UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Mercoledì 8 febbraio 2017.
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.05 alle 14.25.
ESAME DI DELIBERAZIONI DEL GOVERNO AI SENSI DELL'ARTICOLO 2 DELLA LEGGE 21 LUGLIO 2016, N. 145
Mercoledì 8 febbraio 2017. — Presidenza del presidente della III Commissione, Fabrizio CICCHITTO, indi del vicepresidente della III Commissione, Andrea MANCIULLI. — Intervengono il viceministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Mario Giro, e i sottosegretari di Stato per la difesa, Domenico Rossi e Gioacchino Alfano.
La seduta comincia alle 14.25.
Deliberazione del Consiglio dei ministri sulla partecipazione dell'Italia a missioni internazionali adottata il 14 gennaio 2017.
Doc. CCL, n. 1.
(Seguito dell'esame e rinvio).
Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 7 febbraio scorso.
Fabrizio CICCHITTO, presidente, alla luce degli esiti della odierna riunione degli Uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni III e IV, che hanno ridefinito l'organizzazione dei tempi di esame della Deliberazione in titolo, avverte che il termine per la presentazione di emendamenti alla proposta di relazione all'Assemblea, che i relatori si accingono a presentare, è stato fissato alle ore 17 di venerdì 10 febbraio 2017. Conseguentemente le Commissioni torneranno a riunirsi la prossima settimana.
Andrea CAUSIN (AP-NCD-CpI), relatore per la IV Commissione, presenta, anche a nome del relatore per la III Commissione, deputato Manciulli, una proposta di relazione per l'Assemblea (vedi allegato) sulle missioni di cui alla Deliberazione in titolo, specificando che i relatori propongono in sostanza di autorizzare tutte le missioni proposte dal Governo.
Pag. 12Il viceministro Mario GIRO, in risposta alla richiesta di chiarimenti avanzata nella precedente seduta, quanto alla specifica ripartizione dell'importo complessivo di 111 milioni di euro, segnala che è già stata effettuata una ripartizione finanziaria per Paesi di intervento, alla luce delle priorità della cooperazione allo sviluppo e nei settori indicati dalla Deliberazione in titolo. Precisa che la specifica ripartizione dei fondi potrà essere ulteriormente finalizzata una volta definiti gli stanziamenti complessivi e precisa che tale esercizio potrà fornire anche un quadro dei fondi utilizzati nei vari settori di intervento: miglioramento delle condizioni di vita della popolazione e dei rifugiati in Paesi in situazioni di conflitto; contributo all'attuazione di iniziative europee e internazionali in materia di migrazioni e sviluppo; prevenzione e contrasto alla violenza sessuale su donne e bambini; programmi di sminamento umanitario e attuazione degli obblighi internazionali sulla messa al bando di mine anti-persona. Segnala che tale esercizio si effettuerà coerentemente con le direttive OCSE-DAC in materia di aiuto pubblico allo sviluppo e con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030. Elenca, poi, i Paesi destinatari precisando contestualmente lo specifico importo previsto: per l'Iraq 8,7 milioni di euro; per la Libia 7 milioni di euro; per la crisi regionale in Siria 15 milioni di euro; per la Palestina 10,3 milioni di euro; per lo Yemen 3 milioni di euro; per la Somalia 22,5 milioni di euro; per il Sudan 9 milioni di euro; per il Sud Sudan e i Paesi limitrofi 4 milioni di euro; per l'Etiopia 4 milioni di euro; per il Mali e i Paesi limitrofi 2 milioni di euro; per l'Afghanistan 20,1 milioni di euro; per il Myanmar 2,2 milioni di euro; per il Pakistan 2,2 milioni di euro. Conclude che tali importi sono integrati da 1 milione di euro per interventi di sminamento umanitario.
Il sottosegretario Domenico ROSSI fornisce i chiarimenti richiesti nella precedente seduta riguardo alla missione EUBAM Lybia, sottolineando che si tratta di una missione di nuovo avvio svolta da personale delle Forze di Polizia.
Tatiana BASILIO (M5S) domanda ulteriori precisazioni con riferimento alla partecipazione di personale militare alla missione delle Nazioni Unite in Libia (UNSMIL), osservando che l'articolo 9 del decreto-legge n. 193 del 2016 ne ha previsto il finanziamento per il 2016, ma non risulta che nel 2016 l'Italia abbia inviato militari in Libia nell'ambito della missione anzidetta. Chiede quindi se sia vero che l'Italia non ha inviato militari per UNSMIL nel 2016 e, nel caso, quale uso sia stato fatto dei fondi stanziati dal decreto-legge citato per questa missione.
Maria Edera SPADONI (M5S), nel ringraziare il viceministro Giro per le specifiche fornite, esprime l'auspicio affinché tali elementi di maggior dettaglio siano inclusi fin dall'inizio nella Deliberazione che sarà di volta in volta trasmessa alle Camere.
Massimo ARTINI (Misto-AL-P) esprime soddisfazione per le modalità di organizzazione dei lavori in Commissione, sottolineando in particolare l'importanza di aver previsto un'attività emendativa che consentirà ai gruppi di esprimersi sulle singole missioni e di farlo almeno una volta l'anno. Rileva come ciò risulti tanto più necessario quanto più si consideri che, in passato, le missioni svolte si sono in parte discostate, a seguito dei mutamenti avvenuti nel corso del tempo, dal profilo originariamente autorizzato dal Parlamento con atti di indirizzo. Chiede al Governo un chiarimento sulle modalità di corresponsione dei finanziamenti ed in particolare su quando e come sono impiegate le risorse destinate a ciascuna missione.
Giorgio ZANIN (PD) richiama l'attenzione dei relatori sull'esigenza di assicurare il monitoraggio della salute del personale inviato all'estero nelle missioni internazionali. Sottolinea che si tratta di un'esigenza emersa nell'ambito dei lavori Pag. 13della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli effetti dell'utilizzo dell'uranio impoverito.
Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), in merito a quanto previsto dalle schede numero 45 e 46 in materia di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di pace, evidenzia l'opportunità che la proposta di relazione all'Assemblea, nel contesto del connubio tra solidarietà e sicurezza, per quanto riguarda la situazione irachena contempli la promozione di processi di pace e di riconciliazione attraverso interventi di assistenza e di sostegno alle minoranze vittime delle offensive, attivando una risposta sanitaria interforze per i più bisognosi di cure, che includa anche l'evacuazione in Italia dei feriti e degli infortunati più gravi.
Andrea MANCIULLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.50.
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