Camera dei deputati - Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento Bilancio
Titolo: PNRR - I TRAGUARDI E GLI OBIETTIVI DA CONSEGUIRE ENTRO IL 30 GIUGNO 2022
Serie: Documentazione di Finanza Pubblica   Numero: 28/4
Data: 05/07/2022
Organi della Camera: V Bilancio

 

MONITORAGGIO

DELL’ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA

 

I TRAGUARDI E GLI OBIETTIVI DA CONSEGUIRE

ENTRO IL 30 GIUGNO 2022

Aggiornato al 30 giugno 2022

 

 

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Documentazione di finanza pubblica 28/4

 

La redazione del presente dossier è stata curata dal Servizio Studi della Camera dei Deputati

 

 

 

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DFP28d


PREMESSA

 

La tabella che segue illustra lo stato di attuazione degli investimenti e delle riforme previsti nel PNRR per i quali sono previsti traguardi ed obiettivi da conseguire entro il 30 giugno 2022.

 

Nel primo semestre 2022 sono previsti 45 interventi, di cui 15 Riforme e 30 Investimenti. Per la quasi totalità degli interventi (44) è previsto il conseguimento di traguardi (milestone) (ossia adozione di norme, conclusione di accordi, aggiudicazione di appalti, avvio di sistemi informativi, ecc.); l’unico obiettivo (target[1]) da conseguire riguarda l’assunzione di un determinato numero di addetti nell’ufficio per il processo.

I 45 traguardi e obiettivi da conseguire nel primo semestre 2022 riguardano le seguenti Missioni:

 

Missione

Denominazione

Traguardi

Obiettivi

1

Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo

12

1

2

Rivoluzione verde e transizione ecologica

15

--

4

Istruzione e ricerca

8

--

5

Inclusione e coesione

3

--

6

Salute

6

--

 

 

La tabella è strutturata su cinque colonne:

§  la prima colonna (“Investimento/Riforma”) riporta la denominazione dell’intervento (investimento o riforma) e indica (con una sigla alfanumerica[2]) la Missione e la Componente in cui esso si colloca all’interno del PNRR;

§  la seconda colonna (“Amministrazione titolare”) indica l’amministrazione titolare dell’intervento;

§  la terza colonna (“Intervento”) espone, in modo sintetico, i contenuti e le caratteristiche dell’intervento, nonché le sue finalità complessive;

§  la quarta colonna (“Traguardo/Obiettivo”) indica i traguardi e gli obiettivi da conseguire entro il 30 giugno 2022, descrivendone brevemente gli elementi essenziali[3]. Sono riportati, inoltre, eventuali elementi relativi a traguardi/obiettivi il cui conseguimento era previsto, nell’ambito del medesimo intervento, nei semestri precedenti;

§  la quinta colonna (“Attuazione”) fornisce informazioni sui provvedimenti attuativi adottati, riconducibili ai vari traguardi/obiettivi, reperibili (alla data del 30 giugno 2022) dalla Gazzetta ufficiale, dal sito internet italiadomani.gov.it e dai siti istituzionali del Governo[4] e dei Ministeri. A tale riguardo si avverte che l’inserimento di un provvedimento in tale sezione non comporta un giudizio sulla sua idoneità al conseguimento del traguardo/obiettivo cui si riferisce, trattandosi di una valutazione di merito rimessa al rapporto tra Governi nazionali e istituzioni dell’Unione europea.

 

Nella tabella che segue gli interventi, con i relativi traguardi e obiettivi, sono illustrati nell’ordine progressivo di Missione (M) e Componente (C) in cui sono collocati all’interno del PNRR.

 

Si segnala, infine, che il 29 giugno 2022 il Ministero dell’economia e delle finanze ha comunicato che sono stati conseguiti nei tempi previsti tutti i 45 traguardi e obiettivi indicati dal PNRR per il primo semestre 2022. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha quindi inviato alla Commissione europea la richiesta relativa al pagamento della seconda rata dei fondi del PNRR del valore complessivo, al netto della quota di prefinanziamento del 13% già erogata, di 21 miliardi di euro (10 miliardi di sovvenzioni e 11 miliardi di prestiti).

 


 

 

TRAGUARDI E OBIETTIVI DA CONSEGUIRE ENTRO IL 30 GIUGNO 2022

 

Investimento/ Riforma

Amministrazione Titolare

Intervento

Traguardi/Obiettivi

Attuazione

M1C1-33

Investimento 1.8 - Procedure di assunzione per i tribunali amministrativi

Consiglio di Stato

 

Il PNRR prevede il finanziamento di un piano straordinario di assunzioni a tempo determinato per rafforzare temporaneamente l'ufficio del processo; assicurare al sistema competenze tecniche a supporto dello sforzo di gestione del cambiamento e alla transizione tecnologica; rafforzare stabilmente la capacità amministrativa del sistema giudiziario attraverso la formazione del personale e il trasferimento delle conoscenze. In particolare, il PNRR [p. 499 e ss.] prevede l'assunzione con contratti a tempo determinato della durata di 30 mesi di 250 funzionari e di 90 assistenti informatici. Le unità di personale dovranno essere distribuite presso gli uffici giudiziari amministrativi che presentano il maggiore arretrato (Consiglio di Stato, TAR Lazio, TAR Lombardia, TAR Veneto, TAR Campania e TAR Sicilia).

Obiettivo al 30 giugno 2022

Avviare le procedure per l'assunzione di almeno 168 dipendenti per l'Ufficio per il processo e i tribunali amministrativi ed entrata in servizio di tali dipendenti.

Il decreto-legge n. 80 del 2021 (art. 11, comma 1) ha autorizzato il Segretariato generale della Giustizia amministrativa ad avviare le procedure di reclutamento, in due scaglioni, di un contingente massimo di 326 unità di addetti all'ufficio per il processo, con contratto di lavoro a tempo determinato, non rinnovabile, della durata massima di due anni e sei mesi.

Il 6 luglio 2021 sono stati banditi i concorsi, per titoli e prova scritta, per il reclutamento, con contratto di lavoro a tempo pieno e determinato della durata di 30 mesi, non rinnovabile, di un primo scaglione di n. 168 unità di personale non dirigenziale. In particolare i posti messi a concorso sono i seguenti:

a) centoventi funzionari amministrativi, Area III, fascia retributiva F1;

b) sette funzionari informatici, Area III, fascia retributiva F1;

c) tre funzionari statistici, Area III, fascia retributiva F1;

d) trentotto assistenti informatici, Area II, fascia retributiva F2.

Il 26 ottobre 2021 sono stati pubblicati sul Portale dei concorsi della Giustizia amministrativa gli elenchi dei vincitori e degli idonei. Non tutti i posti messi a concorso sono stati coperti all’esito della prima selezione.

Il decreto-legge n. 152 del 2021 (art. 35, comma 7) ha quindi consentito lo scorrimento delle graduatorie ovvero lo svolgimento di una nuova procedura concorsuale al fine di garantire la copertura dei posti rimasti vacanti.

Con due successivi decreti del Segretario generale della Giustizia amministrativa pubblicati l’11 novembre 2021 (nn. 381 e 382) si è provveduto ad attuare, rispettivamente, lo scorrimento per la copertura di taluni posti residui e la convocazione per lo svolgimento della prova scritta per assistenti informatici di taluni candidati che avevano già presentato domanda per la prima procedura ma erano rientrati tra gli inidonei alla prima valutazione dei titoli.

All’esito di questa fase la maggior parte dei posti sono stati coperti ed i vincitori sono stati assunti con decorrenza 3 gennaio 2022.

È stato infine bandito un concorso per gli ultimi 6 posti per assistenti informatici rimasti non coperti, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 1° febbraio 2022.

Ad oggi risultano assegnati tutti i 168 posti messi a concorso.

M1C1-56

Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione Riforma del pubblico impiego

PCM - Ministro per la Pubblica Amministrazione

 

La riforma comprende, in particolare, le seguenti misure:

·         la definizione di profili professionali specifici per il settore pubblico;

·         la creazione di una piattaforma unica di reclutamento per centralizzare le procedure di assunzione per tutte le amministrazioni pubbliche centrali;

·         modificare il processo di reclutamento attraverso:

-         il passaggio da un sistema basato sulla conoscenza ad uno basato sulle competenze;

-         la valutazione delle competenze;

-         la differenziazione delle procedure per l’assunzione di personale di base da quelle rivolte all’assunzione di profile specializzati;

·         la riforma della dirigenza;

·         il potenziamento del legame tra l'apprendimento permanente e le opportunità di formazione per i dipendenti;

·         l'impegno a favore dell'equilibrio di genere;

·         la revisione del quadro normativo sulla mobilità verticale e orizzontale.

 

Traguardo al 30.06.2022

Entrata in vigore della legislazione attuativa per la riforma del pubblico impiego

 

 

Entrata in vigore:

-         del D.L. 80/2021, recante la legislazione attuativa per la riforma del pubblico impiego (accesso alla dirigenza, carriere, valorizzazione del merito e della produttività, eliminazione del tetto al salario accessorio, valorizzazione delle elevate professionalità, rilancio Formez PA e SNA);

-         dell’art. 10 del D.L. 44/2021, che ha introdotto a regime una nuova procedura semplificata per lo svolgimento dei concorsi pubblici. Per i concorsi banditi a decorrere dal 1° maggio 2022 la disciplina semplificata è quella dettata dal nuovo art. 35-quater del D.lgs. 165/2001, introdotto dal D.L. 36/2022, che ha parzialmente sostituito il suddetto art. 10;

-         dell’art. 1 del D.L. 36/2022 che prevede che le nuove linee di indirizzo per le PA relative alla predisposizione dei rispettivi piani triennali dei fabbisogni di personale – da adottarsi entro il 30 giugno 2022 - concernano anche la definizione dei nuovi profili professionali, individuati dalla contrattazione collettiva, con particolare riguardo all’insieme di conoscenze, competenze e capacità del personale da assumere;

-         dell’art. 3 del D.L. 36/2022 che integra la procedura semplificata per l’espletamento dei concorsi pubblici prevista dall’art. 10 del DL 44/2021 e che dispone che entro il 31 dicembre 2022 venga adottato il Decreto del Presidente della Repubblica che aggiorni le norme relative allo svolgimento dei concorsi pubblici dettate dal D.P.R. 487/1994;

-         dell’art. 5 del D.L. 36/2022 che introduce criteri di discriminazione positiva in favore del genere meno rappresentato nelle amministrazioni;

-         dell’art. 6 del D.L. 36/2022 che ridefinisce il quadro normativo sulla mobilità orizzontale.

 

Altro tassello della Riforma della PA - collegato all’investimento 2.3 “Competenze e capacità amministrativa” - è costituito:

-         dalla presentazione del Piano strategico "Ri-formare la PA" rivolto ai 3,2 milioni di dipendenti pubblici e articolato in due filoni: il primo ,“PA 110 e lode”, inaugurato dal protocollo d'intesa firmato ad ottobre 2021, agevola l'iscrizione dei dipendenti pubblici a corsi di laurea e master presso tutte le Università italiane; il secondo, attivato anche attraverso il programma di assessment e formazione digitale Syllabus, prevede l'avvio di programmi formativi specifici per sostenere le transizioni previste dal PNRR.

Sul punto, si segnala che il DM 351 del 9 aprile 2022 prevede 2.500 borse di dottorato di durata triennale per la frequenza di percorsi di dottorato relativi agli ambiti di interesse del PNRR, di cui 1.000 per la pubblica amministrazione (400 al Sud).

-         dal DM 23 marzo 2022 che ha istituito i due programmi, "Tirocinio InPA" e "Dottorato InPA", volti alla promozione, rispettivamente, dell'orientamento  professionale di studenti universitari e di contratti di apprendistato di alta formazione e ricerca presso le PA.

 

Il 9 maggio 2022 è stata sottoscritto il CCNL del comparto Funzioni centrali 2019-2021 e il 15 giugno 2022 l’Aran e le parti sindacali hanno sottoscritto l’Ipotesi di CCNL del comparto Sanità 2019-2021.

Inoltre, il Consiglio dei ministri ha espresso parere favorevole sia sugli schemi di DPR per il comparto difesa e sicurezza per il triennio 2019-2021, sia sulle ipotesi di accordi sindacali del 22 febbraio 2022, relative al medesimo triennio, riguardanti il personale dei Vigili del fuoco.

 

Infine, si ricorda che dal 23 novembre 2021 è attivo “InPA”, il nuovo Portale unico del reclutamento della PA, che, come disposto dall’art. 2 del D.L. 36/2022, sarà operativo dal 1° luglio 2022 per tutte le amministrazioni pubbliche centrali e le autorità amministrative indipendenti, le quali, dal 1° novembre 2022, utilizzeranno tale Portale per tutte le procedure di assunzione a tempo determinato e indeterminato.

Il Portale è altresì esteso alle Regioni e agli enti locali per le rispettive selezioni di personale; le relative modalità di utilizzo saranno definite entro il 31 ottobre 2022 con apposito DM.

M1C1-70

Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

PCM - Segretariato generale

 

La legge delega deve stabilire principi e criteri precisi per una riforma sistemica del codice dei contratti pubblici. La legge delega deve dettare quantomeno i principi e criteri direttivi seguenti volti a:

i. ridurre la frammentazione delle stazioni appaltanti:

1) stabilendo gli elementi di base del sistema di qualificazione;

2) imponendo la realizzazione di una e-platform come requisito di base per partecipare alla valutazione nazionale della procurement capacity;

3) conferendo all'ANAC il potere di riesaminare la qualificazione delle stazioni appaltanti in termini di procurement capacity (tipi e volumi di acquisti),

4) stabilendo incentivi all'uso delle centrali di committenza professionali esistenti;

ii. semplificare e digitalizzare le procedure delle centrali di committenza; iii. definire le modalità per digitalizzare le procedure per tutti gli appalti pubblici e concessioni e definire i requisiti di interoperabilità e interconnettività;

iv. ridurre progressivamente le restrizioni al subappalto.

Traguardo al 30.06.2022

Entrata in vigore della legge delega per la riforma del codice dei contratti pubblici.

Con la pubblicazione della legge 21 giugno 2022, n. 78 è entrata in vigore la delega al Governo in materia di contratti pubblici, che prevede, in particolare, l’adozione, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge di uno o   più   decreti legislativi recanti la disciplina dei contratti pubblici, anche al fine di adeguarla al diritto europeo e ai principi espressi dalla giurisprudenza della Corte costituzionale e  delle  giurisdizioni superiori, interne e sovranazionali, e di razionalizzare,  riordinare e semplificare la disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, nonché al  fine  di  evitare l'avvio di procedure di infrazione da parte della Commissione europea e di giungere alla risoluzione delle procedure avviate.

M1C1-103

Riforma 1.12 - Riforma dell'amministrazione fiscale: tax compliance

Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF)

 

L’intervento si articola in 5 punti e dovrà prevedere la trasmissione degli atti normativi ed amministrativi emanati per il raggiungimento di tutti i punti del traguardo. Dovrà essere inoltre trasmesso un documento che attesti l’esecuzione e descriva i seguenti interventi:

-          i) piena operatività della la banca dati e dell’infrastruttura IT per il rilascio della dichiarazione IVA precompilata;

-          ii) miglioramenti introdotti nella banca dati utilizzata per l’invio delle "Lettere di conformità";

-          iii) nuove disposizioni che introducono sanzioni amministrative efficaci in caso di rifiuto dei fornitori privati di accettare pagamenti elettronici;

-          iv) completamento del processo di pseudonomizzazione dei dati di cui all'art. 1, commi 681-686, della legge n.160/2019, e della predisposizione delle infrastrutture digitali per l'analisi dei big data generati attraverso l’interoperabilità delle banche dati

-          v) misure per ridurre l’evasione da omessa fatturazione.

Traguardo al 30.06.2022

Entrata in vigore di atti di diritto primario e derivato e delle disposizioni regolamentari e completamento delle procedure amministrative per incoraggiare il rispetto degli obblighi fiscali (tax compliance) e migliorare gli audit e i controlli.

 

 

 

 

 

 

 

Precedenti Traguardi:

Traguardo dicembre 2021

Al 31 dicembre 2021 è stato raggiunto il Traguardo M1C1-101 che prevedeva l’adozione di una Relazione per orientare le azioni del Governo volte a ridurre l’evasione fiscale da omessa fatturazione, in particolare nei settori più esposti all'evasione fiscale, anche attraverso incentivi mirati per i consumatori.La relazione è stata pubblicata il 20 dicembre 2021.

 

Con riferimento al punto i) l’articolo 4, comma 1.1, del decreto legislativo n. 127 del 2015, dispone che dal 1° gennaio 2022 l’Agenzia delle entrate mette a disposizione dei contribuenti in via sperimentale oltre alle bozze dei registri IVA (disponibili dal 13 settembre 2021) e alle liquidazioni periodiche dell’Iva (disponibili dal 6 novembre 2021), anche la bozza della dichiarazione annuale. L’Agenzia delle entrate, in attuazione della sopraddetta disposizione ha realizzato e reso operativa l’infrastruttura tecnologica che consente la predisposizione di questa documentazione ivi compresa la bozza di dichiarazione annuale.

Per quanto riguarda il punto ii) nella documentazione consegnata al Parlamento nell’audizione svolta il 23 febbraio 2022 si segnala che è in corso una fase preliminare di verifica, per individuare le possibili anomalie presenti nelle platee di riferimento (…) e che sono al vaglio soluzioni che consentirebbero un notevole accorciamento dei tempi di esecuzione delle analisi del rischio, alcune delle quali già in fase di sperimentazione. Dall’esame dei dati della banca dati Regis risulta che l’Agenzia delle entrate ha predisposto un dettagliato piano delle attività da intraprendere per incrementare il numero delle lettere di compliance inviate ai contribuenti. L’Agenzia delle entrate ha, in particolare implementato piattaforme di analisi avanzata dei dati. Dette basi dati vengono utilizzate anche per le analisi del rischio propedeutiche all’invio delle comunicazioni di stimolo della compliance. I miglioramenti introdotti, sempre stando ai dati contenuti nella banca dati Regis, garantiscono la possibilità di sviluppare criteri di indagine complessi e verificare preventivamente la presenza di possibili falsi positivi.

Con riferimento al punto iii) l’articolo 19-ter del decreto-legge n. 152 del 2021 aveva introdotto le sanzioni per la mancata accettazione di pagamenti digitali riproducendo la norma dell’articolo 23 del decreto-legge n. 124 del 2019 (abrogata in sede di conversione del citato decreto-legge) ed indicata dalla Commissione europea come riferimento per l’adempimento di questo traguardo con decorrenza primo gennaio 2023. Tale data è stata anticipata al 30 giugno 2022 dal decreto-legge n. 36 del 2022 entrato in vigore il primo maggio 2022.

Con riferimento al punto iv) L’Agenzia delle entrate, secondo quanto risulta dalla banca dati Regis, ha completato la metodologia di pseudonimizzazione da applicare ai dati contenuti nell’Archivio dei rapporti finanziari (ADR). La relativa nota metodologica è stata trasmessa all’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, sotto forma di allegato al documento di valutazione di impatto privacy (DPIA). Il Garante non si è ancora pronunciato in relazione alla DPIA.

Si ricorda che nella documentazione consegnata al Parlamento nell’audizione svolta il 23 febbraio 2022 si segnala che sono allo studio le modalità migliori per la pseudonimizzazione, volta a tutelare la privacy per consentire l’analisi dei dati generati attraverso l’interoperabilità delle fonti informative.

Con riferimento al punto v) è stato emanato il  D.M. 28 giugno 2022 destinato a disciplinare – ex articolo 23 del Regolamento UE n. 679/2016 - le necessarie limitazioni dei diritti degli interessati, nonché le connesse garanzie, che si rendono applicabili nel corso delle attività di analisi del rischio basate sui dati dell’ADR. In merito, si segnala che in data 13 giugno 2022, il Garante della privacy - con nota. prot. n. 31237 – aveva dichiarato - ex articolo 36, par. 4, del Regolamento UE n. 679/2016 - di non avere osservazioni sul citato schema di decreto.

Il decreto ministeriale citato dà attuazione alle misure in materia di analisi del rischio prospettate dalla Relazione per orientare le azioni del Governo volte a ridurre l’evasione fiscale da omessa fatturazione pubblicata il 20 dicembre 2021, in attuazione del traguardo M1C1-101, e trasmessa all’Unione europea che individua possibili misure da adottare per contrastare l’omessa fatturazione da attuare ai fini delle previsioni del punto v) del traguardo M1C1-103.

Si ricorda inoltre che L’Autorità Garante per la protezione dei dati personali aveva espresso il proprio parere sulla prima bozza dello schema di decreto del Ministro dell’economia e delle finanze attuativo delle previsioni di cui all’articolo 1, comma 683 della legge di bilancio 160 del 2019.

Con riferimento alle altre misure dirette a contrastare l'evasione fiscale dovuta alla omessa fatturazione, si segnala che il decreto-legge n. 36 del 2022 (art. 18 comma 3) ha previsto l’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica per i contribuenti attualmente esonerati a far data dal 1° luglio 2022, (salvo che per i soggetti con redditi annuali sotto i 25.000 euro, per i quali la previsione decorre dal 2024). Il medesimo decreto-legge (art.18, comma 4) introduce misure di rafforzamento dei controlli incrociati tra scontrini fiscali e incassi percepiti con moneta elettronica estendendo anche alle transazioni tra operatori economici (B2B) e tra operatori economici l’obbligo di trasmissione, da parte degli operatori finanziari, dei dati riepilogativi giornalieri delle transazioni effettuate a favore degli operatori economici mediante gli strumenti di pagamento elettronico già previsto dal decreto-legge n. 146 del 2021 per le transazioni tra operatori economici e consumatori (B2C).

M1C1-104

Riforma 1.13 - Riforma del quadro di revisione della spesa pubblica ("spending review")

Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF)

 

Si prevede di rafforzare il processo di revisione e valutazione della spesa (spending review) all’interno della programmazione economico-finanziaria e del bilancio annuale e pluriennale, come già previsto dalla legislazione nazionale (articolo 22- bis della legge 31 dicembre 2009, n. 196).

In questo ambito si prevede un rafforzamento delle strutture esistenti e l’implementazione di nuove strutture appositamente dedicate all’interno del Ministero dell’economia e delle finanze.

Traguardo al 30.06.2022

Adozione di obiettivi di risparmio per la spending review relativi agli anni 2023-2025.

 

Negli Operational arrangements si prevede che il Documento di Economia e Finanza 2022 stabilisca obiettivi di risparmio per l'amministrazione centrale dello Stato per ciascuno degli anni 2023-2025. Gli obiettivi di risparmio devono riflettere un adeguato livello di ambizione.

 

Precedenti Traguardi:

Traguardo dicembre 2021

Al 31 dicembre 2021 è stato raggiunto il Traguardo M1C1-100 che prevedeva l’entrata in vigore delle disposizioni legislative per migliorare l’efficacia della revisione della spesa. L’articolo 9, commi 8 e 9, del D.L. n. 152/2021 ha istituito presso la Ragioneria generale dello Stato il Comitato scientifico per le attività inerenti alla revisione della spesa, al fine di rafforzare gli strumenti di analisi e monitoraggio della spesa pubblica e dei processi di revisione e valutazione della spesa.

Il DEF 2022 (Sezione.I, Programma di stabilità, pag. 30) ha stabilito che le amministrazioni centrali dello Stato dovranno assicurare i seguenti risparmi di spesa per il triennio 2023-2025:

- 800 milioni per il 2023;

- 1.200 milioni per il 2024;

- 1.500 milioni per il 2025.

Nel DEF 2022 si afferma che la ripartizione tra i Ministeri e le aree di intervento saranno definite con D.P.C.M. entro il 31 maggio 2022 (fin qui non pubblicato) su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, previa deliberazione del Consiglio dei ministri.

Nella banca dati Regis si afferma che una bozza del D.P.C.M. è attualmente sottoposta alla valutazione della Presidenza del Consiglio dei ministri e che la relativa deliberazione è prevista agli inizi del mese di luglio. Una volta deliberato, il D.P.C.M. potrà essere trasmesso alla Commissione europea.

M1C2-16

Investimento 3 - Connessioni internet veloci (banda ultra-larga e 5G)

PCM - Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale (MITD)

 

L’Italia intende raggiungere l’obiettivo di realizzare connessioni ultrraveloci a 1 Gbps in download e 200 Mbps in upload su tutto il territorio nazionale nonché di assicurare la copertura 5G in tutte le aree popolate entro il 2026 (termine di conclusione per tutti i progetti rientranti nell’investimento). La comunicazione europea Bussola digitale (Digital Compass) prevede come termine per il conseguimento di questi obiettivi il 2030.

Traguardo al 30.06.2022

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per progetti di connessione più veloce riguardanti i cinque interventi in cui è suddiviso l’investimento ("Italia a 1 Giga", "Italia 5G", "Scuola connessa", "Sanità connessa" e "Collegamento isole minori").

Il 23/12/2021 è stata sottoscritta la convenzione tra Presidenza del Consiglio e le società Invitalia e Infratel. Il 15.1.2022 è stato pubblicato il bando per 15 lotti geografici del Piano “Italia a 1 Giga”. Il 24/5/2022 sono stati aggiudicati 14 lotti su 15. Il 21 marzo 2022 sono stati pubblicati da Infratel i due bandi per lo sviluppo delle reti 5G in Italia, per un totale di 2 miliardi di euro, che prevedono rispettivamente:
-
incentivi sugli investimenti per la realizzazione di rilegamenti in fibra ottica di siti radiomobili esistenti fino al 90% del costo;
-
contributi per la realizzazione di nuove infrastrutture di rete mobili (fibra, infrastrutture e componenti elettroniche) con velocità di trasmissione di almeno 150 Mbit/s in downlink e 30 Mbit/s in uplink, anch’esse finanziate fino al 90%.

Il bando Backhaul è stato aggiudicato il 13/6/2022 , il Bando Densificazione è in corso di aggiudicazione (Fonte: Banca dati Regis-RGS)

M1C2-28

Investimento 5.2: Competitività e resilienza delle filiere produttive

Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE)

 

L’intervento consiste nel sostegno finanziario alle imprese, attraverso lo strumento del contratto di sviluppo, per progetti legati alle principali catene del valore strategiche, quali programmi di sviluppo industriale, programmi di sviluppo a tutela dell'ambiente, mobilità sostenibile e attività turistiche.

Gli interventi di cui sopra devono essere condotti secondo politiche di investimento in linea con gli obiettivi del Regolamento (UE) 2021/241, anche in relazione all'applicazione del principio di 'Non arrecare danno significativo', come ulteriormente specificato nel 'Non arrecare danno significativo

Traguardo al 31.03.2022

Entrata in vigore di un decreto comprendente la politica di investimento dei Contratti di Sviluppo.

 

Negli Operational arrangements si prevede che il decreto debba definire la natura e la portata dei progetti. Il capitolato d'oneri deve includere criteri di ammissibilità per garantire la conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" con un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla normativa ambientale nazionale e dell'UE; i beneficiari interessati e i relativi criteri di ammissibilità; disposizioni per reinvestire potenziali rientri per obiettivi strategici analoghi, anche oltre il 2026.

 

Precedenti Traguardi:

Traguardo dicembre 2021

Al 31 dicembre 2021 è stato raggiunto il Traguardo M1C2- 26  di rifinanziare il fondo rotativo per l’internazionalizzazione di cui alla legge n. 394/81 e di ridefinirne il la politica di investimento a supporto ad almeno 4.000 imprese

Il D.M. 13 gennaio 2022 che comprende la politica di investimento dei contratti di sviluppo è stato pubblicato in G.U. del 12 febbraio 2022.

Il decreto dà attuazione alla riserva del 40% delle risorse al Sud (vedi Art. 2, c. 6 bis D.L. n. 77/2021, convertito in L. 108/2021)

 

Il decreto direttoriale 25 marzo 2022 ha approvato i termini per la presentazione delle domande di agevolazioni, dall’11 aprile 2022 (di esso è stata data notizia in G.U. del 2 aprile 2022).

 

Si rammenta che, con decreto del Ministro dello sviluppo economico 2 novembre 2021 è stata condotta una revisione della disciplina generale sui contratti di sviluppo.

M1C3-11

Investimento 1.3 - Migliorare l'efficienza energetica nel cinema, nei teatri e nei musei

Ministero della Cultura (MIC)

 

L’intervento riguarda strutture pubbliche e, in alcuni casi, private. Sono luoghi della cultura cinema, teatri e musei.

Traguardo al 30.06.2022

Entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura per l'assegnazione delle risorse per migliorare l'efficienza energetica nei luoghi della cultura

 

È stato pubblicato, il 22 dicembre 2021 (con successivi aggiornamenti), l’“Avviso pubblico per la presentazione di proposte di intervento per la promozione dell’ecoefficienza e riduzione dei consumi energetici nelle sale teatrali e nei cinema, pubblici e privati, da finanziare nell’ambito del PNRR per un importo complessivo di 200 milioni di euro”. Si veda qui il relativo comunicato stampa.

 

DM 159 del 13 aprile 2022, recante “Riparto delle risorse PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente   3 – Cultura   4.0 (M1C3), Misura 1  “Patrimonio  culturale  per  la  prossima generazione”, Investimento 1.3: Migliorare l’efficienza energetica di cinema, teatri e musei”.

DM 452 del 7 giugno 2022, recante “Assegnazione delle risorse a valere sul PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Component 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Misura 1 “Patrimonio culturale per la prossima generazione”, Investimento 1.3: Migliorare l’efficienza energetica di cinema, teatri e musei”.

M1C3-12

Investimento 2.1 - Attrattività dei borghi

Ministero della Cultura (MIC)

 

Gli interventi si attueranno attraverso il “Piano Nazionale Borghi”, un programma riguardante 250 Borghi, di sostegno allo sviluppo economico/sociale delle zone svantaggiate basato, per quanto qui interessa, sulla rigenerazione culturale dei piccoli centri.

In particolare, saranno attivati interventi volti al recupero del patrimonio storico e alla creazione di piccoli servizi culturali. Inoltre, sarà favorita la creazione e promozione di nuovi itinerari (es., itinerari tematici, percorsi storici) e visite guidate. Infine, sempre per quanto qui interessa, saranno introdotti sostegni finanziari per le attività culturali e creative.

La selezione dei borghi sarà effettuata sulla base di: a) criteri territoriali, economici e sociali (indicatori statistici); b) capacità del progetto di incidere sull'attrattiva turistica e di aumentare la partecipazione culturale.

Gli indicatori statistici considerati sono: entità demografica (comuni con popolazione inferiore a 5.000 ab.) e relativa tendenza; flussi turistici, visitatori di musei; consistenza dell'offerta turistica (alberghi e altre strutture ricettive, B&B, camere, alloggi in affitto); tendenza demografica del comune; grado di partecipazione culturale della popolazione; consistenza delle imprese culturali, creative e turistiche (con e senza scopo di lucro) e del relativo personale.

Traguardo al 30.06.2022

Entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura per l'assegnazione ai comuni delle risorse destinate all'attrattività dei borghi

Con DM 384 del 28 ottobre 2021 è stato costituito, presso il segretariato generale del MIC, un Comitato che fornisce supporto per l’attuazione dei programmi, dedicati ai borghi italiani nell’ambito del PNRR, nelle fasi di progettazione, realizzazione, monitoraggio, nonché ai fini delle collaborazioni con altri soggetti pubblici e privati coinvolti negli interventi. Contribuisce altresì alla redazione del Piano nazionale borghi. Si veda qui il relativo comunicato stampa.

È stato poi pubblicato, il 20 dicembre 2021, l’avviso pubblico per la selezione dei progetti, suddivisi in due distinte linee d’azione (qui il comunicato):

la linea A), alla quale sono destinati 420 milioni di euro, la quale sosterrà progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono o abbandonati, tramite la realizzazione di un numero limitato di interventi di carattere esemplare, uno per ciascuna Regione o Provincia Autonoma per un totale di 21 borghi. Ciascun intervento sarà di importo pari a 20 milioni di euro e sarà finalizzato al rilancio economico e sociale di borghi disabitati o caratterizzati da un avanzato processo di declino e abbandono;

la linea B), che mira alla realizzazione di progetti locali di rigenerazione culturale di almeno 229 borghi storici. In particolare, 380 milioni andranno a sostenere le proposte presentate dai Comuni e 200 milioni di euro verranno indirizzati quale regime di aiuto a micro, piccole e medie imprese localizzate o che intendono insediarsi nei borghi che saranno selezionati.

Si veda, anche, il comunicato del MIC del 18 marzo 2022.

DM 112 del 18 marzo 2022, recante “Riparto delle risorse PNRR, Missione 1 - Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente 3 - Cultura 4.0 (M1C3). Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”, Investimento 2.1: “Attrattività dei borghi storici”.

DM 160 del 13 aprile 2022, recante “Riparto delle risorse PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente 3 – Cultura 4.0 (M1C3). Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”, Investimento 2.1: “Attrattività dei borghi storici”, Linea di Azione B.

DM 453 del 7 giugno 2022, recante “Assegnazione risorse Attrattività dei Borghi – PNRR M1C3, Investimento 2.1 – Linea A e B”. Qui il relativo comunicato del MIC.

M1C3-13

Investimento 2.2 - Tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale

Ministero della Cultura (MIC)

 

L’investimento è destinato a dare impulso a un processo di valorizzazione di edifici storici rurali (di privati o di enti del terzo settore) e di tutela del paesaggio.

Molti edifici rurali e strutture agricole hanno subito un progressivo processo di abbandono, degrado e alterazioni che ne ha compromesso le caratteristiche distintive, nonché il rapporto con gli spazi circostanti.  Attraverso il recupero del patrimonio edilizio rurale l'intervento deve migliorare   la   qualità   paesaggistica   del   territorio   nazionale, restituendo alla   collettività   un patrimonio edilizio sottoutilizzato e non accessibile al pubblico.

Traguardo al 30.06.2022

Entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura per l'assegnazione delle risorse per la tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale

 

 

DM 107 del 18 marzo 2022 recante “Assegnazione  delle  risorse  alle  Regioni  e  alle  Province  Autonome  per  la Missione  1 –Digitalizzazione,  innovazione,  competitività  e  cultura,  Componente  3 – Cultura  4.0  (M1C3), Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”, Investimento 2.2: “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale” del PNRR”.

Sono stati quindi pubblicati: il 13 aprile 2022, l’avviso pubblico Regione Sardegna; il 15 aprile 2022, gli avvisi pubblici Regione Puglia, Regione Friuli Venezia Giulia, Regione Lazio e Regione Campania; il 20 aprile 2022, l’avviso pubblico Regione Lombardia; il 22 aprile 2022, gli avvisi pubblici Regione Veneto, Regione Umbria, Regione Toscana, Regione Piemonte, Regione Sicilia, Regione Molise, Regione Emilia-Romagna, Regione Basilicata e Regione Abruzzo; il 26 aprile 2022, l’Avviso pubblico Regione Liguria e l’Avviso pubblico Regione Calabria; il 29 aprile 2022, l’Avviso pubblico Regione Valle d’Aosta e l’Avviso pubblico Regione Marche; il 2 maggio 2022, l’Avviso pubblico Provincia Bolzano; il 3 maggio 2022, l’Avviso pubblico Provincia Trento.

Si veda anche il comunicato del MIC del 24 maggio 2022.

M1C3-14

Investimento 2.3 - Programmi per valorizzare l'identità dei luoghi: parchi e giardini storici

Ministero della Cultura (MIC)

 

L'investimento è volto a riqualificare parchi e giardini storici e a formare personale locale che possa curarli/preservarli nel tempo.

I parchi e i giardini storici oggetto di intervento sono esclusivamente beni culturali tutelati, dichiarati di interesse

artistico o storico. Possono essere di proprietà pubblica e non. I siti devono essere selezionati in base ai criteri definiti da un gruppo di coordinamento tecnico-scientifico, composto da rappresentanti di MIC, università, ANCI, associazioni settoriali.

Traguardo al 30.06.2022

Entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura per l'assegnazione delle risorse per progetti per valorizzare l'identità dei luoghi: parchi e giardini storici

 

 

È stato pubblicato, il 30 dicembre 2021, l’“Avviso pubblico proposte di intervento per il restauro e la valorizzazione di parchi e giardini storici PNRR M1C3 – Investimento 2.3 – programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici”, per un importo complessivo di 190 milioni di euro.

DM 161 del 13 aprile 2022, recante “Riparto delle risorse PNRR,  Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura,  Componente 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio  culturale, religioso e rurale”, Investimento 2.3: “Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici”.

DM 504 del 21 giugno 2022 recante “Approvazione della graduatoria di merito complessiva delle proposte ammesse a valutazione di cui all’Avviso pubblico del 30 dicembre 2021 a valere sul PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Component 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”, Investimento 2.3: “Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici” del PNRR”.

DM 505 del 21 giugno 2022, recante “Assegnazione delle risorse a valere sul PNRR: Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”. Qui il relativo comunicato del MIC.

M1C3-15

Investimento 2.4 - Sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio culturale del Fondo Edifici di Culto (FEC) e siti di ricovero per le opere d'arte (Recovery Art)

Ministero della Cultura (MIC)

 

Si intende realizzare un piano di interventi preventivi antisismici per ridurre significativamente il rischio per i luoghi di culto, così da evitare i potenziali costi di ripristino dopo eventi calamitosi, oltre che la perdita definitiva di molti beni.

In particolare, il piano prevede: la messa in sicurezza antisismica dei luoghi di culto; il restauro del patrimonio Fondo Edifici di culto (FEC); la realizzazione di depositi per il ricovero delle opere d’arte coinvolte negli eventi calamitosi.

L'investimento prevede, inoltre, la realizzazione del Centro Funzionale Nazionale per la salvaguardia dei beni culturali da rischi di natura antropica e naturale (CEFURISC), finalizzato a consentire un utilizzo più sinergico delle tecnologie esistenti e dei sistemi ambientali per monitoraggio, sorveglianza e gestione dei luoghi culturali.

Traguardo al 30.06.2022

Entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura per l'assegnazione delle risorse per la sicurezza sismica nei luoghi di culto e il restauro del patrimonio culturale del Fondo Edifici di Culto (FEC).

DM 177 del 21 aprile 2022, recante “Riparto

delle risorse PNRR, Missione Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente 3 – Cultura 4.0 (M1C3),

Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale ”, Investimento 2.4: “Sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio culturale del FEC e siti di ricovero per le opere d’arte (Recovery Art)”.

L’art. 36, comma 1, del decreto-legge n. 36 del 2022 (L. 79/2022) prevede che, per gli interventi di importo non superiore alla soglia comunitaria su beni di proprietà delle diocesi e degli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, i medesimi enti proprietari possono essere individuati quali soggetti attuatori esterni. L’intervento è attuato nel rispetto delle disposizioni normative vigenti in materia di affidamento ed esecuzione di contratti pubblici, secondo modalità definite in apposito atto adottato dal soggetto attuatore pubblico titolare dell’investimento e previa sottoscrizione di un disciplinare di obblighi nei confronti dell’amministrazione titolare dell’investimento. L'intervento normativo in questione ha finalità acceleratorie e di semplificazione in materia di interventi su beni ecclesiastici. È, a tal fine, specificato che gli enti ecclesiastici e le diocesi titolari dei beni interessati da interventi di recupero finanziati con risorse del PNRR possono essere indentificati quali soggetti attuatori esterni.

D.M. 455 del 7 giugno 2022 che assegna le risorse per la sicurezza sismica nei luoghi di culto e il restauro del patrimonio culturale Fondo Edifici di Culto (FEC).

M1C3-35

Investimento 4.3 - Caput Mundi-Next Generation EU per grandi eventi turistici

Ministero del Turismo (MiTur)

 

Il progetto mira ad aumentare il numero di siti turistici accessibili, creare alternative turistiche e culturali valide e qualificate rispetto alle aree centrali affollate, incrementare l'uso delle tecnologie digitali e potenziare le aree verdi e la sostenibilità del turismo.

In particolare, per quanto qui interessa, le risorse stanziate saranno destinate a rigenerazione e restauro del patrimonio culturale. .

Traguardo al 30.06.2022

Firma dell'accordo per ciascuno dei sei progetti tra Ministero del Turismo e beneficiari/enti attuatori.

 

Per verificare lo stato di avanzamento dei progetti, negli Operational arrangements si richiede una relazione di un ingegnere indipendente avallata dall'amministrazione responsabile che giustifichi la percentuale raggiunta con un elenco degli attestati di completamento degli interventi di riqualificazione che rechi il dettaglio della natura dell'intervento e della relativa localizzazione.

Gli accordi - tra il Commissario straordinario di Governo, Roberto Gualtieri, nominato con DPR 4 febbraio 2022, in qualità di delegato del Ministero del Turismo - con i soggetti attuatori sono stati adottati e disponibili sul sito istituzionale del Ministero del turismo.

I soggetti attuatori sono

·         diocesi di Roma (qui l’accordo e qui gli interventi)

·         lo stesso Ministero del turismo (qui l’accordo e qui gli interventi)

·         Parco archeologico dell’Appia Antica (qui l’accordo e qui gli interventi)

·         Parco archeologico del Colosseo (qui l’accordo e qui gli interventi)

·         Regione Lazio (qui l’accordo e qui gli interventi)

·         Roma Capitale (qui l’accordo e qui gli interventi)

·         Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Frosinone e latina (qui l’accordo e qui gli interventi)

·         Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti (qui l’accordo e qui gli interventi)

·         Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale (qui l’accordo e qui gli interventi)

·         Soprintendenza speciale archeologia, belle arti e paesaggio di Roma (qui l’accordo e qui gli interventi)

 

La lista degli interventi dell’Investimento è stata approvata con ordinanza del Commissario delegato prima (Ordinanza del 24 giugno 2022) e, successivamente, con decreto del Ministro del Turismo del 27 giugno 2022.

La lista è anch’essa pubblicata sul sito istituzionale del Ministero del turismo e disponibile qui.

M2C1-1

Riforma 1.1 - Strategia nazionale per l'economia circolare

Ministero della transizione ecologica (MITE)

 

Coerentemente con il piano d'azione per l'economia circolare e il quadro normativo dell'UE è in corso di revisione e aggiornamento la strategia esistente. La nuova strategia nazionale integrerà nelle aree di intervento l’ecodesign, ecoprodotti, blue economy, bioeconomia, materie prime critiche, e si focalizzerà su strumenti, indicatori e sistemi di monitoraggio per valutare i progressi nel raggiungimento degli obiettivi prefissati. Della strategia nazionale farà parte anche il nuovo sistema di tracciabilità che consentirà anche di supportare gli organi di controllo e le forze dell’ordine nella prevenzione e repressione degli illeciti.

Traguardo al 30.06.2022

Entrata in vigore del decreto ministeriale per l'adozione della strategia nazionale per l'economia circolare

Nel comunicato stampa del MiTE del 30 giugno 2022, viene reso noto che il Ministro ha firmato il decreto per l’adozione della “Strategia nazionale per l’economia circolare” ed è disponibile il link per consultare il testo approvato.

M2C1-2

Riforma 1.3 - Supporto tecnico alle autorità locali

Ministero della transizione ecologica (MITE)

 

L'obiettivo è superare uno dei principali ostacoli alla costruzione di nuovi impianti di trattamento dei rifiuti, vale a dire la durata delle procedure di autorizzazione e delle gare d'appalto, spesso eccessiva a causa anche dei ritardi dovuti alla mancanza di competenze tecniche e amministrative del personale di regioni, province e comuni. Viene previsto che il MiTE e il MiSE e altri assicureranno il supporto tecnico agli enti locali (Regioni, Province, Comuni) attraverso società interne. Inoltre, il MiTE svilupperà uno specifico piano d'azione al fine di supportare le stazioni appaltanti nell'applicazione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) alle procedure di gara.

Traguardo al 30.06.2022

Approvazione dell'accordo per lo sviluppo del piano d'azione per la creazione di capacità a sostegno degli enti locali

Nel rapporto “PNRR - Stato di attuazione misure MiTE al 31 maggio 2022” è presente la dicitura “accordo tramite progetto Arca approvato” e “riforma implementata con programma Arca”.

Il programma ARCA, come si legge in un comunicato web della Sogesid, è realizzato a valere sul PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020 (REACT-Eu) ed è complementare ai due progetti “CReIAMO PA” e “Mettiamoci in RIGA”, nati per strutturare nuove competenze e capacità di governance in campo ambientale nelle pubbliche amministrazioni”.

Tali informazioni trovano conferma nella banca dati Regis, ove si legge che il supporto specialistico agli enti pubblici locali sarà offerto dal MiTE per il tramite della propria società in house Sogesid S.p.A., sulla base della convenzione siglata tra il MiTE e tale società in data 10 febbraio 2022.

Nel rapporto “PNRR - Stato di attuazione misure MiTE al 30 giugno 2022”, viene indicato “M&T raggiunto”.

M2C1-11

Investimento 3.3 - Cultura e consapevolezza su temi e sfide ambientali

Ministero della transizione ecologica (MITE)

 

Tale investimento si propone di contribuire ad aumentare il livello di consapevolezza sugli scenari di cambiamento climatico e sulle relative conseguenze; educare in merito alle opzioni a disposizione per l’adozione di stili di vita e consumi più sostenibili a livello di individui, famiglie e comunità; promuovere l’adozione di comportamenti virtuosi, anche a livello di comunità (e.g. coinvolgendo insegnanti, famiglie, stakeholder locali). Per fare questo si prevede di: sviluppare contenuti omni-channel sulle tematiche di transizione ecologica (podcast, video per scuole, documentari, long forms); prevedere una piattaforma aperta accessibile a tutti che contenga il materiale educativo più rilevante sulle tematiche ambientali; coinvolgere influencer e leader di pensiero per massimizzare la diffusione dei messaggi più rilevanti su tutta la cittadinanza. La definizione e l’implementazione del progetto da parte del MITE avverrà con il supporto dei Ministeri dell’istruzione (per quanto riguarda i programmi scolastici) e dell’innovazione (in relazione alla piattaforma digitale).

Traguardo al 30.06.2022

Avvio della piattaforma web e accordi con gli autori.

 

 

E’ stato pubblicato sul portale di Invitalia, per conto del MiTE, un bando del valore di 3,4 milioni di euro per l'acquisizione di servizi di ideazione della creatività e sviluppo di contenuti omni-channel sulle tematiche della transizione ecologica.

Nella banca dati Regis si legge che:

- in data 22 giugno 2022 è stato stipulato il verbale di consegna in urgenza, relativo alla citata procedura di affidamento;

- con riguardo all’acquisizione della piattaforma web, è stata completata la raccolta dei fabbisogni, con il supporto di Invitalia, e attivato l’ordine di acquisto con la società Almawave a valere sul Contratto quadro con Consip S.p.A, che prevede “Servizi di realizzazione e gestione di Portali e Siti Web in logica di multicanalità e Servizi di gestione dei contenuti tramite soluzioni di Content Management”.

- è attivo un link di collaudo della piattaforma web, funzionale alla prossima imminente pubblicazione on line del sito https://culturaeconsapevolezza.mite.gov.it/.

Nel rapporto “PNRR - Stato di attuazione misure MiTE al 30 giugno 2022”, viene indicato “M&T raggiunto”.

M2C1-13

Riforma 1.2 - Programma nazionale per la gestione dei rifiuti

Ministero della transizione ecologica (MITE)

 

A fronte delle evidenze emerse dalla Commissione Europea sull’assenza di una rete integrata di impianti di raccolta e trattamento rifiuti attribuibile all’insufficiente capacità di pianificazione delle regioni e, in generale, alla debolezza della governance, risulta necessario sviluppare un programma nazionale per la gestione dei rifiuti (la cui previsione normativa è stata introdotta dal d.lgs. 116/2020). Il programma, oltre ad evitare procedure di infrazione sui rifiuti, consentirà di: colmare le lacune impiantistiche e gestionali; migliorare significativamente i dati medi nazionali; raggiungere gli obiettivi di raccolta, riuso e recupero dei rifiuti previsti dalle norme europee e nazionali.

Traguardo al 30.06.2022

Entrata in vigore del decreto ministeriale sul programma nazionale per la gestione dei rifiuti

 

 

Il “Programma nazionale per la gestione dei rifiuti” è stato approvato con il D.M. 24 giugno 2022, n. 257.

M2C2-18

Investimento 3.5 - Ricerca e sviluppo sull'idrogeno

Ministero della transizione ecologica (MITE)

 

L’intervento si propone lo sviluppo di quattro principali filoni di ricerca:

i) produzione di idrogeno verde e pulito;

ii) sviluppo di tecnologie per stoccaggio e trasporto idrogeno e per trasformazione in altri derivati e combustibili verdi;

iii) celle a combustibile per applicazioni stazionarie e di mobilità;

iv) sistemi intelligenti di gestione integrata per il miglioramento della resilienza delle attuali infrastrutture in caso di maggiore diffusione dell’idrogeno.

 

Traguardo al 30.06.2022

Aggiudicazione di tutti i contratti di ricerca e sviluppo per progetti di ricerca sull'idrogeno

Il Ministro della transizione ecologica, in data 23 dicembre 2021, ha emanato un decreto ministeriale al fine di dare attuazione all'investimento, prevedendo:  la stipula di un accordo di programma con Enea affinché svolga, nelle annualità 2022-2025, le attività di ricerca dettagliate nel «Piano operativo di ricerca» (POR), predisposto da Enea (contributo massimo pari a 110 milioni di euro);  la pubblicazione dei bandi di gara come dettagliato nel decreto. Dell’adozione del D.M. è stata data comunicazione in G.U. n. 39 del 16 febbraio 2022.

 

Il 23 marzo 2022 sono stati pubblicati due bandi dei quali è stata data comunicazione in Gazzetta Ufficiale del 2 aprile 2022 e disponibili sul sito del MITE.

 

Con due decreti dirigenziali del 27 giugno 2022 della Direzione generale Incentivi del MITE sono state approvate le graduatorie del bando tipo A (qui la graduatoria), e del bando di tipo B (qui la graduatoria).

 

Bando tipo A) con una dotazione di 20 milioni, di cui il 40% a progetti da realizzarsi nelle Regioni del Sud Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, è stato rivolto agli enti di ricerca e alle università, per la realizzazione di progetti di ricerca fondamentale su:

a) produzione di idrogeno clean e green;

b) tecnologie innovative per lo stoccaggio e il trasporto dell'idrogeno e la sua trasformazione in derivati ed e-fuels;

c) celle a combustibile per applicazioni stazionarie e di mobilità (qui Avviso e gli Allegati)

Bando di tipo B) con una dotazione di 30 milioni, di cui il 40% a progetti da realizzarsi nelle sopra citate Regioni del Sud, è stato rivolto alle imprese, in riferimento alle seguenti tematiche:

a) produzione di idrogeno clean e green;  

b) tecnologie innovative per lo stoccaggio e il trasporto dell'idrogeno e la sua trasformazione in derivati ed e-fuels;  

c) celle a combustibile per applicazioni stazionarie e di mobilità;  

d) sistemi intelligenti di gestione integrata per migliorare la resilienza e l'affidabilità delle infrastrutture intelligenti basate sull’idrogeno.

Qui Avviso e gli Allegati Le domande di agevolazione, per entrambi i bandi, dovevano essere presentate entro il 9 maggio 2022.

M5C2-19 Investimento 6 - Programma innovativo della qualità dell'abitare

Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS) 

L'obiettivo dell'investimento è quello di costruire nuovi alloggi pubblici, riducendo le difficoltà abitative, riqualificando le aree degradate e puntando alla sostenibilità e all’innovazione verde.

Traguardo al 31.03.2022 

Firma delle convenzioni per la riqualificazione e l'incremento dell'edilizia sociale da parte delle regioni e delle province autonome (compresi comuni e/o città metropolitane situati in tali territorio).

Emanato il Decreto MIMS 7 ottobre 2021 n.383, che disciplina le proposte ammesse al finanziamento, a cui seguirà la definizione e la firma delle relative Convenzioni con le autorità locali.  Il decreto direttoriale n. 17524 del 29 dicembre 2021 e il d.d. n. 804 del 20 gennaio 2021 hanno rispettivamente individuato gli elenchi delle proposte “Pilota” e delle proposte “ordinarie” ammesse a finanziamento. Inoltre, sono stati approvati lo Schema di Convenzione da stipulare con gli Enti beneficiari e lo Schema di convenzione dell’Ente beneficiario da stipulare con gli eventuali soggetti attuatori.  Nella conferenza stampa del 31 marzo 2022, il Mims ha comunicato la firma di 158 convenzioni del Pinqua su un totale di 159 (7 convenzioni per le proposte pilota, su un totale di 8 ammesse al finanziamento, e 151 relative a proposte ordinarie su un totale di 151).

M2C2-21 Riforma 4 - Misure volte a promuovere la competitività dell'idrogeno

Ministero della transizione ecologica (MITE)

La riforma ha lo scopo di stabilire:

incentivi fiscali per sostenere la produzione di idrogeno verde, con impatto ambientale neutro, e una revisione della tassazione dei prodotti energetici;

misure per la diffusione del consumo di idrogeno verde nel settore dei trasporti.

Traguardo al 30.06.2022

Entrata in vigore di incentivi fiscali

Nel D.L. n. 36/2022, recante ulteriori misure urgenti per l’attuazione del PNRR, pubblicato in G.U. il 30 aprile 2022 ed entrato in vigore il 1 maggio 2022, e convertito con modificazioni in L. n. 79 del 29 giugno 2022, all’articolo 23 sono state introdotte disposizioni in materia di produzione e consumo di idrogeno da fonti rinnovabili valevoli come incentivi fiscali a sostegno della produzione di idrogeno verde e del consumo di idrogeno verde nel settore dei trasporti.

L’articolo 23, comma 3, dispone in particolare che l’idrogeno prodotto ai sensi del comma 1 non sia sottoposto ad accisa se non direttamente utilizzato in motori termici come carburante.

Inoltre, ai sensi del comma 2 dell’articolo 23, entro 60 giorni dal 1 maggio 2022, il MITE dovrà adottare un regolamento attuativo, in corso di finalizzazione.

M2C2-38 Investimento 5.1 - Rinnovabili e batterie

Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE)  

Per far fronte agli obiettivi di decarbonizzazione, si prevede non solo lo sviluppo della produzione energetica solare ed eolica, ma anche lo sviluppo degli accumuli elettrochimici 

Traguardo al 30.06.2022
Entrata in vigore di un decreto ministeriale attuativo della misura

Il decreto ministeriale è stato firmato dal Ministro in data 27 gennaio 2022 (pubblicato in G.U. n. 36 del 12 febbraio 2022). Nel decreto si dà attuazione alla misura attraverso l’utilizzo dello strumento agevolativo dei contrati di sviluppo, come era stato annunciato dal Ministro dell'economia e delle finanze Daniele Franco in audizione del 23 febbraio 2022 presso la V Commissione (allegato III alla documentazione depositata).

Sono stati aperti appositi sportelli agevolativi le cui indicazioni attuative sono state definite con decreto direttoriale del 25 marzo 2022

 

Il decreto direttoriale ha fissato dei termini per la presentazione delle domande di agevolazioni, dall’11 aprile 2022 fino all’11 luglio 2022 (la comunicazione dell’adozione del decreto è stata data in G.U. del 2 aprile 2022).

 

Si rinvia anche alla Relazione sullo stato di attuazione del PNRR al dicembre 2021, Doc. CCLXIII, n. 1.

M2C2-42 Investimento 5.4 - Supporto a start-up e venture capital attivi nella transizione ecologica

Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE)  

L'investimento mira a favorire lo sviluppo di start-up attive nell'ambito della transizione verde mediante l'istituzione di un fondo dedicato da 250 milioni di euro ("Green Transition Fund", GTF) con una strategia di investimento focalizzata ad esempio su rinnovabili, economia circolare, mobilità, efficienza energetica, gestione dei rifiuti e stoccaggio dell'energia.

Traguardo al 30.06.2022

Firma dell'accordo finanziario

Con decreto del Ministero dello sviluppo economico del 3 marzo 2022, pubblicato in G.U. 105/2022, è stata prevista la costituzione e le modalità di intervento di del "Green Transition Fund", GTF, Fondo di investimenti alternativo mobiliare e riservato.

 

L’accordo finanziario tra Ministero e CDP Venture Capital SGR (CDP VC SGR) è stato sottoscritto il 27 giugno 2022 e adottato con decreto direttoriale 28 giugno 2022.

M2C2-52 Investimento 5.2 - Idrogeno

Ministero della transizione ecologica (MITE)

L'idrogeno verde è ritenuto un elemento fondamentale del processo di decarbonizzazione di industria, trasporto e terziario:

L’obiettivo perseguito dall’investimento è quello delineato nella Strategia nazionale per l’Idrogeno, la quale prevede l'installazione di circa 5 GW di capacità di elettrolisi entro il 2030.

L’investimento mira pertanto ad espandere il mercato dell'idrogeno realizzando un grande impianto industriale per la produzione di elettrolizzatori, i dispositivi elettrochimici che consentono di rompere le molecole dell’acqua separando l’idrogeno dall’ossigeno. Inoltre, si prevede lo sviluppo di ulteriori tecnologie necessarie per sostenere l’utilizzo finale dell'idrogeno (es. celle a combustibile per autocarri).  La maggior parte delle aziende attive in questo settore sono medie e piccole imprese.

Traguardo al 30.06.2022

Aggiudicazione dell'appalto per costruire uno stabilimento industriale per la produzione di elettrolizzatori.  

Con comunicato stampa del 29 aprile 2022, pubblicato sul sito istituzionale del MITE, si informa dell’adozione del decreto ministeriale 27 aprile 2022, per l’ attuazione dell’investimento.

 

Secondo quanto risulta dalla Banca dati Regis, la Milestone è stata soddisfatta con l’aggiudicazione di progetti selezionati tra quelli approvati dalla Commissione europea nell’ambito dell’iniziativa IPCEI - intervento strategico “Tecnologie e sistemi ad idrogeno”.

A tale fine, il decreto ministeriale ha disposto l’assegnazione al citato intervento strategico dell’iniziativa IPCEI di 250 milioni, specificamente riferiti alla realizzazione di stabilimenti per la produzione di elettrolizzatori.

Il 9 giugno 2022 è stato stipulato un protocollo di intesa tra MITE e MISE, che reca l’intesa per un cofinanziamento delle proposte progettuali (aggiudicate e in attesa di autorizzazione da parte della Commissione europea).

M2C3-4 Riforma 1.1 - Semplificazione e accelerazione delle procedure per gli interventi di efficientamento energetico

Ministero della transizione ecologica (MITE) Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS) Ministero dell’economia e delle finanze (MEF)

La riforma mira a semplificare e accelerare le procedure per l'attuazione degli interventi connessi all'efficientamento energetico e si articola in quattro linee di intervento:  rendere operativo il Portale nazionale per l'efficienza energetica degli edifici potenziare le attività del Piano d'informazione e formazione rivolte al settore civile  aggiornare e potenziare il Fondo nazionale per l'efficienza energetica  accelerare la fase realizzativa dei progetti finanziati dal programma PREPAC, dedicato alla riqualificazione energetica della pubblica amministrazione centrale.

Traguardo al 30.06.2022

Semplificazione e accelerazione delle procedure per gli interventi di efficientamento energetico

La documentazione allegata dal MITE alla Prima relazione sullo stato di attuazione delle misure del PNRR Doc. CCLXIII, n. 1 di dicembre scorso, evidenziava che - per raggiungere lo scopo - si riteneva importante affiancare a misure di carattere economico, quali gli incentivi concessi dal Superbonus o il finanziamento di programmi per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici, anche misure volte a superare le barriere non economiche che riducono le scelte di investimento in interventi di riqualificazione energetica degli edifici o che rallentano l’esecuzione dei lavori.

 

Il comma 514 dell’articolo 1 della legge n. 234/2021 (Legge di bilancio per il 2022) stabilisce che il Fondo nazionale per l'efficienza energetica non abbia più natura rotativa, ma mista e stabilisce che lo stesso possa provvedere anche all’erogazione di finanziamenti di cui una quota parte sia a fondo perduto, nel limite complessivo di 8 milioni di euro annui a decorrere dal 2022. Le agevolazioni sono rivolte a imprese di tutti i settori, in forma singola o in forma aggregata o associata, ESCO e Pubbliche Amministrazioni.

 

Quanto all’accelerazione della realizzazione dei progetti di efficienza energetica contenuti nel programma PREPAC, larticolo 19 del D.L. n. 17/2022 (convertito in L. n. 34/2022) ha previsto che l’Agenzia del Demanio possa affiancare i provveditorati interregionali delle opere pubbliche nella realizzazione degli interventi di efficientamento, anche avvalendosi di strumenti di acquisto e negoziazione telematici.

M2C4-1 Riforma 2.1 - Semplificazione e accelerazione delle procedure per l'attuazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico

Ministero della transizione ecologica (MITE)

Lo scopo di questa riforma è superare le criticità di natura procedurale, legate alla debolezza e all’assenza di un efficace sistema di governance nelle azioni di contrasto al dissesto idrogeologico. Si prevedono: la semplificazione e l’accelerazione delle procedure per l'attuazione e finanziamento degli interventi, a partire dalla revisione del DPCM 28 maggio 2015 (recante i criteri e le modalità per stabilire le priorità di attribuzione delle risorse agli interventi) e del relativo “sistema ReNDiS”; il rafforzamento delle strutture tecniche di supporto dei commissari straordinari; il rafforzamento delle capacità operative delle Autorità di bacino distrettuale e delle Province (presso le quali istituire un Ufficio specializzato di cui anche i Commissari possano avvalersi); la sistematizzazione dei flussi informativi e l’interoperabilità dei diversi sistemi informatici.

Traguardo al 30.06.2022

Entrata in vigore della semplificazione del quadro giuridico per una migliore gestione dei rischi idrologici

Con il D.L. 77/2021 sono state apportate numerose modifiche alla disciplina relativa al contrasto del dissesto idrogeologico, in particolare con l’art. 36-ter. Si ricorda altresì l’art. 17-octies del D.L. 80/2021 che reca misure di accelerazione delle attività dei commissari. Ulteriori disposizioni sono state introdotte con l’art. 16, commi 2 e 3, del D.L. 152/2021. Si ricorda altresì l’emanazione del D.P.C.M. 27 settembre 2021 (“Aggiornamento dei criteri, delle modalità e dell'entità delle risorse destinate al finanziamento degli interventi in materia di mitigazione del rischio idrogeologico”).

Nel rapporto “PNRR - Stato di attuazione misure MiTE al 31 maggio 2022” viene evidenziato che ulteriori misure sono introdotte dal D.L. 36/2022 (il riferimento sembra essere all’art. 23, comma 5, che reca modifiche agli artt. 57 e 250 del Codice dell’ambiente in materia di procedure di approvazione dei piani di bacino).

Nella banca dati Regis viene sottolineato che tale milestone si considera conclusa e sono richiamati ulteriori riferimenti normativi (si ricorda in particolare il decreto direttoriale n. 146 del 30 maggio 2022 che approva il “piano di rafforzamento della capacità amministrativa dei soggetti istituzionali responsabili dell’attuazione degli interventi di mitigazione dei rischi idrogeologici”).

Nel rapporto “PNRR - Stato di attuazione misure MiTE al 30 giugno 2022”, viene indicato “M&T raggiunto”.

M2C4-4 Riforma 4.2 - Misure per garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati

Ministero della transizione ecologica (MITE)

La riforma è volta a rafforzare il processo di industrializzazione del settore (favorendo la costituzione di operatori integrati, pubblici o privati, con l'obiettivo di realizzare economie di scala e garantire una gestione efficiente degli investimenti e delle operazioni) e ridurre il divario esistente tra il Centro-Nord e il Mezzogiorno (ove l’insufficiente presenza di gestori industriali e l’ampia quota di gestione in economia traccia un quadro del comparto idrico molto frammentato e complesso). Ci si attende altresì che la riforma definirà gli incentivi più adeguati per un migliore utilizzo delle risorse idriche nel settore agricolo, introduce un sistema di sanzioni per l'estrazione illecita di acqua e un sistema di tariffe che rispecchia meglio ed è maggiormente in linea con il principio "chi inquina paga", evitando al contempo l'espansione dei sistemi irrigui esistenti.

Traguardo al 30.06.2022

Entrata in vigore del nuovo quadro giuridico relativo agli scopi irrigui

L’art. 16, comma 1, del D.L. 152/2021 novella l'articolo 154 del Codice dell'ambiente in materia di tariffa del servizio idrico integrato, prevedendo che nella determinazione dei canoni si tenga conto - oltre ai costi già previsti - anche dei costi dell’inquinamento, conformemente al principio “chi inquina paga” e prevede altresì che, con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il MITE, siano definiti i criteri per incentivare l’uso sostenibile dell’acqua in agricoltura, e per sostenere l’uso del sistema comune di gestione delle risorse idriche (SIGRIAN) per usi irrigui collettivi e di autoapprovvigionamento. Il comma 5 inasprisce le sanzioni previste per la violazione del divieto di derivare o utilizzare acqua pubblica in difetto di provvedimento autorizzativo o concessorio. Al fine di garantire lo sviluppo sostenibile dei sistemi idrici sotto il profilo ambientale, il comma 6 - in materia di divieti di espandere il sistema irriguo - incide sui criteri di valutazione per le domande di utilizzazione d’acqua a fini irrigui.

Nella banca dati Regis viene evidenziato che la presente milestone risulta conseguita anche grazie all’art. 23, comma 4 del D.L. 36/2022 che modifica il R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775, garantendo che le concessioni di derivazioni per uso irriguo privilegino la digitalizzazione per migliorare il controllo remoto e l'individuazione dell'estrazione illegale di acqua.

Nel rapporto “PNRR - Stato di attuazione misure MiTE al 31 maggio 2022” viene evidenziato che sono “necessari decreti MEF e MiPAAF, in corso di elaborazione” e che l’emanazione di tali decreti attuativi dovrebbe avvenire entro settembre 2022. Nella banca dati Regis viene chiarito che tali decreti ministeriali sono i decreti attuativi del comma 1 dell’art. 16 del D.L. 152/2021.

Nel rapporto “PNRR - Stato di attuazione misure MiTE al 30 giugno 2022”, viene indicato “M&T raggiunto”.

M2C4-5 Investimento 3.2 - Digitalizzazione dei parchi nazionali

Ministero della transizione ecologica (MITE)

L’obiettivo è quello di intervenire nelle dinamiche che governano la gestione dei parchi nazionali e delle aree marine protette, attraverso l’implementazione di procedure standardizzate e digitalizzate su tre ambiti strategici ai fini della modernizzazione, dell’efficienza e dell’efficacia d’azione delle aree protette: conservazione della natura; servizi digitali ai visitatori; semplificazione amministrativa.

Traguardo al 31.03.2022 

Entrata in vigore della semplificazione amministrativa e sviluppo di servizi digitali per i visitatori dei parchi nazionali e delle aree marine protette

Come evidenziato nella banca dati Regis, la presente milestone risulta conseguita con l’emanazione del D.M. 22 marzo 2022 (pubblicato nella G.U. del 28 giugno 2022), recante una direttiva agli Enti Parco Nazionali e alle Aree Marine Protette, volta a definire il piano di attività, le tempistiche e le modalità attuative per la realizzazione degli investimenti.

Nel rapporto “PNRR - Stato di attuazione misure MiTE al 30 giugno 2022”, viene indicato “M&T raggiunto”.

M2C4-27 Riforma 4.1 - Semplificazione normativa e rafforzamento della governance per la realizzazione di investimenti nelle infrastrutture di approvvigionamento idrico

Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS)

La riforma è rivolta alla semplificazione e più efficace attuazione della normativa relativa al Piano Nazionale per gli interventi nel settore idrico. Inoltre, intende fornire misure di sostegno e di accompagnamento per gli organismi esecutivi che non sono in grado di effettuare investimenti relativi agli appalti primari entro i tempi previsti.  In particolare, si intende agire sulla normativa che regola il Piano Nazionale per gli interventi nel settore idrico (L. 205/2017, art. 1, commi 516 e ss.), facendo del Piano lo strumento centrale di finanziamento pubblico per gli investimenti nel settore idrico, unificando le risorse economiche relative alle infrastrutture di approvvigionamento idrico previste dal Piano e semplificando le procedure, sia relativamente a formazione e aggiornamento del piano, che a rendicontazione e monitoraggio degli investimenti finanziati.

Traguardo al 31.03.2022 

Entrata in vigore della semplificazione normativa per gli interventi nelle infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico   

Nella banca dati Regis viene evidenziato che la presente milestone si considera soddisfatta con le modifiche alla disciplina del Piano Nazionale per gli interventi nel settore idrico (L. 205/2017, art. 1, commi 516 e ss.) previste dal comma 4-bis dell'art. 2 del D.L. 121/2021.

Tali modifiche intervengono sulla formazione e attuazione del Piano, sul monitoraggio degli interventi ivi previsti, sui poteri sostitutivi in caso di inerzia dei soggetti preposti all'attuazione degli interventi. Quanto alla struttura del Piano, viene espunto il riferimento alla sua articolazione in due sezioni, denominate «acquedotti» e «invasi» e viene previsto che l’adozione del Piano (che assume la nuova denominazione di “Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico”) dovrà avvenire entro il 30 giugno 2022. E’ inoltre prevista l’emanazione di uno o più decreti del MIMS per la definizione delle modalità e dei criteri di redazione ed aggiornamento del Piano, nonché della sua attuazione per stralci. Si ricorda altresì che con la sezione II della legge di bilancio 2022 (L. 234/2021) è stato operato un rifinanziamento delle risorse destinate al piano dal comma 523 della legge 205/2017, nella misura di 40 milioni per il 2022 e 400 milioni per gli anni successivi.

Nel c.d. allegato infrastrutture al DEF 2022 viene sottolineato che “è in corso la predisposizione dei decreti attuativi, finalizzati alla definizione delle modalità e dei criteri per la redazione e l'aggiornamento del Piano e per la sua attuazione”.

M4C1-3 Riforma 2.1 - Reclutamento dei docenti

Ministero dell'Istruzione (MI) 

La riforma mira a istituire un nuovo modello di reclutamento dei docenti, collegato a un ripensamento della loro formazione iniziale e lungo tutto l'arco della carriera, al fine di migliorare la qualità del sistema educativo italiano.

Traguardo al 30.06.2022

Entrata in vigore della riforma della carriera degli insegnanti.  

L’art. 59 del D.L. n. 73 del 2021 (convertito con legge n. 106/2021) reca disposizioni specifiche per la tempestiva nomina del personale docente, su posti comuni e di sostegno, nelle scuole di ogni ordine e grado, per l’anno scolastico 2021/2022, e per la semplificazione delle procedure concorsuali per l’immissione in ruolo del medesimo personale, a cominciare da quelle relative alle classi di concorso delle materie scientifiche e tecnologiche. Esso è stato modificato dall’art. 46 del decreto-legge n. 36 del 2022 (L. 79/2022). L’art. 44 del medesimo decreto-legge n. 36 del 2022, poi, introducendo diverse novelle al decreto-legislativo n. 59 del 2017, reca disposizioni in materia di formazione, abilitazione e accesso in ruolo dei docenti, in particolare, della scuola secondaria di I e II grado.

M4C1-4 Investimento 3.2 - Scuola 4.0 - scuole innovative, nuove aule didattiche e laboratori

Ministero dell'Istruzione (MI) 

Si intende accelerare la transizione digitale del sistema scolastico italiano con quattro iniziative: trasformazione di circa 100.000 classi tradizionali in connected learning environments, con l’introduzione di dispositivi didattici connessi; creazione di laboratori per le professioni digitali nel II ciclo; digitalizzazione delle amministrazioni scolastiche; cablaggio interno di circa 40.000 edifici scolastici.

Traguardo al 30.06.2022

Decreto di adozione del piano Scuola 4.0 al fine di favorire la transizione digitale del sistema scolastico italiano.   

D.M. 161 del 14 giugno 2022 con cui viene adottato il “Piano Scuola 4.0”.

M4C2-4 Riforma 1.1 - Attuazione di misure di sostegno alla R&S per promuovere la semplificazione e la mobilità

Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR) 

La riforma sarà attuata attraverso la creazione di una cabina di regia interministeriale (MUR-MiSE) e l’emanazione di 2 decreti: uno in ambito mobilità, per aumentare e sostenere la mobilità reciproca (attraverso incentivi) di figure di alto profilo (es. ricercatori e manager) tra università, infrastrutture di ricerca e aziende, l’altro nell’ambito della semplificazione della gestione dei fondi per la ricerca e della riforma del percorso professionale dei ricercatori.

Traguardo al 30.06.2022

Entrata in vigore dei decreti ministeriali sulla semplificazione e la mobilità nella R&S collegati al fondo di finanziamento ordinario. 

L’art. 26 del D.L. 152/2021 introduce una cornice normativa per realizzare la mobilità fra università ed enti pubblici di ricerca.

Il DM 1233 del 10 novembre 2021 ha istituito la cabina di regia MUR – MiSE, ai fini dello svolgimento di attività connesse alle iniziative della Componente 2 “Dalla Ricerca all’Impresa” della Missione 4 “Istruzione e Ricerca” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza a titolarità del MUR. Tale decreto precisa che la cabina di regia è funzionale all’attuazione della Riforma 1.1 “Attuazione di misure di sostegno alla R&I per promuovere la semplificazione e la mobilità”, mediante predisposizione dei previsti decreti ministeriali, e alle attività di coordinamento, monitoraggio e supervisione dell’Investimento 1.4 “Potenziamento strutture di ricerca e creazione di "campioni nazionali" di R&S su alcune Key enabling technologies”.

È stato quindi adottato il D.M. 1314 del 14 dicembre 2021 (Nuovo sistema di concessione delle agevolazioni del MUR alle attività di ricerca), per la semplificazione della gestione dei fondi relativi. Il predetto DM 1314 del 14 dicembre 2021, è stato pubblicato nella GU dell’11 maggio 2022, con il titolo “Revisione del decreto n. 593/2016, inerente: «Disposizioni per la concessione delle agevolazioni finanziarie» in attuazione della riforma 1.1 della componente M4C2 del PNRR 2021-2026»”. Contestualmente, nella medesima GU dell’11 maggio 2022, è stato pubblicato il DM 24 dicembre 2021, recante “Modificazioni all'articolo 15 del decreto n. 1314 del 14 dicembre 2021, relativo alle nuove disposizioni procedurali per la concessione delle agevolazioni”.

E’ stato poi adottato il DM 330 del 30 marzo 2022 in materia di mobilità temporanea tra università, enti di ricerca e imprese (qui il relativo comunicato stampa).

Si segnala che l’art. 14 del decreto-legge n. 36 del 2022 (L. 79/2022) ha, tra l’altro, riordinato la disciplina sui ricercatori universitari.

M4C2-11 Investimento 2.1 - IPCEI

Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) 

Gli Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo (IPCEI) prevedono il concorso di conoscenze, competenze, risorse finanziarie e attori economici di tutta l’Unione europea intorno a obiettivi di innovazione radicale e di grande rilevanza tecnologica e produttiva. L’obiettivo della misura è di integrare il Fondo nazionale IPCEI per la partecipazione agli Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo, con risorse aggiuntive che consentiranno di finanziare nuovi progetti. La finalità è di finanziare imprese e centri di ricerca per progetti su sviluppo, innovazione e produzione industriale, anche in collaborazione con centri e aziende europee, favorendo la collaborazione tra settore pubblico e privato. Finora l'Italia ha partecipato a 3 IPCEI, due sulle batterie e l'altro sulla microelettronica. Mentre le risorse disponibili sul Fondo IPCEI sono destinate a coprire gli IPCEI ai quali l’Italia già partecipa – Batterie 1, Batterie 2, e Microelettronica 1 – quelle del presente progetto possono essere utilizzate per gli IPCEI a venire, con priorità per Idrogeno e Microelettronica 2. L’investimento comprende sia gli IPCEI già approvati che quelli futuri, come il cloud, la salute, le materie prime e la cybersecurity.

Traguardo al 30.06.2022

Entrata in vigore dell'atto nazionale che assegna i finanziamenti necessari a sostenere i progetti partecipanti.

 

 

 

Precedenti traguardi:

Traguardo dicembre 2021

Al 31 dicembre 2021 è stato raggiunto il Traguardo M4C2-10 relativo al varo dell'invito a manifestare interesse per l'identificazione dei progetti nazionali, compresi i progetti IPCEI microelettronica.

La documentazione allegata alla Prima relazione sullo stato di attuazione del PNRR (pag. 13) evidenziava che i progetti ammessi al finanziamento sono quelli selezionati dalla Commissione europea, anche in esito della procedura di matchmaking tra imprese europee.  Tale procedura rende difficile una valutazione ex ante circa l’eventuale destinazione del 40% delle risorse al Sud.

 

Il decreto di assegnazione dei fondi ai progetti IPCEI da notificare (Idrogeno, Microelettronica 2 e Cloud), è stato firmato dal Ministro per lo sviluppo economico in data 27 giugno 2022.

Con tale atto, segnala il Governo nella Banca dati Regis, si provvede ad una prima assegnazione dei fondi, in attesa della formale autorizzazione dei progetti IPCEI da parte della Commissione europea.

M4C2-17 Investimento 3.1 - Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione

Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR)

Questa misura sostiene la creazione di infrastrutture di ricerca e innovazione che colleghino il settore industriale con quello accademico. Il Fondo finanzierà la creazione o il rafforzamento, su base competitiva, di infrastrutture di ricerca di rilevanza pan-europea e infrastrutture di innovazione dedicate, promuovendo la combinazione di investimenti pubblici e privati. In particolare, l'infrastruttura per l'innovazione comprende infrastrutture multifunzionali in grado di coprire almeno tre settori tematici quali: i) quantistica, ii) materiali avanzati, iii) fotonica, iv) scienze della vita, v) intelligenze artificiali, vi) transizione energetica.  In osservanza del principio di "non arrecare un danno significativo", i progetti dovranno escludere le attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle, attività che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai parametri di riferimento, attività connesse alle discariche di rifiuti e attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. La procedura di selezione richiederà una valutazione DNSH  e un'eventuale valutazione ambientale strategica (VAS) nel caso in cui si preveda che il progetto incida notevolmente sul territorio.

Traguardo al 30.06.2022 Aggiudicazione di appalti per i progetti riguardanti: a) sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione.  

In data 28 e 29 dicembre 2021 sono  stati pubblicati sul sito del ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) avvisi pubblici per “la presentazione di proposte progettuali per il rafforzamento e la creazione di Infrastrutture di ricerca” (Avviso n. 3264 del 28-12-2021) e per “la concessione di finanziamenti destinati alla realizzazione o ammodernamento di Infrastrutture tecnologiche di innovazione” (Avviso n. 3265 del 28-12-2021). Quanto sopra è stato pubblicato nella GU del 21 marzo 2022, recante “Avviso per la concessione di finanziamenti destinati alla realizzazione o ammodernamento di infrastrutture tecnologiche di innovazione”.

In relazione al suddetto avviso n. 3264/2021, sono stati adottati: il D.D. n. 34 del 27 maggio 2022, recante “Graduatorie provvisorie Area DIGIT”; il D.D. n. 35 del 27 maggio 2022, recante “Graduatorie provvisorie Area SCI”; il D.D. n. 36 del 27 maggio 2022, recante “Graduatorie provvisorie Area ENV”;  il D.D. n. 38 del 30 maggio 2022, recante le “Graduatorie provvisorie Area PSE”; D.D. n. 87 del 1° giugno 2022, recante Graduatorie provvisorie Area H&F”; D.D. n. 101 del 16 giugno 2022, recante “Graduatorie definitive Area H&F”; D.D. n. 102 del 17 giugno 2022, recante “Graduatorie definitive Area SCI ”; D.D. n. 103 del 17 giugno 2022, recante “Graduatorie definitive Area DIGIT”; D.D. n. 104 del 20 giugno 2022, recante “Graduatorie definitive Area PSE; D.D. n. 113 del 21 giugno 2022 recante “Graduatorie definitive Area ENV”.

D.D. n. 132 del 22 giugno 2022, recante “Graduatorie definitive - Avviso per la concessione di finanziamenti destinati alla realizzazione o ammodernamento di Infrastrutture tecnologiche di innovazione – D.D. 3265/2021.

Decreti di ammissione al finanziamento Avviso 3264 del 28 dicembre 2021  - Avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali per “Rafforzamento e creazione di infrastrutture di ricerca”.

Decreti di ammissione al finanziamento Avviso 3265 del 28 dicembre 2021 - Avviso per la concessione di finanziamenti destinati alla realizzazione o ammodernamento di Infrastrutture tecnologiche di innovazione.

M4C2-18 Investimento 1.5 - Creazione e rafforzamento di "ecosistemi dell'innovazione per la sostenibilità", creazione di "leader territoriali di R&S"

Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR) 

Gli ecosistemi dell’innovazione rappresentano un modello innovativo di innovazione economica e sociale e sono luoghi di contaminazione e collaborazione tra Università, centri di ricerca, società e istituzioni locali che hanno finalità di formazione di alto livello, innovazione e ricerca applicata definite sulla base delle vocazioni territoriali.  La misura contempla il finanziamento entro il 2026 di “campioni territoriali di “R&S” (esistenti o nuovi) che verranno selezionati con procedure competitive.  I progetti prevedono attività formative innovative e di ricerca condotte in sinergia da università e imprese, supporto alle start-up, coinvolgimento delle comunità locali sulle tematiche dell'innovazione e della sostenibilità. In osservanza del principio di "non arrecare un danno significativo", i progetti dovranno escludere le attività connesse ai combustibili fossili, che generano emissioni di gas a effetto serra, connesse alle discariche di rifiuti o il cui smaltimento potrebbe causare un danno all'ambiente.

Traguardo al 30.06.2022

Aggiudicazione di appalti per progetti riguardanti gli ecosistemi dell'innovazione  

Il 30 dicembre 2021 è stato pubblicato l’avviso pubblico n. 3277 per la “presentazione di proposte di intervento per la creazione e il rafforzamento di Ecosistemi dell'innovazione territoriali”.  Attraverso questo bando il MUR finanzia la creazione di 12 Ecosistemi dell’innovazione a livello territoriale, regionale o sovraregionale, di cui 5 nel Mezzogiorno. Qui il comunicato stampa del MUR.

 

Con decreto direttoriale n. 340 del 15 marzo 2022, è stata nominata la commissione di valutazione, composta da 15 esperti internazionali, da rappresentati del Ministero dello sviluppo economico e dell’Agenzia per la coesione territoriale. Per la valutazione del criterio economico finanziario è stato previsto che il MUR si avvalga di INVITALIA S.p.a.

 

Con D.D. n. 703 del 20 aprile 2022, sono stati approvati gli esiti delle valutazioni delle proposte progettuali.

 

Con decreti direttoriali del 23 giugno 2022 sono stati finanziati i seguenti progetti:

·         decreto direttoriale 1050 del 23 giugno 2022 “THE – Tuscany Health Ecosystem”

·         decreti direttoriali 1051 e 1059 del 23 giugno 2022 “Rome Technopole” e “Sicilian Micronano Research And Innovation Center – SAMOTHRACE”

·         decreti direttoriali 1052 e 1053 del 23 giugno, “Ecosystem for Sustinable Transition Emilia Romagna” e “RAISE – Robotic and AI for Socio Economic Empowerment”

·         decreti direttoriali 1054 e 1055 del 23 giugno 2022 “NODES – Nord Ovest Digitale e Sostenibile” e MUSA “Multilateral Urban Sustinability Action”

·         decreti direttoriali 1056-158 del 23 giugno 2022 “e.INS Ecosystem and Innovation for Next generation Sardinia”, “Innovation. Digitalisation and Sustainability for the diffused economy in central italy”, “Interconnected Nord Est Innovation Ecosystem” (iNEST).

M4C2-19 Investimento 1.4 - Potenziamento strutture di ricerca e creazione di "campioni nazionali di R&S" su alcune Key Enabling Technologies

Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR) in collaborazione con il Ministero dello sviluppo economico (MISE)

Questa misura finanzia la creazione di centri di ricerca nazionale in grado di raggiungere, attraverso la collaborazione di Università, centri di ricerca e imprese, una soglia critica di capacità di ricerca e innovazione. Elementi essenziali di ogni centro saranno il rinnovamento di rilevanti strutture di ricerca, il coinvolgimento di soggetti privati nella realizzazione e attuazione dei progetti di ricerca e il supporto alle start -up e alla generazione di spin off.

Traguardo al 30.06.2022

Aggiudicazione di appalti per progetti riguardanti campioni nazionali di R&S sulle key enabling technologies  

Il 20 dicembre 2021 è stato pubblicato sul sito del MUR lavviso pubblico n. 3138 del 16 dicembre 2021 per la presentazione di “proposte di intervento per il potenziamento di strutture di ricerca e creazione di ‘campioni nazionali’ di ricerca e sviluppo su alcune key enabling technologies”. l MUR finanzia 5 Centri nazionali dedicati alla ricerca di frontiera relativa ad ambiti tecnologici intorno a queste tematiche: Simulazioni, calcolo e analisi dei dati ad alte prestazioni Tecnologie dell’Agricoltura (Agritech) Sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a RNA Mobilità sostenibile Bio-diversità Qui il comunicato stampa del MUR.

Il termine per la presentazione delle domande è scaduto il 15 febbraio 2022.

La Commissione di valutazione è stata nominata con decreto direttoriale 25 febbraio 2022.

Il decreto direttoriale n. 548 del 31 marzo 2022, ha approvato le graduatorie della fase 1.

 

La Commissione di valutazione incaricata dello svolgimento della fase 2 è stata nominata con decreto direttoriale 19 maggio 2022.

 

Con decreti direttoriali 1031-1035 del 17 giugno 2022 è stato approvato il decreto di concessione del finanziamento per la realizzazione del programma di ricerca “National Centre for HPC, Big Data and Quantum Computing”, del programma di ricerca “National Research centre for Agricultural technologies”, del programma di ricerca “Centro nazionale Sustainable Mobility Center”, del programma di ricerca National Biodiversity Future Center”.

M4C2-20 Investimento 3.2 - Integrazione delle risorse del Fondo Nazionale per l'Innovazione ai fini del finanziamento di start-up

Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE)  Cassa Depositi e Prestiti (CDP)

La misura è finalizzata ad integrare le risorse del Fondo nazionale per l’innovazione - gestito a condizioni di mercato da Cassa Depositi e Prestiti e MISE. Il fine è sostenere lo sviluppo del venture capital in Italia tramite partecipazioni minoritarie al capitale di rischio.  Attraverso questa iniziativa sarà possibile ampliare la platea di imprese innovative beneficiarie del Fondo. L’investimento consentirà di sostenere 250 piccole e medie imprese innovative con investimenti per 700 milioni di euro (partecipazione media pari a 1,2 mln di euro). In osservanza del principio di "non arrecare un danno significativo", i progetti dovranno escludere le attività connesse ai combustibili fossili, che generano emissioni di gas a effetto serra, connesse alle discariche di rifiuti o il cui smaltimento potrebbe causare un danno all'ambiente.

Traguardo al 30.06.2022

Firma dell'accordo fra il governo italiano e il partner esecutivo Cassa Depositi e Prestiti (CDP) che istituisce lo strumento finanziario.

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 6 maggio 2022 il decreto 11 marzo 2022 del Ministero dello Sviluppo Economico che reca le disposizioni necessarie a consentire l’attuazione dell'Investimento. Il D.M., all’articolo 3, dispone che il Fondo Digital Transition Fund sia istituito e gestito dalla CDP Venture Capital SGR S.p.a., previa stipula di un apposito accordo finanziario sottoscritto tra il Ministero e la stessa SGR.

 

L’Accordo finanziario è stato firmato, secondo quanto risulta dalla banca dati Regis, il 27 giugno 2022.

M5C2-9
Investimento 3 - Servizi sociali, disabilità e marginalità sociale

Ministero del lavoro e delle politiche sociali (MLPS)  

L’Investimento è diretto al rafforzamento del ruolo dei servizi sociali territoriali come strumento di resilienza, alla definizione di modelli di cura personalizzati per le famiglie, le persone di minore età, gli adolescenti e gli anziani, nella loro dimensione individuale, familiare e sociale per assicurare il recupero della massima autonomia di vita. Il progetto di investimento, che si inserisce nel più ampio quadro degli interventi di deistituzionalizzazione di persone di minore età, persone anziane non autosufficienti e persone con disabilità, si articola in tre sub-investimenti (di cui il primo suddiviso in quattro distinte Linee di attività). L’ultimo sub-investimento è diretto al sostegno delle persone senza fissa dimora.  Risorse impegnate 1.450 mln.

Più nel dettaglio: L'Investimento 1.1 - Sostegno alle persone vulnerabili e prevenzione dell'istituzionalizzazione degli anziani non autosufficienti - è rivolto a finanziare quattro linee di attività: (i) interventi finalizzati a sostenere le capacità genitoriali e a supportare le famiglie e i bambini in condizioni di vulnerabilità. Risorse pari a 84,6 mln; (ii) interventi per una vita autonoma e per la deistituzionalizzazione delle persone anziane, in particolare non autosufficienti Risorse pari a 307,5 mln; (iii) interventi per rafforzare i servizi sociali a domicilio per garantire la dimissione anticipata e prevenire il ricovero in ospedale. Risorse pari a 66 mln; (iv) interventi per rafforzare i servizi sociali attraverso l’introduzione di meccanismi di condivisione e supervisione per gli assistenti sociali. Risorse pari a 42 mln.

L'Investimento 1.2 - Percorsi di autonomia per persone con disabilità - finalizzato ad allargare all'intero territorio nazionale le progettualità per la "vita indipendente" e per il "dopo di noi", con attenzione sia agli aspetti legati alla progettazione individualizzata, che agli aspetti legati alla residenzialità e a quelli legati all'autonomizzazione attraverso il lavoro. Risorse pari a 500 mln L'Investimento 1.3 - Housing temporaneo e stazioni di posta - è finalizzato a rafforzare i sistemi territoriali di presa in carico delle persone senza dimora o in povertà estrema attraverso due distinte linee di attività, volte, la prima, a promuovere forme di residenzialità basata sui modelli dell'"housing first" (prima la casa) e, la seconda, alla realizzazione di centri servizi per il contrasto alla povertà diffusi nel territorio. Risorse pari a 450 mln. Il Piano prevede un costo unitario di investimento pari a 500mila euro, per ogni progetto di housing first, e a 910mila euro per ogni progetto di Centro servizi per il contrasto alla povertà, cui si sommano costi di gestione quantificati, per tre anni, rispettivamente, in 210.000 euro e 180.000 euro, per un onere complessivo di 177,5 milioni di euro e 272,5 milioni di euro.

Traguardo al 31.03.2022

Entrata in vigore del piano operativo relativo ai progetti riguardanti l'assegnazione di un alloggio e le stazioni di posta che definisce i requisiti dei progetti che possono essere presentati dagli enti locali e pubblicazione dell'invito a presentare proposte.

 

 

 Il Decreto direttoriale n. 450 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali del 9 dicembre 2021 ha definito il Piano Operativo per la presentazione, da parte degli Enti locali, di proposte di adesione agli investimenti 1.1, 1.2 e 1.3 della M5C2. Il Decreto direttoriale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali del 28 gennaio 2022 ha rettificato il paragrafo 5.3 del Piano operativo del 9 dicembre 2021 (vedi il Decreto direttoriale supra).

L’Avviso pubblico n. 1/2022 per la presentazione di Proposte di intervento da parte degli Ambiti Territoriali Sociali. Per quanto riguarda la linea di investimento 1.3, nel caso dei progetti relativi all'investimento, in ragione della maggiore concentrazione delle Stazioni di posta (Centri servizi) e della maggiore presenza di persone senza dimora nelle aree metropolitane, per ciascuna delle due linee di attività potranno essere attivati più progetti nello stesso ATS in ragione di 1 ogni 330mila abitanti (con approssimazione all'unità superiore).

Il Decreto Direttoriale numero 98 del 9 maggio 2022 ha assegnato agli Ambiti territoriali le risorse per gli investimenti 1.1, 1.2 e 1.3 della M5C2. Sono allegati al Decreto gli elenchi dei progetti degli Ambiti Sociali Territoriali ammessi al finanziamento nazionale e dei progetti idonei al finanziamento ma non finanziati, per linea di finanziamento e per Regione. Con Decreto Direttoriale n. 117 del 20 maggio 2022 sono stati rettificati gli elenchi degli Ambiti Sociali Territoriali ammessi al finanziamento (Regione Sardegna per la linea di sub-investimento 1.3.2 “Stazioni di posta”; Regione Abruzzo per la linea di sub-investimento 1.1.2 “Autonomia degli anziani non autosufficienti” e Regione Basilicata per la linea di sub-investimento 1.1.1 ”Sostegno alle capacità genitoriali e prevenzione della vulnerabilità delle famiglie e dei bambini”).

Dal 21 giugno 2022 sono disponibili i format delle schede progetto relative all’Avviso pubblico n. 1/2022 PNRR Next generation Eu, con relativi piani finanziari e cronoprogrammi, suddivise per le diverse linee di finanziamento.

 

M5C2-11 Investimento 4 - Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale

Ministero dell'Interno 

L’obiettivo dell’investimento è di fornire ai Comuni con più di 15.000 abitanti i contributi necessari per investire nella rigenerazione urbana e ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale, per migliorare la qualità del decoro urbano e il contesto ambientale.

Traguardo al 31.03.2022

Notifica di tutti gli appalti pubblici assegnati ad almeno 300 comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti per investimenti nella rigenerazione urbana, al fine di ridurre le situazioni di emarginazione e degrado sociale con progetti in linea con il dispositivo di ripresa e resilienza (RRF) e il principio ""non arrecare un danno significativo"" (DNSH).  

Il decreto del Ministero dell’interno del 30 dicembre 2021, con gli allegati contenuti, ha individuato i Comuni beneficiari del contributo previsto dall’articolo 1, commi 42 e seguenti, della legge 27 dicembre 2019, n.160 e dal DPCM del 21 gennaio 2021, da destinare ad investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale.

A seguito delle ulteriori risorse stanziate per i comuni, pari a complessivi 905 milioni di euro per il periodo 2022-2026 (art. 28 del D.L. 17/2022), è stato adottato dal Ministero dell'Interno il  decreto 4 aprile 2022, con il quale si è proceduto allo scorrimento della graduatoria del precedente decreto del 30 dicembre 2021, a favore dei progetti che non si erano classificati in posizione utile per mancanza di finanziamenti.

M5C2-15 Investimento 5 - Piani urbani integrati - Superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura

Ministero del lavoro e delle politiche sociali (MLPS) 

L’obiettivo dell’investimento è di finanziare interventi volti al superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura.

Traguardo al 31.03.2022

Entrata in vigore del decreto ministeriale che definisce la mappatura degli insediamenti abusivi approvata dal "Tavolo di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura" e adozione del decreto ministeriale per l'assegnazione delle risorse.  

Anci ha presentato al Ministero del lavoro la mappatura degli insediamenti irregolari dei braccianti agricoli. Il Decreto ministeriale 29 marzo 2022 stabilisce la ripartizione dei 200 mln di euro assegnati alle Amministrazioni locali.

M6C1-1 Riforma 1 - Definizione di un nuovo modello organizzativo della rete di assistenza sanitaria territoriale

Ministero della Salute (MS) 

Definizione di un nuovo modello organizzativo per la rete di assistenza sanitaria territoriale attraverso la definizione di un quadro normativo che identifichi gli standard strutturali, tecnologici e organizzativi in tutte le regioni. E’ inoltre prevista la definizione di un nuovo assetto istituzionale per la prevenzione in ambito sanitario, ambientale e climatico, in linea con un approccio integrato "One Health”

Traguardo al 30.06.2022

Entrata in vigore del diritto derivato (decreto ministeriale) che prevede la riforma dell'organizzazione dell'assistenza sanitaria. 

 

 

Di seguito si illustrano le fasi procedurali che hanno portato alla pubblicazione del Decreto n. 77 del 2022 in assenza di sottoscrizione di Intesa sullo schema del decreto.

Sulla G.U. n. 102 del 3 maggio 2022 è stata pubblicata la delibera sostitutiva dell'intesa della Conferenza Stato-regioni, relativa allo schema di decreto del Ministro della salute, concernente il regolamento recante «Modelli e standard per lo sviluppo dell'assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale.

Le tappe che hanno condotto all'adozione della delibera, oltre che nella premessa alla delibera medesima, sono ricordate anche nel documento della Conferenza Stato-regioni che ha registrato, il 21 aprile, la mancata intesa per il profilo di criticità ravvisato dalla Regione Campania in ordine alle risorse disponibili per l'assunzione e la messa disposizione del personale necessario. Sul punto, per un approfondimento, si rinvia al Piano di costi e sostenibilità del personale relativo alla Componente M6C1, illustrato in maniera dettagliata nell'allegato al PNRR.

Sulla G.U. n.  144 del 22 giugno 2022, è stato pubblicato il decreto Ministero salute n. 77 del 23 maggio  2022 Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell'assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale. ».   

M6C1-2 Investimento 1.1 - Case della Comunità e presa in carico della persona

Ministero della Salute (MS)

L’investimento prevede l’istituzione e l'avvio di almeno 1.350 Case della Comunità, identificate come strutture sociosanitarie per una risposta integrata ai bisogni di salute e di assistenza della popolazione, provviste di: punti unici di accesso alle prestazioni sanitarie; servizi sociali per anziani e fragili; servizi dedicati alla tutela della donna del bambino e dei nuclei familiari (Consultori). Il personale previsto comprende équipe multidisciplinari di professionisti della salute (MMG, PLS, medici specialisti, infermieri  di comunità, assistenti sociali)

Traguardo al 30.06.2022

Approvazione di un contratto istituzionale di sviluppo

    

 

L’Intesa in Conferenza Stato-Regioni e PP.AA del 12 gennaio 2022 ha ripartito fra le Regioni e le Province autonome le risorse per i progetti del PNRR e del Piano complementare. Per le case della comunità sono state previste risorse pari a 2 miliardi di euro. Il Decreto del Ministro della salute del 20 gennaio 2022 ha definito il riparto con la consueta modalità basata sulla quota di accesso 2021 al Fondo sanitario nazionale, ma con un meccanismo di ponderazione per le Regioni del Mezzogiorno più favorevole (attribuzione del 45% in luogo del consueto 40% delle risorse alle Regioni del Mezzogiorno). Per l’attuazione è prevista l’approvazione di un Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) per l’individuazione degli obblighi di ciascuna Regione e Provincia autonoma. Ai sensi dell’art. 3 del decreto 20 gennaio 2022, costituiscono parte integrante del CIS i Piani operativi regionali, comprensivi di Action Plan per ciascuna linea di investimento. Le regioni e le Province autonome perfezionano con il Ministero della salute, entro il 28 febbraio 2022, i Piani operativi regionali e gli Action Plan di propria competenza. L’assegnazione delle risorse è revocata qualora CIS non venga sottoscritto con l’amministrazione attuatrice entro il 31 maggio 2022 e comunque, nel caso di mancato raggiungimento della Milestone che prevede l’approvazione di tutti i CIS con tutte le Regioni e le Province autonome entro il 30 giugno2022. Il 30 marzo 2022 è stata acquisita Intesa sullo schema di CIS che, insieme al Piano operativo, ogni Regione dovrà presentare entro il 31 maggio 2022.

1 giugno 2022 – Comunicazione della sottoscrizione del Contratto istituzionale di sviluppo - CIS tra il Ministero della Salute e ciascuna Regione e Provincia Autonoma (qui un approfondimento sul sito istituzionale del Ministero della salute).

M6C1-4 Investimento 1.2 -Casa come primo luogo di cura e telemedicina

Ministero della Salute (MS)

L'investimento nel suo complesso intende definire un modello condiviso per l’erogazione dell’assistenza domiciliare (ADI) supportato dalle nuove tecnologie (telemedicina, domotica, digitalizzazione). L’investimento si articola in tre subinvestimenti:   

 - Casa come primo luogo di cura: con la finalità di incrementare (entro il 2026), attraverso investimenti in strumenti informatici e una più ampia offerta di servizi, la platea al 10% della popolazione di età superiore ai 65 anni;   - Telemedicina (Investimento 1.2.3);

- Centrali operative territoriali (COT): attivazione di 600 COT con la funzione di collegare e coordinare i servizi domiciliari con i servizi territoriali, sociosanitari, ospedalieri e con la rete di emergenza, nonché di monitorare da remoto i dispositivi forniti ai pazienti, e di supportare lo scambio di informazioni tra gli operatori sanitari;

Traguardo al 30.06.2022

Approvazione delle linee guida contenenti il modello digitale per l'attuazione e il potenziamento dell'assistenza domiciliare - Sub-investimento 1.2.3 Telemedicina 

 

 

 Il 15 dicembre 2021 il Comitato interministeriale per la transizione digitale ha avviato l’iniziativa di realizzazione della piattaforma nazionale di telemedicina, che gestirà i servizi nazionali abilitanti per l’adozione nei territori. L’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), con il supporto del MITD, raccoglierà le manifestazioni di interesse dopo la pubblicazione di uno specifico avviso e avrà la responsabilità di stabilire e rendere obbligatori standard omogenei per tutte le piattaforme pubbliche di sanità digitale. L’identificazione delle specifiche applicazioni per i servizi di telemedicina sarà invece affidata a livello regionale tramite regioni capofila, con l’obiettivo di selezionare applicazioni innovative e scalabili secondo requisiti definiti dalla piattaforma nazionale (qui un approfondimento). Il 9 marzo 2022 è stato siglato il protocollo AGENAS – ANAC di vigilanza preventiva-collaborativa riguardo la procedura per la realizzazione della Piattaforma di telemedicina. Il 18 marzo 2022 l’AGENAS, con l’Avviso per la piattaforma nazionale di telemedicina, ha avviato un’indagine finalizzata ad acquisire proposte da parte di Operatori economici, adeguatamente qualificati e in possesso di requisiti idonei ai sensi di legge. Il termine per la presentazione delle proposte è fissato entro le 12.00 del giorno 18.05.2022.  Per quanto riguarda le COT, l’Intesa in Conferenza Stato-Regioni e PP.AA del 12 gennaio 2022 ha ripartito fra le Regioni e le Province autonome le risorse per i progetti del PNRR e del Piano complementare. Per le Centrali Operative Territoriali (COT) sono state finalizzate risorse pari a 204.517.588 euro. Il Decreto del Ministro della salute del 20 gennaio 2022 ha definito il riparto delle risorse destinandole ai seguenti subinvestimenti: COT, Interconnessione aziendale, Device. Le risorse sono ripartite sulla base degli standard indicati nel PNRR: 1(una) COT ogni 100mila abitanti. Per l’attuazione è prevista l’approvazione di un Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) per l’individuazione degli obblighi di ciascuna Regione e Provincia autonoma. Per contenuto e tempistica dei CIS si veda quanto stabilito dall’art. 3 del decreto 20 gennaio 2022 (sul punto supra quanto detto per le Case della Comunità). Il 30 marzo 2022 è stata acquisita Intesa sullo schema di CIS che, insieme al Piano operativo, ogni Regione dovrà presentare entro il 31 maggio 2022.

Decreto salute 29 aprile 2022, G.U. n. 120 del 24 maggio 2022, “Approvazione delle linee guida organizzative contenenti il «Modello digitale per l'attuazione dell'assistenza domiciliare», ai fini del raggiungimento della Milestone EU M6C1-4, di cui all'Annex alla decisione di esecuzione del Consiglio ECOFIN del 13 luglio 2021, recante l'approvazione della valutazione del Piano per la ripresa e resilienza dell'Italia” (qui un approfondimento).

 

M6C1-5 Investimento 1.2 -Casa come primo luogo di cura e telemedicina

Ministero della Salute (MS)

L’investimento per la telemedicina prevede: il finanziamento di progetti che consentano interazioni medico-paziente a distanza (diagnostica e monitoraggio); la creazione di una piattaforma nazionale per lo screening di progetti di telemedicina; il finanziamento di iniziative di ricerca sulle tecnologie digitali in materia di sanità e assistenza

Traguardo al 30.06.2022

Contratto istituzionale di sviluppo approvato dal Ministero della Salute.

 

 

1 giugno 2022 – Comunicazione della sottoscrizione del Contratto istituzionale di sviluppo - CIS tra il Ministero della Salute e ciascuna Regione e Provincia Autonoma (qui un approfondimento sul sito istituzionale del Ministero della salute).

 

M6C1-10 Investimento 1.3 - Rafforzamento dell'assistenza sanitaria intermedia e delle sue strutture (Ospedali di Comunità)

Ministero della Salute (MS)

L’investimento, pari ad 1 miliardo di euro, intende potenziare l’offerta di cure intermedie, ovvero di strutture sanitarie della rete territoriale a ricovero breve, destinate a pazienti che necessitano di interventi sanitari a media/bassa intensità clinica e degenze di breve durata. L’obiettivo finale è la realizzazione di  400 ospedali.

Traguardo al 30.06.2022

Approvazione di un contratto istituzionale di sviluppo.

 

 

L’Intesa in Conferenza Stato-Regioni e PP.AA del 12 gennaio 2022 ha ripartito fra le Regioni e le Province autonome le risorse per i progetti del PNRR e del Piano complementare. Per gli ospedali di comunità sono state finalizzate risorse pari a 1 miliardo euro. Inoltre, il Ministero della salute, nella Relazione sull’attuazione del PNRR del dicembre 2021, chiarisce che si è proceduto all’individuazione dei siti idonei per la realizzazione degli Ospedali di Comunità. Il Decreto del Ministro della salute del 20 gennaio 2022 ha definito il riparto fra le Regioni sulla base della quota di accesso 2021 al Fondo sanitario nazionale, con un meccanismo di ponderazione che garantisce l’attribuzione del 40% delle risorse alle Regioni del Mezzogiorno (art. 2, co. 6-bis del D.L. 77 del 2021). Per l’attuazione è prevista l’approvazione di un Contratto Istituzionale (CIS) per l’individuazione degli obblighi di ciascuna Regione e Provincia autonoma. Per contenuto e tempistica dei CIS si veda quanto stabilito dall’art. 3 del decreto 20 gennaio 2022 (sul punto supra quanto detto per le case della Comunità). Il 30 marzo 2022 è stata acquisita Intesa sullo schema di CIS che, insieme al Piano operativo, ogni Regione dovrà presentare entro il 31 maggio 2022.

 

1 giugno 2022Comunicazione della sottoscrizione del Contratto istituzionale di sviluppo - CIS tra il Ministero della Salute e ciascuna Regione e Provincia Autonoma (qui un approfondimento sul sito istituzionale del Ministero della salute).

M6C2-5 Investimento 1.1 - Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero

Ministero della Salute (MS)

L’investimento mira ad un rafforzamento strutturale degli ospedali e ad un incremento e riqualificazione dei posti letto di terapia intensiva e subintensiva

Traguardo al 30.06.2022

Notifica di Approvazione del Contratto istituzionale di sviluppo da parte del Ministero della Salute, mediante pubblicazione sul suo portale.

Con Decreto Direttoriale n. MDS-DGPROGS-84 del 22 ottobre 2021 è stato adottato lo schema del “Piano di riorganizzazione di Regioni e Province autonome approvato dal Ministero della Salute”, in attuazione all’art. 2 del DL emergenziale n. 34/2020, per rafforzare la capacità delle strutture ospedaliere del SSN ad affrontare le emergenze pandemiche con specifico riferimento all’incremento dei posti letto in terapia intensiva e sub-intensiva.  

 

Con l’Intesa in Conferenza Stato-Regioni e PP.AA del 12 gennaio 2022 è stato proposto il riparto fra Regioni e Province autonome delle risorse PNRR e del Piano complementare (PNC) complessivamente pari a €2.639.265.000, successivamente definite con Decreto del Ministero della salute del 20 gennaio 2022  in: € 1.450.110.000 per la digitalizzazione DEA I e II e € 1.189.155.000 per le grandi apparecchiature.

 

Con l’Intesa approvata il 30 marzo 2022 sullo schema del CIS, Contratto istituzionale di sviluppo, è stato definito il modello di Contratto e di Piano operativo che le Regioni devono sottoscrivere entro il 31 maggio 2022.

 

Con DM Salute 5 aprile 2022 il MdS ha approvato lo schema di contratto istituzionale di sviluppo (CIS) con l’allegato comprensivo del Piano operativo e delle schede intervento.

Dopo aver provveduto al caricamento dei Piani operativi allegato allo schema del CIS, il 30 e 31 maggio 2022 sono stati sottoscritti i 21 contratti istituzionali di sviluppo tra il Ministero e le singole Regioni e Province autonome e notificati sul portale MdS il 24 giugno 2022.

 



[1]     Si ricorda che gli obiettivi costituiscono degli indicatori misurabili, e quindi consentono di determinare un risultato in termini di quantità raggiunta.

[2]     Ad esempio la sigla M5-C3-I.1 indica l’investimento n.1 (I.1) della Componente n.3 (C3) della Missione 5 (M5).

[3]     Si fa presente che nella descrizione dei traguardi e degli obiettivi si è tenuto conto anche delle informazioni desumibili dagli Operational arrangements (OA) tra la Commissione europea e l’Italia, firmati il 22 dicembre 2021. Si tratta degli atti formali con i quali sono stabiliti i meccanismi di verifica periodica (validi fino al 2026) relativi al conseguimento di tutti i traguardi e gli obiettivi necessari per il riconoscimento delle rate semestrali delle risorse PNRR in favore dell’Italia. I contenuti degli Operational arrangements sono stati oggetto di negoziato con la Commissione europea e costituiscono, ai sensi della normativa europea sulla RRF (articolo 20, comma 6, del Regolamento n.2021/241/UE), un passaggio preliminare per la presentazione della prima domanda di pagamento alla Commissione europea.

[4]     Incluso il Sistema Informativo ReGiS, di cui all’articolo 1, comma 1043, della legge n. 178 del 2020 (Legge di Bilancio 2021), del Ministero dell’economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato (di seguito: “Banca dati Regis”).