ATTI DEL GOVERNO
Mercoledì 4 giugno 2014. — Presidenza del presidente Ettore Guglielmo EPIFANI. – Interviene il viceministro dello sviluppo economico, Claudio De Vincenti.
La seduta comincia alle 14.10.
Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE.
Atto n. 90.
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame dello Schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 3 giugno 2014.
Gianluca BENAMATI (PD), relatore, illustra alla Commissione le linee generali della proposta di parere che intende formalizzare in una successiva seduta sullo schema di decreto in titolo. Nel formulare tale proposta di parere ha tenuto conto dei suggerimenti e delle sollecitazioni che sono emersi nel corso del dibattito da parte di tutti i gruppi parlamentari, nonché delle criticità evidenziate durante le audizioni svolte in sede congiunta con il Senato. Ha ritenuto altresì di tenere nella dovuta considerazione le proposte di modifica contenute nel parere espresso dalla Conferenza Stato Regioni e che è stato recentemente trasmesso al Parlamento.
Passando all'illustrazione nel merito della proposta di parere sottolinea, innanzitutto, la necessità di un rafforzamento del coordinamento operativo di tutti i soggetti pubblici coinvolti negli interventi di riqualificazione previsti sul patrimonio Pag. 201edilizio della PA nonché delle misure economiche previste nel provvedimento in esame, valutando altresì l'opportunità di un loro incremento.
Un'altra questione di assoluta rilevanza, che ritiene di inserire nel parere, riguarda la definizione del ruolo delle regioni e degli enti locali rispetto al conseguimento degli obiettivi del risparmio energetico nazionale previsti. Il contributo delle autonomie locali al conseguimento degli obiettivi nazionali globali, aggiuntivi alle attività di efficientamento degli edifici della PA centrale, deve essere concordato.
Con riferimento in particolare all'articolo 7 ritiene che il Governo dovrebbe intervenire al fine di rafforzare l'efficacia dei titoli di efficienza energetica anche al fine di scongiurare il verificarsi di comportamenti speculativi. In particolare il Governo dovrebbe valutare la possibilità di intervenire su diversi parametri quali ad esempio la soglia dimensionale di accesso al titolo e gli effetti di risparmio anche indiretti prodotti negli interventi.
Con riferimento all'articolo 9 ed in particolare riguardo alla gestione e al trattamento dei dati energetici, ritiene siano necessari azioni finalizzare ad evitare, duplicazioni, di soggetti e di azioni creino oneri burocratici e costi a carico dei consumatori e delle aziende. Sempre con riferimento all'articolo 9 evidenzia l'opportunità di una modifica relativa alle disposizioni in materia di fatturazioni dei servizi energetici, che modificano l'attuale fatturazione bimestrale, allo scopo di evitare il rischio di un allungamento dei tempi di incasso e un aumento delle morosità.
In relazione al nuovo Fondo sull'efficienza energetica, previsto all'articolo 15 dello schema di decreto in esame, finanziato con le risorse di cui all'articolo 22 del decreto legislativo n. 28 del 2011 evidenzia la necessità di considerare la presenza di una sezione del nuovo Fondo dedicata allo sviluppo per le reti e gli impianti di teleriscaldamento. A tale riguardo sottolinea l'importanza delle attribuzioni riconosciute alla Autorità per l'energia, il gas e il sistema idrico in merito alla definizione di nuove regole in materia di teleriscaldamento, puntualizzando che tale intervento deve avere come scopo primario il sostegno alla promozione del teleriscaldamento medesimo.
Con riferimento all'articolo 11, le cui disposizioni assegnano all'Autorità compiti di ampia portata tali da ridisegnare in maniera significativa ampie parti del sistema energetico nazionale, ritiene che le indicazioni normative previste non siano sufficientemente definite e suggerisce per determinate lettere del comma 1 del citato articolo, la previsione di indirizzi maggiormente dettagliati e la previsione di un passaggio parlamentare di verifica.
Sempre in riferimento all'articolo 11, concernente la revisione del sistema delle tariffe, appare opportuno disporre che in sede di revisione della struttura tariffaria vigente l'Autorità per l'energia garantisca in ogni caso la tutela dei diritti dei consumatori economicamente più deboli nonché il mantenimento di una struttura atta a stimolare comportamenti virtuosi da parte dei cittadini.
In relazione a progetti di efficienza energetica di grandi dimensioni, disciplinati all'articolo 14, ritiene opportuno al fine di conseguire gli obiettivi nazionali di efficienza energetica che possa essere prevista una proroga dei progetti in scadenza entro il 2014 a determinate condizioni di vantaggio dal punto di vista non solo energetico ma ambientale, di protezione della salute e di salvaguardia occupazionale.
Rispetto alla procedura prevista per l'approvazione del Piano d'azione nazionale per l'efficienza energetica (PAEE) ritiene opportuno la sua semplificazione, al fine di evitare eccessivi ritardi nella sua adozione.
Per quanto riguarda l'ENEA; ricorda che tale organismo è chiamato a esercitare nuovi compiti di controllo e verifica: così come suggerito nell'ambito delle audizioni svolte auspica che il Governo svolga un ulteriore riflessione sulla congruità delle risorse finanziarie previste.
Infine evidenzia l'importanza di valorizzare il ruolo della Consip anche in Pag. 202relazione alla fornitura di beni e servizi funzionale alla realizzazione degli interventi di riqualificazione energetica da parte di soggetti privati.
In conclusione ritiene siano queste alcune fra le principali linee della proposta di parere favorevole che intende proporre alla Commissione, e si dichiara comunque disponibile a recepire eventuali ulteriori suggerimenti che dovessero emergere nel prosieguo del dibattito.
Davide CRIPPA (M5S) chiede al relatore di poter avere la bozza della proposta di parere al fine di meglio comprendere le osservazioni testé illustrate.
Intende chiedere al Governo ulteriori tre chiarimenti: il primo relativo all'autolettura, di cui all'articolo 9, comma 6, lettera a), del decreto legislativo. In base alla formulazione del testo non risulta chiaro se l'autolettura sia sostitutiva dell'obbligo dell'unica lettura in capo al fornitore di energia, oppure sia complementare rispetto ai controlli dei gestori.
Il secondo quesito riguarda la garanzia di origine rilasciata dal GSE (articolo 10, comma 12). Nel testo si fa riferimento anche alla garanzia di origine rilasciata da altri Paesi dell'Unione europea e al riguardo intende capire se la quota parte di cogenerazione di un singolo Paese possa essere raggiunta utilizzando l'energia da cogenerazione prodotta da un altro Paese europeo in cui, ad esempio, il gas costa meno.
Il terzo quesito riguarda l'articolo 16, comma 1, che prevede la possibilità di irrogare sanzioni da parte del MiSE nei confronti delle imprese a forte consumo di energia che non effettuano la diagnosi energetica. Chiede se il MiSE possa emettere sanzioni dal momento che si tratta di una competenza generalmente attribuita all'Autorità.
Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL) si associa alla richiesta del collega Crippa di avere a breve copia della bozza della proposta di parere predisposta dal relatore, che ringrazia per l'esaustivo approfondimento del provvedimento in esame. Chiede se, dal punto di vista procedurale, il testo del decreto legislativo che sarà definitivamente adottato dal Governo in seguito alla deliberazione dei pareri e dei rilievi parlamentari e della Conferenza Unificata, sarà nuovamente sottoposto all'attenzione della Commissione prima della scadenza della delega.
Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, sottolinea che, dopo la deliberazione del parere da parte delle competenti Commissioni, non sono previsti ulteriori adempimenti parlamentari nella predisposizione del testo definitivo dello schema di decreto in esame che compete al Governo.
Il viceministro Claudio DE VINCENTI, con riferimento alle questioni poste dal deputato Crippa, osserva che i controlli sull'adempimento dell'obbligo di diagnosi energetica nei confronti della grande impresa sono demandati all'Enea che comunica eventuali inadempienze al Ministero dello sviluppo economico, soggetto competente all'irrogazione delle sanzioni. Del resto, il Ministero irroga sanzioni nella procedura relativa all’Emission Trading System (ETS). Relativamente alla certificazione di origine del calore cogenerato, rileva l'esigenza di qualificare il calore prodotto in modalità di cogenerazione ad altro rendimento (CAR) che gode di una serie di benefici.
Davide CRIPPA (M5S) ribadisce la domanda se ciò significhi che uno Stato membro può soddisfare la sua quota parte di cogenerazione ricorrendo all'energia da cogenerazione prodotta da un altro Paese europeo.
Il viceministro Claudio DE VINCENTI precisa che uno Stato membro non ha nessun obbligo quantitativo di produrre calore in modalità CAR. L'indicazione dell'Unione europea è di promuovere le reti di teleriscaldamento in modalità CAR.
Con riferimento al primo quesito posto dall'onorevole Crippa, comunica che l'autolettura richiamata dal testo del decreto ha carattere sostitutivo: l'utente comunica Pag. 203il proprio consumo al fornitore di energia che ne deve tenere conto, posto che è nell'interesse della società verificare la veridicità dei dati forniti dal cliente.
Dichiara quindi di condividere le osservazioni che il relatore Benamati intende formulare nella proposta di parere, che potranno essere più specificamente valutate una volta che sia stata formalmente presentata tale proposta. Sottolinea che il Governo terrà in particolare considerazione l'esigenza di un maggiore coordinamento delle attività e delle misure da assumere nei confronti delle pubbliche amministrazioni. Ricorda che anche nei rilievi deliberati sull'atto in esame dalla Commissione Ambiente si chiedeva esplicitamente un ruolo di coordinamento in capo al Ministero dello sviluppo economico e al Ministero dell'ambiente, sull'insieme delle politiche per l'efficienza energetica, con particolare riferimento all'efficientamento del patrimonio edilizio pubblico, anche attraverso l'istituzione di una struttura nazionale di supporto. Ritiene si tratti di un'esigenza assolutamente condivisibile, al pari delle altre osservazioni formulate dal relatore Benamati, al quale ribadisce la richiesta di avere quanto prima il testo della proposta di parere.
Gianluca BENAMATI (PD) assicura che fornirà tempestivamente alla Commissione al Governo il testo della proposta di parere dimostrando disponibilità ad accogliere eventuali ulteriori osservazioni.
Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.55.
SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 4 giugno 2014. — Presidenza del presidente Ettore Guglielmo EPIFANI.
La seduta comincia alle 14.55.
DL 74/2014 recante misure urgenti in favore delle popolazioni dell'Emilia-Romagna colpite dal terremoto e dai successivi eventi alluvionali verificatisi tra il 17 ed il 19 gennaio 2014, nonché per assicurare l'operatività del Fondo per le emergenze nazionali.
C. 2365 Governo.
(Parere alla VIII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, iniziato nella seduta del 28 maggio 2014.
Daniele MONTRONI (PD), relatore, illustra una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).
Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL), nel condividere i rilievi critici individuati dal relatore nelle premesse della proposta di parere, riterrebbe opportuno prevedere un'osservazione volta ad impegnare la Commissione di merito sulla possibilità di introdurre nel testo adeguate disposizioni per fronteggiare tali punti di criticità.
Gianluca BENAMATI (PD) concorda con la proposta del collega Abrignani.
Daniele MONTRONI (PD), relatore, riformula la proposta di parere prevedendo l'osservazione suggerita dal collega Abrignani (vedi allegato 2).
La Commissione approva la proposta di parere del relatore, come riformulata.
La seduta termina alle 15.10.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Mercoledì 4 giugno 2014.
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.10 alle 15.30.
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