XVII Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti

Resoconto stenografico



Seduta n. 125 di Giovedì 20 ottobre 2016

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Bratti Alessandro , Presidente ... 3 

Audizione del commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone, Elisabetta Belli:
Bratti Alessandro , Presidente ... 3 ,
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 4 ,
Puppato Laura  ... 5 ,
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 5 ,
Puppato Laura  ... 6 ,
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 6 ,
Bratti Alessandro , Presidente ... 8 ,
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 8 ,
Bratti Alessandro , Presidente ... 9 ,
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 9 ,
Bratti Alessandro , Presidente ... 9 ,
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 9 ,
Bratti Alessandro , Presidente ... 10 ,
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 10 ,
Bratti Alessandro , Presidente ... 10 ,
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 10 ,
Bratti Alessandro , Presidente ... 10 ,
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 10 ,
Bratti Alessandro , Presidente ... 11 ,
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 11 ,
Bratti Alessandro , Presidente ... 11 ,
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 11 ,
Bratti Alessandro , Presidente ... 11 ,
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 11 ,
Bratti Alessandro , Presidente ... 11 ,
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 11 ,
Bratti Alessandro , Presidente ... 12 

Comunicazioni del Presidente:
Bratti Alessandro , Presidente ... 12

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
ALESSANDRO BRATTI

  La seduta comincia alle 8.30.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.

Audizione del commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone, Elisabetta Belli.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione del commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuove la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone, Elisabetta Belli, che ringrazio per la presenza.
  Ricordo che la Commissione si occupa di illeciti ambientali relativi al ciclo dei rifiuti, ma anche dei reati contro la pubblica amministrazione, dei reati associativi connessi al ciclo dei rifiuti, alle bonifiche e al ciclo della depurazione delle acque.
  L'audizione odierna si inserisce nell'ambito dell'approfondimento che la Commissione sta svolgendo sulle bonifiche dei siti di interesse nazionale, con particolare riferimento a quello di Crotone, dove una delegazione della Commissione si è recata in missione lo scorso settembre.
  Avverto la nostra ospite che della presente audizione viene redatto un resoconto stenografico e che, facendone espressa e motivata richiesta, in particolare in presenza di fatti illeciti sui quali siano in corso indagini tuttora coperte da segreto, consentendo la Commissione, i lavori proseguiranno in seduta segreta, invitando comunque a rinviare eventuali interventi di natura riservata nella parte finale seduta.
  Presumo non sia il suo caso, anche perché ha appena iniziato e si spera che non abbia mai a che fare con queste cose, per quanto la zona sia complicata.
  Prima di cederle la parola, vorrei dirle, per sua conoscenza, che noi abbiamo fatto un sopralluogo presso il sito di Crotone. È un sito complicato con una lunga storia pregressa – come credo lei sappia – legata anche al riutilizzo degli scarti di materiale di produzione, con un processo che si è concluso di recente e che ha tenuto in grande apprensione il territorio.
  Noi stiamo facendo un approfondimento su tutti i siti di interesse nazionale per verificare lo stato di avanzamento delle bonifiche. Crotone ha sicuramente delle problematicità, ma anche dei vantaggi. La nomina del commissario è avvenuta un po’ in ritardo, dopo due anni e mezzo. Inoltre, ci sono delle risorse e c'è una società importante come Syndial che deve ottemperare a una serie di precetti che le vengono dati dalla legge.
  Non dico, quindi, che sia una situazione ottimale dal punto di vista operativo, ma è sicuramente migliore di altri posti in cui non hanno i soldi o mancano i commissari o non ci sono i progetti. A volte, abbiamo «siti orfani», dove non esiste neanche il soggetto privato che può operare.
  Oltre al sopralluogo, durante il quale abbiamo incontrato il nuovo sindaco e l'azienda Pag. 4 Syndial, ieri abbiamo ascoltato l'ARPACAL e soprattutto il presidente della regione Calabria che ci ha manifestato delle intenzioni molto interessanti. Oggi, con la sua audizione, chiudiamo questo approfondimento.
  Le darei, quindi, la parola, chiedendole di illustrarci il tipo di lavoro che si appresterà a fare. A noi interessa capire un aspetto in particolare. Nella nostra esperienza abbiamo visto che dove vi sono diversi soggetti che agiscono, come il Ministero, che è responsabile del SIN, il commissario straordinario, che deve attuare un programma, il privato, il comune o diversi di comuni, le regioni, prima anche le province, e si cominciano a fare gli accordi di programma, il sito è gestito bene se c'è un accordo di programma unico; invece, se ce ne sono diversi accordi di programma, che magari si stratificano, si corre il rischio che si arrivi ad un'impasse, al di là della volontà delle singole persone, che determina il fallimento di tutta l'operazione.
  Noi le auguriamo che le vada molto bene. Purtroppo, ieri, anche nel confronto che abbiamo avuto con il presidente della regione, abbiamo visto che la Calabria non ha un'esperienza particolarmente esaltante in relazione ai commissariamenti straordinari nel settore dei rifiuti.
  Nella scorsa legislatura avevamo contato 13 commissari diversi e circa un miliardo di euro di spese per i commissariamenti. Non sarà questo il caso.
  Le darei, dunque, la parola, per poi passare alle domande dei colleghi.

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. Buongiorno a tutti. Come ha detto il presidente, la mia nomina è molto recente. Comunque, spero di potervi essere utile, esclusivamente trasferendovi le notizie che ho acquisito in questo mese di lavoro.
  Premetto subito che la situazione che ho ereditato non è per niente rosea. Alcuni interventi sono stati realizzati positivamente, ma i problemi più gravi di contaminazione sono ancora sul tappeto. Non so ancora dirvi quanto siamo lontani da una soluzione soddisfacente per il territorio, che dipenderà in larga parte dalla capacità del territorio stesso di parlare la stessa lingua.
  Il sito di Crotone è, come sapete, molto complesso sotto vari profili. Lo stato di compromissione è molto elevato, per quanto riguarda sia il suolo e il sottosuolo, sia le acque superficiali e sotterranee.
  L'alto livello di contaminazione ha prodotto una compromissione ambientale che risulta anche associata al peggioramento dello stato di salute delle popolazioni residenti e che rappresenta, comunque, a tutt'oggi, un fattore di rischio per la salute umana.
  Il suolo e le acque di falda risultano essere inquinate da zinco, piombo, rame, arsenico, cadmio, ferro, composti clorurati, mercurio, idrocarburi, benzene, nitrati e composti cancerogeni, a seguito dello smaltimento abusivo di rifiuti industriali.
  Come noto, l'impatto ambientale più rilevante è imputabile alle tre aree industriali dismesse, l'ex Pertusola, l'ex Fosfotec e l'ex Agricoltura, oggi di competenza di Syndial SpA, e di cinque discariche, incluse nel SIN – c'è anche un problema di smaltimento di rifiuti urbani – una di competenza pubblica e quattro di competenza di Syndial.
  Non mi dilungo ulteriormente sull'inquadramento del SIN perché avrete audito altre persone che sicuramente vi hanno già dato notizie e documentazione generale, quindi mi concentro sullo stato di avanzamento dei lavori, come mi è stato richiesto nella lettera di convocazione.
  Per parlare dei lavori, dobbiamo premettere il quadro finanziario.
  A oggi le risorse stanziate dal Ministero a valere sui fondi di cui alla legge n. 426 del 1998, poi ripartiti con il decreto ministeriale n. 468 del 2001, pari a 9.916.860,84 euro, risultano completamente impegnate e spese dai precedenti commissari, quindi non ci sono più.
  Le ulteriori risorse destinate al sito sono 13.829.246,98 euro della regione Calabria, derivanti dalla delibera CIPE n. 35 del Pag. 52005. Si tratta di risorse disciplinate dal primo accordo di programma del 2006. Di fatto, questa cifra è pari alla somma dei tre interventi finanziati dall'accordo di cui dirò.
  Oggi queste sono, però, rideterminate in 9.318.446,98 euro per l'annullamento del terzo intervento programmato nell'accordo di cui dirò dopo.
  Ci sono, poi, 1.093.610,86 euro provenienti da risorse degli enti locali territorialmente competenti. Si tratta del finanziamento di uno degli ulteriori tre interventi programmati, ma non finanziati nell'accordo del 2006. Infatti, l'accordo del 2006 prevedeva tre interventi finanziati e tre programmati.
  Ci sono, ancora, 10 milioni di euro sul capitolo n. 7503 del Ministero dell'ambiente. Si tratta di risorse disciplinate dal secondo accordo di programma del 16 febbraio 2011.
  Ci sono ulteriori 10 milioni di euro della regione Calabria sul POR 2007-2013. Si tratta anche qui di risorse disciplinate nel secondo accordo di programma del 2011.
  Ci sono, ancora, 4,7 milioni di euro di risorse della regione Calabria sempre sul POR 2007-2013, disciplinate dall'accordo di programma quadro del 2013 sull'area archeologica.
  Infine, abbiamo ancora 1,2 milioni di euro del Ministero, sempre sul capitolo n. 7503. Si tratta di risorse aggiuntive rispetto all'accordo di programma 2011 e riguardano un intervento sulla sull'Area ex Sasol.
  Il totale di risorse destinate al sito, comprese quelle già completamente spese, sono 46.228.918,68, euro di cui 21.116.560,84 euro stanziati dal Ministero dell'ambiente. A tali importi si aggiunge la somma indicata nel mio decreto di nomina, pari a 70.894.885 euro, relativa alle somme liquidate per il risarcimento del danno ambientale a favore dell'amministrazione dello Stato con la sentenza del 2012, comprensive dei relativi interessi.
  Grazie a queste risorse finanziarie, sono stati sottoscritti tre accordi di programma. Il primo, del 2006, è intervenuto fra il Ministero dell'ambiente, il Ministero dello sviluppo economico e la regione Calabria.
  Il secondo, per la definizione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica del sito di interesse nazionale Crotone – Cassano Cerchiaria, è del 2011 ed è intervenuto fra il Ministero dell'ambiente, la regione Calabria, la provincia di Crotone e il comune di Crotone.
  Il terzo accordo di programma quadro per il recupero e la valorizzazione dell'area archeologica antica Kroton non è richiamato nel mio decreto di nomina, dove sono citati solo primi due, perché è stato sottoscritto dal Ministero dello sviluppo economico, dal Ministero dell'ambiente e dalla regione Calabria, ma è di competenza del Ministero dello sviluppo.

  LAURA PUPPATO. Non rientra nei 70 milioni...

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. I 70 milioni sono ulteriori rispetto alle risorse fin qui stanziate. È chiaro, però, che sono destinati a interventi inclusi nel perimetro del SIN di Crotone. Non essendo stato richiamato, direi che hanno priorità gli altri due e gli interventi che ancora non sono stati finanziati o comunque sui quali si fa fatica a trovare ulteriori risorse.
  Anticipo che è all'ordine del giorno anche l'eventuale inclusione di ulteriori aree dentro al SIN come le aree CIC, che altrimenti non potranno essere finanziate. Parliamo di opere pubbliche, in particolare i piazzali antistanti le due scuole.
  Il primo accordo del 2006 prevedeva, per la parte relativa alla bonifica, sei interventi per un totale di 41.562.892,26 euro, di cui tre interventi con copertura finanziaria per un totale di 13.829.246,98 euro e tre interventi attivati e programmati per i restanti 27.733.645,28 euro. Precisamente i tre interventi erano la bonifica dell'area archeologica, la discarica Tufolo Farina e l'intervento, poi annullato, su Cassano Pag. 6 Cerchiara, mentre gli altri tre interventi programmati erano la messa in sicurezza dell'area ex Pertusola Sud, la caratterizzazione della fascia marina costiera antistante l'ex Pertusola Sud e la caratterizzazione della fascia marina costiera dell'area 2 e dell'area portuale.
  Il primo intervento sull'area archeologica riguardava l'area pubblica ex Montedison ricompresa nel SIN ed estesa per 79 ettari. Il comune di Crotone è stato individuato quale soggetto attuatore e a seguito di convenzione stipulata con la regione Calabria nel 2010 otteneva il finanziamento disposto dall'accordo di programma.
  Il comune approvava il progetto nel 2010, nel 2011 approvava le risultanze della gara e infine nell'ottobre 2011 sottoscriveva con l'ATI aggiudicataria del relativo contratto il contratto d'appalto. La direzione del Ministero delle attività produttive ha autorizzato, con prescrizioni, l'avvio dei lavori il 1° febbraio 2011.
  Tuttavia, con nota del gennaio 2012 la regione Calabria comunicava la decadenza del relativo finanziamento per avere il comune assunto l'obbligazione giuridicamente vincolante oltre il termine inderogabile del 31 ottobre 2010.
  Dico questo soltanto per far capire perché siamo al 2016 con questi ritardi.
  Nel 2012 il comune, quindi, sospendeva i lavori...

  LAURA PUPPATO. Lavori già affidati?

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. Sì, i lavori erano in corso. Tuttavia, essendo decaduto il finanziamento, il comune sospendeva i lavori con il verbale del 21 febbraio 2012.
  Con nota del febbraio 2013 il Ministero dell'ambiente comunicava il proprio nulla osta alla proposta di riprogrammazione delle economie dell'accordo, quindi l'intervento veniva nuovamente finanziato.
  Ora i lavori sono ripresi e sono tuttora corso, ma non sono ancora conclusi. Il comune ipotizza che le attività possano completarsi entro la fine del 2017.
  Questo è lo stato dell'arte. Dal momento della nomina ho compiuto solo tre atti. Ho incontrato il prefetto di Crotone e poi ho convocato due riunioni, una sulle aree pubbliche e un'altra sulle aree private, per avere un quadro della situazione.
  Da quest'incontro tecnico, che si è tenuto il 7 ottobre, su questo intervento sono emerse tre criticità. La prima è che manca ancora il parere della regione Calabria in merito all'assoggettabilità a VIA di questo progetto, nonostante i lavori siano stati avviati in via d'urgenza, in pendenza, appunto, della VIA.
  La seconda è che, nel corso degli interventi di bonifica e ripristino ambientale, sono stati rinvenuti dei cumuli di terreno scaricati nei canali di scolo delle acque bianche – stiamo parlando dell'area archeologica – che, a seguito di verifiche analitiche presentate, hanno mostrato la presenza di amianto. Il materiale è stato coperto con teli ed è stato messo in sicurezza d'emergenza. Per la rimozione dei materiali è stato richiesto un finanziamento di 1.134.770,75 euro.
  Tuttavia, nella riunione del 7 ottobre, ARPACAL ha ritenuto che possa trattarsi di un allarme ingiustificato in quanto la metodica analitica per la determinazione dell'amianto nei materiali rinvenuti non è quella prevista dalla normativa vigente, quindi ha ritenuto necessario richiedere nuove analisi, adeguandosi a quelle previste dalla normativa.
  Pertanto, in questa riunione si è disposta la necessità di un sopralluogo congiunto e l'eventuale successivo affidamento ad ARPACAL delle nuove analisi.
  Il terzo problema è emerso in relazione al fatto che a gennaio 2015 il comune di Crotone ha trasmesso la perizia di variante al progetto esecutivo primo stralcio funzionale, resa necessaria a seguito della riperimetrazione del sito a valle della restituzione di 15 ettari al Ministero per i beni culturali e ambientali nell'ambito dell'accordo di programma.
  Quindi, l'area di intervento di competenza del comune di Crotone, che aveva Pag. 7progettato i lavori sui 79 ettari, è ora circoscritta a 64. Questo comporta, burocraticamente parlando, una rideterminazione del progetto, ovvero una perizia di variante e, ovviamente, una diminuzione del finanziamento, che, però, non è stata ancora analizzata.
  Questo è per quanto riguarda il primo intervento. Per quanto riguarda, invece, la discarica Tufolo Farina abbiamo 2.354.000 euro a valere sulla delibera CIPE n. 35 del 2005. Il soggetto attuatore è sempre il comune di Crotone. Anche per questo è stata sottoscritta una convenzione, nel 2008, tra la regione Calabria e il comune.
  Non risulta alcuna documentazione agli atti del Ministero dell'ambiente che attesti una preliminare progettazione della discarica, che dunque è sorta come un semplice sito di abbancamento dei rifiuti del comune di Crotone su terreni privati. Infatti, è un intervento di competenza pubblica, ma su terreni privati.
  Non è stato, peraltro, realizzato alcun sistema di drenaggio del percolato o di captazione del biogas. Risulta, inoltre, che nella discarica sono stati abbancati rifiuti ospedalieri e provenienti da attività industriali assimilabili agli RSU.
  La conferenza dei servizi decisoria del 2013 ha preso atto dei risultati della caratterizzazione e della relativa validazione di ARPACAL. È stato altresì esaminato il progetto preliminare per la messa in sicurezza permanente dell'ex discarica comunale per RSU in località Tufolo Farina trasmesso dal comune di Crotone.
  È stato richiesto al comune di Crotone l'avvio di immediati interventi di messa in sicurezza d'emergenza ambientali, unitamente alla trasmissione di una revisione del progetto di messa in sicurezza permanente della discarica che ottemperi alle prescrizioni formulate dalla conferenza di servizi del 9 maggio 2013.
  Con nota del dicembre 2013, il comune di Crotone ha comunicato che sono stati predisposti gli interventi di messa in sicurezza d'emergenza e, con nota del 29 gennaio 2015, ha inviato un aggiornamento dello stato delle attività, comunicando che nell'area in questione gli interventi di messa in sicurezza di emergenza sono stati provvisoriamente aggiudicati in data 23 gennaio 2015, a seguito di regolare gara d'appalto.
  I medesimi lavori, però, non sono stati avviati a causa della mancata erogazione da parte della regione dell'anticipazione del finanziamento per la realizzazione degli interventi previsti nell'accordo di programma.
  La situazione è stata recentemente sbloccata, come forse avete visto anche durante la missione. Pertanto, i lavori sono stati affidati nel 2016 e miracolosamente terminati nello stesso anno e sono ora in attesa di collaudo. Questa è una nota positiva.
  Rispetto a questo intervento nell'incontro tecnico del 7 ottobre è emersa un'altra criticità. Il rappresentante del comune di Crotone ha sottolineato la necessità che siano stanziati dalla regione Calabria dei fondi per garantire le attività ordinarie di gestione. Fatto l'intervento, poi ovviamente va mantenuto, quindi ha chiesto che le economie di spesa venissero destinate a questo intervento.
  È stata, comunque, richiesta la somma di 10 milioni di euro per iniziare la progettazione della messa in sicurezza permanente.
  In sostanza, i 10 milioni di euro sono per i lavori. Finché non c'è lo stanziamento, la progettazione non viene fatta. Mancano, in pratica, i fondi per avviare la progettazione.
  Fatte salve le risposte le risorse disponibili, il comune prevede il seguente cronoprogramma di massima: dicembre 2016, collaudo degli interventi di messa in sicurezza d'emergenza; 2017, progettazione degli interventi di messa in sicurezza permanente; 2018, gara d'appalto sugli interventi di messa in sicurezza permanente.
  Il terzo intervento Cassano Cerchiara è stato annullato perché riguardava la rimozione e lo smaltimento di rifiuti nei medesimi luoghi, che presentavano sia rifiuti urbani, sia rifiuti industriali di competenza di Syndial. Quindi, Syndial ha attivato questi interventi, mentre quelli pubblici sono stati annullati. Non sono ancora riuscita ad Pag. 8accertare se Syndial abbia rimosso – come penso – anche i rifiuti urbani durante il suo intervento.
  In ogni caso, i siti in parola sono sottoposti a sequestro da parte dell'autorità giudiziaria dal 2010 ed è quindi in corso l'iter per l'ottenimento della certificazione di avvenuta bonifica da parte della provincia di Cosenza, anche al fine della presentazione di richiesta di archiviazione alla procura della Repubblica presso il tribunale di Castrovillari.
  Seguono i tre interventi programmati. Il primo è relativo agli interventi di messa in sicurezza d'emergenza dell'ex Pertusola Sud per un importo di 26.151.381,87 euro, finanziati in parte dal Ministero dell'ambiente e in parte dal OPCM n. 3388 del 2004. L'intervento è stato annullato e le risorse sono state riprogrammate per l'emergenza nel settore rifiuti, quindi sono state perse da un punto di vista del SIN, con OPCM n. 3764 del 6 maggio 2009.
  La caratterizzazione della fascia marino-costiera antistante l'ex Pertusola Sud, che è il quinto intervento, e la caratterizzazione della Fascia marino-costiera dell'area 2, che è il sesto, le tratto unitamente perché costituiscono, di fatto, due stralci del progetto complessivo di caratterizzazione dell'area marino-costiera del SIN, che ha una superficie di 1469 ettari.
  Entrambe le aree relative a questi due interventi sono state caratterizzate diverso tempo fa, l'una dal Genio civile delle opere marittime, l'altra dal precedente commissario delegato. Purtroppo, il tempo trascorso dalla caratterizzazione richiederà, con ogni probabilità, un nuovo intervento.
  Si segnala, in particolare, che è intervenuta una nuova normativa che rende necessario reintervenire. Mi riferisco precisamente all'articolo 5-bis, comma 2, lettera d), della legge 28 gennaio 1994, n. 84 e successive modificazioni, il decreto ministeriale n. 172 del 2016, nonché la procedura per la derivazione di valori di riferimento in aree marine e salmastre interne alla perimetrazione del SIN elaborata da ISPRA.
  Queste nuove normative rendono oggi necessario verificare se i dati della caratterizzazione effettuata sono tali da poter consentire i valori di riferimento per i sedimenti del SIN in esame e, conseguentemente, definire una proposta eventuale di riperimetrazione delle aree a mare del SIN medesimo, ai sensi, appunto, del citato articolo 5, comma 2, lettera d) della legge 28 gennaio 1994, n. 84.
  Nell'incontro tenutosi il 7 ottobre 2016 si è, pertanto, convenuto che ISPRA e ARPACAL valutino i dati della caratterizzazione disponibile alla luce delle nuove normative e si è ipotizzata la costituzione di un tavolo tecnico per vedere di risolvere questo primo step.
  Salto l'iter istruttorio di questo intervento, che è lunghissimo perché dal 2003 si sono avvicendati i vari lavori, visto che comunque è necessaria questa verifica da parte di ARPACAL e ISPRA.
  In data 16 febbraio 2011 è stato sottoscritto fra il Ministero dell'ambiente, la regione Calabria, la provincia di Crotone e il comune di Cotone l'accordo per la definizione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica del sito, finanziato per un importo complessivo di 20 milioni, dei quali 10 milioni del MAP e 10 milioni della regione Calabria sul POR, a cui poi si sono aggiunti 1,2 milioni del ministero per l'area ex Sasol.
  La sezione attuativa dell'accordo prevedeva due interventi. Il primo, di 6 milioni relativo alle aree CIC, e il secondo, di 4 milioni relativo all'area archeologica, e precisamente allo smaltimento in discarica dello sfalcio derivante dalle attività di fitodepurazione non previsto, né finanziato dall'accordo del 2006. A questo, si è aggiunto l'altro sull'area ex Sasol, che è lo stabilimento in mezzo alle due aree SIN.

  PRESIDENTE. Non è piccolo...

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. No. Infatti, se non si interviene su quell'area si rende inutile l'intervento già realizzato sulla barriera idraulica da parte di Syndial. Pag. 9
  La presenza di conglomerato idraulico catalizzato, secondo me, è uno dei problemi più urgenti da affrontare e riguarda 19 siti presenti nel comune di Crotone, ma solo 4 di questi ricadono nel SIN. In particolare, allo stato si può intervenire sul piazzale Liotti SpA, sul Touring Sport e sul cantiere Graziani Francesco Srl, mentre la strada consortile, che sarebbe la quarta, di fatto è posta sotto sequestro.
  Il restante intervento in area SIN è di competenza privata, in particolare di Syndial. Per intervenire in area pubblica è necessario eventualmente ricomprendere le aree pubbliche dentro al SIN perché nella prima perimetrazione sono state escluse.
  Per quanto riguarda lo stato di avanzamento, è stata eseguita solo la caratterizzazione, ma non sono stati né progettati, né realizzati gli interventi di messa in sicurezza. L'accordo di programma del 2011 prevede la progettazione e la realizzazione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica delle aree CIC. Il soggetto pubblico attuatore è il comune di Crotone. Si sta attualmente valutando con il comune e la regione l'eventuale ricomprensione del SIN. Su questi interventi, dunque, c'è solo l'avvenuta caratterizzazione.
  Questo è il quadro per quanto riguarda le aree pubbliche. Invece, per le aree Syndial il problema più grave è definire una volta per tutte un intervento sulle tre aree industriali dismesse e sulle discariche. Pur essendo stati avviati dei lavori di rimozione, non c'è ancora un accordo e una soluzione definitiva per quanto riguarda la bonifica di queste aree.
  Nell'incontro che c'è stato, al quale erano presenti sia il comune sia la regione, è stato annunciato un possibile accordo fra la regione e Syndial, quindi si è escluso il comune come sottoscrittore dell'accordo, che resta, però, coinvolto nella valutazione dell'intervento. Si è, pertanto, sostanzialmente in attesa di questo.
  Resta il fatto che l'intervento, richiesto a suo tempo dalla conferenza di servizi, di messa in sicurezza e di bonifica effettiva, quindi di rimozione e smaltimento a discarica dei rifiuti non è stato presentato perché si è inserita la problematica della discarica Giammiglione, che probabilmente già conoscete.
  Adesso, però, questo problema è risolto non solo per la legge regionale approvata dalla regione Calabria, ma anche per la sentenza del Consiglio di Stato. Al momento, quindi, la scelta è se sia fattibile anche economicamente una messa in sicurezza con smaltimento in altre discariche – Syndial, però, non ha presentato alcun progetto – oppure se continuare questo intervento che riguarda la decontaminazione dei rifiuti.
  Ovviamente, riferisco per come è stato esposto perché non abbiamo visto nessuna carta. A ogni modo, è stato, appunto, esposto un progetto di...

  PRESIDENTE. È stato chiamato «inertizzazione sul posto».

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. Sì, prevede il disinquinamento dei rifiuti e il rilascio in sito di queste collinette, con interventi di riqualificazione che sono stati illustrati, ma che mi sembrano un po’ prematuri. Voglio dire che sicuramente sono utili, ma il problema fondamentale è capire cosa fare tecnicamente. Ovviamente, su questo ci vorrà il supporto soprattutto di ARPACAL.

  PRESIDENTE. Quindi non vi è stato presentato nessun progetto?

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. Assolutamente no. L'ho chiesto, ma mi hanno detto che Syndial ha risposto che non presenterà alcun progetto finché non ci sarà l'accordo con la regione. Anche il comune ha chiesto la trasmissione del progetto e Syndial ha risposto la stessa cosa. Pag. 10
  Ecco, capisco la necessità di trovare un accordo sul territorio e la particolarità di questo intervento perché sono 15 anni che non si riesce a fare. È importante – se è fattibile tecnicamente e se è condiviso dal territorio – mandare avanti quest'ipotesi di progetto.
  Resta il fatto che gli accordi sono stati annunciati semplicemente sulla stampa anche più volte ormai da qualche tempo. Quindi, non c'è nessuna garanzia che questo avvenga. Pertanto, il mio proposito è quello di continuare l'iter delle conferenze per come si sono finora svolti i lavori, eventualmente in attesa di questa novità.
  Poi ci sono altre varie aree private contaminate – non so se sapete del loro stato di contaminazione – sulle quali, però, non ci sono interventi.

  PRESIDENTE. Le chiediamo di lasciarci la documentazione.

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. Ci sono altre aree. Se volete, le illustro.

  PRESIDENTE. Ci dica quante aree restano e l'importanza che hanno. C'è la discarica a mare, che ci sembra una delle più problematiche. Poi c'è l'ex Sasol, che come ha detto, pure ci sembra un'altra zona fortemente problematica, di cui nessuno sembra volersi occupare. Ci ha raccontato la parte pubblica, che già conoscevamo. Le chiederei, quindi, di farci qualche accenno al complesso delle altre aree. Poi, per il dettaglio eventualmente ci lascia la documentazione e la guarderemo con calma.

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. A parte le discariche a mare, che fanno sempre parte delle tre aree dismesse e quindi seguono il progetto di cui parlavamo prima, ci sono altre aree private, come l'ex Sasol, su cui c'è stato il finanziamento dell'accordo del 2015.

  PRESIDENTE. È un finanziamento di oltre un milione di euro, che servirà a tamponare alcune situazioni perché, da quello che abbiamo visto, l'area probabilmente necessita di interventi più corposi.

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. La cifra dovrebbe essere semplicemente per la messa in sicurezza dell'area. Comunque, i lavori non sono stati ancora eseguiti. Questo è il primo passo per risolvere il problema della barriera idraulica, altrimenti è perfettamente inutile continuare con l'intervento, che, fra l'altro, era alternativo a un altro intervento.
  Diciamo che è il primo passo per cercare di risolvere il problema grave dell'inquinamento della falda attraverso un completamento della barriera idraulica.
  Poi ci sono l'area Silpa Srl, ex Silpa Snc che è sede di un impianto di ricezione, selezione, insacco e stoccaggio di cereali e occupa circa 7.400 metri quadri, dei quali 51 occupati da un edificio, 368 pavimentati in battuto di cemento e quasi 2.000 occupati da una fondazione in calcestruzzo armato. Riguardo allo stato d'avanzamento, la caratterizzazione è stata eseguita e c'è una conformità alla CSC (concentrazioni soglia di contaminazione) per uso industriale e commerciale, quindi si è in attesa di espressione del parere di ISPRA in merito all'applicabilità del procedimento, ai sensi dell'articolo 126-bis, ai fini dell'eventuale chiusura del procedimento stesso.
  Per quanto riguarda l'area ex CIAPI, vi è ubicata, appunto, la struttura ex CIAPI, ospitante i servizi veterinari dell'ASP di proprietà della regione Calabria. È sita in località Papaniciano del comune di Crotone. Riguardo allo stato di avanzamento, è in attesa di determinazioni della prefettura Pag. 11sempre ai sensi dell'articolo 126-bis del decreto legislativo n. 230 del 1995. Di fatto, si tratta di aree per le quali sono necessarie le indagini radiometriche.
  Poi c'è l'area del depuratore del consorzio di sviluppo industriale di Crotone, che è localizzato nell'area industriale in località Passovecchio. Nell'area è ubicata una palazzina uffici e una discarica esaurita del tipo 2 B per rifiuti speciali regolarmente autorizzata a metà degli anni Novanta. Riguardo allo stato di avanzamento, si è in attesa del parere di ISPRA in merito al piano di caratterizzazione dell'area depuratore, consegnato dall'azienda nel corso della conferenza di servizi del 30 settembre 2015.
  Approfitto per dire che sarebbe assolutamente necessario un potenziamento delle strutture tecniche in loco. Credo che il lavoro di ARPACAL sia fondamentale per il SIN. Tuttavia, effettivamente l'organico è quello che è.
  Per quanto riguarda lo stato della contaminazione dell'area depuratore, nei terreni sono stati rilevati dei superamenti delle CSC. Anche per quanto concerne le acque di falda sono stati evidenziati dei superamenti per metalli.
  Queste sono le aree principali. Tra l'altro, oggi non abbiamo ancora la perfetta conoscenza delle proprietà delle aree del SIN. Sto cercando di attivarmi per poter accedere ai dati catastali. Abbiamo fatto una richiesta al comune, ma sarebbe più speditivo riuscire con il GIS a sovrapporre la cartografia perché per alcune zone non è ancora nota la proprietà delle aree private. È, dunque, ancora necessaria questa fotografia.

  PRESIDENTE. La ringraziamo dell'illustrazione della situazione dell'area. Nessun collega chiede di intervenire. È stata molto esaustiva. Ora valutiamo quello che possiamo fare, nel rispetto delle nostre competenze, per accelerare la risoluzione dei problemi.
  Peraltro, la segnalazione sulle agenzie non è solo un problema calabrese, anche se in Calabria è particolarmente sentita, anche perché quell'agenzia nel tempo è stata abbastanza massacrata da diversi punti di vista. Oggi è commissariata...

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. Oggi ci sono competenze importanti, ma non c'è il tempo per fare le cose perché l'organico è quello che è.

  PRESIDENTE. Vorrei chiederle qualche informazione riguardo alla sua struttura per affrontare questa partita e anche qual è il costo. Abbiamo visto il decreto di nomina, ma non è indicato il suo compenso.

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. Sì, c'è. È un po’ più basso di quello previsto dalla legge...

  PRESIDENTE. Noi non lo abbiamo visto.

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. È indicato. Sono 50.000 euro anni.

  PRESIDENTE. C'è una struttura su cui può appoggiarsi?

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. Al momento non sono in grado di pensare alla struttura per il semplice fatto che non sono ancora riuscita ad aprire la contabilità speciale. Senza l'effettivo trasferimento delle risorse alla contabilità Pag. 12 speciale non posso sottoscrivere nessun atto, neanche di avvalimento.
  Al momento sto facendo io, ma successivamente mi servirà un minimo di struttura, con poche persone ma molto competenti. Questo è quello che penso di fare, ma purtroppo attualmente non sono in grado di sottoscrivere neppure un atto.

  PRESIDENTE. La ringraziamo molto. Accetteremo volentieri la documentazione che vorrà farci avere. Tenga, inoltre, presente che, per la durata della legislatura, avendo noi possibilità di avere o accelerare alcune questioni, siamo ben disponibili a darle una mano per cercare di risolvere almeno una parte di questo problema. Dichiaro conclusa l'audizione.

Comunicazioni del Presidente

  PRESIDENTE. Comunico che il colonnello dei Carabinieri Antonio Labianco, a decorrere dallo scorso 14 ottobre, ha cessato il proprio rapporto di collaborazione presso la Commissione. Comunico inoltre che, con lettera in data 7 settembre 2016, l'ingegnere Laura D'Aprile ha rassegnato le proprie dimissioni dall'incarico di collaboratore presso la Commissione.
  Dichiaro conclusa la seduta.

  La seduta termina alle 9.20