SEDE CONSULTIVA
Martedì 11 febbraio 2014. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Pier Paolo Baretta.
La seduta comincia alle 14.45.
Sui lavori della Commissione.
Francesco BOCCIA, presidente, ricorda che, ai fini dell'istituzione dell'Ufficio parlamentare del bilancio, l'articolo 6 del Protocollo di intesa adottato tra i Presidenti dei due rami del Parlamento in attuazione della legge n. 243 del 2012, prevede la costituzione di un Comitato paritetico incaricato dell'esame dei requisiti dei soggetti che abbiano presentato le manifestazioni di interesse per l'Ufficio parlamentare di bilancio. Ricorda inoltre che tale Comitato, come convenuto dagli uffici di presidenza delle Commissioni bilancio di Camera e Senato, al fine di garantire la rappresentanza proporzionale dei gruppi, sarà composto da sedici membri della Commissione bilancio del Senato della Repubblica e da sedici membri della Commissione bilancio della Camera dei deputati. Al riguardo avverte che nella seduta del 5 febbraio scorso il Presidente della Commissione bilancio del Senato ha invitato i gruppi a far pervenire alla Presidenza, entro la giornata odierna, l'indicazione Pag. 49dei sedici componenti in rappresentanza della Commissione bilancio del Senato, facendo presente che al gruppo Partito Democratico spettano quattro componenti, al gruppo MoVimento 5 Stelle spettano due componenti, al gruppo Forza Italia-Il Popolo della Libertà spettano due componenti, al gruppo Nuovo Centrodestra spettano due componenti, mentre un componente ciascuno spetta ai gruppi Scelta Civica per l'Italia, Lega Nord e Autonomie, Per l'Italia, Grandi Autonomie e Libertà, Per le Autonomie (SVP-UV-PATT-UPT)-PSI-MAIE e al Gruppo Misto (Sinistra Ecologia e Libertà). Comunica che sono invece già pervenute, da parte dei gruppi parlamentari della Camera, le segnalazioni dei sedici componenti del Comitato paritetico in rappresentanza della Commissione bilancio della Camera. Ricorda altresì che la composizione del Comitato riferita ai componenti della Commissione bilancio della Camera è la seguente: cinque componenti per il gruppo Partito Democratico; due componenti per il gruppo MoVimento 5 stelle; due componenti per il gruppo Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente; un componente per ciascuno dei rimanenti gruppi. Avverte che, dopo la designazione dei propri componenti chiamati a far parte dell'UPB da parte della Commissione bilancio del Senato, i presidenti delle Commissioni bilancio di Camera e Senato informeranno i presidenti dei due rami del Parlamento dell'avvenuta costituzione del Comitato. Non appena il Senato avrà completato gli adempimenti di propria competenza, ritiene che si potrà provvedere a fissare la prima seduta del Comitato, i cui lavori dovrebbero concludersi nel corso di un numero limitato di sedute.
Laura CASTELLI (M5S) segnala che gli Uffici hanno predisposto un prospetto riepilogativo, posto in distribuzione, concernente l'inserimento, nell'ambito dei provvedimenti esaminati dalla Commissione, della cosiddetta clausola di neutralità finanziaria. Al riguardo, precisa che i deputati del suo gruppo, nel corso di un Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, svoltosi lo scorso novembre, avevano invece richiesto un prospetto riepilogativo riguardante l'utilizzazione delle «clausole di salvaguardia».
Francesco BOCCIA, presidente, ricorda che sovente la Commissione, nell'espressione dei pareri di competenza, ha posto condizioni ex articolo 81, quarto comma, della Costituzione, che prevedevano l'inserimento di clausole di neutralità finanziaria nei provvedimenti sottoposti al suo esame. Rileva invece che la stessa Commissione non ha mai posto condizioni volte all'inserimento di clausole di salvaguardia, introdotte esclusivamente su iniziativa del Governo. Fa presente, pertanto, che per tale ragione, il lavoro di approfondimento degli Uffici si è concentrato sulle clausole di neutralità finanziaria, che sono le sole introdotte dalla V Commissione. Osserva infine che sulla questione è possibile richiedere comunque un approfondimento al Servizio Studi.
Generoso MELILLA (SEL), concordando con il presidente Boccia, evidenzia come la questione potrebbe essere posta al Servizio Studi.
Maino MARCHI (PD), allo scopo di evitare il perdurare di equivoci, rileva l'opportunità che l'onorevole Castelli precisi ulteriormente l'oggetto della richiesta presentata dal suo gruppo, vale a dire se la stessa si riferisca a una semplice elencazione delle clausole di salvaguardia contenute negli ultimi provvedimenti approvati o, più specificamente, ai casi nei quali tali clausole sono diventate operative per garantire la copertura finanziaria.
Laura CASTELLI (M5S) ribadisce che la richiesta del suo gruppo si riferiva all'introduzione di clausole di salvaguardia, al fine di verificarne i complessivi effetti sulla tenuta dei conti pubblici.
Pag. 50Francesco BOCCIA, presidente, osserva come sulla problematica in questione la Commissione potrebbe valutare l'opportunità di procedere ad un'audizione di rappresentanti della Corte dei conti.
Disposizioni in materia di elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica.
C. 3 e abb.-A.
(Parere all'Assemblea).
(Parere su emendamenti).
Maino MARCHI (PD), relatore, avverte che l'Assemblea ha trasmesso il fascicolo n. 2 degli emendamenti riferiti al provvedimento in esame.
Con riferimento all'articolo aggiuntivo Vargiu 2.0336, osserva che esso reca disposizioni in materia di voto anticipato e in luogo diverso da quello di residenza in territorio italiano, nonché di voto dei cittadini italiani temporaneamente domiciliati all'estero, con adempimenti ulteriori a carico delle amministrazioni interessate, provvedendo al relativo onere, peraltro non quantificato, a valere sul fondo da ripartire per fronteggiare le spese derivanti dalle elezioni politiche, amministrative e del Parlamento europeo e dell'attuazione del referendum, le cui risorse vengono integrate da maggiori risparmi ottenuti tramite previsioni più restrittive per quanto riguarda le agevolazioni sulle spese ferroviarie, marittime e aeree sostenute per recarsi nella propria sede elettorale; in assenza di quantificazione dell'onere, rileva quindi che non è possibile verificare l'idoneità della relativa copertura.
Relativamente agli emendamenti Bossa 1.480 e 2.423, che prevedono la possibilità di esercitare il diritto di voto per corrispondenza per gli elettori imbarcati con regolare contratto di lavoro, ritiene opportuno che il Governo chiarisca se all'attuazione delle proposte emendative possa farsi fronte nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente e comunque senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
Osserva, infine, che le restanti proposte emendative trasmesse non sembrano presentare profili problematici dal punto di vista finanziario.
Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA, concordando con le osservazioni del relatore, esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Vargiu 2.0336 e sugli emendamenti Bossa 1.480 e 2.423.
Maino MARCHI (PD), relatore, formula quindi la seguente proposta di parere:
«La V Commissione,
esaminati gli emendamenti riferiti al il progetto di legge C. 3 e abb.-A, recante Disposizioni in materia di elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, contenuti nel fascicolo n. 2 e non compresi nel fascicolo n. 1;
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo,
esprime
PARERE CONTRARIO
sugli emendamenti 1.480 e 2.423 e sull'articolo aggiuntivo 2.0336, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura;
NULLA OSTA
sulle restanti proposte emendative».
La Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.
La seduta termina alle 15.05.
ATTI DEL GOVERNO
Martedì 11 febbraio 2014. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Pier Paolo Baretta.
La seduta comincia alle 15.05.
Pag. 51Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2011/82/UE intesa ad agevolare lo scambio transfrontaliero di informazioni sulle infrazioni in materia di sicurezza stradale.
Atto n. 52.
(Esame ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole con condizione).
La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto.
Gianfranco LIBRANDI (SCpI), relatore, ricorda che lo schema di decreto legislativo in esame attua la direttiva 2011/82/UE del Parlamento e del Consiglio, in materia di scambio transfrontaliero di informazioni sulle infrazioni in materia di sicurezza stradale. La direttiva ha l'obiettivo di agevolare lo scambio di informazioni tra gli Stati membri dell'Unione europea, sulle infrazioni al codice stradale commesse con un veicolo immatricolato in uno Stato membro diverso da quello in cui è stata commessa l'infrazione. Ricorda altresì che il provvedimento è corredato di relazione tecnica.
Per quel che attiene agli articoli 5, 6, 9 e 10, concernenti lo scambio di informazioni sulle infrazioni in materia di sicurezza stradale, segnala che la relazione tecnica quantifica le spese relative all'adeguamento dell'infrastruttura informatica. In particolare, con riferimento all'articolo 5, essa afferma che con il decreto attuativo previsto dal testo potrà essere prevista una risposta di tipo semaforico (si/no) alla richiesta se le targhe risultino denunciate per furto o smarrimento in Italia. In particolare, sarà utilizzata una funzionalità telematica che non richiede l'accesso diretto al Sistema di indagine del Centro elaborazione dati del Servizio per il sistema informativo interforze. Tale accesso sarà mediato dal Dipartimento di pubblica sicurezza, attraverso il sistema informatico del Centro elaborazione nazionale, gestito dalla Direzione centrale per gli affari generali della Polizia di Stato.
Evidenzia che, secondo la relazione tecnica, per realizzare tale sistema informativo, si progetta di dedicare un server, ovvero una partizione fisica di un Power 780, con relativo database e relativi applicativi, al fine di isolare i dati e i programmi destinati all'esigenza della Motorizzazione civile rispetto a quelli già in uso alle Forze di Polizia.
Fa presente che, in base alla relazione tecnica, l'onere finanziario, per il 2014, è stimato in 222.000 euro più IVA al 22 per cento, per un totale di 270.840 euro, necessari a potenziare la capacità di elaborazione del Centro elaborazione dati del Servizio per il sistema informativo interforze e per soddisfare la mole di interrogazioni che si prevede verranno richieste dai 27 Paesi membri dell'UE, stimate in 30.000/50.000 richieste giornaliere. La stima dell'onere è effettuata utilizzando come parametro di riferimento l'ultimo contratto aggiudicato nel corso di una gara pubblica di appalto dal Ministero dell'interno. In particolare l'onere risulta così articolato (costo in euro per il 2014): espansione Power 780:102.000; servizi software: 120.000; totale netto IVA: 222.000; IVA: 48.840; totale: 270.840.
Rileva che, quanto agli oneri di gestione, manutenzione, aggiornamento e implementazione delle procedure, per la realizzazione dell'applicativo di consultazione della banca dati del Ministero dell'interno sui veicoli rubati, la relazione tecnica afferma che si farà fronte con gli ordinari stanziamenti di bilancio.
Osserva che, con riferimento all'articolo 10, la relazione tecnica afferma che l'introduzione dell'indicatore di validità, tramite il quale l'interessato potrà esercitare il diritto di contestare l'esattezza dei propri dati personali registrati nell'Archivio nazionale dei veicoli, determina la necessità di un adeguamento del Sistema informatico del Dipartimento. Con riferimento a tale adeguamento sono quantificati i seguenti oneri (costo in euro per il 2014): totale netto IVA: 166.250; IVA: 36.575; totale: 202.825.
Evidenzia che, con riferimento alla copertura degli oneri recati da entrambe le disposizioni menzionate, la relazione tecnica sottolinea che non è possibile far Pag. 52fronte agli stessi nell'ambito degli ordinari stanziamenti di bilancio e che risulta pertanto indispensabile utilizzare le risorse del Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie.
Riguardo infine all'articolo 6, fa presente che la relazione tecnica afferma che la redazione della lettera d'informazione nelle lingue inglese, francese, spagnola e tedesca sarà curata dal personale interprete dell'Ufficio di coordinamento e pianificazione del Dipartimento di pubblica sicurezza senza maggiori oneri, in quanto si farà fronte con le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente.
In merito agli effetti quantificati nella relazione tecnica, che includono l'IVA, osserva che tale partita non rappresenta un onere aggiuntivo ai fini dei saldi di bilancio, in quanto, a fronte della maggiore spesa da parte delle amministrazioni che effettuano all'adeguamento informatico, si registra un equivalente effetto (diretto) di aumento del gettito IVA.
In ordine ai possibili effetti connessi all'applicazione degli articoli 6 e 9, ritiene che andrebbero acquisiti dati ed elementi volti a suffragare la neutralità finanziaria delle norme, con particolare riferimento alle ipotesi di traduzione della lettera d'informazione in una delle lingue non considerate dalla relazione tecnica (articolo 6) e alla disponibilità dei mezzi tecnici necessari alla verifica e alla cancellazione dei dati personali trattati in applicazione del provvedimento in esame (articolo 9).
Rileva, infine, che nel recente passato le spese per l'adeguamento dei sistemi informativi alle mutate esigenze amministrative sono state poste a carico degli ordinari stanziamenti. Osserva che, infatti, la gestione di un sistema informativo rende necessario prevedere annualmente lo stanziamento di somme finalizzate alla manutenzione correttiva ed evolutiva dei software e l'adeguamento degli hardware.
Reputa pertanto che andrebbe chiarito, dal punto di vista metodologico, se a fronte degli adeguamenti dei sistemi informativi si ritenga necessario quantificare, di volta in volta, i relativi costi e predisporre una corrispondente copertura finanziaria.
Circa l'articolo 17, con riferimento alla copertura finanziaria degli oneri derivanti dall'attuazione dell'articolo 5, comma 2, e dell'articolo 10 del decreto in esame, fa presente che il previsto utilizzo del Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie (capitolo 7493 – Ministero dell'economia e delle finanze) appare conforme al disposto di cui all'articolo 1, comma 4, della legge n. 96 del 2013, che prevede che, alla copertura di eventuali spese previste nei decreti legislativi recanti attuazione delle direttive di cui agli allegati A e B della legge di delegazione europea, possa provvedersi, qualora non sia possibile farvi fronte con i fondi già assegnati alle competenti amministrazioni, con le risorse iscritte nel Fondo di rotazione di cui all'articolo 5 della legge n. 183 del 1987.
In proposito osserva peraltro che, poiché il citato Fondo è un fondo di rotazione, appare necessario che il suo utilizzo sia effettuato mediante versamento all'entrata del bilancio dello Stato delle risorse occorrenti. Sul punto, ritiene comunque opportuna una conferma da parte del Governo.
Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA conferma che dall'attuazione delle disposizioni di cui agli articoli 6 e 9, concernenti, rispettivamente, le modalità di trasmissione della lettera d'informazione sulle infrazioni in materia di sicurezza stradale nonché i mezzi tecnici necessari per la verifica e la cancellazione dei dati personali trattati in applicazione del provvedimento in esame, non derivano nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
Gianfranco LIBRANDI (SCpI), relatore, formula pertanto la seguente proposta di parere:
«La V Commissione bilancio, tesoro e programmazione,
esaminato lo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2011/82/UE intesa ad agevolare lo scambio Pag. 53transfrontaliero di informazioni sulle infrazioni in materia di sicurezza stradale (atto n. 52);
preso atto dei chiarimenti del Governo, secondo cui, dall'attuazione delle disposizioni di cui agli articoli 6 e 9, concernenti, rispettivamente, le modalità di trasmissione della lettera d'informazione sulle infrazioni in materia di sicurezza stradale nonché i mezzi tecnici necessari per la verifica e la cancellazione dei dati personali trattati in applicazione del provvedimento in esame, non derivano nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica,
esprime
PARERE FAVOREVOLE
con la seguente condizione:
all'articolo 17, sostituire i commi 1 e 2 con i seguenti:
1. Agli oneri derivanti dall'attuazione dell'articolo 5, comma 2, del presente decreto, pari ad euro 270.840, per l'anno 2014, si provvede a carico del fondo di rotazione di cui all'articolo 5 della legge 16 aprile 1987, n. 183, mediante corrispondente versamento all'entrata del bilancio dello Stato.
2. Agli oneri derivanti dall'attuazione dell'articolo 10 del presente decreto, pari ad euro 202.825, per l'anno 2014, si provvede a carico del fondo di rotazione di cui all'articolo 5 della legge 16 aprile 1987, n. 183, mediante corrispondente versamento all'entrata del bilancio dello Stato.».
La Commissione approva la proposta di parere del relatore.
La seduta termina alle 15.15.
DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO
Martedì 11 febbraio 2014. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Pier Paolo Baretta.
La seduta comincia alle 15.15.
Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2011/70/EURATOM che istituisce un quadro comunitario per la gestione responsabile e sicura del combustibile nucleare esaurito e dei rifiuti radioattivi.
Atto n. 58.
(Rilievi alle Commissioni VIII e X).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 5 febbraio 2014.
Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA, in risposta alle richieste di chiarimento del relatore, ricorda che l'articolo 6 della direttiva 2011/70/EURATOM prescrive l'istituzione negli Stati membri di un'autorità di regolamentazione competente in materia di sicurezza della gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi, funzionalmente separata da ogni altro organismo o organizzazione coinvolti nella promozione o nell'utilizzazione dell'energia nucleare o di materiale radioattivo, al fine di assicurare l'effettiva indipendenza di tale autorità da influenze indebite sulla sua attività di regolamentazione.
Edoardo FANUCCI (PD), relatore, si dichiara non completamente soddisfatto dei chiarimenti forniti dal rappresentante del Governo, con particolare riferimento alla copertura finanziaria degli oneri derivanti dall'istituzione dell'Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare (ISIN). Ricorda, al riguardo, che l'articolo 6, comma 15, dello schema di decreto destina all'avvio dell'ordinaria attività dell'ISIN, oltre ad altri mezzi finanziari, le risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente già destinate all'avvio delle attività dell'Agenzia per la sicurezza nucleare (ASN) – assimilabile all'ISIN sia per competenze Pag. 54e funzioni sia sul piano dell'assetto organizzativo e funzionale – ai sensi del decreto ministeriale 15 febbraio 2011, pari a 2,4 milioni di euro; tuttavia, a seguito della soppressione dell'Agenzia per la sicurezza nucleare (ASN), erano stati scontati effetti di risparmio pari a 1,2 milioni di euro, che devono quindi intendersi non più disponibili a legislazione vigente e quindi non più utilizzabili per far fronte all'avvio dell'attività dell'ISIN. Peraltro, a valere sui mezzi finanziari a disposizione dell'ISIN, individuati dal citato articolo 6, comma 15, si provvede anche alla copertura degli oneri relativi al trattamento economico degli organi dell'ISIN, cioè del direttore e dei tre componenti della consulta, che durano in carica sette anni.
Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA si riserva di fornire nella prossima seduta le risposte alle richieste di chiarimenti del relatore.
Francesco BOCCIA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 15.20.
AVVERTENZA
I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:
SEDE CONSULTIVA
Disposizioni in materia di pensioni superiori a dieci volte l'integrazione al trattamento minimo INPS.
C. 1253-A ed emendamenti.
ATTI DEL GOVERNO
Schema di decreto legislativo recante recepimento della direttiva 2010/64/UE sul diritto all'interpretazione e alla traduzione nei procedimenti penali.
Atto n. 64.
ERRATA CORRIGE
Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 175 del 7 febbraio 2014, a pagina 17, prima colonna, settima riga, sostituire le parole «è nominato» con le seguenti «con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri».