INTERROGAZIONI
Giovedì 16 febbraio 2017. — Presidenza del vicepresidente Erasmo PALAZZOTTO. – Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Benedetto Della Vedova.
La seduta comincia alle 9.
5-10198 Di Stefano: Sull'adeguamento degli stipendi del personale a contratto in alcune sedi estere.
Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1), specificando che emerge una contraddizione tra gli atti di sindacato ispettivo in passato presentati su questo tema dal gruppo dell'onorevole Di Stefano.
Manlio DI STEFANO (M5S), replicando, si dichiara insoddisfatto ricordando che si conferma l'incapacità di analisi oggettiva della questione da parte del Governo e un'evidente cattiva gestione del personale all'estero. Ricorda di aver dimostrato, attraverso la presentazione dei bandi di assunzione presso l'ambasciata italiana negli Stati Uniti, che vi è un'evidente differenza di trattamento nei riguardi di questo personale rispetto ad altri Paesi, mentre il decreto del Presidente della Repubblica n. 18 del 1967 prevede che le condizioni dei lavoratori presso le diverse ambasciate italiane nel mondo corrispondano a parametri omogenei. Si evince pertanto la violazione della normativa vigente da parte dell'Amministrazione degli Affari esteri. Rileva che il regime fiscale di tale personale è, nei fatti, quello di lavoratore autonomo, godendo esso di tutti i privilegi e sgravi fiscali connessi a tale posizione. Ricorda che, in occasione dell'ultima formulazione dell'interrogazione all'esame, ha posto all'attenzione del Pag. 99Governo anche la situazione del personale impiegato presso l'ambasciata italiana in Australia, il cui trattamento è inferiore senza evidente giustificazione. Ritiene che la giustificazione del Governo rispetto a tale differente trattamento, ossia quella di attrarre personale altamente qualificato, non è sostenibile in quanto la professionalità del personale impiegato nelle altre ambasciate italiane non è da meno e deve comunque essere elevata anche ad un trattamento retributivo inferiore. Auspica, quindi, un generale livellamento delle condizioni giuridiche ed economiche del personale impiegato nelle ambasciate italiane nel mondo. Fa presente che al suo gruppo sta a cuore la tematica dell'equità e della legalità, che dovrebbe stare a cuore anche al Governo, come pure il rapporto tra burocrazia e rappresentanza politica. È pertanto necessario procedere al livellamento delle posizioni per eliminare storture e prevenire continue segnalazioni da parte dei cittadini.
5-10415 Tacconi: Sulla gestione del fondo destinato alla promozione della cultura e della lingua italiane all'estero.
Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).
Alessio TACCONI (PD), replicando, si dichiara soddisfatto ringraziando il sottosegretario per la risposta alla sua interrogazione e per la conferma che la questione sottoposta è importante per il Governo. Ricorda la grande importanza che gli enti gestori hanno e continueranno ad avere nella diffusione della lingua e della cultura italiane all'estero. Apprezza che, nonostante le richieste di altri Ministeri, vi sia la conferma dell'integrazione a 12 milioni di euro dello stanziamento di bilancio del capitolo 3153 per l'anno 2017. Rileva che, grazie a questo, gli enti gestori potranno continuare a programmare il loro lavoro in linea con gli anni precedenti. Auspica che, a partire dal 2018, vi sia un'integrazione di questo capitolo, in quanto tali risorse sono importanti per la promozione della lingua e della cultura italiane nel mondo e per gli effetti benefici su tutto il Sistema Paese.
5-10264 Tacconi: Sulle difficoltà di insediamento del COMITES di Barcellona.
Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).
Alessio TACCONI (PD), replicando, si dichiara soddisfatto ringraziando il sottosegretario per la risposta alla sua interrogazione. Ritiene che la decisione presa dal Governo sia giusta. Infatti, si è atteso che gli eletti al COMITES di Barcellona trovassero un accordo e avviassero i propri lavori, nell'interesse degli italiani residenti. Ritiene importante la decisione di mettere fine a questa situazione di stallo, portando gli elettori del Comitato alle urne. Ringrazia il Console generale di Barcellona per gli sforzi profusi nel tentativo di risolvere questo problema. Apprezza che sia stato sciolto il precedente Comitato, in quanto le sue attività non erano mai partite. Chiarisce che il secondo quesito della sua interrogazione era prevalentemente una provocazione, visto che il COMITES di Madrid è stato finora l'unico realmente operante in Spagna e, quindi, si trovava particolarmente oberato di lavoro. Sottolinea, infine, la sua disponibilità per una proposta di riforma dell'ordinamento dei COMITES, volta al rilancio dell'attività di tali enti.
5-10553 Porta: Sull'attuazione dell'accordo tra Italia e Brasile sul reciproco riconoscimento in materia di conversione delle patenti di guida.
Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).
Pag. 100Fabio PORTA (PD), replicando, si dichiara soddisfatto ringraziando il sottosegretario per la risposta alla sua interrogazione. Ricorda che l'accordo sul reciproco riconoscimento delle patenti di guida tra Italia e Brasile, che riveste grande importanza per migliaia di persone, era già stato siglato nel 2010. Grazie al lavoro del Governo e dell'Ambasciata brasiliana a Roma tale accordo si è concluso nel 2016, ma non è mai stato attuato a causa della mancata ratifica parlamentare, richiesta da parte brasiliana. Ritiene che il Governo dovrebbe impegnarsi affinché questo accordo diventi effettivo nel più breve tempo possibile, evitando il passaggio parlamentare o provvedendo alla sua celerità, e annuncia che, come parlamentare, si attiverà a questo fine. In conclusione, si dichiara soddisfatto della risposta del Governo, ma meno delle lungaggini che ostacolano la strada dell'attuazione dell'accordo.
Erasmo PALAZZOTTO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.
La seduta termina alle 9.30.
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