Consiglio dell'UE Economia e Finanza (ECOFIN) - Bruxelles, 9 luglio 2019 9 luglio 2019 |
Discussione sul pacchetto legislativo sulle risorse proprie dell'UE nel contesto del quadro finanziario pluriennale 2021-2027
Nell'ambito del pacchetto relativo al prossimo quadro finanziario pluriennale (QFP) 2021-2027, presentato il
2 maggio 2018, la Commissione europea ha pubblicato anche le
misure legislative sulle
risorse proprie dell'
UE.
Si tratta delle seguenti misure:
proposta di decisione del Consiglio relativa al sistema delle
risorse proprie dell'Unione europea
COM(2018)325;
proposta di regolamento del Consiglio concernente le modalità e la procedura di messa a disposizione delle risorse proprie basate sulla
base imponibile consolidata comune per l'imposta sulle società, sul
sistema di scambio di quote di emissioni dell'Unione europea e sui
rifiuti di imballaggio di plastica non riciclati, nonché le misure per far fronte al fabbisogno di tesoreria
COM(2018)326;
proposta di regolamento del Consiglio che stabilisce
misure di esecuzione del sistema delle
risorse proprie dell'Unione europea
COM(2018)327;
proposta di regolamento del Consiglio che modifica il regolamento (CEE, Euratom) n. 1553/89 concernente il regime uniforme definitivo di riscossione delle risorse proprie provenienti dall'
imposta sul valore aggiunto
COM(2018)328.
L'attuale sistema delle risorse proprie si fonda su tre principali categorie di entrate: le cosiddette risorse proprie tradizionali (soprattutto dazi doganali); la risorsa propria basata sull'imposta sul valore aggiunto; la risorsa propria basata sul reddito nazionale lordo, che è diventata nel tempo la componente preponderante del sistema, rappresentando oltre il 70% delle entrate dell'UE.
La Commissione europea ha proposto di
confermare le tre risorse proprie attualmente esistenti ma modernizzandole nel senso di:
La Commissione europea ha, altresì, proposto l'istituzione di
tre nuove risorse proprie, vale a dire:
Nel complesso, in base alle valutazioni della Commissione,
le nuove risorse proprie dovrebbero rappresentare il 12% circa del bilancio totale dell'UE e potrebbero apportare fino a 22 miliardi di euro all'anno per il finanziamento delle nuove priorità.
Anche alla luce dell'uscita del Regno Unito dall'UE, la Commissione europea ha proposto, altresì, di
eliminare progressivamente, nell'arco di cinque anni, tutte le attuali correzioni relative alle aliquote ridotte di prelievo della risorsa propria basata sull'IVA e le riduzioni forfettarie dei contributi basati sul RNL, di cui beneficiano alcuni Stati membri (oltre al Regno Unito stesso, Germania, Paesi Bassi e Svezia per la risorsa IVA e Danimarca, Paesi Bassi, Svezia e Austria per quanto concerne la risorsa basata sul RNL). Inoltre, ha proposto di aumentare il massimale per i pagamenti
dall'1,20% all'1,29% e quello per gli impegni
dall'1,26% all'1,35%.
Le modifiche introdotte dovrebbero ridurre la quota della risorsa basata sul RNL rispetto alle entrate totali, portandola all'interno di una forbice compresa tra il 50 e il 60%.
Si segnala che nei negoziati in Consiglio si registrano differenze di posizioni, in particolare sull'introduzione di nuove risorse proprie diverse da quelle proposte dalla Commissione europea, come la tassa sulle transazioni finanziarie (FTT) e la web tax diretta a colpire i profitti delle grandi compagnie del web, o su altre ipotizzate più di recente, come l'imposta legata al mercato unico (Single Market Levy) o la proposta di dazi legati alle emissioni di CO2 (Border Carbon Adjustments BCAs). |
Adozione delle raccomandazioni specifiche per paese
Il Consiglio ha
adottato le
raccomandazioni specifiche per Paese, che erano state presentate il 5 giugno 2019 dalla Commissione europea insieme a una
comunicazione "orizzontale" che fornisce un quadro complessivo dell'economia europea e considerazioni sulle prospettive economiche e sui progressi realizzati dagli Stati membri in termini di riforme e di correzione degli squilibri.
Nell'ambito del ciclo annuale di coordinamento delle politiche economiche e di bilancio dell'UE, il cosiddetto Semestre europeo, le
raccomandazioni specifiche per Paese forniscono un'
analisi della situazione economica di ciascuno Stato membro e
raccomandano misure che ogni Paese dovrebbe adottare nei successivi dodici-diciotto mesi. Le raccomandazioni sono
redatte dalla Commissione europea una volta terminata la valutazione dei Programmi di riforma e dei Programmi di stabilità o di convergenza degli Stati membri; in seguito sono preliminarmente
approvate dal Consiglio europeo di giugno e
adottate, infine, dal
Consiglio dell'UE in luglio. Gli Stati membri sono poi chiamati a
integrarle nelle rispettive politiche nazionali.
Si ricorda che il 20 giugno 2019 il Consiglio europeo ha discusso delle raccomandazioni specifiche per paese e che l'8 luglio 2019 il Consiglio "Occupazione, politica sociale, salute e consumatori" (EPSCO) ha approvato le raccomandazioni specifiche per paese che rientrano nelle sue competenze.
Per quanto riguarda l'
Italia, il Consiglio
raccomanda di adottare
provvedimenti nel
2019 e nel
2020 finalizzati a:
1. assicurare una
riduzione in termini nominali della spesa pubblica primaria netta dello 0,1% nel 2020, corrispondente a un
aggiustamento strutturale annuo dello 0,6% del PIL; utilizzare entrate straordinarie per accelerare la
riduzione del rapporto debito pubblico/PIL;
spostare la pressione fiscale dal lavoro, in particolare riducendo le agevolazioni fiscali e riformando i valori catastali non aggiornati;
contrastare l'evasione fiscale, in particolare nella forma dell'omessa fatturazione, tra l'altro potenziando i pagamenti elettronici obbligatori, anche mediante un abbassamento dei limiti legali per i pagamenti in contanti;
attuare pienamente le passate riforme pensionistiche al fine di ridurre il peso delle pensioni nella spesa pubblica e creare margini per altra spesa sociale e spesa pubblica favorevole alla crescita;
2. intensificare gli sforzi per
contrastare il lavoro sommerso; garantire che le politiche attive del mercato del lavoro e le politiche sociali siano efficacemente integrate e coinvolgano in particolare i
giovani e i
gruppi vulnerabili; sostenere la
partecipazione delle donne al mercato del lavoro attraverso una strategia globale, in particolare garantendo l'accesso a servizi di assistenza all'infanzia e a lungo termine di qualità;
migliorare i risultati scolastici, anche mediante adeguati investimenti mirati, e promuovere il miglioramento delle competenze, in particolare rafforzando le competenze digitali;
3. incentrare la politica economica connessa agli i
nvestimenti sulla ricerca e l'innovazione e sulla qualità delle infrastrutture, tenendo conto delle disparità regionali;
migliorare l'efficienza della pubblica amministrazione, in particolare investendo nelle competenze dei dipendenti pubblici, accelerando la
digitalizzazione e aumentando l'efficienza e la qualità dei servizi pubblici locali;
affrontare le restrizioni alla concorrenza, in particolare nel settore del commercio al dettaglio e dei servizi alle imprese, anche mediante una nuova legge annuale sulla concorrenza;
4.
ridurre la durata dei processi civili in tutti i gradi di giudizio razionalizzando e facendo rispettare le norme di disciplina procedurale, incluse quelle già all'esame del legislatore, ponendo in particolare l'accento sui regimi di insolvenza; migliorare l'efficacia della
lotta contro la corruzione riformando le norme procedurali al fine di ridurre la durata dei processi penali;
5. favorire la
ristrutturazione dei bilanci delle banche, in particolare per le banche di piccole e medie dimensioni, migliorando l'efficienza e la qualità degli attivi, continuando la riduzione dei crediti deteriorati e diversificando la provvista; migliorare il finanziamento non bancario per le imprese più piccole e innovative.
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Adozione del regolamento relativo alle misure riguardanti l'esecuzione e il finanziamento del bilancio generale dell'Unione nel 2019 in relazione al recesso del Regno Unito
Il Consiglio ha adottato il
regolamento relativo alle misure riguardanti l'esecuzione e il finanziamento del
bilancio generale dell'Unione nel 2019 in relazione al recesso del Regno Unito dall'Unione.
Si tratta di misure di emergenza che hanno l'obiettivo di mitigare l'impatto di un'eventuale Brexit senza accordo sui finanziamenti in un'ampia gamma di settori, come la ricerca e l'agricoltura. Tali misure dovrebbero consentire all'UE di continuare a effettuare pagamenti ai beneficiari del Regno Unito per i contratti sottoscritti e le decisioni adottate prima della data di recesso, purché il Regno Unito continui a versare i contributi concordati nel bilancio dell'UE per il 2019. Inoltre, le misure adottate hanno lo scopo di mantenere invariate le quote relative degli Stati membri dell'UE a 27 nel finanziamento del bilancio dell'UE per il 2019.
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Presentazione del programma di lavoro della presidenza finlandese sulle questioni economiche e finanziarie
La Finlandia ha assunto la presidenza del Consiglio dell'UE del secondo semestre del 2019 (dal 1° luglio al 31 dicembre 2019). Secondo quanto riportato dal sito ufficiale della Presidenza finlandese del Consiglio dell'UE, le
priorità
della stessa riguarderanno
quattro pilastri (rafforzare i
valori comuni e lo
stato di diritto, rendere
l'UE più competitiva e socialmente inclusiva, rafforzare la posizione dell'UE come
leader globale nell'azione per il clima, proteggere la
sicurezza dei cittadini nel suo complesso). Oltre alla priorità articolate nei suddetti quattro pilastri, la presidenza finlandese intende impegnarsi anche in riferimento alla gestione del
fenomeno migratorio e ai
negoziati sul QFP 2021-2027.
Per quanto riguarda il
rafforzamento dell'Unione economica e monetaria, la Presidenza finlandese intende in particolare:
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Raccomandazione relativa al nuovo Presidente della Banca centrale europea
Il Consiglio ha
raccomandato al Consiglio europeo di
nominare Christine Lagarde presidente della Banca centrale europea per un mandato della durata di otto anni con effetto a decorrere dal 1° novembre 2019.
Si ricorda che il Presidente della Banca centrale europea è nominato dal Consiglio europeo a maggioranza qualificata "rafforzata" (almeno il 72% dei membri del Consiglio europeo che rappresentino almeno il 65% della popolazione dell'UE), su raccomandazione del Consiglio e previa consultazione del Parlamento europeo e del Consiglio direttivo della BCE.
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Adozione di documenti di lavoro che saranno presentati alla 40a Assemblea dell'Organizzazione per l'aviazione civile internazionale (ICAO)
Il Consiglio ha adottato
otto documenti di lavoro che saranno presentati dalla Finlandia, a nome dell'UE e dei suoi Stati membri, alla 40a Assemblea dell'Organizzazione per l'aviazione civile internazionale (ICAO) che si terrà a Montreal dal 26 settembre al 4 ottobre 2019.
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Informazioni sulla tassazione del trasporto aereo e la fissazione del prezzo del carbonio
La delegazione dei Paesi Bassi ha presentato un resoconto della Conferenza ad alto livello sulla tassazione del trasporto aereo e la fissazione del prezzo del carbonio tenutasi a L'Aia il 20-21 giugno 2019.
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Eurogruppo dell'8 luglio 2019
L'
Eurogruppo si è riunito l'8 luglio 2019, dapprima in formato abituale e poi in formato inclusivo. In
formato abituale l'Eurogruppo ha in particolare:
Il quadro di sorveglianza rafforzata per la Grecia è entrato in vigore ad agosto 2018 dopo la fine del programma per la Grecia finanziato dal Meccanismo europeo di stabilità. La sorveglianza rafforzata monitora la situazione economica, finanziaria e di bilancio, oltre che l'attuazione degli impegni strategici post-programma.
La sorveglianza post-programma è avviata in automatico al termine di un programma di assistenza finanziaria e continua fino a quando il Paese interessato non restituisce almeno il 75% dell'assistenza finanziaria ricevuta.
Successivamente, l'Eurogruppo si è riunito in
formato inclusivo a 27 Stati membri per discutere dell'
approfondimento dell'Unione economica e monetaria. In particolare, si discusso del seguito del
Vertice euro del 21 giugno 2019, tra cui la
riforma del Meccanismo europeo di stabilità, l'Unione bancaria e lo Strumento di bilancio per la convergenza e la competitività.
Infine, a margine della riunione dell'Eurogruppo i rappresentanti degli Stati membri della zona euro, della BCE, della Danimarca, della Commissione europea e della Croazia hanno discusso dell'eventualità che la Croazia partecipi al meccanismo di cambio ERM II, in previsione di una futura adesione alla moneta unica, e hanno adottato a tal riguardo una
dichiarazione.
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