Camera dei deputati - Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento Cultura
Titolo: Rendiconto 2021 e Assestamento 2022
Riferimenti: AC N.3675/XVIII AC N.3676/XVIII
Serie: Progetti di legge   Numero: 592/0/VII
Data: 25/07/2022
Organi della Camera: VII Cultura


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Rendiconto 2021 e Assestamento 2022

25 luglio 2022
Schede di lettura - Profili di competenza della VII Commissione Cultura


Indice

RENDICONTO 2021|ASSESTAMENTO 2021|


Il presente dossier è dedicato alle parti dei disegni di legge di rendiconto 2021 e di assestamento 2022 di diretto interesse della VII Commissione.

RENDICONTO 2021


MINISTERO DELL'ISTRUZIONE

Preliminarmente, si evidenzia che il disegno di legge in esame (AC 3675) tiene conto dell'istituzione del Ministero dell'istruzione, che è stato separato dal Ministero dell'università e della ricerca – con conseguente soppressione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (MIUR) –, operata con l'art. 1 del D.L. 1/2020 (L. 12/2020).

 

Lo stato di previsione del Ministero dell'istruzione (MI), contenuto nella legge di bilancio 2021 (L. 178/2020), recava previsioni iniziali di spesa pari a € 50.570,5 mln in conto competenza e a € 51.070,5 mln in conto cassa, variate, rispettivamente, in sede di previsioni definitive di spesa nel conto consuntivo, in53.624,5 mln in conto competenza (con un incremento di € 3.054 mln rispetto agli stanziamenti iniziali) e54.663,4 mln in conto cassa (con un incremento di € 3.592,9 mln rispetto agli stanziamenti iniziali).

Le spese del Ministero riguardano principalmente la parte corrente (97,6% in conto competenza).

In particolare, le previsioni delle spese definitive del 2021 risultano le seguenti:

(Ministero dell'istruzione, mln di euro)

 

Competenza

Cassa

Spese correnti

52.381,7

52.876,5

Spese in conto capitale

1.242,8

1.786,9

Rimborso passività finanziarie (aggregato delle spese per l'estinzione dei prestiti contratti dallo Stato)

0

0

TOTALE

53.624,5

54.663,4

 

Più nello specifico, l'87,6% della dotazione complessiva (in conto competenza) di parte corrente riguarda le spese per redditi da lavoro dipendente, pari, in assoluto, a € 45.909,5 mln.

Analizzando l'andamento delle spese in conto competenza, si osserva che, nel precedente esercizio 2020, le previsioni di spesa iniziali dell'allora Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca erano state pari a € 60.060,8 mln e, quelle definitive, si erano attestate a € 63.176 mln, con un incremento rispetto alle previsioni iniziali di € 3.115,2 mln.

Si anticipa che le previsioni di spesa iniziali, in conto competenza, dell'allora neo-istituito Ministero dell'università e della ricerca (MUR) - oggetto di analisi nel successivo paragrafo - per il 2021, erano pari a € 12.882,5 mln, mentre quelle definitive si sono attestate a € 13.262,5 mln, con un incremento di € 380 mln rispetto alle previsioni iniziali.

Sommando, quindi, le previsioni definitive di competenza, per il 2021, del MI (€ 53.624,5 mln) e del MUR (€ 13.262,5 mln), ci si attesta a complessivi € 66.887 mln, con un incremento di € 3.711 mln (+5,8%) rispetto alle previsioni definitive del 2020 riferite al soppresso MIUR (pari a € 63.176 mln).

 

Nel dettaglio, si segnala che, nel 2021, sono presenti nello stato di previsione del Ministero dell'istruzione 2 missioni:

1) la missione "Istruzione scolastica" (1) – che, a fronte di una previsione iniziale di competenza di € 50.423,6 mln, vede attestarsi la sua previsione definitiva a € 53.469,2 mln, costituendo il 99,7% delle spese del Ministero. Le previsioni di spesa definitive afferenti al programma "Istruzione del primo ciclo" (1.6) sono pari a € 32.181,3 mln. Quelle relative al programma "Istruzione del secondo ciclo" (1.7) sono pari a € 17.466,2 mln. Ai programmi "Sviluppo del sistema istruzione scolastica, diritto allo studio ed edilizia scolastica" (1.2) e "Istituzioni scolastiche non statali" (1.3) sono stati destinati, in conto competenza, rispettivamente, € 1.558,2 mln e € 695,8 mln. Residuano le spese relative ai programmi: "Programmazione e coordinamento dell'istruzione" (1.1), per € 598,6 mln; "Istruzione terziaria non universitaria e formazione professionale" (1.4), per € 69 mln; "Realizzazione degli indirizzi e delle politiche in ambito territoriale in materia di istruzione" (1.5), per € 419,8 mln e "Reclutamento e aggiornamento dei dirigenti scolastici e del personale scolastico per l'istruzione" (1.8), per € 480,3 mln.

2) la missione "Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche" (4) - che, a fronte di una previsione iniziale di competenza di € 146,8 mln, presenta una previsione definitiva di competenza di € 155,3 mln (rappresentando lo 0,3% delle spese del Ministero). Tale missione è suddivisa nei programmi "Indirizzo politico" (4.1), che presenta una previsione definitiva di € 12,7 mln e "Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza" (4.2), che presenta spese definitive per € 142,6 mln.

La consistenza dei residui alla fine dell'esercizio 2021 è pari a € 3.794,6 mln (rispetto ai € 4.293 mln del 2020 del soppresso MIUR).

 

L'incidenza percentuale della spesa finale per il Ministero dell'istruzione sul bilancio dello Stato 2021 è pari al 6,5%, a fronte del 7,5% registrato con riferimento al rendiconto 2020 dell'intero MIUR.

Qui le considerazioni relative al Ministero presenti nella Relazione sul Rendiconto generale dello Stato 2021 (Vol. II, Tomo I) della Corte dei conti (pagg. 367 e ss.).


MINISTERO DELL'UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA

Lo stato di previsione del Ministero dell'università e della ricerca (MUR), contenuto nella legge di bilancio 2021 (L. 178/2020), recava previsioni iniziali di spesa pari a € 12.882,5 mln in conto competenza e a € 12.982,5 mln in conto cassa, variate, rispettivamente, in sede di previsioni definitive di spesa nel conto consuntivo, in € 13.262,5 mln in conto competenza (con un incremento di € 380 mln rispetto agli stanziamenti iniziali) e13.416,4 mln in conto cassa (con un incremento di € 433,9 mln rispetto agli stanziamenti iniziali).

Le spese del MUR riguardano principalmente la parte corrente (il 73,8% in conto competenza).

In particolare, le spese definitive del 2021 risultano le seguenti:

(Ministero dell'università e della ricerca, mln di euro)

 

Competenza

Cassa

Spese correnti

9.784,2

9.851,8

Spese in conto capitale

3.467,5

3.550,1

Rimborso passività finanziarie (aggregato delle spese per l'estinzione dei prestiti contratti dallo Stato)

10,8

14,5

TOTALE

       13.262,5

13.416,4

 

Nel dettaglio, si segnala che, nel 2021, sono presenti nello stato di previsione del Ministero dell'università e della ricerca 3 missioni:

1) la missione "Ricerca e innovazione" (1) – che, a fronte di una previsione iniziale di competenza di € 3.041,4 mln, vede attestarsi la sua previsione definitiva a € 3.193,8 mln, costituendo il 24,1% delle spese del Ministero. Essa presenta il solo programma "Ricerca scientifica e tecnologica di base e applicata" (1.1);

2) la missione "Istruzione universitaria e formazione post-universitaria" (2), che, a fronte di una previsione iniziale di competenza di € 9.767,1 mln, vede attestarsi la sua previsione definitiva a € 10.020,6 mln, costituendo il 75,5% delle spese del Ministero. Essa è composta dei seguenti programmi: "Diritto allo studio e sviluppo della formazione superiore" (2.1), che vede previsioni definitive di competenza pari a € 480,3 mln; "Istituzioni dell'Alta formazione artistica, musicale e coreutica" (2.2), con stanziamenti definitivi di € 585,7 mln; "Sistema universitario e formazione post-universitaria" (2.3), con stanziamenti definitivi per € 8.754,7 mln; "Coordinamento e supporto amministrativo per le politiche della formazione superiore e della ricerca" (2.4), con spese per € 2,5 mln; "Formazione superiore e ricerca in ambito internazionale" (2.5), con spese definitive per € 197,4 mln;

3) la missione "Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche" (4) - che, a fronte di una previsione iniziale di competenza di € 74 mln, presenta una previsione definitiva di competenza di € 48,1 mln, rappresentando il restante 0,4% delle spese del dicastero. Tale missione è suddivisa nei programmi "Indirizzo politico" (3.1), che presenta una previsione definitiva di € 6,3 mln e "Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza" (4.2), che presenta spese definitive per € 41,8 mln.

La consistenza dei residui, alla fine dell'esercizio 2021, è pari a € 2.361,2 mln (rispetto ai € 4.293 mln del 2020 del soppresso MIUR).

 

L'incidenza percentuale della spesa finale del Ministero dell'università e della ricerca, sul bilancio dello Stato 2021, è pari all'1,6%, a fronte del 7,5% registrato con riferimento al rendiconto 2020 dall'intero MIUR.

Qui le considerazioni relative al MUR presenti nella Relazione sul Rendiconto generale dello Stato 2021 (Vol. II, Tomo II) della Corte dei conti (pagg. 139 e ss.).


MINISTERO DELLA CULTURA

Si ricorda preliminarmente che, nel 2021, il dicastero culturale è stato coinvolto in un processo di riorganizzazione disposto dal decreto-legge n. 22 del 2021 (L. 55/2021) che, con gli articoli 6 e 7, ha modificato la denominazione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo in "Ministero della cultura", sopprimendo le attribuzioni da esso svolte in materia di turismo e trasferendole al neo istituito "Ministero del turismo", con le relative risorse umane, strumentali e finanziarie, compresa la gestione dei residui.

Lo stato di previsione del Ministero della cultura (MIC), contenuto nella legge di bilancio 2021 (L. 178/2020), recava previsioni iniziali di spesa pari a € 3.170,9 mln in conto competenza e a € 3.308,9 mln in conto cassa, variate, rispettivamente, in sede di previsioni definitive di spesa del conto consuntivo, in € 4.060,9 mln in conto competenza (con un incremento di € 890 mln rispetto agli stanziamenti iniziali) e5.107,2 mln in conto cassa (con un incremento di € 1.798,3 mln rispetto agli stanziamenti iniziali).

Le spese del Ministero della cultura riguardano principalmente la parte corrente (il 60,4% in conto competenza).

In particolare, le spese definitive del 2021 risultano le seguenti:

(Ministero della cultura, mln di euro)

 

Competenza

Cassa

Spese correnti

2.451,3

3245,0

Spese in conto capitale

1.576,3

1.828,9

Rimborso passività finanziarie (aggregato delle spese per l'estinzione dei prestiti contratti dallo Stato)

33,3

33,3

TOTALE

         4.060,9

5.107,2

 

Andando nel dettaglio, si segnala che, nel 2021, sono presenti nello stato di previsione del Ministero della cultura 4 missioni:

1) la missione "Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici" (1) – che, a fronte di una previsione iniziale di competenza di € 2.680,1 mln, vede attestarsi la sua previsione definitiva a € 3.802,4 mln, costituendo il 93,6% delle spese del Ministero. Essa presenta i seguenti programmi: "Sostegno, valorizzazione e tutela del settore dello spettacolo dal vivo" (1.1), con previsioni definitive di competenza di € 704 mln; "Vigilanza, prevenzione e repressione in materia di patrimonio culturale" (1.2), con spese per € 7,7 mln; "Tutela dei beni archeologici" (1.3), con spese per € 124,3 mln; "Tutela e valorizzazione dei beni archivistici" (1.4), con spese per € 139,1 mln; "Tutela e valorizzazione dei beni librari, promozione e sostegno del libro e dell'editoria" (1.5), con previsioni definitive di spesa di € 163,4 mln; "Tutela delle belle arti e tutela e valorizzazione del paesaggio" (1.6), con spese per € 144,9 mln; "Valorizzazione del patrimonio culturale e coordinamento del sistema museale" (1.7), con risorse di € 606,7 mln; "Coordinamento ed indirizzo per la salvaguardia del patrimonio culturale" (1.8), con spese di € 390,3 mln; "Tutela del patrimonio culturale" (1.9), con risorse per € 751,5 mln; "Tutela e promozione dell'arte e dell'architettura contemporanea e delle  periferie urbane" (1.10), con risorse definitive per € 26,9 mln; "Sostegno, valorizzazione e tutela del settore cinema e audiovisivo" (1.11), con spese per 715,5 mln; "Realizzazione attività di tutela in ambito territoriale (1.19), con risorse per € 23,6 mln; "Coordinamento e attuazione interventi per la sicurezza del patrimonio culturale e per le emergenze" (1.20), con risorse per € 4,5 mln;

2) la missione "Ricerca e innovazione" (2), con il solo programma "Ricerca educazione e formazione in materia di beni e attivita' culturali" (2.1), con risorse definitive, in conto competenza, di € 122,2 mln (la previsione iniziale era di € 109,1 mln);

3) la missione "Turismo" (3), con il solo programma "Sviluppo e competitivita' del turismo " (3.1), con risorse in conto competenza per € 11,7 mln (la previsione iniziale era di € 158 mln). Si ricorda che l'allora neo-istituito Ministero del turismo, istituito dopo l'inizio dell'esercizio finanziario 2021, si è visto attribuire, in quell'anno, risorse definitive per € 1.433 mln;

4) la missione "Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche" (4) - che, a fronte di una previsione iniziale di competenza di € 223,7 mln, presenta una previsione definitiva di € 124,6 mln. Tale missione è suddivisa nei programmi "Indirizzo politico" (4.1), che presenta una previsione definitiva di € 12,2 mln e "Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza" (4.2), che presenta spese definitive per € 112,4 mln.

La consistenza dei residui alla fine dell'esercizio 2021 è pari a €  2.414 mln (rispetto ai € 2.754,8 mln del 2020).

 

L'incidenza percentuale della spesa finale del Ministero della cultura, sul bilancio dello Stato, nel rendiconto 2021, è pari allo 0,5%, rimanendo invariata rispetto al rendiconto 2020.

 

Qui le considerazioni relative al MIC presenti nella Relazione sul Rendiconto generale dello Stato 2021 (Vol. II, Tomo II) della Corte dei conti (pagg. 321 e ss.).


MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE (PROGRAMMI "SOSTEGNO AL PLURALISMO DELL'INFORMAZIONE", "RICERCA DI BASE E APPLICATA" E "ATTIVITÀ RICREATIVE E SPORT")

Nell'ambito dello stato di previsione della spesa del Ministero dell'economia e delle finanze (MEF), si segnala il programma "Sostegno al pluralismo dell'informazione" (10.2). La somma degli stanziamenti iniziali di tale programma, riportati nella legge di bilancio per il 2021, era pari a € 321 mln in conto competenza e a € 339 in conto cassa.

A consuntivo, le previsioni definitive registrano, per il 2021, spese per € 212,6 mln in termini di competenza (con un decremento di € 108,4 mln rispetto alle previsioni iniziali) e per € 364 mln in termini di cassa (con un incremento di € 25 mln rispetto alle previsioni iniziali).

All'interno del suddetto programma, presentano, a consuntivo 2021, spese definitive in conto competenza i seguenti capitoli:

-  cap. 1501, che reca le somme, anche pregresse, da corrispondere alle concessionarie dei servizi di telecomunicazioni per rimborsi delle agevolazioni tariffarie per le imprese editrici (con € 12,1 mln);

-  cap. 2183, relativo alle somme destinate all'accordo di collaborazione in materia radiotelevisiva stipulato con la repubblica di San Marino e per le attività connese alla diffusione di notizie italiane con i servizi esteri (con € 9,8 mln);

- cap. 2193, relativo alle somme da trasferire alla Presidenza del Consiglio dei ministri per interventi a favore dell'editoria (con € 190,7 mln).

 

Sempre nell'ambito dello stato di previsione del dicastero economico, nel programma "Ricerca di base e applicata" (11.1), si considerano specificamente i seguenti capitoli:

- cap. 7380, che reca le somme da assegnare per la valorizzazione dell'Istituto italiano di tecnologia, che presenta uno stanziamento sia iniziale che definitivo di competenza, nel 2021, per € 93,6 mln;

-  cap. 7382, relativo alle somme da assegnare per la realizzazione del progetto "Human Technopole", che presenta uno stanziamento sia iniziale che definitivo di competenza per € 122,1 mln;

- cap. 7384, relativo alle somme da assegnare al Centro per l'innovazione e il trasferimento tecnologico nel campo delle scienze della vita con sede in Lombardia, che presenta uno stanziamento sia iniziale che definitivo di competenza per € 2 mln;

- cap. 7386, relativo alle somme da trasferire alla Presidenza del Consiglio dei ministri per la ricerca medica - Fondazione Ri.Med, che presenta uno stanziamento sia iniziale che definitivo di competenza per € 24,4 mln;

- cap. 7477, relativo alle somme da trasferire alla Presidenza del Consiglio dei ministri per l'Agenzia spaziale europea e la realizzazione di programmi spaziali nazionali ed in cooperazione internazionale, che presenta uno stanziamento sia iniziale che definitivo di competenza per € 541 mln.

 

Ulteriore programma all'interno dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze è quello relativo ad "Attività ricreative e sport" (18.1): il totale degli stanziamenti iniziali nel 2021 era pari a € 764,4 mln in conto competenza e a € 781,8 mln in conto cassa. A consuntivo, si registrano, per il 2021, spese definitive per € 1.956,5 mln in termini di competenza (con un incremento di € 1.192,1 mln rispetto alle previsioni iniziali) e per € 2.417 mln in termini di cassa (con un incremento di € 1.635,2 mln rispetto alle previsioni iniziali).


MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO (PROGRAMMA "SERVIZI DI COMUNICAZIONE ELETTRONICA, DI RADIODIFFUSIONE E POSTALI")

Nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico (MISE) si segnala il programma "Servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali" (5.2), per il quale erano previsti stanziamenti iniziali, nel 2021, per € 329,3 mln in conto competenza e per € 330,8 mln in conto cassa. A consuntivo, per il medesimo programma si registrano, per il 2021, spese definitive per € 500,4 mln in conto competenza (con un incremento di € 171,1 mln rispetto alle previsioni iniziali) e per € 748 mln in conto cassa (con un incremento di € 417,2 mln rispetto alle previsioni iniziali).

Nell'ambito del suddetto programma, si segnalano i seguenti capitoli:

-  cap. 3021, recante stanziamenti per il servizio di trasmissione radiofonica delle sedute parlamentari, che presenta uno stanziamento iniziale di competenza di € 8 mln ed uno definitivo di € 12 mln;

-  cap. 3121, relativo al rimborso oneri sostenuti dalle emittenti radiofoniche e televisive in ambito locale, che presenta uno stanziamento di competenza sia iniziale sia definitivo di € 1,4 mln;

- cap. 3125, relativo ad interventi di sostegno all'emittenza radiofonica e televisiva in ambito locale, che presenta uno stanziamento di competenza definitivo di € 147,1 mln;

-  cap. 3130, recante le somme destinate all'attuazione dell'accordo con la Santa Sede in materia di radiodiffusione televisiva e sonora, che presenta uno stanziamento iniziale di competenza di € 2,1 mln ed uno definitivo di € 2,2 mln;

-  cap. 3131, relativo al Fondo "Antonio Megalizzi" per la trasmissione radiofonica universitaria, che presenta uno stanziamento di competenza definitivo di 1 mln.


ASSESTAMENTO 2021


MINISTERO DELL'ISTRUZIONE (TABELLA 7)

Le previsioni iniziali di bilancio per il 2022

Lo stato di previsione del Ministero dell'istruzione per l'esercizio 2022, approvato con la  L. 234/2021, recava previsioni iniziali di spesa pari a € 51.035,2 mln in conto competenza (di cui, € 49.561,2 mln di parte corrente e € 1.474 mln in conto capitale) e a € 51.369,6 mln in conto cassa (di cui, € 49.585 mln di parte corrente e € 1.784,6 mln in conto capitale), suddivisi tra le seguenti 2 Missioni:

 

(mln di euro)

Missioni

Competenza

Cassa

Istruzione scolastica

50.916,4

51.250,8

Servizi istituzionali e generali delle P.A.

118,8

118,8

TOTALE

       51.035,2

51.369,6

 

La consistenza dei residui presunti al 1° gennaio 2022, quale risultante dal progetto di bilancio presentato al Parlamento, era pari a € 2.123,3 mln (di cui € 634 mln per la parte corrente e € 1.489,3 mln per spese in conto capitale).

Le previsioni assestate per il 2022

Variazioni introdotte in forza di atti amministrativi

Le previsioni iniziali sono state in parte già modificate, nel periodo gennaio-maggio 2022, in forza di atti amministrativi. In particolare, si è registrato un aumento delle dotazioni sia di competenza che di cassa per € 1.318,2 mln.

Le variazioni, sia per la competenza sia per la cassa, sono dipese, in particolare: dalla riassegnazione di somme versate in entrata in applicazione del c.d. cedolino unico; dalla reiscrizione di residui passivi perenti; dalla riassegnazione di entrate per i diritti di segreteria e per la realizzazione di programmi e progetti; dal riparto fondo convergenza di cui all'art. 50- ter, comma 6, del decreto-legge n. 73 del 2021; dal riparto fondo armonizzazione ex art. 1, comma 143, della legge n. 160 del 2019 (legge di bilancio 2020) - DPCM 23/12/2021; in attuazione del decreto-legge n. 221 del 2021 - Proroga dello stato di emergenza nazionale e ulteriori misure per il contenimento della diffusione dell'epidemia da COVID-19; in attuazione del decreto-legge n. 152 del 2021 - Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR); in attuazione del decreto-legge n. 4 del 2022 - Sostegni- ter (emendamenti conversione legge 25/2022); in attuazione del decreto-legge n. 24 del 2022 - Superamento stato di emergenza.

Questa la ripartizione per Missioni delle variazioni di competenza e di cassa introdotte in forza di atti amministrativi:

(mln di euro)

Missioni

Competenza

Cassa

Istruzione scolastica

1.305,9

1.305,8

Servizi istituzionali e generali delle P.A.

12,3

12,4

TOTALE

1.318,2

1.318,2

Variazioni proposte dal ddl di assestamento (A.C. 3676)

 

Alle variazioni introdotte in forza di atti amministrativi, si aggiungono quelle proposte con il disegno di legge di assestamento, le quali comportano una diminuzione di € 22,2 mln nelle previsioni di competenza (interamente riferita a spese di parte corrente) e un incremento di € 341 mln delle autorizzazioni di cassa (interamente riferito a spese di parte corrente).

Per quanto riguarda i residui, le variazioni proposte comportano un incremento di € 1.681,3 mln (di cui € 888,9 mln di parte corrente e € 792,4 mln per spese in conto capitale), assestandosi a € 3.804,6 mln.

Le variazioni alla competenza sono connesse alle esigenze emerse dall'effettivo svolgimento della gestione, tenuto altresì conto della situazione della finanza pubblica, mentre le modifiche alle autorizzazioni di cassa sono dovute alla necessità di assestare le autorizzazioni stesse in relazione sia alla nuova consistenza dei residui, sia alle variazioni proposte per la competenza, tenuto conto, peraltro, delle concrete capacità operative dell'Amministrazione. In particolare, il disegno di legge evidenzia che le principali variazioni proposte sono il risultato di una attenta e rigorosa valutazione delle richieste dell'Amministrazione e riguardano l'integrazione di spese di natura indifferibile e/o inderogabile.
Le variazioni ai residui derivano dalla necessità di adeguare i residui presunti a quelli risultanti dal rendiconto 2021.

 

In particolare, le variazioni di competenza e cassa proposte con il disegno di legge di assestamento, articolate per Missioni - come rappresentate nella nota illustrativa della tabella 7 - riguardano:

 

(mln di euro)

Missioni

Competenza

Cassa

Istruzione scolastica

-22,7

324,4

Servizi istituzionali e generali delle P.A.

0,5

16,6

TOTALE

-22,2

341,0

 

Le variazioni in diminuzione in conto competenza della missione "Istruzione scolastica" - secondo la nota illustrativa - sono quasi interamente riferite al programma "Istruzione del secondo ciclo" (1.7). Si veda, a tale proposito, a pag. 180 dell'AC 3676/IV.

Per effetto delle variazioni già intervenute e di quelle proposte con il disegno di legge di assestamento, le previsioni iniziali di bilancio per l'esercizio 2022 vengono, quindi, assestate, in base alla nota illustrativa, come segue:

 

(mln di euro)

Missioni

Competenza

Cassa

Spese correnti

50.856,6

51.245,4

Spese in conto capitale

1.474,6

1.783,4

TOTALE

52.331,2

53.028,8

 

Il confronto tra le previsioni iniziali e le previsioni assestate per il 2022, con riferimento ai singoli programmi ed ai singoli capitoli, sinteticamente rappresentato nella citata nota illustrativa della tabella 7, da cui sono tratti i suddetti dati, è riportato in maniera analitica nell'allegato tecnico per azioni e capitoli, riferito al medesimo stato di previsione, alla cui lettura si rinvia (pag. 183 e seguenti dell'AC 3676/IV).

Al riguardo, con riferimento alle spese correnti, si osserva che nell'allegato tecnico per azioni e capitoli riferito alla tabella 7 paiono divergere - rispetto alla nota illustrativa - le cifre concernenti le variazioni in conto competenza e in conto cassa derivanti dal disegno di legge in esame (mentre sono confermate le variazioni dipendenti da atto amministrativo): sembrano divergere - quindi - anche i saldi assestati riferiti al Ministero dell'istruzione. La variazione in conto competenza - nell'allegato tecnico - risulta infatti positiva (+ € 127.785.240) e non negativa (- € 22.214.760), come indicato nella nota illustrativa (pag. 179 e seguenti dell'AC 3676/IV). Anche la variazione in conto cassa derivante dal disegno di legge di assestamento sembra divergere nell'allegato tecnico (+ € 490.960.269 e non + € 340.960.269) come riportato nella nota illustrativa). Conseguentemente, le previsioni di bilancio 2022, in relazione alla tabella 7, parrebbero assestarsi in maniera differente nell'allegato tecnico rispetto a quanto riportato nella nota illustrativa (€ 52.481.199.565 in conto competenza, anzichè 52.331.199.565 come indicato nella nota illustrativa, e € 53.178.843.076 in conto cassa, anzichè € 53.028.843.076 come indicato nella nota). Coincide invece il dato assestato relativo ai residui (€ 3.804,6 mln). Si veda, a questo proposito, pag. 332 del citato AC 3676/IV. Si valuti, quindi, l'opportunità di un chiarimento in ordine ai dati da assumere effettivamente per l'assestamento dello stato di previsione del Ministero dell'istruzione (tabella 7) per il 2022.


MINISTERO DELL'UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA (TABELLA 11)

Le previsioni iniziali di bilancio per il 2022

Lo stato di previsione del Ministero dell'università e della ricerca per l'esercizio 2022, approvato con la L. 234/2021, recava previsioni iniziali di spesa pari a € 13.637,8 mln in conto competenza (di cui, € 9.907,8 mln di parte corrente, € 3.726 mln in conto capitale e € 4 mln di rimborso del debito pubblico) e a € 13.681,5 mln in conto cassa (di cui, € 9.907,8 mln di parte corrente, € 3.744,7 mln in conto capitale ed € 29 mln di rimborso del debito pubblico), suddivisi tra le seguenti missioni:

 

(mln di euro)

Missioni

Competenza

Cassa

Ricerca e innovazione

3.273,9

3.273,9

Istruzione universitaria e formazione post-universitaria

10.320,0

10.363,7

Servizi istituzionali e generali delle P.A.

43,9

43,9

TOTALE

13.637,8

13.681,5

 

La consistenza dei residui presunti al 1° gennaio 2022, quale risultante dal progetto di bilancio presentato al Parlamento, era pari a € 1.028,6 mln (di cui € 352,4 mln per la parte corrente, € 620,6 mln per spese in conto capitale e € 55,6 mln per rimborso passività finanziarie).

 

Le previsioni assestate per il 2022

 

Variazioni introdotte in forza di atti amministrativi

Le variazioni intervenute in forza di atti amministrativi nel periodo gennaio-maggio 2022, hanno registrato un aumento delle dotazioni, sia di competenza sia di cassa, per € 134 mln.

Le variazioni, sia per la competenza sia per la cassa, sono dipese, in particolare: dalla riassegnazione di somme versate in entrata in applicazione del c.d. cedolino unico; dalla reiscrizione di residui passivi perenti; in attuazione del decreto-legge n.139 del 2021 - Disposizioni urgenti per l'accesso alle attività culturali, sportive e ricreative, nonchè per l'organizzazione di pubbliche amministrazioni e in materia di protezione dei dati personali; dal riparto fondo armonizzazione ex art. 1, comma 143, della legge n. 160 del 2019 (legge di bilancio 2020) - DPCM 23/12/2021; in attuazione del decreto-legge n. 152 del 2021 - Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR); dal riparto fondo ex art. 8 del decreto-legge n. 77 del 2021 - unita' di missione PNRR; dal riparto fondo per l'ampliamento dell'organico AFAM - Attuazione art. 1, comma 889 della legge 178/2020; in attuazione del decreto-legge n. 228 del 2021 - Proroga termini; in attuazione del decreto-legge n. 14 del 2022 - Emergenza Ucraina.
Questa, la ripartizione per Missioni delle variazioni di competenza e di cassa in forza di atti amministrativi:

(mln di euro)

Missioni

Competenza

Cassa

Ricerca e innovazione

30,5

30,5

Istruzione universitaria e formazione post-universitaria

102,9

102,9

Servizi istituzionali e generali delle P.A.

0,6

0,6

TOTALE

134,0

134,0

 

Variazioni proposte dal ddl di assestamento (A.C. 3676)

 

Alle variazioni introdotte in forza di atti amministrativi, si aggiungono quelle proposte con il disegno di legge di assestamento, le quali comportano una diminuzione di € 1,5 mln nelle previsioni di competenza (determinata da una diminuzione delle spese in conto capitale per € 1,8 mln e da un aumento della spesa corrente per € 0,3 mln) e un incremento di € 68,4 mln delle autorizzazioni di cassa (determinato da un aumento sia delle spese in conto capitale per € 68,1 mln sia della spesa corrente per € 0,3 mln) 

Per quanto riguarda i residui, le variazioni proposte comportano un incremento di € 1.333,1 mln (di cui + € 462,1 mln di parte corrente, + € 874,7 mln per spese in conto capitale e - € 3,7 mln per rimborso del debito pubblico), assestandosi a € 2.361,7 mln.

Le variazioni alla competenza sono connesse alle esigenze emerse dall'effettivo svolgimento della gestione, tenuto altresì conto della situazione della finanza pubblica, mentre le modifiche alle autorizzazioni di cassa sono dovute alla necessità di assestare le autorizzazioni stesse in relazione sia alla nuova consistenza dei residui, sia alle variazioni proposte per la competenza, tenuto conto, peraltro, delle concrete capacità operative dell'Amministrazione. In particolare, il disegno di legge evidenzia che le principali variazioni proposte sono il risultato di una attenta e rigorosa valutazione delle richieste dell'Amministrazione e riguardano l'integrazione di spese di natura indifferibile e/o inderogabile.
Le variazioni ai residui derivano dalla necessità di adeguare i residui presunti a quelli risultanti dal rendiconto del 2021.

 

In particolare, le variazioni di competenza e cassa proposte con il disegno di legge di assestamento, articolate per Missioni, riguardano:

                                                                                                                                                (mln di euro)

Missioni

Competenza

Cassa

Ricerca e innovazione

-18,3

51,7

Istruzione universitaria e formazione post-universitaria

19,5

19,5

Servizi istituzionali e generali delle P.A.

-2,7

-2,8

TOTALE

-1,5

68,4

 

Per effetto delle variazioni già intervenute e di quelle proposte con il disegno di legge di assestamento, le previsioni iniziali di bilancio per l'esercizio 2022 – articolate per Missioni – vengono, quindi, assestate come segue:

 

(mln di euro)

Missioni

Competenza

Cassa

Ricerca e innovazione

3.286,1

3.356,1

Istruzione universitaria e formazione post-universitaria

10.442,3

10.486,1

Servizi istituzionali e generali delle P.A.

41,8

41,8

TOTALE

13.770,2

13.884,0

 

Il confronto tra le previsioni iniziali e le previsioni assestate per il 2022, con riferimento ai singoli programmi ed ai singoli capitoli, sinteticamente rappresentato nella nota illustrativa della tabella 11, da cui sono tratti i suddetti dati, è riportato in maniera analitica nell'allegato tecnico per azioni e capitoli, riferito al medesimo stato di previsione, alla cui lettura si rinvia (pag. 303 e seguenti dell'AC 3676/V).


MINISTERO DELLA CULTURA (TABELLA 14)

Le previsioni iniziali di bilancio per il 2022

Lo stato di previsione del Ministero della cultura per l'esercizio 2022, approvato con la citata L. 234/2021, recava previsioni iniziali di spesa in conto competenza per complessivi € 3.966,7 mln (di cui € 2.121,6 mln di parte corrente, € 1.827,8 mln di parte capitale e € 17,3 mln di rimborso del debito pubblico) e in conto cassa per complessivi € 4.335,9 mln (di cui € 2.346,6 mln di parte corrente, € 1.972 mln di parte capitale e € 17,3 mln di rimborso del debito pubblico), suddivisi tra le seguenti Missioni:

(milioni di euro)

Missioni

Competenza

Cassa

Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici

3.584,5

3.953,8

Ricerca e innovazione

140,0

140,0

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche

242,2

242,1

TOTALE

3.966,7

4.335,9

 

La consistenza dei residui presunti al 1° gennaio 2022, quale risultante nel progetto di bilancio presentato al Parlamento, era pari a € 764,5 mln (di cui € 229,5 mln per la parte corrente e € 535 mln in conto capitale).

 

Le previsioni assestate per il 2022

 

Variazioni introdotte in forza di atti amministrativi

Le variazioni intervenute in forza di atti amministrativi nel periodo gennaio-maggio 2022 hanno comportato un incremento di € 198,8 mln delle dotazioni sia di competenza sia di cassa.

Le variazioni, che interessano contemporaneamente competenza e cassa, derivano da intervenuti provvedimenti legislativi o da norme di carattere generale, e sono dipese, in particolare: per riassegnazione di entrate da erogazioni effettuate da amministrazioni pubbliche, enti, organismi pubblici e privati su capitoli di contabilità speciali; per riassegnazioni di entrate relative al cedolino unico per competenze diverse dallo straordinario; per riassegnazioni di entrate per riequilibrio finanziario delle soprintendenze; per riassegnazioni di entrate biglietti ingresso; per attuazione del decreto-legge n. 4 del 2022 - Sostegni- ter; per riparto del fondo armonizzazione ex art. 1, comma 143, della legge n. 160 del 2019 (legge di bilancio 2020) - DPCM 23/12/2021; in attuazione del decreto-legge n. 228 del 2021 - Proroga termini; per riparto del fondo convergenza di cui all'art. 50- ter, comma 6, del decreto-legge n. 73 del 2021.

Variazioni proposte dal ddl di assestamento (A.C. 3676)

 

Alle variazioni introdotte in forza di atti amministrativi, si aggiungono quelle proposte con il disegno di legge di assestamento, le quali comportano - complessivamente - un aumento quasi nullo nelle previsioni di competenza (+ € 4.725) e un incremento di € 59,9 mln delle autorizzazioni di cassa (determinato da un aumento sia delle spese in conto capitale, per € 19 mln, sia della spesa corrente per € 40,9 mln).

Per quanto riguarda i residui, le variazioni proposte comportano un incremento di € 1.235,6 mln (di cui + € 327,3 mln di parte corrente e € 908,2 mln per spese in conto capitale), assestandosi a € 2.000,1 mln.

Le variazioni alla competenza sono connesse alle esigenze emerse dall'effettivo svolgimento della gestione, tenuto altresì conto della situazione della finanza pubblica, mentre le modifiche alle autorizzazioni di cassa sono dovute alla necessità di assestare le autorizzazioni stesse in relazione sia alla nuova consistenza dei residui, sia alle variazioni proposte per la competenza, tenuto conto, peraltro, delle concrete capacità operative dell'Amministrazione. Le variazioni ai residui derivano dalla necessità di adeguare i residui presunti a quelli risultanti dal rendiconto 2021, tenuto conto delle eventuali variazioni compensative intervenute nel conto dei residui passivi medesimi in relazione all'attuazione di particolari disposizioni legislative.

In particolare, le variazioni di competenza e cassa proposte con il disegno di legge di assestamento, articolate per Missioni, riguardano:

 

(mln di euro)

Missioni

Competenza

Cassa

Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici

-1,6

29,7

Ricerca e innovazione

-

-

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche

+1,6

30,2

TOTALE

0

59,9

 

Per effetto delle variazioni già intervenute e di quelle proposte con il disegno di assestamento, le previsioni iniziali di bilancio per l'esercizio 2022 – articolate per Missioni – vengono, quindi, assestate come segue:

 

(mln di euro)

Missioni

Competenza

Cassa

Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici

2.289,7

2.578,6

Ricerca e innovazione

1.858,5

1.998,6

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche

17,4

17,4

TOTALE

4.165,6

4.594,6

 

Il confronto tra le previsioni iniziali e le previsioni assestate per il 2022, con riferimento ai singoli programmi ed ai singoli capitoli, sinteticamente rappresentato nella nota illustrativa della tabella 14, da cui sono tratti i suddetti dati, è riportato in maniera analitica nell'allegato tecnico per azioni e capitoli, riferito al medesimo stato di previsione, alla cui lettura si rinvia (pag. 151 e seguenti dell'AC 3676/VI).


ULTERIORI STANZIAMENTI DI INTERESSE DELLA COMMISSIONE CULTURA IN ALTRI STATI DI PREVISIONE

Con riferimento agli ulteriori stanziamenti di interesse della Commissione Cultura, presenti all'interno dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze e del Ministero dello sviluppo economico, già citati nella parte del presente dossier dedicata al rendiconto 2021, si espone - in relazione all'assestamento 2022 - quanto segue.

 

Nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (MEF), il programma "Sostegno al pluralismo dell'informazione" (10.2), presentava stanziamenti iniziali, in termini di competenza, nel 2022, per € 365,4 mln. Il dato assestato è di € 418,5 mln, con una variazione in aumento di € 53,1 mln.

Altro programma presente nell'ambito dello stato di previsione del MEF è quello relativo alla "Ricerca di base e applicata" (11.1), che presentava stanziamenti iniziali, in termini di competenza, nel 2022, per € 941,4 mln. Il dato assestato è rimasto invariato.

Ulteriore programma - presente all'interno dello stato di previsione del MEF - di interesse per la Commissione cultura, è quello relativo ad "Attività ricreative e sport" (18.1). Esso presentava stanziamenti iniziali di competenza, per il 2022, per € 675 mln: le previsioni assestate per il corrente anno sono di € 780,3 mln, con un aumento rispetto alle previsioni iniziali di € 105,3 mln.

Nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, il programma "Servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali" (5.2), presentava stanziamenti iniziali, nel 2022, per € 614,7 mln in conto competenza, che si sono assestati in € 616,7 mln, con un aumento di € 2 mln.

Di seguito, si rinvia ad una tabella che espone gli stanziamenti complessivi del 2022 in termini di competenza, iniziali ed assestati, dei suddetti programmi, e di diversi capitoli presenti all'interno degli stessi, di diretto interesse per la Commissione cultura.