CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 11 gennaio 2017
746.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (IX e X)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

7-00773 Arlotti: Misure a favore del cicloturismo.

RISOLUZIONE APPROVATA

  Le Commissioni IX e X,
   premesso che:
    l'Italia si conferma primo produttore europeo di biciclette in Europa con 2.728.600 esemplari prodotti nel 2014, in crescita del 2,1 per cento sull'anno precedente;
    sono presenti in Italia circa 25 milioni di biciclette con 12 milioni di ciclisti che usano frequentemente le due ruote: dal rapporto Isfort Audimob (2014) sulla mobilità degli italiani si rileva che la domanda di mobilità abbia preferito più spostamenti a piedi (15,9 per cento), in bici (3,8 per cento) e anche con il mezzo pubblico (10,8 per cento), mentre il mezzo privato perde il 3,6 per cento rispetto al 2013. La bicicletta aumenta le sue quote modali in tutte le ripartizioni territoriali: Nord-Ovest +0,4 per cento, Nord-Est +0,9 per cento, Centro +0,9 per cento e Mezzogiorno +1 per cento. Gli amanti della bicicletta raddoppiano le percorrenze rispetto ai pedoni, si muovono su itinerari intorno ai 4 km con una velocità media di circa 16 km/h;
    l'utilizzo della bicicletta, ossia il cicloturismo può rappresentare un'importante leva economica per il turismo nazionale: secondo dati Enit infatti, il ritorno economico del cicloturismo ha una potenzialità di 3,2 miliardi di euro di fatturato all'anno;
    nel 2013-2014 circa 450 mila cicloturisti hanno visitato l'Italia e il settore ha prodotto un giro d'affari da 44 miliardi di euro e circa 20 milioni di pernottamenti nelle strutture ricettive;
    le destinazioni cicloturistiche italiane più richieste sono Toscana, Veneto, Trentino & Dolomiti, Emilia-Romagna, Lago di Garda, visitate non solo nei mesi estivi, ma anche in quelli immediatamente precedenti e successivi (ovvero marzo e aprile, settembre e ottobre);
    i cicloturisti in Italia sono per il 61 per cento stranieri (soprattutto tedeschi, inglesi, scandinavi, olandesi, svizzeri, ma anche americani, australiani e canadesi) e 39 per cento italiani; il profilo del cicloturista verso l'Italia è quello di un turista di livello economico e culturale medio-alto, per il 48 per cento si tratta di coppie, per il 28 per cento famiglie e il 14 per cento gruppi e l'età media è 40-45 anni;
    le strutture scelte dai cicloturisti sono generalmente dotate di standard e livelli di comfort medio-alti, da 3 stelle in su: la preferenza va a quelle alberghiere (20,5 per cento), agriturismo 19,5 per cento, B&B 18,5 per cento), appartamento 14 per cento, campeggio 8,5 per cento, camper (11 per cento);
    particolare rilievo nell'offerta turistica dedicata a questo segmento hanno i bike hotels e gli alberghi bike friendly, generalmente uniti in consorzi, che dedicano servizi specifici ai cicloturisti;
    le numerose manifestazioni di cicloturismo e amatoriali italiane (Nove Colli in Romagna, Maratona des Dolomites, Granfondo delle 5 Terre, solo per citarne alcune) vedono la partecipazione di migliaia di ciclisti e in molti casi rappresentano un veicolo promozionale straordinario producendo un forte indotto Pag. 26turistico grazie alle specificità e alle caratteristiche del prodotto che viene promozionato;
    la promozione e lo sviluppo dell'uso della bicicletta sia per gli spostamenti quotidiani (casa, scuola, lavoro e servizi), sia per le attività turistico-ricreative (cicloturismo) sono temi particolarmente presenti nel dibattito politico sia a livello nazionale che locale: ad esempio, la proposta di legge C. 2305 «Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica», abbinata ad altre 5 proposte di legge in materia, prevede disposizioni sulla mobilità ciclistica, specie per quanto riguarda le competenze degli enti locali, l'intermodalità bici e trasporto pubblico locale e la classificazione delle ciclovie;
    se il costo previsto per una pista ciclabile può arrivare fino a 400 euro al metro, studi internazionali dimostrano che ogni euro investito in questo settore ne restituisce 4 o 5 alla collettività in meno di tre anni;
    a livello europeo esiste il progetto EuroVelo, la rete ciclabile europea, teso a sviluppare una rete di 12 itinerari-ciclabili di lunga percorrenza attraverso tutto il continente europeo che prevede oltre 70.000 chilometri di rete ciclabile di cui più di 40.000 chilometri già in essere;
    dentro EuroVelo, l'Italia attraverso l'Enit partecipa a EuroVelo8, la pista ciclabile del Mediterraneo che vede cooperare un network transnazionale di 13 partner, ed è interessata per una lunghezza di 965 chilometri;
    la delibera del CIPE n. 1/2001 del 1o febbraio 2001, individua la Rete nazionale di percorribilità ciclistica (RNPC)-Bicitalia quale rete infrastrutturale di livello nazionale integrata nel sistema della rete ciclabile transeuropea EuroVelo e la dichiara di interesse strategico nazionale;
    il decreto-legge n. 83/2014 (cosiddetto Art-bonus) ha previsto l'adozione di un piano straordinario della mobilità turistica e la convocazione da parte del Ministero per i beni e le attività culturali e il turismo (MiBACT) di apposite conferenze di servizi per semplificare e velocizzare il rilascio di atti autorizzativi di varia natura relativi alla realizzazione di circuiti nazionali di eccellenza;
    il cicloturismo, che muove ogni anno in Europa oltre 10 milioni di persone, può essere incrementato e valorizzato in Italia attraverso l'utilizzo di un sistema di reti ciclabili a diversi livelli che, partendo dall'implementazione e dalla manutenzione delle reti esistenti di percorribilità ciclistica, consentano di offrire percorsi e luoghi che siano meta per i cicloturisti;
    una rete nazionale dei percorsi naturalistici e culturali per le due ruote insieme al potenziamento e alla valorizzazione dei bike hotel potenzierebbe l'offerta turistica per i cicloamatori attraverso la creazione di pacchetti turistici completi con percorsi costituiti da luoghi di ristoro e di accoglienza, punti di assistenza tecnica, proposte culturali e percorsi enogastronomici;
    la realizzazione di ciclovie di media e lunga percorrenza a fini prevalentemente ricreativi e turistici sta diventando una esigenza sempre più sentita dalle amministrazioni a vari livelli, presso le quali va crescendo di giorno in giorno la consapevolezza della necessità di valorizzare i propri territori all'insegna della sostenibilità: a livello nazionale esiste la proposta di rete ciclabile nazionale Bicitalia, un network nazionale che considera esclusivamente gli ambiti di collegamento di grande respiro, ovvero itinerari, ad uso della bicicletta di dimensione sovraregionale o di collegamento con i Paesi confinanti;
    in alcune regioni vi è una forte attività sul tema della mobilità ciclistica, ma sembrerebbe emergere il bisogno di coordinamento attraverso una cabina di regia che provveda a gestire più aree di azione, tra le quali i finanziamenti, l'omogeneità realizzativa, la valorizzazione Pag. 27dei territori più vocati; nuovi club di prodotto dedicati, segnaletica cicloturistica, pubblicazioni, cartografie e intermodalità con il treno,

impegnano il Governo:

   a favorire, sostenere e sviluppare le potenzialità del cicloturismo con attività di promo-commercializzazione che coinvolgano la filiera costituita da Enit, APT regionali, Unioni di prodotto e consorzi, valorizzando l'offerta turistica di prodotti e pacchetti specifici, promuovendo le manifestazioni e gli eventi già esistenti e favorendo la costruzione di offerte tematiche differenti integrate lungo uno stesso percorso o differenziate per percorsi e legate al paesaggio, all'archeologia, ai beni culturali, ai pellegrinaggi, all'enogastronomia;
   a costruire sinergie a livello nazionale con il coordinamento del MiBACT e il coinvolgimento degli operatori del settore del turismo, stanziando risorse specifiche e favorendo strategie di promozione del settore del cicloturismo nazionale e dei percorsi sovraregionali che tengano conto della percezione del nostro Paese da parte degli stranieri;
   a favorire i processi di digitalizzazione delle informazioni e delle caratteristiche dei percorsi e dei luoghi interessati al cicloturismo;
   ad inserire all'interno della rete nazionale delle ciclovie turistiche i percorsi e i progetti di Bicitalia e EuroVelo monitorando lo stato di avanzamento dei lavori e delle priorità così come individuate dall'articolo 1, comma 640, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, e dall'articolo 1, comma 145, della legge 11 dicembre 2016, n. 232.
(8-00213) «Arlotti, Gandolfi, Benamati, Braga, Borghi, Senaldi, Amato, Narduolo, Capone, Petrini, Terrosi, Giacobbe, Camani, Moretto, Stella Bianchi, Lodolini, Antezza, Romanini, Patriarca, Sbrollini, Carloni, Marco Di Maio, Scuvera, Patrizia Maestri, Cominelli, Paola Boldrini, Galperti, Gadda, Mura, Cani, Giovanna Sanna, Zardini, Folino, Castricone, Fossati, Montroni, Cenni, Iori, Lattuca, Donati, Brandolin, Ascani, Cova, Tentori».

Pag. 28

ALLEGATO 2

7-01110 Polidori: Misure a favore del cicloturismo.

RISOLUZIONE APPROVATA

  Le Commissioni IX e X,
   premesso che:
    l'Italia è tra i principali produttori europei di biciclette; nel nostro Paese circolano circa 25 milioni di unità; l'Ancma (associazione di categoria dei produttori di bici e accessori) ha pubblicato gli ultimi dati del mercato della bici relativi al 2015, evidenziando che, dopo un positivo bilancio nella produzione italiana di biciclette, nel 2014, con un aumento del 6,6 per cento, nel 2015, il mercato della bicicletta è tornato nuovamente a scendere, registrando una diminuzione del 2,86 per cento nelle vendite, che quindi tornano al di sotto della soglia minima di 1,6 milioni di unità vendute;
    in particolare, risultano diminuite le vendite delle biciclette tradizionali, mentre si registra una consistente crescita nella vendita del numero di biciclette a pedalata assistita (+9,83 per cento) che, con 56.189 unità, rappresentano il 3,5 per cento del totale delle biciclette vendute in Italia;
    al di là dei dati economici relativi alla produzione, nell'anno del consolidamento della ripresa della domanda di mobilità, il fronte delle scelte modali degli italiani ha registrato una decisa spinta verso le soluzioni di trasporto più ecologiche e sostenibili;
    in un quadro generale di incremento degli spostamenti per tutti i modi di trasporto, le percorrenze a piedi e in bicicletta, in particolare, sono aumentate di oltre un quarto in un solo anno, invertendo un trend negativo che si prolungava dal 2008;
    come risulta dal 12o Rapporto Isfort Audimob per il 2014, il monitoraggio degli spostamenti effettuati a piedi o in bicicletta evidenzia una forte spinta complessiva della mobilità non motorizzata, in particolare nelle aree urbane (+25 per cento di percorrenze nel 2014), invertendo un lungo ciclo negativo. Allo stesso tempo, la quota modale della mobilità ecologica nelle città ha ripreso a salire, dopo diversi anni, attestandosi al 28,1 per cento;
    nella suddivisione tra spostamenti a piedi e spostamenti in bicicletta, il 2014 segna un ulteriore incremento della quota modale della bici, in particolare negli ambiti urbani: si passa infatti dal 4,7 per cento del 2013 al 5,3 per cento del 2014, con un valore relativo alla mobilità ciclistica che torna ai livelli del 2008;
    il cosiddetto cicloturismo, o turismo in bicicletta, individua quella tipologia di viaggi itineranti o gite giornaliere, senza finalità agonistiche, lungo percorsi prevalentemente agevoli, su strade a scarso traffico o riservate alle biciclette (ciclopiste). Il cicloturismo è una proposta turistica che offre un contatto diretto con l'ambiente circostante, con la possibilità di approfondire la cultura e le tradizioni, ad una velocità a misura d'uomo che consente di «vivere» i percorsi, sostandovi per visita, ristoro, ospitalità;
    si tratta quindi di una tipologia di turismo certamente sostenibile, perché Pag. 29preserva l'ambiente e che può costituire un importante volano economico per tutto il turismo nazionale;
    attualmente, il cicloturismo è un valore aggiunto poco considerato per il turismo nel nostro Paese, ma se adeguatamente supportato potrebbe risolvere i problemi di numerosi operatori turistici, specialmente nei periodi di bassa stagione, come la primavera o l'autunno, periodi ideali per praticare il cicloturismo;
    in Italia, i cicloturisti sono per la maggior parte stranieri, provenienti dal Nord Europa, tedeschi, inglesi, scandinavi, ma anche americani, dove è maggiormente radicata una cultura del turismo sostenibile, che comprenda anche il cicloturismo;
    larga parte dei cicloturisti sono ricompresi nella fascia di età tra i 25 e i 49 anni. La maggior parte di essi viaggia in coppia, ma ci sono anche famiglie e talvolta gruppi superiori a quattro persone, con comitive che possono superare le trenta persone; generalmente, il cicloturista fa parte della cosiddetta «classe media», superando così completamente l'immagine del cicloturismo come vacanza «economica», scelta da chi non può «permettersi un altro tipo di viaggio»;
    le località turistiche italiane più richieste per il cicloturismo si trovano in Piemonte, Trentino Alto Adige, Toscana ed Emilia-Romagna e vengono visitate, a scopo di cicloturismo, non solo in piena estate ma anche in primavera e autunno;
    da un paio d'anni è realtà il progetto della Federazione italiana amici della bicicletta: «Bicitalia». Si tratta di una mappa aggiornata della rete di ciclovie nazionali che include circa 18 mila chilometri di strade ciclabili (10 mila mappati), 18 itinerari e 50 ciclovie di qualità; Bicitalia è un network che prende in considerazione i collegamenti molto ampi, sovraregionali; a livello europeo, la corrispondente di Bicitalia e «Eurovelo», un grande reticolato ciclabile sviluppato dalla European Cyclists Federation: 70 mila chilometri di strade, tutte con infrastrutture standardizzate, che consentono, volendo, di recarsi da un Paese all'altro, utilizzando esclusivamente la bicicletta;
    esistono diverse iniziative di cicloturismo in numerose località italiane (ad esempio il Granfondo dell'Appennino in Liguria, e la Maratona des Dolomites), a cui partecipano ogni anno migliaia di ciclisti, oltreché cicloamatori; tali appuntamenti producono un importante indotto turistico, grazie alla forte visibilità che viene data ai territori nei quali si svolgono le corse;
    il cicloturismo muove ogni anno in tutta Europa oltre 10 milioni di persone; è necessario pertanto favorirne la promozione e la valorizzazione, attraverso uno sviluppo di reti ciclabili a vari livelli, che parta dalla manutenzione delle reti già esistenti e consenta agli appassionati di fruire di percorsi e luoghi che avranno un sicuro ritorno economico;
    in grande espansione nel mondo dell'offerta turistica risultano i cosiddetti bike hotels e gli alberghi bike friendly, spesso uniti in consorzi, che dedicano strutture specifiche ai cicloamatori;
    la delibera del Cipe n. 1 del 1o febbraio 2001 ha individuato la Rete nazionale di percorribilità ciclistica (Rnpc) – Bicitalia quale rete infrastrutturale a livello nazionale, integrata nella rete transeuropea Eurovelo, dichiarandola di interesse strategico nazionale,

impegnano il Governo:

   ad assumere iniziative per prevedere lo stanziamento di risorse specifiche da destinare alla valorizzazione e alla promozione del settore del cicloturismo, coinvolgendo l'intera filiera turistica, dando particolare rilievo alle iniziative e agli eventi già esistenti;
   a sostenere tutte le attività legate al settore del cicloturismo, anche attraverso la valorizzazione dell'offerta turistica e Pag. 30favorendo le proposte di pacchetti turistici specifici, in piena collaborazione con gli enti locali coinvolti;
    ad inserire all'interno della rete nazionale delle ciclovie turistiche i percorsi e i progetti di Bicitalia e EuroVelo monitorando lo stato di avanzamento dei lavori e delle priorità così come individuate dall'articolo 1, comma 640 della legge 28 dicembre 2015, n. 208, e dall'articolo 1, comma 145, della legge 11 dicembre 2016, n. 232.
(8-00214) «Polidori, Biasotti».

Pag. 31

ALLEGATO 3

7-01142 Abrignani: Misure a favore del cicloturismo.

RISOLUZIONE APPROVATA

  Le Commissioni IX e X,
   premesso che:
    l'Italia rappresenta il primo produttore di biciclette in Europa;
    seppur con una flessione nel 2015 rispetto al 2014 il volume di esemplari prodotti fa sì che il nostro Paese sia ancora leader sia nella produzione di biciclette che nella produzione di tutta la componentistica correlata;
    il 2015 ha visto anche una crescita del numero di biciclette a pedalata assistita vendute (+9,83 per cento) che, con 56.189 unità, rappresentano ancora solo il 3,5 per cento del totale delle biciclette vendute nel nostro Paese;
    sono presenti in Italia più di 24 milioni di biciclette con circa 10 milioni di ciclisti che usano frequentemente le due ruote;
    l'utilizzo della bicicletta, ossia il cicloturismo può rappresentare un'importante leva economica per il turismo nazionale: secondo dati Enit infatti, il ritorno economico del cicloturismo ha una potenzialità che supera i 3 miliardi di euro di fatturato all'anno;
    le destinazioni cicloturistiche italiane più richieste sono quelle dove sono presenti maggiori servizi ad uso del ciclista come, ad esempio, l'Emilia-Romagna ed il Veneto;
    i cicloturisti in Italia sono per il 61 per cento stranieri e il 39 per cento italiani;
    le strutture scelte dai cicloturisti sono generalmente dotate di standard e livelli di comfort medio alti;
    particolare rilievo nell'offerta turistica dedicata a questo segmenti hanno i bike hotel e gli alberghi bike friendly, generalmente uniti in consorzi, che dedicano servizi specifici ai cicloturisti;
    le numerose manifestazioni di cicloturismo e amatoriali italiane vedono la partecipazione di migliaia di ciclisti e in molti casi rappresentano un veicolo promozionale straordinario, producendo un forte indotto turistico grazie alle specificità e alle caratteristiche del prodotto che viene promozionato;
    la realizzazione di ciclovie di media e lunga percorrenza a fini prevalentemente ricreativi e turistici sta diventando una esigenza sempre più sentita dalle amministrazioni a vari livelli, presso le quali va crescendo di giorno in giorno la consapevolezza della necessità di valorizzare i propri territori all'insegna della sostenibilità,

impegnano il Governo:

   a valorizzare il cicloturismo attraverso specifici accordi con enti locali e associazioni del settore; Pag. 32
   ad assumere iniziative per potenziare la rete informativa lungo i percorsi cicloturistici esistenti;
   a sostenere gli sforzi per la messa in sicurezza e la manutenzione delle ciclovie;
   a sostenere i progetti volti a trasformare le linee ferroviarie dismesse, ove non interessate da progetti diversi, in ciclovie turistiche.
(8-00215) «Abrignani, Sottanelli».