RISOLUZIONI
Giovedì 16 febbraio 2017. — Presidenza del vicepresidente Vincenzo GAROFALO. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Umberto Del Basso De Caro.
La seduta comincia alle 14.35.
7-01178 Carloni: Iniziative concernenti gli aumenti dei costi degli abbonamenti sui servizi ferroviari ad alta velocità di Trenitalia maggiormente fruiti dai pendolari.
(Discussione e rinvio).
La Commissione inizia la discussione della risoluzione in oggetto.
Pag. 169Vincenzo GAROFALO, presidente, come richiesto, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.
Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito.
Vincenzo GAROFALO, presidente, avverte che sono state, altresì, assegnate alla Commissione le risoluzioni 7-01184 Romano Paolo Nicolò e 7-01185 Bordo Franco che, vertendo su argomenti identici, saranno discusse congiuntamente.
Anna Maria CARLONI (PD) illustra la risoluzione in titolo segnalando che essa muove dall'intenzione di individuare una soluzione al problema rappresentato dal costo degli abbonamenti ferroviari. Ricorda che si è appreso attraverso gli organi di stampa che, dopo la cancellazione degli abbonamenti da parte di Nuovo Trasporto Viaggiatori (Ntv) (Italo) nelle tratte tra i capoluoghi di regione, Trenitalia, pur decidendo di mantenerli, ne ha aumentato sensibilmente il costo, tanto che per ottenere lo stesso livello di servizio attuale, cioè la possibilità di viaggiare sette giorni su sette in tutte le fasce orarie in seconda classe, i pendolari dovrebbero pagare in media circa il 35 per cento in più, in forza della sostituzione dell'abbonamento unico esistente fino al 31 gennaio 2017 con quattro, nuove tipologie di abbonamento, articolate su diversi giorni e fasce orarie.
Evidenzia, peraltro, che tra le nuove tipologie di abbonamento, quella che prevede la possibilità di usare i treni ad alta velocità in tutte le fasce orarie, ma solo dal lunedì a venerdì, presenta un incremento di costo pari a circa il 20 per cento rispetto al precedente unico modello di abbonamento.
A titolo di esempio dei rincari, segnala, l'abbonamento mensile di seconda classe per tutti i giorni e tutte le fasce orarie, ossia quello corrispondente all'abbonamento esistente, presenta invece i seguenti aumenti di costo: Torino-Milano (153 chilometri), da 340 a 459 euro; Milano-Bologna (219 chilometri), da 417 a 563 euro; Bologna-Firenze (97 chilometri), da 224 a 302 euro; Firenze-Roma (310 chilometri), da 386 a 521 euro; Roma-Napoli (213 chilometri), da 356 euro a 481 euro; Napoli-Salerno (54 chilometri), da 170 a 230 euro. L'incremento di costo è quindi molto significativo e determinerebbe un aggravio inaccettabile nei confronti delle fasce sociali più deboli, come i pendolari, costretti a doversi spostare ogni giorno, per motivi di lavoro o studio, tra le città capoluogo di regione.
Ricorda altresì che la delibera dell'Autorità di regolazione dei trasporti n. 54 del 2016 nel disciplinare i diritti minimi che i passeggeri in possesso di abbonamenti possono esigere dai gestori dei servizi ferroviari ad alta velocità, non ha purtroppo previsto un obbligo per le società ferroviarie stesse di offrire servizi in abbonamento, anche in ragione dei rilievi manifestati dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato. Tale delibera, inoltre, non impone la preassegnazione del posto sul treno all'abbonato; sottolinea, tuttavia, che la medesima Autorità di regolazione dei trasporti ha avuto modo di non escludere che questa specifica domanda di mercato potesse essere ricompresa nell'ambito degli obblighi di servizio pubblico, precisando, a tal proposito che, del tutto in linea con i principi dell'ordinamento nazionale e comunitario, oltre che con quanto già avviene in altri Paesi europei, si potrebbero assoggettare ad obblighi di servizio pubblico specifiche tratte dei servizi commerciali (ad esempio i servizi ferroviari ad alta velocità) per determinate fasce orarie, periodi della settimana o dell'anno, anche attraverso la possibilità di ricorrere a forme di compensazione dirette per l'utenza mediante rimborsi o contributi rispetto al costo pieno del servizio.
Rammenta che nel corso dell'audizione informale del 24 gennaio 2017 presso la 8a commissione del Senato della Repubblica dell'amministratore delegato e direttore generale di Ferrovie dello stato italiane, Renato Mazzoncini, quest'ultimo ha sottoposto all'attenzione della commissione, in relazione alla problematica appena descritta, Pag. 170l'opportunità di studiare la possibilità, anche per alcune tratte ad alta velocità, di predisporre un «contratto di servizio», spiegando di aver già sottoposto la questione al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e ribadendo la necessità di aprire seriamente un tavolo con Ministero e regioni sul punto.
Ricorda, altresì, che nel corso dell'audizione informale del 25 gennaio 2017 presso la conferenza delle regioni e delle province autonome dell'amministratore delegato di Trenitalia, Barbara Morgante, quest'ultima ha avanzato la proposta, peraltro già anticipata al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio, di istituire in tavolo comune sul tema abbonamenti e di congelare fino a giugno il 50 per cento degli aumenti per i servizi di abbonamento mensile e mensile formula lunedì-venerdì, mantenendo, in ogni caso, le riduzioni per i servizi di abbonamento del tipo fascia oraria 9:00-17:00: tale riduzione, se applicata, limiterebbe al 10 per cento l'incremento delle previgenti tariffe.
Sottolinea, tuttavia, che nel corso della stessa audizione, è emerso come tale misura tampone sarà valida soltanto a partire da marzo 2017 e non oltre giugno dello stesso anno, lasciando così inevasa la necessità di trovare una risposta strutturale al problema.
Considerato quanto esposto, conclude l'illustrazione della risoluzione in titolo ricordando che con essa si intende impegnare il Governo: ad assumere iniziative per individuare una soluzione che eviti aumenti del costo degli abbonamenti di così rilevante entità, insostenibili per gli utenti abbonati ai servizi di trasporto ferroviario ad alta velocità; a valutare la sussistenza dei presupposti per l'assoggettamento ad obblighi di servizio pubblico per le specifiche tratte dei servizi commerciali ad alta velocità interessate dal trasporto dei pendolari, ovvero a valutare la praticabilità delle altre soluzioni delineate dall'Autorità di regolazione dei trasporti; a valutare in tal senso, l'istituzione di un tavolo di confronto, che coinvolga le aziende di trasporto, i Ministeri competenti e le associazioni di passeggeri, e in particolare il Comitato nazionale pendolari alta velocità (Npav); a valutare l'opportunità di assumere urgentemente un'iniziativa normativa in modo da consentire al Parlamento di esaminare e di esprimere un parere anche sugli schemi di contratto di servizio delle Ferrovie dello Stato italiane spa.
Paolo Nicolò ROMANO (M5S) per l'illustrazione della risoluzione a sua firma rinvia alla lettura del testo e dichiara, a nome del suo gruppo, la disponibilità a giungere ad un testo condiviso e unitario.
Franco BORDO (SI-SEL) condividendo il senso dell'intervento della collega Carloni e della risoluzione da lei presentata, si dichiara anch'egli disponibile a lavorare alla stesura di un testo unitario. Per l'illustrazione della risoluzione a sua firma rinvia alla lettura del testo sottolineando che essa contiene un punto con carattere di novità, quello relativo all'applicazione di specifici algoritmi per la fissazione delle tariffe degli abbonamenti – che determina un'alterazione dei costi degli abbonamenti sulle tratte sovraregionali –, che sarebbe bene rientrasse in un possibile testo unitario. Ritiene altresì opportuno che nel testo unitario si specifichi che il Governo eserciti, in materia, attività ispettive e sanzionatorie.
Ivan CATALANO (CI) annuncia che sulla materia in discussione anche il suo gruppo presenterà una risoluzione che però, può già anticipare, non avrà un contenuto in linea con quelle appena illustrate giacché intende esprimere il convincimento che il trasporto ferroviario dell'alta velocità, ora a libero mercato, non debba godere di pubbliche sovvenzioni che distorcono la libertà economica nonché dall'interpretazione del ruolo del Governo che deve limitarsi a quello di mediatore.
Vincenzo GAROFALO, presidente, chiede al rappresentante del Governo se intende esprimere le proprie valutazioni sulle risoluzioni in discussione o se si riserva di farlo in una successiva seduta.
Pag. 171Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO ritenendo utile l'integrazione delle risoluzioni 7-01178 Carloni, 7-01184 Romano Paolo Nicolò e 7-01185 Bordo Franco e, in considerazione di quanto appena dichiarato, la loro differenziazione dalla risoluzione annunciata dal deputato Catalano, si riserva di esprimere il parere sulla eventuale risoluzione unificata nonché sulla predetta annunciata risoluzione ancora da presentare, nel prosieguo dell'esame dei testi.
Vincenzo GAROFALO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione congiunta delle proposte di risoluzione ad una successiva seduta, anche al fine di permettere di verificare se vi è la possibilità di predisporre un testo unitario.
La seduta termina alle 14.45.
ATTI DELL'UNIONE EUROPEA
Giovedì 16 febbraio 2017. — Presidenza del vicepresidente Vincenzo GAROFALO. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Umberto Del Basso De Caro.
La seduta comincia alle 14.45.
Programma di lavoro della Commissione per il 2017 – Realizzare un'Europa che protegge, dà forza e difende.
COM(2016)710 final.
Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2017.
Doc. LXXXVII-bis, n. 5.
(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato da ultimo nella seduta del 14 febbraio 2017.
Vincenzo GAROFALO, presidente, come richiesto, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.
Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito.
Vincenzo GAROFALO, presidente e relatore, ricorda che nell'ultima seduta aveva formulato la proposta di parere riservandosi, tuttavia, di integrarne i contenuti alla luce di approfondimenti ulteriori che sono ancora in corso di realizzazione. Per tale motivo ritiene utile poter disporre di altro tempo per condurre un'esaustiva attività istruttoria.
Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.50.
SEDE REFERENTE
Giovedì 16 febbraio 2017. — Presidenza del vicepresidente Vincenzo GAROFALO. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Umberto Del Basso De Caro.
La seduta comincia alle 14.50.
Modifiche all'articolo 23 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, e altre disposizioni per la promozione dell'uso condiviso di veicoli privati.
C. 2436 Dell'Orco ed altri.
(Seguito dell'esame e rinvio).
Vincenzo GAROFALO, presidente, come richiesto, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.
Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito.
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 19 ottobre 2016.
Pag. 172Vincenzo GAROFALO, presidente, ricorda che nell'ultima seduta il relatore e il rappresentante del Governo avevano introdotto alcune riflessioni in merito agli articoli 3 e 4 e sulle proposte emendative ad essi riferite.
Matteo MAURI (PD), relatore, confermando che le attenzioni istruttorie si erano soffermate sui citati articoli 3 e 4 in seguito ad alcuni rilievi sollevati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, informa che nelle scorse settimane si sono tenute costanti interlocuzioni con il Ministero al fine di trovare possibili soluzioni.
Segnala che negli ultimi giorni si è individuato un percorso di lavoro e di interlocuzione con il Ministero da condividere con il proponente della proposta di legge e con altri colleghi interessati. Tale percorso, ove i commissari concordino, richiede ancora del tempo – a suo giudizio, estremamente limitato – che rende necessario il rinvio del prosieguo dell'iter.
Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO ribadisce di essere al corrente del fatto che negli ultimi giorni vi sono stati fruttuosi incontri tra il relatore Mauri e i Direttori generali competenti in materia del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Condivide quindi la richiesta di disporre di altro tempo per ulteriori approfondimenti istruttori al fine di ottenere un testo condiviso.
Michele DELL'ORCO (M5S) nel riservarsi di concordare un orientamento con i colleghi del gruppo dichiara, a titolo personale, la sua disponibilità ad accogliere la richiesta di un ulteriore differimento per i necessari approfondimenti istruttori, senza, però, sottacere le perplessità che tale richiesta genera. Infatti ricorda che il testo in discussione, che origina da un'iniziativa dell'opposizione, è già all'esame da oltre un anno con il rischio di essere nuovamente rinviato alle calende greche.
Segnala, peraltro, che il tema trattato nel provvedimento in esame si intreccia con le annose problematiche che sono all'origine delle odierne proteste da parte dei conducenti dei taxi.
Vincenzo GAROFALO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame alla prossima seduta.
La seduta termina alle 14.55.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.55 alle 15.
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
Giovedì 16 febbraio 2017. — Presidenza del vicepresidente Vincenzo GAROFALO. – Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Antonello Giacomelli.
La seduta comincia alle 15.
Vincenzo GAROFALO, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche mediante la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.
5-10608 Biasotti: Misure a carico degli operatori telefonici per i gravi disservizi seguiti al maltempo e alle calamità naturali in Abruzzo.
Fabrizio DI STEFANO (FI-PdL), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo, che trae origine dalle conseguenze del maltempo e delle calamità naturali che hanno investito pesantemente il Centro Italia, in particolar modo l'Abruzzo, e che hanno fatto registrare una gravissima interruzione di fornitura di energia elettrica che avrebbe provocato anche il blocco delle centraline telefoniche, colpendo servizi pubblici essenziali, come gli ospedali, e l'interruzione di migliaia di utenze telefoniche sospendendo, Pag. 173per giorni, la possibilità di una vita normale, l'accesso ai servizi comunali nonché a quelli bancari. In tal senso chiede al Governo quali iniziative intenda assumere in relazione ai gravi disservizi del servizio di telefonia che si sono registrati nella regione Abruzzo promuovendo iniziative per un risarcimento ad hoc in favore di tutti gli utenti colpiti e la verifica della corretta esecuzione dei piani di investimento per la gestione, lo sviluppo e la manutenzione delle reti telefoniche nonché l'adeguatezza delle misure messe in campo, in considerazione del fatto che tale zona è, da sempre, soggetta ad eventi di maltempo e calamità naturali.
Il sottosegretario Antonello GIACOMELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).
Fabrizio DI STEFANO (FI-PdL), replicando in qualità di cofirmatario, ringrazia il sottosegretario per la risposta ricevuta che tuttavia ritiene soddisfacente solo in parte anche considerato quanto affermato relativamente al fatto che il Ministero è ancora in attesa dell'esito dell'istruttoria richiesta agli operatori e all'Agcom ai fini dell'adozione delle conseguenti iniziative.
Ritiene che non sia accettabile che eventi atmosferici simili possano determinare blocchi così gravosi, considerato che tali zone sono, da sempre, soggette ad eventi di maltempo e calamità naturali.
5-10609 Liuzzi: Stato di avanzamento e tempi di realizzazione del sistema informativo nazionale federato delle infrastrutture (SINFI).
Mirella LIUZZI (M5S) illustra l'interrogazione in titolo, segnalando specificamente che l'iniziativa da cui nacque l'emendamento sul cosiddetto catasto delle infrastrutture nacque da una lontana iniziativa, nel 2014, del MoVimento 5 Stelle, dapprima condiviso da altre forze politiche per poi essere approvato dal Governo.
Ricorda che anche la sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato della Corte dei conti ha avuto modo di osservare che la realizzazione del sistema [SINFI] appare in ritardo e sottolinea che il suo gruppo era già da tempo intenzionato a chiedere conto dello stato di attuazione del sistema e a conoscerne la tempistica per la sua conclusione.
Il sottosegretario Antonello GIACOMELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).
Mirella LIUZZI (M5S), replicando, ringrazia il sottosegretario per l'ampia risposta ricevuta che contiene quelle informazioni sulla tempistica che erano l'oggetto della loro richiesta. Segnala che, naturalmente, il MoVimento 5 Stelle continuerà a controllare l'andamento dei lavori e fin da ora fissa un appuntamento per il prossimo mese di giugno al fine di verificare se vi sarà, come annunciata, la conclusione della prima fase del sistema SINFI.
5-10610 Bruno Bossio: Stato di realizzazione dell'infrastruttura relativa alla fibra ottica, effettiva connettività e numero di suoi utenti.
Vincenza BRUNO BOSSIO (PD) illustra l'interrogazione in titolo, che trae anche spunto dalla relazione della Corte dei Conti sul finanziamento degli interventi infrastrutturali per la banda larga 2007-2015 che evidenzia una duplice situazione: da una parte la copertura sostanzialmente completa per la banda larga, con l'intervento pubblico che ha contribuito «a ridurre il digital divide» sceso dal 15 per cento del 2005 all'1,03 per cento del 2015; dall'altra, i ritardi sulla fibra ottica a causa di una burocrazia che blocca gli ingranaggi.
Ricorda che la Corte dei Conti segnala anche il ritardo nell'attuazione del SINFI – il catasto nazionale delle infrastrutture – da parte di Infratel ma esprime «un giudizio positivo» sugli interventi per la «banda ultralarga che, seppure iniziati in ritardo, hanno di recente ricevuto un notevole Pag. 174impulso, essendo stati emanati bandi di gara per la concessione di costruzione e gestione di tali infrastrutture per 2.200 milioni circa».
Sottolinea, tuttavia, che le gare sono attualmente bloccate – la prima, che coinvolge sei regioni, ha visto prevalere OpEn Fiber (Enel-Cdp) con offerte però ritenute anomale mentre sembra che anche il secondo bando, riguardante 10 regioni e la provincia di Trento, sia oggetto di ricorsi – e che rimane anche il problema della connettività degli uffici pubblici e delle scuole soprattutto al Sud, dove le pubbliche amministrazioni utilizzano molto poco la banda ultra larga posata in larga parte con i fondi pubblici negli ultimi anni, con una spesa che si aggira intorno al miliardo di euro.
Considerato quanto appena esposto, intendendo sapere quale sia lo stato reale di attuazione della fibra ottica dal punto di vista dell'infrastruttura fisica e da quello dell'effettiva connettività, ovvero quanti utenti pubblici e privati siano effettivamente connessi in fibra in Italia, si chiede se lo stallo delle gare dipenda anche da un problema tecnico e cioè al fatto che le gare si svolgono al massimo ribasso.
Il sottosegretario Antonello GIACOMELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3) segnalando, in particolare, che una prima gara relativa alle regioni Abruzzo, Molise, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto è in fase di valutazione delle offerte – si è in fase di aggiudicazione provvisoria – e non appena terminati i lavori della Commissione di Gara, ritiene entro la fine del mese, si giungerà all'aggiudicazione definitiva del soggetto che realizzerà gli interventi.
Vincenza BRUNO BOSSIO (PD), replicando, ringrazia il sottosegretario per l'ampia risposta ricevuta che considera sufficientemente soddisfacente, quanto meno per quanto concerne lo stato dell'arte.
Invita il Governo a vigilare perché l'intervento diretto è importante soprattutto per consentire che l'infrastruttura di rete continui ad essere di proprietà pubblica. Conclude interrogandosi circa gli effetti che ci saranno, a seguito di questo intervento, in termini di connettività reale su fibra generata in favore dei cittadini.
Vincenzo GAROFALO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.
La seduta termina alle 15.15.
COMITATO RISTRETTO
Disposizioni per lo sviluppo del trasporto ferroviario delle merci.
C. 1964 Oliaro ed altri.
Il Comitato ristretto si è riunito dalle 15.15 alle 15.25.
Pag. 175