730.
mercoledì 25 gennaio 2017
Sigle dei gruppi parlamentari:
Partito Democratico: PD;
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Forza Italia - Il Popolo della Libertà - Berlusconi Presidente: (FI-PdL);
Area Popolare-NCD-Centristi per l'Italia: AP-NCD-CpI;
Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà: SI-SEL;
Lega Nord e Autonomie - Lega dei Popoli - Noi con Salvini: (LNA);
Scelta civica-ALA per la costituente libera e popolare-MAIE: SC-ALA CLP-MAIE;
Civici e Innovatori: (CI);
Democrazia Solidale-Centro Democratico: (DeS-CD);
Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale: (FdI-AN);
Misto: Misto;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-Partito Socialista Italiano (PSI) - Liberali per l'Italia (PLI): Misto-PSI-PLI;
Misto-Alternativa Libera-Possibile: Misto-AL-P;
Misto-Conservatori e Riformisti: Misto-CR;
Misto-USEI-IDEA (Unione Sudamericana Emigrati Italiani): Misto-USEI-IDEA;
Misto-FARE! - Pri: Misto-FARE! - Pri;
Misto-UDC: Misto-UDC.
Presidente ... 1
Missioni. ... 1
Presidente ... 1
Preavviso di votazioni elettroniche (ore 9,34). ... 2
Presidente ... 2
(La seduta, sospesa alle 9,35, è ripresa alle 10) ... 3
Seguito della discussione della proposta di legge: S. 1375 – D'iniziativa dei senatori: Pagliari ed altri: Modifica alla legge 20 dicembre 2012, n. 238, per il sostegno e la valorizzazione del Festival Verdi di Parma e Busseto e del Roma Europa Festival (Approvata dal Senato) (A.C. 4113). ... 3
Presidente ... 3
(Esame degli articoli – A.C. 4113) ... 3
Presidente ... 3
(Esame dell'articolo 1 – A.C. 4113) ... 3
Presidente ... 3 4 5 6 9 10 11
Borletti dell'Acqua Ilaria Carla Anna, Sottosegretaria di Stato per i Beni e le attività culturali e il turismo ... 4 10
Gallo Luigi (M5S) ... 5
Maestri Patrizia (PD) ... 4
Palmieri Antonio (FI-PdL) ... 9
Piccoli Nardelli Flavia (PD), Relatrice ... 4
Sereni Marina (PD) ... 8
Valente Simone (M5S) ... 10
(Esame dell'articolo 2 – A.C. 4113) ... 12
Presidente ... 12
Borletti dell'Acqua Ilaria Carla Anna, Sottosegretaria di Stato per i Beni e le attività culturali e il turismo ... 12
Piccoli Nardelli Flavia (PD), Relatrice ... 12
(Esame dell'articolo 3 – A.C. 4113) ... 12
Presidente ... 12
(Esame degli ordini del giorno – A.C. 4113) ... 13
Presidente ... 13 14
Borletti dell'Acqua Ilaria Carla Anna ... 13 14
(Dichiarazioni di voto finale – A.C. 4113) ... 15
Presidente ... 15 17 18 19 20 22 24 25 26
Borghesi Stefano (LNA) ... 24
Gallo Luigi (M5S) ... 26
Gigli Gian Luigi (DeS-CD) ... 19
Locatelli Pia Elda (Misto-PSI-PLI) ... 15
Molea Bruno (CI) ... 22
Murgia Bruno (FdI-AN) ... 18
Palese Rocco (Misto-CR) ... 17
Palmieri Antonio (FI-PdL) ... 25
Vezzali Maria Valentina (SC-ALA CLP-MAIE) ... 21
Vignali Raffaello (AP-NCD-CpI) ... 25
Presidente ... 1
Presidente ... 1
Missioni. ... 1
Presidente ... 1
Preavviso di votazioni elettroniche (ore 9,34). ... 2
Presidente ... 2
(La seduta, sospesa alle 9,35, è ripresa alle 10) ... 3
Seguito della discussione della proposta di legge: S. 1375 – D'iniziativa dei senatori: Pagliari ed altri: Modifica alla legge 20 dicembre 2012, n. 238, per il sostegno e la valorizzazione del Festival Verdi di Parma e Busseto e del Roma Europa Festival (Approvata dal Senato) (A.C. 4113). ... 3
Presidente ... 3
(Esame degli articoli – A.C. 4113) ... 3
Presidente ... 3
(Esame dell'articolo 1 – A.C. 4113) ... 3
Presidente ... 3
Piccoli Nardelli Flavia (PD), Relatrice ... 4
Presidente ... 4
Borletti dell'Acqua Ilaria Carla Anna, Sottosegretaria di Stato per i Beni e le attività culturali e il turismo ... 4
Presidente ... 4
Maestri Patrizia (PD) ... 4
Piccoli Nardelli Flavia (PD), Relatrice ... 4
Presidente ... 4
Piccoli Nardelli Flavia (PD), Relatrice ... 4
Presidente ... 5
Gallo Luigi (M5S) ... 5
Presidente ... 6
Sereni Marina (PD) ... 8
Presidente ... 9
Palmieri Antonio (FI-PdL) ... 9
Presidente ... 9
Borletti dell'Acqua Ilaria Carla Anna, Sottosegretaria di Stato per i Beni e le attività culturali e il turismo ... 10
Presidente ... 10
Valente Simone (M5S) ... 10
Presidente ... 11
(Esame dell'articolo 2 – A.C. 4113) ... 12
Presidente ... 12
Piccoli Nardelli Flavia (PD), Relatrice ... 12
Presidente ... 12
Borletti dell'Acqua Ilaria Carla Anna, Sottosegretaria di Stato per i Beni e le attività culturali e il turismo ... 12
Presidente ... 12
(Esame dell'articolo 3 – A.C. 4113) ... 12
Presidente ... 12
(Esame degli ordini del giorno – A.C. 4113) ... 13
Presidente ... 13
Borletti dell'Acqua Ilaria Carla Anna ... 13
Presidente ... 13
Borletti dell'Acqua Ilaria Carla Anna ... 13
Presidente ... 13
Borletti dell'Acqua Ilaria Carla Anna ... 13
Presidente ... 13
Borletti dell'Acqua Ilaria Carla Anna ... 13
Presidente ... 13
Borletti dell'Acqua Ilaria Carla Anna ... 14
Presidente ... 14
Borletti dell'Acqua Ilaria Carla Anna ... 14
Presidente ... 14
Borletti dell'Acqua Ilaria Carla Anna ... 14
Presidente ... 14
Borletti dell'Acqua Ilaria Carla Anna ... 14
Presidente ... 14
Borletti dell'Acqua Ilaria Carla Anna ... 14
Presidente ... 14
Borletti dell'Acqua Ilaria Carla Anna ... 14
Presidente ... 14
(Dichiarazioni di voto finale – A.C. 4113) ... 15
Presidente ... 15
Locatelli Pia Elda (Misto-PSI-PLI) ... 15
Presidente ... 17
Palese Rocco (Misto-CR) ... 17
Presidente ... 18
Murgia Bruno (FdI-AN) ... 18
Presidente ... 19
Gigli Gian Luigi (DeS-CD) ... 19
Presidente ... 20
Vezzali Maria Valentina (SC-ALA CLP-MAIE) ... 21
Presidente ... 22
Molea Bruno (CI) ... 22
Presidente ... 24
Borghesi Stefano (LNA) ... 24
Presidente ... 25
Palmieri Antonio (FI-PdL) ... 25
Presidente ... 25
Vignali Raffaello (AP-NCD-CpI) ... 25
Presidente ... 26
Gallo Luigi (M5S) ... 26
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE SIMONE BALDELLI
La seduta comincia alle 9,30.
PRESIDENTE. La seduta è aperta.
Invito il deputato segretario a dare lettura del processo verbale della seduta precedente.
MANFRED SCHULLIAN, Segretario, legge il processo verbale della seduta di ieri.
PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.
(È approvato).
Missioni.
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Amoddio, Bonafede, Michele Bordo, Matteo Bragantini, Bratti, Capelli, Carbone, Dambruoso, De Menech, Dellai, Di Gioia, Faraone, Fedriga, Fico, Gadda, Giancarlo Giorgetti, Giorgis, Guerra, Lauricella, Locatelli, Losacco, Mantero, Miotto, Pisicchio, Portas, Rampelli, Realacci, Francesco Saverio Romano, Rosato, Rossomando, Sanga, Tabacci, Valeria Valente e Vignali sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
I deputati in missione sono complessivamente centoventi, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell’allegato A al resoconto della seduta odierna (Ulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicate nell'allegato A al resoconto della seduta odierna).
Preavviso di votazioni elettroniche (ore 9,34).
PRESIDENTE. Poiché nel corso della seduta potranno aver luogo votazioni mediante procedimento elettronico, decorrono da questo momento i termini di preavviso di cinque e venti minuti previsti dall'articolo 49, comma 5, del Regolamento.
Sospendo la seduta, che riprenderà alle ore 10.
La seduta, sospesa alle 9,35, è ripresa alle 10.
Seguito della discussione della proposta di legge: S. 1375 – D'iniziativa dei senatori: Pagliari ed altri: Modifica alla legge 20 dicembre 2012, n. 238, per il sostegno e la valorizzazione del Festival Verdi di Parma e Busseto e del Roma Europa Festival (Approvata dal Senato) (A.C. 4113).
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione della proposta di legge, già approvata dal Senato, n. 4113: Modifica alla legge 20 dicembre 2012, n. 238, per il sostegno e la valorizzazione del Festival Verdi di Parma e Busseto e del Roma Europa Festival.
Ricordo che nella seduta del 23 gennaio 2017 si è conclusa la discussione sulle linee generali e la relatrice e la rappresentante del Governo sono intervenute in sede di replica.
(Esame degli articoli – A.C. 4113)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli della proposta di legge e degli emendamenti presentati.
Le Commissioni I (Affari costituzionali) e V (Bilancio) hanno espresso i prescritti pareri che sono in distribuzione (Vedi l'allegato A – A.C. 4113).
(Esame dell'articolo 1 – A.C. 4113)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 1 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 4113).
Se nessuno chiede di intervenire, invito la relatrice e la rappresentante del Governo ad esprimere il parere sugli emendamenti riferiti a tale articolo.
FLAVIA PICCOLI NARDELLI, Relatrice. Grazie, Presidente. Sull'emendamento 1.1 Luigi Gallo, Vacca, Simone Valente ed altri, parere contrario della Commissione; sull'emendamento 1.2 Luigi Gallo, Vacca, Simone Valente, ed altri, parere contrario della Commissione; sull'emendamento 1.3 Polidori, parere contrario della Commissione o invito al ritiro, naturalmente.
PRESIDENTE. Il Governo ?
ILARIA CARLA ANNA BORLETTI DELL'ACQUA, Sottosegretaria di Stato per i Beni e le attività culturali e il turismo. Grazie, Presidente. Sugli emendamenti 1.1, 1.2 e 1.3, parere contrario del Governo.
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 1.1 Luigi Gallo.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Maestri. Ne ha facoltà.
PATRIZIA MAESTRI. Grazie, Presidente. Io voglio ancora ricordare in quest'Aula, come già ho annunciato nella discussione ultima scorsa, che il Festival Verdi di Parma e Busseto nasce da un festival che è già in corso da diversi anni e che ha trovato una sua collocazione proprio perché Giuseppe Verdi è nato in provincia di Parma, è nato a Busseto, e nasce anche dal fatto che questo è un festival di un compositore che è noto in tutto il mondo, che è il più eseguito in tutto il mondo e che comunque è stato ricordato per quanto riguarda la sua grande arte, la sua grande capacità di poter rappresentare l'Italia. Quindi, questo è il motivo per cui credo che sia giusto dare il parere negativo a questo emendamento.
FLAVIA PICCOLI NARDELLI, Relatrice. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FLAVIA PICCOLI NARDELLI, Relatrice. Volevo ricordare come su questi interventi previsti per due festival di eccellenza si sia svolta un'analisi molto seria, al Senato prima e poi anche in Commissione cultura, proprio per sottolineare come stiamo parlando di due realtà di straordinaria eccellenza, sia a livello nazionale sia a livello internazionale, e come sostenere questo tipo di impegno culturale sia fortemente significativo proprio per l'identità del nostro Paese e per l'identità dei territori, per quello che significa anche come promozione culturale più ampia che noi possiamo sviluppare. Quindi, il motivo di sostenere queste due realtà è un motivo molto complesso, molto ampio e che ha avuto grande approfondimento, Presidente.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Luigi Gallo. Ne ha facoltà.
LUIGI GALLO. Presidente, oggi sono già intervenuti quelli della maggioranza, dicendo che queste due realtà che fanno dei festival internazionali, queste fondazioni, sono delle realtà eccellenti. Ora, chi certifica questa eccellenza ? Io vorrei che anche l'intera Aula parlamentare ragionasse su questo. Chi certifica questa eccellenza ? La certificano dei politici, perché decidono, con una proposta di legge, di dire che queste due realtà sono eccellenti. La certificano con dei criteri ? No. Non la certificano con dei criteri, perché abbiamo un Fondo unico per lo spettacolo nel Ministero dei Beni e delle attività culturali che, invece, finalmente si è dato dei criteri da qualche anno e, in funzione di questi criteri, quando viene stanziato il Fondo unico per lo spettacolo, viene suddiviso tra le realtà che concorrono ad utilizzare questi fondi nei beni culturali (quindi, tutti gli enti culturali e tutte le fondazioni).
Quindi, che cosa leggiamo nella scheda tecnica della Camera ? Leggiamo che la Fondazione Romaeuropa arte e cultura ha presentato dei progetti per il triennio 2015-2017 – quindi, compreso il 2017 che riguarda questa proposta di legge – e, in funzione dei progetti che ha presentato – io penso che abbia presentato anche il Festival internazionale che si vuole finanziare con questa proposta di legge –, si è deciso di stanziare dei fondi. Infatti, nel 2015, rispettando dei criteri, si è deciso di stanziare 1.125.000 euro alla Fondazione per i progetti che ha presentato; nel 2016, si è deciso di finanziare con un altro milione e 30 mila euro. Lo stesso accade per la Fondazione Teatro Regio di Parma, che presenta i suoi progetti e viene finanziata con 1.166.000 nel 2015 e 1.153.000 nel 2016.
Ora che cosa succede ? Succede che, d'improvviso, la maggioranza di questo Parlamento decide che di strappare 2 milioni nel prossimo Fondo a tutti gli enti culturali che vogliono presentare dei progetti per questo Paese, che vogliono portare avanti un progetto che va in concorrenza con gli altri in funzione dei criteri stabiliti per legge, e decide di donarli a solo queste due Fondazioni.
Che queste due fondazioni siano eccellenti lo deve dichiarare la presidente della Commissione cultura che appartiene al Partito Democratico ? Lo deve dichiarare un'altra deputata del Partito Democratico o ci vorrebbe una commissione, in cui ci sono dei criteri che stabiliscono chi è che deve ricevere questi fondi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ? Possiamo decidere che anche dei giovani, dei soggetti nuovi concorrano a dei festival internazionali, facciano delle proposte ? Magari, sono eccellenti anche loro, magari, la commissione decide che quelli sono più eccellenti di altri festival ? O lo devono decidere sempre i politici ? Devono decidere sempre loro a chi dare i fondi che vengono raccolti con le tasse dei cittadini: non penso che li mettano di tasca propria i deputati del Partito Democratico o i senatori del Partito Democratico. Si sceglie di prendere 2 milioni che vanno agli enti culturali e si decide di darli alle Fondazioni.
Questa proposta di legge è totalmente sbagliata, inutile, ci sta facendo perdere, di nuovo, soldi dei contribuenti, affrontando una discussione al Senato, una discussione alla Camera, quando, magari, poteva essere sensato dire: aumentiamo di 2 milioni il Fondo unico per lo spettacolo così vediamo chi è più capace e chi ha diritto a quei 2 milioni. Allora, in quel senso, il MoVimento 5 Stelle avrebbe sicuramente dato assenso, perché si aumentavano i fondi per la cultura, visto che la cultura in Italia riceve l'1,4 per cento della spesa pubblica contro il 2,1 per cento della media europea: siamo ultimi e dietro di noi c’è solo la Grecia. Il MoVimento 5 Stelle avrebbe approvato un aumento di 2 milioni al Fondo unico per lo spettacolo, e non 2 milioni dati a queste due Fondazioni perché l'ha deciso il PD (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
PRESIDENTE. Salutiamo gli studenti e gli insegnanti del Liceo classico statale «Ennio Quirino Visconti» di Roma, che assistono ai nostri lavori dalla tribuna (Applausi).
Passiamo, dunque, ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 1.1 Luigi Gallo, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 1).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 1.2 Luigi Gallo, con il parere contrario della Commissione e del Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 2).
Passiamo all'emendamento 1.3 Polidori.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Sereni. Presidente Sereni, ne ha facoltà.
MARINA SERENI. Grazie, Presidente. Io voglio ringraziare i colleghi Polidori e Palmieri che hanno voluto, anche in Aula, ricordare una manifestazione culturale molto importante, di valore internazionale, come «Umbria Jazz», sulla quale, come è noto, insieme ad altri colleghi di tutte le forze politiche umbre, ho presentato una leggina che va nella direzione analoga a quella che noi stiamo esaminando.
In Commissione questo tema è stato trattato e abbiamo condiviso, insieme alla presidente e alla relatrice, l'esigenza di non fermare questo provvedimento, che ha una storia lunga, che ha una storia antica, contemporaneamente, ribadendo l'importanza di riflettere sulla leggina che noi abbiamo presentato in tempi molto stringenti, anche alla luce di un evento eccezionale e straordinario che è successivo alla presentazione della legge, che è il terremoto. «Umbria Jazz» è una manifestazione internazionalmente riconosciuta, è «il» festival jazz che ci porta nel mondo e che porta l'Italia nel mondo, non l'Umbria nel mondo, e proprio per questo io credo che meriti – assumendosi una responsabilità politica, appunto – di riflettere e incardinare rapidamente l'esame di questo provvedimento, anche legandolo all'eccezionalità della situazione delle aree terremotate. Tuttavia, credo che sia proprio per questo più saggio, piuttosto che votare questo emendamento, raccogliere la proposta di invito al ritiro che ha fatto la Presidente e che mi permetto di rilanciare ai proponenti, cogliendo anche l'occasione che c’è un ordine del giorno del collega Laffranco che, se il collega è d'accordo, vorrei sottoscrivere e, quindi, penso che si possa prendere un impegno tutti insieme, mantenendo quella coralità e quella unitarietà che è stata anche nella presentazione della legge.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Palmieri. Ne ha facoltà.
ANTONIO PALMIERI. Grazie, Presidente. Ho ascoltato con grande attenzione la perorazione della Presidente Sereni e su molti aspetti essa è condivisibile, perché nel momento in cui le forze politiche, tutte insieme, si muovono per raggiungere un obiettivo di bene comune, questa è solo una cosa positiva, però, non c’è solo la Presidente Sereni, non c’è solo il Parlamento; protagonista sulla decisione di trasformare l'emendamento in ordine del giorno è, ovviamente, anche il Governo e, quindi, noi siamo assolutamente disponibili ad accedere alla richiesta della presidente Piccoli Nardelli di ritirare l'emendamento per trasformarlo nell'ordine del giorno che già c’è, però, prima di farlo, vogliamo vedere se, accanto alla coralità almeno della principale forza dell'attuale Parlamento, c’è anche la voce del Governo che dice che accede a questa richiesta, perché altrimenti siamo costretti a tenere il punto per sottolineare la rilevanza del festival di Umbria Jazz che, come ha ricordato la collega Sereni, porta l'Umbria e l'Italia nel mondo, soprattutto in un tempo e in una terra devastata dal terremoto. A noi spetta, però, il compito di sentire se anche il Governo accede a questo invito e, quindi, ad accogliere il nostro ordine del giorno. Dopodiché potremo dire se accettiamo o no.
PRESIDENTE. Mi permetto di aggiungere che andrà visto come è scritto, ma, insomma, sostanzialmente, in caso di respingimento, l'ordine del giorno sarebbe anche inammissibile. Ma mi pare di capire che il Governo chieda d'intervenire. Prego.
ILARIA CARLA ANNA BORLETTI DELL'ACQUA, Sottosegretaria di Stato per i Beni e le attività culturali e il turismo. Grazie, Presidente. Naturalmente, condividendo, nell'intervento dell'onorevole Sereni, i punti sollevati – e cioè l'importanza di un festival internazionalmente riconosciuto e la fragilità di un territorio che ha subito molti dei gravissimi effetti del terremoto che ha colpito il centro Italia e che ha bisogno di rilancio anche da un punto di vista culturale – il Governo si impegna ad accogliere l'ordine del giorno a firma dell'onorevole Laffranco.
PRESIDENTE. Polidori, Palmieri. Comunque sì. L'emendamento a questo punto è ritirato. Avevo l'iscrizione a parlare dell'onorevole Simone Valente, che a questo punto, però, non può parlare su un emendamento che è ritirato. Può parlare in dichiarazione di voto sull'articolo 1 che mettiamo in votazione adesso, se crede. Prego, onorevole Simone Valente. Ne ha facoltà.
SIMONE VALENTE. Grazie, Presidente, io intervengo per specificare alcune questioni. Proprio adesso abbiamo discusso, ho sentito alcuni interventi, sull'importantissimo Umbria Jazz Festival, che, come anche il Festival di Parma, il Festival di Roma, non è assolutamente in discussione, non è assolutamente in discussione la qualità artistica e la caratura internazionale, però l'emendamento che è stato ritirato dimostra una cosa. Dimostra che, ormai, i contributi alle fondazioni, alle associazioni, agli istituti culturali si vanno ad erogare con legge solo perché c’è un deputato o dei deputati di turno che portano avanti la proposta. Ecco, questo crea, ovviamente, problemi di equità di distribuzione dei fondi, ma crea anche una valutazione oggettiva e selettiva di tutte le personalità che andremo a finanziare.
È per questo che, secondo noi, c’è un problema di metodo che continuate, ahimè, a portare avanti ormai da anni, perché lo abbiamo già visto anche in quest'Aula, su una legge con la quale andavamo a finanziare, una tantum, una fondazione. Ed è un circolo vizioso che porta assolutamente a un sistema negativo del mondo della cultura in cui a beneficiare, ormai, sono solo i soliti noti. Ecco, noi vogliamo completamente modificare questo atteggiamento, è per questo che abbiamo votato contro a questo emendamento e saremo contrari anche al testo di legge. Questa non è la modalità con cui portare avanti i finanziamenti alla cultura; non devono essere finanziamenti a pioggia, ma devono essere finanziamenti erogati su una valutazione di esperti del settore. Questo stesso atteggiamento che, ahimè, la politica, ormai, ha preso da diversi anni, lo vediamo tutti gli anni nella legge di bilancio, nella legge di stabilità, dove si porta avanti un finanziamento a una singola fondazione solo perché c’è il deputato di turno che lo chiede. Io sollevo queste criticità che, peraltro, in Commissione cultura sono state anche condivise dal sottosegretario. Perché se noi continuiamo ad andare avanti così, noi ci ritroveremo, ogni volta, con una legge di tre articoli, di una pagina, che andrà a intasare i lavori delle Commissioni e i lavori di quest'Aula. Allora, noi, poi, non lamentiamoci se la burocrazia ferma tutte le leggi, se non riusciamo ad approvare le cose veramente importanti per questo Paese. Il punto è creare dei criteri selettivi oggettivi con cui il Ministero possa erogare i fondi a chi li merita. Noi chiediamo questo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 1.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 3).
(Esame dell'articolo 2 – A.C. 4113)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 2 e dell'unica proposta emendativa ad esso presentata (Vedi l'allegato A – A.C. 4113).
Nessuno chiedendo di parlare, invito la relatrice ad esprimere il parere della Commissione.
FLAVIA PICCOLI NARDELLI, Relatrice. Allora, anche qui, sull'emendamento Luigi Gallo 2.1, invito al ritiro o parere contrario.
PRESIDENTE. Il Governo ?
ILARIA CARLA ANNA BORLETTI DELL'ACQUA, Sottosegretaria di Stato per i Beni e le attività culturali e il turismo. Conforme.
PRESIDENTE. Sta bene, c’è solo quello, quindi, si vota il mantenimento dell'articolo, essendo questo un emendamento soppressivo. Tra l'altro sul soppressivo, c'era anche il parere contrario della V Commissione (Bilancio), lo dico per completezza.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul mantenimento dell'articolo 2.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 4).
(Esame dell'articolo 3 – A.C. 4113)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 3 (Vedi l'allegato A – A.C. 4113), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 3.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 5).
(Esame degli ordini del giorno – A.C. 4113)
PRESIDENTE. Se nessuno chiede di intervenire per l'illustrazione, chiedo al Governo di esprimere il parere sugli ordini del giorno. Ne abbiamo otto, il primo è il n. 9⁄4113⁄1 Matarrelli.
ILARIA CARLA ANNA BORLETTI DELL'ACQUA, Sottosegretario di Stato per i Beni e le attività culturali e il turismo. Grazie, Presidente. È accolto come raccomandazione.
PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9⁄4113⁄2 Manzi.
ILARIA CARLA ANNA BORLETTI DELL'ACQUA, Sottosegretario di Stato per i Beni e le attività culturali e il turismo. Accolto.
PRESIDENTE. Dunque, favorevole. Ordine del giorno n. 9⁄4113⁄3 Andrea Maestri.
ILARIA CARLA ANNA BORLETTI DELL'ACQUA, Sottosegretario di Stato per i Beni e le attività culturali e il turismo. Viene accolto come raccomandazione e si propone la seguente riformulazione...
PRESIDENTE. Addirittura...
ILARIA CARLA ANNA BORLETTI DELL'ACQUA, Sottosegretario di Stato per i Beni e le attività culturali e il turismo. Si impegna il Governo «a seguire la situazione dei lavoratori della Fondazione Teatro Regio di Parma, anche in relazione all'erogazione del contributo».
PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9⁄4113⁄4 Romanini.
ILARIA CARLA ANNA BORLETTI DELL'ACQUA, Sottosegretario di Stato per i Beni e le attività culturali e il turismo. Accolto con la seguente riformulazione: «a valutare l'opportunità di».
PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9⁄4113⁄5 Ciracì.
ILARIA CARLA ANNA BORLETTI DELL'ACQUA, Sottosegretario di Stato per i Beni e le attività culturali e il turismo. Non è pertinente, non accolto.
PRESIDENTE. Dunque, contrario. Ordine del giorno n. 9⁄4113⁄6 Laffranco.
ILARIA CARLA ANNA BORLETTI DELL'ACQUA, Sottosegretario di Stato per i Beni e le attività culturali e il turismo. Accolto.
PRESIDENTE. Favorevole ! Ordine del giorno n. 9⁄4113⁄7 Taricco.
ILARIA CARLA ANNA BORLETTI DELL'ACQUA, Sottosegretario di Stato per i Beni e le attività culturali e il turismo. Favorevole.
PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9⁄4113⁄8 Nesi.
ILARIA CARLA ANNA BORLETTI DELL'ACQUA, Sottosegretario di Stato per i Beni e le attività culturali e il turismo. Favorevole.
PRESIDENTE. Le do ora qualche secondo per guardare l'ordine del giorno n. 9⁄4113⁄9 L'Abbate, che è arrivato in limine mortis, ma è pur tuttavia ammissibile.
ILARIA CARLA ANNA BORLETTI DELL'ACQUA, Sottosegretario di Stato per i Beni e le attività culturali e il turismo. Favorevole con la seguente riformulazione: «a valutare l'opportunità».
PRESIDENTE. Passiamo, quindi, agli ordini del giorno, alla votazione o alla presa d'atto dell'accoglimento.
L'ordine del giorno n. 9⁄4113⁄1 Matarrelli è accolto come raccomandazione, va bene. L'ordine del giorno n. 9⁄4113⁄2 Manzi è favorevole. L'ordine del giorno n. 9⁄4113⁄3 Andrea Maestri è accolto come raccomandazione ove riformulato, va bene ? Bene. Sull'ordine del giorno n. 9⁄4113⁄4 Romanini c’è una riformulazione, va bene ? Bene. L'ordine del giorno n. 9⁄4113⁄5 Ciracì è contrario, onorevole Palese intende intervenire ? No ? Avevo visto che aveva tirato su il microfono e pensavo che volesse intervenire. Insiste per la votazione ? Va bene.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9⁄4113⁄5 Ciracì, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 6).
Proseguiamo. Sull'ordine del giorno n. 9⁄4113⁄6 Laffranco il parere è favorevole. Sull'ordine del giorno n. 9⁄4113⁄7 Taricco il parere è favorevole. Sull'ordine del giorno n. 9⁄4113⁄8 Nesi il parere è favorevole. Sull'ordine del giorno n. 9⁄4113⁄9 L'Abbate c’è una riformulazione, è accolta ? Sì ? Perfetto.
(Dichiarazioni di voto finale – A.C. 4113)
PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Locatelli. Ne ha facoltà.
PIA ELDA LOCATELLI. Grazie, signor Presidente. La componente Socialista è favorevole ad erogare i contributi alle Fondazioni Teatro Regio di Parma e a Romaeuropa Arte e Cultura per sostenere i due festival, il Verdi di Parma e Busseto ed il Romaeuropa Festival, perché la musica, l'arte e la cultura di qualità si finanziano sempre, oserei dire, a prescindere.
A conferma della qualità dei due festival, vorrei dire alcune parole. Conosco il Festival Verdi, la specificità della sua proposta culturale, il rilievo internazionale e la bellezza dei luoghi in cui si svolge, a partire dal piccolo teatro di Busseto. È un festival che si occupa non solo di proporre rappresentazioni, ad esso sono collegate attività di ricerca e di formazione, soprattutto di sostegno e ricerca di giovani talenti. Frequentando con una certa regolarità quei luoghi, voglio sottolineare come questo festival contribuisca al turismo anche internazionale e, quindi, alla valorizzazione del territorio attraverso la musica e la cultura, due strumenti eccezionali.
Conosco meno direttamente il Romaeuropa Festival, il suo cartellone propone danze e teatro contemporanei, musica e cinema, e la sua cifra sono innovazione e sperimentazione: in sintesi, il meglio della creazione artistica contemporanea, con un'attenzione particolare a giovani artisti ed artiste cui viene fornita una vetrina importante.
Quindi, è giusto finanziare questi festival, ma questo non basta. E lo dico assecondando anche una sollecitazione, forse un poco partigiana, perché ci sono altri festival che meritano attenzione, ad esempio il Festival Donizzetti Opera di Bergamo, la mia città. Le rappresentazioni del Teatro Donizetti, ora Festival Donizetti Opera di cui andiamo molto orgogliosi, sino ad ora hanno ricevuto finanziamenti nell'ambito della stagione lirica; dal prossimo anno – e mi rivolgo in particolare alla sottosegretaria Ilaria Borletti e a tutti coloro che si occupano dei finanziamenti dei festival per il triennio 2018-2020 – il Festival Donizetti Opera si è candidato al finanziamento come uno dei festival importanti per la sua eccellenza del nostro Paese (Applausi dei deputati del gruppo Misto-Partito Socialista Italiano (PSI)-Liberali per l'Italia (PLI)).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Palese. Ne ha facoltà.
ROCCO PALESE. Grazie, Presidente. La componente Conservatori e Riformisti voterà a favore di questo provvedimento perché ne condivide gli indirizzi e gli obiettivi. Riteniamo, cioè, che, in un contesto di sviluppo, di quello che può essere all'interno del nostro Paese non solo dal punto di vista culturale, ma anche socio-economico, la cultura creativa e spettacolare possa rappresentare un punto di partenza che finora non è stato considerato nella giusta misura e nella giusta rilevanza. Penso che stanziare queste risorse di 1 milione di euro alla Fondazione Teatro Regio di Parma, finalizzate alla realizzazione del festival Verdi di Parma e Busseto, sia un provvedimento che qualifica la parte dello spettacolo e della cultura, ma qualifica anche in riferimento alle tradizioni che stanno all'interno di questi territori. Così pure l'altro contributo straordinario alla Fondazione Rossini, all'Opera Festival, ci convince da questo punto di vista. Riteniamo che il tutto andrebbe molto meglio se poi ci sarà un'attenzione particolare pure nel contesto della gestione e delle scelte. Spesso, ben volentieri, all'interno di queste fondazioni si riscontrano anche degli episodi spiacevoli riguardanti la gestione. Mi riferisco, per esempio, a tutto quello che sta accadendo al Teatro Petruzzelli di Bari, sono delle cose deprecabili, anche qui penso che i controlli debbano essere fatti, perché è un valore il fatto che, oggi, la Camera stia dando l'assenso a questa iniziativa, ma è altrettanto pericoloso se queste iniziative poi debbano essere rovinate da questi episodi. Quindi, una sollecitazione da parte del Governo rispetto anche alle rendicontazioni, rispetto ai programmi, rispetto ai controlli, perché è giusto che sia così. Così come noi riteniamo che sia giusto che il Parlamento, oggi, si esprima e metta a disposizione queste risorse pubbliche, è altrettanto giusto assicurare che ci siano le verifiche, e questo lo deve fare il Governo, non lo debbono fare altri rispetto alle situazioni. Per questo motivo, Presidente, le confermo ancora una volta – e mi auguro pure che ci sia questa assicurazione da parte del Governo nel contesto del controllo e della realizzazione quanto più efficiente ed efficace di queste attività – il voto a favore dei Conservatori e Riformisti (Applausi dei deputati del gruppo Misto-Conservatori e Riformisti).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Murgia. Ne ha facoltà.
BRUNO MURGIA. Grazie, Presidente. Noi abbiamo riflettuto molto su questo provvedimento, perché ovviamente non ci sfugge l'importanza che ha il Festival Verdi e anche il Romaeuropa Festival con il suo ricco cartellone, però, dopo una riflessione, abbiamo deciso di votare «no». Pensiamo che sia giusto valorizzare tutte queste grandi manifestazioni, ma non ci convince il percorso che ci porta a questo nel finanziamento. A nostro avviso, sarebbe stato meglio pensare ad un provvedimento più ampio, con il quale selezionare una serie di grandi progetti e di manifestazioni culturali, con criteri di selezione chiari, avendo idea di tutte le domande e del budget a disposizione. E così noi lasciamo fuori da questi finanziamenti, peraltro meritevoli sicuramente, tanti altri festival e molte manifestazioni. Sappiamo anche che ci sono molte difficoltà in molti campi della cultura, dal teatro alla danza, agli stessi teatri lirici, ai musei, alle grandi istituzioni culturali. Ecco perché il criterio di finanziare solo due importanti festival rispetto a tante altre realtà altrettanto importanti non è convincente, quindi confermiamo il nostro voto contrario (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Gianluigi Gigli. Ne ha facoltà.
GIAN LUIGI GIGLI. Grazie, Presidente. Il testo che oggi è in votazione è stato approvato in prima lettura dal Senato il 20 ottobre scorso e la Commissione cultura non ha ritenuto di modificarlo in modo da consentirne la rapida approvazione. Si tratta di un provvedimento di quelli che vengono definiti minori e che forse lo sono per quel che riguarda la politica, ma non certo per quanto riguarda la cultura. Lo si può dire con certezza. Ogni intervento del Parlamento a sostegno di iniziative culturali è un'importante dato che questo Paese, più degli altri, di cultura vive. Certamente sarebbe stato preferibile che il testo che oggi approviamo fosse stato votato in Commissione in sede legislativa, ma non è stato possibile per la mancata condivisione del provvedimento stesso da parte delle opposizioni, scelta legittima, ma che noi riteniamo tuttavia discutibile. Si è infatti detto che si tratterebbe di interventi che privilegiano singole iniziative e che non vi sono criteri di scelta e selezione generali e chiari e si è anche osservato, per quel che riguarda in particolare il presidente del Romaeuropa Festival che non si tratta di discutere il curriculum, ma il legame con un esponente politico. Non si contesta quindi la competenza, ma, a prescindere, il rapporto personale con un politico. Si tratta di un criterio tuttavia a nostro avviso un po’ restrittivo che, se applicato in toto, renderebbe leggermente difficile trovare persone competenti dato che si dovrebbe non solo scandagliarne il curriculum professionale, ma pure lo stato civile, quello di famiglia e magari anche l'albero genealogico del candidato alla guida di qualunque ente e, in particolare, di uno culturale.
Siamo invece difronte a due istituzioni culturali importanti, la Fondazione Teatro Regio di Parma e la Fondazione Roma Europa arte cultura, che già ricevono contributi ordinari a valere sul Fondo unico per lo spettacolo e che riceveranno, a decorrere dal 2017, un contributo straordinario, come già accade per altre istituzioni analoghe, finalizzato alla realizzazione di eventi di particolare rilevanza culturale. Il provvedimento che oggi approviamo non è un unicum, ma si inserisce nel quadro di un consolidato impegno a promuovere e valorizzare la cultura italiana che si pone in stretta continuità con quanto fatto nel corso del tempo, intendendo assicurare alle due Fondazioni un sostegno finanziario tale da assicurare una stabilità nella loro attività, integrando quanto già previsto nella normativa vigente. Non si tratta dunque a nostro avviso di regalie politiche, ma piuttosto di una spesa opportuna e utile.
Il Festival Verdi di Parma e Busseto infatti, non solo ricorda l'opera del grandissimo italiano che fu Giuseppe Verdi, ma ha l'obiettivo di trovare giovani talenti, dedicando anche iniziative rivolte alle famiglie, alle scuole e alle università per non far dimenticare una tradizione, quella lirica, in genere musicale che dell'Italia è stata ed è orgoglio.
Meritorio appare anche il significato del Romaeuropa Festival, nato nel 1986, che si dedica alla creazione artistica contemporanea, coinvolgendo settori artistici quali la danza, il teatro, la musica, le arti visive, oltre a incontri con gli artisti. In pratica, le due iniziative si legano tra loro in un dialogo di tradizione e innovazione tra passato, presente e futuro. Si tratta di un provvedimento certamente piccolo, ma importante e utile sul quale il gruppo di Democrazia Solidale-Centro Democratico esprime convintamente il suo voto favorevole. Sarebbe certamente utile avere un quadro globale delle realtà culturali italiane da sostenere, ma non è certamente disdicevole concedere contributi a coloro che intanto concretamente operano in una realtà così difficile e sempre troppo negletta per il nostro Paese.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Vezzali. Ne ha facoltà.
MARIA VALENTINA VEZZALI. Grazie, Presidente, Governo, colleghi. Questo provvedimento ci ricorda che, a seguito dell'attentato al Bataclan e agli atti terroristici che sono seguiti in Europa, avevamo condiviso la proposta del Governo di investire un euro in cultura, per ogni euro speso per la sicurezza, consapevoli che la sicurezza è indispensabile per creare ordine sociale e sistema di difesa, ma la cultura ha una doppia valenza: è necessaria perché favorisce la coesione sociale, la crescita civile, l'integrazione, ma è al tempo stesso un valore identitario che rafforza la comunità. Se volessimo trovare un personaggio italiano emblematico che si presta ad associare al binomio Italia-cultura un nome, non possiamo non pensare immediatamente a Giuseppe Verdi, un ambasciatore della musica italiana nel mondo, un uomo impegnato che fu deputato e senatore a vita, nonché consigliere provinciale di Piacenza e consigliere comunale di Villanova, un simbolo nazionale che meritava un festival che lo ricordasse dopo che il 2013 ha celebrato il bicentenario della sua nascita, richiamando a Parma e nei luoghi verdiani una crescente attenzione verso il Maestro di Busseto. Un'attenzione che non possiamo disperdere perché le sue opere rappresentano un volano per la promozione del nostro Paese nel mondo. Vengo da una regione, le Marche, definita dei cento teatri, per cui so bene quanta fatica facciano queste realtà a sopravvivere: esempi di radicamento territoriale, centri di aggregazione sociale, unica speranza per i diplomati delle nostre accademie e conservatori per farsi le ossa. Una vivacità di cartelloni e di sperimentazione alla quale va data fiducia e il FUS da anni rappresenta una opportunità irrinunciabile, un finanziamento che, per la vivacità espressiva del nostro Paese, rischia di avere una ricaduta a pioggia che ne fa perdere l'incisività. Il contributo annuale di un milione di euro che attribuiamo alla Fondazione Teatro Regio di Parma per la realizzazione del Festival Verdi, che si articola in una serie di eventi che hanno luogo nei teatri Regio e Farnese di Parma e Verdi di Busseto, è più o meno quanto abbiamo già riconosciuto con la legge 20 dicembre 2012, n. 238, ad altri festival musicali ed operistici italiani di assoluto prestigio internazionale. Per quanto riguarda il Romaeuropa Festival, va detto che da ben trentun anni rappresenta il punto di riferimento per la musica, la creazione artistica contemporanea e lo spettacolo dal vivo nella capitali. Nato nel 1986 all'Accademia di Francia, nel 2015-2016 ha ricevuto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica italiana, è sostenuto dalle Ambasciate di Francia e Spagna, dal Goethe Institut e dal British Council, che sono presenti, assieme a Roma capitale e regione Lazio, nel consiglio di amministrazione della Fondazione Roma-Europa arte cultura, che organizza il festival.
Il festival Romaeuropa è inserito nel programma di Europa creativa e riceve il patrocinio delle ambasciate del Belgio, degli Stati Uniti e della Grecia. Ha una programmazione di circa 75 giorni, in venti spazi della capitale, in teatri pubblici e privati, spazi storici, come ad esempio il Palatino e le Terme di Diocleziano, musei di arte contemporanea e spazi indipendenti. A questo punto, se siamo d'accordo sul fatto che la cultura, la musica, la danza, il teatro stimolino la libertà di espressione contro l'oscurantismo degli integralismi, non possiamo non condividere questo provvedimento che, se è vero che finanzia due festival di eccellenza, è vero anche che sostiene idealmente la cultura nazionale e internazionale e promuove luoghi e tradizioni italiane. Dichiaro pertanto il voto favorevole del gruppo Scelta Civica-ALA MAIE.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Molea. Ne ha facoltà.
BRUNO MOLEA. Grazie, signor Presidente, la proposta di legge già approvata dal Senato il 20 ottobre scorso prevede l'erogazione di un contributo annuale alla Fondazione Teatro Regio di Parma e alla Fondazione Roma Europa arte e cultura. Il contributo, pari per ciascuna Fondazione, ad un un milione di euro, a decorrere dal 2017, è finalizzato rispettivamente alla realizzazione del festival Verdi di Parma e Busseto e alla realizzazione del Romaeuropa Festival. Il Festival Verdi di Parma e Busseto si articola in una serie di eventi che hanno luogo presso il Teatro Regio di Parma e il teatro Giuseppe Verdi di Busseto, ai quali si affianca il Teatro Farnese di Parma. Sul sito sono peraltro già visibili le anticipazioni relative al 2017, il cui programma completo sarà disponibile a gennaio. Il Festival è nato nella seconda metà degli anni Ottanta e ha avuto luogo fino al 1993, per poi riprendere la propria attività nel 2001, ed è oggi promosso e organizzato dalla Fondazione del Teatro Regio di Parma, le cui iniziative hanno una consolidata visibilità, anche per il recente bicentenario della nascita del maestro, nato nel 1813. Il provvedimento oggi all'esame si inserisce nell'ambito di una serie di iniziative volte alla promozione e alla valorizzazione culturale, in continuità con le politiche culturali in atto e con la ricerca di nuovi talenti da far conoscere.
Il Romaeuropa Festival, nato nel 1986, è dedicato alla creazione artistica contemporanea. Si tratta di un'offerta culturale composita, che spazia tra danza, teatro, musica, cinema, incontri con gli artisti, arti visive e sfide tecnologiche. Il Festival, quindi, rappresenta il punto di riferimento per la creazione artistica contemporanea e per lo spettacolo dal vivo nella capitale, con il sostegno delle Ambasciate di Francia e Spagna, del Goethe Institute, del British Council, del comune e della regione. Scopo della Fondazione è intercettare le energie del contemporaneo per trasformarle in arte e cultura, in esperienze artistiche innovative, capaci di esprimere l'attenzione verso il futuro e di spostare sempre più avanti la frontiera dell'indagine artistica.
Scopo principale della proposta di legge è l'erogazione di un contributo annuale alla Fondazione del Teatro Regio di Parma e alla Fondazione Romaeuropa Arte e Cultura. Si tratta di fondazioni che attualmente beneficiano di contributi a valere sul Fondo Unico per lo Spettacolo, il FUS. In particolare, l'articolo 1 dispone, a decorrere dal 2017, l'assegnazione di un contributo, pari a un milione di euro, a favore, rispettivamente, della Fondazione Teatro Regio di Parma, finalizzato alla realizzazione del Festival Verdi di Parma e Busseto, e della Fondazione Romaeuropa Arte e Cultura, finalizzato alla realizzazione di Romaeuropa Festival. Allo scopo, si modifica l'articolo 2, comma 1, della legge n. 238 del 2012, che, al fine di sostenere e valorizzare i festival musicali ed operistici italiani di assoluto prestigio internazionale, ha previsto l'assegnazione, a decorrere dal 2013, di questo contributo a favore di ciascuna delle seguenti fondazioni: la Fondazione Rossini Opera Festival, la Fondazione Festival dei due Mondi, la Fondazione Ravenna Manifestazioni e la Fondazione Festival Pucciniano Torre del Lago.
Il provvedimento in esame conferma, quindi, la linea e l'indirizzo politico dal Governo e dalla maggioranza di mettere al centro delle politiche pubbliche la cultura come veicolo di crescita civile, di identità e di inclusione, ma anche di ponte con altre culture. Per queste ragioni, esprimo, a nome mio personale e del gruppo Civici e Innovatori, il voto favorevole sulla proposta di legge (Applausi dei deputati del gruppo Civici e Innovatori).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Stefano Borghesi. Ne ha facoltà.
STEFANO BORGHESI. Grazie, Presidente. Il gruppo della Lega Nord, come al Senato, conferma il proprio voto favorevole a questo provvedimento a sostegno della valorizzazione del Festival Verdi di Parma e Busseto. Ci teniamo, però, a precisare alcuni aspetti. È assolutamente innegabile e, quindi, doveroso il nostro voto favorevole, in quanto questa iniziativa è, fuor di dubbio, un'iniziativa che va a valorizzare la nostra cultura, la nostra storia, la nostra identità, è un'iniziativa che sicuramente porta pregio internazionale, è un'iniziativa che va anche alla ricerca di giovani talenti e, quindi, deve essere non solo difesa, ma anche valorizzata. Queste sono le motivazioni che spingono il gruppo della Lega, anche qui alla Camera, a confermare il voto positivo già espresso in Senato.
Al di là, però, di questi aspetti positivi, che sono inconfutabili, serve anche specificare alcune questioni, che, dal nostro punto di vista, sono altrettanto veritiere. Purtroppo, tramite questo Governo, che è fotocopia dei Governi precedenti, troppe volte abbiamo assistito a provvedimenti spot per quanto riguarda la cultura. Purtroppo, non vi è una programmazione, non vi è un'offerta pensata, elaborata. Nel mondo della cultura, purtroppo, vi è solo un'offerta improvvisata.
Quindi, noi sottolineiamo il fatto che le politiche portate avanti da questa maggioranza negli ultimi anni mancano di una visione di insieme. Tenevamo a sottolineare questo aspetto perché è assolutamente rappresentativo della realtà. Nonostante questo, comunque, confermiamo il nostro voto favorevole, in quanto riteniamo che le iniziative oggetto di questo provvedimento diano un prestigio internazionale e rappresentino un passo avanti verso la difesa e la valorizzazione della nostra storia, della nostra cultura e della nostra identità (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord e Autonomie-Lega dei Popoli-Noi con Salvini).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Palmieri. Ne ha facoltà, con la premessa che non ha cambiato gruppo, ma ha cambiato solo postazione.
ANTONIO PALMIERI. È un fatto logistico e non politico. Intervengo per annunciare il voto favorevole di Forza Italia a questo provvedimento. Non spendo altre parole sul merito del provvedimento. Ne spendo una sola per ringraziare la sensibilità del Governo rispetto all'accoglimento del nostro ordine del giorno relativo a Umbria Jazz Festival e per assicurare che sorveglieremo Governo e maggioranza affinché sia mantenuto l'impegno verso questa importante manifestazione umbra, molto più importante dati i tempi che, purtroppo, si vivono in quella regione. Quindi, confermo il voto favorevole del nostro gruppo al provvedimento.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Vignali. Ne ha facoltà.
RAFFAELLO VIGNALI. Grazie, Presidente. Il gruppo di Area Popolare voterà a favore del provvedimento e le ragioni di questo nostro voto sono ovviamente di natura culturale, data l'importanza acquisita, a livello nazionale e mondiale, di queste manifestazioni. Entrambe godono di una rilevante connotazione internazionale, assumendo, quindi, anche un ruolo fondamentale di divulgazione della conoscenza dei luoghi che le ospitano. Tutto ciò non può che avere ricadute positive anche sul turismo e, quindi, crediamo che sia una cosa positiva. Diamo volentieri atto al Governo e al Ministro Franceschini, in particolare, di aver dato nuovo e forte impulso alle politiche per la cultura.
Molto è stato fatto, ma molto dobbiamo fare ancora, in particolare per la pratica della musica e non solo per il suo ascolto. Crediamo che per questo occorre un impegno forte non solo del Ministro dei beni culturali, ma di tutto il Governo. Occorre completare la riforma dei conservatori e preoccuparsi dei musicisti; pensiamo soprattutto ai giovani. Occorre occuparsi dei loro sbocchi occupazionali, attraverso, ad esempio, la creazione di orchestre stabili, che sono in percentuale assai minore rispetto alla popolazione in confronto a Paesi con i quali ci misuriamo, come ha ribadito anche nell'editoriale di questo mese il direttore di Suonare News, che è la rivista più importante del settore. Dobbiamo anche pensare a diffondere la pratica della musica fin dalla prima età, sostenendo fiscalmente le famiglie, che oggi possono detrarre, giustamente, le spese per lo sport o per il veterinario degli animali domestici, ma non per l'educazione musicale dei figli. Noi siamo un Paese dalla straordinaria tradizione musicale e siamo chiamati a portarla all'Europa e al mondo come il primo nostro contributo. Ma, per farlo, dobbiamo crederci fino in fondo e investire in modo adeguato, perché questo patrimonio unico non sia un patrimonio del passato, ma sia un patrimonio del presente e del futuro. Un grande compositore del Novecento, Gustav Mahler, diceva che tradizione non significa adorare le ceneri ma trasmettere il fuoco: ebbene allora noi dobbiamo mettere molto più carburante per tenere acceso questo fuoco. Noi di Area Popolare sosterremo sempre con grande impegno tutti i provvedimenti che come questo vanno esattamente in questa direzione.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Luigi Gallo. Ne ha facoltà.
LUIGI GALLO. Grazie, Presidente. Io sono in forte imbarazzo, Presidente, in questo momento nell'affrontare la proposta di legge perché essa – lo sappiamo tutti in Parlamento – non nasce oggi ma ha una storia. Nel 2015 la stessa norma fu portata in legge di stabilità tra l'altro collegata ad provvedimento che riguardava il mezzo miliardo alla cultura: vi ricordate ? Si fece un gran parlare del problema del terrorismo e del fatto che l'Europa ci concedeva una certa flessibilità per intervenire sul terrorismo e l'Italia sceglieva il fronte della cultura per intervenire sul terrorismo. Poi d'improvviso ci troviamo all'interno della legge della stabilità che quei soldi dati alla cultura per combattere il terrorismo andavano in mille rivoli tra cui c'era la volontà di prendere 2 milioni e assegnarli alla Fondazione Roma Europa e alla Fondazione Teatro Regio di Parma. tale disposizione naturalmente presentava motivi importanti per essere osteggiata: primo motivo è il fatto che in legge di stabilità non si possono fare micro-interventi per ogni settore e questo è stabilito dalla legge; secondo motivo è il fatto che ci sono criteri di ripartizione dei fondi pubblici che il sottosegretario e il Ministro conoscono bene, che i deputati del Partito Democratico conoscono bene e sono criteri che definiscono come il Fondo unico dello spettacolo ridistribuisce i soldi; terzo motivo sollevato dal MoVimento 5 Stelle è l'inopportunità politica nel momento in cui c’è una Fondazione che ha tutti i suoi meriti, la Fondazione Roma Europa ma che è presieduta da una persona che è la moglie del deputato Causi che è del Partito Democratico. Questi elementi tutti insieme ci fanno rigettare la proposta. Infatti che cosa è accaduto in questi anni in cui noi abbiamo lavorato in Commissione cultura ? È accaduto che più volte continuamente, ogni giorno ci siamo trovati provvedimenti che in pratica stanziano risorse in favore di enti culturali che hanno delle cosiddette vicinanze politiche. E abbiamo fatto questa discussione anche in Aula su altri provvedimenti e vorrei citare una tabella emblematica che è stata votata con la nostra opposizione in Commissione cultura nel 2015 in cui il Partito Democratico ha diviso 6 milioni tra fondazioni culturali. Di questi 6 milioni, 30.000 euro sono andata alla Fondazioni Craxi, presieduta da Stefania Craxi; 190.000 euro al preziosissimo Istituto Luigi Sturzo che ha come consigliere l'ex ministro Enrico Giovannini; 190.000 euro alla Fondazione Gramsci, con Piero Fassino e l'ex-tesoriere dei Ds Ugo Sposetti, ora del PD, nel CdA; 25.000 euro alla Fondazione Di Vagno presieduta da Gianvito Mastroleo, presidente del PSI pugliese; 15.000 euro alla Fondazione Ugo la Malfa che ha tra i consiglieri Giorgio La Malfa; 25.000 euro alla Fondazione De Gasperi presieduta da Angelino Alfano; 15.000 euro a Magna Charta fondata da Gaetano Quagliariello con Maurizio Sacconi nel comitato scientifico; 15.000 euro alla casa Buonarroti e Società dantesca presieduta da Eugenio Giani del Pd; 140.000 euro alla Fondazione Lelio e Lisli Basso presieduta dall'ex parlamentare europea dei DS Elena Paciotti, Fabrizio Barca e Walter Tocci.