SEDE CONSULTIVA
Giovedì 21 luglio 2016. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI.
La seduta comincia alle 13.20.
Istituzione di una Commissione di inchiesta monocamerale sullo stato della sicurezza e del degrado delle città italiane e delle loro periferie.
Testo unificato Doc. XXII, n. 65 Lupi e Doc. XXII, n. 69 Costantino.
(Esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.
Angelo Antonio D'AGOSTINO (Misto), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata ad esaminare in sede consultiva, ai fini dell'espressione del proprio parere, il nuovo testo unificato dei Doc. XXII, nn. 65 e 69, recante l'istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta monocamerale sulle condizioni di degrado delle città italiane e delle loro periferie, come risultante dall'esame degli emendamenti. Evidenzia, preliminarmente, che il testo in esame trova fondamento nell'articolo 82 della Costituzione, in base al quale ciascuna Camera può disporre inchieste su materie di pubblico interesse. L'inchiesta può quindi essere deliberata da una sola Camera, con atto non legislativo.
Segnala che il provvedimento consta di 5 articoli. L'articolo 1 concerne l'istituzione e le funzioni della Commissione. In particolare, il comma 1 ne dispone l'istituzione, mentre il comma 2 stabilisce i compiti della Commissione d'inchiesta, ponendo particolare attenzione sull'accertamento Pag. 262dello stato del degrado e del disagio delle città e delle periferie, a partire dalle aree metropolitane, in relazione a diversi fattori, fra i quali l'evoluzione della situazione socio-economica e le implicazioni sociali e della sicurezza collegate alla presenza di organizzazioni criminali ed anche a una maggiore presenza di stranieri residenti. Si prevede di procedere all'accertamento in relazione: al contesto urbanistico, infrastrutturale ed edilizio; alla composizione sociale dei quartieri periferici; alle realtà produttive e alla situazione occupazionale delle periferie; alle forme di marginalità e di esclusione sociali; ai livelli di istruzione, all'offerta formativa, alle reti tra le scuole e tra queste e il territorio, alla situazione della mobilità; alla distribuzione dei servizi collettivi; alla presenza di migranti, con particolare attenzione per i minori e per le donne, delle loro etnie e delle diverse realtà culturali e religiose, alle strutture e alle politiche messe in atto dalle realtà locali nei confronti degli stranieri, nonché alla presenza di iniziative volte all'inclusione dei migranti; alla presenza di varie forme di criminalità e alla capacità di controllo del territorio da parte delle Forze di polizia. Lo stesso articolo 1 prevede, inoltre, che la Commissione d'inchiesta si occupi di: accertare il ruolo delle istituzioni locali e le modalità previste e messe in opera per favorire la partecipazione dei cittadini e delle cittadine alla gestione delle politiche rivolte alle periferie; acquisire le proposte operative che provengono dalle istituzioni locali e dalle diverse organizzazioni coinvolte, al fine di favorire la rinascita sociale delle periferie, a partire dall'occupazione, dall'istruzione, dalla formazione professionale, dai servizi, dalla mobilità, dall'integrazione dei migranti, dalla cultura e dallo sport; rilevare le condizioni di rischio e le connessioni tra il disagio delle aree urbane e il fenomeno della radicalizzazione e la relativa adesione al terrorismo di matrice religiosa fondamentalista da parte dei cittadini europei figli degli immigrati di prima generazione; acquisire gli elementi oggettivi e le proposte operative che provengono dalle città italiane e europee nelle quali si è raggiunto un buon livello di integrazione e dove il disagio sociale e la povertà sono state affrontate con efficaci interventi pubblici e privati; riferire alla Camera dei deputati proponendo interventi, anche di carattere normativo, al fine di rimuovere le situazioni di degrado delle città e delle loro periferie, nonché di attuare politiche per l'effettivo diritto al culto di tutte le religioni, per l'inclusione e per la sicurezza che possano prevenire i fenomeni di reclutamento di terroristi e di radicalizzazione. I restanti articoli da 2 a 5 disciplinano le modalità organizzative ed operative della Commissione. In particolare, l'articolo 2, al comma 1, definisce la composizione della Commissione monocamerale, che consta di venti deputati – nominati dal Presidente della Camera garantendo che sia rispettata la proporzione dei vari gruppi, come prescritto dall'articolo 82, secondo comma, della Costituzione –, nonché i criteri di composizione e di elezione dell'ufficio di presidenza. Al comma 4 del medesimo articolo 2 si prevede la durata della Commissione, stabilita in dodici mesi dalla sua costituzione. L'articolo 3 estende alla Commissione gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell'autorità giudiziaria, in linea con quanto previsto dall'articolo 82, secondo comma, della Costituzione. Lo stesso articolo 3 stabilisce che per il segreto d'ufficio, professionale e bancario, nonché per le testimonianze rese dinanzi alla Commissione, si applicano le norme vigenti in materia.
L'articolo 4 dispone l'obbligo del segreto per i componenti della Commissione, per il personale addetto alla stessa e per coloro che vi collaborino. L'articolo 5, al comma 1, prevede che la Commissione adotti un regolamento interno per il proprio funzionamento e, al successivo comma 2, stabilisce che, salvo deliberazione a maggioranza semplice, le sedute sono pubbliche. Il comma 3 prevede che la Commissione possa avvalersi della collaborazione di diversi soggetti, fra i quali enti locali, università e associazioni che promuovono il dialogo interculturale e l'inclusione sociale e gli istituti pubblici e privati che si occupano di immigrazione e Pag. 263povertà, oltre che dell'opera di agenti e ufficiali di polizia giudiziaria e di tutte le collaborazioni che ritenga necessarie. Il comma 4 dispone inoltre che la stessa Commissione per lo svolgimento delle sue funzioni si avvale di personale, locali e strumenti operativi messi a disposizione dal Presidente della Camera dei deputati. La Commissione può stabilire, con il regolamento interno, le modalità di pubblicazione delle spese dalla stessa sostenute, fatte salve quelle connesse ad atti e documenti soggetti a regime di segretezza. Il comma 5 del medesimo articolo stabilisce invece l'ammontare delle spese previste per il funzionamento della Commissione, poste a carico del bilancio interno della Camera dei deputati e fissate nella cifra di 50.000 euro complessivi, di cui 20.000 per l'anno 2016 e 30.000 per l'anno 2017.
Ciò premesso, propone di esprimere parere favorevole sul provvedimento in esame.
Ermete REALACCI, presidente, ritiene che la Commissione monocamerale di inchiesta sullo stato della sicurezza e del degrado delle città italiane e delle loro periferie, essendo finalizzata principalmente a fronteggiare le situazioni di grave disagio sociale di molte città italiane e a favorire la rinascita sociale delle periferie, non svolge attività incidenti sugli ambiti di competenza della VIII Commissione.
Claudia MANNINO (M5S), pur precisando che il testo unificato risultante dall'esame degli emendamenti presenta aspetti migliorativi rispetto ai testi originari, fa presente l'opportunità che siano salvaguardate le competenze dell'VIII Commissione.
Enrico BORGHI (PD) evidenzia la complessità delle funzioni e dei compiti attribuiti alla Commissione d'inchiesta di cui al testo unificato in esame, che si intersecano profondamente con quelle proprie dell'VIII Commissione, in quanto il recupero delle periferie urbane e territoriali è tema strettamente connesso con le tematiche relative agli assetti urbanistici e alla riorganizzazione delle città. Nel prendere atto dell'iniziativa volta all'istituzione della Commissione d'inchiesta in esame, tiene tuttavia a sottolineare l'esigenza che sia salvaguardato e garantito il ruolo dell'VIII Commissione negli ambiti di propria competenza.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.
Sui lavori della Commissione.
Ermete REALACCI, presidente, comunica che, a seguito di intese intercorse con l'omologa Commissione del Senato con riferimento alla trasmissione, da parte del presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, delle proposte di linee-guida attuative del nuovo Codice degli appalti e delle concessioni, verranno convocati gli Uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite di Camera e Senato, al fine di procedere ad un confronto sulle proposte di linee guida trasmesse, propedeutico alla comunicazione, con lettera, dei presidenti delle Commissioni al presidente dell'Anac circa l'orientamento del Parlamento sugli atti trasmessi.
La Commissione prende atto.
La seduta termina alle 13.30.
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
Giovedì 21 luglio 2016. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI. — Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Umberto Del Basso Decaro.
La seduta comincia alle 16.25.
Ermete REALACCI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle Pag. 264sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.
5-09228 Matarrese: Sulle iniziative per incrementare la sicurezza della strada statale 407 Basentana.
Ermete REALACCI, presidente, comunica che l'interrogazione in titolo, come da accordi intercorsi tra il proponente e il Governo, è rinviata ad altra seduta.
5-09229 Carrescia: Sui chiarimenti circa la realizzazione del collegamento viario tra il porto di Ancona e l'autostrada A14.
Piergiorgio CARRESCIA (PD) illustra l'interrogazione in titolo.
Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1), specificando, in conclusione, che non risulta sia stato fissato un termine ultimo per la presentazione di un nuovo piano economico finanziario da parte della società concessionaria.
Piergiorgio CARRESCIA (PD), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta, auspicando che le iniziative testé annunciate possano finalmente consentire di definire – senza ulteriori procrastinamenti – un percorso che porti alla realizzazione dell'infrastruttura viaria in titolo o all'individuazione di soluzioni alternative.
5-09230 Terzoni: Sulle iniziative per assicurare la realizzazione delle infrastrutture necessarie per il pieno funzionamento dell'Acquedotto molisano centrale.
Vittorio FERRARESI (M5S) illustra l'interrogazione in titolo, di cui è cofirmatario.
Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2), osservando infine che spetta ora alla regione Molise chiarire l'ammontare dei fondi ulteriori che prevede di investire per la realizzazione delle opere citate nell'interrogazione.
Vittorio FERRARESI (M5S), replicando, si riserva di esprimere un giudizio più esaustivo non appena la regione Molise avrà fornito chiarimenti circa le risorse aggiuntive che la stessa intende destinare al completamento delle infrastrutture necessarie per consentire il funzionamento a pieno regime dell'Acquedotto molisano centrale.
Ermete REALACCI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.
La seduta termina alle 16.35.
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