INTERROGAZIONI
Giovedì 21 luglio 2016. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali Franca Biondelli.
La seduta comincia alle 15.50.
5-09159 Ciprini: Iniziative in ordine all'esposizione all'amianto di lavoratori degli stabilimenti Thyssenkrupp di Terni, della SGL Carbon di Narni, delle Officine grandi riparazioni di Foligno e di altri siti produttivi umbri.
La sottosegretaria Franca BIONDELLI risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).
Tiziana CIPRINI (M5S), pur ringraziando la sottosegretaria, si dichiara insoddisfatta della sua risposta e sottolinea che le aziende oggetto della sua interrogazione hanno disatteso l'accordo firmato dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali che le avrebbe obbligate a porre in quiescenza anticipata i lavoratori esposti all'amianto, come avvenuto per i lavoratori degli stabilimenti ILVA di Taranto e di Genova, certificando la loro esposizione fino al 2 ottobre 2003, così come è avvenuto per i lavoratori del gruppo Thyssenkrupp del Piemonte. Per tali ragioni, esorta il Governo a procedere ad accertamenti nei siti delle aziende che hanno rifiutato la certificazione, per verificare la presenza di amianto, dimostrata, del resto, anche dalle risultanze degli studi epidemiologici del gruppo di lavoro SENTIERI che evidenziano un alto tasso di incidenza del mesotelioma pleurico nelle zone di Terni, Narni e Foligno. Sarà, pertanto, necessario, a suo avviso, procedere alla bonifica dei siti e alla loro completa ristrutturazione, eliminando totalmente l'amianto.
5-06713 Tino Iannuzzi: Concentrazione presso le sedi dell'INPS di Salerno e di Nocera Inferiore delle attività di accertamento dei requisiti sanitari in materia di invalidità civile nella provincia di Salerno.
La sottosegretaria Franca BIONDELLI risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).
Tino IANNUZZI (PD) ringraziando il Sottosegretario Biondelli per la sia risposta, si sofferma sull'ultima parte della risposta medesima, dal momento che la prima parte è datata e riassume gli accadimenti che hanno dato luogo alla presentazione, da parte sua, di numerosi atti di sindacato ispettivo. Rileva come finalmente si stiano compiendo significativi passi in avanti al fine di autorizzare la costituzione in provincia di Salerno di nuove sedi decentrate delle Commissioni mediche dell'INPS preposte all'accertamento dei requisiti sanitari per il riconoscimento delle situazioni di invalidità. Infatti, dal 2014, a causa di una decisione assunta dalla Giunta regionale della Campania dell'epoca, che reputa sbagliata e dannosa, nel salernitano tutte queste complesse e molteplici funzioni sono state accentrate nelle due sole sedi di Salerno e Nocera Inferiore. Si sono determinati, infatti, conseguenti pesantissimi e ingiustificati disagi e disservizi per le popolazioni del Cilento, del Vallo di Diano, degli Alburni, della Valle del Calore, e del Tanagro e, specialmente, per persone anziane in precarie condizioni di salute, ovvero colpite da gravi situazioni di disabilità, per tutte le molteplici ragioni esposte nella sua interrogazione, legate alle gravi carenze delle infrastrutture e del trasporto pubblico, alle distanze e ai tempi di collegamento Pag. 294molto consistenti necessari a raggiungere le sedi di Salerno e di Nocera Inferiore.
Osserva che il Governo giustamente ha fatto riferimento al «tavolo tecnico», istituito in vista del rinnovo della convenzione fra l'INPS della Campania e l'Assessorato regionale competente nell'ambito del nuovo governo regionale. In tale sede è stata positivamente affrontata tale questione con la richiesta, da ultimo inviata dalla Sede INPS della Campania all'INPS nazionale, di istituzione di Commissioni decentrate nel Cilento e nel Vallo di Diano. Sollecita, quindi, il Ministero a intervenire sull'INPS nazionale anche per dare coerente e puntuale seguito all'impegno assunto proprio in XI Commissione, nella seduta del 18 febbraio 2015, in risposta a una sua precedente interrogazione, dal Sottosegretario Bobba, che si era assunto il compito di «sollecitare, comprendendo il disagio manifestato dai cittadini, l'INPS» ad un riesame delle decisioni precedentemente adottate. Ribadisce che occorre accelerare la conclusione del percorso istituzionale avviato, con la costituzione di nuove sedi delle commissioni mediche INPS in provincia di Salerno.
Sottolinea, infine, che continuerà ad attivarsi fino alla risoluzione della questione, nell'interesse delle popolazioni e dei territori interessati.
5-09143 Miccoli: Continuità occupazionale dei lavoratori della società Gepin Contact Spa a seguito dell'aggiudicazione ad altre imprese dell'appalto relativo ai servizi alla clientela del gruppo Poste italiane.
La sottosegretaria Franca BIONDELLI risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).
Marco MICCOLI (PD), ringraziando la sottosegretaria, osserva che con la sua interrogazione ha inteso porre l'attenzione del Governo sull'interpretazione distorta della clausola sociale prevista dal nuovo codice degli appalti che, così come correttamente applicata nel frattempo da altre aziende, prevede, per l'azienda aggiudicataria del nuovo appalto, l'obbligo di riassunzione, alle medesime condizioni, dei lavoratori impiegati dall'azienda precedentemente titolare dell'appalto. Infatti, pur essendosi proposta la riassunzione dei lavoratori, lo si è fatto ad orario e, di conseguenza, a salario ridotto. Evidenzia, del resto, che tale eventualità era stata segnalata da tempo, dal momento che l'appalto è stato aggiudicato ad un prezzo sostanzialmente inferiore al costo del lavoro.
Sollecita, pertanto, il Ministero a intervenire presso il gruppo Poste italiane, perché sia riaperto il tavolo con le parti sociali, unica sede in cui potrà essere trovata soluzione al problema di tali lavoratori.
Cesare DAMIANO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.
La seduta termina alle 16.15.
SEDE CONSULTIVA
Giovedì 21 luglio 2016. — Presidenza presidente Cesare DAMIANO. — Interviene la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali Franca Biondelli.
La seduta comincia alle 16.15.
Istituzione di una Commissione di inchiesta monocamerale sullo stato della sicurezza e del degrado delle città italiane e delle loro periferie.
Nuovo testo unificato Doc. XXII, n. 65 e Doc. XXII, n. 69.
(Parere alla I Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Cesare DAMIANO, presidente, avverte che il parere competenza alla I Commissione Pag. 295sul nuovo testo unificato dei Doc. XX, n. 65 e n. 69, avrà luogo nella seduta odierna. Dà quindi la parola al relatore, onorevole Miccoli, per la sua relazione introduttiva e per l'illustrazione della sua proposta di parere.
Marco MICCOLI (PD), relatore, dopo avere rilevato preliminarmente che la Commissione di inchiesta dovrebbe fornire al Governo, nell'intenzione dei proponenti, uno strumento per l'impostazione di futuri interventi per far fronte ad una situazione della quale si denuncia la criticità, venendo al merito del provvedimento, osserva che il nuovo testo si compone di quattro articoli e che l'articolo 1 prevede l'istituzione, ai sensi dell'articolo 82 della Costituzione, della Commissione di inchiesta monocamerale e ne individua le funzioni. I compiti attribuiti alla Commissione sono estremamente articolati e comprendono, tra l'altro: l'accertamento dello stato di degrado e del disagio sociale delle città e delle loro periferie, con particolare riguardo all'evoluzione della situazione socioeconomica e alle implicazioni sociali e della sicurezza legate alla presenza di organizzazioni criminali e a una maggiore presenza di stranieri; l'accertamento del ruolo delle istituzioni locali e delle modalità adottate per favorire la partecipazione dei cittadini alla gestione delle politiche rivolte alle periferie; l'acquisizione delle proposte operative da parte di tutti gli enti che, a vario titolo, si occupano delle problematiche oggetto dell'inchiesta; la rilevazione delle condizioni di rischio e delle possibili connessioni con la radicalizzazione e l'adesione al terrorismo dei figli degli immigrati di prima generazione; l'acquisizione degli elementi oggettivi e delle proposte operative provenienti dalle città italiane ed europee che hanno raggiunto buoni risultati di integrazione.
Con particolare riferimento alle materie di competenza della XI Commissione, osserva che, nell'ambito dell'accertamento dello stato del degrado e del disagio sociale delle città e delle loro periferie, si fa riferimento, in particolare, alle realtà produttive presenti nei territori delle periferie, ai tassi di occupazione, di disoccupazione, di lavoro sommerso e di lavoro precario, nonché all'offerta formativa, alle reti tra scuole e tra queste e il territorio e ai livelli di istruzione, di integrazione e di abbandono scolastici.
Segnala che, sulla base dell'articolo 2, la Commissione sarà composta di venti deputati, in proporzione al numero dei componenti i gruppi parlamentari, in modo da assicurare comunque la presenza di un rappresentate per ciascun gruppo parlamentare. La Commissione dovrà concludere i propri lavori entro dodici mesi dalla data della sua costituzione e presentare alla Camera dei deputati una relazione finale sulle indagini svolte.
Fa presente che l'articolo 3 riguarda i poteri e i limiti della Commissione, mentre il successivo articolo 4 prevede che i componenti la Commissione, il personale addetto e i collaboratori siano obbligati al segreto per tutto quanto riguarda gli atti e i documenti che la Commissione abbia sottoposto al segreto funzionale. La violazione dell'obbligo e la divulgazione del contenuto dei documenti coperti dal segreto sono puniti ai sensi delle leggi vigenti.
Segnala, infine, che l'articolo 5 reca le norme relative all'organizzazione dei lavori della Commissione. Evidenzia, in particolare, che la Commissione si avvale della collaborazione degli enti locali, dell'ISTAT, delle università. delle rappresentanze sociali, delle associazioni, anche locali, che promuovono il dialogo interculturale e l'inclusione sociale e degli istituti pubblici e privati che si occupano di immigrazione e povertà. La Commissione può avvalersi anche dell'opera di agenti e ufficiali di polizia giudiziaria e di tutte le collaborazioni ritenute necessarie, di soggetti interni ed esterni all'amministrazione dello Stato autorizzati, ove occorra, dagli organi competenti. La Commissione, le cui spese sono poste a carico del bilancio della Camera dei deputati, nella misura di Pag. 29650.000 euro, di cui 20.000 euro per l'anno 2016 e 30.000 euro per l'anno 2017, opererà con il personale e nei locali messi a disposizione dal Presidente della Camera medesima.
Conclusivamente, ritiene che possa considerarsi senz'altro positiva l'iniziativa di svolgere un approfondimento in sede parlamentare sulla condizione delle città del nostro Paese e delle loro periferie.
In tale ambito, per quanto attiene ai profili di competenza della XI Commissione, rilevano in particolare le criticità esistenti nell'inserimento lavorativo e nella partecipazione al mercato del lavoro e la presenza di condizioni di disagio e di povertà.
In questa ottica, propone, pertanto, di esprimere parere favorevole sul nuovo testo unificato dei Documenti XX, n. 65 e n. 69, con una osservazione volta a richiamare l'attenzione della Commissione di merito sull'esigenza di approfondire maggiormente questi aspetti (vedi allegato 4).
Cesare DAMIANO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazione la proposta di parere del relatore.
La Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore (vedi allegato 4).
La seduta termina alle 16.25.
ATTI DEL GOVERNO
Giovedì 21 luglio 2016. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali Franca Biondelli.
La seduta comincia alle 16.25.
Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi 15 giugno 2015, n. 81, e 14 settembre 2015, nn. 148, 149, 150 e 151.
Atto n. 311.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento e conclusione – Parere favorevole con condizione e osservazioni).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 19 luglio 2016.
Cesare DAMIANO, presidente, segnalato che il termine per l'espressione del parere scade nella giornata di oggi, fa presente che con lettera in data 19 luglio 2016, la Presidente della Camera ha provveduto a trasmettere alla Commissione l'intesa della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano sullo schema di decreto in esame. Nella medesima lettera la Presidente della Camera informa di aver segnalato alla Ministra per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento l'opportunità che il Governo concordi con le competenti Commissioni parlamentari tempi adeguati per l'espressione del parere parlamentare, nel rispetto del termine previsto dalla legge n. 183 del 2014 per l'esercizio della delega.
Fa presente che il relatore ha predisposto una proposta di parere sul provvedimento (vedi allegato 5) e che i deputati Ciprini, Cominardi, Tripiedi, Lombardi, Dall'Osso e Chimienti e deputati del gruppo Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia e Libertà hanno presentato proposte alternative di parere (vedi allegati 6 e 7).
Invita, pertanto, il relatore a illustrare la propria proposta di parere.
Tiziano ARLOTTI (PD), relatore, dando conto sinteticamente dei contenuti della sua proposta di parere, si sofferma, in particolare, sulla condizione in essa contenuta, riguardante le modifiche da apportare alla disciplina del lavoro accessorio, per ricondurre tale istituto alla sua originaria natura di occasionalità, in particolare attraverso la riduzione da 7.000 euro a 6.000 euro del limite di compensi annui da corrispondere attraverso i voucher ai singoli lavoratori, una migliore definizione dei contenuti della comunicazione Pag. 297preventiva in ordine al ricorso al lavoro occasionale, l'esclusione esplicita dei settori ad alta intensità di conoscenza tecnica e di pericolosità della prestazione. Illustra, quindi, le osservazioni contenute nella proposta di parere, soffermandosi in particolare su quelle relative al riconoscimento degli ammortizzatori sociali nelle aree di crisi complessa e nel settore della pesca, all'estensione della disciplina transitoria della NASpI per i lavoratori stagionali del turismo e del settore termale, nonché a una migliore definizione della disciplina delle dimissioni volontarie (vedi allegato 5).
Tiziana CIPRINI (M5S), illustrando la proposta di parere alternativo di cui è prima firmataria (vedi allegato 6), si sofferma, in particolare, sulle criticità evidenziate, a suo avviso, dalla disciplina recata dall'articolo 1 dello schema di decreto legislativo in materia di comunicazione preventiva della prestazione di lavoro accessorio. Si tratta, infatti, di norme che, lungi dall'arginare il ricorso a tale istituto, ne consentiranno un ulteriore abuso, specialmente nel settore dell'agricoltura. A tale proposito, sarebbe stato meglio ritornare all'originaria natura del lavoro occasionale, limitandone l'utilizzo sia sotto il profilo soggettivo sia sotto quello oggettivo. Esprime critiche anche sulle norme dell'articolo 2, che consentono la trasformazione dei contratti di solidarietà difensivi in contratti di solidarietà espansivi, in quanto, a suo avviso, sembrano favorire ben identificabili categorie di imprese che, aggirando il ricorso alla contrattazione, potranno assumere lavoratori a stipendi ridotti, contribuendo ad alimentare il fenomeno dei working poor. Anche l'articolo 3, riguardante l'ISFOL, non dà sufficienti garanzie che i diritti dei lavoratori dell'ISFOL siano tutelati nel passaggio all'ANPAL. Dopo avere espresso critiche anche sull'articolo 6, relativo alla disciplina della riserva di assunzione di lavoratori disabili, auspica un supplemento di riflessione da parte del Governo sul problema relativo al contributo che le imprese devono versare ai sensi dell'articolo 2, comma 31, dalla legge n. 92 del 2012 al momento del licenziamento dei lavoratori in caso di cambi di appalto che assicurino comunque la continuità occupazionale attraverso clausole sociali e in caso di chiusura di cantieri edili, sottolineando che l'esclusione prevista dalla legislazione vigente scadrà alla fine del presente anno.
Davide TRIPIEDI (M5S), condividendo quanto da ultimo affermato dalla collega Ciprini, ricorda che il problema della «tassa di licenziamento» è particolarmente sentito nel settore dell'edilizia, dove, alla chiusura del cantiere, il datore di lavoro è tenuto a versare il contributo nonostante intenda procedere alla riassunzione degli stessi lavoratori al momento dell'apertura di un nuovo cantiere, che spesso interviene a pochi mesi di distanza.
Gessica ROSTELLATO (PD) intende ringraziare il relatore per l'equilibrio dimostrato nell'elaborazione della sua proposta di parere ed esprime in particolare apprezzamento per le osservazioni relative alla previsione di ammortizzatori sociali nel settore della pesca e alla disciplina relativa alle dimissioni volontarie.
Con riferimento al settore della pesca, ricorda l'urgenza di intervenire, dal momento che, a decorrere dal 2017, i lavoratori saranno privi della tutela della cassa integrazione in deroga, esprimendo l'auspicio che il Governo voglia raccogliere la sollecitazione contenuta nel parere.
Infine, osserva l'opportunità di non gravare le aziende di oneri impropri, qualora i dipendenti che intendono dimettersi tralascino di rispettare la procedura prevista dalla legge e si allontanino senza lasciare traccia. Ritiene, infatti, che sia ingiusto porre in capo alle imprese oneri in relazione a comportamenti che inequivocabilmente dimostrano la volontà di chiudere il rapporto di lavoro in essere.
Roberto SIMONETTI (LNA), pur condividendo la necessità di riportare l'istituto del lavoro accessorio entro l'alveo originario dell'occasionalità, non condivide le Pag. 298soluzioni individuate dal relatore, con particolare riferimento all'abbassamento del limite dei compensi a 6.000 euro annui e, soprattutto, alla mancata esplicitazione dei settori in cui ne è escluso il ricorso, che, lasciando, a suo avviso, una eccessiva discrezionalità di interpretazione, mantiene intatte le possibilità di abuso. A suo giudizio, sarebbe piuttosto preferibile indicare specifici settori nei quali consentire l'utilizzo dei buoni lavoro, il cui ricorso dovrebbe essere escluso per tutte le altre attività non espressamente indicate dal legislatore.
Dichiara, inoltre, di non condividere il giudizio positivo espresso nelle premesse del parere sulle norme relative alla trasformazione dei contratti di solidarietà, che gli appaiono suscettibili di ridurre i diritti dei lavoratori.
Titti DI SALVO (PD), ringraziando il relatore per il lavoro di sintesi svolto, intende sottolineare i punti che, a suo avviso, maggiormente qualificano la proposta di parere.
Fa riferimento, in primo luogo, alla disciplina relativa agli ammortizzatori sociali nelle aree di crisi complessa, in secondo luogo, alle condizioni volte a limitare l'abuso del ricorso al lavoro accessorio e, infine, all'osservazione relativa alle dimissioni volontarie, che, riaffermando la validità della procedura introdotta dal decreto legislativo n. 151 del 2015, intendono comunque farsi carico dell'esigenza di non penalizzare sul piano economico i datori di lavoro che agiscono correttamente.
Cesare DAMIANO, presidente, associandosi ai riconoscimenti per il lavoro svolto dal relatore, ricorda che proprio nella giornata odierna la Commissione Agricoltura del Senato ha terminato l'esame in sede referente del disegno di legge del Governo relativo al contrasto del caporalato in agricoltura (Atto Senato n. 2217).
A suo avviso, sarebbe inopportuno vanificare tale impegno, meritoriamente assunto dal Governo, con una eccessiva liberalizzazione del ricorso al lavoro accessorio nel settore dell'agricoltura, che potrebbe determinarsi qualora non vengano introdotti i correttivi prospettati nella proposta di parere del relatore.
Nessun altro chiedendo di intervenire, pone in votazione la proposta di parere del relatore, avvertendo che, in caso di sua approvazione, le proposte alternative di parere si intenderanno precluse e non saranno, pertanto, posta in votazione.
La Commissione approva la proposta di parere del relatore (vedi allegato 5), risultando, pertanto, precluse le proposte alternative di parere presentate.
La seduta termina alle 16.50.
RISOLUZIONI
Giovedì 21 luglio 2016. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali Franca Biondelli.
La seduta comincia alle 16.50.
7-00952 Arlotti: Estensione della fase transitoria della disciplina dalla NASpI per i lavoratori stagionali e utilizzo dei lavoratori in attività rivolte a fini di pubblica utilità a beneficio delle comunità locali.
7-00995 Simonetti: Iniziative per la modifica della disciplina della NASpI al fine di rafforzare la tutela dei lavoratori stagionali.
7-00998 Ciprini: Iniziative per la modifica della disciplina della NASpI al fine di rafforzare la tutela dei lavoratori stagionali.
(Seguito della discussione congiunta e conclusione – Approvazione della risoluzione 8-00195).
La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni, rinviata, da ultimo, nella seduta del 13 luglio 2016.
Cesare DAMIANO, presidente, ricorda che nella seduta del 13 luglio, l'onorevole Pag. 299Arlotti, primo firmatario della risoluzione n. 7-00952, ha anticipato il contenuto di una proposta di riformulazione della sua risoluzione, in vista dell'adozione di un testo unitario delle risoluzioni in titolo. Fa presente, quindi, che è stato presentato un testo unificato delle risoluzioni n. 7-00952 Arlotti, n. 7-00995 Simonetti e n. 7-00998 Ciprini, condiviso dai presentatori dei tre atti di indirizzo (vedi allegato 8). Chiede, pertanto, alla sottosegretaria Biondelli di esprimere a nome del Governo il parere su tale testo unificato.
La sottosegretaria Franca BIONDELLI esprime parere favorevole sulla proposta di testo unificato delle risoluzioni n. 7-00952 Arlotti, n. 7-00995 Simonetti e n. 7-00998 Ciprini.
Tiziana CIPRINI (M5S), prima firmataria della risoluzione n. 7-00998, ringrazia il collega Arlotti per il lavoro svolto, sottolineando tuttavia che il testo unificato delle risoluzioni individua una soluzione meramente transitoria, che non risolve alla radice il problema dei lavoratori stagionali del settore del turismo. A suo avviso, infatti, sono necessari interventi strutturali, nella formazione, nella logistica e nei territori, che abbiano come risultato il prolungamento dei rapporti di lavoro oltre i limiti delle stagioni turistiche attualmente esistenti. Sottolinea, infatti, l'esigenza di investire con convinzione sul settore turistico dal momento che si tratta di un settore che, per fortuna, non si presta alla delocalizzazione delle attività.
Roberto SIMONETTI (LNA), primo firmatario della risoluzione n. 7-00995, intende associarsi ai ringraziamenti al collega Arlotti, che ha saputo contemperare con equilibrio le diverse istanze emerse nel corso delle audizioni, formulando una proposta di testo unificato di cui si dichiara pienamente soddisfatto.
Cesare DAMIANO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, pone quindi in votazione il testo unificato delle risoluzioni n. 7-00952 Arlotti, n. 7-00995 Simonetti e n. 7-00998 Ciprini.
La Commissione, all'unanimità, approva il testo unificato delle risoluzioni n. 7-00952 Arlotti, n. 7-00995 Simonetti e n. 7-00998 Ciprini, che assume il numero 8-00195 (vedi allegato 8).
La seduta termina alle 17.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Giovedì 21 luglio 2016.
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 17 alle 17.10.
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