Camera dei deputati - Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento Affari Sociali
Titolo: Rendiconto 2017 e Assestamento 2018
Riferimenti: AC N.850/XVIII AC N.851/XVIII
Serie: Progetti di legge   Numero: 10/0/12
Data: 16/07/2018
Organi della Camera: XII Affari sociali


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Rendiconto 2017 e Assestamento 2018

16 luglio 2018
Schede di lettura - Profili di competenza della XII Commissione Affari sociali


Indice

RENDICONTO 2017|ASSESTAMENTO 2018|


RENDICONTO 2017


Sanità

Ministero della salute

Nel 2017, il Ministero della salute ha attivato iniziative volte, in particolare, a valorizzare la funzione strategica della ricerca sanitaria, oltre che del settore vaccinale ed è stato inoltre possibile proseguire interventi relativi al processo di revisione della spesa sanitaria, attraverso la razionalizzazione delle risorse, la riduzione degli sprechi e la realizzazione di economie di bilancio, senza trascurare gli aspetti qualitativi più importanti del sistema sanitario. Infatti, secondo quanto programmato dall'ultimo Patto per la salute, il Ministero ha attivato i sistemi di monitoraggio, analisi e controllo dell'andamento dei singoli sistemi sanitari regionali, per rilevare preventivamente eventuali e significativi scostamenti rispetto agli standard, rispettando i principi di qualità, appropriatezza ed equità dei servizi erogati, favorendo il miglioramento dei quadri finanziari soprattutto delle regioni interessate a piani di rientro o commissariate.

Nella Nota integrativa al Rendiconto 2017, due sono gli aspetti che si evidenziano in particolare: il fenomeno dell'immigrazione ancora in crescita e l'avanzamento della innovazione tecnologica. Il primo comporta la necessità di curare le questioni connesse all'assistenza degli immigrati, il secondo quella di ricorrere a campagne di informazione, in particolare in materia di strategie vaccinali in atto presso il Servizio sanitario nazionale. Il Ministero ha posto l'attenzione inoltre su tematiche, peraltro oggetto di rilevazione da parte dell'ISTAT, connesse all'assistenza socio-sanitaria, anche correlata alla non autosufficienza, dovuta all'elevata presenza di anziani e grandi anziani nella popolazione.

Con riferimento agli aspetti organizzativi del Ministero, l'impianto è quello entrato a regime già nel 2015, definito con D.P.C.M. n. 59/2014. Inoltre, come indicato nella Direttiva generale per l'attività amministrativa del Ministero della salute - Anno 2017, per quanto concerne la programmazione strategica per il periodo 2017-2019, si è tenuto conto delle manovre di contenimento della spesa pubblica attuate negli ultimi anni (si fa riferimento in particolare, fra gli altri, ai D.L. n. 35/2013, D.L. n. 120/2013, D.L. n. 66/2014 e alle leggi di stabilità per il 2014 e per il 2015).

Tali manovre hanno comportato considerevoli tagli alle disponibilità finanziarie ministeriali, attuate anche con la circolare della RGS n. 20 del 2016 che è intervenuta sulle previsioni di bilancio per l'anno 2017 e per il triennio 2017-2019.

Come peraltro rilevato dalla Corte dei Conti (Relazione sul rendiconto generale dello stato 2017, vol. II La gestione del bilancio dello stato 2017 per amministrazione, nella parte dedicata al Ministero della salute, pag. 408 e ss.), lo stato di previsione del Ministero della Salute presenta una dotazione finanziaria iniziale di competenza di 2.331,9 milioni, aumentata a 2.691,4 milioni nelle previsioni definitive (con un incremento di circa 359 milioni) a causa dell'incremento delle risorse trasferite alle regioni per il sostegno nell'acquisto di farmaci innovativi (Fondi farmaci innovativi e oncologici innovativi).

Sul punto, si ricorda che la legge di bilancio 2017 (art. 1, commi 401-406, della legge 232/2016), ha istituito presso il Ministero della salute, dal 1° gennaio 2017, due Fondi per l'acquisto, rispettivamente, dei medicinali innovativi e dei medicinali oncologici innovativi. Entrambi i fondi hanno una dotazione di 500 milioni di euro ciascuno a valere sul livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale cui concorre lo Stato. Dal 2017, sono stati inoltre trasferiti nelle competenze del Ministero della salute la gestione delle somme da erogare alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome per le prestazioni a favore dei cittadini affetti da tubercolosi non assistiti dall'Inps (cap. 2317) e del rimborso al Sistema Sanitario Nazionale delle spese sostenute per l'assistenza sanitaria agli stranieri bisognosi (cap. 2359), in precedenza allocate presso il Ministero dell'interno.

La Corte sottolinea come, tra il 2013 e il 2017, la dimensione complessiva delle risorse gestite dal Ministero della salute è cresciuta in maniera consistente: il passaggio dai 1.513 milioni del 2013 ai 2.691 milioni del 2017 ne fornisce una chiara evidenza, anche se, tale crescita, al netto di quanto è riferibile ai fondi per i farmaci innovativi ed oncologici innovativi, si ridimensiona poiché l'incremento delle risorse da ripartire tra i diversi programmi risulta di circa il 12 per cento; sono proprio questa variazione e la collocazione presso il Ministero della salute dei due fondi, a cui nel 2017 è stato attribuito 1 miliardo del finanziamento al SSN, che - argomenta la Corte -, danno la misura del crescente ruolo che recentemente si è attribuito a questa Amministrazione, non solo negli equilibri con le altre amministrazioni centrali, ma anche nel più ampio quadro della gestione della politica sanitaria tra livelli di governo. Un ruolo di programmazione, di consulenza e di coordinamento tra i soggetti più direttamente responsabili della gestione, che traspare anche guardando alle modifiche che hanno riguardato la composizione delle risorse tra i suoi programmi.

Ferme restando quelle destinate a ricerca, prevenzione, sistemi informativi e vigilanza degli enti, la crescita (al netto dei fondi per i farmaci) si è concentrata proprio nella programmazione del SSN per l'erogazione dei LEA, da cui è dipeso (in collaborazione con il MEF) un processo di risanamento del settore nella garanzia di adeguati risposte assistenziali. E ciò è avvenuto in un quadro di gestione delle risorse direttamente attribuite alle strutture dell'Amministrazione che si sono progressivamente ridotte: i redditi da lavoro dipendente si sono contratti nel periodo del 3,4 per cento, i consumi intermedi di oltre il 37 per cento. Al netto della variazione riconducibile ai farmaci, la dotazione finanziaria del Ministero presenta una crescita negli importi a preventivo dell'1,3 per cento che, nella gestione, aumenta del 7,3 per cento.

Per quanto riguarda la gestione delle spese 2017, il consuntivo mostra impegni sulla competenza per oltre 2,6 miliardi, in crescita del 31 per cento rispetto al 2016. Un risultato da ricondurre principalmente ai Fondi per i farmaci: al netto di tale componente la crescita si ridimensiona al 5,8 per cento. 

I residui passivi accertati al 31 dicembre crescono a circa 1.850 milioni contro i 1.060 milioni del 2016. Il forte aumento è legato soprattutto a 3 capitoli: cap. 3010 Fondo per il concorso al rimborso alle regioni per l'acquisto dei medicinali particolari , cap. 2401 Somme per la liquidazione delle transazioni da stipulare con soggetti emotrasfusi ecc., cap. 3398 Trasferimenti alle amministrazioni pubbliche per la ricerca medico-sanitaria ecc. che rappresentano circa il 79 per cento dei residui complessivi.

L'importo maggiore riguarda il cap. 3010 relativo al rimborso alle Regioni del Fondo per l'acquisto dei medicinali innovativi. L'importo stanziato (1 miliardo) completamente impegnato non è stato pagato in attesa del decreto interministeriale che doveva disciplinare la distribuzione delle risorse tra le Regioni, condizionato ad una Intesa Stato-Regioni raggiunta solo 21 dicembre 2017. Il decreto è stato poi emanato il 16 febbraio 2018.

Per quanto riguarda i residui di stanziamento, oltre il 98 per cento è riferibile a:

  • cap. 7211 Trasferimenti alle amministrazioni pubbliche per la ricerca medico-sanitaria e la tutela della salute  (circa 52 mln) relativo ai trasferimenti alle amministrazioni pubbliche dei Fondi per la ricerca, le cui procedure sono mediamente espletate in circa 36/48 mesi;
  • cap. 4395 Fondo per la cura dei soggetti con disturbo dello spettro autistico (8 mln) che è stato istituito dalla legge di bilancio 2016 con una dotazione di 5 milioni nei due esercizi 2016 e 2017 e i cui tempi di impegno e pagamento dipenderanno dai tempi di presentazione della documentazione relativa alle spese sostenute dall'ISS in esecuzione dell'accordo di collaborazione con il Ministero della salute firmato lo scorso luglio 2017 per la realizzazione di un progetto finalizzato all'istituzione di un Osservatorio nazionale per il monitoraggio dei disturbi dello spettro autistico .

Per quanto invece riguarda i pagamenti complessivi, questi flettono del 9,8 per cento. Si riducono in misura molto accentuata i pagamenti sulla competenza -21,3 per cento, soprattutto per il rallentamento di quelli per trasferimenti ad Amministrazioni pubbliche (-43,4%). La quota di pagamenti su impegni di competenza passa nel complesso dal 70,8 per cento del 2016 al 42,6 per cento; nel caso del programma Trasferimenti ad amministrazioni pubbliche il calo è ancora maggiore: dal 68,1 per cento dello scorso esercizio al 25,4 per cento del 2017.

  Tab. 1 (importi in mln di euro)

Ministero della salute Stanziamenti iniz. Competenza Var. % Stanziamenti def. Competenza Var. % Consuntivo Pagamenti 2017 Stanziamenti def. su spese finali nette del Bil. Stato (in %)
2016 2017 2016 2017 2017 2016 2017
Stato di previsione di cui: 1.234 2.332  89,0 1.952 2.691 37,9 2.655 1.109 0,32 0,43
Missione 20 - Tutela della salute  926 2.029 119,1 1.581 2.270 43,6 2.236 809 0,25 0,36
Missione 17 - Ricerca e innovazione  262 261 -0,5 297 353 18,9 352 237 0,05 0,06

 Guardando alla ripartizione degli stanziamenti per missione, nel 2017 si accentua la concentrazione dei fondi in quattro programmi, tre della missione "Tutela della salute" e uno della missione "Ricerca e innovazione". Ad essi va (al netto dei fondi per i farmaci) l'87,3 per cento delle risorse, a fronte dell'85,3 per cento dello scorso esercizio.

I programmi in crescita della missione "Tutela della salute" sono: 

  • "Programmazione del SSN per l'erogazione dei LEA" con uno stanziamento di competenza iniziale di 1.177,5 milioni e un definitivo di  1.395,1, che vede aumentare le risorse attribuite del 38 per cento rispetto al 2016. La forte crescita del programma è legata alla variazione dei contributi agli investimenti, solo in parte compensata dalla leggera flessione delle spese per rimborsi dei costi delle cure all'estero (cap. 4391 con una dotazione iniziale di circa 68 mln, incrementati nello stanziamento definitivo a circa 158 mln, che comunque nell'esercizio flettono del 7,6 per cento confermando il profilo riduttivo già registrato nel 2016. Più precisamente erano 253 mln nel 2015, scesi a 170 mln nel 2016). Sono invece in crescita oltre ai "Trasferimenti ad amministrazioni pubbliche" (per i farmaci) e ai "Redditi da lavoro" (+0,3 per cento), anche i "Contributi agli investimenti", ovvero le risorse relative all'edilizia sanitaria (cap. 7112 Somme da destinare il finanziamento di interventi di edilizia sanitaria per ampliamento, riqualificazione, adeguamento e messa a norma delle strutture ospedaliere di nuova istituzione con uno stanziamento iniziale e definitivo pari a 35,7 mln), le reiscrizioni di residui perenti per interventi sanitari nei grandi centri urbani (cap. di nuova istituzione 7111 Somme da assegnare alle regioni per la realizzazione di interventi di riorganizzazione e riqualificazione dell'assistenza sanitaria nei grandi centri abitati con una dotazione di circa 39,5 mln) e le somme da trasferire alla regione Puglia per l'ammodernamento di apparecchiature e dispositivi medici delle strutture sanitarie di Taranto in relazione alle ricadute della questione Ilva  (allocate nel  cap. 7105 di nuova istituzione Somme da assegnare alla regione Puglia per la realizzazione di un progetto volto ad interventi di ammodernamento tecnologico delle apparecchiature e dei dispositivi medicodiagnostici delle strutture sanitarie pubbliche ubicate nei comuni di Taranto, Statte, Crispiano, Massafra e Montemesola con una dotazione di 50 mln);
  • "Vigilanza sugli enti e sicurezza delle cure" (+1,7 per cento), che ha potuto contare nel 2017 su uno stanziamento di 600,9 milioni (591 nel 2016); in crescita oltre agli importi per gli indennizzi (cap. 2401 Liquidazione delle transazioni da stipulare con soggetti emotrasfusi, danneggiati da sangue o emoderivati infetti, che hanno instaurato azioni di risarcimento danni con uno stanziamento di 144,3 mln e cap. 2409 Indennizzo e risarcimento ai soggetti danneggiati a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati con uno stanziamento di 314 mln), anche la quota (pari a 137,4 mln) che va agli enti vigilati, in prevalenza all'Istituto Superiore di Sanità-ISS (il cap. 3443 Contributo all'ISS ha uno stanziamento definitivo pari a 103,5 mil.), e all'Agenzia Italiana del Farmaco-Aifa (il cap. 3461 Contributo all'Aifa ha uno stanziamento definitivo pari a 24,1 mln);
  • "Prevenzione e promozione della salute umana ed assistenza sanitaria al personale navigante e aeronavigante", anche se in flessione rispetto al 2016 (quando aveva uno stanziamento pari a 160,3 mln) presenta  uno stanziamento di competenza iniziale di 133,8 mln e un definitivo di  139,7 mln. Tale flessione  è ascrivibile in prevalenza alla diminuzione dei trasferimenti per la ludopatia e dei rimborsi al personale navigante. All'interno del Programma si segnalano: il cap. 4386  Fondo per il gioco d'azzardo patologico con una dotazione iniziale di 50 mln che si attesta a 45 mln come definitiva;  il cap. 4383 Spese per vaccini inerenti le malattie infettive,diffusive e quaternarie con una previsione di competenza di circa 1,5 mln di euro che raggiunge 3,1 mln nella previsione finale; il cap. 4393 Spese per l'attività ed il funzionamento, ivi comprese le spese di personale, del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM) con un finanziamento iniziale di 9,9 mln che si incrementa nella previsione finale per raggiungere 11,9 mln;

La missione "Ricerca e innovazione" si avvale nel 2017, per la parte gestita dal Ministero della salute, di risorse per 353 milioni (stanziamento iniziale di competenza 260,8 mln). Come negli esercizi passati, all'interno della missione, il programma "Ricerca per il settore della sanità pubblica",  con un finanziamento definitivo di competenza pari a 340,9 mln, esaurisce pressoché l'intera missione rappresentando più del 95 per cento della spesa complessiva. Afferiscono infatti a tale programma i trasferimenti per la ricerca corrente pari e i contributi agli investimenti. Si tratta in prevalenza dei fondi destinati agli istituti di ricovero a carattere scientifico e per progetti di ricerca finalizzati. A tali risorse si aggiungono poi altri contributi specifici come quelli a favore dell'Ospedale Gaslini di Genova e dell'Istituto Nazionale di Genetica Molecolare o il finanziamento della ricerca corrente dell'ISS e di Agenas.

  • "Ricerca per il settore della sanità pubblica" (+19,2 per cento rispetto al 2016). All'interno del programma si segnala il cap. 3398 Trasferimenti alle amministrazioni pubbliche per la ricerca medico-sanitaria e la tutela della salute con uno stanziamento iniziale di 208,5 milioni incrementato nel definitivo di competenza a 287,8 mln; cap 7212 Somme da destinare al finanziamento di progetti di ricerca nel campo sanitario di nuova istituzione con uno stanziamento di competenza pari a 13,7 mln.

  

Tab. 2 (importi in mln di euro)

 

Principali Missioni e programmi del Ministero della salute Stanziamenti def. Competenza Var. % Consuntivo Pagamenti 2017 Residui al 31/12 Var. %
2016 2017 2017 2016 2017
Missione 20 - Tutela della salute di cui: 1.581,0 2.269,7 43,6 2.236 808,6 660,0 1.619,5 145,3
Prevenzione e promozione salute umana e assistenza sanitaria personale navigante (20.1) 160,3 139,7 -12,9 136 69,5 95,0 79,0 -16,8
Sanità pubblica veterinaria (20.2) 37,0 35,6 -3,8 34 32,1 7,6 4,7 -38,2
Programmazione del SSN erogazione dei LEA (20.3) 691,3 1.395,1 101,8 1.394 236,4 187,0 1.165,4 523,2
Vigilanza sugli enti e sicurezza delle cure (20.7) 591,0 600,9 1,7 577 397,6 338,4 339,3 0,3
Missione 17 - Ricerca e innovazione di cui: 297,1 353,1 18,8 352 236,9 321,2 265,3 -17,4
Ricerca per il settore della sanità pubblica (17.20) 283,2 341,0 20,4 340 227,2 305,2 258,4 -15,3

Si segnala che, nell'ambito del programma Prevenzione e promozione della salute umana ecc.  è presente il capitolo 4386 Fondo per il gioco d'azzardo patologico, con uno stanziamento definitivo di 45 milioni di euro (5 mln in meno rispetto alla previsione iniziale di 50 mln di euro, di pari importo a quella del 2016). I residui di stanziamento, tuttavia, sono pari 44,2 milioni, corrispondenti a quasi la totalità delle risorse allocate sul capitolo (che pertanto risultano - come peraltro nel 2016 - pressoché interamente non spese).

Ministero dell'economia e delle finanze

Le principali fonti del finanziamento della spesa del SSN sono costituite dal gettito tributario (in particolare IRAP, addizionale regionale IRPEF, IVA e accise) ricavi ed entrate proprie, trasferimenti pubblici e privati ed integrazioni a carico del bilancio.

Nel corso del 2017 sono cresciuti gli importi relativi alla missione riguardante le Relazioni finanziarie con le Autonomie territoriali, che prevede il Concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria (3.6), con uno stanziamento di competenza pari a 74.822 milioni di euro, che però contiene un capitolo ricollocato (il cap. 2862 Somme da erogare alle regioni a statuto ordinario a titolo di compartecipazione all'IVA) che precedentemente apparteneva programma Federalismo (3.4), dal 2017 ridenominato Federalismo amministrativo (3.4). Includendo tale capitolo tra le risorse del programma Concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria per il 2016, lo stanziamento fa registrare 3.027 milioni in più, con una variazione positiva del 4,2%.

Per quanto riguarda i contributi per strutture sanitarie private, si segnalano i capitoli 2705 Somma da erogare all'ospedale pediatrico Bambino Gesù e 2707 Somma da assegnare ai Policlinici universitari gestiti direttamente da università non statali con previsioni di competenza pari, rispettivamente a 43,5 mln e a 35 mln di euro, entrambe invariate rispetto al 2016.

Tab. 3 (importi in mln di euro)

Principali programmi del MEF per il settore sanitario Stanziamenti def. Competenza Var. % Consuntivo Pagamenti 2017 Residui al 31/12 Var. %
2016 2017 2017 2016 2017
Programma 3.6 – Concorso Stato alla spesa sanitaria di cui:
71.795
74.822
4,2
74.817
63.035
 35.772
35.075
-1,9
Cap. 2700 – Fondo sanitario nazionale
5.766
6.756
17,2
6.756
4.814
3.996
4.002
0,2
Cap. 2701 – Finanziamento Fondo sanitario nazionale in relazione alle minori entrate IRAP e IRPEF
300
2.000
566,7
2.000
147
2.127
2.354
10,7
Cap. 2862 – Somme da erogare alle regioni a statuto ordinario a titolo di compartecipazione all'IVA
64.690
65.982
2,0
65.983
57.995
28.632
27.818
-2,8

Infine, nell'ambito dello stato di previsione del MEF si segnala, con riferimento al cap. 7464 Edilizia sanitaria una riduzione delle previsioni definitive a 150 milioni di euro (nel 2016 erano 601 mln), rispetto all'ammontare degli stanziamenti iniziali pari a 250 milioni. Per una disamina degli stanziamenti pluriennali dedicati all'edilizia sanitaria si rinvia alla deliberazione della Corte dei Conti "L'attuazione del programma straordinario per la ristrutturazione edilizia e l'ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario", del marzo 2018.


Politiche sociali

Ministero del lavoro e delle politiche sociali

 

Nello stato di previsione del Ministero, la missione di maggior interesse per le politiche sociali è la Missione 24 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia con risorse dedicate alla prevenzione e riduzione delle condizioni di bisogno e di disagio delle persone e delle famiglie, nonché all'integrazione e all'inclusione sociale.

La missione 24, con uno stanziamento iniziale di competenza pari a 31.191 mln che scendono a 30.926 mln nel definitivo, è articolata in due programmi Trasferimenti assistenziali a enti previdenziali ecc. (24.12) e Terzo settore (associazionismo, volontariato, Onlus e formazioni sociali) ecc. (24.2).

 

Con riferimento al programma 24.2 (trasferimenti assistenziali a enti previdenziali, finanziamento nazionale spesa sociale, programmazione, monitoraggio e valutazione politiche sociali e di inclusione attiva), nel 2017 esso ha presentato uno stanziamento pari a 30.833,7 milioni di euro, quasi interamente dedicato (74,5 per cento) al trasferimento all'Inps delle risorse  necessarie all'erogazione degli interventi assistenziali di competenza dello Stato (assegno sociale, invalidità civile, indennità di accompagnamento, etc.).

La maggior parte di tali risorse (pari nel 2017 a 18.352 mln, con una variazione in diminuzione in corso di esercizio pari a 248 mln) è concentrata nel cap. 3528, relativo al trasferimento all'INPS delle somme per il pagamento delle pensioni agli invalidi civili, ciechi e sordomuti.

All'interno del Programma si segnalano i seguenti capitoli:

  • cap. 3543 Somme da corrispondere per l'assegnazione del bonus bebè con una previsione pari a 1.012 mln di euro. Si ricorda che lo stanziamento discende dalla legge di stabilità 2015 (legge 190/2014, commi da 125 a 129), che ha previsto, per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2015 fino al 31 dicembre 2017, un assegno di importo annuo di 960 euro erogato mensilmente a decorrere dal mese di nascita o adozione. Per poter ottenere il beneficio economico si richiede la condizione che il nucleo familiare di appartenenza del genitore richiedente sia in condizione economica corrispondente a un valore dell'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore a 25.000 euro annui. L'importo dell'assegno di 960 euro annui è raddoppiato quando il nucleo familiare di appartenenza del genitore richiedente è in una condizione economica corrispondente a un valore dell'indicatore ISEE non superiore ai 7.000 euro annui. L'assegno è corrisposto ai cittadini italiani, UE, e stranieri in possesso di permesso di soggiorno. La legge di bilancio 2018 (art. 1, commi 248-249 della legge 205/2017) ha disposto la proroga per il 2018 della normativa per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio al 31 dicembre 2018, ma solo fino al primo anno di età o nel primo anno di ingresso nel nucleo familiare a seguito di adozione (e non per i primi tre anni) per un importo annuo di 960 euro erogato su base mensile (80 euro). Come in precedenza, la misura è raddoppiata per ISEE familiari fino a 7.000 euro anni;
  • cap. 3520 Somma da erogare per oneri derivanti da disposizioni per il sostegno delle donne vittime di violenza di genere con uno stanziamento iniziale e finale di competenza pari a 11,7 milioni (erano 10 mln nel 2016);
  • cap. 3521 Somma da corrispondere alle regioni per il rilancio del piano per lo sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio-educativi per la prima infanzia. Il capitolo non presenta alcuno stanziamento in quanto, le risorse stanziate ai sensi del D. Lgs. 65/2017 di attuazione della delega contenuta nella L. 107/2015 (cd. La Buona Scuola), sono affluite nello stato di previsione del MIUR, al cap.1270 Fondo nazionale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione, rivolto ai bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni;
  • cap. 3554  Somme da destinare al sostegno del reddito delle fasce deboli della popolazione residente nelle zone colpite dagli eventi sismici del 2016 e 2017 con una previsione iniziale e finale di competenza pari a 41 milioni. Le risorse sono stanziate ai sensi dell'art. 10 del D.L. n. 8/2017 ai fini della mitigazione dell'impatto degli eventi sismici  sulle condizioni di vita, economiche e sociali delle fasce deboli della popolazione.

 

Fondi  afferenti alle politiche sociali

 

Nel citato programma Trasferimenti assistenziali sono altresì allocati i fondi afferenti alle politiche sociali.

 

Fra questi la maggiore consistenza è rappresentata dal cap. 3550 Fondo per la lotta e alla povertà e all'esclusione sociale con una previsione iniziale di competenza pari a 1.180 milioni che scende a 1.014 milioni nella previsione definitiva (con una diminuzione di 166 mln, di cui 41 milioni destinati, tramite il DMT 90923, al citato capitolo 3554 di nuova istituzione  per il sostegno del reddito delle fasce deboli della popolazione residente nelle zone colpite da eventi sismici nel 2016 e 2017).

Le risorse del fondo sono utilizzate per l'erogazione del beneficio economico collegato al Reddito di inclusione, la misura unica nazionale di contrasto alla povertà che ha sostituito il SIA (Sostegno di inclusione attiva).

 

Si ricordano gli ulteriori Fondi, le cui risorse sono stanziate annualmente dalla legge di bilancio per finanziare gli interventi e i servizi sociali previsti per l'area di utenza di riferimento (v. anche importi sintetizzati in tab. 4):

  • cap. 3538 Fondo per le non autosufficienze che, partendo dallo stanziamento iniziale a regime di 450 milioni di euro, presenta un lieve incremento nelle assegnazioni definitive attestandosi a 463,6 milioni di euro nel 2017 (l'incremento di 13,6 mln deriva dalle attività di accertamento della permanenza dei requisiti sanitari nei confronti dei titolari di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità svolte dall'INPS). Il Fondo è stato ripartito con decreto del 27 novembre 2017. In proposito si segnala che essendo il riparto intervenuto a fine anno, l'autorizzazione alla erogazione delle somme non è avvenuta nello stesso anno e pertanto il capitolo presenta un pagato nullo;
  • per quanto riguarda il Fondo nazionale politiche sociali (FNPS), allocato al cap. 3671, le risorse assegnate inizialmente ammontavano a 311,5 milioni di euro. A seguito dell'intesa sancita in Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 23 febbraio 2017, relativa al contributo alla finanza pubblica delle Regioni a statuto ordinario per l'anno 2017, la dotazione del FNPS è stata ridotta a 99,7 milioni. Successivamente l'art. 73, comma 1, del D.Lgs. 117/2017 (Codice del Terzo settore) ha trasferito le risorse del FNPS destinate alla copertura degli oneri relativi agli interventi in materia di Terzo settore, pari a circa 22 milioni di euro, ad altri capitoli dello stato di previsione del Ministero, riducendo lo stanziamento del FNPS a 77,8 milioni di euro (tali risorse sono stanziate al cap. 3539 Somme da corrispondere alle regioni per interventi di politica sociale). Il D.lgs. n. 147/2017 "Delega recante norme relative al contrasto della povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei servizi sociali", ha attribuito alle Regioni a statuto ordinario, a valere sul Fondo Povertà, risorse per 212 milioni di euro. Complessivamente quindi le risorse attribuite alle Regioni per l'anno 2017 sono pari a circa 277 milioni, di cui circa 65 milioni a valere sul FNPS e 212 a valere sul Fondo Povertà. Il Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 23 novembre 2017, ha poi definito il riparto delle risorse, e disciplinato anche la programmazione dell'impiego regionale delle stesse, nonché il loro monitoraggio;
  • cap. 3553 Fondo per l'assistenza alle persone con disabilita'' grave prive del sostegno familiare ha una previsione iniziale e definitiva di 38,3 mln come previsto dalla legge n. 112/2016. Per il 2017, il riparto dei 38,3 milioni previsti è stato disposto, a seguito di intesa in Conferenza unificata, con il decreto del 27 giugno 2017 (qui il testo);
  • cap. 3527 Fondo nazionale per l'infanzia e l'adolescenza finalizzato alla realizzazione di interventi nei comuni riservatari di cui alla legge n. 285 del 1997 con una previsione di 28,8 mln. Il decreto 9 maggio 2017 ha ripartito le risorse fra i 15 comuni riservatari.

 

Terzo settore

Il programma 24.2 (Terzo settore e responsabilità sociale delle imprese e delle organizzazioni) presenta uno stanziamento iniziale di circa 27,2 milioni di euro che sale a 93 milioni nello stanziamento definitivo.

Tale incremento è principalmente dovuto all'istituzione, nello stato di previsione del Ministero, al cap. 5247, di un Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel terzo settore, attraverso il finanziamento di iniziative e progetti promossi da organizzazioni del Terzo settore con uno stanziamento iniziale di 20 milioni ed uno stanziamento definitivo di oltre 59 milioni.

Il Fondo, istituito ai sensi dell'art. 9, comma 1, lett. g), della legge n. 106 del 2016, "Delega al Governo per la riforma del Terzo settore",  è stato poi regolamentato dall'art. 72 del Codice del Terzo settore (D.Lgs. 117/2017). Il Fondo si suddivide in due componenti: la prima parte, di 10 milioni di euro, a carattere rotativo, è destinata a finanziare tramite contributi agevolati specifici programmi di investimento finalizzati allo svolgimento delle attività di interesse generale poste in essere da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del Terzo settore (le risorse sono postate nel cap. 8062 Fondo a carattere rotativo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel terzo settore di nuova istituzione). Tali contributi, una volta restituiti, ricostituiranno nuovamente il fondo. La dotazione finanziaria della seconda sezione del fondo (corrispondente al cap. 5247), già quantificata in 20 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2017, ai sensi dell'art. 11, comma 2, della citata legge 6 giugno 2016, n.106, è stata incrementata di ulteriori 40 milioni di euro per la medesima annualità, in virtù del dettato dell'articolo 72, comma 5, del D.Lgs. 117/2017.

Si ricorda che, a seguito della entrata in vigore del codice del Terzo settore, e in particolare degli articoli 72 e 73, a decorrere dal 2017 sul Fondo citato e  sul Fondo per l'associazionismo sociale (cap. 5246, con una dotazione finale di circa 9 mln) sono confluite le risorse finanziarie del Fondo nazionale per le politiche sociali destinate alla copertura degli oneri relativi agli interventi in materia di terzo settore di competenza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, precedentemente appostati sui capitoli 5242 (pp.gg. 1, 2 e 3) e 5246.

Con Atto di indirizzo del Ministro del 13 novembre 2017 sono stati individuati per la stessa annualità gli obiettivi generali, le aree prioritarie di intervento e le linee di attività finanziabili attraverso il fondo di cui ai citati artt. 72 e 73 del Codice del terzo settore riguardanti la realizzazione da parte di organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del terzo settore di iniziative e progetti di rilevanza nazionale e locale da realizzarsi da parte di organizzazioni di volontariato e di associazioni di promozione sociale. Il 14 novembre 2017 è stato adottato l'avviso n.1/2017  con cui sono stati disciplinati i criteri di selezione e valutazione e le modalità di assegnazione e di erogazione del finanziamento delle iniziative e dei progetti di rilevanza nazionale presentati ex art.72 del Codice del terzo settore. Per quanto riguarda i progetti di rilevanza locale, sono stati attribuiti alle Regioni e province autonome con accordi quadro di programma le risorse rinvenienti nelle precedenti leggi di settore n. 266/1991, n.438/ 1998 e n. 383/2000. Nella Relazione sul Rendiconto generale dello stato 2017, la Corte dei Conti sottolinea che "Al di là delle affermazioni contenute nel citato atto di indirizzo, che inserisce gli interventi nell'ambito dell'Agenda 2020 per lo sviluppo sostenibile adottata dall'ONU il 25 settembre 2015, la selezione e l'attuazione delle iniziative si è rilevata complessivamente deludente. I 78 progetti nazionali ammessi al finanziamento, per un totale di risorse impegnate pari a 33,8 milioni, si presentano frammentari, autoreferenziali, di scarso impatto immediato sui bisogni della popolazione e consistenti, nella maggior parte dei casi, in incontri e manifestazioni di breve durata, volti a promuovere la sensibilità verso determinate tematiche. I 26 milioni destinati ad iniziative locali sono stati distribuiti tra le Regioni interessate sulla base di un criterio che privilegia il numero delle associazioni di volontariato operanti nel territorio, a testimonianza che si tratta più di un finanziamento a pioggia in favore dei predetti enti, che di un contributo per iniziative volte ad alleviare situazioni di disagio e di deprivazione. Ad avviso della Corte, l'emanazione di un'auspicata, completa normativa sulle imprese del Terzo settore - con un'esatta individuazione dell'area di operatività e della potenzialità di ciascuna associazione di volontariato - rappresenta il presupposto per un recupero di capacità programmatica degli interventi. In un'ottica di sussidiarietà e solidarietà, l'impegno delle associazioni del Terzo settore merita di non essere disperso e necessita, pertanto, di essere opportunamente indirizzato verso iniziative integrative e complementari dell'intervento pubblico, allo scopo di sopperire a specifiche situazioni di disagio presenti nei singoli territori".

Tab. 4 (importi in milioni di euro)
 Principali programmi e capitoli del MLPS per le politiche sociali   Stanziamenti def. Competenza   Var. %  Consuntivo Pagamenti 2017  Residui al 31/12   Var. % 
2016 2017 2017 2016 2017
 Programma 24.12 – Trasferimenti assistenziali a enti prev., finanziamento spesa sociale, ecc. di cui:  28.880 30.884 7 30.834 28.851 2.038 3.292 62
 Cap. 3528 – Assegni INPS per invalidi civili, sordomuti e ciechi civili  18.550 18.352 -1 18.352 17.802 909 1.130 24
 Cap. 3530 - Somma da erogare a copertura oneri relativi alla famiglia  2.128 2.315 9 2.315 2.249 68 76 12
 Cap. 3538 – Fondo per le non autosufficienze  365 464 27 464 - 108 489 353
 Cap. 3539 - Somme da corrispondere alle regioni per interventi di politica sociale (ex 3671 – Fondo per le politiche sociali)  253 77 -70 77 12 50 117 134
 Cap. 3543 - Somme da corrispondere per l'assegnazione del bonus bebè  607 1.012 67 1.012 784 140 364 160
 Cap. 3527 – Fondo nazionale infanzia e adolescenza  29 29 - 29 23 13 16 23
 Programma 24.2 – Terzo settore e responsabilità sociale delle imprese ecc. di cui:  37 93 151 82 13 51 102 100
 Cap. 5242 – Fondo per il volontariato e contributi per le associazioni sociali  15 15 - 15 3 16 22 38
 Cap. 5246 – Fondo per l'associazionismo sociale   8 9 13 9 2 10 9 -10
 Cap. 5243 – Quota delle risorse del 5 per mille da assegnare ai vari enti e associazioni per il volontariato  0 2 433 2 2 12 10 -17

Ministero dell'economia e delle finanze

Nelle risorse afferenti alle politiche attive, segnano una crescita le risorse destinate alla lotta alle dipendenze, le risorse destinate alla protezione sociale (in relazione al finanziamento del fondo di sostegno alla natalità), le risorse per il sostegno alla famiglia (in particolare per le adozioni internazionali) e quelle per il finanziamento delle politiche per le pari opportunità.

Politiche per la famiglia

Nella missione Diritti sociali, politiche sociali e famiglia dello stato di previsione del MEF , le risorse d'interesse della XII Commissione sono, in particolare, allocate nei seguenti capitoli:

  • cap. 2102 Somme da corrispondere alla Presidenza del Consiglio dei ministri per le politiche di sostegno alla famiglia con una previsione iniziale di 5,1 mln che scende a circa 5 milioni di euro, interamente spesi (nel 2016 erano 5,4 milioni). Le risorse per il 2017 sono state ripartite con decreto;
  • cap. 2134 Somma da trasferire alla Presidenza del Consiglio dei ministri destinata alle politiche in materia di adozioni internazionali ed al funzionamento della commissione per le adozioni con una previsione di competenza di 19,4 mln e con impegni a consuntivo e pagamenti del medesimo importo. Si ricorda che fino al 2015, le risorse dedicate alle adozioni internazionali erano appostate nel cap. 2102 dedicato al Fondo per le politiche di sostegno alla famiglia. Successivamente, la stabilità 2016 (commi 411-412 della legge 208/2015) ha istituito, nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, per il successivo trasferimento al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri, un autonomo Fondo per le adozioni internazionali, dotato, a decorrere dal 2016, di 15 milioni annui. La gestione del Fondo per le adozioni internazionali è stata assegnata al segretariato generale della Presidenza del Consiglio dei ministri. Per coordinamento, è stato eliminato dalle finalizzazioni del Fondo per le politiche della famiglia, previste dalla legge finanziaria 2007, il sostegno alle adozioni internazionali e alla relativa Commissione;
  • cap. 2118 Somma da assegnare all'ufficio dell'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza con una previsione di circa 1,7 mln (1,4 nel 2016);
  • cap. 2137 Somme da assegnare alla Presidenza del Consiglio dei ministri per il finanziamento del fondo di sostegno alla natalità con una previsione definitiva di 13,4 mln e con impegni di spesa e pagamenti di pari importo. La legge di bilancio 2017 (art. 1, commi 348-349 della legge 232/2016) ha istituito il "Fondo di sostegno alla natalità", con una dotazione di 14 milioni di euro per il 2017, 24 milioni di euro per il 2018, 23 milioni di euro per il 2019, 13 milioni di euro il 2020 e 6 milioni di euro annui a decorrere dal 2021. Il fondo è diretto a favorire l'accesso al credito delle famiglie con uno o più figli, nati o adottati a decorrere dal 1° gennaio 2017, mediante il rilascio di garanzie dirette, anche fideiussorie, alle banche e agli intermediari finanziari. Il decreto 8 giugno 2017 ha definito i criteri e le modalità di organizzazione e di funzionamento del Fondo, nonché le modalità di rilascio e di operatività delle garanzie.

Povertà

Nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze si segnala inoltre l'allocazione delle risorse impegnate per il sostegno al reddito tramite Carta acquisti. Le risorse sono allocate nel cap.1639 Fondo speciale destinato al soddisfacimento delle esigenze prioritariamente di natura alimentare e successivamente anche energetiche dei cittadini meno abbienti  con un previsione finale di 257,5 milioni (nel 2016 era pari a circa 681 milioni), interamente impegnati a consuntivo. I pagamenti ammontano invece a circa 251 milioni di euro.

Lotta alle dipendenze

In merito si segnala il cap. 2113 Somme da corrispondere alla Presidenza del Consiglio dei ministri per l'attuazione delle politiche antidroga con una previsione iniziale di 4,9 mln incrementata a 9,1 milioni di euro, interamente impegnata a consuntivo. Nel 2016, lo stanziamento definitivo per il capitolo era di 5,5 milioni circa, interamente impegnato a consuntivo, con pagamenti effettuati per la quasi totalità dell'importo.

Giovani

La missione Giovani e sport (30), allocata nello stato previsionale del Ministero dell'economia e delle finanze, presenta una previsione iniziale di competenza pari a circa 787 milioni, che sale nelle previsioni finali a 852 milioni di euro (circa 700 mln nel 2016). All'interno della missione il programma Incentivazione e sostegno alla gioventù (30.3) presenta una previsione iniziale di 117,8 milioni che, grazie ad un incremento di 43,8 mln tutto a carico del Fondo servizio civile nazionale, raggiunge la previsione finale di 161,6 milioni di euro.

All'interno del Programma si segnalano i capitoli:

  • cap. 1596 Somma da assegnare all'agenzia nazionale per i giovani con una previsione iniziale e finale pari a 1,7 mln (stanziamento pressochè identico al 2016);
  • cap. 2106 Somme da corrispondere alla Presidenza del Consiglio dei ministri per le politiche di incentivazione e sostegno alla gioventù con una previsione iniziale di 4,8 mln che scendono a 4,6 mln. nella previsione finale, interamente impegnati e pagati (nel 2016 ammontava a 5,4 milioni);
  • cap. 2185 Fondo occorrente per gli interventi del servizio civile nazionale con una previsione finale di 155,2 milioni di euro (pari a 261,4 nel 2016), interamente impegnati e pagati.

 


ASSESTAMENTO 2018


Salute

Ministero della salute

Lo stato di previsione del Ministero della salute per l'anno finanziario 2018 reca spese iniziali per circa 2.441,1 milioni di euro complessivi in conto competenza e 2.493,1 milioni in conto cassa. La consistenza dei residui presunti al 1° gennaio 2018 risulta, nel progetto di bilancio presentato al Parlamento, di 239,3 milioni per la parte corrente e di 51,8 milioni di euro per il conto capitale.

Le previsioni assestate dal ddl in esame, risultano pari a 2.606,5 milioni per la parte di competenza e a 3.619,7 milioni in conto cassa. La previsione iniziale dei residui risulta invece assestarsi a 1.953,5 milioni di euro.

Le variazioni introdotte in forza di atti amministrativi nel periodo gennaio-maggio 2018 risultano pari a 167 milioni in conto competenza e 233 milioni in conto cassa.

In ultimo, le variazioni proposte con il presente provvedimento ammontano per la competenza a 2,4 milioni, derivanti da esigenze connesse all'effettivo svolgimento della gestione, e per la cassa a 898 milioni. Tali variazioni riguardano l'integrazione di spese di natura indifferibile o inderogabile e, considerato anche il passaggio di legislatura, risultano di esiguo ammontare rispetto al totale delle previsioni iniziali stanziate nello stato di previsione (appena lo 0,10%).

La variazione dei residui, dovuta alla necessità di adeguare i residui presunti a quelli risultanti dal rendiconto 2017, ammonta a 1.662,4 milioni.

 

Tabella 14 - Ministero della salute -  (in milioni di euro)

Previsioni iniziali

Var. atti amm.vi

Var. proposte

Previsioni assestate*

RS

291,1

-

1.662,4

1.953,5

CP

2.441,1

167

2,4

2.606,5

CS

2.493,1

 232,7

897,9

3.619,7

*I totali parziali esposti possono discostarsi di alcune unità rispetto al totale generale a causa degli arrotondamenti automatici effettuati dai sistemi informatici.
 

Variazioni d'interesse

Per quanto riguarda la sanità, di seguito vengono segnalate le variazioni di di maggiore interesse: per le spese finali, analizzate in termini di competenza, si registra una variazione in aumento relativamente alle spese per vaccini di malattie infettive (+ 535 mila euro, cap. 4383) e per il programma di sanità pubblica veterinaria (+419 mila euro).

 

Tutela della salute (20) - (in milioni di euro)

Previsioni iniziali

Var. atti amm.vi

Var. proposte

Prev. assestate

RS

138,3

-

1.481,2

1.619,5

CP

2.109,6

123,0

1,5

2.234.1

CS

2.122,2

 122.3

902.0

3.146,4

 

  Come è possibile notare dagli importi esposti nelle tabelle sopra, le variazioni di competenza proposte per l'intero stato di previsione hanno un peso ridotto, mentre è più cospicua la variazione dei residui, in particolare per la Missione Tutela della salute (+1.481 milioni), che incide prevalentemente sul Programma 20.3 Programmazione del SSN per l'erogazione dei LEA (20.3) - e in particolare sul cap. 3010 Fondo per il concorso al rimborso alle regioni per l'acquisto dei medicinali innovativi (+ 1.000 milioni). Tale rilevante variazione dei residui fa registrare, di conseguenza, un impatto sulla cassa (+ 900 milioni).

 

Ricerca e innovazione (17) - (in milioni di euro)

Previsioni iniziali

Var. atti amm.vi

Var. proposte

 Previsioni assestate

RS

152,8

-

178,2

330,9

CP

277,4

16,8

0,01

294,3

CS

316,8

 82,5

-4.9

394,4

 

Per quanto riguarda la missione Ricerca e innovazione (17), si rileva che la variazione in aumento a livello dei residui proposta dal ddl in esame, in termini di cassa, è pressochè interamente caricata sul programma Ricerca per il settore della sanità pubblica (17.20).

Anche per questo programma, le variazioni in aumento proposte riguardano in massima parte il conto dei residui per una quota di 171,2 milioni di euro.

Ministero dell'economia e delle finanze

Le risorse relative al concorso dello Stato alla spesa sanitaria sono allocate nello stato di previsione del MEF, in particolare nella Missione Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali (3).

All'interno di questa Missione rileva in particolare il programma Concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria (3.6), in quanto dal 2017 il consistente capitolo cap. 2862 Somme da erogare alle regioni a statuto ordinario a titolo di compartecipazione all'IVA è stato ivi ricollocato (mentre precedentemente era appostato nell'ambito del programma Federalismo (3.4), ridenominato Federalismo amministrativo (3.4) anche per segnare tale passaggio).

Il ddl in esame, per tale programma, propone esclusivamente variazioni in conto residui, come segue:

Concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria (3.6) (in milioni di euro)

Previsioni iniziali

Var. atti amm.vi

Var. proposte

Previsioni assestate

RS

19.438,6

-

15.636,6

35.075,3

CP

73.289.0

292,6

-

73.581,6

CS

75.589.0

 792.6

-

76.381,6

Per quanto d'interesse della Commissione XII, si segnala che i capitoli 2700 Fondo Sanitario Nazionale e 2701 Finanziamento del Fondo Sanitario Nazionale in relazione alle minori entrate IRAP fanno registrare una variazione proposta per il solo conto dei residui che ammontano, rispettivamente, a 3.202,4 milioni e a 2.354,3 milioni di euro.

 

Capitolo 2700 – Fondo sanitario nazionale (in milioni di euro)

 

Previsioni iniziali

Var. atti amm.vi

Var. proposte

Previsioni assestate

RS

800

-

3.202,4

4.002,4

CP

6.472,4

168.5

-

6.640,9

CS

7.272.4

 168.5

-

7.440,9

 

Capitolo 2701 - Finanziamento FSN in relazione alle minori entrate (in milioni di euro)

 

Previsioni iniziali

Var. atti amm.vi

Var. proposte

Previsioni assestate

RS

-

-

2.354,3

2.354,3

CP

500

-

-

500

CS

500

-

500

 

Le risorse di questo programma sono tuttavia in prevalenza assorbite dal cap. 2862 Somme da erogare alle regioni a statuto ordinario a titolo di compartecipazione all'IVA come di seguito evidenziato:

 

Capitolo 2862 - (in milioni di euro)

Previsioni iniziali

Var. atti amm.vi

Var. proposte

Previsioni assestate

RS

18.638,7

-

9.179.0

27.817,7

CP

66.238,8

124,0

-

66.362,8

CS

67.738,8

124,0

67.862,8

 

 

Sul punto, si ricorda che la compartecipazione delle regioni a statuto ordinario al gettito erariale dell'IVA è stata prevista a decorrere dal 2001 (art.2 del D.Lgs. 56/2000). Una parte rilevante della compartecipazione è stata destinata al finanziamento del Servizio sanitario. La quota annuale che compete a ciascuna regione viene determinata sulla base della media dei consumi finali delle famiglie rilevati dall'Istat a livello regionale negli ultimi tre anni; essa viene stabilita ogni anno entro il 30 settembre con DPCM, sulla base di parametri riferiti alla popolazione residente, alla capacità fiscale, ai fabbisogni sanitari ed alla dimensione geografica di ciascuna regione. Nel caso in cui l'IVA necessaria ad una regione risulti inferiore all'IVA spettante sulla base dei consumi pro-capite, interviene la solidarietà interregionale che consente di attingere da un apposito fondo perequativo, alimentato dalle regioni con surplus di IVA.

 

 

Nello stato di previsione del MEF si segnala in ultimo la Missione Infrastrutture pubbliche e logistica (14) che in sostanza consta di un unico programma Opere pubbliche e infrastrutture (14.8) ed un unico capitolo Somme da erogare per interventi in materia di edilizia sanitaria pubblica (cap. 7464) per il sostegno alle Regioni per la realizzazione di tali opere.

 

Opere pubbliche ed infrastrutture (14.8) - (in milioni di euro)


Previsioni iniziali

Var. atti amm.vi

Var. proposte

Previsioni assestate

RS

201,4

-

134,0

335,4

CP

305,9

-

-

305,9

CS

305,9

-

305,9

 


Politiche sociali

Nell'ambito del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, la missione che interessa la Commissione XII è Diritti sociali, politiche sociali e famiglia (24) e i programmi Terzo settore (associazionismo, volontariato, Onlus e formazioni sociali) e responsabilità sociale delle imprese e delle organizzazioni (24.2) e Trasferimenti assistenziali a enti previdenziali, finanziamento nazionale spesa sociale, promozione e programmazione politiche sociali, monitoraggio e valutazione interventi (24.12) che assorbe quasi completamente le risorse della missione, come esposto nelle seguenti tabelle:

 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia (24) - (in milioni di euro) 

Previsioni iniziali Var.  atti ammi.vi Var. proposte Previsioni assestate
RS 108,9 - 3.625,2 3.734,1
CP 32.827,8 2,2 0,035 32.830,1
CS 32.938,1 342,0 0,035 33.280,1

Anche per questa missione, le variazioni proposte dal ddl in esame sono pressochè totalmente variazioni in conto residui. Le ridottissime variazioni di competenza e di cassa (35 mila euro)  si riferiscono esclusivamente al programma Terzo settore ecc. (24.2), interamente assorbite dal cap. 5243 Quota del 5 per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche da assegnare agli enti, ecc. per riassegnazione di somme versate all'entrata. 

Terzo settore (associazionismo, volontariato, Onlus e formazioni sociali) e responsabilità sociale delle imprese e delle organizzazioni (24.2)  - milioni di euro

Previsioni iniziali
Var.  atti ammi.vi
Var. proposte
Previsioni assestate
RS
11,9
-
430,2
442,2
CP
99,2
0,6
0,035
99,9
CS
112,6
340,3
0,035
453,0

Con riferimento a questo programma, cospicua è invece la parte che riguarda la variazione dei residui per somme rimaste da spendere (430 milioni di euro).

Per quanto riguarda il programma 24.12, le variazioni per competenza sono esclusivamente dipendenti ad atti amministravi, mentre si registrano cospicui incrementi dei residui, pari a 3.195 milioni.

Trasferimenti assistenziali a enti previdenziali, finanziamento nazionale spesa sociale, promozione e programmazione politiche sociali, monitoraggio e valutazione interventi (24.12) - (in milioni di euro)
 

Previsioni iniziali

Var.  atti ammi.vi

Var. proposte

Previsioni assestate

RS

96,9

-

3.195,0

3.291,9

CP

32.728,5

1,7

-

32.730,2

CS

32.825,5

1,7

-

32.827,1

 

Per i capitoli di interesse della Commissione XII che rientrano in questo programma - tra i quali si segnalano il cap. 3550 (Fondo per la lotta alla povertà), cap. 3543 (Bonu bebè) e il cap. 3538 (Fondo per le non autosufficienze) - non vengono proposti aumenti in assestamento. La tabella che segue espone gli stanziamenti di competenza di tali capitoli ed il peso percentuale degli incrementi dei residui ad essi corrispondenti:

Capitolo di bilancio Denominazione Stanziamento di competenza Incremento dei residui (in mln) Incremento residui (in % su tot. Programma 24.12)
3528 Somma da corrispondere all'INPS per il  pagamento di pensioni, assegni vari e relativi oneri accessori ecc.                 18.800 1.129,70 35,4%
3530 Somma da erogare per la copertura degli oneri relativi alla famiglia                    2.451 73,8 2,3%
3534 Somma da erogare per la corresponsione di assegni di maternità                      625 174 5,4%
3538 Fondo per le non autosufficienze                       450 467,5 14,6%
3539 somme da corrispondere alle regioni per il finanziamento di interventi di competenza regionale, ecc.                         -   116,9 3,7%
3543 Somme da corrispondere per l'assegnazione del bonus bebé                    1.197 363,6 11,4%
3550 Fondo per la lotta alla povertà e all'esclusione sociale                   2.059 145,8 4,6%
4312 Somme da corrispondere ad enti, fondi e casse previdenziali per la maggiorazione del trattamento pensionistico, ecc.                      178 183,2 5,7%
4348 Pensioni sociali, assegni sociali ed assegni vitalizi                    4.623 110,3 3,5%
4349 Maggiorazione sociale dei trattamenti minimi di pensione ed integrazione al trattamento minimo dell'assegno , ecc.                      761 33,8 1,1%
- Altri capitoli                     1.585 396,4 12,4%
TOTALE 32.729 3.195 100%


Politiche per la famiglia

Nello stato di previsione del MEF sono allocate le risorse della Missione Diritti sociali, politiche sociali e famiglia (24).

Il totale della Missione presenta complessivamente previsioni iniziali per circa 1.152 milioni per competenza e cassa, con residui pressochè nulli che, per variazione proposta dal ddl in esame, aumentano a 62,2 milioni di euro. Le previsioni assestate, anche in questo caso, non si discostano molto dalle iniziali: 1.156 milioni in conto competenza e 1.163 milioni in conto cassa.

Nell'ambito di questa missione, i programmi di interesse della Commissione XII sono i seguenti:

- programma Protezione sociale per particolari categorie (24.5), nel cui ambito rileva il capitolo1639 Fondo speciale destinato al soddisfacimento delle esigenze prioritariamente di natura alimentare (Fondo carta acquisti), con una previsione iniziale ed assestata a livello dei residui pari a 6,4 milioni e previsioni iniziali ed assestate in conto competenza e cassa pari a 202,0 milioni di euro. 

Tra gli altri capitoli di interesse, si segnalano:

  • il 2102 Somme da corrispondere alla Presidenza del Consiglio dei ministri per le politiche di sostegno alla famiglia nell'ambito del programma Protezione sociale per particolari categorie (24.5), che fa registrare esclusivamente una previsione assestata coincidente con quella iniziale (circa 4,5 milioni);
  • il cap. 2118 Somma da assegnare all'ufficio dell'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza con 2,2 milioni di previsioni per competenza e cassa, non modificate in assestato;
  • il cap. 2134 Somma da trasferire alla Presidenza del Consiglio dei Ministri destinata alle politiche in materia di adozioni internazionali ecc., che presenta uno stanziamento di competenza e di cassa iniziale e assestato coincidenti, pari a 25 milioni di euro;
  • i capp. 2137 Somme da assegnare alla presidenza del Consiglio dei ministri per il finanziamento del sostegno alla natalità e 2140 Fondo per l'incremento degli assegni al nucleo familiare in presenza di 4 o più figli , rispettivamente pari, per competenza e per cassa, anche nelle previsioni assestate, a 24 milioni e a 3 milioni di euro.

Politiche govanili

Nello stato di previsione del MEF sono allocate anche le risorse della Missione 30 Giovani e sport, contenente il programma Incentivazione e sostegno alla gioventù (30.2), con una dotazione di competenza iniziale e assestata e pari a 188,7 milioni di euro, per la parte prevalente corrispondente alla dotazione del Fondo occorrente per il funzionamento del servizi civile nazionale (cap. 2185), con previsioni iniziali e assestate di competenza pari a 179,8 milioni di euro.

Per la parte di interesse della Commissione XII, il capitolo 2106 Somme da corrispondere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per incentivazione e sostegno alla gioventù registra invece una previsione di competenza iniziale e assestata pari a 7,2 milioni di euro.


Lotta alle dipendenze

Nell'ambito dello stato di previsione del MEF , al sopra citato programma Protezione sociale per particolari categorie sono allocate anche le risorse per l'attuazione delle politiche antidroga, iscritte al cap. 2113 Somme da corrispondere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per l'attuazione delle politiche antidroga con una dotazione di competenza iniziale e assestata pressoché coincidente (pari a circa 4,3 milioni).