COMITATO PERMANENTE SUGLI ITALIANI NEL MONDO E LA PROMOZIONE DEL SISTEMA PAESE
AUDIZIONI INFORMALI
Martedì 10 dicembre 2013.
Audizione di rappresentanti delle organizzazioni di pensionati italiani all'estero.
L'audizione informale si è svolta dalle 9.05 alle 10.20.
Pag. 47COMITATO PERMANENTE SUI DIRITTI UMANI
COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE
Martedì 10 dicembre 2013. — Presidenza del presidente Mario MARAZZITI.
In occasione della Giornata mondiale dei diritti umani: commemorazione di Nelson Mandela.
La seduta comincia alle 10.40.
Mario MARAZZITI (SCpI), presidente, rileva il carattere straordinario della seduta odierna che si tiene in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani ed è dedicata al ricordo di Nelson Mandela, scomparso lo scorso 5 dicembre. Rammenta che, nella seduta di ieri, l'Assemblea della Camera dei deputati ha osservato un minuto di silenzio e che oggi la Presidente Boldrini è in Sud Africa con il Presidente del Consiglio per rappresentare l'Italia alla cerimonia funebre. Osserva che Nelson Mandela, con la straordinarietà della sua vita e delle sue azioni, ha rappresentato un emblema per tutto il mondo e che ha incarnato virtù che esaltano le qualità migliori dell'essere umano. Ne rammenta la tenacia, la forza, la dignità, il coraggio, la capacità di perdono anche nei confronti di chi più lo ha fatto soffrire, la gentilezza, lo stupore, la dedizione al sacrificio, il senso degli altri, la sconfinata fiducia nella giustizia. Osserva come tutte queste virtù abbiano fatto di lui un «padre», certamente per l'Africa ma anche per il mondo intero. Ritiene che la prova più grande della sua forza sia data dal fatto che le pesanti sofferenze, la lunga prigionia hanno potuto sicuramente minare il suo fisico ma non hanno minimamente scalfito il suo pensiero. L'amore per il suo popolo e la propensione al bene comune, unica guida delle sue azioni, lo hanno reso capace di superare qualsiasi barriera, qualsiasi incomprensione, ne hanno fatto un simbolo della pace, della riconciliazione, della fratellanza, della libertà. La sua scomparsa lascia sì un grande vuoto ma lascia anche certamente un patrimonio immenso al quale ciascuno può e deve attingere per fare di questo mondo un mondo migliore. Intende evidenziare l'idea «alta» di politica che Mandela ha esercitato per tutta la sua vita, un'idea per la quale nulla è impossibile quando il faro che ci guida è l'amore per gli altri, l'anelito di giustizia, il perseguimento dell'interesse comune. Ricorda poi di aver avuto il grande onore e il privilegio di conoscere personalmente Nelson Mandela in occasione della partecipazione al negoziato di pace per la fine del genocidio in Burundi al quale era presente, assieme a Monsignor Matteo Zuppi, quale rappresentante della Comunità di Sant'Egidio. Ne sottolinea la grande sensibilità e il rispetto nei confronti alle parti portatrici di interessi spesso contrapposti ed una innata dote nella ricerca della mediazione. Si sofferma, quindi, sui dettagli delle occasioni di incontro che meglio possano rappresentare ai colleghi le emozioni e le sensazioni vissute in quella circostanza speciale. Conclude il suo intervento segnalando ai colleghi l'incontro con l'Ambasciatore della Repubblica del Sud Africa, S.E. Nomatemba Tambo, che ha inteso far pervenire, in occasione della commemorazione, il sentito ringraziamento, suo e del suo Paese, per aver dedicato la seduta odierna alla commemorazione del loro amato Presidente. Segnala altresì che le manifestazioni che in queste ore si svolgono in Sud Africa sono manifestazioni di gioia alle quali partecipano persone di razze diverse proprio a voler testimoniare a Nelson Mandela, nel momento della sua morte, la realizzazione dell'ideale per cui ha lottato tutta la vita.
Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD) sottolinea che Nelson Mandela è stato uno dei protagonisti del Novecento e uno dei pochi per il quale il bilancio delle sue azioni risulta esclusivamente positivo.
Nel rilevare che Mandela rappresenta anche il simbolo del coraggio della classe dirigente dell’African National Congress, ritiene che in sede parlamentare, più che sulle indubbie qualità umane, si debba porre l'accento sulle sue doti politiche. A suo avviso, la principale caratteristica di Mandela è stata quello di avere saputo Pag. 48coniugare pragmatismo e idealismo. Ricorda infatti che il disegno politico di fuoriuscita dal regime dell'apartheid, mantenendo il Paese unito, ha comportato la rinuncia delle idee di nazionalizzazione delle risorse naturali e di realizzazione di una piena democrazia economica senza però abdicare a molti dei principi fissati nella Freedom charter dell'ANC.
In conclusione, rileva che Nelson Mandela costituisce una fondamentale fonte di ispirazione per chi pensa che la politica possa operare trasformazioni incisive anche tramite un'opera di compromesso serbando però come stella polare i propri principi ideali.
Gianni FARINA (PD) ricorda di essersi recato per ragioni professionali in Sud Africa negli anni Settanta e di avere percepito immediatamente l'insostenibilità della situazione allora vigente. Ricorda, altresì, di avere visitato Soweto e la sua università negli anni successivi alla caduta del regime dell’apartheid e di aver percepito i notevoli progressi realizzati, pur nel permanere di forti differenze economiche e di ignobili forme di razzismo in una parte della popolazione bianca.
Osserva che il messaggio di Nelson Mandela possa essere riassunto nella sua capacità di vincere l'odio per trasformarlo in solidarietà ed amore.
Arturo SCOTTO (SEL) concorda con la collega Quartapelle sulla centralità della figura di Mandela nella storia del Novecento e sull'opportunità di approfondire in sede parlamentare in primo luogo gli aspetti più politici della sua personalità, a cominciare dal cammino di pace e riconciliazione intrapreso dopo 27 anni trascorsi in prigione. Osserva che, come emerso anche dalle esperienze personali riferite dal collega Farina, non bisogna dimenticare che esiste una differenza tra stato democratico e società democratica.
Prende spunto dal richiamo effettuato dal presidente Marazziti circa il ruolo svolto da Mandela nel processo di pace in Burundi per rimarcare il fatto che con la morte del leader sudafricano si verifica la scomparsa di un fattore di equilibrio e di un esempio morale per tutto il continente africano. Ritiene che tale aspetto debba essere approfondito in sede parlamentare.
In conclusione, auspica che il Parlamento si faccia promotore nel nome di Nelson Mandela dell'istituzione di un evento per la pace, la democrazia e i diritti umani.
Alessio TACCONI (M5S) osserva che per gli appartenenti alla sua generazione Mandela, prima come detenuto poi come presidente del Sud Africa, è sempre stata una figura presente e confortante quale simbolo di un impegno continuo. Auspica pertanto che, in Italia come in Sud Africa, nel nome di Mandela si possa continuare il cammino da lui intrapreso sulla strada della democrazia e della giustizia.
Mario MARAZZITI (SCpI), presidente, ritenendo di interpretare anche lo spirito degli interventi degli altri colleghi, comunica l'intenzione di promuovere un premio annuale per i diritti umani e la pace intitolato a Nelson Mandela. Osserva che la sua capacità di favorire la riconciliazione può essere presa ad esempio per affrontare i problemi che affliggono la società del nostro Paese rispetto ai quali occorrono forti cambiamenti da effettuarsi con spirito unitario.
Ricordando che Mandela ha svolto un ruolo determinate nel processo di pace in Burundi quando egli aveva già superato gli 80 anni, osserva, come conferma nel nostro Paese la figura del Presidente Napolitano, che in molti casi l'esperienza degli anziani agevola la realizzazione di forme di convivenza tra realtà differenti.
In conclusione, richiama le parole pronunciate da Mandela, nel corso del processo in cui sarebbe stato condannato all'ergastolo invece che alla pena di morte, circa l'auspicio di poter vivere in una nazione senza dominazioni razziali e con uguali opportunità per tutti i suoi cittadini. Ritiene che tali parole possano rappresentare uno stimolo per perseguire un'idea della politica come ricerca del bene comune.
La seduta termina alle 11.10.
Pag. 49INCONTRI INFORMALI
Martedì 10 dicembre 2013.
Incontro con l'Ambasciatore della Repubblica del Sud Africa, S.E. Nomatemba Tambo, in occasione della commemorazione della scomparsa dell'ex Presidente Nelson Mandela.
L'incontro informale si è svolto dalle 11.10 alle 11.30.
SEDE REFERENTE
Martedì 10 dicembre 2013. — Presidenza del vicepresidente Andrea MANCIULLI. – Interviene il viceministro degli affari esteri, Lapo Pistelli.
La seduta comincia alle 14.10.
Ratifica ed esecuzione del protocollo concernente le preoccupazioni del popolo irlandese relative al Trattato di Lisbona, fatto a Bruxelles il 13 giugno 2012.
C. 1619 Governo.
(Seguito dell'esame e conclusione).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 3 novembre scorso.
Andrea MANCIULLI, presidente, avverte che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso, come convenuto in sede di ufficio di presidenza.
Comunica che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari costituzionali, Giustizia, Difesa, Bilancio, Finanze e Politiche dell'Unione europea.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato al relatore, onorevole Picchi, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame.
La seduta termina alle 14.15.
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
Martedì 10 dicembre 2013. — Presidenza del vicepresidente Andrea MANCIULLI, indi del presidente Fabrizio CICCHITTO. – Interviene il viceministro degli affari esteri, Lapo Pistelli.
La seduta comincia alle 14.15.
Andrea MANCIULLI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.
5-01682 Pini: Sull'adozione di minori dalla Repubblica democratica del Congo.
5-01684 Scotto: Sull'adozione di minori dalla Repubblica democratica del Congo.
Andrea MANCIULLI, presidente, fa presente che le interrogazioni in titolo, vertendo sulla stessa materia, verranno svolte congiuntamente.
Arturo SCOTTO (SEL) fa presente che l'atto di sindacato ispettivo da lui sottoscritto interpreta l'angoscia di tante famiglie italiane oggi bloccate a Kinshasa in una situazione che rischia di farsi sempre più critica rispetto alla loro legittima aspirazione di fare ritorno a casa unitamente ai bambini legalmente da loro adottati. Auspica quindi che il rappresentante del Governo aggiorni la Commissione al riguardo, anche con riferimento agli interventi effettuati.
Il viceministro Lapo PISTELLI risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).
Gianluca PINI (LNA), pur riconoscendo la chiarezza della risposta resa dal rappresentante Pag. 50del Governo, ritiene che risultino ancora non precisati i termini che avrebbero indotto molte delle famiglie interessate a recarsi a Kinshasa, a seguito della visita svolta dal ministro Kyenge.
Arturo SCOTTO (SEL) ringrazia il viceministro Pistelli ed il Ministero degli affari esteri per il costante impegno dimostrato in una così anomala vicenda, ricordando altresì le competenze che spettano al ministro Kyenge da cui ci si attende la cura dei seguiti della vicenda stessa. Fa presente che nella mattinata ha avuto luogo, per iniziativa del Comitato permanente da lui presieduto, un incontro informale con l'Ambasciatore della Repubblica democratica del Congo in cui si è auspicato un intervento dai vertici dello Stato congolese anche in considerazione della fase di transizione in corso, in cui rischiano di rischiare impigliate le famiglie italiane che si sono recate a Kinshasa. Conclude invocando una rapida mediazione.
5-01683 Di Stefano: Sull'applicazione delle linee guida dell'Unione europea per la cooperazione con Israele.
Manlio DI STEFANO (M5S) illustra l'interrogazione in titolo a sua prima firma, riferendola al vertice bilaterale italo-israeliano che si è svolto ai primi del corrente mese.
Il viceministro Lapo PISTELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).
Manlio DI STEFANO (M5S), nel ringraziare per la risposta ricevuta, auspica che la Commissione sia anche preventivamente informata in ordine ai prossimi vertici bilaterali italo-israeliani, segnalando in particolare la questione della vendita di armi alla luce della legge n. 185 del 1990.
5-01685 Quartapelle Procopio: Sulla detenzione di un imprenditore italiano in Guinea equatoriale.
Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD) segnala le condizioni estremamente critiche in cui versa l'imprenditore italiano Roberto Berardi, detenuto in uno dei Paesi maggiormente oggetto di valutazioni negative da parte di Amnesty International. Nel ricordare l'interessamento non solo della sede diplomatica competente, ma anche del console spagnolo e del nunzio apostolico in Camerun, chiede al rappresentante del Governo di chiarire gli esiti della vicenda.
Il viceministro Lapo PISTELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).
Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD) ringrazia per il puntuale resoconto ricevuto, segnalando l'opportunità che il Parlamento sostenga il Governo nella sua azione diplomatica a tutela del concittadino detenuto e sia costantemente aggiornato sui relativi sviluppi.
La seduta termina alle 14.35.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
L'ufficio di presidenza si è svolto dalle 14.35 alle 14.40.
AVVERTENZA
Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:
SEDE CONSULTIVA
Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2013 – secondo semestre.
C. 1836 Governo.
Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2013 bis.
C. 1864 Governo.