ATTI DEL GOVERNO
Mercoledì 3 agosto 2016. — Presidenza del presidente della I Commissione Andrea MAZZIOTTI DI CELSO. – Intervengono il sottosegretario di Stato per la giustizia Cosimo Maria Ferri e il sottosegretario di Stato per la semplificazione e la pubblica amministrazione Angelo Rughetti.
La seduta comincia alle 15.05.
Sulla pubblicità dei lavori.
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, comunica che è stata avanzata la richiesta che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Schema di decreto legislativo recante il codice della giustizia contabile.
Atto n. 313.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole con condizioni e osservazioni).
Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 2 agosto 2016.
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente e relatore per la I Commissione, ricorda che i relatori hanno presentato una proposta di parere nella seduta di ieri.
Comunica che i relatori hanno presentato una nuova proposta di parere (vedi allegato 1).
Avverte, altresì, che è stata presentata una nuova proposta alternativa di parere da parte del gruppo Misto-Alternativa Libera-Possibile, a prima firma del deputato Turco (vedi allegato 2).Pag. 11
Ricorda, inoltre, che il gruppo Movimento 5 Stelle ha presentato nella giornata di ieri una proposta alternativa di parere a prima firma del deputato Cecconi.
Ricorda, infine, che la Commissione Bilancio, nella seduta del 21 luglio scorso, ha espresso una valutazione favorevole, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, sull'atto del Governo in esame.
Illustra, anche a nome della Presidente Ferranti, relatrice per la II Commissione, la nuova proposta di parere dei relatori. La proposta di parere, rispetto alla proposta depositata nella seduta di ieri, contiene una serie di osservazioni di carattere tecnico-procedurale e una nuova condizione. Tale condizione risponde in parte alle osservazioni avanzate sia dal deputato Bonafede che dall'Associazione nazionale magistrati della Corte dei conti che chiedevano la soppressione della disposizione che riguarda la rinuncia agli atti. I relatori hanno ritenuto di lasciare quest'istituto, già esistente nel processo contabile, ma di inserire una condizione, nel senso di prevedere che il pubblico ministero che intende rinunciare agli atti del processo debba esplicitare le ragioni di fatto e di diritto che giustifichino la sua scelta, al fine di valorizzare i profili pubblicistici dell'azione.
Fabiana DADONE (M5S), pur apprezzando lo sforzo dei relatori, ritiene di confermare le condizioni poste dal parere alternativo presentato dal suo gruppo, con particolare riferimento alla soppressione dell'articolo 110 e del secondo comma dell'articolo 66.
Tancredi TURCO (Misto-AL-P) illustra la proposta alternativa di parere presentata dalla sua componente parlamentare, soffermandosi sulle questioni che ritiene di maggiore rilevanza. In particolare, osserva che, all'articolo 5 del provvedimento, andrebbe eliminata l'espressione: «gli atti non meramente interlocutori del PM», visto che la formulazione è, a suo avviso, particolarmente equivoca e darebbe vita a gravi problemi interpretativi, e che molti atti del PM sono atti preprocessuali, come la richiesta di documenti all'amministrazione diretta a meglio individuare il fatto segnalato, senza che ancora si parli di un soggetto su cui cadano indizi di colpevolezza. Con riferimento all'articolo 56 del provvedimento, ritiene che sarebbe opportuno prevedere che il pubblico ministero possa delegare, non soltanto in casi eccezionali e motivati, gli adempimenti istruttori anche ai dirigenti o funzionari di qualsiasi pubblica amministrazione individuati in base a criteri di professionalità e territorialità. Osserva, altresì, che sarebbe opportuno introdurre al comma 9 dell'articolo 62 del provvedimento la previsione in base alla quale il pubblico ministero, anche per il tramite dei suoi delegati quali la Guardia di Finanza e le altre Forze di polizia di cui all'articolo 56, al fine di verificare la sussistenza di beni e/o provvidenze a qualsiasi titolo da sottoporre al sequestro, può effettuare l'accesso all'anagrafe dei conti e richiedere, altresì alle banche, all'ente poste, alle società fiduciarie e ad ogni altro intermediario finanziario tutte le necessarie informazioni. Esprime contrarietà relativamente alla disposizione contenuta nell'articolo 65 dello schema di decreto, del quale chiede la soppressione, che prevede che la omessa o apparente motivazione degli atti istruttori del pubblico ministero, ovvero l'audizione assunta in violazione dell'articolo 60, comma 4, costituiscono causa di nullità dell'atto istruttorio e delle operazioni conseguenti. Ritiene che la disposizione di cui al comma 2 dell'articolo 66 del provvedimento andrebbe modificata nel senso di prevedere che il termine di prescrizione è sospeso per il periodo di durata del processo. Sottolinea, infine, l'opportunità di apportare modificazioni all'articolo 81 del provvedimento in materia di cauzione o fideiussione in luogo del processo nei termini riportati nel parere alternativo presentato dalla sua componente parlamentare.
Ciò premesso, ritenendo fondamentali tali osservazioni, e non essendo state tutte recepite nel parere testé illustrato dai Pag. 12relatori, annuncia il voto contrario della sua componente politica alla proposta di parere dei relatori.
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, avverte che porrà prima in votazione la proposta di parere dei relatori. In caso di sua approvazione, le proposte alternative di parere a prima firma Turco e Cecconi si intenderanno precluse e non saranno poste in votazione.
Le Commissioni approvano la nuova proposta di parere dei Relatori (vedi allegato 1).
La seduta termina alle 15.22.
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