RISOLUZIONI
Mercoledì 26 ottobre 2016. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI. – Interviene il sottosegretario di Stato alla Giustizia Cosimo Maria Ferri.
La seduta comincia alle 14.
7-01070 Ferraresi: Sul trattato di estradizione e di mutua assistenza giudiziaria tra l'Italia e gli Emirati arabi uniti, sottoscritto il 16 settembre 2016.
7-01121 Mattiello: Sul trattato di estradizione e di mutua assistenza giudiziaria tra l'Italia e gli Emirati arabi uniti, sottoscritto il 16 settembre 2016.
(Seguito della discussione congiunta e conclusione – Approvazione delle risoluzioni 8-00209 e 8-00210).
Donatella FERRANTI, presidente, ricorda che nella seduta di ieri il Governo ha espresso il parere sulle risoluzioni 7-01070 Ferraresi e 7-01121 Mattiello.
Per quanto attiene gli impegni, rammenta che il Governo ha proposto delle riformulazioni delle due risoluzioni. In particolare, dai pareri espressi risulta che il primo ed il terzo impegno della risoluzione Ferraresi ed il primo e secondo impegno della risoluzione Mattiello verrebbero riformulati in maniera identica. Il secondo impegno della risoluzione Ferraresi, che non ha alcuna corrispondenza con la risoluzione Mattiello secondo il Governo dovrebbe essere anch'esso riformulato. I deputati Ferraresi e Mattiello nella seduta di ieri hanno dichiarato di accettare le proposte di riformulazione che il Governo ha presentato in merito agli impegni delle risoluzioni.
Per quanto attiene alle premesse, segnala che il Governo ha presentato una serie di richieste di riformulazione della risoluzione del deputato Ferraresi che vanno ad incidere su vari paragrafi della premessa e che lo stesso deputato Ferraresi si è riservato di valutare tali richieste di riformulazione. Segnala, altresì, che, rispetto alla risoluzione del deputato Mattiello, è stata chiesta la riformulazione di una delle premesse, che il deputato Mattiello ha già accolto.
Invita, pertanto, il deputato Ferraresi a chiarire se intenda accogliere le proposte di riformulazione di alcune delle premesse della propria risoluzione.
Vittorio FERRARESI (M5S), con riferimento alla parte premissiva della sua risoluzione 7-01070, accetta la riformulazione del primo capoverso proposta dal Governo, mentre, ritiene di non dover accogliere le restanti riformulazioni proposte. In particolare, non comprende, le ragioni per le quali il Governo ritenga che debba essere riformulate le premesse della sua risoluzione, nella parte in cui espongono incontestabili e noti fatti di cronaca. Ciò premesso, presenta una nuova formulazione dell'atto di indirizzo a sua firma (vedi allegato 1).
Davide MATTIELLO (PD), nel ribadire di voler accogliere le riformulazioni, tanto della parte premissiva, quanto di quella dispositiva del suo atto di indirizzo, proposte dal Governo, presenta una nuova formulazione della risoluzione a sua firma (vedi allegato 2).
Donatella FERRANTI, presidente, avverte che saranno posti in votazione, per parti separate, prima gli impegni, come riformulati, di entrambe le risoluzioni all'esame della Commissione, prevedendo un unico voto per gli impegni identici, e che successivamente saranno poste in votazione le premesse dei due atti di indirizzo, procedendo eventualmente per parti separate, qualora vi sia una richiesta in tal senso. Avverte, altresì, che la Commissione voterà le due risoluzioni secondo l'ordine di presentazione. Osserva che, naturalmente, non saranno poste in votazione le parti di una risoluzione che siano precluse dalla precedente approvazione di una parte dell'altra risoluzione che sia da considerare Pag. 70incompatibile in ragione del suo contenuto.
La Commissione approva gli identici primi capoversi della parte dispositiva delle risoluzioni 8-00209 Ferraresi e 8-00210 Mattiello; approva, quindi, il secondo capoverso della parte dispositiva della risoluzione 8-00209 Ferraresi; approva, infine, il terzo capoverso della parte dispositiva della medesima risoluzione 8-00209 e il secondo capoverso della parte dispositiva della risoluzione 8-00210 del deputato Mattiello, tra loro identici.
Donatella FERRANTI, presidente, avverte che la Commissione passerà ora alla votazione delle premesse della risoluzione Ferraresi 8-00209.
Vittorio FERRARESI (M5S) chiede che si proceda alla votazione della premesse dell'atto di indirizzo a sua firma, per parti separate.
La Commissione, con distinte votazioni, approva il primo, il secondo e il terzo capoverso della parte premissiva della risoluzione 8-00209, a prima firma del deputato Ferraresi. Respinge, quindi, con distinte votazioni, i capoversi quarto, quinto e sesto, mentre approva il settimo capoverso della parte premissiva della medesima risoluzione. Respinge, infine, i restanti capoversi delle premesse della risoluzione 8-00209 (vedi allegato 3).
Donatella FERRANTI, presidente, avverte che la Commissione passerà ora alla votazione delle premesse della risoluzione 8-2010 del deputato Mattiello.
La Commissione approva le premesse della risoluzione Mattiello 8-00210 (vedi allegato 2).
La seduta termina alle 14.10.
ATTI DEL GOVERNO
Mercoledì 26 ottobre 2016. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI. – Interviene il sottosegretario di Stato alla Giustizia Cosimo Maria Ferri.
La seduta comincia alle 14.10.
Schema di decreto legislativo recante disposizioni per l'adeguamento delle norme dell'ordinamento dello stato civile in materia di iscrizioni, trascrizioni e annotazioni alle previsioni della legge sulla regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso, nonché modifiche ed integrazioni normative per il necessario coordinamento con la medesima legge sulla regolamentazione delle unioni civili delle disposizioni contenute nelle leggi, negli atti aventi forza di legge, nei regolamenti e nei decreti.
Atto n. 344.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 19 ottobre scorso.
Donatella FERRANTI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Schema di decreto legislativo recante disposizioni di modifica e riordino delle norme di diritto internazionale privato in materia di unioni civili tra persone dello stesso sesso.
Atto n. 345.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 19 ottobre scorso.
Donatella FERRANTI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Pag. 71
Schema di decreto legislativo recante disposizioni di coordinamento in materia penale.
Atto n. 346.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 19 ottobre scorso.
Donatella FERRANTI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.15.
SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 26 ottobre 2016.— Presidenza del presidente Donatella FERRANTI. – Interviene il sottosegretario di Stato alla giustizia Cosimo Maria Ferri.
La seduta comincia alle 14.15.
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Capo Verde in materia di cooperazione di polizia, fatto a Praia l'8 luglio 2013.
C. 3942 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.
Michela ROSTAN
(PD), relatrice, fa presente che la Commissione è chiamata ad esaminare, nella seduta odierna, il disegno di legge di Ratifica ed esecuzione dell'Accordo fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Capo Verde in materia di cooperazione di polizia, fatto a Praia l'8 luglio 2013 (A.C: 3942).
In proposito, rammenta che il predetto accordo, intende creare uno strumento giuridico di regolamentazione della collaborazione bilaterale di polizia sotto il profilo sia strategico sia operativo. Lo scopo dell'intesa è quello di contrastare in maniera più incisiva il crimine organizzato transnazionale nonché il terrorismo internazionale, conformemente alle previsioni degli ordinamenti giuridici dei due Paesi ed ai rispettivi obblighi internazionali, compresi quelli derivanti all'Italia dalla partecipazione all'Unione europea.
In particolare, segnala che l'Accordo in esame è stato firmato in esito ad una fase negoziale avviatasi nella primavera del 2003 su iniziativa italiana, nell'ambito di una politica di rafforzamento ulteriore delle relazioni bilaterali in materia di sicurezza con i Paesi dell'Africa Occidentale affacciati sulla sponda atlantica.
Nel passare all'esame del contenuto dell'Accordo, che si compone di un preambolo e 12 articoli, preannuncia di soffermarsi sui soli profili di stretta competenza della Commissione giustizia.
Al riguardo segnala che l'articolo 1 individua le Autorità competenti per l'applicazione dell'Accordo, che sono per l'Italia il Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell'interno e per Capo Verde il Ministero della giustizia, Polizia giudiziaria. L'articolo 2 individua i settori di cooperazione da effettuare, nell'ambito dei propri mezzi ed in conformità alle legislazioni nazionali delle Parti, per prevenire, contrastare ed indagare su crimini nei seguenti ambiti, peraltro non esclusivi: crimine organizzato transnazionale; produzione, traffico e contrabbando di sostanze stupefacenti e psicotrope e dei loro precursori; tratta di persone e traffico di migranti.
Rammenta che le Parti, inoltre, collaborano nelle prevenzione e repressione degli atti terroristici.
Rileva che le modalità della cooperazione bilaterale vengono individuate dall'articolo 3, che ne prevede l'attuazione attraverso lo scambio di informazioni riguardanti: reati, criminali, organizzazioni e loro modalità operative, strutture e contatti; stupefacenti, metodi di produzione, canali e mezzi del relativo traffico e modalità di occultamento; reati di terrorismo, Pag. 72terroristi e loro organizzazioni, loro modalità operative, strutture e contatti; strumenti legislativi, scientifici e d'analisi per combattere il crimine; formazione del personale di polizia; adozione di speciali tecniche investigative quali operazioni sotto copertura e consegne controllate; metodi per il contrasto alla tratta di esseri umani e al traffico di migranti; passaporti e altri documenti di viaggio.
Osserva che la cooperazione prevede, inoltre: attività dirette all'identificazione ed alla riammissione di cittadini di entrambi i Paesi in posizione irregolare rispetto alla normativa sull'immigrazione (le modalità potranno essere definite in un successivo Protocollo applicativo); esecuzione delle richieste di assistenza di cui al successivo articolo 4; scambio di informazioni ritenute di interesse per l'altra parte; scambio di esperti ed individuazione di punti di contatto designati dalle Parti per agevolare l'applicazione dell'Accordo in esame.
Segnala che le procedure per l'esecuzione delle richieste di assistenza, ed i relativi requisiti formali e sostanziali sono contenute nelle disposizioni dell'articolo 4.
L'articolo 5 individua le ipotesi di rifiuto di assistenza, che riguardano il caso in cui potrebbero essere compromessi sovranità, sicurezza interna, ordine pubblico o altri interessi fondamentali dello Stato richiesto, oppure vi sia contrasto con la sua legislazione nazionale o con gli obblighi internazionali da esso assunti (comma 1). Ai sensi del comma 2 l'assistenza può essere rifiutata se l'esecuzione della richiesta presenta un onere eccessivo per le risorse della Parte richiesta. All'esecuzione delle richieste è dedicato l'articolo 6. L'articolo 7 riguarda, infine, la protezione dei dati personali e dei documenti.
Nel passare al contenuto del disegno di legge di ratifica dell'Accordo in oggetto, approvato dal Senato il 28 giugno 2016, fa presente che lo stesso si compone di quattro articoli. L'articolo 1 e l'articolo 2 contengono, rispettivamente, la clausola di autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione dell'Accordo in esame. L'articolo 3 reca la copertura finanziaria, mentre l'articolo 4 prevede l'entrata in vigore della legge di autorizzazione alla ratifica il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale.
Ciò premesso, propone di esprimere sul provvedimento in titolo parere favorevole.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta del relatore.
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo interinale in vista di un accordo di partenariato economico tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la parte Africa centrale, dall'altra, con Allegati, fatto a Yaoundé il 15 gennaio 2009 e a Bruxelles il 22 gennaio 2009.
C. 3945 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.
Michela ROSTAN
(PD), relatrice, fa presente che la Commissione è chiamata ad esaminare, nella seduta odierna, il disegno di legge di Ratifica ed esecuzione dell'Accordo interinale in vista di un accordo di partenariato economico tra la Comunità europea e i suoi Stati membri da una parte, e la parte Africa centrale dall'altra, con Allegati, fatto a Yaoundé il 15 gennaio 2009 e a Bruxelles il 22 gennaio 2009 (A.C. 3945).
In proposito, rammenta che l'area dell'Africa centrale – comprendente il Camerun, la Repubblica centrafricana, il Ciad, la Repubblica democratica del Congo, il Congo Brazzaville, la Guinea equatoriale, il Gabon, Sao Tomé e Principe, riuniti nella CEMAC –, cui si riferisce l'Accordo all'esame della Commissione Affari esteri, è impegnata sin dal 2003 in negoziati con l'Unione europea per la conclusione di un Accordo di partenariato economico (APE), strumento necessario nell'ambito della storica relazione dell'Unione con i Paesi ACP (Africa, Caraibi, Pacifico), segnatamente per adeguarsi al passaggio dall'approccio Pag. 73basato sui sistemi doganali preferenziali a quello necessario per ottemperare ai nuovi e accresciuti livelli di globalizzazione dell'economia mondiale – in accordo con le previsioni dell'Organizzazione mondiale del commercio –, e concretizzato a partire dall'Accordo UE-ACP di Cotonou del 2000, fino a giungere alla seconda revisione di esso nel 2010.
Osserva che la relazione introduttiva al provvedimento in esame ricorda come la strategia europea abbia seguito un approccio flessibile, proprio per facilitare la rapida conclusione degli APE: in tal modo si è giunti a stipulare APE interinali, ovvero non completi in quanto limitati al solo commercio dei beni – ed esattamente a quest'ultima categoria appartiene l'Accordo UE-Africa centrale in esame, espressamente finalizzato, tra l'altro, alla conclusione di un APE completo con l'intera regione.
Passando al contenuto specifico dell'Accordo interinale, segnala che lo stesso comprende 108 articoli suddivisi in otto titoli, nonché due appendici, tre allegati e un protocollo. Il Titolo I (articoli 1-3) concerne gli obiettivi dell'Accordo. Il Titolo II (articoli 4-12) riguarda il partenariato per lo sviluppo. In questa sezione si tratta della modernizzazione nell'Africa centrale delle infrastrutture di base, dell'agricoltura, dell'industria, nonché del rafforzamento delle capacità nel campo della sicurezza alimentare, della diversificazione e competitività dell'economia e dell'integrazione regionale. Il Titolo III (articoli 13-53) concerne il regime commerciale dei prodotti. Il Titolo IV (articoli 54-55) riguarda gli impegni delle Parti a negoziare un'estensione del campo d'applicazione dell'Accordo in esame in ordine alla liberalizzazione progressiva, asimmetrica e reciproca del diritto di stabilimento e del commercio dei servizi. Analoghi impegni a futuri negoziati, ma con riferimento alle materie dei pagamenti, dei movimenti di capitali, della concorrenza, della proprietà intellettuale, degli appalti pubblici e dello sviluppo sostenibile sono contenuti nel titolo V (articoli 56-65), dedicato alle regole collegate al commercio. Il Titolo VI (articoli 66-88) riguarda le procedure per la risoluzione delle controversie, e prevede, in caso di mancato accordo e di fallita mediazione tra le Parti, un complesso iter per il ricorso all'arbitrato. Il Titolo VII (articoli 89-91) riporta le clausole di eccezione generali, nonché quelle motivate in base alla sicurezza o alla potestà impositiva di ciascuna delle Parti. È previsto più in particolare (articolo 89) che le Parti abbiano facoltà – a condizione di agire in buona fede – di adottare misure necessarie per la tutela della pubblica sicurezza, della morale e dell'ordine pubblico, nonché della salute umana, animale o vegetale, o ancora necessarie a garantire comunque il rispetto di leggi e regolamenti nazionali, soprattutto nel campo della prevenzione di pratiche commerciali ingannevoli e fraudolente e della tutela della vita privata in rapporto alla diffusione di dati personali e alla gestione di registri e documenti contabili – nonché per la corretta applicazione di regolamenti e procedure doganali e per i diritti di proprietà intellettuale. Il Titolo VIII (articoli 92-108) conclude l'Accordo, con le consuete clausole finali.
Nel passare all'esame del contenuto del disegno di legge di autorizzazione alla ratifica dell'Accordo in oggetto, già approvato dal Senato il 28 giugno scorso, segnala che lo stesso si compone di quattro articoli: come di consueto i primi due articoli contengono l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione dell'Accordo interinale. L'articolo 3 reca la copertura finanziaria, mentre l'articolo 4, conclusivamente, prevede come di consueto l'entrata in vigore della legge di autorizzazione alla ratifica il giorno successivo a quello della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Ciò premesso, propone di esprimere sul provvedimento in discussione parere favorevole.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta del relatore.
La seduta termina alle 14.20.
Pag. 74UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.35 alle 14.40.
INDAGINE CONOSCITIVA
Mercoledì 26 ottobre 2016. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI.
La seduta comincia alle 14.40.
Indagine conoscitiva in merito all'esame della proposta di legge C. 3500 Bindi, recante disposizioni per la protezione dei testimoni di giustizia.
Audizione di Filippo Bubbico, Presidente della Commissione centrale per la definizione e applicazione delle speciali misure di protezione, di Franco Roberti, Procuratore nazionale antimafia ed antiterrorismo, e di Armando Spataro, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Torino.
(Svolgimento e conclusione).
Donatella FERRANTI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche attraverso la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Introduce, quindi, l'audizione.
Svolgono una relazione sui temi oggetto dell'audizione Armando SPATARO, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Torino, Franco ROBERTI, Procuratore nazionale antimafia ed antiterrorismo, Maurizio DE LUCIA, sostituto procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, e Filippo BUBBICO, Presidente della Commissione centrale per la definizione e applicazione delle speciali misure di protezione.
Intervengono per porre quesiti e formulare osservazioni i deputati Davide MATTIELLO (PD), Giulia SARTI (M5S) e Donatella FERRANTI, presidente.
Rispondono ai quesiti posti Armando SPATARO, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Torino, Franco ROBERTI, Procuratore nazionale antimafia ed antiterrorismo, Maurizio DE LUCIA, sostituto procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, e Filippo BUBBICO, Presidente della Commissione centrale per la definizione e applicazione delle speciali misure di protezione.
Donatella FERRANTI, presidente, ringrazia gli auditi e dichiara conclusa l'audizione.
La seduta termina alle 15.40.
N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.
SEDE REFERENTE
Mercoledì 26 ottobre 2016. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI.
La seduta comincia alle 15.40.
Proposta di legge C. 3500 Bindi, recante disposizioni per la protezione dei testimoni di giustizia.
(Seguito esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 13 settembre scorso.
Donatella FERRANTI, presidente, nel rammentare che si è testé conclusa l'indagine conoscitiva sulla proposta di legge in titolo, dichiara concluso l'esame preliminare e fissa il termine per la presentazione degli emendamenti per le ore 12 di venerdì 11 novembre prossimo.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 15.45.
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