COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE
Mercoledì 21 giugno 2017. — Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO.
La seduta comincia alle 8.45.
Sugli esiti della missione in Estonia (11-14 giugno 2017).
Fabrizio CICCHITTO, presidente, nel rinviare alla relazione di sintesi degli esiti della missione in titolo (vedi allegato), sottolinea la rilevanza della missione anche in vista dell'imminente audizione dell'Ambasciatrice di Estonia in Italia sul semestre di presidenza di turno dell'UE.
Ricorda, inoltre, che dal 7 al 9 settembre prossimi avrà luogo a Tallinn la Conferenza interparlamentare sulla politica estera, di sicurezza e di difesa comune, alla quale, come di consueto, prenderà parte una delegazione bicamerale.
La Commissione si associa.
Fabrizio CICCHITTO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire dichiara concluse le comunicazioni in titolo.
La seduta termina alle 8.50.
AUDIZIONI INFORMALI
Mercoledì 21 giugno 2017.
Audizione dell'Ambasciatrice della Repubblica di Estonia in Italia, Celia Kuningas-Saagpakk, sulle priorità del semestre di presidenza estone dell'UE (luglio-dicembre 2017).
L'audizione informale è stata svolta dalle 9 alle 10.05.
INDAGINE CONOSCITIVA
Mercoledì 21 giugno 2017. — Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO.
La seduta comincia alle 14.10.
Indagine conoscitiva sulla Strategia italiana per l'Artico.
Audizione di rappresentanti dell'Agenzia Spaziale italiana (ASI) e dell'industria Telespazio/e-GEOS.
(Svolgimento e conclusione).
Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche attraverso la web-tv della Camera dei deputati. Introduce, quindi, l'audizione.
Enrico RUSSO, Responsabile della Direzione Coordinamento tecnico-scientifico dell'Agenzia Spaziale italiana, Alessandro COLETTA, Responsabile dell'Unità Infrastrutture Satellitari Radar dell'Agenzia Spaziale italiana e Capo della Missione Cosmo-Skymed, e Massimo Claudio COMPARINI, Amministratore Delegato di Telespazio/e-GEOS, svolgono una relazione sui temi oggetto dell'indagine conoscitiva.
Interviene quindi la deputata Maria Chiara CARROZZA (PD).
Alessandro COLETTA, Responsabile dell'Unità Infrastrutture Satellitari Radar dell'Agenzia Spaziale italiana e Capo della Missione Cosmo-Skymed, risponde ai quesiti posti e fornisce ulteriori precisazioni.
Fabrizio CICCHITTO, presidente, dichiara conclusa l'audizione.
La seduta termina alle 14.45.
N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.
Pag. 73SEDE REFERENTE
Mercoledì 21 giugno 2017 — Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO, indi del vicepresidente Andrea MANCIULLI. – Interviene il viceministro per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Mario Giro.
La seduta comincia alle 14.45.
Ratifica ed esecuzione dell'Atto di Ginevra dell'Accordo dell'Aja concernente la registrazione internazionale dei disegni e modelli industriali, fatto a Ginevra il 2 luglio 1999, nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno.
C. 3083 Governo.
(Seguito dell'esame e conclusione).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 3 maggio scorso.
Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari Costituzionali, Giustizia, Bilancio, Finanze, il nulla osta della Commissione Cultura, nonché i pareri favorevoli delle Commissioni Attività produttive e Politiche dell'Unione europea. Segnala che il deputato Gianluca Pini ha rappresentato l'intenzione di presentare una relazione di minoranza.
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato alla relatrice, onorevole Carrozza, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.
Fabrizio CICCHITTO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Croazia sulla cooperazione transfrontaliera di polizia, fatto a Zagabria il 5 luglio 2011.
C. 4224 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 5 aprile scorso.
Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari Costituzionali, Giustizia e Bilancio. Segnala che il deputato Gianluca Pini ha rappresentato l'intenzione di presentare una relazione di minoranza.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato al relatore, onorevole Cirielli, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.
Fabrizio CICCHITTO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.
Ratifica ed esecuzione del Protocollo recante modifiche alla Convenzione tra la Repubblica italiana e la Repubblica delle Filippine per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire l'evasione fiscale del 5 dicembre 1980, fatto a Manila il 9 dicembre 2013.
C. 4227 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 3 maggio 2017.
Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari Costituzionali, Pag. 74Bilancio e Finanze. Segnala che il deputato Gianluca Pini ha rappresentato l'intenzione di presentare una relazione di minoranza.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato al relatore, onorevole Quintarelli, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.
Fabrizio CICCHITTO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica dell'Ecuador in materia di cooperazione nel campo della difesa, fatto a Roma il 18 novembre 2009 e a Quito il 20 novembre 2009.
C. 4465 Governo, approvato dal Senato.
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Giuseppe Stefano QUINTARELLI, relatore, segnala che l'Ecuador è un Paese di quasi 15 milioni di abitanti, stretto tra l'Oceano Pacifico, la Colombia e il Perù e occupa un'area di particolare valore strategico e di alta valenza politica in ragione degli interessi nazionali e degli impegni internazionali assunti dal nostro Paese nel continente sudamericano.
Sottolinea che l'Accordo in esame, composto di 15 articoli e di un breve preambolo, intende sviluppare la relazione bilaterali nel settore della difesa, consolidare le rispettive capacità difensive e determinare effetti positivi nei settori produttivi e commerciali dei due Paesi. Le attività di cooperazione sono poste in essere dai ministeri della difesa dei due Paesi, con la possibilità di svolgere visite di delegazioni per l'elaborazione di rapporti integrativi; esse si realizzeranno nei settori della politica, sicurezza e difesa, nello svolgimento di esercitazioni e formazioni militari e nelle operazioni di supporto alla pace. Per quanto riguarda il settore degli armamenti, segnala che l'Accordo prevede che l'approvvigionamento reciproco potrà avvenire con cooperazioni dirette tra le parti o mediante compagnie private autorizzate dai rispettivi Governi.
Sottolinea che gli articoli 7 e 8 dell'Accordo individuano le attività comuni nell'area dell'industria per la difesa, le attività di ricerca e sviluppo, nonché la mutua assistenza tra le parti e che i successivi articoli disciplinano gli aspetti finanziari e il trattamento dell'informazione classificata.
Nell'illustrare il contenuto del disegno di legge di ratifica, segnala che gli oneri economici per l'Italia, per le spese di viaggio e di missione per il personale coinvolto, ammontano a poco più di 5.000 euro ad anni alterni. Nel ricordare che l'Accordo è stato già ratificato dalla controparte ecuadoriana e che non presenta profili di incompatibilità con la normativa nazionale, con l'ordinamento comunitario né con gli altri obblighi internazionali sottoscritti dal nostro Paese, ne auspica la rapida approvazione.
Fabrizio CICCHITTO, presidente, non essendovi altri interventi, avverte che è concluso l'esame preliminare del provvedimento, che sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.
Ratifica ed esecuzione del Memorandum d'intesa tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Perù per la cooperazione nel campo della sicurezza e difesa e dei materiali per la difesa, fatto a Roma il 17 marzo 2010.
C. 4466 Governo, approvato dal Senato.
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Pag. 75 Giuseppe Stefano QUINTARELLI, relatore, nel richiamare che il Memorandum di intesa in titolo rinnova un precedente documento bilaterale risalente al 2002, segnala che esso ha lo scopo di fissare la cornice giuridica entro cui sviluppare la cooperazione fra i due Paesi nel settore della difesa, con l'intento di consolidare le rispettive capacità difensive e di indurre positivi effetti indiretti in alcuni settori produttivi e commerciali delle rispettive economie.
Evidenzia che il Memorandum, composto da un preambolo e da 6 articoli e sostanzialmente analogo a quello dell'accordo sottoscritto con l'Ecuador nella medesima materia, prevede innanzitutto, all'articolo 1, che la cooperazione si basi sul principio della reciprocità e si svolga in conformità con gli ordinamenti giuridici dei due Paesi. Ricorda che lo stesso articolo definisce, inoltre, gli obblighi di assistenza e supporto tecnico-logistico che l'Italia è tenuta ad assicurare in relazione a sistemi, materiali e mezzi di provenienza italiana.
L'articolo 2 demanda ad appositi protocolli aggiuntivi l'indicazione delle concrete modalità attuative dell'intesa e l'articolo 3 istituisce una Commissione mista, composta da rappresentanti dei due Ministeri della difesa, la quale, essendo chiamata a riunirsi almeno una volta l'anno, alternativamente in Italia e in Perù, sarà preposta all'esecuzione e supervisione del Memorandum. L'articolo 4 definisce gli aspetti finanziari della cooperazione e le modalità per la composizione delle controversie interpretative e attuative dell'Accordo. Da ultimo, gli articoli 5 e 6 disciplinano gli aspetti relativi alla sicurezza delle informazioni classificate, la data di entrata in vigore e le modalità per una sua eventuale denuncia o revisione.
Nel segnalare che gli oneri economici sono quantificati in circa 22.000 euro ad anni alterni, per le spese di missione dei membri della Commissione mista di difesa e sicurezza, ricorda che il Memorandum non presenta profili d'incompatibilità con la normativa nazionale, né con l'ordinamento comunitario e con gli altri obblighi internazionali sottoscritti dal nostro Paese ed ne auspica per tanto la celere approvazione.
Fabrizio CICCHITTO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, avverte che è concluso l'esame preliminare del provvedimento, che sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Mozambico sulla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Maputo il 19 marzo 2014.
C. 4468 Governo, approvato dal Senato.
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Lia QUARTAPELLE PROCOPIO, relatrice, nel ricordare che l'Accordo in esame ricalca ampiamente gli analoghi provvedimenti appena esaminati ed è finalizzato a fissare la cornice giuridica entro cui sviluppare la cooperazione bilaterale tra le Forze armate dei due Paesi.
Evidenzia, inoltre, che l'Accordo è volto ad indurre positivi effetti indiretti in alcuni settori produttivi e commerciali dei due Paesi e ad esercitare un'azione stabilizzatrice per l'intera regione dell'Africa orientale, sostenendo anche le attività di contrasto alla pirateria marittima.
Nel riferire che il testo disciplina gli aspetti generali della cooperazione, prevedendo che essa si sviluppi sulla base di piani annuali e pluriennali elaborati dalle Parti, segnala che fra i campi di cooperazione, sono annoverati, fra gli altri, i settori della politica di sicurezza e di difesa, il supporto logistico e l'acquisizione di beni e servizi, la formazione e addestramento, la sanità militare.
Sottolinea che l'articolato regola inoltre gli aspetti finanziari dell'Accordo, le questioni attinenti alla giurisdizione e alle Pag. 76modalità per il risarcimento degli eventuali danni provocati dal personale delle Parti in relazione all'esercizio reso.
Inoltre, ricorda che viene disciplinata anche l'eventuale cooperazione nel settore dei materiali per la difesa, con l'impegno esplicito delle parti a non riesportare il materiale acquisito senza un preventivo benestare della parte cedente, con l'obiettivo di razionalizzare i controlli e di garantire la protezione della proprietà intellettuale, inclusi i brevetti.
Passando ad illustrare il contenuto del disegno di legge di ratifica, già approvato dal Senato il 4 maggio scorso, ricorda che esso quantifica gli oneri economici in circa 4.000 euro ad anni alterni, imputabili alle spese di missione.
Concludendo, richiama i profondi vincoli di amicizia tra il nostro Paese ed il Mozambico, iniziati fin da prima dell'indipendenza negli anni Settanta del secolo scorso e poi significativamente rafforzati dal ruolo di mediatore svolto dall'Italia durante i negoziati, che si conclusero con la firma dell'Accordo di Pace di Roma del 4 ottobre 1992, che pose fine a sedici anni di guerra civile che devastarono il Paese.
A questo ritiene doveroso aggiungere i numerosi interventi effettuati dalla cooperazione allo sviluppo negli ultimi trent'anni, di cui le Autorità mozambicane sono sinceramente riconoscenti al nostro Paese e che hanno contribuito a fare dell'Italia un partner di primo piano del Mozambico, come testimonia anche la relazione. Segnala, infatti, che Maputo è fra i venti Paesi prioritari della nostra Cooperazione, come attesta il sito Openaid Italia, e che ha potuto contare nel 2015 su circa 17 milioni di euro erogati per il finanziamento di progetti di sviluppo.
In conclusione, ritiene opportuno sottolineare il valore dell'Accordo in esame soprattutto relativamente all'aspetto della sicurezza, in quanto il Mozambico si trova in un'area strategica per il contrasto alla pirateria marittima. Auspica che l'Accordo in esame possa favorire la messa in sicurezza dell'arsenale del Mozambico, che ha generato incidenti anche mortali. Infine, auspica che il rafforzamento della collaborazione tra Italia e Mozambico nel settore della difesa possa favorire il processo di pacificazione in atto nel Paese, che è stato attraversato da una sanguinosa guerra civile negli anni Novanta, conclusa anche grazie al ruolo cruciale del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, figure come Mario Raffaelli e alla Comunità di Sant'Egidio.
Il viceministro Mario GIRO si associa alla relazione illustrata dall'onorevole Quartapelle.
Andrea MANCIULLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, avverte che è concluso l'esame preliminare del provvedimento, che sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.
Ratifica ed esecuzione del Protocollo sui privilegi e le immunità del tribunale unificato dei brevetti, fatto a Bruxelles il 29 giugno 2016.
C. 4469 Governo, approvato dal Senato.
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Maria Chiara CARROZZA, relatrice, nel segnalare che il Protocollo in esame completa le previsioni dell'Accordo istitutivo del tribunale unificato, ratificato lo scorso anno con la legge n. 214, disciplinando gli aspetti relativi ai privilegi fiscali e alle immunità dalla giurisdizione per le diverse sedi del tribunale, che attualmente sono previste in Francia, Germania, Regno Unito e Lussemburgo, ricorda che esso, composto da un preambolo e da 19 articoli, dispone l'inviolabilità delle sedi, degli archivi e dei documenti del tribunale, nonché l'immunità dalla giurisdizione dei suoi beni e delle sue risorse finanziarie. Segnala che il Protocollo stabilisce altresì che le immunità si estendono ai componenti dei comitati amministrativo, di bilancio Pag. 77e consultivo ed ai loro atti e documenti.
Evidenzia, inoltre, che il regime delle agevolazioni fiscali del tribunale include l'esenzione da tutte le imposte dirette e dall'IVA, ma non da quelle imposte che costituiscono il corrispettivo di servizi pubblici. Relativamente ai privilegi ed alle immunità dei giudici e del Cancelliere, sottolinea che il provvedimento rinvia al Protocollo sui privilegi e le immunità dell'Unione europea. Ricorda che analoghe immunità e analoghi privilegi sono accordati anche al restante personale, sia pure con la possibilità degli Stati parte di poterli limitare per il personale già stabilmente residente sul proprio territorio.
Segnala che il Protocollo stabilisce, altresì, che gli Stati interessati adottino le misure necessarie a facilitare l'accesso, il soggiorno e l'uscita dal proprio territorio del personale del tribunale e delle persone convocate o citate davanti ad esso.
Passando ad illustrare il contenuto disegno di legge di ratifica, già approvato dal Senato il 4 maggio scorso, segnala che non sono previsti oneri per il nostro Paese e che non sussistono profili di incompatibilità con la normativa nazionale, con l'ordinamento dell'Unione europea e con le convenzioni internazionali di cui l'Italia è parte.
Conclusivamente richiama quanto ha affermato lo scorso anno in veste di relatrice sul disegno di legge di ratifica del Trattato istitutivo del tribunale: il corpus normativo in esame riveste un valore peculiare per la tutela del lavoro di ricerca delle imprese e dei centri universitari italiani. Ritiene, infatti, che solo grazie al funzionamento di questi strumenti internazionali imprese ed università potranno godere appieno dei benefici di un sistema di mediazione e di gestione delle controversie legali a livello unificato, sistema dal quale, in precedenza gli operatori economici italiani erano esclusi.
Il viceministro Mario GIRO si associa alla relazione illustrata dalla relatrice.
Andrea MANCIULLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, avverte che è concluso l'esame preliminare del provvedimento, che sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Macedonia in materia di cooperazione di polizia, fatto a Roma il 1o dicembre 2014.
C. 4467 Governo, approvato dal Senato.
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Alessio TACCONI, relatore, segnalando che l'Accordo in esame è volto a rafforzare la collaborazione fra il nostro Paese e le autorità di Skopje in materia di sicurezza, impegnandosi le Parti a prestarsi reciproca assistenza nel contrasto a una ampia gamma di reati, riconducibili alla criminalità organizzata internazionale, ricorda che la Macedonia, in ragione della sua collocazione geografica nel cuore dei Balcani, costituisce un crocevia privilegiato dei traffici internazionali di droga e oggi soprattutto di migranti ed è un luogo di interesse per le organizzazioni criminali internazionali.
Sottolinea che l'Accordo identifica come autorità competenti il Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell'interno per l'Italia e il Ministero dell'interno per la Repubblica di Macedonia.
Segnala che tra i settori di cooperazione operativa sono ricompresi la criminalità organizzata, la produzione illegale e il traffico di stupefacenti, la tratta di esseri umani e il traffico di armi. Inoltre evidenzia che l'Accordo definisce le modalità attraverso cui la cooperazione potrà aver luogo, includendo lo scambio delle informazioni, la formazione del personale e gli strumenti legislativi e scientifici per combattere il crimine.
Evidenzia che, tra le ulteriori modalità di cooperazione, l'articolo 3 menziona, altresì, l'impiego di speciali tecniche investigative, Pag. 78quali le consegne controllate e le operazioni sotto copertura. Ricorda che l'Accordo disciplina le procedure per l'esecuzione delle richieste di assistenza fra i due Paesi, con particolare attenzione ai limiti concernenti l'utilizzo delle informazioni e dei documenti.
Infine, segnala che l'Accordo prevede riunioni e consultazioni fra i rappresentanti delle Autorità competenti per valutare l'esecuzione dell'Accordo stesso ed individua le modalità di ripartizione delle spese tra i due Paesi.
Passando ad illustrare il contenuto del disegno di legge di ratifica, già licenziato dal Senato il 4 maggio scorso, segnala che gli oneri complessivi sono definiti in poco più di 152.000 euro annui, ascrivibili a spese di missione e ad attività di coordinamento e formative.
Nel segnalare che l'analisi delle compatibilità dell'intervento non segnala criticità di ordine costituzionale, né di contrasto con l'ordinamento dell'Unione europea, sottolinea che l'Accordo è compatibile anche con gli altri obblighi internazionali dell'Italia, a partire dalle disposizioni delle convenzioni sulle sostanze stupefacenti, delle convenzioni contro il terrorismo adottate dalle Nazioni Unite e della Convenzione contro la criminalità organizzata transnazionale.
In conclusione, auspica una rapida approvazione dell'Accordo in titolo con la Macedonia, che è impegnata in una incoraggiante stagione di rinnovamento politico, segnata dall'elezione del premier socialdemocratico Zaev, il quale ha recentemente aperto a possibili concessioni sulla denominazione del Paese, oggetto di un lungo contenzioso con la Grecia, per poter accelerare il processo di adesione di Skopje all'Alleanza atlantica.
Il viceministro Mario GIRO si associa alla relazione illustrata dal relatore.
Andrea MANCIULLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, avverte che è concluso l'esame preliminare del provvedimento, che sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 15.10.
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