Avvio di un progetto sperimentale per la realizzazione di percorsi formativi in ambito militare per i cittadini di età compresa tra diciotto e ventidue anni 25 marzo 2019 |
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Introduzione|Contenuto|Discussione e attività istruttoria in Commissione in sede referente|I pareri espressi dalle Commissioni in sede consultiva| |
IntroduzioneLa proposta di legge in esame, nel testo emendato dalla Commissione difesa, disciplina le modalità per l'avvio di un progetto sperimentale finalizzato a valutare la possibilità di svolgere percorsi formativi volontari in ambito militare rivolti a cittadini italiani di età compresa tra i 18 e i 22 anni. Come precisato nella relazione illustrativa allegata al provvedimento in esame scopo dell'iniziativa è quello diFinalità della pdl offrire alle giovani generazioni l'opportunità di conoscere direttamente, attraverso un periodo di permanenza di almeno sei mesi nelle Forze armate, i valori, la disciplina, la storia e la specificità dell'ordinamento militare, non solo ai fini di un arricchimento personale ma anche in vista del conseguimento di determinati benefici che la medesima proposta di legge collega allo svolgimento, con esito positivo, del percorso formativo svolto in ambito militare. |
ContenutoLa proposta di legge in esame, nel testo emendato dalla Commissione difesa, disciplina le modalità per l'avvio di un progetto sperimentale finalizzato a valutare la possibilità di svolgere percorsi formativi in ambito militare, su base volontaria, rivolti a cittadini italiani di età compresa tra i 18 e i 22 anni. Per progetto sperimentale di formazione in ambito militare s'intende un progetto, di durata semestrale e non retribuito, fatti salvi i riconoscimenti previsti dall'articolo 5 della medesima proposta di legge, rivolto a cittadini italiani di età compresa tra i 18 e i 22 anni, articolato proporzionalmente: a) in corsi di studio in modalità e-learning; b) permanenza presso le strutture formative, operative e addestrative delle Forze armate e dell'Arma dei carabinieri, equamente individuate su tutto il territorio nazionale dal Capo di Stato maggiore della Difesa ai sensi dell'articolo 3, comprese le scuole e le accademie militari; c) in forme di apprendimento pratico, che consentano, ove possibile e nei limiti delle risorse di cui all'articolo 6, il raggiungimento dei seguenti obiettivi: a) comprensione del valore civico della difesa della patria sancito dall'articolo 52 della Costituzione quale sacro dovere di ogni cittadino; b) cognizione degli alti valori connessi alla difesa delle istituzioni democratiche del Paese attraverso lo strumento militare in Italia e all'estero; c) approfondimento dei princìpi fondamentali che regolano l'ordinamento militare e la specificità dello status militare in ragione dei peculiari compiti assegnati al relativo personale e degli obblighi imposti per il loro assolvimento; d) conoscenza, in maniera diversificata a seconda dell'età e del grado di istruzione dei partecipanti, delle principali minacce alla sicurezza interna e internazionale, anche attraverso la partecipazione a seminari di studio con la partecipazione dei rappresentanti degli organismi facenti parte del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica di cui alla legge 3 agosto 2007, n. 124; e) studio dell'architettura istituzionale preposta alla protezione cibernetica nazionale, con particolare riferimento ai ruoli e alle competenze dei soggetti incaricati di garantire l'autenticità, l'integrità, la disponibilità e la riservatezza dei dati e dei servizi che gravitano nello spazio cibernetico. In tale ambito deve essere acquisita una conoscenza approfondita del tema relativo all'evoluzione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione nell'ambito delle Forze armate e al conseguente sviluppo di adeguati sistemi di difesa cibernetica, con particolare riferimento alle attività del Comando interforze per le operazioni cibernetiche. Al fine di assicurare un elevato grado di conoscenza della minaccia cibernetica deve essere altresì valutata la possibilità di:
Al riguardo si osserva che la struttura nazionale preposta alla difesa cibernetica consta di un livello tecnico-operativo che si basa sui
Computer Emergency Response Team (Cert) che ogni singolo Dicastero si è dotato. In ambito Difesa ogni singola Forza armata si è realizzata il suo Cert. Il lavoro si svolge in maniera coordinata con la funzione del
Cert interforze. In caso di situazioni di crisi, il Cert Difesa assume il coordinamento delle attività da porre in essere. Compito del Cert Difesa è quello di prevenire la minaccia cibernetica, rilevare le attività di natura malevola e reagire agli incidenti informatici.
A sua volta la
Scuola telecomunicazioni delle forze armate di Chiavari è responsabile della formazione specialistica, della qualificazione, dell'aggiornamento ed dell'addestramento del personale civile e militare del Ministero della Difesa con particolare riferimento al settore delle Telecomunicazioni, della Telematica, della Sicurezza delle Informazioni (INFOSEC) e Custodia del materiale crittografico, dell'Informatica, della Cyber Defence e del Law & Forensics. Nell'ambito delle attività "Dual Use" svolge, in sinergia con altre Istituzioni dello Stato (Regioni, Polizia Postale, MIUR, ecc), attività di sensibilizzazione circa i pericoli derivanti da un uso inconsapevole delle risorse informatiche, internet e social network. L'Istituto concorre, infine, alla formazione e all'addestramento del personale appartenente ai Corpi Armati e ad altre Amministrazioni dello Stato e di quello in servizio presso FF.AA. di altri Paesi.
Il Centro di Eccellenza della NATO per la Difesa Cibernetica (CCDCOE – NATO Cooperative Cyber Defence Centre of Excellence) di Tallinn, in Estonia è uno dei centri di eccellenza della Nato specializzato in tema di Cyber defence. Lo scorso aprile si è conclusa a Tallin la più grande ed avanzata esercitazione internazionale di Cyber Defense al mondo, con più di 1000 esperti provenienti da circa 30 differenti Nazioni e più di 2500 attacchi virtuali simulati. l'Italia ha partecipato con una squadra di informatici provenienti dalle Forze Armate. La Locked Shields è un'esercitazione che ha lo scopo di addestrare gli esperti del campo della sicurezza dei sistemi informatici nazionali attraverso una serie di simulazioni di attacchi cyber alle reti informatiche di una base militare: attacchi ad aeromobili a pilotaggio remoto, al sistema elettrico, al sistema di comando e controllo ed altre infrastrutture operative essenziali per la sopravvivenza di una base militare.
f) acquisizione di conoscenze in tema di cooperazione strutturata permanente nell'ambito della difesa europea (Pesco); g) incontri con le diverse realtà economico-sociali del Paese utili ai fini della conoscenza delle diverse articolazioni del sistema produttivo nazionale e l'eccellenza del comparto industriale connesso ai settori della difesa e della sicurezza. Ai sensi dell'articolo 2 della proposta dilegge spetta al Presidente del Centro alti studi per la difesa (CASD), sentiti i direttori del Centro militare di studi strategici, delle scuole e delle accademie militari, del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, dell'Agenzia informazioni e sicurezza esterna e dall'Agenzia informazioni e sicurezza interna, presentare al Capo di Stato maggiore della difesa, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, uno studio concernente la possibilità di avviare il richiamato progetto sperimentale di formazione in ambito militare.
Il Centro Alti Studi per la Difesa (CASD) è l'organismo di studio di più alto livello nel campo della formazione dirigenziale e degli studi di sicurezza e di difesa. E' organicamente ordinato in una Presidenza, che si avvale di uno Stato Maggiore per il supporto generale ed il coordinamento delle attività di interesse comune delle quattro componenti autonome: l'Istituto Alti Studi per la Difesa (IASD), l'Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze (ISSMI), il Centro Militare di Studi Strategici (CeMiSS) ed il Centro per la Formazione Logistica Interforze (Ce.FLI). Dal 1994 il Presidente del CASD ha assunto la carica di Presidente del Comitato dei Comandanti degli Alti Istituti di Formazione. Il Presidente del Centro dipende direttamente dal Capo di Stato Maggiore della Difesa (
https://www.difesa.it/SMD_/CASD/Pagine/default.aspx)
In sede di predisposizione del relativo lavoro di ricerca il Presidente del Centro alti studi per la difesa sarà tenuto ad ascoltare i direttori del Centro militare di studi strategici (CEMISS), delle scuole e delle accademie militari, del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS), dell'Agenzia informazioni e sicurezza esterna (AISE) e dell'Agenzia informazioni e sicurezza interna (AISI),
In relazione ai richiamati soggetti si ricorda il Centro Militare di Studi Strategici (CeMiSS) svolge attività dirette allo studio di fenomeni di natura politica, economica, sociale, culturale, militare per soddisfare precise esigenze del Ministro della Difesa, degli Stati Maggiori e del Segretario Generale della Difesa. È costituito presso la stessa sede del CASD e posto alle dirette dipendenze del Presidente del CASD (
https://www.difesa.it/SMD_/CASD/IM/CeMiSS/Pagine/default.aspx).
A loro volta le Scuole Militari (o Collegi militari) sono scuole superiori ad ordinamento militare, comprendenti percorsi formativi di
Liceo Classico,
Scientifico e Scientifico Europeo, cui possono accedere i ragazzi a partire dai 15 anni (ovvero dal I° Liceo per il classico e dal III° per lo Scientifico), con lo scopo di prepararli per l'accesso alle Accademie Militari. La tradizione delle Scuole Militari è nata con la Scuola Militare
Nunziatella di
Napoli (Esercito e Arma dei carabinieri) e la Scuola Navale Militare Francesco
Morosini di
Venezia; in anni recenti, sono state riaperte la Scuola Militare
Teuliè di
Milano e la Scuola Militare Aeronautica
Douhet di
Firenze. A loro volta le Accademie Militari sono le istituzioni formative degli Ufficiali di carriera delle diverse Forze Armate; istituzioni in cui, oltre a conseguire un diploma di Laurea (che, in base all'Accademia ed al percorso di inquadramento scelto può essere in Scienze Strategiche, Ingegneria, Medicina e Chirurgia, etc.), si riceve una formazione militare approfondita. Le Accademie Militari italiane sono l'Accademia dell'Esercito e dell'Arma dei Carabinieri, a Modena; l'Accademia dell'Aeronautica, a Pozzuoli; l'Accademia Navale, a Livorno; l'Accademia della Guardia di Finanza, a Bergamo.
Per quanto riguarda, infine, i direttori del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS), dell'Agenzia informazioni e sicurezza esterna (AISE) e dall'Agenzia informazioni e sicurezza interna (AISI) si ricorda che ai sensi della legge 124 del 2007 tali organismi fanno parte, unitamente al Presidente del Consiglio dei ministri, al Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica (CISR) e all'Autorità delegata di cui all'articolo 3 della medesima legge, ove istituita, del " Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica". In estrema sintesi Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS) è l'organo di cui si avvalgono il Presidente del Consiglio dei ministri e l'Autorità delegata per l'esercizio delle loro funzioni e per assicurare unitarietà nella programmazione della ricerca informativa, nell'analisi e nelle attività operative di AISE e AISI
https://www.sicurezzanazionale.gov.it/sisr.nsf/chi-siamo/organizzazione/dis.html.
L'Agenzia informazioni e sicurezza esterna (AISE) ha il compito di ricercare ed elaborare tutte le informazioni utili alla difesa dell'indipendenza, dell'integrità e della sicurezza della Repubblica dalle minacce provenienti dall'estero
https://www.sicurezzanazionale.gov.it/sisr.nsf/chi-siamo/organizzazione/aise.html.
A sua volta l'Agenzia informazioni e sicurezza interna (AISI) ha il compito di ricercare ed elaborare tutte le informazioni utili per difendere la sicurezza interna della Repubblica e le istituzioni democratiche da ogni minaccia, da ogni attività eversiva e da ogni forma di aggressione criminale o terroristica
https://www.sicurezzanazionale.gov.it/sisr.nsf/chi-siamo/organizzazione/aisi.html.
A sua volta il Capo di Stato maggiore della difesa, esaminato lo studio presentato dal Presidente del Centro alti studi per la difesa ai sensi dell'articolo 2, sentiti i Capi di Stato maggiore di Forza armata e il Comandante generale dell'Arma dei carabinieri, individua le strutture operative, formative e addestrative, comprese le scuole e le accademie militari dell'amministrazione della difesa, equamente distribuite sull'intero territorio nazionale, da utilizzare per la realizzazione del progetto sperimentale e definisce un progetto formativo non retribuito, di durata semestrale, a carattere sperimentale da avviare e concludere nel 2020. Al termine del primo progetto formativo a carattere sperimentale è facoltà dell'Amministrazione della difesa di svolgere nel 2021 un secondo ciclo di sperimentazione semestrale, rivolto ai candidati risultati idonei alla precedente selezione svolta, senza nuove spese a carico del bilancio della Difesa, sulla base dei criteri di ammissione definiti con apposito decreto del Ministro della Difesa (art.3). Al termine dello svolgimento del progetto sperimentale di formazione in ambito militare l'amministrazione della difesa sarà tenuta a rilasciare un attestato che certifichi l'esito positivo del percorso formativo svolto. L'attestato potrà essere utilizzato, all'atto della collocazione sul mercato del lavoro, quale titolo attestante le specifiche esperienze maturate e costituirà, inoltre, titolo valutabile ai fini della nomina ad ufficiale di complemento. Lo svolgimento con esito positivo del progetto sperimentale di formazione in ambito militare consentirà, inoltre, l'acquisizione di crediti formativi universitari, non superiori a 12, nei termini stabiliti con apposita circolare del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge. Con decreto del Ministro della difesa, da emanare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono individuate le più adeguate forme di valorizzazione del progetto sperimentale di formazione svolto ai sensi della presente legge negli ambiti di competenza dell'Amministrazione della difesa. Si prevede, infine (art.6), che al termine dello svolgimento del progetto sperimentale il Governo presenti al Parlamento una relazione sui risultati conseguiti e sulla possibilità di svolgere, in via permanente, percorsi formativi aventi le medesime finalità della legge. In tale occasione il Governo potrà indicare eventuali iniziative di carattere legislativo necessarie per la valorizzazione di futuri corsi e sul rilascio di attestati e certificazioni connessi al positivo completamento dei percorsi formativi. L'articolo 7 reca la norma di copertura finanziaria del provvedimento. In particolare, agli oneri derivanti dall'attuazione dell'articolo 3, pari ad euro un milione per l'anno 2020 e ad euro 500.000 per l'anno 2021, si provvede mediante corrispondente riduzione delle proiezioni, per gli anni 2020 e 2021, dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2019-2021, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2019, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al medesimo Ministero.
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Discussione e attività istruttoria in Commissione in sede referenteLa Commissione Difesa ha iniziato l'esame delprovvedimento nella seduta del 17 ottobre del 2018 ed ha svolto audizioni informali, nelle quali ha sentito il Presidente del Centro Alti Studi per la Difesa (CASD), Gen. C. A. Massimiliano Del Casale, rappresentanti del MIUR, il Comandante della Formazione e Dottrina dell'Esercito italiano, Generale C.A. Giovanni Fungo, il Comandante delle Scuole della Marina militare di Ancona, Ammiraglio di Divisione Alberto Bianchi, il Comandante delle Scuole dell'Aeronautica militare/3 Regione Aerea, Generale di Squadra Aerea Umberto Baldi, il Capo del I Reparto-Personale del Comando della Guardia di finanza, Gen. B. Mariano La Malfa, il Comandante del Comando Interforze per le operazioni cibernetiche, Gen. Francesco Vestito, il Comandante delle Forze Operatrici Terrestri di Supporto (FOTER), Gen. C. A. Giuseppenicola Tota. |
I pareri espressi dalle Commissioni in sede consultivaSi segnala che sul testo della proposta di legge, come risultante dagli emendamenti approvati in Commissione le Commissioni I, II, IX, X e XI, hanno espresso parere favorevole; la Commissione VII ha espresso parere favorevole con una condizione, recepita dalla Commissione difesa, volta a precisare che, a seguito di svolgimento con esito positivo del progetto sperimentale di formazione, il numero di crediti formativi che possono essere acquisiti non sia superiore a dodici; le Commissioni III e XIV, hanno espresso parere favorevole con una osservazione. La Commissione V esprimerà il proprio parere direttamente all'Assemblea. |