Camera dei deputati - Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: RUE - Ufficio SG - Ufficio Rapporti con l'Unione europea
Titolo: Gli esiti del Consiglio dell'UE Occupazione, Politica Sociale, Sanità e Affari dei Consumatori (EPSCO) - Bruxelles, 8 luglio 2019
Serie: Documentazione per le Commissioni - Attività dell'Unione europea   Numero: 18
Data: 16/07/2019
Organi della Camera: XI Lavoro, XIV Unione Europea


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Gli esiti del Consiglio dell'UE Occupazione, Politica Sociale, Sanità e Affari dei Consumatori (EPSCO) - Bruxelles, 8 luglio 2019

16 luglio 2019


Indice

|Dibattito orientativo sull'economia del benessere|Adozione degli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell'occupazione e approvazione delle raccomandazioni specifiche per Paese 2019 in materia di occupazione e politiche sociali|Dibattito sugli aspetti occupazionali di un'economia climaticamente neutra|Sviluppi internazionali in materia di occupazione e affari sociali|Conclusioni per sostenere gli obiettivi di sviluppo sostenibile nel mondo|


In particolare, il Consiglio "Occupazione, politica sociale, salute e consumatori" (EPSCO) dell'8 luglio 2019:
  • ha tenuto un dibattito orientativo sull'economia del benessere;
  • ha adottato gli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell'occupazione e approvato le raccomandazioni specifiche per Paese 2019 in materia di occupazione e politiche sociali;
  • ha tenuto un dibattito sugli aspetti occupazionali di un'economia climaticamente neutra;
  • è stato informato circa gli sviluppi internazionali in materia di occupazione e affari sociali;
  • ha adottato conclusioni per sostenere gli obiettivi di sviluppo sostenibile nel mondo.
Il Consiglio EPSCO riunisce i Ministri degli Stati membri dell'UE responsabili dell'occupazione, degli affari sociali, della salute e della politica dei consumatori; partecipano alle sessioni anche i pertinenti Commissari europei. Generalmente si tengono quattro sessioni l'anno, di cui due dedicate esclusivamente all'occupazione e alla politica sociale.

Dibattito orientativo sull'economia del benessere

Il Consiglio ha tenuto un dibattito pubblico di orientamento sull' economia del benessere, basandosi su una nota di indirizzo della presidenza finlandese. Il dibattito è stato avviato da Angel Gurría, segretario generale dell'OCSE, che ha presentato i risultati dell' OCSE sul tema, come illustrato in una nota informativa commissionata dalla medesima presidenza finlandese ( L'economia del benessere - Documento di inquadramento dell'OCSE). In particolare, i Ministri sono stati invitati ad esprimere la propria opinione sugli orientamenti degli Stati membri per rafforzare l'economia del benessere e su come elaborare le politiche e il processo decisionale dell'UE per rafforzare il nesso tra politica economica e politiche in materia di benessere. Tra l'altro, i Ministri hanno concordato sul fatto che il concetto di economia del benessere dovrebbe essere integrato nelle future politiche dell'UE e sul l'importanza di tenere conto della connessione tra l'economia del benessere e la crescita economica nella strategia europea post-2020. 
L' economia del benessere dovrebbe costituire un tema generale del settore sanitario e sociale durante la Presidenza finlandese del Consiglio dell'UE (secondo semestre 2019). Nel suo programma, infatti, la Presidenza finlandese afferma che uno degli obiettivi centrali dell'UE è promuovere il benessere dei suoi cittadini e che "dovremmo lavorare per raggiungere un'economia del benessere, un nuovo approccio olistico che aumenterà la nostra comprensione del modo in cui il benessere delle persone promuove la produttività, genera crescita economica e migliora la sostenibilità di bilancio".
Secondo l' OCSE, inoltre, l' economia del benessere può essere definita come un'economia che: amplia le opportunità di mobilità sociale verso l'alto a disposizione dei cittadini e le occasioni per migliorare le condizioni di vita nell'ambito delle dimensioni che più contano per loro; fa in modo che tali opportunità si traducano in risultati di benessere per tutti i segmenti della popolazione, compresi coloro che si trovano in fondo alla distribuzione; riduce le disparità; garantisce la sostenibilità ambientale e sociale.
Per ulteriori approfondimenti, lo studio " Wellbeing in 2030 " (Il benessere nel 2030) del settembre 2011 (elaborato su richiesta della Direzione generale per l'occupazione della Commissione europea) e il sito dell'OCSE.

Adozione degli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell'occupazione e approvazione delle raccomandazioni specifiche per Paese 2019 in materia di occupazione e politiche sociali


Orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell'occupazione

Il Consiglio ha adottato una decisione sugli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell'occupazione che era stata presentata dalla Commissione europea il 27 febbraio 2019.
Gli orientamenti in materia di occupazione presentano priorità e finalità comuni per le politiche nazionali a favore dell'occupazione e forniscono la base giuridica delle raccomandazioni specifiche per Paese in questo settore.
Secondo quanto stabilito dal Consiglio, gli Stati membri dovrebbero tenere conto, nell'elaborazione delle loro politiche a favore dell'occupazione e nei loro programmi di riforma, dei seguenti orientamenti:
  • rilanciare la domanda di forza lavoro;
  • potenziare l'offerta di forza lavoro e migliorare l'accesso all'occupazione, abilità e competenze;
  • migliorare il funzionamento dei mercati del lavoro e l'efficacia del dialogo sociale;
  • promuovere le pari opportunità per tutti, favorire l' inclusione sociale e combattere la povertà.

Inoltre, è stato confermato l'allineamento degli orientamenti in materia di occupazione con i 20 principi del Pilastro europeo dei diritti sociali, che è stato integrato nel Semestre europeo dal 2018 ed ha l'obiettivo di sostenere mercati del lavoro e sistemi di protezione sociale equi e ben funzionanti e servire da bussola per un nuovo processo di convergenza verso migliori condizioni di vita e di lavoro in Europa.


Raccomandazioni specifiche per Paese 2019 in materia di occupazione e politiche sociali

Il Consiglio ha approvato le raccomandazioni specifiche per Paese (presentate dalla Commissione europea il 5 giugno 2019 contestualmente a una comunicazione "orizzontale" che fornisce anche una panoramica della situazione socio-occupazionale dell'UE) per le parti di competenza, adottate definitivamente il 9 luglio 2019 dal Consiglio ECOFIN .
Nell'ambito del ciclo annuale di coordinamento delle politiche economiche e di bilancio dell'UE, il cosiddetto Semestre europeo, le raccomandazioni specifiche per Paese forniscono un' analisi della situazione economica di ciascuno Stato membro e raccomandano misure che ogni Paese dovrebbe adottare nei successivi dodici-diciotto mesi. Le raccomandazioni sono redatte dalla Commissione europea una volta terminata la valutazione dei Programmi di riforma e dei Programmi di stabilità o di convergenza degli Stati membri; in seguito sono preliminarmente approvate dal Consiglio europeo di giugno e adottate, infine, dal Consiglio dell'UE (consiglio ECOFIN e, per la parte che gli compete, Consiglio EPSCO) in luglio. Gli Stati membri sono poi chiamati a integrarle nelle rispettive politiche nazionali.
Per quanto riguarda l'Italia, si raccomanda in particolare, con riferimento al mercato del lavoro e alle politiche sociali, di adottare, nel 2019 e nel 2020, misure finalizzate a:
  • spostare la pressione fiscale dal lavoro, in particolare riducendo le agevolazioni fiscali e riformando i valori catastali non aggiornati;
  • attuare pienamente le passate riforme pensionistiche al fine di ridurre il peso delle pensioni nella spesa pubblica e creare margini per altra spesa sociale e spesa pubblica favorevole alla crescita;
  • intensificare gli sforzi per contrastare il lavoro sommerso;
  • garantire che le politiche attive del mercato del lavoro e le politiche sociali siano efficacemente integrate e coinvolgano soprattutto i giovani e i gruppi vulnerabili;
  • sostenere la partecipazione delle donne al mercato del lavoro attraverso una strategia globale, in particolare garantendo l'accesso a servizi di assistenza all'infanzia e a lungo termine di qualità.

Inoltre, il Consiglio ha approvato i pareri del Comitato per l'occupazione (EMCO) e del Comitato per la protezione sociale (CPS) che analizzano le sfide in materia di occupazione e protezione sociale nei programmi nazionali di riforma 2019 ed esaminano l'attuazione delle raccomandazioni specifiche per Paese 2018.


Dibattito sugli aspetti occupazionali di un'economia climaticamente neutra

Il Consiglio ha tenuto un dibattito pubblico sugli aspetti legati all' occupazione e alle politiche sociali della recente comunicazione della Commissione europea "Un pianeta pulito per tutti - Visione strategica europea a lungo termine per un'economia prospera, moderna, competitiva e climaticamente neutra" nella quale, tra l'altro, si analizzano le possibili ripercussioni occupazionali dovute alla transizione verso un'economia climaticamente neutra.
Tra l'altro, la Commissione europea sostiene che "i posti di lavoro verdi sono già 4 milioni nell'UE e ulteriori investimenti nella modernizzazione industriale, nella trasformazione dell'energia, nell'economia circolare, nella mobilità pulita, nelle infrastrutture verdi e blu [nel caso degli ecosistemi acquatici] e nella bioeconomia creeranno nuove opportunità occupazionali di qualità a livello locale".
Tuttavia, la Commissione europea segnala anche che "alcuni posti di lavoro esistenti dovranno essere trasformati e adattati in funzione della nuova economia" e che "per gestire questo cambiamento occorre tener conto della probabile contrazione e invecchiamento della forza lavoro nell'Unione e del numero in aumento di mansioni sostituite a causa dei cambiamenti tecnologici (che comprendono digitalizzazione e automazione)". 
Il dibattito ha avuto come base su una nota di indirizzo della presidenza finlandese. In particolare, i Ministri sono stati invitati a esprimere la propria opinione su come dovrebbero essere concepite le politiche occupazionali e sociali a livello dell'UE e degli Stati membri per sostenere nel modo migliore la transizione verso un'economia competitiva, rispettosa dell'ambiente e climaticamente neutra e su quali sono le azioni più urgenti per mitigare gli effetti negativi della transizione verso un'economia climaticamente neutra, in particolare per i lavoratori poco qualificati interessati da tale transizione. Tra l'altro, i Ministri si sono trovati d'accordo sull'obiettivo principale di realizzare un'economia climaticamente neutra entro il 2050 e sugli elementi chiave del processo: una transizione equa, benefici per tutti (persone, Paesi, regioni, settori economici) e che nessuno sia lasciato indietro.

Sviluppi internazionali in materia di occupazione e affari sociali

Il Consiglio è stato informato dalla Commissione europea sugli sviluppi internazionali in materia di occupazione e affari sociali. In particolare, la Commissione europea ha riferito sui seguenti temi:
  • la " Dichiarazione sul futuro del lavoro" e la Convenzione e la Raccomandazione per combattere la violenza e le molestie sul lavoro adottate nel corso della 108a sessione dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (Ginevra, 10-21 giugno 2019);
  • il G7 dei Ministri del lavoro (più il Commissario europeo per l'occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità dei lavoratori) che si è tenuto il 6 e 7 giugno 2019 a Parigi e che si terrà in Giappone l'1 e il 2 settembre 2019.

Conclusioni per sostenere gli obiettivi di sviluppo sostenibile nel mondo

Il Consiglio ha adottato conclusioni che accolgono con favore la pubblicazione della prima relazione di sintesi congiunta dell'UE e dei suoi Stati membri "Sostenere gli obiettivi di sviluppo sostenibile in tutto il mondo", quale importante contributo nella comunicazione dell'UE al Forum politico di alto livello sullo sviluppo sostenibile per il 2019.

In particolare, il Consiglio ha: accolto con favore il contributo collettivo apportato dall'UE e dagli Stati membri all' attuazione di tutti gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) nel mondo, mobilitando tutti i mezzi di attuazione, a sostegno dell'Agenda 2030; rilevato che l'UE e gli Stati membri hanno sostenuto costantemente e con fermezza i valori e i principi dell'UE e apprezzato soprattutto gli sforzi più intensi profusi per raggiungere le persone che versano in condizioni di estrema povertà e per combattere tutte le forme di disuguaglianza, in linea con il principio di non lasciare indietro nessuno e cercare di raggiungere per prime le persone più svantaggiate; sottolineato che l'UE e gli Stati membri hanno promosso la pace, la sicurezza e la stabilità e sono stati tra i più strenui sostenitori della democrazia, dei diritti umani, del buon governo e dello Stato di diritto; rimarcato che l'UE e gli Stati membri hanno sostenuto con forza lo sviluppo sociale e umano, dando priorità tra l'altro alla protezione sociale, al lavoro dignitoso, alla copertura sanitaria universale e all'accesso all'istruzione nella loro cooperazione allo sviluppo, ed evidenziato, in particolare, i risultati conseguiti in relazione alla parità di genere, all'emancipazione di donne e ragazze nonché alla lotta contro la violenza nei confronti delle stesse; evidenziato i progressi compiuti dall'UE e dagli Stati membri a sostegno della mitigazione dei cambiamenti climatici e dell'adattamento ai medesimi, della protezione dell'ambiente nonché della gestione e dell'uso sostenibili delle risorse naturali.