Rendiconto 2017 e Assestamento 2018 16 luglio 2018 |
Indice |
RENDICONTO 2017|ASSESTAMENTO 2018| |
RENDICONTO 2017 |
SanitàMinistero della saluteNel 2017, il Ministero della salute ha attivato iniziative volte, in particolare, a valorizzare la funzione strategica della ricerca sanitaria, oltre che del settore vaccinale ed è stato inoltre possibile proseguire interventi relativi al processo di revisione della spesa sanitaria, attraverso la razionalizzazione delle risorse, la riduzione degli sprechi e la realizzazione di economie di bilancio, senza trascurare gli aspetti qualitativi più importanti del sistema sanitario. Infatti, secondo quanto programmato dall'ultimo Patto per la salute, il Ministero ha attivato i sistemi di monitoraggio, analisi e controllo dell'andamento dei singoli sistemi sanitari regionali, per rilevare preventivamente eventuali e significativi scostamenti rispetto agli standard, rispettando i principi di qualità, appropriatezza ed equità dei servizi erogati, favorendo il miglioramento dei quadri finanziari soprattutto delle regioni interessate a piani di rientro o commissariate. Nella Nota integrativa al Rendiconto 2017, due sono gli aspetti che si evidenziano in particolare: il fenomeno dell'immigrazione ancora in crescita e l'avanzamento della innovazione tecnologica. Il primo comporta la necessità di curare le questioni connesse all'assistenza degli immigrati, il secondo quella di ricorrere a campagne di informazione, in particolare in materia di strategie vaccinali in atto presso il Servizio sanitario nazionale. Il Ministero ha posto l'attenzione inoltre su tematiche, peraltro oggetto di rilevazione da parte dell'ISTAT, connesse all'assistenza socio-sanitaria, anche correlata alla non autosufficienza, dovuta all'elevata presenza di anziani e grandi anziani nella popolazione. Con riferimento agli aspetti organizzativi del Ministero, l'impianto è quello entrato a regime già nel 2015, definito con D.P.C.M. n. 59/2014. Inoltre, come indicato nella Direttiva generale per l'attività amministrativa del Ministero della salute - Anno 2017, per quanto concerne la programmazione strategica per il periodo 2017-2019, si è tenuto conto delle manovre di contenimento della spesa pubblica attuate negli ultimi anni (si fa riferimento in particolare, fra gli altri, ai D.L. n. 35/2013, D.L. n. 120/2013, D.L. n. 66/2014 e alle leggi di stabilità per il 2014 e per il 2015). Tali manovre hanno comportato considerevoli tagli alle disponibilità finanziarie ministeriali, attuate anche con la circolare della RGS n. 20 del 2016 che è intervenuta sulle previsioni di bilancio per l'anno 2017 e per il triennio 2017-2019.
Come peraltro rilevato dalla Corte dei Conti (Relazione sul rendiconto generale dello stato 2017, vol. II La gestione del bilancio dello stato 2017 per amministrazione, nella parte dedicata al Ministero della salute, pag. 408 e ss.), lo stato di previsione del Ministero della Salute presenta una dotazione finanziaria iniziale di competenza di 2.331,9 milioni, aumentata a 2.691,4 milioni nelle previsioni definitive (con un incremento di circa 359 milioni) a causa dell'incremento delle risorse trasferite alle regioni per il sostegno nell'acquisto di farmaci innovativi (Fondi farmaci innovativi e oncologici innovativi).
Sul punto, si ricorda che la legge di bilancio 2017 (art. 1, commi 401-406, della legge 232/2016), ha istituito presso il Ministero della salute, dal 1° gennaio 2017, due Fondi per l'acquisto, rispettivamente, dei medicinali innovativi e dei medicinali oncologici innovativi. Entrambi i fondi hanno una dotazione di 500 milioni di euro ciascuno a valere sul livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale cui concorre lo Stato. Dal 2017, sono stati inoltre trasferiti nelle competenze del Ministero della salute la gestione delle somme da erogare alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome per le prestazioni a favore dei cittadini affetti da tubercolosi non assistiti dall'Inps (cap. 2317) e del rimborso al Sistema Sanitario Nazionale delle spese sostenute per l'assistenza sanitaria agli stranieri bisognosi (cap. 2359), in precedenza allocate presso il Ministero dell'interno.
La Corte sottolinea come, tra il 2013 e il 2017, la dimensione complessiva delle risorse gestite dal Ministero della salute è cresciuta in maniera consistente: il passaggio dai 1.513 milioni del 2013 ai 2.691 milioni del 2017 ne fornisce una chiara evidenza, anche se, tale crescita, al netto di quanto è riferibile ai fondi per i farmaci innovativi ed oncologici innovativi, si ridimensiona poiché l'incremento delle risorse da ripartire tra i diversi programmi risulta di circa il 12 per cento; sono proprio questa variazione e la collocazione presso il Ministero della salute dei due fondi, a cui nel 2017 è stato attribuito 1 miliardo del finanziamento al SSN, che - argomenta la Corte -, danno la misura del crescente ruolo che recentemente si è attribuito a questa Amministrazione, non solo negli equilibri con le altre amministrazioni centrali, ma anche nel più ampio quadro della gestione della politica sanitaria tra livelli di governo. Un ruolo di programmazione, di consulenza e di coordinamento tra i soggetti più direttamente responsabili della gestione, che traspare anche guardando alle modifiche che hanno riguardato la composizione delle risorse tra i suoi programmi. Ferme restando quelle destinate a ricerca, prevenzione, sistemi informativi e vigilanza degli enti, la crescita (al netto dei fondi per i farmaci) si è concentrata proprio nella programmazione del SSN per l'erogazione dei LEA, da cui è dipeso (in collaborazione con il MEF) un processo di risanamento del settore nella garanzia di adeguati risposte assistenziali. E ciò è avvenuto in un quadro di gestione delle risorse direttamente attribuite alle strutture dell'Amministrazione che si sono progressivamente ridotte: i redditi da lavoro dipendente si sono contratti nel periodo del 3,4 per cento, i consumi intermedi di oltre il 37 per cento. Al netto della variazione riconducibile ai farmaci, la dotazione finanziaria del Ministero presenta una crescita negli importi a preventivo dell'1,3 per cento che, nella gestione, aumenta del 7,3 per cento. Per quanto riguarda la gestione delle spese 2017, il consuntivo mostra impegni sulla competenza per oltre 2,6 miliardi, in crescita del 31 per cento rispetto al 2016. Un risultato da ricondurre principalmente ai Fondi per i farmaci: al netto di tale componente la crescita si ridimensiona al 5,8 per cento.
I residui passivi accertati al 31 dicembre crescono a circa 1.850 milioni contro i 1.060 milioni del 2016. Il forte aumento è legato soprattutto a 3 capitoli: cap. 3010 Fondo per il concorso al rimborso alle regioni per l'acquisto dei medicinali particolari , cap. 2401 Somme per la liquidazione delle transazioni da stipulare con soggetti emotrasfusi ecc., cap. 3398 Trasferimenti alle amministrazioni pubbliche per la ricerca medico-sanitaria ecc. che rappresentano circa il 79 per cento dei residui complessivi. L'importo maggiore riguarda il cap. 3010 relativo al rimborso alle Regioni del Fondo per l'acquisto dei medicinali innovativi. L'importo stanziato (1 miliardo) completamente impegnato non è stato pagato in attesa del decreto interministeriale che doveva disciplinare la distribuzione delle risorse tra le Regioni, condizionato ad una Intesa Stato-Regioni raggiunta solo 21 dicembre 2017. Il decreto è stato poi emanato il 16 febbraio 2018. Per quanto riguarda i residui di stanziamento, oltre il 98 per cento è riferibile a:
Per quanto invece riguarda i pagamenti complessivi, questi flettono del 9,8 per cento. Si riducono in misura molto accentuata i pagamenti sulla competenza -21,3 per cento, soprattutto per il rallentamento di quelli per trasferimenti ad Amministrazioni pubbliche (-43,4%). La quota di pagamenti su impegni di competenza passa nel complesso dal 70,8 per cento del 2016 al 42,6 per cento; nel caso del programma Trasferimenti ad amministrazioni pubbliche il calo è ancora maggiore: dal 68,1 per cento dello scorso esercizio al 25,4 per cento del 2017.
Tab. 1 (importi in mln di euro)
Guardando alla ripartizione degli stanziamenti per missione, nel 2017 si accentua la concentrazione dei fondi in quattro programmi, tre della missione "Tutela della salute" e uno della missione "Ricerca e innovazione". Ad essi va (al netto dei fondi per i farmaci) l'87,3 per cento delle risorse, a fronte dell'85,3 per cento dello scorso esercizio.
I programmi in crescita della missione "Tutela della salute" sono:
La missione "Ricerca e innovazione" si avvale nel 2017, per la parte gestita dal Ministero della salute, di risorse per 353 milioni (stanziamento iniziale di competenza 260,8 mln). Come negli esercizi passati, all'interno della missione, il programma "Ricerca per il settore della sanità pubblica", con un finanziamento definitivo di competenza pari a 340,9 mln, esaurisce pressoché l'intera missione rappresentando più del 95 per cento della spesa complessiva. Afferiscono infatti a tale programma i trasferimenti per la ricerca corrente pari e i contributi agli investimenti. Si tratta in prevalenza dei fondi destinati agli istituti di ricovero a carattere scientifico e per progetti di ricerca finalizzati. A tali risorse si aggiungono poi altri contributi specifici come quelli a favore dell'Ospedale Gaslini di Genova e dell'Istituto Nazionale di Genetica Molecolare o il finanziamento della ricerca corrente dell'ISS e di Agenas.
Tab. 2 (importi in mln di euro)
Si segnala che, nell'ambito del programma Prevenzione e promozione della salute umana ecc. è presente il capitolo 4386 Fondo per il gioco d'azzardo patologico, con uno stanziamento definitivo di 45 milioni di euro (5 mln in meno rispetto alla previsione iniziale di 50 mln di euro, di pari importo a quella del 2016). I residui di stanziamento, tuttavia, sono pari 44,2 milioni, corrispondenti a quasi la totalità delle risorse allocate sul capitolo (che pertanto risultano - come peraltro nel 2016 - pressoché interamente non spese).
Ministero dell'economia e delle finanzeLe principali fonti del finanziamento della spesa del SSN sono costituite dal gettito tributario (in particolare IRAP, addizionale regionale IRPEF, IVA e accise) ricavi ed entrate proprie, trasferimenti pubblici e privati ed integrazioni a carico del bilancio. Nel corso del 2017 sono cresciuti gli importi relativi alla missione riguardante le Relazioni finanziarie con le Autonomie territoriali, che prevede il Concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria (3.6), con uno stanziamento di competenza pari a 74.822 milioni di euro, che però contiene un capitolo ricollocato (il cap. 2862 Somme da erogare alle regioni a statuto ordinario a titolo di compartecipazione all'IVA) che precedentemente apparteneva programma Federalismo (3.4), dal 2017 ridenominato Federalismo amministrativo (3.4). Includendo tale capitolo tra le risorse del programma Concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria per il 2016, lo stanziamento fa registrare 3.027 milioni in più, con una variazione positiva del 4,2%. Per quanto riguarda i contributi per strutture sanitarie private, si segnalano i capitoli 2705 Somma da erogare all'ospedale pediatrico Bambino Gesù e 2707 Somma da assegnare ai Policlinici universitari gestiti direttamente da università non statali con previsioni di competenza pari, rispettivamente a 43,5 mln e a 35 mln di euro, entrambe invariate rispetto al 2016.
Tab. 3 (importi in mln di euro)
Infine, nell'ambito dello stato di previsione del MEF si segnala, con riferimento al cap. 7464 Edilizia sanitaria una riduzione delle previsioni definitive a 150 milioni di euro (nel 2016 erano 601 mln), rispetto all'ammontare degli stanziamenti iniziali pari a 250 milioni. Per una disamina degli stanziamenti pluriennali dedicati all'edilizia sanitaria si rinvia alla deliberazione della Corte dei Conti "L'attuazione del programma straordinario per la ristrutturazione edilizia e l'ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario", del marzo 2018. |
Politiche socialiMinistero del lavoro e delle politiche sociali
Nello stato di previsione del Ministero, la missione di maggior interesse per le politiche sociali è la Missione 24 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia con risorse dedicate alla prevenzione e riduzione delle condizioni di bisogno e di disagio delle persone e delle famiglie, nonché all'integrazione e all'inclusione sociale. La missione 24, con uno stanziamento iniziale di competenza pari a 31.191 mln che scendono a 30.926 mln nel definitivo, è articolata in due programmi Trasferimenti assistenziali a enti previdenziali ecc. (24.12) e Terzo settore (associazionismo, volontariato, Onlus e formazioni sociali) ecc. (24.2).
Con riferimento al programma 24.2 (trasferimenti assistenziali a enti previdenziali, finanziamento nazionale spesa sociale, programmazione, monitoraggio e valutazione politiche sociali e di inclusione attiva), nel 2017 esso ha presentato uno stanziamento pari a 30.833,7 milioni di euro, quasi interamente dedicato (74,5 per cento) al trasferimento all'Inps delle risorse necessarie all'erogazione degli interventi assistenziali di competenza dello Stato (assegno sociale, invalidità civile, indennità di accompagnamento, etc.). La maggior parte di tali risorse (pari nel 2017 a 18.352 mln, con una variazione in diminuzione in corso di esercizio pari a 248 mln) è concentrata nel cap. 3528, relativo al trasferimento all'INPS delle somme per il pagamento delle pensioni agli invalidi civili, ciechi e sordomuti. All'interno del Programma si segnalano i seguenti capitoli:
Fondi afferenti alle politiche sociali
Nel citato programma Trasferimenti assistenziali sono altresì allocati i fondi afferenti alle politiche sociali.
Fra questi la maggiore consistenza è rappresentata dal cap. 3550 Fondo per la lotta e alla povertà e all'esclusione sociale con una previsione iniziale di competenza pari a 1.180 milioni che scende a 1.014 milioni nella previsione definitiva (con una diminuzione di 166 mln, di cui 41 milioni destinati, tramite il DMT 90923, al citato capitolo 3554 di nuova istituzione per il sostegno del reddito delle fasce deboli della popolazione residente nelle zone colpite da eventi sismici nel 2016 e 2017). Le risorse del fondo sono utilizzate per l'erogazione del beneficio economico collegato al Reddito di inclusione, la misura unica nazionale di contrasto alla povertà che ha sostituito il SIA (Sostegno di inclusione attiva).
Si ricordano gli ulteriori Fondi, le cui risorse sono stanziate annualmente dalla legge di bilancio per finanziare gli interventi e i servizi sociali previsti per l'area di utenza di riferimento (v. anche importi sintetizzati in tab. 4):
Terzo settore
Il programma 24.2 (Terzo settore e responsabilità sociale delle imprese e delle organizzazioni) presenta uno stanziamento iniziale di circa 27,2 milioni di euro che sale a 93 milioni nello stanziamento definitivo. Tale incremento è principalmente dovuto all'istituzione, nello stato di previsione del Ministero, al cap. 5247, di un Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel terzo settore, attraverso il finanziamento di iniziative e progetti promossi da organizzazioni del Terzo settore con uno stanziamento iniziale di 20 milioni ed uno stanziamento definitivo di oltre 59 milioni. Il Fondo, istituito ai sensi dell'art. 9, comma 1, lett. g), della legge n. 106 del 2016, "Delega al Governo per la riforma del Terzo settore", è stato poi regolamentato dall'art. 72 del Codice del Terzo settore (D.Lgs. 117/2017). Il Fondo si suddivide in due componenti: la prima parte, di 10 milioni di euro, a carattere rotativo, è destinata a finanziare tramite contributi agevolati specifici programmi di investimento finalizzati allo svolgimento delle attività di interesse generale poste in essere da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del Terzo settore (le risorse sono postate nel cap. 8062 Fondo a carattere rotativo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel terzo settore di nuova istituzione). Tali contributi, una volta restituiti, ricostituiranno nuovamente il fondo. La dotazione finanziaria della seconda sezione del fondo (corrispondente al cap. 5247), già quantificata in 20 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2017, ai sensi dell'art. 11, comma 2, della citata legge 6 giugno 2016, n.106, è stata incrementata di ulteriori 40 milioni di euro per la medesima annualità, in virtù del dettato dell'articolo 72, comma 5, del D.Lgs. 117/2017. Si ricorda che, a seguito della entrata in vigore del codice del Terzo settore, e in particolare degli articoli 72 e 73, a decorrere dal 2017 sul Fondo citato e sul Fondo per l'associazionismo sociale (cap. 5246, con una dotazione finale di circa 9 mln) sono confluite le risorse finanziarie del Fondo nazionale per le politiche sociali destinate alla copertura degli oneri relativi agli interventi in materia di terzo settore di competenza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, precedentemente appostati sui capitoli 5242 (pp.gg. 1, 2 e 3) e 5246. Con Atto di indirizzo del Ministro del 13 novembre 2017 sono stati individuati per la stessa annualità gli obiettivi generali, le aree prioritarie di intervento e le linee di attività finanziabili attraverso il fondo di cui ai citati artt. 72 e 73 del Codice del terzo settore riguardanti la realizzazione da parte di organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del terzo settore di iniziative e progetti di rilevanza nazionale e locale da realizzarsi da parte di organizzazioni di volontariato e di associazioni di promozione sociale. Il 14 novembre 2017 è stato adottato l'avviso n.1/2017 con cui sono stati disciplinati i criteri di selezione e valutazione e le modalità di assegnazione e di erogazione del finanziamento delle iniziative e dei progetti di rilevanza nazionale presentati ex art.72 del Codice del terzo settore. Per quanto riguarda i progetti di rilevanza locale, sono stati attribuiti alle Regioni e province autonome con accordi quadro di programma le risorse rinvenienti nelle precedenti leggi di settore n. 266/1991, n.438/ 1998 e n. 383/2000. Nella Relazione sul Rendiconto generale dello stato 2017, la Corte dei Conti sottolinea che "Al di là delle affermazioni contenute nel citato atto di indirizzo, che inserisce gli interventi nell'ambito dell'Agenda 2020 per lo sviluppo sostenibile adottata dall'ONU il 25 settembre 2015, la selezione e l'attuazione delle iniziative si è rilevata complessivamente deludente. I 78 progetti nazionali ammessi al finanziamento, per un totale di risorse impegnate pari a 33,8 milioni, si presentano frammentari, autoreferenziali, di scarso impatto immediato sui bisogni della popolazione e consistenti, nella maggior parte dei casi, in incontri e manifestazioni di breve durata, volti a promuovere la sensibilità verso determinate tematiche. I 26 milioni destinati ad iniziative locali sono stati distribuiti tra le Regioni interessate sulla base di un criterio che privilegia il numero delle associazioni di volontariato operanti nel territorio, a testimonianza che si tratta più di un finanziamento a pioggia in favore dei predetti enti, che di un contributo per iniziative volte ad alleviare situazioni di disagio e di deprivazione. Ad avviso della Corte, l'emanazione di un'auspicata, completa normativa sulle imprese del Terzo settore - con un'esatta individuazione dell'area di operatività e della potenzialità di ciascuna associazione di volontariato - rappresenta il presupposto per un recupero di capacità programmatica degli interventi. In un'ottica di sussidiarietà e solidarietà, l'impegno delle associazioni del Terzo settore merita di non essere disperso e necessita, pertanto, di essere opportunamente indirizzato verso iniziative integrative e complementari dell'intervento pubblico, allo scopo di sopperire a specifiche situazioni di disagio presenti nei singoli territori".
Tab. 4 (importi in milioni di euro)
Ministero dell'economia e delle finanze
Nelle risorse afferenti alle politiche attive, segnano una crescita le risorse destinate alla lotta alle dipendenze, le risorse destinate alla protezione sociale (in relazione al finanziamento del fondo di sostegno alla natalità), le risorse per il sostegno alla famiglia (in particolare per le adozioni internazionali) e quelle per il finanziamento delle politiche per le pari opportunità.
Politiche per la famiglia
Nella missione Diritti sociali, politiche sociali e famiglia dello stato di previsione del MEF , le risorse d'interesse della XII Commissione sono, in particolare, allocate nei seguenti capitoli:
Povertà Nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze si segnala inoltre l'allocazione delle risorse impegnate per il sostegno al reddito tramite Carta acquisti. Le risorse sono allocate nel cap.1639 Fondo speciale destinato al soddisfacimento delle esigenze prioritariamente di natura alimentare e successivamente anche energetiche dei cittadini meno abbienti con un previsione finale di 257,5 milioni (nel 2016 era pari a circa 681 milioni), interamente impegnati a consuntivo. I pagamenti ammontano invece a circa 251 milioni di euro.
Lotta alle dipendenze
In merito si segnala il cap. 2113 Somme da corrispondere alla Presidenza del Consiglio dei ministri per l'attuazione delle politiche antidroga con una previsione iniziale di 4,9 mln incrementata a 9,1 milioni di euro, interamente impegnata a consuntivo. Nel 2016, lo stanziamento definitivo per il capitolo era di 5,5 milioni circa, interamente impegnato a consuntivo, con pagamenti effettuati per la quasi totalità dell'importo.
Giovani
La missione Giovani e sport (30), allocata nello stato previsionale del Ministero dell'economia e delle finanze, presenta una previsione iniziale di competenza pari a circa 787 milioni, che sale nelle previsioni finali a 852 milioni di euro (circa 700 mln nel 2016). All'interno della missione il programma Incentivazione e sostegno alla gioventù (30.3) presenta una previsione iniziale di 117,8 milioni che, grazie ad un incremento di 43,8 mln tutto a carico del Fondo servizio civile nazionale, raggiunge la previsione finale di 161,6 milioni di euro. All'interno del Programma si segnalano i capitoli:
|
ASSESTAMENTO 2018 |
SaluteMinistero della salute
Lo stato di previsione del Ministero della salute per l'anno finanziario 2018 reca spese iniziali per circa 2.441,1 milioni di euro complessivi in conto competenza e 2.493,1 milioni in conto cassa. La consistenza dei residui presunti al 1° gennaio 2018 risulta, nel progetto di bilancio presentato al Parlamento, di 239,3 milioni per la parte corrente e di 51,8 milioni di euro per il conto capitale. Le previsioni assestate dal ddl in esame, risultano pari a 2.606,5 milioni per la parte di competenza e a 3.619,7 milioni in conto cassa. La previsione iniziale dei residui risulta invece assestarsi a 1.953,5 milioni di euro. Le variazioni introdotte in forza di atti amministrativi nel periodo gennaio-maggio 2018 risultano pari a 167 milioni in conto competenza e 233 milioni in conto cassa. In ultimo, le variazioni proposte con il presente provvedimento ammontano per la competenza a 2,4 milioni, derivanti da esigenze connesse all'effettivo svolgimento della gestione, e per la cassa a 898 milioni. Tali variazioni riguardano l'integrazione di spese di natura indifferibile o inderogabile e, considerato anche il passaggio di legislatura, risultano di esiguo ammontare rispetto al totale delle previsioni iniziali stanziate nello stato di previsione (appena lo 0,10%). La variazione dei residui, dovuta alla necessità di adeguare i residui presunti a quelli risultanti dal rendiconto 2017, ammonta a 1.662,4 milioni.
Tabella 14 - Ministero della salute - (in milioni di euro)
*I totali parziali esposti possono discostarsi di alcune unità rispetto al totale generale a causa degli arrotondamenti automatici effettuati dai sistemi informatici.
Variazioni d'interesse Per quanto riguarda la sanità, di seguito vengono segnalate le variazioni di di maggiore interesse: per le spese finali, analizzate in termini di competenza, si registra una variazione in aumento relativamente alle spese per vaccini di malattie infettive (+ 535 mila euro, cap. 4383) e per il programma di sanità pubblica veterinaria (+419 mila euro).
Tutela della salute (20) - (in milioni di euro)
Come è possibile notare dagli importi esposti nelle tabelle sopra, le variazioni di competenza proposte per l'intero stato di previsione hanno un peso ridotto, mentre è più cospicua la variazione dei residui, in particolare per la Missione Tutela della salute (+1.481 milioni), che incide prevalentemente sul Programma 20.3 Programmazione del SSN per l'erogazione dei LEA (20.3) - e in particolare sul cap. 3010 Fondo per il concorso al rimborso alle regioni per l'acquisto dei medicinali innovativi (+ 1.000 milioni). Tale rilevante variazione dei residui fa registrare, di conseguenza, un impatto sulla cassa (+ 900 milioni).
Ricerca e innovazione (17) - (in milioni di euro)
Per quanto riguarda la missione Ricerca e innovazione (17), si rileva che la variazione in aumento a livello dei residui proposta dal ddl in esame, in termini di cassa, è pressochè interamente caricata sul programma Ricerca per il settore della sanità pubblica (17.20). Anche per questo programma, le variazioni in aumento proposte riguardano in massima parte il conto dei residui per una quota di 171,2 milioni di euro. Ministero dell'economia e delle finanzeLe risorse relative al concorso dello Stato alla spesa sanitaria sono allocate nello stato di previsione del MEF, in particolare nella Missione Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali (3). All'interno di questa Missione rileva in particolare il programma Concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria (3.6), in quanto dal 2017 il consistente capitolo cap. 2862 Somme da erogare alle regioni a statuto ordinario a titolo di compartecipazione all'IVA è stato ivi ricollocato (mentre precedentemente era appostato nell'ambito del programma Federalismo (3.4), ridenominato Federalismo amministrativo (3.4) anche per segnare tale passaggio).
Il ddl in esame, per tale programma, propone esclusivamente variazioni in conto residui, come segue:
Concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria (3.6) (in milioni di euro)
Per quanto d'interesse della Commissione XII, si segnala che i capitoli 2700 Fondo Sanitario Nazionale e 2701 Finanziamento del Fondo Sanitario Nazionale in relazione alle minori entrate IRAP fanno registrare una variazione proposta per il solo conto dei residui che ammontano, rispettivamente, a 3.202,4 milioni e a 2.354,3 milioni di euro.
Capitolo 2700 – Fondo sanitario nazionale (in milioni di euro)
Capitolo 2701 - Finanziamento FSN in relazione alle minori entrate (in milioni di euro)
Le risorse di questo programma sono tuttavia in prevalenza assorbite dal cap. 2862 Somme da erogare alle regioni a statuto ordinario a titolo di compartecipazione all'IVA come di seguito evidenziato:
Capitolo 2862 - (in milioni di euro)
Sul punto, si ricorda che la compartecipazione delle regioni a statuto ordinario al gettito erariale dell'IVA è stata prevista a decorrere dal 2001 (art.2 del
D.Lgs. 56/2000). Una parte rilevante della compartecipazione è stata destinata al finanziamento del Servizio sanitario. La quota annuale che compete a ciascuna regione viene determinata sulla base della media dei consumi finali delle famiglie rilevati dall'Istat a livello regionale negli ultimi tre anni; essa viene stabilita ogni anno entro il 30 settembre con DPCM, sulla base di parametri riferiti alla popolazione residente, alla capacità fiscale, ai fabbisogni sanitari ed alla dimensione geografica di ciascuna regione. Nel caso in cui l'IVA necessaria ad una regione risulti inferiore all'IVA spettante sulla base dei consumi pro-capite, interviene la solidarietà interregionale che consente di attingere da un apposito fondo perequativo, alimentato dalle regioni con surplus di IVA.
Nello stato di previsione del MEF si segnala in ultimo la Missione Infrastrutture pubbliche e logistica (14) che in sostanza consta di un unico programma Opere pubbliche e infrastrutture (14.8) ed un unico capitolo Somme da erogare per interventi in materia di edilizia sanitaria pubblica (cap. 7464) per il sostegno alle Regioni per la realizzazione di tali opere.
Opere pubbliche ed infrastrutture (14.8) - (in milioni di euro)
|
Politiche socialiNell'ambito del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, la missione che interessa la Commissione XII è Diritti sociali, politiche sociali e famiglia (24) e i programmi Terzo settore (associazionismo, volontariato, Onlus e formazioni sociali) e responsabilità sociale delle imprese e delle organizzazioni (24.2) e Trasferimenti assistenziali a enti previdenziali, finanziamento nazionale spesa sociale, promozione e programmazione politiche sociali, monitoraggio e valutazione interventi (24.12) che assorbe quasi completamente le risorse della missione, come esposto nelle seguenti tabelle: Diritti sociali, politiche sociali e famiglia (24) - (in milioni di euro)
Anche per questa missione, le variazioni proposte dal ddl in esame sono pressochè totalmente variazioni in conto residui. Le ridottissime variazioni di competenza e di cassa (35 mila euro) si riferiscono esclusivamente al programma Terzo settore ecc. (24.2), interamente assorbite dal cap. 5243 Quota del 5 per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche da assegnare agli enti, ecc. per riassegnazione di somme versate all'entrata. Terzo settore (associazionismo, volontariato, Onlus e formazioni sociali) e responsabilità sociale delle imprese e delle organizzazioni (24.2) - milioni di euro
Con riferimento a questo programma, cospicua è invece la parte che riguarda la variazione dei residui per somme rimaste da spendere (430 milioni di euro). Per quanto riguarda il programma 24.12, le variazioni per competenza sono esclusivamente dipendenti ad atti amministravi, mentre si registrano cospicui incrementi dei residui, pari a 3.195 milioni.
Trasferimenti assistenziali a enti previdenziali, finanziamento nazionale spesa sociale, promozione e programmazione politiche sociali, monitoraggio e valutazione interventi (24.12) - (in milioni di euro)
Per i capitoli di interesse della Commissione XII che rientrano in questo programma - tra i quali si segnalano il cap. 3550 (Fondo per la lotta alla povertà), cap. 3543 (Bonu bebè) e il cap. 3538 (Fondo per le non autosufficienze) - non vengono proposti aumenti in assestamento. La tabella che segue espone gli stanziamenti di competenza di tali capitoli ed il peso percentuale degli incrementi dei residui ad essi corrispondenti:
|
Politiche per la famigliaNello stato di previsione del MEF sono allocate le risorse della Missione Diritti sociali, politiche sociali e famiglia (24). Il totale della Missione presenta complessivamente previsioni iniziali per circa 1.152 milioni per competenza e cassa, con residui pressochè nulli che, per variazione proposta dal ddl in esame, aumentano a 62,2 milioni di euro. Le previsioni assestate, anche in questo caso, non si discostano molto dalle iniziali: 1.156 milioni in conto competenza e 1.163 milioni in conto cassa. Nell'ambito di questa missione, i programmi di interesse della Commissione XII sono i seguenti: - programma Protezione sociale per particolari categorie (24.5), nel cui ambito rileva il capitolo1639 Fondo speciale destinato al soddisfacimento delle esigenze prioritariamente di natura alimentare (Fondo carta acquisti), con una previsione iniziale ed assestata a livello dei residui pari a 6,4 milioni e previsioni iniziali ed assestate in conto competenza e cassa pari a 202,0 milioni di euro. Tra gli altri capitoli di interesse, si segnalano:
|
Politiche govaniliNello stato di previsione del MEF sono allocate anche le risorse della Missione 30 Giovani e sport, contenente il programma Incentivazione e sostegno alla gioventù (30.2), con una dotazione di competenza iniziale e assestata e pari a 188,7 milioni di euro, per la parte prevalente corrispondente alla dotazione del Fondo occorrente per il funzionamento del servizi civile nazionale (cap. 2185), con previsioni iniziali e assestate di competenza pari a 179,8 milioni di euro. Per la parte di interesse della Commissione XII, il capitolo 2106 Somme da corrispondere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per incentivazione e sostegno alla gioventù registra invece una previsione di competenza iniziale e assestata pari a 7,2 milioni di euro. |
Lotta alle dipendenzeNell'ambito dello stato di previsione del MEF , al sopra citato programma Protezione sociale per particolari categorie sono allocate anche le risorse per l'attuazione delle politiche antidroga, iscritte al cap. 2113 Somme da corrispondere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per l'attuazione delle politiche antidroga con una dotazione di competenza iniziale e assestata pressoché coincidente (pari a circa 4,3 milioni). |