della seduta del 28 novembre 2016, ha espresso parere favorevole a condizione che, "entro gennaio di ogni anno, a cominciare da gennaio 2017, il Governo trasmetta alle Camere gli ultimi rendiconti annuali disponibili dell'attività svolta dalle associazioni combattentistiche e d'arma beneficiarie dei contributi statali, in modo da consentire al Parlamento di conoscere in quali modi le predette associazioni impieghino le risorse pubbliche". La Commissione difesa ha, altresì, approvato un'osservazione con la quale ha espresso l'opportunità che "in occasione della presentazione di prossimi schemi di decreto sulla materia (…) la nota illustrativa sia integrata con specifiche note sui criteri adottati dalla Difesa nella selezione e nella valutazione dei progetti di attività promozionali e assistenziali presentati dalle associazioni combattentistiche e d'arma".

In data 9 maggio 2017 il Ministero della difesa ha trasmesso alla Commissione difesa della Camera i rendiconti annuali di alcune delle organizzazioni beneficiarie dei contributi ripartiti per l'anno 2015.

In  relazione al successivo atto del Governo n. 441, concernente il riparto per il 2017,  la Commissione difesa della Camera, nel corso della seduta del 12 ottobre 2017, ha espresso parere favorevole a condizione che il Governo continui a trasmettere alle Camere, entro gennaio di ogni anno, gli ultimi rendiconti annuali disponibili dell'attività svolta dalle associazioni combattentistiche e d'arma beneficiarie dei contributi statali, così da consentire al Parlamento di conoscere in quali modi le predette associazioni impieghino le risorse pubbliche. La Commissione ha, altresì, sottolineato l'opportunità che sia prevista una congrua decurtazione del contributo nei confronti delle associazioni che presentino rendiconti non idonei a rappresentare in modo completo e trasparente le attività svolte e, infine, che in occasione della presentazione dei prossimi schemi di decreto sulla materia, la relazione o nota illustrativa che accompagna l'atto sia integrata con l'indicazione dei criteri adottati nella selezione e valutazione dei progetti presentati dalle associazioni e con la menzione, a titolo esemplificativo, di un progetto ritenuto meritevole di finanziamento e di uno giudicato non idoneo".

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Nello specifico, lo schema di decreto in esame provvede quindi a ripartire :
a)  1.000.000 euro,(importo uguale a quello stanziato nel 2017)  tra le Associazioni Combattentistiche e Partigiane;
b)  693.610 euro, in leggera diminuzione rispetto all'anno precedente (a fronte di  708.127 euro stanziati nel 2017) tra le Associazioni d'Arma, di Categoria e di specialità.
In relazione allo stanziamente complessivo oggetto del riparto (euro 1.693..610) si segnala che il medesimo risulta essere leggermente superiore al totale dei singoli contributi assegnati ai diversi enti ammessi al beneficio economico in esame, come risultante dalla ripartizione contenuta nella tabella allegata allo schema di decreto in esame (1.692.510).
Al riguardo si osserva che:
  • ricevono contributi tra i 100.000 e i 50.000 euro 11 enti ed associazioni;
  • l'Associazione nazionale partigiani cristiani riceve per la prima volta un contributo pari a 40.000 euro;
  • l'andamento del contributo totale risulta crescente fino al 2014, per poi riprendere la crrescita nel 2016, mentre nel 2018 risulta leggermente decrescente, come si evince da grafico sottostante:
[Fonte: elaborazione dati da schemi di decreto 2012-2017]

La seguente tabella offre una comparazione dei contributi assegnati ai singoli enti negli anni  2012 - 2018.

 

Associazioni, enti, istituti, fondazioni e altri organismivigilati dal Ministero della difesa

2013

2014

2015

2016

2017

2018  

Associazione Italiana Ciechi di Guerra

21.900

  25.000

31.000

51.500

50.500

48.000

Associazione Italiana Combattenti Interalleati

12.450

  12.400

10.000

8.000

30.000

41.300

Associazione Nazionale Combattenti e Reduci

98.200

  98.200

56.800

82.000

100.500

97.000

Associazione Italiana Combattenti Volontari

Antifascisti in Spagna

15.550

15.500

16.500

19.500

23.500

26.000

Associazione Nazionale Famiglie dei Caduti e Dispersi in Guerra

196.050

196.000

100.000

55.000

65.000

55.000

Associazione Nazionale tra le Famiglie Italiane dei Martiri Caduti per la Libertà della Patria

38.950

  38.900

55.000

87.000

102.000

81.500

Associazione Nazionale fra Mutilati e Invalidi di Guerra

189.650

194.200

100.000

72.000

59.700

62.000

Associazione Nazionale Partigiani di Italia

94.350

94.300

108.000

104.500

107.000

100.000

Associazione Nazionale Veterani Reduci

Garibaldini

15.600

 18.000

25.000

21.000

23.000

32.000

Federazione Italiana delle Associazioni

Partigiane

 15.600

 15.500

31.000

46.960

55.000

50.000

Federazione Italiana Volontari della Libertà

83.550

83.500

38.000

48.000

84.000

85.000

Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare d'Italia

6.200

8.000

33.000

47.000

34.500

27.500

Istituto del "Nastro Azzurro" fra Combattenti e Decorati al Valor Militare

4.600

6.000

45.000

65.000

70.000

75.000

Associazione nazionale partigiani cristiani

40.000

Associazione Nazionale ex Internati

22.850

29.000

30.000

36.000

38.500

41.500

Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall'Internamento e dalla Guerra di Liberazione

100.850

102.500

120.994

115.309

115.000

90.100

Associazione Nazionale Combattenti della Guerra di Liberazione inquadrati nei Reparti regolari delle Forze Armate

57.650

63.000

42.200

28.500

41.800

47.000

Consiglio Nazionale delle Associazioni d'Arma

4.850

11.000

15.200

12.000

14.000

14.000

Associazione Nazionale del Fante

12.450

42.350

41.908

38.400

43.400

49.800

Associazione Nazionale Marinai d'Italia

12.900

34.000

36.000

47.000

46.000

37.000

Associazione Arma Aeronautica

12.450

38.950

34.000

35.763

37.000

36.000

Associazione Nazionale Carabinieri

15.000

20.000

16.200

12.960

10.368

8.294

Associazione Nazionale Paracadutisti d'Italia

7.700

45.550

50.364

37.180

31.500

34.300

Associazioni, enti, istituti, fondazioni e altri organismivigilati dal Ministero della difesa

2013

2014

2015

2016

2017

2018  

Associazione Nazionale Arma di Cavalleria

6.300

13.500

7.200

16.000

23.500

20.400

Associazione Nazionale Genieri e Trasmettitori d'Italia

 6.300

 20.500

17.000

18.956

18.000

14.500

Associazione Nazionale Ufficiali Tecnici dell'Esercito Italiano

2.400

10.550

12.000

12.000

11.700

12.000

Associazione Nazionale Autieri d'Italia

4.900

16.450

18.000

21.000

22.000

23.000

Associazione Nazionale Alpini

15.000

82.500

41.000

50.000

55.000

52.000

Associazione Nazionale Artiglieri d'Italia

9.900

41.400

38.950

51.050

56.499

61.635

Associazione Nazionale Bersaglieri

9.900

19.200

30.000

30.000

30.000

35.000

Associazione Nazionale Carristi d'Italia

6.300

10.300

9.500

10.000

10.000

14.350

Associazione Nazionale Granatieri di Sardegna

4.400

13.250

11.000

9.200

18.000

24.388

Associazione Lagunari Truppe Anfibie

3.450

8.000

18.000

6.400

15.500

13.500

Associazione Nazionale Amministrazione Militare

2.400

11.150

14.500

6.400

-

-

Associazione Nazionale Commissariato Militare

3.624

8.000

10.000

11.500

17.000

17.000

Associazione Nazionale Sanità Militare Italiana

2.400

8.000

11.000

11.500

11.000

13.000

Associazione Nazionale Aviazione dell'Esercito

3.625

13.150

14.200

23.200

22.200

21.500

Associazione Nazionale Ufficiali dell'Aeronautica

-

8.000

-

-

20.000

12.000

Unione Nazionale Ufficiali Italiani in Congedo (U.N.U.C.I)

32.000

32.000

16.000

12.800

7.680

19.000

Gruppo Decorati Ordine Militare d'Italia

1.950

8.000

6.500

5.200

4.160

13.000

Unione Nazionale Sottufficiali Italiani (U.N.S.I.)

   -

8.000

6.500

33.000

33.000

28.347

Associazione Nazionale Sottufficiali d'Italia

2.400

12.000

14.870

11.500

12.000

11.500

Associazione Nazionale Ufficiali di Marina Provenienti dal servizio effettivo

 1.300

 8.250

12.500

6.400

5.120

4.096

Associazione Nazionale "Nastro Verde" decorati di Medaglia d'Oro Mauriziana

 1.300

 8.000

31.580

12.500

15.000

17.000

Associazione nazionale ufficiali provenienti dal servizio attivo

9.000

13.000

Società Geografica Italiana

1.300

1.865

43.000

56.000

46.500

35.000

Associazione Nazionale per l'assistenza ai figli minorati di dipendenti ed ex dipendenti militari e civili della Difesa (ANAFIM)

27.050

34.900

32.440

39.600

45.000

23.000

Associazione Nazionale famiglie caduti e mutilati dell'Aeronautica

7.200

9.300

15.000

19.000

18.000

16.000

Lega navale Italiana

14.450

- -

Associazione Nazionale Cappellani Militari d'Italia

-

-

-

Totale annuo contributi

1.209.199
1.598.115

1.466.906

1.543.778

1.708.127

1.692.510


Presupposti normativi

La legge n. 549 del 1995 (articolo 1, commi 40-44) ha realizzato un intervento di delegificazione in materia di contributi a carico del bilancio statale in favore di enti e organismi ritenuti meritevoli del sostegno economico dello Stato per le loro particolari finalità.  Anteriormente alla legge citata, al finanziamento dei predetti enti si è infatti provveduto con interventi legislativi specifici riguardanti le varie categorie di organismi vigilati da ciascuna amministrazione centrale.
Nello specifico, l'articolo 1 della legge n. 549 del 1995, ha previsto che i contributi erogati ad enti, istituti, associazioni e fondazioni ai sensi dei provvedimenti sostanziali di spesa elencati nella apposita Tabella A allegata alla legge, vengano iscritti in un unico capitolo dello stato di previsione di ciascun ministero interessato. Il relativo riparto fra i singoli enti è effettuato annualmente "con decreto del ministro competente, di concerto con il Ministro del tesoro, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti, alle quali, peraltro, sono trasmessi i rendiconti annuali dell'attività svolta dagli enti stessi, entro trenta giorni dall'approvazione della legge di bilancio".
Ai sensi del comma 42 gli enti cui lo Stato contribuisce in via ordinaria, che non abbiano fatto pervenire, alla data del 15 luglio di ciascun anno, il conto consuntivo dell'anno precedente, da allegare allo stato di previsione dei singoli ministeri interessati, sono esclusi dal finanziamento per l'anno cui si riferisce lo stato di previsione stesso.
A sua volta, il comma 43 della legge 549 del 1995 prevede che la dotazione dei capitoli allocati nei vari stati di previsione dei ministeri interessati venga quantificata annualmente dalla Tabella C della legge finanziaria (ora legge di bilancio).

Per quanto concerne gli enti vigilati dal Ministero della Difesa,i soggetti originariamente beneficiari, indicati nella tabella A allegata alla citata legge n. 549/1995 erano i seguenti:
  1. Associazioni combattentistiche riconosciute giuridicamente e vigilate dal ministero, beneficiarie di contributi fissati per legge;
  2. Enti o associazioni che svolgono attività culturali, scientifiche, tecniche, assistenziali di interesse per le Forze Armate, nonché associazioni di militari in congedo e di arma, beneficiari di contributi secondo i principi della legge n. 612/1956;
  3. Organizzazione idrografica internazionale del Principato di Monaco (IHO) e l'Istituto Nazionale Studi ed Esperienze di Architettura Navale (INSEAN).
Al riguardo, la legge 6 novembre 2002, n. 267, recante disposizioni in materia di corresponsione di contributi dello Stato a favore dell'Organizzazione idrografica internazionale ( IHO) e dell'Istituto nazionale per studi ed esperienze di architettura navale ( INSEAN), aveva istituito uno specifico finanziamento per questi due organismi, che sono stati pertanto successivamente esclusi dall'elenco di quelli che beneficiano della ripartizione annua dei contributi ad enti e associazioni vigilate dal Ministero della difesa. E' stato contemporaneamente ridimensionato lo stanziamento complessivo destinato a tali enti.
Successivamente, l'articolo 7, comma 21, del decreto-legge  n. 78 del 2010, recante misure urgenti in materia di   stabilizzazione finanziaria e di   competitività economica, ha previsto la   soppressione dell'INSEAN. Le funzioni svolte da tale istituto e le connesse risorse umane, strumentali e finanziarie sono state trasferite al Consiglio nazionale delle ricerche.
Per quanto concerne l'IHO, l'articolo 565 del Codice dell'ordinamento militare (d. lgs. n. 66 del 2010) ha previsto che il contributo da riconoscere a tale organismo venga quantificato annualmente dalla Tabella C della legge di stabilità (ora legge di bilancio).
Al riguardo, si segnala che la legge di bilancio per l'anno 2018 ha previsto  uno stanziamento annuo, per il triennio 2018 -2020 in favore dell' Organizzazione idrografica internazionale del Principato di Monaco (IHO), pari a 80.591euro nel 2018 e 81.894 euro per gli anni 2019-2020.

Si ricorda, infine, che la legge n. 448 del 2001 (legge finanziaria 2002), all'articolo 32, comma 2, ha previsto che i contributi disposti in favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi, indicati dalla tabella 1 allegata alla medesima legge, siano iscritti in un'unica unità previsionale di base nello stato di previsione di ciascun Ministero interessato, e che il relativo riparto sia annualmente effettuato entro il 31 gennaio da ciascun Ministro, con proprio decreto, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari.