Camera dei deputati - Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: RUE - Ufficio SG - Ufficio Rapporti con l'Unione europea
Titolo: Audizione dell'Ambasciatore Zef Mazi, Capo negoziatore per l'adesione dell'Albania all'UE
Serie: Documentazione per le Commissioni - Audizioni e incontri in ambito UE   Numero: 25
Data: 22/09/2020
Organi della Camera: III Affari esteri, XIV Unione Europea


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Audizione dell'Ambasciatore Zef Mazi, Capo negoziatore per l'adesione dell'Albania all'UE

22 settembre 2020


Indice

Il processo di adesione dell'Albania all'UE|La nuova procedura dei negoziati di adesione all'UE|Il vertice UE-Balcani occidentali del 6 maggio 2020|Assistenza finanziaria all'Albania|Indicatori economici|Interscambio tra Italia e Albania|Presenza albanese in Italia|


Il processo di adesione dell'Albania all'UE

L'Albania è uno dei paesi dei Balcani che ha lo status di paese candidato all'adesione all'Unione europea. La decisione di concedere tale status all'Albania è stata assunta dal Consiglio europeo del 26 e 27 giugno 2014.
Le relazioni tra UE e Albania sono attualmente regolate dall' Accordo di stabilizzazione e associazione entrato in vigore il 1° aprile 2009.
Un accordo tra UE e Albania per la facilitazione del rilascio dei visti è entrato in vigore nel 2008.
I l Consiglio affari generali dell'UE del 25 marzo 2020, dopo vari rinvii dovuti alla mancanza di unanimità in Consiglio (per le riserve di Francia, Danimarca e Paesi Bassi), ha deciso l'apertura dei negoziati di adesione con Albania e Macedonia del Nord, che saranno concretamente avviati solo dopo l'adozione da parte del Consiglio dell'UE dei rispettivi quadri di negoziazione.
La Commissione europea ha presentato il 1° luglio 2020 il progetto di posizione generale dell'UE sui negoziati di adesione con l' Albania, che è attualmente all'esame del Consiglio affari generali dell'Ue che lo dovrebbe approvare presumibilmente nella riunione del 10 novembre 2020.
Secondo indicazioni informali i negoziati potrebbero essere avviati nel corso della Presidenza tedesca del Consiglio dell'UE, con l'avvio di una conferenza intergovernativa entro dicembre 2020.
La Commissione europea dovrebbe presentare il prossimo 6 ottobre 2020 la relazione sullo stato del processo per l'allargamento, che conterrà elementi di valutazione e raccomandazioni per ciascun paese.
L'audizione può costituire l'occasione per acquisire un quadro aggiornato circa i progressi compiuti dall'Albania e le eventuali criticità, anche in vista dell'imminente presentazione della relazione per l'allargamento 2020 della Commissione europea.

Le conclusioni del Consiglio dell'UE del 25 marzo 2020

Il Consiglio dell'UE nelle conclusioni adottate il 25 marzo 2020, su "Allargamento e processo di stabilizzazione e di associazione", con la quale ha deciso di avviare i negoziati di adesione con Albania e Macedonia del Nord, ha indicato che l'Albania, ai fini dell'avvio della conferenza intergovernativa sui negoziati, dovrebbe rispettare le seguenti indicazioni:
  • adottare le riforme elettorali nella loro integralità, conformemente alle raccomandazioni dell'OSCE/ODIHR, garantendo il finanziamento trasparente dei partiti politici e delle campagne elettorali;
    Il 5 giugno 2020 è stato raggiunto un accordo politico in materia di riforma elettorale, che introduce l'identificazione elettronica degli elettori, la graduale depoliticizzazione dell'amministrazione elettorale, garantisce maggiore trasparenza e maggiore indipendenza dei lavoratori addetti ai sondaggi e migliora il controllo delle controversie attraverso l'inclusione di giudici controllati nel collegio elettorale. La riforma deve però ancora essere pienamente applicata.
  • proseguire l'attuazione della riforma giudiziaria, garantendo anche il pieno funzionamento della Corte costituzionale e della Corte suprema attraverso il completamento dalla composizione dei rispettivi collegi;
    Nella relazione del 2 marzo 2020 sui progressi compiuti dall'Albania nel proseguimento delle riforme in materia di Stato di diritto, la Commissione europea prende atto che l'Albania ha istituito nuove istituzioni per l'autogoverno della magistratura: il nuovo Alto consiglio giudiziario (HJC) e l'Alto consiglio della procura (HPC), nonché un Consiglio per le nomine nella giustizia (JAC). I nuovi organismi funzionanti e operativi sono ritenuti dalla Commissione un passo cruciale nell'attuazione della riforma della giustizia.
  • portare a termine l'istituzione delle strutture specializzate in tema di lotta alla corruzione e di criminalità organizzata e rafforzare l'attività preventiva e sanzionatoria, anche attraverso la cooperazione con gli Stati membri dell'UE;
    Nella relazione del 2 marzo 2020 sui progressi compiuti dall'Albania nel proseguimento delle riforme in materia di Stato di diritto, la Commissione indica che l'Albania ha compiuto progressi in materia di lotta alla corruzione, in particolare per quanto riguarda il funzionamento della Struttura speciale anticorruzione e per il crimine organizzato (SPAK).  La Commissione europea riporta, tra l'altro, un leggero aumento di rinvii a processo per casi di corruzione, 2.257 nel 2019 rispetto ai 2.126 nel 2018; nel 2019, inoltre 246 condanne definitive per corruzione hanno riguardato funzionari di medio e basso livello, rispetto alle 289 del 2018. Per quanto riguarda la lotta alla criminalità organizzata, la Commissione rileva che l'Albania ha compiuto progressi tangibili, in particolare tramite la cooperazione di polizia con gli Stati membri dell'UE e con Europol. In particolare, i rinvii a giudizio per organizzazione criminale (per lo più legati al narcotraffico) sono aumentati dal 2017 del 50 per cento: risultati significativi hanno riguardato in particolare il traffico di esseri umani, il riciclaggio di denaro e il traffico di droga. La Commissione segnala inoltre che in base alla legge antimafia, l'Albania nel 2019 ha sequestrato beni per un importo stimato di circa 20 milioni di euro contro i circa 7 milioni di euro nel 2018; le confische nel 2019 si attestano a un valore di 870.000 euro, rispetto ai circa 26.600 nel 2018. In tale contesto, la Commissione sottolinea che, il 31 gennaio 2020, il Governo albanese ha adottato una legge speciale che introduce misure preventive per intensificare la lotta contro la criminalità organizzata e il terrorismo, concentrandosi in particolare sul sequestro e la confisca dei beni criminali. Questa legge prevede una serie di nuovi strumenti investigativi messi a disposizione della neonata Struttura anticorruzione, e prevede modifiche alla legge antimafia, alla legge della Polizia di Stato albanese, alla legge sull'amministrazione dei beni sequestrati e al codice penale. In materia di riciclaggio, il Parlamento albanese nel giugno 2019 ha adottato il pacchetto Moneyval, volto a recepire le raccomandazioni dell'organismo nell'ambito del Consiglio d'Europa sulle politiche antiriciclaggio. L'Albania si è altresì impegnata a collaborare con il Gruppo d'Azione Finanziaria Internazionale (organismo intergovernativo creato nel 1989 in ambito OCSE per definire e promuovere strategie di contrasto del riciclaggio, a livello nazionale e internazionale) per la realizzazione di un piano d'azione volto ad affrontare le raccomandazioni tuttora rimaste in sospeso in materia di contrasto al riciclaggio. La Commissione europea riferisce che, nel 2019, le autorità albanesi hanno ulteriormente consolidato la lotta contro la coltivazione e il traffico di cannabis. Dal 2013, l'Albania ha acconsentito all'introduzione di un meccanismo di monitoraggio da parte di un Paese terzo (rilievi aerei per l'individuazione e il monitoraggio delle piantagioni di cannabis in Albania da parte della Guardia di Finanza italiana, cofinanziata dall'UE). I risultati preliminari del 2019 della campagna di telerilevamento aereo a guida italiana mostrano un aumento sia delle piantagioni di cannabis identificate che delle piante narcotiche sradicate e distrutte. Secondo il Rapporto, nel 2019 sono state distrutte 90.175 piante rispetto alle 35.985 del 2018. La Commissione ritiene tuttavia che si tratti di un livello trascurabile rispetto al 2016, quando sono state distrutte 753.468 impianti, con una diminuzione dell'88%. Per quanto riguarda le droghe pesanti complessivamente i sequestri di cocaina sono diminuiti da 630 kg nel 2018 a 145 kg nel 2019, mentre quelli relativi all'eroina sono aumentati da 24 kg nel 2018 a 38 kg nel 2019, grazie al rafforzamento della cooperazione internazionale. La Commissione europea sottolinea il rafforzamento della cooperazione con le autorità di contrasto degli Stati membri dell'UE, in particolare la creazione di squadre investigative comuni con l' Italia che ha contribuito a identificare e perseguire organizzazioni criminali coinvolte nel traffico di sostanze stupefacenti via mare. Le autorità albanesi hanno assistito la Guardia di Finanza italiana e la Guardia Costiera italiana nel sequestro di motoscafi con cannabis provenienti dall'Albania e diretti verso l'Italia. Infine,  la relazione registra il rafforzamento della cooperazione dell'Albania con Europol, che nel giugno 2019 ha inviato a Tirana il suo primo ufficiale di collegamento con i paesi dei Balcani occidentali e in luglio ha aperto ufficialmente il suo ufficio di collegamento con l'Albania (la Commissione precisa che il numero e la qualità dei messaggi scambiati con l'Albania attraverso l'applicazione della rete di scambio di informazioni dell'Europol sono notevolmente migliorati dalla fine del 2019). Da ultimo la Commissione segnala che il 1° novembre 2019 è entrato in vigore l' accordo di cooperazione Eurojust - Albania dopo che le autorità albanesi messo a punto le disposizioni sulla protezione dei dati personali contenute nell'accordo. L'accordo è volto a facilitare la cooperazione giudiziaria tra professionisti dell'UE e albanesi in materia di contrasto alla criminalità organizzata transnazionale.
  • contrastare il fenomeno delle domande d'asilo infondate ed assicurare i rimpatri;
    Nella relazione del 2 marzo 2020 sui progressi compiuti dall'Albania nel proseguimento delle riforme in materia di Stato di diritto, la Commissione europea rileva che l'Albania ha mantenuto i suoi sforzi per affrontare il tema delle domande di asilo infondate presentate dai cittadini albanesi negli Stati membri e nei Paesi associati allo spazio Schengen. In particolare, nel 2019 si sarebbe registrato un flusso di tali domande rispetto al 2017 minore del 17 per cento. In generale, la Commissione europea ricorda che rispetto al picco di domande di asilo negli Stati membri nel 2017 si è registrata nel 2019 una diminuzione delle istanze di protezione del 26,6 per cento (7.633 domande nel 2017, rispetto alle 5.599 nel 2019). La Commissione esprime, inoltre, una valutazione positiva per quanto riguarda la cooperazione dell'Albania in materia di riammissione dei propri cittadini, in particolare con l'Agenzia Frontex: tra il 2018 e l'inizio del 2020, gli Stati membri dell'UE hanno organizzato, in collaborazione con l'Agenzia, 789 voli di rimpatrio in Albania riguardanti 6.742 cittadini albanesi. Oltre ai rimpatri organizzati con il sostegno di Frontex, 4.633 cittadini albanesi sono stati rimpatriati in Albania nel 2018 e 3.671 fino a metà ottobre 2019 nel quadro del Fondo Asilo, migrazione e integrazione (AMIF). La Commissione valuta altresì positivamente la cooperazione con Frontex, rafforzata con il dispiegamento di squadre dell'agenzia al confine albanese con la Grecia, in materia di contrasto ai flussi migratori irregolari e di sicurezza.
  • modificare la legge sui media in linea con le raccomandazioni della Commissione di Venezia del Consiglio d'Europa.
    La Commissione di Venezia del Consiglio d'Europa ha chiesto una revisione della legge sui media che non fornirebbe adeguate garanzie in materia di libertà dei media.

Il progetto di posizione dell'UE per i negoziati con l'Albania

Nel progetto di posizione dell'UE per i negoziati, presentato dalla Commissione europea il 1° luglio 2020 si indica, in particolare, che i negoziati si svolgeranno nel rispetto delle seguenti condizioni:
  • l'Albania dovrà rispettare e impegnarsi a promuovere i valori su cui si fonda l'Unione di cui all'articolo 2 TUE, segnatamente il rispetto per la dignità umana, la libertà, la democrazia, l'uguaglianza, lo Stato di diritto e il rispetto dei diritti umani, inclusi i diritti delle persone appartenenti a minoranze;
  • l'Albania dovrà raggiungere un alto livello di conformità con i criteri di adesione, in particolare l'avanzamento dei negoziati sarà determinato dai progressi dell'Albania nella preparazione all'adesione, in un quadro di convergenza economica e sociale. Tali progressi saranno misurati in particolare rispetto ai criteri di Copenaghen, che stabiliscono i seguenti requisiti per l'adesione:
    - l'esistenza di istituzioni stabili che garantiscano la democrazia, lo Stato di diritto, i diritti umani e il rispetto e la tutela delle minoranze;
    - l'esistenza di una valida economia di mercato e la capacità di far fronte alla pressione competitiva e alle forze del mercato all'interno dell'Unione;
    - la capacità di assumere gli obblighi risultanti dall'adesione, in particolare, l'aderenza agli obiettivi dell'unione politica, economica e monetaria e la capacità amministrativa di applicare e attuare efficacemente l'acquis.
    Inoltre, si richiama l'impegno a instaurare relazioni di buon vicinato e una più stretta cooperazione regionale nell'ambito del processo di stabilizzazione e di associazione dei Balcani occidentali.
  • come previsto nella nuova procedura dei negoziati di adesione ( v. infra), i negoziati relativi al gruppo di capitoli sulle questioni fondamentali saranno avviati per primi e chiusi per ultimi. L'adozione, da parte dell'Albania, di una tabella di marcia per i capitoli sullo Stato di diritto (23 - Sistema giudiziario e diritti fondamentali e 24 - Giustizia, libertà e sicurezza) costituirà il parametro per l'apertura del gruppo di capitoli sulle questioni fondamentali. Non saranno aperti altri gruppi di capitoli di negoziato prima dell'apertura del gruppo di capitoli sulle questioni fondamentali. I progressi compiuti nell'ambito del gruppo di capitoli sulle questioni fondamentali determineranno il ritmo generale dei negoziati e saranno presi in considerazione in vista della decisione di aprire o chiudere nuovi capitoli o gruppi di capitoli.
    Il gruppo di capitoli relativi alle questioni fondamentali comprende oltre ai capitoli 23 e 24 relativi allo Stato di diritto (v. supra), anche i criteri economici, il funzionamento delle istituzioni democratiche, la riforma dalla pubblica amministrazione, gli appalti pubblici, le statistiche e il controllo finanziario
  • l'Albania dovrà elaborare una tabella di marcia per i capitoli sullo Stato di diritto, che dovrà indicare le priorità in materia di riforme fondamentali e una tabella di marcia sul funzionamento delle istituzioni democratiche e sulla riforma della pubblica amministrazione con l'indicazione di impegni da parte del paese, di un calendario e delle principali tappe previste. L'attuazione di tali tabelle sarà monitorata costantemente e discussa periodicamente nelle conferenze intergovernative durante l'intero processo.
    Nelle tabelle di marcia si prevedrà la necessità che l'Albania continui a sostenere efficacemente:

    - l'avvio di procedimenti penali nei confronti dei giudici e pubblici ministeri accusati di condotta criminosa nel corso del processo di riesame;

    - l'avvio di procedimenti nei confronti delle persone accusate di voto di scambio;

    - solidi risultati nella lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata a tutti i livelli, ivi compresi l'apertura di procedimenti e il completamento dei primi procedimenti nei confronti di alti funzionari pubblici e di politici;

    - progressi concreti nella riforma della pubblica amministrazione;

    - l'attuazione della riforma della legge elettorale e una decisione definitiva in merito alla legittimità delle elezioni locali tenutesi il 30 giugno 2019;

    - ulteriori avanzamenti nell'adozione della restante legislazione di attuazione della legge quadro del 2017 sulla protezione delle minoranze nazionali;

    - l'adozione della legge sul censimento della popolazione conformemente alle raccomandazioni del Consiglio d'Europa;

    - progressi nella procedura di registrazione delle proprietà.

  • in caso di stallo o regresso grave o prolungato nell'attuazione delle riforme nel gruppo di capitoli sulle questioni fondamentali, la Commissione, di sua iniziativa o su richiesta di uno Stato membro, può proporre di sospendere le sue raccomandazioni di aprire e/o chiudere altri capitoli e gruppi di capitoli di negoziato. Il Consiglio deciderà a maggioranza qualificata inversa su tale proposta ( ossia la proposta della Commissione si ritiene adottata a meno che una maggioranza qualificata in senso al Consiglio sia contraria);
  • il compimento di progressi sufficienti, da parte dell'Albania, nell'attuazione delle priorità di riforma concordate in sede negoziale dovrebbe determinare: a) un'integrazione più stretta con l'Unione europea mediante un'integrazione accelerata e l'inserimento progressivo nelle singole politiche, nel mercato e nei programmi dell'UE; b) un aumento dei finanziamenti e degli investimenti per istituire, attraverso l'uso dei fondi UE, una forte preferenza europea compatibile con l'OMC, creando al tempo stesso una solida economia locale.

La nuova procedura dei negoziati di adesione all'UE

Il Consiglio affari generali del 25 marzo 2020 ha approvato una riforma della procedura dei negoziati di adesione che prevede:
  • impegni chiari da parte dell'Unione europea e dei Balcani occidentali e un maggiore focus dei negoziati sulle riforme fondamentali: lo Stato di diritto, il funzionamento delle istituzioni democratiche e della pubblica amministrazione e l'economia dei paesi candidati;
  • una maggiore frequenza dei vertici UE-Balcani occidentali e un più forte coinvolgimento degli Stati membri nel monitoraggio del processo;
  • il raggruppamento degli attuali 35 capitoli negoziali in sei gruppi tematici: questioni fondamentali; mercato interno; competitività e crescita inclusiva; agenda verde e connettività sostenibile; risorse, agricoltura e coesione; relazioni esterne; i negoziati per capitoli relativi al gruppo sulle questioni fondamentali saranno avviati per primi e chiusi per ultimi ed i progressi in tale ambito determineranno il ritmo complessivo dei negoziati;
  • un sistema di incentivi per i paesi più meritevoli, quali l'integrazione graduale nelle politiche e nel mercato dell'UE e la partecipazione ai programmi dell'UE, nonché maggiori finanziamenti e investimenti; analogamente, sono previste sanzioni per l'eventuale stallo o regresso grave o prolungato nell'attuazione delle riforme, con la possibilità di sospendere i negoziati o, nei casi più gravi, riaprire capitoli già chiusi e sospendere o ritirare l'accesso ai programmi e ai finanziamenti dell'UE.

Il vertice UE-Balcani occidentali del 6 maggio 2020

La dichiarazione adottata in seguito al Vertice UE-Balcani occidentali, che si è svolto in videoconferenza il 6 maggio 2020, ha riaffermato il sostegno inequivocabile dell'UE alla  prospettiva europea dei Balcani occidentali, senza però fare esplicito riferimento all'allargamento dell'UE a tali paesi.
La dichiarazione in particolare:
  • indica che l'UE è determinata a intensificare ulteriormente il suo impegno e a sostenere la trasformazione politica, economica e sociale della regione e che l'aumento dell'assistenza da parte dell'UE sarà legato al conseguimento di progressi tangibili in materia di Stato di diritto e di riforme socioeconomiche, nonché al rispetto dei valori e delle norme dell'UE;
  • sottolinea l'importanza delle  relazioni di buon vicinato, della stabilità regionale e della cooperazione reciproca, tra cui rientra l'attuazione degli accordi bilaterali, compresi l'accordo di Prespa tra Macedonia del Nord e la Grecia e il trattato di buon vicinato con la Bulgaria;
  • sottolinea lo sforzo dell'UE a sostegno dei Balcani occidentali per contrastare la pandemia di coronavirus e il suo impatto sulle società e le economie, ricordando l'impegno in termini di: assistenza finanziaria; cooperazione e coordinamento sotto forma di appalti congiunti e un flusso di scambi senza restrizioni di dispositivi di protezione individuale, in modo da garantire un rapido flusso di beni essenziali attraverso le "corsie verdi " che collegano l'UE e i Balcani occidentali; contrasto alla disinformazione ed alle minacce ibride riconducibili a paesi terzi;
  • esorta i Balcani occidentali a sfruttare pienamente il potenziale della cooperazione regionale per facilitare la ripresa economica dopo la crisi, in particolare approfondendo l'integrazione economica regionale;
  • invita la Commissione europea a presentare un  solido piano economico e di investimenti per i Balcani occidentali, basato sulle seguenti priorità: connessione al mercato unico dell'UE; aumentare l'occupazione, in particolare per i giovani, migliorare il clima imprenditoriale e degli investimenti; promuovere l' agenda verde per i Balcani occidentali; rafforzare l' economia digitale e la connettività;
  • in materia di sicurezza e migrazione invita i Balcani occidentali a: sviluppare ulteriormente la cooperazione per arginare i flussi  migratori irregolari; cooperare maggiormente sul fronte della  lotta al terrorismo e all' estremismo; proseguire la lotta alla  corruzione e alla criminalità organizzata; dare la priorità alla  sicurezza energetica e alla  diversificazione delle fonti e delle rotte; contribuire alle missioni dell'UE e ad allinearsi pienamente alla posizione di politica estera dell'UE.
In occasione del Vertice, la Commissione europea ha annunciato che avrebbe presentato a settembre/ottobre 2020 un piano per gli investimenti e l'integrazione socio-economica nella regione dei Balcani occidentali.

Assistenza finanziaria all'Albania


Strumento di assistenza preadesione (IPA II)

Nell'ambito del quadro finanziario pluriennale 2014-2020, l'assistenza finanziaria all'Albania è prevista dallo strumento di assistenza preadesione (IPA II), dedicato al sostegno ai Paesi candidati e potenziali candidati all'adesione all'UE: Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Montenegro, Serbia, Turchia, Macedonia del Nord con una dotazione di 11 miliardi euro, dei quali 649,5 milioni di euro destinati all'Albania. 
Per quanto riguarda il prossimo quadro finanziario pluriennale 2021-2027, ancora in corso di negoziazione, in nuovo strumento di assistenza preadesione (IPA III) dovrebbe avere uno stanziamento complessivo di 12,5 miliardi di euro. Non è ancora disponibile la ripartizione per singolo paese.

Assistenza macrofinanziaria nel contesto della pandemia di COVID 19

Si ricorda che con la decisione (UE) 2020/701 25 maggio 2020 l'UE ha deciso di prestare assistenza macrofinanziaria nel contesto della pandemia di COVID 19 a 10 paesi dell'allargamento e del vicinato per un totale di 3 miliardi di euro, sotto forma di prestiti a medio termine, per quanto riguarda l' Albania si prevede uno stanziamento 180 milioni di euro.

Indicatori economici

Secondo le ultime stime della Commissione europea ( previsioni economiche di primavera 2020), pubblicate il 6 maggio 2020, il PIL dell' Albania, che è cresciuto del 2,2% nel 2019, dovrebbe diminuire del 4,8% nel 2020, a causa della grave crisi economica dovuta alla pandemia da COVID-19, per poi tornare a crescere del 4,2% nel 2021.
Per quanto concerne il rapporto debito/PIL, la Commissione europea stima per l'Albania un aumento dal 66,3% nel 2019 al 74,6% nel 2020, per poi scendere al 73,6% nel 2021; per quanto riguarda, invece, il disavanzo pubblico albanese, prevede che passi dall' 1,8% del PIL nel 2019 al 5,2% del PIL nel 2020, per poi tornare al 3,3% nel 2021.
Circa il tasso di disoccupazione albanese, la Commissione europea prevede un aumento dall'11,6% del 2019 al 14,9% nel 2020, per poi scendere al 13,5% nel 2021.
Per quanto riguarda, infine, i prezzi al consumo ( inflazione), in Albania, dopo essere aumentati dell' 1,1% nel 2019, dovrebbero aumentare del 2,5% nel 2020 e del 2,8% nel 2021.

Interscambio tra Italia e Albania

L'Italia è il principale partner commerciale e allo stesso tempo è il paese con il quale l'Albania ha registrato il maggior calo nell'interscambio. Sebbene la situazione tenda a stabilizzarsi, le esportazioni e le importazioni bilaterali presentano un ampio divario rispetto a un anno fa.
Nel periodo gennaio-maggio 2020, l'Albania ha importato dall'Italia merci per un totale di 422 milioni di euro, registrando un calo di 124 milioni di euro rispetto ai primi 5 mesi dello scorso anno (-22,69%). Globalmente le importazioni albanesi sono calate da 2,1 miliardi di euro a 1,7 miliardi (-17,56%). Anche le esportazioni verso l'Italia hanno registrato una contrazione. Nel periodo gennaio-maggio 2020, l'Albania ha esportato merci per 375 milioni di euro, con un calo di 133 milioni di euro (-26,16%). Complessivamente le esportazioni albanesi sono diminuite da 1 miliardo di euro a 821 milioni (-19,47%).

Presenza albanese in Italia

Secondo gli ultimi dati Istati nel 2019 gli albanesi residenti in Italia sono 441.027. Le province che ospitano il maggior numero di cittadini albanesi sono Milano (22.103 cittadini residenti), Brescia (18.320 cittadini residenti) Firenze (17.704 cittadini residenti), Roma (16.222 cittadini residenti) e Bari (12.025 cittadini residenti).